Disney+ ha diffuso il poster
della quarta stagione di Only Murders in the Building. La
serie comedy originale premiata agli Emmy con Steve Martin,
Martin Short e
Selena Gomez tornerà il 27 agosto in esclusiva su
Disney+.
Nella quarta stagione di
Only Murders in the Building, il trio di podcaster
amatoriali è alle prese con gli eventi scioccanti accaduti alla
fine della terza stagione che hanno coinvolto Sazz Pataki, la
controfigura e amica di Charles. Chiedendosi se la vittima
designata fosse veramente lei oppure Charles, la loro indagine li
porta fino a Los Angeles, dove uno studio di Hollywood sta
preparando un film sul podcast Only Murders. Quando Charles, Oliver
e Mabel tornano a New York, intraprendono un viaggio ancora più
epico: attraversano il cortile del loro palazzo per addentrarsi
nelle vite contorte dei residenti della Torre Ovest
dell’Arconia.
La serie Only Murders in
the Building è interpretata da Steve Martin,
Martin Short,
Selena Gomez, Michael Cyril Creighton, con guest star
speciali che includono Meryl Streep, Da’Vine Joy Randolph,
Eugene Levy,
Eva Longoria,
Zach Galifianakis, Molly Shannon, Kumail Nanjiani, Melissa
McCarthy, Richard Kind e molti altri.
I co-creatori e sceneggiatori di
Only Murders in the Building sono Steve
Martin e John Hoffman (Grace and Frankie,
Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi
insieme a Martin Short,
Selena Gomez, il creatore di This Is
Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La serie è prodotta da
20th Television, parte dei Disney Television Studios.
Disney+ ha annunciato che la terza
stagione dell’acclamata serie originale comedy Only Murders in the Building,
prodotta da 20th Television, debutterà in Italia il
prossimo 8 agosto sulla piattaforma streaming.
Dalle menti di Steve
Martin, Dan Fogelman e John
Hoffman, Only Murders in the Building segue
tre estranei (Steve Martin, Martin Short e
Selena Gomez) che condividono la stessa ossessione per
il genere true crime e si trovano improvvisamente coinvolti in un
delitto. Quando si verifica un’orribile morte nell’esclusivo
palazzo dell’Upper West Side in cui vivono, i tre sospettano che si
tratti di un omicidio e utilizzano la loro grande conoscenza del
genere true crime per investigare. Mentre registrano un podcast per
documentare il caso, i tre scoprono i segreti del palazzo, che
riguardano eventi accaduti molti anni prima. Forse, le bugie che i
protagonisti si raccontano a vicenda potrebbero essere ancora più
esplosive. Si rendono presto conto che il killer potrebbe
nascondersi tra loro, mentre cercano di decifrare gli indizi prima
che sia troppo tardi.
I co-creatori e sceneggiatori di Only Murders in the
Building sono Steve Martin e John Hoffman (Grace and
Frankie, Looking). Martin e Hoffman sono i produttori
esecutivi insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore
di This Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal.
Un efficace sistema di parental control assicura che
Disney+ rimanga un’esperienza di
visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo
Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono
impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più
adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire
massima tranquillità ai genitori.
Disney+ ha annunciato che la
serie comedy Only Murders in the Building, vincitrice
degli Emmy e prodotta da 20th Television, è stata rinnovata per una
quinta stagione composta da dieci episodi. La
quarta stagione di Only Murders in the Building è
attualmente disponibile in streaming su Disney+, con nuovi episodi
ogni martedì.
Il cast della quarta stagione è il
più ricco di star, con il ritorno si
Meryl Streep, pluripremiata agli Oscar/Emmy, e di
Eugene Levy, Zach Galifianakis, Eva Longoria, Richard Kind,
Melissa McCarthy, Kumail Nanjiani e Molly Shannon che si
uniscono a Steve Martin, Martin Short,
Selena Gomez e Michael Cyril Creighton.
I co-creatori e sceneggiatori di
Only Murders in the Building sono Steve Martin e John
Hoffman (Grace and Frankie, Looking). I
produttori esecutivi della quarta stagione includono John
Hoffman, Steve Martin, Martin Short, Selena Gomez, Dan Fogelman and
Jess Rosenthal. La serie è stata sempre ben accolta dalla
critica e la quarta stagione è Certified Fresh on Rotten Tomatoes
al 97%. La terza stagione ha ottenuto 21 nomination agli Emmy, il
numero più alto di nomination agli Emmy per la serie ad oggi.
Only Murders in the
Building di Hulu ha annunciato la prima importante
aggiunta al cast per la quinta stagione in arrivo.
Keegan-Michael Key è stato scelto per un ruolo
ricorrente. Come al solito, i dettagli sulle trame e sui nuovi
personaggi sono tenuti segreti.
La produzione della
nuova stagione, che risolverà l’omicidio di Lester (come visto
nel finale della
quarta stagione), è iniziata all’inizio di questa settimana a
New York con il ritorno dei quattro attori fissi della serie,
ovvero le star/produttori esecutivi Steve Martin, Martin
Short e Selena Gomez, oltre a Michael Cyril
Creighton. Ancora una volta, saranno circondati da un cast
ricorrente di grandi nomi, a partire da Key.
La quarta stagione presenta il cast
più stellare della serie, tra cui il ritorno di Meryl Streep,
affiancata da Eugene Levy,
Eva Longoria, Zach
Galifianakis, Jane Lynch, Richard Kind,
Melissa McCarthy, Kumail Nanjiani e Molly
Shannon. È stato riconosciuto il mese scorso con il primo
SAG Award di Only Murders per il
cast di serie comiche, condiviso da Martin, Short, Gomez,
Creighton, Levy, Galifianakis, Longoria, Kind, Nanjiani e Molly
Shannon. (Short ha vinto anche come attore maschile in una serie
comica.)
Only Murders, la cui terza stagione
ha ottenuto 21 nomination agli Emmy, il massimo della serie, è
realizzata dai co-creatori e sceneggiatori Martin e John Hoffman. I
produttori esecutivi della quarta stagione includono Hoffman,
Martin, Short, Gomez, Dan Fogelman e Jess Rosenthal.
Torna su Disney+ l’incredibile successo di John
Hoffman che mescola la commedia pura con il crime e il
giallo: Only Murders in the Building. Arrivato
alla quarta stagione, lo show ripropone il suo bizzarro ma efficace
trio di protagonisti, ancora una volta alle prese con un omicidio
da risolvere e un assassino da stanare, dentro alle sontuose stanze
dell’Arconia.
Only Murders in the Building
4
da DISNEY ITALIA
La chiusura della terza
stagione ci aveva già mostrato la vittima: Sazz, la stunt woman di
Charles. La donna, interpretata da Jane Lynch, era
salita nell’appartamento del suo partner di scena, ma non è mai
riuscita a tornare da Oliver, Mabel e Charles, perché colpita da un
proiettile appena arrivata in cucina, un proiettile proveniente
dalla misteriosa ala Ovest dell’Arconia, dall’altro lato della
strada, che molto probabilmente era destinato a Charles, in un
ultimo, fatale stand in, da vera controfigura professionista. Con
queste premesse la quarta stagione di Only Murders in the
Building si preannuncia elettrizzante e, se non dovesse
bastare il coinvolgimento personale e emotivo dei tre protagonisti
data l’identità della vittima di questo ciclo, gli showrunner hanno
pensato di spostare l’azione parzialmente a Hollywood. Sì perché i
tre podcaster sono ormai famosi e da Los Angeles arriva la notizia
che si sta per realizzare un film su di loro!
