Il regista Tom Hooper ha
espresso grandi elogi per la performance di Anne Hathaway ne
Les Misérables. Inoltre, una nuova immagine tratta dal
film.
Social media in salsa thriller per George Nolfi
Risalivano a ormai un annetto fa le indiscrezioni riguardanti un progetto, provvisoriamte battezzato XOXO, prodotto da Darren Aronofsky e scritto da Mark Heyman (Black Swan). All’epoca però al lavoro non era ancora stato affiancato il nome di alcun regista. Il tutto sembra ora aver ripreso slancio: a dirigerlo dovrebbe essere George Nolfi (The Bourne Ultimatum, I guardiani del destino).
La storia è una sorta di Attrazione Fatale ai tempi dei social network: un giovane uomo d’affari a cui tutto gira per il verso giusto (lavoro, soldi, carriera, affetti), cade nell’errore di avviare una relazione online, che prenderà presto pieghe molto sinistre, minacciando seriamente la sua esistenza reale. Il film verrà realizzato da Lionsgate, col supporto, oltre che di Aronofsky, anche di Michael London (Sideways). Nolfi rivedrà la sceneggiatura assieme ad Heyman. Il regista ha al momento in cantiere anche un altro progetto, One One Minute To Midnight, incentrato sulla Crisi dei Missili di Cuba che nel 1961 portò USA e URSS alle soglie della Terza Guerra Mondiale.
Fonte: Empire
Ethan Hawke e Julie Delpy di nuovo insieme sul set?
Ethan Hawke l’aveva già lasciato intendere lo scorso anno: lui e Julie Delpy sarebbero stati pronti a riprendere in mano, dopo nove anni, i personaggi già visti in Before Sunrise e Before Sunset. Arrivano ora le prime conferme, secondo cui le riprese del terzo capitolo sarebbero già in corso. Per chi non avesse seguito le puntate precedenti, Jesse (Hawke) e Celine (Delpy) nel primo film (1995) si incotrano su un treno, finendo per vivere una notte di passione a Vienna; nel 2004, in Before Sunset, i due si incotrano a Parigi: Jesse nel frattempo da quel breve incontro ha tratto un libro, e Celine lo raggiunge in occasione di un incontro coi lettori.
Sul fatto che le riprese siano effettivamente in corso, non vi sono comunque conferme: secondo alcuni organi d’informazione greci, comunque, Linklater starebbe effettivamente girando un film presso Messinia, nel Peloponneso sud-occidentale, mentre Hawke era stato avvistato da quelle parti a inizio estate. Lo stesso attore era stato piuttosto elusivo riguardo il film, accennando a un possibile ruolo centrale di Internet, che aveva portato a pensare a una storia incentrata sui rapporti in Rete. Secondo altre fonti, infine, il titolo del film sarebbe Before Midnight.
Fonte: Empire
Un western per Michael Fassbender?
Attore ambitissimo negli ultimi tempi grazie al successo ottenuto con i suoi ultimi lavori, Michael Fassbender può contare su un’agenda densa d’impegni. Ai vari progetti in cantiere se ne potrebbe ora aggiungere un altro: l’attore è infatti dato come possibile partecipante al cast del western Jane got a gun, firmato da Lynne Ramsay, protagonista Natalie Portman.
Lynne Ramsay, la cui ultima fatica è stata …e ora parliamo di Kevin, e Natalie Portman hanno acquistato i diritti della sceneggiatura di Brian Duffield lo scorso maggio. Protagonista della storia, la moglie di un criminale tradito e lasciato morente dalla sua banda, che dovrà difendersi dagli ex compari del marito, intenzionati a portare a termine il ‘lavoro’. La donna cercherà l’aiuto di un ex amante, un pistolero particolarmente abile, che dovrebbe essere interpretato da Fassbender. L’inizio delle riprese è previsto per l’inizio del 2013. L’attore è attualmente impegnato sul set di the Counsellor di Ridley Scott e successivamente parteciperà al sequel di X-Men: L’inizio.
Fonte: Empire
Al via il 69esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia!
Inizia oggi il Festival
Cinematografico più antico al mondo, arrivato ormai alla sua
sessantanovesima edizione. Questa sera, in Sala Grande, Palazzo del
Cinema, ore 19.00, ci sarà l’attesa cerimonia di apertura,
presenziata dalla madrina del Festival di quest’anno che è la bella Kasia
Smuntiak.
Joss Whedon… a capo dello S.H.I.E.L.D.!
