Home Blog Pagina 483

The Crown: Dominic West sarà Carlo nelle stagioni 5 e 6

The Crown

A pochi giorni dall’uscita del trailer della quarta stagione, Variety annuncia che Netflix ha scelto l’attore che interpreterà il Principe Carlo nelle stagioni 5 e 6 di The Crown. Toccherà a Dominic West tener testa a Elizabeth Debicki, che è già stata annunciata come futura interprete di Diana.

L’attore, molto amato per la sua serie The Affair, avrà il difficilissimo compito di mantenere alto il livello di interpretazione del primogenito di Elisabetta, raccogliendo il testimone dell’ottimo Josh O’Connor, già ammirato nella terza stagione e che tornerà in questa numero 4 accanto a Emma Corrin, che interpreta la giovane Diana.

The Crown 4: la trama

Ispirato dalla pluripremiata opera teatrale The Audience, The Crown racconta la storia del regno decennale della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un mondo in disordine e l’alba di una nuova era.

Sul finire degli anni Settanta, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo. Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland, creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.

La quarta stagione della serie scritta da Peter Morgan vede la partecipazione di Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord Mountbatten.

The Crown 4, serie originale Netflix di successo mondiale, sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da domenica 15 novembre 2020.

Fonte: Variety

 
 

The Crown, Stagione 6, Parte Due: le prime foto del cast

Netflix svela le prime foto della seconda parte della sesta e ultima stagione di The Crown, che sarà disponibile su Netflix il 14 dicembre 2023.

Nella seconda parte, composta da sei episodi, ad assumere i ruoli del Principe William e del Principe Harry saranno Ed McVey e Luther Ford. Insieme a loro ci sarà Meg Bellamy nei panni di Kate Middleton. Si tratta dei ruoli di debutto per i tre attori.

Il principe William cerca di reintegrarsi nella vita all’Eton College dopo la morte di sua madre mentre la monarchia deve cavalcare l’onda dell’opinione pubblica. Con l’avvicinarsi del suo Giubileo d’Oro, la Regina riflette sul futuro della monarchia, che vedrà il matrimonio di Carlo e Camilla e l’inizio di una nuova favola reale tra William e Kate.

Da quando è arrivata su Netflix nel 2016, la serie The Crown ha vinto e ha ricevuto nomination per numerosi premi, tra cui 15 nomination ai BAFTA, 10 nomination ai Golden Globe (di cui 4 vittorie), 69 nomination agli Emmy in 5 stagioni (con 21 vittorie in 4 stagioni) e altri ancora.

The Crown Stagione 6 Prima Parte: recensione della serie Netflix

 
 

The Crown, Stagione 6, Parte Due: il trailer del finale di serie

The Crown

Netflix rilascia il trailer della seconda parte della sesta e ultima stagione di The Crown. Gli ultimi sei episodi saranno disponibili su Netflix il 14 dicembre 2023. Ancora alle prese con la morte di sua madre, il principe William torna all’Eton College e vede l’aumento dell’attenzione da parte delle giovani fan toccate dalla sua situazione. La lotta per riadattarsi porta a tensioni con la sua famiglia, che cerca di aiutare un altro giovane erede a trovare la sua strada nel sistema monarchico e nel mondo.

Più tardi, quando il principe William entra all’Università di St Andrew’s, l’onnipresente conflitto tra la sua vita di monarca e quella di giovane studente continua mentre cerca di bilanciare i tradizionali riti di passaggio universitari con i vincoli della sua posizione e la presenza costante di agenti della sicurezza. La sua perseveranza viene messa alla prova quando sviluppa una cotta per una delle studentesse più desiderate del campus: una ragazza di nome Kate Middleton.

La Principessa Margaret viene colpita da un ictus ed è improvvisamente costretta a rivalutare il suo stile di vita. Mentre la sua salute continua a peggiorare, si ritrova a scivolare indietro nei suoi ricordi, alla sua serata segreta con sua sorella durante la più grande festa della storia: la Giornata della Vittoria in Europa nel 1945. I ricordi di quella serata e gli insegnamenti della sorella maggiore la consolano durante i suoi ultimi giorni.

Con la scomparsa della sorella e della madre, il suo Giubileo d’oro e l’approvazione del matrimonio tra il principe Carlo e Camilla, la Regina inizia a pensare al suo regno e, in definitiva, alla sua eredità. Avvicinandosi al suo nono decennio, la Regina è costretta a scavare in profondità e a esaminare davvero cosa è meglio per il futuro della monarchia.

Da quando è arrivata su Netflix nel 2016, la serie The Crown ha vinto e ha ricevuto nomination per numerosi premi, tra cui 15 nomination ai BAFTA, 10 nomination ai Golden Globe (di cui 4 vittorie), 69 nomination agli Emmy in 5 stagioni (con 21 vittorie in 4 stagioni) e altri ancora.

Informazioni su THE CROWN 6:

  • Date di uscita: 16 novembre (Parte 1 – 4 episodi) + 14 dicembre 2023 (Parte 2 – 6 episodi)
  • Format: 10 episodi da 60 minuti
  • Ideata e scritta da: Peter Morgan
  • Produttori esecutivi: Peter Morgan, Suzanne Mackie, Andy Harries, Stephen Daldry, Matthew Byam Shaw e Robert Fox
  • Cast: Imelda Staunton (Regina Elisabetta II), Jonathan Pryce (Principe Filippo), Lesley Manville (Principessa Margaret), Dominic West (Principe Carlo), Elizabeth Debicki (Principessa Diana), Claudia Harrison (Principessa Anna) e Olivia Williams (Camilla Parker Bowles). Bertie Carvel interpreta Tony Blair, mentre Salim Daw è Mohamed Al Fayed e Khalid Abdalla è Dodi Al Fayed. Luther Ford è il principe Harry, mentre Rufus Kampa e Fflyn Edwards interpretano rispettivamente William e Harry nei primi episodi.
 
 

The Crown, Elizabeth Debicki: “insopportabili da girare” le scene che precedono la morte di Diana

The Crown sesta stagione parte 1
© Netflix

Elizabeth Debicki, tra le star della serie Netflix The Crown, in cui interpreta magistralmente la Principessa Diana, ha descritto le riprese delle scene che raccontano i momenti precedenti alla morte della principessa Diana come “assolutamente insopportabili”.

Con la stagione finale della serie in arrivo la prossima settimana, Debicki ha detto che ricreare alcune delle scene più chiacchierate, guardate, spulciate della storia moderna è stato “difficile”, descrivendo il compito come “pesante, molto maniacale e incredibilmente invasivo”.

Netflix ha già chiarito che la morte di Diana in un incidente stradale a Parigi avrà luogo fuori dallo schermo, ma la serie racconterà i giorni precedenti l’incidente e la forte attenzione della stampa generata da Diana e dal suo partner Dodi Fayed (Khalid Abdalla). Il regista di The Crown, Christian Schwochow, ha recentemente spiegato a Deadline gli sforzi straordinari compiuti per garantire che queste scene fossero gestite con tatto.

“A volte è quasi come una risposta anomala all’essere inseguiti da così tanti attori che interpretano la stampa, perché non puoi andare da nessuna parte e devi solo stare in una situazione del genere per circa un minuto, prima di renderti conto che è completamente insopportabile ”, ha affermato Debicki “E nessuno dovrebbe mai provare cosa si prova a girare le scene di giorno a Parigi, cercando di spostarsi da un posto all’altro, e avere questo sciame intorno a te. Ti senti intrappolato. È un’esperienza davvero spiacevole”.

Nominata agli Emmy e ai Golden Globe per la sua interpretazione di Diana nella quinta stagione, Elizabeth Debicki ha detto che ricreare le scene le ha fatto sentire che “non è stato propriamente come fingere… perché è davvero orrendo avere così tante persone che ti inseguono” urlando contro di te e chiedendo qualcosa.

Debicki ha detto di aver riposto la sua fiducia nel “progetto emotivo” del creatore di The Crown, Peter Morgan, per la principessa del popolo e di voler giustapporre l’orrore dell’incidente con “la vera gioia, felicità, leggerezza e divertimento genuino sullo schermo” nella prima parte della serie.

