Sabato 16 giugno alle ore 17.00
il nostro Caporedattore Chiara Guida sarà ospite del programma
televisivo ‘I Cinepatici’, in onda su Coming Soon Television
Matthew McConaughey rinuncia al ruolo di JFK in The Butler
Quando sembrava ormai confermato il ruolo di Matthew McConaughey in The Bluter, arriva la notizia della sua rinuncia, l’attore infatti precisa che non vestirà più i panni del Presidente John Fitzgerald Kennedy. Secondo le sue ultime dichiarazioni, le ragioni dell’abbandono sono da ricercarsi nei numerosi impegni lavorativi dell’attore. McConaughey è infatti impegnato da tempo nell’adattamento del dramma Dallas Buyer’s Club e nel biopic dedicato a Ron Woodroof. Inoltre, prossimamente, sarà al cinema con il film Magic Mike di Steven Soderbergh.
Hideo Nakata dirigerà The Suicide Forest !
The Wolf of Wall Street: Jean Dujardin entra nel cast!
Il cast di The Wolf of Wall Street, nuovo film di Martin Scorsese, acquista un’altra star: Jean Dujardin. Leonardo Di Caprio, Jonah Hill e Kyle Chandler, già confermati da tempo, interpreteranno, rispettivamente, il protagonista Belfort, un suo socio e un agente dell’FBI, mentre Jean Dujardin vestirà i panni di Jean-Jacques Handali, un banchiere svizzero coinvolto in un giro di riciclaggio. Ispirato alla vera storia di Jordan Belfort, broker di grande successo degli anni ’80, The Wolf of Wall Street entrerà in produzione ad agosto.
Foto dal set di Jobs con Ashton Kutcher nei panni di Steve Jobs!
Arrivano le prime foto dal set di Jobs,il biopic indipendente su Steve Jobs diretto da Joshua Michael Stern con Ashton Kutcher nei panni del co-fondattore della Apple. Ecco gli scatti che ritraggono Kutcher sul set assieme a Josh Gad che interpreta il co-fondatore Steve Wozniak. L’uscita del film è prevista per la fine del 2012
Splinter Cell diventa un film?
Joe Cornish adatta il romanzo cyberpunk “Snow Crash”
Benicio Del Toro protagonista in Jimmy Picard!
Lo Hobbit: videoblog 7 sottotitolato in italiano
Lohobbitfilm ha
pubblicato il videoblog numero 7 di Peter Jackson dal set dello
Hobbit sottotitolato, grazie a loro potranno comprendere il video
anche coloro che non masticano bene l’inglese. Bisogna ammettere
che l’inizio del filmato fa un certo effetto con la musica del
Signore degli anelli sottofonto.
Resident Evil: Retribution – Nuovo trailer italiano HD
Il Grande Gatsby: trailer ufficiale Italiano
Dal talento creativo, unico nel suo genere, dello scrittore/produttore e regista Baz Luhrmann, arriva il nuovo adattamento per il grande schermo del romanzo di F. Scott Fitzgerald, Il Grande Gatsby (The Great Gatsby). Il regista creerà la sua personale interpretazione visiva di questo classico della letteratura portando alla vita il periodo storico, in una maniera mai vista prima, in un film che vede protagonista Leonardo DiCaprio.
Il Grande Gatsby narra la storia di un aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In cerca del suo personale Sogno Americano , Nick si ritrova vicino di casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’ allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di drammaticità. Uno specchio fedele dei nostri tempi moderni e delle nostre quotidiane battaglie.
Il candidato all’Oscar DiCaprio (“J.Edgar,” “Aviator”) interpreta Jay Gatsby, con Tobey Maguire nel ruolo di Nick Carraway; il candidato all’ Oscar Carey Mulligan (“An Education”) e Joel Edgerton sono Daisy e Tom Buchanan; Isla Fisher e Jason Clarke sono Myrtle e George Wilson; l’esordiente Elizabeth Debicki è Jordan Baker. La leggenda del film indiano Amitabh Bachchan interpreterà il ruolo di Meyer Wolfsheim.
Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Moulin Rouge!”) dirige il film in 3D da una sceneggiatura, scritta a quattro mani con il suo assiduo collaboratore Craig Pearce, tratta dal romanzo di Fitzgerald. Luhrmann è produttore, insieme a Catherine Martin, al premio Oscar® Douglas Wick (“Gladiator”), a Catherine Knapman e Lucy Fisher. I produttori esecutivi sono il premio Oscar Barrie M. Osborne (“Lord of the Rings — Return of the King”) e Bruce Berman. La due volte premio Oscar per la produzione ed i costumi, Catherine Martin (“Moulin Rouge!”) partecipa alla progettazione e alla produzione. Il montaggio è di Matt Villa, Jason Ballantine e Jonathan Redmond, ed il direttore della fotografia è Simon Duggan. La musica è di Craig Armstrong. Warner Bros. Pictures presenta, “The Great Gatsby” un film di Baz Lhurmann, in associazione con Village Roadshows Pictures, A&E Television, Bazmark/Red Wagon Entertainment Production.
Il Grande Gatsby, il film
Il Grande Gatsby è diretto da Baz Luhrmann e vede nel cast Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire e Carey Mulligan e che vedremo in apertura al Festival di Cannes 2013.
Il Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale del film qui.
Il film racconta la storia di un aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’ allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di drammaticità.
Knights of Cup: altre foto dal set di Malick
Ecco altre fotografie rubate dal set di Knights of Cup, uno dei due film che Terrence Malick ha attualmente in lavorazione. Già vi avevamo mostrato delle foto di Christian Bale e
Murder Mistery: un giallo per Charlize Theron
Oblivion, prime foto dal set dello sci-fi con Tom Cruise!
Ecco le prime foto dal set newyorkese del fantascientifico Oblivion, con Tom Cruise e la splendida bond girl di Quantum of Solace Olga Kurylenko. Questa la trama del film: la Terra è inabitabile e gli uomini vivono tra le nuvole (in senso proprio!), al riparo dagli Scavatori, terribili alieni che vagano tra le rovine del pianeta. L’incontro tra il riparatore di droni Jak (Cruise) e una misteriosa donna (Kurylenko) porterà l’uomo a sconvolgenti riflessioni e azioni…
Diretto da Joseph Kosinski e ispirato all’omonimo fumetto realizzato dal regista, Oblivion uscirà il 26 aprile 2013. Nel cast anche Morgan Freeman e Melissa Leo. Nelle foto che seguono vediamo Tom Cruise e Olga Kurylenko nei pressi dell’Empire State Bulding: probabilmente, si tratta del primo incontro tra i personaggi che interpretato.
Fonte: Justjared, Worstpreviews
Morto Henry Hill, il malavitoso che ispirò Quei bravi ragazzi
Ranger solitario, ma quanto ci costi? E ci mancava il treno…
Il Cavaliere Oscuro il ritorno soundtrack: ecco la preview!
Ormai manco poco più di un mese all’uscita del Il cavaliere oscuro – Il ritorno, ultimo episodio del pipistrello firmato Christopher Nolan. Oggi è stata diffusa la preview della sorprendente colonna sonora di Hans Zimmer.
Eccone un assaggio di tutte le tracce:
Fonte: Batman-news
Io sono leggenda 2, Will Smith: “Non sono un sequel guy!”
La Warner Bros da qualche mese sta sviluppando il sequel di Io sono leggenda (2007, regia di Francis Lawrence). Tempo fa, Will Smith aveva dichiarato che sarebbe stato tra i produttori mache, prima di firmare per tornare a vestire i panni di Robert Neville, avrebbe dovuto leggere – e apprezzare – la sceneggiatura: insomma, niente acquisti a scatola chiusa. Giunge ora notizia che l’agente J di Men in Black quasi sicuramente non reciterà in Io sono leggenda 2, e produrrà soltanto se particolarmente entusiasta del progetto; lo si deduce da queste dichiarazioni, rilasciate dall’attore a BBC News:
I produttori ci stanno lavorando, io non ancora. Se merita, sarò della partita.
[E poi, quando gli è stato chiesto se interpreterà ancora Neville]
Probabilmente no. Non voglio diventare “quello dei sequel”. Immagino d’aver al massimo sei o sette anni per saltare e correre e giù di lì. Poi starò tranquillino per il resto della mia carriera.
Insomma, non solo sarà difficile vedere Will Smith in Io sono leggenda 2, ma, visto che non vuol passare per “sequel guy” (questa la buffa espressione usata dall’attore), anche nei sequel di Indipendence Day, Hancock e Io, Robot (stesso discorso per il terzo Bad Boys). Staremo a vedere quanto il Principe di Bel Air resterà fedele al suo proposito, così sintetizzabile: fare cose nuove prima della pensione.