La terza stagione di
Only Murders in the Building aveva spostato gli
equilibri della narrazione, spostando l’azione in teatro (ma solo
apparentemente), allontanando i tre protagonisti e tentando una
formula differente che li vedeva agire e indagare in maniera
indipendente. Tuttavia, è stato da subito chiaro che Charles-Haden
Savage (Steve Martin), Oliver Putnam
(Martin Short) e Mabel Mora (Selena
Gomez) funzionano solo quando sono insieme. E così
Only Murders in the Building 4 li riunisce, a
indagare sul nuovo caso di omicidio.
da DISNEY ITALIA
La rappresentazione di sé: i doppelgänger
Il tema centrale di
questa stagione è racchiuso nella pirandelliana rappresentazione di
noi stessi, o meglio nel modo in cui ci vede il mondo. I tre
protagonisti si dovranno mettere in discussione perché si
troveranno a confronto con tre persone/personaggi (Eugene
Levy,
Eva Longoria,
Zach Galifianakis) chiamati a interpretarli nel film
che vuole raccontare la loro storia e il podcast, e così tutti loro
saranno costretti a confrontarsi non solo con il modo in cui il
mondo li vede, ma anche con la sensazione, sicuramente straniante,
di essere rappresentati da altri, vedendo amplificate
caratteristiche e peculiarità distintive del proprio essere.
Only Murders in
the Building 4 si domanda: cosa ci dicono di noi stessi
quelli che ci impersonano? E mentre Oliver è preoccupato di essere
visto come una noiosa vecchia gloria del teatro e Mabel come una
spiantata senza casa e senza meta, la questione “doppelgänger” si
manifesta in maniera più acuta e intima con il personaggio di
Charles, che in questa stagione è la bussola emotiva della storia,
settando anche un tono malinconico. Oltre a confrontarsi con il suo
attore/rappresentatore, l’interprete di Brazzos sarà anche
il veicolo per delle riflessioni esistenziali legate all’omicidio
della sua controfigura Sazz, una persona che per tutta la loro vita
insieme ha metaforicamente parato i colpi che erano destinati a
lui, fino all’ultimo e definitivo colpo… di pistola.
da DISNEY ITALIA
L’identità della vittima
di stagione offre quindi non solo lo spunto narrativo per far
addentrare il trio nel mondo degli stunt-men,
rappresentato con vivacità e molto amore, ma anche il
principale veicolo di senso di questo quarto
ciclo, una sincera introspezione su cosa significhi per
qualcun altro catturare la propria essenza.
La satira hollywoodiana
L’elemento di maggiore
novità di Only Murders in the Building 4 è la
satira hollywoodiana che si aggiunge a tutti gli elementi classici
e strutturali della serie. Questo non sposta solo parte dell’azione
sulla costa Ovest, ma mette alla berlina gli studios e chi ci
lavora, soprattutto nell’isterico personaggio della produttrice
Beth Mellon (Molly Shannon). C’è però sempre
grande amore per la settima arte e per lo spettacolo in generale,
tanto che ogni episodio di questa stagione ha come titolo il nome
di alcuni dei più amati e importanti film della storia di
Hollywood.
Il cuore dell’indagine
rimane l’Arconia, con i suoi segreti e i suoi abitanti bizzarri,
soprattutto con la carrellata di nuovi inquilini dell’Ala Ovest,
che conosciamo in questa stagione. C’è Stink Eye Joe
(Richard Kind) con la benda sull’occhio, un
professore di cinema assenteista (Griffin Dunne) e
un influencer del fitness ossessionato dal Natale (Kumail
Nanjiani).
da DISNEY ITALIA
Only Murders in
the Building 4 si allontana leggermente dal concept
iniziale nella misura in cui mette da parte il podcast che dà il
titolo alla serie, forse perché in questo caso la trasmissione
radio si fa film in produzione, tuttavia riporta allo show una
vivacità che sembrava impensabile per una quarta stagione in cui lo
schema e la struttura della serie si ripetono. E ovviamente,
Martin, Gomez e Short sono dei protagonisti irresistibili, intorno
ai quali succede sempre qualcosa di terribile, è vero, ma che sono
sempre pronti a risolvere le cose… a modo loro.
Anche Kumail Nanjiani si è unito alla quarta
stagione di Only Murders in the Building la serie
Hulu di grande successo le cui riprese sono appena
cominciate. Nanjiani apparirà in un ruolo ricorrente che però
viene tenuto nascosto, anche se una persona a conoscenza della
situazione afferma che il suo personaggio sarà parte integrante
delle indagini sul caso di questa stagione.
Nanjiani si unisce ai nuovi membri
del cast della quarta stagione
precedentemente annunciati, Eugene Levy,
Eva Longoria e Molly
Shannon. Anche Meryl Streep riprenderà il suo ruolo dalla
terza stagione. La serie è ovviamente guidata da Steve
Martin, Martin Short e
Selena Gomez.
Only Murders in the
Building: tutto quello che c’è da sapere
Only Murders in the
Building ha dimostrato di essere molto popolare per
Hulu sia tra il pubblico che tra la critica. Lo spettacolo ha
ottenuto 29 nomination agli Emmy e quattro vittorie fino ad oggi.
La serie ha avuto il suo debutto in onda a gennaio, quando la ABC
ha trasmesso tutti i 10 episodi della terza stagione nel corso di
quattro settimane, durante le quali la serie ha raggiunto 11
milioni di spettatori lineari.
Only Murders in the
Building nasce dai co-creatori e scrittori Steve
Martin e John Hoffman (Grace and Frankie,
Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi
insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore di This
Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La terza stagione
vede Charles, Oliver e Mabel (interpretati da Steve Martin,
Martin Short e Selena Gomez) indagare su un omicidio dietro
le quinte di uno spettacolo di Broadway. Ben Glenroy (Paul
Rudd) è una star di film d’azione di Hollywood il cui
debutto a Broadway viene interrotto da una morte prematura. Aiutato
dalla co-protagonista Loretta Durkin (Meryl
Streep), il trio si imbarca nel caso più difficile che
abbia mai affrontato, mentre il regista Oliver tenta disperatamente
di rimettere insieme il suo spettacolo. Su il sipario!
Only Murders in the Building 4 è stata una
cavalcata solenne ma selvaggia, piena di equivoci, doppi giochi e
più camei di quanti se ne possano contare. La
serie ha infranto la tradizione e ha rivelato l’assassino
del caso principale prima dell’episodio finale, ma il
finale della quarta stagione svela esattamente cosa è successo a
Sazz (Jane Lynch) durante i
fatidici festeggiamenti della prima serata. Quello che c’è da
sapere sull’omicidio di Sazz è che lei era in realtà il bersaglio
designato, che il suo omicidio è stato realmente eseguito da una
sola persona e che, alla fine, è stato tutto in nome
dell’ispirazione.
Chi era il protetto di
Sazz?
Rex Bailey, alias Marshall P. Pope
(Jin Ha), era il pupillo di Sazz
che si era impegnato al massimo per diventare uno
sceneggiatore, usando il suo trauma infantile come base per la
sua sceneggiatura. La maggior parte delle sue azioni derivava dal
desiderio di dimostrare al padre di essere una persona di vero
talento. La sua disavventura in Project Ronkonkoma, con le
sopracciglia di Ron Howard, gli ha precluso la
possibilità di continuare la sua carriera di stuntman, così ha
deciso di concentrarsi nuovamente sulla scrittura. Quando è andato
a parlare della sua sceneggiatura con Sazz, lei gli ha rivelato che
stava lavorando a una sua sceneggiatura, basata sul podcast
“Only Murders in the Building” dei suoi cari amici. La sua
sceneggiatura si è rivelata una prima bozza solida, che ha fatto
scivolare Marshall su una china terribilmente buia. Perché lei
dovrebbe avere talento mentre lui deve grattarsi e arrampicarsi
sugli specchi per raggiungere il nulla?