Di pochi giorni fa la notizia che Joss Whedon, oltre a occuparsi del secondo capitolo degli Avengers, assumerà un più ampio ruolo su tutti i progetti in ‘live action’ legati all’Universo Marvel, sia cinematografici che televisivi.
Proprio di una serie tv legata all’universo supereroistico della ‘Casa delle Idee’ si parlava da tempo; ora ne ne viene svelato finalmente il soggetto: sarà incentrata sullo S.H.I.E.L.D., l’organizzazione di spionaggio condotta da Nick Fury; a scriverla, sebbene non da solo, sarà proprio Whedon.
L’ABC ha già mosso i primi passi per produrre l’episodio pilota. Come già si era ipotizzato, pur seguendo le vicende dell’organizzazione, ambientate nello stesso contesto in cui operano Iron Man, Thor & Co., difficilmente nella serie vedremo comparire gli stessi supereroi visti sul grande schermo, anche se in questi casi è sempre il caso di dire ‘mai dire mai’.
Non è ancora chiaro, tra l’altro, se le vicende si svolgeranno in contemporanea o in qualche modo precederanno quanto raccontato nei vari film, nel qual caso potrebbe anche essere possibile ritrovare il personaggio dell’agente Coulson. Oltre a Whedon, il team creativo include il fratello Jed e la moglie di questo, Maurissa Tancheroen, assieme a Jeffrey Bell. Al progetto sta partecipando anche Jeph Loeb, altro scrittore Marvel, che con Whedon ha già lavorato per la breve serie animata dedicata a Buffy.
Fonte: Empire
Frances Fisher in Plush
Dopo aver ottenuto i finanziamenti necessari, Catherine Hardwicke (Twilight, Cappuccetto Rosso sangue) ha cominciato subito a mettersi all’opera sul suo nuovo film, un thriller intitolato Plush: la regista si è recentemente assicurata la presenza nel film di Frances Fisher.
La protagonista, interpretata da Emily Browning, è una rock star in piena ascesa che cade in una spirale depressiva quando il fratello, che è anche uno dei componenti della sua band, muore per un’overdose; a risollevarla sarà il chitarrista (Xavier Samuel) che arriverà a sostituirlo… almeno fino a quando non si scoprirà che anche lui ha qualche serio problema, stavolta mentale.
Del cast farà parte anche Cam Gigandet, nel ruolo del marito della protagonista. Frances Fisher sarà invece la tata dei due figli della coppia. Hardwicke sta scrivendo la sceneggiatura assieme ad Artie Nelson.
Fonte: Empire
Maguire, Hardy e DiCaprio contro il traffico di animali
Tobey Maguire, Tom Hardy e Leonardo DiCaprio produrranno un film per la Warner Bros sul traffico di animali. La Warner Bros ha messo in cantiere un nuovo progetto cinematografico che unisce un trio di attori di prima linea: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy e Tobey Maguire. I tre produrranno un film che denuncia il traffico di animali, basato su un’idea di Tom Hardy, attore di spicco nell’ultimo periodo (da domani sugli schermi italiani ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno). L’idea iniziale è ispirata alla vicenda di un amico di Hardy, che faceva parte delle Forze Speciali in lotta in Sudafrica contro il bracconaggio.
Sulla linea di Traffic di Steven Soderbergh, si tratta di un soggetto di attualità da esplorare in maniera multiforme, dalla guerra condotta nella savana africana contro i bracconieri sino al modo in cui il massacro degli animali conduce alla vendita di prodotti di lusso da parte delle imprese di moda di Parigi.
DiCaprio è notoriamente un animalista e sarà affiancato dunque da due colleghi con cui ha già lavorato di fronte alla camera da presa: in Il Grande Gatsby con l’amico di sempre Maguire, in Inception con Hardy. Il progetto, ancora senza titolo, è in cerca di uno sceneggiatore. Non sappiamo se oltre a produrre i tre attori reciteranno nel film, anche se pare plausibile.
Nuovo Trailer Internazionale per di Django Unchained!
Sherlock 2×02: recensione dell’episodio “I mastini di Baskerville”
“Once you’ve ruled out the impossible, whatever remains, however improbable, must be true.” “But adapting the story, I did feel more of a responsibility to include things from the original than you would with The Sign of Four, because there are a lot of landmarks in The Hound of the Baskervilles and more people are more familiar with them”. Le dichiarazioni di Mark Gatiss non sono da biasimare per Sherlock 2×02: Il Mastino dei Baskerville (The Hound of The Baskervilles) è uno di quei libri su cui sai sempre di poter contare, di quelli che saltano fuori dai bauli polverosi delle soffitte per passare di generazione in generazione o abitano stabilmente gli scaffali della tua libreria di fiducia, al punto da caricare ogni adattamento di pressanti responsabilità. Con Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville anche la serie della BBC Sherlock schiera in campo la sua versione, in un secondo episodio che pur preservando diversi ingredienti del romanzo preferisce abbracciare un plot di maggiore attualità, reinventato ad arte ma sempre con grande reverenza da Gatiss.
