Guarda la clip di Under the Dome 3×09, il nono episodio che
si intitolerà “Plan b” e che sarà trasmesso dal network americano
della NBC questa settimana.
Il network americano della ABC ha
diffuso le clip di Under the Dome
3×08, l’ottavo episodio che si intitolerà “Breaking
Point”:
Under the Dome è una
serie televisiva statunitense di genere fantascientifico creata da
Brian K. Vaughan, che ha debuttato il 24 giugno 2013 sulla rete
televisiva CBS. È basata sul romanzo The Dome (Under the
Dome) scritto da Stephen King. La serie racconta le avventure
dei cittadini di Chester’s Mill rimasti intrappolati sotto
un’enorme cupola.
La serie segue le vicende degli
abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina del Maine, che si
ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un
impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza che circonda
tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla. Impossibilitati
ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di
persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche
di scoprire come fuggire da quella che per loro è ormai diventata
una prigione.
Si intitolerà Breaking
Point, Under The Dome 3×08,
l’ottavo episodio della serie televisiva di successo trasmessa dal
network americano della CBS.
https://youtu.be/emMgCkaFviQ
In Under The Dome
3×08 Big Jim, Julia, Joe,
Norrie ed Hunter decidono di unire le
forze e di dare vita ad un gruppo di resistenza contro
Christine, che sta impiegando i cittadini
diChester’s Mill come forza lavoro per un progetto
di scavo nelle caverne situate al di sotto della città; inoltre,
Hunter utilizza le sue competenze informatiche per
comunicare con le persone all’esterno della
Cupola.
Il network americano della CBS ha
diffuso il promo ufficiale di Under the Dome 3×04, il quarto
episodi che si intitolerà “The Kinship”:
Under the Dome è una
serie televisiva statunitense di genere fantascientifico creata da
Brian K. Vaughan, che ha debuttato il 24 giugno 2013 sulla rete
televisiva CBS. È basata sul romanzo The Dome (Under the
Dome) scritto da Stephen King. La serie racconta le avventure
dei cittadini di Chester’s Mill rimasti intrappolati sotto
un’enorme cupola.
La serie segue le vicende degli
abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina del Maine, che si
ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un
impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza che circonda
tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla. Impossibilitati
ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di
persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche
di scoprire come fuggire da quella che per loro è ormai diventata
una prigione.
Il network americano della CBS ha
diffuso il promo ufficiale di Under The Dome
3×03, il terzo episodio del nuovo ciclo che si
intitolerà “Redux”:
Under the Dome è una
serie televisiva statunitense di genere fantascientifico creata da
Brian K. Vaughan, che ha debuttato il 24 giugno 2013 sulla rete
televisiva CBS. È basata sul romanzo The Dome (Under the
Dome) scritto da Stephen King. La serie racconta le avventure
dei cittadini di Chester’s Mill rimasti intrappolati sotto
un’enorme cupola.
La serie segue le vicende degli
abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina del Maine, che si
ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un
impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza che circonda
tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla. Impossibilitati
ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di
persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche
di scoprire come fuggire da quella che per loro è ormai diventata
una prigione.
Cresce l’attesa per la messa in
onda di Under the Dome 3×01 e oggi
arriva anche la prima clip ufficiale dell’episodio che sarà
trasmessa dal network americano CBS:
Under the Dome è una
serie televisiva statunitense di genere fantascientifico creata da
Brian K. Vaughan, che ha debuttato il 24 giugno 2013 sulla rete
televisiva CBS. È basata sul romanzo The Dome (Under the
Dome) scritto da Stephen King. La serie racconta le avventure
dei cittadini di Chester’s Mill rimasti intrappolati sotto
un’enorme cupola.
La serie segue le vicende degli
abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina del Maine, che si
ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un
impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza che circonda
tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla. Impossibilitati
ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di
persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche
di scoprire come fuggire da quella che per loro è ormai diventata
una prigione.
Cresce l’attesa per la messa in
onda di Under the Dome 3, il terzo ciclo
di episodi dello show televisivo di successo e oggi arrivano molte
anticipazioni su cosa accadrà:
1. La serie ha una grande
importanza nel palinsesto tv americano dovuta al
grande successo della serie;
2. Diversamente dalle prime due stagioni, la terza ci dirà da
dove arriva la cupola e le ragioni della sua
esistenza;
3. Siccome la terza stagione sarà una sorta di
reboot, anche se non avete mai visto un episodio,
nelle prime due ore saprete tutto quello che c’è
da sapere;
4. Nonostante la natura della nuova stagione, ci saranno
nuove domande a cui rispondere nel corso
dell’estate;
5. L’attrice Marg Helgenberger interpreterà
un’antropologa di nome Christine Price. Il suo compito sarà quello
di permettere alla comunità di Chester Mill di
funzionare al meglio;
6. Una delle domande a cui risponderà la
prossima stagione è il perché dei 25 anni di
incubazione dell’uovo;
7. Il personaggio di Big Jim non è mai stato
facile, e nella prossima stagione subirà un
discreto cambiamento;
8. Il rapporto tra Big Jim e Junior non è del tutto
perso, almeno per il padre, che proverà a
recuperare;
9. Il personaggio della
Helgenberger è stato tutto il tempo a Chester’s
Mill, ma allora perchè non l’abbiamo mai vista? Lo
scopriremo molto presto.
