La data d’uscita di London
Has Fallen è stata posticipata di un mese. Parliamo
ovviamente del film sequel di Attacco al Potere
– Olympus Has Fallen diretto da
Babak Najafi.
Il film arriverà in
sala non più il 2 ottobre, come inizialmente previsto, ma il 22
gennaio 2016. Sembra che la decisione sia stata dettata dalla
presenza, a ottobre, di Sopravvissuto – The
Martian (qui il trailer) di Ridley
Scott, di recente anticipato di un mese.
Protagonisti del film sono
Gerald Butler, Aaron Eckhart,
Angela Bassett, Morgan Freeman,
Melissa Leo e Radha Mitchell. La
sceneggiatura porterà la firma di Creighton
Rothenberger, Katrin Benedikt e
Christian Gudegast.
London has
fallen si focalizzerà sulla morte del primo ministro
britannico, avvenuta in circostanze misteriose. Il suo funerale
diviene, così un evento di prim’ordine per tutti i leader del mondo
e, al contempo, un’occasione irrinunciabile per una cellula
terroristica di eliminare tutti gli individui più potenti al mondo
in un colpo solo! Solo tre persone potranno impedire che il mondo
cada in rovina: il Presidente degli Stati Uniti d’America, il capo
dei servizi segreti americani e un agente inglese dell’MI-6. In
tutto ciò, Haley interpreterà il ruolo del
Vice Capo Mason.
Ecco la prima foto del set LEGO
dedicato a Wall-E il film della Pixar con
protagonista il tenero robot spazzino.
Wall-e
è l’ultimo robot rimasto sulla terra dopo che gli umani l’hanno
abbandonata perchè invasa dai rifiuti. Si sono dimenticati di
spegnerlo e lui da 700 anni continua a fare quello per cui è stato
costruito: comprimere e ammassare rifiuti. Non parla ma si fa
capire molto bene a gesti e attraverso una gamma di suoni
espressivi come faceva R2-D2 di Guerre Stellari. È un
robot animato come un animale antropomorfo, un piccolo Charlot:
operaio alienato che sogna un domani migliore guardando il cielo
stellato. E quando dal cielo questo domani migliore arriva sotto
forma di un altro robot, Eve, più moderno e programmato per cercare
vita sulla Terra, Wall-e lo insegue sull’astronave madre. Lì,
sempre come il vagabondo di Chaplin, sarà un portatore sano e
inconsapevole di caos e anarchia assieme agli altri “devianti”
della società cioè i robot difettosi, l’equivalente di quella
famiglia di freak che erano i pesci da acquario con cui aveva a che
fare Nemo.
Vi abbiamo già riferito
dell’infelice intenzione, da parte della 20th Century Fox, di
realizzare un remake del cult di John CarpenterGrosso Guaio a Chinatown. Dopo che quello
che dovrebbe essere produttore e protagonista, Dwayne
Johnson, ha dichiarato di voler coinvolgere anche lo stesso Carpenter, il
regista di Halloween si dice scettico in merito al progetto, anche
se potrebbe poi risolversi tutto in un’offerta ben piazzata.
“Sono incerto riguardo a questo
remake. D’altro canto, dipende tutto da quanto mi pagheranno”
avrebbe dichiarato Carpenter.
Secondo il sito Bleeding
Cool, il regista ha confermato via Facebook di essere
coinvolto nel remake. Che ne pensate?
Mentre pare
ancora poco chiara la ragione che ha spinto Josh
Trank ad abbandonare la regia del secondo spin-off
della Star
Wars Anthology, ecco che cominciano a farsi
avanti nuovi nomi, e in occasione della settimana Meet The Movie
Press, Jeff Sneider di The Warp
ha riferito che Michelle MacLaren, già regista di
Breaking Bad, Game of Thrones, The Walking
Dead e per un po’ egista associata al progetto su
Wonder Woman, sarebbe stata ospite
alla LucasFilm per un incontro, durante il quale si sarebbe
discusso proprio di assegnarle la regia del nuovo film del
franchise. Anche se non ci sonoa assolutamente notizie ufficiali e
nemmeno voci di trattative in atto, la MacLaren potrebbe essere una
buona scelta per i produttori della LucasFilm e della Disney.
Per quanto riguarda il soggetto del
nuovo film, sembra che i rumors si siano fossilizati intorno a
Han Solo o Boba Fett. Il film uscirà
in sala nel 2018. Intanto nel 2016 potremo vedere il primo spin-off
fuori dalla saga regolare (che riprenderà a dicembre con
Il Risveglio della Forza) che si intitola
Star Wars Rogue One e vede al timone
Garret Edwards.
Nel cast di Game of Thrones
5 tornano Peter Dinklage, Lena Headey, Emilia
Clarke, Nikolaj Coster-Waldau, Kit Harington, Natalie Dormer,
Maisie Williams e Sophie Turner.
Trama: Le estati
durani decenni. Gli inverni possono durare anche una vita. E la
battaglia per il Trono di
Spade continua. Da sud, dove il calore genera trame, passioni e
intrighi, alle vaste e selvagge terre orientali, in cui una giovane
regina solleva un esercito. Per tutto il tempo, nel gelido nord,
una parete di 800 metri di ghiaccio protegge precariamente il regno
devastato dalla guerra dalle forze oscure che si trovano al di là.
Re e regine, cavalieri e rinnegati, bugiardi, signori e uomini
onesti… giocano tutti il ‘gioco dei troni’.
Una serie originale sulla base dei
best-seller di George RR Martin, la saga de Le
Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Manca ancora molto alla messa in
onda di Once Upon A Time 5, il
quinto ciclo della serie televisiva di successo che sarà trasmesso
dal network americano della ABC e oggi arrivano nuove
anticipazioni:
Will Scarlett
forse non tornerà in Once Upon A Time
5 dopo la conferma a regular di Sean Maguire e
Rebecca Mader è quasi certo che l’attore inglese che lo interpreta
Michael Socha, non torni, anche se questo non
significa che il personaggio non torni.
