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Foxfire vietato ai minori di 14 in Italia, la protesta di Laurent Cantet

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Foxfire vietatoFOXFIRE – RAGAZZE CATTIVE, il nuovo film di Laurent Cantet in uscita per Teodora il 29 agosto, ha ricevuto il divieto ai minori di 14 anni dalla Commissione di Revisione Cinematografica. “Ancora una volta siamo esterrefatti dalle commissioni di censura che giudicano i film in uscita nelle sale in Italia” commentano i distributori Vieri Razzini e Cesare Petrillo. “Il divieto ai minori di 14 anni inflitto a Foxfire è una conferma ulteriore dell’arretratezza culturale di questo paese, in cui le televisioni generaliste sono libere di trasmettere in prima serata film di spaventosa violenza e un film di un grande autore viene penalizzato e ghettizzato come se potesse recare danno ai giovani italiani”.

Già nella scorsa stagione Teodora ha dovuto battersi contro lo stesso divieto imposto a 17 ragazze, che come Foxfire raccontava di una ribellione adolescenziale al femminile. La censura stavolta giustifica il suo operato criticando le protagoniste di Foxfire per “le continue e ripetute condotte di rottura delle regole con modalità violente” e “il farsi giustizia da sole”, ossia quelle stesse azioni che sono alla base di gran parte del cinema commerciale hollywoodiano, senza che questo riceva nessun divieto. Forse l’idea di una giovane donna (e non di un supereroe) che si rivolta contro la violenza che subisce è ancora troppo sovversiva per il nostro paese.

“Gli adolescenti italiani avrebbero meno capacità di giudicare rispetto ai coetanei francesi, belgi, argentini o canadesi?” commenta amaramente Cantet, riferendosi ad alcuni dei paesi in cui il film è uscito senza divieti. “È questo che l’ufficio della censura italiana, che ha deciso di vietare Foxfire ai minori di 14 anni, sembra volerci dire. Fortunatamente, i giovani sono dotati di un’intelligenza maggiore rispetto a quella che i censori attribuiscono loro. In tutti i miei film ho cercato di evitare di giudicare i miei personaggi e le loro azioni, mi sono fidato della lungimiranza e del senso etico degli spettatori nel formarsi la propria opinione”.

“Quella che si vede nel mio film”, continua il regista, “è prima di tutto la violenza di una società che umilia i più deboli (bambini, donne, poveri) e quello che si racconta è il tentativo di formazione della coscienza politica di queste giovani donne che cercano di trovare un posto in un mondo che di loro non ne vuole sapere. Il film non fa mai l’apologia di questa violenza. Le ragazze di Foxfire sono spezzate dalla propria storia e pagano il prezzo dei propri errori in prima persona. Privare un giovane spettatore di questo film vuol dire privarlo di un utile strumento di riflessione sulla violenza, sulla complessità del mondo nel quale è stato chiamato a vivere. Vuol dire prima di tutto negargli qualsiasi capacità di giudizio. Come molti adulti, gli adolescenti sono capaci di comprendere la frontiera che separa la finzione e la realtà e affermare il contrario, come ha appena fatto la censura italiana, è prenderli per degli imbecilli, cosa che io mi rifiuto di fare”.

Foxcatcher: uno spot e una clip dal film con Steve Carell

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Foxcatcher: uno spot e una clip dal film con Steve Carell

Ecco uno spot e una clip da Foxcatcher, il film che vede protagonista un inedito Steve Carell al suo primo ruolo non comico. Nel film anche Channing Tatum e Mark Ruffalo.

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Il film è candidato a cinque premi Oscar:

MIGLIOR REGIA – Bennett Miller

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – Steve Carell

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – Mark Ruffalo

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE – E. Max Frye e Dan Futterman

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA – Bill Corso e Dennis Liddiard

In Foxcatcher I fratelli Mark e Dave Schultz sono due rinomati campioni di lotta libera. Dave – il maggiore – oltre a gareggiare nella sua categoria, fa anche da allenatore a Mark, e i due vivono praticamente in simbiosi. Un giorno Mark riceve la telefonata di John du Pont, un eccentrico magnate che lo invita a prepararsi da lui in vista dei vicini campionati mondiali, avendo allestito nella sua tenuta – Foxcatcher – un vero e proprio centro di allenamento di altissima qualità.

L’invito del milionario nasconde però un’attrazione morbosa nei confronti di Mark, e il ragazzo – senza la guida del fratello maggiore – comincia a smarrirsi. Successivamente, stringendo un accordo di finanziamento con la Federazione Americana Lotta, John du Pont riesce a far stabilire a Foxcatcher anche Dave, per iniziare il percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Seul. Questa scelta sarà il preludio a un tragico epilogo.

Foxcatcher: tre nuove clip del film con Steve Carell

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Foxcatcher: tre nuove clip del film con Steve Carell

Ecco tre nuove clip in italiano di Foxcatcher, il film che ha fatto guadagnare a Steve Carell la sua prima nomination agli Oscar per la migliore interpretazione maschile da protagonista.

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Il film è candidato a cinque premi Oscar:

MIGLIOR REGIA – Bennett Miller

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – Steve Carell

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – Mark Ruffalo

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE – E. Max Frye e Dan Futterman

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA – Bill Corso e Dennis Liddiard

In FoxcatcherI fratelli Mark e Dave Schultz sono due rinomati campioni di lotta libera. Dave – il maggiore – oltre a gareggiare nella sua categoria, fa anche da allenatore a Mark, e i due vivono praticamente in simbiosi. Un giorno Mark riceve la telefonata di John du Pont, un eccentrico magnate che lo invita a prepararsi da lui in vista dei vicini campionati mondiali, avendo allestito nella sua tenuta – Foxcatcher – un vero e proprio centro di allenamento di altissima qualità.

L’invito del milionario nasconde però un’attrazione morbosa nei confronti di Mark, e il ragazzo – senza la guida del fratello maggiore – comincia a smarrirsi. Successivamente, stringendo un accordo di finanziamento con la Federazione Americana Lotta, John du Pont riesce a far stabilire a Foxcatcher anche Dave, per iniziare il percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Seul. Questa scelta sarà il preludio a un tragico epilogo.

Foxcatcher: trailer Italiano del film candidato all’Oscar

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Foxcatcher: trailer Italiano del film candidato all’Oscar

Guarda il Trailer italiano di Foxcatcher, il nuovo film candidato a 5 Premi Oscar di Bennett Miller al cinema dal 5 marzo. Protagonisti Steve Carell, Channing Tatum, Mark Ruffalo, Sienna Miller e il Premio Oscar Vanessa Redgrave.

In Foxcatcher, i fratelli Mark e Dave Schultz sono due rinomati campioni di lotta libera. Dave – il maggiore – oltre a gareggiare nella sua categoria, fa anche da allenatore a Mark, e i due vivono praticamente in simbiosi. Un giorno Mark riceve la telefonata di John du Pont, un eccentrico magnate che lo invita a prepararsi da lui in vista dei vicini campionati mondiali, avendo allestito nella sua tenuta – Foxcatcher – un vero e proprio centro di allenamento di altissima qualità. L’invito del milionario nasconde però un’attrazione morbosa nei confronti di Mark, e il ragazzo – senza la guida del fratello maggiore – comincia a smarrirsi. Successivamente, stringendo un accordo di finanziamento con la Federazione Americana Lotta, John du Pont riesce a far stabilire a Foxcatcher anche Dave, per iniziare il percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Seul. Questa scelta sarà il preludio a un tragico epilogo.

Foxcatcher: recensione del film con Steve Carell

Foxcatcher: recensione del film con Steve Carell

Arriva anche nei cinema italiani Foxcatcher, l’atteso film di Bennett Miller, basato sulla vera storia di John du Pont con protagonisti Channing Tatum, Mark Ruffalo e Steve Carell.

In Foxcatcher Mark Schultz (Channing Tatum) e suo fratello Dave (Mark Ruffalo) sono campioni olimpici di lotta. Dave è anche l’allenatore di Mark. Da opposti – Dave sicuro, protettivo, accogliente; Mark un omone fragile, ma desideroso di uscire dall’ombra dell’amato-odiato fratello – i due vivono in simbiosi.

Quando John du Pont (Steve Carell), eccentrico milionario in cerca di grandi imprese da compiere per avere approvazione – in primis dall’anziana madre (Vanessa Redgrave) – gli offre di entrare nella sua squadra per le Olimpiadi e trasferirsi alla sua tenuta, Foxcatcher, per allenarsi, Mark accetta. Du Pont prima si fa amare come un padre da Mark, poi si stanca di lui, mentre insiste per coinvolgere anche Dave in quello che sembra sempre più un perverso gioco psicologico.