Fonte: Eurweb
Adorabili Amiche: recensione del film di Benoît Pétré
In Adorabili Amiche Gabrielle (Caroline Cellier), Nelly (Jane Birkin) e Chantal (Catherine Jacob) sono tre donne che hanno ormai superato la cinquantina e che guardano con nostalgia al passato e con amarezza al presente. L’invito al matrimonio di Philippe, play boy che in gioventù (e non solo) aveva catturato l’amore delle protagoniste, le spinge però a mettersi in viaggio verso il luogo della cerimonia e proprio questo mini viaggio sarà la chiave che consentirà loro di riprendere in mano le sorti delle loro vite.
Adorabili Amiche, un road movie alla francese che si ispira, ma restandone molto molto lontano, a Thelma e Louise, prende in carico alcune problematiche comuni delle donne di mezza età, ma ha il pregio e il difetto di bloccarsi sostanzialmente su una: il sesso. Infatti, anche se si può dare atto al regista di avere portato sullo schermo un argomento poco trattato, cioè la vita (o non-vita) sessuale di donne di una certa età, non si può certo apprezzare il modo in cui questo tema viene presentato. Gabrielle, Nelly e Chantal, infatti, si approcciano al sesso in modo quasi caricaturale (chi troppo e chi niente) e il film sembra un inanellarsi di stereotipi e di luoghi comuni.
Ad alcune battute ben riuscite -perché, bisogna dirlo, a tratti è molto divertente- si alternano discorsi triti e ritriti resi ancora più pesanti da un pessimo doppiaggio. Benoît Pétré, regista alla sua prima prova nel lungometraggio, confeziona una commediola, a tratti noiosa, che sembra non arrivare mai al punto e che nel finale tocca l’apice quando mostra il cambiamento radicale nella vita di Chantal: la partecipazione ad un reality show!
Inoltre, la scelta un po’ piatta di affidare ogni idea, sentimento o intenzione quasi unicamente ai dialoghi, fa di Adorabili Amiche un prodotto pericolosamente somigliante ad una soap-opera. Unici elementi positivi, oltre alla recitazione delle tre protagoniste, sono alcune trovate che rendono bene le buone intenzioni del regista, come i titoli di testa nascosti nella scenografia, il pianosequenza dei primi minuti e le mini citazioni di altri film del genere (Thelma e Louise, ma anche La cosa più dolce) rese in chiave ironica e adattate al tono leggero della commedia.
Anche la colonna sonora firmata da Keren Ann non è niente male, ma forse perché, spesso, quando c’è la musica non ci sono dialoghi… Peccato che alle buone intenzioni non sempre corrispondano buoni risultati. Buono per la televisione ma è il tipico filmetto leggero che, probabilmente, non vale la pena di vedere al cinema.
Christopher Nolan produce il film d’esordio di Wally Pfister!
Dopo le rivelazioni di Wally Pfister sulla sua voglia di appendere la carriera da Direttore della fotografia, per concentrarsi su quella di regista , arriva la notizia che sarà l’amico e collega Christopher Nolan a produrre la sua opera prima da regista. I due quindi continueranno a collaborare e Nolan assieme alla moglie Emma Thomas saranno i produttori esecutivi della pellicola, che sarà prodotta dalla Alcon Entertainment e co-prodotta dalla Straight Up Films. Il film che è già in fase di pre-produzione è stato scritto da Jack Paglen, anche lui agli esordi. Della trama si sa ben poco, non ci resta che attendere ulteriori notizie.
Paura 3D: recensione del film dei Manetti Bros
Ci sono occasione nella vita che faremmo meglio a non cogliere. Con questa frase si apre la sinossi ufficiale di Paura 3D, ultimo film dei Manetti Bros in uscita il prossimo 15 giugno in 220 copie distribuito da Medusa.
In Paura 3D Tre ragazzi si trovano per caso in possesso delle chiavi di un villa fuori Roma, e sapendo che il proprietario, il Marchese Lanzi, resterà fuori città per tutto il fine settimana, ne approfittano, introducendosi in casa sua. Qualcosa però va storto, uno dei ragazzi, Simone, trova qualcosa che non avrebbe dovuto trovare, e contemporaneamente il Marchese torna a casa per un imprevisto, rimanendo molto contrariato dall’intrusione di estranei nella sua villa. Il film di Antonio e Marco Manetti si costruisce sui canoni più classici del genere horror, mantenendo una buona dose di suspence e la giusta dose di schizzi di sangue, senza per questo rinunciare alla tensione psicologica. Proprio questo è il pregio più grande del film, ovvero il suo soffermarsi su scelte e comportamenti apparentemente incomprensibili ma perfettamente inseriti nel pretesto narrativo.
