La Sony Pictures Italia ha diffuso il
trailer italiano ufficiale di Sausage
Party, il nuovo film d’aimazione destinato a un
pubblico di adulti. Eccolo di seguito:
La pellicola, parodia dei film Pixar
e Walt Disney, ha ricevuto la classificazione “R” (vietato ai
minori di 17 anni non accompagnati da un adulto) dalla Motion
Picture Association of America per contenuti esplicitamente
sessuali e linguaggio scurrile.
Sausage
Party è ideato da Seth
Rogen e Evan Goldberg con l’aggiunta di
Jonah Hill. I doppiatori principali
saranno lo stesso Seth Rogen, Jonah Hill e James
Francomentre il supporting cast sarà formato da
Michael Cera, Kristen Wiig, Edward Norton, Nick Roll e
David Krumholtz.
La storia ruoterà intorno al viaggio
di una salsiccia caduta dal carrello della spesa che inizierà
un’avventura per tornare dai suoi amici in tempo per il 4
luglio.
Il film, prodotto da Sony Pictures,
dovrebbe uscire in sala per ottobre 2015.
I piccoli di Piovanello, o
Sandpiper bird in inglese – e da qui il nome della
protagonista del corto, Piper – sono dei batuffoli
di piume bianche che a mala pena si reggono sulle esili e
affusolate zampette.
La piumosa protagonista Piper,
aiutata da una mamma amorevole e incoraggiante, comincia a prendere
dimestichezza con l’ambiente della battigia marina e con le sue
insidie.
Visivamente splendido, la computer
grafica di cui si avvale il corto è impressionante ed
impareggiabile, tale da rendere la spuma del mare e la sabbia ad un
livello di realismo mai raggiunto prima.
La breve storia è toccante e
divertente, raggiungendo un lirismo poetico che – se mai ce e fosse
stato bisogno – conferma le immense capacità espressive della
Disney Pixar.
Emily Bett
Rickards è la protagonista del nuovo photoshoot
di NKD Magazine. La Richards è
co-protagonista della serie Arrow, in cui
interpreta Felicity, fiamma del protagonista
Oliver (Stephen Amell), al momento, alla luce degli aventi dalla
quarta stagione dello show, in crisi di coppia. Ecco gli scatti
di Emily Bett Rickards.
L’ultima apparizione
cinematografica di Emily Bett Rickards è quella di
Brooklyn, al
fianco di Saoirse Ronan. Si tratta anche
dell’esperienza più importante per l’attrice sul grande schermo,
che rivedremo intanto in tv in Arrow 5 e che però
vedremo il prossimo anno nel horror Slumber.
È risaputo che i Marvel
Studios non lasciano nulla al caso e nella creazione
del loro Universo Condiviso hanno saldato una storia all’altra
attraverso indizi e riferimenti continui. In particolare, gli
sceneggiatori di Captain America Civil Warhanno dichiarato che il conflitto tra Tony e
Steve, che nel film è reso palese, è presentato già in
Agent Carter, serie tv con protagonista
Hayley Atwell, nel finale di
stagione.
Alla fine dell’ultima puntata gli
sceneggiatori si sono accertati che Howard Stark
dicesse qualcosa di simile a “Steve è stato la mia creazione
migliore”, frase che avrebbe dovuto, nel tempo, arrivare alle
orecchie di Tony e seminare in lui il malanimo nel confronti
dell’ignaro Steve. Il rapporto conflittuale è stato in realtà
sempre accennato a partire da Avengers,
dove Tony racconta a Steve cosa pensasse di lui suo padre Howard,
ma mai esplorato fino in fondo come in Civil
War, con le implicazioni del caso.
Leggi la nostra recensione di Captain America Civil
War
Sinossi: Captain America Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città di Lagos,
in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale
che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a
gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio
d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del
team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo
stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio
avversario.
Ricordiamo che Captain America: Civil
Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank
Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
War è arrivatonelle
sale italiane il 4 maggio 2016.
L’edizione Blu-Ray di
X-Men Apocalypse ci riserva ancora tante
sorprese, come quella con protagonista Jean Grey
(qui), e di seguito potete vedere altre scene
tagliate dal montaggio finale, disponibili invece nella versone
Home Video.
Con Bryan Singeralla regia e allo
script, in Apocalypsetornerà
anche Simon
Kinberga scrivere la
sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer,
Kinberg, Michael
Dougherty e Dan Harris.
Inoltre ci sono anche già i
primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà
ambientato una decina di anni dopo Giorni di un
Futuro Passatoe rappresenta un passo successivo
nella storia. L’aver alterato la storia
nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili e
incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles
(James McAvoy), Erik/Magneto
(Michael Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer Lawrence) e Hank/Bestia
(Nicholas Hoult) saranno raggiunti da
Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere
contro il formidabile menico, una antica e potente forza,
determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella
storia dell’umanità. Oscar Isaac è stato scelto per interpretare
Apocalisse. Al cast si aggiungono anche Sophie Turner(Jean
Grey), Tye
Sheridan(Ciclope), Alexandra
Shipp (Tempesta),Kodi
Smit-McPhee(Nightcrawler), Lana
Condor(Jubilee), Olivia
Munn (Psylocke).
X-Men
Apocalypse è arrivato il 18 maggio 2016 nelle sale
italiane.
Non sappiamo quale sarà il ruolo di
Sam Wilson/Falcon nella “successione di Cap” dopo
gli eventi di Captain America Civil War
al cinema, intanto ricordiamo che nei fumetti è lui a imbracciare
lo scudo appartenuto a Steve Rogers. Di seguito
una fan-art di aikoaiham che ha
immaginato Wilson come erede:
Leggi la nostra recensione di Captain America Civil
War
Sinossi: Captain America Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città di Lagos,
in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale
che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a
gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio
d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del
team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo
stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio
avversario.
Ricordiamo che Captain America: Civil
Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank
Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
War è arrivatonelle
sale italiane il 4 maggio 2016.
Tom Holland ha condiviso via Instagram un nuovo breve video dal set di
Spider-Man Homecoming in cui vediamo
l’attore, in tuta da mo-cap, effettuare qualche acrobazie e
volteggio nella creazione digitale del nuovo Spidy.
