In occasione della prima italiana di “Sister act. Il musical”,
in scena giovedì sera presso il Teatro Nazionale di Milano,
l’attrice premio Oscar
Whoopi Goldberg ha incontrato la stampa per presentare
lo spettacolo di cui lei stessa è co-produttrice.
Lo scenario è quantomai azzeccato
essendo quel Grand Hotel de Milan, nell’elegantissima via Manzoni,
dove Giuseppe Verdi era solito alloggiare durante i suoi frequenti
soggiorni meneghini. Quindi una location storica fortemente legata
alla storia della musica è un luogo più che adatto per fare da
cornice alla presentazione di un musical moderno e innovativo come
appunto “Sister Act”.
Assoluta protagonista
dell’happening è la grande attrice statunitense Whoopi Goldberg che
domina la scena con la sua bizzarra acconciatura a treccioline, un
lungo maglione grigio e occhialini rotondi appena adagiati sul
naso.
L’attrice premio Oscar,
protagonista di “Sister Act” nella sua versione cinematogragfica,
si presenta ai giornalisti nei panni di co-produttrice del musical
che il 20 aprile scorso ha debuttato a Broadway ottenendo
immediatamente uno straordinario successo di pubblico.
La Goldberg ha prodotto lo
spettacolo in collaborazione con la Stage Entertainment, una
società fondata dall’olandese Joop Van den Ende, che nel giro di
pochi anni ha portato in Italia musical incredibilmente apprezzati
come “MAMMA MIA”, “La bella e la bestia” e non ultimo
“Flashdance”.
Come conferma la stessa
Whoopi Goldberg, “Sister Act. Il musical”, ha uno
script molto diverso rispetto la versione cinematografica pur
mantenendone, ovviamente, lo stesso canovaccio narrativo. Seguendo
una precisa e vincente politica già sperimentata con i recenti
successi prima accennati, la Stage Entertainement propone il
musical nella sua versione originale ma con un cast ed una
produzione tutta italiana.
A vestire i panni di Deloris Van
Cartier, il personaggio che fu della Goldberg, è Loretta Grace una
delle voci nere più interessanti del nostro panorama musicale;
invece il ruolo della madre superiora è interpretato da Dora
Romano, grande attrice di teatro cresciuta con grandi maestri quali
Gassman, Edoardo ed Ermanno Olmi.
Di fronte ai giornalisti eccitati e
desiderosi di strapparle qualsiasi tipo di curiosità, Whoopi
Goldberg si è mostrata sorridente, di buon umore ed estremamente
disponibile. In una delle prime domande le si chiede se si
aspettasse una tale popolarità per quel suo personaggio diventato
famoso ormai da quel lontano 1992.
“ Deloris è un personaggio di
grande impatto e molto particolare” afferma la Goldberg, “essa
combatte per salvare se stessa e per trovare una propria
collocazione. Tutti noi lottiamo per questo e forse è il motivo per
cui è così amata. Tutti i miei personaggi hanno sempre avuto un
grande impatto sul pubblico…allora forse sono io ad avere un grande
impatto sulla gente!”, chiosa sorridendo e strappando un applauso
generale.
Una collega dell’Avvenire,
quotidiano cattolico, le chiede se il film così come il musical ha
avuto un riscontro importante anche nel mondo religioso. L’attrice
americana conferma che “molte chiese cattoliche e non hanno preso
spunto dalle musiche dello spettacolo per integrarle alle loro
musiche sacre. Molte suore si sono recate alle varie
rappresentazioni, una miriade di suore accodate ai botteghini come
lunghe file di pinguini” scherza la Goldberg. Quando un giornalista
le chiede se sia vero che anche il presidente Obama abbia visto lo
spettacolo, lei conferma con soddisfazione: “ sì ma solo la seconda
metà dello show, prima era occupato in una raccolta fondi. Il
musical gli è piaciuto per lo stesso motivo per cui piace alla
gente: c’è divertimento, intrattenimento ed è per tutti”.
Quando interpretò per la prima
volta il personaggio di Deloris Von Cartier, testimone oculare di
un delitto nascosta in un convento per essere protetta, la Goldberg
sentiva di avere analogie con quel personaggio?
“In realtà mi aspettavo che un
fulmine mi colpisse da un momento all’altro!” risponde ironica
l’attrice, “ io non vado spesso in chiesa ma sono impegnata in
molte attività socialmente utili e credo che una storia come questa
che parla d’amore e di valori positivi non possa far male a
nessuno”.
Quindi per l’attrice protagonista
de “Il colore viola” giunge immancabile una domanda riguardante il
colore della sua pelle e se esso abbia rappresentato un ostacolo
alla sua brillantissima carriera. La Goldberg conferma che “
qualche fastidio e complicazione può averlo creato ma in fin dei
conti ho avuto una carriera piena di riconoscimenti e tutt’ora sono
fortunata ad essere ancora molto richiesta nonostante il fisico e
l’età non più giovanissime”.
La Goldberg parla della versione
londinese del musical, quella a cui lei stessa ha fatto parte
interpretando solo per alcune recite il ruolo della madre
superiora, una versione comunque differente rispetto a quella
attuale presentata in Italia in quanto oggetto ad una robusta
revisione.
“Sister Act. Il Musical” andrà in
scena al Teatro Nazionale di Milano a partire dal 27 ottobre con
otto repliche a settimana. Se la presa sul pubblico sarà la stessa
degli ultimi musical proposti dalla Stage Italia negli anni
recenti, il successo al botteghino sarà garantito e totale
confermando così che il mercato italiano è diventato ormai una
nuova frontiera di guadagno per questo genere di
intrattenimento.