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Only Murders in the Building, ecco quando uscirà la quarta stagione su Disney+

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Disney+ ha diffuso il poster della quarta stagione di Only Murders in the Building. La serie comedy originale premiata agli Emmy con Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez tornerà il 27 agosto in esclusiva su Disney+.

Nella quarta stagione di Only Murders in the Building, il trio di podcaster amatoriali è alle prese con gli eventi scioccanti accaduti alla fine della terza stagione che hanno coinvolto Sazz Pataki, la controfigura e amica di Charles. Chiedendosi se la vittima designata fosse veramente lei oppure Charles, la loro indagine li porta fino a Los Angeles, dove uno studio di Hollywood sta preparando un film sul podcast Only Murders. Quando Charles, Oliver e Mabel tornano a New York, intraprendono un viaggio ancora più epico: attraversano il cortile del loro palazzo per addentrarsi nelle vite contorte dei residenti della Torre Ovest dell’Arconia.

La serie Only Murders in the Building è interpretata da Steve Martin, Martin Short, Selena Gomez, Michael Cyril Creighton, con guest star speciali che includono Meryl Streep, Da’Vine Joy Randolph, Eugene Levy, Eva Longoria, Zach Galifianakis, Molly Shannon, Kumail Nanjiani, Melissa McCarthy, Richard Kind e molti altri.

I co-creatori e sceneggiatori di Only Murders in the Building sono Steve Martin e John Hoffman (Grace and Frankie, Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore di This Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La serie è prodotta da 20th Television, parte dei Disney Television Studios.

Only Murders in the Building, dall’8 agosto la terza stagione su Disney+

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Disney+ ha annunciato che la terza stagione dell’acclamata serie originale comedy Only Murders in the Building, prodotta da 20th Television, debutterà in Italia il prossimo 8 agosto sulla piattaforma streaming.

Dalle menti di Steve Martin, Dan Fogelman e John Hoffman, Only Murders in the Building segue tre estranei (Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez) che condividono la stessa ossessione per il genere true crime e si trovano improvvisamente coinvolti in un delitto. Quando si verifica un’orribile morte nell’esclusivo palazzo dell’Upper West Side in cui vivono, i tre sospettano che si tratti di un omicidio e utilizzano la loro grande conoscenza del genere true crime per investigare. Mentre registrano un podcast per documentare il caso, i tre scoprono i segreti del palazzo, che riguardano eventi accaduti molti anni prima. Forse, le bugie che i protagonisti si raccontano a vicenda potrebbero essere ancora più esplosive. Si rendono presto conto che il killer potrebbe nascondersi tra loro, mentre cercano di decifrare gli indizi prima che sia troppo tardi.

I co-creatori e sceneggiatori di Only Murders in the Building sono Steve Martin e John Hoffman (Grace and Frankie, Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore di This Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal.

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Only Murders in the Building avrà una quinta stagione per Disney+

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Disney+ ha annunciato che la serie comedy Only Murders in the Building, vincitrice degli Emmy e prodotta da 20th Television, è stata rinnovata per una quinta stagione composta da dieci episodi. La quarta stagione di Only Murders in the Building è attualmente disponibile in streaming su Disney+, con nuovi episodi ogni martedì.

Il cast della quarta stagione è il più ricco di star, con il ritorno si Meryl Streep, pluripremiata agli Oscar/Emmy, e di Eugene Levy, Zach Galifianakis, Eva Longoria, Richard Kind, Melissa McCarthy, Kumail Nanjiani e Molly Shannon che si uniscono a Steve Martin, Martin Short, Selena Gomez e Michael Cyril Creighton.

I co-creatori e sceneggiatori di Only Murders in the Building sono Steve Martin e John Hoffman (Grace and Frankie, Looking). I produttori esecutivi della quarta stagione includono John Hoffman, Steve Martin, Martin Short, Selena Gomez, Dan Fogelman and Jess Rosenthal. La serie è stata sempre ben accolta dalla critica e la quarta stagione è Certified Fresh on Rotten Tomatoes al 97%. La terza stagione ha ottenuto 21 nomination agli Emmy, il numero più alto di nomination agli Emmy per la serie ad oggi.

Only Murders in the Building 5: Keegan-Michael Key entra nel cast!

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Only Murders in the Building di Hulu ha annunciato la prima importante aggiunta al cast per la quinta stagione in arrivo. Keegan-Michael Key è stato scelto per un ruolo ricorrente. Come al solito, i dettagli sulle trame e sui nuovi personaggi sono tenuti segreti.

La produzione della nuova stagione, che risolverà l’omicidio di Lester (come visto nel finale della quarta stagione), è iniziata all’inizio di questa settimana a New York con il ritorno dei quattro attori fissi della serie, ovvero le star/produttori esecutivi Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez, oltre a Michael Cyril Creighton. Ancora una volta, saranno circondati da un cast ricorrente di grandi nomi, a partire da Key.

La quarta stagione presenta il cast più stellare della serie, tra cui il ritorno di Meryl Streep, affiancata da Eugene Levy, Eva LongoriaZach Galifianakis, Jane Lynch, Richard Kind, Melissa McCarthy, Kumail Nanjiani e Molly Shannon. È stato riconosciuto il mese scorso con il primo SAG Award di Only Murders per il cast di serie comiche, condiviso da Martin, Short, Gomez, Creighton, Levy, Galifianakis, Longoria, Kind, Nanjiani e Molly Shannon. (Short ha vinto anche come attore maschile in una serie comica.)

Only Murders, la cui terza stagione ha ottenuto 21 nomination agli Emmy, il massimo della serie, è realizzata dai co-creatori e sceneggiatori Martin e John Hoffman. I produttori esecutivi della quarta stagione includono Hoffman, Martin, Short, Gomez, Dan Fogelman e Jess Rosenthal.

Only Murders in the Building 4: recensione della serie Disney+

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Only Murders in the Building 4: recensione della serie Disney+

Torna su Disney+ l’incredibile successo di John Hoffman che mescola la commedia pura con il crime e il giallo: Only Murders in the Building. Arrivato alla quarta stagione, lo show ripropone il suo bizzarro ma efficace trio di protagonisti, ancora una volta alle prese con un omicidio da risolvere e un assassino da stanare, dentro alle sontuose stanze dell’Arconia.

Only Murders in the Building 4

da DISNEY ITALIA

La chiusura della terza stagione ci aveva già mostrato la vittima: Sazz, la stunt woman di Charles. La donna, interpretata da Jane Lynch, era salita nell’appartamento del suo partner di scena, ma non è mai riuscita a tornare da Oliver, Mabel e Charles, perché colpita da un proiettile appena arrivata in cucina, un proiettile proveniente dalla misteriosa ala Ovest dell’Arconia, dall’altro lato della strada, che molto probabilmente era destinato a Charles, in un ultimo, fatale stand in, da vera controfigura professionista. Con queste premesse la quarta stagione di Only Murders in the Building si preannuncia elettrizzante e, se non dovesse bastare il coinvolgimento personale e emotivo dei tre protagonisti data l’identità della vittima di questo ciclo, gli showrunner hanno pensato di spostare l’azione parzialmente a Hollywood. Sì perché i tre podcaster sono ormai famosi e da Los Angeles arriva la notizia che si sta per realizzare un film su di loro!