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C’era una
volta (Once Upon a Time) è una serie
televisiva statunitense di genere fantasy, in onda
sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è
liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici
della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe,
ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento
ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui
si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici.
Nel 2013 ne è stato tratto
uno spin-off: Once Upon a Time in
Wonderland.
Il nuovo film è
ambientato 22 anni dopo gli eventi terribili del film
originale Jurassic Park. Vi ricordiamo che
Jurassic World, attualmente in fase
di riprese è diretto dal regista Colin
Trevorrow e uscirà al cinema negli USA il
12 Giugno 2015.
Colin
Trevorrow ha scritto la sceneggiatura
con Derek Connolly. Steven Spielberg, Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori. Protagonisti della
pellicola sono al momento confermati Chris
Pratt, Bryce Dallas Howard, Ty Simpkins, Jake
Johnson, Nick Robinson, Andy
Buckley e Irrfan Khan.
Jurassic
World sarà diretto da Colin
Trevorrow (Safety Not Guardanteed),
accompagnato nella sceneggiatura da Derek
Connolly, e arriverà in 3D nelle sale USA a partire
dal 12 Giugno 2015. Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori della
pellicola. Spielberg sarà il produttore
esecutivo del sequel e affiancherà il regista nella lavorazione del
film.
Cresce l’attesa per la messa in
onda di The
Flash 2, l’atteso secondo ciclo di episodi della
serie televisiva che sarà trasmessa dal network americano The CW e
oggi vi sveliamo nuove anticipazioni.
Per The Flash
2 si cerca un nuovo eroe con il mascalzone:
oltre a Wendy, il casting cerca un eroe che fra i 30 e i 40
anni ed è un uomo cinico e avvantaggiato. Il casting ha
anche dato un nome a questo misterioso personaggio: John
Clark che è un nome conosciuto per gli amanti dei fumetti
di DC Comics.
The
Flash2 è la seconda
stagione della serie The
Flash spin-off di Arrow,
sviluppata dai creatori di quest’ultima Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. Basata sul personaggio di Flash,
supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC
Comics, si svolge nello stesso universo della serie madre e verrà
trasmessa dal 7 ottobre 2014 sul canale The CW.
Trama show: All’età di 11 anni,
dopo aver assistito al misterioso omicidio della madre Nora e visto
suo padre Henry ingiustamente accusato del crimine, Barry Allen
viene accolto in casa dal detective Joe West e la sua famiglia.
Anni dopo lo ritroviamo che è divenuto un brillante studente di
chimica, noto a tutti per la sua grande competenza in questo campo
oltre che per il suo essere perennemente in ritardo. Diventato uno
scienziato forense per il Dipartimento di Polizia di Central City,
Barry cerca di scoprire la verità sull’omicidio di sua madre e le
sue indagini lo portano all’acceleratore di particelle di Harrison
Wells. Quando i laboratori S.T.A.R. LAB indicono un evento pubblico
per l’accensione di prova di un nuovo acceleratore di particelle
destinato a rivoluzionare il mondo, Barry si trova nel suo
laboratorio e, dopo che l’acceleratore, colpito da un fulmine,
esplode a causa di un sovraccarico, il giovane viene scaraventato a
terra dalla scarica di un altro fulmine mentre numerose sostanze
chimiche gli si rovesciano addosso ed entra in coma. Al suo
risveglio, dopo nove mesi, apprende di avere la capacità di
muoversi ad una velocità sovrumana ed è anche convinto, e ben
presto ne avrà la conferma, di non essere l’unico meta-umano creato
dall’esplosione. Il giovane Allen decide, quindi, di utilizzare
l’eccezionale potere conferitogli dal destino per proteggere
l’umanità, mantenendo però segreta la propria identità.
Si è chiusa con ottimo successo la
settima stagione e oggi arrivano le prime anticipazioni
di Castle 8, l’ottavo ciclo che andrà in onda a ottobre sul
network americano della CBS.
In Castle
8, sia Jon Huertas che
Seamus Dever, così come Tamala Jones, Susan
Sullivan e Molly Quinn sono stati tutti confermati per l’ottava
stagione. Solo Penny Johnson Jerald ha lasciato la serie TV.
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Castle è una serie
televisiva statunitense prodotta dal 2009. Creata da Andrew W.
Marlowe, la serie è interpretata da Nathan Fillion e Stana Katic, e
narra le vicende di Richard Castle, un famoso scrittore diromanzi
gialli che collabora alle indagini della detective di polizia Kate
Beckett. La serie è trasmessa in prima visione assoluta negli Stati
Uniti da ABC dal 9 marzo 2009. In Italia viene trasmessa in prima
visione dal canalesatellitare Fox Life dal 16 ottobre 2009 (con il
titolo Castle – Detective tra le righe per le prime due stagioni,
poi con il titolo originale Castle), e successivamente in chiaro da
Rai 2 dal 10 gennaio 2010 (con il solo titolo originale).
New York. Richard Castle, un famoso
ed acclamato scrittore di libri gialli, viene contattato dal New
York City Police Department per aiutare la detective della Squadra
Omicidi Kate Beckett a risolvere un caso che sembra copiato dalla
trama di un suo romanzo. Collaborando, i due riescono a risolvere
l’omicidio e, galvanizzato dall’esperienza, Castle – che ha deciso
di chiudere con Derrick Storm, uno dei suoi personaggi più
riusciti, ed è quindi in cerca di nuove ispirazioni – ha l’idea di
chiedere all’amico sindaco il permesso di affiancare la detective
Beckett in pianta stabile come consulente della polizia, e di
seguire i suoi casi, rendendosi spesso decisivo per la loro
soluzione.
