Mentre sembrano essersi quasi
placate le polemiche intorno a Gli Ultimi Jedi, si
comincia già a parlare di Star
Wars: Episodio IX, che sarà portato al cinema, di
nuovo, da J.J. Abrams.
Il regista e produttore dovrà
occuparsi non solo di chiudere la trilogia che lui stesso ha
iniziato, ma dovrà anche gestire la delicatissima “questione
Leia” dal momento che il personaggio è ancora vivo ma
l’attrice, la compianta Carrie Fisher,
si è spenta a dicembre 2016.
Il regista dovrà anche gestire una
serie di altri personaggi, tra cui quello interpretato da
Lupita Nyong’O, Maz Kanada. Ne
Il Risveglio della Forza, il personaggio sembra
una specie di figura mistica, molto addentro alle cose terrene,
tuttavia con una connessione speciale con la Forza, tanto che
custodisce lei, non si sa come, la spada laser che fu di
Anakin Skywalker.
In un’intervista con THR,
l’attrice premio Oscar ha spiegato che sebbene voglia tornare a far
parte del mondo di Star Wars, non sa ancora se
farà parte ancora dell’universo del franchise. L’attrice ha
dichiarato: “Non lo so ancora, ma lo saprò subito.” Il che
vuol dire che molto presto lo sapremo anche noi.
Star Wars: Episodio
IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto
da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20
dicembre 2019.
Confermati nel cast Daisy
Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar
Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà
risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.
Risale allo scorso giugno il rumor,
mai confermato, circa un possibile cameo di Ewan
McGregor in Star
Wars: Episodio IX, film che calerà il sipario sulla
saga degli Skywalker, che avrebbe segretamente girato alcune scene
nei panni del maestro jedi Obi-Wan Kenobi.
Da allora non abbiamo avuto più aggiornamenti né sull’attore né
sulla trama ufficiale che verrà presumibilmente tenuta segreta fino
all’uscita nelle sale.
L’attore non ha mai nascosto il suo
desiderio di tornare nell’universo di Guerre Stellari (“Salirei
a bordo in men che non si dica“, aveva dichiarato in
un’intervista) e il suo ritratto di Obi-Wan è forse una delle cose
preferite dai fan della trilogia prequel, dunque il vero problema
sarebbe trovare la maniera più adatta per l’inserimento del
personaggio nella trama. Ma come?
Se ricordate, in Episodio
VII: Il Risveglio della Forza vedevamo Rey intrufolarsi
nella residenza di Maz Kanata su Takodana e trovare la spada laser
di Anakin Skywalker: al solo tocco la ragazza ha una visione e
sente la voce di Obi-Wan Kenobi che dice “Rey, questi sono
i tuoi primi passi“: quella voce apparteneva a McGregor e al
defunto Alec Guinness (interprete di Obi-Wan
nella trilogia originale). Sarà questo il collegamento con il
personaggio che avremo in Episodio IX? McGregor
comparirà ma solo in forma “vocale”? Forse tornerà come fantasma
della forza per aiutare Rey nella sua formazione jedi? Sono ipotesi
intriganti che non avranno risposta fino all’arrivo nei cinema del
film.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith,
Naomi Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
SebbeneStar Wars: Gli Ultimi
Jedi sia stato accolto in maniera contrastante,
le recensioni non sono state affatto negative; tuttavia il film ha
intiepidito i fan che non ne hanno determinato il successo
economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli spettatori
considerano molto meglio riuscito Il Risveglio della
Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere Star
Wars: Episodio IX è stata accolta con molto
favore.
Stando
a quanto riporta Variety, sembra che Abrams stia
per siglare un accordo importante con uno studio, e tutti gli
indizi puntano alla Disney. Il regista e produttore ha infatti un
ottimo rapporto con Bob Iger, CEO della Casa
di Topolino, e i motivi per legarsi allo studio sono molti, a
partire dal prestigio dell’incarico.
La comparsa di Hayden
Christensen alla Star
Wars Celebration del 2017 aveva convinto i fan che l’attore
sarebbe tornato nei panni di Anakin Skywalker in Episodio
VIII: Gli Ultimi Jedi, teoria ovviamente smentita dal film
di Rian Johnson, tuttavia le parole spese da
J.J.Abrams in merito ai riferimenti alla trilogia
originale che inserirà in Star Wars: Episodio IX
hanno lasciato un piccolo spiraglio per i loro desideri.
Ora arrivano altri rumor, riportati
da Express e da prendere con la dovuta cautela, secondo cui
Christensen sarà effettivamente in Episodio IX e
che Darth Vader
apparirà in un flashback.
A quanto pare sarebbero stati
rinvenuti vecchi e inutilizzati storyboard e concept art per
Il Risveglio della Forza che ritraevano il
fantasma di Anakin in una specie di conflitto con lo spettro di
Vader, a simboleggiare la lotta interiore e il tormento
esistenziale di Kylo Ren (suo
nipote e ammiratore).
In queste scene mai girate Ben Solo
avrebbe affrontato il passato di suo nonno prima di concedersi
totalmente al lato oscuro della forza, e come riportato dagli
ultimi rumor, sarà proprio Episodio IX a “riscattare” questo
momento offrendo al pubblico uno sguardo inedito sul personaggio di
Darth Vader. Che ne pensate?
Vi ricordiamo che nel cast del film
torneranno anche Daisy Ridley, Adam Driver, John
Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie
Tran, Joonas Suotamo e Billie
Lourd insieme ai veterani del
franchise Mark
Hamill e Anthony
Daniels. Le new entry sono invece Matt
Smith, Naomi Ackie e Richard E.
Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher,
usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
John Williams, che
ha composto la musica di ogni capitolo ufficiale della saga dal
1977 a oggi, tornerà per concludere il suo lavoro in “una galassia
lontana lontana”. A produrre il film ci
saranno Kathleen Kennedy, J.J. Abrams e Michelle
Rejwan, i produttori esecutivi saranno Callum
Greene e Jason McGatlin. La troupe
include Dan Mindel(Direttore della
fotografia), Rick Carter e Kevin
Jenkins (scenografi), Michael
Kaplan(costumista), Neal
Scanlan (FX di doridi e
creature), Maryann Brandon e Stefan
Grube(Montatori), Roger
Guyett (Supervisore VFX), Tommy
Gormley (Primo assistente alla regia)
e Victoria Mahoney (Regista seconda
unità).
L’annuncio ufficiale dell’inizio
della produzione di Star
Wars: Episodio IX ha portato alla luce la decisione
della Lucasfilm di utilizzare footage inedito con Carrie
Fisher per far comparire l’attrice anche in quello che si
preannuncia l’ultimo capitolo della saga degli Skywalker.
Parlando con THR,
Todd Fisher, fratello di Carrie, ha commentato
questa decisione, spiegando che è stata la volontà di J.J.
Abrams a prevalere e a riportare Carrie
Fisher sul grande schermo. “J.J. ha permesso che ciò
accadesse. Se sono stato di qualche ispirazione o meno per al
decisione finale di continuare a vedere Leia in giro, allora è
grandioso.”
J.J. Abrams tornerà
alla regia per il capitolo finale della Saga degli Skywalker.
Abrams ha firmato la sceneggiatura insieme a Chris
Terrio.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Naomi Ackie e
Richard E. Grant, insieme ai veterani del
franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e
Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di
Lando Calrissian.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher
– ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta
conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza.
Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo
usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della
figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di
Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai
visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”
John Williams, che
ha composto la musica di ogni capitolo ufficiale della saga dal
1977 a oggi, tornerà per concludere il suo lavoro in “una galassia
lontana lontana”. A produrre il film ci
saranno Kathleen Kennedy, J.J. Abrams e Michelle
Rejwan, i produttori esecutivi saranno Callum
Greene e Jason McGatlin. La troupe include Dan
Mindel (Direttore della fotografia), Rick Carter e
Kevin Jenkins (scenografi), Michael
Kaplan (costumista), Neal Scanlan (FX di
doridi e creature), Maryann Brandon e Stefan
Grube (Montatori), Roger Guyett
(Supervisore VFX), Tommy Gormley (Primo assistente
alla regia) e Victoria Mahoney (Regista seconda
unità).
L’uscita del film è prevista per il
dicembre 2019.
Ciò che un mese fa si vociferava
soltanto è diventato una conferma: Billy Dee
Williams riprenderà il ruolo di Lando
Calrissian in Star
Wars: Episodio IX, terzo e ultimo capitolo della nuova
trilogia del franchise le cui riprese partiranno fra pochi giorni
in Inghilterra.
Episodio IX è
ora noto con il titolo di
lavorazione trIXie.
Non si hanno dettagli su cosa voglia
dire questo nome, a parte il gioco di lettere all’interno che
indica il numero romano 9, con cui è identificato l’Episodio.
Sembra interessante ricordare che il titolo di lavorazione
di Episodio VII era AVCO, un riferimento
al nome del cinema in cui J.J.
Abrams vide la prima volta Una Nuova Speranza, per
cui anche trIXie potrebbe essere un
riferimento personale riferito ad Abrams.
Alcuni dei titoli di lavorazione dei
recenti capitoli della saga contenevano piccoli riferimenti alla
storia del rispettivo film, come Los Alamos
per Rogue One, con
riferimento al posto dove si svolsero gli esperimenti nucleari, o
Space Bear per Gli Ultimi Jedi.