La terza stagione di Only Murders in the Building aveva spostato gli equilibri della narrazione, spostando l’azione in teatro (ma solo apparentemente), allontanando i tre protagonisti e tentando una formula differente che li vedeva agire e indagare in maniera indipendente. Tuttavia, è stato da subito chiaro che Charles-Haden Savage (Steve Martin), Oliver Putnam (Martin Short) e Mabel Mora (Selena Gomez) funzionano solo quando sono insieme. E così Only Murders in the Building 4 li riunisce, a indagare sul nuovo caso di omicidio.

da DISNEY ITALIA

La rappresentazione di sé: i doppelgänger

Il tema centrale di questa stagione è racchiuso nella pirandelliana rappresentazione di noi stessi, o meglio nel modo in cui ci vede il mondo. I tre protagonisti si dovranno mettere in discussione perché si troveranno a confronto con tre persone/personaggi (Eugene Levy, Eva Longoria, Zach Galifianakis) chiamati a interpretarli nel film che vuole raccontare la loro storia e il podcast, e così tutti loro saranno costretti a confrontarsi non solo con il modo in cui il mondo li vede, ma anche con la sensazione, sicuramente straniante, di essere rappresentati da altri, vedendo amplificate caratteristiche e peculiarità distintive del proprio essere.

Only Murders in the Building 4 si domanda: cosa ci dicono di noi stessi quelli che ci impersonano? E mentre Oliver è preoccupato di essere visto come una noiosa vecchia gloria del teatro e Mabel come una spiantata senza casa e senza meta, la questione “doppelgänger” si manifesta in maniera più acuta e intima con il personaggio di Charles, che in questa stagione è la bussola emotiva della storia, settando anche un tono malinconico. Oltre a confrontarsi con il suo attore/rappresentatore, l’interprete di Brazzos sarà anche il veicolo per delle riflessioni esistenziali legate all’omicidio della sua controfigura Sazz, una persona che per tutta la loro vita insieme ha metaforicamente parato i colpi che erano destinati a lui, fino all’ultimo e definitivo colpo… di pistola.

da DISNEY ITALIA

L’identità della vittima di stagione offre quindi non solo lo spunto narrativo per far addentrare il trio nel mondo degli stunt-men, rappresentato con vivacità e molto amore, ma anche il principale veicolo di senso di questo quarto ciclo, una sincera introspezione su cosa significhi per qualcun altro catturare la propria essenza.

La satira hollywoodiana

L’elemento di maggiore novità di Only Murders in the Building 4 è la satira hollywoodiana che si aggiunge a tutti gli elementi classici e strutturali della serie. Questo non sposta solo parte dell’azione sulla costa Ovest, ma mette alla berlina gli studios e chi ci lavora, soprattutto nell’isterico personaggio della produttrice Beth Mellon (Molly Shannon). C’è però sempre grande amore per la settima arte e per lo spettacolo in generale, tanto che ogni episodio di questa stagione ha come titolo il nome di alcuni dei più amati e importanti film della storia di Hollywood.

Il cuore dell’indagine rimane l’Arconia, con i suoi segreti e i suoi abitanti bizzarri, soprattutto con la carrellata di nuovi inquilini dell’Ala Ovest, che conosciamo in questa stagione. C’è Stink Eye Joe (Richard Kind) con la benda sull’occhio, un professore di cinema assenteista (Griffin Dunne) e un influencer del fitness ossessionato dal Natale (Kumail Nanjiani).

da DISNEY ITALIA

Only Murders in the Building 4 si allontana leggermente dal concept iniziale nella misura in cui mette da parte il podcast che dà il titolo alla serie, forse perché in questo caso la trasmissione radio si fa film in produzione, tuttavia riporta allo show una vivacità che sembrava impensabile per una quarta stagione in cui lo schema e la struttura della serie si ripetono. E ovviamente, Martin, Gomez e Short sono dei protagonisti irresistibili, intorno ai quali succede sempre qualcosa di terribile, è vero, ma che sono sempre pronti a risolvere le cose… a modo loro.

Only Murders in the Building 4: anche Kumail Nanjiani nel cast

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Only Murders in the Building 4: anche Kumail Nanjiani nel cast

Anche Kumail Nanjiani si è unito alla quarta stagione di Only Murders in the Building la serie Hulu di grande successo le cui riprese sono appena cominciate. Nanjiani apparirà in un ruolo ricorrente che però viene tenuto nascosto, anche se una persona a conoscenza della situazione afferma che il suo personaggio sarà parte integrante delle indagini sul caso di questa stagione.

Nanjiani si unisce ai nuovi membri del cast della quarta stagione precedentemente annunciati, Eugene Levy, Eva Longoria e Molly Shannon. Anche Meryl Streep riprenderà il suo ruolo dalla terza stagione. La serie è ovviamente guidata da Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez.

Only Murders in the Building: tutto quello che c’è da sapere

Only Murders in the Building ha dimostrato di essere molto popolare per Hulu sia tra il pubblico che tra la critica. Lo spettacolo ha ottenuto 29 nomination agli Emmy e quattro vittorie fino ad oggi. La serie ha avuto il suo debutto in onda a gennaio, quando la ABC ha trasmesso tutti i 10 episodi della terza stagione nel corso di quattro settimane, durante le quali la serie ha raggiunto 11 milioni di spettatori lineari.

Only Murders in the Building nasce dai co-creatori e scrittori Steve Martin e John Hoffman (Grace and Frankie, Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore di This Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La terza stagione vede Charles, Oliver e Mabel (interpretati da Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez) indagare su un omicidio dietro le quinte di uno spettacolo di Broadway. Ben Glenroy (Paul Rudd) è una star di film d’azione di Hollywood il cui debutto a Broadway viene interrotto da una morte prematura. Aiutato dalla co-protagonista Loretta Durkin (Meryl Streep), il trio si imbarca nel caso più difficile che abbia mai affrontato, mentre il regista Oliver tenta disperatamente di rimettere insieme il suo spettacolo. Su il sipario!

Only Murders in the Building 4, la spiegazione del finale: un matrimonio e un nuovo omicidio

Only Murders in the Building 4 è stata una cavalcata solenne ma selvaggia, piena di equivoci, doppi giochi e più camei di quanti se ne possano contare. La serie ha infranto la tradizione e ha rivelato l’assassino del caso principale prima dell’episodio finale, ma il finale della quarta stagione svela esattamente cosa è successo a Sazz (Jane Lynch) durante i fatidici festeggiamenti della prima serata. Quello che c’è da sapere sull’omicidio di Sazz è che lei era in realtà il bersaglio designato, che il suo omicidio è stato realmente eseguito da una sola persona e che, alla fine, è stato tutto in nome dell’ispirazione.

Chi era il protetto di Sazz?

Rex Bailey, alias Marshall P. Pope (Jin Ha), era il pupillo di Sazz che si era impegnato al massimo per diventare uno sceneggiatore, usando il suo trauma infantile come base per la sua sceneggiatura. La maggior parte delle sue azioni derivava dal desiderio di dimostrare al padre di essere una persona di vero talento. La sua disavventura in Project Ronkonkoma, con le sopracciglia di Ron Howard, gli ha precluso la possibilità di continuare la sua carriera di stuntman, così ha deciso di concentrarsi nuovamente sulla scrittura. Quando è andato a parlare della sua sceneggiatura con Sazz, lei gli ha rivelato che stava lavorando a una sua sceneggiatura, basata sul podcast “Only Murders in the Building” dei suoi cari amici. La sua sceneggiatura si è rivelata una prima bozza solida, che ha fatto scivolare Marshall su una china terribilmente buia. Perché lei dovrebbe avere talento mentre lui deve grattarsi e arrampicarsi sugli specchi per raggiungere il nulla?