La Gotica Magione di Baskerville Hall diventa una blindatissima Base Militare mentre Sir Henry, ultimo rampollo dell’antica famiglia ad essere perseguitato dal leggendario mastino, è sostituito dal commoner Henry Knight (Russell Tovey): afflitto dal ricordo della notte in cui ancora bambino fu testimone dell’assassinio del padre, ucciso anni prima dalla furia di una strano animale il giovane si reca personalmente da Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch), reso intrattabile dalla mancanza di nuovi casi( “Oh, John, I envy you so much.Your mind, it’s so placid, straight-forward, barely used. Mine’s like an engine, racing out of control. A rocket, tearing itself to pieces, trapped on the launch pad. I need a case!), ma come già accaduto in passato non viene preso sul serio; solo quando il giovane dichiara di aver scoperto nella brughiera le impronte di un gigantesco mastino(“Mr Holmes, they were the footprints of a gigantic hound!”come da Canone) Sherlock decide improvvisamente di accettare il caso e recarsi nel Devon insieme a John Watson (Martin Freeman), per indagare sugli spaventosi esperimenti svolti nella Base di Baskerville e capire se gli incubi di Henry sono reali.
Tuttavia, una volta giunti nel Dartmoor le certezze di Holmes vengono inaspettatamente messe alla prova: sempre infallibili ma stavolta pronti a tradirlo, i suoi occhi non possono negare gli aver colto l’enorme bestia nell’oscurità della brughiera, gettando il Detective in uno stato di terrore tale da portarlo quasi a incrinare il rapporto con John, che incredulo assiste al crollo dell’amico.
Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville, l’episodio

Il diverbio fra i due è però presto risolto, quando Sherlock comprende che dietro la spaventosa e realistica visione del Mastino deve nascondersi una spiegazione razionale: una droga che si nutre delle paure altrui, un allucinogeno creato in laboratorio come arma di distruzione che si diffonde per via aerea mischiandosi alla nebbia notturna. Il Dottor Bob Frankland (Clive Mantle), affabile virologo al lavoro nella Base ma in realtà parte attiva del progetto H.O.U.N.D.(in italiano, appunto, mastino), acronimo formato dalle iniziali dei principali scienziati coinvolti, aveva ucciso il padre di Henry per impedirgli di denunciare i devastanti effetti collaterali provocati dalla droga: la parola di Henry, testimone scomodo del delitto, doveva essere screditata e l’esposizione prolungata alla sostanza psicotropa, portatrice di potentissime allucinazioni, si era rivelata il mezzo ideale. Nel tentativo di sfuggire alla giustizia Frankland si rifugia nella brughiera ma la sua corsa è breve: nel campo minato di Grimpen (Grimpen Minefield), area off limits che circonda il Complesso Militare, lo scienziato trova la sua fine saltando in aria su una mina.
Dopo aver inseguito la ricchissima sceneggiatura di Steven Moffat per tutta la durata di A Scandal in Belgravia, lo sforzo che Mark Gatiss chiede con Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville è senza dubbio meno titanico: alla struttura vertiginosa proposta dall’amico Gatiss risponde con un impianto narrativo semplice e lineare, un’architettura dal gusto classico che in perfetta sintonia col percorso intrapreso dall’opera letteraria si rivela più che benvenuta.
Se a terrorizzare la contemporaneità non sono tanto le vecchie case e le notti nebbiose quanto i progressi che scienza e tecnologia portano avanti dietro le quinte, allo spettatore che vaga disorientato per la brughiera non sfuggirà la trasformazione della dimora dei Baskerville in una fredda Base Militare dove si svolgono strani esperimenti: esplorandone i blindatissimi corridoi ritroverà nomi familiari come quello di Barrymore, un tempo maggiordomo della casa promosso per l’occasione a maggiore dell’esercito(insieme alla sua anacronistica ma inconfondibile barba) e il Naturalista Stapleton, che ceduto lo scettro di cattivo della storia diventa una mamma colpevole della sparizione del coniglietto della figlia, regalandoci con il caso Bluebell il plot twist più divertente dell’episodio (ulteriore prova di quanto gli autori si divertano a giocare col pubblico). Il ruolo del villain viene allora ereditato da Frankland, scienziato pazzo quasi impaziente di dichiararsi subito colpevole a pochi minuti dalla sua entrata, mentre il vero tocco di classe nell’attualizzazione della storia è piuttosto il Grimpen Minefield, campo minato perfettamente funzionale a sostituire la misteriosa palude dell’opera chiamata Grimpen Mire.
