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Il ragazzo invisibile: il concorso con il patrocinio di Agiscuola

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foto-il-ragazzo-invisibile-5-low_FotorIndigo Film, con il patrocinio di Agiscuola, indice un concorso nazionale indirizzato a tutte le scuole di ogni ordine e grado legato al film Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores: dopo la visione del film da parte delle classi, gli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e di secondo grado sono invitati a scrivere la storia del sequel, Il ragazzo invisibile 2.

In palio importanti premi rivolti agli studenti: la partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia nella giuria del Leoncino D’Oro, un’esperienza sul set del prossimo film di Indigo Film, un campus di cinema che prevede incontri con registi attori e produttori, un weekend a Roma con la visita a Cinecittà.

Alle tre scuole cui sono iscritti i primi classificati, inoltre, sarà assegnato un buono spesa di 5000 euro in forniture per incentivare l’educazione all’immagine, dai corsi di cinema, ai matinée, a computer con software per il montaggio, videocamere, contributi per allestire una sala proiezione, a seconda della necessità della scuola stessa.

Una giuria formata dal regista Gabriele Salvatores, gli sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo, il produttore di Indigo Film Nicola Giuliano e un referente di Agiscuola, premierà le tre migliori idee per ciascuna sezione di gara.

Per partecipare ogni scuola dovrà scrivere una mail all’indirizzo [email protected] e richiedere una proiezione del film.

Per approfondire l’esperienza della visione, a ogni istituto che si iscriverà verranno spediti cinque copie del libro edito da Salani e altrettante copie della graphic novel edita da Panini Comics, entrambi tratti dal film. Sul sito www.agiscuola.it, inoltre, è disponibile la scheda didattica del film.

Il Ragazzo Invisibile: al via le riprese del sequel del film di Gabriele Salvatores

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Sono iniziate le riprese del sequel de Il Ragazzo Invisibile, diretto ancora una volta dal Premio Oscar Gabriele Salvatores. Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione vede come protagonista, accanto al ragazzo invisibile ora sedicenne, Michele Silenzi (Ludovico Girardello), la sorella gemella Natasha (Galatea Bellugi), sull’esistenza della quale si chiude il primo capitolo della saga.

Nel cast de Il Ragazzo Invisibile 2, Ludovico Girardello, Ksenia Rappoport, Galatea Bellugi, Noa Zatta, Ivan Franek e con Valeria Golino.

Il sequel de Il Ragazzo Invisibile, scritto da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, è prodotto da INDIGO FILM con RAI CINEMA, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission.

“A farci decidere di continuare non sono solo stati la risposta e il gradimento del giovane pubblico. Al di là di tutto, avevamo ancora tanto amore per il nostro ragazzo invisibile, volevamo seguirlo ancora nelle sue avventure di adolescente che ha raggiunto i sedici anni, è cresciuto, ha dovuto affrontare la difficoltà di essere uno “speciale” nella vita normale di tutti i giorni.” Ha dichiarato Gabriele Salvatores.

Le riprese si svolgeranno quasi interamente a Trieste e dureranno 12 settimane. Il film uscirà nel 2017 e sarà distribuito da 01 Distribution.

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, l’incontro con Gabriele Salvatores

In attesa di sapere come sarà Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, nei cinema il prossimo 4 Gennaio, abbiamo incontrato il regista Gabriele Salvatores, il protagonista Ludovico Girardello e il cast tecnico e produttivo del film.

“Si può dire che siamo di fronte ad una saga – dice il Salvatores – non solo il protagonista è cresciuto, quindi cambiato, ma rispetto al primo capitolo questo è cinematograficamente più complesso: a parte la quantità maggiore di effetti visivi, anche la tecnica narrativa è differente. Ci sono tanti salti temporali – flashback e
flash forward – la trama è meno lineare e il tutto assume un aspetto più misterioso, quasi da thriller.

Per il protagonista Ludovico Girardelli tornare a vestire i panni di Michele Silenzi “è stata un’esperienza più divertente, perché stavolta c’è più azione, più sostanza. Recitare È stato più facile perché ormai ero abituato al clima del set”.

La scelta di un film sui supereroi è stata piuttosto azzardata, e la prospettiva di farne un sequel era piuttosto preoccupante. “Con Indigo film abbiamo chiesto a molte scuole di Italia di immaginare un sequel de Il Ragazzo Invisibile e scrivere quale fossero le paure più grandi dei ragazzi” spiega il regista.

“Con nostra grande sorpresa la prima paura era di non essere il vero figlio della propria madre. Il tema, già ampiamente trattato nel primo capitolo, viene qui ripreso e spiegato in maniera molto attuale:secondo me i figli sono di chi lo cresce, non di chi li ha partoriti. La seconda paura che gli alunni delle scuole italiane hanno espresso è quella del terrorismo. Noi non volevamo addentrarci in una tematica spinosa come quella del terrorismo, tema troppo scottante, ma a me premeva introdurre un concetto: chi diventa cattivo non lo nasce, ma lo diventa a causa di una società che lo emargina, lo sottomette e lo fa incattivire”.

Il fiore all’occhiello de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione è sicuramente Victor Perez, pluripremiato direttore degli effetti speciali per colossal come Il Cavaliere Oscuro, Rogue One, Pirati dei Caraibi ed Harry Potter e i Doni della Morte.

“Il solito grande problema è sempre il budget – afferma Perez – Di qualsiasi film si tratti, nell’ambito degli effetti speciali il budget è sempre limitato, rispetto al tanto che si potrebbe fare. Ma questo fa uscire anche il meglio delle potenzialità dei lavoratori. Sono fiero di poter dire che gli effetti visivi de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione sono un prodotto al 100% italiano, anche grazie alla collaborazione della FRAME BY FRAME”.

Il ragazzo invisibile – seconda generazione: il teaser trailer

“Il computer è solo un pennello, il lavoratore è l’artista che fa tutto – prosegue Victor Perez – Quello che ci premeva era togliere il preconcetto che “in Italia non si possono fare effetti speciali decenti perché il budget non è abbastanza”. Questa è solo una scusa. Devi sapere fare bene con ciò che hai. E questo, grazie anche a Gabriele, ci è riuscito. Immaginare l’inimmaginabile. Siamo riusciti a ricreare in maniera perfetta un’intera scena come quella del Porto Vecchio di Trieste. E Per la prima volta in Italia abbiamo perfino ricreato un attore, in un’inquadratura, scannerizzando e riproducendo il volto al computer. Quindi in Italia si possono fare queste cose. Non ci sono scuse, non ci sono limiti. La cosa più difficile è rendere visivamente i processi psicologi. Ricreare qualcosa che non esiste, come i poteri magici, è facile, perché nessuno può contraddirli. Mentre ad esempio l’inquadratura della pioggia di fuoco nel sogno di Michele, è stata molto complessa perché devi anche far capire lo stato onirico del tutto. Stai visualizzando emozioni. E il fuoco, al pari delle emozioni che trasmette, è fatto talmente bene che ti scordi che è fatto al computer.”Il ragazzo invisibile seconda generazione

Il ragazzo invisibile Trailer “Comics” del film di Gabriele Salvatores

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Guarda il Trailer intitolato “Comics” del nuovo film di Gabriele Salvatores, Il Ragazzo Invisibile, che vede protagonisti gli attori Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Christo Jivkov, Noa Zatta e Ksenia Rappoport.

Il Ragazzo Invisibile ha per protagonista Michele, un adolescente apparentemente come tanti che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile Teaser Trailer del nuovo film di Gabriele Salvatores

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Guarda il Teaser Trailer di Il Ragazzo Invisibile, il nuovo film del regista premio Oscar Gabriele Salvatores con protagonisti Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Ksenia Rappoport e per la prima volta sullo schermo Ludovico Girardello e Noa Zatta.

Il Ragazzo Invisibile, arriverà al cinema a Dicembre. Il film ha per protagonista Michele, un ragazzo di 13 anni che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il ragazzo invisibile seconda generazione: teaser poster

Il ragazzo invisibile seconda generazione: teaser poster

01 Distribution ha diffuso il teaser poster di Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, il secondo capitolo della saga diretta da Gabriele Salvatores.

Il ragazzo invisibile seconda generazioneIl ragazzo invisibile seconda generazione trama

Difficile tornare alla vita normale dopo aver scoperto di essere “speciali”.  Michele Silenzi ha sedici anni e come molti ragazzi della sua età vive un’adolescenza tutt’altro che serena: la ragazza dei suoi sogni ama un altro e il rapporto con gli adulti  è sempre più difficile. Michele si ritrova sempre più solo; tutto questo finché nella sua vita non fanno irruzione la sua misteriosa gemella Natasha e la madre naturale,  Yelena, due donne che stravolgeranno completamente la sua esistenza,  chiamandolo a una nuova avventura alla quale non potrà sottrarsi.

Nel cast del sequel de Il ragazzo invisibile seconda generazione Ludovico Girardello, Ksenia Rappoport,  Galatea Bellugi, Ivan Franek, Noa Zatta e con Valeria Golino.

Il secondo capitolo della saga è diretto ancora una volta da Gabriele Salvatores,  scritto da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo,  e prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission.

Il film uscirà in sala con 01 Distribution.  True Colours curerà le vendite internazionali.

Il ragazzo invisibile seconda generazione: il teaser trailer

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Il ragazzo invisibile seconda generazione: il teaser trailer

Dopo il primo teaser poster, ecco il teaser trailer de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione,  il secondo capitolo della saga diretta da Gabriele Salvatores.

Il ragazzo invisibile seconda generazione trama

Difficile tornare alla vita normale dopo aver scoperto di essere “speciali”.  Michele Silenzi ha sedici anni e come molti ragazzi della sua età vive un’adolescenza tutt’altro che serena: la ragazza dei suoi sogni ama un altro e il rapporto con gli adulti  è sempre più difficile. Michele si ritrova sempre più solo; tutto questo finché nella sua vita non fanno irruzione la sua misteriosa gemella Natasha e la madre naturale,  Yelena, due donne che stravolgeranno completamente la sua esistenza,  chiamandolo a una nuova avventura alla quale non potrà sottrarsi.

Nel cast del sequel de Il ragazzo invisibile seconda generazione Ludovico Girardello, Ksenia Rappoport,  Galatea Bellugi, Ivan Franek, Noa Zatta e con Valeria Golino.

Il secondo capitolo della saga è diretto ancora una volta da Gabriele Salvatores,  scritto da Alessandro FabbriLudovica Rampoldi Stefano Sardo,  e prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission. Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione uscirà in sala con 01 Distribution.  True Colours curerà le vendite internazionali.

