Home Blog Pagina 2098

Giù la testa: trama, cast e colonna sonora del film di Sergio Leone

Secondo capitolo della cosiddetta Trilogia del Tempo, iniziata con C’era una volta il West e proseguita con C’era una volta in America, Giù la testa è un altro dei grandi film western diretti da Sergio Leone. Il film è in realtà uno dei meno citati della sua filmografia, ma mantiene tutte le caratteristiche principali del suo autore come anche quel grande e inconfondibile senso dell’epica. Distribuito in sala a partire dal 1971, questo è ambientato nel Messico del 1913, nel bel mezzo della rivoluzione che in quegli anni sconvolse il paese.

Il film nasce da un’idea dallo stesso Leone, il quale però non voleva ricoprire il ruolo di regista. Egli desiderava infatti smettere di dedicarsi al western per lavorare a film di genere differente. A fargli cambiare idea furono però i due attori protagonisti, che rifiutarono di prendere parte al progetto senza di lui. Fu così che Leone finì con l’essere anche regista di quello che è poi effettivamente stato il suo ultimo film western. Grazie a Giù la testa, inoltre, Leone vinse il suo unico David di Donatello come miglior regista.

Al momento della sua uscita al cinema, il film si affermò come un discreto successo, ma risultò essere il meno remunerativo tra i western di Leone. Come già accaduto al regista, inoltre, anche questo film manco di ricevere particolari riconoscimenti dalla critica. Con il tempo però, il titolo è stato fortemente rivalutato ed è oggi considerato uno dei migliori di Leone. Merito di ciò è il cast, l’ambientazione, le sue tematiche fortemente politiche e ovviamente il grande gusto per la messa in scena del regista. Numerosi sono stati negli anni i tributi al film, indicato come uno dei più significativi per cogliere l’evoluzione presente nel cinema e nella poetica del suo autore.

Giù la testa: la trama del film

La vicenda ha origine in Messico, nel 1913, e ha per protagonista Juan Miranda, il quale è a capo di un gruppo di banditi. Durante l’ennesimo colpo, questi si ritrovano però ostacolati dal dinamitardo John “Sean” Mallory, rivelatosi un asso delle esplosioni. Anziché farselo nemico, Mallory decide di stringere un’alleanza con questo, vedendo in lui la possibilità di espugnare la Banca di Mesa Verde, suo obiettivo da molto tempo. Mallory decide di accettare l’offerta, salvo poi fuggire alla prima occasione utile. I due, però, si ritroveranno proprio a Mesa Verde, dove il dinamitardo offre a Miranda la possibilità di entrare alla banca partecipando alla rivoluzione popolare attualmente in atto.

I due, partecipando ad una riunione dei rivoluzionari, riescono infatti a farsi assegnare come incarico quello di occuparsi della banca. Una volta qui, però, scopriranno che al suo interno non si nasconde un tesoro, bensì una prigione ricolma di contadini. Abbandonata la banca, i due si scontrano con il fallimento della rivoluzione. I loro compagni sono infatti stati tutti assassinati, e a loro non resta che fuggire su di un treno diretto per l’America. Nel corso di questo inizieranno a progettare una vendetta, aspirando a radunare un nuovo esercito di rivoluzionari con cui combattere le truppe del dittatore Victoriano Huerta.

Giù la testa: il cast del film

Ancora una volta, Leone si affidò a celebri attori statunitensi e italiani per i protagonisti del suo film. La parte di Juan Miranda, in particolare, era stata inizialmente pensata per Eli Wallach, che aveva già recitato per il regista in Il buono, il brutto, il cattivo. La produzione, tuttavia, impose la presenza di Rod Steiger, all’epoca divenuto popolare grazie all’Oscar vinto come miglior attore. Per prepararsi al ruolo, questi decise anche di prendere lezioni di spagnolo, così da raggiungere un accento il più credibile possibile. Il suo rapporto con Leone non fu però particolarmente roseo, e diede vita a celebri litigi tra i due, con il regista dichiaratosi insoddisfatto dall’interpretazione dell’attore. Riuscirono comunque a terminare le riprese, e dopo aver visto ultimato il film si dichiararono entrambi soddisfatti del risultato.

Per il ruolo di John Mallory, invece, si considerarono inizialmente gli attori John Wayne e Clint Eastwood. Il regista però scelse di non prendere in considerazione il primo per via della sua eccessiva fama, che avrebbe finito per distrarre il pubblico. Eastwood, invece, rifiutò il ruolo ritenendolo troppo simile a quello già interpretato nei precedenti film di Leone. Ad interpretare il ruolo è stato allora l’attore James Coburn. Questi era però inizialmente riluttante, e si decise ad accettare solo dopo che Henry Fonda, che aveva recitato in C’era una volta il West, gli descrisse Leone come il più grande regista di sempre. A sua volta, anche Coburn lavorò sull’accento. Per risultare credibile, spese diverso tempo in Irlanda, essendo il personaggio originario di quel paese.

Altro celebre attore presente nel film è l’italiano Romolo Valli. Celebre per i suoi ruoli in Il Gattopardo e Il giardino di Finzi Contini, questi ha qui interpretato un personaggio scritto appositamente per lui. Leone, infatti, ideo Villega come un medico di professione, consapevole che l’attore aveva studiato proprio medicina prima di iniziare a recitare. Ciò favorì la sua interpretazione, potendo risultare realistico nella parte. Sono poi presenti nel cast l’attore Antoine Saint-John nel ruolo di Günther Reza, Franco Graziosi nei panni del governatore Jaime, e l’attrice Maria Monti in quelli di Adelita. Rick Battaglia è invece il generale Santerna, il leader della rivoluzione messicana.

Giù la testa: la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come per tutti i film di Leone, anche Giù la testa vanta una colonna sonora firmata dal maestro Ennio Morricone. Questi realizzò una serie di brani originali, mantenendo però una perfetta coerenza con quelli già realizzati per i precedenti film western del regista. Il risultato fu una sequenza entusiasmante di epica ed emozioni, in grado di sottolineare nel miglior modo possibile ognuno dei grandi eventi del film. Quella presente in questo film è infatti stata considerata una delle più grandi e importanti colonne sonore realizzate da Morricone, con numerose delle tracce rimaste nell’immaginario comune. Nel 1972 viene pubblicato l’album contenente la colonna sonora completa.

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Jumanji – Benvenuti nella Giungla è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now TV, e Tim Vision. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione lunedì 5 ottobre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

https://www.youtube.com/watch?v=1I_TRvItH8E

Fonte: IMDb

Girls State, il nuovo documentario da oggi su Apple TV+

Girls State, il nuovo documentario da oggi su Apple TV+

Un film Apple Original prodotto da Concordia Studio e Mile End Films di Davis Guggenheim, “Girls State” è diretto e prodotto da Jesse Moss e Amanda McBaine e prodotto esecutivamente da Nicole Stott, Jonathan Silberberg, Davis Guggenheim e Laurene Powell Jobs.