Ecco il primo trailer di
Queen of the Desert, nuovo film del
maestro Werner Herzog con protagonistia
Nicole Kidman. Nel cast del film anche
James Franco, Robert Pattinson e
Damian Lewis.
https://www.youtube.com/watch?v=aOFo1rpUTrY
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Il film si
incentrerà sulla storia di Gertrude Bell – personaggio
realmente esistito – una donna inglese dalla vita ricca e
avventurosa che, all’alba del XX secolo, fu viaggiatrice,
scrittrice, archeologa, esploratrice, cartografa, agente segreto e
diplomatica per conto dell’Impero Britannico. La Bell, inoltre, fu
una specie di Lawrence d’Arabia al femminile, svolgendo attività a
sostegno della Rivolta araba nel corso della Prima Guerra Mondiale
ed ebbe un ruolo di primo piano nella creazione di stati arabi come
l’Iraq e la Giordania.
Queen of the
Desert vede protagonista nel ruolo dell’esploratrice
Nicole Kidman accanto a James
Franco (sempre visibile nelle foto sotto), oltre a
Robert Pattinson e Damian Lewis.
Circa una settimana fa, dopo grande
attesa da parte di fan e cinefili, è arrivata la notizia che il
film sarà presentato in concorso al prossimo imminente Festival
Internazionale del Film di Berlino, il quale ricordiamo avrà luogo
dal 5 al 15 febbraio 2015. Queen of the
Desert non ha ancora trovato distribuzione ma è
probabile che ne trovi una, se non italiana almeno internazionale,
all’interno dell’European Film Market, il mercato cinematografico
che affianca la Berlinale.
E’ proprio un debutto coi fiocchi
quello di Jurassic World, nuovo capitolo
del franchise jurassico targato Universal Studios e prodotto da
Steven Spielberg. Infatti, il film
con protagonisti Chris Pratt e Bryce Dallas Howard
incassa la cifra di 511 milioni nel mondo. Il risultato è storico
perché per il film è il primo a superare il mezzo miliardo di
dollari nel mondo nel primo week and di programmazione.
In USA il film ha incassato 307
milioni di dollari, secondo solo ad Harry Potter e i doni della
morte parte 2 che era un vero un evento attesissimo. In casa
Universal invece è in vero record annuale dato che batte alla
grande Furious 7 che aveva debuttato con 250.7 milioni. Ma non
è finita qui perché il film è il miglior debutto nel week end della
storia di Hollywood, dietro solo all’apertura di The Avengers 207.400.000 $.
Nel mondo la pellicola ha incassato
100.8 milioni in Cina, seguito da Regno Unito e Irlanda con
26,6 milioni, Messico 16,2 milioni, Corea 14, milioni, Francia con
12,5 milioni e Australia con 12, 1 milioni di dollari. Jurassic
World è solo l’ennesimo titolo del fantastico anno della Universa
Studios che ha 4 titolo nella top 10 del 2015: Furious 7,
Cinquanta sfumature di grigio, Pitch Perfect 2 e Jurassic
World.
Dopo una parentesi che ha visto gli
amati Puffi approdare al cinema
in ben due pellicole caratterizzate da un misto tra realtà e
computer grafica, i graziosi nanetti blu sono in procinto di
tornare sul grande schermo in un film d’animazione realizzato
interamente in computer grafica. Titolo della pellicola
sarà Get Smurfy e ci condurrà
direttamente alla scoperta delle origini delle misteriose
creature.
In concomitanza
del 14th Global Smurfs Day
la Sony Pictures Animation ha voluto
ufficializzare quelle che saranno le voci dei puffi in questa nuova
avventura cinematografica: Demi
Lovato si calerà nei panni di Puffetta,
mentre Rainn Wilson e Mandy
Patinkin saranno rispettivamente il malvagio Gargamella e
la sua nemesi Grande Puffo.La pellicola condurrà Puffetta ed i suoi
amici in un viaggio attraverso la foresta incantata alla ricerca di
un villaggio fatato, dove, qualora riusciranno ad arrivare prima di
Gargamella, potremmo venire a conoscenza delle origini delle
piccole creature blu. Il film, diretto da Kelly
Ashbury, arriverà al cinema il 31 marzo
2017.
The Stanford Prison
Experiment, thriller psicologico diretto
da Kyle Patrick Alvarez vincitore di ben
due premi allo scorso Sundance Film
Festival, si mostra in un primo trailer
ufficiale.
Vi ricordiamo che la pellicola si
basa su una storia vera, ripercorre gli avvenimenti del 1971, anno
in cui il professor Philip Zimbardo (Billy Crudp)
riunì ben 24 studenti volontari al fine di portare avanti un
esperimento psicologico. I volantari furono chiamati a simulare la
vita di prigione e, suddivisi tra guardie e prigionieri, servirono
a studiare la fonte delle origini degli abusi del sistema
penitenziario. Il risultato di questo esperimento sconvolse il
mondo in quanto, in poco tempo, i partecipanti si tramutarono da
rappresentanti della classe media a carcerieri sadici e vittime
sottomesse.
Alla realizzazione della pellicola,
inoltre, ha preso parte anche il professor Zimbardo.
Protagonisti del film sono
Ezra Miller, Olivia Thirlby,
Tye Sheridan, Keir Gilchrist,
Michael Angarano e Thomas
Mann.
The Stanford Prison
Experiment arriverà nelle sale il prossimo 24
luglio.
Con le riprese
di Independence Day 2 oramai
avviate, e con i piani della Fox di
rendere la serie particolarmente longeva, programmando non uno
ma ben tre sequel, il cerchio intorno ai membri del cast va pian
piano restringendosi.
Doppo l’annuncio dell’arrivo nel
cast di William Fichtner, un nuovo attore è
pronto ad entrare a far parte del progetto
di Roland Emmerich: Gbenga
Akinnagbe. L’attore interpreterà l’agente Travis, un
membro dei Servizi Segreti arruolato dall’ex presidente Whitmore
(Bill Pullman).
Il resto del cast include
Jeff Goldblum, Bill Pullman, Liam Hemsworth, Jessie Usher,
Charlotte Gainsbourg, Vivica A. Fox, Travis Tope, Joey King, Judd
Hirsch e Brent Spiner.Independence Day
2, diretto ancora una volta da Emmerich, uscirà il
24 giugno 2016 dopo vent’anni dal primo film. La
sceneggiatura porterà la firma di Carter Blanchard. Roland Emmerich
produrrà la pellicola insieme a Dean Devlin e Harald Kloser. Le
riprese del film dovrebbero cominciare a maggio.