Marshall ha mentito a Sazz e le ha
detto che la sua bozza avrebbe avuto bisogno di un po’ di lavoro,
offrendosi di tornare da lei con alcune riscritture. Invece
ha rubato la sceneggiatura, l’ha etichettata con il suo
nuovo nome di sceneggiatore e l’ha inviata a chiunque
volesse abboccare, compresa una certa Bev Melon (Molly
Shannon) dei Paramount Studios. Quando Sazz si imbatte
nella sceneggiatura grazie ad alcuni amici stunt in cerca di
lavoro, affronta Marshall su ciò che ha fatto. Marshall la prega di
mantenere il segreto, ma lei gli assicura che intende comunicare la
notizia a Charles (Steve Martin) dopo aver assistito al suo debutto a Broadway. Ma
Marshall decise che non le avrebbe permesso di rovinare quello che
aveva. Era arrivato troppo lontano.
L’assassino di Sazz ha davvero
fatto tutto da solo?
Con l’informazione che Sazz sarebbe
stata a casa di Charles il giorno dopo, Marshall prenotò un volo
notturno per l‘appartamento vuoto dei Dudenoff, che
ricordava dalla sottotrama della prima stesura di Sazz. Si
intrufolò nell’appartamento e prese di mira Sazz mentre camminava
sul marciapiede. Quando stava per sparare, si è tirato indietro per
ripensare alla sua decisione, dicendosi: “Non sei un
assassino, sei uno scrittore”. Ma dopo quel rapido
discorso di incoraggiamento, affrontò il fatto che non era uno
scrittore – non ancora, comunque. Motivato dalla possibilità di
creare del materiale fresco e prezioso per la scrittura, alla fine
sparò a Sazz attraverso la finestra.
Poiché Marshall era uno stuntman
di talento che non temeva le altezze, salì sul cornicione (il
che spiega l’impronta di stivale lasciata sul davanzale della
finestra) e scese con una velocità allucinante lungo il lato
dell’edificio fino alla finestra dell’appartamento di Charles. Le
ultime parole di Sazz a Marshall furono: “Ti prenderà… il mio
Numero Uno”. Una volta morta, prese il suo corpo e lo gettò nel
vecchio inceneritore. Contrariamente alla convinzione iniziale
del trio che il lavoro avrebbe dovuto essere decisamente disumano,
una persona ha davvero impiegato 12 minuti per
colpire e smaltire il corpo di Sazz dall’altra parte
dell’Arconia.
Charles finalmente spunta, con
un piccolo aiuto da parte dei suoi amici
da DISNEY ITALIA
Quando Mabel (Selena
Gomez) affronta Marshall riguardo al copione
alternativo, lui minaccia di ucciderla, allertando gentilmente
Charles e Oliver (Martin Short) che si
trovano nell’appartamento di Charles dall’altra parte
dell’edificio. Mabel guadagna tempo offrendosi di migliorare il
copione di Marshall, mentre Charles e Oliver si fanno
coraggiosamente strada attraverso il davanzale della finestra
dell’appartamento accanto di Vince (Richard Kind).
Inizialmente intenzionato a far uscire Mabel di nascosto dalla
finestra, Charles entra nell’appartamento mentre Vince e Rudy
(Kumail Nanjiani) fanno il filo a Marshall.
Minaccia Marshall con il multi-tool 19 in 1 di Eva Longoria e lo
rende indifeso.
Dopo aver confessato l’omicidio e
spiegato tutto sotto la minaccia di una pistola, Marshall ha la
meglio sul trio e si prepara a farli fuori tutti. Ma proprio mentre
grida: “Benvenuti alla fine del vostro film”, crolla ai loro piedi,
colpito alla schiena. La banda guarda dall’altra parte della strada
e trova la folle ex fidanzata Jan Bellows (Amy
Ryan) che saluta dalla finestra dell’appartamento di
Charles. Per tre settimane si è nascosta nel suo armadio
e nei corridoi dell’appartamento, aspettando che il caso fosse
risolto per potersi vendicare dell’assassino del loro amato
Sazz.
La vita va avanti all’Arconia,
ma anche gli omicidi
Dopo aver risolto il caso, il trio
sceglie di festeggiare visitando il set del loro film, ancora in
produzione. Charles ammette di apprezzare molto di più il film
sapendo che è una lettera d’amore di Sazz. I loro sosia si danno
una pacca sulla spalla per il loro ruolo tutt’altro che
integrale nella risoluzione del caso di Sazz, anche se la
loro breve collaborazione ha portato alla luce una tonnellata di
questioni in sospeso. Bev Melon organizza un incontro con
Mabel, che ha deciso di cambiare la sua proposta da un film che
ruota intorno ai bottoni a un film che racconta la storia di Sazz.
Mabel e Oliver guardano Charles trovare pace dentro di sé mentre
parla ancora una volta con il “fantasma” di Sazz.
Oliver e Loretta si sposano
finalmente nel cortile dell’Arconia. Prima del matrimonio,
Loretta aveva ricevuto la notizia che il suo show si sarebbe
trasferito in Nuova Zelanda (grazie alla sensazione
dell’algoritmo che si trattasse di un’ambientazione più “nuova”), e
la preoccupava il fatto che lei e Oliver si sarebbero separati
appena sposati. Oliver si offre volentieri di trasferirsi
semplicemente in Nuova Zelanda con lei, ma lei ammette che
inevitabilmente avrebbe avuto nostalgia di casa e avrebbe iniziato
a sentire la mancanza di Mabel e Charles, quindi accetta di essere
tranquilla nel continuare la loro relazione a distanza.
da DISNEY ITALIA
Nel corso del finale, Charles e
Oliver notano che ogni volta che si chiude un caso per
loro, se ne apre un altro. Questo mette Oliver in ansia
per la possibilità che Loretta sia la prossima, ma riesce a
calmarsi quando lei gira l’angolo per andare all’altare. Charles
e Mabel vengono accolti da Sofia Caccimelio (Téa
Leoni), una donna che vuole ingaggiare il trio per
ritrovare il marito Nicky, presumibilmente deceduto.
Nell’episodio precedente di
Only Murders in the Building, si era diffusa la notizia
della scomparsa di Nicky “The Neck” Caccimelio, “il re della
lavanderia di Brooklyn” legato alla famiglia criminale dei Caputo.
Charles e Mabel rifiutano l’offerta di Sofia perché non riguarda
l’Arconia, anche se Sofia sostiene che ciò che è accaduto a
Nicky ha tutto a che fare con l’Arconia. In ogni caso, le
loro strade si separano e mentre Charles, Mabel e Oliver si
incontrano per concludere la registrazione del podcast, si vantano
di aver superato l’intero matrimonio senza un nuovo cadavere su cui
indagare, fino a quando non trovano il loro familiare portiere
dell’Arconia, Lester (Teddy Coluca), seduto
assassinato nella fontana del cortile.