Marshall ha mentito a Sazz e le ha detto che la sua bozza avrebbe avuto bisogno di un po’ di lavoro, offrendosi di tornare da lei con alcune riscritture. Invece ha rubato la sceneggiatura, l’ha etichettata con il suo nuovo nome di sceneggiatore e l’ha inviata a chiunque volesse abboccare, compresa una certa Bev Melon (Molly Shannon) dei Paramount Studios. Quando Sazz si imbatte nella sceneggiatura grazie ad alcuni amici stunt in cerca di lavoro, affronta Marshall su ciò che ha fatto. Marshall la prega di mantenere il segreto, ma lei gli assicura che intende comunicare la notizia a Charles (Steve Martin) dopo aver assistito al suo debutto a Broadway. Ma Marshall decise che non le avrebbe permesso di rovinare quello che aveva. Era arrivato troppo lontano.

L’assassino di Sazz ha davvero fatto tutto da solo?

Con l’informazione che Sazz sarebbe stata a casa di Charles il giorno dopo, Marshall prenotò un volo notturno per l‘appartamento vuoto dei Dudenoff, che ricordava dalla sottotrama della prima stesura di Sazz. Si intrufolò nell’appartamento e prese di mira Sazz mentre camminava sul marciapiede. Quando stava per sparare, si è tirato indietro per ripensare alla sua decisione, dicendosi: “Non sei un assassino, sei uno scrittore”. Ma dopo quel rapido discorso di incoraggiamento, affrontò il fatto che non era uno scrittore – non ancora, comunque. Motivato dalla possibilità di creare del materiale fresco e prezioso per la scrittura, alla fine sparò a Sazz attraverso la finestra.

Poiché Marshall era uno stuntman di talento che non temeva le altezze, salì sul cornicione (il che spiega l’impronta di stivale lasciata sul davanzale della finestra) e scese con una velocità allucinante lungo il lato dell’edificio fino alla finestra dell’appartamento di Charles. Le ultime parole di Sazz a Marshall furono: “Ti prenderà… il mio Numero Uno”. Una volta morta, prese il suo corpo e lo gettò nel vecchio inceneritore. Contrariamente alla convinzione iniziale del trio che il lavoro avrebbe dovuto essere decisamente disumano, una persona ha davvero impiegato 12 minuti per colpire e smaltire il corpo di Sazz dall’altra parte dell’Arconia.

Charles finalmente spunta, con un piccolo aiuto da parte dei suoi amici

Only Murders in the Building
da DISNEY ITALIA

Quando Mabel (Selena Gomez) affronta Marshall riguardo al copione alternativo, lui minaccia di ucciderla, allertando gentilmente Charles e Oliver (Martin Short) che si trovano nell’appartamento di Charles dall’altra parte dell’edificio. Mabel guadagna tempo offrendosi di migliorare il copione di Marshall, mentre Charles e Oliver si fanno coraggiosamente strada attraverso il davanzale della finestra dell’appartamento accanto di Vince (Richard Kind). Inizialmente intenzionato a far uscire Mabel di nascosto dalla finestra, Charles entra nell’appartamento mentre Vince e Rudy (Kumail Nanjiani) fanno il filo a Marshall. Minaccia Marshall con il multi-tool 19 in 1 di Eva Longoria e lo rende indifeso.

Dopo aver confessato l’omicidio e spiegato tutto sotto la minaccia di una pistola, Marshall ha la meglio sul trio e si prepara a farli fuori tutti. Ma proprio mentre grida: “Benvenuti alla fine del vostro film”, crolla ai loro piedi, colpito alla schiena. La banda guarda dall’altra parte della strada e trova la folle ex fidanzata Jan Bellows (Amy Ryan) che saluta dalla finestra dell’appartamento di Charles. Per tre settimane si è nascosta nel suo armadio e nei corridoi dell’appartamento, aspettando che il caso fosse risolto per potersi vendicare dell’assassino del loro amato Sazz.

La vita va avanti all’Arconia, ma anche gli omicidi

Dopo aver risolto il caso, il trio sceglie di festeggiare visitando il set del loro film, ancora in produzione. Charles ammette di apprezzare molto di più il film sapendo che è una lettera d’amore di Sazz. I loro sosia si danno una pacca sulla spalla per il loro ruolo tutt’altro che integrale nella risoluzione del caso di Sazz, anche se la loro breve collaborazione ha portato alla luce una tonnellata di questioni in sospeso. Bev Melon organizza un incontro con Mabel, che ha deciso di cambiare la sua proposta da un film che ruota intorno ai bottoni a un film che racconta la storia di Sazz. Mabel e Oliver guardano Charles trovare pace dentro di sé mentre parla ancora una volta con il “fantasma” di Sazz.

Oliver e Loretta si sposano finalmente nel cortile dell’Arconia. Prima del matrimonio, Loretta aveva ricevuto la notizia che il suo show si sarebbe trasferito in Nuova Zelanda (grazie alla sensazione dell’algoritmo che si trattasse di un’ambientazione più “nuova”), e la preoccupava il fatto che lei e Oliver si sarebbero separati appena sposati. Oliver si offre volentieri di trasferirsi semplicemente in Nuova Zelanda con lei, ma lei ammette che inevitabilmente avrebbe avuto nostalgia di casa e avrebbe iniziato a sentire la mancanza di Mabel e Charles, quindi accetta di essere tranquilla nel continuare la loro relazione a distanza.

Only Murders in the Building 4 recensione
da DISNEY ITALIA

Nel corso del finale, Charles e Oliver notano che ogni volta che si chiude un caso per loro, se ne apre un altro. Questo mette Oliver in ansia per la possibilità che Loretta sia la prossima, ma riesce a calmarsi quando lei gira l’angolo per andare all’altare. Charles e Mabel vengono accolti da Sofia Caccimelio (Téa Leoni), una donna che vuole ingaggiare il trio per ritrovare il marito Nicky, presumibilmente deceduto.

Nell’episodio precedente di Only Murders in the Building, si era diffusa la notizia della scomparsa di Nicky “The Neck” Caccimelio, “il re della lavanderia di Brooklyn” legato alla famiglia criminale dei Caputo. Charles e Mabel rifiutano l’offerta di Sofia perché non riguarda l’Arconia, anche se Sofia sostiene che ciò che è accaduto a Nicky ha tutto a che fare con l’Arconia. In ogni caso, le loro strade si separano e mentre Charles, Mabel e Oliver si incontrano per concludere la registrazione del podcast, si vantano di aver superato l’intero matrimonio senza un nuovo cadavere su cui indagare, fino a quando non trovano il loro familiare portiere dell’Arconia, Lester (Teddy Coluca), seduto assassinato nella fontana del cortile.

Tutti gli episodi di Only Murders in the Building 4 sono disponibili in streaming su Disney+

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Only Murders in the Building 4, il trailer della nuova stagione

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Only Murders in the Building 4, il trailer della nuova stagione

Disney+ ha diffuso il trailer dell’attesissima quarta stagione di Only Murders in the Building. La serie comedy originale premiata agli Emmy® con Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez tornerà il 27 agosto in esclusiva su Disney+, con nuovi episodi disponibili ogni martedì.

Only Murders in the Building 4, il trailer

Nella quarta stagione di Only Murders in the Building, il trio di podcaster amatoriali è alle prese con gli eventi scioccanti accaduti alla fine della terza stagione che hanno coinvolto Sazz Pataki, la controfigura e amica di Charles. Chiedendosi se la vittima designata fosse veramente lei oppure Charles, la loro indagine li porta fino a Los Angeles, dove uno studio di Hollywood sta preparando un film sul podcast Only Murders. Quando Charles, Oliver e Mabel tornano a New York, intraprendono un viaggio ancora più epico: attraversano il cortile del loro palazzo per addentrarsi nelle vite contorte dei residenti della Torre Ovest dell’Arconia.

Only Murders in the Building 4, la key art

La serie è interpretata da Steve Martin, Martin Short, Selena Gomez, Michael Cyril Creighton, con guest star speciali che includono Meryl Streep, Da’Vine Joy Randolph, Eugene Levy, Eva Longoria, Zach Galifianakis, Molly Shannon, Kumail Nanjiani, Melissa McCarthy, Richard Kind e molti altri.

