La partecipazione di Mel Gibson, al film Una Notte da Leoni 2, è stata cancellata. A quanto pare Zach Galifianakis e altri membri della truope non erano favorevoli al suo inserimento nel cast…
Lo Hobbit: Martin Freeman confermato nel suo ruolo
La Warner Bros e Peter Jackson hanno annunciato ufficialmente i primi nomi del cast dello Hobbit, il kolossal in due parti le cui riprese inizieranno a febbraio.
Uomini di Dio: recensione
In Uomini di Dio è nel monastero di Notre-Dame de l’Atlas, a Tibhirine, che un gruppo di monaci cistercensi francesi vive a contatto con la popolazione musulmana. Ed è in quel lembo dimenticato di terra algerina, dove Bibbia e Corano non s’ammazzano, che i fratelli garantiscono cure mediche agli islamici e, con loro, condividono attività lavorative e cerimonie. Perché la loro missione non consiste nell’evangelizzazione ma nella pratica dell’ospitalità, specialmente nei confronti dei poveri e degli stranieri. Xavier Beauvois, regista di Uomini di Dio, film scelto per rappresentare la Francia agli Oscar, si è liberamente ispirato alla tragedia del 1996, quando sette monaci francesi furono rapiti, e poi assassinati, da un gruppo del GIA, Gruppo Islamico Armato.
Uomini di Dio, il film
Di materiale, quindi, ce n’era. Eppure la scelta è stata quella di accantonarlo, di non soffermarsi sul rapimento, di non indagare l’insolito rapporto tra le due realtà, tra chi vive sopra la montagna e chi sotto, ma di rappresentare, quasi minuziosamente, la poco interessante vita dei monaci. Lo studio dei testi sacri, la scrittura, la semina, la mensa e poi la mensa, la semina, la scrittura, lo studio dei testi sacri, si susseguono lenti e ripetitivi, interrotti dalle preghiere e dai troppo frequenti canti, cantilene infinite e nauseabonde. La martellante quotidianità è finalmente, almeno per chi guarda, interrotta dall’uccisione, da parte dei fondamentalisti, di un gruppo di croati, che pone i religiosi di fronte a un bivio: accettare la protezione dell’esercito o tentare di vivere come sempre? Tornare in patria o restare? Le discussioni e le votazioni, i si e i no, le crisi di vocazione e le vocazioni rafforzate, prendono il posto dello studio dei testi sacri, della scrittura, della semina, della mensa, ma non dei canti, quelli continuano.
E poi la scelta: “…La fiamma si è piegata, la luce si è inclinata…/Posso morire/Eccomi qui”. Uomini di Dio si trascina lento, pesante, con frasi da parabola e buon samaritano, privo di attimi degni di essere ricordati, almeno fino a un’emblematica ultima cena che mischia vino rosso, lacrime e presagi, all’alto volume delle note de La morte del cigno che risveglia gli animi assopiti. Inizia da qui la parte migliore del film. Peccato che manchino cinque minuti alla fine.
Dakota Fanning nel film tratto da If I Stay
Dakota Fanning è in trattative per la trasposizione cinematografica del romanzo di Gayle Forman, If I Stay. La Fanning dovrebbe interpretare Mia, un violoncellista di 17 anni appena compiuti destinata ad entrare alla prestigiosa Julliard prima di un incidente stradale che la manderà in coma.
Shyamalan alle prese con Will Smith e famiglia
Lo sceneggiatore e regista M. Night Shyamalan si troverà a collaborare probabilmente con Will Smith per il suo prossimo film. Secondo notizie recenti infatti, il riservato regista sta collaborando con la società di produzione di Smith, la Overbrook, su un film di fantascienza intitolato One Thousand AE.
Mentre non c’è nulla di concreto al momento, Heat Vision afferma che il progetto verrà sviluppato ritagliando un ruolo da protagonista per il figlio di Smith, Jaden, visto l’ultima volta nel remake di Karate Kid all’inizio di quest’anno. Non ci sono certezze su un’eventuale partecipazione al film anche di Smith Senior, anche se la prima e ultima volta che padre e figlio sono comparsi insieme sul grande scherno hanno dato vita al bellissimo La ricerca della felicità.