“Quello era davvero il pezzo che sentivo di poter controllare, in un certo senso, e che è diventato un vero obiettivo. Ne avevo davvero bisogno. Avevo bisogno di divertirmi, e così abbiamo fatto, per quanto abbiamo potuto, con i bambini, Khalid e Salim [Daw, che interpreta il padre di Dodi, Mohamed Al-Fayed]”, ha detto Debicki.

The Crown Stagione 6 uscirà in due momenti separati, un primo blocco di quattro episodi il 16 novembre e il secondo blocco quattro settimane dopo. Il cast della stagione rimane lo stesso della precedente, con Dominic West nel ruolo di Charles, Imelda Staunton nel ruolo della Regina Elisabetta II e Jonathan Pryce che continua a interpretare suo marito, il Principe Filippo.

 
 

The Crown Stagione 6 Prima Parte: recensione della serie Netflix

The Crown sesta stagione parte 1
© Netflix

Era davvero difficile per The Crown Stagione 6 Prima Parte evitare la forza di gravità generata dalla presenza di Diana e dalla sua tragica vicenda personale e infatti la serie, disponibile dal 16 novembre su Netflix, si lascia trascinare nel vortice con al centro la Principessa Triste senza neanche opporre resistenza. La figura della Corona, di Elisabetta II, finisce quindi in secondo piano, e in questa prima parte di stagione sarà relegata al ruolo di “reazione agli eventi”, a quello che si è fatto in reazione alla morte di Lady D. Dopotutto, quei giorni non furono soltanto devastanti per i giovanissimi William e Henry, non furono solo dolorosi per la famiglia Spencer e per il mondo intero innamorato di Diana, ma furono anche decisivi per quella che sarebbe stata la sorte della Monarchia Britannica che registrava una popolarità ai minimi storici.

Così, la prima parte della stagione conclusiva dello show di Peter Morgan diventa il racconto teso e dal finale ineluttabile delle ultime ore di vita della Principessa del Galles, con al centro la sua storia d’amore con Dodi.

The Crown Stagione 6 Prima Parte, una prima volta

Per la prima volta nel suo lungo corso, The Crown suddivide l’arco narrativo di una stagione in due parti. Il senso dell’operazione è presto rintracciato nel fatto che, sia da un punto di vista narrativo che da quello promozionale, i due blocchi rappresentano gli ultimi eventi importanti nella vita di Elisabetta II che, lo ricordiamo, rimane il focus della serie. La Corona infatti è il centro del racconto, e la deviazione su Diana appare un doveroso tributo non tanto alla donna reale, quanto al peso che la sua vicenda ha avuto nella vita della Corona e al pubblico che non vedeva l’ora di farsi raccontare una storia che conosce bene e della quale è stata in qualche misura testimone.

Anche la struttura antologica, che aveva caratterizzato le splendide terza e quarta stagione è ormai un ricordo. The Crown Stagione 6 Prima Parte è un flusso narrativo che trabocca da un episodio all’altro con una continua tensione sottesa alle immagini, anche a quelle più solari e calme, una forza ineluttabile che costruisce il climax atteso e temuto e che ribalta, o meglio, rimette in asse, la prospettiva del racconto. Così Imelda Stauton, interprete sempre troppo poco celebrata per l’eccellente lavoro in questa serie, rimane ai margini, un po’ come Elisabetta II in Scozia, in “ritiro”, in attesa del suo ritorno alla scena, in quel discorso alla nazione che la Sovrana proclamò nel giorno dei funerali di Stato di Diana, un ritorno che nella Storia, con il senno di poi, ha significato salvare la Monarchia, ma che nell’economia della serie opera appunto il citato ritorno in asse del flusso narrativo della serie e rimette al centro la Corona.

Daniel Escale © Netflix / LeftBank

Il cuore della storia è la relazione tra Dodi e Diana

Il cuore di The Crown Stagione 6 Prima Parte è però costruito sulla relazione tra Dodi, suo padre e Diana. Una storia d’amore e di narcisismo, da come l’hanno immaginata gli showrunner, che nulla ha a che vedere con la narrazione romanticizzata dei giornali, nelle ore successive al tragico incidente nella galleria sotto il Ponte de l’Alma. Dal momento che giustamente ci si muove all’interno di una fiction ispirata a racconti reali, gli showrunner hanno avuto modo di costruire la loro versione di una storia la cui verità si è spenta sotto quel tunnel, creando così un racconto molto più interessante e articolato rispetto a quello che ci si poteva aspettare da una trasposizione pigra. La storia di un giovane ereditiere con la passione per il cinema che è spinto da suo padre a mettere a segno un matrimonio strategico per poter aprire al padre stesso le porte della sua definitiva scalata sociale, rappresentata dall’ottenimento della cittadinanza britannica.

Scegliere questa chiave per mettere in scena la breve relazione tra Dodi e la Principessa ha permesso allo show di mettere la sua Diana-personaggio in una situazione per molti versi simile a quella che da molto giovane aveva già vissuto con Carlo e con la Famiglia Reale. Questa volta però Diana ha la forza e la consapevolezza di uscirne, di fare una scelta e di autodeterminarsi. Un’evoluzione che la vita non ha concesso alla donna ma che gli autori concedono al personaggio, pur non cambiandone le sorti. In questo quadro non emerge certo bene la figura del magnate arabo: Mohamed è a tutti gli effetti il cattivo nella storia di Diana e Dodi, l’artefice, colui che tiene in trappola il figlio che a sua volta tenta di mettere in catene la principessa. Perché, in fin dei conti, ogni eroe ha bisogno di un cattivo da sconfiggere, anche se le principesse, oggi più che mai, imparano a salvarsi da sole.

In questi dettagli di storia immaginati, nel punto di vista adottato, nel dar voce persino ai giornalisti/carnefici: in queste scelte si intercetta la vera grandezza dello show Netflix, che se da una parte ha fatto cifra stilistica e identificativa di rigore, eleganza e stile, sia di messa in scena che di rappresentazione, si rivela una continua sorpresa nelle scelte di scrittura, che riescono ad evitare ogni banalità e passo falso.

Il circo mediatico e gli scandali

Accanto agli aspetti immaginati, ci sono anche quelli precisamente rappresentati, così come sono stati vissuti in comunione da tutto il mondo: gli scandali, i giornalacci, i paparazzi, le foto rubate, il circo mediatico messo in piedi intorno alla figura di Diana ha cambiato la storia del medium, soprattutto a seguito dell’incidente e delle sue tragiche conseguenze. Tutto questo viene raccontato con altrettanta grazia ed efficacia, e viene trattato come uno sfondo surreale: una mano enorme e rumorosa continuamente intenta a frugare negli spiragli di vita, tesa a saziare una fame di sapere cosa succedeva dietro quelle finestre, per un assegno lauto, certo, ma anche per offrire alle persone normali un boccone di quel fascino e di quella apparente divinità.

The Crown Elizabeth Debicki
Elizabeth Debicki nella prima parte di The Crown 6

Una donna che entra in possesso della sua esistenza

Ovviamente gran parte del merito va agli interpreti e in particolare modo a Elizabeth Debicki, che questa volta fa sua l’intera scena, senza dover dividere lo spazio con nessuno. Non certo per loro demeriti, Khalid Abdalla, Dominic West e persino i giovani interpreti di William e Henry scompaiono di fronte alla statura (anche fisica) di Debicki, che giocando sui momenti privati, inventati, non documentati e quindi impossibili da imitare, consegna alla storia della tv un ritratto davvero convincente e sfaccettato di una donna che finalmente entra in possesso della sua esistenza.

Con un cambiamento strutturale che ci prepara al gran finale in arrivo il 14 dicembre sulla piattaforma, The Crown Stagione 6 Prima Parte si conferma un prodotto di vanto per Netflix, e in generale una serie che impreziosisce l’intero periodo storico televisivo contemporaneo che, nonostante sia saturo di programmazione, riesce ancora a trovare uno spazio per produzioni che sono effettivamente opere di genio, ingegno e arte, non solo meri prodotti per riempire il palinsesto.