Cresce l’attesa per l’inizio
di Under the dome 3, l’atteso terzo
ciclo di episodi dello show di successo che prenderà il via nella
stagione estiva della televisione americano. E oggi ecco due
promo:
Under the Dome è una
serie televisiva statunitense di genere fantascientifico creata da
Brian K. Vaughan, che ha debuttato il 24 giugno 2013 sulla rete
televisiva CBS. È basata sul romanzo The Dome (Under the
Dome) scritto da Stephen King. La serie racconta le avventure
dei cittadini di Chester’s Mill rimasti intrappolati sotto
un’enorme cupola.
La serie segue le vicende degli
abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina del Maine, che si
ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un
impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza che circonda
tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla. Impossibilitati
ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di
persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche
di scoprire come fuggire da quella che per loro è ormai diventata
una prigione.
Manca ormai poco all’arrivo in onda
di Under the Dome 3, terzo ciclo di
episodi della serie di successo basata sull’omonimo romanzo
e oggi il network americano ha diffuso una nuova
featurette:
https://youtu.be/wvfXLpSyL6k
Under the Dome è una
serie televisiva statunitense di genere fantascientifico creata da
Brian K. Vaughan, che ha debuttato il 24 giugno 2013 sulla rete
televisiva CBS. È basata sul romanzo The Dome (Under the
Dome) scritto da Stephen King. La serie racconta le avventure
dei cittadini di Chester’s Mill rimasti intrappolati sotto
un’enorme cupola.
La serie segue le vicende degli
abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina del Maine, che si
ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un
impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza che circonda
tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla. Impossibilitati
ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di
persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche
di scoprire come fuggire da quella che per loro è ormai diventata
una prigione.
Si intitolerà
Turn, Under The Dome 2×12, il dodicesimo
episodio della seconda stagione di Under The
Dome, lo show basato sulla storia ideata e
scritta da Stephen King.
In Under
The Dome 2×12 una nuova minaccia per la Cupola mette gli abitanti
di Chester’s Mill a rischio di
incontrare la morte. Nel frattempo, le condizioni di salute
di Melanie (Grace Victoria Cox)
continuano a deteriorare mentre il destino dell’uovo resta ancora
sconosciuto. Riusciranno gli abitanti di Chester’s Mill a
sopravvivere all’ennesima terribile minaccia?
In Under The Dome 2×08, quando
Barbie chiede aiuto a suo
padre per raggiungere Julia, si rende conto che Don possa sapere di
più sulla cupola di quello che sta
lasciando intendere. Nel frattempo, Big Jim
si nominasceriffo di Mill di Chester.
Under the
Dome è una serie
televisiva statunitense creata da Brian K.
Vaughan e basata sul romanzo The
Dome scritto da Stephen King. La serie è trasmessa
in prima visione assoluta sul canale
televisivo statunitense CBS a partire dal 24
giugno 2013. In Italia la prima stagione viene
trasmessa su Rai 2 e Rai HD dal 14 luglio 2013.
La seconda stagione viene invece trasmessa sui medesimi canali dal
16 luglio 2014.
La serie segue le
vicende degli abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina
del Maine, che si ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo
a causa di un impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza
che circonda tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla.
Impossibilitati ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un
piccolo gruppo di persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace
e cercherà anche di scoprire come fuggire da quella che per loro è
ormai diventata una prigione.
Si intitolerà Revelation, Under The
Dome 2×04, il quarto episodi della seconda stagione
della serie di successo targato CBS.
In Under
The Dome 2×04, le condizioni di vita a Chester’s
Mill continuano a peggiorare e Big
Jim e Rebecca prendono in
considerazione l’ipotesi di adottare alcune misure estreme per il
controllo della popolazione e questo porterà ad un conflitto
tra Barbie e Julia;
intanto, vengono scoperti alcuni indizi sul passato
di Melanie e sulla sua connessione con
laCupola.
Si intitolerà Force Majeure, Under The Dome 2×03
la terza puntata della seconda stagione della serie televisiva
targata CBS.
In Under The Dome 2×03, la tensione
a Chester’s Mill continua a crescere e le risorse
a diminuire, Big Jim si chiede per quanto tempo la
città possa continuare ad esistere in tali condizioni; nel
frattempo, un temporale porta più acqua di quanta ne fosse
necessaria e quando si trasforma in pioggia acida, tutti si
ritroveranno a correre un grave pericolo. Infine,
Rebecca e Lyle discutono
sull’origine della cupola.
Manca poco all’inizio
di Under The Dome 2, l’atteso
secondo ciclo di episodi della serie di successo creata
daBrian K.
Vaughan e basata
sul romanzoThe
Dome scritto
da Stephen King.
Under the
Dome è una serie
televisiva statunitense creata da Brian K.
Vaughan e basata sul romanzo The
Dome scritto da Stephen King. La serie è trasmessa
in prima visione assoluta sul canale
televisivo statunitense CBS a partire dal 24
giugno 2013.
In Italia viene trasmessa su Rai 2 e Rai
HD dal 14 luglio 2013
La serie segue le
vicende degli abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina
del Maine, che si ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo
a causa di un impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza
che circonda tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla.
Impossibilitati ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un
piccolo gruppo di persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace
e cercherà anche di scoprire come fuggire da quella che per loro è
ormai diventata una prigione.
Manca pochissimo all’inizio di Under The Dome
2, l’atteso secondo ciclo di episodi della serie di
successo del canale televisivo statunitense CBS. Nell’attesa
vi segnaliamo una featurette dietro le quinte dello show.