Se la rivelazione del cattivo non risulta particolarmente illuminata, a dare il meglio in THOB è la raggelante atmosfera, satura dei brividi che dagli oscuri paesaggi del Dartmoor alle inquietanti pareti di laboratorio corrono addosso ai personaggi senza risparmiare nessuno, nemmeno il più razionale degli uomini: seduto davanti al camino con gli occhi lucidi e lo sguardo atterrito, mentre sorseggia tremante un bicchiere di Whisky e cerca senza successo di riacquistare il controllo sui suoi sensi, Benedict Cumberbatch si lancia in un vortice di deduzioni senza controllo talmente estenuante da risultare quasi ipnotico, una raffica di battute inafferrabili che ci conferma quanto la sua performance nei panni di Sherlock sia unica e sconvolgente.
La vera scena assoluta dell’episodio è però affidata al John Watson di Martin Freeman, che rinchiuso in laboratorio da Holmes per ragioni ” scientifiche” lascia allo spettatore, inevitabilmente prigioniero con lui nella stessa claustrofobica gabbia, un’ansia e un’oppressione non da poco. Lo spirito della maledizione di Baskerville continua intanto a perseguitare il povero Henry Knight, che nell’interpretazione di un disperato Russell Tovey riesce ad essere credibile senza risultare forzatamente eccessivo. Nonostante le scelte piuttosto scorrette che Sherlock intraprende contro John a beneficio dell’ indagine e gli affettuosi insulti che gli rivolge continuamente (“You’ll never be the most luminous of people, but as a conductor of light, you’re unbeatable! Some people who aren’t geniuses have an amazing ability to stimulate it in others.”), al di là di ogni incomprensione l’amicizia fra i due rimane salda e sincera: quando Holmes dice a Watson di avere solo un amico (“I don’t have friends, I’ve just got one”) cercando di riparare al suo errore, la cornice del piccolo cimitero di campagna non può che presagire con amarezza all’appuntamento con The Reichenbach Fall, terzo episodio della serie dove Sherlock affronterà per l’ultima volta Jim Moriarty (Andrew Scott); nel frattempo, il Napoleone del Crimine si limita a concederci un piccolo cameo, dando forma alla grande paura di Holmes e dimostrandoci quanto questi tema il momento del confronto con la sua nemesi.
Pur sempre attento alle citazioni, con Sherlock che mette piede a Baker Street armato di arpione e letteralmente coperto di sangue (riferimento a The Adventure of Black Peter) prima di cadere in una divertente crisi d’astinenza, ma soprattutto nell’immortale citazione che strizza l’occhio a The Sign of Four (“Once you’ve ruled out the impossible, whatever remains, however improbable, must be true.”), l’incursione horror operata da Mark Gatiss in Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville ha un tono meno scoppiettante di quello che abbiamo gustato in A Scandal In Belgravia, ma l’impeccabile spirito d’indagine dimostrato nello scrutare al microscopio pregi e difetti dei nostri beniamini, anche in alcune brevi ma fantastiche parentesi domestiche, ci rende impossibile non amarlo incondizionatamente: se Mark Gatiss avesse inserito nella sceneggiatura la mitica partita a Cluedo di Sherlock e John, sarebbe stato tutto perfetto.
L’era Glaciale 4: torna l’avventura con la deriva dei continenti
A tre anni dall’ultimo
episodio, Manny, Sid, Diego, Scrat e tanti altri simpatici e buffi
personaggi preistorici, torneranno nelle sale il prossimo 28
settembre con le loro esilaranti avventure a farci ridere e
intenerire. Parliamo ovviamente di quei mattacchioni protagonisti
della fortunata serie de L’era glaciale, giunta al suo
quarto episodio dal titolo: L’era glaciale 4 – Continenti alla
deriva (titolo originale Ice Age: Continental
Drift).
La Nave Dolce: recensione del film di Daniele Vicari
Dopo Diaz, Daniele Vicari torna con il suo cinema verità, con La Nave Dolce ma questa volta per parlarci di immigrazione. Nel film l’8 agosto 1991 in un caldo e afoso pomeriggio estivo, la Vlora, un’enorme nave mercantile vecchia e arrugginita, si stagliava all’orizzonte del porto di Bari. A bordo della nave quasi ventimila profughi albanesi stipati e ammassati all’inverosimile fissavano con occhi sgranati e pieni di speranza le coste italiane, la terra promessa.