 
 

The Crown Stagione 6 Prima Parte: Dodi e Diana, quali sono le differenze con la storia vera?

The Crown sesta stagione parte 1
© Netflix

The Crown Stagione 6 Prima Parte racconta il periodo di otto settimane che precedono la morte di Lady Diana, focalizzandosi, ovviamente, sulla sua relazione con Dodi al Fayed, l’imprenditore egiziano che rimase vittima, insieme alla Principessa, nell’incidente d’auto che le costò la vita.

La serie procede per tappe, raccontando l’avvicinamento dei due voluto dal padre di lui, Mohamed, le vacanze, le fighe romantiche, Parigi, la foto scattata da Mario Brenna, i timori di Palazzo, i paparazzi, infine la serata della fine. Ma come sono andate davvero le cose? La serie, ovviamente, ricostruisce molti dei momenti privati, dei quali non sappiamo molto, ma di seguito ecco alcune differenze e analogia della storia vera con ciò che racconta The Crown Stagione 6 Prima Parte.

1Conseguenze

Imelda-Staunton-The-Crown

Il fatto che i due neo-amanti siano morti insieme, ha generato una romanticizzazione della loro relazione che ancora oggi dura. Dodi viene considerato il grande amore di Diana e i due sono legati per sempre dalla loro fine tragica. La loro morte ha generato una commozione senza precedenti in tutto il mondo. Addirittura il padre di Dodi ha fatto erigere nel suo grande magazzino Harrods una statua che li raffigura, intitolata Innocent Victims. In realtà nessuno sa quanto potesse essere profondo il legame trai due, tuttavia si trattava comunque di una storia all’inizio, che non è detto sarebbe poi continuata dopo l’estate, così come sceglie di raccontare The Crown. Oltre 31 milioni di persone nel Regno Unito hanno seguito la diretta del funerale di Stato di Diana e il suo mito perdura ancora oggi, mentre non si può dire lo stesso per Dodi.

Successivo

The Crown 6: recensione dell’ultima stagione della serie Netflix

the crown 6 recensione

Con la distribuzione su Netflix, dal 14 dicembre, degli ultimi episodi della sesta stagione, possiamo dichiarare conclusa l’avventura di The Crown 6 e dell’intero show, cominciata nel 2016 e giunta fino a oggi con un susseguirsi di casting, storie, rivisitazioni e un costante “riempimento” di quei momenti privati che i “comuni mortali” non hanno mai visto né conosciuto ma che la serie si è dilettata a raccontare, entrando nel privato della Corona,  che diventa metonimia per Elisabetta II.

Il colpo di coda della serie si sofferma da una parte sulle nuove generazioni, in particolare sul principe William, nella sua complessa elaborazione del lutto per la madre, Diana, nella sua relazione con la primogenitura e quindi con il padre, ma anche nel tenero e indovinato parallelismo con la nonna, la Regina Elisabetta II, che soltanto nel finale di stagione e di serie riprende a occupare il centro della narrazione. Dall’altra, The Crown 6 si chiude con un ritorno del fuoco su Elisabetta, riuscendo a trovarne ancora una volta l’aspetto inedito e non ancora indagato.

The Crown 6: la trama

L’atto finale di The Crown 6 si innesta direttamente sull’evento tragico della morte della Pricipessa del Galles: William e Harry sono alle prese con l’elaborazione del lutto e in particolare il primogenito paga un prezzo più alto, a causa non solo del suo essere schivo e non desiderare le attenzioni delle folle, ma anche per la sua smaccata somiglianza con la madre, tanto amata dal popolo quanto temuta per la sua imprevedibilità dalla Famiglia Reale. Questo particolare diventerà presto motivo di tensione con Carlo, che dal canto suo cerca di elaborare come può questo nuovo status in cui potrebbe finalmente essere libero di amare Camilla, ma deve trovare un canale di comunicazione con i figli spezzati dalla tragedia. Alla fine, come la Storia ha sancito, il suo amore si coronerà, non senza creare delle spaccature con i figli, in particolare il turbolento Harry, che non sente su di sé il peso, e quindi l’accettazione di esso, che invece comincia a avvertire William.

L’ultima parte della serie è poi dirottata, finalmente secondo chi scrive, sul personaggio di Imelda Staunton. Elisabetta torna al centro del racconto mentre, nel corso di una manciata di anni perde ogni punto di riferimento: muoiono infatti la sorella Margareth e la madre. Si apre quindi una porta di umanità sulla figura di Elisabetta, che attraversa una crisi esistenziale e che si sente ora davvero sola e cerca sostegno in quel nipote, bello e promettente, che sembra racchiudere tutte le sue speranze e le sue aspettative per il futuro del suo lavoro: il servizio del popolo. La celebrazione del Giubileo d’Oro, l’organizzazione dell’operazione London Bridge has Fallen (nome in codice per la sua morte) e infine la richiesta di Carlo di poter finalmente sposare Camilla sono gli ultimi tre ostacoli che Peter Morgan decide di porre davanti alla “sua” Elisabetta, prima di congedarsi da lei.

Peter Morgan torna alle origini

The Crown 6 recupera anche la struttura dei cicli precedenti, costruendo grandi episodi monografici in cui gli argomenti e i temi vengono affrontati, approfonditi e conclusi nell’arco di una sola puntata. Così trova il suo spazio nello show anche Tony Blair, oppure la giovanissima Kate Middleton, e infine di nuovo William che nel finale diventa specchio della nonna Regina, e assume su di sé, forse proprio attraverso il suo legame con dei “non-nobili”, l’incarico di portare la monarchia nel futuro, in concomitanza con quel Giubileo d’Oro tanto temuto da Lilibeth. Lo sguardo di William è l’anello di congiunzione tra l’isolamento e la normalità, una carezza verso la nonna e una mano tesa verso Kate (il popolo).

Il creatore di The Crown porta a termine la parabola dei suoi personaggi e soprattutto della protagonista, che lui trasforma in un personaggio della sua fantasia. Perché il piccolo miracolo portato avanti da tutta la serie, nel corso di questi anni, è stato quello di creare dei personaggi fittizi basandosi su persone e storie vere, dimostrandosi affettuoso e attento verso le verità storiche raccontate pur senza rinunciare mai ad affondare la penna in quegli spazi invisibili tra le pieghe dei fatti che sono state distese con l’immaginazione. Morgan ha raccontato il non visto costruendo per il suo pubblico un personaggio coerente, tragico e magnetico, che trova il suo compimento nello struggente episodio dedicato a Margareth e nei suoi colloqui immaginari con le altre sé (per l’occasione tornano anche Claire Foy e Olivia Colman). Oltre alla delizia di veder Imelda Staunton con Lesley Manville e con le altre interpreti che prima di lei hanno indossato la corona, questi momenti sono idealmente connessi e tirano le somme della vita di Elisabetta, di tutto quello a cui ha rinunciato per il dovere e di come solo lei, tra tutti, fosse in grado di svolgere il lavoro esattamente come andava svolto.

Il confronto con Margareth inoltre ci consegna anche la preziosa testimonianza di quello che poteva essere Elisabetta se fosse rimasta Lilibeth, rimarcando come la sorella fosse la sola testimone di quello spirito vibrante che aveva caratterizzato la ragazza, giovanissima. Pur non essendo nata per essere Regina, Elisabetta ha abbracciato il suo compito con onore e serietà, ricevendo in cambio sempre amore e supporto dai suoi sudditi, nonostante alcune ombre e momenti non proprio facili da affrontare. E fino alla fine è stata consapevole che lei sola poteva portare avanti il compito, lei che, come le dice un affettuoso Filippo (Jonathan Pryce) è una “specie in via d’estinzione”.