Foxcatcher, il film

Foxcatcher

Ultimi scampoli di Guerra Fredda, sulle prime sembrerebbe un film di sport e patriottismo che ne ricorda altri – Mark Schultz pare a tratti un mix tra lo Stallone di Rocky e il suo famigerato avversario russo – ma, a ben guardare, è l’opposto. Qui patria, primato e grandezza della nazione sono parole vuote in bocca a du Pont, rampollo di una delle famiglie simbolo della ricchezza e del successo americano (il film è tratto da una storia vera), che ne fa emergere il lato oscuro, perverso. Angolazione sportiva, quindi, per guardare all’intenso rapporto tra due fratelli e alla follia di un uomo, ampliando poi la prospettiva all’America tutta. Il regista Bennett Miller riesce così a far seguire un film di sport anche a chi non lo ama.

Pellicola abilmente costruita: la natura di du Pont e la complessità del rapporto tra Mark e Dave, come la dinamica che s’innesca tra i tre, si scoprono pian piano, coinvolgendo lo spettatore e avvincendolo fino alla fine. Ciò, grazie all’attenzione ai particolari: postura, gesti e sguardi fanno buona parte del film fin dall’inizio; inquadrature e silenzi espressivi portano oltre la battuta e rendono possibile lo scavo psicologico. Ciò che lascia semmai un po’ perplessi nella sceneggiatura di Dan Futterman ed E. Max Freye, è la singolare sottovalutazione da parte di Dave di un soggetto come du Pont.

Attori ben scelti, con un Carell sorprendente, che incarna egregiamente du Pont: una figura di folle che non si dimentica facilmente, in perenne lotta con sé stesso e con l’anziana madre, da cui è dominato. Meritata candidatura all’Oscar come attore protagonista, come pure quella di Ruffalo non protagonista; nomination anche per regia e sceneggiatura; Palma d’Oro a Cannes per Miller. Ruffalo e Tatum si immergono a loro volta nella costruzione dei personaggi, dando vita a un legame fraterno difficile e toccante. Preparazione fisica non facile per entrambi, ma quello che colpisce di più è il lavoro su posture e atteggiamenti, notevole soprattutto nel caso di Ruffalo, che fa il suo personaggio anche col tono di voce e l’incedere del parlare.

Foxcatcher: prima clip del film

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Foxcatcher: prima clip del film

La Sony Pictures Classics ha diffuso la prima clip ufficiale di Foxcatcher, il nuovo film diretto e prodotto da Bennett Miller.

Foxcatcher racconta la storia vera  dell’assassinio del lottatore campione olimpico  David Schultz (Mark Ruffalo), avvenuta nel 1996 per mano di John du Pont (Steve Carell), amico ed allenatore del lottatore. Ricordiamo che il film è interpretato da Steve Carell, Channing Tatum, Mark Ruffalo, Vanessa Redgrave, Sienna Miller e Anthony Michael Hall. Ecco la clip:

Fonte: www.comingsoon.net

 

 

Foxcatcher: nuove foto del film con Mark Ruffalo

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Foxcatcher: nuove foto del film con Mark Ruffalo

Ecco nuove foto da Foxcatcher, con Steve Carrell, Mark Ruffalo e Channing Tatum.

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Il film è candidato a cinque premi Oscar:

MIGLIOR REGIA – Bennett Miller

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – Steve Carell

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – Mark Ruffalo

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE – E. Max Frye e Dan Futterman

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA – Bill Corso e Dennis Liddiard

In Foxcatcher I fratelli Mark e Dave Schultz sono due rinomati campioni di lotta libera. Dave – il maggiore – oltre a gareggiare nella sua categoria, fa anche da allenatore a Mark, e i due vivono praticamente in simbiosi. Un giorno Mark riceve la telefonata di John du Pont, un eccentrico magnate che lo invita a prepararsi da lui in vista dei vicini campionati mondiali, avendo allestito nella sua tenuta – Foxcatcher – un vero e proprio centro di allenamento di altissima qualità.

L’invito del milionario nasconde però un’attrazione morbosa nei confronti di Mark, e il ragazzo – senza la guida del fratello maggiore – comincia a smarrirsi. Successivamente, stringendo un accordo di finanziamento con la Federazione Americana Lotta, John du Pont riesce a far stabilire a Foxcatcher anche Dave, per iniziare il percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Seul. Questa scelta sarà il preludio a un tragico epilogo.

Foxcatcher: Mark Ruffalo sarà un wrestler

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Mark Ruffalo in trattative per interpretare un wrestler. David Schultz, wrestler vincitore della medaglia d’oro alle olimpiadi, sarà probabilmente impersonato da Mark Ruffalo nel film Foxcatcher diretto da Bennett Miller, arricchendo un cast già composto da Steve Carell e Channing Tatum.

La storia racconterà la vera vicenda di John du Pont (Steve Carell), erede dell’impero della chimica della famiglia, la cui vita fù segnata da una grave forma di schizofrenia paranoide; Ruffalo interpreterà il suo amico di lunga data David Schultz, creatore di una infrastruttura chiamata appunto Foxcatcher e destinata al wrestling. Nel ruolo del fratello di David Mark Schultz, l’attore Channing Tatum.

Foxcatcher: le foto ufficiali dal film con Steve Carell

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Foxcatcher: le foto ufficiali dal film con Steve Carell

Ecco le foto ufficiali di Foxcatcher, il film che vede protagonista un inedito Steve Carell al suo primo ruolo non comico. Nel film anche Channing Tatum e Mark Ruffalo. Ecco le immagini:

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Il film è candidato a cinque premi Oscar:

MIGLIOR REGIA – Bennett Miller

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – Steve Carell

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – Mark Ruffalo

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE – E. Max Frye e Dan Futterman

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA – Bill Corso e Dennis Liddiard

In Foxcatcher I fratelli Mark e Dave Schultz sono due rinomati campioni di lotta libera. Dave – il maggiore – oltre a gareggiare nella sua categoria, fa anche da allenatore a Mark, e i due vivono praticamente in simbiosi. Un giorno Mark riceve la telefonata di John du Pont, un eccentrico magnate che lo invita a prepararsi da lui in vista dei vicini campionati mondiali, avendo allestito nella sua tenuta – Foxcatcher – un vero e proprio centro di allenamento di altissima qualità.

L’invito del milionario nasconde però un’attrazione morbosa nei confronti di Mark, e il ragazzo – senza la guida del fratello maggiore – comincia a smarrirsi. Successivamente, stringendo un accordo di finanziamento con la Federazione Americana Lotta, John du Pont riesce a far stabilire a Foxcatcher anche Dave, per iniziare il percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Seul. Questa scelta sarà il preludio a un tragico epilogo.

Foxcatcher: il trailer del film con Channing Tatum

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Foxcatcher: il trailer del film con Channing Tatum

Oggi a Cannes 2014 è stato il giorno del film Foxcatcher, pellicola della Sony Pictures Classics e diretta da Bennett Miller.Il film con protagonisti Channing TatumMark Ruffalo e Steve Carell, quasi irriconoscibile, racconta la storia vera dell’assassinio del lottatore campione olimpico alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles David Schultz, avvenuta nel 1996 per mano di John du Pont, amico ed allenatore del lottatore. La pellicola doveva uscire già prima degli Oscar di quest’anno, poi la Sony decise di posticiparne l’uscita.

Foxcatcher ha ricevuto un’accoglienza piuttosto unanime, con un giudizio molto positivo per le interpretazioni dei tre protagonisti e con un parere meno lusinghiero nei confronti del regista, che non ha dato particolare spessore alla sua regia. Di seguito vi mostriamo il trailer del film diffuso dal canale Youtube di Deadline:

Foxcatcher: ecco il poster del film con Channing Tatum

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Foxcatcher: ecco il poster del film con Channing Tatum

E’ stato presentato all’ultimo Festival di Cannes riscuotendo un discreto successo, soprattutto per la qualità delle performance degli attori, e portanto a casa il premio alla regia per Bennett Miller, adesso Foxcatcher si prepara ad uscire in patria e oggi vi mostriamo il primo poster del film con protagonista Channing Tatum.

foxcatcher posterFoxcatcher con protagonisti Channing TatumMark Ruffalo e Steve Carell, quasi irriconoscibile, racconta la storia vera dell’assassinio del lottatore campione olimpico alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles David Schultz, avvenuta nel 1996 per mano di John du Pont, amico ed allenatore del lottatore. La pellicola doveva uscire già prima degli Oscar di quest’anno, poi la Sony decise di posticiparne l’uscita.