Tutti gli episodi di
Only Murders in the Building 4 sono
disponibili in streaming su Disney+
Disney+ ha diffuso il trailer
dell’attesissima quarta stagione di Only Murders in the
Building. La serie comedy originale premiata agli
Emmy® con Steve Martin, Martin Short e
Selena Gomez tornerà il 27 agosto in esclusiva su
Disney+, con nuovi episodi disponibili
ogni martedì.
Only Murders in the Building 4, il trailer
Nella quarta stagione di
Only Murders in the Building, il trio di
podcaster amatoriali è alle prese con gli eventi scioccanti
accaduti alla fine della terza stagione che hanno coinvolto Sazz
Pataki, la controfigura e amica di Charles. Chiedendosi se la
vittima designata fosse veramente lei oppure Charles, la loro
indagine li porta fino a Los Angeles, dove uno studio di Hollywood
sta preparando un film sul podcast Only Murders. Quando Charles,
Oliver e Mabel tornano a New York, intraprendono un viaggio ancora
più epico: attraversano il cortile del loro palazzo per addentrarsi
nelle vite contorte dei residenti della Torre Ovest
dell’Arconia.
Only Murders in the Building 4, la key art
La serie è interpretata da
Steve Martin, Martin Short,
Selena Gomez, Michael Cyril Creighton, con guest star
speciali che includono Meryl Streep, Da’Vine Joy Randolph,
Eugene Levy,
Eva Longoria,
Zach Galifianakis, Molly Shannon, Kumail Nanjiani, Melissa
McCarthy, Richard Kind e molti altri.
I co-creatori e
sceneggiatori sono Steve Martin e John Hoffman (Grace and
Frankie, Looking). Martin e Hoffman sono i produttori
esecutivi insieme a Martin Short,
Selena Gomez, il creatore di This Is
Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La serie è prodotta da
20th Television, parte dei Disney Television Studios.
Dal 28 giugno, torna su
Disney+ il trio di investigatori più
improbabile che la tv abbia mai offerto ai telespettatori amanti
del giallo: Only Murders in the
Building 2 torna per un secondo ciclo,
moltiplicando la suspence, il divertimento, e anche l’intuito di
Charles-Haden Savage (Steve Martin), Oliver Putnam
(Martin Short) e Mabel Mora (Selena
Gomez), i quali si confermano più in forma che
mai.
Only Murders in the Building 2, dove eravamo
rimasti?
Il finale aperto della
prima stagione ci aveva lasciati con il fiato sospeso, con la
scoperta di un nuovo cadavere e con i nostri protagonisti
incastrati a tutti gli effetti. Questa seconda stagione gioca al
rilancio, quindi, perché se da una parte il nostro trio dovrà
risolvere di nuovo un caso di omicidio, dovrà anche tentare di
scagionarsi dall’accusa. L’assassino però sembra essere un passo
avanti a nostri, mettendoli di continuo in difficoltà e dimostrando
di conoscere bene il loro passato e i loro segreti.
È caratteristica di ogni
serie tv che si prolunga
oltre la prima stagione approfondire e sviluppare i personaggi
di cui vediamo raccontate le storie. Only Murders in the
Building 2 non fa eccezione, andando a pescare nel passato
dei protagonisti e contemporaneamente ponendo le basi per storie
future, facendo diventare più robusta la mitologia che circonda
l’Arconia e i suoi inquilini. L’elegante edificio così come i
protagonisti si raccontano, si svelano, attraverso scoperte e
rivelazioni che rendono viva la storia, la arricchiscono e danno
spessore con le loro vicende e i loro aneddoti. In questo modo Only
Murders in Building 2 diventa un racconto corale e denso, che si
fonda su un giallo ma che allo stesso tempo imbastisce anche altre
trame, rinvigorendo un racconto già vincente.
Un trio esplosivo
Martin, Short e Gomez si
confermano tanto affiatati quanto improbabili, persi nei rispettivi
mondi eppure capaci di trovare un linguaggio comune che, come
intravisto nella prima stagione, va ben oltre la superficie delle
indagini e scava dentro queste personalità che, ognuna a modo loro,
soffrono e cercano il conforto di una famiglia che hanno perso per
strada. Il loro podcast, le loro ricerche, le loro domande
diventano un punto fisso, un atto di cura verso gli altri, un
conforto in un mondo che forse non li ha trattati come
meritavano.
Only Murders in
the Building 2 moltiplica anche la quantità di special
guest e di volti illustri. In particolare, in due ruoli molto ben
caratterizzati, troviamo l’icona Shirley MacLaine
che mette al servizio dello show il suo incredibile talento comico,
come aveva fatto anche per Downton Abbey, e Cara Delevigne, che interpreta un personaggio
che sembra molto nelle sue corde e che promette di portare
scompiglio nella vita di Mabel. Dopo il cameo di Sting nella prima
stagione, tocca a Amy Schumer questa volta fare la
parte di se stessa come nuova inquilina dell’Arconia. Il suo
personaggio apre la porta a una serie di rimandi meta-testuali che
rendono la scrittura di Only Murders in Building 2
ancora più brillante e divertita. Valga per tutti quello che Amy
dice a Oliver all’inizio del primo episodio, in cui si dice grande
fan del loro podcast e si propone di girare una serie tv basata
sullo stesso!
Tono leggero e ricchezza di scrittura
La writers room
di Only Murders in the Building 2 si allarga
ulteriormente rispetto alla prima stagione e la ricchezza di punti
di vista diventa un pregio importante della storia, insieme al tono
sempre leggero e ironico che viene dettato dai tre interpreti
principali, carismatici e divertenti, un trio che accoglie i propri
personaggi, li struttura e dà loro una seconda vita aggiungendo
sempre maggiori elementi alla loro costruzione.
Nell’offerta
Disney+, Only Murders
in the Building 2 si conferma un vero e proprio
gioiellino, una serie ironica e intelligente, che coinvolge non
solo con la componente crime thriller, ma anche e soprattutto con
le vite di questi confusi, spezzati eppure straordinari personaggi.
Tutto avendo sempre cura di regalare un sorriso e una battuta
arguta allo spettatore.
Disney+ ha annunciato che la
quarta stagione di Only Murders in the Building,
la serie comedy originale premiata agli Emmy, debutterà il 27
agosto in esclusiva sulla piattaforma streaming. Le prime tre
stagioni sono ora disponibili.
La trama di Only Murders in the Building – stagione 4
Nella quarta stagione di Only
Murders in the Building, il trio di podcaster amatoriali è
alle prese con gli eventi scioccanti accaduti alla fine della terza
stagione che hanno coinvolto Sazz Pataki, la controfigura e amica
di Charles. Chiedendosi se la vittima designata fosse veramente lei
oppure Charles, la loro indagine li porta fino a Los Angeles, dove
uno studio di Hollywood sta preparando un film sul podcast Only
Murders. Quando Charles, Oliver e Mabel tornano a New York,
intraprendono un viaggio ancora più epico: attraversano il cortile
del loro palazzo per addentrarsi nelle vite contorte dei residenti
della Torre Ovest dell’Arconia.
La serie è interpretata da
Steve Martin, Martin Short,
Selena Gomez, Michael Cyril Creighton, con guest star
speciali che includono
Meryl Streep, Da’Vine Joy Randolph, Eugene Levy,
Eva Longoria, Zach Galifianakis, Molly Shannon, Kumail
Nanjiani, Melissa McCarthy, Richard Kind e molti
altri.
I co-creatori e sceneggiatori di Only
Murders in the Building sono Steve Martin e John
Hoffman (Grace and Frankie, Looking). Martin e
Hoffman sono i produttori esecutivi insieme a Martin Short, Selena
Gomez, il creatore di This Is Us Dan Fogelman e
Jess Rosenthal. La serie è prodotta da 20th Television, parte dei
Disney Television Studios.