Con le riprese
di Captain America Civil
War entrate ormai nel vivo e con
la Marvelintenta a
sfogliare la margherita per decidere quale fra gli attori in lizza
avrà l’onore di indossare il costume
di Spider-Man, cresce sempre di più la
curiosità intorno alla misteriosa terza incarnazione
cinematografica dell’arrampicamuri creato daStan
Lee.
Secondo quanto rivelato
da Deadline i nodi potrebbero essere
sciolti molto presto ed il nuovo Peter Parker potrebbe finalmente
presentarsi al mondo già nel corso della prossima settimana. Con
queste parole Deadline potrebbe
aver lanciato la notizia bomba di questi giorni: “Abbiamo
saputo che la decisione potrebbe essere presa la prossima
settimana”.
Vi ricordiamo
che Peter Parker rivestiva un
ruolo di prim’ordine nella versione cartacea
di Civil War, mentre, attualmente, è
ancora incerta la sua posizione in Captain America
Civil War.
Per scoprire gli attori ancora in
lizza per la parte vi rimandiamo al presente link.
In attesa di nuovi dettagli in
merito ricordiamo cheCaptain America: Civil
War sarà diretto da
Anthonye Joe Russo e vedrà
nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film
uscirà il 6 maggio 2016.
Ant-Man, l’ennesimo cinecomics di casa Marvelpronto al
debutto sul territorio americano previsto per il 17
luglio, segnerà un particolare precedente per i futuri
film del colosso americano.
Secondo quanto dichiarato dallo stesso Stan
Lee,
il fumettista padre di alcuni tra i più iconici supereroi di
sempre, non apparirà, come di consuetudine, in un
cameo nel film diretto da Peyton
Reed,
queste le parole a conferma della notizia:
“Mi fu offerto di prendere parte ad una scena con Michael Douglas.
Ma stavano girando in Inghilterra e non avevo tempo per andarci.
Quindi non sono nel film.”
In uscita nelle sale cinematografiche
statunitensi il 17 luglio 2015, il film sarà diretto da
Peyton Reed(Ragazze nel pallone, Ti
odio, ti lascio, ti…) e vede nel cast Paul
Rudd come Scott Lang alias Ant-Man, Evangeline
Lilly come Hope Van Dyne,Corey Stoll come
Darren Cross aka Calabrone,Bobby Cannavale come
Paxton,Michael Peñacome Luis, Judy
Greer come Maggie, Tip “Ti “Harris come
Dave, David Dastmalchian come Kurt, Wood
Harris come Gale, Jordi Molla come
Castillo e Michael Douglas come Hank Pym.
Il nuovo capitolo dell’Universo
Cinematografico Marvel presenta Ant-Man, il film
che porta per la prima volta sul grande schermo uno dei personaggi
originali più noti dei Marvel Comics apparso fin dalle origini nel
gruppo degli Avengers.
Dotato della strabiliante capacità
di rimpicciolirsi e al contempo accrescere la propria forza, il
ladro provetto Scott Lang (Paul Rudd) dovrà ricorrere alle sue doti
eroiche per aiutare il proprio mentore Dr. Hank Pym (interpretao
dal premioOscar® Michael Douglas) a proteggere il suo spettacolare
costume di Ant-Man da nuove, terribili minacce. Esposti a ostacoli
apparentemente insormontabili, Pym e Lang dovranno pianificare un
colpo che salverà il mondo.
Diretto da Peyton Reed e prodotto
da Kevin Feige, insieme ai produttori esecutivi Louis D’Esposito,
Alan Fine, Victoria Alonso, Michael Grillo,Edgar Wright e Stan Lee,
il film Marvel Ant-Man presenta Paul Rudd
nei panni di Scott Lang alias Ant-Man, Michael Douglas nel ruolo di
Hank Pym, Evangeline Lilly nella parte di Hope Van Dyne, Corey
Stoll nel ruolo di Darren Cross alias il Calabrone, Bobby Cannavale
nei panni di Paxton, Michael Peña nella parte di Luis, Judy Greer
nel ruolo di Maggie, Tip “Ti” Harris in quello di Dave, David
Dastmalchian nella parte di Kurt, Wood Harris in quella di Gale e
Jordi Mollà nei panni di Castillo.
La squadra creativa del regista
Peyton Reed comprende anche il direttore della fotografia premio
Oscar® Russell Carpenter (Titanic, 21), lo scenografo Sheppard
Frankel (Io Sono Tu, Come Ammazzare il Capo… E Vivere Felici), la
costumista Sammy Sheldon Differ (X-Men – L’Inizio, Kick Ass), il
supervisore effetti visivi Jake Morrison (il film MarvelThor: The Dark World, Il Signore degli
Anelli – Le Due Torri), il coordinatore degli stunt Jeff Habberstad
(i film MarvelIron
Man 3, X-Men: Giorni di un Futuro Passato) e il supervisore
effetti speciali sei volte nominato all’Oscar® Dan Sudik (Captain America: The Winter
Soldier, The Avengers). Al montaggio, anche Dan Lebental, ACE
(i film Marvel Thor: The Dark World e Iron
Man) e Colby Parker Jr. (Lone Survivor, Hancock).
In attesa che il 9
luglio giunga al cinema Terminator
Genisys, l’atteso nuovo capitolo della saga lanciata
da James Cameron nel 1984, la pellicola
diretta da Alan Taylor torna a mostrarsi
in due nuovi spot tv.
Protagonisti del film sono
Emilia Clarke, Jason Clarke,
Jai Courtney, Matt Smith e
J.K. Simmons e Arnold
Schwarzenegger.
Terminator Genisysuscirà nelle sale cinematografiche
statunitensi il primo luglio 2015, mentre in quelle italiane il 9
luglio.Ecco la trama ufficiale: Quando Kyle Reese
viene mandato indietro nel tempo da John Connor per salvare la
madre, minacciata dagli androidi di Skynet, nulla è come ci
ricordiamo: il luogotenente scoprirà finalmente la vera
storia di Sarah Connor, adottata proprio da Terminator, e cresciuta
sotto la sua protezione, addestrata ad affrontare un destino a cui
fino all’ultimo cercherà di ribellarsi.