Protagonisti di questo film sono tre giovani sventurati e un po’ stupidotti, che presentano personalità molto diverse anche se sono accomunati dalla condivisa insoddisfazione quotidiana. Ale è Domenico Diele, già visto in ACAB, estroverso trascinatore, intraprendente anche nei momenti di difficoltà. Claudio Di Biagio (Freaks) è Marco, apparentemente più bamboccione rispetto agli altri e che si lascia trascinare dal più deciso Ale, a lui sono affidate alcune battute divertenti del film. Simone invece, interpretato da Lorenzo Pedrotti (Krokodyle), è il ragazzo più introverso, appena mollato dalla ragazza e forse quello emotivamente più fragile. È l’anello di congiunzione tra la normalità e la mostruosità della storia, e Pedrotti riesce a rappresentare bene il momento di passaggio trasformando il suo personaggio da ragazzino abbandonato a salvatore risoluto.
Nei panni del cattivo abbiamo un inedito Peppe Servillo, che con misura e contegno da vita ad un mostro particolarmente inquietante per lo stridore che si genera tra il suo aspetto e le sue azioni. Francesca Cuttica (L’Arrivo di Wang), è invece la vittima totale, Sabrina, ruolo particolarmente impegnativo non solo per la performance fisica (la Cuttica resta infatti totalmente nuda per gran parte delle sue scene), ma soprattutto per l’esperienza psicologica che l’attrice ha dovuto affrontare e ricreare per il suo personaggio.
Il 3D proposto dai Manetti, presenta qualche difetto di fruizione, ma è di discreta fattura anche se non rappresenta un mezzo drammaturgico, piuttosto un’aggiunta tecnica alla produzione. Il film pecca però nella messa in scena e nel finale, quando ci si aspetta un’accelerazione drammatica che invece non avviene, lasciando spazio invece ad una sequenza che dilatandosi eccessivamente, perde il giusto ritmo. Il film riesce a coinvolgere lo spettatore soprattutto perché è perfettamente fedele ai cliché di genere, strappando addirittura un timido applauso in uno dei momento clou.
Paura 3D è un buon prodotto di genere che premia la volontà anticonformista e l’esigenza di indipendenza dei suoi due registi.
I Manetti Bros ci raccontano la loro Paura
Come ogni volta che si
presentano al pubblico e alla stampa, i Manetti Bros sembrano
sempre molto rilassati, sicuri di sé e anche un po’ menefreghisti
dell’opinione altri, perché la cosa che (all’apparenza) sembra
davvero importare loro è semplicemente fare i film che vogliono,
come vogliono e con la completa libertà intellettuale del creativo.
Con questo sereno atteggiamento i due fratelli, Marco e Antonio, si
sono presentati questa mattina per chiacchierare con la stampa del
loro ultimo film: Paura 3D. Con loro il cast al completo: Francesca
Cuttica, Peppe Servillo, Lorenzo Pedrotti, Domenico Diele e Claudio
Di Biagio.
Marley: recensione del film di Kevin Macdonald
Raccontare la carriera, la vita e gli affetti del più grande artista nella storia del reggae. Questa l’impresa del regista britannico Kevin Macdonald in Marley, lungo documentario in cui si ripercorrono le tappe che portarono il cantante giamaicano dai timidi esordi al successo internazionale.
Marley, il film
Realizzato con la piena collaborazione della famiglia Marley, che per la prima volta ha autorizzato l’uso dei suoi archivi privati, il film mescola sapientemente sequenze di repertorio ad un’ottima carrellata d’interviste, testimonianze e ricordi di coloro che lo conobbero meglio durante la sua breve vita. Frammenti di un’esistenza scandita da un amore profondo per la musica e dalla devozione verso il Rastafarianesimo, la religione cui Marley si convertì nel ’66.