Un video pubblicato da ✌️ (@tomholland2013) in data:
[nggallery id=2811]
Sinossi: “Un giovane Peter
Parker / Spider-Man (Tom Holland), che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Civil War, comicnia ad esplorare la sua nuova identità
nei panni del tessi ragnatele in Spider-Man Homecoming”.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà
invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin
Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal
Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J.
Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth Choi.
Il film racconterà la storia di un
Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al
cinema 7 Luglio 2017. Secondo alcune anticipazioni rivelate da
Kevin Feige,
nel film dovrebbe apparire Adrian Toomes,
noto per essere il cattivo Vulture, villain che ha debuttato nel
fumetto del 1963 “The Amazing Spider-Man”#2. Prodotto
dai Marvel Studios, il film
sarà distribuito da Sony Pictures.
Ecco un nuovo concept di
Tempesta (Alexandra Shipp) in X-Men
Apocalypse che mostra la potente mutante in un look
molto accurato rispetto all’originale dei fumetti. Potete vedere
l’artwork a seguire:
Con Bryan Singeralla regia e allo
script, in Apocalypsetornerà
anche Simon
Kinberga scrivere la
sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer,
Kinberg, Michael
Dougherty e Dan Harris.
Inoltre ci sono anche già i
primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà
ambientato una decina di anni dopo Giorni di un
Futuro Passatoe rappresenta un passo successivo
nella storia. L’aver alterato la storia
nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili e
incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles
(James McAvoy), Erik/Magneto
(Michael Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer Lawrence) e Hank/Bestia
(Nicholas Hoult) saranno raggiunti da
Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere
contro il formidabile menico, una antica e potente forza,
determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella
storia dell’umanità. Oscar Isaac è stato scelto per interpretare
Apocalisse. Al cast si aggiungono anche Sophie Turner(Jean
Grey), Tye
Sheridan(Ciclope), Alexandra
Shipp (Tempesta),Kodi
Smit-McPhee(Nightcrawler), Lana
Condor(Jubilee), Olivia
Munn (Psylocke).
X-Men
Apocalypse è arrivato il 18 maggio 2016 nelle sale
italiane.
Avevamo già riportato che in
Tartarughe Ninja Furoi dall’Ombra c’era
una scena, tagliata dal montaggio finale, che ritraeva Megan Fox con
Judith Hoag, l’originale April
O’Neal. Adesso abbiamo la possibilità di vedere la scena
in questione.
Eccola:
[nggallery id=1627]
La Platinum Dunes di
Michael Bay, Brad Fuller e
Andrew Form tornerà a produrre il sequel, che avrà
uno script realizzato ancora dagli sceneggiatori Josh
Appelbaum e André
Nemec.Megan
Fox riprende il suo ruolo di April O’Neil insieme a
William Fichtner come Eric Sacks. Il film
originale aveva tra i protagonisti anche Will Arnett,
Alan Ritchson, Jeremy Howard, Pete Ploszek, Noel Fisher, Danny
Woodburn, Johnny Knoxville e Tony
Shalhoub. Ha incassato più di 477 milioni dollari al box
office in tutto il mondo.
Bebop e Rocksteady faranno il loro
debutto al cinema in questo nuovo adattamento e con loro ci sarà
anche di Krang nei panni dell’antagonista.
Trama: Michelangelo, Donatello,
Leonardo, Raffaello tornano al cinema per combattere il più cattivo
dei cattivi, al fianco di April O’Neil, Vern Fenwick e di un nuovo
arrivato: il vigilante mascherato da gocatore di hockey Casey
Jones. Dopo la sua fuga il supercriminale Shredder unisce le
proprie forze allo scienziato pazzo Baxter Stockman e ai due
sciocchi scagnozzi, Bebop e Rocksteady, per scatenare un piano
diabolico alla conquista del mondo. Quando le tartarughe si
preparano ad affrontare Shredder e il suo nuovo team, si trovano di
fronte ad un male ancora più grande ma con simili intenzioni: il
famigerato Krang.
Tartarughe Ninja Fuori
dall’Ombra è previsto in uscita il 7 luglio 2016.
JK Simmons, che si
è ritagliato un cameo nel magnifico La La Land di
Damien Chazelle visto a Venezia 73, ha parlato a
ET del suo prossimo ruolo importante, quello di
Jim Gordon in Justice League. I fan
dell’attore però sono avvertiti, quello del Commissario alleato di
Batman sarà soltanto un piccolo ruolo, per
introdurre il personaggio.
“(Lavorerò) Principalmente con
Ben. In questo primo episodio della Justice League, il Commissario
Gordon non ha una parte perticolarmente grande. Lo introduciamo
come personaggio e lo vediamo interagire prevalentemente con
Batman, e con molti dei componenti della Justice League.”
In merito a Zack
Snyder, regista del film, JK Simmons ha
aggiunto: “Con Zack il set è molto divertente. Chiaramente
l’ambiente è molto diverso da quanto giri un film così grande
rispetto al set di un film più piccolo. Ma alla fine è il regista a
stabilire il tono del film, e Zack è gentile, intelligente,
competente e divertente e non pesa passare 12 ore al giorno con
lui.”
Simmons ha inoltre confermato che le sue
riprese sono terminate: “La mia parte è fatta. Abbiamo girato
per gran parte del 2016 e alcuni supereroi sono ancora a lavoro a
Londra, ma io sono tornato dalla mia famiglia.”
[nggallery
id=2813]
Sinossi: Alimentato dalla sua
fede verso l’umanità, restaurata e ispirata dall’atto altruistico
di Superman, Bruce Wayne chiede l’aiuto all’alleata, Diana Prince,
per affrontare un nemico ancora più grande. Insieme, Batman e
Wonder Woman lavoreranno velocemente per trovare
e reclutare una squadra di metaumani per controbattere questa
grande minaccia che li attende. Ma nonostante la formazione di
una squadra di eroi senza precedenti composta da Batman,
Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e The
Flash potrebbe già essere troppo tardi per salvare il
pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.
Justice
League sarà diretto ancora una volta da Zack
Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film
vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben Affleck
stesso.
Tutte le news sul mondo dei film
della DC COMICS
nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.