Viaggio a Tokyo
– Shūkichi (Ryū Chishū) e Tomi
(Higashiyama Chieko) lasciano la campagna di
Onomichi per far visita ai figli a Tokyo. Arrivati nella grande
metropoli, vengono accolti tiepidamente dai figli che, a fatica,
sopportano la loro presenza.
Con un pretesto li mandano in una
località turistica a passare il fine settimana. Solo la nuora
Noriko, vedova da otto anni, li tratta con benevolenza e
gentilezza. Alla fine saranno costretti a intraprendere il viaggio
di ritorno verso casa.
Era il 3 novembre 1953 quando
Viaggio a Tokyo usciva per la prima volta nei
cinema giapponesi. Il 2015 è l’anno che riporta alla luce questa e
altre cinque opere del geniale regista Ozu
Yasujiro.
Restaurate e digitalizzate dalla
major nipponica Shochiku, arrivano in Italia grazie alla Tucker
Film. Un autore epocale, riportato nei cinema italiani a distanza
di mezzo secolo perché, come disse Wim Wenders “mai prima di lui e
mai dopo di lui il cinema è stato così prossimo alla sua essenza e
al suo scopo ultimo”.
Viaggio a Tokyo recensione del film
di Yasujiro Ozu
Un soggetto all’apparenza banale,
uno stile essenziale. Sulla scia dei film del cosiddetto genere
shomingeki, dedicato alla rappresentazione realistica e quotidiana
delle classi popolari, allora specialità della Shochiku, proprio
per questo convinta alla produzione del film.
Esaltata dalla capacità registica
di Ozu, proprio l’essenzialità dell’opera ne fa una delle cose più
vere e commoventi mai portate sullo schermo cinematografico.
Viaggio a Tokyo è
vita vera, perciò così capace di toccare quei frammenti di
esistenza che ognuno porta addosso. Così abile nel trasportare lo
spettatore accanto ai visi bonari dei due anziani protagonisti,
grazie all’utilizzo di camera fatto da Ozu, che la pone
centralmente e in basso, proprio lì dove i personaggi usano
riunirsi, inginocchiati l’uno di fronte all’altro.
Una storia familiare, che racconta
l’incomunicabilità tra genitori e figli, sempre più acuita dal
cambiamento dei giovani che crescono, dallo scorrere del tempo, che
i long-take rappresentano così nitidamente sullo schermo.
Viaggio a
Tokyo è, a tutti gli effetti, la rappresentazione del
Giappone del dopoguerra. Le nuove generazioni così poco attente ai
genitori e alle tradizioni, trasformate dal trasferimento dalla
campagna alla metropoli.
Un passaggio dalla semplicità alla
corsa allo sviluppo, dall’umanità alla disumanizzazione dei
rapporti, tipica della realtà urbana.
Il viaggio è il modo degli anziani
Shūkichi e Tomi di tirare le somme della propria esistenza, di
osservare il distacco dei figli, senza mai dare giudizi di valore.
La gentilezza della figlia più giovane, Kyōko, e della nuora Noriko
sono le ultime tracce di umanità che il nuovo Giappone sembra aver
preservato.
Viaggio a Tokyo è
il canto della solitudine, dello scorrere del tempo, della vita e
della morte. Ozu, nonostante il toccante finale, non trasforma il
film in un dramma, ma in un delicato racconto con venature da
commedia. Il nuovo Giappone non ha più tempo per le tradizioni, è
frenetico, disumano, egoista. Eppure esistono ancora anime candide
come quelle di Kyōko e Noriko. Il mutamento è la chiave. Il tempo
scorre e le persone, come la società, cambiano inesorabilmente, nel
bene o nel male.
Chris Pratt ha un
accordo multi film con la Universal e i produttori di
Jurassic World, per cui se lo studio
dovesse decidere di fare dei sequel del film, l’attore avrebbe già
firmato. Dati gli incassi che il film sta registrando, sembra
probabile che rivedremo Owen, l’ammaestratore di dinosauri.
A confermare la notizia è stato lo
stesso Pratt che prima ha dato risposta affermativa e poi ha
scherzato sulla cosa: “Si certo, mi hanno fatto firmare per i
prossimi 38 film”.
Chris Pratt ha poi raccontato di
quando, 22 anni fa, ha visto Jurassic Park al cinema: “L’ho
visto due volte nella prima settimana di programmazione, catturò
subito la mia immaginazione. Non conoscevo nessuno all’epoca che
non abbia mai visto il film”.
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Il nuovo film è ambientato
22 anni dopo gli eventi terribili del film
originale Jurassic Park. Vi ricordiamo che
Jurassic World, attualmente in fase
di riprese è diretto dal regista Colin
Trevorrow e uscirà al cinema negli USA il
12 Giugno 2015.
Colin
Trevorrow ha scritto la sceneggiatura
con Derek Connolly. Steven Spielberg, Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori. Protagonisti della
pellicola sono al momento confermati Chris
Pratt, Bryce Dallas Howard, Ty Simpkins, Jake
Johnson, Nick Robinson, Andy
Buckley e Irrfan Khan.
La Gramecy Pictures ha
messo on line la prima clip tratta da
Selfless, il nuovo thriller che segna il
ritorno di Tarsem Singh (Immortals,
The Fall) che vede protagonisti Ben
Kingsley,Ryan Reynolds e Matthew
Goode.
La storia racconta la vicenda di un
uomo anziano che scopre di essere sul punto di morire. Così decide
di trasformare la propria mente nel corpo di un uomo più
giovane.
Di seguito la clip:
Diretto da Tarsem Singh,
Selfless esce il 10 luglio 2015 e ha per
protagonisti Ben Kingsley, Ryan Reynolds e
Matthew Goode.