Anche per La nave dolce Daniele Vicari opta per la via documentaristica come strumento per raccontare e raccontarci le drammatiche vicende che, vent’anni fa, ebbero come disperati protagonisti venti mila immigrati albanesi giunti sulle coste pugliesi a bordo di un fatiscente mercantile “occupato” al porto di Durazzo. Come per il tanto discusso Diaz il regista laziale anche in questo film lascia che siano le immagini d’archivio, le immagini reali, a mostrare senza bisogno di troppi orpelli e contorni vari, la drammaticità di un fenomeno con cui l’Italia ha imparato a convivere in quest’ ultima porzione della sua storia recente.
Immagini forti, crude e dirette che raccontano di uomini e donne, giovani e meno giovani, giunti sul porto di Bari sfiniti e assetati, molti completamente privi di forze. Nei loro occhi e nei loro sguardi allucinati la disperata speranza di essere al sicuro e ormai lontani dalla miseria senza soluzione del loro paese, un’Albania appena uscita dalla lunga oppressione sovietica.
La Nave Dolce, il film
Al racconto visivo delle immagini Vicari accompagna musiche coinvolgenti e soprattutto testimonianze postume di chi oggi nel nostro paese si è creato una vita e addirittura una popolarità, ma che al tempo delle vicende narrate era là in mezzo a tanti compatrioti disperati. E’ il caso del ballerino Kledi Kadiu che per abbeverarsi arrivò a bere l’acqua del mare, come il regista Robert Budina che per sfuggire alle guardie si finse moribondo o come Eva Karafili oggi neolaureata in economia. Ma interessante è ascoltare anche le testimonianze di coloro che, da parte italiana, hanno dovuto affrontare nella totale emergenza e impreparazione una situazione assolutamente inedita per il nostro paese. Poliziotti, volontari della Protezione Civile e politici del tempo che raccontano attraverso le loro parole e i loro ricordi, quello che videro e vissero in una delle settimane peggiori e più imbarazzanti della nostra storia recente.
La completezza del filone narrativo ci porta alla conoscenza di aspetti e problematiche che permettono di farsi una ragione alquanto esaustiva del fenomeno “Vlora”. Le incomprensioni tra governo e amministrazione cittadina sulla gestione dell’emergenza, gli inevitabili attriti di carattere politico nonché pratico, la fermezza di Roma che si scontrava con l’istinto solidaristico di coloro che avevano davanti agli occhi quell’esercito di sporchi e affamati uomini in cerca di aiuto. Ma la preziosa testimonianza di chi era in mezzo a quella folla agognante dignità e una vita migliore, ci porta alla conoscenza di deprecabili e ignobili atti di violenza e prevaricazione che le frange più agitate e poco raccomandabili esercitavano ai danni dei loro compatrioti più deboli.
Un film, quello di Vicari, che riporta d’attualità una vicenda di cronaca quasi dimenticata o che forse abbiamo volutamente rimosso dalla nostra memoria. Uno dei primi episodi della lunga e controversa epopea dell’immigrazione con cui ancora oggi il nostro paese deve fare i conti. Di quei venti mila più di diciottomila furono rimpatriati, chi con l’inganno e chi volontariamente, ma per loro, così come per molti altri che arriveranno poi , l’Italia era e rimarrà la terra promessa.
Uscite al cinema di mercoledì 29 e venerdì 31 agosto
Mercoledì 29 – Il cavaliere oscuro – Il ritorno: Sono
passati otto anni da quando Batman è scomparso nella notte,
trasformandosi, in quell’istante, da eroe a fuggitivo. Per un certo
tempo la menzogna ha funzionato, le attività criminali di Gotham
City sono state schiacciate grazie legge anti-crimine Dent. Ma
tutto cambierà con l’arrivo di un’astuta gatta ladra con un
programma misterioso. Molto più pericoloso, tuttavia, è l’emergere
di Bane, un terrorista mascherato i cui spietati piani per Gotham
spingono Bruce fuori dal suo esilio auto-imposto. Ma anche se
indosserà di nuovo il suo costume, Batman potrebbe non aver chance
contro Bane.
Hai visto mai? – Festival diretto da Luca Zingaretti il 15 e il 16 Settembre!
Box Office USA del 27 Agosto 2012
Per una settimana
almeno, l’avvicendarsi delle posizioni nel box office nordamericano
si ferma, così troviamo una situazione identica alla scorsa
settimana perlomeno fino alla metà alta della classifica.
In prima posizione rimane infatti il team di all stars riunito da
Stallone che per il secondo episodio di The
Expendables ha però ceduto la regia al navigato Simon
West, che anni fa ci deliziò con Con Air, film
pieno di galeotti in cui Nicolas Cage in fase capello lungo se la
vede con un cattivissimo John Malkovich. The Expendables
2 questa settimana ha incassato 13,5 milioni di dollari,
portando il suo totale a 52 milioni di dollari.
In seconda posizione resta stabile The Bourne
legacy, che incassa poco più di 9 milioni di dollari
arrivando ad un totale di 85 milioni di dollari.
Al terzo posto sale invece Paranorman, un film di
animazione prodotto dagli stessi creatori di Coraline e la
porta magica, un misto di 3D e animazione stop motion
condito in salsa dark comedy. Il film ha incassato 8 milioni di
dollari, arrivando ad un totale di 28 milioni di dollari.
In quarta posizione resta invece stabile The
Campaign, che con i 7 milioni di dollari di questa
settimana arriva a quota 67.
A metà classifica scende The dark knight rises, dopo 6 settimane di
sala, il film incassa un totale niente male di 422 milioni di
dollari. In sesta posizione, troviamo la commedia The odd
life of Timothy Green che incassa un totale di 27 milioni
di dollari. Al settimo posto invece si piazza Premium
Rush in cui Joseph Gordon Levitt è un corriere in
bicicletta nella Grande Mela che finisce in un intrigo; il film ha
incassato 6 milioni di dollari.
L’ottava posizione è occupata da un documentario del tutto adatto a
questo periodo di campagna elettorale negli Stati Uniti:
Obama’s America, in sala da 7 settimane ma che si
affaccia in classifica solo questa settimana, dopo aver incassato 6
milioni di dollari per un totale di 9, il che vuol dire, la maggior
parte incassati questa settimana.
Il non posto è per la commedia con Meryl Streep e Tommy Lee Jones:
Hope Springs che incassa 6 milioni di dollari per
un totale, dopo 3 settimane di classifica, di 45 milioni di
dollari.
Chiude la classifica una nuova uscita. Hit and
run, un film di inseguimenti con un protagonista che si
chiama Charlie Bronson, che ha incassato quasi sei milioni di
dollari in totale.
La prossima settimana usciranno un ennesimo film sugli esorcismi The possession e Lawless, film di John Hillcoat con Shia LaBoeuf e Tom Hardy.A
Ciao Alice!
Un thriller per Lisa Cholodenko
Dopo la commedia di The kids are all right, Lisa Cholodenko si cimenta nel thriller: la regista é stata infatti ingaggiata dalla compagnia Indian Paintbrush per dirigere November Criminals, su una sceneggiatura scritta da Steve Knight. Ambientata a Washington, la storia vede protagonista uno studente che scende nel ‘ventre’ della società della Capitale cercando di svelare il mistero della morte di un altro studente. Commentanto l’accordo con Cholodenko, la casa produttrice ha ricordato che questo è stato solo l’ultimo di una lunga serie, che ha visto coinvolti in tempi recenti Jeremy Renner e il suo partner sceneggiatore Don Handfield, Jason Reitman e Wes Anderson (i quali stanno producendo The Grand Budapest Hotel, scritto e diretto dallo stesso Anderson, protagonista Johnny Depp).
Lisa Cholodenko ha debuttato come regista con High Art (1998), lavorando in seguito anche per la televisione, dirigendo episodi di serie come The L Word, Six Feet Under e Homicide: Life on the Street. Trai suoi lavori per il cinema, si ricorda Laurel Canyon, con Christian Bale e Frances McDormand, mentre The kids alle all right le è valsa una nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. November Criminals si aggiunge alla già folta agenda di impegni della regista, che include The Abstinence Teacher, l’adattamento del libro per ragazzi Alexander And The Terrible, Horrible, No Good, Very Bad Day.
Fonte: Cinema Blend
Intervista a Charlize Theron protagonista di Prometheus!
Ormai manca poco all’uscita italiano (in forte ritardo rispetto al mondo) di Prometheus, atteso ritorno allo Sci-fi di Ridley Scott. Ecco l’intervista alla splendida Charlize Theron che ci parla della sua esperienza e del suo personaggio.
Anche l’attore Logan Marshall-Green ci parla della sua esperienza:
Ricordiamo nel cast del film Prometheus diretto da Ridley Scott troviamo Michael Fassbender, Idris Elba, Charlize Theron, Noomi Rapace, Guy Pearce, Logan Marshall-Green, Sean Harris, Rafe Spall.
Nel film Un gruppo di scienziati è in viaggio verso un lontano pianeta alla ricerca delle origini dell’uomo. Gli astronauti, però, entrano in contatto con un’entità che potrebbe causare l’estinzione della razza umana.
Joss Whedon: potere assoluto sui Marvel Movies?
Joss Whedon: non più solo il responsabile della saga degli Avengers, al timone della quale resterà anche in occasione del secondo episodio, ma una sorta di ‘supervisore’ di tutto il Marvel – Universe portato sul grande schermo. La collaborazione tra Joss Whedon e la ‘Casa delle Idee’ sembra destinata ad ampliarsi e a consolidarsi, o almeno questo è quanto suggeriscono le affermazioni rilasciate dal regista nel corso del tour promozionale giapponese di The Avengers, uscito solo di recente nel Paese del Sol Levante. Whedon ha dichiarato che i suoi rapporti con la Marvel non si limiteranno al secondo film sui Vendicatori; sarà profondamente coinvolto anche in tutto il resto: il suo contratto prevede infatti un suo ruolo da consulente per l’intera versione cinematografica dell’Universo Marvel, che non si limiterà al grande schermo, sbarcando prossimamente anche in televisione, con una serie tv.
L’obbiettivo è di creare un universo integrato, come già avviene nei fumetti, nel quale ogni personaggio agirà certo in maniera autonoma, facendo parte però di un unico grande contesto. Riguardo il secondo film sugli Avengers, Whedon ha affermato di voler in una certa misura dare vita a un film più ‘piccolo’ rispetto al precedente: il regista ha rassicurato gli spettatori – nel prossimo capitolo non mancherà l’azione e verranno inseriti nuovi personaggi – tuttavia non è detto che il film per avere successo dovrù per forza essere portato su una scala più grande, l’importante sarà mantenere un’personale. Per sapere quali siano le intenzioni di Whedon biosgnerà aspettare il 15 maggio 2015, data di uscita prevista negli Stati Uniti.
Fonte: Best Movie.It
Randall Wallace per Heaven is for real
Randall Wallace, regista conosciuto per lavori come Secretariat, We Were Soldiers e The Man in The Iron Mask si cimenterà in un film a sfondo religioso con Heaven Is for Real: A Little Boy’s Astounding Story of His Trip to Heaven and Back, adattamento dell’omonimo libro, definito un dramma famigliare basato sulla fede. Alla produzione, Joe Roth, che con Snow White and the Huntsman, Alice in Wonderland e il prossimo Oz The Great And Powerful è diventato uno dei personaggi più in vista del cinema hollywoodiano.
La sceneggiatura sarebbe in corso di scrittura da parte di Christopher Parker, che sta lavorando sul romanzo originale, firmato da Todd Burpo e Lynn Vincent, basato sulla vera storia del figlio dello stesso Burpo, che afferma di aver vissuto un’esperienza pre-morte, affermando di aver visitato il paradiso. Amici e famigliari sono portati inizialmente a non credergli, ma poi il protagonista comincia a raccontare loro particolari riguardanti persone già defunte in passato, dei quali lui non poteva essere a conoscenza. Randall Wallace è stato recentemente afficancato ad un altro film dai risvolti religiosi, The Conscientious Objector, ambientato nel corso della Seconda Guerra Mondiale, e parteciperà in vesti di produttore a Gunslingers, film d’azione con protagonista Vince Vaughn.
Fonte: Cinema Blend
Jamie Linden per Flight Before Christmas
Dopo aver scritto la sceneggiatura, Jamie Linden (We are Marshall, Dear John) sarà anche dietro la macchina da presa per The FLight Before Christmas, pellicola con la quale Paramount e Walden Media puntano a confezionare il classico prodotto natalizio per tutta la famiglia. I dettagli sulla trama sono abbastanza scarsi, sebbene il titolo suggerisca la classica serie di traversie vissute da una famiglia in partenza per le vacanze. Il prossimo passo, a questo punto, sarà ovviamente la scelta del cast. Linden, da poco passato alla regia, porterà a breve sugli schermi 10 Years, protagonista Channing Tatum.
Fonte: Empire
The Possession – Trailer Italiano
Beautiful Boy per Cameron Crowe
Vari nuovi progetti in cantiere per Cameron Crowe: tra questi, l’adattamento di Beautiful Boy: A Father’s Journey Through His Son’s Addiction di David Sheff. Il regista sarebbe inoltre interessato ad un altro libro dello stesso autore, Tweak: Growing Up On Methamphetamines, anch’esso basato su uno scontro padre – figlio sullo sfondo di una tossicodipendenza.
Beautiful Boy viene portato avanti dalla Paramount assieme alla Plan B di Brad Pitt, che hanno acquisito i diritti del libro nel 2008. Crowe è stato coinvolto fin dall’inizio, tuttavia in seguito tutto ha subito un rallentamento dopo che l’autore del libro aveva espresso il proprio disappunto per il modo in cui era stato ritratto nella sceneggiatura. Al momento, la Paramount sembra essere uscita definitivamente dal progetto, che resta nelle mani della Plan B; confermato invece il coinvolgimento di Crowe.
Fonte: Empire
Box Office ITA del 27 agosto 2012
Grandioso esordio per Madagascar 3, che fa interamente suo il botteghino italiano. Seguono I Mercenari 2 e Biancaneve e il Cacciatore, e l’estate cinematografica è quasi alle porte. Dopo oltre tre mesi di desolazione estiva abbattutasi al box office nostrano, finalmente gli incassi cominciano ad aumentare. In attesa de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno (già di successo alle anteprime nazionali), il botteghino esulta grazie all’ultimo capitolo di Madagascar.
Madagascar 3: Ricercati in Europa esordisce infatti con ben 6,5 milioni di euro in cinque giorni. Un risultato esaltante, che conferma il successo della saga in Italia (gli altri due capitoli hanno superato i 20 milioni a fine corsa). Già mercoledì il film d’animazione aveva raccolto 1,4 milioni, mentre negli ultimi tre giorni ne ha incassati altri 4. Distribuito in oltre 800 sale, di cui molte in 3D, la media raccolta è eccezionale, pari a oltre 4000 euro. A dare nuova linfa al box office sono necessarie dunque le novità… ed era ora.
I Mercenari 2 scende così al secondo posto con 804.000 euro, arrivando a 3,4 milioni in dieci giorni. Non un successo, ma perlomeno il film action ha già superato il risultato complessivo del primo capitolo, che aveva sfiorato i 3 milioni. Biancaneve e il Cacciatore scivola in terza posizione con 153.000 euro e giunge a 8,4 milioni totali, dopo aver praticamente dominato – nella portata estiva possibile – per quasi due mesi. Quarto posto per The Amazing Spider-Man, che con altri 113.800 euro arriva a quota 11,6 milioni. Subito dietro la commedia LOL – Pazza del mio migliore amico, arrivata a soli 335.000 euro con altri 113.200 euro.
Guadagnano qualche posizione le pellicole successive. Bed Time (46.000 euro) e Contraband (44.000 euro), giunte rispettivamente a 719.000 euro e 804.000 euro, seguite da Cena tra amici (30.400 euro), che supera i 600.000 euro totali. La leggenda del cacciatore di vampiri scende in nona posizione con 30.000 euro, arrivando a 1,6 milioni complessivi, mentre Nudi e felici chiude la top10 con 20.000 euro, giungendo ad appena 236.000 euro.
Festival di Venezia 2012: Alberto Barbera presenta il Festival!
Manca ormai poco all’inizio
della 69esima edizione del Festival di Venezia. Cinefilos.it come
ogni anno seguirà con dovizia di dettagli l’importante
manifestazione con varie iniziative.
Candy Store, nuovo film di Stephen Gaghan. Con Brad Pitt e Denzel Washington?
Clive Owen nel remake di RoboCop?
Un paio di giorni fa vi abbiamo dato
la notizia del mancato matrimonio tra Hugh Laurie e il remake di
RoboCop firmato José Padilha (Tropa de Elite). Il cattivo e un
po’ inatteso esito
Justice League: pronti i fratelli Wachowski?
Justice League, la risposta targata Warner
Bros a The Avengers, ha bisogno di un regista. Scartata la mai
troppo concreta ipotesi Ben Affleck, pare ora che all’orizzione
siano spuntai
Prima foto di The Way, Way Back con Sam Rockwell e Steve Carell
Prime foto di Leonardo DiCaprio in The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese!
Arrivano da JustJared le prime foto di The Wolf of Wall Street, il nuovo film di Martin Scorsese con protagonista ancora una volta Leonardo DiCaprio, che riveste i panni di Jordan Belfort. La pellicola è tratta dalla storia vera dell’ascesa e caduta di un broker di successo degli anni 80′, che fu condannato due anni di carcere per frode.