Under the Dome è
una serie televisiva statunitense creata
da Brian K. Vaughan e basata sul romanzo The
Dome scritto da Stephen King. La serie è trasmessa
in prima visione assoluta sul canale
televisivo statunitense CBS a partire dal 24
giugno 2013. In Italia viene trasmessa
su Rai 2 e Rai HD dal 14 luglio 2013
La serie
segue le vicende degli abitanti di Chester’s Mill, una piccola
cittadina del Maine, che si ritrovano tagliati fuori dal resto
del mondo a causa di un impenetrabile, misterioso e invisibile
campo di forza che circonda tutta la città, comparso
improvvisamente dal nulla. Impossibilitati ad uscire dalla città
presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di persone cercherà di
mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche di scoprire come
fuggire da quella che per loro è ormai diventata una prigione.
Manca poco all’inizio
di Under the Dome 2, l’atteso
secondo ciclo di episodi dello show creata da Brian K.
Vaughan e basata
sul romanzoThe
Dome scritto
da Stephen King.
Under the Dome
2, Rebecca ed il fratellastro
di Big Jim,Sam, porteranno
il dramma nello show e nel terzo episodio, metteranno alla prova il
rapporto
fra Julia e Barbie, come se il fatto che
quest’ultimo le abbia ucciso il marito non fosse
sufficiente.
Under the
Dome è
una serie televisivastatunitense creata da Brian K.
Vaughan e basata
sul romanzoThe
Dome scritto
da Stephen King. La serie
è trasmessa in prima visione assoluta sul canale
televisivo statunitense CBS a partire dal 24
giugno 2013. In Italia viene trasmessa su Rai
2 e Rai
HD dal 14 luglio
2013 e su Rai
4 dal 30 Novembre
2013.
La
serie segue le vicende degli abitanti di Chester’s Mill, una
piccola cittadina del Maine, che si ritrovano tagliati fuori dal resto del
mondo a causa di un impenetrabile, misterioso e invisibile campo di
forza che circonda tutta la città, comparso improvvisamente dal
nulla. Impossibilitati ad uscire dalla città presa ormai dal
panico, un piccolo gruppo di persone cercherà di mantenere l’ordine
e la pace e cercherà anche di scoprire come fuggire da quella che
per loro è ormai diventata una prigione.
E’ iniziata da
poco Under The Dome 2, l’atteso
secondo ciclo di episodi della serie di successo tratta creata
da Brian K. Vaughan e basata sul romanzo The Dome
scritto da Stephen King. Oggi arrivano le parole
del produttore dello show, Neal
Baer che ha parlato della nuova stagione e cosa
dobbiamo aspettarci:
Affronteremo la tematica
relativa alla Cupola ed ai motivi che l’hanno fatta apparire
esattamente in quella posizione, oltre a scoprire che tipo di
interazione ha la Cupola con il mondo esterno e come chi vive fuori
reagirà alla sua presenza.
Fede e scienza saranno
contrapposte e questo verrà messo in scena attraverso alcune prove
che gli abitanti di Chester’s Mill affronteranno: una piaga di
proporzioni epiche, piogge acide e tempeste di polvere ed altri
fenomeni simili.
Ci saranno alcuni conflitti
negli episodi quattro e cinque tra Julia e Big Jim ed accadrà
qualcosa che minerà profondamente la fiducia di Big Jim e che lo
scuoterà dalle fondamenta.
Under
the Dome è una serie
televisiva statunitense creata da Brian K.
Vaughan e basata sul romanzo The
Dome scritto da Stephen King. La serie è trasmessa
in prima visione assoluta sul canale
televisivo statunitense CBS a partire dal 24
giugno 2013. In Italia viene trasmessa su Rai
2 e Rai HD dal 14 luglio 2013
La serie
segue le vicende degli abitanti di Chester’s Mill, una piccola
cittadina del Maine, che si ritrovano tagliati fuori dal resto
del mondo a causa di un impenetrabile, misterioso e invisibile
campo di forza che circonda tutta la città, comparso
improvvisamente dal nulla. Impossibilitati ad uscire dalla città
presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di persone cercherà di
mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche di scoprire come
fuggire da quella che per loro è ormai diventata una prigione.
Arriva un dietro le quinte di
Under the Dome 2, il secondo ciclo di
episodi della serie di successo trasmessa dal network americano
della CBS. Protagonist di questo contributo video sul set gli
attori Mike Vogel e
Rachelle Lefevre:
// ]]>
Under the
Dome è una serie televisiva statunitense di genere
fantascientifico creata da Brian K. Vaughan, che ha debuttato il 24
giugno 2013 sulla rete televisiva CBS. È basata sul romanzo The
Dome (Under the Dome) scritto da Stephen King. La serie
racconta le avventure dei cittadini di Chester’s Mill rimasti
intrappolati sotto un’enorme cupola.
La serie segue le vicende degli
abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina del Maine, che si
ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un
impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza che circonda
tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla. Impossibilitati
ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di
persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche
di scoprire come fuggire da quella che per loro è ormai diventata
una prigione.
Più volte nei film di genere
thriller è possibile imbattersi in tematiche riguardanti l’abuso di
potere e la manipolazione della verità. Questo sembra infatti
essere il genere prediletto per dar vita a storie controverse, dove
si espongono anche i lati peggiori delle società più civilizzate.
Tra i titoli più interessanti del nuovo millennio a riguardo vi è
Under Suspicion, thriller del 2000
diretto dal regista Stephen Hopkins, celebre
per film di vario genere come Lost in Space, I segni del
malee Race – Il colore della
vittoria. Se con questi passava dalla fantascienza
all’horror e al biografico, con il film qui approfondito si dedica
invece ad un teso gioco di sospetti e indagini intorno ad un
brutale omicidio.
