Parlando con Kevin Polowy nel corso delle conferenze stampa per Lightyear – La vera storia di Buzz, Chris Evans, che presta la voce allo space-ranger nella versione originale del film, ha parlato del processo di abbandono del ruolo di Capitan America e del MCU in generale.
L’attore ha ricordato come era stata la sua vita nel decennio in cui era stato coinvolto nei Marvel Studios. Evans ha detto che, anche se a volte può essere noioso, ci sono cose che gli mancano del franchise, a causa del suo profondo investimento in Captain America e del suo amore per le altre star del MCU.
“Sai, è diverso. È diverso. Per dieci anni, hai sempre un film dietro l’angolo. Per dieci anni, è stato sempre che ne finivi uno e poi la tua vita era programmata da: ‘Ok, sei mesi, abbiamo la stampa. Altri sei mesi, iniziamo il prossimo film”. E poi amo quelle persone e, saranno i migliori dieci anni della mia vita professionale per sempre, senza dovermi mai porre domande”.
Ha poi continuato parlando di quanto Anthony Mackie sia la persona giusta per ereditare il suo scudo e di quanto sia buffo, ora che la sua forma fisica è più asciutta, vedere le persone che gli si avvicinano e gli chiedono se stia bene o meno.
Durante un’intervista con MTV News, a Chris Evans è stato chiesto la sua opinione su Captain Carter di Hayley Atwell vista in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Evans ammette di non aver visto il film di Sam Raimi, ma si è speso in grandi elogi per la collega, con cui ha lavorato diverse volte nel corso della sua presenza nel MCU.
“Non ho ancora visto [Doctor Strange nel Multiverso della Follia], ma l’ho sentito, ho sentito che c’è anche lei. Voglio dire, è perfetta per questo… È davvero una delle migliori attrici con cui abbia mai lavorato e uno degli esseri umani più adorabili. Quindi, non potrei essere più felice per lei.”
Ricordiamo che il personaggio ha esordito nel primo episodio di What If…?per poi palesarsi in carne e ossa, anche se solo per una breve scena, in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Speriamo che il suo futuro le consenta di riportare, al cinema o in tv, sia il Capitano che l’Agente Carter.
La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams(Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.
Chris Evans ha parlato con Empire del conflitto che si trova ad affrontare questa volta il suo Steve Rogers in Captain America Civil War.
L’attore ha spiegato: “Questa è una delle prime volta in cui Steve non conosce la risposta giusta. Nel primo film penso che possiamo tutti convenire che i Nazisti erano i cattivi – ha continuato – e lo stesso vale per gli alieni, penso che possiamo concordare. Questo conflitto invece è più sfaccettato, non c’è chiaramente il giusto e lo sbagliato. Ed è difficile per lui di capire qual è la mossa giusta”.
Sarà difficile per un uomo tutto d’un pezzo come Cap, orientarsi in un conflitto che lo vedrà schierarsi contro i suoi stessi compagni. Cosa ne pensate?
In Captain America Civil Warlo schieramento di Cap sarà formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco. Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black Panther e Vision. Al momento non è ancora chiaro che parte prenderanno Spider-Man e Scarlet Witch.
In attesa di nuovi dettagli in merito ricordiamo che Captain America: Civil Warsarà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Captain America Civil War arriverà nelle sale italiane il 4 maggio 2016.
Chris Evans è noto a livello mondiale per il suo ruolo di Captain America nell’universo cinematografico Marvel (MCU). Eppure, la prima volta che ha indossato i panni dell’iconico personaggio in Captain America: Il primo vendicatore, pare non sia riuscito a impressionare uno dei suoi migliori amici.
Evans ha pubblicato su Twitter un video dal backstage di Captain America: Il primo vendicatore in cui appaiono anche due suoi amici: Zach e Jon. Entrambi sono stati “assistenti” di Evans durante la produzione del film. “Zach ha ottenuto un sacco di filmati fantastici”, ha scritto Evans. “Jon non è rimasto impressionato”. In diverse inquadrature, infatti, è possibile vedere Jon scuotere la testa mentre Evans esegue le sue folli acrobazie: addirittura, in una delle clip che compongono l’intero filmato, Jon esibisce anche un pollice verso il basso. Potete vedere il video cliccando qui.
Il viaggio di Chris Evans come Cap nel MCU
Evans ha interpretato per la prima volta Steve Rogers ne Il primo vendicatore, che raccontava l’origine di Cap in qualità di Vendicatore a stelle e strisce e la sua battaglia contro le forze dell’HYDRA. In seguito avrebbe ripreso il ruolo in numerosi altri film dei Marvel Studios, incluso il più recente Avengers: Endgame, in cui ha impugnato lo scudo di Captain America per l’ultima volta e che ha ufficialmente concluso il suo arco narrativo sul grande schermo.
Mentre cresce l’attesa per il debutto al cinema di Captain America Civil War, l’attore Chris Evans, durante la premiere londinese ha parlato del suo contratto con la Marvel e del futuro di Steve Rogers. Come sappiamo il suo contratto finirà dopo i due Avengers Infinity Ware l’idea dell’attore è quella di non continuare con il personaggio. A tal proposito a rivelato a Collider:
“No, nessun cambiamento. Vedremo. So che nei fumetti lo scudo viene passato a qualcun altro. E ciò che tu sai, più di tutto il resto gli incontri coi fan, con la stampa e le persone che amano il personaggio. La verità è che il personaggio è più grande di te. Sono disposto a fare tutto ciò di cui hanno bisogno il personaggio e la Marvel. Se questo significa che io debba cedere il ruolo, allora lo cederò. Ma se vorranno fare di più, io sono pronto”
Leggi la nostra recensione di Captain America Civil War
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In Captain America Civil Warlo schieramento di Cap sarà formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco. Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black Panther e Vision.
Sinossi: Captain America Civil War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio avversario.
Ricordiamo che Captain America: Civil Warsarà diretto da Anthonye Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy RennereDaniel Bruhl. Captain America Civil Wararriverà nelle sale italiane il 4 maggio 2016.
Chris Evans ha rivelato che gli sarebbe piaciuto interpretato Spider-Man… se non fosse stato per il costume dell’iconico supereroe! Evans non è estraneo al mondo dei cinecomics, dal momento che già prima di entrare a far parte dell’Universo Cinematografico Marvel nei panni di Captain America aveva recitato in Scott Pilgrim vs. the World e – soprattutto – nei due film dedicati ai Fantastici Quattro del 2005 e 2007, in cui ha interpretato il personaggio di Johnny Storm, meglio conosciuto come La Torcia Umana.
Dopo la trilogia di Sam Raimi e i due capitoli della saga di The Amazing Spider-Man, la Sony decise di stringere un accordo con i Marvel Studios per introdurre ufficialmente il simpatico arrampicamuri nell’universo condiviso. Tom Holland è stato ingaggiato per il ruolo di Peter Parker, debuttando nel MCU nel film Captain America: Civil War, seconda avventura in solitaria dedicata a Steve Rogers. Anche se Spidey era dalla parte di Iron Man durante il celebre scontro che dà il titolo al film, lui e Cap hanno comunque condiviso un breve ma tenero momento insieme, quando entrambi hanno ricordato di venire da New Yokr, uno dal Queens e l’altro da Brooklyn.
Chris Evans ha ufficialmente detto addio al ruolo di Captain America dopo l’uscita del campione d’incassi Avengers: Endgame. Tuttavia, il celebre attore sembra avere ancora voglia di parlare di cinema e di supereroi. Intervistato da STYLE, Evans ha rivelato che il suo supereroe preferito da bambino non era Captain America, ma bensì proprio Spider-Man. Inoltre, l’attore ha rivelato che gli sarebbe piaciuto avere l’opportunità di interpretarlo al cinema.
Chris Evans sul costume di Spider-Man: “Preferisco il mio vestito da Capitan America. Penso sia più bello!”