A questo link potete vedere il trailer originale del film.

Fonte: CS

Foxcatcher: due clip dal film con Steve Carell

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Foxcatcher: due clip dal film con Steve Carell

Ecco due nuove clip, una in italiano e l’altra in originale sottotitolata, di Foxcatcher, il film che ha fatto guadagnare a Steve Carell la sua prima nomination agli Oscar per la migliore interpretazione maschile da protagonista.

Il film è candidato a cinque premi Oscar:

  • MIGLIOR REGIA – Bennett Miller
  • MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – Steve Carell
  • MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – Mark Ruffalo
  • MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE – E. Max Frye e Dan Futterman
  • MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA – Bill Corso e Dennis Liddiard

Sinossi: I fratelli Mark e Dave Schultz sono due rinomati campioni di lotta libera. Dave – il maggiore – oltre a gareggiare nella sua categoria, fa anche da allenatore a Mark, e i due vivono praticamente in simbiosi.

Un giorno Mark riceve la telefonata di John du Pont, un eccentrico magnate che lo invita a prepararsi da lui in vista dei vicini campionati mondiali, avendo allestito nella sua tenuta – Foxcatcher – un vero e proprio centro di allenamento di altissima qualità.

L’invito del milionario nasconde però un’attrazione morbosa nei confronti di Mark, e il ragazzo – senza la guida del fratello maggiore – comincia a smarrirsi. Successivamente, stringendo un accordo di finanziamento con la Federazione Americana Lotta, John du Pont riesce a far stabilire a Foxcatcher anche Dave, per iniziare il percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Seul. Questa scelta sarà il preludio a un tragico epilogo.

Foxcatcher trailer finale del film con Channing Tatum e Steve Carell

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Arriva online il trailer finale per Foxcatcher, film di Benentt Miller (Moneyball, Truman Capote-A Sangue Freddo) già presentato al Festival di Cannes qualche mese fa con buon successo, tanto da far guadagnare al regista il premio alla regia.

Foxcatcher con protagonisti Channing Tatum, Mark Ruffalo e Steve Carell (quasi irriconoscibile), racconta la storia vera dell’assassinio del lottatore campione olimpico alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles David Schultz, avvenuta nel 1996 per mano di John du Pont, amico ed allenatore del lottatore. La pellicola doveva uscire già prima degli Oscar di quest’anno, poi la Sony decise di posticiparne l’uscita.

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Fonte: Yahoo

Foxcatcher teaser trailer del film con Chaning Tatum

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Foxcatcher teaser trailer del film con Chaning Tatum

Arriva online il secondo teaser trailer per Foxcatcher, film di Benentt Miller (Moneyball, Truman Capote – A Sangue Freddo) già presentato al Festival di Cannes qualche mese fa con buon successo, tanto da far guadagnare al regista il premio alla regia.

Foxcatcher con protagonisti Channing TatumMark Ruffalo e Steve Carell (quasi irriconoscibile), racconta la storia vera dell’assassinio del lottatore campione olimpico alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles David Schultz, avvenuta nel 1996 per mano di John du Pont, amico ed allenatore del lottatore. La pellicola doveva uscire già prima degli Oscar di quest’anno, poi la Sony decise di posticiparne l’uscita.

 

Foxcatcher nuovo trailer del film con Channing Tatum e Steve Carell

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Arriva online il terzo trailer per Foxcatcher, film di Benentt Miller (Moneyball, Truman Capote-A Sangue Freddo) già presentato al Festival di Cannes qualche mese fa con buon successo, tanto da far guadagnare al regista il premio alla regia.

Foxcatcher con protagonisti Channing TatumMark Ruffalo e Steve Carell (quasi irriconoscibile), racconta la storia vera dell’assassinio del lottatore campione olimpico alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles David Schultz, avvenuta nel 1996 per mano di John du Pont, amico ed allenatore del lottatore. La pellicola doveva uscire già prima degli Oscar di quest’anno, poi la Sony decise di posticiparne l’uscita.

 

Foxcatcher nuovo poster del film con Channing Tatum e Steve Carell

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Sony Pictures rilascia online un ultimo poster per Foxcatcher, film di Benentt Miller (Moneyball, Truman Capote – A Sangue Freddo) già presentato al Festival di Cannes qualche mese fa con buon successo, tanto da far guadagnare al regista il premio alla regia.

Foxcatcher con protagonisti Channing Tatum, Mark Ruffalo e Steve Carell (quasi irriconoscibile), racconta la storia vera dell’assassinio del lottatore campione olimpico alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles David Schultz, avvenuta nel 1996 per mano di John du Pont, amico ed allenatore del lottatore. La pellicola doveva uscire già prima degli Oscar di quest’anno, poi la Sony decise di posticiparne l’uscita.

Foxcatcher

 

Fox: modificate le date d’uscita dei prossimi cinecomics Marvel

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Fox: modificate le date d’uscita dei prossimi cinecomics Marvel

20th Century FoxNel 2017, la Fox distribuirà Wolverine 3 e Gambit. Allo stesso tempo la major ha in calendario dei titoli ancora sconosciuti di cinecomics Marvel in calendario per il 2018. Le opzioni più gettonate sono quelle legate a un altro film del franchise degli X-Men, che però non sarà diretto da Bryan Singer impegnato con 20000 Leghe Sotto i Mari, e al sequel di Deadpool e le date di uscita di entrambi i film sono state modificate.

Il film previsto per il 12 gennaio 2018 è stato spostato al 2 marzo, mentre il secondo titolo, previsto per il 13 luglio, sarà al cinema il 29 giugno 2018.

Le teorie sui titoli potrebbero essere molte. Da New Mutants a X-Force, oltre alle ipotesi già fatte.

Sempre alla Fox è stato spostato un altro titolo, The Predator di Shane Black, al momento in produzione. Da marzo al 9 febbraio 2018, mentre Alita: Battle Angel, di cui è stato annunciato il nome dell’attrice protagonista, uscirà in sala il 20 luglio.

Fonte

Fox Life Grey’s: maratona sul canale dedicato a Grey’s Anatomy

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Fox Life Grey’s: maratona sul canale dedicato a Grey’s Anatomy

Derek si siede vicino a Meredith al bancone di quel bar, chiede un doppio scotch e inizia a parlare con lei. Comincia così quello che oggi è il medical drama più longevo della storia della tv.

Dal primo incontro tra Meredith e Derek partirà anche Fox Life Grey’s (Sky, 115), un canale interamente dedicato alla serie di Shonda Rhimes, un indimenticabile tuffo nel passato per gli amanti della serie più amata di FoxLife.

Dal 22 dicembre fino al 19 gennaio, infatti, saranno trasmesse tutte le prime dodici stagioni del famoso medical drama dove sarà possibile rivivere i momenti più emozionanti delle vite dei medici del Grey’s Sloan Memorial Hospital.

Insieme a Meredith, durante tutto il periodo natalizio e oltre, riscopriremo tutti i personaggi della serie, i suoi amici e colleghi rivivendo, stagione dopo stagione, tutti i colpi di scena che di certo non mancheranno. Solo per citarne alcuni è impossibile dimenticare il paziente malato di cuore, Denny Duquette, che fa innamorare Izzie Stevens, morendo tra le sue braccia a fine seconda stagione. E poi lo sconvolgente finale della sesta stagione, il tragico incidente aereo dell’ottava, in cui perderanno la vita due personaggi chiave. L’addio di Cristina Yang e di Derek Shepherd saranno due degli episodi più importanti e struggenti di questo canale dedicato.

Da segnalare, inoltre, che nella quindicesima e inedita stagione (in onda attaualmente su Fox Life), la cosiddetta stagione dell’amore, entrerà nel cast di Grey’s Anatomy l’attrice Jennifer Grey, protagonista nell’indimenticabile ruolo di Baby Houseman al fianco di Patrick Swayze nel film del 1987 Dirty Dacing. L’attrice si unirà al cast per più episodi a metà stagione e per la famiglia Grey si tratta di un ritorno sul set di Grey’s Anatomy: nove anni fa il padre di Jennifer, Joel Grey, interpretò infatti la parte di un ex insegnante di scienze di Izzie (Katherine Heigl) malato di Alzheimer.