In La ragazza del
mondo Giulia e la sua famiglia fanno parte dei testimoni
di Geova. La sua è una vita rigorosa, fatta di regole rigide che la
costringono in un ambiente limitato, anche se protetto. Libero è
appena uscito dal carcere, non conosce altri modi di guadagnarsi da
vivere che non implichino l’infrazione di qualche regola. La madre
di Libero pensa che forse qualche dio potrà aiutare suo figlio a
trovare la retta via, e accetta gli incontri di lettura della
Bibbia di Giulia. Libero e Giulia sono inevitabilmente attratti
l’uno dall’altra e ciò non può che complicare le loro vite.
In tempi in cui l’estremismo
religioso fa molto parlare di sé, La ragazza del
mondo di Marco Danieli, prodotto dalla
Scuola Nazionale di cinema, analizza anche come la troppa fede, ma
anche la sua totale assenza possa essere autolesionistica, e non
portare all’amore, ma al suo esatto .opposto. Libero, nonostante il
nome, fa di tutto per non essere tale, Giulia ha scelto una strada
che la porta a scontrarsi con la realtà in cui vive, quella che i
suoi “consociati” chiamano il Mondo, dando a questa parola una
connotazione negativa, che si identifica con le sue
tentazioni e nega tutte le possibilità positive.
Quella che sembra una corruzione di
un’anima pura è invece un percorso per far capire alla
protagonista che l’unica persona che le possa dire dove andare e
cosa fare è lei stessa, non la famiglia, non il
fidanzato. Michele
Riondino, nei panni di Libero, offre un’intensa
interpretazione del ragazzo perduto, e Sara
Serraiocco, alla seconda prova da protagonista dopo Cloro,
si conferma una buona nuova interprete.
Al cast si aggiunge anche
Pippo Delbono, che dà al capo spirituale della
comunità a cui appartiene Giulia un aspetto autoritario ma anche, e
questo emerge in uno dei colloqui con la ragazza, dotato di una
discreta dose di morbosità. Il regista Marco
Danieli, diplomato presso il Centro Sperimentale di
cinematografia è già autore di diversi cortometraggi selezionati ad
esempio al Tau Film Festival di Tel Aviv, mentre esordisce con
questo titolo alla regia di un lungometraggio. La
ragazza del mondo è stato presentato al Festival di Venezia nell’ambito delle
Giornate degli autori.
L’ottavo Mouse
d’Oro – il premio dei siti di cinema – assegnato alla
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a
Jackie di Pablo Larraín, votato il
miglior film del Concorso dai collaboratori degli oltre 80 siti di
cinema che compongono la giuria, mentre il Mouse
d’Argento al miglior film fuori della competizione va ad
Austerlitz di Sergei Loznitsa.
In passato il Mouse d’oro ha
premiato grandi maestri internazionali (William Friedkin, Frederick
Wiseman, Todd Solondz, Leos Carax), importanti autori del presente
(Kim Ki Duk, Tsai Ming Liang, David Fincher, Peter Greenway),
documentari (The Look of Silence di Joshua Oppenheimer) grande cinema popolare
(Philomena, Il caso Spotlight, Her) e
anche serie tv (Oliver Kitteridge).
La tradizione continua anche con due
riconoscimenti che seguono tradizione e innovazione. Jackie di
Pablo Larraín continua il percorso di ricerca
dell’autore su forma cinema, dinamiche del potere e scarto tra
pubblico e privato. Jackie ha conquistato
una media di 8,16, tallonato a brevissima distanza
da Ang babaeng humayo (The Woman Who
Left) di Lav Diaz (media voto 8,14). Tra i film fuori
dal concorso ufficiale la preferenza della giuria va al potente
documentario Austerlitz di Sergei
Loznitsa (8,35) seguito a poca distanza da un altro doc, musicale e
in 3D: One More Time With Feelings di
Andrew Dominik sulla registrazione del nuovo album di Nick Cave and
the Bad Seeds.
Nato nel 2009 su idea di Hideout.it,
il premio Mouse d’Oro è cresciuto nel corso degli
anni, arrivando a coinvolgere una giuria sempre più numerosa e
variegata per un totale di 81 siti italiani di cinema e oltre 150
giurati.
Il premio, nato per dare visibilità
ai siti di cinema, è diventato un vero e proprio circuito di
webzine, redazioni e blog che si occupano di informazione, critica
e servizi cinematografici. Un insieme di punti di vista e
voci differenti, che attraverso il Mouse d’Oro
“mediano” le loro preferenze, identificando film capaci di mettere
d’accordo le diverse anime di un luogo vasto come il web. Un vero e
proprio termometro che misura i gusti e le preferenze del pubblico
interessato al cinema.
I giurati singoli esprimono un voto
numerico da 1 a 10 per tutti i film presenti al Festival. La
classifica viene stilata calcolando la media per sito di
appartenenza che va quindi a formare il voto definitivo.
Dopo avervi concesso
un’anticipazione dello Shockerdi Spider-Man
Homecoming vi proponiamo alcune immagini che
vedo Tom Holland impegnato sul set in
compagnia di Jacob Batalon che per
l’occasione interpreterà Ned Leeds.
Sinossi: “Un giovane Peter
Parker / Spider-Man (Tom Holland), che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Civil War, comicnia ad esplorare la sua nuova identità
nei panni del tessi ragnatele in Spider-Man Homecoming”.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà
invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis
Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg
Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth Choi.
Il film racconterà la storia di un
Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al
cinema 7 Luglio 2017. Secondo alcune anticipazioni rivelate da
Kevin Feige,
nel film dovrebbe apparire Adrian Toomes,
noto per essere il cattivo Vulture, villain che ha debuttato nel
fumetto del 1963 “The Amazing Spider-Man”#2. Prodotto
dai Marvel Studios, il film
sarà distribuito da Sony Pictures.
Rogue One A Star
Wars Story giungerà nei cinema nostrani il
prossimo 14 dicembre e, come è risaputo, narrerà gli avvenimenti
che porteranno al furto, da parte dei ribelli, dei piani della
Morte Nera.
In virtù della timeline in cui
il film ha luogo, per l’occasione, assisteremo ad un ritorno
d’eccezione, quello di Darth Vader,
personaggio che sicuramente spicca fra le nuove immagini
pubblicitarie apparse in rete negli ultimi giorni.