Che aspetto avrebbe la democrazia americana nelle mani di ragazze adolescenti? Una storia politica di crescita, un’emozionante re-immaginazione di ciò che significa governare, “Girls State” segue un gruppo di giovani leader femminili – provenienti da contesti molto diversi in tutto il Missouri – alle prese con un esperimento coinvolgente per costruire un governo dalle fondamenta.

Regia:                            Jesse Moss e Amanda McBaine

Produttori:                    Jesse Moss e Amanda McBaine

Produttori esecutivi:    Nicole Stott, Jonathan Silberberg, Davis Guggenheim e
Laurene Powell Jobs

Apple TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie originali Apple sono stati premiati con 479 vittorie e 2.135 nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy “Ted Lasso” e lo storico Oscar® come Miglior film a “CODA“.

Girls 5: Teaser Promo della nuova stagione con Lena Dunham

0
Girls 5: Teaser Promo della nuova stagione con Lena Dunham

Il network americano della HBO ha diffuso il primo teaser promo di Girls 5, l’atteso quinto ciclo di episodi della serie di successo creata e interpretata da Lena Dunham.

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012.

La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con il Golden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO il 5 gennaio 2015 ha rinnovato la serie per una quinta stagione che verrà trasmessa nel 2016. Lena Dunham ha rivelato che la serie si chiuderà con la sesta stagione.

I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.

Girls 4×02: anticipazioni e promo

0
Girls 4×02: anticipazioni e promo

Si intitola Triggering, Girls 4×02, il secondo episodio del l’atteso quarto ciclo di puntate della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano dell’HBO.

In Girls 4×02 nei suoi primi giorni come studentessa laureata, Hannah scopre che può ottenere di più per il suo denaro, in Iowa. Più tardi, nel corso di una video chat, lei pungola furbescamente Marnie su Adam. Al suo primo seminario, Hannah avverte i suoi colleghi scrittori del workshop che il suo pezzo potrebbe innescare alcune intense emozioni ma non ottenere il feedback che aveva sperato.

Girls 4×10: promo del finale di stagione “Home Birth”

0

Il network americano della HBO ha diffuso il promo ufficiale di Girls 4×10, l’atteso decimo e ultimo episodio che si intitolerà “Home Birth” e che chiuderà la quarta stagione.

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con il Golden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4×06: promo dell’episodio “Close-Up”

0

Il network americano dell’HBO ha diffuso il promo ufficiale di Girls 4×06, il sesto episodio che si intitola “Close-Up” e che andrà in onda questa sera:

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con il Golden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4×01: anticipazioni e promo

0

Debutta oggi Girls 4×01, il primo episodio del quarto ciclo di puntate della serie di successo targata HBO e scritta, prodotta e interpretata da  Lena Dunham.

 

Girls 4-trailerGirls 4 è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013. La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4: Trailer della nuova stagione con Lena Dunham

0

Cresce l’attesa per la messa in onda di Girls 4, il quarto ciclo di episodi della serie televisiva di successo interpretata e prodotta da Lena Dunham e oggi l’HBO ha svelato il nuovo trailer:

https://www.youtube.com/watch?v=lWEuYfww6k4

Girls 4-trailerGirls 4 è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013. La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4: la data della Season Premiere

0

Girls 4Manca ancora un po’ all’arrivo di Girls 4, l’atteso quarto ciclo di episodi della serie di successo creata ed interpretata da Lena Dunham e trasmessa dal network amerinca della HBO. Ebbene, oggi finalmente il network ha reso nota la data ufficiale dell’inizio della nuova stagione che partirà 11 Gennaio 2015.

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.

La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4: anticipazioni sulla nuova stagione

0

Cresce l’attesa per l’arrivo di Girls 4, quarto ciclo di episodi dello show di successo interpretata e prodotta da Lena Dunham e targato HBO. E oggi per ingannare l’attesa vi sveliamo alcune anticipazioni sui primi episodi.

In Girls 4, Hannah avrà molto tempo libero dato che ha perso il suo lavoro, Elijah avrà l’occasione di coltivare le sue relazioni sociali, Ray e Marnie parleranno del da farsi prima dell’incisione e Shoshanna riuscirà ad ottenere un’intervista che avrà molto successo

Girls 4-trailerGirls 4 è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013. La serie segue le vicende di quattro amiche, poco più che ventenni, che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York.

Girls 4, Zachary Quinto guest-star

0

Girls 4Si è conclusa con ottimi risultati la terza stagione e oggi vi segnaliamo alcune anticipazioni su Girls 4, l’atteso quarto ciclo di episodi della serie di successo scritta e interpretata da Lena Dunham. Si tratta di una guest-star, ovvero l’attore Zachary Quinto prenderà parte ad uno degli episodi della 4 stagione. A confermarlo è l’HBO

Non è chiaro né il nome, né il ruolo che avrà Quinto, ma pare che sia un personaggio che si vedrà per un po’. Nella scena incriminata, la Dunham sembra stia facendo volontariato. La scena è girata a Bushwick.

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.

Girls 4, annunciata una guest star

0

Girls 4Si è chiusa con ottimi risultati la terza stagione e oggi vi segnaliamo alcune anticipazioni su Girls 4, l’atteso quarto ciclo di episodi della serie di successo di e con Lena Dunham. Il network ha annunciato che l’attrice Natasha Lyonn sarà la guest star di uno degli episodi della prossima stagione. Al momento però non sappiamo quale personaggio interpreterà.

L’attrice è nota per la sua parte in un altra serie di successo, Orange is The New Black. Lyonne si aggiunge a una stagione ricca di guest star: Gillian JacobsJason Ritter eZachary Quinto. La quarta stagione di Girls arriverà sugli schermi americani il prossimo anno.

Girls è una serie televisiva statunitense in onda sul canale via cavo HBO dal 15 aprile 2012. La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. Tra i produttori esecutivi figura Judd Apatow. La prima stagione è stata premiata con ilGolden Globe per la miglior serie commedia o musicale. La HBO ha rinnovato la serie per una quarta stagione che verrà trasmessa nel 2015. I diritti per la messa in onda in Italia sono stati ottenuti da MTV, che ha trasmesso la prima stagione dal 10 ottobre 2012 e la seconda dal 13 febbraio 2013.

Girl: recensione del film di Lukas Dhont

Girl: recensione del film di Lukas Dhont

Debutta nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2018 il regista Lukas Dhont, con il film Girl. Di origine belga, Dhont porta sul grande schermo una storia dal forte impatto, per le tematiche o per alcune sue scene. Nasce così una nuova voce nel cinema europeo su cui si possono riporre grandi aspettative per il futuro.

Struggente racconto di formazione Girl narra le vicende di Lara (Victor Polster), sedicenne determinata a diventare una ballerina. Con il supporto del padre inizia a frequentare una prestigiosa scuola di danza, ma le frustrazioni e le impazienze da adolescente rischiano di mettere seriamente a rischio il suo desiderio. Lara è infatti tormentata da un segreto non indifferente: lei era nata come ragazzo.

