La Paramount Home Entertainment ha annunciato che, dal 31 gennaio, sarà disponibile nei negozi un imperdibile cofanetto
Oscar 2012, ecco le prime notizie
Paradiso amaro (The Descendants) – intervista al cast
Albert Nobbs – Trailer italiano
Albert Nobbs è un film
drammatico diretto da Rodrigo García e interpretato da Glenn Close,
Mia Wasikowska, Aaron Johnson e Janet McTeer. La sceneggiatura è
basata su un racconto dello scrittore irlandese George Moore. Il
film uscirà negli USA il 27 gennaio 2012, mentre in Italia arriverà
nelle sale cinematografiche a febbraio distribuito da Videa.
Albert Nobbs: il trailer italiano
E’ morta Cita, la spalla dello storico Tarzan del ’30
Il catalogo di Distribuzione Indipendente su Own Air
Il 2012 in casa Warner
Da Jonathan Safram Foer a Francis Scott Fitzgerald: si può sintetizzare così il 2012 della Warner Bros, che in questi giorni ha pubblicato un primo calendario con le uscite (americane) più importanti dell’anno che sta per cominciare. Ad aprire le danze sarà il musical Joyful Noise, il 13 gennaio; una settimana dopo sarà la volta di Molto forte, incredibilmente vicino, adattamento dell’omonimo romanzo di Safram Foer con Tom Hanks e Sandra Bullock (uscita prevista in Italia: 17 febbraio).
La primavera sarà aperta da Wrath of the Titans, seguito a breve da Bullet to the Head con Stallone. Maggio sarà il mese di Dark Shadows, il nuovo film di Tim Burton con l’immancabile Johnny Depp, Helena Bonham Carter e Michelle Pfeiffer, mentre giugno si aprirà con Rock of Ages (con Tom Cruise nel ruolo del cantante di una band hard rock degli anni ’80) e chiuso col ‘botto’ di The Dark Night Rises, terzo capitolo della saga batmaniana dell’accoppiata Christopher Nolan – Christian Bale. Agosto ‘soprannaturale’ con The Apparition, mentre in ottobre sbarcherà sugli schermi la banda di gangster composta di Sean Penn che affronterà i poliziotti Josh Brolin e Ryan Gosling. Le festività di fine anno saranno anticipate dall’Hobbitt di Peter Jackson (15 dicembre), mentre proprio per il giorno di Natale è prevista l’uscita del Grande Gatsby di Baz Luhrmann con Leonardo Di Caprio e Tobey Maguire.
Fonte: Comingsoon.Net
Arcade Fire e Decemberist nella colonna sonora di Hunger Games
The Hunger Games, adattamento del best seller post-apocalittico di Suzanne Collins diretto da Gary Ross, si fregerà di una colonna sonora di tutto rispetto, e più che mai eclettica, curata dal cantautore e produttore T. Bone Burnett (vincitore di un Oscar per il migliore brano musicale assieme a Ryan Bigham per The Weary Kind, inserito nella colonna sonora di Crazy Heart).
Sebbene al momento l’unica presenza confermata sia quella della country-pop star Taylor Swift, con il pezzo intitolato Safe and Sound, il disco conterrà contributi deidi Will Butler e Regine Chassemagne – membri dei canadesi Arcade Fire – e dei Decemberists; a breve dovrebbero essere resi noti nomi di altri collaboratori. I brani dovrebbero essere inediti, e ispirati direttamente dal film e si affiancheranno alle musiche composte da James Newton Howard.
Fonte: Collider
Bambi ed Hannibal Lecter nel patrimonio U.S.A.
Come ogni anno, la Libreria del Cogresso, forse l’istituzione culturale più importante degli U.S.A., pubblica la lista dei ‘Preserved For All Time’ del National Film Registry: nell’elenco vengono inserite quelle pellicole che hanno conquistato un posto nel patrimonio americano e che dunque devono essere tutelate, in quanto testimonianze dstoriche e culturali che riflettono le speranze e i sogni del popolo americano.
