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Pacific Rim: Guillermo Del Toro spera in una trilogia

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Pacific Rim: Guillermo Del Toro spera in una trilogia

pacific-rimGuillermo Del Toro ha fatto alcune dichiarazioni interessanti in merito al suo prossimo e atteso sequel di Pacific Rim.

“La direzione che il film sta prendendo è molto diversa da quella del primo film. Tutto ciò che posso dire è che alcuni dei personaggi che conosciamo torneranno, altri no perchè abbiamo deciso di essere ambiziosi e ci siamo detti ‘giriamo tre film’, quindi i personaggi arriveranno alla fine del secondo film, sperando che ci daranno una spinta per il terzo. Spero che alle persone piaccia, ma sarà un film molto diverso dal primo”.

“Abbiamo finito la prima stesura della sceneggiatura ora, e passeremo i prossimi 4 o 5 mesi a sistemarla prima di partire con la pre-produzione che cominceremo il prossimo Agosto-Settembre. Cominceremo a girare tra Novembre e Dicembre 2015.”

Fonte: CS

Big Eyes: poster del film di Tim Burton con Amy Adams

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Big Eyes: poster del film di Tim Burton con Amy Adams

Ecco il primo poster di Big Eyes, il nuovo film diretto da Tim Burton che vede protagonista Amy Adams accanto a Christoph Waltz.

GUARDA IL PRIMO TRAILER DEL FILM

big eyes poster

LEGGI ANCHE: Tim Burton, Amy Adams e Christoph Waltz sul set di Big Eyes

Ricordiamo che ad interpretare Keane sarà l’attrice Amy Adams. Keane è nota per essere una pittrice le cui creazioni si distinguono per la rappresentazione di bambini dagli occhi grandi che sono diventati il primo esempio di successo di massa nel mercato dell’Arte del 1950. Il film racconterà la vista dell’artista dal momento della comparsa del movimento femminista che la porta ad affrontare una dura causa con contro il marito, che avrà il volto di Christoph Waltz e che ha sostenuto e finanziato la sua carriera di pittrice.  Il ruolo di Danny Huston, invece sarà quello di un giornalista di pettegolezzi, ed è attualmente la stelle della serie televisiva “Magic City”. Inoltre, la pellicola è stata recentemente acquistata durante il Festival di Cannes 2013 da Lucky Red che lo distribuirà per in Italia.

Big Eyes si baserà su una sceneggiatura scritta da Alexander e Larry Karaszewski, coppia di scrittori che ha già lavorato con Tim Burton in Ed Wood.

Fonte: CS

Festival di Roma 2014: incontro con Tomas Milian. “Monnezza? Non escludo il ritorno”

Tomas MillianNon solo la cerimonia di ieri, ma anche l’accoglienza di oggi pomeriggio sono state all’insegna dell’entusiasmo e dell’affetto che gli abitanti di Roma provano nei confronti di questo camaleontico attore. Appena è salito sul palco- dopo una clip celebrativa che raccoglieva alcune delle sue interpretazioni più celebri- Milian ha ricevuto una standing ovation generale con veri e propri cori da stadio e dimostrazioni d’affetto collettivo, che l’attore ha cercato di ricambiare elargendo baci e frasi d’affetto: per lui Roma è un vero e proprio amore infinito verso una città che lo ha accolto e che ha ricoperto la funzione di una seconda madre per lui, che non ha mai ricevuto affetto dai genitori, troppo rigidi, tradizionalisti e disinteressati al figlio.

Mentre racconta degli aneddoti sulla sua infanzia, su sua moglie- scomparsa e alla quale ha dedicato il premio di ieri- e su quali scelte lo hanno spinto ad intraprendere il difficile mestiere d’attore, Milian si commuove spesso, investendo anche il pubblico con la sua sincera onda emotiva. Ricorda la sua scelta di passare da un cinema impegnato ed intellettuale ad uno più popolare che gli ha garantito il successo e l’amore del pubblico, grazie ai cult immortali che ha realizzato, tra spaghetti western e poliziotteschi immortali, prima di essere accolto definitivamente tra le braccia di Hollywood collaborando con maestri come Steven Soderbergh, Steven Spielberg e Tony Scott (solo per citarne alcuni). Si dilunga nel narrare di quando, una volta terminato l’Actors Studio, cominciò a recitare in teatro in ruoli complessi e rischiosi- arrivando addirittura a mettersi a nudo nei primi anni ’60- prima di essere notato dal compositore Gian Carlo Menotti che lo portò in Italia per un provino, inaugurando così la sua carriera grazie al cult di Mauro Bolognini La Notte Brava. 

Tra un ricordo dal sapore amarcord e un altro, Milian trova anche il tempo di rivelare un suo grande desiderio: tornare ad interpretare sul grande schermo il suo amato Monnezza, magari insieme al figlio adottivo.

Kahil Gibran’s The Prophet: recensione

Kahil Gibran’s The Prophet: recensione

Kahil Gibran’s The Prophet è il racconto di un’amicizia tra una ragazzina dispettosa con un passato turbolento e un poeta imprigionato per le sue idee di vita. Alla vicenda s’intrecciano le celebri parole di Gibran tratte dal libro Il Profeta in cui si riflette sulla vera natura dell’amore, del lavoro, della libertà e del matrimonio.

Kahil Gibran’s The Prophet scritto e diretto da Roger Allers è una sceneggiatura divisa per scenari in cui ogni volta visitiamo il pensiero del poeta attraverso diverse tecniche di animazione. Queste sono racchiuse nella cornice di Mustafa e Almitra, in essa troviamo rappresentate storie fittizie e personaggi inventati che sono collocati in un luogo immaginario (Orfalese) che è il frutto della fusione degli ambienti caotici del Nord Africa e le tonalità calde del Sud d’Europa. La storia prende vita in un unico giorno e segna, in maniera velata, la vita dei grandi filosofi perseguitati per le loro idee “politiche” che minacciano il potere del regime e svegliano la coscienza del popolo.

Kahil Gibran’s The ProphetRelegare il film in uno stile, come quello dell’animazione, potrebbe essere un errore poiché questo premia e valorizza la scelta di esprimere la poesia e i messaggi che porta con sé il pensiero di Gibran. Le parole, molto semplici e profonde, riflettono storie comuni e valori universali che danno la possibilità di utilizzare diversi tipi di animazioni.

Troviamo per esempio le recenti animazioni in CGI nelle canzoni e nei passaggi tra uno scenario e l’altro, ma anche l’uso dei pastelli per i frutti della natura, fino all’utilizzo degli acquarelli per lo scenario relativo alla libertà. Il film in queste digressioni temporali diventa una potente allegoria, mai specificamente caratterizzata ma che fa leva sull’immaginario collettivo e da modo allo spettatore di essere trascinato nel turbinio e nel flusso di pensiero dell’autore. Questo permette inoltre di caratterizzare il personaggio di Mustafà in un simbolo, ponderato e saggio, amato da tutti e rispettato per il suo “lavoro sulle parole”.

In Kahil Gibran’s The Prophet sono presenti numerosi doppiatori quali: Quvenzhané Wallis, Salma Hayek, Alfred Molina, Frank Langella ma è nella voce di Liam Neeson, nel ruolo del poeta, che spicca il tono pacato e ipnotico, che rimarca la semplicità delle personalità di Mustafa e il suo lavoro.