In un mondo dove gli esseri umani
sono chiamati Zombie e in un’ambientazione quasi apocalittica (una
Detroit che pare esser stata colpita da una guerra) fa il suo
ritorno Jim Jarmush, regalandoci Only
Lovers Left Alive, un film più originale e poetico nella
storia dei non-morti succhia sangue. La sceneggiatura, scritta
dallo stesso regista, è pervasa da una costante vena ironica (le
battute su Los Angeles e sui vari dottori cinematografici sono da
cult istantaneo) che impreziosisce una narrazione fluida e dal buon
ritmo in cui i temi della decadenza dei nostri tempi, l’esistenza e
il rapporto con gli altri sono da inserirsi nell’anti-paradiso
terrestre di cui fanno parte Adam e Eve (notare come ogni
personaggio del film non abbia un nome scelto a caso).
In Only Lovers Left
Alive Adam ed Eve sono due vampiri sopravvissuti nei
secoli che hanno avuto diversi contatti con gli umani (da loro
chiamati zombie, probabilmente per l‘assenza di cervello) in tutta
la loro storia. Lui è un musicista che non vuole farsi pubblicità e
odia essere a contatto con la gente, lei è una donna elegante e
garbata che cerca di mantenersi al passo con i tempi. Ma ora si
trovano a dover lottare per la sopravvivenza, mantenendo il segreto
sulla loro vera natura, in un mondo allo sbaraglio che mal
sopportano. Tra mille difficoltà (tra cui la comparsa di Ava, la
sorella ribelle di Eve) e musica underground, l’unica cosa che li
terrà vivi e uniti sarà l’amore reciproco.
Only Lovers Left Alive, il film
L’amalgama tra regia e suoni è
completa con la sinuosa macchina da presa del regista che si muove
a ritmo della colonna sonora curata da Jozef Van
Wissem (che con Jarmush ha composto l’interessante album
The Mistery of Heaven) e il montaggio a coronare questa
unione estetico-musicale quasi perfetta.
La classica ciliegina sulla torta è
data dal cast stellare e straordinario in cui primeggia
un’elegantissima e magnetica Tilda Swinton, seguita da Mia Wasikowska che si conferma in continua
crescita, da un ottimo Tom Hiddleston bravissimo nel crearsi un’aura
di divismo da classica rockstar e da un sempre bravo John
Hurt.
Non ci sarà da meravigliarsi quindi
se Only Lovers Left Alive diventerà un istant cult
perché la genialità con cui parla della decadenza(culturale e
umana) che la nostra era sta affrontando, attraverso un gusto
estetico fuori dal comune e una sceneggiatura brillante sono
caratteristiche uniche che meritano di essere premiate, così come
il ritorno di un regista fondamentale per il cinema indie a stelle
e strisce.
A poche ore dal debutto di
Only Lovers Left Alive di Jim
Jarmush al Festival
di Cannes, dove ha già raccolto un elevato numero di
consensi, arriva la notizia che il film è stato appena acquistato
per la distribuzione dalla Sony Pictures.
Only Lovers Left
Alive, ultimo lavoro cinematografico del regista
originario dell’Ohio Jim Jarmusch torna
a mostrarsi in una nuova clip che vede protagonista
l’attrice Tilda Swinton, protagonista della
pellicola al pari di Tom Hiddleston.
Qualora vogliate dare un’occhiata
alla clip in questione, offerta in esclusiva da
Vulture, la potrete trovare al seguente link.
Il film racconta la storia di due
vampiri fragili e sensibili, Adam (Tom Hiddleston)
ed Eva (Tilda Swinton), che sono stati amanti per
secoli. Entrambi sono intellettuali che durante la loro lunga “non
morte” hanno coltivato una passione totalizzante per la musica, la
letteratura e la scienza, si tratta di sue vampiri anomali che si
sono evoluti ad un livello in cui uccidono perlopiù allo scopo di
sostentarsi, ma che conservano ancora il loro innato istinto di
predatori.
Vi ricordiamo che il cast
di Only Lovers Left Alive sarà
composto, oltre che da Tom
Hiddleston e Tilda Swinton,
da Mia Wasikova, Anton
Yelchin, Jeffrey
Wright e John Hurt. La
pellicola, inoltre, è attesa nelle sale il prossimo 11
aprile.
Arrivano le prime
sequenze del Trailer del nuovo film di Only Lovers
Left Alive di Jim Jarmusch, pellicola che
vede protagonisti Tilda Swinton e Tom Hiddleston
Guarda il Trailer americano del
film Only Lovers Left Alive
di Jim Jarmusch presentato all’ultimo
Festival
di Cannes e che vede protagonisti Tom Hiddleston,
Tilda Swinton, Mia Wasikowska, Anton Yelchin, Jeffrey
Wright e John Hurt.
Il film racconta la storia di due
vampiri fragili e sensibili, Adam (Tom Hiddleston)
ed Eva (Tilda Swinton), che sono stati amanti per
secoli. Entrambi sono intellettuali che durante la loro lunga “non
morte” hanno coltivato una passione totalizzante per la musica, la
letteratura e la scienza, si tratta di sue vampiri anomali che si
sono evoluti ad un livello in cui uccidono perlopiù allo scopo di
sostentarsi, ma che conservano ancora il loro innato istinto di
predatori.
Ecco il primo trailer
di Only Lovers Left Alive, film a tema
vampiresco presentato all’ultimo Festival
di Cannes con protagonisti Tilda Swinton, Tom
Hiddleston, Mia Wasikowska, John Hurt, Anton Yelchin e
Jeffrey Wright.
Il film diretto da Jim
Jarmusch racconta la storia degli innamorati Adam
(Tom Hiddleston) e Eve (Tilda
Swinton), due vampiri rockettari separati per secoli e
riuniti da una Detroit romantica e desolante: nonostante sia
sopravvissuto a secoli di lontananza, il loro amore verrà messo a
dura prova dall’incrollabile sorella di Eve, interpretata da Mia
Wasikowska.
non si sa ancora quando il film
uscirà nelle nostre sale, anche se abbiamo avuto notizie che la
Sony Picture ha acquistato i diritti di distribuzione del film.
Vedremo presto al Festival di Roma
Snowpiercer, film in cui compare
Tilda Swinton, mentre per rivedere sul grande
schermo Tom Hiddleston dovremo aspettare il 20
novembre, quadno tornarà al cinema nei panni di Loki in
Thor the Dark World.
Sarà la società Movies
Inspired a distribuire in Italia il film di Jim
Jarmusch, Only Lovers Left
Alive che vede protagonisti Tom
Hiddleston, Tilda Swinton e John
Hurtnelle visti di vampiri.
Il film racconta la storia
di Adam, vampiro e musicista underground, gravemente
depresso per via della piega che la sua vita umana sta prendendo,
nonostante i suoi sforzi. Torna allora a far coppia con la sua
enigmatica amante, Eve, con la quale ha diviso diversi secoli di
amore. Ma il loro idillio è interrotto dall’arrivo della selvaggia
e imprevedibile sorella minore di Eve, Ava.
Pubblicata su Soundcloud l’intera
colonna sonora di Only Lovers Left Alive,
ultima fatica di Jim Jarmush che vede protagonisti
quattro grandi attori: Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia
Wasikowska e John Hurt.