Per quanto
riguarda trIXie, può essere interessante
sottolineare che Trixie è un nomignolo che significa “portatore di
gioia”. Dal momento che Star Wars è un franchise che ha sempre
piacevolmente intrattenuto i fan, è plausibile congetturare che
questo titolo è il modo della Lucasfilm di assicurarci che tutto
andrà bene, alla fine, per gli Skywalker.
Star Wars: Episodio
IX sarà diretto da J.J.
Abrams e scritto da Chris
Terrio. Il film arriverà in sala il 20 dicembre 2019.
Confermati nel
cast Daisy Ridley, John Boyega, Adam
Driver e Oscar Isaac. Il film
mostrerà anche come la produzione avrà risolto il paradosso
narrativo della Principessa/Generale Leia.
Come saprete Billy Dee
Williams riprenderà il ruolo di Lando
Calrissian in Star
Wars: Episodio IX, terzo e ultimo capitolo della nuova
trilogia del franchise le cui riprese sono ancora in corso in
Inghilterra. Proprio l’attore ha pubblicato nelle ultime ore una
simpatica foto sul suo profilo Twitter per far sapere ai fan che
“la forza scorre ancora forte nel personaggio“.
Vi ricordiamo che nel cast del film
torneranno anche Daisy Ridley, Adam Driver, John
Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie
Tran, Joonas Suotamo e Billie
Lourd insieme ai veterani del
franchise Mark Hamill e Anthony
Daniels. Le new entry sono invece Matt
Smith, Naomi Ackie e Richard E.
Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher,
usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
John Williams, che
ha composto la musica di ogni capitolo ufficiale della saga dal
1977 a oggi, tornerà per concludere il suo lavoro in “una galassia
lontana lontana”. A produrre il film ci
saranno Kathleen Kennedy, J.J. Abrams e Michelle
Rejwan, i produttori esecutivi saranno Callum
Greene e Jason McGatlin. La troupe
include Dan Mindel(Direttore della
fotografia), Rick Carter e Kevin
Jenkins (scenografi), Michael
Kaplan(costumista), Neal
Scanlan (FX di doridi e
creature), Maryann Brandon e Stefan
Grube(Montatori), Roger
Guyett (Supervisore VFX), Tommy
Gormley (Primo assistente alla regia)
e Victoria Mahoney (Regista seconda
unità).
Dopo quasi cinque mesi di lavoro sul
set, uno dei membri del cast originale del Guerre
Stellari del 1977 ha completato le riprese della sua parte
per Star
Wars: Episodio IX.
L’attore dentro a C-3PO,
Anthony Daniels, ha annunciato attraverso il suo
account Twitter ufficiale che ha
completato il suo ruolo nell’armatura del droide chiacchierone,
ringraziando il cast e la troupe per l’esperienza. Le riprese
principali dell’episodio IX ancora senza titolo sono iniziate l’1
agosto a Londra e si prevede che si concluderanno il mese
prossimo.
Mentre si vociferava che il primo
trailer del film sarebbe stato presentato in anteprima al Super Bowl
questo fine settimana, i report successivi hanno smentito questa
speranza.
Ecco cosa ha scritto Daniels su
Twitter: “Oggi è stato l’ultimo giorno di 3PO per Episodio IX.
Lui è triste – lo sono anch’io. Ma siamo così orgogliosi di aver
lavorato con il cast e la troupe così talentuosa di J.J. e Kathy.
Mi mancheranno tutti, ma sono contento di sapere che stiamo facendo
qualcosa di eccezionale insieme, da condividere con il mondo che è
in attesa.”
Today was 3PO's last on Episode IX. He's sad
– so am I. But we're so proud to have worked with such a lovely,
talented cast & crew lead by J.J. & Kathy. I'll miss everyone but
I'm glad to know that we've been making something exceptional
together, to share with the waiting world.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi
Ackie e Richard E. Grant, insieme ai
veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams, che
riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
I film di Star
Wars sono conosciuti per i loro pianeti memorabili,
dall’arido Tatooine e paludoso Dagobah all’urbano Coruscant e il
congelato Hoth. Il franchise è tornato in un mondo gelido con la
base mobile Starkiller in Il Risveglio della
Forza.
Adesso, l’utente di Instagram
Luke Griffin ha pubblicato immagini da un presunto
luogo delle riprese di Star Wars: Episodio IX:
dalle foto sembra che J.J. Abrams ci riporterà su
un pianeta innevato.
Non è chiaro come Griffin abbia
avuto le foto, ma uno sguardo al suo account Instagram mostra che ha un
interesse avido per tutto ciò che riguarda Star
Wars.Eccole di seguito!
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi
Ackie e Richard E. Grant, insieme ai
veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams, che
riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Ecco la prima foto dal set di
Star
Wars: Episodio IX, che oggi, 1° Agosto 2018, entra in
fase di riprese. La foto, condivisa su un account ufficiale di Instagram, riporta un messaggio da
parte di J.J. Abrams per i fan della saga.
“Dolceamaro inizio per questo
prossimo capitolo senza Carrie, ma ringrazio gli straordinari cast
e crew, siamo pronti ad andare. Grato a Rian Johnson e un grazie
speciale a George Lucas per aver creato questo incredibile mondo e
cominciato la storia di cui siamo fortunati a far parte.”
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Naomi Ackie e
Richard E. Grant, insieme ai veterani del
franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e
Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di
Lando Calrissian.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher
– ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta
conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza.
Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo
usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della
figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di
Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai
visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”
John Williams, che
ha composto la musica di ogni capitolo ufficiale della saga dal
1977 a oggi, tornerà per concludere il suo lavoro in “una galassia
lontana lontana”. A produrre il film ci
saranno Kathleen Kennedy, J.J. Abrams e Michelle
Rejwan, i produttori esecutivi saranno Callum
Greene e Jason McGatlin. La troupe include Dan
Mindel (Direttore della fotografia), Rick Carter e
Kevin Jenkins (scenografi), Michael
Kaplan (costumista), Neal Scanlan (FX di
doridi e creature), Maryann Brandon e Stefan
Grube (Montatori), Roger Guyett
(Supervisore VFX), Tommy Gormley (Primo assistente
alla regia) e Victoria Mahoney (Regista seconda
unità).
L’uscita del film è prevista per il
dicembre 2019.
Le riprese di Star
Wars: Episodio IX sono ufficialmente iniziate
poche settimane fa in Inghilterra con i membri del cast finora
confermati e J.J.Abrams in regia.
Ma cosa sappiamo finora del film e
quali sono stati i rumor rivelatosi del tutto fondati? Scopriamo di
seguito tutte le voci circolate negli ultimi mesi e le novità sul
capitolo che chiuderà definitivamente la saga degli Skywalker:
Finn e Rey si riuniranno
Dopo l’incontro in
Il Risveglio della Forza Finn e Rey sono stati
separati durante gli eventi de Gli Ultimi Jedi,
ognuno impegnato con la sua missione personale. Tuttavia le ultime
speculazioni hanno portato i fan a credere che i due personaggi si
incontreranno ancora in Episodio IX, voci che
sembrano esser state confermate di recente dagli attori.
Parlando del film, John
Boyega ha confessato che Daisy Ridley gli
avrebbe inviato un messaggio dopo aver letto la sceneggiatura
dicendo “Oddio, siamo di nuovo insieme!“. Serve altro per
avere conferma della loro reunion?
Finn e Poe condurranno una missione insieme a Chewbacca
Finn e
Rey hanno combattuto lontani durante la maggior
parte di Gli Ultimi Jedi, ma sappiamo grazie alle
prime foto trapelate dal set che i due torneranno insieme per una
missione segreta in compagnia di Chewbacca.
Le immagini tuttavia non forniscono
molte informazioni su quello che sta succedendo, ma sembra che
Chewbacca abbia finalmente trovato il suo posto nella resistenza
con Han Solo e Leia.
Sarà l’ultimo film di Star Wars con le musiche di John
Williams
Dopo l’ormai tradizionale grande
prova artistica in Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, John Williams è
pronto a tornare nel golfo mistico per Star Wars:
Episodio IX.
John
Williams è uno dei compositori più famosi e premiati
del nostro tempo, la sua lunga collaborazione con molti dei registi
più quotati del panorama cinematografico hollywoodiano ne ha fatto
un vero simbolo e la sua nuova partecipazione al
franchise Lucasfilm conferma
l’indispensabilità del suo lavoro.
Tuttavia dopo nove indimenticabili
colonne sonore scritte per la
saga, Williams lascerà definitivamente
il “trono” di Star Wars. L’ultima sua firma
sarà appunto Episodio IX. Queste le sue
dichiarazioni:
“J.J. Abrams sta lavorando al film
su cui spero di comporre le musiche il prossimo anno. Credo che ‘9’
sia un numero sufficiente per me, ma so che la Disney porterà il
franchise ancora oltre ed è probabile che Star Wars vivrà per
decenni.“
Mark Hamill farà parte del cast
Luke Skywalker si
è congedato (almeno apparentemente) sul finale de Gli
Ultimi Jedi dopo aver combattuto contro l’ex allievo Kylo
Ren diventando un tutt’uno con la Forza dopo aver aiutato la
Resistenza a combattere il Primo Ordine.
Questo non significa che
Mark Hamill, nei panni di Luke, non apparirà più
in nessun film di Star Wars: alcuni hanno ipotizzato
che potrebbe diventare uno spettro della Forza, guidando Rey
nel suo viaggio per aiutare la resistenza a sconfiggere i suoi
nemici.
E sebbene non ci siano informazioni
ufficiali sul modo in cui Hamill tornerà nel film, è stato inserito
nel cast di Episodio IX.