Tra le voci principali, spicca quella del mentore e amico Neville “Bunny” Livingston, colui che lo iniziò alla musica nel paesino di Nine Mile, dove Robert nacque nel ‘45 da madre nera e padre bianco di origine inglese. Una relazione per l’epoca scandalosa, e che ebbe ripercussioni non indifferenti sull’infanzia di Bob, per il quale l’essere di razza mista comportò una continua emarginazione. Ecco allora che la musica si erge progressivamente a strumento di ricerca dell’idea di fratellanza, di pace – unico mezzo per arrivare ad una nuova spiritualità.
Dopo la fase iniziale con “The Teenagers”, Bob fonderà insieme a Bunny e a Peter Tosh il gruppo “The Wailers”. Le parole di Bunny, occhiali scuri e cappello bombato giamaicano in testa, restituiscono senza fronzoli il decennio che va dal ‘64 al ’73, quando il gruppo si sciolse dopo l’uscita di Tosh e dello stesso Bunny per divergenze artistiche interne.
Ma il talento di Marley continuerà ad esprimersi nell’arco di una fortunata carriera da solista, accanto alla moglie Rita (corista delle “I Three”), inseguendo le maggiori case discografiche (a partire dalla Island Records di Chris Blackwell) e conquistando i palcoscenici inglesi e americani. Per arrivare ad esibirsi nell’amata Africa, chiamato a festeggiare l’indipendenza dello Zimbabwe.
Al discorso di Bunny si affiancano le memorie di Neville Garrick, direttore artistico dei The Wailers che fu vicino a Bob sino alla morte prematura nell’81, le testimonianze dei figli Ziggy e Cedella, le parole mai ascoltate del cugino Peter, che ricorda la sofferenza di Bob di fronte al rifiuto di uno zio bianco. Commovente la sequenza in cui Costance, sorellastra dell’artista, ascolta la canzone “Cornerstone”, scritta da Bob proprio in seguito a quello spiacevole incontro. E non si può restare indifferenti di fronte alla scena in cui, durante il concerto “Smile Giamaica” del ’73, Bob unisce sul palco le mani del primo ministro Manley e del capo dell’opposizione.
Un personaggio rivoluzionario, che si distinse per la straordinaria capacità di parlare ad un pubblico senza confini, andando oltre barriere linguistiche, religiose e culturali. Quello di McDonald è un ritratto completo che vuole andare oltre la semplice leggenda, quella di Marley divo del reggae, disegnando i contorni dell’uomo che una volta disse: “La mia ricchezza è la vita”.
Marley: arriva il primo documentario sul mito di Bob
Si intitola semplicemente
Marley il primo film-documentario dedicato al grande Bob
Marley e autorizzato dalla famiglia del re del reggae e autentico
mito per intere generazioni. Presentato al Festival di Berlino il
film arriverà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 26
giugno distribuito dalla Lucky Red; negli Stati Uniti
Marley è stato presentato solo in pochi cinema
selezionati.
Detachment – Il distacco: recensione
Dopo una considerevole cavalcata per i Festival di tutto il mondo, arriva anche nelle sale italiane Detachment – Il distacco, ultimo film diretto dall’eclettico regista britannico Tony Kaye, già autore del film cult American History X e del documentario candidato all’oscar Lake of Fire.
Detachment – Il distacco racconta la storia di Henry Barthes, supplente di letteratura al liceo, un uomo solitario che porta dentro di sé un’antica ferita e cerca di tenere gli altri a distanza. Henry entra ed esce dalla vita degli studenti, cercando di lasciare qualche insegnamento come può, nel poco tempo che ha con loro. Quando un nuovo incarico lo porta in una degradata scuola pubblica di periferia, il mondo di Henry viene lentamente alla luce attraverso i suoi incontri con gli studenti – giovani senza speranze per il futuro – e gli altri insegnanti disillusi. Ciò che sconvolge di più la sua vita è, tuttavia, l’incontro con Erica, una prostituta adolescente scappata di casa. Ma anche Meredith – allieva sveglia e molto sensibile, schiacciata dal conflitto con il padre – e gli altri studenti, entrano in modo travolgente nella vita di Herny, rompendo gli argini e azzerando quella distanza tra lui e il mondo.