Peter Morgan fa esattamente la stessa cosa con il suo pubblico: in guisa di Regina, prima di tutto al servizio dei suoi spettatori, l’autore cerca di mettere a loro disposizione la storia, che conduce con coerenza ed eleganza, vergando un prodotto seriale di altissima qualità formale ed estetica, ma soprattutto con un grande cuore, una consapevolezza totale di sé, dato l’azzardo di arrivare a immaginare l’inimmaginabile, portandolo avanti con sicurezza nel mare di congetture, tenendo sempre a mente che i suoi personaggi, se pure in debito con le loro controparti reali, erano prima di tutto suoi. A questo proposito non sarà mai elogiato abbastanza il Carlo di Dominic West, che non avvalendosi di una smaccata somiglianza con il suo corrispettivo reale (vedi invece Elizabeth Debicki) riesce a dare vita a un personaggio inedito, che aderendo a ciò che si conosce dell’ormai Re Carlo, riesce a raccontare forse meglio di tutti quello che avviene “dietro le tende”.

L’unica capace di svolgere quel compito

In una presa di coscienza cristallina, che lascia spazio anche a qualche privato momento di commozione, Elisabetta II capisce che deve essere lei a continuare a regnare, nonostante sia ormai ragionevole pensare all’abdicazione in favore del figlio (adesso con una regina al suo fianco). Questo è il finale che Peter Morgan ha voluto regalare alla “sua” Elisabetta, una chiusura regale che mette in luce i due aspetti che di più hanno caratterizzato la vita della sovrana: la totale solitudine della Corona, ma anche la consapevolezza totale di essere l’unica capace di svolgere quel compito.

In grado di catturare le complessità della monarchia britannica, The Crown 6 lascia le scene con grande eleganza, come ha fatto la vera Elisabetta nel corso della sua lunga vita, e come ha fatto la Elisabetta di Imelda Staunton, solida e solenne, mentre esce dalla St George’s Chapel del Castello di Windsor.

 
 

The Crown 6 stagione si fa, Netflix allunga la serie

The Crown

Dopo la conferma via Deadline di The Crown 5, la quinta stagione di The Crown oggi arriva la notizia che Netflix ha deciso di allungare la serie è confermare The Crown 6, la sesta di The Crown. Al momento non sappiamo praticamente nulla sulla sesta stagione dunque non resta che aspettare ulteriori notizie.

Vi ricordiamo che in The Crown 5 Imelda Staunton entra nel ruolo della regina Elisabetta II. L’attrice britannica raccoglierà l’eredita lasciata da Claire Foy o Olivia Colman. Il creatore Peter Morgan aveva affermato di aver immaginato La Corona in esecuzione per sei stagioni, ma aveva ammesso che quando ha iniziato a lavorare su storie per la quinta stagione, è diventato “chiaro … che questo è il momento e il posto perfetto per fermarsi.  A quanto pare non sarà esattamente così.

In merito al nuovo ruolo il creatore aveva aggiunto: “Sono assolutamente entusiasta di confermare Imelda Staunton come Sua Maestà la Regina per la quinta e ultima stagione, portando la Corona nel 21 ° secolo. Imelda è un talento sorprendente e sarà un successore fantastico di Claire Foy e Olivia Colman.

Imelda Staunton ha dichiarato:  “Mi è piaciuto guardare The Crown sin dall’inizio. Come attore è stata una gioia vedere come sia Claire Foy che Olivia Colman abbiano portato qualcosa di speciale e unico nelle sceneggiature di Peter Morgan. Sono sinceramente onorato di unirmi a un team creativo così eccezionale e di portare The Crown alla sua conclusione. “

La serie tv

The Crown è una serie tv britannica  creata e scritta da Peter Morgan e prodotta dalla Left Bank Pictures e dalla Sony Pictures Television per Netflix. La serie è incentrata sulla vita di Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica.

La serie è stata acclamata e sono state apprezzate le interpretazioni di Claire Foy e Olivia Colman, che hanno ricoperto il ruolo della protagonista nelle prime quattro stagioni, di John Lithgow nel ruolo di Winston Churchill e di Helena Bonham-Carter che ha vestito i panni della principessa Margaret nella terza e quarta stagione

 
 

The Crown 6 racconterà la morte della principessa Diana con “enorme sensibilità”

The Crown 6

The Crown 6 che sarà l’ultima stagione di The Crown dramma storico di NETFLIX offrirà finalmente quello che potrebbe essere considerato il momento più atteso ma controverso dello show. I produttori della serie Andy Harries e Suzanne Mackie hanno assicurato agli spettatori che la sesta stagione racconterà attentamente la tragica morte della principessa Diana con “enorme sensibilità”. L’incidente mortale di Diana a Parigi nel 1997 è stato uno degli eventi più cruciali e dolorosi nella storia del Regno Unito. Per questo motivo, le aspettative che la serie di successo Netflix riesca a consegnare con successo la sequenza sono significativamente più alte. Durante un forum del Festival televisivo di Edimburgo (tramite Deadline), i produttori dello show hanno parlato di come la sesta e ultima stagione catturerà la morte dell’amata principessa del Galles con profondo rispetto e sensibilità.

Lo spettacolo potrebbe essere grande e rumoroso, ma noi non lo siamo. Siamo persone premurose e siamo persone sensibili. Ci sono state conversazioni molto attente e lunghe su come avremmo fatto“, ha detto Mackie. “Il pubblico alla fine lo giudicherà, ma penso che sia stato ricreato con delicatezza e attenzione. Elizabeth Debicki è un’attrice straordinaria ed è stata così premurosa e premurosa. Amava Diana. C’è un enorme rispetto da parte di tutti noi, spero che sia evidente”. Nel frattempo, Harries ha affermato che la morte della regina Elisabetta II – morta di “vecchiaia” l’8 settembre 2022 – non ha cambiato in alcun modo la storia di The Crown, ma ha “influito” notevolmente sui creativi dietro lo spettacolo. “La scomparsa di Sua Maestà ha avuto un impatto su tutti noi… Non ha cambiato [la storia] fondamentalmente, ma in un certo senso l’ha cambiata. Quando lo vedrai, penso che capirai cosa intendo”, ha aggiunto Harries. “È un film molto potente e un episodio di grande rispetto“, ha detto Harries. 

Quando uscirà The Crown 6? 

Non ci sono ancora dettagli sulla data di uscita esatta della sesta stagione di The Crown, anche se lo spettacolo dovrebbe tornare entro la fine dell’anno. Nonostante altri dettagli rimangano nascosti, non ci sono segni di ritardi nemmeno al momento, poiché l’account X ufficiale dello show (precedentemente chiamato Twitter) ha condiviso che l’ultima stagione di The Crown “arriverà nel 2023”.

 
 

The Crown 5: recensione della serie Netflix

The Crown 5 recensione serie tv netflix
Foto di Keith Bernstein © Netflix

Dal 2016, anno del suo esordio su Netflix, The Crown si misura con la Storia e con alcune delle icone più rappresentative del Ventesimo Secolo. Prima su tutte Elisabetta II, che forse in maniera imprecisa, è sempre stata considerata la protagonista della serie. La Lilibeth che si trova incoronata Regina a soli 25 anni e assume quel ruolo che non era destinato a lei alla nascita con contegno e assoluta fedeltà verso la Nazione e il simbolo, quella Corona, appunto, che rappresenta il vero cuore della premiata serie ideata e scritta da Peter Morgan.

Quale periodo racconta The Crown 5

Siamo negli anni ’90, un decennio funesto per la Monarchia Britannica, sotto gli occhi di tutti per via di “scandali a corte”. Elisabetta, completamente assorbita dal suo ruolo, deve cercare di gestire le intemperanze dei suoi figli, sistematicamente alle prese con matrimoni naufragati, la relazione con Margareth, che la vede sempre divisa a metà tra affettuosa sorella maggiore e sovrana irremovibile, un Filippo che sembra essersi reso conto di tutto ciò che ha perso scegliendo di diventare il principe consorte e soprattutto lei, Diana, quella ragazza triste che si rivelerà una vera spina nel fianco per la Corona, ma che forse Elisabetta in fondo, da madre e da donna, un po’ capisce.