“Mi sarebbe piaciuto girare delle scene in cui dovevo arrampicarmi ai lati degli edifici o cercare di saltare da un edificio all’altro”, ha spiegato Chris Evans. C’è soltanto una cosa che probabilmente avrebbe rischiato di rendere le cose un tantino complicate… come spiegato sempre dall’attore: “Ma avrei odiato indossare la maschera di Spider-Man. Sono molto claustrofobico e dubito che avrei potuto indossare quel tipo di costume, con tanto di maschera, per tante ore al giorno sul set. Preferisco di gran lunga il mio vestito da Capitan America, che penso sia comunque più bello!”
Di recente era stato detto che l’attore aveva esaurito il suo contratto e che quindi Steve Rogers, almeno nelle sembianze di Chris, avrebbe abbandonato il MCU. Adesso però l’attore dà una versione diversa della questione, dichiarando che la decisione in realtà non spetta a lui.
“Davvero non sta a me deciderlo. Il mio contratto è esaurito. Non starò qui seduto a dire ‘adesso basta’. Penso che Hugh Jackman ha fatto film su Wolverine fino a 47 anni, e si tratta di una fabbrica che sa davvero cosa sta facendo. Tutto è collaudato, fanno grandi film. Se non facessero le cose con qualità, avrei un’opinione differente. Ma tutto quello che fa la Marvel diventa oro. E dirò, mi piace il personaggio. L’unica ragione per smettere è perché il mio contratto è terminato. Dopo Avengers 4, il mio contratto è concluso. Parlate con la Marvel. Se dovessimo trovare un accordo, io sarei aperto. Amo il personaggio, è come le scuole superiori. Sicuramente guardi all’ultimo anno con desiderio, e poi quando ci sei, ti viene da dire ‘non so se sono pronto ad andare via’. Sembra difficile per me pensare di non interpretarlo più.”
Captain America: Chris Evans presta la voce a una action figure per una caccia al tesoro benefica
Già nel 2014, Chris Evans aveva dichiarato: “Scommetto fino al 2017, poi avrò finito.” Come per Robert Downey Jr., che vedremo nei panni di Tony Stark/Iron Man anche in Spider-Man Homecoming, anche l’addio di Evans al franchise sarà difficile da digerire per i fan, ma l’introduzione di molti nuovi eroi nell’Universo Condiviso dovrebbe rendere meno dolorosa questa separazione.
Il tempo di Chris Evans nei panni di Capitan America si è concluso con Avengers: Endgame del 2019. In quel film, Steve Rogers ha viaggiato indietro nel tempo e ha avuto il suo lieto fine con Peggy Carter, tornando ai giorni nostri da vecchio. Da allora, abbiamo appreso che il personaggio potrebbe anche essere morto, mentre lo scudo è ora brandito da Sam Wilson. Nonostante ciò, la speculazione è ancora dilagante sul fatto che Chris Evans sia destinato a riprendere il ruolo, molto probabilmente in Avengers: Secret Wars (che dobbiamo credere sarebbe il suo ultimo addio all’eroe).
Dopo essere stato recentemente nominato da People come l’Uomo più sexu vivente, Evans ha ripensato al suo tempo trascorso nell’interpretare il supereroe Star Spangled, ammettendo che gli manca Cap. “Oh mio Dio, saresti un vero idiota a non divertirti. Vieni pagato per prenderti cura di te stesso ed essere un supereroe” , ricorda. “È come quello che [sogni di fare] da bambino. Corri nel tuo giardino e fai finta di essere un personaggio dei fumetti. È stata una delle più grandi gioie della mia vita immergermi e prepararmi per questi film. “
“Sono impegnativi, ma il bello è che i film sono fantastici e tiri fuori quello che ci hai messo dentro. È stata una relazione meravigliosa, molto simbiotica, quindi sono stato entusiasta di farlo”, continua Chris Evans. “Quando i film finiscono, sei molto felice di avere una pausa, ma molto rapidamente ti manca. Mi manca ora. Ma sono molto grato, molto felice di aver fatto parte di quell’universo”.
Ironia della sorte in The Falcon and The Winter Soldier si deliberatamente giocato timido con il destino finale di Steve. Tuttavia, l’apertura di un museo in suo onore e Spider-Man: No Way Home che rivela che la Statua della Libertà è stata revisionata in suo onore suggerisce fortemente che il mondo crede che il personaggio sia morto. La bellezza del Multiverso significa che Chris Evans può interpretare un numero qualsiasi di varianti di Captain America, incluso un malvagio Steve che era fedele all’HYDRA nella sua realtà. Vedremo cosa accadrà su questo fronte, anche se si vocifera da tempo che i piani per introdurre quella controversa interpretazione del personaggio siano nelle intenzioni dello Studios.
Nel sentire comune della nostra società sessista, quando una donna è molto bella, spesso non le viene richiesto di essere anche particolarmente dotata di altri talenti. A maggior ragione questo accade nel mondo dello spettacolo e del cinema, dove belle attrici spesso vengono tacciate di stupidità solo per il loro aspetto fisico, come se non si potesse essere belle e capaci allo stesso tempo.
Tuttavia qualche volta questa discriminazione viene subita anche dagli uomini, ed è proprio il caso di Chris Evans, volto arrivato alla notorietà globale grazie al suo ruolo di Capitan America e che adesso ha intenzione di passare dietro alla macchina da presa. Con una carriera breve per la giovane età ma già piena di grandi successi (Cellular, Sunshine, The Losers e Scott Pilgrim e nel futuroSnowpiercerdi Bong Joon-Ho oltre al mondo Marvel), Evans ha infatti deciso di fare il grande passo al di qua dell’obbiettivo.
Chris Evans dirigerà un dramma indipendente dal titolo 1:30 Train, basato sulla sceneggiatura di Ronald Bass (Rain Man). Il film parla dell’ncontro di un ragazzo e una ragazza a Manhattan, che sembra ripercorrere un po’ la trama di Before Sunrisecon Julie Delpy e Ethan Hawke.
Pare che il regista assegnato al progetto abbia dato forfait, e Evans coinvolto come protagonista ha colto l’occasione per proporsi.
Può anche interpretare uno dei eroi più potenti della Terra, ma sicuramente Chris Evans non ha alcuna abilità nel fare yoga. Eccolo in una clip di Playing It Cool in cui recita accanto a Michella Monaghan.
https://www.youtube.com/watch?v=btgH-wO-WaE
Chris Evans
Il film esce l’8 maggio nei cinema Usa e racconta la storia di Me (Evans), un uomo disilluso dall’amore, che incontra l’adorabile e graziosa Lei (Monaghan) che subito cattura la sua attenzione ma che è fidanzata. Come un giovane Walter Mitty, l’immaginazione di Me galoppa veloce e accetta di instaurare un rapporto platonico con lei solo per continuare a vederla ma non si fermerà davanti a nulla per conquistarla.
Nel film compaiono anche Martin Starr, Aubrey Plaza, Patrick Warburton, Topher Grace, Luke Wilson, Anthony Mackie, Ioan Gruffudd e Philip Baker Hall.
La notizia non giunge inaspettata, ma adesso è confermata dallo stesso attore: dopo Avengers 4, Chris Evans lascerà il MCU. L’interprete di Captain America/Steve Rogers lo ha confermato al New York Times.
Parlando con il prestigioso giornale, Evans ha dichiarato, in merito alla sua collaborazione con i Marvel Studios: “È meglio scendere dal treno prima che ti spingano fuori”.
Il concetto è chiaro, ma è anche vero che con Avengers 4, Evans aveva già esteso di un film il suo contratto iniziale, che prevedeva sei film: i tre “solo” e i tre Avengers.
Già in Infinity War, il suo Steve Rogers non sarà più Captain America, ruolo abbandonato, insieme allo scudo, alla fine di Civil War, quando si è schierato contro i trattati di Sokovia. Sappiamo che adesso toccherà ad altri raccogliere la sua eredità e il suo ruolo nei Vendicatori, ma tra Sebastian Stan, che interpreta Bucky Barnes, e Anthony Mickey, che invece è Sam Wilson, sicuramente non ci sarà molto da aspettare prima di conoscere il nuovo Cap.