Kahil Gibran’s The Prophet è un caleidoscopio di colori di colori e di luci, in cui il flusso narrativo si unisce a quello della coscienza. L’utilizzo di temi-capitoli ci da modo di sviscerare le sfumature dei bisogni e dei desideri riscoprendo così il pensiero universale di Gibran.

Z Nation 1×06: anticipazioni e promo

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Si intitola Resurrection ZZ Nation 1×06, il sesto episodio della prima stagione della serie televisiva concorrente a The Walking Dead e trasmessa dal network americano SyFy.

http://youtu.be/R19cKYEHf9c

In Z Nation 1×06, I superstiti finiscono per incrociare un gruppo di sopravvissuti apparentemente troppo bello per essere vero, ma che nasconde una setta religiosa davvero spietata. L’incontro da inizio ad una serie di disperati avvenimenti.

Festival di Roma 2014: Video commento The Knick e Still Alice

Festival di Roma 2014: Video commento The Knick e Still Alice

Still Alice

Nel secondo giorno della nona edizione Festival Internazionale del Film di Roma è stata presentata la serie tv The Knick che porta con sé l’illustre firma di Steven Soderbergh. Ambientata nella New York del 1900, il brillante dottor John Thackery assume la guida del reparto di chirurgia del Knickerbocker Hospital, noto semplicemente come “The Knick”, dopo l’improvviso suicidio del suo mentore, J.M. Christiansen. Thackery, medico di fama che opera con innovative tecniche di chirurgia, è tuttavia afflitto da dipendenza da cocaina. L’ospedale, gestito dalla figlia del principale finanziatore, Cornelia Robertson, tenta di porre rimedio all’indebitamento attirando pazienti benestanti, cercando di non sacrificare la qualità delle cure. Cornelia è artefice, nonostante le opposizioni di Thackery, dell’ingresso nell’equipe di chirurgia di Algernon Edwards, medico di colore formatosi in Europa.
Nel cast troviamo: Clive Owen, André Holland, Juliet Rylance, Eve Hewson e Michael Angarano.

Nella sezione Gala è stato presentato Still Alice film di Richard Glatzer e Wash Westmoreland. Alice Howland felicemente sposata e madre di tre ragazzi, è una rinomata professoressa di linguistica che, improvvisamente, inizia a dimenticare le parole. Quando le diagnosticano una forma precoce di Alzheimer, Alice e la sua famiglia vedono messi a dura prova i loro rapporti. La sua battaglia per cercare di rimanere legata alla persona che era una volta è terribile, commovente e ammirevole.
Nel cast troviamo: Julianne Moore, Kristen Stewart, Alec Baldwin, Kate Bosworth e Hunter Parrish.

Se non vedi il video clicca qui

https://www.youtube.com/watch?v=Q5GyjcZtPF8&feature=youtu.be

Festival di Roma 2014: The Lies of the Victors recensione

 The Lies of the VictorsLa storia è scritta dai vincitori, si dice, ma spesso i vincitori non dicono la verità, e qualche volta chi dovrebbe far venire alla luce questa discrepanza non è disposto, o non è in grado, di smascherare ‘le bugie dei vincitori’. Forse è questa la chiave di The Lies of the Victors, quarto lungometraggio del regista tedesco Christoph Hochhäusler, che porta al Festival di Roma 2014, nella sezione Cinema d’Oggi, la pellicola che viaggia sulle frequenze del cinema politico, pur raccontandolo dal punto di vista della stampa, con le sue imperfezioni e anche con il suo potere.

Fabian Groys, giornalista d’assalto di un settimanale politico, gode di grande libertà perché le sue storie vendono. Dopo aver fallito uno scoop riguardante l’esercito tedesco, il direttore gli affida una giovane tirocinante. Fabian, che non sopporta di lavorare in coppia, la incarica di seguire quello che si presenta come il classico servizio da tabloid: un uomo si è suicidato gettandosi nella fossa dei leoni dello zoo. Grazie alla caparbietà della ragazza, emergono indizi che permettono di pensare che il caso cui stava lavorando Fabian e la morte dell’uomo siano connessi.

The Lies of the Victors 2 The Lies of the Victors manca clamorosamente il bersaglio: un film che si muove sul limite tra vero e falso, che si fonda su ritmi da thriller, che dovrebbe farci appassionare alla causa e agli avventurosi protagonisti, si rivela invece confuso, contorto, dispiegando una narrazione difficile da decifrare ed uno stile registico forzosamente ricercato e invadente.

Eppure i temi che si prova a ‘scomodare’ sono importanti e di attualità, come il potere della stampa, appunto, un potere immenso che contribuisce a formare l’opinione pubblica, oppure la classica contrapposizione tra singolo vessato dalla potente multinazionale. Argomenti di peso, di grande attualità, che si risolvono in situazioni banalizzate dalla continua necessità di mettere in mostra l’aspetto glamour di una storia che poteva senza dubbio farne a meno.

Il principale peccato di The Lies of the Victors è però la mancanza di chiarezza, l’incapacità della storia di farsi seguire e la mancata capacità di coinvolgere lo spettatore in una vicenda potenzialmente molto interessante.

Festival di Roma 2014: intervista a Clive Owen

E’ arrivato a roma Clive Owen per presentare i primi due episodi della serie televisiva The Knick di Steven Soderbergh che lo vede protagonista nei panni del geniale chirurgo John Thackery. L’attore britannico (Golden Globe per Closer, interprete di film come King Arthur, Sin City, Inside Man) sarà sul red carpet alle ore 19.30. Nel frattempo abbiamo avuto modo di incontrarlo.

_MG_8189Cosa ti ha convinto di questo ruolo così impegnativo ?

Conoscevo Steven Soderbergh, lui mi ha telefonato, ho questa sceneggiatura e voglio trasformarla in una serie di dieci puntata. Leggila e dimmi cosa ne pensi. Io non avevo intenzione di impegnarmi in una serie così lunga, un lavoro così lungo. Dopo aver letto la sceneggiatura sapevo che volevo farlo. Sapevo bene che l’epoca era così interessante e un personaggio così non si può rifiutare. E’ veramente entusiasmante, perché è un genio ma anche un arrogante e pieno di difetti. Ma tutta la serie è una continua ricerca. Per essere onesto se fosse stato un film, o un’opera teatrale l’avrei accettato ugualmente perché la sceneggiatura è troppo bella. 

Parte della sfida è renderlo simpatico dunque? 

Si è come cercare un equilibrio. E’ un personaggio non simpatico ed è veramente straordinario vedere fino a che punto può arrivare. Io non accetto mai un personaggio pensando deve essere simpatico. Dobbiamo capirli i personaggi, dobbiamo capire qual è la loro storia, conoscere i punti deboli e i loro difetti. E questo è veramente stimolante, arrivare a questo delicato gioco di equilibrio, e cercare di farsi accompagnare da questo personaggio. 

Un dottore deve essere stronzo, arrogante o drogato per avere successo?