Il ragazzo invisibile in tour di presentazione dal 9 Dicembre

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Il ragazzo invisibile in tour di presentazione dal 9 Dicembre

Partirà il 9 dicembre da Trieste, dove si sono concluse le riprese un anno, fa il tour di presentazione de Il Ragazzo Invisibile il nuovo film di Gabriele Salvatores che uscira’ in più di 400 sale italiane dal 18 dicembre, distribuito da 01 Distribution. Il regista Gabriele Salvatores e il giovane protagonista Ludovico Girardello accompagneranno il film in molti incontri con il pubblico a Padova, Milano, Bologna, Roma, Torino, Napoli e Bari. Il tour prevede in ogni tappa  incontri in libreria e anteprime serali.

Le librerie saranno teatro di incontri sull’ “Universo de  Il ragazzo invisibile”: film, fumetto, libro e musica. Verranno infatti presentate e commentate alcune sequenze, la graphic novel ispirata al film, edita da Panini, che vede coinvolti alcuni tra i più importanti disegnatori italiani dei fumetti Marvel, e il romanzo omonimo, scritto dagli stessi sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, edito da Salani.  In alcune tappe sarà anche possibile assistere dal vivo all’esibizione degli autori della colonna sonora, con musiche di Ezio Bosso e Federico De’ Robertis, edita da Warner Music, che comprende anche i tre brani inediti di giovani musicisti che hanno vinto il concorso “Una canzone per Il ragazzo invisibile”, promosso con successo  nella scorsa primavera in collaborazione con Radio Deejay.

Il ragazzo invisibile è la storia di Michele che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma  a lui in fondo non importa.  A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, coprodotto da Faso Film e Babe Films in associazione con Ifitalia Spa Gruppo BNP Paribas e Sting Occhiali by De Rigo Spa, uscirà nelle sale italiane il 18 dicembre distribuito da 01Distribution. Del cast fanno parte Valeria Golino, Fabrizio Bentovoglio, Christo Jivkov, Ksenia Rappoport oltre ai giovani Ludovico Girardello, Noa Zatta, Riccardo Gasparini, Assil Kandil, Enea Barozzi, Filippo Valese.

Il Ragazzo Invisibile di Gabriele Salvatores al cinema

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Il Ragazzo Invisibile di Gabriele Salvatores al cinema

E’ da ieri al cinema Il Ragazzo Invisibile, il nuovo film del regista premio Oscar  Gabriele Salvatores con Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Christo Jivkov, Noa Zatta e Ksenia Rappoport.

“IN ADOLESCENZA TUTTI DOBBIAMO FARE UNA SCELTA: DIVENTARE UN ADULTO O DECIDERE DI ESSERE UN SUPEREROE”

Il film ha per protagonista Michele, un adolescente apparentemente come tanti che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile : Gabriele Salvatores presenta il film insieme al cast

“Il cinema ha due anime, quella realistica dei Lumiere e quella fantastica di Méliès, e io ho sempre oscillato tra queste due cose e se si riescono a mettere insieme, io sono molto contento. Sono sempre stato attratto da storie che ti permettono di andare in mondi paralleli.” Così Gabriele Salvatores introduce la conferenza stampa del suo ultimo film, Il Ragazzo Invisibile, al cinema dal 18 Dicembre e distribuito in più di 400 copie nel week-end prima delle festività, “Partecipiamo alla Champions uscendo a Natale! Ora ci si gioca subito tutto in un week-end, ma mi piacerebbe riuscire a combattere il preconcetto che anche in Italia si può fare un film di supereroi. Come mi ha detto una bambina di 6 anni dopo l’anteprima “Perché ti piace?” “Perché è magico, ma ci credo.” Ecco se si riuscisse a superare questo preconcetto, allora in Italia si aprirà una bella strada.”

Il Ragazzo Invisibile racconta la storia di Michele, un ragazzo preso sempre di mira a scuola e che risulta invisibile a tutti i suoi coetanei, in particolare a Stella, la nuova arrivata in classe di cui lui è innamorato. Un giorno però tutto cambia, quando Michele una mattina si guarda allo specchio e scopre di essere veramente invisibile.

Come mai è così difficile fare film del genere in Italia?

“L’idea non è mia purtroppo.” confessa Salvatores e passa la palla al produttore Nicola Giuliano, “Non è facile, ma era il momento di provare a farlo. Ci vuole passione, idee e perseveranza nel volerle fare le cose in Italia. E questa è anche una scommessa per capire se il nostro pubblico è pronto a dare una chance ai film di supereroi fatti dal cinema italiano.”Volenti o nolenti, americanata o no, noi siamo cresciuti con questo immaginario. Fa parte del nostro DNA narrativo. E’ stato molto naturale lavorarci e sentiamo ci sia altra benzina per lavorarci ancora.” commentanti gli sceneggiatori, “Abbiamo attinto al nostro immaginario di bambini degli anni ’80. Quando scrivi non ti preoccupi del budget, ma sapevamo che tutto il film sarebbe costato come un minuto de I Guardiani della Galassia e abbiamo dovuto adottatare un ‘approccio più europeo nella narrazione, esplorando di più la scoperta di un potere da adolescente.” (n.d.r Il film è costato 8 milioni, un budget elevato per un film italiano, ma non per uno del genere.)

Dopo aver presentato a Settembre alla 71° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Italy in a Day, e aver esplorato diversi generi cinematografici nel corso della sua carriera, da Puerto Escondido, Quo Vadis, Baby? a Io Non Ho Paura, fino a Mediterraneo, Gabriele Salvatores arriva a dirigere un film per famiglie: come mai questa scelta?
“Penso che a me un superpotere sia arrivato dall’alto proprio nel ’92, con l’Oscar per Mediterraneo. Un premio che ho vissuto stupidamente e anche con un po’ di sensi colpi, perché c’erano tanti altri bei film in concorso quell’anno, perché era solo il mio terzo film, e anche perché in quegli anni Hollywood era l’impero del male. Allora siccome avevo questo debito, ho pensato a come ripagarlo! Faccio una cosa per cui gli altri riceverebbero dei no. Ma chi può dire di no ad un regista premio Oscar? Così ci abbiamo provato anche con i supereroi!”

Che film di riferimento aveva prima di iniziare le riprese?
“Ho letto tanti fumetti nella mia vita, ma non ho visto tanti film di supereroi. E se devo essere sincero, non tutti mi piacciono, ma alcuni molto. Ho amato il primo Batman di Tim Burton, Il Cavaliere Oscuro di Nolan e il primo Spiderman. Ma quello più vicino al nostro concetto e che è più un horror, è Lasciami Entrare. Un film secondo me non sui vampiri ma sull’amore. Da piccolo leggevo Flash Gordon e Corto Maltese, che era un supereroe dell’anima. Che tipo di adolescente ero? Io pensavo che stavo facendo film di questo tipo perché non ho figli, quindi me li creo sullo schermo, ma secondo il mio analista sono io il ragazzo del film.”

Presente a Roma anche il cast al completo: Ludovico Girardello che interpreta il protagonista Michele, “Trovarmi sul set con attori di così grande esperienza, e anche un regista premio Oscar è stata un’esperienza bellissima. E’ stato il mio primo film, e per ottenere questo ruolo ho fatto 5 provini. Io ero tranquillo, invece mia madre aveva tanta ansia di sapere l’esito!”, e Noa Zatta che interpreta Stella, anche lei per la prima volta sullo schermo, “Stella vive nel suo mondo e per questo non è stato difficile per lei credere al Ragazzo Invisibile. Mi sono ritrovata molto nel personaggio, anch’io vivo un po’ nel mio mondo. Dopo tanti provini, appena ho saputo di essere stata presa per la parte ho iniziato ad urlare e ho corso per tutta Trieste!”. Sicuramente un debutto che si ricorderanno e inoltre è già in cantiere l’idea di un sequel e Salvatores è propenso a mantenere lo stesso cast, “Sarebbe molto bello vedere i ragazzi che crescono, quasi un “Boyhood” supereroe.”

Il ragazzo invisibileA fare da spalla ai ragazzi Valeria Golino nella parte di Giovanna, la mamma di Michele, “Giovanna è una donna buona, innamorata di suo figlio, onesta e umana.Dovevo portare questo personaggio ad avere poco mistero e farle fare da veicolo allo spettatore per rendere credibili tutte le cose incredibili. Mi sono ispirata a Toni Colette ne Il Sesto Senso, dove interpretava la mamma del bambino. A mio avviso una performance incredibile: quel personaggio femminile riusciva a rendere tutto quell’orrore, credibile. E poi c’è stato il divertimento puro di essere coinvolta in questa avventura bambinesca.”,Fabrizio Bentivoglio, nei panni dello psicologo Basili “Il mio era un personaggio doppio, suo malgrado. E questa doppiezza era una patata bollente da interpretare, perché ne andava della credibilità di Michele come Ragazzo Invisibile. Abbiamo deciso quindi quasi di non farlo sentire questo confine tra reale e irreale.”

Oltre al film è stata pubblicata anche una graphic novel in 3 albi edita da Panini e un romanzo per Salani Editore, “E’ nato prima il film. Poi abbiamo pensato che era giusto creare un mondo intorno al soggetto. Il fumetto non è la storia del film, ma è più un prequel . Ci sono brandelli di film, ma solo a far da cornice. Chi legge il fumetto arriva a vedere il film con una concezione diversa. Nel romanzo invece si esplorano di più i personaggi che nel film vengono solo sfiorati, abbiamo avuto modo di raccontare di più i sentimenti e le sensazioni dei personaggi durante la storia.” conclude Giuliani.

Il Ragazzo Invisibile 2: scrivi la tua recensione – concorso

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Il Ragazzo Invisibile 2: scrivi la tua recensione – concorso

Dopo il successo del primo concorso “Scrivi Il Ragazzo Invisibile 2” che ha coinvolto più di 18.000 studenti italiani, Indigo Film – con il patrocinio dell’Agiscuola e con il sostegno del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) – indice un nuovo concorso a livello nazionale destinato agli studenti delle Scuole secondarie di I e II grado, legato al film “Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione” di Gabriele Salvatores.

Dopo la visione del film, gli studenti sono invitati a scrivere una recensione del film.

Tra i premi in palio: la Mostra del Cinema di Venezia, un’esperienza sul set, ingressi al cinema e l’opportunità per la scuola di avere una lezione con Gabriele Salvatores e Ludovico Girardello.

I vincitori saranno decretati da una giuria di critici cinematografi formata da: la Presidente del SNGCI Laura Delli Colli, la giornalista de Il Corriere delle Sera Stefania Ulivi e il giornalista dell’HuffingtonPost e de Il Foglio Giuseppe Fantasia.

Per partecipare ogni scuola dovrà effettuare l’iscrizione attraverso il sito www.ilragazzoinvisibile.it/concorso e organizzare, con l’aiuto di Indigo Film, una proiezione dedicata al film.