Ma come uscirà di scena Steve? Sembra plausibile che sarà Thanos a ucciderlo, mentre in Avengers 4, Chris Evans potrebbe girare soltanto scene di flashback o di viaggi nel tempo, visto che sul set lo abbiamo visto sempre ben rasato e con il vecchio costume di Cap.
Che ne pensate?
Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film Marvel Studios
Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.
Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War, tutto quello che sappiamo sul film – SPOILER
Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).
Avengers: Infinity War, chi ha indossato il Guanto dell’Infinito prima di Thanos?
Chris e Liam Hemsworth, da bravi fratelli, non si limitano a supportarsi a vicenda nelle rispettive carriere ma si divertono ancora a farsi gli scherzi, questa volta tramite Instagram, scarabocchiando le copertine dei magazine (Men’s Health e Vanity Fair) sui quali fanno rispettivamente bella mostra di sé.
Ha iniziato il fratello maggiore Chris Hemsworth, nelle sale con Heart of the Sea – le Origini di Moby Dick, a cui è seguita giorni dopo la risposta di Liam, che possiamo ancora ammirare in Hunger Games: il canto della Rivolta – Parte 2. Ai fratelli australiani non mancano di certo il senso dell’umorismo e la voglia di prendersi poco sul serio.
Il regista Chris Columbus, che tornerà al cinema il prossimo 29 luglio con Pixels, è stato intervistato da Entertainment Weekly e in questa occasione ha dichiarato che gli piacerebbe ritornare a raccontare una storia che ha come protagonisti Harry Ron e Hermione, i protagonisti della saga di Harry Potter. Columbus ha infatti diretto La Pietra Filosofale eLa Camera dei Segreti, unico regista del franchise, insieme a David Yates, a dirigere più di un film.
Ecco cosa ha dichiarato Columbus:
“Mi piacerebbe davvero tanto tornare per un altro film, ma non il franchise di Animali fantastici, che immagino sarà grandioso, ma mi piacerebbe davvero tanto raccontare un’altra storia con i tre personaggi principali, Harry Ron e Hermione. Sono affascinato da cosa possa essergli mai successo alla fine dell’ultimo film, perché hanno solo 18 anni (eli ritroviamo nell’epilogo di 19 anni dopo, ndr). Ci sono 18 anni di storie di Harry Potter da raccontare”.
“Non ho il coraggio di dirlo (a JK Rowling)ho tanto rispetto per lei. Dovrebbe fare quello che vuole ma davvero amerei sapere cosa c’è nella sua testa in merito a quegli anni”.
Ricordiamo che ritroveremo il mondo di Harry Potter in Animali Fantastici dove trovarli, a partire da novembre 2016.
É stato in occasione della presentazione di Pixels al CinemaCon di Las Vegas che Chris Columbus, regista dei primi due Harry Potter, ha parlato dell’attesissimo reboot di Gremlinse del chiacchieratissimo sequel de I Goonies, pellicole cult degli anni ’80 di cui Columbus firmò entrambe le sceneggiature. Ecco quanto dichiarazioni:
“Il reboot di Gremlins si farà e mi vedrà coinvolto. Quando uscì il film originale mi chiesero subito di scriverne un altro, ma all’epoca sentivo che non c’erano più terreni da esplorare in merito a quella storia. Stiamo comunque parlando di 30 anni fa, quando le cose a Hollywood funzionavano diversamente, e non c’erano tutti questi sequel e tutti questi franchise. Oggi, invece, le cose sono cambiate, e credo di poter tornare su quel film. Non mi entusiasma tanto l’idea del reboot in sè, quanto la possibilità di prendere nuovamente questi personaggi e creare qualcosa di interessante. Naturalmente ci sarà il vecchio universo di Gremlins ma anche tanti nuovi personaggi. Non posso aggiungere altro al momento: ho giurato di non dire nulla!”.
Su I Goonies 2, invece, Columbus ha aggiunto: “I Goonies 2, per ovvie ragioni, è qualcosa di molto più complesso. Ogni cinque anni torniamo sull’argomento. Ora stiamo cercando di capire se questa è la volta buona per portare avanti il progetto”.
Chris Columbus, regista storico di Mamma ho perso l’aereo e dei primi 2 film dedicati a Harry Potter, sarebbe in trattative per dirigere Pixels, lungometraggio tratto da un amatissimo corto di Patrick Jean.
Dal momento della sua diffusione nel 2010 Pixels ha attirato subito l’attenzione dei media: il corto vedeva il nostro mondo invaso dai personaggi dei video giochi, provenienti da un universo parallelo, e l’idea della Sony Pictures sarebbe di realizzare una commedia action in puro stile Ghostbusters.
La sceneggiatura originale di Tim Herlihy sarà riscritta per il grande schermo da Tim Dowling, e fra i produttori ci sarà la Happy Madison di Adam Sandler: per Chris Columbus si tratterebbe della prima regia dai tempi di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo.
Dal genio del produttore/regista Chris Columbus (sue creazioni grandi classici del Natale comeMamma ho perso l’aereo, Gremlins, Una promessa è una promessa e Fuga dal Natale) un nuovo film per le prossime feste. Il regista fa infatti parte del team creativo al lavoro sul film d’avventura per famiglie 24/12 (titolo che ovviamente si riferisce alla vigilia di Natale). La storia vede protagonisti due fratelli che trovano una vecchia videocassetta che prova l’esistenza di Babbo Natale. I due creano una trappola per catturalo, ma le cose vanno male e Babbo Natale si infortuna: i ragazzi devono quindi salvare il Natale e imbarcarsi in un’operazione di consegna-regali in tutto il mondo con l’aiuto degli elfi.
Il soggetto è dello sceneggiatore di Safe House – Nessuno è al sicuroDavid Guggenheim, la sceneggiatura è di Matt Lieberman. Il film è prodotto dalla 1492 Productions di Columbus, da ZAG Studio Animation di Jeremy Zag e Ocean Blue Entertainment. “Il film è un ibrido tra mondo reale live action. L’immaginazione con cui Jeremy e il suo team stanno lavorando agli Elfi e al Polo Nord è fervida”, fa sapere Colombus. “Amo il Natale e amo i film di Natale. Questo potrebbe diventare un classico!”
Cresce l’attesa per l’arrivo di Gotham 2, l’annunciato secondo ciclo di episodi dello show di successo targato Fox/Warner Bros che oggi annunciano l’ingresso nel cast dei regular l’attore Chris Chalk che sarà Lucius Fox.
Gotham è una serie televisiva statunitense ideata da Bruno Heller per il network Fox. Annunciata nel settembre del 2013, la serie, ispirata dai fumetti di Batman, sarà trasmessa dal 22 settembre 2014. Si tratta di un prequel televisivo/spin-off incentrato sulle origini dei personaggi (eroi e cattivi) appartenenti all’universo di Batman.
Gotham 2
Protagonista è Benjamin McKenzie nei panni del giovane detective James Gordon, un uomo in ascesa nella polizia di Gotham. David Mazouz è invece il giovane Bruce Wayne, rimasto da poco orfano.
In Italia la serie viene trasmessa dal 12 ottobre 2014 su Italia 1, che ha trasmesso in anteprima i primi due episodi, per poi proseguire in prima visione sul canale pay Premium Action.
I detective del Dipartimento della Polizia di Gotham City, guidati dal capitano Sarah Essen, il giovane James Gordon (detto Jim), e il suo nuovo partner Harvey Bullock, vengono ingaggiati per risolvere uno degli omicidi più sconvolgenti e di alto profilo a cui Gotham abbia mai assistito: l’assassinio di Thomas e Martha Wayne. Durante la sua indagine, Gordon incontrerà il figlio dei Wayne, Bruce, ora sotto la tutela del maggiordomo Alfred Pennyworth, che darà informazioni utili a Gordon per trovare il killer. Lungo il suo cammino da detective, Gordon dovrà confrontarsi con diversi boss della mafia e delle gang (uno dei quali è Fish Mooney), e con quelli che saranno i futuri villains dell’universo di Batman, tra i quali Selina Kyle (la futura Catwoman), Oswald Cobblepot (detto Pinguino), Edward Nigma, Ivy Pepper e Harvey Dent, coloro che diverranno l’Enigmista, Poison Ivy e Due Facce.
