Minions di
Pierre Coffin, Kyle Balda: i
Minion vengono da lontano. Non sono nati nel laboratorio
sotterraneo di Gru: la loro è una popolazione antica, che ha
conosciuto la preistoria e l’Egitto dei faraoni, perennemente mossa
dalla ricerca di un super cattivo da servire. Dal T-Rex a
Napoleone, da Dracula allo Yeti, i piccoletti gialli hanno visto i
loro padroni ideali uscire man mano dalla Storia, al punto da
ammalarsi di collettiva depressione (una scena che merita). Finché
un giorno, uno di loro, il minion Kevin, ha deciso di abbandonare
la grotta polare del ritiro forzato e di avventurarsi fino in
California, dove i più cattivi di tutto il mondo si trovano riuniti
in convention. Di qui, lui, Stuart e Bob, voleranno poi nella
swingin’ London, al seguito della terribile Scarlett Sterminator,
per rubare niente meno che la corona d’Inghilterra.
Taxi
Teheran di Jafar Panahi: un taxi
attraversa le strade di Teheran in un giorno qualsiasi. Passeggeri
di diversa estrazione sociale salgono e scendono dalla vettura.
Alla guida non c’è un conducente qualsiasi ma Jafar Panahi stesso
impegnato a girare un altro film ‘proibito’.
Professore per
amore di Marc Lawrence: Keith
Michaels è stato uno sceneggiatore di successo (ha addirittura
vinto un Oscar nel 1998). Ora però i suoi script vengono snobbati,
ha divorziato e ha bisogno di un lavoro. Si trova così praticamente
costretto ad accettare l’offerta di un corso di sceneggiatura in
un’università decentrata: a Binghamton dalle parti di New York. Non
ha però alcuna voglia di insegnare a scrivere perché ritiene che
sia inutile e, una volta formata la classe, cerca di fare il meno
possibile. Sarà però costretto dalle circostanze a impegnarsi anche
grazie alla presenza di due studentesse decisamente molto diverse
tra loro.
Qualcosa di
buono di George C. Wolfe: quando
Kate comincia ad avvertire i primi segnali che il suo corpo non
obbedisce più a lei ma ad una malattia progressiva e invalidante,
la vita che ha condotto fino a quel momento si sgretola con crudele
rapidità. Non può più suonare il piano né cucinare, non se ne fa
più nulla o quasi dell’immensa casa modernista su due piani, e
presto nemmeno di un marito, Evan, che per paura di romperla ha
pensato bene di smettere di avvicinarla intimamente. Ferita
nell’anima, ancor prima che nel fisico, Kate insiste per assumere
come badante la giovane Bec, universitaria caotica e inesperta,
dotata però della carica vitale di cui lei ha disperatamente
bisogno.
La bella
gente di Ivano De Matteo: lfredo e
Susanna, lui architetto e lei psicologa che si occupa di donne che
hanno subito maltrattamenti, hanno una casa in campagna fuori Roma
dove trascorrono alcuni weekend e parte dell’estate. Un giorno
Susanna vede una giovane prostituta che subisce le angherie di un
uomo ai bordi della statale e decide di aiutarla portandola
inizialmente nella casa e successivamente a Roma per garantirle un
futuro migliore. Seppure tra molteplici incertezze e nonostante la
grettezza di una coppia di amici, tutto sembra procedere per il
meglio ma un elemento inatteso provvederà a turbare la pace delle
coscienze.
In un posto
bellissimo di Giorgia Cecere: Lucia
vive nella provincia piemontese accanto al marito Andrea e al
figlio Tommaso. La sua è un’esistenza (apparentemente) tranquilla:
un lavoro creativo come fiorista insieme ad un’amica, una bella
casa, un tran tran borghese nel quale Lucia si muove con prudenza,
come attraverso il fitto manto della nebbia del nord. La donna
appare per lo più inconsapevole: delle distrazioni del marito,
delle frequentazioni del figlio, dei propri desideri nascosti.
Dentro di lei si cela il ricordo di un evento traumatico che le
viene ricordato costantemente dalla presenza nella cittadina di una
donna non incattivita dal dolore ma resa malinconica dalla
solitudine. Fuori dal negozio di fiori di Lucia c’è invece Feysal,
un ragazzo immigrato che campa alla giornata, e con il quale la
donna intraprende un dialogo che è forse l’unico autentico della
sua vita programmata e prevedibile. L’altro scambio significativo è
quello con Angelo, un insegnante di guida che fin dal nome si fa
protettore della ricerca di indipendenza della sua alunna.