Rogue One A Star Wars
Story: Darth Vader nelnuovo trailer ufficiale
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue
One a Star Wars Story è un film prequel ambientato
negli anni tra La Vendetta dei Sithe
Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è
prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del
film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Rizz Ahmed, Diego
Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars.
Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia
tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo
sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di
nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Continua la campagna promozionale a
sostegno di Blair Witch, film evento
che, a distanza di 17 anni, farà da sequel all’ormai
iconico The Blair Witch Project.
Al fine di tenere alta l’attenzione
del pubblico nei confronti della pellicola diretta
da Adam Wingard sono stati rilasciati in
rete tre nuovi ed inquietanti video che ci catapultano, nuovamente,
nelle atmosfere tipiche della serie.
Blair Witch: trailer italiano del sequel di
The Blair Witch Project
La pellicola uscirà il 16
settembre negli USA e il 21 settembre in Italia. Protagonisti James
Allen McCune (Shameless), Callie Hernandez
(From Dusk Till Dawn: The Series),
Brandon Scott, Valorie Curry (The
Following), Corbin Reid e Wes Robinson.
Un gruppo di studenti universitari
si avventura nella foresta di Black Hills, nel Maryland, per
cercare di svelare il mistero legato alla sparizione della sorella
di James Donahue, Heather, avvenuta 17 anni prima e che in molti
pensano sia collegata alla leggenda della Strega di Blair. Il
gruppo è inizialmente ottimista, soprattutto quando alcuni abitanti
del posto si offrono di guidarli nella foresta. Nel corso di una
notte infinita, però, i ragazzi iniziano a sentire intorno a loro
una presenza sinistra e lentamente si rendono conto che la leggenda
è molto più reale e inquietante di quanto potessero immaginare.
Blair Witch is è
diretto da Adam Wingard e scritto
da Simon Barrett.
The Blair Witch Project – Il
mistero della strega di Blair è un film del 1999 diretto da
Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez.
Realizzato da una coppia di
registi/autori esordienti, il film si colloca a metà strada tra il
genere documentaristico e l’horror, pur essendo un prodotto
autoriale che sfugge ad una classificazione semplicistica.
Preceduto da un’originale campagna pubblicitaria, il film ha
ottenuto molti consensi di pubblico e critica, nonché numerosi
riconoscimenti, tra cui il “Premio Giovani” per il miglior film
straniero al Festival
di Cannes 1999, nonché una menzione speciale al Festival di
Sitges del medesimo anno.
Nonostante sia ancora presto
per poter ammirare al cinema Guardians of the
Galaxy Vol. 2, sequel di uno dei cinecomics più apprezzati degli ultimi anni,
l’attenzione dei media è già focalizzata sul ruolo
che Chris Pratt e compagni rivestiranno
in Avengers Infinity War.
Interrogato a riguardo l’attore è
rimasto nel vago, senza potersi sbilanciare sui piani futuri dei
Marvel Studios, tuttavia l’attore ha
ammesso che, sebbene il personaggio non sarà presente
in Avengers Infinity War, avrebbe
interesse ad assistere ad uno .sul set tra Star
Lorde The
Punisher.
Qui di seguito il video con le
dichiarazioni di Chris Pratt.
In Guardians of the
Galaxy Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth
Debicki, Tommy Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova,
fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2),
Guardiani della Galassia Vol.
2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle
prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill.
Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan
verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico
Marvel continua ad
espandersi.
Indissolubilmente legato al
personaggio di Hulk è l’attore e culturista
statunitense Lou Ferrigno, protagonista
dell’indimenticabile serie trasmessa a cavallo tra gli anni ’70 ed
’80, nonché voce storica del personaggio anche
in Avengers ed Avengers
Age of Ultron.
Ebbene l’attore tornerà a doppiare
l’alter ego di Bruce Banner anche nell’atteso Thor
Ragnarok, terza pellicola della serie cinematografica
che vede protagonista Chris Hemsworth e
che, per l’occasione, accoglierà anche il personaggio interpretato
da Mark Ruffalo.
Le riprese di Thor
Ragnarok si svolgeranno fino al mese di ottobre; non
è escluso che la produzione continui fino alla fine
dell’anno. Vi ricordiamo che tutte le notizie sul mondo dei
supereroi al cinema targate Marvel Comics le trovate nel nostro
canale dedicato al Marvel Universe.
Thor
Ragnarok sarà diretto da Taika Waititi. Nel cast del film
Chris
Hemsworthsarà ancora Thor; Tom Hiddlestonil fratello
adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen
Actors Guild Award Idris Elba
sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar
SirAnthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si
annoverano il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine,Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum(Jurassic
Park, Independence Day:
Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star
Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno
del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come
Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà il suo
ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La 73ª edizione della Mostra internazionale d’arte
cinematografica si è svolta a Venezia dal 31 agosto al 10
settembre 2016; anche quest’anno è diretta da Alberto Barbera e
organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna è
l’attrice italiana Sonia Bergamasco. L’elenco dei film in programma
alla 73ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 28 luglio 2016 a Roma.
La giuria è presieduta dal regista britannico Sam Mendes.
La La Land di Damien Chazelle
è stato selezionato come film d’apertura della manifestazione.
La Giuria Ufficiale del Venice Days
Award presieduta da Bruce LaBruce ha assegnato, nell’ambito della
Selezione Ufficiale, il Premio Giornate degli Autori a:
THE WAR
SHOW di Andreas Dalsgaard e Obaidah Zytoon
La Giuria era composta dai giovani
europei del programma 28 Times Cinema, che ha decretato il film
vincitore con la seguente motivazione:
“The War Show ha provocato una
reazione fortissima da parte della giuria. Siamo rimasti
immediatamente colpiti dal significato e dall’urgenza del film,
apprezzandone al contempo l’approccio cinematografico coraggioso e
innovativo. Ci siamo chiesti se questo documentario straziante
dovesse essere considerato insieme al resto della selezione delle
Giornate degli Autori, composta da film di finzione, e abbiamo
convenuto che The War Show non solamente fa appello alla nostra
coscienza ma si distingue per i suoi meriti cinematografici, che lo
rendono un’opera autentica e straordinaria. The War Show è un film
di grande attualità che punta i riflettori su un conflitto tuttora
in corso troppo spesso ignorato o mal rappresentato dai media.