Billy Dee Williams tornerà nei panni di Lando Calrissian
Ciò che lo scorso luglio era
solamente una voce di corridoio si è rivelata presto una piacevole
conferma: Billy Dee Williams riprenderà
il ruolo di Lando
Calrissian in Star Wars: Episodio
IX, terzo e ultimo capitolo della nuova trilogia del
franchise.
L’attore è già apparso in due film
della saga di Guerre Stellari, ovvero L’impero colpisce
ancora e Il ritorno dello Jedi,
“sostituito” nel nuovo corso della Lucasfilm da Donald
Glover che ha interpretato il personaggio nello spin-off
su Han Solo uscito in sala a Maggio 2018.
J.J.Abrams torna alla regia
Dopo l’improvviso licenziamento di
Colin Trevorrow a causa di “divergenze creative”
insanabili e numerose voci di corridoio, la Lucasfilm ha
ufficialmente affidato la regia a J.J.Abrams.
Abrams aveva già
diretto Star Wars Il Risveglio della
Forza e collaborato in veste di produttore
a Star Wars Gli Ultimi Jedi, dunque è
sembrata la scelta più ovvia e opportuna per l’azienda.
La Disney e
la Lucasfilm avevano già rapidamente
sostituito Chris Miller e Phil
Lord con Ron Howard alla
regia dello spin off su Han Solo e hanno trovato rapidamente un
sostituto anche per quest’altro importante progetto.
In Abrams, la compagnia vede un
regista che si è già dimostrato affidabile, anche se, per alcuni
fan, si tratta di un “operaio” TROPPO affidabile, date le critiche
all’Episodio VII in merito al suo essere
troppo simile al film originale.
Episodio IX concluderà la saga degli Skywalker
La saga di Skywalker è
stata raccontata attraverso otto film, e sarà proprio
Episodio IX mettervi la parola fine
sciogliendo ogni possibile trama e dubbio a riguardo. Sono questi i
piani della Lucasfilm, che con un comunicato ufficiale si è
riferito al film come “l’ultimo capitolo della saga di
Skywalker“.
Leia non sarà interpretata da un’altra attrice
Contrariamente a quanto si
era ipotizzato dopo la scomparsa di Carrie
Fisher, il ruolo di Leia Organa non sarà interpretato
da un’altra attrice ma dalla Fisher stessa usando del girato
mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza.
“Tutti noi amiamo
disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato J.J.
Abrams – e stiamo cercando una perfetta
conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza.
Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo
usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della
figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di
Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai
visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”
Le critiche a Gli Ultimi Jedi non hanno influenzato la
produzione
Sappiamo che buona parte
dei fan di Star Wars non ha particolarmente gradito Gli
Ultimi Jedi, ma se pensate che le loro opinioni abbiano
convinto la Disney a modificare i propri piani per Episodio
IX…questo non accadrà mai.
A J.J.Abrams è
stato infatti chiesto in che modo le critiche dell’episodio
precedente avrebbero potuto influenzare i progetti sul prossimo
film, e questa è stata la sua risposta: “Non avranno alcun
effetto sul nostro lavoro. Per adesso mi limito a dire che ci sono
molte cose che vorrei anticiparvi, ma credo che sia un po’ presto
per aprire una conversazione Episodio 9.“
Richard E. Grant NON sarà l’ammiraglio Thrawn
L’universo espanso di Star Wars,
noto come Star Wars Legends, ha accolto
un’infinità di nuovi personaggi che ogni fan vorrebbe vedere sul
grande schermo nei prossimi film. Uno di questi è certamente il
Gran ammiraglio Thrawn, apparso per la prima volta
nel romanzo di Timothy Zahn “Erede dell’Impero” come
comandante delle forze militari dell’Impero anni dopo gli eventi de
Il ritorno dello Jedi.
Così, quando la Disney ha
annunciato che l’attore Richard E. Grant sarebbe
entrato nel cast di Episodio IX, molti avevano
iniziarono a speculare sul fatto che potesse interpretare proprio
Thrawn. Voci mai confermate, dal momento che è stato lo stesso
attore Grant a smentirle.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi è stato accolto in maniera contrastante. Anche se
le recensioni non sono state affatto negative, il film ha
intiepidito i fan che non ne hanno determinato il successo
economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli spettatori
considerano molto meglio riuscito Il Risveglio della
Forza, la notizia che J.J. Abrams sarebbe
tornato a dirigere Star Wars: Episodio IX è stata
accolta con molto favore.
Stando a quanto riporta Variety, sembra che Abrams stia
per siglare un accordo importante con uno studio, e tutti gli
indizi puntano alla Disney. Il regista e produttore ha infatti un
ottimo rapporto con Bob Iger, CEO della Casa di
Topolino, e i motivi per legarsi allo studio sono molti, a partire
dal prestigio dell’incarico.
Secondo questo report, infatti,
Lucasfilm avrebbe affidato Episodio IX ad Abrams
con lo scopo di farne un film che “corregge il corso degli
eventi” che si sono sviluppati in maniera inaspettata ne
Gli Ultimi Jedi. È un incarico di grande fiducia
che viene affidato al regista, e quindi sembra ovvio che lo Studio
possa voler affidarsi a lui, primo per dare una degna conclusione
alla saga ufficiale di Star Wars, e poi forse per
guardare al futuro in una maniera che possa accordare fan e
critici, in un possibile sviluppo del franchise.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Naomi Ackie e
Richard E. Grant, insieme ai veterani del
franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e
Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di
Lando Calrissian.
Intervistato da The Daily Beast,
Oscar Isaac ha avuto modo di ricordare
Carrie Fisher e raccontare com’è stato tornare sul
set di Star
Wars: Episodio IX senza la sua amata collega. Come
saprete il personaggio della principessa Leia sarà nel film grazie
a vecchie scene girate e non incluse nei capitoli precedenti, ma
questa sarà anche l’ultima volta che rivedremo l’attrice nel
franchise.
Per Isaac promette il nono episodio
di Star Wars “renderà il giusto omaggio a Carrie Fisher, e la
storia del film girerà intorno a questo. È strano essere sul set,
parlare di Leia e non avere Carrie in giro. C’è sicuramente un po’
di dolore nell’atmosfera […] Per quanto riguarda il lavoro con
J.J.Abrams, è stato divertente tornare a collaborare e penso
che questa energia si trasformerà in un film davvero
fantastico.“
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith,
Naomi Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
SebbeneStar Wars: Gli Ultimi
Jedi sia stato accolto in maniera contrastante,
le recensioni non sono state affatto negative; tuttavia il film ha
intiepidito i fan che non ne hanno determinato il successo
economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli spettatori
considerano molto meglio riuscito Il Risveglio della
Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere Star
Wars: Episodio IX è stata accolta con molto
favore.
Stando a quanto
riporta Variety, sembra che Abrams stia
per siglare un accordo importante con uno studio, e tutti gli
indizi puntano alla Disney. Il regista e produttore ha infatti un
ottimo rapporto con Bob Iger, CEO della Casa
di Topolino, e i motivi per legarsi allo studio sono molti, a
partire dal prestigio dell’incarico.
Secondo questo report, infatti,
Lucasfilm avrebbe affidato Episodio
IX ad Abrams con lo scopo di farne un film che
“corregge il corso degli eventi” che si sono sviluppati in
maniera inaspettata ne Gli Ultimi Jedi. È un
incarico di grande fiducia che viene affidato al regista, e quindi
sembra ovvio che lo Studio possa voler affidarsi a lui, primo per
dare una degna conclusione alla saga ufficiale di Star
Wars, e poi forse per guardare al futuro in una maniera
che possa accordare fan e critici, in un possibile sviluppo del
franchise.
Dopo l’uscita in sala di
Solo: A Star Wars Story, la
Lucasfilm è pronta a dedicarsi completamente a Star Wars:
Episodio IX, che, come l’Episodio VII, sarà diretto da
J.J. Abrams, dopo l’abbandono/licenziamento di
Colin Trevorrow.
In accordo con Fantha
Tracks (il sito che già in precedenza ha diffuso i
titoli di lavorazione delle produzioni Disney), Episodio
IX è ora noto con il titolo
di trIXie. In precedenza, il film era noto
con il nome di Black Diamond, un riferimento alla
Carbonado Industries, una compagnia di produzione
che lavora al film.
Non si hanno dettagli su cosa voglia
dire trIXie, a parte il gioco di lettere
all’interno che indica il numero romano 9, con cui è identificato
l’Episodio. Sembra interessante ricordare che il titolo di
lavorazione di Episodio VII era AVCO, un
riferimento al nome del cinema in cui J.J. Abrams
vide la prima volta Una Nuova Speranza, per cui
anche trIXie potrebbe essere un
riferimento personale riferito ad Abrams.
Alcuni dei titoli di lavorazione dei
recenti capitoli della saga contenevano piccoli riferimenti alla
storia del rispettivo film, come Los Alamos per Rogue One, con
riferimento al posto dove si svolsero gli esperimenti nucleari, o
Space Bear per Gli Ultimi Jedi, con riferimento
all'”inernazione” di Luke Skywalker su Anch-To.
Per quanto
riguarda trIXie, può essere interessante
sottolineare che Trixie è un nomignolo che significa “portatore di
gioia”. Dal momento che Star Wars è un franchise che ha sempre
piacevolmente intrattenuto i fan, è plausibile congetturare che
questo titolo è il modo della Lucasfilm di assicurarci che tutto
andrà bene, alla fine, per gli Skywalker.
Star Wars: Episodio
IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto
da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20
dicembre 2019.