L’adolescenza è un periodo molto complesso, dove si cerca di formare una propria identità e di affermarsi nella società che ci circonda. Al regista tuttavia non interessa più di tanto indagare i conflitti esteriori, quanto quelli interiori. Ed è così che Girl si focalizza sulla complessità del vivere con sé stessi, specialmente quando si è ancora alla ricerca di una propria identità. Sin da subito è infatti possibile notare come la volontà della protagonista di cambiare sesso sia generalmente accettata da chi la circonda, mentre è proprio da sé stessa che nascono i crucci principali.

A complicare la situazione di Lara si aggiunge la sua volontà di diventare una ballerina, simbolo di grazia e armonia, a cui lei aspira, ma che tuttavia la fa scontrare con la dura realtà di un mondo dove si è costantemente sotto pressione per arrivare a dare il meglio di sé. La competizione non si genera tanto con le sue compagne quanto con sé stessa, spingendosi all’estremo, auto-lesionandosi o sopportando il dolore che crede di meritare.

Girl

Muovendosi così su due binari paralleli ma mai indipendenti l’uno dall’altro, il regista ci offre una panoramica della vita privata e famigliare e una della vita pubblica della protagonista. Agli occhi di lei sembrano essere due mondi nuovi, due mondi da riscoprire perché nuovi sono gli occhi che li guardano. Lara deve imparare da zero ad ambientarsi con un nuovo corpo negli ambienti che la circondano. Ma prima di tutto deve imparare ad ambientarsi al suo nuovo corpo, un corpo che non è ancora come lei desidera e che sembra tenerla incastrata a metà tra i due sessi, generando così tormenti che la spingeranno sempre più verso l’oblio.

Il giovane Victor Polster è una vera e propria rivelazione, riuscendo, a partire da una brillante e ben scritta sceneggiatura di Dhont, a diventare un tutt’uno con il suo personaggio, a farne vivere con estrema credibilità le speranze e le paure. Aiutato dai suoi tratti androgini, il giovane attore dà prova di estrema mimesi, tanto da porre realmente in confusione lo spettatore riguardo la sua natura.

Girl è un piccolo gioiello, un film tanto delicato nella narrazione, nel soffermarsi sulle piccole cose, quanto spietato nel mostrare i dolori e le azioni a cui i personaggi si spingono. Il regista non ha paura di mostrare entrambi i valori, a volte regalando carezze ai suoi spettatori, a volte dando loro veri e propri pugni nello stomaco. È un film crudo, che non nasconde l’altro lato della medaglia ma allo stesso tempo non lo estremizza mai. Non ci sono pietismi, non ci sono intenti retorici, tutto è asciutto per raccontare nel più semplice dei modi della ricerca di un’identità.

Girl: il trailer italiano del film rivelazione del Festival di Cannes

0

È stato diffuso il trailer ufficiale italiano di Girl, il clamoroso debutto alla regia del ventisettenne belga Lukas Dhont (premiato con la Caméra d’Or), nonché l’esordio a dir poco sensazionale del giovanissimo protagonista Victor Polster, premiato come Miglior attore al Certain Regard di Cannes 2018.

Girl uscirà in Italia con Teodora il 27 settembre 2018 e si candida a diventare uno dei casi cinematografici della stagione. 

Il desiderio di raccontare la storia di un personaggio simile – racconta il regista – capace di sfidare una società in cui genere e sesso sono ancora inevitabilmente connessi, era enorme. È così che è iniziato Girl, dal bisogno di dire qualcosa su come percepiamo il genere, sulla femminilità e la mascolinità. Ma soprattutto sulla lotta interiore di una giovane eroina che mette a rischio il proprio corpo per diventare la persona che vuole essere”.

Ecco il trailer di Girl

Girl, recensione del film di Lukas Dhont

Protagonista del film è Lara, adolescente con la passione della danza classica: insieme al padre e al fratellino si è trasferita in un’altra città per frequentare una prestigiosa scuola di balletto, a cui dedica tutta se stessa. Ma la sfida più grande è riuscire a fare i conti con il proprio corpo, perché Lara è nata ragazzo… Ispirato a una storia vera, il film segna due debutti-rivelazione: quello del ventisettenne regista Lukas Dhont e quello, non meno sorprendente, del giovanissimo protagonista Victor Polster.

Ispirato ad una storia vera, Girl – spiega il regista – nasce dal “desiderio di raccontare la storia di un personaggio giovanissimo, capace di sfidare una società in cui genere e sesso sono ancora inevitabilmente connessi, e dal bisogno di dire qualcosa su come percepiamo il genere, sulla femminilità e la mascolinità. Ma soprattutto sulla lotta interiore di una giovane eroina che mette a rischio il proprio corpo per diventare la persona che vuole essere. Qualcuno che sceglie di essere se stesso all’età di 15 anni, quando a molte persone occorre una vita intera”.

Girl: dal 27 settembre al cinema in Italia con Teodora

Girl: dal 27 settembre al cinema in Italia con Teodora

Salutato come una rivelazione all’ultimo Festival di Cannes, dove ha conquistato ben 4 premi da 4 diverse giurie (Caméra d’or come migliore opera prima, Premio alla migliore interpretazione della sezione Un Certain Regard, Premio Fipresci e Queer Palm), GIRL uscirà nelle sale italiane il 27 settembre, distribuito da Teodora, e si candida a diventare uno dei casi cinematografici della stagione.

Girl, recensione del film di Lukas Dhont

Protagonista del film è Lara, adolescente con la passione della danza classica: insieme al padre e al fratellino si è trasferita in un’altra città per frequentare una prestigiosa scuola di balletto, a cui dedica tutta se stessa. Ma la sfida più grande è riuscire a fare i conti con il proprio corpo, perché Lara è nata ragazzo… Ispirato a una storia vera, il film segna due debutti-rivelazione: quello del ventisettenne regista Lukas Dhont e quello, non meno sorprendente, del giovanissimo protagonista Victor Polster.

Ispirato ad una storia vera, Girl – spiega il regista – nasce dal “desiderio di raccontare la storia di un personaggio giovanissimo, capace di sfidare una società in cui genere e sesso sono ancora inevitabilmente connessi, e dal bisogno di dire qualcosa su come percepiamo il genere, sulla femminilità e la mascolinità. Ma soprattutto sulla lotta interiore di una giovane eroina che mette a rischio il proprio corpo per diventare la persona che vuole essere. Qualcuno che sceglie di essere se stesso all’età di 15 anni, quando a molte persone occorre una vita intera”.

Girl With the Dragon Tattoo: scelto lo showrunner della serie per Amazon MGM Studios

0

Dopo oltre tre anni da quando è stato annunciato inizialmente, l’adattamento televisivo di Girl With the Dragon Tattoo è finalmente entrato ufficialmente nella fase di sviluppo presso Amazon MGM Studios. Come apprendiamo da Variety Veena Sud (The Killing) è stata ingaggiata per il ruolo di showrunner.