Successivamente i docenti delle classi partecipanti inviteranno gli alunni a scrivere una recensione de “Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione”. Ciascuna classe potrà partecipare con un massimo di due elaborati.

C’è tempo fino alla mezzanotte di Lunedì 11 Giugno 2018.

PER INFO, ISCRIZIONE E REGOLAMENTO.

Sinossi del film:

Nel primo film Michele era tredicenne, ora ha a diciassette anni ed è nel pieno dell’adolescenza. Un’ età non facile, che lo pone di fronte a delle domande complesse: Chi sono io? Qual è la mia strada? Nel Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione Michele cerca di darsi una risposta.  La crescita interiore è accompagnata dall’ evoluzione della storia: entra in contatto con due mondi, quello dei normali e quello degli “speciali”, due famiglie e deve capire a quale di esse appartiene.

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, la recensione

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, un progetto crossmediale

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Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione di Gabriele Salvatores è da oggi in 400 sale italiane. Il film, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema in collaborazione con Frame By Frame e distribuito da 01 Distribution, si conferma un’opera cross-mediale completa, grazie all’uscita in contemporanea della graphic novel edita da Panini Comics e del romanzo pubblicato da Salani Editore, che da oggi si potranno trovare in libreria e fumetteria.

La prima saga italiana con un giovane supereroe made in Italy, Michele Silenzi, nasce dal racconto cinematografico e trova nuovi canali e mezzi per espandersi: complementari ma non uguali, le due opere narrative completano e amplificano la storia che il pubblico scoprirà al cinema.

Leggi la recensione de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione

Nella nuova avventura a fumetti, scritta da Diego Cajelli (Long Wei, Diabolik) e illustrata da un team di artisti d’eccezione che comprende Giuseppe “Cammo” Camuncoli (Amazing Spider-Man, Darth Vader), Elena Casagrande (Dr. Who, Vigilante), Mario del Pennino (Wolverine, Marvel Universe Avengers Assemble) e Roberto di Salvo (Marvel Adventures Spider-Man, Big Hero 6, Zootropolis), ancora una volta il racconto per immagini non procede sullo stesso binario della vicenda cinematografica, ma affronta gli eventi da punti di vista differenti, introduce dinamiche inedite e presenta nuovi personaggi. E così scopriremo che la pagina più oscura del passato di Natasha torna a gettare un’ombra minacciosa sul suo presente, daremo un’occhiata alla “super” coscienza di Michele Silenzi che affiora nei suoi sogni e prenderemo parte a un’improbabile cena in famiglia. Il volume arriva oggi in libreria, fumetteria ed edicole con un volume cartonato da 96 pagine a colori (euro 14).

Il romanzo de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, scritto dagli stessi sceneggiatori del film Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo e Alessandro Fabbri, esplora la dimensione interiore e più intima dei personaggi della saga, aggiungendo così un punto di vista inedito e appassionante agli avvenimenti narrati nel film, ampliandoli. Il romanzo – pubblicato da Salani (euro 14,90, 208 pagine ) – è da oggi in tutte le librerie e disponibile in ebook in tutti gli E-Store.

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, la recensione

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, la recensione

Il 4 gennaio nei cinema italiani arriva Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, film di Gabriele Salvatores che nel 2014 aprì le porte al genere supereroistico anche nel nostro paese. Come ogni cine-comics che si rispetti, anche Il Ragazzo Invisibile non poteva restare un unicum ed ecco quindi il primo seguito di quella che forse diventerà una vera e propria saga.

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, la trama

Ritroviamo Michele Silenzi (Ludovico Girardello) che come da (arcinoto) copione è rimasto orfano. Ma l’arrivo a scuola della nuova compagna Natasha (Galatea Bellugi) permetterà al ragazzo di conoscere finalmente la madre naturale (Ksenia Rappoport), in realtà sopravvissuta ai soprusi subiti in Russia quindici anni prima. Nel mentre un magnate dell’industria sovietico ha cominciato a rapire altri “Speciali”, e la neo-riunita famiglia di Michele progetterà un piano per sconfiggerlo.

Tornano dietro la scrivania gli sceneggiatori del precedente film: Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, stavolta però con meno arguzia e originalità. Scrivere un sequel non è mai facile, ma affidarsi completamente ai clichés del genere provoca una sorta di nichilismo che si avverte fin dai primi frames.

Inutile rimarcare, come già si è fatto e come sicuramente si farà, i numerosi debiti nei confronti di saghe come X-Men e compagnia bella. L’attribuzione di un immaginario fantasy pensato e adattato al mondo americano, mal si incastra con un’ambientazione tipicamente italiana, dando quindi semplicemente l’idea di scimmiottare trovate altrui.

Ludovico Girardello – ormai dinoccolato adolescente in cerca di risposte – è sempre bravo, ma spesso fa trapelare la difficoltà di dover portare sulle proprie spalle uno script traballante e sempre troppo ingenuo.

Certo, visivamente Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione è molto d’effetto: Salvatores dimostra la propria maestria (ed evidentemente il proprio divertimento) nel genere fantasy, col quale non si cimentava dai tempi di Nirvana.

Il Ragazzo Invisibile - Seconda GenerazioneInoltre la pellicola si avvale dei portentosi effetti speciali del Maestro Victor Perez, che avendo lavorato in produzioni del calibro di Star Wars ed Harry Potter, qui ricrea al computer con nonchalance intere ambientazioni (il Porto Vecchio di Trieste) e per la prima volta nella storia della cinematografia italiana, un volto umano.

Ma la carne al fuoco è poca e i limiti si fanno evidenti fin da subito. A parte il colpo di scena telefonatissimo, lo spettatore non si connette più con i simpatici personaggi come avveniva nel primo capitolo.

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, la recensione

I nuovi caratteristi imitano davvero troppo gli heroes made in USA (un copia-incolla dei vari Rogue, Colossus, Professor X, ecc), e ai pochi che esulano dal contesto parodistico non viene dato il giusto spazio (l’interessante Morfeo di Dario Cantarelli).

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione rappresenta di fatto una scommessa persa, ostinandosi nel parlare una lingua internazionale, quando se si fosse “limitato” agli italici confini e alle dinamiche che vi appartengono (come ad esempio faceva Lo Chiamavano Jeeg Robot), avrebbe sicuramente dimostrato quello che produzione e sceneggiatori vanno millantando: che in Italia il Fantasy non è morto, deve solo esser riletto nella giusta chiave.

Il ragazzo e l’airone: il trailer italiano

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Il ragazzo e l’airone: il trailer italiano

Dopo aver conquistato il pubblico e la critica all’estero, Il ragazzo e l’airone, il nuovo film del regista Premio Oscar® Hayao Miyazaki, arriverà al cinema il 1° gennaio 2024. In attesa di vedere il nuovo capolavoro del maestro dell’Animazione sul grande schermo, Lucky Red presenta il trailer italiano con le voci dei doppiatori ufficiali.

La direzione del doppiaggio è stata affidata ad Alessandro Rossi (che ha prestato la voce ad attori come Liam Neeson e Arnold Schwarzenegger e ha diretto il doppiaggio di Spider-Man. Un nuovo universo, The Social Network, il film Premio Oscar® Il caso Spotlight e molti altri). La voce del protagonista Mahito è di Giulio Bartolomei (Mike in Stranger Things, Richie in It, Flash in Gli incredibili 2), quella dell’airone è di Stefano Dori (Spider Punk in Spider-Man. Across the Spider-Verse, Fortnite Battaglia Reale), Federica De Bortoli (voce, tra le altre, di Rachel McAdams, Natalie Portman, Isla Fisher, Noomi Rapace, Anne Hathaway e Kristen Stewart) è Natsuko/Hisako, Chiara Gioncardi (Heroes, Il Trono di Spade) è Kiriko, Lucrezia Marricchi (Sex Education, The Idol) è Himi, mentre Gianfranco Miranda (Ryan Gosling, Adam Driver e Clark Kent in Superman nei film DC Extended Universe) è Soichi. La traduzione dal giapponese è stata curata da Francesco Nicodemo; l’adattamento è di Roberta Bonuglia.

Il ragazzo e la tigre, la recensione del film con Claudia Gerini

Il ragazzo e la tigre, la recensione del film con Claudia Gerini

Un’operazione encomiabile, che non a caso ha ottenuto il patrocinio del WWF, quella di Brando Quilici (Il mio amico Nanuk), che porta alla Festa del Cinema di Roma il suo nuovo film. Presentato in anteprima ad Alice nella Città – e distribuito in sala da Medusa Film dal 14 ottobre 2022, anno della Tigre secondo il calendario cinese – Il ragazzo e la tigre racconta una storia ricca d’avventura ed emozioni interpretata anche da Claudia Gerini, presenza familiare in un Nepal splendido e ammaliante, vero e proprio protagonista al pari dell’attrice romana e del giovanissimo Sunny Pawar. 

Il ragazzo e la tigre – Due cuccioli in fuga

E’ lui il piccolo Balmani di dodici anni, scappato dall’orfanotrofio per tornare nella sua Kathmandu, che sulla strada si imbatte in un gruppo di bracconieri riuscendo a salvare un cucciolo di tigre del Bengala, Mukti. La strana coppia intraprende così un viaggio pericoloso e rivelatore verso il monastero Taktsang, noto come Tana della Tigre, dove i due dovrebbero finalmente essere al sicuro e sotto la protezione dei monaci buddhisti himalayani. Sulle loro tracce, oltre a cacciatori senza scrupoli e personaggi ambigui, anche la preoccupata Hannah (Claudia Gerini), direttrice della struttura che ospitava il bambino e in apprensione dopo la sua scomparsa

Amore e fratellanza, ma anche tradimento e delusioni si alternano in questa piccola grande Odissea, che il regista ha immaginato a partire dalla leggenda del Guru Rimpoche, l’uomo santo per i Buddisti, che volò nel IX secolo a cavallo di una tigre dal Tibet al Bhutan per fondare il monastero citato nel film. Uno spunto al quale sono seguiti diversi viaggi nel Nepal distrutto dal terremoto del 2015, nei quali Quilici ha potuto documentarsi e approfondire molti degli elementi che oggi irrobustiscono la sua ultima fatica.

Salvate la tigre

Coerentemente con gli obiettivi del programma del WWF “Save the tigers now”, il film racconta dei maestosi felini (dei quali restano solo 3900 esemplari, in libertà) e lo fa nella speranza di sensibilizzare il pubblico, soprattutto – ed espressamente – dei più giovani. Anche se forse potrebbero essere i “giovanissimi” gli spettatori ideali di una vicenda che mette insieme “le emozioni della fanciullezza e della crescita” e i temi della “conservazione della fauna selvatica e la scomparsa delle specie”.