Il film non è basato su di una
sceneggiatura originale, bensì sul romanzo Stato di Fermo,
pubblicato nel 1977 e scritto da John Wainwright,
autore di numerosi polizieschi e noir. Di questo era già stato
realizzato un film francese nel 1981, intitolato Guardato a
vista e diretto da Claude Miller. Per quanto
vi siano alcune differenze tra questo e la nuova trasposizione del
2000, come ad esempio il mestiere del protagonista, i due film
seguono in modo piuttosto fedele il romanzo. Si delinea così una
vicenda particolarmente complessa, che svela una volta di più
quanto possa essere fragile la giustizia.
Presentato fuori concorso al
Festival
di Cannes, Under Suspicion si avvale di un cast di
grandi interpreti, tra cui alcuni premi Oscar. Grazie a loro il
film ha acquistato un fascino che lo rende ancora oggi un titolo
particolarmente appetibile per gli amanti del genere. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Under Suspicion: la trama
del film
Ambientato a Porto Rico, durante i
festeggiamenti del carnevale, il film si apre sul ritrovamento dei
cadaveri di due ragazzine. Secondo i primi esami autoptici le
giovani vittime sarebbero state vittime di violenze sessuali prima
di essere uccise. A guidare le indagini è il capitano
Victor Benezet, che da subito inizia a nutrire
seri sospetti nei confronti di Henry Hearst, sua
vecchia conoscenza e facoltoso avvocato specializzato in materie
fiscali. Intenzionato a far crollare definitivamente Hearst per
costringerlo a confessare, Victor lo trattiene in centrale per
un’intera notte. Nel tentativo di farlo confessare, Benezet si
avvarrà anche dell’aiuto di Chantal, moglie di
Henry, la quale nutre un particolare odio nei confronti del
marito.
Under Suspicion: il cast
del film
Ad interpretare i principali
protagonisti del film si ritrovano interpreti particolarmente
celebri di provenienza internazionale. In particolare, nei panni
del protagonista, l’avvocato Henry Hearst, si ritrova il due volte
premio Oscar Gene Hackman.
Attore di metodo, questi si è calato con grande cura nel ruolo,
costruendo il personaggio attraverso una profonda ricerca
psicologica. Accanto a lui, invece, nei panni del capitano di
polizia Victor Benezet vi è il premio Oscar Morgan Freeman.
Questi, che aveva già lavorato con Hackman in Gli spietati
ebbe la possibilità di sfoggiare una grande chimica di coppia con
il collega, che arricchisce il film di tensione.
Nei panni di Chantal Hearst, la
moglie di Henry, si ritrova invece l’italiana Monica
Bellucci. Per lei si è trattata della seconda
esperienza in un film in lingua inglese, avendo già avuto una parte
nel film del 1992 Dracula di Bram Stoker. Grazie al ruolo
qui svolto ha ottenuto ulteriore popolarità anche negli Stati
Uniti, dove è poi tornata a lavorare in seguito. Nel film è poi
presente l’attore Thomas Jane, recentemente visto
nella serie The Expanse, nei panni del detective Felix
Owens. Luis Caballero è Paco Rodgriguez, amante di
Chantal, mentre Isabel Algaze interpreta Camille,
la nipote tredicenne di Henry. Miguel Angel
Suarez, infine, è presente nei panni del soprintendente di
Victor.
Under Suspicion: la
spiegazione del finale, il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
Nel seguente paragrafo si fornirà
una spiegazione del finale del film, perciò per
chi non desidera ricevere spoiler a riguardo si
consiglia di andare direttamente al passo successivo.
Il finale di Under
Suspicion non è complesso, ma può lasciare disorientati per
una serie di dettagli. In prossimità di questo si vede infatti
Henry pronto a confessare l’omicidio delle due bambine. Proprio
quando sembra sul punto di cedere, però, viene arrestato il vero
assassino, portando di fatto a dimostrare la sua innocenza. Viene
spontaneo chiedersi come mai il personaggio stesse per confessare
qualcosa che non aveva commesso. Per comprendere ciò, è necessario
sapere che il titolo originale del romanzo da cui il film è tratto
è Brainwash, ovvero lavaggio del cervello. Ed è questo che
avviene per tutto il film. Il protagonista viene abbindolato da una
serie di tecniche di interrogatorio che lo portano a dubitare
persino di sé stesso. Arrivato al finale, confessare gli sembra
dunque l’unico modo per potersi tirare “fuori” da quella situazione
e dalla sua infelice vita emotiva e famigliare.
Per poter guardare e approfondire il
film e i suoi significati, è possibile fruirne grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Under
Suspicion è infatti disponibile nei cataloghi di
Rai Play e Now
TV. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 10 gennaio alle ore 21:10
sul canale Rai Movie.
Nella grande tradizione di grandi
film come Meg, Sharknado e, naturalmente, Mega
Shark Versus Giant Octopus, arriva un nuovo “capolavoro” che
deve essere visto per essere creduto, Under
Paris.
Non lasciatevi ingannare, però. Il
titolo di Under Paris di Netflix
è tanto noioso e senza pretese quanto la sinossi è selvaggia. La
storia inizia con un’esperta di squali di nome Sophia (Bérénice
Bejo) che ha perso tragicamente il marito mentre faceva
ricerche su uno squalo Mako di nome Lilith. Questa tragica perdita
la strazia ancora di più di quanto lo squalo abbia fatto a pezzi il
suo uomo.