Le musiche, composte da Jozef Van Wissem e
dallo stesso Jarmush, sono uno dei punti di forza del film, con
suoni che spaziano dal rock ‘n’ roll al soul per passare ad
alcune melodie con influenze mediorientali.
Di seguito potete ascoltare l’intera colonna sonora e guardare il
trailer, mentre cliccando qui potete leggere la nostra
recensione.
Ecco la primissima immagini apparsa
in rete del prossimo film di Nicolas Winding Refn, Only God
Forgives che vedrà di nuovo Ryan Gosling in veste di
protagonista.
Prima foto ufficiale di Ryan
Gosling in Only God Forgives. L’attore dopo
Drive, torna a lavorare insieme a Nicolas Winding Refn. Nel film,
Gosling interpreterà un personaggio di nome Julian. La foto è
soltanto di pre-produzione e quindi non ripresa dal set. Il film
non ha ancora un’uscita ufficiale, anche se probabilmente
verrà presentato nuovamente a Cannes (ma nel 2013). Ecco la
foto:
Trama: Only God Forgives
Julian, un inglese che vive a
Bangkok, è un uomo rispettato nel mondo criminale. Lui e suo
fratello Billy sono infatti i
gestori di un club di boxe thailandese che è in realtà una
copertura per il traffico di droga a Londra. Quando Billy viene
ucciso, la madre Jenna arriva da Londra per riportare indietro il
corpo. La donna è a capo di una potente organizzazione criminale ed
è abituata ad ottenere esattamente ciò che vuole, sempre. E questa
volta ha deciso che vuole regolare i conti lasciando dietro di se
una scia di sangue, rabbia, tradimento e vendetta. Fino al
confronto finale e alla possibilità di redenzione.
Mentre qui in Italia stiamo aspettando il film Come
un tuono, previsto per il 4 Aprile, l’attore canadese
Ryan Gosling in un’intervista al
rispettabilissimo Collider, rivela qualche piccola
anticipazione su Only God Forgives.
Mentre racconta di come è stato stimolante lavorare al fianco del
regista Derek Cianfrance che lo ha diretto in
Come un tuono, Ryan Gosling afferma che il
prossimo film tutt’ora in lavorazione sarà ben diverso da tutto ciò
che ha fatto fino ad ora. Only God
Forgives sarà un vero e proprio cult, un
lungometraggio incredibilmente estremo che lo stesso attore
non vede l’ora di mostrare al mondo intero. Quindi anche
quest’ultimo sembra essere un film da aggiungere alla nostra
lista.
Trama: Sullo
sfondo della Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian
(Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un club di boxe
thailandese, usato come copertura per lo spaccio di droga. A
seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna (Kristin Scott
Thomas) obbliga Julian a vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il
giovane a un poliziotto in pensione Chang, detto Angelo della
vendetta, che si erge a giudice e punitore della criminalità. Il
ragazzo lo sfida sul ring sperando di vincere, ma viene sconfitto.
Jenna allora chiederà al figlio di ucciderlo, iniziando un vortice
di sangue e vendetta.
Ecco l’attesissimo
primo trailer di Only God Forgives ,
ultimo filmche vede la collaborazione di Nicholas Winding
Refn con Ryan Gosling, che il regista di
Bronson ha già diretto con un eccezionale
risultato in Drive. Inutile dire quanto
sia alto l’hype intorno a questa pellicola che si prefigura
violenta almeno quanto la precedente e forse più torbida. A dirla
tutta proprio Gosling ha detto, in merito a Only God
Forgives , che questa volta Refn non si è proprio
contenuto, realizzando il perfetto sequel di
Drive elevato all’ennesima potenza.
Il trailer che vi mostriamo oggi
esplicita la grande perizia registica di Refn, unita al suo gusto
truculento per una violenza cinematografica resa con una tale
eleganza da risultare sostenibile.
Inutile dire che Gosling sembra
essere nato esattamente per recitare per Nicholas, tanto che anche
nel suo ultimo film in uscita oggi in Italia, Come Un
Tuono, non può fare a meno di sfoggiare uno sguardo
che potremmo definire ormai refniano!
Ecco il trailer del film:
Il film uscirà a maggio ed è uno dei titoli papabili per il
prossimo Festival
di Cannes.
Trama: Sullo sfondo della
Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian
(Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un
club di boxe thailandese, usato come copertura per lo spaccio di
droga. A seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna
(Kristin Scott Thomas) obbliga Julian a
vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il giovane a un poliziotto
in pensione Chang, detto Angelo della vendetta, che si erge a
giudice e punitore della criminalità. Il ragazzo lo sfida sul ring
sperando di vincere, ma viene sconfitto. Jenna allora chiederà al
figlio di ucciderlo, iniziando un vortice di sangue e vendetta.
Dopo l’ufficializzazione della sua
presenza al 66esimo Festival
di Cannes con Only God Forgives ,
Nicholas Winding Refn può godersi gli ultimi
preparativi prima della presentazione al pubblico del suo ultimo
film. Intanto noi possiamo guardare due bellissimi nuovi trailer
del film, con tanto di poster, tutto materiale promozionale diffuso
dopo l’annuncio di questa mattina.
Ecco i due trailer e il poster del
film:
Il film può vantare nel cast
Ryan Gosling, alla seconda collaborazione con
Refn, e Kristin Scott Thomas.
Trama: Sullo sfondo della
Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian
(Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un
club di boxe thailandese, usato come copertura per lo spaccio di
droga. A seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna
(Kristin Scott Thomas) obbliga Julian a
vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il giovane a un poliziotto
in pensione Chang, detto Angelo della vendetta, che si erge a
giudice e punitore della criminalità. Il ragazzo lo sfida sul ring
sperando di vincere, ma viene sconfitto. Jenna allora chiederà al
figlio di ucciderlo, iniziando un vortice di sangue e vendetta.
In vista della corrente
stagione dei premi, i grandi studios hanno pensato a un nuovo modo
per promuovere i propri film; infatti sono online,tramite Bleeding
Cool,molte sceneggiature che potrebbero vincere (o hanno già vinto)
molti premi in questa stagione.
L’elenco è ricco(da Wolf of Wall Street
passando per 12 Years a Slave),e
semplicemente cliccando sul nome del film interessato sarete
riportati allo scritto originale.
Online il teaser trailer di
The Huntsman: Winter’s War, film
d’avventura diretto da Cedric Nicolas-Troyan. In
questo spin-off, il fantastico mondo di Biancaneve e il
Cacciatore si espande per rivelare come le sorti del
cacciatore Eric (Chris Hemsworth) e della Regina
Ravenna (Charlize Theron) siano pericolosamente
intrecciate.
Molto prima che la regina cattiva
incontrasse Biancaneve, sua sorella Freya, tradita dal suo
amore, fuggì dal regno per trascorrere i suoi giorni in un
remoto palazzo di ghiaccio. Lì, la giovane regina in possesso del
potere di congelare qualsiasi nemico, diede vita ad una temibile
legione di cacciatori.
Quando però viene a sapere della morte della sorella, Freya mette
in atto un piano per vendicarsi. Una volta che Ravenna
resuscita, si unisce a lei e minaccia la terra incantata con il
doppio della forza oscura. Ma un cacciatore, un tempo guerriero tra
le fila del suo esercito, metterà in difficoltà i loro piani.
Nel cast di questo action-adventure,
assieme ad Hemsworth e alla
Theron, anche Emily Blunt (nel ruolo di Freya,
regina dei Ghiacci), Jessica Chastain (Sara la
Guerriera), Sam Claflin (il principe William) e
Nick Frost (Nion). Produttore del progetto,
Joe Roth (Malefica, Alice in Wonderland).