Obiettivi senza dubbio raggiunti, da un prodotto che però oltre al grande lavoro di preparazione e al messaggio non sembra in grado di offrire una pari qualità a livello narrativo. Non è sicuramente facile lavorare con una fiera, e questo giustifica sicuramente le sequenze che le vedono in scena, ma a essere ancora più forzate sono alcuni snodi e caratterizzazioni – tanto tra i villain quanto tra i protagonisti – un po’ troppo ‘per bambini’.

Un limite che il film avrebbe potuto non porsi (ammesso che questo sia l’effetto di una strategia produttiva), consentendosi di raggiungere un pubblico più vario ed esigente di quello della sezione “dedicata alle giovani generazioni”. Che insieme a una generale perdita di spontaneità, delle premesse e uno sviluppo piuttosto canonici e una immagine degli animali quasi da cartoon d’altri tempi, offre qualche lezioncina di troppo, pur mostrando una interessante alternanza tra i diversi piani rappresentati da una Gerini meno sopra le righe di altre volte e dal piccolo ed espressivo  Sunny.

Impossibile non pensare al Due fratelli di Jean-Jacques Annaud e non restare a bocca aperta davanti alle splendide location scelte da Quilici, non a caso produttore e regista di oltre 100 special per reti televisive di tutto il mondo, tra cui National Geographic e Discovery Channel. Panorami difficili da vedere, quelli della giungla del Chitwan (dove riprese sono state possibili solo dall’alto degli elefanti, per non disturbare le tigri) e di Kathmandu, fino alle vette più alte dell’Himalaya, che fanno passare in secondo – o terzo – piano anche la fretta con cui si arriva al rassicurante (e un po’ slegato) finale.

Il ragazzo e l’airone: recensione del film di Hayao Miyazaki – #RoFF18

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Hayao Miyazaki, uno dei maestri dell’animazione giapponese e uno dei registi più visionari mai vissuti, torna sul grande schermo con Il ragazzo e l’airone. Era il 2013 quando, dopo la presentazione alla Mostra di Venezia di Si alza il vento, il sensei annunciò che si sarebbe ritirato dall’attività di produzione di lungometraggi d’animazione. Per fortuna, l’impulso creativo, la necessità di disegnare e di raccontare storie erano troppo forti, e così, a partire dall’ispirazione arrivata dal romanzo E voi come vivrete? di Genzaburō Yoshino (che dà il titolo originale al film) realizza il suo nuovo lungometraggio che, dopo una serie di proiezioni ai festival e l’uscita in Giappone e negli USA, arriva nelle sale italiane dal 1° gennaio 2024 distribuito da Lucky Red.

Il ragazzo e l’airone, la trama

Il ragazzo e l’airone è un raro caso, nel cinema di Miyazaki, in cui il protagonista della storia è un uomo, un ragazzo di nome Mahito Maki che, a distanza di un anno dalla morte della madre in un tragico incendio, combatte ancora con il dolore della perdita, mentre con il padre lascia il centro abitato di una Tokyo in guerra, per rifugiarsi in una villa in campagna, dove va a vivere insieme a sua zia Natsuko, che nel frattempo è diventata la nuova moglie del padre. In questo luogo affascinante ma sinistro, dalla storia antica, Mahito incrocia il suo cammino con un airone cenerino, che si rivelerà essere una specie di Virgilio, una guida per il ragazzo che sarà costretto ad attraversare una sorta di inferno, un mondo parallelo a quello in cui vive, per poter affrontare le sue paure, i suoi dolori, e ricominciare a vivere.

Sebbene sia volontà comune affermare che Il ragazzo e l’airone è il capolavoro della sua filmografia, appare molto più realistico parlare di una nuova gemma preziosa che il sensei aggiunge al tesoro inestimabile che è la sua filmografia.

Un nuovo inizio

Dopo il sapore “finale” (nel senso più vitale del termine) di Si alza il vento, film che per tanti anni è stato considerato il suo ultimo, era interessante scoprire cos’altro Miyazaki avesse da dire. La risposta, forse, è nascosta nella visione della vita, tipica della cultura giapponese, in cui niente finisce davvero, e ogni esistenza che trova il suo compimento poi riparte di nuovo da zero, come nel percorso artistico del grande maestro. Con Il ragazzo e l’airone, il regista sembra infatti tornare indietro, o meglio, ripartire dal via, imbastendo una storia ricchissima che si nutre di simbolismi e metafore, raccogliendo tutti i temi a lui più cari e raccontando di un personaggio che, mai come in questo caso, sembra un suo alter ego.

Il canone miyazakiano

L’elaborazione del lutto per la madre, l’orrore della guerra, la difficoltà di adattarsi a un nuovo status, sono tutti elementi che appartengono alla biografia di Hayao ragazzo e che sono stati sempre presenti nel suo cinema. Così come l’idea di un mondo fantastico che coesiste in una realtà parallela o sovrapposta a quella reale, in cui piccole creature popolano gli anfratti dell’esistenza, insieme a minacce spaventose, a figure eroiche e creature in continua trasformazione, come giovanissime donne che controllano il fuoco e bruciano dalla voglia di vivere, pur conoscendo la loro sorte.

Ne Il ragazzo e l’airone il piano della realtà è funestato dalla guerra (la scena d’apertura ricorda molto da vicino Una tomba per le lucciole di Isao Takahata), è un mondo in cui Mahito fatica ad adattarsi. L’arrivo dell’airone cenerino e la porta che questo gli apre sul piano della fantasia, su un mondo altro, si presenta come un’opportunità di rivedere la propria madre scomparsa, ma in fondo è anche un tentativo di fuga. Il giovane protagonista lascia il suo mondo proprio perché quello in cui vive non gli piace, ma nonostante l’esistenza certa di spiriti, mostri e parrottini giganti pronti a mangiare chiunque, nessun sogno, per quanto vivido e confortante è preferibile alla realtà in cui viviamo e Mahito dovrà capirlo a sue spese, occupando il suo posto nel nuovo ordine delle cose e accettando il compito che gli viene affidato di portare equilibrio e nuovo ordine, nuova vita e speranza nel (suo) mondo dilaniato dalla sofferenza.

Uno spirito creativo in continuo divenire

Lo stile di Hayao Miyazaki si conferma, dunque, ricco e composito che sorprende continuamente sia per le soluzioni narrative che il regista adotta, sia per l’immaginario che mette in scena, un mondo in continuo divenire, ricchissimo e pullulante di vita e creatività, proprio come il suo spirito creativo, la sua voglia di disegnare che gli ha fatto revocare la “pensione” auto-imposta e lo terrà al lavoro ancora per molto, ci auguriamo.

Il ragazzo e l’airone: la spiegazione del finale del film

Il ragazzo e l’airone: la spiegazione del finale del film

Con il suo nuovo film, Il ragazzo e l’airone (qui la recensione), Hayao Miyazaki ha realizzato un’altra esperienza cinematografica preziosa e originale. L’autore giapponese, con l’aiuto degli animatori dello Studio Ghibli, ha realizzato un’avventura commovente, stravagante e fantastica. La storia di formazione segue un ragazzino, Mahito Maki, che perde sua madre durante il bombardamento di Tokyo nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Mahito e suo padre, Shoichi Maki, si trasferiscono in campagna in modo che Shoichi possa risposarsi con la sorella minore della sua defunta moglie, Natusko. Mentre Mahito fatica ad adattarsi alla sua nuova vita, presto intraprende un viaggio magico e introspettivo. Qui di seguito vi proponiamo la spiegazione del finale di Il ragazzo e l’airone.

L’inizio della storia

Il ragazzo e l'airone (The Boy and the Heron)All’inizio, Mahito è infelice dopo essersi trasferito nella sua nuova casa di campagna, e c’è distanza tra il ragazzo e la sua nuova matrigna, Natsuko, anche lei incinta del figlio di Shoichi. Dopo essere arrivato nella tenuta di campagna, Mahito viene spesso seguito e infastidito da un curioso airone cenerino. Vicino alla casa c’è un misterioso edificio abbandonato costruito dall’enigmatico patriarca della famiglia, il prozio di Mahito.

L’uomo, già famoso architetto, è misteriosamente scomparso molti anni prima. Più tardi, Natsuko scompare nella torre e Mahito viene attirato lì dall’airone cenerino, che è in grado di parlare, e che dice a Mahito che la sua madre biologica, Hisako, è ancora viva. La torre abbandonata costruita dal prozio di Mahito ospita un mondo magico, un regno inquietante, magico e innaturale che esiste separato dal mondo naturale. Mahito e l’Airone cenerino diventano così alleati nella missione di salvare Natsuko. Ma come finisce il viaggio di Mahito?

Mahito e l’airone cenerino affrontano un mondo fantastico

Quando entra nella torre abbandonata, Mahito litiga con l’airone cenerino e spara all’uccello con una freccia improvvisata. Il misterioso prozio ordina all’airone cenerino di fare da guida a Mahito durante la loro ricerca. Il gruppo viene quindi trasportato in un mondo magico in cui Mahito e l’airone cenerino, che può assumere una forma ibrida simile a quella umana, incontrano molte strane creature e fenomeni.

Incontrano una giovane Kiriko, una versione giovane di una delle cameriere che lavora per Natsuko nel mondo naturale. La versione anziana di Kiriko si era inizialmente unita a Mahito nella ricerca, ma si trasforma in una bambola di legno dopo che i protagonisti passano nel regno alternativo. La versione più giovane di Kiriko, che è un marinaio esperto e guida un peschereccio nel mondo alternativo, concede a Mahito e all’airone cenerino un riparo e fornisce ai due istruzioni sul quel mondo prima che continuino il loro viaggio. Nonostante la mancanza di fiducia reciproca, Mahito e l’Airone cenerino accettano di lavorare insieme nella loro ricerca.

Alla fine, il gruppo incontra alcuni parrocchetti malvagi, carnivori e antropomorfi che sono governati dal Re Parrocchetto. Durante il loro viaggio, Mahito e l’Airone cenerino sono assistiti anche da una giovane donna, Himi, che è la madre biologica di Mahito da bambina e ha poteri pirocinetici nel regno alternativo. Rivela che Natsuko è sua sorella e si è nascosta da qualche parte per partorire. Himi aiuta Mahito a intrufolarsi nella cittadella del Re Parrocchetto, dove si nasconde Natsuko.

Un mondo dove il tempo si ferma

Il ragazzo e l'airone (The Boy and the Heron)In Il ragazzo e l’airone, nel mondo naturale, dopo la scomparsa di Mahito e Natsuko, una delle cameriere di Natsuko spiega alcuni dei segreti della torre abbandonata al preoccupato Shoichi. Il prozio costruì la torre nel punto in cui uno strano meteorite colpì la Terra. Alcuni anni prima, una giovane Hisako era scomparsa per un anno intero. Un anno dopo, sorprendentemente, tornò, senza essere invecchiata, e stava bene, come se nulla fosse cambiato. Questa rivelazione spiega come Mahito e l’Airone cenerino incontrano la giovane Hisako/Himi, mentre continuano la loro ricerca nello strano regno magico.