Negli ultimi anni Netflix, per coinvolgere ulteriormente i propri spettatori, ha scelto di produrre e distribuire nel proprio catalogo una ormai lunga serie di titoli interattivi. Questi danno all’utente la possibilità di controllare ciò che accade nella storia facendo delle scelte in nome dei personaggi protagonisti. Celebre è stato ad esempio l’esperimento proposto con Black Mirror: Bandersnatch, ma si annoverano in questa tipologia di opere anche In fuga da Undertaker, Barbie Epic Road Trip e Dove sono gli umani?. Ora, Netflix ha distribuito nel proprio catalogo la prima commedia romantica interattiva: Choose Love, diretta da Stuart McDonald.
Un film che già dal titolo invita gli utenti a scegliere l’amore giusto per la protagonista. Naturalmente non ci sono scelte giuste o sbagliate, ma solo numerose variabili che da un lato permettono di giocare con tutti gli “e se…” del caso, mentre dall’altro permettono agli spettatori di mettersi nei panni della protagonista e vivere come fosse in prima persona le sue esperienze romantiche. Per compiere queste scelte, come sempre, basterà usare il telecomando, il controller di gioco, il mouse o il proprio dito se si guarda il film da smartphone, compiendo così le scelte richieste mentre si svolge la storia.
La trama e il cast di Choose Love
Protagonista del film è Cami, una giovane che si sente come se si stesse perdendo qualcosa nella vita. Forse ciò è dato dalla paura di sistemarsi definitivamente con il suo ragazzo Paul, o forse è il rammarico di aver abbandonato la carriera di cantante che aveva sempre sognato. L’incontro con la rock star Rex potrebbe permetterle di riprendere in mano quel sogno, ma il ritorno di Jack, un suo vecchio amore, scombina ulteriormente le cose. Cami si trova dunque a dover affrontare una serie di scelte, dando così vita a diverse possibili trame e finali, a seconda di ciò che lo spettatore sceglie.
Ad interpretare Cami ritroviamo l’attrice Laura Marano, nota per aver recitato nella serie Austin & Ally e nei film Capelli ribelli e The Perfect Date. Di recente è stata anche protagonista del film Il trattamento reale. Accanto a lei, nel ruolo del fidanzato Paul vi è invece l’attore Scott Michael Foster, noto per le serie Greek, Chasing Life e Ex-Girlfriend. Jordi Webber, principalmente noto come musicista, interpreta invece Jack, mentre Avan Jogia, conosciuto per il ruolo di Beck Oliver nella serie Victorious, è qui Rex. L’attrice Mega Smart interpreta invece Amalia, la sorella di Cami.
Data la sua natura di film interattivo, che lascia allo spettatore la decisione su alcune significative scelte, compiute le quali la storia può intraprendere un percorso anziché un altro, è bene sapere che Choose Love offre diversi finali diversi. Tutto parte da quando, verso la fine del fil, Cami fa un sogno sui tre uomini che le chiedono di scegliere uno tra loro. Il percorso che si sceglierà determinerà il suo destino. Se Cami sceglie Paul accade che lui le fa la proposta di matrimonio regalandole una batteria di rilevatore di fumo con un anello nascosto al suo interno. Questo è l’unico finale possibile quando si sceglie Paul.
Quando Cami sceglie invece Rex nel suo sogno, ci sono diversi modi in cui la sua storia può svilupparsi. In ogni caso, la scelta di Rex porta la coppia a Las Vegas. Quando arrivano lì, Cami vede Jack guidare una protesta, ma sceglie di esibirsi con Rex ad un evento privato. Cami invita a quel punto Paul all’evento per guardarla cantare. Ritrovando il suo amore di sempre, Cami sceglie infine Paul e i due si sposano a Las Vegas. In un secondo caso in cui Cami sceglie Rex, lei decide di restare alla protesta con Jack, mettendo in pausa i suoi sogni da cantante.
Durante la protesta, però, Paul la chiama e le chiede di sposarlo. Lei dice a Paul che dovrebbero continuare la conversazione di persona e torna dunque a Los Angeles, dove lui le si propone di persona. In un finale alternativo che si basa sul fatto che Cami faccia una scelta in precedenza sul non dire a Paul di Jack, Cami riceve una chiamata da Paul durante la protesta con Jack. In quello scenario, Cami dice apertamente di aver incontrato Jack qualche giorno prima e Paul mette fine alla loro relazione.
Cami decide però di non arrendersi con Paul e torna a Los Angeles, arrivando a casa di lui nel buio della notte. Paul si accorge che c’è qualcuno in casa, temendo sia un ladro ma scoprendo poi essere Cami. La coppia a quel punto fa la pace. Scegliere Rex può però anche portare Cami a Parigi, cosa che avviene se accetta di cantare con lui e di non invitare Paul. In questo caso, Rex e Cami si baciano dopo la loro esibizione e lui la invita a fare un atto di fede con lui. Se si sceglie di andare con Rex, la coppia finirà dunque nella città dell’amore.
Ma in un altro finale alternativo, se si sceglie di non viaggiare con Rex e di mantenere le cose sul piano professionale, il destino romantico di Cami sarà sconosciuto, poiché non sceglie nessuno dei tre pretendenti. C’è però anche un’altra possibilità in cui la scelta di Rex nel suo sogno porta Cami da Jack se lei rimane alla protesta con lui. Quando Paul chiama, Cami gli dice che lo ama e che la loro relazione soddisfa tutti i requisiti, ma ha la sensazione che stiano giocando sul sicuro. In questo caso, Jack bacia Cami durante la protesta e decidono di affrontare la loro relazione un giorno alla volta.
Quando Cami sceglie Jack nel suo sogno, conduce la coppia in un viaggio a Las Vegas dopo che Jack l’ha invitata a una protesta. Rex arriva alla protesta perché si sta esibendo in hotel e invita Cami a cantare con lui. Se si rifiuta di esibirsi al concerto di Rex e rimanere con Jack alla protesta, Paul si presenterà a sua volta lì, dicendo a Cami che non può vivere nel limbo e le propone di sposarlo. Jack interviene dicendo che tra lui e Cami c’è qualcosa di speciale. Se Cami rifiuta la proposta di Paul ma sceglie di non stare neanche con Jack, rimane indipendente.
Tuttavia, se si torna indietro e si rifiuta la proposta di Paul, intraprendendo dunque una relazione con Jack, il film si conclude con i due che si scambiano un bacio durante la protesta. Al contrario, come già riportato, la scelta di Paul si conclude con il matrimonio della coppia a Las Vegas. Se però Cami sceglie di esibirsi con Rex quando lo vede alla protesta, Paul si presenterà lì e chiamerà Cami. Se si risponde alla chiamata di Paul, lui si proporrà a Cami nella sua camera d’albergo. Accettare la sua proposta porta ancora una volta la coppia a sposarsi a Las Vegas.
Ma se Cami rifiuta la sua proposta e si sceglie di andare al concerto con Rex e rifiuta poi l’invito di Rex a viaggiare per il mondo con lui, la storia di Cami finisce con lei che torna da Jack durante la protesta e gli dice che non ha mai smesso di amarlo. Non è tutto però: se si finisce con successo con tutti e tre gli uomini nel proprio viaggio verso il lieto fine di Cami, si sbloccherà un finale in cui il gruppo balla e festeggia sul jet privato di Rex e nella cappella di Las Vegas.
Il trailer di Choose Love e come vederlo in streaming su Netflix
Come anticipato, è possibile fruire di Choose Love unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente è al 2° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.
Guarda l’intervista alla protagonista dell’atteso Kick Ass 2, Chloë Grace Moretz che ritorna nei panni della sanguinosa Hit Girl, nel sequel dell’irriverente commedia d’azione del 2010 diventata in breve tempo un cult cinematografico. Kick-Ass, Hit Girl e Red Mist tornano al cinema dal 15 agosto.
Kick Ass 2 sarà diretto da Jeff Wadlow. Nel cast del film torna Aaron Taylor Johnson nei panni del protagonista accanto a Jim Carrey, Chloë Grace Moretz, Christopher Mintz-Plasse, e le new entry Morris Chestnut,John Leguizamo e Donald Faison co-protagonista nell’adattamento di Mark Millar e John Romita, Jr. comico.