Crediamo fermamente che si tratti di un film che ciascuno di noi
dovrebbe vedere.”
Il Premio comprende un contributo in
denaro di 20.000 Euro che viene egualmente ripartito tra il regista
e il venditore internazionale del film, che si impegna a utilizzare
la cifra ricevuta per la promozione dell’opera.
PREMIO DEL PUBBLICO BNL
Promosso da BNL Gruppo BNP
Paribas
Pamilya
ordinaryo di Eduardo Roy Jr.
LABEL EUROPA
CINEMAS
SAMI BLOOD
di Amanda Kernell vince il premio assegnato da Label Europa Cinemas
come miglior film europeo delle Giornate degli Autori. Ricevendo
questo riconoscimento, il film beneficerà di un supporto
promozionale da Europa Cinemas e di una migliore visibilità grazie
all’incentivo finanziario per una rete di sale che lo
programmerà.
La Giuria ha attribuito il Premio
con la seguente motivazione:
“Questo film d’esordio è un
potente esempio di story-telling. Sguardo carico d’emozione sulla
ricerca dell’identità, il film introduce il pubblico alla storia
quasi sconosciuta del popolo dei Sami nel nord della Scandinavia.
Ma soprattutto Sami Blood celebra l’enorme coraggio di una ragazza
pronta a rischiare tutto per uscire dai limiti della propria
vita. Padroneggiando la materia cinematografica econ grandi performance, il regista riesce ad evitare i soliti
trucchi narrativi per consegnarci un film accattivante e originale,
capace di riecheggiare ben oltre i confini della
Scandinavia.”
PREMI
FEDEORA
La Giuria della Federazione dei
Critici Cinematografici Europei e del Mediterraneo ha assegnato i
seguenti premi ai film della Selezione Ufficiale delle Giornate
degli Autori:
Miglior film: THE ROAD
TO MANDALAY di Midi Z
Miglior regista esordiente:
Amanda Kernell per SAMI
BLOOD
Miglior attrice: Ashleigh
Cummings per HOUNDS OF LOVE
Miglior film europeo:
QUIT STARING AT MY PLATE di Hana
Jušić
PREMIO
LIZZANI
LA RAGAZZA DEL
MONDO diMarco Danieli
PREMIO FRANCESCO
PASINETTI – SNGCI
Miglior film:
INDIVISIBILI di Edoardo De Angelis
Miglior attore: Michele
Riondino per LA RAGAZZA DEL
MONDO di Marco Danieli
Miglior attrice: Sara
Serraiocco per LA RAGAZZA DEL
MONDO di Marco Danieli
Menzione speciale alle attrici
Angela e Marianna Fontana per
INDIVISIBILI di Edoardo De Angelis
Casey Affleck sarà
il protagonista e dirigerà il survival drama indipendente Light
of My Life, a partire da una sua
sceneggiatura.
Light
of My Life è incentrato su un padre e la sua
giovane figlia, rimasti intrappolati nel bosco. Non sono ancora
stati decisi i produttori.
Light Of My Life: Casey Affleck
alla regia
Il film di Casey
Affleck di Manchester by the Sea
sarà proiettato come Special Presentation il 13 settembre
presso il Toronto International Film Festival. Il film è
stato presentato al Sundance Film
Festival, dove è stato acquistato da Amazon Studios
per 10 milioni di dollari. Amazon sta collaborando
con Roadside Attractions per una versione teatrale fissata
il 18 Novembre.
STX Entertainment ha
pubblicato una nuova clip di The Edge of
Seventeen, scritto e diretto da Kelly Fremon
Craig. Protagonisti Hailee Steinfeld
e Woody Harrelson.
Il film racconta in modo esilarante
e onesto la difficoltà di crescere nel mondo di oggi per una
giovane ragazza. La protagonista è Nadine, ragazza delle
scuole medie il cui imbarazzo cresce sempre di più, soprattutto
quando il suo popolare fratello Darian inizia a frequentare la sua
migliore amica Krista. Nadine inizia a sentirsi sempre più
sola, fino a quando un’inaspettata amicizia con un ragazzo
riflessivo gli offre una luce di speranza nel mondo.
Il film è interpretato anche da
Kyra Sedgwick, madre del tutto inefficace, e
Woody Harrelson, insegnante di storia di
Nadine.
The Edge of
Seventeen segna il debutto alla regia di
Kelly Fremon Craig, ed è prodotto dal premio
Oscar James L. Brooks.
The Edge of
Seventeen sarà nelle sale a partire dal 18
novembre.
Sembra ormai sicura la reunion di
Robert Redford e Jane
Fonda. I due si ritroveranno in Our Souls
at Night, progetto Netflix di cui si parla da tempo ma che ora sembra
stia effettivamente per partire.
Il network ha infatti annunciato
l’inizio delle riprese per il 12 settembre, in
Colorado. Jane
Fonda sarà la protagonista Addie Moore,
Robert Redford sarà Louis Waters.
Bruce Dern interpreterà invece Dorlan e nel cast
ci saranno anche Judy Greer come Holly,
Matthias Schoenaerts come Gene e
Iain Armitage come Jamie, nipote di Addie. Il
film sarà prodotto da Finola Dwyer. Ben
Ormand sarà invece produttore esecutivo.
Basato sul romanzo scritto da Kent
Haruf e adattato per lo schermo da Scott Neustadter e Michael H.
Weber, Our Souls at Night si
svolge in Colorado e inizia quando Addie Moore (Jane Fonda)
fa una visita inaspettata ad un vicino di casa, Louis Waters
(Robert Redford). Suo marito è morto anni fa, come anche la moglie
di lui. In una piccola città i due anziani erano stati vicini
di casa per decenni, ma con pochi contatti. I loro figli
vivono lontano e sono tutti soli nelle loro grandi case. Si cerca
di stabilire una connessione dopo un lungo periodo di solitudine,
per rendere migliore la maggior parte del tempo che
gli resta.
Il film riunisce Fonda e Redford,
una coppia già vista sul grande schermo in film come
The Chase e Barefoot in the
Park. L’ultima volta i due hanno lavorato
insieme nel 1979, per The Electric
Horseman.
Our Souls at
Night sarà presentato in anteprima mondiale su
Netflix nel 2017.