Il film sarà nelle sale americane a partire dal 22 aprile del
2016.
Nella veste di
videomaker, Lech Majewski ha già prodotto due
lungometraggi, entrambi ispirati alle arti figurative: Il
giardino delle delizie, che trae la sua ispirazione
dall’omonimo dipinto di Jeronymus Bosch, e I colori
della passione in cui Majewski conduce lo spettatore
all’interno del quadro di BruegelLa salita al
Calvario. Con Onirica, invece, la sua
attenzione si sposta dai grandi maestri della pittura ad un sommo
della poesia: Dante Alighieri.
E’ a partire da alcuni versi
danteschi letti dalla voce profonda e sapiente di Massimiliano
Cutrera, che inizia il viaggio di Adam, il protagonista del
film, all’interno del suo mondo inconscio. La grande tragedia di
Adam è costituita dalla perdita, in seguito ad un incidente
stradale, del miglior amico Kamil e dell’amata Basia. Adam non
riesce ad elaborare questo terribile lutto e per consolarsi si
rifugia nel sonno e nei sogni. Alla tragedia personale di Adam si
accosta la tragedia collettiva della Polonia che nel 2010 vive una
tremenda stagione caratterizzata da catastrofi naturali e
lutti collettivi.
Majewski ama i
cronisti del medioevo e Dante in particolare, perché tendono a
spiegare la realtà tramite simboli, e così anche il regista di
Onirica farcisce il suo lavoro cinematografico di
simboli e citazioni, non solo dantesche. Adam si reca spesso in
chiesa cercando una risposta alla sua disperazione ed alla domanda
che per secoli ha ossessionato molti uomini di fede e non: se Dio è
onnipotente perché permette che certe tragedie accadano?
E’ per voce dell’amico di Adam morto
nell’incidente, e che appare a lui orribilmente sfigurato, che
probabilmente il regista mostra il suo punto di vista sulla
questione: gli uomini vogliono controllare tutto, vogliono che
tutto sia in ordine e perfetto ma per fortuna c’è Dio che ogni
tanto commette degli errori.
L’onnipotenza di Dio sta forse nella
sua imprevedibilità, negli errori che commette (che a noi sembrano
errori ma che forse hanno una loro ragion d’essere), nel suo
potersi permettere di essere creativo anche distruggendo.
Onirica non è un film
di facile visione: bisogna avere una certa cultura, saper
apprezzare i tempi lunghi ed i silenzi, avere il gusto per la
visione e l’arte. La trama è solo un pretesto con cui
Majewski ci mostra la sua erudizione in vari campi,
soprattutto quello artistico e letterario. Egli più che un
narratore è un artista concettuale che in questo caso ha deciso di
usare come mezzo di comunicazione il cinema. In poche parole
Onirica è più una lunga video installazione che un
film. Le recenti tecniche di motion graphic hanno permesso
all’autore di creare momenti davvero suggestivi all’interno
dell’opera.
In occasione della sua
imminente uscita nelle sale cinematografiche italiane, il regista
polacco Lech Majewski ha presentato stamattina al cinema
Barberini di Roma la sua nuova opera intitolata
Onirica che, come tiene lui stesso a precisare, fa
parte del trittico (e non di una trilogia come alcuni l’hanno
definita), composto dai suoi due precedenti lungometraggi Il
giardino delle delizie, ispirato al quadro del fiammingo
Jeronymus Bosch, e I colori della passione che
prende ispirazione dal quadro di BruegelLa salita al
calvario. Stavolta ad ispirare il Maestro Lech
Majewski sono i versi della Divina Commedia di
Dante Alighieri.
Majewski spiega che il suo
contatto con Dante è avvenuto quando ancora era un giovane
studente:
“Ho conosciuto Dante per la prima
volta tramite la sua presenza nelle opere di altri artisti. Da
ragazzino guardavo le illustrazioni di Gustav Dorè ( che mi
spaventavano moltissimo) ma poi ho ritrovato riflessi di Dante
anche, ad esempio, nella poesia di T.S. Elliot ed Ezra Pound. In
seguito ho provato a leggere direttamente la Divina Commedia ma ho
trovato molte difficoltà e sono riuscito ad apprezzare i versi
danteschi solo alcuni anni dopo grazie ad una formidabile
traduzione in inglese. C’è nella poesia di Dante un qualcosa che
non riesco a spiegare, una sorta di afflato divino e leggendolo ho
provato la stessa sensazione di quando, a venitrè anni,
esaminai fotogramma dopo fotogramma Otto e mezzo di Federico
Fellini. Anche in questo caso avevo visto il film a quattordici
anni e ne ero rimasto incantato, soprattutto dal punto di vista
visivo. Penso che anche Fellini sia stato influenzato dalla Divina
Commedia nel mettere su pellicola questa sorta di viaggio
astrale.”
Risponde quindi ad
una domanda che gli viene fatta riguardo all’idea di mettere in
relazione, all’interno della narrazione di Onirica, un
dramma privato con un dramma collettivo, ovvero la sequenza di
catastrofi che investì la Polonia nel 2010:
“Dante stesso, nella Divina
Commedia, ha messo in relazione la sua storia personale con la
storia universale, non solo del suo paese e della sua città ma del
mondo e della chiesa. Vivendo nel medioevo anche Dante si esprimeva
tramite una simbologia ben precisa e tendeva a leggere tramite
questa la sua realtà. Visto in quest’ottica, il 2010 per la Polonia
è stato un anno estremamente simbolico perchè è stato un anno di
grandi tragedie: alluvioni, disastri ambientali ed infine il
disastro aereo che ha decapitato tutta la leadership del paese. Ho
immaginato come Dante avrebbe descritto questi eventi
apocalittici.”
Subito dopo viene chiesto al
regista se il trittico diventerà un polittico e se, quindi,
continuerà a produrre film di questo tipo, avvalendosi quindi di
spunti letterari e pittorici:
“Non penso che continuerò con
questo tipo di film perchè credo di aver appreso la lezione dai
maestri del passato. E’ come se alla fine delle riprese di
Onirica mi avessero detto : Adesso vai avanti e non aver
paura di esprimerti con la tua voce. Quello che infatti ammiro
degli artisti del passato, è il loro porsi sempre al centro del
loro mondo. Ora gli artisti hanno paura di esprimersi con una voce
personale ( tranne rare eccezioni ) e questo avviene soprattutto
nel cinema. E’ come se si nascondessero dietro la loro arte, le
loro opere o i gusti del pubblico.”
L’ultima domanda riguarda un
celebre connazionale di Majewski, Karol Wojtyla, il papa prossimo
alla santificazione. Viene chiesto al Maestro dove Dante lo avrebbe
collocato nella sua Divina Commedia:
“So di sicuro dove collocherebbe
Berlusconi ed anche Putin, ma non ho idea di dove collocherebbe
quel Papa. A me piaceva molto, era un poeta come lo sono stato
anch’io agli inizi della mia carriera artistica.”
Onigoroshi – Demon
City di Netflix è un
thriller d’azione travolgente che non risparmia nulla in termini di
combattimenti cruenti e spettacolari. Tuttavia, gli ultimi momenti
del film potrebbero lasciare molti spettatori con domande irrisolte
sul destino dei personaggi e sulla risoluzione del caos avvenuto.