Mahito e l’Airone salvano dunque Himi dai parrocchetti che l’avevano fatta prigioniera e vanno a visitare il patriarca della famiglia, il prozio di Mahito. L’uomo ha convocato il ragazzo dal mondo perché vuole che Mahito erediti il suo ruolo di persona che supervisiona il regno alternativo, il quale sembra alimentato dalla meteora interstellare che si è schiantata nell’area in cui è stata costruita la torre. Mahito rifiuta l’offerta del suo prozio, volendo tornare nel mondo reale con Natsuko. Il prozio dice che solo qualcuno della loro stirpe di sangue, un’anima innocente, può ereditare il mondo e mantenere i segreti della torre, ma Mahito sottolinea correttamente che lui è contaminato dalla malizia, sottolineando che si è colpito e sfregiato con una roccia dopo che è stato vittima di bullismo da parte dei bambini nella sua nuova scuola.

Il prozio crede dunque che il mondo naturale sia senza speranza e condannato, ma Mahito è disposto a rischiare la vita pur di tornare a casa. A quel punto, ne Il ragazzo e l’airone il Re Parrocchetto interviene, tentando di bilanciare gli artefatti magici del Prozio, ma fallisce miseramente. Affetta gli oggetti con rabbia, rendendo la torre e il regno magico instabili e il mondo all’interno della torre inizia a crollare e a disintegrarsi.

Il viaggio verso casa

Mahito, Himi, l’Airone cenerino e Natsuko corrono per fuggire dal regno magico. Dopo aver realizzato che Himi è sua madre, Mahito tenta di avvertirla della sua morte in un incendio mentre stanno per lasciare il regno alternativo attraverso diverse porte che conducono ai periodi di tempo in cui sono entrati per la prima volta nella torre. Himi ritorna al periodo prima della seconda guerra mondiale, quando era misteriosamente scomparsa, sottolineando che deve tornare a quel tempo per poter dare alla luce Mahito. Se ne va senza preoccuparsi del suo destino finale, dicendo al suo futuro figlio che non teme il fuoco. Mahito, l’airone cenerino e Natsuko tornano invece ai loro tempi, riunendosi con Shoichi, che è felicissimo di ritrovare la sua famiglia.

L’anziana Kiriko ritrova invece il suo corpo umano dopo che Mahito ha tirato fuori dalla tasca la sua bambola di legno. I parrocchetti sono costretti a evacuare il loro regno e tornare nel mondo naturale, trasformandosi di nuovo in normali e innocui parrocchetti. Dopo aver completato il suo viaggio, Mahito è ora in pace nel mondo naturale e accetta Natsuko come sua nuova madre. Un epilogo mostra la famiglia due anni dopo, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Shoichi, Natsuko e il loro bambino più piccolo aspettano Mahito, che sta facendo le valigie per andarsene, mentre la famiglia si prepara a tornare a Tokyo.

La conclusione del film

Il ragazzo e l'airone (The Boy and the Heron)Il ragazzo e l’airone è un viaggio bellissimo, abbagliante ed emozionante sull’elaborazione del lutto, il lasciare andare la disperazione e affrontare la tragedia personale. Durante la sua ricerca, Mahito affronta l’introspezione sui suoi sentimenti, ammettendo come si è fatto del male dopo essere stato vittima di bullismo da parte dei suoi nuovi compagni di classe. Nonostante il desiderio del prozio di nominare Mahito come suo sostituto per impossessarsi del regno alternativo, Mahito fa una scelta matura, rifiutando il regno magico nella torre per tornare al mondo naturale con un rinnovato senso di speranza e ottimismo.

Mahito porta con sé le lezioni e l’esperienza acquisita nel regno magico. Il viaggio ha guarito il suo cuore, mentre ha imparato ad amare e ad accettare la sua matrigna, Natsuko. La madre biologica di Mahito, Himi, nonostante conosca il suo oscuro destino, ritorna felicemente al suo tempo originale, fiduciosa nell’idea che un giorno darà alla luce Mahito. Il ragazzo e l’airone diventa dunque anche un’occasione di monito affinché ognuno faccia la propria parte nel costruire un mondo migliore, nel film sconvolto dalla guerra. Torna allora centrale la domanda: E voi come vivrete?

Il ragazzo e l’airone, le prime immagini ufficiali del nuovo film di Hayao Miyazaki

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C’è molto mistero intorno a Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron), titolo internazionale del prossimo film di Hayao Miyazaki che in originale si intitola How Do You Live?. Il film ha fatto notizia in primo luogo perché si tratta del grande ritorno al lungometraggio del Maestro dell’animazione giapponese, ma anche perché si è tanto parlato del fatto che lo studio Studio Ghibli, che produce il film, aveva scelto di non fare nessun tipo di campagna promozionale per il film stesso.

Tuttavia, tramite X, @DiscussingFilm ha diffuso le prime quattro foto ufficiali dal film, dopo un leak di altre immagini dei giorni passati. Le quattro immagini mostrano il protagonista del film, uno stormo di uccelli, un misterioso oggetto fluttuante e un airone decisamente bizzarro, in pieno stile Miyazaki, fornendo un allettante primo assaggio di quello che il film sarà.

Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) ha debuttato in Giappone il 14 luglio 2023, dove è stato distribuito con una minuscola campagna di marketing, lasciando i fan completamente all’oscuro di cosa sarebbe stato il film che stavano per vedere. Da allora il film ha raccolto enormi elogi e debutterà al Toronto International Film Festival a settembre.

Le immagini condivise non danno grandi suggerimenti su quello che sarà la storia del film, ma per adesso sappiamo che The Boy and the Heron racconterà la storia di Mahito Maki, un ragazzino che scopre una misteriosa torre abbandonata che lo mette in contatto con un fantastico nuovo mondo insieme a un airone parlante. Maki è chiaramente presente nella prima immagine, mentre abbraccia un personaggio femminile il cui volto è oscurato, mentre l’airone è presumibilmente lo stesso raffigurato nell’immagine finale.

Il film è ispirato al libro How Do You Live?, titolo originale del film, ma piuttosto che essere un adattamento del libro stesso, è il libro che appare effettivamente nel film in possesso di Maki. Il film sembra condividere molti temi importanti cari a Miyazaki, come il sentimento contro la guerra, l’idea di un mondo fantastico che esiste accanto al nostro e le difficoltà di essere un bambino, rendendolo una degna conclusione (?) della sua carriera cinematografica.

Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron): il teaser trailer del film di Hayao Miyazaki

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Ecco il trailer di Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron), il nuovo film di Hayao Miyazaki, presentato al Toronto International Film Festival e atteso nelle sale italiane il 1 gennaio 2024 distribuito da Lucky Red.

Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) ha debuttato in Giappone il 14 luglio 2023, dove è stato distribuito con una minuscola campagna di marketing, lasciando i fan completamente all’oscuro di cosa sarebbe stato il film che stavano per vedere. 

Le immagini condivise non danno grandi suggerimenti su quello che sarà la storia del film, ma per adesso sappiamo che Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron)  racconterà la storia di Mahito Maki, un ragazzino che scopre una misteriosa torre abbandonata che lo mette in contatto con un fantastico nuovo mondo insieme a un airone parlante. Maki è chiaramente presente nella prima immagine, mentre abbraccia un personaggio femminile il cui volto è oscurato, mentre l’airone è presumibilmente lo stesso raffigurato nell’immagine finale.

Il film è ispirato al libro How Do You Live?, titolo originale del film, ma piuttosto che essere un adattamento del libro stesso, è il libro che appare effettivamente nel film in possesso di Maki. Il film sembra condividere molti temi importanti cari a Miyazaki, come il sentimento contro la guerra, l’idea di un mondo fantastico che esiste accanto al nostro e le difficoltà di essere un bambino, rendendolo una degna conclusione (?) della sua carriera cinematografica.

Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) di Hayao Miyazaki aprirà il San Sebastian Film Festival

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Hayao Miyazaki aprirà la 71esima edizione del San Sebastian Film Festival con il suo ultimo film, Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) (qui le prime immagini ufficiali del film). Il film sarà proiettato fuori concorso al Kursaal Auditorium del festival il 22 settembre, dopo la serata di gala di apertura.

Questa è la quarta volta che Hayao Miyazaki partecipa al festival spagnolo, ma è la prima volta che partecipa alla selezione ufficiale. In precedenza ha partecipato alla manifestazione nella sezione Velodrome con La città Incantata e Ponyo e in Perlak con Si alza il vento. Altri due film Ghibli sono stati selezionati per la Perlak: La storia della Principessa Splendente (2013) di Isao Takahata e La tartaruga rossa (2016) di Michael Dudok de Wit.

Il film è ispirato al libro How Do You Live?, titolo originale del film, ma piuttosto che essere un adattamento del libro stesso, è il libro che appare effettivamente nel film in possesso di Maki. Il film sembra condividere molti temi importanti cari a Miyazaki, come il sentimento contro la guerra, l’idea di un mondo fantastico che esiste accanto al nostro e le difficoltà di essere un bambino, rendendolo una degna conclusione (?) della sua carriera cinematografica.

Il lungometraggio animato disegnato a mano è il primo lungometraggio del regista Miyazaki in 10 anni. E a firmare la colonna sonora è stato chiamato un collaboratore di lunga data di Hayao Miyazaki, Joe Hisaishi. In una rottura con la tradizione, lo Studio Ghibli ha distribuito il film in Giappone senza alcuna promozione, materiale di marketing o descrizione del film, consentendo al pubblico di scoprire il film da solo.

Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki dal 1° gennaio 2024 al cinema

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Lucky Red è orgogliosa di annunciare che porterà al cinema, dal 1 gennaio 2024, Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron), il nuovo film del maestro dell’animazione Hayao Miyazaki, rinnovando il consolidato rapporto di distribuzione con Studio Ghibli.

Arrivato nelle sale giapponesi il 14 luglio, Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) ha conquistato il box office fin dal primo weekend con 11,3 milioni di dollari e battendo i record precedenti dello Studio Ghibli. A poco più di un mese dall’uscita, ha incassato in patria oltre 45 milioni di dollari. Il film sbarcherà a settembre negli Stati Uniti, dove aprirà il Toronto Film Festival con il titolo internazionale The Boy and the Heron.

A dieci anni dal suo ultimo lungometraggio Si alza il vento e dopo aver cresciuto generazioni di spettatori con capolavori come Nausicaä della Valle del vento, Il mio vicino Totoro, Porco rosso,  La città incantata, Ponyo sulla scogliera e molti altri, Miyazaki torna con un film che ha già conquistato il cuore del pubblico e della critica che hanno avuto la fortuna di vederlo in Giappone.