The Crown 5 Imelda Staunton Jonathan Pryce
Imelda Staunton e Jonathan Pryce Foto di Keith Bernstein © Netflix

Come accaduto per le due stagioni precedenti, anche in The Crown 5 Peter Morgan sceglie di procedere per episodi, cambiando ancora una volta la struttura narrativa della serie e scegliendo di dedicare ogni episodio a un dramma e a un personaggio diverso. L’impressione è che mentre la serie cresce e procede negli anni che sceglie di raccontare, le sue trame narrative si ampliano, così come si espande anche il ventaglio di personaggi che si cimenta a raccontare. Siamo di fronte a un racconto corale vero e proprio, ormai, e adesso sempre di più, data l’importanza che assumono nel grande quadro gli attori “secondari”, come Carlo, Camilla e Diana, ad esempio.

La grandezza di The Crown risiede nella raffinatissima scrittura di Peter Morgan, che di conseguenza si riflette sulla messa in scena, sulla regia, sulle interpretazioni degli attori che si rivelano, anche a questo secondo cambio di guardia, all’altezza del compito a cui sono chiamati.

Il nuovo cambio di guardia del cast

Dopo lo straordinario lavoro di Claire Foy e Olivia Colman, Imelda Staunton alza ulteriormente la posta e mette in scena una regina ElisabettaII mai così composta e sobria, che fa un esercizio di asciugatura espressiva quasi totale e si conferma un’attrice sopraffina. Lo stesso discorso può valere per Jonathan Pryce, che nei panni del Principe Filippo racconta un personaggio che il tempo ha reso più saggio ma anche più acuto, che a differenza della Regina, sempre devota e irremovibile, comincia a fare un bilancio di quanto costruito negli anni vissuti da principe consorte.

The Crown 5 Elizabeth Debicki
Foto di Keith Bernstein © Netflix

Dopo Vanessa Kirby e Helena Bonham Carter era davvero difficile trovare una Principessa Margaret all’altezza, eppure Leslie Manville mette in scena un personaggio sfaccettato, che si trova a fare un bilancio della sua vita e a guardare in faccia le proprie paure. L’episodio che la vede protagonista, insieme a un tenero e incantevole Timothy Dalton potrebbe essere un unico piccolo film di una storia d’amore a suo modo tragica ma dolcissima.

Si può dire che le stagioni di The Crown si succedano in base al ritmo dei primi Ministri Britannici, e così dopo una inarrivabile Gillian Anderson/Margaret Thatcher, Johnny Lee Miller è chiamato a interpretare John Major. Un ruolo tanto più complicato quanto meno strutturato è stato il politico che, forse più di tutti, è riuscito a lavorare in sintonia con la Corona. E Miller non sbaglia un colpo, né un silenzio né uno sguardo.

The Crown
70207669.ARW

Aspettavamo tutti al varco Dominic West e Elizabeth Debicki. Il racconto mediatico della relazione tra Carlo e Diana è stato uno degli argomenti più caldi degli anni ’90 per la “cultura popolare” e quindi è naturale che i due interpreti del principe di Galles e della sua consorte fossero messi al centro dell’attenzione, soprattutto per il grande lavoro svolto da Josh O’Connor e da Emma Corrin nelle stagioni precedenti. Se Debicki è assolutamente impressionante nella sua interpretazione, con una capacità mimetica totale, West opta per il contrasto. Tanto l’una è somigliante ed effettivamente avvilita, triste ma anche decisa a combattere come lo è stata Diana, quanto l’altro sembra estremamente più affascinante e capace di quanto la narrazione pubblica abbia mai reso per il Principe Carlo. E in effetti non si fa fatica a credere a un uomo intelligente e pieno di iniziativa, martoriato da un sistema che lo ha costretto in un matrimonio che non voleva, quando tutto l’amore che desiderava risiedeva già in un’altra donna alla quale lui era fedele.

Una prospettiva interna

E così The Crown 5, affrontando (in uno degli episodi meglio scritti) il divorzio della coppia reale, offre anche una prospettiva interna sulla ragioni di Carlo, che da sempre è stato considerato uno degli aguzzini di Diana. Si porta così a compimento un discorso che culminerà nella sesta stagione, ma che era stato seminato con cura nella stagione precedente. Carlo, tanto quanto Diana, è stato vittima del sistema in cui è nato. Ma naturalmente si è meno clementi verso chi è riuscito, poi, a raggiungere la felicità e non ha fatto in tempo a diventare un eroe tragico.

The Crown 5 cambia nuovamente la struttura del racconto e degli episodi. Ogni puntata disegna una circolo che sembra riportarci al punto di partenza ma che in realtà percorre un percorso preciso e ampio e che fa procedere gli eventi in maniera inesorabile. La stagione stessa comincia e finisce “su una nave”, in un mondo a parte che vorrebbe isolare i protagonisti e allontanarli dalle loro difficoltà ma che poi, puntualmente, li lascia in porto, sulla terra ferma a fare i conti con se stessi e con quella Corona a cui tutti devono, alla fine, dar conto.

Il segreto è nella scrittura di Peter Morgan

Peter Morgan cerca di rintracciare l’umanità e il dramma dentro a una facciata di perfezione e impenetrabilità. Forse per questo, nonostante Debicki sia il personaggio più somigliante al referente reale, è anche quello meno interessante. Diana si è raccontata intimamente al mondo, quindi sappiamo anche troppo bene cosa aspettarci dal suo personaggio. Per Elisabetta, Carlo, Filippo e tutti gli altri, ci troviamo quasi di fronte a un foglio bianco, che sceneggiatore e interpreti devono riempire. E questo processo è affascinante.

Quello che resta di The Crown 5 è un senso di tragedia incombente, che viene fatto passare allo spettatore con tantissimi piccoli stratagemmi e dettagli nascosti in piena vista. Lo stesso racconto dell’ascesa di Moneim Fayed e di suo figlio Dodi è, forse involontariamente, un presagio nefasto. Ma anche in questo caso, un presagio messo in scena con stile infinito.

The Crown 5 si conferma un prodotto di grande classe, che nasconde nella scrittura il segreto della sua forza, una scrittura portata hai massimi livelli di equilibrio ed efficacia da un Peter Morgan in stato di grazia, che mai aveva fatto così bene anche nel corso della stessa serie.

 
 

The Crown 5: l’incontro con il cast della serie Netflix

The Crown 5 intervista cast

È un sole sbiadito quello che sorge sulla quinta stagione di The Crown, disponibile dal 9 novembre su Netflix, un sole che per la prima volta sorge su una serie e su un mondo che ha salutato per sempre la più grande ispirazione per la serie di Peter Morgan. Una quinta stagione che deve fare i conti anche con un cambio di casting, il secondo da quando si è avviato questo progetto di grande successo e di fattura altissima.

Imelda Staunton è la nuova regina di The Crown 5

E così Olivia Colman cede la corona a Imelda Staunton che raccoglie il testimone e l’eredità della collega con una grazia e un’efficacia davvero incredibili. A detta sua, merito della squadra che a differenza degli attori non cambia e continua a lavorare con grande precisione alla messa in scena e alla costruzione del prodotto. “Sono arrivata su un set nuovo, ma tutti sapevano già cosa fare, dopo quattro stagioni di allenamento. Non si può davvero immaginare la precisione con cui lavorano su dettagli che nemmeno si vedranno in scena. Peter Morgan investiga la parte emotiva della storia, e di quella si parla a parte, ci si lavora insieme, ma tutta la scenografia, i costumi, i dettagli, il trucco sono stati degli strumenti importantissimi nelle nostre mani.”

Con fervore Imelda Staunton racconta la produzione di The Crown 5. A lei fa eco Lesley Manville che succede a Helena Bonham Carter nel ruolo della principessa Margaret: “Ho provato tantissimo, ho studiato, ho visto filmati, ma ho cominciato a sentire il mio personaggio solo quando sono entrata nel costume e ho comunicato a lavorare con il dialogue coach”.