Confermati nel cast Daisy
Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar
Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà
risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.
Star
Wars: Episodio IV – Una nuova speranza è il film culto
di George Lucas del 1977 con protagonisti Mark Hamill,
Harrison Ford, Carrie Fisher, Alec Guinness, Peter Cushing,
Peter Mayhew, David Prowse.
La trama di Star Wars: Episodio
IV – Una nuova speranza: Sono trascorsi 19 anni dalla
fondazione dell’Impero galattico. Dal Palazzo Imperiale
l’Imperatore Palpatine ha rafforzato il suo potere
sulla Galassia nelle vesti di monarca assoluto, ed
il suo allievo Dart Fener, seguace
del Lato Oscuro della Forza e capo della
Flotta Stellare Imperiale, è impegnato a spezzare le ultime
resistenze. La principessa Leila viene catturata dalle forze
dell’implacabile Dart Fener. Prima che i soldati
dell’esercito imperiale conquistino la sua astronave, però, Leila
riesce a trasmettere un messaggio nella memoria del piccolo
droide che, sale su un guscio di salvataggio e giunge sul
torrido e desertico Tatooine alla ricerca
di Obi-Wan Kenobi, un cavaliere Jedi.
Star Wars: Episodio IV – Una nuova
speranza, l’inizio di una saga stellare
Analisi: Silenzio in sala.
Luci spente. Compare la scritta in blu “Tanto tempo fa in una
galassia lontana lontana…”. Di nuovo il buio. E poi in mezzo allo
spazio cosparso di stelle il titolo STAR WARS, inciso a caratteri
giganteschi, invade il centro dello schermo accompagnato dal
maestoso e trionfante tema targato John Williams;
una scritta in giallo oro procede dal basso verso l’alto
sintetizzando gli ultimi avvenimenti.
Il resto è storia. George
Lucas, con questo lungometraggio, cambia il cinema per
sempre con un film dal gusto retrò, avanzatissimo coi tempi, con
atmosfere da b-movie, ma al contempo maestoso e pregevole, dal
budget ridotto con risultati però da record. Nessuno credeva in
George Lucas quando girava questo film dall’aria
sperimentale e fallimentare, nemmeno i suoi attori. E invece
Star Wars: Episodio IV – Una nuova
speranzaè la prima pellicola a incassare
centinaia di milioni nella storia, il caposaldo del blockbuster,
esempio di produzione artigianale ma ambiziosa, un successo
planetario che ha emozionato milioni e milioni di spettatori, ma
anche influenzato un’intera generazione di registi. In poche parole
un capolavoro della fantascienza. Motivo di tutto questo successo?
Sicuramente tutto il merito è principalmente del regista e della
sua capacità di intuire cosa coinvolge lo spettatore. Il buon Lucas
infatti riesce a toccare i tasti giusti per emozionare e
colpire.
Prima incanta il pubblico creando
un universo originale e meticolosamente strutturato, contaminandolo
di astronavi, droidi, alieni pittoreschi, spade laser destinate poi
a diventare icona, il tutto attraversato da uno sguardo romantico,
fresco, epico ed avvincente. Star Wars: Episodio IV – Una
nuova speranza quindi, essenzialmente il primo
episodio della saga sbarcato nei cinema, risulta essere un film
completo perché è una vera e propria congestione di generi
cinematografici, ma il regista attinge soprattutto alla sconfinata
tradizione dei film anni ’50, tanto è vero che proprio con Star
Wars è nato il cosiddetto filone della space-opera.
Un lungometraggio questo, noto
soprattutto per la forte caratterizzazione dei personaggi,
leitmotiv di una storia emozionante e senza tempo.
Luke Skywkalker, ad esempio, è il giovane
sognatore per antonomasia in cui ci si può identificare; la scena
in cui scruta i due soli al tramonto è da antologia, l’emblema
della giovinezza in una semplice inquadratura.
Ian Solo invece è l’uomo egoista,
intrepido, sicuro di sé, affabile, coraggioso ed è impagabile per
tutte le sue battute irriverenti. Darth Vader è un
cattivo cupo e misterioso dal respiro infernale, dal quale
rimaniamo terrorizzati e affascinati allo stesso tempo.
Obi-Wan Kenobi infine è il saggio mentore,
più vicino ad una figura paterna che stupisce ed affascina. Cosa
chiedere di più? Non solo Guerre Stellari è un
suggestivo film d’azione e avventura, ma contiene anche elementi di
grande spessore (come l’amore e la politica), raccontati con la
freschezza di un ragazzino. Certo il film a primo impatto risulta
di non facile fruizione, ma già con il capitolo successivo, Lucas
rimedia ai sui piccoli errori, spiegando qualche punto oscuro della
vicenda.
Da quell’anno, il 1977, tutto è cambiato. Sei
Oscar meritatissimi per un film originale ma al contempo classico,
imitato e mai eguagliato. L’inizio (ma è il quarto episodio) di una
saga colossale che nell’insieme forma il film più bello di tutti i
tempi.
Trama: Il Cancelliere
Palpatine è ormai in rotta di collisione con i cavalieri Jedi
nonostante Obi Wan Kenobi e Anakin Skywalker abbiano rischiato la
vita per salvarlo. Anakin, che attende un figlio da Padme, sente
sempre più forte l’influsso negativo di Palpatine il quale riesce a
far leva sui suoi risentimenti e sulla promessa di salvare la sua
compagna nel momento in cui il parto che si avvicina si prospetta a
rischio di morte per la donna.
Star Wars Episodio III: La Vendetta
dei Sith – recensione
Analisi: Obiettivamente il
terzo capitolo della moderna trilogia di Star Wars
risulta essere qualitativamente il migliore rispetto ai
precedenti due. Infatti se il risultato della Minaccia
Fantasma è stato piuttosto deludente, e quello
ottenuto dall’Attacco
dei Cloni invece è stato un polpettone pieno di
inutile retorica, la Vendetta dei Sith ha
ridato vita ad una saga sci-fi che sembrava aver già detto
tutto. Questo terzo capitolo quindi se storiograficamente
riallaccia i fili con quello che poi verrà raccontato nell’episodio
4, stilisticamente non solo regala un puro e sano entertainment
cinematografico ma soprattutto unisce, abilmente, fantasmagorici
effetti speciali ad interessanti spunti di riflessione.
Il terzo episodio di Star Wars
si presenta come il più completo e complesso della nuova serie.
Lucas che avrebbe potuto limitarsi a ‘giustificare’ gli sviluppi
della vicenda così come li abbiamo visti nel mitico Star Wars,
punto di origine della saga e nei due episodi successivi che si
concludevano con delle rivelazioni sconcertanti, in questo
lungometraggio invece, nel tralasciare alcuni colpi di scena
prevedibili e di poco impatto emozionale, decide di dare ampio
spazio alla psicologia dei personaggi ed approfondire, fino
all’inverosimile, l’eterna lotta tra Bene e Male. Anche se il
connubio bene/male è alla radice dell’intera saga fantascientifica,
ne LaVedetta dei
Sith la linea tra queste due forze superiori si fa
sempre più sottile. Il tutto grazie all’ottima caratterizzazione
che viene data ad Anakin Skywalker, che nel
diventare il crudele Darth Vader, fa capire a noi del pubblico il
perché abbia deciso di cedere al lato oscuro della Forza e quindi
abbandonare una volta per tutte il dorato sentiero dello Jedi. Una
scelta questa che è arrivata alla fine di un lungo percorso
interiore e che ha cambiato per sempre il destino dell’intera
Galassia.
La Vendetta dei
Sith risulta essere il capitolo più adulto della
moderna trilogia. George Lucas si riscatta dopo
che i due precedenti lungometraggi non hanno fatto che confondere
le acque e spostarsi dal tema portante di tutta l’immortale epopea
fantasy. Dato poi che il cinema, anche e soprattutto quello
di fantascienza, è figlio del proprio tempo, non si può non leggere
in questo lungometraggio in controluce, una riflessione sull’abuso
che viene fatto in questi nostri tempi della parola ‘democrazia’.
Osservate ad esempio il duello che si svolge nel luogo in cui si
riunisce il Senato: è lì che sono in gioco le sorti di una società,
è lì che in nome della pace si scatena la guerra e come dice
sconsolata Padme: “La libertà viene abolita tra gli
applausi“. Le perplessità suscitate inizialmente da
un’operazione che poteva sembrare di puro business vengono dunque
eclissate.
L’entertainment si unisce alla
riflessione quindi, e La Vendetta dei
Sith fa risplendere la stella, fino a poco tempo fa
un po’ appannata, di Star Wars.
Ci ritroviamo così di nuovo in quella Galassia lontana lontana …
alle prese con intrighi, operazioni militari e lotta per la
sopravvivenza.
Star
Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni è un film del
2002 diretto da George Lucas e con protagonisti
nel cast Ewan
McGregor, Natalie
Portman,
Hayden Christensen, Christopher Lee, Samuel
L. Jackson, Frank Oz, Ian McDiarmid, Pernilla
August, Rose Byrne, Temuera Morrison, Daniel
Logan, Jimmy Smits, Jack Thompson, Leeanna
Walsman, Ahmed Best, Oliver Ford Davies, Ron
Falk, Jay Laga’aia
Star Wars: Episodio II –
L’attacco dei cloni trama
In Star Wars: Episodio II –
L’attacco dei cloni sono passati dieci anni dalle vicende
narrate nel primo episodio. Anakin è ormai un giovane padawan dalle
grandi capacità, ma impulsivo e umorale, guidato dal maestro Obi
Wan, ormai Jedi a tutti gli effetti.