Secondo quanto riferito, il riavvio televisivo del franchise, basato sugli omonimi romanzi thriller psicologici più venduti di Stieg Larsson , era in lavorazione nel 2020, sebbene nessuno showrunner fosse incaricato di dirigere il progetto. Un romanzo meglio conosciuto come la “Trilogia Millennium”, Larsson ha pubblicato il primo capitolo nel 2005 e da allora ha generato due sequel, come The Girl Who Played with Fire e The Girl Who Kicked the Hornets’ Nest.

I diversi adattamenti de Girl With the Dragon Tattoo

Larsson, morto nel 2004, è diventato uno degli autori più venduti dopo che i suoi libri sono stati tradotti in inglese, ispirando una serie di adattamenti cinematografici e televisivi con protagonista Lisbeth Salander, il personaggio leaser di Girl With the Dragon Tattoo

Nel 2009 è uscito il film svedese-danese Girl With the Dragon Tattoo, con Noomi Rapace e Michael Nyqvist (Mission: Impossible – Ghost Protocol). Sono seguiti due sequel, entrambi pubblicati nello stesso anno, tra cui The Girl Who Played with Fire e The Girl Who Kicked the Hornets’ Nest. La serie del 2010, intitolata Millennium, con Rapace e Nyqvist, è stata la versione ampliata della trilogia cinematografica del 2009.

Nel 2011 è stata la volta del remake inglese della versione originale Girl With the Dragon Tattoo, diretto da David Fincher che è diventato un successo di critica e commerciale, incontrando così bene il pubblico da riuscire a ottenere numerosi riconoscimenti. E’ stato da interpretato Rooney Mara e Daniel Craig. Sfortunatamente, il film del 2018 diretto da Fede Álvarez, Millennium – Quello che non uccide, non è riuscito a essere all’altezza del primo film ed è stato addirittura considerato il peggior film della serie. La trama del prossimo riavvio televisivo rimane nascosta, ma Variety ha riferito che sarà una storia a sé stante su Lisbeth Salander .

Girl With All the Gifts: poster dello zombie movie

0
Girl With All the Gifts: poster dello zombie movie

Ecco il poster di Girl With All the Gifts, l’atipico zombie movie diretto da Colm McCarthy (Peaky Blinders) con protagonista Gemma Arterton, Sennia Nanua, Glenn Close e Paddy Considine.

Ecco di seguito il manifesto:

Girl With All the Gifts

La storia del film è ambientata in un futuro in cui l’umanità è stata decimata da una specie di fungo che trasforma le persone in creature assetate di carne umana. Solo un piccolo gruppo di bambini pare essere immune agli effetti di questo fungo e, pertanto, viene studiato e sottoposto a esperimenti all’interno di una base militare situata nella campagna inglese.

Fonte

Girl power – La rivoluzione comincia a scuola: trailer del film di Amy Poehler

0

Netflix Italia ha diffuso il trailer del film Netflix Girl power – La rivoluzione comincia a scuola di Amy Poehler.

Tratto dal romanzo di Jennifer Mathieu e diretto da Amy Poehler Girl power – La rivoluzione comincia a scuola racconta di Vivian (Hadley Robinson) è una sedicenne all’apparenza timida che preferisce rigare dritto e passare inosservata. Ma quando l’arrivo di una nuova studentessa (Alycia Pascual-Peña) la obbliga a esaminare il comportamento fuori controllo dei suoi compagni di classe che imperversa a scuola, si rende conto di averne avuto abbastanza. Prendendo ispirazione dal passato ribelle della madre (Amy Poehler), Vivian pubblica anonimamente Moxie, una fanzine clandestina che denuncia i pregiudizi e i torti subiti al liceo dando vita inaspettatamente a un vero e proprio movimento. Trovandosi ormai al centro di questa rivoluzione, la ragazza instaura nuove amicizie con altre giovani donne e alleate superando le rivalità tra combriccole e club e affrontando insieme le difficoltà dell’adolescenza.

Girl Meets World: nuova serie su Disney Channel

0

Girl Meets WorldIn esclusiva solo su Disney Channel arriva la serie Girl Meets World, sequel del fortunatissimo “Crescere, che fatica!” che negli anni ’90 ha fatto appassionare un’intera generazione di teen. Cory Matthews e Topanga Lawrence, che avevano incollato allo schermo i telespettatori con le loro avventure, ci introducono la loro figlia Riley, protagonista di Girl Meets World.  L’appuntamento per tutte le famiglie è da domenica 9 novembre alle 19:50!

Divertente e coinvolgente, la serie Girl Meets World, sequel di “Crescere, che fatica!”, è ambientata a New York. La sit com racconta le avventure dell’adolescente Riley, figlia di Cory e Topanga Matthews, protagonisti della serie tv del ‘93 ora cresciuti, e della sua migliore amica Maya Hart. Le due amiche per la pelle, appena iscritte alle scuole medie, sognano di trascorrere un anno scolastico spensierato ma dovranno fare i conti con il papà di Riley che è il loro nuovo insegnante di storia e la mamma che invece gestisce il doposcuola dei ragazzi.

I 21 episodi di Girls Meets World diretti da Michel Jacobs, stesso regista dello storico successo, incolleranno allo schermo tutta la famiglia per rivivere le avventure adolescenziali e ridere insieme delle peripezie dei protagonisti ogni domenica, a partire dal 9 novembre, alle ore 19:50 su Disney Channel (canale della piattaforma Sky e Mediaset Premium)

Girasoli: il trailer del film con Gaia Girace

0
Girasoli: il trailer del film con Gaia Girace

Ecco il trailer di Girasoli, l’opera prima di Catrinel Marlon che, dopo essere stato presentato Fuori Concorso al 41.mo Festival di Torino esce al cinema il prossimo 23 maggio distribuito da Masi Film. Nel cast del film Gaia Girace (L’amica Geniale, The Good Mothers) al suo esordio in un lungometraggio, Mariarosaria Mingione, Monica Guerritore, Pietro Ragusa.

Il film, ispirato a una storia vera, racconta dei “bimbi sperduti” che abitavano i manicomi fino agli anni ’70 in Italia, cercando di restare bambini il più a lungo possibile in un luogo senza gioia, per non venire trasferiti nei reparti degli adulti. Attraverso una storia d’amore e di solidarietà femminile, i tre personaggi principali Lucia (una giovane paziente), Anna(un’infermiera alle prime armi) e la dottoressa Marie (pioniera delle successive teorie di Basaglia) mostrano un periodo storico di cambiamento della disciplina psichiatrica. Un film corale, in cui l’immaginazione dei ragazzi dimenticati è centrale.