Ma anni dopo, quando Lilith ha
inspiegabilmente raggiunto la Senna, Sophia combatte per salvare
Parigi dalle fauci della morte, lottando contro funzionari
governativi ignoranti che si rifiutano di credere di essere loro
stessi nel mezzo di un film di squali. Il regista Xavier
Gens, famoso per Frontier(s), è noto per le sue scelte
azzardate, ma questo non vi preparerà al finale di Under
Paris.
Il finale di Under Paris spiegato:
Vincono gli squali?
Mentre il film procede e Sophia si
avvicina sempre più a salvare Parigi, fa una scoperta sorprendente:
Lilith non solo ha fatto l’impossibile e ha viaggiato dall’Oceano
Pacifico alla Senna, ma ha anche creato un mini-esercito di bambini
riproducendosi da sola senza bisogno di un compagno. A volte è una
cosa che accade in natura. Cercate.
Il problema è che questi piccoli
mutanti sono in qualche modo in grado di sopravvivere in acqua
dolce, proprio come la mamma, il che non è di buon auspicio per la
popolazione francese e quindi per il futuro della produzione di
brie in tutto il mondo. La cosa peggiore è che possono anche
riprodursi per via asessuata. Un intero esercito di piccoli squali
arrabbiati crescerà nelle catacombe di Parigi.
Il sindaco ignora l’avvertimento di
Sophia perché la città sta ospitando un triathlon che sarà
determinante per la possibilità della Francia di ospitare le
Olimpiadi. Ignorare i problemi degli squali andava benissimo per il
sindaco in Lo squalo, e purtroppo lo stesso vale in questo
caso.
Non aiuta il fatto che un gruppo di
attivisti giovanili, Save Our Seas, stia lottando per proteggere
Lilith, perché a quanto pare anche gli squali hanno dei sentimenti.
I leader Mika e il suo partner Ben non solo non riescono a salvare
Lilith, ma falliscono anche nel salvare se stessi, insieme ad
alcuni colleghi attivisti che finiscono tutti per prendere parte al
buffet di squali.
Ma anche in questo caso, nessuno è
del tutto preparato al bagno di sangue che sta per arrivare. Ed è
davvero un bagno di sangue.
In men che non si dica, la squadra
di Sophia viene uccisa mentre cerca di piazzare le bombe che
faranno saltare in aria il nido di squali. Stranamente, le bombe
sono responsabili della loro morte tanto quanto gli squali
stessi.
Quando finalmente i militari
francesi si rendono conto di ciò che sta accadendo, cercano di
abbattere gli squali, solo per colpire accidentalmente gli
esplosivi della Seconda Guerra Mondiale ancora nascosti nella
Senna.
Le esplosioni che seguono fanno
crollare vecchi ponti e altre strutture, provocando una vera e
propria alluvione che travolge Parigi. E dove c’è un’inondazione, è
facile che altri squali arrivino a terra e inizino a cibarsi di
tutti coloro che sono stati troppo furbi per nuotare nel fiume.
Alla fine, la famiglia di Lilith
esce vittoriosa, perché sono squali e gli squali sono forti. Ma la
cosa più sconvolgente è che non c’è un finale eroico in cui la
marea viene ribaltata all’ultimo minuto. Under
Paris finisce davvero con la morte di tutti mentre gli
squali si impadroniscono della capitale francese.
E dato che possono riprodursi a un
ritmo esponenziale, non passerà molto tempo prima che anche il
resto del mondo soccomba a questo vero e proprio sharknado.
Il film lo dice quando una mappa
nei titoli di coda rivela la velocità con cui gli squali si
diffonderanno, tagliando fuori gli esseri umani dall’accesso
all’acqua di cui abbiamo bisogno per sopravvivere come civiltà.
Netflix non ha
ancora commissionato un sequel, ma è solo questione di tempo.
Immaginate un nuovo film ambientato nel Tamigi o più lontano, come
il fiume Nilo?
E così un nuovo concorrente si
aggiunge a franchise come Meg,
Sharknado e, naturalmente, Mega Shark vs Giant
Octopus nella grande tradizione dei grandi film con gli
squali.
Con il suo finale post-apocalittico,
il film francese Under Paris non si presta
necessariamente, narrativamente parlando, a un sequel. Ma dopo aver
ottenuto il miglior lancio per un film non in lingua inglese
su Netflix con oltre 102,3 milioni di visualizzazioni,
il regista Xavier Gens sta progettando una nuova
avventura sottomarina, come conferma Variety.
I membri chiave del cast, quelli che
non sono stati inghiottiti dagli squali, torneranno, tra cui
Bérénice Bejo, che interpreta un’attivista in
lutto insieme a Nassim Lyes (“Mayhem!”) nei panni
di un poliziotto.
In una recente intervista con La
Tribune, Bejo ha affermato che le riprese del
sequel inizieranno a settembre 2025. Mentre fonti vicine alla
produzione hanno confermato a Variety che il progetto è
effettivamente in fase di sviluppo, è ancora all’inizio e le
riprese potrebbero iniziare anche nel 2026.
Distribuito su Netflix il 5 giugno
in vista delle Olimpiadi di Parigi, Under Paris inizia con un’esperta di squali di
nome Sophia (Bérénice
Bejo) che ha perso tragicamente il marito mentre
faceva ricerche su uno squalo Mako di nome Lilith. Questa tragica
perdita la strazia ancora di più di quanto lo squalo abbia fatto a
pezzi il suo uomo.