In attesa dell’arrivo del film in Italia, continua al cinema “Un mondo di sogni animati” la rassegna Lucky Red dedicata a Miyazaki e allo Studio Ghibli: da domani 24 agosto e fino al 30 torna in sala Si alza il vento, un’occasione per ripartire proprio dall’ultimo film del regista, uscito in Italia nel 2013.

Il ragazzo della porta accanto: trama, cast e curiosità sul film

Il ragazzo della porta accanto: trama, cast e curiosità sul film

Quello del thriller erotico è un genere che ha conosciuto la sua principale fortuna tra la metà degli anni Ottanta e gli anni Novanta. Titoli come Basic Instinct, 9 settimane e ½ e Attrazione fatale si sono affermati come i più celebri ed esplicativi delle componenti erotiche e thriller che caratterizzano questi titoli. A partire dagli anni Duemila, il genere sembrava però aver esaurito il suo fascino presso il grande pubblico. Nel 2015, tuttavia, un nuovo film appartenente a questo genere ha suscitato tanto scalpore quanto successo. Si tratta di Il ragazzo della porta accanto (qui la recensione), diretto dal regista Rob Cohen, noto per i film Dragonheart e Fast and Furious.

Scritto da Barbara Curry, il film nacque inizialmente con un ragazzo problematico che crea scompiglio in una famiglia qualunque. Il progetto, però, si trasformò ben presto in qualcos’altro, venendo fortemente influenzato dal caso dell’insegnante Mary Kay Letourneau, accusata di aver avuto un rapporto con un suo studente minorenne. Il film si dotò così di una serie di elementi scabrosi che però non mancarono di attirare l’attenzione degli spettatori, confermando il successo che questo genere di opere hanno. Tra sessualità e mistero, si svolge così una vicenda particolarmente controversa e coinvolgente.

Prodotto dalla celebre Blumhouse Productions, Il ragazzo della porta accanto costò appena 4 milioni, arrivando poi ad incassarne al box office oltre 50. Ancora oggi, a distanza di qualche anno, è un perfetto esempio del suo genere, avendo contribuito alla sua rivitalizzazione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il ragazzo della porta accanto: la trama del film

Protagonista del film è Claire Peterson, insegnante di letteratura invidiata da tutti per la sua bellezza. Questa però non è bastata a salvare il suo matrimonio, dato che suo marito Garrett l’ha a lungo tradita con la sua segretaria. Dopo aver scoperto dell’infedeltà di lui, Claire ha dunque chiesto il divorzio, trovandosi improvvisamente a dover reinventare la propria vita e a dover gestire da sola il figlio adolescente Kevin. Il ragazzo, particolarmente timido, è infatti spesso vittima di bullismo. Ad aiutarla, per fortuna, c’è l’amica di sempre nonché collega di lavoro Vicky. Ben presto, però, i tentativi di una nuova normalità di Claire verranno sconvolti nuovamente.

Nella casa accanto a quella della donna, infatti, si trasferisce il giovane Noah Sandborn, un ragazzo particolarmente avvenente e generoso, il quale attira l’attenzione di Claire per la sua grande passione verso la letteratura. In breve, il ragazzo diventa un angelo custode tanto per lei quanto per suo figlio, facendosi benvolere anche all’interno della loro casa. Proprio in questa, una notte, Claire cederà alla passione con lui, pentendosene però poi amaramente. Noah non sembra però disposto ad accettare un rifiuto e inizia a spingersi sempre più in là, rivelandosi in tutta la sua follia e pericolosità.

Il ragazzo della porta accanto cast

Il ragazzo della porta accanto: il cast del film

Ad interpretare l’affascinante Claire vi è l’attrice e cantante Jennifer Lopez. Questa si interessò da subito al personaggio, contribuendo alla sua costruzione fornendo anche propri abiti. In particolare, la Lopez si disse entusiasta della possibilità di interpretare un ruolo che non prevedeva i classici stereotipi presenti nei confronti delle donne latinoamericane. Maggiori difficoltà sono invece state riscontrate nel girare le sue scene di sesso, per le quali però la Lopez si è rifiutata di ricorrere ad una controfigura. Accanto a lei, nei panni di suo maritò Garrett si ritrova John Corbett, mentre Ian Nelson, noto per la serie Teen Wolf, è il loro figlio Kevin.

Kristin Chenoweth interpreta invece Vicky, l’amica e collega di Claire. Hill Harper è Edward Warren, il preside della scuola dove lavora la protagonista, mentre François Chau ricopre il ruolo del detective Johnny Chou. Infine, nei panni del seducente Noah vi è l’attore Ryan Guzman. Anche noto per i film Ste Up Revolution, Tutti vogliono qualcosa e a serie Pretty Little Liars, questi si è trovato con Il ragazzo della porta accanto ad affrontare diverse sfide. Si tratta innanzitutto del primo film dove compare in scene di nudo, ma maggior imbarazzo è stato dato proprio dal dover filmare delle scene di sesso con la Lopez, riprese che lo hanno reso estremamente nervoso. Tra i due attori intercorrono circa 18 anni di differenza.

Il ragazzo della porta accanto: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il ragazzo della porta accanto è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 10 dicembre alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

Il ragazzo della porta accanto: recensione del film con Jennifer Lopez

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La star latinoamericana più famosa e potente a Hollywood torna al cinema con Il ragazzo della porta accanto, un sexy-thriller dai risvolti prevedibili, la morale puritana e i sentimenti assuefatti alla mentalità comune, concentrandosi principalmente sul corpo invidiabile e desideratissimo della MILF per eccellenza, Jennifer Lopez.

Il ragazzo della porta accanto ruota intorno a un peccato primordiale, o meglio intorno a quello che nel film è considerato tale: la debolezza, di una madre, ancora affascinante, separata e sola, di fronte a un aitante ragazzo con la metà dei suoi anni che però sembra saperla sedurre e concederle le attenzioni che lei desidera. Nel momento in cui la donna rinsavisce, secondo i dettami bigotti che governano il film, la storia va alla deriva, completamente, in una escalation di violenza ingiustificata e sconclusionati colpi di scena.

Il ragazzo della porta accanto: il film

Nelle intenzioni del regista Rob Cohen, il film sembra voler essere un inno al corpo indiscutibilmente sexy e attraente della Lopez, che si propone come modello del desiderio per gli uomini, a 45 anni, molto di più adesso che rispetto a quando ne aveva 20 o 30. Il risultato è un pasticcio approssimativo, che trascende i rapporti di causa ed effetto e si conclude nello scenario più classico e convenzionale possibile.

Pur nascendo come film senza pretese, il primo impatto con Il ragazzo della porta accanto è interessante, costruito su una serie di flashback riassuntivi, che spiegano in maniera efficacie la situazione della protagonista, alternati, manco a dirlo, a dettagli dell’atletico e sensuale corpo di questa donna, insegnante colta e intelligente ma sola e abbandonata da un marito che appare completamente privo di attrattive. Vero e proprio oggetto è anche il co-protagonista, Ryan Guzman, giovanotto di bell’aspetto che ne film viene addirittura introdotto con una loquace inquadratura del suo bicipite, ancor prima che del suo volto. Esemplare perfetto, anche troppo, di “ragazzo della porta accanto”, si rivelerà essere molto diverso da quello che l’eccessivamente ingenua prof di letteratura pensava che fosse.

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Il ragazzo della porta accanto è un film che da innocuo progetto destinato a un pubblico non troppo targettizzato, si rivela essere un pasticcio che non fa altro che mettere in evidenza quanto la bella JLo sia un simbolo della sessualità contemporanea, cosa che si evince comuqnue ad ogni sua uscita pubblica.

Il Ragazzo della porta accanto Trailer del film con Jennifer Lopez

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Guarda il Trailer italiano del film Il Ragazzo della porta accanto, il nuovo  thriller con protagonisti Jennifer Lopez e Ryan Guzman e diretto da Rob Cohen.

https://www.youtube.com/watch?v=-RzeeTSvEPQ

Il Ragazzo della porta accanto-jennifer lopezIl Ragazzo della porta accanto, uscirà al cinema distribuoto da Universal Pictures il 14 maggio 2015.

Jennifer Lopez conduce il cast de Il Ragazzo Della Porta Accanto, un thriller psicologico che esplora un’attrazione proibita che va troppo oltre. Regia di Rob Cohen (Fast and Furious) e scritto da Barbara Curry, il film è interpretato anche da Ryan Guzman, John Corbett e Kristin Chenoweth.

Il ragazzo con la bicicletta: recensione del film

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Il ragazzo con la bicicletta: recensione del film

I fratelli Dardenne sono di casa a Cannes, dove, a dire la verità, sono anche parecchio coccolati, e anche quest’anno hanno scelto il Festival francese per presentare in Concorso il loro ultimo film Il Ragazzo con la Bicicletta.

In Il ragazzo con la bicicletta Cyril è un bambino rifiutato dal padre che trova insperato (e all’inizio non capito) amore presso una donna, Samantha, che lo accoglie in casa. Come spesso succede, il cinema dei Dardenne non si basa su sofisticate trame, ma sulle immagini e sulle emozioni che restituiscono, attraverso uno stile che richiama il documentario con piani ravvicinati e una macchina molto mobile. Ne Il Ragazzo con la Bicicletta i due registi fanno esattamente quello che è tipico di loro: riescono a raccontare una storia drammatica, struggente, in maniera molto delicata, mostrando per quello che è la realtà le persone, i volti, su tutti quello del giovane protagonista per la prima volta sul grande schermo, Thomas Doret, che interpreta il piccolo Cyril impersonandone perfettamente turbe e dolori inespressi.

Il ragazzo con la bicicletta, il film

La sceneggiatura a tratti però risulta forzata, interrompendo la fluidità del racconto e rivela qualche crepa nella narrazione. Sicuramente le loro scelte artistiche sono ragionate, ma i Dardenne dovrebbero aiutare di più lo spettatore mostrando le ragioni dei personaggi, aiutandolo così anche a seguire con più interesse la vicenda. Come accennato il film resta fedelissimo all’impronta autoriale dei due, soprattutto per quello che riguarda la dinamica padre/figlio, qui esplicata sul doppio rapporto che intercorre tra Cyril e i due adulti che gli ruotano intorno.

Molto vividi i colori che la bella fotografia di Alain Marcoen ci regala, permettendoci di seguire con piacere le lunghe corse di questo ragazzino sempre in sella alla sua bicicletta, sempre di corsa attraverso il piccolo mondo che ha intorno e sempre alla ricerca di quell’amore dal quale scappa, ma che gratuitamente gli verrà offerto. Interessante anche l’uso della musica, rarefatto ma invasivo e fortemente evocativo in punti nevralgici del racconto, a sottolineare l’emozione improvvisa, come una scarica elettrica che colpendo nell’animo il protagonista, colpisce nei sensi anche lo spettatore.