Allora, innanzitutto il motivo del perché questi personaggio hanno avuto successo è perché hanno a che fare con questioni di vita o di morte. La posta è sempre molto alta e si parla in questo caso di un’epoca veramente straordinaria,di progresso. Sperimentavano, andavano per istinto e questo per me può spiegare tutto del mio personaggio anche se è complesso, arrogante ma geniale. Non è convenzionale, non accetta regole e non si ferma d’avanti a nulla. Ma se fosse simpatico e una brava persona forse non interesserebbe poi molto. 

Com’è stato lavorare con Soderbergh, esteticamente la serie è incredibile..

Beh quando lavoro con lui bisogna riconoscere che è incredibile. Lui fa tutto, manovra le luci, le riprese, il montaggio. Abbiamo lavorato ad un ritmo frenetico e la prima volta che l’ho visto sono rimasto sconcertato anch’io nel vedere la bellezza del prodotto finito. Grazie a lui ha anche una squadra che lavora adattandosi al suo modo perché sono veramente bravi. E poi la scenografia è incredibile, il dettaglio, la bellezza. Sono veramente reali questi set, non sono solo di facciata sono veri. Quando lavoro così si ha tutto il sostegno di cui si ha bisogno, non ti serve nient’altro.

 Invece per quanto riguarda il mezzo, c’è davvero un grande fermento oggi in televisione … 

Beh si, ci sono molti registi, Steven aveva detto che non avrebbe più fatto cinema, poi tre settimane dopo è arrivato l’annuncio che avrebbe fatto 1o ore di televisione. Ha detto che se non l’avessi fatto io il prossimo al quale sarebbe stato proposto l’avrebbe fatto e lo stesso vale per me. Non intendevo rinunciare ad una parte così ben scritta solo perché è una serie. Anzi, c’è più tempo per esplorare il personaggio, arrivare nel profondo e forse si può essere anche più pericoloso perché non si cerca di confezionare tutto in un formato di 90 min o 2 ore e poi devi rimontare per trovare uno sbocco, un mercato. Puoi rischiare di più e oggi l’epoca della televisione è straordinaria. Ad essere onesto io non amo interpretare lo stesso personaggio per troppo tempo, perché rischi di rivelare troppo, io cerco di variare nella mia carriera. Ma io in questo progetto non percepisco questo rischio. Fosse stato più lungo l’avrei accettato perché lo script è davvero incredibile. Io non ho avuto molte sceneggiatura di cui ti senti galvanizzato del motivo per cui fai l’attore ma questo è uno di quei rari casi un cui lo sono stato. Poi io giudico sulla base di come è scritta la sceneggiatura e chi è il regista, non in base al mezzo. 

Tornerai per una seconda stagione? 

Si gireremo a Febbraio e Steven dirige nuovamente tutti e dieci gli episodi e vi assicuro che questa serie ha degli sviluppo veramente folli e selvaggi. Abbiamo tutto il tempo ed è straordinario vedere fine a che punto possiamo arrivare. 

Still Alice: recensione del film con Julianne Moore

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Still Alice: recensione del film con Julianne Moore

Presentato all’ultimo Festival del cinema di Roma Still Alice racconta di una persona inserita nel contesto sociale in cui vive si definisce, spesso, per la professione, per il lavoro che fa e per il modo in cui gli altri la vedono interagire con il suo ambiente. Cosa accade però quando queste informazioni basilari vengono meno? Cosa succede, ad esempio, ad un malato di Alzheimer che non riconosce più se stesso e chi gli sta vicino a causa della perdita graduale della memoria e dei ricordi?

È la domanda che si pongono i registi e sceneggiatori di Still Alice, Richard GlatzerWash Westmoreland, che raccontano la storia della dottoressa Howland, Alice, a cui viene diagnosticata una precoce e rarissima forma del morbo di Alzheimer. La perdita graduale delle memorie del proprio passato, delle parole, che tanto la contraddistinguevano nel suo rapporto con il mondo (prima della diagnosi è una affermata docente di Linguistica alla Columbia University), anche delle nozioni più elementari, come i nomi dei suoi figli, costellano l’inevitabile, inesorabile e dolorosissima discesa nell’oblio della terribile malattia.

Glatzer e Wesmoreland dirigono un film che ha dalla sua due elementi vincenti, per motivi differenti: la storia, che tocca nel profondo lo spettatore e assume dei contorni ricattatori; e la protagonista, una Julianne Moore in stato di grazie che conferma, ulteriormente, l’ipotesi che non per forza gli attori con più Oscar sono i più bravi (lei è stata sempre scandalosamente snobbata dall’Academy).

Nonostante un’alta percentuale di successo, considerati i due elementi citati, il film non riesce a fare breccia; commuove nel momento in cui sono messi in piazza momenti e situazioni toccanti, che potrebbero anche coinvolgere il vissuto di alcuni spettatori, senza però apportare nulla di nuovo o personale ad un tema, la malattia in tutte le sue forme, che sembra ultimamente un must del cinema, disposto a mettere in piazza ogni singolo aspetto della vicenda umana, teso a estorcere lacrime e tristezza allo spettatore ignaro.

Il racconto è delicato, il procedere della malattia raccontato con equilibrio, ma il film non si sforza di andare oltre, volendo probabilmente raccontare solo l’evolversi del morbo. I rapporti umani, fondamentali in una tale dinamica, non vengono approfonditi e l’empatia con la protagonista si sviluppa più in nome della malattia stessa che per lei in quanto Alice, persona definita in uno spazio-tempo preciso. Nel cast, con la Moore, ci sono anche Kristen Stewart, che sembra ormai crogiolarsi sempre negli stessi ruoli, Alec Baldwin e Kate Bosworth. Applaudito a Toronto e presentato al Festival di Roma 2014, Still Alice farà probabilmente parlare di sé durante la season awards 2014/2015 per la straordinaria performance della protagonista.

Festival di Roma 2014, Foto: Clive Owen e molto altro

Secondo giorno del Festival di Roma 2014 e arriva la grande prima star internazionale, ovvero l’attore Clive Owen che presenta al festival la serie televisiva The Knick, firmata dal regista premio Oscar Steven Soderbergh. Di seguito tutte le foto del secondo giorno: [nggallery id=1118]

Clive OwenIl Festival Internazionale del Film di Roma presenta in anteprima il cineromanzo più importante e atteso dell’anno: domani, venerdì 17 ottobre alle ore 20 presso la Sala Petrassi, nella linea di programma Gala, saranno proiettati i primi due episodi della serie televisiva “The Knick” di Steven Soderbergh. Il nuovo lavoro del grande cineasta statunitense – premio Oscar® per Traffic, Palma d’Oro a Cannes per Sesso, bugie e videotape, autore di alcuni fra i maggiori successi cinematografici degli ultimi anni (la trilogia di “Ocean”,  Erin Brockovich – Forte come la verità, Magic Mike, Side Effects) – vede protagonista Clive Owen, nei panni del geniale chirurgo John Thackery. L’attore britannico (Golden Globe per Closer, interprete di film come King Arthur, Sin City, Inside Man) sarà sul red carpet alle ore 19.30: il giorno dopo incontrerà il pubblico (sabato 18 ottobre) alle ore 18 presso la Sala Petrassi, nell’ambito di una vera e propria “maratona cinematografica” in cui sarà proiettata l’intera serie, con il finale di stagione in contemporanea con gli Stati Uniti. I dieci episodi – scritti da Jack Amiel e Michael Begler, sceneggiatori di Quando meno te lo aspetti e Qualcosa di straordinario – andranno in onda in esclusiva assoluta su Sky Atlantic HD in autunno.