Mentre è arrivato il momento di
Sully, Variety riporta che
Tom Hanks è ora già pronto per un nuovo progetto,
il dramma ambientato durante la seconda guerra mondiale,
Greyhound.
Greyhound
è un progetto originale sceneggiato da Hanks, che potrebbe
potenzialmente dargli anche un nuovo ruolo da protagonista. La
trama si concentra su un comandante navale messo a capo di una
nuova nave, la Greyhound. Presto sarà
costretto ad affrontare sia il fuoco nemico che i conflitti
interni. Intanto vi ricordiamo che Tom Hanks è
stato recentemente impegnato in Sully,
che in questi giorni sarà nelle sale.
Il film, biopic dedicato alla
figura del pilota di linea “Sully” Sullenberger, uscirà nei cinema
statunitensi il 9 settembre 2016, mentre in Italia il 15 dicembre
2016 proiettato anche nel circuito IMAX, che in Italia comprende le sale di
Pioltello e Afragola. La storia racconterà l’impresa del capitano
che il 15 gennaio 2009 fece ammarare il suo aereo nell’Hudson,
salvando la vita a tutti i passeggeri. L’evento trasformò il
capitano in un eroe e venne soprannominato il Miracolo dell’Hudson,
poi però Sully venne sottoposto a delle inchieste che minacciarono
di rovinare la sua vita.
Con Tom Hanks, nel
cast della pellicola anche Aaron Eckhart
(Il cavaliere oscuro, Attacco al potere)
e Laura Linney (che torna a lavorare con
Eastwood dopo Potere Assoluto e
Mystic River). Completano il cast Sam
Huntington, Autumn Reeser, Jerry Ferrara, Jeff Kober, Holt
McCallany, Chris Bauer. La sceneggiatura è opera di Todd
Komarnicki. Il film sigla la prima collaborazione tra due icone del
cinema moderno, Tom Hanks e Clint Eastwood.
FUNimation ha pubblicato online il
primo trailer inglese di Shin Godzilla.
Shin
Godzilla (noto anche come Godzilla
Resurgence) è diretto da Hideaki
Anno e Shinji Higuchi e propone nel cast
Hiroki Hasegawa, Yutaka Takenouchi, Satomi
Ishihara, e Ren Ohsugi.
Qui la trama di Shin
Godzilla:
Èuna giornata
tranquilla in Giappone, quando una strana fontana d’acqua erutta
nella baia, provocando il panico, che si diffonde anche tra i
funzionari di governo. In un primo momento, hanno il sospetto solo
di un’anomala attività vulcanica, ma un giovane dirigente osa
chiedersi se può essere qualcosa di diverso … qualcosa di vivo. il
suo incubo peggiore prende vita quando un enorme mostro senza
branchie emerge dal profondo e comincia a distruggere per la città,
senza lasciare nulla se non distruzione sulla sua scia. Mentre
il governo cerca di salvare i cittadini, una squadra di
volontari cerca di scoprire la debolezza del mostro e
i suoi misteriosi legami con una superpotenza straniera. Ma il
tempo non è dalla loro parte, la più grande catastrofe mai
abbattutasi sul mondo sta per evolversi proprio davanti ai
loro occhi.
Shin
Godzilla verrà rilasciato in Giappone il 29
luglio.
E come sempre, a fine festival, non
poteva mancare l’attesissima rumorosa americanata di turno. A
chiudere questa 73esima Mostra del Cinema di
Venezia è infatti I Magnifici 7,
film western diretto da Antoine
Fuqua.
Remake dell’omonimo e iconico film
del 1960 diretto da John Sturges – omaggio a sua
volta a I Sette Samurai di Akira
Kurosawa -, il film di Fuqua racconta la storia degli
abitanti di Rose Creek tiranneggiati dal perfido industriale senza
scrupoli Bartholomew Bogue (Peter
Sarsgaard) intenzionato a sottrarre loro la terra con
la forza e a qualunque costo. Messi orami alle strette i cittadini
tentano il tutto per tutto e, guidati dalla coraggiosa Emma Cullen
(Haley Bennett), ingaggiano un gruppo di sette
abili pistoleri, Sam Chisolm (Denzel Washington),
Josh Faraday (Chris
Pratt), Jack Horne (Vincent
D’Onofrio), Goodnight Robicheaux (Ethan
Hawke), Billy Rocks (Byung-Hun Lee),
Vasquez (Manuel Garcia-Rulfo) e Red Harvest
(Martin Sensmeier). Con loro alla guida di un
piccolo esercito, i cittadini di Rose Creek tenteranno il tutto per
tutto per combattere il malvagio Bogue e riprendere il controllo
della città.
I Magnifici 7, il film
I Magnifici
7 arriva davvero come una piacevole boccata
d’aria fresca in una bollente giornata estiva. Pur essendo il
remake di uno dei più famosi western degli anni sessanta, il film
di Fuqua funziona alla perfezione; a un inizio un po’ lento seguono
infatti tanta azione e soprattutto tanto divertimento per poi
arrivare, in un meraviglioso crescendo, ad un finale che potremmo
definire scoppiettante. Nonostante infatti la trama non sia delle
più originali – si tratta pur sempre di un remake -, a fare la
differenza è senza alcun dubbio il cast; ognuno degli attori della
compagnia dei sette riesce, tra la folla, a ritagliarsi il proprio
momento di gloria.
A spiccare sono sicuramente il
‘capitano’ Denzel Washington, più in forma che mai
e con un accento davvero irriconoscibile,
Chris Pratt che riesce anche solo con un mezzo sorriso
e un occhiolino a catalizzare l’attenzione del pubblico e dulcis in
fundo Vincent D’Onofrio che, dopo avere per anni
interpretato l’inquietante detective Goren in Law & Order –
Criminal Intent, tira fuori dal suo cilindro un bizzarro
personaggio del tutto inedito e che riesce a farsi amare sin dalla
prima scena.
Ma se i buoni sono riusciti a
stregarci, il cattivo di turno non è per questo meno degno di nota;
nell’originale a terrorizzare il west c’era Calvera,
interpretato dal magnifico Eli Wallach, mentre
oggi, a distanza di più di cinquant’anni, abbiamo Bogue aka Peter
Sarsgaard che, con il suo completo nero, i baffoni da sceriffo e il
sigaro sempre acceso in bocca, riesce se non a reggere il confronto
con il suo illustre predecessore comunque a regalarci un
villain sadico e incredibilmente affascinante. A deludere
sono purtroppo Haley Bennett che non riesce con il suo personaggio
a sovrastare il talento del gruppo maschile e Matt Bomer che non
resta vivo abbastanza (ops, spoiler!) per abbagliare il selvaggio
west con in suoi meravigliosi occhi di ghiaccio.
Dopo l’eccezionale apertura con
La La Land di Damien
Chazelle, il festival si assicura quindi la perfetta
conclusione con I Magnifici 7, un blockbuster
tamarro e chiassoso ma ben fatto che farà impazzire il pubblico di
tutte le età.
Dopo dieci giorni di film, quando
un improvviso senso di vuoto per la mancanza di proiezioni ti
assale, viene naturale riflettere e rivedere quelle tante idee,
quelle riflessioni sui vari film visti, che durante la maratona
cinematografica ti hanno a volte esaltato, spesso fatto arrabbiare
e molte volte lasciato indifferente. Si ripercorre il programma,
segnato come un campo di battaglia, o come un disordinato taccuino
d’appunti, per vedere cosa rimane di un mucchio di opere con le
quali hai condiviso tanti giorni e l’ennesima fine d’estate
Veneziana.
Molte volte, a fine proiezione, è
sorto un naturale senso di indignazione per aver visto inseriti in
concorso film che forse non dovevano essere neanche presentati
nella selezione generale, poi cala un po’ l’arrabbiatura e si
inizia a ragionare; si arriva così alla conclusione che quel film
andava semplicemente collocato in una sezione differente, magari
collaterale.
La mia è semplicemente un’idea
personale, una serie di pensieri a voce alta e non è assolutamente
un volersi accanire con un singolo film, che magari preso da solo,
o visto nel contesto giusto, risulterebbe anche piacevole. Ma
d’altronde il cinema è così, si può essere critici plurilaureati e
armati di tutti i parametri d’analisi possibili e immaginabili,
oppure semplici spettatori che cercano nella sala un’evasione dallo
stress di una vita insoddisfacente, ma alla fine è solo e un’unica
cosa che decreta il giudizio su un film appena visto: il gusto
personale. Quante volte, nelle file per entrare in sala, si porge
l’orecchio a discussioni scaturite attorno a un film appena visto e
si sentono pareri discordanti, difese a oltranza, bocciature senza
possibilità d’appello, ma alla fine spesso di fronte a uno ‘stallo
messicano’ di natura critica si sente dire “comunque a me è
piaciuto”, oppure “sarà anche un capolavoro, ma
sinceramente io non lo sopporto”. E attenzione, non sono
commenti di semplici spettatori paganti muniti di biglietto, ma di
critici inviati da importanti testate, di studenti di cinema, di
persone che giornalmente lavorano nella realizzazione e diffusione
di film, e diciamolo, anche di una masnada di infiltrati, quasi
sempre di Venezia e dintorni, muniti di accredito ottenuto non si
sa come.
Sorge spontaneo ragionare
sul fatto, che a differenza di tanti altri festival importanti, in
quello di Venezia svetta la dicitura ‘d’ Arte Cinematografica’ e
quindi, almeno nella sezione concorso ci si aspetterebbe di trovare
opere che siano consone a tale appellativo. Poi ci si imbatte in
Piuma
di Roan Johnson, storia sicuramente ben raccontata
e dignitosa nella sua esposizione, ma assolutamente lontana
dall’essere una forma rappresentativa di un cinema inteso come
linguaggio espressivo. E ancora, Questi
giorni di Giuseppe Piccioni, per
il quale vale la stessa identica considerazione, con l’aggravante
del fatto che ci troviamo invece di fronte a un autore navigato,
che forse potrebbe permettersi l’ardire di provare a sperimentare,
allontanandosi dal mero mestiere, o da quel navigare in acque
sicure che tanto piace e rassicura la produzione italiana ma non
solo. Per fortuna ci è stato evitato di trovare in concorso
L’Estate addosso, del buon vecchio
Gabriele Muccino, o Tommaso di Kim
Rossi Stuart, evitandoci così di dilungarci in ulteriori
disquisizioni sulle tristi derive del nostro cinema. Sarebbe stato
bello vedere in gara The Young
Pope di Paolo Sorrentino, che
però saggiamente trincerato nell’approdo sicuro della serialità
televisiva si toglie dalla mischia e dimostra che si può eccome
essere ancora autori e far nascere schieramenti opposti di seguaci
e detrattori, ma soprattutto afferma che si può sperimentare e
raccontare in maniera personale, provando a ricercare quel qualcosa
che sembra dimenticato, o sarebbe meglio dire ‘rimosso’, dal mero
scopo di raccontare.
E il problema più grande forse sta
proprio nel narrare a tutti costi una storia e del rimanere
inesorabilmente ingabbiati nella struttura narrativa, sciorinando
strutture, dispositivi e modelli ormai prevedibili, scontati,
per non dire inutili. Ma poi a metà percorso arriva Spira
Mirabilis di Massimo D’Anolfi e
Martina Parenti, discutibile certo, ma sicuramente
in linea con quello spirito di ricerca che ci si auspicherebbe in
un concorso d’Arte Cinematografica. E poi Voyage of Time: Life’s
Jorney di Terrence Malick, con
il quale, nel bene e nel male, al di là del gusto personale si
rientra in carreggiata.
Peccato invece per autori
come Emir Kusturica,
che tanto hanno regalato in passato all’arte cinematografica, con
opere che hanno influenzato il modo d’intendere l’espressione
cinematografica, ma che oggi appaiono assai stanchi, esauriti
e manieristi nei confronti di se stessi.
E anche fuori della competizione
ufficiale si incontrano opere estremamente interessati per ricerca
espressiva e utilizzo del linguaggio cinematografico per evadere
creativamente e costruttivamente dalla rigida gabbia della
struttura narrativa. Mi riferisco allo splendido e toccante film su
Nick Cave One More Time With
Feeling di Andrew Dominik, al
sorprendente Boys in the Trees di
Nicholas Verso, dove sotto la patina del
teen-movie a tinte horror si scopre una ricerca visiva e
introspettiva di rara sensibilità, incentrata sul difficile,
drammatico passaggio tra adolescenza ed età adulta, o al film
interamente costruito con spezzoni d’archivio Dawson
City: Frozen Time di Bill
Morrison.
