Tre giorni fa le dichiarazioni di Antoine
Fuqua sul prossimo film di James Bond
avevano lasciato supporre che Idris Elba sarebbe
potuto diventare il prossimo agente 007 dopo l’addio di
Daniel Craig.
Il regista aveva infatti riportato
la notizia secondo cui la produttrice Barbara Broccoli fosse alla
ricerca di un attore diverso per interpretare Bond, e che per lui
Elba era il candidato perfetto.
Tuttavia è proprio Elba a smentire
qualsiasi voce su un suo coinvolgimento twittando prima un video in
cui recita la frase “Sono Idris, Idris Elba” (facendo il
verso alla classica introduzione di Bond), poi scrivendo “Non
credete alle aspettative“.
Per quanto riguarda il prossimo
capitolo del franchise, Bond
25, produzione e distribuzione sono stati già
confermati. Il franchise su James Bond,
proseguirà con il capitolo numero 25 che avrà come protagonista di
nuovo Daniel Craig, per la quinta volta nei
panni dell’agente segreto del MI6.
Alla regia è stato
confermato Danny Boyle che porta nel
progetto anche il suo collaboratore
di Trainspotting, John
Hodge, co-autore della
sceneggiatura. Annapurna si è assicurata
i diritti di distribuzione domestica con
la MGM, mentre la Universal Pictures
distribuirà il film a livello internazionale.
Come da
tradizione, Bond 25 verrà distribuito
nel Regno Unito una settimana prima rispetto al resto del mondo, il
25 ottobre 2019, mentre l’8 novembre 2019 arriverà in tutto il
mondo. Le riprese cominceranno il 3 dicembre prossimo.
I lavori sul venticinquesimo film
del franchise di James Bond non sono ancora
iniziati e già si parla del successore di Daniel
Craig: nel corso dell’ultimo anno si sono rincorse voci di
corridoio e speculazioni da parte del web, tuttavia una di queste
sembra acquistare sempre più consistenza.
Fa riflettere infatti la recente
dichiarazione del regista Antoine Fuqua sul fatto
che la produttrice di Bond, Barbara Broccoli, sia
attualmente “a caccia” del prossimo candidato al ruolo.
“Barbara
mi ha confessato che secondo lei è arrivata l’ora di far entrare
qualcuno di diverso nei panni di Bond. E Idris Elba sarebbe
perfetto se fosse in forma, ma se stai cercando un attore con una
forte presenza scenica, Idris è l’uomo giusto per
te“.
Elba è stato più volte
nominato come possibile sostituto di Craig, anche se nel 2016 aveva
dichiarato in un’intervista di sentirsi “troppo vecchio per
interpretare l’agente segreto“.
Per quanto riguarda il prossimo
capitolo del franchise, Bond
25, produzione e distribuzione sono stati già
confermati. Il franchise su James Bond,
proseguirà con il capitolo numero 25 che avrà come protagonista di
nuovo Daniel Craig, per la quinta volta nei
panni dell’agente segreto del MI6.
Alla regia è stato
confermato Danny Boyle che porta nel
progetto anche il suo collaboratore
di Trainspotting, John
Hodge, co-autore della
sceneggiatura. Annapurna si è assicurata
i diritti di distribuzione domestica con
la MGM, mentre la Universal Pictures
distribuirà il film a livello internazionale.
Come da
tradizione, Bond 25 verrà distribuito
nel Regno Unito una settimana prima rispetto al resto del mondo, il
25 ottobre 2019, mentre l’8 novembre 2019 arriverà in tutto il
mondo. Le riprese cominceranno il 3 dicembre prossimo.
Il venticinquesimo film del
franchise di James Bond (ancora senza titolo
ufficiale) segnerà l’ultima prova come protagonista di
Daniel Craig nei panni dell’agente 007 dopo
CasinoRoyale, Quantum of
Solace, Skyfall e
Spectre. Questo costringerà ovviamente la
produzione a scegliere un sostituto che possa raccogliere l’eredità
dell’attore e di chi l’ha preceduto nel migliore dei modi.
Secondo le indiscrezioni riportate
da Yahoo, la Metro Goldwyn Mayer sarebbe in cerca di un interprete
di nazionalità scozzese (l’ultimo era stato
Sean Connery, trentasei anni fa), e a quanto pare la
produttrice Barbara Broccoli avrebbe già contattato la star della
serie Outlander Sam Heughan per sostenere un
provino subito dopo il congedo di Craig si ritira dal ruolo.
È interessante notare come nei mesi
scorsi Richard Madden – scozzese anche lui – sia
emerso tra i possibili nomi dei candidati, ma sono pur sempre voci
di corridoio da prendere con la dovuta cautela. La stess Broccoli
aveva dichiarato in un’intervista che il casting del prossimo Bond
non sarebbe iniziato prima dell’uscita in sala del capitolo 25, ora
in fase di riprese con la regia di Cary
Fukunaga.
Vi ricordiamo che Bond
25 arriverà in sala l’8 Aprile 2020. Nel
cast, oltre a Craig, ci saranno Léa Seydoux nei
panni della dottoressa Madeleine Swann, mentre Ralph
Fiennes, Ben Whishaw e Naomie
Harris riprenderanno i rispettivi del capo dell’MI6, del
tecnico Whis Q e dell’agente Eve Moneypenny. Non ci sono ulteriori
aggiornamenti sul film, esclusa l’indiscrezione secondo cui la
produzione avrebbe puntato gli occhi sul candidato all’oscar
Rami
Malek per il ruolo del villain.
Gli ultimi due film
di James Bond sono stati diretti
da Sam Mendes che ha incassato con i
suoi film rispettivamente 1,1 miliardo di dollari
per Skyfall (il Bond di maggior successo
di sempre, con un Oscar all’attivo) e 880 milioni
con Spectre. Dato il successo che Mendes ha
raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più
diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si
sono date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.
Ora che Amazon ha ufficialmente
acquistato la MGM, i film del franchise di James Bond saranno disponibili sulla
piattaforma di streaming. Anche se alla fine è possibile che la
società cercherà di espandere l’universo di 007 al piccolo schermo,
l’ultima parola spetta sempre a Barbara Broccoli e
Michael G. Wilson, gli storici produttori del
franchise che continueranno ad avere voce in capitolo su come viene
e continuerà ad essere rappresentata l’iconica creazione di Ian
Fleming.
Lo scorso anno, molto prima
dell’ufficializzazione dello storico accordo, alcuni rumor avevano
ipotizzato che la MGM stava cercando un servizio di streaming a cui
affidare l’uscita in esclusiva di No Time to
Die, per la “modica” cifra di 600 milioni di dollari.
Adesso, sulla scia dell’avvenuta fusione, sono stati proprio
Broccoli e Wilson a smentire categoricamente quelle voci e a
confermare che i film della saga di Bond – incluso No Time to Die,
appunto – continueranno ad arrivare sul grande schermo.
In una dichiarazione congiunta, il
duo ha spiegato a
Variety: “Ci impegneremo per continuare a realizzare film
di James Bond destinato agli spettatori della sala cinematografica
in tutto il mondo”. Ad oggi, non è chiara quale sarà la
finestra di utilizzo di No Time to
Die e dei futuri film del franchise prima dell’arrivo
su Prime Video.
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Secondo i fan dell’iconico franchise
di James Bond, la star di BridgertonRegé-Jean Page
potrebbe tranquillamente assumere l’identità di 007. La ricerca di
un nuovo Bond è uno degli argomenti più caldi degli ultimi anni,
soprattutto da quando Daniel Craig ha annunciato che l’atteso
No Time to
Die sarà l’ultimo film in cui interpreterà l’iconica spia
britannica.
Per molti fan di Bond, i continui
ostacoli che il venticinquesimo film della serie ha dovuto
affrontare da quando è stato annunciato per la prima volta sono
sembrati infiniti. Oltre alle difficoltà imposte dalla pandemia di
COVID-19, il franchise non è ancora riuscito a nominare
ufficialmente un successore di Craig, nonostante siano stati
costantemente presi in considerazione diversi attori preferiti dai
fan.
Per un po’ di tempo, il presunto
erede dell’ambito titolo è stato Idris Elba. Tuttavia, poiché la campagna per
portare Elba nel ruolo ha già diversi anni alle spalle, sembra che
ora sia stato superato da candidati molto più forti come Tom Hardy e James Norton. In
passato ci sono stati anche una serie di rumor infondati sul fatto
che il prossimo Bond sarebbe stato una donna. Meentre la questione
continua ad attirare l’attenzione e la contemplazione dei più, un
altro candidato sembra essersi unito al chiacchieratissimo mix.
L’ultimo ipotetico nome per 007 è il
giovane attore Regé-Jean Page. Noto per aver
interpretato Simon Basset nella serie Netflix
Bridgerton, Page ha pubblicato un breve ma elegante clip
di se stesso attraverso il suo profilo
Twitter. La risposta è stata immediata, con i fan di
Bond che hanno preso il post come spunto per considerare il 31enne
attore britannico per il ruolo dell’agente segreto nato dalla penna
di Ian Fleming (come
testimoniano numerosi tweet apparsi online nelle ultime
ore).