Tuttavia, la notizia migliore dell’ultim’ora è che Shyamalan non scriverà la sceneggiatura! Infatti sarà Gary Whitta (The Book of Eli) a occuparsene, mentre Shyamalan si occuperà solo della regia.
Fonte: collider.com
Sam Raimi dirigerà il nuovo Il giorno dei Trifidi
I diritti cinematografici per Il giorno dei Trifidi è andato di recente in vendita e ha scatenato una guerra di offerte. La Warner Bros. è stata tra le parti interessate, nella speranza di acquistarli in favore del regista di Harry Potter, David Yates.
Un regista per il reboot di Hellraiser
Bloody-Disgusting ha diffuso ieri la notizia che Christian E. Christiansen regista del prossimo The Roommate sarà al timone del progetto, che rivedrà sullo schermo Hellraiser, ma nuove fonti hanno confermato a Collider che sarà in realtà Todd Farmer, che lavorerà al progetto insieme al collaboratore e regista Patrick Lussier.
Il nuovo Superman avrà 40 anni?
Ora che sappiamo che il reboot di Superman sarà affidato alla regia di Zack Snyder, è plausibile pensare che il prossimo passo della produzione sarà trovare un Clark Kent all’altezza del progetto. Armie Hammer, che doveva interpretare Bruce Wayne/Batman nel film sulla Justice League di George Miller, ha parlato con Vulture, il blog del New York Magazine, e ha rivelato di aver sentito voci sulla possibilità che la Warner stia cercando un protagonista decisamente più grande di lui (che ha 24 anni):
Ho parlato del film per la prima volta con i miei agenti solo recentemente, e penso che stiano cercando un Superman un po’ più vecchio. Sento dire che avrà sui 35, 40 anni. Alla luce di questa dichiarazione, forse i primi rumour – che vedevano Jon Hamm (a destra) in lizza per la parte del protagonista – potrebbero rivelarsi in effetti veri.
Hammer ha anche parlato del film di Miller, annullato all’ultimo minuto a sole poche settimane dall’inizio delle riprese: Stavamo effettuando le prove nei teatri di posa [in Australia], e i responsabili ci sequestravano i cellulari, se avevano delle fotocamere. Era un progetto top secret, assolutamente segreto: sembrava di andare al Pentagono. (…) Il mio Batman aveva delle risorse incredibili, e così la sua cintura di servizio era realizzata con il miglior cuoio italiano, ed era raffinatissima. Le cose che uscivano dal suo avambraccio erano di titanio, ma anche loro erano ricoperte di cuoio.
Fonte: vulture
La Sezione Occhio sul Mondo | Focus omaggia Satoshi Kon e lo Studio Ghibli
La Sezione Occhio sul Mondo | Focus omaggia Satoshi Kon
e presenta una retrospettiva sullo Studio Ghibli al Festival Internazionale del Film di Roma
Occhio sul Mondo
| Focus, forse la più trasversale ed eclettica tra
le sezioni del Festival Internazionale del Film di Roma, per questa
quinta edizione (che si terrà dal 28 Ottobre al 5 Novembre) punta i
riflettori sul Giappone, inquadrandone con taglio contemporaneo
alcuni frammenti significativi. “Il Giappone ha il grande
merito di avere una straordinaria contemporaneità che si sposa
perfettamente con la tradizione. Ci proponiamo di fornire qualche
frammento significativo, che possa aiutare a comprendere questa
cultura così vasta e complessa, molto distante dalla nostra.
Lavorando molto al Focus ho avuto modo di constatare che, rispetto
al Giappone, continuiamo a marciare per stereotipi: sappiamo
pochissimo di questo singolare mondo”, afferma la responsabile
del Focus Gaia Morrione.
