Alla vigilia della presentazione di Cloud Atlas al Toronto Film Festival, ecco un nuovo trailer di due minuti circa del nuovo e atteso film dei fratelli Wachowski insieme a Tom Tykwer.
Ecco un nuovo trailer esteso di The Twilight Saga Breaking Dawn Parte II presentato ieri sera in occasione degli MTV Video Music Awards. In questo teaser saggiamo meglio le abilità di Bella (Kristen Stewart) trasformatasi finalmente in vampira e abbiamo qualche assaggio in più della feroce battaglia finale per la salvezza di Renesmee.
Ecco il trailer del film:
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2012 VMA, Artists.MTV, Music
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Ecco il video della presentazione alla stampa del film The Company You Keep, diretto ed interpretato dalla leggenda di Hollywood Robert Redford, accompagnato per l’occasione dal suo protagonista Shia LaBeouf.
Interventi cinematografici e politici: Redford ha dimostrato di essere rimasto nonostante l’età fedela a se stesso e alla sua vena di contestatore.
Ecco il video:
Ecco, tramite Badtaste.it, il primo spot tv del film Argo, diretto da Ben Affleck. Il film uscirà negli USA il prossimo 12 ottobre, mentre ancora sconosciuta è la data d’uscita italiana.
In occasione dell’uscita in DVD, Blu-ray e Blu-ray 3D il 19 settembre di Lorax – il guardiano della foresta, la Universal Pictures Italia presenta TORNIAMO A SCUOLA CON
Ecco una nuova clip del prossimo film di Steven Soderbergh che vede protagonista Channing Tatum nei panni del conturbante Mike. Il film è basato su eventi realmente accaduti al giovane Channing che prima di intraprendere la carriera di attore era spogliarellista.
Ed ecco il giovane Alex Pettyfer che prende lezioni di spogliarello dal veterano Matthew MacConaughey:
Il film, distribuito in Italia da Lucky Red uscirà il prossimo 21 settembre. Nel cast del film anche Matt Bomer e Joe Manganiello.
Arriva anche la versione italiana del Trailer di Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe, con Jeremy Renner e Gemma Arterton. Ecco il filmato:
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In attesa dell’uscita al cinema di Bella Addormentata, vi proponiamo oggi due interviste interessanti a Isabelle Huppert e Michele Riondino, fra i protagonisti del film.
E’ uno dei film più importanti della storia del cinema, e a detta di molti, fra i più belli e ansiogeni di tutti i tempi. Per molti rimane insuperabile anche perché la pellicola ha da tempo oltrepassato i meri confini dell’opera filmica per diventare qualcosa che va oltre ogni concezione legata alla semplice dicitura di prodotto cinematografico. Tutti, almeno per una volta, dopo aver visto il film, facendo il bagno, hanno sentito un brivido salire lungo schiena o almeno per un istante si sono guardati attorno, timorosi. In un certo senso Lo Squalo ha anche determinato l’inasprirsi della paura verso questi animali, rei di essere carnivori e amanti della carne fresca d’uomo. In realtà molti di noi sanno che non è vero, che lo squalo evita la carne umana e attacca raramente se non alla presenza di una reale minaccia per la sua sopravvivenza, ma in ogni caso a noi piace aver paura di qualcosa che comprendiamo poco e da cui siamo tremendamente affascinati.
E’ per questo che il film di Steven Spielberg possiede un fascino indescrivibile e grazie al restauro della Universal oggi l’esperienza può essere rivissuta in alta definizione. Quello che colpisce in questa nuova edizione è la presenza massiccia di incredibili contenuti esclusivi. Si parte dall’esclusivo documentario inedito con interviste tra gli altri, a Steven Spielberg, Richard Dreyfuss e Roy Scheider, dal titolo The Shark Is Still Working – l’impatto e l’eredità de Lo Squalo. Il filmato è uno straordinario approfondimento sulla dimensione “altra” dell’opera.
Fra gli altri contenuti uno splendido e commovente Making of, documentario di 2 ore con interviste ai fautori di questa grande opera. Da non perdere anche le Scene Tagliate, gli Storyboard, il dietro le quinte, le foto di produzione. Infine incredibili anche Il Fenomeno de Lo squalo e per i cinefili il Trailer cinematografico. La vera chicca è il dietro le quinte del Restauro, che ci aiuta a comprendere quanto sia importante e difficile restaurare un’opera cinematografica. Il lavoro ha prodotto immagini completamente restaurate e molteplici canali audio, tra cui quello in inglese 7.1, quello DTS 5.1 del ri-doppiaggio italiano del 2004 e quello 2.0 del doppiaggio italiano “storico”. Il processo è stato svolto con la supervisione di Steven Spielberg e del team Amblin Entertainment per confermare e garantire la straordinaria visionarietà originale del film.