Per Staunton, dare corpo alla Regina Elisabetta II è stato un “meraviglioso esercizio di recitazione”. Per interpretare la sovrana appena scomparsa, l’attrice ha dovuto “trattenere le emozioni per poterle mostrare nel modo giusto. È un processo molto difficile per un attore eppure fondamentale per questo personaggio. Il pubblico deve capirlo senza vederlo. Il punto è che queste persone vivono dentro a dei confini ben precisi e il tentativo di Peter Morgan con The Crown è di raccontare la vita che queste persone possono avere all’interno dei confini di questa vita che loro non possono valicare. Credo sia un approccio molto interessante.”

Il nuovo cast

Quello che sembra accomunare tutti gli interpreti (oltre a Staunton e a Manville, ci sono Elizabeth Debicki nei panni di Diana Spencer, Dominic West in quelli del Principe Carlo, Jonathan Pryce nel ruolo del Principe Filippo e Jonny Lee Miller nel ruolo di John Major, il primo Ministro britannico) è che la ricerca sul personaggio ha creato un vero e proprio legame con il personaggio stesso.

Secondo Miller bisogna innamorarsi del proprio ruolo per interpretarlo bene, e lui così ha fatto, rintracciando in John Major delle somiglianze con il suo stesso percorso che glielo hanno fatto apprezzare anche di più. Lo stesso dicasi per Pryce che nel dare corpo al principe consorte ne ha avuto un’esperienza completamente diversa da ciò che era stato fino a prima: “Studiare la figura di Filippo mi ha dato occasione di affondare nel suo privato. Pubblicamente, il principe era una figura piuttosto burbera e insofferente, che diceva sempre qualcosa di non indicato alla situazione. Tuttavia ho scoperto anche un uomo acuto e appassionato, sono diventato più consapevole della sua vita privata.”

Dominic West ha avuto un compito non facile, ovvero quello di traghettare il personaggio di Carlo nel periodo della sua vita in cui è stato bersaglio dei media e pubblicamente dipinto come un marito infedele, responsabile principale dell’infelicità della ben più popolare Diana. West e la scrittura di Peter Morgan hanno cercato invece di dare luce a una persona che non era certo priva di difetti, che tante contraddizioni, ma anche con una visione, uno spirito: “È difficile sapere cosa le persone sanno di Carlo, ma ha avuto un po’ una cattiva pubblicità nel corso degli anni. Spero sia un’occasione per dare una prospettiva in più su di lui, anche perché inevitabilmente si finisce per prendere le parti del proprio personaggio, come ho fatto io”.

Ma ovviamente l’attenzione dello spettatore è calamitata da Elizabeth Debicki che si è assunta la responsabilità di interpretare Lady Diana nel periodo più esposto della sua vita. Ero molto nervosa, ho sentito una grande responsabilità, ma per fortuna siamo stati sostenuti da uno staff e delle persone che capiscono qual è la situazione. È stato un processo complesso anche solo capire che questa è la mia interpretazione di un personaggio. Sappiamo che le persone che lo guardano hanno delle aspettative, non solo per affezione verso gli interpreti è venuti prima di noi ma anche per le persone reali che portiamo sullo schermo, questi ruolo sono il risultato di una danza tra tanti elementi.”

The Crown 5 arriverà senza più il sole intorno al quale gira questa storia a illuminare il mondo, sarà la prima volta che una stagione di questa serie arriverà al pubblico senza che da qualche parte in una stanza di Buckingham Palace ci sia la vera Elisabetta II a gestire un eventuale contraccolpo dell’ennesima ri-narrazione della storia recente dei Windsor. Eppure, secondo Jonathan Pryce, “rivederla interpretata da Imelda a schermo sarà di conforto per quelle persone che ne sentono la mancanza. Il pubblico avrà di nuovo la sua regina, anche solo per poco.”

 
 

The Crown 5: Imelda Staunton annuncia l’inizio delle riprese

The Crown

Netflix ha diffuso il primo video dal set di The Crown 5, la quinta attesa stagione di The Crown in cui è la stessa Imelda Staunton ad annunciare l’inizio delle riprese della quinta stagione e il suo coinvolgimento nei panni della terza incarnazione della Regina Elisabetta II.

Nella quinta stagione di The Crown Imelda Staunton entra nel ruolo della regina Elisabetta II. L’attrice britannica raccoglierà l’eredita lasciata da Claire Foy o Olivia Colman. La quinta stagione è prevista per il 2022. Nel cast ci saranno anche Jonathan Pryce nei panni del Principe Filippo, Lesley Manville in quelli della principessa Margaret e Jonny Lee Miller come John Major. Khalid Abdalla sarà Dodi Al-Fayed, mentre Dominic West ed Elizabeth Debicky sostituiranno Emma Corrin e Josh O’Connor nei panni di Carlo e Diana.

 
 

The Crown 5: Dominic West ed Elizabeth Debicky nelle prime foto ufficiali

The Crown 5

Sono state diffuse le prime immagini ufficiali di Dominic West ed Elizabeth Debicky nei panni di Carlo e Diana nella quinta stagione di The Crown, per Netflix.

I due attori prendono il posto di Emma Corrin e Josh O’Connor che con le loro incredibili performance hanno dato vita ai due giovani personaggi storici e ai loro tormenti.

Nella quinta stagione di The Crown Imelda Staunton entra nel ruolo della regina Elisabetta II. L’attrice britannica raccoglierà l’eredita lasciata da Claire Foy o Olivia Colman. La quinta stagione è prevista per il 2022. Nel cast ci saranno anche Jonathan Pryce nei panni del Principe Filippo, Lesley Manville in quelli della principessa Margaret e Jonny Lee Miller come John Major.

 
 

The Crown 5, le foto: Diana, Carlo e la nuova Regina Elisabetta

The Crown 5

Netflix rilascia le prime immagini della quinta stagione di The Crown, che debutterà il 9 novembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo con un nuovo cast guidato da Imelda Staunton nel ruolo della Regina Elisabetta II.

 

24700190.ARW

The Crown 5

The Crown
70207669.ARW
70204251.ARW
70202617.ARW

Con l’inizio del nuovo decennio, la Famiglia Reale si trova davanti alla più grande sfida mai affrontata mentre il pubblico mette in dubbio apertamente il suo ruolo nella Gran Bretagna degli anni ‘90.

Questo turbolento decennio per la Famiglia Reale è stato ben documentato e interpretato da giornalisti, biografi e storici. Come spiega Elizabeth Debicki, nel ruolo della Principessa Diana, “Questa è la cosa incredibile di interpretare queste persone in questo momento, perché nel viaggio di The Crown, tra tutte le stagioni, la quinta è il contenuto visivamente più fedele che abbiamo della Famiglia Reale. Negli anni ‘90 si è cominciato a filmare tutto, anche con la nascita dei canali di notizie attivi 24 ore su 24, quindi c’è proprio questa incredibile quantità di contenuti a cui abbiamo accesso”.

Essendo questo l’ultimo cambio di cast, Dominic West (Principe Carlo) spiega: “Penso che la gente capisca, essendo il cast cambiato ogni due stagioni, che questa non è un’imitazione. Questa è l’evocazione di un personaggio”.

Mentre Imelda Staunton (Regina Elisabetta II) spera che, come il suo personaggio, abbia fatto il suo dovere nei confronti del pubblico: “Il bello, e spero di non dimostrare che si sbagliavano, è che le persone hanno detto: ‘Non vedo l’ora di vederla interpretare la regina’. Quindi, speriamo solo che funzioni per loro, perché ormai l’ho fatto. Non posso farci niente adesso!”.

The Crown è creata e scritta da Peter Morgan. I produttori esecutivi sono Peter Morgan, Suzanne Mackie, Andy Harries, Stephen Daldry, Matthew Byam Shaw, Robert Fox e Jessica Hobbs. Il cast include Imelda Staunton (Regina Elisabetta II), Jonathan Pryce (Principe Filippo), Lesley Manville (Principessa Margaret), Dominic West (Principe Carlo), Elizabeth Debicki (Principessa Diana), Claudia Harrison (Principessa Anne) e Olivia Williams (Camilla Parker Bowles). Jonny Lee Miller interpreta John Major, Salim Daw interpreta Mohamed Al Fayed e Khalid Abdalla interpreta Dodi Fayed.