Occhio sul Mondo | Focus nel segno del Giappone
Festival Internazionale del Film di
Roma
La sezione Occhio sul Mondo | Focus nel segno del Giappone
Occhio sul Mondo
| Focus, forse la più trasversale ed eclettica tra le sezioni del
Festival Internazionale del Film di Roma, per questa quinta
edizione (che si terrà dal 28 Ottobre al 5 Novembre) punta i
riflettori sul Giappone, inquadrandone con taglio contemporaneo
alcuni frammenti significativi. “Il Giappone ha il grande merito di
avere una straordinaria contemporaneità che si sposa perfettamente
con la tradizione.
Sherlock Holmes 2: Prime foto dal set!
Robert Downey Jr. e Jude Law
tornano sul set con Guy Ritchie per la seconda pellicola
sull’investigatore di Baker Street: ecco le prime foto… in
carrozza!
Gabourey Sidibe per Brett Ratner
La giovane Gabourey Sidibe, interprete del sorprendente Precious, entra a far parte del cast di Tower Heist diretto da Brett Ratner.
Arriva il sequel di Piranha 3D
La Dimension Films ha reso noti i nomi di regista e sceneggiatori cui sarà affidato il progetto: stiamo parlando di Piranha 3D 2.
Ben Affleck sommerso dalle proposte
Ben Affleck, dopo il cono d’ombra in cui cadde dopo l’Oscar per la sceneggiatura di Will Hunting, pare ritornato in ballo dopo aver scoperto la sua vocazione per la regia, decisamente approvata da pubblico e critica.
Sandra Bullock di nuovo per Anne Fletcher
Sandra Bullock, ex fidanzata d’America, donna di successo e brillante commediante, ora anche premiata con l’Oscar, duetterà di nuovo con Anne Fletcher, la regista che l’aveva diretta insieme a Ryan-Buried-Reynolds nella divertente commedia Ricatto D’Amore, in cui la bella Sandra a più di 40 anni compare senza veli.
Mark Wahlberg sarà il nuovo Corvo in The Crow?
Da un pò di tempo circolava la notizia di un possibile remake del Corvo, The Crow attribuito a Stephen Norrington di Blade e La leggenda degli uomini straordinari.
Del progetto, però, non c’era nulla di certo. Sembra ora che, sia stato offerto un ruolo da protagonista a Mark Wahlberg, in una versione “ancora più dark” del fumetto di James O’Barr.
Il primo film, che fu diretto da Alex Proyas, ha generato già tre sequel, ma sembra che Norrington non punti a riproporre il personaggio di Eric Draven, bensì una rielaborazione dell’ambientazione originale, spostando l’azione a Detroit.
Fonte: Coming Soon
E’ morto Tom Bosley
E’ morto all’età di 83 anni Tom Bosley, attore di cinema e teatro, noto come Howard Cunnigham di Happy Days e lo sceriffo Amos Tupper nella Signora in Giallo.
James Cameron affascinato da Cleopatra
Solo qualche settimana fa ci era giunta voce che James Cameron era stato contattato dalla Sony per dirigere Cleopatra, film tratto dal libro di Stacy Schiff. Ora è proprio lui ad aver confermato la notizia!
Darren Aronofsky confermato alla regia di Wolverine 2
Finalmente ne abbiamo la conferma: Darren Aronofsky dirigerà il sequel di X-Men le Origini: Wolverine. A diffondere la notizia è stato Hugh Jackman, produttore e protagonista di X-Men Le Origini: Wolverine, le cui riprese inizieranno a marzo 2011.
Parlando a Vulture, Jackman ha spiegato di aver già iniziato l’allenamento per tornare nei panni del supereroe:
“Sto iniziando ora, faccio sei pasti al giorno. Con Aronofsky alla regia, possiamo stare certi che questo non sarà un film sugli X-Men come tutti gli altri: Questo film dovrebbe – spero per me – essere fuori dalla norma. Sarà il migliore, spero. E’ quello che direi io, ma lo penso veramente, sento che sarà un film molto diverso da quello che ci si aspetta. ”
Secondo Jackman, poi, il gusto di Aronofsky per i film drammatici e dark si sposerà con il genere:
“Questo è Wolverine. Non è Popeye. E’ decisamente dark. Comunque, sarà un cambio di ritmo. Chris McQuarrie, che ha scritto I Soliti Sospetti, ha lavorato alla sceneggiatura, il che dovrebbe bastarvi per farvi un’idea di come sarà il film. Aronofsky lo renderà fantastico. C’è veramente molto materiale, qualcosa su cui pensare usciti dal cinema. ”
A breve dovrebbe arrivare l’annuncio ufficiale dell’ingresso di Aronofsky nella produzione.
Il sequel di X-Men Le Origini: Wolverine uscirà nel 2012.
Fonte: BadTaste
Barry Pepper per il nuovo film di Malick
Il sempre più misterioso e costantemente rinviato The Tree of Life di Terrence Malick non ha ancora visto la luce, ma a quanto pare il regista è già immerso nella produzione della sua prossima pellicola.
The Horde: recensione del film di Yannick Dahan e Benjamin Rocher
THE HORDE è il film del 2019 diretto da Yannick Dahan e Benjamin Rocher. Presentato in diversi festival tra Francia, Spagna e Portogallo il film ha ricevuto diversi riconoscimenti e critiche positive prima della sua distribuzione in terra francese nel febbraio del 2010 (in Italia è stato distribuito ad ottobre dalla casa di produzione Fandango di Domenico Procacci).
The Horde, la trama
Un gruppo di poliziotti, in cerca vendetta dopo la morte di un collega, raggiunge un palazzo semiabbandonato per regolare i conti con la banda di criminali responsabile dell’omicidio. Non passerà molto tempo che il palazzo sarà infestato da decine di zombie.
The Horde, il film
Francia che da qualche anno sta dimostrando di essere diventata una grande distributrice di horror di forte impatto, basti ricordare alcuni dei titoli che hanno suscitato polemiche come Frontiers – Ai confini del tempo, A L’Interieur e Martyrs perché “ai limiti del rappresentabile”. Ciò nonostante questa volta non si tratta di un film eccessivo come i titoli precedentemente citati ma dell’ennesimo “Zombie movie”.
The Horde scorre bene sin dai primissimi minuti,
ma questo accade perché nella parte iniziale la direzione che
prenderà il film sembra un’altra, probabilmente molto più
interessante di quello che accadrà poco dopo il primo quarto d’ora,
ovvero l’arrivo di zombie assatanati da ogni dove. Da questo punto
in poi, oltre ad una serie di rimandi a film più o meno famosi
visti nell’arco di una vita, ci si imbatterà nella noia più totale
in attesa del già preannunciato finale privo di qualsiasi colpo di
scena.
Possiamo comunque dire
che di film con gli zombie ce ne sono a centinaia per tutti i gusti
e che in un modo o nell’altro riescono sempre a vendere qualcosa,
il problema di questa pellicola però è che non passa tantissimo dal
far ricordare altri due film di genere di qualche anno fa: il primo
è sicuramente Rec, horror spagnolo del 2007 che
come questo ha ricevuto riconoscimenti al Fantasporto, mentre il
secondo è 28 giorni dopo (film a sua volta influenzato da altri
B-Movies) di Danny Boyle.
La direzione vede al suo comando due giovani registi: Yannick Dahan, alla sua prima esperienza da regista con alle spalle una carriera da critico cinematografico in diverse riviste francesi, elementi che ricordano i grandi artisti della Nouvelle Vague, e il suo collega Benjamin Rocher, nell’ambiente del cinema da qualche anno anche lui al primo lungometraggio. Come i registi anche il cast comprende esclusivamente attori di nazionalità francese, quasi sconosciuti a casa nostra e che inevitabilmente rimarranno sconosciuti visto che nessun personaggio da loro interpretato è degno di nota, eccezion fatta per il personaggio di Aurore interpretata da Claude Perron che si rivela il più interessante di tutta la banda in più di un’occasione.