 

Fox compie 100 anni: a Milano una mostra per celebrarla

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Fox compie 100 anni: a Milano una mostra per celebrarla

E’ paGli-uomini-preferiscono-le-620x400ssato molto tempo e molta tecnologia da quando, nel 1905, l’immigrato ungherese William Fox aprì il primo Nickelodeon, luogo in cui venivano mostrati brevi filmati per bambini principalmente a costo di un nichelino. Da lì ebbe inizio la storia della 20th Century Fox, che già dagli anni ’30 si affiancò alla Universal, alla Paramount e alla MGM a formare il cartello delle major hollywoodiane.
L’impero della Fox si è espanso negli anni anche alla televisione e all’home video, ma la mostra che apre domani allo Spazio Wow! a Milano, in viale Campania 12, celebra le pietre miliari della storia della casa di produzione con alcune curiosità e foto di scena.
Da Gli uomini preferiscono le bionde che ha lanciato definitivamente Marilyn Monroe come diva a Die Hard,  dai musical familiari come Tutti insieme appassionatamente a quelli trasgressivi com The Rocky Horror picture show, fino a Frankenstein Jr. Per poi arrivare agli anni ’90 e mescolare la sempre più forte industria televisiva americana con il cinema, grazie alla realizzazione del film I Simpson, tratto dalla serie animata di enorme successo, trasmessa sempre sui canali Fox. La Fox ha quindi prodotto negli anni film di ogni genere che sono rimasti nell’immaginario di tutti noi, come i due blockbuster realizzati da James Cameron, Avatar e Titanic e negli anni recenti ha preso in carico la realizzazione del franchise di X-Men e dei suoi spin-off come quello di Wolverine.
Questa è infatti anche l’occasione per presentare un’edizione in bluray molto speciale dell’ultimo film della serie, diretto da Bryan Singer: X-Men Days of future past The rogue cut. Due versioni del film, quella cinematografica e il The Rogue cut, più 90 minuti di extra racchiusi in un documentario intitolato Macchine vs Mutanti. Il bluray uscirà in vendita il prossimo 13 Luglio. Una gran bella evoluzione dagli anni del Nickelodeon.
La mostra è ad ingresso gratuito e continua fino al prossimo 31 Luglio. Per maggiori informazioni ed orari, si può visitare il sito: www.museowow.it

Fox annuncia le date di uscita di due nuovi film Marvel

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Fox annuncia le date di uscita di due nuovi film Marvel

20th Century Fox sembra aver definitivamente impostato le date di tre prossimi film in uscita, di cui due dovrebbero essere del mondo Marvel. Mentre il futuro del Marvel Cinematic Universe targato Disney e del mondo DC è da sempre perfettamente stabilito, con Fox un programma stabile è sempre difficile. Al di là di Logan, in uscita il prossimo marzo, sappiamo poco di franchise come X-Men e Fantastic Four.

Sicuramente è stato promesso un seguito di X-Men Apocalypse, nonostante un botteghino poco brillante. Gambit era stato originariamente promesso per la fine del 2016, ma non ha ancora iniziato la produzione e ha recentemente perso l’ennesimo regista. Un film sui Nuovi Mutanti era stato segnalato in fase di sviluppo, ma non sono emerse novità importanti in merito al progetto. Il riavvio dei Fantastici Quattro è stato bombardato da critiche, tanto che viene da chiedersi se Fox potrebbe rinunciare ai suoi diritti, anche se Simon Kinberg ha messo a tacere tale voce. L’unico film che sembra certezza, anche grazie al successo del primo capitolo, è Deadpool 2, che comunque non ha ancora una data ufficiale di rilascio e di recente ha avuto un cambio di guardia alla regia.

20th Century Fox ha però definito due appuntamenti che gli appassionati possono segnare sulle loto agende. Per gentile concessione di BoxOffice.com, ecco le date di uscita di due nuovi film Marvel (e uno della James Cameron Lightstorm Entertainment).

boxofficefacebook

Mentre il film della Lightstorm potrebbe essere il primo sequel di Avatar, annunciato per dicembre 2018, quali potrebbero essere le altre due pellicole?

ll recentemente annunciato Deadpool 3 è un candidato molto serio per il 14 febbraio 2019. Mentre proprio X-Force potrebbe occupare lo slot di novembre 2018.

Partendo da queste supposizioni il nuovo calendario dovrebbe essere simile a questo:

3 marzo 2017 – Logan
6 Ottobre 2017 – non annunciato (probabilmente Gambit)
2 Marzo 2018 – non annunciato (probabilmente Deadpool 2)
29 giugno 2018 – non annunciato (probabilmente Nuovi Mutanti)
2 Novembre 2018 – non annunciato (probabilmente X-Force)
14 febbraio 2019 – non annunciato (probabilmente Deadpool 3)

Fonte: screenrant

Fox annuncia le date di due film Marvel: Gambit, Mew Mutants o Deadpool 2?

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Oltre alla data d’uscita di Predator, la Fox ha annunciato anche che il 6 ottobre 2017 e il 12 gennaio 2018 arriveranno al cinema due film con protagonisti gli eroi Marvel.

20th Century FoxQuali siano questi due titoli però è da vedere, dal momento che i progetto in casa Fox sono diversi. La prima data potrebbe essere quella di Gambit, film con protagonista Channing Tatum che doveva uscire quest’anno ma che poi è stato sospeso. La data potrebbe anche riferirsi a New Mutants, altro progetto che avrà la regia di Josh Boone.

La seconda data potrebbe facilmente essere occupata da Deadpool 2, che andrebbe a concorrere direttamente con Black Panther dei Marvel Studios, previsto per febbraio 2018.

Che ve ne pare? Quali di questi film vorreste vedere prima al cinema?

Four Lions: recensione del film di Chris Morris

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Four Lions: recensione del film di Chris Morris

Chris Morris, ennesimo acquisto del cinema dalla tv inglese, porta in sala Four Lions, una commedia esilarante e allo stesso tempo agghiacciante, che tocca con leggerezza, ma con concretezza la realtà del terrorismo e di quelle persona che fanno della guerra santa la loro missione sulla terra.

Four Lions ambientato nella Londra contemporanea racconta di quattro uomini che hanno un piano segreto. Omar è stanco del modo in cui i Musulmani sono trattati in giro per il mondo ed è deciso a diventare un combattente e Way condivide la stessa idea. Inizialmente al suo fianco e poi contro di lui, c’è Barry, bianco convertitosi all’Islam, che trasporterà con sé, nella nuova religione, non una vera e propria credenza, ma il suo personale nichilismo. Faisal è l’intruso che iconograficamente più assomiglia all’immagine del musulmano che hanno gli occidentali, ma che meno crede nella lotta armata agli infedeli. I quattro devono portare a termine un attentato nel loro territorio, il guaio è che tutti e quattro sono totalmente incapaci di qualunque atto violento e soprattutto maldestri fino all’inverosimile.

Four Lions, il film

Un argomento scottante e un taglio che sfiora i toni della commedia demenziale fanno di Four Lions un vero gioiello, non tanto per la regia o per le interpretazioni in sé, quanto per la genialità di scrittura, il coraggio della messa in scena e la totale dedizione di questi giovani protagonisti, che non perdono occasione di dimostrare la loro mancanza di capacità a svolgere il compito del quale si sentono investiti. Molte le scene memorabili, da Faisal che prova ad addestrare cornacchie kamikaze, ai tentativi di Way di registrare un video in cui inneggia alla guerra Santa, tutti episodi che ovviamente si risolvono in clamorosi e inverosimili fallimenti.

Alla fine ogni personaggio mostrerà la sua vera (mancanza di) dedizione alla causa, e lo spettatore riuscirà a ridere anche di quell’argomento, il terrorismo, che tanto fa tremare il Mondo. Perché come dice lo stesso Morris, quando scoppia una bomba tutti scappiamo, ma poi tentiamo di calmarci e facciamo finta di niente. L’ilarità, lo sberleffo, viene fuori anche nei momenti meno opportuni, in quelli più delicati, e allora perché non provare a riderci sopra? Si, anche sul terrore.

Four Daughters, recensione del film di Kaouther Ben Hania – Cannes 76

Una delle proposte più interessanti del concorso del Festival di Cannes 2023 arriva direttamente dalla Tunisia e corrisponde al titolo di Four Daughters (Les Filles d’Olfa), della regista Kaouther Ben Hania. Istinto protettivo e ribellione sono le forze oppositive che attraversano la quotidianità di tante famiglie arabe con figli. Un’educazione all’insegna del rigore e che vieta la discussione di argomenti tabù è ciò che ha segnato la crescita di chi è genitore ancora oggi e che ha impartito alla prole. Un retaggio che connota profondamente un sistema sociale, politico ed educativo e che, se perpetuato, può portare a conseguenze irreversibili, come nel caso della famiglia di Olfa.