Giraffada recensione del film di Rani Massalha

Giraffada recensione del film di Rani Massalha

Giraffada recensioneGiraffada è un piccolo gioiello, un film poetico con tratti surreali che prova a raccontare una realtà crudele e spietata come quella del conflitto arabo- palestinese attraverso gli occhi di un bambino, come se si trattasse di una favola surreale.

La storia ruota intorno a Yacine, un veterinario dello zoo di Qalqilya (Palestina) che vive solo con il figlioletto Ziad al confine con la West bank, la zona sorta vicino al muro di separazione dai coloni israeliani. Nello zoo, oltre ad una ricca varietà umana, c’è una fauna variegata dove svettano le due bellissime giraffe Rita e Brownie, la passione del piccolo Ziad. Ma una notte, durante un raid aereo, Brownie- spaventato dalle esplosioni- muore sbattendo la testa. La giraffa Rita smette di mangiare e comincia a lasciarsi morire, pur essendo incinta: l’unica soluzione per salvarla è rubare una giraffa maschio, trovandole così un nuovo compagno. Insieme alla giornalista francese Laura, reporter in cerca della verità nei territori devastati dalla guerra, Yacine e Ziad si mettono in viaggio, per portare a termine la loro pericolosa- e folle- missione.

Giraffada recensione posterPeripezie surreali e fiabesche per salvare una giraffa, due vite, un mondo animale così delicato e fragile sono le vicende che vedono però, sullo sfondo, il dramma della guerra, la devastazione che attraversa un territorio conteso e vessato da tempo immemore.

La “favola” animalista diventa una metafora più profonda per raccontare in generale l’umanità: in fondo i sentimenti che proviamo, empaticamente, per queste due giraffe e per la loro sorte, non possono non ricordarci che anche noi- dietro le sovrastrutture secolari che ci regolano e che determinano le nostre diverse società- siamo, in fondo, degli animali. Anche noi soffriamo e spesso per le stesse ragioni: il dramma di Rita e del suo piccolo, destinato a nascere e crescere senza padre, non ricorda in fondo il dramma del piccolo Ziad, cresciuto con l’amore immenso del padre ma senza l’affetto di una madre, morta prematuramente?

Il regista francese (ma palestinese di nascita) Rani Massalha confeziona un bel film per tutti dal tocco delicato e leggero, senza perdersi nelle assurde lotte tra fazioni politiche e ideologie diverse, bensì mettendo in risalto una storia universale che, a partire da un piccolo spunto, prova a raccontare una dimensione universale che coinvolge tutti gli essere umani e le logiche del sentimento che ci legano l’uno all’altro: un padre ad un figlio, un uomo ad una donna, gli amici e tutti gli esseri umani in generale, pronti ad aiutarsi nelle situazioni di pericolo e pronti a sacrificare tutto quello che hanno (come accade a Laura o a Yohav) in nome di un ideale più alto, in nome della libertà stessa, per permettere ad ognuno di vivere liberamente- e con coraggio- la propria esistenza, anche a costo di rischiare tutto e di mettersi in gioco fino in fondo.

Gipi: intervista al regista di Il ragazzo più felice del mondo

0

Guarda la nostra intervista a Gipi, fumettista pisano regista del film Il ragazzo più felice del mondo, presentato a Venezia 75, nella sezione Sconfini.

[brid video=”383708″ player=”15690″ title=”Gipi intervista al regista di Il ragazzo pi felice del mondo”]

È una storia vera. C’è una persona che da più di vent’anni manda lettere a tutti gli autori di fumetti italiani spacciandosi per un ragazzino di quindici anni. Nelle lettere chiede sempre “uno schizzetto” in regalo. C’è un fumettista italiano, Gipi, che inizia a indagare su questa persona. Vuole girare un documentario, trovare questa persona, intervistare gli altri autori che hanno ricevuto la lettera. Per realizzarlo, recluta degli amici. Sono solo degli amici.

Venezia 75: Il ragazzo più felice del mondo, recensione del film di Gipi

Completamente incompetenti. Ma c’è una storia da raccontare e, per Gipi, raccontare storie è la cosa più importante che c’è. Ma questa è anche una storia non scritta, che si adatta alle scoperte del momento. Ma le cose non vanno mai come vorremmo. E durante la lavorazione del documentario tutto si trasforma, sfugge, scappa di mano. Ed è così che Gipi si troverà a dover riflettere sul senso stesso del “raccontare storie” e sulle scelte morali che stanno a monte di questo desiderio. Cercando “il ragazzo più felice del mondo”, in una ricerca maldestra e dai contorni comici e deliranti, Gipi troverà tutt’altro, e lo stesso documentario, alla fine, si trasformerà in un film.

Gipi e i suoi eroi al Linea d’Ombra festival di Salerno

0
Gipi e i suoi eroi al Linea d’Ombra festival di Salerno

Venerdi 14 dicembre è la penultima giornata della XXIII edizione di Linea d’Ombra, il festival diretto da Luigi Marmo in programma a Salerno fino a sabato 15 dicembre.

Ospite per la sezione “Incontri” Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi. Prima dell’incontro l’autore introdurrà al Cinema Fatima il suo film: Il ragazzo più felice del mondo. La priezione del film avverra presso il Cinema Fatima alle ore 19:00 ad ingresso libero. L’incontro con l’artista si terrà presso la Sala Pasolini alle ore 21:30, sempre ad ingresso libero fino ad esaurimenti posti.

Storie a fumetti, acquerelli, illustrazioni, ma anche racconti e attività di regista, frutto di una creatività senza confini. Val la pena ripercorrere dal vivo gli orizzonti di un narratore che ha fatto del racconto una forma d’arte intima e sorprendente. Il fumettista, illustratore e regista pisano Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi, prima introduce al pubblico del Festival il suo ultimo film Il ragazzo più felice del mondo e poi si racconta, dialogando con Boris Sollazzo per parlarci dei suoi “eroi”.

Nasce come fumettista ad olio e ad acquerello e si caratterizza fin da subito grazie al suo realismo di cronaca, vincendo già nel 2006 premi all’avanguardia come il Premio Goscinny e il Premio al Miglior Album al Festival International de la bande dessinée d’Angouléme. Ricordato inoltre per la collaborazione con il quotidiano La Repubblica per il quale illustra racconti e articoli.

Gipi: intervista al regista di Il ragazzo più felice del mondo

Nel 2011 gira il suo primo film dal nome L’ultimo terrestre seguito dal mediometraggio Smettere di Fumare Fumando presentato al Torino Film Festival nel 2012.

Il suo fumetto Unastoria entra nei dodici finalisti del Premio Strega del 2014 aggiudicandosi il primato come romanzo a fumetti a ricevere la candidatura nella storia del premio letterario. Nel 2016 pubblica il graphic novel La terra dei figli, disegnato completamente in bianco e nero e ambientato in un futuro distopico e desolato.