Alle ore 19.30, la Sala Santa Cecilia ospiterà in prima europea la proiezione di Still Alice di Richard  Glatzer e Wash Westmoreland, vincitori al Sundance del Premio del Pubblico e del Gran Premio della Giuria conQuinceañera, autori di Pedro, presentato ai Festival di Toronto e Berlino, e The Last of Robin Hood (Festival di Toronto). Il film, nel programma di Gala, ospita un cast di star formato, tra gli altri, da Kristen Stewart, Julianne Moore e Alec Baldwin. Basata sull’omonimo romanzo di Lisa Genova, la pellicola narra, senza facili sentimentalismi e in uno stile che è stato paragonato al cinema di Ozu, la vicenda di una donna di successo, tenace e caparbia, a cui viene diagnosticato il morbo di Alzheimer.

Alle ore 22 (Sala Santa Cecilia, linea di programma Gala), sarà proiettato Eden di Mia Hansen-Løve: la giovane cineasta francese, classificata da Variety tra i dieci registi internazionali da conoscere “a tutti i costi”, premiata a Cannes per il suo film d’esordio Tout est pardonné, autrice de Il padre dei miei figli (sempre a Cannes nella sezione Un Certain Regard) e Un amore di gioventù, ripercorre i passi del “French touch” dal 1992 a oggi, rievocando una generazione che è stata in grado di riscrivere le regole della musica dance grazie a musicisti come i Daft Punk, Dimitri from Paris, Cassius, Alex Gopher.

Emma Stone in guepiere per Cabaret [first look]

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Emma Stone in guepiere per Cabaret [first look]

Gli occhi grandi e luminosi di Emma Stone sono pronti a risplendere sulle tavole del palcoscenico. L’attrice è pronta a fare il suo debutto a Broadway dove sarà la protagonista di Cabaret, Sally Bowles, per la Roundabout Theatre Company, e di seguito potete vedere la prima foto di Emma con il costume di scena!

Che ve ne pare?

Lo spettacolo debutterà il prossimo 11 novembre e sarà replicato fino a febbraio 2015.

Al momento anche Michelle Williams è impegnata nello stesso ruolo per la compagnia Kander & Ebb.

Festival di Roma 2014: Quando eu era vivo, la conferenza stampa

Quando eu era vivoAlla conferenza stampa di Quando eu era vivo erano presenti il regista Marco e il protagonista Antonio Fagundes. Proprio perchè il film è in concorso, in questa nona edizione del festival, nella sezione Mondo Genere  la prima domanda riguarda proprio l’argomento generi e dintorni. Dutra risponde partendo da un episodio personale: quando noleggiava i film in videoteca, i VHS erano sistemati su scaffali suddivisi in base ai differenti generi. Solo successivamente, all’università, ha appreso la grande differenza tra i film commerciali e d’essai, distinzione che tutt’ora è molto forte in Brasile. Con i suoi film, il regista cerca di utilizzare i codici stilistici di ogni singola categoria cinematografica per abbattere qualunque barriera o distinzione formale possa impedire ad una pellicola di avere successo- ma soprattutto una distribuzione- anche all’estero.

 Questo film è già stato proiettato in Brasile con ottimi risultati, e adesso è pronto ad affrontare una competizione internazionale.

L’ispirazione per la trama è venuta dalla lettura del romanzo di un autore brasiliano, Lorenzo Mutarelli, intitolato L’Arte di produrre effetti senza causa , e si tratta di una delle poche incursioni dell’autore nella narrativa. Di solito, infatti, si dedica ai fumetti: e proprio mentre Dutra stava adattando un suo fumetto, gli fece la proposta di portare al cinema il romanzo. Quando Mutarelli- che nel film fa una piccola apparizione, nei panni di un autista- ha visto per la prima volta il film, è rimasto sconvolto e meravigliato: non si aspettava di vedere sul grande schermo un adattamento così diverso e dei personaggi strutturati in un modo opposto rispetto a come li aveva concepiti lui su carta. _MG_7922Il film è una sorta di gemello del fumetto, presentandosi come una rilettura macabra della parabola del figliol prodigo che torna a casa dal padre e cerca di scoprire un passato sepolto.

Le vicende dei protagonisti si muovono sullo sfondo di un perimetro domestico chiuso e sigillato: una sorta di mappa o di puzzle delle perversioni- soprattutto sessuali- del protagonista. L’attore Fagundes e Dutra non sono, però, molto d’accordo su questo punto: un’ispirazione di natura freudiana c’è (e il riferimento è al concetto di Melancolia) ma il tema del sesso è marginale e non molto presente, se non all’inizio, dove una scena di masturbazione diventa metafora del voyeurismo implicito in ognuno di noi. Il personaggio di Junior è una sorta di neonato “gigante”, un infante che non riesce a superare il dolore per la perdita della madre e lo compensa diventando l’oggetto stesso della perdita, e portando avanti il desiderio di morte e vendetta della madre scomparsa.

Annie Parker: trailer italiano del film con Samantha Morton

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Annie Parker: trailer italiano del film con Samantha Morton

Ecco il trailer italiano di Annie Parker, film che vede protagonista Samantha Morton, nel ruolo del titolo, e Helen Hunt.

Ottobre, Mese della Prevenzione contro il tumore del seno.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

Il 30 ottobre Koch Media porterà nelle sale cinematografiche Annie Parker, il film basato su una storia vera, quella di due donne, Annie Parker (Samantha Morton) e Mary-Claire King (Helen Hunt) che si troveranno a combattere una comune lotta contro il tumore del seno. Una parte dell’incasso del film sarà devoluta a sostegno dei progetti dell’associazione Susan G. Komen Italia, per la lotta ai tumori del seno.

Basato su una storia vera, il film Annie Parker conduce lo spettatore attraverso l’incredibile storia di Annie Parker, una donna che per tutta la vita si è trovata ad affrontare e combattere il cancro. Dopo aver perso la madre e la sorella Annie si convince che anche lei sarà colpita dallo stesso male e purtroppo, per ben tre volte, questa sua paura si tramuta in realtà. Forte e tenace non si dà mai per vinta, non perde la speranza e arriva a sconfiggere questo terribile male. La sua storia, insieme a quella di moltissime altre donne, accompagna, nella trama del film così come nella realtà dei fatti, gli studi della dottoressa Mary-Claire King (Helen Hunt nel film), che la portano alla sensazionale scoperta dell’esistenza di un collegamento genetico in determinati tipi di cancro al seno e del gene BRCA-1, di immenso valore anche nello studio di molte altre malattie.