Four Daughters, un esperimento inedito di racconto

La vita di Olfa, donna tunisina e madre di 4 figlie, oscilla tra luci e ombre. Un giorno, le due figlie maggiori scompaiono. Per colmare la loro assenza, la regista Kaouther Ben Hania arruola due attrici professioniste e mette in piedi uno straordinario spettacolo cinematografico per svelare la storia di Olfa e delle sue figlie. Un viaggio intimo pieno di speranza, ribellione, violenza, trasmissione intergenerazionale e sorellanza, che metterà in discussione le fondamenta stesse delle nostre società.

Four Daughters riflette sul concetto di mancanza giocando con la presenza. Siamo di fronte a un esperimento di dialogo interattivo, in cui la direzione artistica si fonde con il ricordo e il regista non è più solo chi si pone fuori dal quadro ma anche, e soprattutto, chi dentro a quel quadro vi ha vissuto. La regista Ben Hania trasfigura l’assenza nei corpi di attrici che sono, anzittutto, donne arabe. La recitazione e, dunque, la comprensione vanno di pari passo nella riconsiderazione di un quadro familiare, di una storia di vita che è anche la storia di innumerevoli famiglie arabe, almeno nelle sue radici.

Four Daughters diventa così anche un dialogo sul linguaggio cinematografico, sul modo in cui le immagini possono raccontare qualcosa di vero servendosi degli espedienti della finzione. Le ragazze diventano attrici, le attrici sono figlie. Olfa è un doppio: è la madre che è stata nel passato, ha un’attrice che la aiuta nel presente e interviene nelle scene emotivamente più impegnative, ma è anche un’Olfa che deve comprendere una nuova forma di racconto per la sua storia, istruire le maschere che interpreteranno i ruoli. Al contempo, la stessa attrice a cui è stato affidato il ruolo di Olfa interviene, fa considerazioni sul suo modo di educare le figlie, dà voce anche ai pensieri dello spettatore.

Essere figlie della Tunisia

Le figlie di Olfa sono figlie della Tunisia, figlie di un paese che ha avuto una rivoluzione, ma che queste non hanno vissuto in quanto troppo piccole. La loro rivoluzione arriverà col tempo, seguendo il regolare corso dell’adolescenza e al contempo distruggendola, pur di andare contro all’essere una figlia di Olfa. Eya, Tayssir le “finte” Rahma e Ghofrane, forse, compiono la loro rivoluzione prestandosi al progetto di Ben Hania, avvicinandosi all’idea di due sorelle che se ne sono andate tramite i loro doppi. A volte è doloroso, altre si tramuta in un gioco, in più di un istante ci perdiamo anche noi nella finzione. Sono quattro sorelle solo nella messa in scena, eppure Rahma e Ghofrane per noi rimangono loro – nonostante l’inserimento di alcune foto e materiale video delle stesse.

Four Daughters riesce ad arrivare al cuore di un problema formativo e mettere in bocca questa verità alle persone effettivamente coinvolte. Una consapevolezza che diventa parola e che, unendo i margini della realtà con quelli del racconto filmico, non ha paura di scavare nella crepe e nelle zone più buie di un nucleo familiare distrutto per riportare una dura verità sul come si viene educati in questi paesi, sul tipo di confronto che c’è tra genitori e figli, su come ogni piccolo atto di ribellione possa definire un percorso di vita e allontanarlo non solo dagli affetti ma anche dalla ragione.

Il film di Ben Hania è anche un racconto sul concetto di femminilità, su come questa possa essere nascosta o esaltata nei paesi arabi, su quanto l’aspetto estetico sia uno dei primi tramiti per dare voce a una ribellione. Truccarsi, diventare goth, scegliere di indossare l’hijab: qualsiasi cosa pur di non appartenere, di svincolarsi da un territorio già battuto. Da questo punto di vista, è ancora più interessante il fatto che Four Daughters renda le vere Olfa, Eya e Tayssir delle attrici e che giochi consapevolmente, sfruttando soprattutto la fotografia, con la loro bellezza, i tratti fisionomici, messi ancora più in risalto dall’abbigliamento total black che indossano per gran parte del girato, per confondere ancora di più i confini tra realtà e finzione, persona e personaggio. Il nero del niqāb viene tagliato e ricucito per adattarsi ai corpi di giovani donne che, raccontando una storia dolorosa, stanno anche crescendo. Sono divise tra passato e presente, tra sorelle perdute e ritrovate sulla scena, tra la Tunisia che hanno conosciuto e quella che verrà. Ma di una cosa sono certe: sono figlie di Olfa.

Fountain Of Youth: Natalie Portman e John Krasinski protagonisti del nuovo film di Guy Ritchie

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Il prossimo film di Guy Ritchie ha già una coppia di protagonisti: Natalie Portman e John Krasinski. Deadline riporta che la Portman e Krasinski saranno i protagonisti dell’ultimo film di Ritchie, che sarà prodotto per Apple Original Films da Skydance Media, Vinson Films e Project X Entertainment. Il film, intitolato Fountain Of Youth, sarà scritto da James Vanderbilt.

Secondo il noto sito americano, il film ruoterà attorno a “due fratelli allontanati che si uniscono in una rapina globale per trovare la mitologica Fonte della Giovinezza”. Il viaggio prevede che i fratelli usino le loro conoscenze storiche per seguire gli indizi “in un’avventura epica che cambierà le loro vite… e forse li porterà all’immortalità“.

Secondo quanto riferito, la sceneggiatura del film ha “spiazzato i dirigenti“, mentre Guy Ritchie e John Krasinski erano entrambi interessati al progetto dalla scorsa primavera. Poiché gli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA hanno messo le cose in sospeso, pare che il regista e l’attore si siano impegnati una volta terminati gli scioperi. Le riprese sono previste per il primo trimestre di quest’anno.

Cos’altro ha diretto Guy Ritchie?

Guy Ritchie ha avuto una lunga carriera cinematografica, dirigendo film come Snatch del 2000 ed entrambi i film di Sherlock Holmes con Robert Downey Jr. e il remake live-action di Aladdin della Disney. Il regista è attualmente impegnato nella regia del rifacimento live-action di Hercules della Disney.

Fountain of Youth – L’eterna giovinezza: trailer del nuovo film Original Apple

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Apple Original Films ha presentato oggi il trailer di “Fountain of Youth – L’eterna giovinezza”, il nuovo film all’insegna dell’azione e dell’avventura diretto da Guy Ritchie e interpretato da John Krasinski, Natalie Portman, Eiza González, Domhnall Gleeson, Arian Moayed, Laz Alonso, Carmen Ejogo e Stanley Tucci. Il film farà il suo debutto il 23 maggio su Apple TV+.

Fountain of Youth – L’eterna giovinezza” segue due fratelli (John Krasinski e Natalie Portman) che si ritrovano dopo anni di lontananza e collaborano a una serie di rapine in giro per il mondo allo scopo di trovare la mitologica Fonte della Giovinezza. Grazie alla loro conoscenza della storia, dovranno seguire gli indizi per risolvere il mistero, in un’avventura epica che cambierà le loro vite per sempre… e forse li porterà all’immortalità.

Natalie Portman, John Krasinski, Domhnall Gleeson, Carmen Ejogo and Laz Alonso in “Fountain of Youth,” premiering May 23, 2025 on Apple TV+.

“Fountain of Youth – L’eterna giovinezza” è diretto da Guy Ritchie e scritto da James Vanderbilt. Da Skydance Media, il film Apple Original è prodotto da David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger per Skydance, insieme a Vinson Films (Tripp Vinson) e Project X Entertainment di Vanderbilt (James Vanderbilt, William Sherak, Paul Neinstein), con Guy Ritchie, Ivan Atkinson e Jake Myers, e Radio Silence (Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett, Chad Villella e Tara Farney) come produttori esecutivi.

  • DIRETTO DA: Guy Ritchie
  • SCRITTO DA: James Vanderbilt
  • CAST: John Krasinski, Natalie Portman, Eiza González, Domhnall Gleeson, Arian Moayed, Laz Alonso, Carmen Ejogo e con Stanley Tucci
  • PRODUTTORI: David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Guy Ritchie, Ivan Atkinson, Tripp Vinson, Jake Myers, James Vanderbilt, William Sherak, Paul Neinstein
  • PRODUTTORI ESECUTIVI: Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett, Chad Villella, Tara Farney
Natalie Portman, Benjamin Chivers, John Krasinski, Domhnall Gleeson and Michael Epp in “Fountain of Youth,” premiering May 23, 2025 on Apple TV+.