The Crown 5, la trama

Prossima al 40° anniversario della sua ascesa al trono, la Regina Elisabetta II (Imelda Staunton) riflette su un regno che ha incluso nove primi ministri, l’avvento della televisione per le masse e il tramonto dell’Impero britannico. Ma nuove sfide si delineano all’orizzonte. Il crollo dell’Unione Sovietica e il trasferimento della sovranità di Hong Kong segnalano un cambiamento radicale nell’ordine internazionale e presentano sfide e opportunità alla Monarchia… ma nuovi problemi emergono non lontano da casa.

Il Principe Carlo (Dominic West) spinge la madre ad acconsentire al divorzio con Diana (Elizabeth Debicki), gettando le basi per una crisi costituzionale della Monarchia. La vita sempre più separata tra marito e moglie alimenta numerosi pettegolezzi. Quando lo scrutinio dei media si intensifica, Diana decide di prendere il controllo della situazione e infrange le regole familiari pubblicando un libro che minaccia il sostegno di Carlo da parte dell’opinione pubblica ed espone le divergenze all’interno del Casato di Windsor.

Le tensioni salgono quando entra in scena Mohamed Al Fayed (Salim Daw) che, spinto dal desiderio di essere accettato dalla nobiltà, sfrutta il patrimonio e il potere che si è guadagnato da solo per ottenere un posto alla tavola reale per lui e per il figlio Dodi (Khalid Abdalla).
 
 

The Crown 5 stagione: uscita, trama, cast e dove vederla

The Crown

Netflix annuncia che The Crown 5, la quinta e ultima stagione di The Crown. Stavolta a dare il volto alla Regina Elisabetta II sarà Imelda Staunton (Harry Potter, Pride e Downton Abbey).

Intanto, sono in corso le riprese della quarta stagione che vedono il rinnovo di Olivia Colman nei panni della Regina, interpretata nelle prime due stagioni da Claire Foy.

The Crown 5: quando esce e dove vederla in streaming

La quarta stagione debutterà prossimamente su Netflix in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. La quinta stagione invece arriverà nel 2021 sempre su Netflix.

Peter Morgan – creatore, sceneggiatore e produttore esecutivo di The Crown – ha affermato: «Sono entusiasta di annunciare che Imelda Staunton interpreterà Sua Maestà la Regina Elisabetta II nella quinta e ultima stagione, portando The Crown nel XXI secolo. Imelda ha un talento sorprendente ed è perfetta  per il ruolo, già interpretato da Claire Foy e Olivia Colman. Inizialmente avevo immaginato sei stagioni per The Crown, ma ora che abbiamo iniziato a lavorare sulla sceneggiatura della quinta stagione, ho realizzato che rappresenta il momento perfetto per fermarsi. Sono grato a Netflix e Sony per avermi supportato in questa decisione.»

Cindy Holland – VP, Original Content, Netflix – ha aggiunto: «Le prime tre stagioni di The Crown hanno definito un’era e la quarta stagione consoliderà ulteriormente il successo della serie. È un esempio eccellente di serialità pluripremiata, creato nel Regno Unito e amato da milioni di fan in tutto il mondo. Sostengo pienamente la decisione creativa di Peter Morgan e non vedo l’ora di vedere come lui, Imelda Staunton, il resto del cast e la troupe porteranno questa serie storica alla giusta e straordinaria conclusione.»   

Imelda Staunton – protagonista della quinta stagione nel ruolo della Regina Elisabetta II – ha così commentato: «Ho guardato The Crown sin dalla prima stagione. Da attrice è stata una gioia vedere come l’interpretazione di Claire Foy prima e di Olivia Colman poi abbia arricchito la sceneggiatura di Peter Morgan. Sono sinceramente onorata di unirmi ad un team creativo eccezionale e di portare The Crown alla sua conclusione.»

 

 
 

The Crown 4: trailer ufficiale della quarta stagione della serie Netflix

The Crown

Netflix dopo il teaser ha rilascia il nuovo trailer della quarta stagione di The Crown, la serie originale di successo mondiale che sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da domenica 15 novembre 2020.

La trama di The Crown 4

Ispirato dalla pluripremiata opera teatrale The Audience, The Crown racconta la storia del regno decennale della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un mondo in disordine e l’alba di una nuova era.

Sul finire degli anni Settanta, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo. Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland, creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.

La quarta stagione della serie scritta da Peter Morgan The Crown vede la partecipazione di Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord Mountbatten.

 

 
 

The Crown 4: recensione della serie Netflix

The Crown 4 recensione serie netflix

Dal 15 novembre, Netflix riporterà i suoi abbonati alla corte d’Inghilterra, per l’attesissima The Crown 4, lo show di Peter Morgan giunto con grande successo al quarto ciclo e pronto a raccontare nuove emozionanti sfide, non solo perché in questa stagione, come hanno annunciato i trailer, Elisabetta II dovrà fronteggiare due figure storiche di grande spessore, Diana Spencer e Margaret Thatcher, ma anche perché narrativamente parlando lo show diventa ancora più raffinato e complicato.

La terza stagione ha affrontato con grazia la transizione del cast principale e Olivia Colman ha preso saldamente il testimone lasciatole da Claire Foy. L’attrice premio Oscar si trova di nuovo ad affrontare una Elisabetta II in balia degli eventi ma mai spaesata o disorientata. Ridurre a sceneggiatura i fatti che racconta questa stagione deve essere stato particolarmente difficile, dal momento che il lasso di tempo ricoperto è quello che va dal 1979 al 1990 circa, ovvero il periodo che ha visto al potere Margaret Thatcher e che ha fatto da sfondo al turbolento fidanzamento e matrimonio dell’erede al trono Carlo con Diana Spencer. La stagione infatti si chiude sulla crisi coniugale e sull’abbandono del numero 10 di Downing Street di Thatcher.

The Crown 4 torna alla trama orizzontale

Se nel terzo ciclo si era scelto di adottare una struttura monografica in cui ogni episodio raccontava un momento preciso della storia della Corona, la quarta stagione di The Crown 4 torna a basarsi su una trama orizzontale più solida, seguendo, di episodio in episodio, gli avvenimenti salienti dei 15 anni raccontati da Peter Morgan e la sua squadra e che naturalmente sono catalizzati dall’irruzione, nella vita di Elisabetta II e della nazione, di due donne straordinarie, che hanno, ciascuna a suo modo, dato forma al Regno Unito, così come lo conosciamo oggi.

The Crown 4 castNel gioco di forza dei personaggi, Elisabetta II si trova al centro tra l’istintivo ed appassionato atteggiamento di una giovane e sprovveduta Diana e una granitica Thatcher che vive per il lavoro, è intransigente e assolutamente razionale. La Corona risulta quindi fredda e insensibile se paragonata alla tempeste emotive generate da Diana e Carlo, ma affabile, materna e tenera se messa a confronto della ragione di Stato sposata da Thatcher. Il lavoro di scrittura è in questo senso raffinatissimo e di altissima qualità, soprattutto perché era davvero semplice lasciarsi andare al caldo e pruriginoso crogiolo del gossip. La serie Netflix sceglie invece la strada dell’equilibrio, lasciando al centro della narrazione sempre e comunque la Corona, la Regina e tutto quello che questo comporta.

Un tripudio di grandi interpreti

Olivia Colman si conferma all’altezza della sua fama e del personaggio che viene chiamata ad interpretare, e con lei tutti il cast “adulto” dello show replica le splendide interpretazioni che avevamo già visto, forse in maniera più approfondita, nella terza stagione. Tobias Menzies nei panni di Filippo e Helena Bonham Carter in quelli della principessa Margaret si confermato interpreti raffinatissimi, anche se The Crown 4 è tutta dei giovani Josh O’Connor/Carlo e Emma Corrin/Diana, incredibili interpreti di due personalità turbolente e sofferenti. Proprio nei loro personaggi si intercetta uno degli elementi di maggior pregio della serie Netflix: per quanto si tratti di eventi reali e personaggi pubblici, realmente esistenti o esistiti, gli attori di The Crown non sono mai degli imitatori, ma abbracciano i loro personaggi, magnificamente scritti, e danno loro una nuova vita a misura di schermo.