Tuttavia, al momento la maggior
parte dei fan di James Bond è decisamente più concentrata
sull’arrivo di No Time to
Die nelle sale ad aprile di quest’anno, dal momento
che, proprio a causa dell’attuale pandemia in corso, non vi è
ancora alcuna garanzia che il film arrivi effettivamente nelle sale
tra circa tre mesi. Tuttavia, chi interpreterà Bond dopo Craig è
comunque una questione che sta molto a cuore agli appassionati: in
qualche modo, il dibattito in corso sul prossimo 007 offre una
piacevole distrazione dai continui problemi che attualmente
affliggono la venticinquesima uscita del franchise.
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Dimenticate Idris
Elba e Tom Hiddleston. E se il nuovo
agente 007 fosse femmina? Gillian Anderson
(X-Files) ha risposto con divertito
consenso a una fan-art apparsa in rete che prevede un agente James
Bond, pardon Jane Bond, con il suo volto.
Arriva dalla pagina ufficiale di James
Bond di Facebook l’annuncio che
Bond 25 arriverà al cinema l’8 novembre 2019. Ecco
di seguito il post:
“James Bond tornerà nei cinema
l’8 novembre 2019, preceduto dalla tradizionale release anticipata
in Inghilterra e nel resto del mondo. Bond 25 sarà scritto
da Neal Purvis e Robert Wade e prodotto da Michael G. Wilson e
Barbara Broccoli. Il cast, il regista e il distributore del film
verranno annunciati nel corso dell’anno”.
La data d’uscita è l’unica cosa che
si sa a oggi del film, a parte i nomi degli sceneggiatori. La MGM e
la EON sono infatti anche alla ricerca di un distributore data la
scadenza del contratto con SONY.
John Rhys-Davies
condivide i suoi pensieri sulla possibilità di avere una
James Bond donna. Sebbene l’attore britannico sia
famoso per aver interpretato Sallah nel franchise di Indiana Jones e Gimli nella trilogia de
Il Signore degli Anelli, è apparso anche in
007 – Zona Pericolo del 1987 nei panni del
generale Leonid Pushkin, un alleato dello James Bond di
Timothy Dalton.
Sin dall’interpretazione finale
dell’agente dell’MI6 da parte del sesto attore di 007 Daniel Craig in No Time to
Die del 2021, si è discusso molto su chi sarà il
prossimo volto dell’agente segreto al servizio di Sua Maestà, con
Aaron Taylor-Johnson e Henry Cavill che continuano ad essere
considerati le scelte migliori dai bookmaker.
Ora, poco dopo che Jodie Comer di Killing Eve è
emersa come contendente, John Rhys-Davies
condivide i suoi pensieri sul fatto che una donna possa assumere il
ruolo dell’iconica super-spia dell’MI6 per il prossimo
James Bond 26. In un’intervista con The Daily Express, l’ex del
franchise dice che il pubblico non è “pronto per un James Bond
femminile perché l’intero concetto di Bond è davvero maschile e
sciovinista”. Tuttavia, Rhys-Davies crede che “Bond cambi
con il clima” e in futuro una Jane Bond sarebbe un grande
passo per il franchise. Leggi cosa ha detto di seguito:
“Penso che Bond cambi con il
clima. E penso che il clima… non credo che siamo ancora pronti per
un James Bond al femminile. Perché l’intero concetto di Bond è
davvero maschile e sciovinista. Sì, ci sono – ne sono sicuro – ci
sono agenti donne molto toste al mondo, ma abbiamo bisogno di un
Legame. Siamo in un momento così pericoloso. Spero solo che MI5 e
MI6 siano davvero all’altezza.”
Per il momento tutte le voci intorno
al casting di un nuovo attore per l’ambito ruolo sono, appunto,
soltanto voci e non c’è niente di confermato. Sembra improbabile
che volti già così tanto noti come Cavill e
Taylor-Johnson vengano coinvolti in un progetto che sarà
sicuramente pluriennale con un contratto multi-film, e quindi
aspettiamo di avere notizie ufficiali dalla produzione. Sembra
altrettanto improbabile che Nomi, il personaggio interpretato da
Lashana Lynch in No Time to
Die, venga adottata dal franchise come prossima
protagoniste delle sue storie.
La Sony ha perso i diritti di
distribuzione della saga di James Bond e così a
Hollywood si è scatenata una vera e propria guerra per
accalappiarsi la possibilità di portare in sala il prossimo film
dell’agente 007.
Da Casino Royale in poi,
la Sony Pictures Entertainment ha distribuito
il film in USA con un successo al botteghino mai raggiunto prima,
con Skyfall e con Spectre.
Il contratto con Sony è
scaduto nel 2015 e così la MGM e la Eon
Productions, proprietarie del franchise, stanno
considerando le varie opzioni.
Secondo quanto riporta il NY
Times, Barbara Broccoli e la sua compagnia
sono corteggiati non solo dalla Sony, che vorrebbe
ritornare a distribuire un così lucroso franchise, ma anche da
Warner Bros., Universal, 20th Century Fox e anche
la Annapurna di Megan
Ellison.
Esterne a questa guerra restano la Paramount
e la Disney, per le quali James Bond è decisamente “fuori
target”.
La MGM e la Eon Productions sono alla ricerca
di un partner distributivo per un solo film al momento.
Spectre ha visto per la quarta volta
Daniel Craig nei panni dell’Agente
James Bond e da tempo si vocifera di un nuovo
attore che possa prendere il posto del muscoloso britannico a
conclusione del suo contratto che lo lega al ruolo, a oggi valido
per un quinto film. Tra toto-Bond e congetture dei
fan, Craig ha fatto alcune dichiarazioni molto
interessanti in merito al suo coinvolgimento con il franchise di
007.
Ospite al New Yorker Festival,
Daniel Craig ha dichiarato di non aver ancora
finto con James Bond e di avere interesse a
interpretare il personaggio fino a che gli sarà possibile. Le sue
dichiarazioni precedenti, che lo volevano ormai stanco o
disinteressato erano, secondo quanto dichiarato, riconducibili al
fatto che l’attore era reduce da riprese molto intense per Spectre,
che lo hanno portato in giro per il mondo, rivelandosi impegnative
e faticose.
“Per quanto mi concerne –
ha dichiarato Craig– ho il miglior lavoro del
mondo. Continuerò a farlo fino a che ce la farò. Se dovessi
interromperlo, mi mancherebbe tantissimo.”
Arrivano dal Daily Mail nuove
indiscrezioni sul futuro della saga di James Bond.
Sappiamo da diverso tempo che, quasi sicuramente, Daniel
Craig non interpreterà più l’agente segreto più amato del
grande schermo. Proprio a tal proposito, il Mail riporta che
l’attore avrebe rifiutato un’offerta per tornare a vestire i panni
di 007 nei prossimi due film della saga,
abbandonando definitivamente il franchise.
Una fonte riporta: “Daniel ha
chiuso, lo ha detto ai capi della MGM dopo Spectre. Gli hanno
offerto una valanga di soldi, ma non ne ha bisogno. Lo ha detto a
tutti, dopo le riprese di Spectre, che era il suo ultimo film, ma
la casa di produzione sperava di convincerlo a tornare offrendogli
molto denaro.”
Cosa ne pensate? Naturalmente la
notizia non è ancora stata confermata ufficialmente. In attesa di
ulteriori dettagli, chi vi piacerebbe vedere come nuovo
James Bond? L’attore più accreditato sembrerebbe
essere Tom Hiddleston (qui maggiori dettagli).
Vi piacerebbe?
Reduce dal successo di Oppenheimer, il
regista Christopher
Nolan è ora in cerca del suo prossimo progetto, ma ha
ora dichiarato che questo non sarà un film della saga di James
Bond. Il regista ha infatti smentito i rumor a riguardo, affermando
durante un’intervista all’Associated Press che “no,
purtroppo no, non c’è nulla di vero in queste voci“. Le voci a
cui il regista fa riferimento sono quelle circolate nelle ultime
settimane, secondo cui il regista sarebbe in fase di trattative per
dirigere “due o tre” film del franchise e sarebbe
d’accordo “in linea di principio” a realizzare film che
reinserissero Bond nell’ambientazione originale dei romanzi di Ian
Fleming degli anni Cinquanta.
Come noto, Nolan non ha mai nascosto
il proprio debito nei confronti della longeva saga, affermando al
podcast Happy Sad Confused che “l’influenza di quei film nella
mia filmografia è imbarazzantemente evidente. Quindi non c’è alcun
tentativo di rifuggire da questo. Amo quei film. Sapete, sarebbe un
privilegio incredibile farne uno. Deve essere il momento giusto
nella tua vita creativa, in cui puoi esprimere ciò che vuoi
esprimere e scavare nei luoghi giusti, perché non vorresti mai
affrontare una cosa del genere e farla male. Devi essere davvero
necessario, devi essere davvero desiderato in termini di apporto a
un personaggio. Per il resto, sono molto felice di essere il primo
della fila per vedere qualsiasi cosa facciano”.