Guy Ritchie ha avuto una lunga carriera cinematografica, dirigendo film come Snatch del 2000 ed entrambi i film di Sherlock Holmes con Robert Downey Jr. e il remake live-action di Aladdin della Disney. Il regista è attualmente impegnato nella regia del rifacimento live-action di Hercules della Disney.

Fountain of Youth – L’eterna giovinezza, trailer e poster della serie di Guy Ritchie

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Apple Original Films ha presentato oggi un nuovo trailer e il poster di “Fountain of Youth – L’eterna giovinezza”, il film all’insegna dell’azione e dell’avventura diretto da Guy Ritchie e interpretato da John Krasinski, Natalie Portman, Eiza González, Domhnall Gleeson, Arian Moayed, Laz Alonso, Carmen Ejogo e Stanley Tucci. Il film farà il suo debutto il 23 maggio su Apple TV+.

“Fountain of Youth – L’eterna giovinezza” segue due fratelli (John Krasinski e Natalie Portman) che si ritrovano dopo anni di lontananza e collaborano a una serie di rapine in giro per il mondo allo scopo di trovare la mitologica Fonte della Giovinezza. Grazie alla loro conoscenza della storia, dovranno seguire gli indizi per risolvere il mistero, in un’avventura epica che cambierà le loro vite per sempre… e forse li porterà all’immortalità.

“Fountain of Youth – L’eterna giovinezza” è diretto da Guy Ritchie e scritto da James Vanderbilt. Da Skydance Media, il film Apple Original è prodotto da David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger per Skydance, insieme a Vinson Films (Tripp Vinson) e Project X Entertainment di Vanderbilt (James Vanderbilt, William Sherak, Paul Neinstein), con Guy Ritchie, Ivan Atkinson e Jake Myers, e Radio Silence (Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett, Chad Villella e Tara Farney) come produttori esecutivi.

  • DIRETTO DA: Guy Ritchie
  • SCRITTO DA: James Vanderbilt
  • CAST: John Krasinski, Natalie Portman, Eiza González, Domhnall Gleeson, Arian Moayed, Laz Alonso, Carmen Ejogo e con Stanley Tucci
  • PRODUTTORI: David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Guy Ritchie, Ivan Atkinson, Tripp Vinson, Jake Myers, James Vanderbilt, William Sherak, Paul Neinstein
  • PRODUTTORI ESECUTIVI:  Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett, Chad Villella, Tara Farney.

Founders Day: la spiegazione del finale del film

Founders Day: la spiegazione del finale del film

Il film Founders Day di Erik Bloomquist è una commedia horror slasher con un evidente sottotesto politico. In esso, tutto ruota attorno all’elezione del nuovo sindaco, che ha tenuto ben occupati gli abitanti di Fairwood, la quintessenza della piccola città americana. Mentre il sindaco uscente Blair Gladwell (Amy Hargreaves) parla di coerenza, Harold Faulkner (Jayce Bartok) promette di portare un cambiamento. La politica intrattiene gli adulti, mentre gli adolescenti sono impegnati in elaborati gesti romantici. La figlia di Harold, Mellisa (Olivia Nikkanen), e Allison Chambers (Naomi Grace) sono innamorate, ma purtroppo Allison deve trasferirsi a Raleigh per proseguire gli studi.

Mellisa fatica ad accettare la fine della loro storia d’amore e implora Allison di restare. La frustrazione è evidente sul volto di Mellisa quando, inaspettatamente, un’auto si avvicina al ponte e uno sconosciuto in costume da giudice afferra Mellisa. Allison guarda impotente lo sconosciuto con una maschera che picchia e uccide la giovane, e tutto ciò che può fare in quel momento è fuggire per salvarsi. Con un assassino di massa in giro, la città ha bisogno di un leader per garantire la sicurezza e la protezione di tutti i cittadini, ma chi può essere questa figura? Gladwell o Faulkner?

L’identità dell’assassino

Adam (Devin Druid) si è mentalmente perso dopo l’improvvisa scomparsa della sorella. Era molto legato a Mellisa e l’intero incidente lo ha colpito profondamente. Alla fine si pensa che la ragazza sia stata uccisa, anche se il suo corpo non viene ritrovato. La sua ex amante, Lilly (Emilia McCarthy), è solidale con la sua situazione, ma teme che il suo attuale fidanzato possa trovare il suo comportamento un po’ troppo amichevole. Lilly è infatti la figlia del sindaco Blair Gladwell e si suppone che la loro relazione non abbia funzionato perché i genitori erano in competizione tra loro alle elezioni.

Adam è disgustato nel vedere suo padre impegnato in una discussione con il padre di Allison, Thomas Chambers (Andrew Stewart-Jones). Harold non approva la sessualità della figlia e incolpa Allison dell’incidente. Adam perde quindi la fiducia nel padre e cerca conforto proprio in Allison. È l’unica persona con cui può parlare apertamente dei suoi sentimenti. Allison pensa però che sarebbe meglio per loro stare in mezzo alla gente e, ancora una volta, Adam lotta per tenere sotto controllo i suoi sentimenti quando incontra Lilly. Anche se è Adam ad averla lasciata, i due sembrano ancora attratti l’uno dall’altra. Adam rimane poi quella notte a casa di Allison, cosa che si rivela essere una mossa calcolatrice.

Emilia McCarthy e Devin Druid in Founders Day
Emilia McCarthy e Devin Druid in Founders Day. Foto di David Apuzzo – © 2023 Mainframe Pictures

Lilly, invece, rimane al teatro per pulire dopo la festa e manda un messaggio ad Adam, dicendogli che è ancora fiduciosa nella loro relazione. Sente però poi strani rumori e, sentendosi minacciata, attacca con il suo spray al peperoncino, per poi scoprire che si tratta di Britt (Kate Edmonds) e Tyler (Dylan Slade) che cercano di farle uno scherzo. Proprio quando Lilly pensa di aver risolto il problema, arriva però il vero assassino, che la attacca con lo spray al peperoncino e la rende temporaneamente cieca. Lo sconosciuto mascherato la colpisce poi ripetutamente e alla fine le taglia la gola. Mentre Lilly viene uccisa al teatro, Adam racconta ad Allison il motivo della sua rottura. Mellisa ha visto Lilly e Rob (Tyler James White) pomiciare dietro il cinema quando lei e Adam stavano insieme. Adam non le ha mai detto di essere a conoscenza della loro relazione, ma non riesce a superare il tradimento.

Nel Founders Day (il Giorno dei Fondatori), Ron si imbatte dunque nel corpo di Lilly in un bidone della spazzatura e l’intera città va in tilt. La polizia ha motivo di dubitare dello stesso Ron e lui, per evitare l’arresto, scappa per salvarsi. L’assassino prende poi di mira Britt e Tyler, che stanno scontando una punizione a scuola. Anche Allison si trova a scuola e sente qualcuno che scarabocchia sulla lavagna con il gesso. Segue questo rumore acuto ed è scioccata nel vedere Adam che indossa il costume e scrive il testo della firma che l’assassino ha lasciato. Con il martelletto in mano, Adam segue quindi Allison. Dal momento che lei ha scoperto la verità, crede di non avere altra scelta se non quella di ucciderla.

Allison esce di corsa dalla scuola e trova suo padre ad aspettarla. Adam però la afferra, ma fortunatamente Thomas interviene in soccorso della figlia. Adam viene a quel punto brutalmente ucciso e Thomas non deve affrontare alcuna azione legale perché si tratta di un atto di autodifesa. Ma è ovvio che Adam non è l’unico assassino. Allison era con Adam quando Lilly è stata uccisa, quindi qualcun altro deve aver versato quel sangue. Adam non ha mai considerato il fatto che sarebbe stato catturato e, mentre soffoca nel suo stesso sangue, tutto ciò che riesce a dire è che non era così che doveva finire.

Mellisa è viva o morta?

Il colpo di scena alla fine di Founders Day si ha quando Allison trova finalmente il secondo assassino a casa sua. Dopo aver capito che l’agente Miller mente sulla posizione del padre, Allison sa di non potersi fidare di lui. Ron è con Allison in quel momento e spara a Miller uccidendolo quando tenta di aggredirli. Allison non può però fidarsi nemmeno di Ron, lo lascia dunque a piedi sul ponte e torna a casa. Ben presto si rende conto che l’assassino è però già in casa sua. L’allestimento è inquietantemente romantico e l’assassino ha lasciato ad Allison un biglietto in cui le chiede di guardare sotto il letto. Non appena Allison vede la maschera, pugnala senza pensarci l’assassino, ma si scopre che il vero omicida ha vestito il padre con il suo costume per ingannarla.