La sinossi del suo ultimo film: Tratto da una storia vera. C’è una persona che da più di vent’anni manda lettere a tutti gli autori di fumetti italiani spacciandosi per un ragazzino di quindici anni. Nelle lettere chiede sempre “uno schizzetto” in regalo. C’è un fumettista italiano, Gipi, che inizia a indagare su questa persona. Vuole girare un documentario, trovare questa persona, intervistare gli altri autori che hanno ricevuto la lettera.

Giovanni Veronesi inaugura il Festival di Roma 2013 con L’ultima ruota del Carro

l'ultima ruota del carroGiovedì 14 novembre appuntamento nelle sale italiane per il nuovo film di Giovanni Veronesi, L’ultima ruota del carro. Il film vede protagonista l’ormai affermatissimo Elio Germano, reduce dal noir Padroni di Casa, nei panni di Ernesto Marchetti, un uomo normale, con una vita fatta di lavoro, fatiche,’70 ad oggi, come si intuisce dall’accattivante trailer, rilasciato a inizio ottobre. “È la amori e delusioni. E con la storia di Ernesto, la pellicola racconta quella del nostro Paese dagli anni storia di un cittadino italiano con il vizio dell’onestà – ha spiegato Germano – lontano dai classici stereotipi”. Fanno compagnia al giovane attore romano, decollato anni e anni fa come Er Pasticca in Un medico in famiglia, Alessandra Mastronardi (la moglie di Ernesto, Angela), Ricky Memphis (Giacinto) e ancora Ubaldo Pantani, Sergio Rubini, Virginia Raffaele, Alessandro Haber, Maurizio Battista. L’ultima ruota del carro è stato scritto da Veronesi, dal fedelissimo Ugo Chiti, da Filippo Bologna e da Ernesto Fioretti, la persona le cui vicende hanno ispirato il soggetto. Prodotto da Warner Bros e Fandango in associazione con Ogi Film, L’ultima ruota del carro avrà l’onore, venerdì 8 novembre, di aprire (fuori concorso) l’ottavo Festival Internazionale del Film di Roma. Sarà proiettato nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica alla presenza di regista e attori. Prevista anche la partecipazione di Elisa: la cantautrice triestina ha infatti composto la colonna sonora della nuova fatica di Veronesi.

l'ultima ruota del carro 2C’è attesa, per L’ultima ruota del carro, che si fa avanti con una certa ambizione e il desiderio di lasciare qualcosa di più oltre a un paio di ore piacevoli, ben interpretate, su note probabilmente di grande qualità. Un respiro più ampio, quindi, rispetto a genitori e figli da agitare e a una nutrita serie di manuali d’amore. Parlare dell’Italia e di quasi mezzo secolo di storia patria, certo, è un’opportunità, una leva per fare film di peso che tocchi con cura e delicatezza il piccolo e il grande, le storie e la Storia; ma dietro l’angolo c’è sempre in agguato il rischio di spiccare un salto nel vuoto – o fare il classico passo più lungo della gamba – dal quale nemmeno un cast di tutto rispetto può preservare. D’altronde, un film non è soltanto un investimento economico, ma anche artistico, di credibilità artistica. Non resta che prender posto in sala – l’8 novembre per i fortunati presenti al Festival romano, poco più tardi per i profani – per farsi un’idea.

La nostra foto gallery del Festival:

[nggallery id=325]

 

Giovanni Troilo, regista di Vesuvio, racconta il suo documentario presentato al Noir in Festival

0

L’area che comprende il Vesuvio e i Campi Flegrei —il secondo super-vulcano che periodicamente ricorda agli abitanti delle zone di Agnano, Pozzuoli e Bagnoli della sua esistenza attraverso stormi sismici ricorrenti—, è la più densamente abitata d’Europa. In caso di eruzione i risultati sarebbero catastrofici.

Abbiamo incontrato Giovanni Troilo, regista del documentario Vesuvio, in occasione della presentazione del film al Noir in Festival. Documentarista di grande successo, noto principalmente per il suo lavoro con Sky Arte, che porta avanti da circa dieci anni (di recente abbiamo visto Frida Viva la Vida), Troilo si presenta al festival con un documentario insolito, dal grande fascino. Ma che ci fa un documentario sulla regione vulcanica del napoletano nella selezione di un festival dedicato al cinema di genere noir?

È un linguaggio al confine tra fiction e documentario, e devo dire che questa modalità di racconto a Napoli funziona particolarmente bene. La prima volta che ho pensato di fare questo film, immaginavo di realizzare un mockumentary su questo allarme eruzione, su una possibile messa in atto del piano di evacuazione. In realtà sin dai primi sopralluoghi è stato subito chiaro che la finzione da noi immaginata non sarebbe stata nemmeno vagamente simile alla messa in scena del reale che avremmo intercettato Nella maggior parte dei casi i protagonisti delle molte storie del film non li abbiamo cercati, ci siamo imbattuti in loro. I più importanti sono state delle vere e proprie epifanie, spesso giunte nel momento in cui, dopo una lunga giornata di esplorazione, eravamo ad un passo dal desistere.

Ad esempio durante le prime giornate di sopralluoghi, dopo una serie di insuccessi, eravamo diretti al cratere e su questa strada verso l’apocalisse, tra le ultimissime case che affollano il cono del Vesuvio, abbiamo scorto un’insegna: Paradise Tv! La prima epifania ci aveva portato ad una delle storie più importanti del film.

Come hai rintracciato i personaggi e le storie, e quanto tempo hai impiegato?

Abbiamo iniziato con l’idea di questo film nel 2018, ci è voluto tanto. È stato un paziente spendere del tempo per cercare di cogliere l’essenza del luogo. In questo senso è stato fondamentale avere un team che, innamoratosi del progetto, ha deciso di sposarlo in toto facendosi carico dei molti sacrifici. Oltre al produttore Davide Azzolini che ha deciso di imbarcarsi su questo progetto totalmente al buoi, sono molto grato al cameraman Valerio Coccoli, al fonico Renato Grieco e soprattutto ad Allegra Nelli che è stata fondamentale nella ricerca delle storie e nella relazione continua con questi personaggi.

L’idea di avere tanti protagonisti che potessero portare ad una percezione collettiva e condivisa di questo senso del pericolo e di come ci si può convivere, che investe tutti dalla nascita alla morte, era necessario. Con il tempo mi sono fatto l’idea che questo gigantesco apparato vulcanico somiglia molto a quelli che Timothy Morton definisce iperoggetti, ovvero degli oggetti così grandi e multidimensionali che risulta impossibile alla singola percezione umana leggerne l’interezza.

La soluzione che abbiamo tentato è stata quella di aggregare le singole percezioni in una sorta di rete sensoriale collettiva per provare a leggere meglio questo oggetto così complesso. Che continua a sfuggire soprattutto per la così grande differenza di  scala temporale  che c’è tra la vita di un apparato vulcanico e quella di un essere umano.