In Italia gli incassi nelle prime settimane non sono stati grandiosi e difficilmente ci saranno colpi di scena, non è comunque da escludere nei prossimi mesi un buon risultato con la distribuzione in DVD.
Box Office Usa: Jackass 3D, 50 milioni di dollari al 17/10/2010
Nulla ha potuto il buon David Fincher contro l’arrivo in tre dimensioni dei folli protagonisti di Jackass3D, che si attesta saldo sulla vetta degli incassi nelle sale americane con ben 50 milioni di dollari, tutti fatturati nel weekend. Il maggior incasso della scorsa settimana, che forse inizia anche a sentire il peso del lungo periodo di uscita, The Social Network, scende in terza posizione, superato anche dal detective in pensione Bruce Willis, che, dopo il cameo in The Expendables di Sylvester Stallone, torna ad occupare la scena da protagonista in un film d’azione.
Nessuna novità per le altre
posizioni; le altre uscite previste, tra cui c’era il legal drama
con Hilary Swank e Sam Rockwell
“Conviction”, non hanno insidiato minimamente
nessuna posizione tra le prime dieci, dove continuano a permanere
la commedia romantica “Life as we know it” in
quinta posizione, in cui Katherine Heigl si trova ad essere mamma
adottiva senza poter avere molta scelta.
I gufi eroici di Zack Snyder del film di animazione “Legend
of the Guardians: The Owls of Ga’Hoole” scendono
lentamente la classifica per fermarsi in sesta posizione,
“The town” di Ben Affleck, che aveva condiviso
l’uscita con il secondo capitolo di Wall Street, è
il settimo incasso della settimana, mentre la commedia
“Easy A” di Will Gluck e l’horror “My soul
to take” di Wes Craven chiudono la classifica insieme al
già citato film di Oliver Stone. La storia del cavallo
Secretariat, da cui il titolo del film, rimane
stoicamente in quarta posizione, con un incasso di 9,5 milioni di
dollari, molto simile a quello della scorsa settimana. Una
settimana non troppo emozionante sul piano delle uscite, quindi,
condita da qualche prevedibile sorpasso.
Le prossime uscite, forse anche guidate dall’avvicinarsi di Halloween, sono legate dal tema del paranormale, segnaliamo infatti il nuovo film di Clint Eastwood, “Hereafter”, presentato in anteprima al festival di Toronto, in cui il regista, dopo aver affrontato la morte per difendere i più deboli in “Gran Torino”, ora si occupa direttamente dell’aldilà. La trama del film ruota su tre personaggi toccati in modo diverso dalla morte. Vedremo se M.Night Shyamalan avrà qualcosa da commentare.
E’ poi atteso “Paranormal Activity 2”, in cui, come recita il trailer, capiremo il perchè della paura che abbiamo scoperto nel primo episodio. Questa volta Oren Peli, regista e creatore del precedente film, ora cede la regia a Tod Williams e si occupa solo della sceneggiatura. In questo sequel, bisogna sottolinearlo, la famiglia messa sotto pressione dalle attività paranormali è dotata di cane, un animale che, come molti sanno, ha un sesto senso per le presenze soprannaturali. Anche per la prossima settimana è prevista l’uscita di un film che probabilmente dalle nostre parti vedrà solo gli scaffali dei dvd: “Inhale” con Diane Kruger e Dermot Mulroney impegnati nella ricerca di un donatore di polmone per loro figlia.
Otto nuovi spot per Harry Potter e i Doni della Morte: Parte I
Pubblicati otto nuovi spot di Harry Potter e i Doni della Morte: Parte I. Gli spot contengono numerose seppur brevi sequenze inedite che stuzzicheranno la fantasia degli appassionati che attendono con trepidazione l’uscita del film, il 19 novembre 2010.