Emilia McCarthy in Founders Day
Emilia McCarthy in Founders Day. Foto di David Apuzzo – © 2023 Mainframe Pictures

Alla fine il vero assassino si presenta e, con grande sorpresa di Allison, si rivela essere la sua amante “defunta”, Mellisa. Mellisa spiega che non solo è sopravvissuta all’attacco, ma che è stata lei a ideare il piano dell’assassino mascherato. I fratelli disprezzano il padre e sono stanchi del modo in cui detta le loro vite. La campagna elettorale e il suo desiderio di diventare sindaco hanno tolto loro la libertà. Lei non è altro che un oggetto di scena nella vita del padre e decide che è giunto il momento che gli adulti si accorgano del loro dolore e della loro sofferenza. Adam si è unito al piano di Mellisa quando ha scoperto che Lilly lo tradiva. Inizialmente voleva affrontarla, ma Mellisa lo ha spinto a vendicarsi in modo differente.

Mellisa ha quindi ucciso Lilly quando Adam era a casa di Allison. In seguito accoltella Blair Gladwell e uccide brutalmente suo padre per cercare la sua vendetta definitiva. È evidente che Mellisa non è mentalmente stabile e non c’è da stupirsi se, anche dopo tutto quello che ha fatto, da qualche parte nel profondo spera che Allison l’accetterà di nuovo. Allison non riesce a fingere i suoi sentimenti e Mellisa annuncia che non ha altra scelta se non quella di uccidere Allison e suo padre. Ma lo spettacolo non è ancora finito. C’è un altro attore in gioco e Mellisa vuole che sia lui a commettere gli ultimi omicidi.

La spiegazione del finale di Founders Day: Chi c’è dietro l’intero massacro e perché?

Il burattinaio dietro il massacro di Founders Day è infatti un insegnante di scuola superiore e membro del consiglio, il signor Jackson (William Russ). Non c’è da stupirsi, visto che è l’unico presente a scuola durante gli omicidi di Britt e Tyler. Anche se Adam li ha uccisi, è sospetto che sia completamente ignaro dell’accaduto. Il signor Jackson ha plasmato i suoi giocatori affinché facessero esattamente ciò che voleva. Quando però Mellisa gli consegna il martelletto per pugnalare Allison, lui invece attacca Mellisa con quello. Cerca quindi di aiutare Allison a fuggire, ma Mellisa ha voglia di sangue.

Durante il finale del film, Allison riesce infine a sopraffare Mellisa e uccide così la sua ex amante. Dopo di ciò, il signor Jackson la rassicura che non ha intenzione di ucciderla. Egli rivela di non avere molta scelta se non quella di dedicarsi agli omicidi per realizzare il suo sogno di diventare sindaco di Fairwood. Uccidere Harold e Blair era il suo unico modo per creare un posto vacante. Allo stesso tempo, però, non poteva uccidere solo i candidati alle elezioni, perché ciò avrebbe sollevato dei sospetti, così dovette uccidere anche alcuni adolescenti per far sembrare casuale quella serie di omicidi. Anche l’agente Miller (Adam Weppler) e Oliver Hull (Erik Bloomquist) facevano parte del piano e anche loro hanno aiutato il signor Jackson al meglio delle loro possibilità.

William Russ in Founders Day
William Russ in Founders Day. Foto di David Apuzzo – © 2023 Mainframe Pictures

L’idea era quella di salvare Fairwood e, secondo il sistema ideato dai membri fondatori della città, il consigliere più longevo sarebbe subentrato in caso di posto vacante prematuro. Jackson era sicuro di essere un candidato migliore di Blair e Harold e di poter servire veramente gli interessi dei cittadini. Allison, a questo punto, non ha molta scelta. Può dire una mezza verità e salvarsi la vita o rischiare tutto senza avere prove sufficienti a sostegno delle sue affermazioni. Alla fine, sceglie la prima opzione. Un anno dopo la serie di omicidi, Allison riusce dunque ad andare al college, venendo anche eletta presidente dell’Associazione del governo studentesco.

Chiaramente, c’era qualcosa in Allison che la rende il candidato ideale. La vita le ha insegnato abbastanza sulla politica e sulla negoziazione, e forse tutto ciò ha influito sulla sua. Ha promesso di essere all’altezza dei suoi doveri di presidente e di costruire un futuro insieme agli altri studenti. Stranamente, il discorso di Allison era molto simile a quello del sindaco Jackson, forse a suggerire l’impatto che l’incidente ha avuto sulla sua vita. Allison ha fatto una scelta quella notte: poteva lottare per la giustizia o optare per l’autoconservazione e vivere una vita tranquilla, ma anche dopo un anno i ricordi continuano a perseguitarla e spesso si sorprende a sentirsi in ansia senza un motivo apparente. Anche se ha scelto di tacere, una vita tranquilla e felice sembra quasi impossibile per lei.

Il piano del signor Jackson, dunque, ha avuto successo e, secondo le regole stabilite dai padri fondatori, viene dichiarato sindaco di Fairwood. Il buon vecchio insegnante di liceo si trasforma così in un sindaco soave che fa promesse come tutti gli altri, giurando di dare priorità agli interessi dei cittadini. Da quello che sembrava, però, non gliene può importare di meno dei suoi coincittadini. In fin dei conti, ha giocato il gioco più sporco solo per diventare sindaco di default. Ha sfruttato gli altri come pedine per ottenere ciò che desiderava, manifestando la sua natura manipolatrice. È stato lui a fomentare il caos e, naturalmente, ciò indica quanto esso sia parte di lui.

Foundation: teaser trailer della serie evento Apple Tv+

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Foundation: teaser trailer della serie evento Apple Tv+

Apple Tv+ ha diffuso il teaser di Foundation, l’attesissima serie evento adattamento dell’omonima serie di romanzi di Asimov.

In Italia la serie di romanzi è nota come il Ciclo delle Fondazioni e la trilogia è nota con il nome della Trilogia della Fondazione. La Trilogia della Fondazione è composta dai tre romanzi originali Fondazione, Fondazione e Impero, Seconda Fondazione, per i quali Asimov vinse il Premio Hugo come miglior ciclo fantascientifico nel 1966.

Attualmente nel cast della serie tv sono stati confermati l’attore Lee Pace, noto per aver preso parte ad un’altra nota trilogia (Lo Hobbit), interpreterà Brother Day, l’attuale imperatore della galassia. Jared Harris, recente protagonista della serie di enorme successo Chernobyl interpreterà Hari Seldon, un genio matematico che predice la fine dell’impero.

Foundation ambientata 50.000 anni dopo la scoperta dell’energia atomica , si suddivide in cinque parti, per un totale di 47 capitoli. Ogni parte, esclusa la prima e la quarta, è caratterizzata da una crisi, denominata Crisi Seldon. Con questo nome si identificano dei periodi critici nel corso della storia, previsti dallo scienziato Hari Seldon tramite la psicostoria o psicostoriografia (come viene tradotta nel 1963), scienza da questi sviluppata e in grado di prevedere statisticamente il futuro. Questo libro si snoda per i primi duecento anni.

Foundation: Apple TV+ rinnova per una seconda stagione

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Foundation: Apple TV+ rinnova per una seconda stagione

Apple TV+ ha annunciato oggi che la serie di successo globale Fondazione (Foundation), prodotta da Skydance Television e dall’innovativo narratore David S. Goyer, e interpretata dai candidati all’Emmy Award Jared Harris e Lee Pace, è stata rinnovata per una seconda stagione. Dopo il lancio su Apple TV+ avvenuto il 24 settembre, Foundation si è dimostrato di forte impatto con il pubblico di tutto il mondo. Il rinnovo di oggi arriva prima della premiere del quarto episodio della serie, con i restanti sei episodi della prima stagione che debutteranno in anteprima settimanale, ogni venerdì su Apple TV+.

“Siamo stati così entusiasti di vedere il pubblico globale abbracciare l’affascinante, suspense e vortice di brividi che è Foundation, ha commentato Matt Cherniss, responsabile della programmazione di Apple TV+. “Sappiamo da quanto tempo i fan di queste amate storie di Asimov hanno aspettato di vedere il suo iconico lavor  prendere vita come una serie di eventi visivamente spettacolare e ora non vediamo l’ora di mostrare ancora di più del questo mondo ricco di narrazione avvincente e del mondo straordinario – costruito da David S. Goyer anche per la seconda stagione”.