I co-creatori e sceneggiatori sono Steve Martin e John Hoffman (Grace and Frankie, Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore di This Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La serie è prodotta da 20th Television, parte dei Disney Television Studios.

Only Murders in the Building 2: recensione della serie Disney+

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Only Murders in the Building 2: recensione della serie Disney+

Dal 28 giugno, torna su Disney+ il trio di investigatori più improbabile che la tv abbia mai offerto ai telespettatori amanti del giallo: Only Murders in the Building 2 torna per un secondo ciclo, moltiplicando la suspence, il divertimento, e anche l’intuito di Charles-Haden Savage (Steve Martin), Oliver Putnam (Martin Short) e Mabel Mora (Selena Gomez), i quali si confermano più in forma che mai.

Only Murders in the Building 2, dove eravamo rimasti?

Il finale aperto della prima stagione ci aveva lasciati con il fiato sospeso, con la scoperta di un nuovo cadavere e con i nostri protagonisti incastrati a tutti gli effetti. Questa seconda stagione gioca al rilancio, quindi, perché se da una parte il nostro trio dovrà risolvere di nuovo un caso di omicidio, dovrà anche tentare di scagionarsi dall’accusa. L’assassino però sembra essere un passo avanti a nostri, mettendoli di continuo in difficoltà e dimostrando di conoscere bene il loro passato e i loro segreti.

È caratteristica di ogni serie tv che si prolunga oltre la prima stagione approfondire e sviluppare i personaggi di cui vediamo raccontate le storie. Only Murders in the Building 2 non fa eccezione, andando a pescare nel passato dei protagonisti e contemporaneamente ponendo le basi per storie future, facendo diventare più robusta la mitologia che circonda l’Arconia e i suoi inquilini. L’elegante edificio così come i protagonisti si raccontano, si svelano, attraverso scoperte e rivelazioni che rendono viva la storia, la arricchiscono e danno spessore con le loro vicende e i loro aneddoti. In questo modo Only Murders in Building 2 diventa un racconto corale e denso, che si fonda su un giallo ma che allo stesso tempo imbastisce anche altre trame, rinvigorendo un racconto già vincente.  

Un trio esplosivo

Martin, Short e Gomez si confermano tanto affiatati quanto improbabili, persi nei rispettivi mondi eppure capaci di trovare un linguaggio comune che, come intravisto nella prima stagione, va ben oltre la superficie delle indagini e scava dentro queste personalità che, ognuna a modo loro, soffrono e cercano il conforto di una famiglia che hanno perso per strada. Il loro podcast, le loro ricerche, le loro domande diventano un punto fisso, un atto di cura verso gli altri, un conforto in un mondo che forse non li ha trattati come meritavano. 

Only Murders in the Building 2 moltiplica anche la quantità di special guest e di volti illustri. In particolare, in due ruoli molto ben caratterizzati, troviamo l’icona Shirley MacLaine che mette al servizio dello show il suo incredibile talento comico, come aveva fatto anche per Downton Abbey, e Cara Delevigne, che interpreta un personaggio che sembra molto nelle sue corde e che promette di portare scompiglio nella vita di Mabel. Dopo il cameo di Sting nella prima stagione, tocca a Amy Schumer questa volta fare la parte di se stessa come nuova inquilina dell’Arconia. Il suo personaggio apre la porta a una serie di rimandi meta-testuali che rendono la scrittura di Only Murders in Building 2 ancora più brillante e divertita. Valga per tutti quello che Amy dice a Oliver all’inizio del primo episodio, in cui si dice grande fan del loro podcast e si propone di girare una serie tv basata sullo stesso! 

Tono leggero e ricchezza di scrittura

La writers room di Only Murders in the Building 2 si allarga ulteriormente rispetto alla prima stagione e la ricchezza di punti di vista diventa un pregio importante della storia, insieme al tono sempre leggero e ironico che viene dettato dai tre interpreti principali, carismatici e divertenti, un trio che accoglie i propri personaggi, li struttura e dà loro una seconda vita aggiungendo sempre maggiori elementi alla loro costruzione. 

Nell’offerta Disney+, Only Murders in the Building 2 si conferma un vero e proprio gioiellino, una serie ironica e intelligente, che coinvolge non solo con la componente crime thriller, ma anche e soprattutto con le vite di questi confusi, spezzati eppure straordinari personaggi. Tutto avendo sempre cura di regalare un sorriso e una battuta arguta allo spettatore.

Only Murders in the Building – stagione 4: trailer e data di uscita su Disney+

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Disney+ ha annunciato che la quarta stagione di Only Murders in the Building, la serie comedy originale premiata agli Emmy, debutterà il 27 agosto in esclusiva sulla piattaforma streaming. Le prime tre stagioni sono ora disponibili.

La trama di Only Murders in the Building – stagione 4

Nella quarta stagione di Only Murders in the Building, il trio di podcaster amatoriali è alle prese con gli eventi scioccanti accaduti alla fine della terza stagione che hanno coinvolto Sazz Pataki, la controfigura e amica di Charles. Chiedendosi se la vittima designata fosse veramente lei oppure Charles, la loro indagine li porta fino a Los Angeles, dove uno studio di Hollywood sta preparando un film sul podcast Only Murders. Quando Charles, Oliver e Mabel tornano a New York, intraprendono un viaggio ancora più epico: attraversano il cortile del loro palazzo per addentrarsi nelle vite contorte dei residenti della Torre Ovest dell’Arconia.

La serie è interpretata da Steve Martin, Martin Short, Selena Gomez, Michael Cyril Creighton, con guest star speciali che includono Meryl Streep, Da’Vine Joy Randolph, Eugene Levy, Eva Longoria, Zach Galifianakis, Molly Shannon, Kumail Nanjiani, Melissa McCarthy, Richard Kind e molti altri.

I co-creatori e sceneggiatori di Only Murders in the Building sono Steve Martin e John Hoffman (Grace and Frankie, Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore di This Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La serie è prodotta da 20th Television, parte dei Disney Television Studios.

Only Lovers Left Alive: recensione del film con Tom Hiddleston

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Only Lovers Left Alive: recensione del film con Tom Hiddleston

In un mondo dove gli esseri umani sono chiamati Zombie e in un’ambientazione quasi apocalittica (una Detroit che pare esser stata colpita da una guerra) fa il suo ritorno Jim Jarmush, regalandoci Only Lovers Left Alive, un film più originale e poetico nella storia dei non-morti succhia sangue. La sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, è pervasa da una costante vena ironica (le battute su Los Angeles e sui vari dottori cinematografici sono da cult istantaneo) che impreziosisce una narrazione fluida e dal buon ritmo in cui i temi della decadenza dei nostri tempi, l’esistenza e il rapporto con gli altri sono da inserirsi nell’anti-paradiso terrestre di cui fanno parte Adam e Eve (notare come ogni personaggio del film non abbia un nome scelto a caso).

In Only Lovers Left Alive Adam ed Eve sono due vampiri sopravvissuti nei secoli che hanno avuto diversi contatti con gli umani (da loro chiamati zombie, probabilmente per l‘assenza di cervello) in tutta la loro storia. Lui è un musicista che non vuole farsi pubblicità e odia essere a contatto con la gente, lei è una donna elegante e garbata che cerca di mantenersi al passo con i tempi. Ma ora si trovano a dover lottare per la sopravvivenza, mantenendo il segreto sulla loro vera natura, in un mondo allo sbaraglio che mal sopportano. Tra mille difficoltà (tra cui la comparsa di Ava, la sorella ribelle di Eve) e musica underground, l’unica cosa che li terrà vivi e uniti sarà l’amore reciproco.