Tutto questo rende questa edizione perfetta per coloro che sono ossessionati dal film e dal cinema e per il papà cinefilo che vuole trasmettere al figlio l’esperienza incredibile di un film senza tempo.
Nonostante le 2 ore e 45 minuti de Il cavaliere oscuro – Il ritorno, un sacco di gustoso girato è rimasto fuori dalle sale cinematografiche. Esclusione dovuta sia a ragioni d’economianarrativa, sia a motivi tecnici, legati ai limiti dell’IMAX. La notizia che vi diamo è che, secondo il sito Nuke the Fridge (e stando alle spifferate di un manipolo di informatori, pare affidabili) la versione casalinga del film conterrà una Director’s Cut del terzo Batman di Christopher Nolan luna circa 3 ore e 15 minuti, mezz’ora in più rispetto alla versione approdata nei cinema di tutto il mondo. Sempre stando a NTF, i 30 minuti extra saranno dedicati soprattutto a Bane (Tom Hardy) e Ra’s Al Ghul (Liam Neeson). Ci crediamo? Nel dubbio, stiamo alla finestra.
Il cavaliere oscuro – Il ritorno, ultimo passaggio della premiata ditta Christopher Nolan – Christian Bale a Gotham City, è uscito in Italia il 29 agosto, negli USA a fine luglio. L’incasso mondiale ha da poco superato il miliardo di dollari.
Fonte: Nuke the Fridge
Young Europe è il film del 2011 diretto da Matteo Vicino e con protagonisti Delfine Rouffignac, Michele Gammino, Camilla Ferranti e Maria Luisa De Crescenzo.
Anno: 2011
Regia: Matteo Vicino
Cast: Delfine Rouffignac, Michele Gammino, Camilla Ferranti, Maria Luisa De Crescenzo, Valérie Baurens, Ronnie McCann, Riccardo Leonelli, Catriona Loughlin, Claude Jan, Victoria Oberli
Trama: Il film è tratto dall’ omonimo romanzo di Matteo Vicino, una storia corale con al centro tre protagonisti – Josephine, Julian, Federico – colti dal quotidiano delle loro giovani vite fino agli eventi che ne segnano la drammatica svolta.
Analisi: Nel 2006, il Ministero dell’Interno tramite il servizio della Polizia Stradale indice una gara, volendo premiare lo spettacolo artistico più idoneo per sensibilizzare i giovani contro le “stragi del Sabato sera”. Matteo Vicino, regista e musicista di Bologna, è il vincitore. Dapprima lui realizza uno spettacolo teatrale, per poi ricavarne un libro, dal titolo Young Europe. Partendo da quest’ultimo, Showbiz Movies e Polizia di Stato hanno prodotto un film nel 2011 affidando la regia proprio a Vicino. Nel film, intitolato proprio Young Europe, il tema principale degli incidenti stradali torna in tre ambientazioni diverse: in Gran Bretagna, in Francia e naturalmente in Italia. In questo modo, sembra che il regista voglia “universalizzare” il film. Per noi, è fin troppo facile pensare che in Italia i problemi non si risolvono mai, e ci ingelosisce l’efficienza amministrativa e burocratica del Nord-Europa.
In realtà, la possibile immaturità dei giovani non ha alcun confine. Il regista fa in modo che le tre storie alla fine s’intreccino fra di loro soprattutto astrattamente, nelle motivazioni oscure sottese agli incidenti stradali: la presunzione, la fatalità, l’imprudenza, la sfortuna, la disattenzione ecc… Ad esempio la cinematografia di Alejandro Gonzalez Inarritu usa la sceneggiatura a storie intrecciate riversandola sui propri personaggi, cambiando la loro vita. Nel caso di Vicino, invece, bisogna che il giovane in sala, innanzi al dramma dell’incidente stradale, impari a distinguere la componente della fatalità da quella (più responsabilizzante) dell’imprudenza.