Kick-Ass 2 uscirà nei cinema in USA il 16 agosto 2013, in Italia invece arriverà il 15 agosto. Tutte le info utili nella nostra scheda film: Kick Ass 2. Trama: L’ultima volta che abbiamo visto la ragazza assassina Hit Girl e il giovane vigilante Kick-Ass, stavano entrambi cercando di vivere come due normali teenager chiamati Mindy e Dave. Preoccupato del diploma di fine anno e di un futuro alquanto incerto, Dave crea la prima squadra di supereroi mondiali insieme a Mindy. Sfortunatamente però Mindy viene scoperta nei panni di Hit Girl, ed è costretta a ritirarsi, restando sola ad affrontare il terrificante mondo della scuola, popolato da malvagie studentesse. Dave, a quel punto, si rivolge a Justice Forever, un gruppo guidato da un ex criminale, il Colonnello Stars and Stripes. Mentre i supereroi si danno da fare sulle strade della città, il supercattivo di tutto il mondo, Mother F%&*^r, crea la propria squadra e mette in atto un piano per far pagare Kick-Ass e Hit Girl per ciò che hanno fatto a suo padre. Ma c’è solo un problema: se ti metti contro anche un solo membro di Justice Forever, ti metti contro tutti.
Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale della nuova docuserie originale Choir, di Disney Branded Television, Imagine Documentaries e Blumhouse Television. Tutti e 6 gli episodi debutteranno il 31 gennaio sulla piattaforma streaming.
La trama di Choir
Choir segue i ragazzi del Detroit Youth Choir mentre si preparano per l’esibizione della loro vita. Attraverso i loro occhi, gli spettatori potranno vivere gli alti e i bassi della vita di chi cresce a Detroit, affrontando le sfide di conciliare famiglia, scuola e atletica, mentre inseguono il sogno di portare il loro talento a un livello superiore e di esibirsi su uno dei palcoscenici più importanti del mondo. Dopo l’apparizione del 2019 ad America’s Got Talent, è un momento cruciale per il coro e per il suo direttore, Anthony White, che si trova ad affrontare le difficoltà di sostituire diversi membri chiave, mantenere l’importanza del coro a Detroit e trovare la prossima grande opportunità che li riporterà sotto i riflettori nazionali.
Diretta dal regista due volte nominato agli Emmy Rudy Valdez, Choir è prodotta da Imagine Documentaries e Blumhouse Television. Per Imagine Documentaries, i produttori esecutivi sono Brian Grazer, Ron Howard, Justin Wilkes, Sara Bernstein e Ryan Miller, mentre per Blumhouse Television, Jason Blum, Chris McCumber, Jeremy Gold e Gretchen Palek sono i produttori esecutivi. Valdez è anche produttore esecutivo, così come Michael Seitzman della Maniac Productions.
Il cioccolato è notoriamente un alimento in grado tanto di aumentare il buon umore, quanto di stimolare una vera e propria dipendenza in chi lo consuma con frequenza. È un alimento spesso legato anche alla passione, e proprio a questa si lega in modo particolarmente stretto nel film del 2000 Chocolat. Diretto dal regista svedese Lasse Hallström, noto anche per Buon compleanno Mr. Grape e Le regole della casa del sidro, questo lungometraggio è stato un irresistibile caso cinematografico di inizio millennio, divenendo negli anni un cult a tutti gli effetti, sia per il suo cast quanto per le dolcezze mostrate.
Questo film (qui la recensione), scritto per il cinema da Robert Nelson Jacobs, è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Joanne Harris, pubblicato nel 1999. Divenuto un vero e proprio caso editoriale, questo libro ottenne da subito una serie di riconoscimenti tali che lo portarono ad essere un perfetto candidato ad avere una sua trasposizione sul grande schermo. Girato nel villaggio medievale di Flavigny-sur-Ozerain, nella regione del Burgundy, in Francia, il film si affermò poi a sua volta come un grandissimo successo di critica e pubblico. A fronte di un budget di 25 milioni di dollari arrivò infatti a guadagnarne ben 152 a livello globale.
Chocolat ha poi ottenuto ben 5 nomination al premio Oscar, tra cui quella per il miglior film. Si tratta dunque di un titolo irresistibile, dotato di un fascino che sembra non invecchiare mai, tanto bello da vedere quando stuzzicante per il palato. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle frasi più belle. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Chocolat: la trama del film
Quello di Lansquenet è un tranquillo e fiabesco paesino della campagna francese. Qui il perbenismo dei bigotti non permette cambiamenti: a monitorare la moralità dei compaesani è lo stimato sindaco Conte de Reynaut, il quale è occupato anche a salvare le apparenze del suo fallito matrimonio. Tale contesto viene improvvisamente sconvolto dall’arrivo di Vianne e della figlia illegittima Anouk, spiriti liberi che offriranno ai morigerati abitanti di Lansquenet la più grande tentazione per il palato dei mortali: il cioccolato. I secolari equilibri del paese verranno sconvolti, e non aiuterà la situazione l’arrivo di una comunità di nomadi capitanati dal fascinoso Roux, che pare voglia mettere radici proprio nella cioccolateria di Vianne.
Chocolat: il cast del film
Ad interpretare la protagonista, Vienne, vi è l’attrice premio Oscar Juliette Binoche, che proprio grazie alla sua interpretazione in questo film ha ottenuto una nuova candidatura agli Academy Awards. Per poter meglio comprendere il suo personaggio e comprenderne l’attività, l’attrice si è recata in alcuni negozio di cioccolato di Parigi al fine di imparare le principali tecniche di preparazione. Alcuni dei cioccolati da lei realmente realizzati sono poi stati utilizzati nel film. Per le scene in cui la protagonista viene ripresa mentre prepara il cioccolato, però, le mani che si vedono non sono quelle della Binoche ma di una controfigura. Nel ruolo della figlia Anouk vi è invece Victoire Thivisol.
Nei panni dell’affascinante nomade Roux vi è invece l’attore Johnny Depp, qui in uno dei suoi ruoli più apprezzati di sempre. Per ironia della sorte, l’attore ha raccontato di essere stato allergico al cioccolato da bambino e in generale di non apprezzarne particolarmente il sapore. Nel film sono poi presenti gli attori Alfred Molina nel ruolo del conte Paul De Reynaud, Carrie-Anne Moss in quelli di Caroline Clairmont e Judi Dench nei panni di Armande Voizin. Anche la Dench è poi stata candidata all’Oscar, nella categoria miglior attrice non protagonista. Completano il cast gli attori Lena Olin e Peter Stormare nei panni di coniugi Josephine e Serge Muscat.
Le frasi più belle di Chocolat, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Chocolat grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Apple TV+, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 24 luglio alle ore 21:15 sul canale Cielo.
Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:
Pensavo che non l’avresti mai indovinato… La mia preferita: cioccolata calda. (Roux)
Lasci che l’avverta. Il primo Conte de Reynaud cacciò tutti i radicali Ugonotti da questo villaggio. Lei e i suoi tartufi rappresentate una sfida molto meno impegnativa. (Conte De Reynaud)
Se fa amicizia con noi, si inimicherà gli altri. (Roux)
I Maya credevano che il cacao avesse il potere di liberare desideri nascosti e di svelare il destino (Vianne)
Sono brava ad indovinare i gusti delle persone (Vianne)
Con: Juliette Binoche (Vianne), Judi Dench (Armande), Johnny Depp (Roux), Alfred Molina (Conte de Reynaud), Carrie-Anne Moss (Caroline), Lena Olin (Josephine), Victoire Thivisol (Anouk), Hugh O’Conor (Padre Henri), Peter Stormare (Serge Muscat)
Trama del film Chocolat: Tranquillité è la parola d’ordine di Lansquenet, immaginario e fiabesco paesino della campagna francese. Qui il perbenismo dei bigotti non permette cambiamenti: a monitorare la moralità dei compaesani è lo stimato sindaco Conte de Reynaut, occupato anche a salvare le apparenze del suo fallito matrimonio.
Ma il Vento irrequieto del Nord ha altri piani, e nel 1959 porta con sé Vianne insieme alla figlia illegittima Anouk, spiriti liberi che offriranno ai morigerati abitanti di Lansquenet la più grande tentazione per il palato dei mortali: il cioccolato. I secolari equilibri del paese verranno sconvolti, e non aiuterà la situazione l’arrivo di una comunità di nomadi capitanati dal fascinoso Roux, che pare voglia mettere radici proprio nella cioccolateria di Vianne…
Chocolat, tra sapori e sensualità, fede e sacrificio
E’ bello, ogni tanto, tornare alla fiaba, abbandonarsi a un rassicurante mondo archetipico nel quale il Bene e il Male hanno nomi e cognomi, e dove a scatenare la guerra è della cioccolata. Quasi volesse cullarci prima di andare a dormire, lo svedeseLasse Hallström mette in scena una favola di libertà e di lotta alle convenzioni. Lo schema è semplice e antico come la terra: novità contro tradizione, desiderio contro astinenza, istinto personale contro buon senso comune.
Tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice britannica Joanne Harris, Chocolat mette in luce l’inutilità di una religione basata unicamente sulla rinuncia e sul sacrificio, svuotando di senso una fede che identifica il Demonio con i dolci, la musica rock e le altre tentazioni che rendono piccante la vita.
Paladino di queste credenze retrograde è l’antagonista Sindaco, che per primo fonda la sua condotta su tre parole d’ordine: duro lavoro, moderazione e autodisciplina. Egli governa il paese come un despota, non esitando a mettere mano ai troppo docili sermoni del giovane parroco Henri e a ficcare il naso nella vita privata dei suoi concittadini.
E’ noto che la presenza dell’antagonista dipenda dall’esistenza di un eroe positivo. Eroina, in questo caso: la nuova arrivata Vianne rappresenta la Vita nei suoi istinti primordiali e incarna tutto ciò che il Sindaco respinge: ha una figlia ma non è mai stata sposata; non frequenta la Chiesa; offre ai penitenti cioccolata durante la Quaresima e ospitalità agli zingari di passaggio. Lo scontro inizialmente ideologico tra i sostenitori del buon costume e questa “strega radicale” fa scoppiare le antiche tensioni da sempre ignorate e represse, trasformandosi in una battaglia senza esclusione di colpi che spaccherà in due Lansquenet.
Juliette Binoche ci offre una straordinaria interpretazione che le è valsa la Nomination agli Oscar: affascinante e combattiva, non è mai stata così piena di vitalità e di passione. Vianne non va a Messa, ma è piena di bontà e di sincero amore verso il prossimo: accoglie nella sua casa Josephine, umiliata e picchiata dal marito, fa riavvicinare la vecchia Armande (una grandiosa Judi Dench) al suo nipotino vittima delle restrizioni della madre e si mostra amichevole nei confronti della comunità nomade, la cui permanenza è boicottata dai ciechi pregiudizi di tutti gli altri.
Si sa, l’amore è l’ingrediente fondamentale delle fiabe, e in questa è raccontato in ogni forma: di una madre per la figlia, di una nonna per il nipote, di due anziani che riscoprono l’emozione. Da parte sua, l’anticonformista Vianne non potrà che legarsi a un’anima libera e senza radici come la sua, quella di Rioux, zingaro dallo sguardo magnetico e col fascino da gentiluomo.
Bello e dannato, tormentato chitarrista dalla sensualità palpabile, il Depp degli anni d’oro fa scintille a contatto con l’esplosiva Binoche, tanto che l’elettricità tra i due sfonda lo schermo. Il loro è un amore al di là delle convenzioni, pronto a sciogliersi e ricongiungersi a seconda del soffiare dei venti.
Le due ore di pellicola scorrono dolcemente, sostenute dall’ottima sceneggiatura di Robert Nelson Jacobs che offre esilaranti dialoghi colorati da uno humor brillante e raffinato, non dimenticando di commuovere con semplici ma toccanti momenti di riflessione. La vivace atmosfera della pellicola è amplificata dall’incalzante musica quasi da flamenco che segue costantemente le vicende dei personaggi.
Al centro di tutto, naturalmente, è il cioccolato: onnipresente in ogni forma e colore, è il silente spettatore delle dispute che lui stesso provoca. L’intero film è un omaggio spassionato a questo alimento che tanto risolleva l’animo dei mortali, e le innumerevoli inquadrature dedicate alla sua preparazione e alla sua disarmante perfezione finale sono una vera e propria dichiarazione d’amore.
La tesi di Chocolat è clamorosamente semplicistica e a tratti demagogica ma non contraddice mai la sua allettante natura fiabesca, che non ha di certo ambizioni di carattere filosofico e metafisico: il film ci guida attraverso una riscoperta dei piccoli piaceri della vita, di quei peccati che ci rendono umani.
Insomma, bisogna lasciarsi andare una buona volta: i sensi di colpa non aiutano nessuno. Sarà questa la lezione appresa da tutti, in un liberatorio lieto fine che spazza via dal paese l’opprimente Tranquillité, tanto che l’improvvisato ma sincero sermone pasquale di Padre Henri inviterà a misurare la bontà non in base a ciò che ci neghiamo, ma “a ciò che abbracciamo, a ciò che creiamo e a chi accogliamo”. In fondo, cosa c’è più innocente di un cioccolatino?
In una recente intervista con Variety all’indomani del trionfo di Nomadland agli Oscar 2021, la regista Chloé Zhao ha parlato di differenti ispirazioni stilistiche per Gli Eterni, facendo riferimento in maniera particolare ai manga e al genere fantasy.
Zhao ha anche elogiato il materiale originale di Jack Kirby, affermando che è stato fondamentale per il film. Nello specifico, la regista ha detto: “Jack Kirby e la sua immaginazione, il suo incredibile lavoro, sono le vere fondamenta del film. In cima, poi, c’è quest’incredibile universo che i Marvel Studios stanno costruendo, quest’incredibile viaggio che prosegue ormai da anni. E poi ci sono io, che sono una fan del MCU. Sono cresciuta con i film di fantascienza, con il genere fantasy e con i manga. L’obiettivo era riuscire a mescolare tutti questi ingredienti e dare vita a qualcosa che avesse un sapore leggermente diverso. È stato davvero eccitante, perché tutti lo volevamo. Vedremo come reagirà il pubblico.”
Come sappiamo ormai da tempo, Gli Eterni introdurrà sul grande schermo un gruppo di personaggi fortemente eterogeneo. Sempre nel corso della medesima intervista, Chloé Zhao ha spiegato che la Marvel ha sempre appoggiato il suo approccio così diversificato alla storia. “È stata un’esperienza davvero incredibile lavorare con il team della Marvel. Ci tengo a precisare che hanno sempre sostenuto la mia visione del film e quello che volevo fare”, ha spiegato la regista. “Voglio che la gente lo sappia. Voglio che sappiano che ho ricevuto tutto il supporto possibile da questo team incredibile formato da alcuni degli artisti più talentuosi al mondo. È stato un lavoro di squadra che, tuttavia, mi hanno permesso di guidare.”
Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
Chloè Zhao, regista premio Oscar per Nomadland, ha chiuso la Festa del Cinema di Roma 2021 con l’evento più atteso di questa edizione, organizzato insieme ad Alice nella Città, la prima europea di Eternals, il film Marvel Studios, che ha portato nella cavea dell’Auditorium i suoi protagonisti: Angelina Jolie, Richard Madden, Gemma Chan eKit Harington.
Zhao è stata scelta per dirigere il film a lavori già cominciati, come ha raccontato in conferenza: “Quando sono arrivata nel processo di creazione di questo film, esisteva già un trattamento molto ricco. Quando Jack Kirby ha creato questi personaggi, ha scelto di porli all’esterno delle dinamiche del mondo condiviso, sono esterni, ci sono da sempre. Si tratta di un gruppo di eroi che, proprio perché esterni, gli ha permesso di aggiungere una prospettiva differente alle sue storie.”
Secondo Zhao, si tratta di un’esperienza interessante dopo l’enorme successo e l’incredibile lavoro che è stato fatto con la Infinity Saga, che ha davvero cambiato la storia del cinema contemporaneo in termini di produzione e mercato.
Il film segna l’esordio nel MCU di molti volti noti e amati dello spettacolo, su tutti Angelina Jolie, che interpreta la guerriera Thena, ma nel cast ci sono anche Richard Madden e Kit Harington, che avevano già lavorato insieme in Game of Thrones e che ora si ritrovano a condividere, seppur brevemente, un nuovo set molto importante. Gemma Chan, che interpreta Sersi, si trova invece nella singolare posizione di “tornare” nel MCU con un ruolo completamente differente, visto che era già stata Minerva in Captain Marvel.
“Mi sento così fortunata per essere tornata una seconda volta, oltretutto con un personaggio così diverso da quello che ho interpretato in precedenza, ero sorpresa quando sono stata richiamata, mi sento molto fortunata.” Ha commentato Gemma Chan.
Per Kit Harington è stato come tornare in un progetto molto lungo, come già gli era capitato con Game Of Thrones: “Questa è la mia prima volta nel MCU e devo dire che ricevere una telefonata da loro è proprio una bella chiamata. Non me lo aspettavo, sono già stato in una lunga serie e questo progetto mi piace tanto.”
Angelina Jolie aveva già espresso il suo gradimento per questo franchise e ha confermato che per lei è stato molto bello arrivare in questo universo proprio con il personaggio di Thena. “Volevo farne parte e mi sento fortunata a essere arrivata in questo momento con questo personaggio, amo la famiglia che è protagonista del film, amo la diversità e l’inclusione di questo cast. Spero diventi una nuova normalità per ogni tipo di produzione e sono contenta che in questo modo la gente si veda finalmente rappresentata al cinema.”
Richard Madden ha invece confessato di essere un vero e proprio fan del MCU, ed essere dentro a uno dei film più particolari e complessi di questo universo è stato incredibile: “Sono sempre stato un grande fan di questi film, e mi ritrovarmi adesso in una scena a citare Thor o Thanos è stato davvero strano”.
Da regista premio Oscar che ha diretto un cinecomic, Zhao sembra rappresentare il perfetto equilibrio tra il cinema d’autore e quel cinema più rumoroso e ad alto budget. Secondo la regista però non c’è contrasto tra i due modi di fare cinema, dal momento che “stiamo danzando sul bordo di un revisionismo artistico, ed è importante vedere come i Marvel Studios desiderano sfidare il loro stesso genere. I concetti di eroismo, di trovare un posto nel mondo, di dividere il bene dal male, sono argomenti che il cinema sta cercando di raccontare da sempre eppure nei fumetti c’è già tutto. Tutto quello che definisce un personaggio moderno è già presente nelle storie a fumetti Marvel.”
Il cast è d’accordo sugli elementi fondamentale di Eternals: la famiglia, la diversità, l’amore e la connessione con il pianeta Terra. Secondo la regista, il pubblico entrerà subito in sintonia con il personaggio di Sersi, in particolare, perché è il primo che si affeziona ai terrestri, e li guarda con affetto e compassione, ama vivere tra loro e desidera proteggerli più di ogni altra cosa.
Non solo, Sersi è anche coinvolta nella storia d’amore che, alla fine dei giochi, deciderà se sorti della Terra. “L’amicizia che lega Gemma e Richard – ha commentato Chloè Zhao – è stata un dono prezioso per tutto il film. Loro ci hanno fatto dono del loro legame e della loro complicità, così che tutto il film ne risultasse impreziosito.”
Il cast di Eternals
Eternals arriva in sala a partire dal 3 novembre, è diretto da Chloè Zhao e vede protagonisti Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.
Dopo aver vinto numerosi il premio Oscar per il suo film Nomadland e aver diretto Eternals per i Marvel Studios, Chloé Zhao è stata osservata da vicino da molti addetti ai lavori e appassionati di settore del mondo del cinema. Ma, dopo aver diretto quei due film tanto diversi uno dopo l’altro, ha deciso di prendersi una pausa e i fan sono rimasti in attesa di vedere quale sarà il suo prossimo progetto. Ora, secondo Deadline, è arrivato il giorno in cui Zhao si rimette dietro alla macchina da presa, e lo fa con un adattamento di Hamnet, che co-scriverà e dirigerà.
Hamnet sarà basato sull’omonimo romanzo scritto da Maggie O’Farrell, un bestseller del New York Times. Il romanzo segue Agnes, la moglie del famoso drammaturgo William Shakespeare, all’indomani della morte di Hamnet, il loro unico figlio. La storia “traccia le conseguenze emotive, familiari e artistiche di quella perdita, dando vita a una storia umana e toccante che fa da sfondo alla creazione dell’opera più famosa di Shakespeare, Amleto”.
Zhao scriverà l’adattamento per il cinema insieme all’autrice del romanzo, Maggie O’Farrell. E questa sarà anche la prima volta che O’Farrell lavorerà a un film, anche se il suo talento nella scrittura è già stato dimostrato. Infatti, solo per Hamnet, ha vinto il 2020 Women’s Prize for Fiction e il National Book Critics Circle Award for Fiction, tra gli altri riconoscimenti ottenuti.
Hamnet sarà prodotto da Amblin Partners, Hera Pictures, Neal Street Productions e Book of Shadows. Liza Marshall, Pippa Harris e il regista premio Oscar Sam Mendes stanno producendo per conto di Neal Street, mentre Nic Gonda sarà il produttore esecutivo di Book of Shadows. Inoltre, Jeb Brody, President of Production di Amblin, e Mia Maniscalco, SVP of Creative Affairs, supervisioneranno il progetto.
Trai prossimi progetti di Chloé Zhao potrebbe esserci anche un sequel per Eternals, anche se da nessun vertice Marvel Studios è ancora arrivato il via libera al film.
La regista di Nomadland, Chloé Zhao, sta attraversando un momento d’oro. Dopo il Leone d’Oro a Venezia per il suo film e la nomination ai Golden Globes 2021, mette a segno un nuovo colpo importante, mentre i Marvel Studios aspettano di poter far uscire il suo Gli Eterni.
La Universal ha infatti incaricato la regista di scrivere, dirigere e produrre un nuovo adattamento di Dracula, che abbraccerà lo sci-fi e il western.
“Sono sempre stata affascinata dai vampiri e dal concetto dell’Altro che incarnano”, ha detto Zhao in un comunicato. “Sono molto entusiasta di lavorare con Donna [Langley], Peter [Levinsohn] e il team della Universal per ri-immaginare un personaggio così amato.”
L’annuncio si aggiunge alla scia di novità della nuova strategia di Universal per ri-immaginare il suo canone di personaggi dei film di mostri attraverso l’obiettivo di registi di alto livello, inaugurato dall’acclamato aggiornamento di Leigh Whannell de L’uomo invisibile nel 2020, con Elisabeth Moss.
Gli altri adattamenti includono Dexter Fletcher (“Rocketman”) che sviluppa la propria interpretazione della leggenda di Dracula con un film sul suo scagnozzo, Renfield; Elizabeth Banks che dirige e interpreta The Invisible Woman; e Paul Feig che ha scritto, prodotto e diretto il film di mostri Dark Army.
Apprezzata attrice cinematografica, Chloë Sevigny si è negli anni distinta per la partecipazione ad importanti film d’autore, che le hanno permesso di raggiungere grande notorietà e ottenere importanti riconoscimenti da parte della critica. Collaborando con celebri attori, la Sevigny ha negli anni maturato il suo talento, arrivando a reinventarsi attraverso ruoli sempre diversi, che ne hanno provato la versatilità. Si è inoltre affermata come icona di stile, diventando un influencer ben prima che questa categoria esistesse.
Ecco 10 cose che non sai di Chloë Sevigny.
I film e le serie TV di Chloë Sevigny
1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema recitando nel film Kids (1995), per poi prendere parte a Mosche da bar (1996), Gummo (1997) e Boys Don’t Cry (1999), con cui ottiene grande popolarità. In seguito recita in celebri film come American Psycho (2000), Dogville (2003), Melinda e Melinda (2004), Broken Flowers (2005), Zodiac(2007), My Son, My Son What Have You Done (2009), Lovelace (2013), Amore e inganni (2016), Charlie Thompson(2017) L’uomo di neve (2017), I morti non muoiono (2019) e Queen & Slim (2019). Nel 2022 recita invece inBones and All, con Timothée Chalamet.
2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attrice ha preso parte a diverse serie TV, accrescendo così la propria popolarità. In particolare diventa famosa per il ruolo di Nicolette Grant nella serie Big Love (2006-2011). Partecipa poi alla serie Hit & Miss (2012), e ottiene un ruolo di rilievo nella serie antologica American Horror Story (2012-2016). Tra le altre serie da lei interpretate si annoverano Portlandia (2013), The Mindy Project (2013), Those Who Kill (2014), Bloodline (2015-2017), The Act (2019) e We Are Who We Are (2020).
Chloë Sevigny nella serie Netflix Monsters
3. È tra i protagonisti di una nota serie Netflix. Nel 2024 Sevygny ha preso parte a Monsters – La storia di Lyle ed Erik Menendez, seconda stagione della serie antologica Monsters, dove interpreta Kitty Menéndez, padre di Lyle e Erik, due giovani che negli anni Novanta si sono macchiati dell’omicidio proprio dei due genitori. Per l’attrice, la serie ha rappresentato una nuova collaborazione con Ryan Murphy – ideatore del progetto – dopo American Horror Story.
4. Ha realizzato i costumi del film. Uno dei primi progetti dell’attrice è stato Gummo, del regista Harmory Korine che esordiva proprio con quel lungometraggio. In esso interpreta Dot che insieme alla sorella Helen sono due giovani sensuali e attente alla propria bellezza. Per il film, però, Sevigny non si è limitata a recitare. Oltre a essere una co-protagonista del film, ha infatti realizzato i costumi, trovando la maggior parte di essi nei negozi dell’usato di Nashville.
Chloë Sevigny in Bones and All
5. Ha accettato il ruolo senza leggere la sceneggiatura. Nel film Bones and All Sevigny interpreta Janelle. A riguardo ha raccontato: “Stranamente Luca mi ha mandato un messaggio. Mi ha detto: ‘Sono nel Midwest e sto facendo questo film. Ho un ruolo piccolo ma significativo. Verresti a farlo?”. Sevigny ha poi raccontato di aver risposto: “Verrei per una sola battuta per te”. Solo in seguito ho ricevuto il copione. Mi sono detta: ‘Davvero non ho nemmeno una battuta‘”.
Chloë Sevigny in Zodiac
6. Ha accettato di partecipare dopo aver letto la sua parte. Nel thriller diretto da David Fincher, l’attrice ricopre il ruolo di Melanie, la moglie di uno dei protagonisti. La Sevigny ha dichiarato di non amare particolarmente il genere crime, ma di aver accettato di partecipare dopo aver potuto leggere del ruolo offertole, considerandolo diverso dal solito stereotipo della moglie nei film.
Chloë Sevigny e gli Oscar
7. Ha avuto una nomination all’ambito premio. Per il ruolo di Lana Tisdel nel film Boys Don’t Cry, l’attrice ha ricevuto una nomination ai premi Oscar come miglior attrice non protagonista. Pur non riportando la vittoria, da quel momento la carriera della Sevigny ha conosciuto un incremento di popolarità, che le ha aperto le porte di Hollywood.
La vita privata di Chloë Sevigny, il suo matrimonio con Sinisa Mackovic
8. È sposata. L’attrice è nota per tenere la sua vita sentimentale particolarmente segreta, limitando fughe di notizie a riguardo. Tra le poche concessioni fatte a riguardo, vi è la notizia che la vede sentimentalmente legata dal 2018 a Sinisa Mackovic, noto gallerie di New York, poi sposato nel marzo del 2020. Nel gennaio di quell’anno, invece, l’attrice decise di farsi paparazzare per le strade di New York, svelando così la propria gravidanza, tenuta nascosta per diversi mesi. Il figlio avuto da Mackovic è poi nato nel maggio del 2020.
Chloë Sevigny è su Instagram
9. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 1,1 milioni di persone. All’interno di questo la Sevigny è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, con amici o colleghi, ma non mancano anche immagini promozionali dei suoi progetti da attrice. All’interno del profilo è inoltre possibile ritrovare curiosità quotidiane che l’attrice condivide con i suoi follower, e foto realizzate per servizi di moda.
L’età e l’altezza di Chloë Sevigny
10.Chloë Sevigny è nata a Springfield, nel Massachusetts, Stati Uniti, il 18 novembre 1974. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.
Risale a un paio di mesi fa la notizia delle trattative in corso di Kimberly Peirce, regista di Boys Don’t Cry, per dirigere il remake di Carrie, tratto dall’omonimo romanzo che lanciò la carriera di Stephen King, precedentemente portato sullo schermo da Brian de Palma, con Sissy Spacek protagonista. Mentre la regista sembra effettivamente aver chiuso l’accordo, arriva ora il momento della difficile scelta della protagonista, che dovrà confrontarsi con la Spacek, che all’epoca interpretò alla perfezione la diafana e remissiva Carrie, pronta a trasformarsi in un’autentica furia vendicatrice.
Tra le aspiranti al ruolo sembra essere in pole position Chloe Moretz (Let me in, Hugo), che in effetti vanta anche una certa somiglianza con la Spacek; altro nome circolato è stato quello di Haley Bennett, che vanta però un’esperienza sensibilmente inferiore rispetto a quella della Moretz, anche se la vremo presto in una pellicola ‘di peso’ come Lawless di Terence Malick. l progetto si trova comunque ancora nelle fasi embrionali. In Carrie (sottotitolo: Lo sguardo di Satana), si narra di un’adolescente alle prese con la propria maturazione fisica, i primi turbamenti senitmentali, e tutti i problemi tipici dei caratteri sensibili e remissivi di fronte alla spietatezza del mondo scolastico.
La ragazza, che dopo aver subito la sua dose di umiliazioni quotidiane a scuola, deve avere a che fare casa con una madre invasata e fanatica religiosa (nell’originale interpretata da Piper Laurie, nel remake si starebbe pensando a Julianne Moore o Jodie Foster), sviluppa poteri telecinetici, che la porteranno a compiere una strage in occasione del ballo della scuola di fine anno, trasformato da alcune studentesse nell’occasione dell’umiliazione definitiva della protagonista. La trasposizione fattane da De Palma si ricorda come uno dei migliori adattamenti della narrativa di Stephen King; il fatto che questo remake sia diretto dalla Peirce, che in Boys Dont’ Cry mostrò di saper ben tradurre sullo schermo i tormenti dell’adolescenza, fa comunque ben sperare.
“Sarebbe bello averne una nel sistema Marvel (di personaggio femminile). Sarebbe bello avere qualcosa in più di Scarlett (riferito alla Johansson come Vedova Nera), perchè la Vedova Nera era ancora un una che indossa spandex e spinge su le tette, è un mondo di uomini.” Questa le considerazioni di Chloe Moretz, in questi giorni al cinema con Lo Sguardo di Satana Carrie, in merito al mondo dei fumetti e dei cinecomics.
“Penso che il futuro sarà Wonder Woman. Penso che lei sia qualcuno di davvero capace di entrare a far parte di qualcosa di davvero bello, da sola – ha continuato la Moretz – Un sacco di personaggi femminili dei fumetti sono stati descritti come remissivi, dei veicoli sessuali più che altr. Sono come la Kryptonite. Invece penso che Wonder Woman sia davvero un personaggio femminile forte. La cosa più vicina a lei che abbiamo avuto al cinema è stata la Catwoman di Michelle Pfeiffer.”
Quando le è stato chiesto se in futuro potesse mai accettare un ruolo da protagonista in un franchise su una supereroina, l’attrice 16enne ha risposto: “Certo, se si tratta del ruolo giusto.”