Only Lovers Left Alive, il film

L’amalgama tra regia e suoni è completa con la sinuosa macchina da presa del regista che si muove a ritmo della colonna sonora curata da Jozef Van Wissem (che con Jarmush ha composto l’interessante album The Mistery of Heaven) e il montaggio a coronare questa unione estetico-musicale quasi perfetta.

Only Lovers Left Alive recensione

La classica ciliegina sulla torta è data dal cast stellare e straordinario in cui primeggia un’elegantissima e magnetica Tilda Swinton, seguita da Mia Wasikowska che si conferma in continua crescita, da un ottimo Tom Hiddleston bravissimo nel crearsi un’aura di divismo da classica rockstar e da un sempre bravo John Hurt.

Non ci sarà da meravigliarsi quindi se Only Lovers Left Alive diventerà un istant cult perché la genialità con cui parla della decadenza(culturale e umana) che la nostra era sta affrontando, attraverso un gusto estetico fuori dal comune e una sceneggiatura brillante sono caratteristiche uniche che meritano di essere premiate, così come il ritorno di un regista fondamentale per il cinema indie a stelle e strisce.

 

Only Lovers Left Alive: la Sony Pictures acquista i diritti

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Only Lovers Left Alive: la Sony Pictures acquista i diritti

Cannes 2013 Only Lovers Left Alive

A poche ore dal debutto di Only Lovers Left Alive di Jim Jarmush al Festival di Cannes, dove ha già raccolto un elevato numero di consensi, arriva la notizia che il film è stato appena acquistato per la distribuzione dalla Sony Pictures.

Only Lovers Left Alive: clip del film di Jim Jarmusch

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Only Lovers Left Alive: clip del film di Jim Jarmusch

Only Lovers Left Alive, ultimo lavoro cinematografico del regista originario dell’Ohio Jim Jarmusch torna a mostrarsi in una nuova clip che vede protagonista l’attrice Tilda Swinton, protagonista della pellicola al pari di Tom Hiddleston.

Qualora vogliate dare un’occhiata alla clip in questione, offerta in esclusiva da Vulture, la potrete trovare al seguente link.

Only Lovers Left Alive-tom-hiddlestonIl film racconta la storia di due vampiri fragili e sensibili, Adam (Tom Hiddleston) ed Eva (Tilda Swinton), che sono stati amanti per secoli. Entrambi sono intellettuali che durante la loro lunga “non morte” hanno coltivato una passione totalizzante per la musica, la letteratura e la scienza, si tratta di sue vampiri anomali che si sono evoluti ad un livello in cui uccidono perlopiù allo scopo di sostentarsi, ma che conservano ancora il loro innato istinto di predatori.

Vi ricordiamo che il cast di Only Lovers Left Alive sarà composto, oltre che da Tom Hiddleston Tilda Swinton, da Mia WasikovaAnton YelchinJeffrey Wright John Hurt. La pellicola, inoltre, è attesa nelle sale il prossimo 11 aprile.

Fonte: IndieWire

Only Lovers Left Alive Tom Hiddleston nelle clip dal trailer

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Only Lovers Left Alive Tom Hiddleston nelle clip dal trailer

Only Lovers Left Alive Tom HiddlestonArrivano le prime sequenze del Trailer del nuovo film di Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch, pellicola che vede protagonisti Tilda Swinton e Tom Hiddleston

Only Lovers Left Alive Nuovo Trailer del film con Tom Hiddleston

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Guarda il Trailer americano del film Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch presentato all’ultimo Festival di Cannes e che vede protagonisti Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia Wasikowska, Anton Yelchin, Jeffrey Wright e John Hurt.

 Leggi anche: Tom Hiddleston rivela: “Sono l’orgoglio di mia madre”

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Only Lovers Left Alive-tom-hiddlestonIl film racconta la storia di due vampiri fragili e sensibili, Adam (Tom Hiddleston) ed Eva (Tilda Swinton), che sono stati amanti per secoli. Entrambi sono intellettuali che durante la loro lunga “non morte” hanno coltivato una passione totalizzante per la musica, la letteratura e la scienza, si tratta di sue vampiri anomali che si sono evoluti ad un livello in cui uccidono perlopiù allo scopo di sostentarsi, ma che conservano ancora il loro innato istinto di predatori.

Only Lovers Left Alive il primo trailer con Tom Hiddleston

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Only Lovers Left Alive il primo trailer con Tom Hiddleston

Cannes 2013 Only Lovers Left AliveEcco il primo trailer di Only Lovers Left Alive, film a tema vampiresco presentato all’ultimo Festival di Cannes con protagonisti Tilda Swinton, Tom Hiddleston, Mia Wasikowska, John Hurt, Anton Yelchin e Jeffrey Wright.

Ecco il video:

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Il film diretto da Jim Jarmusch racconta la storia degli innamorati Adam (Tom Hiddleston) e Eve (Tilda Swinton), due vampiri rockettari separati per secoli e riuniti da una Detroit romantica e desolante: nonostante sia sopravvissuto a secoli di lontananza, il loro amore verrà messo a dura prova dall’incrollabile sorella di Eve, interpretata da Mia Wasikowska.

non si sa ancora quando il film uscirà nelle nostre sale, anche se abbiamo avuto notizie che la Sony Picture ha acquistato i diritti di distribuzione del film.

Vedremo presto al Festival di Roma Snowpiercer, film in cui compare Tilda Swinton, mentre per rivedere sul grande schermo Tom Hiddleston dovremo aspettare il 20 novembre, quadno tornarà al cinema nei panni di Loki in Thor the Dark World.

Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch distribuito in Italia!

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Only Lovers Left AliveSarà la società Movies Inspired a distribuire in Italia il film di Jim Jarmusch, Only Lovers Left Alive che vede protagonisti Tom HiddlestonTilda Swinton e John Hurt nelle visti di vampiri.

Leggi anche: Only Lovers Left Alive recensione del film con Tom Hiddleston

Il film racconta la storia di Adam, vampiro e  musicista underground, gravemente depresso per via della piega che la sua vita umana sta prendendo, nonostante i suoi sforzi. Torna allora a far coppia con la sua enigmatica amante, Eve, con la quale ha diviso diversi secoli di amore. Ma il loro idillio è interrotto dall’arrivo della selvaggia e imprevedibile sorella minore di Eve, Ava.

Leggi anche: Only Lovers Left Alive il primo trailer con Tom Hiddleston

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Only Lovers Left Alive ascolta la colonna sonora

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Only Lovers Left Alive ascolta la colonna sonora

Only Lovers Left Alive Tom Hiddleston

 

Pubblicata su Soundcloud l’intera colonna sonora di Only Lovers Left Alive, ultima fatica di Jim Jarmush che vede protagonisti quattro grandi attori: Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia Wasikowska e John Hurt.
Le musiche, composte da Jozef Van Wissem e dallo stesso Jarmush, sono uno dei punti di forza del film, con suoni che spaziano dal rock ‘n’ roll al soul per passare ad alcune melodie con influenze mediorientali.
Di seguito potete ascoltare l’intera colonna sonora e guardare il trailer, mentre cliccando qui potete leggere la nostra recensione.

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Fonte: Indiewire

 

 

Only God Forgives: Ryan Gosling first look

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Ecco la primissima immagini apparsa in rete del prossimo film di Nicolas Winding Refn, Only God Forgives che vedrà di nuovo Ryan Gosling in veste di protagonista.

Only God Forgives: foto ufficiale di Ryan Gosling nel nuovo film di Refn!