Ma anni dopo, quando Lilith ha
inspiegabilmente raggiunto la Senna, Sophia combatte per salvare
Parigi dalle fauci della morte, lottando contro funzionari
governativi ignoranti che si rifiutano di credere di essere loro
stessi nel mezzo di un film di squali. Il regista Xavier
Gens, famoso per Frontier(s), è noto per le sue scelte
azzardate, ma questo non vi preparerà al finale di Under
Paris.
Under Paris rimane
ad oggi il secondo film non inglese più visto su Netflix USA, dopo
Troll. Il film ha ricevuto aspre critiche in
Francia, dove i film di genere locali raramente vanno bene, ma è
stato un successo internazionale. È stato persino elogiato dal
maestro dell’horror Stephen King, che ha ammesso su X di aver
inizialmente pensato che “sarebbe stato un film scherzoso, come
‘Sharknado'” e di averlo trovato “davvero molto
buono”.
Cosa accadrebbe se
Batman avesse una Citroén Deux Chevaux come
batmobile o cosa accadrebbe al sexyappel di Starsky e
Hutch se si muovessero su una Panda? sarebbe probabilmente
un disastro. Ebbene, non per il designer Gerald
Bear che ha immaginato un divertente universo alternativo
dove i più famosi eroi di cinema, tv e fumetti, non hanno più i
loro bolidi bensì delle comuni utilitarie. Scopriamole tutte nella
nostra photogallery:
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Gerald Bear è un creativo americano
che oggi vive e lavora a Milano. Unconventional
Heroesè una serie di poster da
lui firmati che ritraggono auto d’epoca o mezzi di trasporto
desueti, ma travestiti da icone che hanno fatto la storia di cinema
e tv.
Affascinante, non bello. È sottile
la definizione tra i due concetti, il primo più mentale, il secondo
più convenzionale. Il grande schermo si fa spesso portatore di
questo genere di distinzione, a volte con attori che si muovono a
confine tra le due “categorie”, altre con ruoli e personaggi che,
nonostante delle “brutture” caratteriali o fisiche, restano
affascinanti quasi all’unanimità per gli spettatori. Ecco le
unconventional beauty del cinema:
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Che ve ne pare? Qual è la bellezza
particolare, strana o non convenzionale che avete visto sul grande
schermo?
L’eroe dell’infanzia per un bambino
può essere uno sportivo, un personaggio dei fumetti o del cinema.
Per Aaron Brookner quell’eroe era e resta suo zio Howard Brookner,
scrittore, regista e produttore della scena cinematografica indie
newyorchese tra gli anni Ottanta e Novanta, morto a causa dell’Aids
pochi giorni prima di compiere 35 anni. L’impegno di preservare
dall’oblio la vita e l’opera del giovane artista converge nel
documentario Uncle Howard, presentato al
Sundance Film Festival e al Biografilm Festival di Bologna.
La svolta per Aaron
Brookner è l’accesso al Bunker, il leggendario studio nel Lower
East Side di William S. Burroughs, lo scrittore ispiratore della
beat generation, che Howard aveva avvicinato con l’obiettivo di
realizzare un documentario sulla sua figura: un progetto poi
concretizzatosi con Burroughs The Movie,
terminato nel 1983. Così come Howard riuscì a vincere la nota
diffidenza dello scrittore, così il nipote Aaron supera la
resistenza del curatore del Bunker, il poeta John Giorno,
ritrovando nello studio un prezioso archivio di materiale e
pellicole relativo al doc di Howard Brookner.
Aaron mostra le sequenze inedite e i
filmati recuperati a chi aveva lavorato a Burroughs The
Movie come Jim Jarmusch (era il fonico) e Tom
DiCillo, restituendo allo spettatore non solo la personalità di
Howard regista ma il ritratto di una New York in fermento e di un
movimento, quello della cultura underground, che avrebbe
influenzato le generazioni successive. Purtroppo, poco o nulla è
rimasto del successivo documentario di Howard: Robert
Wilson and the Civil Wars (1987), dedicato alla
performance mai realizzata progettata dal regista Robert Wilson per
le Olimpiadi estive del 1984.
I video-diari di Howard Brookner, le
scene dei suoi film, spezzoni di home movie e fotografie
ricostruiscono, insieme alle interviste di Aaron a quanti lo hanno
conosciuto e amato, il profilo di un uomo e di un cineasta maturo
nonostante la giovane età, la cui anima sembra sfuggente davanti
alla camera ma il cui ascendente su chi lo circondava risulta
evidente. Affascinante, colto, amante della vita notturna, Howard
Brookner condusse la sua esistenza appieno, fino in fondo.
Membro della prima
generazione in grado di vivere liberamente la propria
omosessualità, Howard non fu risparmiato dall’Aids, così come molti
altri artisti in quegli anni. Già conscio di essere sieropositivo,
gira I maledetti di Broadway, primo
lungometraggio di finzione con Matt Dillon, Jennifer Grey, Rutger
Hauer e Madonna, rinunciando all’Azt per mantenere la lucidità
durante le faticose riprese. Uncle Howard
non è solo il commovente omaggio personale di un nipote
affezionato, ma anche il ricordo sentito di una generazione
falcidiata dall’Aids, malattia colpevolmente trascurata fino ad
assumere i contorni di un’epidemia, e la testimonianza di un
momento storico, artistico e culturale che merita di non andare
perduto.