Festival di Roma 2014: Still Alice, la conferenza stampa del film con Julianne Moore

Still Alice è il film protagonista della seconda giornata del Festival di Roma 2014. La pellicola, che offre una grandissima interpretazione della protagonista Julianne Moore, racconta della Dottoressa Alice, una donna che scopre di essere affetta da morbo di Alzheimer e deve imparare a fare i conti con la malattia e con la perdita dei ricordi, della memoria e di quello che la identificava in quanto se stessa.

Uno dei due registi, Wash Westmoreland, è venuto a Roma a presentare il film, a commentare la scelta di una grande attrice come protagonista e a parlare di come è stato lavorare a un film che in qualche modo lo ha toccato da vicino, anche nella sfera personale.

Come è stata scelta Julianne Moore?

“Quando lavoravamo sulla sceneggiatura, io e Richard Glatzer (il co-regista) abbiamo cominciato a pensare a quale attrice poteva offrire una performance intensa quanto la storia richiedeva, che potesse anche essere un volto internazionale per interpretare una docente di Linguistica che non era più capace di parlare. E guardando il lavoro di Julianne Moore ci siamo accorti che il suo curriculum è incomparabile, con una straordinaria variazione di personaggi. L’abbiamo incontrata per un altro progetto e ci abbiamo messo due mesi per farle avere la sceneggiatura, e appena la avuta, dopo due ore ci ha chiamati e ci ha detto si.”

Una volta sul set, la Moore non è stata soltanto un’attrice che recita un copione, anzi, come ha dichiarato lo stesso regista “abbiamo considerato Julianne come una partner creativa, con lei abbiamo discusso gli aspetti della storia e di come la sua performance si sarebbe evoluta in maniera molto informale, facendo tentativi. Era un processo che richiedeva un cammino molto complesso per trovare l’equilibrio e il giusto ritmo per la storia.”

Still AliceNel lavoro di documentazione, avete tenuto conto anche degli addetti e degli esperti?

“Abbiamo lavorato con degli esperti e con le associazioni americane per la lotta contro l’Alzheimer. Abbiamo raccolto tutta la documentazione scientifica necessaria, ma abbiamo anche parlato con tante persone che si prendono cura di malati e di malati precoci. Julianne ha stretto un forte rapporto con una donna che come Alice era una docente che poi ha scoperto di avere l’Alzheimer.”

“La battaglia principale che affrontano il malati di Alzheimer è quella contro la perdita della parola – ha continuato il regista – Man mano che la malattia avanza, Julianne è stata bravissima a far trasparire lo sforzo e la sofferenza di mostrare questa difficoltà, che per il suo personaggio è raddoppiata dal fatto che prima di ammalarsi lei si definiva proprio attraverso le sue parole.”

Ha pensato agli Oscar dopo aver visto questa performance straordinaria di Julianne Moore?

“Quando giravamo non ci ho pensato per niente, anche se tutti capivamo che stavamo facendo qualcosa di speciale. Il film al Festival di Toronto ha avuto un successo incredibile. Ovviamente siamo tutti eccitati della possibilità e lei è senza dubbio la più grande attrice americana che non abbia ancora conquistato un Oscar. Come cineasta lo vorrei davvero tanto, penso lo meriti e l’abbia meritato altre volte. Lo stesso fatto che si parli tanto del film è un segnale importante.”

Festival di Roma 2014: Quando eu era vivo recensione

Quando eu era vivo

Il Brasile continua ad affermarsi come uno dei territori cinematograficamente inesplorati più interessanti, attivi e prolifici. Stavolta, ce lo dimostra il giovane regista Marco Dutra col suo Quando eu era vivo (When I was Alive), film di genere che allo stesso tempo supera i generi stessi mescolando tra loro psicanalisi, santeria, esoterismo, religione e rapporti umani.

Il protagonista è Junior, un uomo che torna dal padre dopo il divorzio dalla moglie e la perdita del lavoro. Nella vecchia casa dove prima vivevano in quattro- lui, il fratello Pedro, il padre e la madre Miranda- si sente un vero estraneo, considerando anche la presenza di una nuova attraente inquilina di nome Bruna. La vita di Junior, al momento impantanata in acque limacciose, cambia all’improvviso quando comincia a ritrovare degli oggetti appartenuti a sua madre, una donna misteriosa che credeva fermamente nell’esoterismo: da quel momento in poi, la sua salute mentale sarà messa a dura prova da strane forze che sfuggono alle normali leggi umane che regolano questo mondo.

Il film è esteticamente competitivo grazie ad una fotografia nitida e d’effetto, che gioca molto con il contrasto tra buio e luce che caratterizzano l’ambiente domestico, la casa che sembra diventare un simulacro del grembo materno deviato e contorto.

il personaggio di Junior oscilla tra psicanalisi, pazzia e santeria diventando l’icona riassuntiva dell’intero film: sembra difficile distinguere il confine beffardo tra follia freudiana e forze occulte e malvagie, elemento che determina l’intero film regalando allo spettatore brividi, sussulti e pensieri reconditi seppelliti nella memoria del complesso di Edipo.

In sintesi, Quando eu era vivo è una rilettura personale e complessa della parabola del figliol prodigo attraverso l’occhio di un maelstrom oscuro e torbido.

Il film è in concorso alla nona edizione del Festival di Roma nella sezione Mondo Genere.

Unbroken: nuovo trailer del film di Angelina Jolie

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Ecco un nuovo trailer del film diretto da Angelina Jolie, Unbroken, basato sull’incredibile vita di Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell).

Le foto del film [nggallery id=321]

UnbrokenIl Premio Oscar Angelina Jolie dirige e produce Unbroken, un dramma epico che racconta l’incredibile storia dell’atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell), che insieme ad altri due membri dell’equipaggio, è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo di prigionia.

La regista Jolie ha iniziato mercoledì 16 ottobre a girare alcune delle scene più drammatiche e complicate, in alto mare a Moreton Bay in Australia, che vede Zamperini (O’Connell) ed i suoi compagni aviatori -Phil (Domhnall Gleeson) e Mac (Finn Wittrock)- incredibilmente sopravvissuti, alla deriva nel mezzo del Pacifico per diverse settimane.

Lavorando con le telecamere installate su un impianto galleggiante in acque agitate, sfidando le intemperie, con gli attori messi a dieta per mesi (per avere un aspetto deperito così come richiesto dai personaggi interpretati), la Jolie ha completato con successo la prima giornata di riprese, in luogo che promette essere pieno di sfide ed altamente impegnativo.

Tratto dal famosissimo libro di Laura Hillenbrand (la stessa autrice di “Seabiscuit: An American Legend”), Unbroken porta sul grande schermo l’incredibile e suggestiva storia vera di Zamperini, e della sua forza d’animo.

Protagonisti al fianco di O’Connell, Gleeson e Wittrock, appaiono Garrett Hedlund e John Magaro nelle vesti dei compagni prigionieri di guerra, che vivono un cameratismo inaspettato durante il loro internamento; Alex Russell interpreta il fratello di Zamperini, Pete, mentre recita per la prima volta in lingua inglese in un lungometraggio, l’attore giapponese Miyavi nei panni della crudele guardia del campo, nota a tutti come “The Bird”.