Amy
Poehler, nei cinema americani con la sua voce (è Joy in
Inside Out) potrebbe essere entrata a far
parte del cast di The House, al fianco di
Will Ferrell, stando a quello che dichiara
Variety.
Il film, scritto da Brendan
O’Brien e Andrew J. Cohen, vede
protagonista una coppia che decide di aprire un casinò illegale
insieme ai suoi vicini rimediare a un crimine commesso in
precedenza. A produrre il film ci sarà la New Line con 40
milioni di dollari, cifra piuttosto consistente per una commedia
“classica”. Il film dovrebbe uscire nel 2016 e le riprese
cominceranno ad agosto.
Poehle e
Ferrell hanno già collaborato in
Blades of Glory – Due Pattini per la
Gloria, se le trattative andassero a buon fine i due
torneranno a recitare insieme.
Essendo una personalità piuttosto
riservata, gelosa della propria privacy e con un’agguerrita verve
britannica, è possibile che il suo volto dica poco al grandissimo
pubblico, eppure il suo nome si cela dietro alcuni dei più famosi e
importanti titoli della storia del cinema dal 1976 a oggi.
Ricordate i ragazzi della High School of Performing
Arts di New York darsi battaglia per la gloria in
Saranno Famosi (Fame, del 1980)?
Oppure il volto scavato e assente di Matthew
Modine in Birdy – Le Ali della
Libertà, i martelli in marcia e la follia visionaria
di Pink Floyd The Wall, le fiamme e
l’orrore di Mississippi Burning – Le radici
dell’odio, la statuaria Madonna in
Evita? Parliamo di opere che portano in
calce una firma pesantissima, Sir Alan Parker, che
abbiamo incontrato a Parigi in occasione dello Champs-Élysées Film
Festival. Le opere che abbiamo ricordato sono solo una parte di una
filmografia profondamente impressa nella memoria degli spettatori e
nei manuali della settima arte, prima della fama vi sono state però
numerose difficoltà e ostacoli da affrontare; prima di ogni cosa,
vi è stato un piccolo film musicale interamente interpretato da
ragazzi e ambientato a Chicago, in piena epoca Al Capone,
Piccoli Gangsters (Bugsy Malone,
1976).
Una guerra fra bande di criminali
combattuta a suon di torte alla crema e pistole spara-bignè, come
nasce un’idea così strampalata? “Bugsy
Malone è stato un grande esercizio. In Inghilterra
faticavo a trovare i finanziamenti per girare un film così sono
sbarcato in America, dove alla fine ho girato la quasi totalità dei
miei lavori. Avevo voglia di scrivere una sceneggiatura che
raccontasse in qualche modo gli Stati Uniti, così mi è sembrato
divertente rileggere in chiave musicale un periodo oscuro quale fu
l’era del proibizionismo. È stata una scelta pragmatica per dare il
via alla mia carriera, insomma. Ironia della sorte il film ha avuto
un enorme successo anche in Inghilterra e in generale in Europa.
Ricordo che alla prima del film proprio qui a Parigi sbagliarono il
mio nome sui manifesti fuori dal cinema, alla vista di ‘un film di
Alan Piker’ mi è venuto un colpo, ho pensato ‘bene, ho finito di
lavorare’. Poi però lungo la stessa strada ho letto davanti ad un
altro cinema ‘un film di Alfred Hitchicock’ e mi sono
tranquillizzato, evidentemente era prassi sbagliare i nomi e
infatti eccomi qui, è andata bene.” Piccoli
Gangsters è solo il primo di una serie di film
musicali (attenzione, non musical) destinati a diventare
un marchio di fabbrica di Alan Parker, seguiranno
Saranno Famosi,
Evita, The
Commitments, Pink Floyd The
Wall, film possente ispirato all’album The
Wall della famosissima band inglese Pink Floyd.
“Lavorare con i Pink Floyd è stata
una pura coincidenza, avevo un amico che lavorava in uno studio di
registrazione che ci ha messo in contatto, dicendomi che
Roger Waters aveva intenzione di realizzare un
film. Ho detto subito si per produrlo insieme alla band,
solo dopo mi hanno coinvolto anche alla regia. Volete sapere la
verità? È stata l’esperienza più terribile della mia vita, io e
Waters avevamo due caratteri dominanti quindi vi lascio immaginare
quale tensione ci fosse costantemente sul set, non c’è mai stata
una buona chimica. Lavorare con Madonna per
Evita è stato molto, molto più facile.
Esiste però una teoria secondo cui i film migliori nascono da set
difficili, quindi chissà.” E di film difficili ce ne sono stati
diversi nella sua carriera, pensate a girare in Mississippi e in
Alabama un film come Mississippi Burning,
che rischiava di toccare tasti estremamente sensibili per la
popolazione locale: “Abbiamo girato in quei luoghi trent’anni dopo
i fatti raccontati nel film, quindi fortunatamente ci siamo
scontrati con una realtà profondamente cambiata in meglio. Certo
non sono mancati i momenti di tensione, avevamo sempre il set
blindato, abbiamo persino ricevuto minacce di morte, ma come vedete
siamo sopravvissuti. Abbiamo avuto di che preoccuparci anche per le
riprese di Evita, lungo la strada fra
l’aeroporto e l’hotel c’era tantissima gente con cartelloni
minatori che recitavano ‘Andate a casa’. Poi però la stessa gente
ci chiedeva gli autografi, dunque abbiamo pensato che si trattasse
soltanto di cartelloni scritti molto male.”
Mississippi
Burning ha un carattere estremamente educativo, un
aspetto decisamente costante nell’intera produzione parkeriana:
“Sono stato fortunato, ho lavorato in un’epoca in cui il cinema era
un mezzo fantastico per parlare alla gente. Fred
Zinnemann, che è stato un mio grande maestro, mi
diceva sempre ‘Essere un regista è un privilegio, non sprecarlo
mai, gira sempre film che abbiano qualcosa da dire’, è un
insegnamento fondamentale. Oggi ci sono perlopiù film su supereroi,
è difficile che si usi il mezzo cinematografico per impegnarsi
socialmente o per trasmettere qualcosa. Sono film che si
dimenticano appena si esce dalla sala, ed è un peccato immane. Non
ce l’ho con le nuove tecnologie o il 3D, va tutto bene purché si
abbia qualcosa da raccontare. Oggi anche la TV è diventato un mezzo
importante, ci sono alcuni fra i migliori scrittori al lavoro per
il piccolo schermo, ma ricordatevi che il cinema è tutta un’altra
forma di comunicazione, più elevata, dobbiamo solo evitare che la
prima divori la seconda.”