Molti lo conoscono per essere un
ottimo autore di serie tv – Six Feeet
Under e True Blood sono due
suoi successi. Altri per aver vinto un Oscar per
la sceneggiatura originale di American
Beauty, ma Alan Ball è anche un
regista di cinema. Tredici anni fa diresse il suo esordio sul
grande schermo Niente velo per Jasira, e
oggi che le sale sono interdette a causa della situazione
sanitaria, fa arrivare nelle case grazie ad Amazon
il suo secondo lungometraggio, Uncle Frank.
La trama di Uncle
Frank
1969, Beth, Sophia Lillis, è una quattordicenne della
provincia americana che nutre una sconfinata ammirazione per lo zio
Frank, Paul Bettany, insegnante a New York. Frank è
colto, le dà attenzione, sa ascoltare e la capisce, cosa che non
accade con gli altri componenti della famiglia. La invita ad essere
sé stessa ed inseguire i propri sogni. Quattro anni dopo, Beth,
ormai diciottenne, ha raggiunto lo zio a New York per studiare nel
suo college, quando arriva la notizia della morte del padre di
Frank, Stephen Root, nonno di Beth. Frank, che non
ha mai fatto coming out in famiglia e vive da dieci anni con il
compagno Wally, Peter Macdissi, si confida con
Beth e insieme partono alla volta di Creekville, Carolina del Sud.
Il viaggio che zio e nipote intraprendono per recarsi al funerale e
l’incontro con la famiglia riportano Frank indietro nel tempo, a
ripercorrere la sua adolescenza e il suo burrascoso rapporto col
padre, oltre a far riemergere un evento tragico che ha segnato
indelebilmente la sua vita. Sono però anche un’occasione per
voltare finalmente pagina.
Le intenzioni del regista e
i temi a lui cari in Uncle Frank
Alan Ball ha
dichiarato in una recente intervista di aver utilizzato questo film
come mezzo per elaborare un proprio trauma e ha sottolineato come
al centro del lavoro vi sia proprio la volontà di mostrare come sia
possibile superare i traumi e andare avanti nel proprio percorso di
vita. Questo è stato il primo spunto del film, scritto e prodotto
dal regista stesso. Il senso di colpa di Frank per la morte di Sam,
suo primo amore adolescenziale, lo ossessiona da sempre e lo
spettatore segue il percorso che lo porterà a liberarsene. Accanto
a ciò, si pongono altri temi cari al regista, come la
sensibilizzazione sui diritti civili delle persone LGBT – la
vicenda mostra come fosse difficile essere omosessuali nella
provincia americana cattolica degli anni ’70, ma anche come ad
altre latitudini si rischiasse la vita per voler esprimere
liberamente sé stessi, come sottolineato dal personaggio di
Wally.
Il viaggio di zio Frank,
intimo e lineare
Il tutto è trattato in modo molto
semplice e lineare, la vicenda si dipana tra road movie e dramma
incentrato sulle relazioni, alla maniera classica, senza sorprese.
Il registro scelto è quello della delicatezza, dei toni pacati.
Delicati, curati e luminosi sono gli ambienti in cui si svolge la
narrazione, soprattutto la casa di famiglia col giardino e il
portico, in cui dominano la luce, il bianco e i colori tenui
negli arredi, in un’atmosfera resa avvolgente dalla fotografia di
Khalid Mohtaseb. Sono questi i luoghi delle lunghe
chiacchierate complici tra zio e nipote, della riconciliazione e
del perdono, della speranza e di un nuovo, più luminoso inizio. Qui
Ball lascia da parte la sua capacità di
sorprendere con l’irriverenza, l’ironia, la trasgressione e
l’anticonformismo che gli sono propri, rinunciando all’originalità,
in favore di un racconto intimo, godibile ma non strabiliante.
Il cast di Uncle
Frank
Il film è sorretto da buone
interpretazioni, tra cui spicca quella del protagonista,
Paul Bettany (Master & Commander – Sfida
ai confini del mare, Il codice Da Vinci, Avengers:
Infinity War,
Solo: A Star Wars Story), efficace nel rendere i
tormenti dell’animo di Frank. Anche la giovane Sophia
Lillis (It, It – Capitolo
2) nel ruolo di Beth, offre una buona prova.
All’attore libanese Peter Macdissi (Six
Feet Under, Niente velo per Jasira),
compagno del regista e anche produttore del film, tocca affiancare
il protagonista interpretando il suo compagno Wally, il personaggio
più saggio e risolto della coppia, che con pazienza e gentilezza
assieme alla nipote, gli fa da angelo custode, guidandolo verso la
giusta direzione. Nel cast anche Steve Zahan, nel
ruolo del fratello di Frank, Mike, Stephen Root e
Margo Martindale, i genitori di Frank.
Uncle Frank, dove vederlo
in streaming
Uncle Frank, prodotto da Amazon
Studios, Miramax, Your face goes
here, Cota Films e Parts &
Labor, arriva su Amazon Prime Video dal 25 novembre.
Total Film ha diffuso una nuova foto
di Tom
Holland e Mark
Wahlberg in Uncharted,
l’adattamento del celebre videogioco che arriverà nei cinema il
prossimo febbraio 2022.
La trama
Basato su una delle serie di
videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, Uncharted presenta al pubblico il giovane e furbo
Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca
del tesoro con l’arguto partner Victor “Sully” Sullivan (Mark
Wahlberg). In un’epica avventura piena di azione che attraversa il
mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca
del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo indizi che
potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da
tempo.
Tutto quello che sappiamo su
Uncharted
In Uncharted, Tom
Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark
Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non
tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare
l’eroe del titolo anni fa quando David O.
Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli
anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come
una origin story.