Il film è molto democratico nelle esistenze che racconta, dal Vescovo che presenzia il miracolo di San Gennaro al fabbricante di fuochi d’artificio, tutte le storie hanno la stessa importanza. Di alcune Giovanni Troilo è testimone, di altre è partecipe, con domande e interviste vere e proprie ai personaggi che di volta in volta incontra. In base a cosa hai scelto di intervenire o meno?

C’è una componente istintiva molto forte per progetti di questo tipo. Dipende molto dal tempo, ma anche dall’utilità che ci può essere nel chiedere qualcosa, quando la storia non passa chiaramente attraverso le immagini. Io credo fermamente che, anche di fronte alla forza delle parole, spesso un’immagine possa essere molto più permeante. Poi sicuramente c’è una questione di bilanciamento del racconto, infatti non è un caso che l’aspetto informativo sia delegato al personaggio del vulcanologo. Questo serve allo spettatore per orientarsi, ed è lo scheletro minimo per avere la possibilità di avere altri momenti lisergici. Il tentativo era quello di  far partire lo spettatore dalla terra ferma, e di traghettarlo pian piano al largo. Per ritrovarsi qualche minuto dopo un po’ disorientati, per scoprire che sotto i piedi la terra non è così fissa, ma trema, e trovarsi in un nuovo territorio con nuove regole fisiche, in cui non si può far altro che abbandonarsi e provare a immedesimarsi.

Nelle note di regia scrivi “A Napoli non si è vicini o dentro a un vulcano. Si è vulcano.” Come sei stato accolto?

Benissimo. Sono stato felicissimo di avere la possibilità di fare un progetto del genere a Napoli, dove avevo già fatto diversi lavori ma con un respiro minore. È una città che mi dà una carica energetica che mi dura per anni. Ero certo della risposta e le aspettative sono state più che confermate.

In che modo Vesuvio si inserisce nel tuo percorso artistico che di recente si era focalizzato prevalentemente sul documentario d’arte?

Ci sono dei progetti che abbracciano archi di tempo così differenti che necessariamente devono convivere sul piano temporale. L’ultimo lavoro di questo tipo che avevo fatto è stato Coeurope, un documentario molto affine nell’approccio a Vesuvio e la cui lavorazione ha richiesto moltissimo tempo. Sarebbe bellissimo fare solo questo, ma anche impensabile. E così ci sono questi documentari d’arte che amo moltissimo e che da quasi dieci anni realizzo per Sky Arte. Mi appassiona molto il fatto di poter sperimentare dei linguaggi e di poterli portare al cinema, è capitato di recente con Frida, con Monet e succederà di nuovo con un progetto su Borromini.

Presentato in anteprima al Noir in Festival a Milano, Vesuvio uscirà a marzo in day and date, al cinema che in streaming, sulla piattaforma IWonder di I Wonder Pictures, accompagnato anche da presentazioni con i protagonisti.

Giovanni Ribisi si unisce a Sean Penn

0

Giovanni Ribisi ha ottenuto un ruolo da co-protagonista in The Gangster Squad, prossimo film di Ruben Fleischer (Zombieland).

Giovanni Maini: 10 cose che non sai sull’attore

Giovanni Maini: 10 cose che non sai sull’attore

Sono bastati pochi ruoli a Giovanni Maini per affermarsi come uno dei più promettenti giovani attori del panorama italiano. Ad oggi presente unicamente in alcune serie TV, egli sembra avere tutto il potenziale per espandere sempre più la propria popolarità, distinguendosi anche in altri contesti. Tra ottima presenza scenica e doti attoriali in costante miglioramento, Maini è davvero uno dei nomi da tenere d’occhio per il futuro.

Ecco 10 cose che non sai di Giovanni Maini.

Giovanni Maini: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in diverse serie TV. Il debutto come interprete avviene nel 2020, quando recita nel ruolo di Edoardo nella serie Summertime, con protagonista Ludovico Tersigni. Maini riprende poi il suo personaggio anche nella seconda e nella terza ed ultima stagione. In seguito ha poi recitato nella serie Nudes (2021), dove interpreta Tommi, mentre nel 2022 è stato tra i protagonisti di Buongiorno mamma!, dove recita accanto a Raoul Bova.

2. Non ha ancora compiuto il debutto sul grande schermo. Attualmente l’attore non ha ancora avuto modo di recitare in un lungometraggio per il cinema. Grazie alla popolarità ottenuta negli ultimi anni è però lecito aspettarsi che anche questo traguardo verrà ben presto raggiunto, portando dunque l’attore ad estendere la propria popolarità anche sul grande schermo.

Giovanni Maini è su Instagram

3. Ha un profilo sul social network. Giovanni Maini è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 103 mila persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena 46 post, la maggior parte relativi alle sue attività come attore. Si possono infatti ritrovare diverse immagini legate a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Non mancano però anche immagini inerenti la sua quotidianità, tra attività e amici. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

4. Non è presente su altri social. Instagram sembra essere l’unico social network dove è possibile seguire l’attore attraverso un suo account ufficiale. Non risultano infatti esserci profili verificati su altre piattaforme come Twitter o Facebook. Ciò permette anche all’attore di non dover spendere troppo tempo su queste piattaforme, evitando di condividere ogni dettagli della propria vita.

Giovanni Maini Summertime

Giovanni Maini ha una fidanzata?

5. È molto riservato. Nonostante la popolarità raggiunta, Maini non si è lasciato andare ad un’eccessiva sovraesposizione mediatica, mantenendo invece un forte riserbo per quanto riguarda la sua vita privata. Al momento, dunque, non è noto se sia o meno impegnato in una relazione sentimentale. L’attore non lascia infatti trasparire nulla a riguardo, né nelle sue interviste né sui suoi profili social.

Giovanni Maini in Summertime

6. Si era candidato per un altro progetto. L’attore ha raccontato di aver ottenuto il ruolo di Edo nella serie Netflix Summertime in modo del tutto inaspettato. Egli si era infatti inizialmente deciso a partecipare alle selezioni per il film Volevo nascondermi, con Elio Germano e dedicato al pittore Liguabue. Pur non avendo ottenuto alcun ruolo, Maini è in seguito stato ricontattato dai produttori, che gli hanno proposto di candidarsi per la serie Summertime. Dopo alcuni provini sostenuti, egli ha infine ottenuto il ruolo.

7. Ha avuto tempo per studiare. Parallelamente al lavoro sul set della serie, Maini stava completando i suoi studi liceali. L’attore ha raccontato di essersi confrontato con la produzione a riguardo, ottenendo la possibilità di avere del tempo da poter dedicare allo studio. Alle fine egli è riuscito a portare a termine con successo entrambe le cose, riprendendo poi il ruolo di Edo anche nelle due successive stagioni.