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Prima foto ufficiale di Ryan Gosling in Only God Forgives. L’attore dopo Drive, torna a lavorare insieme a Nicolas Winding Refn. Nel film, Gosling interpreterà un personaggio di nome Julian. La foto è soltanto di pre-produzione e quindi non ripresa dal set. Il film  non ha ancora un’uscita ufficiale, anche se probabilmente verrà presentato nuovamente a Cannes (ma nel 2013). Ecco la foto:

Trama: Only God Forgives

Julian, un inglese che vive a Bangkok, è un uomo rispettato nel mondo criminale. Lui e suo
fratello Billy sono infatti i gestori di un club di boxe thailandese che è in realtà una copertura per il traffico di droga a Londra. Quando Billy viene ucciso, la madre Jenna arriva da Londra per riportare indietro il corpo. La donna è a capo di una potente organizzazione criminale ed è abituata ad ottenere esattamente ciò che vuole, sempre. E questa volta ha deciso che vuole regolare i conti lasciando dietro di se una scia di sangue, rabbia, tradimento e vendetta. Fino al confronto finale e alla possibilità di redenzione.

Only god Forgives ne parla Ryan Gosling

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Only God Forgives

Only god Forgives.

Mentre qui in Italia stiamo aspettando il film Come un tuono, previsto per il 4 Aprile, l’attore canadese
Ryan Gosling in un’intervista al rispettabilissimo Collider, rivela qualche piccola anticipazione su Only God Forgives. Mentre racconta di come è stato stimolante lavorare al fianco del regista Derek Cianfrance che lo ha diretto in Come un tuono,  Ryan Gosling afferma che il prossimo film tutt’ora in lavorazione sarà ben diverso da tutto ciò che ha fatto fino ad ora. Only God Forgives sarà  un vero e proprio cult, un lungometraggio  incredibilmente estremo che lo stesso attore non vede l’ora di mostrare al mondo intero. Quindi anche quest’ultimo sembra essere un film da aggiungere alla nostra lista.

Only God Forgives : tre clip del film con Ryan Gosling

Only God Forgives : tre clip del film con Ryan Gosling

Only God Forgives 1.jpgArriverà al cinema il prossimo 30 maggio, dopo la presentazione in pompa magna al prossimo Festival di Cannes. E’ Only God Forgives , ultimo film di  di cui oggi vi mostriamo tre sanguinose clip.

 Eccole di seguito:

VIDEO: Only God Forgives (Solo Dio perdona) – Estratto 1 – FilmTv.it RIFERIMENTI:

 

VIDEO: Only God Forgives (Solo Dio perdona) – Estratto 3 – FilmTv.it RIFERIMENTI:

Il film può vantare nel cast , alla seconda collaborazione con Refn,  e .

Trama: Sullo sfondo della Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian (Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un club di boxe thailandese, usato come copertura per lo spaccio di droga. A seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna (Kristin Scott Thomas) obbliga Julian a vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il giovane a un poliziotto in pensione Chang, detto Angelo della vendetta, che si erge a giudice e punitore della criminalità. Il ragazzo lo sfida sul ring sperando di vincere, ma viene sconfitto. Jenna allora chiederà al figlio di ucciderlo, iniziando un vortice di sangue e vendetta.

Fonte: CineRepublic

Only God Forgives : trailer red band con Ryan Gosling

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only-god-forgivesEcco l’attesissimo primo trailer di Only God Forgives , ultimo filmche vede la collaborazione di Nicholas Winding Refn con Ryan Gosling, che il regista di Bronson ha già diretto con un eccezionale risultato in Drive. Inutile dire quanto sia alto l’hype intorno a questa pellicola che si prefigura violenta almeno quanto la precedente e forse più torbida. A dirla tutta proprio Gosling ha detto, in merito a Only God Forgives , che questa volta Refn non si è proprio contenuto, realizzando il perfetto sequel di Drive elevato all’ennesima potenza.

Il trailer che vi mostriamo oggi esplicita la grande perizia registica di Refn, unita al suo gusto truculento per una violenza cinematografica resa con una tale eleganza da risultare sostenibile.

Inutile dire che Gosling sembra essere nato esattamente per recitare per Nicholas, tanto che anche nel suo ultimo film in uscita oggi in Italia, Come Un Tuono, non può fare a meno di sfoggiare uno sguardo che potremmo definire ormai refniano!

Ecco il trailer del film:

 

Il film uscirà a maggio ed è uno dei titoli papabili per il prossimo Festival di Cannes.

Trama: Sullo sfondo della Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian (Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un club di boxe thailandese, usato come copertura per lo spaccio di droga. A seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna (Kristin Scott Thomas) obbliga Julian a vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il giovane a un poliziotto in pensione Chang, detto Angelo della vendetta, che si erge a giudice e punitore della criminalità. Il ragazzo lo sfida sul ring sperando di vincere, ma viene sconfitto. Jenna allora chiederà al figlio di ucciderlo, iniziando un vortice di sangue e vendetta.

Only God Forgives : due trailer e un nuovo poster

Only God Forgives : due trailer e un nuovo poster

Dopo l’ufficializzazione della sua presenza al 66esimo Festival di Cannes con Only God Forgives , Nicholas Winding Refn può godersi gli ultimi preparativi prima della presentazione al pubblico del suo ultimo film. Intanto noi possiamo guardare due bellissimi nuovi trailer del film, con tanto di poster, tutto materiale promozionale diffuso dopo l’annuncio di questa mattina.

Ecco i due trailer e il poster del film:

only god forgives poster

Il film può vantare nel cast Ryan Gosling, alla seconda collaborazione con Refn, e Kristin Scott Thomas.

Trama: Sullo sfondo della Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian (Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un club di boxe thailandese, usato come copertura per lo spaccio di droga. A seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna (Kristin Scott Thomas) obbliga Julian a vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il giovane a un poliziotto in pensione Chang, detto Angelo della vendetta, che si erge a giudice e punitore della criminalità. Il ragazzo lo sfida sul ring sperando di vincere, ma viene sconfitto. Jenna allora chiederà al figlio di ucciderlo, iniziando un vortice di sangue e vendetta.

Online le sceneggiature di alcuni tra i migliori film dell’anno

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Online le sceneggiature di alcuni tra i migliori film dell’anno

Rush colonna sonora filmIn vista della corrente stagione dei premi, i grandi studios hanno pensato a un nuovo modo per promuovere i propri film; infatti sono online,tramite Bleeding Cool,molte sceneggiature che potrebbero vincere (o hanno già vinto) molti premi in questa stagione.
L’elenco è ricco(da Wolf of Wall Street passando per 12 Years a Slave),e semplicemente cliccando sul nome del film interessato sarete riportati allo scritto originale.

Fonte: Bleeding Cool via BadTaste

 

Online il teaser di The Huntsman: Winter’s War

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Online il teaser di The Huntsman: Winter’s War

Online il teaser trailer di The Huntsman: Winter’s War, film d’avventura diretto da Cedric Nicolas-Troyan. In questo spin-off, il fantastico mondo di Biancaneve e il Cacciatore si espande per rivelare come le sorti del cacciatore Eric (Chris Hemsworth) e della Regina Ravenna (Charlize Theron) siano pericolosamente intrecciate.

https://www.youtube.com/watch?v=kd8oQDbDaY8

Molto prima che la regina cattiva incontrasse Biancaneve, sua sorella Freya, tradita dal suo amore, fuggì dal regno per trascorrere i suoi giorni in un remoto palazzo di ghiaccio. Lì, la giovane regina in possesso del potere di congelare qualsiasi nemico, diede vita ad una temibile legione di cacciatori.
Quando però viene a sapere della morte della sorella, Freya mette in atto un piano per vendicarsi. Una volta che Ravenna resuscita, si unisce a lei e minaccia la terra incantata con il doppio della forza oscura. Ma un cacciatore, un tempo guerriero tra le fila del suo esercito, metterà in difficoltà i loro piani.