Le cose per la Repubblica non sono
affatto migliorate. Il Consiglio dei Jedi sta perdendo gradualmente
influenza, mentre il Cancelliere Palpatine continua il suo progetto
di scalata verso un potere sempre più ampio. Un gruppo di
dissidenti, con a capo il Conte Dooku, manifesta malcontento per
ciò che sta accadendo. Amidala, svestita la carica di regina, è ora
senatrice di Naboo e si trova ancora una volta minacciata di morte
da sconosciuti sicari. Mentre Anakin si occupa della sua
protezione, Obi Wan deve smascherare il nemico. Le indagini lo
porteranno di fronte ad un esercito di cloni, che qualcuno ha
commissionato a insaputa del Consiglio, sul piccolo pianeta di
Kamino.
Siamo al secondo capitolo e
George Lucas migliora leggermente il tiro rispetto al
criticato
Episodio I, pur affidandosi ancora una volta
soprattutto all’alleato tecnologico, di nuovo vero punto di forza
del film. Le magie della computer grafica ci portano forme aliene
nuove e graficamente godibili, come gli abitanti di Kamino, enormi
battaglie in campo aperto con centinaia di soldati, scontri tra
spade laser spettacolari.
Mentre aumentano sensibilmente le
scene d’azione, cosa assolutamente gradita, ogni qual volta non
sono gli effetti speciali a condurre la narrazione il film sembra
perdere di qualità. Lucas mostra un’incapacità, o svogliatezza, nel
trattare il lato umano dei suoi personaggi e quando intervengono i
sentimenti, l’introspezione è solamente abbozzata e spesso
banalizzata. La storia d’amore tra Amidala e Anakin risulta in
qualche modo goffa, costruita, e l’interpretazione di Hayden Christensen non è delle
migliori.
Le sue espressioni sono forzate,
poco naturali, perché la rabbia non si mostra solo digrignando i
denti e corrugando la fronte, e l’essere circondato da attori della
vecchia scuola, come Samuel L. Jackson e Ewan McGregor, di certo non lo aiuta a nascondere i suoi
limiti. Senza dimenticare l’intrigante e contraddittorio Palpatine
interpretato dall’ancora ottimo Ian McDiarmid.
Tra i personaggi, Lucas allontana
il criticato Jar-Jar a un ruolo di semplice comparsa, concedendo
più spazio a due dei characters più affascinanti, Mace Windu (il
sempre ottimo Samuel L. Jackson) e il gran maestro Yoda, per
l’occasione digitalizzato e finalmente, dopo 20 anni di attesa,
alle prese con uno scontro armato di spada laser, scena che tutti i
fan aspettavano con curiosità dal primo momento che l’alieno verde
è comparso nel mondo di Star Wars. Si
ripropone lo stilema del duello maestro-allievo, che dopo
Obi Wan vs Darth Fener della trilogia classica,
vede scontrarsi il Conte Dooku (Christopher
Lee) col suo vecchio maestro Yoda. Dooku che a suo volta
era maestro di Qui Gon e che dovrà vedersela col padawan del suo
allievo prediletto, Obi Wan.
Star Wars: Episodio II –
L’attacco dei cloni continua quel lavoro di fare da
prequel alla trilogia classica, riempito di contenuti che devono
necessariamente essere inseriti per portare la storia dove deve
arrivare, alla caduta verso il lato oscuro di Anakin, fornendo al
contempo numerosi riferimenti sugli eventi futuri.
Lucas è forse in qualche modo anche
limitato da questo unico binario che è possibile percorrere, e
anche la figura dei Jedi perde quel suo alone di mistero che i tre
episodi più datati infondevano, qui rinchiusi in ambienti
istituzionali e burocratici. Questi sono forse i veri motivi per
cui la nuova trilogia non può affascinare come le precedenti
pellicole. Star Wars: Episodio II – L’attacco dei
cloni poi, oltre ad essere un anello di congiunzione verso
i tre episodi classici, lo è anche all’interno di questa trilogia,
chiudendosi quindi con un finale assolutamente aperto in attesa del
terzo capitolo.
George Lucas
compie sicuramente un passo in avanti rispetto a
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, portando
sullo schermo quell’azione che è sale degli avvenimenti, oltre ad
alcune scene attese e memorabili, come appunto la prima esibizione
di Yoda munito di una fidata spada laser. Ancora una volta il
regista lascia lo spettatore con gli occhi abbagliati e la bocca
amara, in una sensazione di umore agrodolce, tra la spettacolarità
di aver passato un paio d’ore nel mondo fantastico di Guerre
Stellari, e la consapevolezza di qualcosa che manca.
Perché i soli effetti speciali non bastano per fare di un film un
‘grande film’, anche quando si parla di sci-fi e di Star
Wars.
Star
Wars: Episodio I – La minaccia fantasma è il film del
1999 diretto da George Lucas con
protagonisti un cast d’eccezione composto da
Liam Neeson,
Ewan McGregor, Jake Lloyd,
Natalie Portman, Pernilla August, Frank Oz, Ian McDiarmid, Ray
Park, Hugh Quarshie, Ahmed Best, Anthony Daniels, Kenny Baker,
Brian Blessed,
Keira Knightley, Oliver Ford Davies, Samuel L. Jackson, Terence
Stamp.
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma,
la trama
Trama: Un
futuro fantascientifico, in cui l’intera Galassia è governata dalla
Repubblica Galattica. Il Governo si trova però di fronte ad una
preoccupante crisi, a causa delle tassazioni da poco introdotte
sulle rotte commerciali, cui si oppone la Federazione dei Mercanti,
guidata dal vicerè Nute Gunray, che organizza un blocco schierando
le sue navi da guerra intorno al pianeta Naboo. Toccherà a due
cavalieri Jedi, il maestro Qui-Gon Jinn e il suo
padawan Obi Wan-Kenobi, negoziare con i ribelli. ù
Li attende però una trappola,
organizzata dal Sith Dart Sidious, il vero burattinaio della
Federazione dei Mercanti, che li costringe a fuggire, portando con
sé la regina di Naboo, e a nascondersi sul piccolo pianeta di
Tatooine. Qui incontreranno il giovane Anakin Skywalker, bambino
dalle straordinarie qualità, il cui aiuto risulterà prezioso,
riconosciuto da Qui-Gon Jinn come il prescelto, colui che
riporterà equilibrio nella forza. La crisi metterà scompiglio
all’interno della Repubblica, fra trame di potere del Senatore
Palpatine, deciso a diventare il nuovo Cancelliere, e la volontà
della regina Amidala di riconquistare Naboo e liberare la sua
gente.
Star Wars: Episodio I – La
minaccia fantasma, il film
Analisi:
L’universo di Star Wars, fermatosi al 1983 (anno di uscita de
Il ritorno dello Jedi) riportato in vita da
George Lucas. Basterebbe questo per spiegare
quanto La Minaccia Fantasma rappresenti. Il prosieguo
(anzi il prologo) della saga fantascientifica probabilmente più
celebre e riuscita di sempre.
Lo spettatore capisce fin dai primi
istanti dove si trova. Musica e introduzione (“A long time ago,
in a galaxy far far away…”) sono inconfondibili, un
teletrasporto nel mondo di Star
Wars. George Lucas riprende il
filo delle sue fantasticherie fantascientifiche per raccontarci gli
avvenimenti precedenti alla trilogia classica, consapevole che
questa volta ha la tecnologia dalla sua parte. Un alleato prezioso,
protagonista assoluto della pellicola, carica di effetti speciali
all’altezza dei grandi sci-fi, pronti a mostrare tutto quello che
il visionario regista ha in mente. Lucas crea scene che vent’anni
prima sarebbero state impossibili da realizzare, come la corsa
degli sgusci e le spettacolari battaglie in campo aperto, nella
trilogia classica spesso rinchiuse in ambienti interni e con un
numero relativamente basso di contenders.
La tecnologia digitale prende però
a tratti il sopravvento, a scapito della trama, che dopo l’incipit
condito di battaglie e spade laser, si sgonfia in una parte
centrale fin troppo prolissa, in cui l’unico sfizio adrenalinico è
la citata corsa di sgusci, ben realizzata ma il cui esito sembra
fin da subito scontato. Il ritmo torna ad accelerare nel finale,
con lo scontro tra i due Jedi e
Darth Maul, assolutamente spettacolare. Lucas concede inoltre
poca attenzione al rapporto tra i personaggi e ai dialoghi, spesso
banali e scarsamente incisivi.
I protagonisti non hanno
assolutamente il carisma dei vecchi personaggi, da Han Solo a Luke
Skywalker, tuttavia sono ben interpretati, in particolar
modo buone le prove di Liam Neeson ed Ewan Mcgregor, nei panni dei due Jedi. Qui-Gon
Jinn soprattutto è un character che funziona, probabilmente il Jedi
più particolare mai costruito, saggio, affascinante, ma allo stesso
tempo ribelle, irriverente con diplomazia nei confronti del
Consiglio, con cui è spesso in contrasto. Il personaggio più
criticabile è invece quello di Jar-Jar Binks, realizzato in
computer grafica, alieno Gungam dallo strano accento, pensato forse
per attrarre il pubblico più giovane, ma le cui bizzarie sembrano
spesso fuori luogo. Per i fan di vecchia data Lucas crea invece una
tela di riferimenti ai film precedenti, ripresentando volti noti
come Yoda, Jabba e la coppia di robot R2-D2 e C3PO.