Tra le novità di quest’anno, la più appariscente è forse l’inserimento del Silenzio degli Innocenti: Hannibal Lecter entra nell’elenco assieme a Bambi e Forrest Gump; la lista è sempre stata caratterizzata da una grande ecletticità, coprendo ad ampio raggio tutti i generi del mondo cinematografico: tra le new entry del 2011, troviamo Il Monello a fianco di Giorni perduti di Billy Wilder, la Guerra dei Mondi (nella versione classica del ’53) accanto al Cavallo d’acciaio di John Ford. La lista non comprende tuttavia solo blockbuster o pietre miliari, ma anche documentari, come Growing Up Female del 1971, o The Cry Of Children, che nel 1912 mise in luce la piaga del lavoro minorile, fino a una ‘gemma’ come A Computer Animated Hand, un corto dell’inizio degli ’70 di Edwin Catmull, antesignano delle odierne animazioni 3D.
Fonte: Empire
Christina Hendricks per Bomb
Alberto Barbera nuovo direttore del Festival di Venezia
Alberto Barbera è stato nominato direttore della
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia per il prossimo quadriennio. Marco Muller, che
stamattina sembrava essere invece
First look: ecco Sam Worthington in Wrath of the Titans
Eragon: recensione del film di Stefen Fangmeier
Eragon è il film fantasy del 2006 di Stefen Fangmeier con protagonisti Edward Speelers (Eragon), Jeremy Irons (Brom), Robert Carlyle (Durza), Sienna Guillory (Aria) e John Malkovich (Galbatorix).
Eragon, la trama: La terra di Alagaesia sta attraversando un periodo di grande difficoltà, dopo che i coraggiosi Cavalieri dei Draghi sono stati annientati dal perfido dittatore Galbatorix. Eragon, un giovane contadino, trova un giorno un uovo di drago perso dall’elfa Arya, che cercava di sottrarlo ai soldati del tiranno, che presto si schiude facendo nascere la dragonessa Saphira.
Eragon scopre che il suo destino è diventare un Cavaliere del drago anche grazie a Brom, ex cavaliere che si è rifugiato nel suo paesino e di cui diventa grande amico e che lo fa fuggire quando le truppe di Galbatorix attaccano il suo villaggio.
Eragon inizia il suo percorso di addestramento, ma lutti e battaglie sono sulla sua strada, mentre il legame con Saphira si stringe sempre di più.
Eragon, l’analisi
Sull’onda del rinnovato successo per il genere fantasy, il fenomeno letterario della saga di Alagaesia di Christopher Paolini, cresciuto senza televisione e videogiochi sulle montagne del Montana, e adolescente all’epoca del primo romanzo, ha mietuto successi e si è concluso dopo quattro libri, con Inheritance, creando uno dei tanti casi legati al genere, uno dei più amati di questi ultimi anni, ma soprattutto nelle librerie.
Come in altri casi, però, al cinema
il tutto non ha funzionato e si è risolto in un flop, anche se non
così clamoroso come molti dicono: in Italia comunque
Eragon è fu il film che incassò di più nel Natale
del 2006.
Quello che sulla pagina scritta era incanto e avventura sullo schermo funziona poco, scadendo nel dejà vu e nello scontato: certo, gli echi di Tolkien, Terry Brooks e altri autori fantasy ci sono eccome, ma non sarebbe comunque la prima volta.
Non è comunque tutto da buttare via, anzi. E se il protagonista, il biondo Edward Speelers, è puramente decorativo, la scenografia, gli ambienti, le atmosfere, in cui le foreste ungheresi diventano un regno di favola funzionano allo scopo. Interessante il discorso di recupero della figura del drago, visto da sempre in Occidente come negativo, a differenza da quello che succede in Oriente, e che qui è amico e ispiratore di coraggio. Del resto Saphira, nel libro e nel film, è uno dei personaggi migliori, resa in computer graphic ma incredibilmente viva e vicina all’eroe, uno dei tanti del genere fantasy che lo diventano per caso e loro malgrado.
Una menzione speciale la meritano due vecchie volpi del cinema come Jeremy Irons, l’eroe al tramonto Brom che saprà riscattarsi (e che nella scena della morte citerà Blade Runner) e John Malkovich, satanico dittatore al quale è affidata la scena del cliffhanger finale, che svela che Saphira non è l’unico drago.