Paradossalmente, le tre storie finirebbero a districarsi, quasi universalizzandosi. Il giovane in sala deve capire che soltanto l’imprudenza (o la presunzione) causa l’incidente stradale, mai la mera sfortuna. A Vicino interessa poco sceneggiare l’evoluzione caratteriale dei vari personaggi, se per la maggiore essi non esisteranno più. La morte avviene materialmente, ma pure nell’anima (quando il “cattivo maestro”, il quarantenne gravemente immaturo, comincia a riconoscere la sua presunzione, guardandosi le mani che, per la prima volta, non sa controllare). La regia di Vicino è di quelle che spezzano di continuo l’inquadratura. La macchina da presa si sposta con rapidità da un dialogante all’altro, mentre mani e braccia entrano all’improvviso in scena, sorprendendo lo spettatore.
Il montaggio si percepisce quasi nel collage di se stesso, persa la continuità ambientale fra le tre storie. La sua velocità, che fatichiamo a seguire con l’occhio, è in fondo la stessa dell’autista che sciaguratamente crede di poter tagliare la strada a tutti. Sembra che Vicino “rottami” le inquadrature, preparandoci al triste epilogo narrativo. L’episodio parigino diviene il più interessante, in via concettuale. L’attrice esordiente Victoria Oberli interpreta Josephine, e forse ci ricorda la prostituta Nana in Questa è la mia vita, del regista Godard. Vicino inquadra il mezzobusto fisso della ragazza, seduta al tavolo. Lei filosofeggia come l’esistenzialista Brice Parain nel film di Godard, ma aggiungendovi tutto il pragmatismo di Nana. Sembra che Josephine voglia continuamente recitare un ruolo, agendo nella società, esattamente come gli altri, solo che questi non lo ammetterebbero, con la loro ipocrisia. E’ il suo pragmatismo, cui però mancherebbe il freno della responsabilità personale.
Purtroppo, può sempre accadere che qualcuno causi un incidente stradale soltanto per una disattenzione. Ma bisogna assumersene la responsabilità: anche per questo, si punisce l’omissione di soccorso. Nel film di Vicino, soprattutto l’attore Riccardo Leonelli, che interpreta il quarantenne frivolo, causerebbe l’incidente stradale facendo sfoggio del suo ruolo sociale, a discapito degli altri, più sfortunati di lui. E’ un pragmatismo senza idee, rispetto a quello di Josephine. Le inquadrature del film si succedono molto rapidamente, come formando un collage. Solo dopo l’incidente, la macchina da presa si ferma, e freddamente gira attorno all’autovettura in rottami, andando ad ispezionarla. E’ il momento in cui la polizia stradale compie il macabro rituale di fotografare la scena. Calato il telo sui cadaveri, lo spettatore percepisce che può solo distinguere il grave sbaglio dell’imprudenza: nei corpi sanguinanti, nella carrozzeria tagliata, nel silenzio del motore.
Il film Young Europe ha vinto il Premio per la miglior regia al Miff 2012.
Marco Bellocchio torna al cinema, e alla Mostra del cinema di Venezia, con Bella Addormentata, un film corale sul dramma dell’eutanasia e sull’accanimento terapeutico mettendo in gioco la vicenda di Eluana Englaro ma relegandola ad un doloroso e significativo sfondo, dando spazio a tante piccole vicende private che hanno molto in comune con la vicenda pubblica, ma allo stesso tempo se ne distaccano raggiungendo una dimensione universale.
E’ chiaro che affrontare un tema così delicato, tirando in ballo una vicenda che ha scatenato nel bene e nel male l’opinione pubblica del Paese è un passo molto difficile. Bellocchio fa bene l’equilibrista esponendo nel racconto e attraverso le vicende private del personaggi, entrambe le posizioni (a favore e contro l’alimentazione e l’idratazione dei pazienti in stato di coma vegetativo) senza dare una risposta personale o risolutiva, che in un contesto così controverso sarebbe stata semplicistica. Tuttavia il film ha dei seri problemi di sceneggiatura, che soprattutto nei dialoghi trova i suoi momenti meno felici.
In Bella Addormentata pollice in alto per Toni Servillo e Michele Riondino: il veterano sembra finalmente svincolato dalle sue performance impeccabili ma rigide e per la prima volta da Le Conseguenze dell’Amore risulta rilassato, a proprio agio in un personaggio, molto convincente, forse perché per la prima volta da molto tempo non porta da solo sulle spalle un intero film e questo probabilmente gli ha permesso di approcciarsi al personaggio con una scioltezza maggiore, che nel risultato finale si vede e si apprezza molto. Per quanto riguarda Riondino, il giovane attore ha fatto tanta strada rispetto agli esordi e si vede, continuando con questo film la buona serie che ha cominciato con Dieci Inverni.