Un film che è l’anello di
congiunzione tra le due trilogie, graficamente godibile,
scorrevole, ma non privo di difetti. La Minaccia
Fantasma ha però l’enorme merito di riportare in auge una
saga fantascientifica che era stata leggermente accantonata,
smuovendo anche un mercato promozionale che con i primi episodi
aveva avuto un successo planetario, tra gadget, action figures,
pubblicità, formando una nuova generazione di fan. Una pellicola
cui manca qualcosa, ma sicuramente non la capacità di
intrattenere.
Si sono ufficialmente concluse le
riprese di Star
Wars: Episodio IX. Il film, diretto ancora una volta
da J.J. Abrams, arriverà il prossimo Natale in
sala e da ieri sera le riprese principali si sono ufficialmente
concluse, dando al regista la possibilità di condividere la prima
foto da set.
Nell’immagine, che il regista ha
condiviso sui suoi social, compaiono Oscar Isaac, John
Boyega e Daisy Ridley che si abbracciano,
probabilmente da una scena del film. La foto è accompagnata da una
didascalia, un ringraziamento di Abrams alla sua
squadra: “Sembra impossibile, ma oggi Episodio IX ha completato
le riprese. Non c’è un modo adeguato per ringraziare questo cast e
questa crew, davvero magici. Sono per sempre in debito con
tutti.”
Intanto, John
Boyega, che interpreta Finn, ha condiviso anche l’immagine del regalo di fine
produzione ricevuto da Daisy Ridley (Rey). Si
tratta di una provetta di siero della Oscorp, direttamente da
The Amazing Spider-Man, la
stessa che Peter e Gwen hanno sintetizzato per curare il Dottor
Connors dalla sua trasformazione in Lizard. Non sappiamo però che
tipo di legame possa avere questo regalo con un film di
Star Wars!
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi Ackie,
Dominic Monaghan e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams, che
riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Si completa con due nomi di grande
livello il cast della lettura di Star
Wars L’Impero Colpisce Ancora che sarà diretta da
Jason Reitman nell’ambito delle live performance
che organizza al Los Angeles County Museum of Art.
Ad Ellen Page è
stato assegnato il ruolo di Han Solo, mentre Jessica
Alba sarà la Principessa Leia.
Ecco come Reitman ha
argomentato le due scelte: “Nello scegliere Han la cosa più
importante era chiedersi chi ha un approccio alla vita interessante
e ironico? E quando penso a queste qualità pendo a Ellen Page. Lei
è un piccolo essere umano che riempirebbe il Madison Square Garden
con la sua energia. Per Leia invece avevo bisogno di un’attrice che
fosse bella, ma che fosse anche forte e divertente, e Jessica Alba
corrisponde a tutte queste caratteristiche. In più mi serviva anche
qualcuno che avesse una buonachimica con Ellen.”
Come vi abbiamo detto ieri,
Aaron Paul sarà Luke Skywalker, mentre
J.K. Simmons sarà Darth Vader.
Gli altri attori che parteciperanno
alla lettura sono: Stephen Merchant come C-3P0,
Kevin Pollack come Yoda e Dennis
Haysbert come Lando Calrissian. Mancano all’appello solo
Leia e Han Solo, che saranno annunciati a breve.
Per maggiori informazioni
sull’iniziativa leggete qui.
È entrato a far parte del franchise
di Harry Potter, ma Eddie
Redmayne poteva addirittura essere trai protagonisti del
nuovo corso di Star
Wars.
Eddie Redmayne ha
fallito il provino per Star Wars
Durante la promozione di
Animali Fantastici infatti, l’attore premio Oscar
ha dichiarato che ha sostenuto il provino per interpretare
Kylo Ren in Star Wars Il Risveglio della
Forza, ruolo andato poi ad Adam Driver. Il provino per
interpretare il nuovo villain è però andato molto male, e
Redmayne non ha ottenuto la parte.
“Mi hanno passato una scena di
Star Trek o tipo una cosa di Orgoglio e pregiudizio. Uno di quei
due film. Quando un film è top secret, non ti danno le vere
battute. Ti danno una scena di Orgoglio e pregiudizio, ma poi ti
dicono che stai facendo il provino per il cattivo. Ora, se siete
come me, attivate una voce ridicola.E’ stato un momento
da ridere. C’era Nina Gold, che devo ringraziare tanto, perché mi
ha procurato ingaggi in diversi film. Era seduta lì, e io ho fatto
un sacco di versioni diverse della mia voce col respiro cupo alla
Darth Vader. Dopo tipo dieci volte, lei mi fa: ‘Non hai
nient’altro?’ E io: “No!'”
Non si può certo vincere sempre!
Tuttavia, Eddie potrebbe avere una seconda
opportunità con il franchise dati i suoi trascorsi con
Harry Potter. Redmayne aveva
tentato di diventare Bill Weasley, ruolo andato
poi a Domhnall Gleeson, ma poi con
Newt Scamandro e Animali Fantastici e Dove
Trovarli ha trovato il suo posto nella saga.
Un nuovo libro di Star Wars rivela finalmente che l’Imperatore
Palpatine ha appreso che Luke Skywalker è il figlio di Darth Vader
durante L’Impero Colpisce Ancora. Dopo
che Anakin Skywalker passò al lato oscuro e divenne Vader, i suoi
figli vennero nascosti per tenerli al sicuro dalle grinfie
dell’Imperatore. Tuttavia, entrambi diventarono figure di spicco
dell’Alleanza Ribelle durante la Guerra Civile Galattica. Luke è
diventato famoso dopo aver distrutto la Morte Nera, mettendosi da
solo nel mirino dell’Impero. Ne L’Impero Colpisce Ancora,
Vader sta cercando ossessivamente Luke a causa del loro legame di
sangue.
Nel canone di Star Wars, Vader scopre la vera identità di
Luke – ossia che si tratta di suo figlio – in un fumetto ambientato
tra gli eventi di Una Nuova Speranza e L’Impero Colpisce Ancora, che lo descrive
proprio mentre è intento a cercare suo figlio. Ovviamente, Vader
non era l’unico Signore dei Sith ad interessarsi ai figli di
Anakin. Inizialmente, Palpatine vedeva Luke come una minaccia, ma
cambiò atteggiamento quando iniziò a pensare a lui come ad una
risorsa per l’Impero che potesse prendere il posto di Vader in
qualità di suo apprendista. Palpatine era noto per aver sempre
mosso da lontano le redini dell’intera Galassia, ma tale elemento
si è concretizzata abbastanza tardi nella trilogia cinematografica
originale.
Per celebrare il 40°
anniversario de L’Impero Colpisce Ancora, è stato pubblicato
un nuovo libro intitolato “From a Certain Point of View: The Empire
Strikes Back”. Il romanzo racconta gli eventi del film dalla
prospettiva di vari personaggi. Un capitolo è totalmente incentrato
sull’Imperatore Palpatine, ambientato poco prima di convocare Vader
per discutere di Luke. Il libro descrive nel dettaglio le
specificità del turbamento che Palpatine ha visto: essenzialmente,
si tratta della fantasia del potere di Vader di governare la
galassia. Invece di essere nel suo tradizionale costume, Vader
sembra un Anakin più anziano che non ha mai ricevuto ferite
devastanti, con Padmé e Luke (che ha abbattuto Palpatine) che sono
al suo fianco. È durante queste visioni che Palpatine realizza che
Luke – che conosceva solo come il ribelle che ha distrutto la Morte
Nera – è il figlio di Anakin.
Passano tre anni tra Una Nuova Speranza e L’Impero Colpisce Ancora, e Vader ha scoperto
la verità su Luke poco dopo il primo film. Ciò significa che ha
tenuto segreta l’identità di suo figlio a Palpatine per tutto quel
tempo, mentre complottava e tramava un modo per detronizzare
Palpatine. Considerando quanto fosse emotivo Anakin, è interessante
che non abbia inavvertitamente rivelato i suoi legami con Luke
prima di allora. Mentre i suoi pensieri alla fine lo hanno tradito,
con Palpatine ha assistito ai sogni di Vader, è impressionante che
qualcuno potente come Palpatine sia stato tenuto all’oscuro per
così tanto tempo. Nel libro “From a Certain Point of View”,
Palpatine ammette che la febbrile caccia di Vader alla leadership
ribelle avrebbe potuto essere un po’ esagerata, ma ciò non gli
importava. Quando viene a sapere di Luke, tutto ha più senso per
Palpatine, che escogita un nuovo piano per eliminare Vader e
modellare Luke in un potente Sith.
Star Wars, Palpatine e la lotta di
Vader per controllare i suoi desideri…
Nelle ristampe home
video de L’Impero Colpisce Ancora, il dialogo nella
scena di Vader con l’Imperatore è stato modificato. In particolare,
Palpatine dice: “Non ho dubbi che questo ragazzo sia il figlio
di Anakin Skywalker” invece di “Luke Skywalker”. La
rivelazione contenuta in “From a Certain Point of View” aiuta a
contestualizzare un po’ questo cambiamento. Sapendo che Palpatine
ha appreso la verità solo pochi istanti prima, la nuova battuta può
essere interpretata come un modo per stimolare Vader. Il libro
specifica che mentre Vader parla con Palpatine, il vecchio maestro
percepisce la “lotta di Vader per controllare i suoi
desideri”, il che conferma i suoi sospetti. Questo è solo un
esempio di come “From a Certain Point of View” possa aiutare ad
aggiungere elementi in più ai film, consentendo ai fan di lunga
data di ottenere un maggiore senso di
apprezzamento.