Al cinema la saga di Alagaesia si è fermata qui, perché mancava qualcosa come ritmo, atmosfera, storia. Tutte cose presenti nei libri, e i lettori non si sono nemmeno rammaricati più di tanto del mancato appuntamento al cinema con i loro beniamini (fortuna duratura che hanno avuto finora solo i fan di Harry Potter e pochi altri), continuando ad appassionarsi alla versione cartacea. Un’occhiata Eragon cinematografico la merita, ribadendo come spesso accade, e qui ancora in maniera più evidente, che forse fiabe e incanti sulla carta stampata funzionano meglio, persino nell’era degli effetti speciali computerizzati.
The Amazing Spider-Man: nuove foto
Ecco una bella carrellata di nuove
foto tratte da The Amazing Spider-Man, in cui si
possono ammirare i due protagonisti, Andrew Garfield e Emma Stone,
in tutto il loro splendore.
Marco Muller da Venezia a Roma?
Sembra cheMarco Muller, dopo aver condotto
per tantissimi anni il Festival di Venezia, sia pronto per
passare alla Capitale, a dispetto di quello che aveva annunciato
come un ritiro al nord per il nascente
Alvin … 3 volte Superstar!
Lo scontro è deciso: gli scoiattoli
canterini affronteranno lo squadrone dei Muppets sul grande
schermo subito dopo natale, quello che si dice uno scontro tra
titani! Prevista per il 3 gennaio 2012 l’uscita dell’ultimo
episodio cinematografico di Alvin e la sua band, la trilogia
cominciata nel 2007 torna a sorprenderci con nuove e frizzanti
avventure.
Bel Ami, il trailer del film con Robert Pattinson
Box Office ITA del 26 dicembre 2011
Sherlock Holmes 2 vince il week-end natalizio, mentre Vacanze di Natale a Cortina recupera terreno e si impone su Il Gatto con gli Stivali. Discreti incassi per le new entry.
Il fine settimana natalizio ha registrato un calo rispetto all’anno scorso: la crisi economica di certo ha avuto il suo peso, così come gli ultimi acquisti delle feste.
Ad aggiudicarsi il primato di questi tre giorni, è Sherlock Holmes – Gioco di Ombre: dopo l’ottimo esordio, il sequel diretto da Guy Ritchie raccoglie 2,4 milioni di euro e giunge a quota 7,5 milioni in dieci giorni.
Vacanze di Natale a Cortina recupera due posizioni, salendo al secondo posto con 2,1 milioni: il cinepanettone con De Sica arriva a 4,4 milioni complessivi, praticamente la metà rispetto a quanto incassato da Natale in Sudafrica lo scorso anno nello stesso periodo.
Il Gatto con gli Stivali scende al terzo posto, raccogliendo altri 1,7 milioni per 4,8 milioni totali, mentre Finalmente la felicità non recupera rispetto alla scorsa settimana e con altri 1,5 milioni giunge a quota 3,8 milioni.
Capodanno a New
York apre in quinta posizione con 731.000 euro: un
risultato alquanto positivo rispetto al flop rivelatosi in
patria.
Segue Le idi di marzo, che con 383.000
euro arriva a 1,2 milioni totali.
Settima posizione per l’altra new entry natalizia, Il figlio di Babbo Natale, che incassa 333.000 euro, seguito da Midnight in Paris (219.000 euro), giunto a quota 7,1 milioni.
Il Principe del Deserto debutta al nono posto con 200.000 euro, mentre The Artist chiude la top10 con altri 80.000 euro per 367.000 euro complessivi.
Immaturi – Il viaggio a gennaio nei cinema: sarà promosso?
Ecco Sylvester Stallone in Bullet to the Head
Magic Mike: ecco Tatum, Pettyfer e McConaughey
Benvenuti al Nord, il full trailer
Box Office USA del 26 Dicembre
Ethan Hunt conquista il Natale. Secondo quanto riportato stamattina da Box Office Mojo, il meno sonnolento dei siti che si occupano di incassi in questo periodo natalizio, Tom Cruise, nell’ultimo Mission Impossible: Ghost Protocol, vince al botteghino USA nel weekend delle feste, con un incasso di 26 milioni di dollari.