Figli delle Stelle: recensione del film con Pierfrancesco Favino
“Mettiamo che ci sia un Paese la cui classe politica è lontana anni luce dai problemi del popolo. Mettiamo che questo popolo sia piuttosto incline ad accettare passivamente tutto ciò che questa classe politica propone. Ma mettiamo che ci sia qualcuno che non ci sta.” Queste sono le premesse del nuovo film di Lucio Pellegrini, Figli delle stelle; una commedia che nasce dalla volontà di raccontare la realtà sociale contemporanea attraverso personaggi, non più giovani ma non ancora adulti che sono paralizzati in un presente di continua attesa di un lavoro, di una sistemazione, di un futuro. Sono dei precari esistenziali.
La smania di agire, di mobilitarsi, di non stare immobili ad aspettare è ciò che accomuna questo gruppo in realtà così diversificato al suo interno: un giovane portuale del nord-est d’Italia, Toni (alias Fabio Volo), un professore trentenne disoccupato che lavora all’Autogrill, Pepe (alias Pierfrancesco Favino), un idealista reazionario, Bauer (alias Giuseppe Battiston), una giornalista tv a contratto, Marilù (alias Claudia Pandolfi), ed un uomo appena uscito di galera, Ramon (alias Paolo Sassanelli). Per motivi casuali i vari personaggi si incontrano e decidono di rapire un politico, di chiedere il riscatto e con i soldi ottenuti, risarcire la moglie della vittima di un incidente sul lavoro.
Figli delle stelle, il film
Ma i personaggi non sono dei professionisti del rapimento, sono imbranati e un po’ sfigati, arrivano addirittura a rapire la persona sbagliata, un sottosegretario, Stella, da loro definito, La renna (alias Giorgio Tirabassi). Da qui in poi il film racconterà la vita clandestina dei personaggi nella maniera più esilarante e spassosa, essi infatti non faranno altro che combinare guai e non saranno in grado di gestire imprevisti perché totalmente improvvisati e precari anche in questa missione, che si rivelerà assurda e surreale, al limite del grottesco.
I protagonisti sembrano venire dagli anni ’80 e ciò è evidente nell’abbigliamento vintage, scelto per loro nelle scene in cui sono rintanati tra le splendide montagne della Valle d’Aosta. Figli delle stelle ha colto in maniera realistica lo spaesamento, il rancore e l’ insoddisfazione della modernità e affronta in maniera trasversale molti degli eventi politici contemporanei, come le morti bianche, le intercettazioni e quant’altro, ma l’ha saputo fare con uno sguardo comico e leggero e aggiungerei anche un po’ eccentrico. Anche a livello tecnico cinematografico il regista ha voluto ricreare il senso di provvisorietà e frammentarietà con l’uso della macchina da presa instabile e quasi sempre in movimento.
Il brillante cast, evidentemente di serie A, ha reso il film ancora più interessante e coinvolgente. Pierfrancesco Favino buffo con il suo dialetto ternano, Volo con il suo veneto, Giuseppe Battiston con le sue ideologie estremizzate. Lucio Pellegrini si è evidentemente ispirato alla grande lezione della Commedia all’italiana di Mario Monicelli che privilegiava le storie dei perdenti, degli umili e esprimeva il desiderio di raccontare il proprio tempo attraverso lo specchio deformato della commedia che a volte è in grado di restituire un prezioso ed inedito sapore alla verità. Figli delle stelle uscirà nelle sale il 22 ottobre e sarà distribuito in 250 copie.
James Franco e Anne Hathaway per il prequel di Alien?
Qualche giorno fa il New York Magazine ha rivelato che lo script di Damon Lindelof per il prequel di Alien aveva entusiasmato la Fox. Per quello che riguarda invece il casting del film, sappiamo che Natalie Portman, Noomi Rapace e Carey Mulligan sono nomi che potrebbero finire nel film.
Ecco la trama di Transformers 3
Dopo il recente annuncio del titolo ufficiale di Transformers 3, che è stato confermato essereTransformers: the Dark of the Moon, la trama è trapelata in rete tramite la descrizione di un prodotto Amazon, il Transformers 3 Push-Pops Board Book.
Ecco la trama di Transformers 3
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