Secrets of the Sith, il libro tie-in di Star
Wars, ha finalmente rivelato il vero piano di Palpatine per Rey
in Star Wars: L’ascesa di Skywalker. Darth
Sidious si considerava un pianificatore esperto – gli piaceva
vantarsi che tutto stava procedendo come aveva previsto – ma in
verità il segreto del suo successo era la sua stessa capacità di
adattamento. Palpatine aveva la capacità di creare opportunità
dalle minacce, fino a quando i suoi eventuali piani non diventarono
sofisticate ragnatele in cui erano intrappolati i suoi nemici.
L’Ordine 66, il culmine delle Guerre
dei Cloni, dovrebbe essere considerato il miglior esempio. Il
Maestro Jedi Sifo-Dyad divenne una minaccia per i piani
dell’Imperatore quando iniziò a ricevere visioni delle prossime
Guerre dei Cloni e chiese ai Kaminoani di creare un esercito di
cloni che credeva avrebbe aiutato i Jedi a sopravvivere. Quando
Palpatine lo seppe, ordinò al suo apprendista Conte Dooku – ironia
della sorte di un amico d’infanzia di Sifo-Dyas – di uccidere il
Maestro Jedi e assumere il controllo del programma clone, con chip
inibitori impiantati all’interno dei cloni che avrebbero permesso a
Palpatine di prenderne il controllo quando il tempo sarebbe
arrivato. E così il più grande successo di Palpatine è nato da una
crisi che avrebbe potuto essere la sua rovina.
Secrets of the Sith, che si finge un racconto
in prima persona di Palpatine, comprende delle note finali che sono
chiaramente scritte poco prima della cronologia degli eventi di
Star Wars: L’ascesa di Skywalker e
rivelano i piani originali dell’Imperatore per sua nipote. Sembra
che Palpatine originariamente intendesse che Ben Solo diventasse il
corpo che avrebbe ospitato la sua presenza nella Forza, spiegando
perché si era impegnato così tanto per attirare Kylo Ren al Lato
Oscuro. Avrebbe quindi permesso a Rey di diventare imperatrice,
governando al suo fianco, anche se, ovviamente, è improbabile che
Palpatine considerasse questa una potenziale unione tra pari. I
piani di Palpatine devono essere cambiati quando Kylo Ren ha
iniziato ad allontanarsi dal Lato Oscuro, liberato prima
dall’uso del potere di guarigione della Forza da parte di Rey e poi
da un ultimo messaggio amorevole di sua madre, Leia Organa.
Secrets of the Sith aiuta a spiegare alcune
delle strane contraddizioni in Star Wars: L’ascesa di Skywalker, confermando
che Palpatine si stava adattando rapidamente a circostanze che di
certo non aveva previsto. Suggerisce inoltre che la visione di Dark
Rey vista sulla Morte Nera – uno dei momenti più agghiaccianti
dell’intera trilogia del sequel – sia stata un invio da parte di
Palpatine stesso, un accenno al futuro che aveva immaginato per sua
nipote.
I piani dell’Imperatore fallirono,
ovviamente, perché aveva sottovalutato il potere liberatorio del
Lato Chiaro in Star
Wars. Decidendo di impossessarsi del corpo di Rey invece che di
quello di Ben Solo, non si era reso conto che faceva parte di una
Diade della Forza: lei si rifiuta di ucciderlo seguendo rabbia e
odio, e così chiude la porta ai sentimenti che l’avrebbero resa in
corpo ospite perfetto per lo spirito di Palpatine. Per quanto
l’Imperatore cercasse di fingere di avere il controllo degli
eventi, alla fine di Star Wars: L’ascesa di Skywalker stava
subendo una battuta d’arresto dopo l’altra, finché alla fine Rey lo
uccide con il suo fulmine della Forza.
Uno dei punti che forse ha deluso di
più i fan in Star
Wars il Risveglio della Forza è stato il fatto di
ritrovare Han e Leia non più insieme. I due eroi si sono amati
tanto ma qualcosa è andato storto nel corso dei 30 anni che
separano questa storia da quella raccontataci in Star
Wars il Ritorno dello Jedi.
Secondo Carry Fisher, ecco cosa è accaduto:
“Ha contrabbandato davvero troppo. E ragazze, so benissimo che
non volete che vostro marito contrabbandi, non è vero? Poi se ne
andava in giro un po’ troppo con il tizio peloso. Penso che anche
quella cosa generasse troppi problemi. Non mi portava abbastanza
con sè su quella cosa che va nell’iperspazio… per dirla con un
eufemismo. […] Anche se Leia e Han sono stati insieme per tanto
tempo, non è una scusa. L’iperspazio non diventa mai noioso… ma
grazie al cielo ci sono dei robot per farlo.”
E voi che ne pensate?
Ritroveremo Carrie
Fisher nei panni di Leia in Star Wars Episodio
VIII, mentre con Il Risveglio della
Forza abbiamo tragicamente detto addio a Han Solo e a Harrison
Ford nel franchise. Con la Fisher torneranno anche
Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels,
Gwendoline Christie e Andy Serkis. ,
oltre alle new entry Benicio Del Toro,Laura Dern e Kelly Marie
Tran.
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian
Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film
racconterà le vicende immediatamente successive a Il
Risveglio della Forza.
Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha introdotto
la base Sith di Exegol e i fumetti e le storie tie-in hanno
gradualmente spiegato perché quel posto è importante per i Sith
persino più del loro pianeta natale, Moraband. Gli scrittori Tom
Veitch e Kevin J. Anderson furono i primi a partorire l’idea di
interi mondi che erano caduti sotto l’influenza del lato oscuro, e
introdussero il pianeta natale dei Sith, un pianeta che chiamarono
Korriban. A George Lucas piaceva l’idea, ma decise
che il nome era un po’ troppo simile a “Coruscant”, e così quando
introdusse il pianeta natale dei Sith in Star
Wars: The Clone Wars, lo ribattezzò Moraband. Tuttavia, l’era
Disney ha reso entrambi i nomi canoni, confermando che Korriban è
un vecchio nome per Moraband.
Moraband era chiaramente il luogo
prediletto dei Sith, ma sorprendentemente Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha rivelato
che probabilmente non era il più importante. Come visto in
Star Wars: L’ascesa di
Skywalker, Exegol era il sito di un antico trono Sith,
suggerendo che i Sith si aspettassero di governare la galassia da
Exegol. Il recente libro della Lucasfilm Publishing Secrets
of the Sith fa un ulteriore passo avanti, stabilendo che
la Dottrina della Diade era inscritta nelle mura della cittadella
su Exegol. Ma perché Exegol era così importante per i Sith?
I Sith bramano il potere, e c’è un
potere che desiderano più di ogni altra cosa; la capacità di
vincere la morte stessa. Star Wars: Dark Legends
di George Mann rivela che Exegol era un mondo
unico, un confine nella Forza dove il velo tra la vita e la morte è
sottile. Qualsiasi Signore dei Sith che cercava l’immortalità
sarebbe stato inevitabilmente attratto da Exegol, il che significa
che chiunque cercasse di diventare il supremo Imperatore dei Sith
avrebbe stabilito il suo trono lì, sperando di approfittare della
convergenza del pianeta per assicurarsi che il loro dominio non
finisse mai.
La posizione di Exegol sembra essere
stata persa, con il romanzo di Chuck WendigAftermath: Empire’s End che rivela che le
meditazioni di Palpatine lo hanno portato a percepire la sua
esistenza nelle Regioni sconosciute. Come raccontato in
Secrets of the Sith, quando Palpatine riscoprì
Exegol mandò lì i suoi accoliti più devoti per reclamare il pianeta
e trovare un modo per resuscitarlo se mai fosse stato ucciso.
Moraband, o Korriban come viene
talvolta chiamato, era il pianeta natale ancestrale dei Sith; ma
ogni Signore dei Sith che cercava l’immortalità sentiva che Exegol
sarebbe stata la chiave del loro futuro. Innumerevoli Signori
Oscuri dei Sith centrarono i loro imperi su Exegol, e Palpatine fu
l’ultimo di questi. I suoi accoliti riuscirono davvero a trarre il
suo spirito dagli inferi della Forza e ad impiantarlo all’interno
di un corpo clone; ma il processo si dimostrò instabile, poiché un
clone non poteva contenere l’infinita riserva del lato oscuro che
Palpatine era diventato.
Fu solo quando l’imperatore incontrò
sua nipote Rey che credette di aver trovato un ospite adatto; e
poi, con sua grande gioia, si rese conto che faceva parte
dell’ambita Diade della Forza dei Sith. In quel momento,
l’Imperatore deve aver creduto che tutte le profezie dei Sith si
fossero allineate per lui – ma, alla fine, la predetta Diade era la
distruzione dei Sith, non il suo trionfo.
C’è un’ironia oscura in questo. I
Sith avevano lasciato Moraband alla ricerca di un futuro in cui
avrebbero governato la galassia, ma alla fine tutti i loro sforzi
erano destinati a portare alla loro distruzione. È significativo
che, secondo Secrets of the Sith, Palpatine non sia mai
tornato a Moraband. Anche se lo avesse fatto, tuttavia, il più
grande cattivo di Star Wars non aveva la saggezza per mettere in
discussione i suoi modi oscuri.