Il film è prodotto dalla stessa Jolie, insieme a Matthew Baer (di “Colpevole d’Omicidio” – City by the Sea), Erwin Stoff (di “Ultimatum alla Terra” – The Day the Earth Stood Still), e Clayton Townsend (di “Questi Sono i 40” – This Is 40). A guidare lo staff di esperti che lavorano dietro le quinte, è il Direttore della Fotografia plurinominato agli Oscar® (ben 10 volte), Roger Deakins (Skyfall).

 I Premi Oscar® Joel ed Ethan Coen (“Non è un Paese per Vecchi” – No Country for Old Men) hanno riscritto la sceneggiatura delle versioni precedenti di William Nicholson (Les Misérables) e Richard LaGravenese (Behind the Candelabra della HBO).

 

Ben-Hur: Pedro Pascal diventa Ponzio Pilato?

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Ben-Hur: Pedro Pascal diventa Ponzio Pilato?

Dopo l’annucio che la Wonder Woman del nuovo millennio, Gal Gadot, interpreterà la protagonista femminile nel prossimo remake di Ben-Hur (qui la notizia), arrivano anche conferme che Pedro Pascal, l’ex Principe Oberyn Martell di Game of Thrones, è in trattative per interpretare il ruolo di Ponzio Pilato.

L’idea di vedere il caro Pedro nei panni di Pilato, abbigliato alla romana maniera, solletica non poco il nostro interesse, considerando che il piglio fiero e i colori dell’attore lo renderebbero perfetto per il ruolo. Vi terremo aggiornato.

Ben-Hur è prodotto dalla MGM e diretto da Timur Bekmambetov.

In uscita il 26 febbraio 2016, il remake di Ben Hur si baserà, esattamente come la pellicola originale, sul romanzo epico di Lee Wallace del 1880, dal titolo: “Ben Hur – A Tale of the Christ“.

Confermati nel cast del film, al momento, ci sono Gal GadotMorgan Freeman e Toby Kebbell.

Fonte: CS

Feast: il primo teaser trailer del corto Disney

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Ecco un primo teaser di Feast, il cortometraggio di animazione che verrà proiettato prima di Big Hero 6, primo progetto di animazione che vedrà la Marvel e la Disney impegnate in una collaborazione per in film d’animazione. Il tenerissimo protagonista non tarderà a riscontrare l’amore incondizionato dei fan e di tutti quelli che gli poseranno gli occhi addosso:

Eccoil video:

Big Hero 6 sarà diretto da Chris Williams e Don Hall e vedrà nella squadra di produttori Roy Conli, che aveva già lavorato alla Disney con Rapunzel e Il Pianeta del Tesoro.

Vi ricordiamo che Big Hero 6 sarà l’adattamento di una serie a fumetti Marvel ideata da Steven T. SeagleDuncan Rouleau e pubblicata a partire dal settembre 1998. Realizzato in computer grafica e basato su di un 3D stereoscopico, il film racconterò le avventure di Hiro Hamada, ragazzo prodigio della robotica, che coadiuvato da un robot di nome Baymax da egli stesso creato, dovrà salvare San Francisco da un intrigo crimanale. Ai due, nel corso della pellicola, si aggregheranno anche i personaggi di Gogo, Honey Lemon, lo chef sushi Wasaby ed il fanboy Fred.

Big Hero 6 è atteso nei cinema il 7 novembre 2014.FEAST

Elliott il drago invisibile: Robert Redford nel cast

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Elliott il drago invisibileL’attore e regista Robert Redford è entrato a far parte del cast di Elliott il drago invisibile, remake dell’omonimo film della Disney che al momento vede protagonisti due giovani attori: Oakes Fegley e Oona Laurence.

Il ruolo di Redford sarà quello di un uomo che conosce alcune buone storie che parlano di draghi.

Oakes Fegley ha già partecipato a Boardwalk Empire, e lo vedremo anche in un piccolo ruolo in This Is Where I Leave You e in Fort Bliss; sarà lui ad interpretare Pete, un orfano che arriva in un piccolo paese con il suo drago magico, mentre cerca di sfuggire ai suoi violenti genitori adottivi.

Oona Laurence sarà invece Natalie, un personaggio inventato per questo rifacimento, e sarà lamigliore amica del nostro eroe. La giovane attrice ha già vinto un Tony Awards a Broadway per il musical Matilda, e la vedremo sul grande schermo accanto a Jake Gyllenhaal in Southpaw.

David Lowery, il regista del film, e Toby Halbrooks, il co-sceneggiatore, collaboreranno per realizzare la nuova storia, con un taglio moderno e a quanto pare senza gli elementi musicali del film originale, anche se il casting di un’attrice di Broadway farebbe pensare il contrario!

Fonte: CS

Scarlett Johansson per Ghost in the Shell?

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Scarlett Johansson per Ghost in the Shell?

Dopo Margot Robbie (leggi qui), è Scarlett Johansson il nuovo nome a finire sulla lista delle possibili candidate al ruolo di protagonista dell’adattamento live action di Ghost in the Shell. Il regista di Biancaneve e il Cacciatore, Rupert Sanders, dirigerà per la DreamWorks , l’adattamento live action del cult Ghost in the Shell, su una sceneggiatura di William Wheeler girata in 3D. Il film sarà prodotto da Avi Arad.

Di seguito la trama del film: Giappone, 2029: il mondo è completamente informatizzato e gli impianti cibernetici amplificano le capacità fisiche e mentali degli esseri umani, ma li rendono anche suscettibili a nuovi attacchi. Sfrutta queste tecnologie il misterioso signore di pupazzi, un terrorista che prende controllo, attraverso vie informatiche, delle menti degli uomini. Su di lui indagano gli uomini della sezione 9, comandati dal machiavellico Aramaki e capitanati sul campo dalla bella e decisa Motoko Kusanagi.

Fonte: CS

The Knick recensione della serie con Clive Owen

Dopo tanto cinema e qualche annuncio di ritiro arriva in anteprima il nuovo lavoro di Steven SoderberghThe Knick, serie televisiva period drama creata da Jack Amiel e Michael Begle e trasmessa dal network via cavo Cinemax e in arrivo in Italia grazie Sky Atlantic dall’11 novembre 2014. Protagonista l’attore Clive Owen che sarà al Festival di Roma per presentare lo show.

Soderbergh approda alla serialità televisiva dopo aver lungamente manifestato il suo interesse verso la libertà creativa che lo show televisivo può garantire.

The_Knick_Promo_PosterAmbientato nella New York del 1900, la serie televisiva parla del brillante dottor John Thackery che è costretto ad assumere la guida del reparto di chirurgia del Knickerbocker Hospital, noto semplicemente come “The Knick”, dopo l’improvviso suicidio del suo mentore, J.M. Christiansen. Thackery, medico di fama che opera con innovative tecniche di chirurgia, è tuttavia afflitto da dipendenza da cocaina. L’ospedale, gestito dalla figlia del principale finanziatore, Cornelia Robertson, tenta di porre rimedio all’indebitamento attirando pazienti benestanti, cercando di non sacrificare la qualità delle cure. Cornelia è artefice, nonostante le opposizioni di Thackery, dell’ingresso nell’equipe di chirurgia di Algernon Edwards, medico di colore formatosi in Europa.

Partendo dalle premesse, qualcuno potrebbe pensare che si tratti del classico medical drama, ambientao però all’inizio del ‘900. Niente di più sbagliato.