Un po’ sotto tono invece la sempre ottima Alba Rohrwacher, che forse paga il fatto di non essere tanto adatta al ruolo assegnatole e non una sua mancanza professionale. Bellissimo il piccolo ruolo interpretato da Roberto Herlitzka che con freddezza e naturalezza e apparentemente molto gusto sbeffeggia la classe politica italiana.
La vera stella del film però è Maya Sansa: l’attrice si conferma non solo una delle migliori attrici in circolazione nel panorama europeo, ma soprattutto mostra una bellezza autentica, naturale ed estremamente seducente, che ammalia lo spettatore anche nel degrado del suo personaggio perduto. Nel cast del film anche la sempre elegante Isabelle Huppert, Gianmarco Tognazzi, Pier Giorgio Bellocchio e Brenno Placido. Bella Addormentata presentato al Festival di Venezia nella sezione Concorso uscirà domani 6 settembre nei cinema italiani, e chissà che non riservi qualche sorpresa al Lido.
Dal 12 al 23 settembre Milano è pronta a riaccogliere l’attesissimo Film Festival giunto ormai alla XVII edizione; un’edizione ancora più ricca di film, rassegne, retrospettive
Dopo essersi dedicato per lo più a film drammatici, con l’escursione supereroistica di X-Men: L’inizio e quella fantascientifica di Prometheus, per Michael Fassbender sembra finalmente arrivato il momento di cimentarsi una commedia. L’occasione gli viene offerta con Frank, diretto da Lenny Abrahamson, su sceneggiatura di Jon Ronson e Peter Straughan, il quale ha peraltro adattato per il grande schermo L’uomo che fissa le capre, libro scritto dallo stesso Ronson.
Il film sarà incentrato sulle peripezie di un aspirante musicista, interpretato da Domhnall Gleeson che entrerà in un’eccentrica rock band guidata da Fassbender. Per l’attore, una parentesi leggera, dopo aver girato Twelve Years A Slave, ripetendo la collaudata collaborazione con Steve McQueen e The Counselor, diretto da Ridley Scott. Gleeson salterà invece dal futuro distopico di Dredd alla Russia ottocentesca di Anna Karenina.
Fonte: Empire
Continuano le riprese di The Wolverine in Giappone, oggi arrivano nuovi scatti che ritraggono Hugh Jackman sul set. Insieme a lui nei panni di Mariko Yashida, sorella di Silver Samurai, interpretata dalla modella Tao Okamoto.Ecco le immagini pubblicata da Comicbookmovie.co
Vi ricordiamo che la pellicola è diretta da James Mangold.
La vicenda Abramo Lincoln sembra essere diventata uno dei temi preferiti di Hollywood: dopo averlo visto in versione cacciatore di vampiri e in attesa del più lineare biopic firmato Spielberg, anche Terrence Malick si è interessato al tema, con il progetto Green Blade Rises, cui parteciperà anche Jason Clarke, nei panni di Tom, padre del presidente U.S.A. Il film narrerà gli anni giovanili di Lincoln, trascorsi vivendo nella miseria della famiglia e subendo i maltrattamenti del padre. Diane Kruger sarà Sarah, la matrigna del futuro sedicesimo Presidente americano, che cercherà di crescerlo da sola quando il padre abbandonerà entrambi. Terrence Malick parteciperà al progetto in veste di produttore: scrittura e regia saranno curate da AJ Edwards, suo collaboratore. Per Jason Clarke un ulteriore passo in avanti in una carriera che si appresta a decollare grazie alla partecipazioni all’imminente Lawless, a Zero Dark Thirty e al Grande Gatsby oltre che, più avanti, in White House Down.
Fonte: Empire
Di Million Dollar Man, commedia indipendente di ambientazione sportiva, si parla già da qualche tempo: dopo rimandi e rinvii, il progetto sembra riprendere quota, con la scelta di Emmanuelle Chriqui per il ruolo femminile principale. L’attrice (vista in After Sex e Zohan) affiancherà il protagonista, interpretato da Luke Wilson, un camionista insoddisfatto che ha l’opportunità di cambiare vita reinventandosi come giocatore di football americano. Attorno personaggio di Emmanuelle Chriqui ruoterà invece l’aspetto sentimentale della vicenda; nel cast sarà presente anche Bobby Lee, (il Mr Lao de Il Dittatore), nel ruolo della nemesi del protagonista. Scott Marshall sarà alla regia, seguendo la sceneggiatura sviluppata da Alex Schrader. Nessuna informazione è stata data sui tempi di realizzazione.
Fonte: Empire