Il ragazzo che vide la fine del mondo: Jake Gyllenhaal

Il ragazzo che vide la fine del mondo: Jake Gyllenhaal

Occhi azzurri e broncio da eterno ragazzino, Jake Gyllenhaal è entrato nell’immaginario collettivo dando corpo a Donnie Darko, il ragazzino un po’ asociale che tra disquisizioni pseudo dotte sul sesso dei puffi e visioni inquietanti ha previsto la fine del mondo nel 2001.

Dopo 10 anni di vita al cinema e dopo aver interpretato numerosi personaggi importanti per la filmografia mondiale a diversi livelli, Jake ritorna al cinema in Source Code, thriller fantascientifico magistralmente diretto da Duncan Jones, lo stesso del semisconosciuto e prodigioso Moon. In Source Code Jake mostra la sua padronanza della scena, seppur claustrofobica, palesando agli occhi dello spettatore che il ruolo del soldato è quello che gli si addice maggiormente, infatti già Sam Mendes nel 2006 ne aveva fatto un marines in Jarhead.

Una vita nel cinema: il nostro giovane Jake nasce in una famiglia inserita nell’ambiente, padre, Stephen Gyllenhaal, regista di origine svedese; madre, Naomi Foner, sceneggiatrice ebraica e newyorkese; ha anche una sorella maggiore, Maggie, splendida attrice cinematografica vista accanto a lui in Donnie Darko, ma anche in Secretary e soprattutto ne Il Cavaliere Oscuro nei panni di Rachel, amica e amata di Bruce Wayne/Batman. Non solo la famiglia ma anche la sua cerchia di amici e (come spesso succede) amori gira intorno ad Hollywood: fidanzato con Kirsten Dunst per due anni, poi con Reese Witherspoon e per un po’ di tempo anche con Taylor Swift; trai suoi migliori amici si contano la bella e più volte compagna di set Anne Hathaway, il compianto Heath Ledger, anche lui collega nel discusso I Segreti di Brokeback Mountain, ma anche il cigno Natalie Portman e i componenti dei Maroon 5.

Il ragazzo che vide la fine del mondo: Jake Gyllenhaal

Il giovane Jake Gyllenhaal Inizia la sua carriera all’età di 5 anni come protagonista nel video della canzone Lay It Down della band rock Ratt, ma il suo vero debutto sul grande schermo avviene nel 1991, all’età di 10 anni, nel film Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche di Ron Underwood. Prima del diploma, l’unico film non diretto dal padre al quale ha potuto partecipare è Josh and S.A.M., un film d’avventura per bambini poco conosciuto. Dopo essersi diplomato alla Harvard-Westlake High School di Los Angeles nel 1998, si iscrive nel 2000 alla Columbia University di New York per seguire un corso di Religioni Orientali e Filosofia, ma dopo due anni abbandona gli studi per concentrarsi sulla sua carriera d’attore.

Il primo ruolo da attore protagonista ci sarà nel 1999 con il film Cielo d’ottobre di Joe Johnston, nel quale interpreta la parte di un figlio di minatori che, colpito dal lancio dello Sputnik, decide di costruire un proprio razzo per lanciarlo nel cosmo. Il film incassa 32 milioni di dollari e Jake riceve commenti molto positivi dalla critica per la sua performance; il ragazzino dallo sguardo imbambolato comincia a farsi notare e presto arriverà l’occasione di una vita: Donnie Darko. La notorietà internazionale e il plauso della critica arrivano infatti nel 2001 grazie al film cult di Richard Kelly. Presentato al Sundance Film Festival il 19 gennaio del 2001, il film non ottiene buoni incassi ma strega una solido gruppo d fan che ne porteranno avanti il ‘mito’ e o faranno diventare un piccolo cult. Elvis Mitcheel, giornalista del New York Times, dice: «La performance di Gyllenhaal è particolarmente inquietante: è probabilmente lontano solamente un paio di grandi ruoli dal diventare una star».

Nello stesso anno incontra Heath Ledger, con il quale partecipa al provino per Moulin Rouge! di Baz Luhrmann. Come sappiamo il ruolo fu poi affidato ad Ewan McGregor, ma Heath e Jake divennero molto amici da allora, tanto che l’attore prematuramente scomparso indicò proprio il nostro Jake quando si trattò di scegliere un padrino per la sua primogenita Matilda, nata dall’unione con Michelle Williams. Dopo Donnie Darko partecipa a diversi film più o meno indipendenti e recita accanto a Jared Leto (attore e front man dei 30 Seconds to Mars), Jennifer Aniston, Susan Sarandon, Dustin Hoffman, oltre a debuttare a teatro accanto a Hayden Christensen e Anna Paquin in This Is Our Youth di Kenneth Lonergan, che rimane in cartellone a Londra per 8 settimane.

Nel 2004, arriva una grande opportunità che purtroppo Jake non riesce a cogliere (non per suo demerito). Infatti Tobey Maguire rimase infortunato durante le riprese di Spider Man 2 e Sam Raimi prende in considerazione Gyllenhaal come sostituto di Tobey. Come sappiamo però Maguire si ristabilisce e Jake può così partecipare al catastrofico The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo, del 2004, lavorando per Roland Emmerich accanto a Emmy Rossum e Dennis Quaid. Jake è Sam, brillante studente in visita a New York per una competizione insieme ad altri suoi compagni di scuola. In città, Sam rimarrà prigioniero nella biblioteca attanagliato dal gelo di una improvvisa, implacabile nuova Era Glaciale.

altMa il 2005 è l’anno del successo planetario: il regista Ang Lee lo sceglie per interpretare Jack Twist, mandriano che scopre l’amore in Ennis Del Mar, interpretato dall’amico Heath Ledger. Il film è I segreti di Brokeback Mountain e la performance dei due attori protagonisti viene acclamata, forse anche per scongiurare accuse varie di omofobia, all’unanimità da critica e pubblico: il film ottiene, infatti, 71 premi e 52 nomination. Il Jack interpretato da Jake è un uomo sensibile e innamorato, che non accetta la ritrosia del suo compagno e vive una vita priva di gioia, sempre in attesa che il suo Ennis faccia qualcosa per potergli stare accanto. Per la sua interpretazione, Gyllenhaal riceve numerosi riconoscimenti tra i quali un premio BAFTA, uno Screen Actors Guild, in entrambi i casi nella categoria di “miglior attore non protagonista” e un MTV Movie Award nella categoria “miglior bacio” con il collega Heath Ledger. Sempre nella categoria “Oscar al miglior attore non protagonista” riceve una candidatura al Premio Oscar.

È in questo film che Jake incontra anche Anne Hathaway, che interpreta Lureen Newsome, ricca e un po’ rozza texana che sposerà Jack. La coppia Gyllenhaal/Hathaway si è dimostrata vincente anche di recente al cinema, con Amori e altri rimedi, firmata Edward Zwick, dramma travestito da commedia, ridanciano e scollacciato in cui i due giovani attori sono due amanti e fanno bella mostra dei loro corpi belli e giovani. Lo stesso Zwick ha sottolineato: “Eravamo tutti d’accordo nel dare autenticità a questa relazione. Per quanto riguarda la mia esperienza, quando due persone si mettono insieme trascorrono un sacco di tempo a letto. Il letto diventa il loro mondo. Se Jake Gyllenhaal e Anne Hathaway avessero tenuto le lenzuola fino al mento sarebbe stato ridicolo”. Inoltre i due attori, amanti sul set, sono amici ‘di cucina’: sono soliti scambiarsi consigli e ricette culinarie; i due si sono ritrovati a scambiarsi SMS per qualche consiglio culinario, ma è soprattutto Jake – che è considerato un cuoco provetto, ad Hollywood – ad aiutare la collega, che invece non è particolarmente brava in questo campo. “Lei mi manda messaggi quando ha dei dubbi in materia di cucina” – ha rivelato Gyllenhaal – “L’altra sera Annie mi ha chiesto un consiglio su come fare velocemente il pangrattato, e io le ho scritto tutte le istruzioni, mettendoci 15-20 minuti. E lei mi ha risposto: “Ah sì, ci pensato. Ma non funziona.”

Nel 2005, recita nella pellicola del regista Sam Mendes sulla guerra del Golfo, Jarhead, assieme al cognato Peter Sarsgaard e in Proof – La prova di John Madden, accanto a Gwyneth Paltrow e Anthony Hopkins. Dopo una pausa di due anni, David Fincher lo vuole sul set di Zodiac, film che tratta dell’omonimo serial killer statunitense, mai catturato. Gyllenhaal interpreta Robert Graysmith, vignettista fanatico di parole crociate e rebus, che insieme all’ispettore David Toschi (Mark Ruffalo) ed al giornalista disfattista e alcolizzato Paul Avery (Robert Downey Jr.) proveranno a dare la caccia al serial killer Zodiac. Il ritmo dilatato del film di Fincher da ampio spazio alla prova attoriale di Jake che si mostra all’altezza del regista e dei suoi illustri colleghi.

Sempre nel 2007 esce Rendition – Detenzione illegale di Gavin Hood, accanto a Reese Witherspoon, Meryl Streep e di nuovo Peter Sarsgaard. Ma presta anche la voce al cortometraggio d’animazione The Man Who Walked Between the Towers di Michael Sporn, in cui commenta l’impresa dell’acrobata francese Philippe Petit che, il 7 agosto 1974, camminò su una fune da una Torre Gemella all’altra, venendo poi “condannato” ad esibirsi al Central Park davanti ad un pubblico di bambini. La stessa storia viene raccontata nel bellissimo documentario premio Oscar Man on Wire, presentato in anteprima mondiale al Festival di Roma del 2008.

Dal 6 luglio 2006 è tra i 120 nuovi invitati a far parte della Academy, con diritto di voto per le assegnazioni degli Oscar. La sua nomina, come le altre, è stata ufficializzata il 20 settembre 2006 nel corso di una cerimonia tenutasi al Fairbanks Center for Motion Picture Study di Beverly Hills. Considerato un sex symbol nel mondo dello spettacolo, nel 2006 viene confermata la sua posizione dalla rivista People che lo piazza nella classifica “50 Most Beautiful People” e in quella di “Hottest Bachelors of 2006”, ma Jake in realtà si contraddistingue proprio per la differenza tra la sua prestanza fisica, che si nota soprattutto in Prince of Persia del 2008, e il suo viso, da eterno ragazzo.

Del 2008 sono Brothers, film di Jim Sheridan, con l’amica Natalie Portman e l’ex ‘rivale’ Tobey Maguire, e Prince of Persia: Le sabbie del Tempo, film tratto dell’omonimo videogioco, in cui Gyllenhaal interpreta il principe Dastan, accanto a Gemma Artenton. Per questo ruolo Jake si è dovuto allenare molto, costruendosi una fisicità che prima non aveva affatto in modo da poter fare il più possibile a meno di controfigura e stun. Il 4 febbraio 2011 esce in Italia Amore & altri rimedi, di cui abbiamo già parlato e per la quale Jake ha ricevuto una candidatura ai Golden Globes.

E’ attualmente in fase di post produzione Nailed, commedia romantica che vede Jake Gyllenhaal recitare accanto di Jessica Biel e James Marsden. Nel film una giovane cameriera di una piccola città, in seguito ad un incidente, subisce sbalzi di comportamento. A Washington un giovane senatore la prende sotto la sua ala protettrice, ma l’amore ci metterà lo zampino. Alla regia il ritrovato David O. Russel reduce dal successo del suo The Fighter. Source Code, nelle sale italiane dal 29 aprile, aprirà il prossimo Southwest Film Festival.

Molto legato alla sua famiglia, ha più volte dichiarato di essere di fede ebraica, religione professata dalla madre e, all’età di 13 anni, ha celebrato il suo Bar mitzvah. Jake Gyllenhaal, come gli altri membri della sua famiglia, è impegnato in numerosi progetti che promuovono la cultura, l’educazione, i diritti umani, la non-violenza e la difesa dell’ambiente. È sostenitore dell’ACLU (Unione Americana per le Libertà Civili), dell’associazione Not in Our Name che promuove un patriottismo pacifico, e del College Summit, un’organizzazione no-profit che aiuta, anche economicamente, l’ingresso al college degli studenti poco abbienti. Nel 2004 ha partecipato alla campagna elettorale di John Kerry, candidato democratico alla presidenza USA. In occasione della 78ª Notte degli Oscar, si è recato al Kodak Theater di Los Angeles su una macchina che produce l’80% in meno di emissioni inquinanti, aderendo con vari altri candidati e presentatori all’iniziativa Red Carpet, Green Cars. L’attore, inoltre, sostiene le attività della CarbonNeutral Company in difesa dell’ambiente, e nel 2010 è entrato a far parte della campagna Stand Up To Cancer insieme ad altre star di Hollywood.

CURIOSITA’

  • Madrina di Jake è l’attrice Jamie Lee Curtis, mentre il suo padrino è Paul Newman. Il fascinoso attore dagli occhi di ghiaccio, che è un grande appassionato di motori, ha dato a Jake le prime lezioni di guida.
  • Jake Gyllenhaal ha rivelato che suo cognato Peter Sarsgaard gli ha fatto conoscere la comodità di correre a piedi nudi, o quasi. Jake infatti ha detto che non indossa normali scarpe da ginnastica, perchè le trova scomode, e preferisce quelle con una suola molto sottile, che gli garantiscono comodità e al tempo stesso gli impediscono di farsi male quando corre in città.
  • Il buio oltre la siepe è il libro preferito di Jake Gyllenhaal, tanto che l’attore ha chiamato i suoi due cani Boo e Atticus, come due personaggi principali del romanzo di Harper Lee.
  • Uno dei docenti di Jake Gyllenhaal ai tempi in cui frequentava la Columbia University, era Robert Thurman, padre di Uma Thurman.
  • Jake è inoltre discendente di Johan Abraham Gyllenhaal, geologo e mineralogista, uno dei membri della famiglia nobile svedese dei Gyllenhaal. Il cognome Gyllenhaal, in svedese, potrebbe significare “salone d’oro”.

Il Ragazzo che diventerà Re, recensione del film di Joe Cornish

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Il Ragazzo che diventerà Re, recensione del film di Joe Cornish

Il mito di Excalibur ha dato vita a una filmografia incredibile, nel corso degli anni, dal classico d’animazione La spada nella roccia, a film e serie tv sulle leggende di Merlino e Artù, fino anche alla parodia all’italiana con Superfantozzi, e con Il Ragazzo che diventerà Re, il mito si fonde con il cinema d’avventura e regala al giovane pubblico una nuova versione dei fatti.

Il film racconta di Alex, nuovo Artù, che si trova ad affrontare il male incarnato dalla strega Morgana, affiancato dai suoi cavalieri e da una stramba versione di Merlino. Un racconto ingenuo e tutto in superficie, senza sottotesti ma forse un invito a permettere ai più giovani di godersi la storia, l’avventura, con toni giocosi e con ottime scene d’azione.

Joe Cornish, autore della regia e della sceneggiatura, smaschera da subito la sua intenzione: il prologo in animazione, recitato in rima in voice over ricorda le pagine dei grossi toni intarsiati che aprivano alcune delle fiabe Disney più famose (La spada nella roccia e La bella addormentata, per esempio). Il regista ci indica da subito il pubblico di destinazione del film.

Oltre alla mitologia che ne fornisce il contenuto, Il Ragazzo che diventerà Re deve il suo tono e il suo stile a quel filone di cinema per ragazzi fiorito negli anni ’80 e che è stato un po’ abbandonato di recente. Quel cinema si avvaleva di giovanissimi protagonisti e storie avventurose e si faceva portatore di valori quali l’amicizia e il coraggio, tutto declinato in chiave umoristica.

In questo senso, il film si fa perfetto erede di titoli come Stand By Me o I Goonies, e, seppure non si tratta di un prodotto memorabile, riesce comunque a porsi con grazia di fronte al suo pubblico. Per Cornish i giovani sono il futuro, giovani che devono ereditare un mondo distrutto e rimetterlo in piedi usando le proprie forze e il proprio animo puro. Come fa Alex nel film e come dovranno fare i giovani del nostro mondo, ai quali la generazione dei padri lo ha consegnato inquinato, diviso, arrabbiato.

Che siano i valori della cavalleria a guidare le gesta di chi ci governerà domani? In maniera schietta e onesta, Joe Cornish sembra augurarsi proprio questo.

Trailer de Il Ragazzo che diventerà Re

Il ragazzo che diventerà re, il nuovo promo del film di Joe Cornish

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È stato diffuso un nuovo spot tv de Il ragazzo che diventerà re, il nuovo film per ragazzi che segna il ritorno dietro la macchina da presa di Joe Cornish (regista di Attack the Block e sceneggiatore di Ant-Man).

Ecco il nuovo spot ricco d’azione:

Nel cast del film ci sono: Louis Ashbourne Serkis, Rebecca Ferguson, Tom Taylor, Patrick Stewart.

Il ragazzo che diventerà re, il film diretto da Joe Cornish, vede protagonista il giovane Alex (Louis Ashbourne Serkis), uno studente inglese di 12 anni che scopre la mitica spada di Excalibur. Da quel momento la sua vita cambia per sempre: i problemi di ogni giorno diventano insignificanti. Con la più potente spada nella storia nelle sue mani, Alex diventa il protagonista di un’epica avventura in compagnia dei suoi amici costretti a fare i conti con Morgana (Rebecca Ferguson), decisa a distruggere il mondo.

In questa moderna versione della leggenda di Re Artù, a interpretare il mago Merlino è Patrick Stewart.

Il racconto di un sogno – Ritorno a Twin Peaks, di Ilaria Mainardi

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Is it the future or is it the past? Con David Lynch non ne siamo mai certi: i bordi si sfumano, le maglie si allargano, lo spaziotempo e ogni sua logica esplodono in un Big Bang di intuizioni e suggestioni. Raccontare tale caos primigenio come se fosse un sogno è l’obiettivo di questa disamina del terzo capitolo dell’iconico Twin Peaks, una lettura metaforica che ne esplora il simbolismo con l’ausilio della critica cinematografica e della filosofia, della religione e della psicologia. Provando a fare ordine, a comprenderlo quanto più possibile senza

annullarne del tutto il mistero. Perché forse è proprio lì, nella sua perturbante indeterminatezza, che si annida il fascino visionario del regista di Missoula.

BIOGRAFIA. Ilaria Mainardi risiede a Pisa, sua città d’origine. Qui ha visto maturare l’amore per il cinema, scrutato col rispetto e la sospensione incredula che si deve a ciò che è al tempo stesso familiare e misterioso. Con Les Flâneurs Edizioni ha pubblicato il romanzo La quarta dimensione del tempo (2020). Collabora con il sito di critica cinematografica www.spietati.it.

Il Racconto dei Racconto: le favolose foto dietro le quinte del film

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E’ ormai uscito da due settimane il film Il Racconto dei Racconto di Matteo Garrone e nonostante sia uscito senza premi da Cannes 2015, oggi vi sveliamo le favolose foto del dietro le quinte del film:

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 Ambientato in diverse regioni d’Italia, tra paesaggi misteriosi e luoghi tuttora segreti, il film – girato in inglese – si avvale di un cast internazionale: SALMA HAYEKVINCENT CASSELTOBY JONES e JOHN C. REILLY, con SHIRLEY HENDERSONHAYLEY CARMICHAELBEBE CAVESTACY MARTINCHRISTIAN LEESJONAH LEESGUILLAUME DELAUNAY, con la partecipazione di ALBA ROHRWACHER e MASSIMO CECCHERINI.

«Ho scelto di avvicinarmi al mondo di Basile – spiega Garrone – perché ho ritrovato nelle sue fiabe quella commistione fra reale e fantastico che ha sempre caratterizzato la mia ricerca artistica. Le storie raccontate ne “Il racconto dei racconti” descrivono un mondo in cui sono riassunti gli opposti della vita: l’ordinario e lo straordinario, il magico e il quotidiano, il regale e lo scurrile, il terribile e il soave».

La sceneggiatura del film è firmata dallo stesso MATTEO GARRONE con EDOARDO ALBINATIUGO CHITI e MASSIMO GAUDIOSO; la fotografia è di PETER SUSCHITZKY, storico collaboratore di David Cronenberg, le musiche del premio Oscar ALEXANDRE DESPLAT (alla sua seconda collaborazione con Garrone dopo Reality), il montaggio di MARCO SPOLETINI, le scenografie di DIMITRI CAPUANI e i costumi di MASSIMO CANTINI PARRINI.

Il racconto dei raccontiIL RACCONTO DEI RACCONTI è prodotto da MATTEO GARRONEJEREMY THOMASJEAN e ANNE-LAURE LABADIE: una co-produzione ARCHIMEDE e LE PACTE, con RAI CINEMA, e con RECORDED PICTURES, con il sostegno del MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO – DIREZIONE GENERALE CINEMA e di EURIMAGESAPULIA FILM COMMISSION e REGIONE LAZIO – FONDO REGIONALE PER L’AUDIOVISIVO, in associazione con, ai sensi delle norme sul tax credit, GAMENETBANCA POPOLARE DI VICENZA, MORATO PANE, AMER, GRUPPO BARLETTA, CINEFINANCE. Executive Producers: ALESSIO LAZZARESCHIPETER WATSONNICKI HATTINGH,ANNE SHEEHANSHERYL CROWN.