David Fincher
poteva dirigere un film di Star
Wars, ma ha declinato l’offerta. Durante un’intervista
a Empire, il
regista ha spiegato perché:
“Ho parlato con Kathleen Kennedy
ed è certamente un incarico di prestigio. Anche se non so cosa è
peggio: essere George Lucas sul set del primo film, dove tutti
dicevano ‘che diavolo è Alderaan??’ Dove tutti si prendevano gioco
di lui, ma non posso immaginare il tipo di forza interiore che ha
avuto a realizzare gli altri due. Si tratta di tutto un altro
livello (…) Devi davvero schiarirti la mente, credo. Devi essere
davvero sicuro che sia quello che vuoi fare per due anni della tua
vita, 14 ore al giorno, sette giorni a settimana.”
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Brad Bird è stato
trai papabili per la regia di Star
Wars Episodio VII, VIII e
IX, ma il regista de Gli
Incredibili ha dovuto rinunciare al progetto a causa
di altri impegni che stava già portando avanti.
Brad BirdEcco cosa ha
dichiarato a Mtv in occasione del New York Comic Con 2014, per
spiegare il motivo del suo rifiuto, un rifiuto che immaginiamo
debba essere stato difficilissimo!
Per un momento ho pensato di
riuscire a farcela e che tutto avrebbe funzionato a dovere, ma poi
ho capito che non era possibile. Non c’era alcun modo di riuscire a
far combaciare la mia agenda con quella di Star Wars VII e una
pellicola come questa necessità di tutte le attenzioni del mondo.
Ma so che sarà incredibile e, per quel che mi riguarda, sono
estremamente felice di essermi dedicato a Tomorrowland. E’ raro
riuscire a fare un film originale di questa portata.
Star Wars Episodio VII uscirà sul
grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline Christie e
Max von Sydow.
Che il franchise di
Star
Wars sia in improvvisa espansione dopo anni di
letargo, non è più un segreto. L’uscita di Star Wars il
Risveglio della Forza e l’imminente (tra 5 mesi
circa) arrivo al cinema del primo spin-off della saga,
Rogue One a Star Wars
Story, hanno riportato in auge con successo il
marchio LucasFilm, ma a quanto pare J.J. Abrams
vorrebbe vedere sul grande schermo qualcosa che non è ancora in
cantiere.
Ecco cosa ha raccontato il regista:
“Kathy Kennedy, che sta reggendo le redini del tutto, sta
premendo tutti i bottoni giusti. Non c’è qualcosa che vorrei vedere
anche se, a essere sincero, ci sarebbe una storia abbastanza
notevole da raccontare sui Cavalieri di Ren.”
Come sappiamo, quello
dei Cavaliere di Ren è un ordine misterioso, per ora, a cui
appartiene Kylo Ren. Da Wikipedia sappiamo: iCavalieri di
Ren erano un ordine fondato negli anni dopo la Battaglia
di Endor. Kylo Ren era un membro di questo gruppo,
prendendo il cognome di Ren come conseguenza. Erano affiliati
al Primo Ordine e prendevano ordini dal Leader
Supremo Snoke.
Che ne pensate? Sarebbe interessante
scoprire di più in merito a questo misterioso ordine?
Rivedremo Kylo Ren, interpretato da
Adam Driver, in Star Wars
Episodio VIII.
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Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian
Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film
racconterà le vicende immediatamente successive a Il
Risveglio della Forza.
In Star Wars
Episodio VIII torneranno Mark Hamill,
Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac,
Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline
Christie, and Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi
al cast sono Benicio Del Toro,Laura
Dern e Kelly Marie Tran.
La nuova trilogia di
Star
Wars ha preso ufficialmente piede due anni fa con
Episodio VII: Il Risveglio della Forza, il film
diretto da J.J.Abrams (che tornerà anche alla
regia di Episodio IX), e successivamente con
Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi, l’acclamata
pellicola di Rian Johnson che ha finalmente
spostato l’asse nostalgia del franchise verso inediti scenari.
Narrativi e non solo. Ma quali sarebbero stati i piani sulla saga
di George Lucas? Negli ultimi anni il regista si è
aperto sulle mille possibilità e ha dichiarato che alcuni appunti
sono stati presi in considerazione dalla
Disney.
Ecco tutto ciò che finora conosciamo
delle idee di George Lucas sulla nuova trilogia di Star Wars,
riassunte da ScreenRant:
Luke Skywalker in esilio
In Star Wars: Gli Ultimi
Jedi vediamo Luke Skywalker che vive
come eremita sul pianeta Ahch-To (dimora del primo tempio Jedi),
esausto e rassegnato dopo aver svolto invano l’addestramento dei
giovani Jedi. Tra cui Kylo Ren, discepolo del
ditattore Snoke. Questa idea tuttavia non è poi così lontana da
quella iniziale di Lucas, che aveva immaginato Luke in esilio ma
anche maestro di una giovane allieva di nome Kira (che sarebbe poi
diventata Rey).
Nuovi eroi adolescenti
Dopo l’uscita de Il
Risveglio della Forza furono resi noti gli appunti di
George Lucas sulla sua ipotetica nuova
trilogia, e pare proprio che i suoi protagonisti dovevano essere
degli eroi adolescenti. Esattamente come il giovane Anakin in
La Minaccia Fantasma. Non possiamo biasimare la
Disney per aver cambiato direzione, visto il flop di
Episodio I e la delusione dei fan all’epoca.
Leia usa la forza
Dopo l’uscita nelle sale di
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, è stato proprio
Mark Hamill a confessare che l’idea di Leia che
usa la forza era stata pensata da George Lucas.
Sappiamo che la principessa e Luke sono gemelli, dunque non
sorprende vederla usare certi poteri, ma il modo in cui
Rian Johnson l’ha mostrato nel film è comunque
notevole (e per alcuni un po’ strano e spiazzante).
Tutt’altro che un film retrò
È noto ormai a tutti che
George Lucas non si è mai mostrato troppo
entusiasta del taglio nostalgico e fan-service scelto dalla Disney
per Episodio VII: Il Risveglio della Forza,
accusato di essere una copia moderna di Episodio
IV. In effetti l’idea iniziale di Lucas per il primo
capitolo della nuova trilogia aveva qualche differenza sostanziale
con il film di J.J.Abrams, meno votato ad
accontentare il suo pubblico forse, ma i dettagli restano ancora
ignoti.
Come riportato da CBR,
la Lucasfilm ha diffuso una nuova timeline ufficiale di Star Wars, che da ora in avanti raccoglierà
tutti i progetti legati alla celebre saga fantascientifica, non
soltanto le trilogie, ma anche i film antologici e le serie tv. Ciò
significa che, da questo momento, non esisterà più il ben noto
trittico composto da “trilogia prequel”, “trilogia originale” e
“trilogia sequel”.
La nuova timeline è meno incentrata
sugli Skywalker, e si estende dall’era dell’Alta Repubblica
all’Ascesa del Primo Ordine. Le ere di mezzo sono state etichettate
come “Caduta dei Jedi”, “Dominio dell’Impero”, “Era della
Ribellione” e “Nuova Repubblica”. La ridefinizione della timeline
della saga arriva in seguito alla pubblicazione di un nuovo romanzo
tie-in, ossia “Star
Wars: The High Republic – Light of the Jedi”. Di seguito
un’immagine che meglio chiarisce la nuova distribuzione, con i
relativi film, spin-off e serie suddivisi in base alle relative
epoche:
Il futuro della saga di Star
Wars
Di recente è stato confermato
Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo
la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto
da Patty Jenkins (regista
di Wonder
Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre
2021.
Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che
a Rian
Johnson, regista de Gli Ultimi
Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia
basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non
si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai
creatori di Game of Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il
progetto.
Un recente sondaggio dedicato alla
popolarità dei blockbuster estivi ha stabilito che Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith
è molto più amato di Avengers:
Endgame. Il cinecomic Marvel diretto da Anthony e Joe
Russo ha rappresentato il culmine della Saga dell’Infinito,
infrangendo numerosi record al botteghino, incassando 2.79 miliardi
di dollari a livello mondiale e diventando così il più grande
incasso nella storia del cinema.
La vendetta dei Sith è stato l’episodio finale
della trilogia prequel di Star Wars, uscito nelle sale ormai 15 anni fa:
nonostante il film venne accolto in maniera abbastanza tiepida da
gran parte della critica, si rivelò un successo al box office, con
oltre 868 milioni di dollari a livello globale. La trilogia prequel
di
Star Wars è stata oggetto di numerose discussioni,
soprattutto all’interno dello stesso fandom dell’amatissimo
franchise fantascientifico, con parte della comunità che sostiene
che il trittico di George Lucas rappresenti il migliore
dell’intera saga.
Su
Rotten Tomatoes, il celebre sito web che si occupa di aggregare
recensioni sui film e sulle serie tv, La vendetta dei Sith ha trionfato su
Endgame
all’interno di un sondaggio dedicato proprio ai blockbuster estivi
più amati di sempre e che è stato votato dai fan. Nonostante i
numeri al botteghino parlino chiaro, a quanto pare una volta che si
è trattato di scegliere tra il MCU e l’universo di Star Wars, il pubblico ha preferito di gran
lunga la Galassia lontana, lontana…
Rotten Tomatoes riferisce che oltre 55.000 fan hanno votato in
occasione del sondaggio che vedeva il testa a testa tra La vendetta dei Sith ed Endgame,
e che circa l’81% di quei voti erano destinati al capitolo finale
della trilogia prequel della saga ideata da Lucas.
La saga degli Skywalker si è
ufficialmente conclusa lo scorso dicembre con l’uscita de
L’AscesadiSkywalker, capitolo conclusivo della trilogia
sequel, diretto da J.J. Abrams. Nel cast del film
figurano Daisy Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd,Mark Hamill
e Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa è stato
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato
mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza.“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – aveva dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una
perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua
assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai
potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”