Nel cast di questo action-adventure, assieme ad Hemsworth e alla Theron, anche Emily Blunt (nel ruolo di Freya, regina dei Ghiacci), Jessica Chastain (Sara la Guerriera), Sam Claflin (il principe William) e Nick Frost (Nion). Produttore del progetto, Joe Roth (Malefica, Alice in Wonderland).
Il film sarà nelle sale americane a partire dal 22 aprile del 2016.

Fonte: Collider

Onirica recensione del film di Lech Majewski

Onirica recensione del film di Lech Majewski

Onirica recensioneNella veste di videomaker, Lech Majewski ha già  prodotto due lungometraggi, entrambi ispirati alle arti figurative: Il giardino delle delizie, che trae la sua ispirazione dall’omonimo dipinto di Jeronymus Bosch, e I colori della passione in cui Majewski conduce lo spettatore all’interno del quadro di Bruegel La salita al Calvario. Con Onirica, invece, la sua attenzione si sposta dai grandi maestri della pittura ad un sommo della poesia: Dante Alighieri.

E’ a partire da alcuni versi danteschi letti dalla voce profonda e sapiente di Massimiliano Cutrera, che inizia il viaggio di Adam, il protagonista del film, all’interno del suo mondo inconscio. La grande tragedia di Adam è costituita dalla perdita, in seguito ad un incidente stradale, del miglior amico Kamil e dell’amata Basia. Adam non riesce ad elaborare questo terribile lutto e per consolarsi si rifugia nel sonno e nei sogni. Alla tragedia personale di Adam si accosta la tragedia collettiva della Polonia che nel 2010 vive una tremenda stagione caratterizzata da  catastrofi naturali e lutti collettivi.

Onirica recensione posterMajewski ama i cronisti del medioevo e Dante in particolare, perché tendono a spiegare la realtà tramite simboli, e così anche il regista di Onirica farcisce il suo lavoro cinematografico di simboli e citazioni, non solo dantesche. Adam si reca spesso in chiesa cercando una risposta alla sua disperazione ed alla domanda che per secoli ha ossessionato molti uomini di fede e non: se Dio è onnipotente perché permette che certe tragedie accadano?

E’ per voce dell’amico di Adam morto nell’incidente, e che appare a lui orribilmente sfigurato, che probabilmente il regista mostra il suo punto di vista sulla questione: gli uomini vogliono controllare tutto, vogliono che tutto sia in ordine e perfetto ma per fortuna c’è Dio che ogni tanto commette degli errori.

L’onnipotenza di Dio sta forse nella sua imprevedibilità, negli errori che commette (che a noi sembrano errori ma che forse hanno una loro ragion d’essere), nel suo potersi permettere di essere creativo anche distruggendo.

Onirica non è un film di facile visione: bisogna avere una certa cultura, saper apprezzare i tempi lunghi ed i silenzi, avere il gusto per la visione e l’arte. La trama è solo un pretesto con cui Majewski ci mostra la sua erudizione in vari campi, soprattutto quello artistico e letterario. Egli più che un narratore è un artista concettuale che in questo caso ha deciso di usare come mezzo di comunicazione il cinema. In poche parole Onirica è più una lunga video installazione che un film. Le recenti tecniche di motion graphic hanno permesso all’autore di creare momenti davvero suggestivi all’interno dell’opera.

Onirica la conferenza stampa del film di Lech Majewski

Onirica la conferenza stampa del film di Lech Majewski

OniricaIn occasione della sua imminente uscita nelle sale cinematografiche italiane, il regista polacco Lech Majewski ha presentato stamattina al cinema Barberini di Roma la sua nuova opera intitolata  Onirica che, come tiene lui stesso a precisare, fa parte del trittico (e non di una trilogia come alcuni l’hanno definita), composto dai suoi due precedenti lungometraggi Il giardino delle delizie, ispirato al quadro del fiammingo Jeronymus Bosch, e I colori della passione che prende ispirazione dal quadro di Bruegel La salita al calvario. Stavolta ad ispirare il Maestro Lech Majewski sono i versi della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Majewski spiega che il suo contatto con Dante è avvenuto quando ancora era un giovane studente:

“Ho conosciuto Dante per la prima volta tramite la sua presenza nelle opere di altri artisti. Da ragazzino guardavo le illustrazioni di Gustav Dorè ( che mi spaventavano moltissimo) ma poi ho ritrovato riflessi di Dante anche, ad esempio, nella poesia di T.S. Elliot ed Ezra Pound. In seguito ho provato a leggere direttamente la Divina Commedia ma ho trovato molte difficoltà e sono riuscito ad apprezzare i versi danteschi solo alcuni anni dopo grazie ad una formidabile traduzione in inglese. C’è nella poesia di Dante un qualcosa che non riesco a spiegare, una sorta di afflato divino e leggendolo ho provato la stessa sensazione di quando,  a venitrè anni, esaminai fotogramma dopo fotogramma Otto e mezzo di Federico Fellini. Anche in questo caso avevo visto il film a quattordici anni e ne ero rimasto incantato, soprattutto dal punto di vista visivo. Penso che anche Fellini sia stato influenzato dalla Divina Commedia nel mettere su pellicola questa sorta di viaggio astrale.”

Onirica posterRisponde quindi ad una domanda che gli viene fatta riguardo all’idea di mettere in relazione, all’interno della narrazione di Onirica, un dramma privato con un dramma collettivo, ovvero la sequenza di catastrofi che investì la Polonia nel 2010:

“Dante stesso, nella Divina Commedia, ha messo in relazione la sua storia personale con la storia universale, non solo del suo paese e della sua città ma del mondo e della chiesa. Vivendo nel medioevo anche Dante si esprimeva tramite una simbologia ben precisa e tendeva a leggere tramite questa la sua realtà. Visto in quest’ottica, il 2010 per la Polonia è stato un anno estremamente simbolico perchè è stato un anno di grandi tragedie: alluvioni, disastri ambientali ed infine il disastro aereo che ha decapitato tutta la leadership del paese. Ho immaginato come Dante avrebbe descritto questi eventi apocalittici.”

Subito dopo viene chiesto al regista se il trittico diventerà un polittico e se, quindi, continuerà a produrre film di questo tipo, avvalendosi quindi di spunti letterari e pittorici:

“Non penso che continuerò con questo tipo di film perchè credo di aver appreso la lezione dai maestri del passato. E’ come se alla fine delle riprese di Onirica mi avessero detto : Adesso vai avanti e non aver paura di esprimerti con la tua voce. Quello che infatti ammiro degli artisti del passato, è il loro porsi sempre al centro del loro mondo. Ora gli artisti hanno paura di esprimersi con una voce personale ( tranne rare eccezioni ) e questo avviene soprattutto nel cinema. E’ come se si nascondessero dietro la loro arte, le loro opere o i gusti del pubblico.”

L’ultima domanda riguarda un celebre connazionale di Majewski, Karol Wojtyla, il papa prossimo alla santificazione. Viene chiesto al Maestro dove Dante lo avrebbe collocato nella sua Divina Commedia:

“So di sicuro dove collocherebbe Berlusconi ed anche Putin, ma non ho idea di dove collocherebbe quel Papa. A me piaceva molto, era un poeta come lo sono stato anch’io agli inizi della mia carriera artistica.”

Onigoroshi – Demon City, la spiegazione del finale: cosa è successo alla figlia di Sakata?