A seguirlo, un’altra possibile saga, arrivata per ora solo al secondo episodio: Sherlock Holmes: a game of shadows lo segue infatti con un incasso di 18 milioni di dollari questa settimana. Nonostante la coppia esplosiva Robert Downey Jr e Jude Law, il film deve cedere il passo al caro Tom. In terza posizione, resiste il film per i bambini Alvin and the Chipmunks 3: Chipwrecked, con un incasso settimanale di 13 milioni. In quarta posizione si piazza invece, appena uscito, il primo remake di un’altra saga, quella di Millennium già realizzata in Svezia, ma che, come ultimamente succede sempre più spesso, ha conquistato gli studios americani, che non si sono potuti esimere dal realizzarne una versione in stile Hollywood: Daniel Craig è infatti nei panni di Blomqvist, mentre alla regia di The girl with the dragon tattoo, troviamo il più che interessante David Fincher. Il film guadagna 13 milioni di dollari. A metà classifica ritroviamo l’ultima fatica realizzata in motion capture da Steven Spielberg, questa volta spalleggiato in produzione anche da un altro gigante del cinema ricco di effetti visivi; Peter Jackson e la sua neozelandese Weta digital sono dietro la realizzazione di The adventures of Tin-Tin, che però ha un po’ deluso le aspettative, nonostante ci sia stato molto battage pubblicitario per promuoverlo. Il film incassa questa settimana 9 milioni di dollari. In sesta posizione troviamo il nuovo film di Cameron Crowe, tratto da una storia vera: We bought a zoo, con Scarlett Johansson e Matt Damon alle prese con un trasloco tutt’altro che facile. Il film ha incassato 8 milioni di dollari questa settimana. In settima posizione si ferma la commedia romantica di Natale/Capodanno New Year’s eve, che se non tanto per la storia, ha il pregio di mostrarci New York in un periodo dell’anno in cui è ancora più affascinante, il suo incasso è stato di 3 milioni di dollari. I film per ragazzi sono relegati per ancora una settimana al fondo classifica, dove infatti troviamo Arthur Christmas, con un incasso di quasi 3 milioni di dollari questa settimana , il film in 3D di Martin Scorsese Hugo, con un incasso di 2 milioni di dollari e infine chiudono la classifica The Muppets, con un incasso di 2 milioni di dollari.
Le uscite della prossima settimana non saranno molte, si aspetta ancora il film di Angelina Jolie, In the land of blood and honey, ma su tutti, si aspetta la Margaret Thatcher interpretata da Meryl Streep, che riesce a donare già dal trailer di The iron lady, un fascino inaspettato al primo ministro britannico degli anni ’80.
Infortunio sul set de Il Grande Gatsby per Baz Luhrmann
Incidente sul set australiano di Il Grande Gatsby per il regista Baz Luhrmann, che si è procurato una ferita alla testa scontrandosi con una gru per la cinepresa; al regista sono stati applicati tre punti di sutura. Anton Monsted, uno dei produttori, ha dichiarato sconsolato che l’imprevisto si aggiunge ai disagi causati ai lavori da alcuni giorni di pioggia.
Il cast e la troupe si ritroveranno in Australia a gennaio, al termine delle festività, quando l’incidente occorso a Luhrmann sarà soltanto un brutto ricordo. Il Grande Gatsby è diretto da Baz Luhrmann e vede nel cast Leonardo DiCaprio, Tobey M, nel cui cast brillano i nomi di Leonardo Di Caprio (Jay Gatsby) e Tobey Maguire (Nick Carraway), sarà nei cinema per il Natale 2012. Quarto adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald, il film di Luhrmann è il remake del terzo, realizzato negli anni ’70 da Jack Clayton, con Robert Redford nei panni del protagonista Jay Gatsby.
Il Grande Gatsby, il film
Il Grande Gatsby è diretto da Baz Luhrmann e vede nel cast Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire e Carey Mulligan e che vedremo in apertura al Festival di Cannes 2013.
Il Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale del film qui.
Il film racconta la storia di un aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’ allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di drammaticità.
Fonte: Entertainment Weekly
Dan Akroyd sarà in Dog Fight!
Il Palm Springs IFF aprirà con i salmoni di Lasse Hallstrom
Alan Taylor dirigerà Thor 2
La Marvel Studios ha finalmente trovato il regista per Thor 2: il sequel del Thor di Kenneth Branagh sarà diretto da Alan Taylor. Il nome di Taylor era cominciato a circolare dopo la rinuncia, per divergenze creative, di Patty Jenkins.