Lo show si dipana su due binari paralleli, seguendo una struttura che raramente in uno show tv sono abilmente bilanciati come in questo caso. Il fulcro della storia è John Thackery (Clive Owen), illustre chirurgo stacanovista, impegnato a innovare il mondo della medicina e alle prese con la sperimentazione di nuove tecniche, nuovi arnesi da sala operatoria e soprattutto nuova conoscenza dell’anatomia umana. In secondo piano c’è invece la natura umana, intesa come i rapporti che si sviluppano, si sgretolano e si ricompongono come accade proprio alle tecniche sperimentare dal protagonista. Il punto più alto del lavoro di Soderbergh è senza dubbio la messa in scena, che è di pregevole fattura, e sia gli ambienti che le atmosfere accompagnano lo spettatore con immediatezza nella New York di inizio XX secolo, facilitando anche l’approccio con la natura più medical del drama targato Cinemax. A tutto questo fanno da eco invece i movimenti di macchina e la regia di Soderbergh sempre virtuosa, ma anche servizievole e incalzante secondo le necessità.

Ciliegina sulla torta è invece la parte più macabra dello show, considerato che si parla pur sempre di amputazioni, malformazioni congenite e deformità varie, che senz’altro ingolosiranno gli appassionati più fervidi al genere Horror. Infine, va menzionata la performance del protagonista, Clive Owen, impeccabilmente a suo agio nella parte di chirurgo costretto a prendere le redini di un ospedale in continua lotta tra indebitamento e strozzinaggio.

Festival di Roma 2014: oggi Eden di Mia Hansen-Løve

Alle ore 22 (Sala Santa Cecilia, linea di programma Gala), sarà proiettato Eden di Mia Hansen-Løve: la giovane cineasta francese, classificata da Variety tra i dieci registi internazionali da conoscere “a tutti i costi”, premiata a Cannes per il suo film d’esordio Tout est pardonné, autrice de Il padre dei miei figli (sempre a Cannes nella sezione Un Certain Regard) e Un amore di gioventù, ripercorre i passi del “French touch” dal 1992 a oggi, rievocando una generazione che è stata in grado di riscrivere le regole della musica dance grazie a musicisti come i Daft Punk, Dimitri from Paris, Cassius, Alex Gopher.

Scandal 4×04: anticipazioni e promo

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Si intitola, Scandal 4×04, il quarto episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della ABC e con protagonista Kerry Washington.

In Scandal 4×04 Fitz (Tony Goldwyn) chiede a Olivia (Kerry Washington) di archiviare una situazione che potrebbe distruggere la reputazione della famiglia Grant. Nel frattempo, Huck (Guillermo Diaz) e Quinn (Katie Lowes) si rendono conto che c’è di più di quello che pensavano quando analizzano il caso di Catherine. Rowan (Joe Morton) chiama un vecchio amico per chiedergli di fare il suo sporco lavoro.

Revenge 4: anticipazioni su Nolan e Emily

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Cresce l’attesa per i prossimi episodi di Revenge 4, l‘atteso quarto ciclo di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano ABC. Oggi nell’attesa vi sveliamo alcune anticipazioni.

In Revenge 4 Nolan dovrà fare una mossa azzardata per proteggereEmily e scopriremo una strana abitudine di David Clarke che l’uomo voleva tenere a tutti i costi nascosta a Victoria

 

Tutte le foto: [nggallery id=1038]

Revenge 4-1Revenge è una serie televisiva statunitense, liberamente ispirata al romanzo Il conte di Montecristo di Alexandre DumasViene trasmessa dal 21 settembre 2011 sul canale ABC. In Italia la serie va in onda a partire dal 30 novembre 2011 su Fox Life e in chiaro su Deejay Tv dall’autunno 2012. Nella Svizzera italiana la serie va in onda in chiaro a partire dal 30 maggio 2012 su RSI LA1. L’11 maggio 2012 la serie è stata rinnovata per una seconda stagione che è andata in onda da settembre 2012.

Una donna misteriosa, Amanda Clarke, sotto la falsa identità di Emily Thorne, si trasferisce negli Hamptons, in cerca di vendetta sulle persone che hanno distrutto la sua famiglia.

Suo padre, David Clarke, un ricco uomo d’affari con il quale ha passato la sua infanzia negli Hamptons, in una residenza sul mare, fu accusato, processato e condannato ingiustamente per aver partecipato a un’azione terroristica. Ad incastrarlo i Grayson, titolari della Grayson Global, società della quale David faceva parte, in combutta con molti personaggi a loro vicini. La figlia Amanda Clarke invece venne divisa tra famiglie affidatarie e infine rinchiusa in un carcere minorile fino alla maturità. Uscita dal carcere venne accolta nella società da Nolan Ross, amico del padre, che le consegnò una scatola contenente i diari di David. Leggendoli Amanda scoprì la vera storia del padre e, dopo aver scambiato la sua identità con quella dell’amica Emily Thorne, intraprese il suo cammino di vendetta contro tutti i traditori del padre.

 

Once Upon a Time 4: anticipazioni su Aurora

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di Once Upon a Time 4, l’atteso quarto ciclo di puntate della serie televisiva trasmessa dal network americano della ABC. Ebbene oggi vi segnaliamo alcune anticipazioni.

In Once Upon a Time 4, non scopriremo prima della metà della quarta stagione chi è l’autore del libro, mentre Aurora ritornerà nei suoi abiti comuni nel settimo episodio dello show, molto prima del ritorno di Maleficent.

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Once Upon a Time 4 - 1Nella quarta stagione di Once Upon a Time oltre a ritrovare come protagonisti Jennifer Morrison, Lana Parilla, Ginnifer Goodwin, Josh Dallas, Robert Carlyle e Colin O’Donoghue troveremo nuovi attori che presteranno i loro volti per l’universo Frozen.  Nei panni di Elsa troveremo  Elsa Georgina Haig, Elizabeth Lail interpreterà il ruolo della principessa Anna, Tyler Jacob Moore vestirà i panni di Hans e Scott Michael Foster sarà Kristoff mentre Elizabeth Michell vestirà i panni di un personaggio ancora non rivelato dai sceneggiatori della serie Edward Kitsis e Adam Horowitz.

Grey’s Anatomy 11: anticipazioni sulla scoperta di Alex

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di Grey’s Anatomy 11, l’atteso undicesimo ciclo di puntate della serie di enorme successo trasmessa dal network americano della ABC. Oggi nell’attesa vi segnaliamo alcune anticipazioni.

In Grey’s Anatomy 11 Alex scoprirà di essere stato tradito da due colleghi che pensava gli avrebbero guardato le spalle e la cosa lo devasterà, specialmente quando scoprirà il motivo di questo tradimento.

Grey’s Anatomy è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della protagonista, Meredith Grey, ed Henry Gray, autore del celebre manuale medico di anatomia Gray’s Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la serie. I titoli dei singoli episodi sono invece anche i titoli di una o più canzoni.