Onigoroshi – Demon City di Netflix è un thriller d’azione travolgente che non risparmia nulla in termini di combattimenti cruenti e spettacolari. Tuttavia, gli ultimi momenti del film potrebbero lasciare molti spettatori con domande irrisolte sul destino dei personaggi e sulla risoluzione del caos avvenuto. Dopo aver affrontato ondate di nemici nel Mahoroba Resort, il protagonista, il sicario Shuhei Sakata, si ritrova faccia a faccia con il suo mortale nemico, l’uomo responsabile di aver trasformato la sua vita in un vero inferno. Tuttavia, mentre il film si avvia alla conclusione, il duello finale prende una piega inaspettata, portando la narrazione in una nuova direzione e suggerendo l’ascesa di un nuovo personaggio, lasciando in sospeso l’eredità di Sakata. Inoltre, emergono dubbi su come un certo personaggio sia riuscito a sopravvivere nonostante la sua apparente morte in uno scontro con il protagonista.

Trama di Onigoroshi – Demon City

Shuhei Sakata è un temuto sicario nella città di Shinjo, in Giappone, noto per essere in grado di abbattere interi gruppi di nemici da solo. Dopo anni trascorsi nel mondo del crimine, desidera abbandonare la sua vita violenta per dedicarsi alla famiglia insieme alla moglie Aoi e alla figlia Ryo. La sua ultima missione lo porta a eliminare un pericoloso clan della Yakuza, utilizzando la sua letale combinazione di corda e lama per sterminare i nemici uno dopo l’altro. Dopo aver portato a termine il lavoro, il suo amico Akira Fujita gli dice addio. Tornato a casa, Sakata saluta la sua famiglia e si prepara a una vita tranquilla. Tuttavia, la sua felicità dura poco: un gruppo di individui mascherati da demoni prende in ostaggio la moglie e la figlia nel soggiorno di casa. Nonostante i suoi tentativi di salvarle, entrambe vengono uccise, e subito dopo, Sakata viene colpito alla testa, non prima di aver giurato vendetta.

Dodici anni dopo, Sakata è ancora vivo, ma ridotto a uno stato catatonico. Dopo essere stato dimesso da un ospedale, viene accolto da Fujita, che sembra essersi preso cura di lui per tutto quel tempo. Nel frattempo, la città di Shinjo è cambiata sotto il governo del nuovo sindaco, Ryu Sunohara, lo stesso uomo responsabile della morte della sua famiglia. Sunohara ha trasformato la città in un centro economico e culturale all’avanguardia e sta per inaugurare il Mahoroba Resort, il suo ambizioso progetto. Tuttavia, sotto il suo dominio, misteriose sparizioni e crimini irrisolti sono aumentati, e nessuno osa metterlo in discussione.

Fujita porta Sakata in un appartamento malmesso e assume un infermiere indiano per prendersi cura di lui. Una notte, però, un vecchio nemico di Sakata irrompe nell’appartamento e sfoga la sua rabbia sul sicario in stato vegetativo. Dopo l’aggressione, Sakata viene ricoverato in ospedale, e la gang dei demoni scopre che il loro vecchio avversario è ancora vivo. Uno di loro, il poliziotto Shinozuka, si infiltra nella stanza d’ospedale per ucciderlo con un’iniezione letale. Ma è proprio in quel momento che Sakata si risveglia e lo elimina. Dopo il combattimento, i suoi ricordi iniziano a riaffiorare, inclusi quelli della moglie e della figlia. Determinato a ottenere vendetta, inizia la sua caccia ai responsabili. Durante la sua missione, scopre che il suo amico Fujita lo aveva tradito, rivelando alla gang demoniaca informazioni sulla sua famiglia. Sakata lo uccide, per poi eliminare un altro alto membro della banda. Infine, scopre una verità scioccante da Sunohara: sua figlia Ryo è ancora viva.

Finale di Onigoroshi – Demon City: come fa Sakata a salvare sua figlia?

Dopo aver scoperto che Ryo non è morta quella notte, Sakata cerca di rintracciarla con l’aiuto di un ex collega, Takigawa Yoshifumi. Quando Sunohara ha preso il potere, ha rinnovato gran parte del sistema di sicurezza della città e sterminato il vecchio regime. Sakata deduce che sua figlia potrebbe essere tenuta prigioniera nell’edificio della sicurezza di Shinjo. Così, attacca il complesso, eliminando una guardia dopo l’altra fino a raggiungere il suo appartamento.

Quello che Sakata non sa è che Ryo ha vissuto una vita normale da liceale, sotto la protezione di un membro chiave della gang dei demoni, il quale ha però intenzione di abusare di lei una volta cresciuta. Quando Sakata affronta quest’uomo nell’appartamento, Ryo fugge e prende arco e frecce. Non riconoscendo il padre, lo colpisce alla spalla con una freccia. Ferito, Sakata è costretto a fuggire e a curarsi con l’aiuto di Yoshifumi. Sunohara lo contatta e lo invita al Mahoroba Resort per porre fine alla loro faida una volta per tutte.

Equipaggiatosi con la sua arma, Sakata si fa strada attraverso il resort, eliminando i nemici fino a scontrarsi con il guardiano di Ryo, che ferisce mortalmente. Arrivato in cima all’edificio, affronta Sunohara e i suoi uomini. Durante la battaglia, Ryo riconosce finalmente Sakata come suo padre e fugge con Yoshifumi. Sakata combatte fino all’ultimo, anche dopo aver perso un braccio, riuscendo a uccidere Sunohara. Tuttavia, il suo nemico viene colpito da un altro colpo: il padre adottivo di Ryo, miracolosamente ancora vivo, tenta di uccidere Sakata, ma Ryo lo respinge, permettendo a suo padre di finirlo. Ryo abbraccia Sakata mentre lui muore tra le sue braccia.

Come fa il sindaco Sunohara a sopravvivere?

Un anno dopo lo scontro, Sunohara appare ancora vivo, annunciando la riapertura del Mahoroba Resort. Tuttavia, un dettaglio inquietante emerge: l’uomo ha una cicatrice sul lato sinistro del volto. Si scopre così che il Sunohara sopravvissuto è in realtà Jin, suo fratello gemello, da sempre vissuto all’ombra del più carismatico Sunohara. Jin approfitta della sua morte per assumere la sua identità e prendere il suo posto.

Che fine fa Ryo?

Dopo la battaglia, Ryo scompare. La sua vita è stata stravolta: ha scoperto di aver vissuto una menzogna, ha visto il padre morire e ha realizzato che la gang dei demoni la usava come pedina. Un anno dopo, Ryo riappare al santuario dove Jin sta eseguendo la danza rituale che era solito fare Sunohara. Prima che lui possa reagire, la ragazza scocca una freccia che lo uccide. Così, completa la missione di vendetta che Sakata non aveva terminato. Nell’ultima scena, la vediamo alla guida dell’auto del padre, segno che sta seguendo le sue orme e abbracciando il suo destino.

One-Punch Man: trailer dell’anime

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One-Punch Man: trailer dell’anime

Vi avevamo già annunciato che l’amatissimo manga ONE sarebbe diventato presto protagonista di un adattamento seriale d’animazione dal titolo One-Punch Man.

Di seguito vi mostriamo il trailer giapponese!

One punch manL’anime uscirá a Ottobre stando a quanto riferisce Anime News Network. I dettagli relativi al cast e agli animatori sono ancora segretie saranno rivelati durante la conventino del 21 marzo, l’Anime Japan. La serie segue la storia di un uomo che si allena per essere un eroe è che riesce a diventare tanto potente da riuscire a sconfiggere ogni avversario con un solo pugno.

Il manga dai ritmi comici e avventurosi vede protagonisti anche ninja, cibori, androidi, creature marine mutanti e altre creature della convenzione sci-fi.

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