Non sono mancati chiaramente e
giustamente film colossali di grande presa visiva e costruiti per
sbancare al botteghino, dove la presenza di una star o di un’altra
fa la differenza, alla faccia della ricerca espressiva o della
manipolazione del linguaggio per indagare sulla narrazione. Ma in
fondo è giusto che ci siano in un festival film di questo genere
perché rappresentativi di quello che oggi è diventato il mezzo
cinema e oltretutto piacevoli per spezzare l’inevitabile seriosità
che spesso si annida nel fare Arte Cinematografica.
Concludo sottolineando ancora una
volta che queste considerazioni sono personali e totalmente
discutibili. Cercavo dal festival stimoli, idee e soprattutto
motivazioni che mi facessero tornare al mio lavoro carico di voglia
di fare e soprattutto di sperimentare. E la 73° Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica non mi ha deluso in questo,
con una valida selezione rappresentativa a tutto tondo del modo di
intendere e fare cinema in questo momento nel mondo, senza
preclusioni di tecniche, generi, e soprattutto di entità economiche
per la realizzazione di un film.
Sarà Netflix a distribuire il thriller di
guerra The Seige of Jadotville con
protagonista la star di 50 sfumature di grigio,
Jamie Dornan.
Di seguito potete vedere il trailer
ufficiale:
Jamie
Dornan protagonista del film di guerra Jadotville
La pellicola, che è stata acquistata
dalla società statunitense all’European Market di Berlino tramite
la Independent Film Group, sarà diretta da Richie
Smith e sceneggiata da Kevin Brodbin, e
racconterà di un fatto accaduto realmente nel lontano 1961:
l’assedio da parte di 3000 soldati congolesi, guidati da mercenari
di origine francese e belga che lavoravano per aziende minerarie,
ai danni di una compagnia irlandese dell’ONU.
Nel film Dornan, che interpreterà il
comandante irlandese Patrick Quinlan, reciterà al fianco di
Guillaume Canet, che sarà invece un comandante
francese intenzionato ad eliminare Quinlan e i suoi uomini. Le
riprese del film inizieranno ad aprile in Irlanda e in Sud
Africa.
Nel cast anche Jason
O’Mara, Mark Strong, Mikael Persbrandt e
Sam Keeley.
Christian Bale e
Oscar Isaac per la prima volta
insieme. Survival Pictures ha diffuso online il primo trailer
ufficiale di The Promise, pellicola
indipendente che sarà presenta proprio durante il TIFF e che sarà
diretta dal regista Terry George
(Hotel Rwanda).
La pellicola sarà ambientata
durante gli ultimi giorni dell’Impero Ottomano e racconterà la
storia del triangolo amoroso tra uno studente di medicina di nome
Michael (Isaac), una giovane e bella ragazza di nome Ana
(interpretata da Charlotte Le Bon) e un famoso
giornalista americano (Bale).
La sceneggiatura del film porterà
la firma dello stesso George in collaborazione con Robin
Swicord. Le riprese del film si sono svolte tra il
Portogallo e le Canarie.
Nonostante siano passati ormai mesi
dall’uscita nelle sale di Batman v Superman, i fan più
accaniti continuano la loro ossessiva ricerca di riferimenti al
mondo dei fumetti nel film di Zack Snyder.
A tal proposito, un canale YouTube
che si occupa di cinema, ossia Critical Mas, ha interpellato via
Twitter il regista e i direttori della fotografia Larry
Fong e Clay Enos per avere delucidazioni
in merito ad un’inquadratura che si vede nel film.
Si tratterebbe di un frame che
riprende una macchia a forma di Ontario, la patria di Joe
Shuster, il co-creatore di Superman insieme a
Jerry Siegel.
E sembra proprio
che Clay Enos abbia confermato le intuizioni
di Critical Mass, come si evince dai tweet che potete leggere di
seguito:
Batman v Superman Dawn
of Justice Ultimate Edition, la recensione
“Temendo le azioni
incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il
formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di
affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il
mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con
Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che
mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo
che Batman v SupermanDawn of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot.
Vi ricordiamo che la
Ultimate Edition di Batman v Superman è arrivata in DVD e Blu-Ray
dal 19 luglio in Italia.
In occasione della presentazione
del film Free Fire al
Toronto Film Festival, il premio Oscar Brie Larson ha avuto la possibilità di
parlare di Captain Marvel.
Nello specifico l’attrice di
Room e del prossimo Kong Skull Island si è
soffermata sull’importanza che il personaggio di Captain
Marvel ha per le giovani
spettatrici, abituate ormai a vedere cinecomic dove i protagonisti
principali sono supereroi.
Queste le sue parole: “La cosa
più eccitante di tutto è che ogni giorno ricevo sui social
tantissime foto di ragazzine in costume che imitano Captain
Marvel. È una cosa che mi piace
tantissimo. Vuol dire che rappresenta un simbolo per le giovani
ragazze, ma al tempo stesso mi rende consapevole del grande deficit
che caratterizza questo mondo: il non avere così tante eroine
femminili. Credo sia fantastico vedere una ragazza col costume di
Batman o di Spider-Man, ma sono felice che ci sia un simbolo per le
donne. Credo sia questa la cosa più importante”.
Sappiamo molto poco del film e del
personaggio, tranne che, a suo tempo, Joss Whedon
rivelo che era previsto un cameo in Avengers Age of
Ultron per lei, cosapoi accantonata per evitare
ulteriore affollamento. Adesso è stato ufficialmente annunciato che
Captain Marvel farà il suo
debutto in Avengers Infinity War Parte I, in uscita il 4
maggio 2018.
Brie Larson, recentemente
protagonista di Hollywood grazie alla sua interpretazione in
Room, che le è valsa, tra
gli altri prestigiosi premi, anche un Oscar, non è estranea al
mondo dei cinecomics, avendo partecipato a Scott
Pilgrim vs the World di Edgar Wright
nel panni di Envy Adams.
Scritto da Nicole
Perlman (Guardians of the
Galaxy) e Meg LeFauve (Inside Out), Captain
Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.