“Fin dalla mia infanzia ho sognato come sarebbero apparsi Hari Seldon ed Eto Demerzel, come si sarebbero sentiti Terminus e Trantor”, ha commentato lo showrunner e produttore esecutivo David S. Goyer. “Ora, con la seconda stagione, il nostro pubblico potrà visitare altri personaggi e mondi indelebili che Asimov ha creato, tra cui Hober Mallow, il generale Bel Riose e tutti gli Outer Suns. Sono entusiasta che un’intera nuova generazione di fan stia leggendo il brillante racconto di Asimov.Un capolavoro. Stiamo lavorando a lungo con ‘Foundation’ e sono grato ai miei partner di Apple e Skydance per avermi affidato questa epopea. Allacciate le cinture. Stiamo per chiudere un nuovo cerchio. “

Fondazione (Foundation) di David Goyer ha superato tutte le mie aspettative portando la filosofia e le idee di mio padre sullo schermo in modi che mio padre non avrebbe mai potuto fare rimanendo fedele al suo lavoro”, ha detto Robyn Asimov, che è produttore esecutivo della serie. “So che mio padre sarebbe stato orgoglioso di vedere la sua storia iconica prendere vita attraverso la bellezza visiva dello show e i personaggi stratificati, capire bene che le sue parole avrebbero avuto bisogno di questa traduzione cinematografica. Mio padre era profondamente in debito con i suoi fan, con la loro lealtà e ha sempre sperato che il suo lavoro sarebbe passato alle generazioni successive. La serie TV “Fondazione” sta esaudendo il suo desiderio (e il mio) presentando il suo lavoro a una vasta gamma di nuovi lettori. Data la natura cerebrale dei libri della Fondazione, questa serie è un tour de force”.

Caratterizzato da un cast internazionale guidato da Harris e Pace, insieme alle stelle nascenti Lou Llobell e Leah Harvey, il monumentale adattamento racconta le storie di quattro individui cruciali che trascendono lo spazio e il tempo mentre superano crisi mortali, lealtà mutevoli e relazioni complicate che alla fine determineranno il destino dell’umanità. Il dramma Apple Original è interpretato anche da Laura Birn, Terrence Mann, Cassian Bilton e Alfred Enoch.

Quando il rivoluzionario Dr. Hari Seldon predice l’imminente caduta dell’Impero, lui e una banda di fedeli seguaci si avventurano ai confini della galassia per stabilire la Fondazione nel tentativo di ricostruire e preservare il futuro della civiltà. Infuriati per le affermazioni di Hari, i Cleons al potere, una lunga stirpe di cloni imperatori, temono che il loro regno senza rivali possa indebolirsi poiché sono costretti a fare i conti con la potenziale realtà di perdere per sempre la loro potente eredità.

Nel nuovo episodio di questa settimana, “Barbarians at the Gate”, Salvor affronta un nemico dell’Impero. Brothers Day e Dusk sono in disaccordo, mentre il fratello Dawn ha lottato con la sua verità.

“Foundation” è guidato dallo showrunner e produttore esecutivo David S. Goyer e prodotto per Apple da Skydance Television con Robyn Asimov, Josh Friedman, Cameron Welsh, David Ellison, Dana Goldberg e Bill Bost che sono anche produttori esecutivi.

Foudre, recensione del film di Carmen Jaquier

Foudre, recensione del film di Carmen Jaquier

In concorso alla Festa del Cinema di Roma 2022 arriva anche Foudre, il primo lungometraggio della giovane regista svizzera Carmen Jaquier, prodotto dalla casa di produzione ginevrina Close Up e realizzato con il sostegno dell’Ufficio federale della cultura, del Cineforum e del Bourse Suissimage. Questo progetto è caratterizzato da una grande ambizione in termini di rappresentazione del risveglio carnale di una gioventù chiusa nel rigore di una piccola comunità e del loro passaggio all’età adulta.

Foudre: il colpo di fulmine del risveglio carnale

Nell’estate del 1900, Elisabeth (Lilith Grasmug) ha diciassette anni e sta per prendere i voti dopo cinque anni di convento, quando la morte improvvisa e inaspettata della sorella maggiore la costringe a tornare dalla sua famiglia, per aiutare nei campi. Qui, Elisabeth dovrà confrontarsi ancora una volta con la vita di duro lavoro che si è lasciata alle spalle, ma non è più una bambina e i misteri che circondano la morte della sorella la porteranno a riflettere sulla sua vita.

Foudre – “fulmine” – è un titolo metaforicamente appropriato per questo film. Sopra il borgo di montagna dove si svolge l’azione, il cielo non è mai tempestoso. I cieli, così misticamente maestosi da poter essere indicati al plurale, sono invece di una bellezza travolgente, con tramonti rosa o addirittura rosso sangue. Non dovrebbe esserci nulla di più banale del cielo che si estende a perdita d’occhio davanti ai personaggi di Foudre, eppure la messa in scena di Carmen Jaquier lo trasforma in un’enigmatica terra incognita dove il presagio metereologico del fulmine colpirà direttamente i corpi di una gioventù pronta a ribellarsi ben prima del 1968.

Un frame di Foudre

Un dialogo tra due voci

Elisabeth dovrebbe conoscere il cielo, avendo appena trascorso l’adolescenza in un convento. In seguito alla morte della sorella maggiore, Innocente, torna alla fattoria di famiglia dove l’unico linguaggio possibile sembra essere quello del silenzio e della vergogna: quello che è successo a Innocente è più di un mistero, è un tabù che Elisabetta è chiamata ad accettare senza discutere, come un dogma. “Il diavolo è venuto a riprendersi la sua ancella“, le viene detto al massimo. Mentre Elisabeth si chiede se ha pregato abbastanza o abbastanza bene per proteggere la sorella, un secondo monologo interiore si sovrappone al suo: attraverso un diario nascosto, Innocente parla di nuovo.

Che cosa aveva visto Innocente nel cielo per cui meritava di morire? Foudre è pieno di misteri. Quelli della fede, quelli della segretezza, quelli della sessualità, quelli dei rituali (una scena di festa filmata come un sabba di streghe, una scena di masturbazione come un atto magico), quelli dei simboli (un diario che assomiglia a un grimorio, un’icona che assomiglia a una creatura fantastica). Carmen Jaquier mostra senza alcun dubbio un talento sorprendente per la messa in scena, vero punto di luce del film, che si perde invece a livello narrativo, soprattutto per la rappresentazione offuscata e caricaturale di quegli adulti da cui i ragazzi vogliono allontanarsi.

Foudre fatica a trovare una collocazione

Se gli immensi paesaggi delle Alpi sono sottolineati da composizioni mozzafiato, la bellezza visiva di Foudre – assolutamente incontrastata – tende a risultare decorativa, non supportata da un apparato narrativo intelligente come quello di Ritratto della giovane in fiamme (2019), film a cui la Jaquier guarda tanto. Se il fuoco dell’emancipazione arde nei corpi stessi di Innocent ed Elisabeth, consuma anche il film nel suo complesso, sovraesponendone oltremodo la materia narrativa, laddove dovrebbe limitarsi a suggerire quello che il paesaggio già fa intendere. Attraverso effetti di montaggio, illuminazione e colori saturi, Jaquier dà l’impressione che i protagonisti che filma siano letteralmente “in fiamme” ma, al di là di qualche sequenza indovinata, dove davvero riusciamo a intuire stati d’animo profondi solo grazie alle suggestioni visive, Foudre sembra perdersi in un territorio esplorato dal già citato film di Céline Sciamma, The VVitch di Robert Eggers e Il Sabba di Pablo Agüero.

L’indagine che conduce Elizabeth alla morte della sorella Innocente è anche il percorso che la porta alla scoperta del suo corpo e dei suoi desideri. I sassolini seminati dalla sorella maggiore, i suoi scritti segreti, i suoi tanti amori, sono tutte rivelazioni, persino epifanie. Perché vivere se significa essere ostacolati? Perchè essere sottoposti a un duplice sguardo – quello ardente degli uomini della comunità e quello del rigore religioso – senza cercare di guardare prima dentro il proprio corpo? Tematicamente intriganti, i quesiti di Foudre forse trovano risposta nelle capacità tecniche di una promettente cineasta, piuttosto che nella costruzione di un mondo specifico, organico e supportato narrativamente quanto visivamente.

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