Dai diritti del popolo afroamericano
ai ragazzi di Fame, passando per la Shoa
e le fughe di mezzanotte dello studente universitario Billy Hayes,
qual è il film preferito di Alan Parker? Esiste un regista che lo
ha influenzato più di ogni altro? “Sono affezionato a tutti i miei
lavori, non potrei rispondere con un titolo secco. Sicuramente ho
ricordi meravigliosi di The Commitments,
non vedevo l’ora di arrivare sul set al mattino, allo stesso modo
mi porto nel cuore Birdy,
Spara alla Luna è invece il mio film più
intimo. Diciamo che mi piacerebbe essere ricordato per la totalità
delle mie opere, non per una in particolare. Se c’è un regista che
mi ha ispirato? Ken Loach, senza alcun dubbio.
Anche se ho fatto un cinema molto diverso dal suo, ho sempre
ammirato l’integrità del suo lavoro.” Purtroppo non vediamo nelle
sale un film firmato Alan Parker dal 2003, da The Life
of David Gale con Kevin Spacey e
Kate Winslet, abbiamo la speranza di ammirare
qualcosa di nuovo prossimamente? “Non ho molta voglia di fare
ancora film, mi sto godendo la vita.” Prosit, Sir Parker.
E’ andata in onda ieri alle
16:00 Cinefilos Addicted
1×20, per una mini puntata estiva dedicata a
Jurassic World (vale la pena di vederlo o
no?), ai vincitori dei David di Donatello (il
trionfo di Anime Nere) e ovviamente un
breve ma dovuto e accorato tributo alla leggenda
Christopher Lee. Cinefilos Addicted è un programma
condotto da Chiara Guida e prodotto da Cinefilos.it. Ospiti
Emanuele Rauco, Simone Bracci e Mattia
Allegrucci.
I mostri che escono di notte
dall’armadio non solo esistono ma sono anche ben organizzati. In un
mondo parallelo i mostri vivono in una società civile tanto quanto
la nostra (cioè ben poco), in cui spaventare bambini è un lavoro,
il più importante di tutti, perchè dalle loro urla si genera
l’energia che alimenta la città. Tra gli spaventatori di
professione della Monsters & Co. Sulley e Mike sono la coppia più
affiatata, quella che detiene il record di urla generate, un punto
di riferimento per tutti, almeno fino a che per un errore una
bambina non passa dal mondo degli uomini a quello dei mostri
rischiando di metterne a repentaglio la carriera.
Il campione inglese di calcio
David Beckham avrà un cameo in Knights
of the Roundtable: King Arthur, film che racconta la
leggenda di Re Artù diretto da Guy Ritchie
attualmente in produzione. Stando alle prima fonti, Beckham
dovrebbe interpretare uno degli scettici che non credono nella
possibilità del giovane Artù di estrarre la spada dalla roccia. Il
calciatore rappresenta anche il forte legame che Ritchie ha, nel
suo cinema, con la cultura pop e il costante riferimento a essa nei
suoi racconti e nei ritmi di narrazione.
Il protagonista del film,
Charlie Hunnam, ha pubblicato una foto dal set in
cui compare con il regista e altri attori del cast. Eccola di
seguito:
L’ambizioso film è potenzialmente
il primo di una serie di sei film sui Cavalieri della Tavola
Rotonda e offrirà una rivisitazione della leggenda di Re Artù, noto
per essere riuscito a difendere la Bretagna dall’invasione sassone.
La pellicola si ispira al libro di Thomas Mallory “Le Morte
d’Arthur” pubblicato nel 1485.
Al fianco di
Charlie Hunnam un cast di prim’ordine che
comprende Astrid Berges-Frisbey come Ginevra,
Eric Bana come Uther Pendragon, oltre a
Jude Lawe
Djimon Hounsou. Nel cast anche
Annabelle Wallis, Katie McGrath,
Aidan Gillen, Millie Brady, David Beckham, Poppy Delevingne,
Mikael Persbrandt e Peter Ferdinando. King Arthur il
Potere della Spada si basa su una sceneggiatura
scritta da Joby Harold e il film è
prodotto da Akiva Goldsman, Tory
Tunnell e Ritchie, al fianco
di Cate Adams e Niija
Kuykendall della Warner Bros e della Village
Roadshow.
Ecco una nuova foto dal set di
Pirati dei Caraibi 5 in cui vediamo,
insieme a Johnny Depp, anche un altro volto noto
del franchise, Kevin McNally, che torna a
interpretare Gibbs.
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Dopo La maledizione
della prima luna, La maledizione del forziere fantasma, Ai confini
del mondo, Oltre i confini del mare, arriva il quinto
capitolo della saga: Dead Men Tell No
Tales.
Le riprese, iniziate lo scorso febbraio, sono state
recentemente bloccate a causa di un infortunio di Johnny
Depp fuori dal set. La produzione tuttavia assicura
l’uscita della pellicola, come da programma, per il luglio del
2017.
In questo film, vedremo
il Capitano Jack Sparrow braccato dai pirati fantasma al seguito
del temibile Salazar, fuggito dal Triangolo del Diavolo. Per
riacquistare la libertà al povero pirata non rimarrà che trovare il
leggendario Tridente di Poseidone, l’unico oggetto in grado di
donare al possessore il controllo totale dei mari.
Alla regia, i
cineasti norvegesi Joachim Rønning e
Esepn Sanberg (Kin-Tiki,
Bandidas). La sceneggiatura è stata scritta da
Jeff Nathanson (Indiana Jones e il
regno del Teschio di Cristallo, Catch Me If You Can),
da uno script di Terry Rossio.
Nel cast anche Javier Bardem, Geoffrey Rush, Kevin McNally,
Stephen Graham, Orlando Bloom e Kaya
Scodelario.
Un tuffo nel mondo dei dinosauri –
che non si sono estinti poiché il famoso asteroide responsabile
della loro scomparsa ha di fatto mancato la Terra – che vede
un vivace Apatosaurus adolescente di nome Arlo diventare amico di
un umano, Spot.
Durante un viaggio attraverso un paesaggio aspro e misterioso fatto
per riportare la pace nella sua tranquilla comunità, Arlo impara ad
affrontare le sue paure e scopre di cosa è veramente capace.
Il regista Peter
Sohn, voce di Emile in
Ratatouille e di Scott “Squishy”
Squibbles in Monsters University, ha
debuttato con il cortometraggio Pixar Partly
Cloudy e ha lavorato nei dipartimenti di arte, storia
e animazione. Subentrato a Bob Petersen
(co-regista di Up), ha iniziato a
lavorare al progetto nel 2014, dopo una serie di sostanziose
modifiche apportate dalla casa cinematografica. Produce
Denise Ream, già produttrice di
Cars per la Pixar e produttrice associata
per il premio Oscar Up della
Disney/Pixar.
L’uscita del film è programmata per
il 25 novembre del 2015.
Il Biografilm
Festival2015 offre oggi una
programmazione dedicata all’arte, in collaborazione con Sky
Arte HD e si accinge a consegnare i suoi ultimi
riconoscimenti, premiando i vincitori della sezione Biografilm
Italia, i preferiti del pubblico nonché la migliore opera
prima.
Mario Carbone, il fotografo con la macchina da presa di Giuseppe
D’Addino
Il primo focus si concentra sulla
scoperta di Mario Carbone, fotografo e
documentarista che ha saputo cogliere i momenti cruciali del
cambiamento della società e della cultura italiane, dalle lotte
operaie all’occupazione delle terre in Calabria, dall’alluvione di
Firenze del 1966 alla performance di Ulay e Marina Abramovic alla
galleria d’arte moderna di Bologna nel 1977. Di Mario Carbone il
festival presenta una selezione di documentari, seguita
dall’anteprima mondiale del film di Giuseppe
D’AddinoMario Carbone, il fotografo con
la macchina da presa, che rende conto
dell’attività a 360 gradi di Carbone lasciando emergere la sua
visione del mondo. A Mario Carbone sarà poi consegnato
il Celebration of Lives Award, il premio che Biografilm
Festival dedica ai grandi narratori, andando così ad affiancare gli
altri vincitori di quest’anno Matteo
Garrone e Frederick
Wiseman.
I ritratti di altri due importanti
artisti arricchiranno poi il cartellone. Innanzitutto,
Chi è Alberto Garutti e perché parla di
noi di Giampaolo Penco,
dedicato ad AlbertoGarutti,
critico e maestro dell’arte pubblica. Il film racconta la
preparazione e l’inaugurazione della mostra a lui dedicata al PAC,
l’installazione permanente nel grattacielo Unicredit a Milano, il
lavoro nel suo studio e tra i collaboratori, con il filo rosso di
un concetto caro all’artista: l’irripetibilità
dell’esperienza. A seguire, sempre in anteprima mondiale, sarà
la volta di I come
Isgrò di Nunzio
Gringeri e Riccardo Cannella,
dedicato all’artista concettuale ma anche giornalista, scrittore,
drammaturgo e poeta Emilio Isgrò.
Dopo la premiazione dei premi del
pubblico, della sezione Biografilm Italia e della migliore opera
prima, verrà consegnato anche al documentarista
danese Michael Madsen il Celebration of
Lives Award e sarà proiettato il suo The
Visit, il film celebrato a Sundance 2015, dove il
regista mette in scena un ipotetico “incontro del terzo tipo” tra
umani e alieni, immaginando la situazione dell’incontro, i
rischi e le tensioni scatenanti, le strategie di politici,
scienziati, agenzie spaziali.
Per scoprire gli ultimi eventi,
consultate il sito del festival:
Forse non tutti sanno che molte delle scene che hanno fatto la
storia del cinema sono nate da momenti di improvvisazione. Ecco le
10 più famose:
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Sembra che, in I
predatori dell’arca perduta, Harrison
Ford/Indiana Jones dovesse in realtà combattere contro
l’uomo armato di scimitarra, ma la sera prima aveva avuto dei
problemi fisici che lo avevano debilitato fisicamente e chiese a
Spielberg di “ottimizzare” le energie: il risultato è una delle
scene che ancora oggi definiscono un personaggio e un franchise di
successo. Sempre Harrison
Ford è protagonista di un’altra scena storica: nella scena
finale di Star
Wars L’Impero Colpisce Ancora, lo script
prevedeva che Leia confessasse il suo amore ad Han, ma lui non
rispondeva. Il regista Irvin Kershner sentiva però che qualcosa
mancasse e così chiese a Ford di rispondere così come avrebbe
risposto il suo personaggio, il risultato è stato semplicemente
perfetto.
Molti aneddoti si fondano anche
sulla bravura dell’attore e sulla straordinaria capacità di
immedesimazione che questi hanno avuto con il personaggio, come nei
casi di Heath Ledger/Joker, Robert De
Niro/Travis oppure Anthony
Hopkins/Hannibal.
Il network americano della AMC ha diffuso le foto ufficiali dei
protagonisti di Fear The Walking
Dead, l’attesissimo spin-off della serie di successo
The Walking Dead:
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La serie, che si svolgerà
durante la medesima apocalisse zombie descritta nella serie
originale, ma in un altro luogo, avrà come protagonisti
l’insegnante divorziato Sean Cabrera e la
consulente scolastica Nancy Tompkins, che uniscono
le forze e cercano di sopravvivere in un mondo diventato ostile; al
loro fianco il figlio di Sean, Nick, che ha
affrontato la dipendenza dalle droghe in passato e l’ambiziosa
Ashley Carey, figlia di
Nancy.