Nolan ha comunque rivelato di aver
mantenuto i contatti con i produttori di James Bond,
Barbara Broccoli e Michael G.
Wilson e che sarebbe “sicuramente” disposto a
realizzare un film del franchise. “Amo profondamente il
personaggio e sono sempre entusiasta di vedere cosa ne fanno“,
ha detto. “Forse un giorno potrebbe concretizzarsi
l’occasione“. Se dunque sembra che il prossimo film del
regista non sarà il prossimo capitolo della saga di 007, ciò non
esclude che in futuro il regista potrebbe finalmente avere
l’occasione di dirigerne uno, specialmente considerando il suo
entusiasmo nei confronti di tali film. Ad ora, dunque, continua la
ricerca del prossimo progetto di Christopher Nolan.
Come sapete il venticinquesimo film
di James Bond sarà anche l’ultima volta di
Daniel Craig nei panni dell’agente 007, con la MGM
“costretta” a scegliere il perfetto sostituto dell’attore che è
stato il volto del franchise in quattro titoli (più uno in
uscita).
Ecco allora 7
candidati che potrebbero subentrare al suo posto:
1Colin Salmon
L’ultimo candidato è anche uno dei più
“anziani”: Colin Salmon, classe 1962, sarebbe una
scelta di gran classe e forse di basso profilo rispetto ai ben più
noti Pattinson e Elba. Curioso come abbia in realtà già
interpretato una sorta di agente segreto nella serie Master
of None sotto forma di parodia; che possa rivelarsi utile
ai fini di un possibile casting?
Daniel
Craig vestirà per l’ultima volta i panni di James Bond
nell’attesissimo No Time To
Die. Il film, che uscirà nelle sale italiane il 9
aprile 2020, segnerà la fine di un’era particolarmente fortunata
per il longevo franchise. Craig saluterà ufficialmente l’iconico
personaggio dopo averlo interpretato in cinque film (soltanto
Sean Connery e Roger Moore erano apparsi in ben sette film
della saga).
Mentre aspettiamo di conoscere il
nome dell’attore che raccoglierà l’eredità di
Daniel Craig, non possiamo fare a meno di chiederci
chi sia stato il più grande interprete di Bond di tutti i tempi.
Forse, è stato proprio Craig il miglior attore che abbia mai
interpretato 007. Forse, i fan di Connery potrebbe avere qualcosa
da dire al riguardo… Ecco 10 motivi per cui Daniel Craig è stato la migliore incarnazione
di James Bond:
1Il più grande consumatore di
drink
In breve, il Bond di
Daniel Craig ha sempre saputo come divertirsi. Nei
romanzi di Fleming, Bond beveva sempre e Craig fa praticamente lo
stesso. Ha consumato più quantità di alcol di qualsiasi altro Bond.
Beve anche la maggior parte dei liquori per film in
media.
In Casino
Royale appaiono 26 drink, mentre in Spectre 25.
Nessun altro film di Bond ha mai visto numeri simili. È abbastanza
sorprendente che finisca per non ubriacarsi mai!
James Bond è uno
dei personaggi che ha fatto la storia del cinema ed è entrato
nell’immaginario collettivo. Sempre pronto ad affrontare ogni
missione, è abile, galante e ammalia ogni donna che conosce. La
saga di Bond comprende ben 24 film, 25 con il prossimo che verrà
realizzato nel 2020, ed è stato interpretato da ben 6 attori.
Ognuno di loro ha dato la propria impronta all’agente segreto più
famoso del mondo.
Ecco dieci cose che, forse,
non sapevate di James Bond.
James Bond: chi è
1.James Bond è esistito
davvero. Il Bond reale era un ornitologo, autore di
diversi libri tra cui Birds of West Indies. Nel 1952,
mentre Ian Fleming iniziava a scrivere il primo racconto su James
Bond, stava cercando un nome di impatto per il suo eroe. Quando
vide il nome dell’autore del libro che aveva li vicino ebbe
l’illuminazione e decise di chiamare il suo protagonista con il
nome di James Bond. Tuttavia, il signor Bond non
seppe dell’utilizzo del suo nome fino al 1960, anno in cui lesse
un’intervista in cui Fleming spiegava l’origine del nome.
2. Bond è un personaggio
immaginario. Tuttavia, alcune nomi e ambientazioni sono
reali, come il fatto che la tenuta di Fleming, comprata a metà
degli anni ’40 si chiamasse Goldneye. Sembra comunque che
il primo romanzo di Bond, Casinò Royale, venne terminato
durante il viaggio di nozze: pare che il matrimonio con Anne
Rothermere fosse così noioso da invogliarlo a scrivere. Di Bond è
stata scritta una biografia accurata che si trova in Si vive solo
due volte: nasce da genitori borghesi, è metà scozzese e metà
svizzero e rimane orfano a 11 anni quando i suoi genitori rimangono
uccisi in un incidente a Chamonix. Bond viene allevato da una zia,
nel Kent. Dopo essere entrato a Eton e dopo essersi fatto
espellere, la zia riesce a iscriverlo a Fettes, dimostrandosi uno
studente brillante, anche in ambito sportivo. A diciassette anni
mente sulla sua età per entrare in quello che poi è diventato il
Ministero della difesa. Viene classificato con il numero 7777,
diventato poi 007, e lavora nel resto del mondo prima della
missione Casinò Royale. Le missioni di Bond si protraggono per
tutti gli anni successivi, arrivando fino alla fine degli anni
’90.
3. Bond è un abile
seduttore. James Bond è un uomo affascinante e dalle mille
risorse e riesce ad ammaliare qualsiasi donna, rimanendo ammaliato
a sua volta dall’altro sesso. Nel corso della sua vita Bond ha
incontrato diverse donne che gli hanno cambiato la vita, come
Vesper Lynd e Teresa Di Vincenzo,
entrambe morte tragicamente. James ha anche un figlio con
Kissy Suzuki, morta poi di cancro. Le Bond girl
sono dei personaggi che si ritrovano prevalentemente nella serie
cinematografica: in ogni film Bond riesce a sedurre almeno due
donne, per poi trovarsi con solo una di esse.
James Bond: Spectre
4. La SPECTRE è
l’associazione nemica di Bond. La Special Executive for
Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Exortion è
un’associazione criminale internazionale strutturata in maniera
gerarchica, di cui il president e fondatore è il nemico numero 1 di
Bond. Mentre Fleming stava scrivendo i romanzi, l’associazione
nemica di Bond era la SMERSH, un reparti
eliminazioni speciali dell’Unione Sovietica. Notando l’inizio del
disgelo tra Stati Uniti e URSS, Fleming decise di creare un nuovo
nemico per Bond e nacque così la SPECTRE.
5. Il film numero 24 di
Bond è dedicato allo SPECTRE. Il film vede protagonista
Daniel Craig per la quarta volta nel ruolo di
Bond ed è il secondo film della serie diretto da Sam
Mendes dopo Skyfall. Spectre è stato il film più costoso di tutta
la saga dell’agente segreto più famoso del mondo, con circa 300
milioni di dollari di budget. In questo film debutta un nuovo
modello dell’Aston Martin, il DB10, un modello unico che celebra il
cinquantesimo anniversario del franchise. Il film ha vinto un Oscar
e un Golden Globe per la miglior canzone originale, Writing’s on
the Wall di Jimmy Napes e Sam
Smith.
James Bond: film
6. Fino ad ora sono stati
realizzati 24 film su Bond. Fleming fece diversi tentativi
per trasporre il personaggio di Bond al cinema. Il primo tentativo
fu con una serie antologica dal titolo Climax!. In
seguito, dopo aver trovato il produttore Albert R.
Broccoli che espresse interesse verso i romanzi di Fleming
e che ne comprò i diritti (salvo Casinò Royale), e dopo
diversi altri tentativi (tra cui pare un film diretto da
Hitchcock) si unì con il produttore Harry
Saltzman e fondarono la EON Productions. Da qui si iniziò
con 007 – Licenza di uccidere (1962) e proseguendo con una
media di un film all’anno. Gli anni ’60 hanno visto Dalla
Russia con amore (1963), Missione Goldfinger (1964),
Thunderball: operazione tuono (1965), Si vive solo due
volte (1967), Casinò Royale (1967) e Al servizio
segreto di Sua Maestà (1969). Gli anni ’70 si aprono con
Una cascata di diamanti (1971), Vivi e lascia
morire (1973), L’uomo dalla pistola d’oro (1974),
La spia che mi amava (1977), Moonraker – Operazione
spazio (1979), mentre gli anni ’80 sono dominati da Solo
per i tuoi occhi (1981), Octopussy – Operazione
piovra (1983), Mai dire mai (1983), Bersaglio
mobile (1985), Zona pericolo (1987) e Vendetta
privata (1989).
7. I film di Bond hanno
subito una battuta di arresto tra la fine degli anni ’80 e l’inizio
dei ’90. Il franchise riprende infatti nel 1995, ben sei
anni dopo il precedente, con GoldenEye, per proseguire con
Il domani non muore mai (1997), Il mondo non
basta (1999), arrivando negli anni 2000 con La morte può
attendere (2002), Casino Royale (2006), Quantum
of Solace (2008), Skyfall (2012), Spectre (2015). Il prossimo film di Bond, dal titolo
provvisorio di Bond 25 ha un’uscita prevista per il 2020 e
vedrà la regia di Cary Fukunaga.
James Bond: attori
8. Il primo interprete
dell’agente segreto è stato
Sean Connery. Per il ruolo di Bond vennero considerati
diversi attori, come James Mason, David Niven e
Cary Grant (sul quale pare che Fleming si sia
basato per dare il tocco di classe ed eleganza che contraddistingue
Bond): tuttavia venne scelto
Sean Connery che venne messo sotto contratto per
cinque film della serie, realizzandone poi sei: Licenza di
uccidere, Dalla Russia con amore, Missione Goldfinger, Thunderball:
operazione tuono, Si vive solo due volte e Una cascata di
diamanti. Quest’ultimo film avrebbe dovuto girarlo George
Lazenby, che aveva già interpretato Bond in Al servizio segreto
di Sua Maestà e non prese parte al seguito date le recensioni
negative del primo film. Connery tornerà nel ruolo di Bond per
Mai dire mai.
9. Gli anni settanta e
ottanta hanno visto due Bond. Il primo film di Roger Moore è stato Vivi e lascia
morire nel 1973 e ne interpreterà altri sei: L’uomo dalla
pistola d’oro, La spia che mi amava, Moonraker – Operazione spazio,
Solo per i tuoi occhi, Octopussy – Operazione piovra e
Bersaglio mobile. Per i film successivi venne scelto
l’attore
Timothy Dalton, che era già stato considerato per il
ruolo di Bond diversi anni prima per sostituire Connery, ma aveva
rifiutato, sentendosi troppo giovane. Lavorò in Zona
pericolo e Vendetta privata, due film della serie con
recensioni negative.
10. Nel 1995 arrivò
Pierce Brosnan, che passò poi il testimone a Daniel
Craig. Brosnan era già stato considerato per il ruolo
per sostituire Moore, ma aveva dovuto rinunciare. Brosnan ha
recitato in GoldenEye, Il domani non muore mai, Il
mondo non basta e La morte può attendere. Nel 2006 il
testimone passo a Daniel Craig, che interpretato
Bond in Casino Royale, Quantum of Solace,
Skyfall, Spectre e lo interpreterà ancora nel
venticinquesimo film della saga previsto per il 2020.
L’attore di
Homeland e Star
WarsRupert Friend rivela il motivo
per cui ha rinunciato all’opportunità di interpretare James
Bond nel 2006 in Casino Royale. Basato
sull’omonimo romanzo di Ian Fleming del 1953,
Casino Royale ha segnato l’esordio di Daniel Craig nei panni della famosa spia
britannica.
Prima del casting di
Craig, secondo quanto riferito, oltre 200 attori sono stati
presi in considerazione per il ruolo, tra cui Henry
Cavill e la star di OutlanderSam
Heughan. Dopo un estenuante processo di selezione, Craig è
stato ufficialmente annunciato come il sesto attore a interpretare
James Bond nell’ottobre 2005.
Tuttavia, in una recente intervista
con Variety, Friend rivela che il
pubblico avrebbe potuto vedere un Bond molto diverso da quello di
Craig. Secondo l’attore, i produttori lo avevano avvicinato a
22 anni con l’intenzione di riavviare il franchise di Bond con il
personaggio principale “praticamente appena uscito dal
college“. Suggerendo che in quel momento si sentiva come se
gli mancasse l’esperienza, Rupert Friend ha
rinunciato all’opportunità per un motivo importante.
“Quando avevo 22 anni, appena
uscito dalla scuola di recitazione, ho girato tre film uno dopo
l’altro: “The Libertine”, “Orgoglio e pregiudizio” e “Mrs. Palfrey
al Claremont. E mi è stato detto: “Ci piacerebbe parlarti
dell’interpretazione di James Bond, del riavvio della serie.
Vogliamo farlo praticamente subito dopo il college.” E ho
incontrato Barbara Broccoli e suo fratello Michael e Debbie
McWilliams, la direttrice del casting di Bond. Ovviamente li ho
visti crescere e adoro tutti gli attori e tutti i film. In sostanza
dicevano: farai un provino, e se va bene firmi per tre film che non
leggerai e non saprai chi è il regista. Sarai legato al progetto. E
all’improvviso ho pensato: “Sento che a questo punto della mia vita
e carriera, sono troppo giovane, non ho l’esperienza, non ho le
doti di recitazione e non ho nessuna delle carte in regola –
emotivamente, psicologicamente, fisicamente – che un grande impegno
come questo presuppone. Quindi rifiuterò educatamente.
Probabilmente è stato un po’ una sorpresa per loro. Ad essere
onesti, sono grato di averlo fatto. Perché allora, non solo la
parte avrebbe potuto in qualche modo eclissarmi, ma sentivo che la
parte era più grande di me come attore o anche come persona. Che mi
avrebbe inghiottito e avrei potuto affondare il franchise, o almeno
essere il peggior Bond mai vissuto. E quella non era un’opzione,
perché amo il franchise.”
Mentre Friend dovrebbe essere
elogiato per aver riconosciuto i suoi limiti come attore più
giovane e meno esperto, i suoi commenti sollevano una domanda
interessante su cosa sarebbe potuto diventare Casino
Royale con un attore più giovane nel ruolo. Craig,
l’attore su cui i produttori hanno puntato, aveva 38 anni quando ha
preso in mano per la prima volta il Walther PPK di Bond e la
licenza di uccidere, ed era ben lontano dalla descrizione del
personaggio che era stato proposto a Friend.
La produttrice Barbara
Broccoli ha già ammesso di aver accarezzato l’idea di 007
più giovani in passato, anche se ha anche suggerito che provare a
visualizzare l’idea semplicemente “non funziona”. Invece, Broccoli
insiste sul fatto che il personaggio deve essere un veterano “che
ha attraversato le guerre, per così dire”. Intanto il destino di
Bond è ancora incerto, mentre si aspetta l’annuncio dell’attore che
lo interpreterà dopo Daniel Craig.
L’attore inglese Tom
Hiddleston non ha person tempo e dopo le recenti
dichiarazioni di Daniel Craig, ha apertamente
dichiarato tutto il suo interesse per il ruolo e l’occasione è
stata un’intervista per The Sunday Times:
Sarebbe straordinario. Sono un
grandissimo fan della serie, mentre giravamo Skull
Island alle Hawaii siamo andati tutti al cinema a
vedere Spectre. Amo la musica, i suoi topoi, la sua
mitologia. Amo tutto l’insieme di questo franchise. Se un domani
qualcuno dovesse bussare alla mia porta per propormi la parte
sarebbe un’opportunità straordinaria. E visto che sono
perfettamente consapevole della fisicità de ruolo non lo
prenderei di certo alla leggera.
Kong Skull
Island, che uscirà nel 2017, include nel cast
ancheBrie
Larson, Samuel L.
Jackson, John Goodman, Tian Jing, Corey
Hawkins, Jason Mitchell, John Ortiz, Shea Whigham e Toby
Kebbell. Diretto da Jordan
Vogt-Roberts, il film è scritto da Max Borenstein,
John Gatins, Dan Gilroy e Derek Connolly.
La ricerca di un nuovo interprete
per il ruolo di James Bond è sempre uno dei processi di casting più
attentamente esaminati a Hollywood. Ma mentre il team del
casting ha rilasciato alcune informazioni sull’età e sui
prerequisiti di nazionalità del prossimo attore, sembra che il
sostituto di Daniel Craig per tale
personaggio non verrà annunciato in tempi brevi. In una nuova
intervista con The Guardian, Barbara
Broccoli, produttrice di lunga data del franchise di Bond,
ha spiegato che non ha ancora iniziato a pianificare la prossima
iterazione della serie.
“Daniel [Craig] ci ha dato la
possibilità di scavare nella vita emotiva del personaggio e anche
il mondo era pronto per questo“, ha detto Broccoli. “Penso
che questi film riflettano il momento in cui si trovano, e c’è una
grande, grande strada da percorrere per reinventare la saga con il
prossimo capitolo e non abbiamo nemmeno ancora iniziato”. Pur
comprendendo che la prossima era del franchise dovrà riflettere un
mondo che è cambiato molto da quando Craig è stato introdotto nel
2006, Broccoli ha poi citato la storia della serie come prova della
capacità di adattamento di James Bond.
“Torno a ‘GoldenEye’ quando
tutti dicevano. “La guerra fredda è finita, il muro è finito, Bond
è morto, non c’è bisogno di Bond, il mondo intero è in pace e ora
non ci sono più cattivi“, ha detto Broccoli. “E ragazzi,
quella convinzione era così sbagliata!”. La produttrice ha poi
però chiarito che il futuro di Bond rimane legato al grande
schermo: “realizziamo i film di James Bond per il grande
schermo cinematografico. Tutto ciò che riguarda i film di Bond deve
essere visto dal pubblico di tutto il mondo in quel formato, quindi
non vogliamo spostarci in televisione.“
Tuttavia, Broccoli ha anticipato che
potrebbero esserci ulteriori espansioni del franchise
all’orizzonte. Ha infatti spiegato di essere aperta a riavviare il franchise per i
mercati internazionali e a realizzare spin-off che cambino l’etnia
dell’iconica spia. “Non siamo ancora arrivati a quel punto, ma
mi piacerebbe vedere le varie versioni del personaggio in tutto il
mondo, dall’Africa, all’India e all’Asia“, ha detto. Che un
prossimo James Bond ci sarà, è certo. Non resta però che attendere
maggiori informazioni, che però non sembrano essere attualmente in
vista.
Judi Dench ha rilasciato un’indiscrezione non da poco.
L’attrice ha confermato che il prossimo James Bond di Sam
Mendes, il ventitreesimo della serie, comincerà le riprese alla
fine di quest’anno.
Durante una recente intervista con
The Hollywood Reporter, Cary Fukunaga, il
regista dell’attesissimo No Time
to Die, ha avuto modo di riflettere sul ruolo della
donna nel franchise di Bond, lanciando una critica esplicita ad
alcuni dei film della saga che hanno visto come protagonista il
compianto Sean Connery, l’iconico attore a cui viene
associato, da sempre, il volto di 007.
“Era Thunderball: Operazione
Tuono, o forse Missione Goldfinger, quel film in cui il personaggio
di Sean Connery, praticamente, violenta una donna?”, ha
dichiarato Fukunaga. “Lei dice: ‘No, no, no’ e lui invece: “Sì,
sì, sì”. Oggi non andrebbe bene un cosa del genere.”
Il regista ha poi cercato di
approfondire il discorso attorno alla natura sessuale del
personaggio di 007, ammettendo che certi cambiamenti, da un punto
di vista narrativo, non possono succedere all’improvviso, ma che
No Time to
Die sarà di certo un passo verso un radicale
cambio di prospettiva.
“James Bond non può diventare
un’altra persona da un momento all’altro”, ha spiegato
Fukunaga. “Di certo può assolutamente cambiare il mondo che lo
circonda e il modo in cui lui stesso si relaziona con il mondo.
Alla fine è solo la storia di un uomo bianco che lavora come spia,
ma è comunque importante impegnarsi per cercare di rendere i
personaggi femminili molto più che dei semplici
accessori.”
In No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Daniel Craig interpreterà James Bond per
l’ultima volta nell’attesissimo No Time
to Die, il 25esimo capitolo della saga dedicata a 007
che, dopo innumerevoli rinvii a causa della pandemia di Covid-19,
arriverà finalmente nelle sale italiane il prossimo 30
settembre.
Ovviamente, l’identità dell’attore
che raccoglierà l’eredità di Craig in qualità di nuovo agente
segreto è diventato uno degli argomenti più discussi degli ultimi
mesi, soprattutto da quando è emersa la possibilità che l’iconico
personaggio possa essere interpretato da una donna.
In una recente intervista con
Radio Times, quando gli è stato chiesto se fosse a favore di
una versione più diversificata di Bond, Daniel Craig ha avuto finalmente la
possibilità di esprimere la sua opinione, spiegando che dal suo
punto di vista gli sceneggiatori dovrebbero impegnarsi a creare
nuovi ruoli femminili altrettanto interessanti.
“La risposta è molto semplice…
Dovrebbero esserci semplicemente ruoli migliori per le donne e, in
generale, per gli attori di colore”, ha dichiarato l’attore.
“Perché una donna dovrebbe interpretare James Bond quando
dovrebbe esserci un ruolo altrettanto buono, alla 007, ma pensato
per una donna?”
In No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
La MGM è ormai in bancarotta
pilotata, e secondo gli ultimi aggiornamenti potrebbe emergere
dalla ristrutturazione già entro un mese. Nella fase successiva,
avrà fondi per 500 milioni di dollari per finanziare le nuove
produzioni e tornare finalmente al lavoro: tra le proprità,
ovviamente, valorizzare il suo franchise più importante, cioè James
Bond.
Secondo Bloomberg, la nuova MGM farà di tutto per portare al cinema
il prossimo film della saga, il 23esimo, a novembre 2012 (un mese
dopo, uscirà il primo film dello Hobbit). La MGM dividerà la
produzione e la distribuzione con un partner (forse la Sony, ma è
possibile che sia la Paramount, con la quale la Spyglass ha un
rapporto molto solido). Il piano prevede poi di far uscire un nuovo
film di James Bond ogni due anni (quindi a novembre 2014, 2016 e
così via): questi film verranno interamente finanziati e prodotti
dalla compagnia.
Ovviamente prima di qualche mese non potremo sapere se la EON
Productions avvierà nuovamente la produzione di Bond 23 partendo da
dove si interrotta alcuni mesi fa (per permettere alla MGM di
prendere una strada precisa verso la risoluzione dei propri
problemi finanziari). Fino a prova contraria, il regista Sam Mendes
è ancora collegato al progetto e potrebbe dirigerlo. Daniel Craig
dovrebbe essere ancora Bond, anche se l’aver firmato per
interpretare il protagonista dei remake della trilogia Millennium
con la Sony potrebbe creare qualche problema in termini di
impegni.
La MGM è ormai in
bancarotta pilotata, e secondo gli ultimi aggiornamenti
potrebbe emergere dalla ristrutturazione già entro un mese. Nella
fase successiva, avrà fondi per 500 milioni di dollari per
finanziare le nuove produzioni e tornare finalmente al lavoro: tra
le proprità, ovviamente, valorizzare il suo franchise più
importante, cioè James Bond.
Secondo
Bloomberg, la nuova MGM (guidata dai due manager della Spyglass
Entertainment Gary Barber e Roger
Birnbaum) farà di tutto per portare al cinema il prossimo
film della saga, il 23esimo, a novembre 2012 (un
mese dopo, uscirà il primo film dello Hobbit). La MGM dividerà la
produzione e la distribuzione con un partner (forse la Sony, ma è
possibile che sia la Paramount, con la quale la Spyglass ha un
rapporto molto solido). Il piano prevede poi di far uscire un nuovo
film di James Bond ogni due anni (quindi
a novembre 2014, 2016 e così via): questi film verranno interamente
finanziati e prodotti dalla compagnia.
Ovviamente prima di qualche mese non potremo sapere se la EON
Productions avvierà nuovamente la produzione di Bond
23 partendo da dove si interrotta alcuni mesi fa (per
permettere alla MGM di prendere una strada precisa verso la
risoluzione dei propri problemi finanziari). Fino a prova
contraria, il regista Sam Mendes è ancora
collegato al progetto e potrebbe dirigerlo. Daniel
Craig dovrebbe essere ancora Bond, anche se l’aver firmato
per interpretare il protagonista dei remake della trilogia
Millennium con la Sony potrebbe creare
qualche problema in termini di impegni.
Dopo avergli affidato uno dei
progetti più ambiziosi degli ultimi tempi (ovvero The
Muppets…Again!), la Disney sembra ora desiderosa di
continuare il fortunato sodalizio con il visionario ed eclettico
regista James Bobin, tanto che già si vocifera di un
possibile sequel per Alice in Wonderland con al
timone proprio lui.
Secondo alcune indiscrezioni
provenienti dal settimanale Variety, pare che il nuovo progetto, il
cui titolo indicativo sarebbe Alice – Into The Looking
Glass (ricalcando il secondo romanzo omonimo di Lewis
Carroll), è ora sulla buona strada per essere concretizzato, tanto
che sarebbe già stata interpellata la sceneggiatrice Linda
Woolverton per iniziare a lavorare sullo script. Scartata a
priore dunque l’ipotesi di un ritorno di Tim Burton e messo
in atto un nuovo pressing serrato per accaparrarsi nuovamente
Johnny Depp alias Il Cappellaio Matto, ora la Disney
sembra ormai intenzionata a virare su Bobin, anche se non mancano
alcune perplessità e incertezze sulla coerenza o meno del regista
nei confronti della storia trattata. Prima che possa anche solo
pensare di partecipare a questo progetto, però, Bobin deve finire
il sequel Muppets, pronto ad approdare negli Stati
uniti il 21 marzo del prossimo anno.
Già da più di un anno circola l’idea
di creare un film crossover tra i franchise di 21
Jump Street e di Men in
Black per il sequel 23 Jump
Street. Variety ha un aggiornamento sul
progetto, che potrebbe vedere alla regia James
Bobin (Flight of the Conchords, The
Muppets), in trattative per dirigere.
Phil Lord a MTV ha parlato così del
progetto:
Non è
cambiato niente. È ancora un’idea folle, e
facciamo cose che sembrano essere tutte
idee terribili…Siamo davvero concentrati su qualcosa che
sia una grande storia per Schmidt e Jenko e come
raccontare il prossimo capitolo della loro vita. E forse usare
creature di un altro mondo, allo stesso tempo!
Lo scorso anno Chris
Miller, regista di 21 e 22 Jump Street insieme a
Phil Lord, aveva dichiarato a Coming Soon
che, nonostante il progetto si trovasse allo stadio iniziale, il
concept era talmente interessante da dover essere
necessariamente preso in considerazione. Tutto è ancora da
decidere per questo crossover tra 23 Jump
Street e Men in Black, ma è
chiaro dalle parole del regista come il progetto sia al vaglio
della Sony, dei due registi, del co-sceneggiatore
Rodney Rothman e dei due protagonisti
Jonah Hill e Channing
Tatum.
James Badge Dale (Shame) entra
ufficialmente nel cast di Iron Man 3; andrà a interpretare Eric
Savin, luogotenente dell’esercito USA che, dopo esser saltato su
una mina,
Continuano a riempirsi le caselle
del cast di Parkland, film incentrato
sull’assassinio di JFK: ultimi ad entrare nel cast sono stati
James Badge Dale e Jackie Earle Haley, che
allungano una lista che comprende Paul Giamatti, Billy Bob
Thornton, Jacki Weaver, Zac Efron e Marcia Gay Harden.
L’elenco delle new entries prosegue
con Colin Hanks, David Harbour e
Ron Livingston. Il film, basato sul
libro “Reclaiming History: The Assassination of
President John F. Kennedy” di Vincent
Bugliosi, è stato adattato e verrà diretto dal giornalista
e scrittore Peter Landesman e sarà ambientato nel
Parkland Hospital, dove Kennedy venne portato subito dopo
l’attentato. Al momento i ruoli coperti dagli attori non sono stati
rivelati, ad eccezione di quello di Jeremy
Strong, che interpreterà Lee Harvey Oswald, che le
versioni ufficiali indicano ancora oggi essere l’unico esecutore
dell’omicidio del Presidente americano.
Il progetto ha ottenuto il sostegno
della Playtone di Tom Hanks; Bill
Paxton vi parteciperà comre produttore; al momento
non è stata fissata una data di uscita, anche se appare
abbastanza scontato che il film sarà nelle sale in tempo per le
commemorazioni del 50 esimo anniversario dell’assassinio di
Kennedy, il prossimo 22 novembre.
A volte bisogna imboccare strade
alternative per arrivare al traguardo. Ne sa qualcosa Jake
McLaughlin che, dopo aver servito l’esercito degli Stati
Uniti, è diventata una star del cinema e della televisione.
Scopriamo insieme oggi
tutto quello che c’è da sapere su Jake McLaughlin
e la sua incredibile carriera.
Jake McLaughlin film: da soldato
ad attore
10. Nato il 7
ottobre del 1982 a Paradise, nella Contea di Mono, in California,
Stati Uniti, Jacob Adam McLaughlin, detto Jake,
intraprende la carriera d’attore un po’ più tardi rispetto ai suoi
colleghi. Prima di pensare alla recitazione, infatti, Jake decide
di arruolarsi nell’esercito americano e nel 2003 viene mandato a
combattere in Iraq. Nonostante le ferite riportate in guerra,
riesce a tornare a casa e si trasferisce a Chico, sempre in
California.
9. Il rientro per
Jake non è facile. Oltre a dover curare le sue ferite di guerra,
fisiche ed emotive, McLaughlin deve anche riadattarsi a una normale
routine da civile e pensare al futuro. In questo periodo lavora
come guardia di sicurezza e nel frattempo studia
per diventare attore.
8. Dopo aver
interpretato ruoli marginali in piccole produzioni, nel 2007
finalmente arriva il suo primo ruolo in una produzione
internazionale. Si tratta del film Nella Valle di
Elah, diretto da Paul Haggis.
Hank Deerfield (Tommy Lee
Jones), ex marine in pensione, riceve una telefonata
sconvolgente; suo figlio, tornato dalla guerra in Iraq, è scomparso
e nessuno sa dove sia finito. Iniziano quindi delle convulse
indagini delle forze dell’ordine e dell’investigatore Emiy Sanders
per scoprire cosa sia successo.
Nonostante McLaughlin interpreti un
ruolo minore nel film di Haggis, l’attore ha la possibilità di
confrontarsi con un set decisamente più impegnativo e con attori
del calibro di Tommy Lee
Jones, Charlize
Theron, Susan
Sarandon e James
Franco.
L’ultimo film girato da McLaughlin
s’intitola Home e purtroppo il progetto pare sia
ancora fermo in post-produzione a causa dell’epidemia di Corona
Virus.
Jake McLaughlin serie tv
Jake McLaughlin in Crash – Fonte: IMDB
6. Parallelamente
alla sua carriera nel cinema, Jake McLaughlin coltiva anche il suo
potenziale per la tv. Nei primi anni della sua carriera, lo vediamo
con piccoli ruoli o semplici ‘comparsate’ in serie tv molto famose
come CSI – Scena del crimine (2007), The
Unit (2007), CSI: Miami (2008),
Leverage – Consulenze illegali (2008),
Heroes (2009), Cold Case – Delitti
irrisolti (2009) e Criminal
Minds (2008).
5. Nel 2009, però,
arriva finalmente per Jake un progetto molto importante per il
piccolo schermo. Quell’anno, infatti, l’attore viene scelto per il
cast della nuova serie prodotta da Starz Entertainment dal titolo
Crash, basata sull’omonimo film del 2004 diretto
da Paul Haggis e vincitore del Premio Oscar.
La serie è ambientata a Los Angeles
e segue le vicende di molteplici personaggi, che cercano di andare
avanti in un mondo che corre troppo veloce. C’è uno spietato
discografico, un poliziotto dalla complicata vita sentimentale, un
immigrato sudamericano irregolare, un’aspirante attrice in cerca di
fortuna e un detective dal temperamento violento.
Crash è andata in
onda per due stagioni, dal 2009 al 2010 ed è stata purtroppo
cancellata a causa della morte di Dennid
Hopper, protagonista della serie.
4. Dopo la
chiusura improvvisa di Crash, Jake continua la sua scalata
televisiva un passo alla volta. In questi anni partecipa a serie
come NCIS: Los Angeles (2010), Grey’s
Anatomy (2010), The
Mentalist (2011) In Plain Sight – Protezione
testimoni (2011), Believe (2014),
Scorpion (2014) e
Quantico
(2015).
Una delle comparsate più famose è
senza dubbio quella di Jake McLaughlin in Grey’s
Anatomy. L’attore ha infatti interpretato un ruolo di
Aaron Karev, fratello di Alex Karev
(Justin
Chambers), nella puntata 6×19 dal
titolo “Sympathy for the Parents“.
3. Ma il vero
successo televisivo per Jake McLaughlin arriva nel 2015 quando
viene scelto come co-protagonista per la nuova serie spy-crime
della ABC dal titolo
Quantico.
La serie racconta la storia di Alex
Parrish (Priyanka Chopra
Jonas), una delle nuove reclute dell’FBI che comincia
la formazione a Quantico. Ognuno di essi sembra avere delle
capacità differenti ma nessuno è speciale come Alex, forse solo
Ryan Booth (Jake McLaughlin). Ex agente della CIA
reclutato da Liam O’Connor (Josh Hopkins) per
lavorare sotto copertura, Ryan finisce al mescolare la sua vita
privata a quella professionale, mettendo a rischio l’intera
operazione. Azione, segreti e colpi di scena, vi terranno col fiato
sospeso…
La serie è andata in onda per 3
stagioni e 57 episodi, dal 2005 al 2018.
Jake McLaughlin moglie e
figli
2. La vita privata
di Jake è abbastanza noiosa secondo gli standard della Hollywood di
oggi. L’attore infatti pare sia uno degli ultimi bravi ragazzi
rimasti in circolazione….beh non troppo in circolazione. Dal 2004
infatti Jake McLaughlin e Stephanie McLauglinsono ufficialmente sposati.
Non sappiamo molto del loro passato
e di come si siano conosciuto ma il loro è un amore vero e
profondo, che raramente si incontra al giorno d’oggi. La coppia,
ormai sposata da ben sedici anni, ha ben quattro figli, tre
femmine, Rowan, Reagan e Freya, e
un maschio, Logan.
Jake McLaughlin è su
Instagram
1. Se volete
essere costantemente aggiornati sulla vita personale e
professionale dell’attore, seguite il suo account ufficiale
Jake McLaughlin Instagram.
Nei primi anni duemila ha fatto
impazzire le ragazzine di tutto il mondo grazie alla serie
Greek per poi diventare il doppleganger
televisivo di Bradley
Cooper in Limitless.
Di chi stiamo parlando? Ma ovviamente di Jake
McDorman l’attore texano più adorabile di Hollywood e
dintorni.
Oggi scopriamo quindi insieme
tutto quello che c’è da sapere su Jake McDorman,
sulla vita privata e sulla sua entusiasmante carriera.
Jake McDorman film
10. Nato l’8
luglio del 1986 a Dallas, in Texas, Stati Uniti, Jake
McDorman sin da bambini mostra un particolare interesse
per il mondo dello spettacolo. Dopo aver fatto parte dei Boy Scouts
of American – una delle più grandi associazioni boy scout degli
Stati Uniti -, Jake abbandona l’associazione per cominciare a
studiare recitazione ai Dallas Young Actors
Studio. Una volta ottenuto il diploma, Jake si trasferisce a Los
Angeles per intraprendere la carriera d’attore.
9. E’ il 2005
quando McDormand, dopo una lunga gavetta, ottiene la sua prima
parte in un film. Si tratta di Echoes of
Innocence, diretto da Todd Sims, un
supernatural drama per teenagers che racconta la
storia di una ragazza tormentata da visioni proprio come Giovanna
d’Arco. Divisa tra due amori e con una madre schizofrenica
paranoide, Sarah potrà fare affidamento solo sulla sua fede per
superare tutte le avversità.
Dopo questa prima prova, superata a
pieni voti con il ruolo del co-protagonista maschile, Jake McDorman
continua la sua scalata verso l’olimpo hollywoodiano. Negli anni
successivi, continua con il cinema e ottiene alcuni piccoli ruoli
nei film Ragazze nel Pallone – Tutto o Niente
(2006), Die Hard – Vivere o Morire (2007) e
Aquamarine (2006).
Jake McDorman in Aquamarine
8. Uno dei film
più amati dagli adolescenti dei primi anni duemila è senza dubbio
Aquamarine, diretto da Elizabeth
Allen, con un giovanissimo Jake McDorman
al fianco di Emma Roberts, la cantante
JoJo e Sara Paxton.
Il film – liberamente ispirato
all’omonimo libro per bambini di Alice Hoffman –
racconta la storia di Claire (Emma
Roberts) e Hailey (JoJo), amiche per
la pelle che vivono i Florida e passano le loro giornate sulla
spiaggia, fantasticando sul bagnino Raymond (Jake
McDorman) per il quale entrambe hanno una cotta.
Purtroppo però, la madre di Hailey,
famosa biologa marina, ha deciso di accettare un nuovo importante
lavoro e di trasferirsi in Australia con la famiglia alla fine
dell’estate, costringendo così la figlia a cambiare scuola e a
lasciare i suoi amici in Florida. Questa notizia sconvolge Hailey
che teme, andando così lontano, di perdere la sua amicizia con
Claire.
Durante l’estate, dopo una tremenda
tempesta abbattutasi sulla Florida, le due amiche Hailey e Claire
incontrano una sirena, Aquamarine (Sara Paxton),
sulla spiagga e decidono di aiutarla in cambio di un desiderio. La
sirena, costretta da suo padre a un matrimonio marino combinato,
sogna invece di sposarsi per amore e con il bel Raymond. Nonostante
entrambe le ragazze abbiano una cotta per il bagnino, decidono di
aiutare Aquamarine a conquistare il cuore di Raymond e provare a
suo padre, il re Tritone, di poter vivere una vita da umana. Le
ragazze saranno quindi ricompensate con un desiderio, quello di una
promozione per la madre di Hailey a Bay Bridge, in Florida,
permettendo così alle amiche di restare unite.
Basato sull’omonima autobiografia
di Chris Kyle, il film di Clint Eastwood racconta della storia di
Chris Kyle (Bradley
Cooper), un cecchino particolarmente dotato del corpo
dei Navy Seal. Sposato con la bella Tanya (Sienna
Miller), dopo il durissimo addestramento, Chris viene
mandato in missione a Falluja, in Iraq, con il compito di
proteggere i suoi colleghi dagli attacchi dei terroristi.
Chris riesce nell’impresa ma un
particolare episodio lo lascia profondamente turbato. Il cecchino,
infatti, per proteggere i suoi è costretto a uccidere una mamma e
suoi figlio che stavano per attaccare i suoi commilitoni con una
granata. Il suo sangue freddo gli permette di salvare molti dei
suoi e Chris si guadagna il soprannome di Leggenda.
Nonostante in Iraq i terroristi
abbiano messo una taglia sulla sua testa, Chris continua il suo
lavoro e per ben quattro volte torna in guerra per mettere il suo
talento al servizio del suo paese. Missione dopo missione, Chris
continua a fare il suo lavoro, eliminado i nemici, proteggendo i
suoi compagni d’armi – come Ryan “Bombarda” Job (Jake
McDorman) – e consolidando la sua reputazione di cecchino.
Ma alla fine del suo quarto turno in Iraq, stanco di essere sempre
lontano da casa, da sua moglie Tanya e suo figlio Colton, Chris si
allontana dai Navy Seal.
Grazie alla sua dedizione al lavoro
e al suo incredibile sangue freddo, Chris Kyle diventa il cecchino
più letale della storia delle forze armate americane. Una volta
congedato, Chris prova a dare un nuovo senso dalla sua vita,
aiutando i reduci come lui a superare il trauma della guerra.
Jake McDorman in Lady Bird
6. Dopo il
successo ottenuto con American Sniper, Jake
McDorman continua la sua carriera con film Lady
Bird (2017), diretto da Greta
Gerwig, con Saoirse Ronan, e presentato al
Telluride Film Festival.
Il film racconta la storia di
Christine McPherson (Saoirse
Ronan), una ragazza che frequenta l’ultimo anno di un
liceo cattolico della periferia di Sacramento. Christine – che si
fa chiamare Lady Bird – vive con i suoi genitori, il fratello
adottivo e la ragazza di quest’ultimo; in famiglia non c’è armonia
e la ragazza non riesce ad andare d’accordo con i genitori che non
sanno più cosa fare.
Il sogno di Christine è quello di
lasciare Sacramento una volta finito il liceo e poter studiare in
una delle prestigiose università della costa est degli Stati Uniti.
La madre di Christine, Marion (Laurie Metcalf) non
vuole assolutamente che la figlia vada così lontano da casa in
un’università, inoltre, decisamente fuori dalla loro portata
economica. Nonostante il disappunto della madre e i piccoli drammi
dell’adolescenza, la piccola Lady Bird farà qualsiasi cosa pur di
riuscire a realizzare i proprio sogni e fuggire da quella realtà
provinciale che le sta fin troppo stretta.
In questo film – la cui storia è
liberamente tratta dalla vita della stessa Greta Gerwig –
Jake McDorman intepreta un ruolo secondario ma non
per questo meno importante. In un’intervista a Dujour,
l’attore ha dichiarato di sentirsi molto vicino al personaggio di
Lady
Bird e alla stessa regista.
“Dal momento in cui ho letto lo
scrip ho capito che era qualcosa di speciale […] La mia generazione
e quella di Greta erano alla disperata ricerca di un’identità e
volevano essere parte di qualcosa di grande”. [fonte:
Dujour]
Jake McDorman serie tv
5. Parallelamente
alla sua carriera cinematografica, Jake McDorman
comincia la sua scalata anche sul piccolo schermo. Nei primi anni
duemila, infatti, vediamo l’attore texano impegnato con ruoli
minori o comparsate in alcune delle più famose serie tv dell’epoca.
Tra queste ricordiamo Run of The House (2003),
Give Me Five (2004-2005), CSI:
Miami (2006), Cold Case – Delitti
Irrisolti (2007) e molti altri ancora.
Tra le comparsate più famose
ricordiamo quella di Jake McDorman in Dr. House –
Medical Divisione. L’attore ha preso parte
all’episodio 2×16, dal titolo
Safe (in italiano Al Sicuro), andato in onda nel
2006. In questa puntata Melinda (Michelle
Trachtenberg), dopo aver subito sei mesi prima un
trapianto di cuore, viene portata in ospedale in preda a un
violento shock anafilattico. Nonostante sia tenuta in una camera
quasi sterile e controllata a vista dalla madre, Melinda continua
ad avere queste crisi ed è compito di House e del suo team
scoprirne la causa prima che sia troppo tardi.
Nell’episodio 2×16
Safe, Jack McDorman interpreta il ruolo
di Dan, il fidanzato di Melinda che si intrufola
di notte nella stanza della ragazza, rinchiusa in casa dalla madre.
Sarà proprio grazie ai racconti delle scappatelle notturne dei due
ragazzi che i medici di Melinda riusciranno ad arrivare a un
diagnosi.
Jake McDorman in Greek – La
Confraternita
4. A lanciare il
talento televisivo di Jake McDorman è sicuramente
la serie tv Greek – La Confraternita, andata in
onda dal 2007 al 2011 per 4 stagioni e 74 episodi. La serie,
trasmessa dalla ABC Family e da b, racconta delle
vicende di una matricola che sogna di entrare a far parte di una
famosa confraternita studentesca.