Inizialmente partita come una serie in midseasonGrey’s Anatomy ha ben presto attratto pubblico, ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme a Desperate Housewives e Lost, è considerata una delle serie TV che hanno riportato al successo ilnetwork televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno spin-off, Private Practice, di cui è protagonista Kate Walsh nel ruolo diAddison Montgomery. Un adattamento della serie in versione soap opera, intitolato A Corazón Abierto, è andato in onda in Colombia dal 26 maggio 2010.

La serie è trasmessa in prima visione assoluta negli Stati Uniti da ABC. In lingua italiana la serie viene trasmessa in Italia in prima visione dal canale satellitare Fox Life, e in chiaro da Italia 1 (fino alla settima stagione) e da LA7 (dall’ottava stagione); in Svizzera è invece trasmessa daRSI LA1.

Hart of Dixie 4: anticipazioni sulla prossima stagione

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Manca ancora molto all’arrivo di Hart of Dixie 4, l’attesissimo quarto ciclo di episodi della serie televisiva di successo con protagonista l’attrice Rachel Bilson. Ebbene oggi nell’attesa vi segnaliamo alcune anticipazioni.

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In Hart of Dixie 4, quale il futuro è ancora particolarmente incerto ed i produttori potrebbero essere preparati alla possibile cancellazione dello show ed hanno annunciato per questo che il finale è stato concepito per fare da epilogo e concludere al meglio tutte le vicende degli abitanti di BlueBell.

Hart of Dixie 4Hart of Dixie è una serie televisiva statunitense trasmessa dal 26 settembre 2011 sul network The CW, dopo che l’episodio pilota era già stato distribuito online dal 12 settembre sulla piattaforma iTunes. In Italia, la serie va in onda su Mya dal 4 settembre 2012 e in chiaro su Canale 5 dal 18 maggio 2013. Lo show è ambientato nella fittizia cittadina di Bluebell, situata in Alabama.

Il primo episodio della serie è stato girato a Wilmington (North Carolina) dove erano già state girate Dawson’s Creek e One Tree Hill, ma in seguito la produzione ha deciso di continuare a girare la serie  a Burbank (città nella Contea di Los Angeles)  all’interno degli studio della Warner Brothers (dove sono stati girati anche “Pretty Little Liars” e “Gilmore Girls”).

 

The Vampire Diaries 6×03: anticipazioni e promo

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Si intitola  Welcome to Paradise, The Vampire Diaries 6×03, il terzo episodio della sesta stagione dello show di successo trasmesso dal network americano della The CW.

https://www.youtube.com/watch?v=tUxYe0bHAqk

The Vampire Diaries 6×03In The Vampire Diaries 6×03 Nel tentativo di portare un po ‘di divertimento nuovamente dentro la loro vita, Elena (NinaDobrev) convince Caroline (Candice Accola) ad incontrarla al foro di nuoto dove ha intenzione di presentarla a Liam (guest star James Marco). Tyler (Michael Trevino), ancora lavorando sul controllo dei suoi problemi di rabbia, chiede a Liv (guest starPenelope Mitchell) un favore ed è sorpreso quando lei fa una confessione inaspettata. Stefan (Paul Wesley) arriva di nuovo a Mystic Falls in cerca di Enzo (Michael Malarkey) e viene preso alla sprovvista quando nota uno strano cambiamento in Elena. Nel frattempo, al lago, le azioni di Enzo portano Matt (Zach Roerig) a fare una rivelazione sorprendente, e Jeremy fa una scoperta circa l’incantesimo anti-magia che potrebbe potenzialmente messo la vita di Elena in pericolo. Altrove, Damon (Ian Somerhalder) e Bonnie (Kat Graham) inciampano su indizi che li portano a credere che non sono soli.

Bones 10: anticipazioni

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di Bones 10, l’atteso decido cicli di puntate della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della FOX. Ebbene oggi nell’attesa vi segnaliamo alcune anticipazioni.

In Bones 10 John Boyd è ufficialmente un personaggio regolare dello show, mentre nell’episodio numero duecento sicuramente non ritornerà Zack.

Bones è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2005.

Protagonista della serie è Temperance “Bones” Brennan, un’antropologa forense che, per via della sua bravura e competenza nell’analisi di resti umani, viene spesso chiamata a collaborare con l’agente Seeley Booth dell’FBI alla risoluzione di complicati casi di omicidio. La serie è liberamente ispirata alle avventure di Temperance Brennan, l’omonimo personaggio letterario protagonista dei romanzi dell’antropologa forense Kathy Reichs (essa stessa una delle produttrici di Bones). Bones è trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da Fox dal 13 settembre 2005, mentre in Italia è trasmessa in chiaro dai canali Mediaset e sulsatellite da Fox Life.

Washington. La dottoressa Temperance Brennan è un’antropologa forense di fama internazionale che lavora con il suo staff per il Jeffersonian Institute, oltre che essere una scrittrice di romanzi di successo ispirati alla sua professione. Un giorno Temperance viene contattata dall’agente dell’FBI Seeley Booth per aiutarlo a risolvere un caso di omicidio in cui il cadavere della vittima è in condizioni molto deteriorate (decomposizione, combustione e mummificazione), e per la cui identificazione è necessaria l’analisi delle ossa; i due avevano già lavorato assieme in passato, e non si erano presi in simpatia, ma stavolta decidono di mettere da parte il loro risentimento e tornano a collaborare. L’indagine viene presto risolta e, visti i risultati, da quel momento “Bones” (“Ossa” – così Temperance viene soprannominata da Booth) e la sua squadra iniziano a collaborare assiduamente con Booth e il Bureau per risolvere casi di omicidio all’apparenza molto complicati.

American Horror Story Freak Show: anticipazioni su prossimi episodi

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di American Horror Story Freak Show, il quarto ciclo di puntate della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della FX.

In dove Dandy, il figlio del personaggio di Frances Conroy, proverà ad unirsi allo spettacolo e quando verrà rifiutato, la madre per consolarlo porterà lo show dal figlio assumendo Twisty the Clown ed i due andranno d’accordo e fortunatamente per ora sembra che nessuno muoia in seguito a questo sodalizio.

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American Horror Story Freak ShowLa quarta stagione si chiamerà Freak show. Ambientata nel 1950 a Jupiter, in Florida, la stagione vedrà Jessica Lange, nel ruolo di un’ex patriota tedesca, gestire uno degli ultimi spettacoli di freak show negli Stati Uniti. Il gruppo di suoi stravaganti artisti, salvati dalla donna, farà qualsiasi cosa pur di mantenere attiva la propria attività.

American Horror Story è una serie televisiva statunitense di genere horror trasmessa dal 5 ottobre 2011 sulla rete via cavo FX.

Richiamando caratteristiche delle serie antologiche, la fiction venne concepita in modo che ogni stagione avesse trama, ambientazione e personaggi diversi. Al suo debutto, la serie raccolse un’accoglienza mediamente positiva dalla critica e un ottimo riscontro di pubblico; lapremière risultò la più vista di sempre sulla rete FX.

In Italia il primo episodio è stato distribuito dal 31 ottobre 2011 sul sito internet di Fox, canale televisivo della piattaforma pay satellitare Sky, che trasmette la serie dall’8 novembre 2011. La prima stagione viene trasmessa dal 3 febbraio 2013 su Deejay Tv.

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