Giovanni Maini fidanzata

Giovanni Maini in Skam Italia

8. Non ha recitato nella serie Netflix. Ogni volta che un giovane attore diventa popolare, in molti si chiedono se abbia recitato o meno nella popolare serie Skam Italia, dedicata alle vite di un gruppo di adolescenti e disponibile sulla piattaforma Netflix. Come per Damiano Gavino, anche per Giovanni Maini si è erroneamente diffusa tale convinzione. L’attore, tuttavia, non ha partecipato alla serie, anche se non è da escludere che possa prendervi parte in futuro qualora vi saranno ulteriori stagioni.

Giovanni Maini: qual è la sua agenzia

9. È rappresentato da una nota agenzia. Maini è attualmente rappresentato dalla ttAgency, un’agenzia di rappresentanza, consulenza e promozione artistica rivolta ad attori, sceneggiatori e registi. Grazie al lavoro con quest’agenzia, che rappresenta numerosi volti noti del cinema italiano, Maini ha avuto possibilità di trovare importanti opportunità come attore, recitando in diversi progetti.

Giovanni Maini: età e altezza dell’attore

10. Giovanni Maini è nato a Bologna, il 19 febbraio del 2000. L’attore è alto complessivamente 1.83 metri.

Fonte: Instagram, ttAgency

Giovanna Taviani racconta le sue Eolie

0
Giovanna Taviani racconta le sue Eolie

giovanna_taviani

Figliodoro è il soprannome di un pescatore di Lipari che si chiama Francesco D’Ambra. Alla proiezione del film-documentario di Giovanna Taviani, avvenuta ieri, 30 Marzo, alla Casa del Cinema, parla in qualità di protagonista dell’opera di Giovanna ma soprattutto di uomo innamorato delle proprie terre, le Eolie, vere protagoniste di  Fughe e Approdi che uscirà Venerdì 8 Aprile nelle sale.

Giovanna Mezzogiorno: 10 cose che non sai sull’attrice

Giovanna Mezzogiorno: 10 cose che non sai sull’attrice

Tra le più premiate e apprezzate interpreti italiane, Giovanna Mezzogiorno si è da sempre distinta per le sue scelte in ambito cinematografico, che l’hanno portata in più occasioni a ricoprire ruoli da protagonista, collaborando con importanti attori e registi, e ottenendo in più occasioni il plauso della critica.

Tra i meriti della Mezzogiorno vi è inoltre quello di aver portato sul grande schermo personaggi tragici, esseri umani piegati dalla vita ma con ancora barlumi di speranza a cui aggrapparsi.

Ecco 10 cose che non sai di Giovanna Mezzogiorno.

Giovanna Mezzogiorno: i suoi film

1. Ha recitato in noti film italiani. L’attrice debutta al cinema nel 1997 con il film Il viaggio della sposa, per poi recitare in Del perduto amore (1998), Un uomo perbene (1999) e Asini (1999). Nel 2001 ottiene grande popolarità grazie al film L’ultimo bacio, di Gabriele Muccino. Con la fama acquisita ottiene ruoli di rilievo in film come La finestra di fronte (2003), La bestia nel cuore (2005), Lezioni di volo (2007), L’amore ai tempi del colera (2007), Palermo Shooting (2008) e Vincere (2009), che le fa guadagnare nuove lodi da parte della critica. Negli ultimi anni recita in Basilicata coast to coast (2010), I nostri ragazzi (2014), Come diventare grandi nonostante i genitori (2016), La tenerezza (2017), Napoli velata (2017) e Tornare (2019).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso degli anni la Mezzogiorno è apparsa anche sul piccolo schermo, recitando sia in film come Più leggero non basta (1999) e Il segreto di Thomas (2003), sia in serie come I miserabili (2000), Virginia, la monaca di Monza (2004) e nella terza stagione di In Treatment (2017), dove ricopre il ruolo di Adele, recitando accanto all’attore Sergio Castellitto. Nel 2019 è invece protagonista in TV della serie La compagnia del cigno.

3. Ha partecipato al doppiaggio di un film. Nel 2016 l’attrice viene scelta per partecipare al doppiaggio del film Il libro della giungla, live-action del classico Disney diretto da Jon Favreau. Qui l’attrice presta la voce al celebre serpente Kaa, che in lingua inglese ha la voce di Scarlett Johansson.

giovanna-mezzogiorno-instagram

Giovanna Mezzogiorno non è su Instagram

4. Non ha un profilo su Instagram. L’attrice si è dichiarata profondamente critica nei confronti dei social network, affermando di ritenersi «sbalordita da questa voglia di essere continuamente guardati in ogni fase della propria vita». La Mezzogiorno ha per tanto confermato di non possedere alcun profilo sui vari social network.

Giovanna Mezzogiorno: marito e figli

5. È sposata. Sul set del film Vincere, l’attrice conosce il macchinista Alessio Fugolo, con cui intraprende una relazione. Dopo pochi mesi i due si sposano, nel 2009, con una cerimonia civile particolarmente riservata, a chi sono invitati solo i parenti e gli amici più stretti.

6. Hanno avuto due gemelli. Nell’agosto del 2011 la coppia dà alla luce due gemelli, e a comunicare la notizia è l’ufficio stampa dell’attrice. Nel corso degli anni, come è normale che sia, i due genitori si dimostrano particolarmente protettivi, evitando che i riflettori della loro vita professionale si riversino anche su quella privata.

Giovanna Mezzogiorno: chi sono i suoi genitori

7. È figlia d’arte. L’attrice è figlia del noto attore napoletano Vittorio Mezzogiorno, celebre tanto per i suoi ruoli cinematografici quanto per quelli teatrali. Sua madre è invece Cecilia Sacchi, anche lei nota attrice, e figlia a sua volta del celebre critico cinematografico Filippo Sacchi, nonno di Giovanna.

giovanna-mezzogiorno-altezza

Giovanna Mezzogiorno e Piazza Fontana

8. Ha recitato nella docufiction. Nel dicembre del 2019 l’attrice torna in televisione con la docufiction Piazza Fontana. Io ricordo, andata in onda proprio il 12 dicembre, nel cinquantesimo anniversario dalla nota strage. Qui l’attrice ricopre il ruolo di Francesca, attraverso cui si intreccia la narrazione storica con l’amore di una figlia per il padre.

Giovanna Mezzogiorno: il suo 2019

9. È tornata a recita al cinema. Il 2019 ha segnato il ritorno al cinema per l’attrice, che ha recitato nel film Tornare, presentato alla Festa del Cinema di Roma. Nello stesso anno ha poi preso parte alle riprese del film Gli indifferenti, basato sull’omonimo romanzo di Alberto Moravia, ed atteso al cinema nel corso del 2020.

Giovanna Mezzogiorno: età e altezza

10. Giovanna Mezzogiorno è nata a Roma, Italia, il 9 novembre 1974. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Giovani, carini e … ricchissimi: i 10 under 30 più ricchi del mondo

0

Il titolo del famoso film con Ben Stiller diceva Giovani, Ricchi e Disoccupati, tuttavia i dieci soggetti che vi mostriamo adesso sono tutto fuorchè Disoccupati e di conseguenza poveri.

 

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità