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Ant Man: Adam McKay parla del nuovo script

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Adam McKay ha parlato a Collider di Ant Man e del suo sfiorato coinvolgimento nel progetto. Al film ha lavorato per molto tempo Edward Wright, che ha collaborato alla stesura della sceneggiatura con Joe Cornish. McKay fu davvero vicino a dirigere il film, prima di rifiutare l’incarico, andato poi a Peyton Reed.

Rudd mi ha chiamato quando Edgar Wright si allontanò dal progetto e mi ha detto cosa stava succedendo. Sono andato e ho incontrato con la Marvel, ma ero un pò dubbioso solo perché sono amico di Edgar e non sapevo come stessero realmente le cose. Poi, quando ho sentito quello che è successo, che Edgar si era allontanato, e poi ho visto i loro materiali,ho pensato, ‘Dio questo è abbastanza buono’. In definitiva non avevo voglia di saltare dentro come regista, avevo anche molti altri progetti in corso ed il tempo era troppo ristretto, ma ho pensato, ‘Sai cosa, posso riscrivere lo script, e posso fare un sacco di buone cose riscrivendolo.

McKay ha poi parlato più approfonditamente del suo lavoro con Paul Rudd:

Ho sempre saputo che Paul era un buonissimo scrittore dalle improvvisazioni con lui sul set, ma non avevo idea fosse così bravo, è molto capace coi dialoghi. Così noi due rintanati in camere d’albergo sulla costa orientale e occidentale, e credo che intorno alle sei o otto settimane abbiamo tirato fuori fuori tutto e ha fatto una consideravole riscrittura dello script.  Ero davvero orgoglioso di quello che avevamo fatto, ho davvero pensato che avevamoinserito alcune cose incredibili e costruito su un già forte script da Edgar Wright e in qualche modo migliorato un pò alcune cose.

Nel dettaglio sulle modifiche alla sceneggiatura:

Abbiamo aggiunto alcune nuove scene d’azione. Sono cresciuto leggendo fumetti Marvel, quindi ero al settimo cielo quando ho potuto aggiungere una scena d’azione gigantesca. Ero così eccitato. C’è molto di quanto era già stato fatto da Edgar, molti personaggi e dialoghi erano già lì. Abbiamo solo plasmato il tutto, cercato di semplificare, renderlo più pulito, un pò più grande, più aggressivo, renderlo più divertente in alcuni punti, praticamente fatto una riscrittura. Edgar aveva fatto una bella sceneggiatura. Ma ci siamo trovati molto bene, con Rudd era molto divertente scrivere. Ho concluso il lavoro dicendogli: “Ehi, io e te dovremmo collaborare per uno script”.

Vi ricordiamo che Ant-Man avrò come protagonisti Paul RuddEvangeline LillyMichael PeñaCorey Stoll, con Patrick Wilson e Michael Douglas. Si baserà su una sceneggiatura co-scritto con Joe Cornish e Edgar Wright.  Ant-Man  è prevista per il 17 Luglio 2015.

Fonte: Collider

The young and prodigious T.S. Spivet: recensione del film

T.S. Spivet ha dieci anni ed è un bambino prodigio. Grazie ai suoi esperimenti riesce a progettare una macchina per il moto continuo. Vive in un ranch nel Montana insieme a sua mamma, un’entomologa frustrata,  ossessionata dalla dimostrazione dell’esistenza di una particolare specie di coleottero, a suo padre, un burbero cowboy e sua sorella quattordicenne, il cui unico sogno è diventare Miss America. T.S. aveva un fratello gemello, Layton, scomparso tragicamente durante un esperimento scientifico ideato proprio da lui, evento che ha profondamente segnato la sua vita, facendo affiorare terribili sensi di colpa. Un giorno T.S. riceve una telefonata dall’Istituto Smithsonian che gli annuncia la vittoria di un prestigioso premio per la sua invenzione. All’insaputa di tutti, decide di partire da solo, di attraversare gli USA come un vagabondo e di andare a ritirare il suo premio.

Siamo purtroppo molto distanti dal Jean Pierre Jeunet di quel lontano, quanto grottescamente mirabolante Delicatessen del 1991, o dal visionario e decadente La città dei bambini perduti del 1995, e anche dai colorati sentimentalismi de Il favoloso mondo di Amelie del 2001. The young and prodigious T.S. Spivet è un film gradevole, spigliato e divertente, diretto con mano ferma e virtuosismi tecnici tipici di una grande coproduzione internazionale, ma rimane un film per ragazzi  che langue di quel guizzo estroso ed autoriale che ci si aspetterebbe da un creatore di mondi visionari come Jeneut. Anche la sua solita fotografia, così personale da rimanere caratterizzata anche con direttori della fotografia differenti, appare in questo film sbiadita, come se avesse perso lo smalto.

Gli stilemi registici di Jeunet ci sono tutti, dalla ripresa a piombo sul canale, ai movimenti di camera ad angolo retto, dalle sovrimpressioni, all’uso (esagerato in questo caso) della voce fuori campo, ma provengono tutti da film passati, tanto da divenire un compendio del Jeunet che fu. Si ha quasi l’impressione che il suo talento sconfinato sia stato imbrigliato e tenuto a freno da logiche produttive perverse che volevano un prodotto da franchising burtoniano.

La storia pecca inoltre di eccessiva ingenuità, il viaggio di T.S. è quasi del tutto privo di ostacoli e soprattutto di pericoli, cosa che potrebbe addirittura mettere in pericolo quel valore iniziatico e ammonitivo che un film per ragazzi dovrebbe sempre avere. Il bambino prende treni merci come un clandestino, fa l’autostop, cammina da solo per le strade d’America e incontra solamente personaggi un po’ svitati ma tranquilli e soprattutto buoni. Non si sente mai il pericolo incombente, non si sta in apprensione per un bimbo piccolo e fragile che potrebbe subire chissà quali brutte disavventure. Tutto scorre liscio, o quasi, togliendo fascino ad una storia che poteva avere enormi potenzialità. Nel cast figura Helena Bonham Carter nel ruolo della madre di T.S. e l’attore feticcio di Jeunet, Dominique Pinon, costretto in un piccolo ma gustoso cameo.

Festival di Roma 2014: Il mio amico Nanuk recensione

Festival di Roma 2014: Il mio amico Nanuk recensione

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Luke è un ragazzo di 14 anni che vive nell’artico canadese, una sera trova nel suo garage Nanuk, un piccolo cucciolo di orso abbandonato. Il giovane Luke (Dakota Goyo) sfiderà i pericolosi elementi naturali per riportare il piccolo da sua madre. Nell’impresa lo aiuterà Muktuk (Goran Višnjić), una guida Inuit che conosce bene questi ambienti ostili.

il-mio-amico-nanukIl mio amico Nanuk è il film presentato nella sezione Alice nella città ed Eventi Speciali del Festival del Film di Roma 2014. La regia di Brando Quilici è il risultato di anni di ricerche e riprese nell’artico canadese, questo diventa l’elemento cardine nella sceneggiatura di Hugh Hudson e Bart Gavigan che hanno il modo di raccontare una storia di frontiera, o meglio, l’esatto confine tra il regno degli uomini e quello degli animali nelle desolate zone dell’artico in cui il sentimento di amicizia sopravvive anche alle prove più difficili. Si viene a strutturare così un’avventura, nonché un viaggio di formazione per il giovane Luke, che scoprirà la verità sulla morte di suo padre e la sua vera indole attraverso i coraggiosi atti di amicizia nei confronti del cucciolo di orso nonché la sua determinazione e amore per un ambiente così estremo. La storia, inevitabilmente, segue con prevedibilità tutte le tappe che l’eroe deve compiere (l’iniziazione, i sacrifici ed i pericoli) creando così grandi sequenze d’azione che si contrappongono alle scene comiche messe in moto dalle distrazioni e le prime esperienze di un giovane adolescente. Il mix oltre a non appesantire il film in un melodramma permette di sottolineare la matrice “teen” della pellicola. Ma ciò che rimane impresso nella memoria dello spettatore sono le spettacolari panoramiche che danno il modo di comprendere tutta la bellezza dei vasti “deserti di ghiaccio”. Esse ci forniscono la giusta prospettiva di come siano popolati questi ambienti, sia nella fauna che nelle antiche popolazioni indigene che vivono e prosperano in ambienti inospitali ma che si stanno estinguendo a causa degli evidenti problemi climatici. Il film inoltre non tralascia neanche la componete più cruda di questa realtà, i cacciatori di orsi e le baleniere, che con i loro atti non fanno altro che turbare il delicato equilibrio dell’Artico.

Il mio amico Nanuk è un film leggero e ricco di avventura che entra nella fascia di film quali Belle e Sebastien che rinnovano il rapporto cinematografico tra i ragazzi e gli animali, ma che scopre e pone l’attenzione sulla componete ambientale e documentaristica dell’Artico.

Cinecomics: tutti i film da fumetti dei prossimi 6 anni [INFOGRAFICA]

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Dylan Todd di Comic Alliance ha creato una splendida infografica, che ci mostra tutti i cinecomics che arriveranno nei prossimi sei anni. Da Big Hero 6 ad Avengers Age of Ultron, per proseguire con Batman v Superman e tanti altri titoli. Eccovi l’infografica che riassume tutto ciò che dal mondo del fumetto verrà trasposto al cinema nei prossimi anni:

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Come si può vedere i prossimi due titoli in uscita sono Big Hero 6 e Averngers Age of Ultron, entrambi nati nel mondo Marvel.

Ispirato all’omonimo comics Marvel e fedele allo stile del fumetto, Big Hero 6 è diretto da Don Hall (Winnie the Pooh – Nuove Avventure nel Bosco dei Cento Acri) e Chris Williams (Bolt), ed è prodotto da Roy Conli (Rapunzel – L’intreccio della Torre). Il film uscirà in italia il 18 Dicembre 2014, anche in 3D.

Nel cast Avengers Age of Ultron sono presenti Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Jeremy Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen oltre a Paul Bettany, Samuel L. Jackson e James Spader. Il terzo capitolo del franchise di Avengers è scritto e diretto, come sempre, da Joss Whedon. Le riprese hanno avuto luogo inizialmente agli Shepperton Studios (Surrey,Inghilterra), ma in seguito sono state effettute delle riprese aggiuntive in Italia, Korea e in varie parti dell’Inghilterra. L’uscita del film nelle sale cinematografiche è prevista per il primo maggio 2015.

Per tutti gli altri cinecomics in elenco bisognerà aspettare ancora un poco.

Fonte: CBM

Festival di Roma 2014, Foto: Rinko Kikuchi presenta Last Summer

Oggi al Festival di Roma 2014 è anche il giorno di Last Summer con protagonista l’attrice candidata all’Oscar Rinko Kikuchi, nota sopratutto per Pacific Rim di Guillermo del Toro. Ecco tutte le foto: [nggallery id=1120]

_MG_9508Alle ore 20 presso la Sala Petrassi, sarà la volta di Last Summer di Leonardo Guerra Seràgnoli, regista, produttore e sceneggiatore di diversi cortometraggi presentati in numerosi festival internazionali di cinema.  Con il suo primo lungometraggio, l’autore racconta il dramma familiare di una madre che ha perso la custodia del figlio: prima di dirgli addio dovrà trascorrere quattro giorni sulla barca a vela dell’ex marito, una “prigione dorata” in mezzo al mare. Sul red carpet delle ore 19, l’attrice Rinko Kikuchi, candidate all’Oscar® per Babel, Ken Brady, Yorick Van Wageningen.

Buoni a nulla: recensione del film di Gianni Di Gregorio

Buoni a nulla: recensione del film di Gianni Di Gregorio

Il terzo lungometraggio di Gianni Di Gregorio, Buoni a Nulla torna a parlare dei tipici micro mondi che il noto regista romano ha già raccontato ed egregiamente esplorato in Pranzo di Ferragosto.

In Buoni a Nulla Gianni a pochi mesi della pensione si è trasferito in un ufficio lontanissimo che lo costringe ad abbandonare il suo quartiere e cambiare del tutto il suo stile di vita. Marco invece è un uomo buono, gentile e indifeso. Innamorato di Cinzia, la giovane collega che lo schiavizza e lo illude. Bisognerebbe arrabbiarsi ed imparare a farsi rispettare, ma come si fa?

Buoni a Nulla, il film

La sceneggiatura, scritta a quattro mani con Pietro Albino Di Pasquale, porta in scena l’Italia dei “furbetti” coloro che negli uffici delegano lavori agli altri attraverso atteggiamenti adulatori o attenzioni particolari, oppure i condomini sempre pronti a giudicare lo stile di vita altrui per poi concludere con i familiari “arrivisti” che pensano come sistemarsi a discapito del parente. Pertanto la regia segue in maniera semplice e lineare gli evidenti “prima” e “dopo”, ossia il Gianni surclassato dal lavoro e dalla famiglia fino al giorno in cui decide di mostrare il suo “lato cattivo”, quello che la vita gli impone dopo aver pagato fin troppe conseguenze. La nuova condotta porterà Gianni a degli inevitabili contraccolpi, soprattutto a livello personale, perché se è vero che essere cattivi a volte premia la propria indole non la si può plasmare e si finisce con farsi del male. Il privilegio della storia è di saper intrattenere attraverso i tempi della commedia e con i classici stereotipi italiani (e romani), evidenziato con toni divertenti quel grande ed innegabile strato di insofferenza che si nutre nei confronti del prossimo e l’inefficienza lavorativa che sta caratterizzando la società contemporanea.

Di Gregorio per dare compattezza alla storia predilige un cast di attori che sanno incarnare e sviluppare la maschera richiesta dal genere, troveremo in parti già visitate al cinema, Valentina Lodovini nel ruolo dell’impiegata che ricorre alle sue doti naturali per svolgere il lavoro, Anna Bonaiuto direttrice che vuole essere servita e Gianfelice Imparato nel più classico dei galoppini-doppiogiochisti. Ma chi primeggia nel ruolo, anche più dello stesso Di Gregorio, è Marco Mazzocca che forte della sua esperienza di teatro e di spalla comica cavalca il ritmo della sceneggiatura concludendo le gag o apportando la sua mimica a fine scena.

Buoni a nulla è un film che fa ridere ma non graffia, il titolo, evidentemente indirizzato a tutti coloro che non fanno nulla e vivono alle spalle “dei buoni a tutto”, passa tra le righe non c’è alcuna polemica né denuncia, bensì una constatazione sulla realtà moderna e nessun rimedio per cambiarla. Il film segna la personale visione del regista con l’unico intento di far ridere e divertire come dimostra il cercatissimo happy ending.

Festival di Roma 2014, Foto: Rooney Mara, Stephen Daldry, Richard Curtis

E’ oggi il grande giorno della prima europea di Trash di Stephen Daldry e scritto da Richard Curtis, nel cast l’attrice Rooney Mara Ecco tutte le foto del loro arrivo al Festival di Roma 2014, in attesa del red carpet. [nggallery id=1119]

Festival di Roma 2014 Trash Trash è il nuovo lavoro del pluripremiato cineasta inglese Stephen Daldry, autore di alcuni dei film più amati dell’ultimo decennio, tutti candidati all’Oscar: Billy Elliot, The HoursThe Reader – A voce alta e Molto forte, incredibilmente vicino. Con Trash, Daldry porta sul grande schermo l’omonimo romanzo di Andy Mulligan sceneggiato da Richard Curtis, autore di commedie di successo come Quattro matrimoni e un funeraleNotting HillIl diario di Bridget Jones e Love Actually – L’amore davvero. Nel cast, Rooney Mara, la giovane attrice celebre per i suoi ruoli in Social NetworkMillennium – Uomini che odiano le donneHer (a Roma nel 2013) e Martin Sheen, straordinario attore cinematografico e televisivo, protagonista di capolavori come La rabbia giovane di Terrence Malick e Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Golden Globe per la serie West Wing – Tutti gli uomini del Presidente. Rooney Mara sfilerà sul red carpet dell’Auditorium alle ore 19, con gli altri protagonisti del film: Eduardo Luis, Rickson Tevez, Gabriel Weinstein. La pellicola è proiettata in collaborazione con Alice nella città.

Batman v Superman Dawn of Justice: confermata Jena Malone nel cast

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Mentre continuano le riprese di Batman v Superman Dawn of Justice di Zack Snyder, attesissimo nuovo film cinecomics targato Dc Comics/Warner Bros oggi arriva finalmente la conferma che l’attrice  Jena Malone sarà nel cast del film. A rivelarlo è The Hollywood Reporter che conferma invece la segretezza dietro al ruolo che dovrebbe interpretare. Questa notizia quasi ufficiale però non ferma le speculazioni che vorrebbero l’attrice interpretare il nuovo Robin.

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Batman v Superman Dawn of Justice, il film

Ricordiamo come Batman v SupermanDawn of JusticeZack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. Nel film saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne e Gal Gadot nei panni di Wonder Woman. Nel cast ci saranno anche:  Amy AdamsDiane LaneLaurence Fishburne, , Jesse EisenbergJeremy Irons, Holly Hunter, Tao Okamoto, Ray Fisher, Michael ShannonJason Momoa, Jeffrey Dean Morgan, Scoot McNairy, Lauren Cohan, Brandon Spink, Callan Mulvey Batman v SupermanDawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.

The Vampire Diaries 6: intervista a Paul Wesley

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di The Vampire Diaries 6, l’atteso sesto ciclo di episodi della serie di successo trasmessa dal netwrok americano della The CW. Oggi nell’attesa vi segnaliamo l’intervista al protagonista Paul Wesley.

http://www.youtube.com/watch?v=1Pn13ZNBQ3s

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The Vampire Diaries è una serie televisiva statunitense di genere fantasy creata da Kevin Williamson e Julie Plec, che ha debuttato il 10 settembre 2009 sul network The CW. È basata sull’omonima serie di libri di Lisa Jane Smith, dal titolo italiano Il diario del vampiro.

La protagonista è Elena Gilbert, una normale ragazza adolescente che vive a Mystic Falls, in Virginia. La sua vita viene sconvolta quando scopre che il suo ragazzo, Stefan Salvatore, è un vampiro, e che è stata adottata. Stefan si accorge che Elena è identica alla prima donna della sua vita, la vampira che trasformò lui e suo fratello Damon Salvatore nel 1864: Katherine Pierce. I due fratelli si innamorano anche di Elena ed entrano a far parte della sua vita. Il loro scopo è proteggerla dal vampiro Originale Klaus e da altre forze che ambiscono al pieno controllo della ragazza, che si è rivelata essere una delle doppelgänger di Amara. Gli amici di Elena vengono spesso coinvolti nelle situazioni soprannaturali e combattono per vivere serenamente a Mystic Falls, un luogo costantemente tormentato dal proprio passato.

La serie ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte del pubblico, vincendo quattro People’s Choice Awards, uno nel 2010, uno nel 2012 e due nel 2014, e venticinque Teen Choice Awards, sette nel 2010, cinque nel 2011, sei nel 2012, tre nel 2013 e quattro nel 2014.

Festival di Roma 2014: Eden recensione del film di Mia Hansen-Love

EdenNegli anni ’90 la musica in Francia ebbe un ruolo importante. Sono gli anni in cui iniziano a muovere i primi passi i Daft Punk, Phoenix, Cassius, Air pronti a conquistare le classifiche mondiali. Il film segue le vicissitudini in ascesa e in caduta di Paul.

La storia di Paul è liberamente ispirata a quella del fratello di Mia Hansen-Love, Sven, che è stato proprio in quegli anni un DJ affermato dell’ondata del “Frech touch” che ha aperto le porte dei club ai fututi David Guetta e Laurent Garnier. Come dei giovani turchi della musica Paul e i suoi amici mettono insieme i Cheers duo di dj che inizia ad affermarsi soprattutto nell’organizzazione delle feste in club rinomati di Parigi. Intorno alla musica, avviene la vita, le droghe, i figli, gli amici che muoiono. Paul non farà mai il grande salto; come in A proposito di Davis, in cui il protagonista era coevo e affine a Bob Dylan ma privo del suo talento, così i Cheers non hanno il quid necessario alla scalata al successo che invece hanno i Daft Punk, loro compagni di serate.

Tutto ruota sempre intorno al confronto tra il successo degli uni e il conto corrente perennemente a secco di Paul.

Assonante ma lontano da altri film che hanno la musica al centro della storia, come Berlin calling sull’ascesa, caduta e risalita di un DJ techno nella Berlino contemporanea, e 24 hour party people che ricostruiva gli anni d’oro della scena house e rock alternativo di Manchester, negli anni ’80. Eden si è voluto tenere lontano dal clichè dei classici film sui club, di cui solitamente si riconosce l’aura glamour e accattivante, per dare più spazio ai personaggi, alla loro voglia di realizzarsi davvero attraverso la musica fino all’inevitabile scontro con la realtà gli anni che passano e i gusti musicali che cambiano.

I primi piani seguono stretti Paul la cui spirale alla fine torna su se stessa quando si ritrova di fronte a un se stesso senza niente che deve ricominciare tutto. Una sorta di indagine, perchè, afferma ancora la regista, quello che è interessante è l’animo umano, non il glamour intorno.

L’accuratezza è però anche il tallone d’Achille della pellicola che a tratti dà veramente troppe informazioni e prende pieghe improvvise che rendono più difficile seguire la storia, comunque affascinante e che ripercorre un periodo storico che ha cambiato definitivamente la musica elettronica.

Grimm 4: intervista a David Giuntoli

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Cresce l’attesa per l’inizio di Grimm 4, l’atteso quarto ciclo di episodi della serie di successo trasmessa dal network americano della NBC. Oggi nell’attesa vi segnaliamo l’intervista al protagonista David Giuntoli.

La ragazza entrerà a tutti gli effetti nei meccanismi dei Grimm ed imparerà a proprie spese cosa vuol dire avere questi poteri e Nick cercherà di insegnarle ad utilizzare la legge prima di ricorrere alle sue capacità.

su Wu:

Penso che ad un certo punto Wu dovrà scoprire il segreto di Nick e non accetterà facilmente la realtà dei fatti, ma penso che sia giusto che lui conosca la verità anche perchè quello che sta vedendo lo sta lentamente portando alla pazzia.

su i suoi poteri:

Al momento sono una persona comune senza capacità, ma se dovessero tornare sarebbero particolarmente amplificate a causa della mia trasformazione in zombie, della quale mi rimarrebbe anche il piccolo effetto collaterale legato al sonno.

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Grimm 4Grimm è una serie televisiva statunitense trasmessa dal 28 ottobre 2011 sul canale NBC. In Italia viene invece trasmessa in prima visione a partire dal 2 luglio 2012 sul canale pay Steel e successivamente da Premium Actionin chiaro su Italia 2 a partire dal 10 aprile 2013.

Nick Burkhardt è un detective della omicidi di Portland con una particolare abilità: vedere il lato oscuro, le “bestie selvagge”, che si nascondono nelle persone che lo circondano. La sua vita cambia improvvisamente dopo l’incontro con sua zia Marie, che gli rivela di essere l’ultimo discendente di una famiglia di cacciatori chiamati col nome “Grimm”, che combattono una famiglia di creature soprannaturali noti come Wesen, per difendere il genere umano. Dopo aver indagato sul suo passato, Nick si rende conto di dover seguire il proprio destino. I Wesen sono quasi sempre uomini bestia tranne rare e potenti eccezioni e non tutti sono aggressivi nei confronti degli esseri umani.

  • Nick Burkhardt (stagione 1-in corso), interpretato da David Giuntoli, doppiato da Francesco Venditti.
    Il protagonista della serie. Detective della polizia di Portland fa parte di una famiglia di cacciatori di creature malvagie chiamati Grimm.
  • Hank Griffin (stagione 1-in corso), interpretato da Russell Hornsby, doppiato da Massimo Bitossi.
    È il partner di Nick. Nel corso della prima stagione è completamente all’oscuro dei poteri e dei compiti del collega, ma nei primi episodi della seconda stagione apprende quali siano le capacità di Nick.
  • Juliette Silverton (stagione 1-in corso), interpretata da Bitsie Tulloch, doppiata da Francesca Manicone.
    È la fidata fidanzata di Nick. Dopo essere caduta in coma alla fine della prima stagione a causa di un maleficio, viene risvegliata, ma non ricorda più chi sia Nick; per Juliette lui è un completo estraneo. Alla fine della seconda stagione, dopo aver riacquistato la memoria apprenderà anche lei la verità sulle capacità di Nick.
  • Monroe (stagione 1-in corso), interpretato da Silas Weir Mitchell, doppiato da Fabrizio Vidale.
    È un Blutbad (lupo mannaro) che grazie ad una serie di diete e al pilates è riuscito a controllare la creatura dentro di lui. Si unirà a Nick per aiutarlo a risolvere i casi e col tempo diverranno amici.
  • Capitano Sean Renard (stagione 1-in corso), interpretato da Sasha Roiz, doppiato da Riccardo Niseem Onorato.
    È un ufficiale superiore della polizia di Portland, nonché discendente di una potente famiglia reale nel mondo delle creature. Non è bene accetto dalla famiglia di suo padre a causa delle sue origini (sua madre era una Hexenbiest, una strega). È un personaggio carismatico ma ambiguo.
  • Sergente Drew Wu (stagione 1-in corso), interpretato da Reggie Lee, doppiato da Guido Di Naccio.
    È un sergente del Portland Police Department, uno stimato collega di Nick e Hank.
  • Rosalee Calvert (stagione 1-in corso), interpretata da Bree Turner, doppiata da Sabrina Duranti.
    È una Fuchsbau che aiuta Nick e Monroe nelle loro indagini fornendo informazioni utili e rimedi per risolvere i problemi legati al soprannaturale.
  • Adalind Schade (stagione 1-in corso), interpretata da Claire Coffee, doppiata da Barbara De Bortoli.
    È una Hexenbiest che nel corso della prima stagione lavora per Sean Renard. Dopo l’ingestione del sangue di Nick, è diventata un normale essere umano. Proprio per vendicarsi di quanto Nick le ha tolto, ha causato il coma e la successiva amnesia di Juliette.

Festival di Roma 2014: A rose reborn, incontro con Park Chan-Wook

Park Chan-wookIl regista e produttore coreano Park Chan-wook, autore di Old Boy del 2003 e Lady Vendetta del 2005, ha incontrato il pubblico per presentare un cortometraggio finanziato da Ermenegildo Zegna. Ad accompagnarlo e a fare gli onori di casa era presente il regista italiano Luca Guadagnino, qui in veste di produttore.

A rose reborn racconta la strana avventura di Stephen, un imprenditore che deve presentare una nuova tecnologia a un misterioso potenziale acquirente. Stephen segue una sorta di caccia al tesoro, inseguendo il suo cliente in giro per il mondo, seguendo gli indizi che di volta in volta gli vengono forniti, come in una grande caccia al tesoro. Ma il suo timore è che la persona inseguita non sia quella giusta per acquisire e divulgare la sua scoperta.

Chan-wook racconta che la sua prima idea fosse quella di realizzare un piccolo film rocambolesco, pieno di inseguimenti e azione, ma poi, scoraggiato dagli investitori ha virato verso un approccio più filosofico e meditativo, pur senza rinunciare al mistero e all’intrigo. All’inizio era anche spaventato dal mettere in piedi un progetto che avesse a che fare con il mondo della moda, visto che non ne sapeva assolutamente nulla, ma grazie all’aiuto di Stefano Pilati si è avvicinato ad un ambiente che lo ha letteralmente catturato e inserire il noto marchio di abbigliamento maschile nel film è diventato uno dei tasselli del gioco.

I finanziatori lo hanno lasciato completamente libero di seguire la sua visione e così ha voluto raccontare la storia di un uomo imprigionato dal suo mondo, che incontra improvvisamente una guida che lo trascina allo scoperto e che gli fa incontrare le persone e scoprire un universo diverso, migliore. Chan-Wook sostiene che questo sia un film molto positivo e diverso dai suoi precedenti ed in particolare da quei tre film appartenenti alla Trilogia della Vendetta, che lo hanno reso popolare. Sostiene che la bellezza possa essere la salvezza e che accompagnata dal tentativo sincero di capire gli altri potrebbe migliorare la nostra situazione di esseri umani.

Il regista coreano dice che ha voluto inserire nel cortometraggio la forma tonda e la circolarità, come sorta di geometrico filo conduttore: un edificio, un manichino, una lampada in miniera, i getti d’acqua nel cimitero di Milano. Tutto questo per raccontare una storia fantascientifica di rinascita.

L’incontro è stato breve e incentrato solamente sul cortometraggio, senza toccare minimamente il resto della filmografia di Park Chan-Wook. Peccato.

Game of Thrones 5: New entry nel cast della serie HBO

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Manca ancora molto all’arrivo di Game of Thrones 5, l’attesissimo quinto ciclo di episodi della serie televisiva di enorme successo trasmessa dal network americano della HBO. Mentre continuano le riprese in Europa dell’Est, oggi arriva la notizia di un nuovo ingresso nel cast. Si tratta dell’attore Adewale Akinnuoye-Agbaje e anche se al momento il suo personaggio non è stato ancora rivelato si pensa che non faccia parte dei libri di George R.R. Martin  e il suo nome è Malko.

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Ecco le immagini:

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Il Trono di Spade (Game of Thrones) è una serie televisiva statunitense di genere fantasy creata da David Benioff e D.B. Weiss, che ha debuttato il 17 aprile 2011 sul canale via cavo HBO. È nata come trasposizione televisiva del ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire) di George R. R. Martin.

La serie racconta le avventure di molti personaggi che vivono in un grande mondo immaginario costituito principalmente da due continenti. Il centro più grande e civilizzato del continente occidentale è la città capitale Approdo del Re, dove risiede il Trono di Spade. La lotta per la conquista del trono porta le più grandi famiglie del continente a scontrarsi o allearsi tra loro in un contorto gioco di potere. Ma oltre agli uomini, emergono anche altre forze oscure e magiche.

Festival di Roma 2014: rissa in nome der Monnezza

Tomas MilianAll’incontro con Tomas Milian tenutosi nella sala Petrassi nell’ambito del Festival di Roma 2014, l’atmosfera deve essersi scaldata parecchio e non solo per l’emozionante “faccia a faccia”  con l’attore: una volta che Milian è stato condotto fuori dalla sala, una folla di giornalisti – alcuni dei quali non erano riusciti ad assistere all’evento a causa dell’alta affluenza di spettatori – ha avuto un “colorito” dibattito con i membri della sicurezza, colpevoli di non aver concesso a Milian di restare ancora un po’ con il suo vivace pubblico.

A sedare gli animi ci hanno pensato le luci di sala, che si sono spente sui protagonisti della vicenda invitandoli, cortesemente, ad uscire per lasciar spazio all’ospite successivo.

X-Men Apocalypse: Tom Hardy sarà il villain?

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Dopo aver preso parte a Il Cavaliere Oscuro Il ritorno, Tom Hardy potrebbe ritornare ad interpretare un ruolo in un nuovo cinecomics. Infatti, secondo The Wrap la 20th Century Fox è talmente soddisfatta del lavoro dell’attore in Mad Max: Fury Road che vorrebbe coinvolgerlo nel prossimo atteso X-Men Apocalypse di Bryan Singer.

Hardy dovrebbe interpretare proprio Apocalypse, il prossimo villain. Creato da Louise e Walter Simonson, Apocalisse (En Sabah Nur) ha fatto il suo debutto a X-Factor 6 #. Primo mutante del mondo, En Sabah Nur è nato in Egitto intorno al 3000 aC.

E’ stato confermato che Bryan Singer tornerà alla regia del franchise degli X-Men con X-Men Apocalypse, il seguito di X-Men Giorni di un Futuro Passato, enorme successo di questa primavera. Mentre il suo coinvolgimento era quasi scontato, non si sapeva anc0re se il regista sarebbe tornato a dirigere i Mutanti Marvel, e oggi invece arriva la conferma che è stato raggiunto un accordo.

X-Men ApocalypseCon Singer tornerà anche Simon Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e Dan Harris.

Inoltre ci sono anche già i primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà ambientato una decina di anni dopo Giorni di un Futuro Passato e rappresenta un passo successivo nella storia. L’aver alterato la storia nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili e incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles (James McAvoy), Erik/Magneto (Michael Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer Lawrence), Wolverine (Hugh Jackman) e Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere contro il formidabile menico, una antica e potente forza, determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella storia dell’umanità.

Alcune indiscrezioni vorrebbero che nel film ci sarà anche Channing Tatum nei panni del nuovo Gambit.

Grey’s Anatomy 11: intervista a Kevin McKidd

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di Grey’s Anatomy 11, e oggi nell’attesa vi segnaliamo un’intervista a uno degli interpreti, Kevin McKidd, che ha parlato del suo personaggio, che sta passando un brutto periodo in seguito all’abbandono di Christina e ha commentato un nuovo potenziale interesse amoroso per il suo ruolo.

Una storia con Amelia? Potrebbe essere interessante, dato che entrambi hanno un passato difficile ed il rapporto tra Owen e Derek prenderebbe sicuramente una svolta drammatica e comica allo stesso tempo, dato che Owen uscirebbe con la sorella, mentre Meredith d’altro canto ha sempre rappresentato una complicazione per il mio personaggio. Penso che Amelia abbia aperto infinite possibilità.

House of Cards 3, Kim Dickens nel cast

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Manca ancora molto all’arrivo di House of Cards 3, l’attesissimo terzo ciclo di episodi della serie televisiva di enorme successo trasmessa da NetFlix. Ebbene oggi arriva la conferma di una New entry nel cast. Si tratta dell’attrice Kim Dickens che avrà un ruolo ricorrente nello show. Sfortunatamente non ci sono dettagli riguardo il ruolo, e sembra che Netflix si sia per giunta rifiutata di fornire alcun commento.

Guardiani della Galassia: nuovo dietro le quinte

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In attesa dell’arrivo nelle sale il 22 ottobre del nuovo film Marvel Guardiani della Galassia, un nuovo contenuto speciale mostra ulteriori dettagli del backstage:

Il 21 ottobre Guardiani della Galassia verrà presentato in anteprima nazionale fuori concorso ad Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film di Roma.

 

Guardiani della Galassia, il film

Guardiani della Galassia è atteso negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardiani della Galassia. Nel cast del film diretto da James Gunn ci sono Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Lee Pace, Michael Rooker, Karen Gillan, Djimon Hounsou, John C. Reilly, Glenn Close e Benicio del Toro.

Trama: L’audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.

Festival di Roma 2014: oggi Clive Owen incontra il pubblico

Alle ore 18 presso la Sala Petrassi, Clive Owen incontrerà il pubblico del Festival in una giornata dedicata alla serie televisiva “The Knick” di Steven Soderbergh, di cui l’attore britannico è il protagonista.

LEGGI ANCHE: Festival di Roma 2014: intervista a Clive Owen

Presso il Teatro Studio Gianni Borgna, a partire dalle ore 10, verrà proiettata l’intero cineromanzo in una vera e propria “maratona cinematografica”, con il finale di stagione in contemporanea con gli Stati Uniti. I dieci episodi – scritti da Jack Amiel e Michael Begler, sceneggiatori di Quando meno te lo aspetti e Qualcosa di straordinario – andranno in onda in esclusiva assoluta su Sky Atlantic HD in autunno.

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Clive OwenIl Festival Internazionale del Film di Roma presenta in anteprima il cineromanzo più importante e atteso dell’anno: domani, venerdì 17 ottobre alle ore 20 presso la Sala Petrassi, nella linea di programma Gala, saranno proiettati i primi due episodi della serie televisiva “The Knick” di Steven Soderbergh. Il nuovo lavoro del grande cineasta statunitense – premio Oscar® per Traffic, Palma d’Oro a Cannes per Sesso, bugie e videotape, autore di alcuni fra i maggiori successi cinematografici degli ultimi anni (la trilogia di “Ocean”,  Erin Brockovich – Forte come la veritàMagic MikeSide Effects) – vede protagonista Clive Owen, nei panni del geniale chirurgo John Thackery. L’attore britannico (Golden Globe per Closer, interprete di film come King ArthurSin CityInside Man) sarà sul red carpet alle ore 19.30: il giorno dopo incontrerà il pubblico (sabato 18 ottobre) alle ore 18 presso la Sala Petrassi, nell’ambito di una vera e propria “maratona cinematografica” in cui sarà proiettata l’intera serie, con il finale di stagione in contemporanea con gli Stati Uniti. I dieci episodi – scritti da Jack Amiel e Michael Begler, sceneggiatori di Quando meno te lo aspetti e Qualcosa di straordinario – andranno in onda in esclusiva assoluta su Sky Atlantic HD in autunno.

Festival di Roma 2014: Takashi Miike riceve il Maverick Director Award

Alle ore 19 nella Sala Sinopoli, il regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico Takashi Miike, definito da Quentin Tarantino “uno dei più grandi cineasti viventi”, riceverà il Maverick Director Award. Dopo la premiazione, Miike – adorato da milioni di giovani spettatori in tutto il mondo per lo stile innovativo, provocatorio, estremo, ironico delle sue pellicole – presenterà in prima mondiale il suo nuovo film, Kamisama no iutoori (As the Gods Will). Ispirato dall’omonimo manga, il film narra il brutale e violento “gioco” tra la vita e la morte in cui si trovano improvvisamente e misteriosamente coinvolti gli annoiati studenti di un liceo. Anche in questo film lo stile di Miike è inconfondibile, visivamente sempre geniale, colto e, soprattutto, privo di censure e moralismi. Assieme a Takashi Miike, sul red carpet delle ore 18.30, ci saranno i protagonisti del film, Sota Fukushi e Hirona Yamazaki.

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Festival di Roma 2014: Buoni a nulla di Gianni Di Gregorio

Festival di Roma 2014: Buoni a nulla di Gianni Di Gregorio

Alle 22.30, sempre in Sala Santa Cecilia, si terrà la proiezione di Buoni a nulla, la nuova commedia firmata da Gianni Di Gregorio. Il regista e sceneggiatore romano, dopo il successo ottenuto con Pranzo di ferragosto(fulminante esordio che gli è valso Premio Luigi De Laurentiis per la migliore opera prima alla Mostra di Venezia, oltre al David di Donatello e al Nastro d’Argento per il miglior regista esordiente) e il successivo Gianni e le donne, porta al Festival il suo terzo lungometraggio: la pellicola racconta con ironia e garbo le vicende di due uomini “buoni”, spesso vessati dalle vicende della vita quotidiana, che uniscono le loro forze in una silenziosa crociata contro le angherie del mondo. Sul red carpet delle ore 22 sfilerà il cast al completo: con Gianni Di Gregorio ci saranno Marco Marzocca, Valentina Lodovini, Daniele Giordano, Marco Messeri, Gianfelice Imparato, Camilla Filippi e Anna Bonaiuto.