Dopo aver affrontato ondate di nemici nel Mahoroba Resort, il
protagonista, il sicario Shuhei Sakata, si ritrova faccia a faccia
con il suo mortale nemico, l’uomo responsabile di aver trasformato
la sua vita in un vero inferno. Tuttavia, mentre il film si avvia
alla conclusione, il duello finale prende una piega inaspettata,
portando la narrazione in una nuova direzione e suggerendo l’ascesa
di un nuovo personaggio, lasciando in sospeso l’eredità di Sakata.
Inoltre, emergono dubbi su come un certo personaggio sia riuscito a
sopravvivere nonostante la sua apparente morte in uno scontro con
il protagonista.
Trama di Onigoroshi – Demon
City
Shuhei Sakata è un temuto sicario
nella città di Shinjo, in Giappone, noto per essere in grado di
abbattere interi gruppi di nemici da solo. Dopo anni trascorsi nel
mondo del crimine, desidera abbandonare la sua vita violenta per
dedicarsi alla famiglia insieme alla moglie Aoi e alla figlia Ryo.
La sua ultima missione lo porta a eliminare un pericoloso clan
della Yakuza, utilizzando la sua letale combinazione di corda e
lama per sterminare i nemici uno dopo l’altro. Dopo aver portato a
termine il lavoro, il suo amico Akira Fujita gli dice addio.
Tornato a casa, Sakata saluta la sua famiglia e si prepara a una
vita tranquilla. Tuttavia, la sua felicità dura poco: un gruppo di
individui mascherati da demoni prende in ostaggio la moglie e la
figlia nel soggiorno di casa. Nonostante i suoi tentativi di
salvarle, entrambe vengono uccise, e subito dopo, Sakata viene
colpito alla testa, non prima di aver giurato vendetta.
Dodici anni dopo, Sakata
è ancora vivo, ma ridotto a uno stato catatonico. Dopo essere stato
dimesso da un ospedale, viene accolto da Fujita, che sembra essersi
preso cura di lui per tutto quel tempo. Nel frattempo, la città di
Shinjo è cambiata sotto il governo del nuovo sindaco, Ryu Sunohara,
lo stesso uomo responsabile della morte della sua famiglia.
Sunohara ha trasformato la città in un centro economico e culturale
all’avanguardia e sta per inaugurare il Mahoroba Resort, il suo
ambizioso progetto. Tuttavia, sotto il suo dominio, misteriose
sparizioni e crimini irrisolti sono aumentati, e nessuno osa
metterlo in discussione.
Fujita porta Sakata in un
appartamento malmesso e assume un infermiere indiano per prendersi
cura di lui. Una notte, però, un vecchio nemico di Sakata irrompe
nell’appartamento e sfoga la sua rabbia sul sicario in stato
vegetativo. Dopo l’aggressione, Sakata viene ricoverato in
ospedale, e la gang dei demoni scopre che il loro vecchio
avversario è ancora vivo. Uno di loro, il poliziotto Shinozuka, si
infiltra nella stanza d’ospedale per ucciderlo con un’iniezione
letale. Ma è proprio in quel momento che Sakata si risveglia e lo
elimina. Dopo il combattimento, i suoi ricordi iniziano a
riaffiorare, inclusi quelli della moglie e della figlia.
Determinato a ottenere vendetta, inizia la sua caccia ai
responsabili. Durante la sua missione, scopre che il suo amico
Fujita lo aveva tradito, rivelando alla gang demoniaca informazioni
sulla sua famiglia. Sakata lo uccide, per poi eliminare un altro
alto membro della banda. Infine, scopre una verità scioccante da
Sunohara: sua figlia Ryo è ancora viva.
Finale di
Onigoroshi – Demon City: come fa Sakata a salvare
sua figlia?
Dopo aver scoperto che Ryo non è
morta quella notte, Sakata cerca di rintracciarla con l’aiuto di un
ex collega, Takigawa Yoshifumi. Quando Sunohara ha preso il potere,
ha rinnovato gran parte del sistema di sicurezza della città e
sterminato il vecchio regime. Sakata deduce che sua figlia potrebbe
essere tenuta prigioniera nell’edificio della sicurezza di Shinjo.
Così, attacca il complesso, eliminando una guardia dopo l’altra
fino a raggiungere il suo appartamento.
Quello che Sakata non sa è che Ryo
ha vissuto una vita normale da liceale, sotto la protezione di un
membro chiave della gang dei demoni, il quale ha però intenzione di
abusare di lei una volta cresciuta. Quando Sakata affronta
quest’uomo nell’appartamento, Ryo fugge e prende arco e frecce. Non
riconoscendo il padre, lo colpisce alla spalla con una freccia.
Ferito, Sakata è costretto a fuggire e a curarsi con l’aiuto di
Yoshifumi. Sunohara lo contatta e lo invita al Mahoroba Resort per
porre fine alla loro faida una volta per tutte.
Equipaggiatosi con la sua arma,
Sakata si fa strada attraverso il resort, eliminando i nemici fino
a scontrarsi con il guardiano di Ryo, che ferisce mortalmente.
Arrivato in cima all’edificio, affronta Sunohara e i suoi uomini.
Durante la battaglia, Ryo riconosce finalmente Sakata come suo
padre e fugge con Yoshifumi. Sakata combatte fino all’ultimo, anche
dopo aver perso un braccio, riuscendo a uccidere Sunohara.
Tuttavia, il suo nemico viene colpito da un altro colpo: il padre
adottivo di Ryo, miracolosamente ancora vivo, tenta di uccidere
Sakata, ma Ryo lo respinge, permettendo a suo padre di finirlo. Ryo
abbraccia Sakata mentre lui muore tra le sue braccia.
Come fa il sindaco
Sunohara a sopravvivere?
Un anno dopo lo scontro, Sunohara
appare ancora vivo, annunciando la riapertura del Mahoroba Resort.
Tuttavia, un dettaglio inquietante emerge: l’uomo ha una cicatrice
sul lato sinistro del volto. Si scopre così che il Sunohara
sopravvissuto è in realtà Jin, suo fratello gemello, da sempre
vissuto all’ombra del più carismatico Sunohara. Jin approfitta
della sua morte per assumere la sua identità e prendere il suo
posto.
Che fine fa Ryo?
Dopo la battaglia, Ryo scompare. La
sua vita è stata stravolta: ha scoperto di aver vissuto una
menzogna, ha visto il padre morire e ha realizzato che la gang dei
demoni la usava come pedina. Un anno dopo, Ryo riappare al
santuario dove Jin sta eseguendo la danza rituale che era solito
fare Sunohara. Prima che lui possa reagire, la ragazza scocca una
freccia che lo uccide. Così, completa la missione di vendetta che
Sakata non aveva terminato. Nell’ultima scena, la vediamo alla
guida dell’auto del padre, segno che sta seguendo le sue orme e
abbracciando il suo destino.
Vi avevamo già annunciato che
l’amatissimo manga ONE sarebbe diventato presto protagonista di un
adattamento seriale d’animazione dal titolo One-Punch
Man.
Di seguito vi mostriamo il trailer
giapponese!
L’anime uscirá a Ottobre
stando a quanto riferisce Anime News Network. I dettagli relativi
al cast e agli animatori sono ancora segretie saranno rivelati
durante la conventino del 21 marzo, l’Anime Japan. La serie
segue la storia di un uomo che si allena per essere un eroe è che
riesce a diventare tanto potente da riuscire a sconfiggere ogni
avversario con un solo pugno.
Il manga dai ritmi comici e
avventurosi vede protagonisti anche ninja, cibori, androidi,
creature marine mutanti e altre creature della convenzione
sci-fi.