Recentemente era stato fatto anche il nome di Daniel Minahan che, come Taylor, ha all’attivo alcuni episodi de Il Trono di Spade. Nel curriculum del regista del prossimo Thor ci sono episodi di serie di successo come I Soprano, Sex and the City, Mad Men e Boardwalk Empire.
Taylor ha
inoltre diretto tre lungometraggi: il più noto è Palookaville
(1995). Reclutato il regista, c’è ancora incertezza su chi lavorerà
alla sceneggiatura: pare che i papabili siano John Collee (The
Master and Commander), Robert Rodat (Salvate il soldato Ryan) e
Roger Avary (Beowulf). L’uscita del film è prevista per novembre
2013.
Fonte: Deadline
Prometheus – Trailer originale
La vicenda vedrà scienziati ed esploratori in un viaggio spaziale negli angoli “più pericolosi” del cosmo, in un viaggio che li metterà alla prova fisicamente e mentalmente, quando si troveranno in un mondo che rivelerà loro le risposte che l’essere umano cerca da sempre.
J. Edgar: recensione del film di Leonardo DiCaprio
È diventato l’uomo più potente degli Stati Uniti, ha modificato per sempre e con grande acume il sistema investigativo, è stato il fondatore a per diversi anni il direttore dell’agenzia investigativa federale degli USA, l’FBI. È J. Edgar Hoover, protagonista dell’ultimo film di Clint Eastwood e interpretato magistralmente da un Leonardo DiCaprio in odore di Oscar.
Si parla ovviamente di J. Edgar , ultima fatica dell’inossidabile Clint, che con la consueta eleganza registica ci racconta l’ascesa di J. Edgar Hoover, da semplice assistente a capo indiscusso dell’FBI, in una posizione così influente da potersi permettere di minacciare persino i vari Presidenti che si sono avvicendati al comando del Paese. La scelta che però opera Eastwood è quella di un occhio penetrante che valica la facciata di incorruttibile e ineccepibile perbenismo e va ad indagare le ragioni di alcune scelte di vita e di lavoro di Hoover, dalla sua omosessualità mai dichiarata ufficialmente, al suo morboso rapporto con la madre.
Eastwood ci racconta anche un ideale, una ferma volontà di proteggere il proprio paese, una cieca obbedienza a quelli che oggi sembrano principi troppo radicali e netti per essere condivisi, un clima politico in cui serpeggia la diffidenza e il sospetto. Tutto questo attraverso gli occhi di un uomo complesso, tragico e dalla personalità oscura. L’Hoover di Eastwood è un integerrimo agente, ligio al dovere e devoto verso la famiglia, ma troppo preso da se stesso, troppo desideroso di gloria e potere, un uomo che riesce a fidarsi completamente solo di due persone, la sua assistente e il suo braccio destro/amante. Clint Eastwood ci racconta con grande eleganza questa storia che è costitutiva dell’America moderna, così come siamo abituati a vederla nel XXI secolo.
J. Edgar: il film
Il cast che mette in piedi è capeggiato da DiCaprio, che porta su di sé tutto il film, facendo gravitare l’attenzione sul suo ruolo così complesso. Intorno al lui ci sono Naomi Watts, nei panni della segretaria fidata Helen Gandy, Armie Hammer, il giovanotto già visto ‘sdoppiato’ in The Social Network, ad interpretare Clyde Tolson, giovane di bell’aspetto che dal primo incontro mette in crisi l’integerrima vita di Hoover. Special guest del film è Judi Dench, che interpreta la madre di Edgar, e nella lettura di Eastwood incarna quella figura forte e autoritaria che forse ha condizionato in qualche modo la sessualità del figlio.
Del film, forse un po’ lento per non dire noioso, rimane comunque la grande raffinatezza stilistica, che il regista, nonostante l’età e l’esperienza non smette di affinare, la delicata colonna sonora e l’interpretazione magistrale di tutti gli interpreti, in alcuni casi però ostacolati da un trucco non troppo felice. Anche Eastwood ogni tanto sbaglia un colpo, ma se J. Edgar è un film minore, la grandezza dell’autore si commenta da sola.