Buoni a nulla

Festival di Roma 2014: oggi Trash con Rooney Mara di Stephen Daldry

Il primo weekend della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma ospiterà una programmazione fatta di anteprime, incontri ed eventi speciali. Domani, sabato 18 ottobre, alle ore 19.30, la sala Santa Cecilia ospiterà (nella linea di programma Gala) la prima europea di Trash, il nuovo lavoro del pluripremiato cineasta inglese Stephen Daldry, autore di alcuni dei film più amati dell’ultimo decennio, tutti candidati all’Oscar: Billy Elliot, The HoursThe Reader – A voce alta e Molto forte, incredibilmente vicino. Con Trash, Daldry porta sul grande schermo l’omonimo romanzo di Andy Mulligan sceneggiato da Richard Curtis, autore di commedie di successo come Quattro matrimoni e un funeraleNotting HillIl diario di Bridget Jones e Love Actually – L’amore davvero. Nel cast, Rooney Mara, la giovane attrice celebre per i suoi ruoli in Social NetworkMillennium – Uomini che odiano le donneHer (a Roma nel 2013) e Martin Sheen, straordinario attore cinematografico e televisivo, protagonista di capolavori come La rabbia giovane di Terrence Malick e Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Golden Globe per la serie West Wing – Tutti gli uomini del Presidente. Rooney Mara sfilerà sul red carpet dell’Auditorium alle ore 19, con gli altri protagonisti del film: Eduardo Luis, Rickson Tevez, Gabriel Weinstein. La pellicola è proiettata in collaborazione con Alice nella città.

Trash

Arrow 3: Katie Cassidy “vedrete il lato più combattente di Laurel”

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di Arrow 3, l’attesissimo terzo ciclo della serie televisiva di enorme successo trasmessa dal network americano The CW e basata sul noto personaggio della Dc Comics. Ebbene oggi arriva un’interessante intervista a Katie Cassidy che parla del futuro di Laurel:

Sarà una stagione difficile per lei, dato che vorrà vendetta e sarà disposta a tutto per ottenerla, ma in fondo Laurel è una combattente ed esploreremo questo lato del suo carattere ed in particolare l’interazione con Ted Grant, che sarà parte integrante del percorso evolutivo che affronterà il mio personaggio.

La perdita di Tommy ha spinto Laurel verso il baratro, la morte di Sara la porterà a reagire in maniera differente e sebbene Oliver sia scettico sulle capacità del mio personaggio, dovrà presto ricredersi.

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Arrow 3Arrow è una serie televisiva statunitense sviluppata da Greg BerlantiMarc Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW. In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1 dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.

La serie segue le avventure del playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa, a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come “l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad uno i criminali. 

Doctor Who 8×03: anticipazioni e promo

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Doctor Who 8×03: anticipazioni e promo

Si intitola Flatline , Doctor Who 8×03, la terza puntata dell’ottavo ciclo di episodi della serie di enorme successo trasmessa dal network della BBC.

In Doctor Who 8×03 Separata dal Dottore, Clara scopre una nuova minaccia da un’altra dimensione. Ma come si fa anascondersi quando anche le pareti non sono di alcuna protezione? Con persone da salvare e il Dottore intrappolato, Clara si scontra con un nemico che esiste oltre la percezione umana.

Avengers Age of Ultron: ecco come sarà il nuovo Hulk

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Cresce l’attesa per vedere il primo trailer dell’attesissimo Avengers Age of Ultron di Joss Whedon e in attesa di scoprirlo, oggi vi segnaliamo alcune interessanti dichiarazioni rilasciata da Lynwen Brennan, presidente dell’Industrial Light & Magic, che ha parlato del nuovo Hulk che vedremo nel film:

Ottenere quella personalità è stato molto importante per Joss Whedon, ed è di grande rilievo il fatto che la performance di Mark Ruffalo sia straordinaria. Abbiamo sviluppato un nuovo sistema di cattura – che noi chiamiamo Muse – che riesce a registrare alla perfezione la performance di un attore con la possibilità di sfruttare più ciak. Lo stiamo usando per Warcraft e lo abbiamo sviluppato per Avengers.

Quando Tony Stark cerca di avviare un progetto dormiente per il mantenimento della pace, qualcosa va storto e i più potenti eroi della Terra, che includono Iron Man, Thor, Captain America, l’Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco, sono messi a dura prova, col destino del pianeta letteralmente in bilico. Con la nascita del malvagio Ultron, sta agli Avengers impedire che questi riesca a mettere in atto il suo piano di distruzione e, presto, alleanze tutt’altro che facili e azioni inaspettate, spianano la strada per un’avventura unica, epica e globale.

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Vi ricordiamo che nel cast Avengers Age of Ultron sono presenti Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Jeremy Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen oltre a Paul Bettany, Samuel L. Jackson e James Spader. Il terzo capitolo del franchise di Avengers è scritto e diretto, come sempre, da Joss Whedon. Le riprese hanno avuto luogo inizialmente agli Shepperton Studios (Surrey,Inghilterra), ma in seguito sono state effettute delle riprese aggiuntive in Italia, Korea e in varie parti dell’Inghilterra.

L’uscita del film nelle sale cinematografiche è prevista per il primo maggio 2015.

Pacific Rim: Guillermo Del Toro spera in una trilogia

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Pacific Rim: Guillermo Del Toro spera in una trilogia

pacific-rimGuillermo Del Toro ha fatto alcune dichiarazioni interessanti in merito al suo prossimo e atteso sequel di Pacific Rim.

“La direzione che il film sta prendendo è molto diversa da quella del primo film. Tutto ciò che posso dire è che alcuni dei personaggi che conosciamo torneranno, altri no perchè abbiamo deciso di essere ambiziosi e ci siamo detti ‘giriamo tre film’, quindi i personaggi arriveranno alla fine del secondo film, sperando che ci daranno una spinta per il terzo. Spero che alle persone piaccia, ma sarà un film molto diverso dal primo”.

“Abbiamo finito la prima stesura della sceneggiatura ora, e passeremo i prossimi 4 o 5 mesi a sistemarla prima di partire con la pre-produzione che cominceremo il prossimo Agosto-Settembre. Cominceremo a girare tra Novembre e Dicembre 2015.”

Fonte: CS

Big Eyes: poster del film di Tim Burton con Amy Adams

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Big Eyes: poster del film di Tim Burton con Amy Adams

Ecco il primo poster di Big Eyes, il nuovo film diretto da Tim Burton che vede protagonista Amy Adams accanto a Christoph Waltz.

GUARDA IL PRIMO TRAILER DEL FILM

big eyes poster

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Ricordiamo che ad interpretare Keane sarà l’attrice Amy Adams. Keane è nota per essere una pittrice le cui creazioni si distinguono per la rappresentazione di bambini dagli occhi grandi che sono diventati il primo esempio di successo di massa nel mercato dell’Arte del 1950. Il film racconterà la vista dell’artista dal momento della comparsa del movimento femminista che la porta ad affrontare una dura causa con contro il marito, che avrà il volto di Christoph Waltz e che ha sostenuto e finanziato la sua carriera di pittrice.  Il ruolo di Danny Huston, invece sarà quello di un giornalista di pettegolezzi, ed è attualmente la stelle della serie televisiva “Magic City”. Inoltre, la pellicola è stata recentemente acquistata durante il Festival di Cannes 2013 da Lucky Red che lo distribuirà per in Italia.

Big Eyes si baserà su una sceneggiatura scritta da Alexander e Larry Karaszewski, coppia di scrittori che ha già lavorato con Tim Burton in Ed Wood.

Fonte: CS

Festival di Roma 2014: incontro con Tomas Milian. “Monnezza? Non escludo il ritorno”

Tomas MillianNon solo la cerimonia di ieri, ma anche l’accoglienza di oggi pomeriggio sono state all’insegna dell’entusiasmo e dell’affetto che gli abitanti di Roma provano nei confronti di questo camaleontico attore. Appena è salito sul palco- dopo una clip celebrativa che raccoglieva alcune delle sue interpretazioni più celebri- Milian ha ricevuto una standing ovation generale con veri e propri cori da stadio e dimostrazioni d’affetto collettivo, che l’attore ha cercato di ricambiare elargendo baci e frasi d’affetto: per lui Roma è un vero e proprio amore infinito verso una città che lo ha accolto e che ha ricoperto la funzione di una seconda madre per lui, che non ha mai ricevuto affetto dai genitori, troppo rigidi, tradizionalisti e disinteressati al figlio.

Mentre racconta degli aneddoti sulla sua infanzia, su sua moglie- scomparsa e alla quale ha dedicato il premio di ieri- e su quali scelte lo hanno spinto ad intraprendere il difficile mestiere d’attore, Milian si commuove spesso, investendo anche il pubblico con la sua sincera onda emotiva. Ricorda la sua scelta di passare da un cinema impegnato ed intellettuale ad uno più popolare che gli ha garantito il successo e l’amore del pubblico, grazie ai cult immortali che ha realizzato, tra spaghetti western e poliziotteschi immortali, prima di essere accolto definitivamente tra le braccia di Hollywood collaborando con maestri come Steven Soderbergh, Steven Spielberg e Tony Scott (solo per citarne alcuni). Si dilunga nel narrare di quando, una volta terminato l’Actors Studio, cominciò a recitare in teatro in ruoli complessi e rischiosi- arrivando addirittura a mettersi a nudo nei primi anni ’60- prima di essere notato dal compositore Gian Carlo Menotti che lo portò in Italia per un provino, inaugurando così la sua carriera grazie al cult di Mauro Bolognini La Notte Brava. 

Tra un ricordo dal sapore amarcord e un altro, Milian trova anche il tempo di rivelare un suo grande desiderio: tornare ad interpretare sul grande schermo il suo amato Monnezza, magari insieme al figlio adottivo.

Kahil Gibran’s The Prophet: recensione

Kahil Gibran’s The Prophet: recensione

Kahil Gibran’s The Prophet è il racconto di un’amicizia tra una ragazzina dispettosa con un passato turbolento e un poeta imprigionato per le sue idee di vita. Alla vicenda s’intrecciano le celebri parole di Gibran tratte dal libro Il Profeta in cui si riflette sulla vera natura dell’amore, del lavoro, della libertà e del matrimonio.

Kahil Gibran’s The Prophet scritto e diretto da Roger Allers è una sceneggiatura divisa per scenari in cui ogni volta visitiamo il pensiero del poeta attraverso diverse tecniche di animazione. Queste sono racchiuse nella cornice di Mustafa e Almitra, in essa troviamo rappresentate storie fittizie e personaggi inventati che sono collocati in un luogo immaginario (Orfalese) che è il frutto della fusione degli ambienti caotici del Nord Africa e le tonalità calde del Sud d’Europa. La storia prende vita in un unico giorno e segna, in maniera velata, la vita dei grandi filosofi perseguitati per le loro idee “politiche” che minacciano il potere del regime e svegliano la coscienza del popolo.

Kahil Gibran’s The ProphetRelegare il film in uno stile, come quello dell’animazione, potrebbe essere un errore poiché questo premia e valorizza la scelta di esprimere la poesia e i messaggi che porta con sé il pensiero di Gibran. Le parole, molto semplici e profonde, riflettono storie comuni e valori universali che danno la possibilità di utilizzare diversi tipi di animazioni.

Troviamo per esempio le recenti animazioni in CGI nelle canzoni e nei passaggi tra uno scenario e l’altro, ma anche l’uso dei pastelli per i frutti della natura, fino all’utilizzo degli acquarelli per lo scenario relativo alla libertà. Il film in queste digressioni temporali diventa una potente allegoria, mai specificamente caratterizzata ma che fa leva sull’immaginario collettivo e da modo allo spettatore di essere trascinato nel turbinio e nel flusso di pensiero dell’autore. Questo permette inoltre di caratterizzare il personaggio di Mustafà in un simbolo, ponderato e saggio, amato da tutti e rispettato per il suo “lavoro sulle parole”.

In Kahil Gibran’s The Prophet sono presenti numerosi doppiatori quali: Quvenzhané Wallis, Salma Hayek, Alfred Molina, Frank Langella ma è nella voce di Liam Neeson, nel ruolo del poeta, che spicca il tono pacato e ipnotico, che rimarca la semplicità delle personalità di Mustafa e il suo lavoro.

Kahil Gibran’s The Prophet è un caleidoscopio di colori di colori e di luci, in cui il flusso narrativo si unisce a quello della coscienza. L’utilizzo di temi-capitoli ci da modo di sviscerare le sfumature dei bisogni e dei desideri riscoprendo così il pensiero universale di Gibran.

Z Nation 1×06: anticipazioni e promo

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Si intitola Resurrection ZZ Nation 1×06, il sesto episodio della prima stagione della serie televisiva concorrente a The Walking Dead e trasmessa dal network americano SyFy.

http://youtu.be/R19cKYEHf9c

In Z Nation 1×06, I superstiti finiscono per incrociare un gruppo di sopravvissuti apparentemente troppo bello per essere vero, ma che nasconde una setta religiosa davvero spietata. L’incontro da inizio ad una serie di disperati avvenimenti.

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