Rusty Cartwright (Jacob
Zachar) è al suo primo anno alla Cyprus-Rodhes University,
lo stesso college frequentato da sua sorella maggiore Casey
(Spencer Grammar), decisa a tenere il fratello
alla larga per non rovinare la sua reputazione. Mentre Casey,
infatti, è estremamente popolare, Rusty è il tipico secchione a cui
tutti stanno alla larga, compresa sua sorella il lizza per la
carica di presidente della sua confraternita, la ZBZ (Zeta Beta
Zeta).
Convinto di aiutare la sua
fidanzata Casey, Evan Chambers (Jake McDorman),
presidente della ΩΧΔ (Omega Chi Delta), offre un posto a Rusty che
però il ragazzo rifiuta. Durante le sue prime settimane al campus,
infatti, Rusty scopre che Evan tradisce sua sorella Casey
regolarmente ed è deciso a smascherare il suo gioco.
A salvare il destino di Rusty al
campus ci pensa Cappie (Scott Michael Foster), ex
ragazzo di Casey nonché presidente della ΚΤΓ (Kappa Tau Gamma), una
delle confraternite più pazze del college. Cappie offre a Rusty un
posto nella Kappa Tau con l’intento di aiutare il ragazzo ad
ambientarsi al college e di riavvicinarsi così a Casey.
Jake McDorman in Shameless
3. La carriera
televisiva di Jake prosegue con un’altra grande serie tv, diventata
un cult della televisione americana. Nel 2013 l’attore viene
‘castato’ per un ruolo secondario nella famosa serie
Shameless,
ideata da Paul Abbott.
La serie, racconta della vita di
una sfortunata famiglia di un quartiere malfamato di Chicago. I
Gallagher sono una famiglia molto povera e disfunzionale che
combatte tutti i giorni con miseria, alcolismo e tossicodipendenza.
A capo dei Gallagher c’è Frank (William H. Macy),
drogato e alcolizzato, e che passa la maggior parte del suo tempo a
ubriacarsi ni bar invece di occuparsi dei suoi sei figli.
Jake McDorman in
Shameless interpreta
Mark Pratt,
capo di Fiona (Emmy
Rossum) e suo fidanzato nella terza stagione della
serie. Il personaggio di Mark Pratt compare in un arco di dieci
episodi, andati in onda dal 2013 al 2014, dalla 3×09 “Frank
the Plumber” alla 4×06 “Iron City”.
Jake McDorman in Limitless
2. A due anni da
Shameless, Jake torna in tv ma stavolta con una serie che
lo vede finalmente nei panni del protagonista. Stiamo parlando
della serie Limitless,
ideata da Craig Sweeny per la CBS
e tratta dal romanzo Territori Oscuri di
Alan Glynn.
La serie – considerata come un
sequel dell’omonimo film del 2011 con
Bradley
Cooper – racconta la storia di Bryan Finch
(Jake McDorman), un ragazzo ordinario che sviluppa
capacità straordinarie. Dopo aver vissuto i primi trent’anni della
sua vita da mediocre, fallendo in ogni cosa, per Bryan arriva
finalmente la svolta. Un suo vecchio amico di scuola, incontrato
per caso per strada, lo introduce a una nuova sostanza stupefacente
chiamata NZT.
Questa droga, a differenza delle
altre, ha il potere di sovrastimolare il cervello umano aumentando
le capacità intellettive della persona che la assume. In poche
parole, basta una semplice pillola trasparente di NZT per diventare
la persona più intelligente al mondo. Ma come spesso accade, c’è
sempre un lato negativo. Gli effetti collaterali di questa droga
sono devastanti per il corpo umano che non può assumerla in eterno
senza deteriorarsi lentamente.
Durante la sua prima esperienza con
l’NZT, Bryan resta coinvolto in un’indagine dell’FBI ma, grazie
all’aiuto dell’agente Rebecca Harris (Jennifer
Carpenter), viene presto scagionato. I federali quindi
decidono di assumere Bryan come consulente a patto che continui a
utilizzare quella droga e metta le sue capacità al servizio della
legge.
La serie, nonostante il suo
incredibile protagonista e i camei di Bradley
Cooper, è stata purtroppo cancellata dalla CBS dopo
una sola stagione di 22 episodi.
Jake McDorman Instagram
1. Grazie ai suoi
ultimi ruoli in serie tv e film di successo, Jake
McDorman oggi sembra essere al lavoro su nuovi
interessanti progetti che dovrebbero arrivare a partire dal
prossimo anno.
Tra questi il più importante è
sicuramente The Right
Stuff (in italiano Talenti Spaziali),
serie tv prodotta da Disney e National
Geographic. Ispirata all’omonimo libro del 1979 di
Tom Wolfe, la serie racconta la storia degli
astronauti selezionati dalla NASA nel 1960 per
partecipare al Progetto Mercury.
Il progetto
Mercury è stato il primo programma di volo spaziale umano
degli Stati Uniti, dal 1958 al 1963. L’obiettivo di questo
programma era di lanciare per la prima volta l’uomo in orbita
attorno alla Terra e riportarlo in sicurezza, prima dell’Unione
Sovietica. Il gruppo di astronauti, chiamato Mercury Seven, era
formato da Scott Carpenter, Gordon Cooper, John
Glenn, Gus Grissom, Wally Schirra, Alan
Shepard e Deke Slayton.
La serie ripercorre tutte le tappe
della missione della NASA e vanta nel suo cast, oltre a
Jake McDorman, anche Patrick J.
Adams, James Lafferty, Aaron
Staton, Colin
O’Donoghue e molti altri ancora. The Right
Stuff (Talenti Spaziali) sarà disponibile a partire
dal 9 ottobre 2020 solo sulla piattaforma streaming di
Disney Plus.
Se volete essere sempre informati
sulla vita privata e professionale di Jake
McDorman, vi consigliamo di seguire il suo
account Instagram, costantemente in
aggiornamento.
La madre di Jake
Lloyd, interprete del piccolo Anakin Skywalker in Star
Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, ha parlato della lotta
di suo figlio con la salute mentale, 25 anni dopo il film. Lisa
Lloyd ha rivelato la storia completa della lotta di suo figlio
contro la malattia mentale e ha sfatato le voci secondo cui la
responsabilità della malattia del figlio sia una fan base tossica
del franchise.
Parlando con Scripps News, Lisa
Lloyd ha spiegato che a suo figlio è stata diagnosticata
la schizofrenia. “Sarebbe successo comunque“, insiste, e
spiega che c’è un cosa di schizofrenia da parte della famiglia del
padre biologico. Non incolpa affatto Star Wars e insiste nel dire
che la reazione negativa contro i prequel non ha avuto alcun
effetto su suo figlio, spiegando che ha protetto il figlio dai
commenti negativi.
Secondo Lisa Lloyd,
i primi sintomi di questa malattia si sviluppano durante il liceo.
Suo figlio ha iniziato a parlare di “realtà” e non riusciva a
distinguerla dalla fantasia. Inizialmente con diagnosi di disturbo
bipolare, Jake Lloyd si iscrisse per un breve
periodo al Columbia College di Chicago dal 2007. “Perse molte
lezioni e mi diceva che la gente lo seguiva”, ricorda la madre
di Jake. Ha lasciato il college nel marzo 2008 per vivere con sua
madre e alla fine gli è stata diagnosticata una “schizofrenia
paranoica“.
Come nota Scripps News,
l’American Psychiatric Association ora usa il semplice termine
generico “schizofrenia”. I sintomi della schizofrenia includono
deliri, allucinazioni, linguaggio disorganizzato e mancanza di
motivazione. Tragicamente, la schizofrenia significa anche che
molti pazienti rimangono inconsapevoli dei propri sintomi; questo
ha portato Jake a volte a smettere di prendere le medicine. Nel
2015 è stato arrestato dopo un inseguimento automobilistico in più
contee con la polizia. Jake avrebbe trascorso 10 mesi in prigione,
senza accesso alle sue medicine.
La signora Lloyd ha parlato anche di
un crollo psicotico nel 2023. Suo figlio ha semplicemente spento la
macchina in mezzo a tre corsie di traffico; sul posto è intervenuta
la polizia. “La polizia è arrivata e ha posto alcune domande a
Jake”, ricorda Lisa Lloyd. “Stava parlando con loro, ma
niente di tutto ciò aveva senso. Le sue erano parole molto
confuse.” Jake è stato ricoverato in ospedale e trasferito in
una struttura di riabilitazione per la salute mentale un paio di
mesi dopo.
Nonostante la tragicità della
storia, l’intervista di Lisa Lloyd termina con una
nota ottimistica. Secondo lei, Jake sta molto meglio di quanto si
aspettasse, e ora è in grado di socializzare e persino di guardare
di nuovo i film; in precedenza gli mancava la concentrazione.
“Ama tutte le novità di Star Wars“, osserva Lisa e rivela
di aver recentemente guardato Ahsoka. Gli ha persino regalato una
action figure di Ahsoka Tano, il Jedi Padawan di Anakin Skywalker,
come regalo di compleanno.