La sceneggiatura del film, che
arriverà al cinema l’11 febbraio 2022, è stata firmata
da Art Marcum, Matt
Holloway e Rafe Judkins, e
racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni
giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti
conosciamo.
Vi ricordiamo che Uncharted sarà
la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation
Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da
Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation
Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
La Sony Pictures è
ancora a lavoro, seppure lentamente, sull’adattamento
cinematografico di Uncharted. Adesso, tramite
Variety, veniamo a sapere che lo studio ha incaricato
Joe Carnahan di scrivere la
sceneggiatura.
Carnahan è l’ultimo di una lunga serie di
nomi che si sono avvicendati allo script del film, dopo
Mark Boal (Zero Dark
Thirty), David O. Russell
(Il Lato Positivo), Thomas Dean
Donnelly (Sahara),
Joshua Oppenheimer
(Sahara), David
Guggenheim (Safe House) e
Cormac & Marianne Wibberley (Il
mistero dei Templari).
Inoltre, il
regista e sceneggiatore ha rivelato che si occuperà soltanto della
sceneggiatura e che la regia del film gli è preclusa per via di un
conflitto di schedule con Bad Boys 3, che comincerà la
fase di riprese lo stesso anno di Uncharted, stando al programma
Sony e salvo ulteriori ritardi. Se la produzione del film
tratto dalla famosa saga videoludica dovesse andare avanti in
questo modo, avremmo presto il nome di un regista.
Joe
Carnahan ha dichiarato: “L’archeologia stessa,
oggi, è da considerarsi una cosa antica, ma quel mondo mi ha sempre
affascinato. Specialmente quando vai in un museo e ti chiedi in che
modo quel pezzo è arrivato lì, inoltre Uncharted stesso è così
famoso che sarebbe stato difficile rifiutare una tale
offerta.”
Il film al momento ha una data
d’uscita, il 30 giugno 2017, anche se la data è chiaramente
soggetta a cambiamenti in base alla produzione.
Il prossimo progetto di Carnahan è,
come anticipato, Bad Boys 3, in cui
tornano sia Will Smith che Martin
Lawrence.
Arriva la notizia
che Sony Pictures Entertainment è in
trattative con il regista Seth Gordon per
affidargli l’adattamento in live-action del franchise
videoludico Uncharted. A diffondere la notizia è
stato il noto sito Deadline, secondo il quale il regista è la prima
scelta per dirigere il film che sarà prodotto dalla
Arad / Atlas Entertainment, con i
produttori Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
L’adattamento di Uncharted è
stato scritto dallo sceneggiatore di Safe House David
Guggenheim e pare che lo studios è intenzionato a avviare la
produzione al più presto. Fin ad ora molti sono stati i
registi coinvolti al progetto (Tra i più recenti David O.
Russell) ora il passo successivo sarà trovare il giusto interprete
di Nathan Drake, cacciatore di tesori e antichità figlio del famoso
esploratore Sir Francis Drake.
Il
gioco è stato sviluppato da Naughty Dog e pubblicato da Sony
Computer Entertainment America , LLC . L’intenzione dei produttori
e dello studio è di avviare la produzione entro la fine
dell’anno.
Uncharted: Drake’s Fortune è il
primo gioco della serie, sviluppato dalla Naughty Dog e pubblicato
da Sony Computer Entertainment esclusivamente per PlayStation 3. Il
gioco narra le vicende di Nathan Drake, presunto discendente
dell’esploratore Sir Francis Drake, che cerca di trovare il tesoro
perduto di El Dorado, con l’aiuto del suo amico Victor “Sully”
Sullivan e della giornalista Elena Fisher.
La popolarità trai videogiocatori e
la sua stessa natura di videogame first-person shooter hanno fatto
di Uncharted uno
dei giochi più adatti a trasformarsi in un film, o meglio in un franchise. Dopo diversi
avvicendamenti e con una data d’uscita prevista per il 2017 poi
cancellata, il progetto era fermo alla Sony. Almeno fino a
oggi.
Stando a quanto dichiarato da
Deadline, il film sarebbe ora di
nuovo in produzione, come priorità. La regia è stata affidata a
Shawn Levy mentre la sceneggiatura porterà la
firma di Joe Carnahan.
Al momento non si consocono altri
dettagli ma molto presto potremo sapere nuovi particolari della
produzione e in particolare il nome dell’attore che interpreterà
Nathan Drake.
Al momento dunque il film con ogni
probabilità slitterà al 2018, anche se non ci sono conferme e
comunicati ufficiali della Sony, dunque non resta
che aspettare una comunicazione dello studios.
Vi ricordiamo che gli adattamenti
da videogames stanno per tornare al cinema, con
l’imminente Assassin’s
Creed con Michael Fassbender, l’annunciato reboot
di
Tomb Raider con Alica Vikander, e
l’adattamento di The Division con probabili
protagonisti Jessica Chastain e Jake
Gyllenhaal.
Sony Pictures ha finalmente trovato
un regista per l’adattamento cinematografico di Uncharted che
vedrà Tom
Holland nel ruolo del protagonista: Travis
Knight (Bumblebee, Kubo e la
spada magica) è in trattative per dirigere il film al posto di
Dan Trachtenberg, che ad agosto aveva ufficializzato il suo
ritiro dal progetto.
Secondo le fonti le riprese del
film inizieranno nei primi mesi del 2020. La sceneggiatura è stata
firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà
le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili
mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.
Vi ricordiamo che questa sarà la
prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions,
divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad
Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation
Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.