Diretto con crudo realismo, Detachment – Il distacco è un ritratto non convenzionale e forse unico del sistema di istruzione americano, tema che ultimamente è stato più volte al centro delle attenzioni del cinema americano, tanto da essere lungamente dibattuto sia con opere di fiction che documentaristiche. Questo film non è né l’una nell’altra cosa. E’ un’opera profonda, che cerca di scavare dentro alla natura umana, tentando di trovare un significato al malessere abissale di una scuola che è forse specchio di una società prossima a dover perire come in precedenza è accaduto al sistema scolastico e a valori quali la famiglia. Un nucleo assente che lascia alla deriva i propri frutti come farebbe un coltivatore stanco e depresso con le sue piante.
Detachment – Il distacco, il film
Detachment – Il distacco è pervaso da un senso malinconico che accompagna tutti i personaggi, quasi a non voler dare speranza alle persone che tentano disperatamente di sopravvivere. Neanche l’arte che in genere rappresenta l’ultimo baluardo di speranza, aiuta i protagonisti che sprofondano in una totale assenza e vuoto cosmico. In questo senso è rappresentativa la scena finale della pellicola che richiama apertamente il racconto di Edgar Allen Poe, La caduta della casa degli Usher, guarda caso recitato proprio dal personaggio magistralmente interpretato da Adrien Brody e colmo di drammaticità nella sua performance.
Ancora una volta Tony Kaye dimostra di saper fotografare con drammatica lucidità le piaghe che affliggono rovinosamente l’America che invece di costruire il proprio futuro su basi solide come l’istruzione e la famiglia, pensa solo ad aspetti economici e politica internazionale, trascurando l’unico frutto per cui valga la pena lottare: i giovani.
The Twilight Saga Breaking Dawn Parte II: ecco il servizio di EW
Entertainment Weekly ha realizzato un ricco servizio fotografico per The Twilight Saga Breaking Dawn Parte II, con ben due copertine e diversi scatti tratti dal film. I protagonisti sono ovviamente Bella, Edward, Jacob e la piccola Renesmee. Ecco le immagini dalla rivista in attesa di qualche scatto di qualità superior.
Fonte: Twilight Fans Italia
Il cavaliere oscuro il ritorno poster italiano!
Finalmente esce anche la versione italiano del poster del Il cavaliere oscuro – Il ritorno, che probabilmente sarà la locandina che accompagnerà il film nelle sale.
Resident Evil Retribution: ecco le foto della Umbrella Corporation a Roma!
Arrivano le foto dell’evento di ieri a Roma, tenutosi a Ponte Milvio, in attesa del prossimo film della Saga di Resident Evil, dal titolo Resident Evil: retribution. Infatti, la Umbrella Corporation è apparsa con tutto il suo staf nella location capitolina.
Django Unchained: trailer italiano
Arriva la versione italiana del trailer di Django Unchained, ultimo film di Quentin Tarantino.
Ambientato nel Sud degli attuali Stati Uniti, due anni prima dello scoppio della Guerra Civile, Django Unchained è il nuovo film, scritto e diretto dal premio Oscar Quentin Tarantino, che vede protagonista il premio Oscar Jamie Foxx nel ruolo di Django, uno schiavo la cui storia brutale con il suo ex padrone, lo conduce faccia a faccia con il cacciatore di taglie di origine tedesca, il Dott. King Schultz (il premio Oscar Christoph Waltz). Schultz è sulle tracce degli assassini fratelli Brittle, e solo l’aiuto di Django lo porterà a riscuotere la taglia che pende sulle loro teste. Il poco ortodosso Schultz assolda Django con la promessa di donargli la libertà una volta catturati i Brittle — vivi o morti.
Hugh Laurie cattivo in Robocop?
Dopo la fine della serie che l’ha portato alla notorietà globale, Hugh Laurie vede forse la sua agenda riempirsi nuovamente d’impegni: l’attore è infatti dato come possibile cattivo nel reboot di Robocop. Il cast del film si sta dunque rapidamente riempiendo: al protagonista, Joel Kinnaman si sono già aggiunti Gary Oldman, -(nel ruolo di uno scienziato che concorre alla nascita del cyborg), Samuel L Jackson (in quello di un magnate dei media) ed Abbie Cornish come moglie del protagonista. Se le trattative andranno a buon fine, Laurie avrà il ruolo del capo senza scrupoli della Omni Corp (Omni Consumer Products nell’originale), la corporation che crea Robocop per accrescere le proprie entrate. Il regista Jose Padilha punta ad avviare le riprese entro l’estate; la sceneggiatura è stata curata da Josh Zetumer.
Fonte: Empire