Con loro anche i personaggi “minori” da Marion Bailey (Regina Madre) a Erin Doherty, che regala un intenso e sofferto ritratto della principessa Anna, fino a Emerald Fennell, che qualcuno ha definito una Camilla sin troppo attraente, ma che comunque restituisce il carisma di una donna che, per tutta la sua vita, ha tenuto (e tiene) legato a sé un uomo, allontanandolo da ogni sua prospettiva di ambizione personale (vedi la successione al trono).

Lo stesso dicasi per Gillian Anderson, a cui viene affidato l’oneroso compito di impersonare Margaret Thatcher. L’ultima in ordine di tempo a dare vita alla Lady di Ferro era stata Meryl Streep, l’interpretazione le valse il premio Oscar per mimesi e perfezione. Anderson, se possibile, compie un prodigio ancora maggiore, perché pur facendo ricorso ad un trucco meno complesso che la rende quindi meno somigliante, restituisce un’interpretazione della donna pubblica impeccabile, avvincente ed emozionante, nonostante si tratti di un personaggio misurato, razionale, cerebrale.

Un raffinatissimo lavoro di scrittura

The Crown 4 è, ancora una volta, un raffinatissimo lavoro di scrittura, di situazioni e personaggi, ma anche di sintesi storica, che mette sempre al centro la granitica figura di Elisabetta II che in ogni sua esternazione rappresenta la Nazione e quella Corona che dà il titolo allo show. Evitando ogni debolezza, ogni curva pericolosa e affrontando con grande intelligenza 15 anni turbolenti e fondativi della politica e del costume del Regno Unito, la serie Netflix guida lo spettatore attraverso il periodo che precede una grande rivoluzione per la monarchia britannica e che passerà, per forza, attraverso l’interpretazione della Principessa Diana che Elizabeth Debicki ci regalerà nel quinto ciclo di episodi.

 
 

The Crown 4: le foto del fidanzamento di Carlo e Diana

The Crown 4

Netflix rilascia le foto del fidanzamento di Carlo e Diana (Josh O’Connor e Emma Corrin) dalla quarta stagione di The Crown, la serie originale di successo mondiale che sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da domenica 15 novembre 2020.

  the crown 4 The Crown 4

La recensione di The Crown 4

Ispirato dalla pluripremiata opera teatrale The Audience, The Crown racconta la storia del regno decennale della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un mondo in disordine e l’alba di una nuova era.

Sul finire degli anni Settanta, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo. Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland, creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.

La quarta stagione della serie The Crown scritta da Peter Morgan vede la partecipazione di Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord Mountbatten.

 
 

The Crown 4: il teaser trailer della serie Netflix

The Crown 4 stagione

Netflix è lieta di annunciare che la quarta stagione di The Crown sarà disponibile in esclusiva in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 15 novembre 2020. Da oggi è disponibile anche il teaser trailer della serie originale, che vede tra i protagonisti la Principessa Diana (Emma Corrin) e Margaret Thatcher (Gillian Anderson).

La trama

Nella quarta stagione di The Crown la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la sua famiglia sono occupati a salvaguardare la linea di successione, assicurandosi di trovare la sposa più adatta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a 30 anni è ancora celibe. La nazione inizia a risentire dell’impatto delle politiche di divisione introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna inglese investita della carica di primo ministro. Tra lei e la regina sorgono tensioni che peggioreranno quando la Thatcher guiderà il Paese nella guerra delle Falkland, generando conflitti all’interno del Commonwealth. Mentre la storia d’amore tra Carlo e una giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) regala una favola estremamente necessaria all’unione del popolo britannico, a porte chiuse, la famiglia reale è sempre più divisa.

 
 

The Crown 4: Diana e la Thatcher nelle prime foto

The Crown 4

Netflix rilascia oggi le prime immagini della quarta stagione di THE CROWN 4, The Crown la serie originale Netflix che sarà disponibile in esclusiva in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 15 novembre 2020. Questa stagione vede come protagoniste Emma Corrin nel ruolo della Principessa Diana e Gillian Anderson nei panni di Margaret Thatcher.

 TheCrown 4 TheCrown 4x02 TheCrown 4x03 TheCrown 4x03 TheCrown 4x03 TheCrown 4x04 TheCrown 4x09

The Crown 4: la trama

Ispirato dalla pluripremiata opera teatrale The Audience, The Crown racconta la storia del regno decennale della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un mondo in disordine e l’alba di una nuova era.

Sul finire degli anni Settanta, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo. Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland, creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.

La quarta stagione della serie scritta da Peter Morgan vede la partecipazione di Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord Mountbatten.

 
 

The Crown 4 stagione: quando esce, trama, cast, trailer e dove vederla

The Crown 4 stagione

The Crown 4 è la quarta stagione dell’acclamata serie tv originale Netflix The Crown che racconta la storia e la vita di Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica. La serie è creata e scritta da Peter Morgan e prodotta dalla Left Bank Pictures e dalla Sony Pictures Television per Netflix.

The Crown 4: quando esce e dove vederla in streaming

La quarta stagione di The Crown sarà disponibile su Netflix in esclusiva in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 15 novembre 2020.

The Crown 4: la trama e il cast

Mentre gli anni ‘70 stanno volgendo al termine, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la sua famiglia sono occupati a salvaguardare la linea di successione, assicurandosi di trovare la sposa più adatta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a 30 anni è ancora celibe. La nazione inizia a risentire dell’impatto delle politiche di divisione introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna inglese investita della carica di primo ministro. Tra lei e la regina sorgono tensioni che peggioreranno quando la Thatcher guiderà il Paese nella guerra delle Falkland, generando conflitti all’interno del Commonwealth. Mentre la storia d’amore tra Carlo e una giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) regala una favola estremamente necessaria all’unione del popolo britannico, a porte chiuse, la famiglia reale è sempre più divisa.

Nel cast di The Crown 4 Regina Elisabetta II interpretata da Olivia Colman, Principe Filippo, interpretato da Tobias Menzies, Principessa Margaret interpretata da Helena Bonham Carter, Regina Elisabetta la Regina Madre interpretata da Marion Bailey. Le new entry sono Emerald Fennell è stata scelta per il ruolo di Camilla Shand, Gillian Anderson come il primo ministro conservatore Margaret Thatcher e Emma Corrin nel ruolo iconico di Lady Diana Spencer.

The Crown 4: trailer

Le curiosità sulla serie tv

  • La serie è girata in numerose location nel Regno Unito, tra cui Londra, Guildford, le contee di Hertfordshire e Aberdeenshire e negli Elstree Studios di Borehamwood.
  •  Gli episodi della prima stagione vennero diretti da Stephen Daldry, Philip Martin, Julian Jarrold e Benjamin Caron
  • Gran parte della serie è girata in location in tutto il Regno Unito. Le scene ambientate a Buckingham Palace sono girate prevalentemente a Lancaster House, a Wrotham Park e a Wilton House, oltre che in set ricostruiti in studio.
  • Le scene del matrimonio tra Elisabetta e Filippo, ambientate nell’abbazia di Westminster, vennero girate nella cattedrale di Ely.
  • Le scene ambientate in Kenya vennero girate a Città del Capo, in Sudafrica.
  • Altre location usate nella serie includono Eltham Palace, il Royal Naval College,Goldsmiths’ Hall, l’aeroporto di Shoreham, New Slains Castle, il castello di Balmoral, Cruden Bay, il Lyceum Theatre, Loseley Park, Hatfield House, Chatham Dockyard, la cattedrale di Southwark, Ardverikie House, Englefield House e Glenfeshie Estate.
  • Il tema principale della serie è di Hans Zimmer.
 
 

The Crown 3: recensione della serie Netflix con Olivia Colman

The Crow 3 recensione serie tv netflix

Per un sovrano è un bene non parlare, non trasmettere emozioni, punti di vista o opinioni. E il non schierarsi è spesso più difficile del prendere una posizione. È questa la lezione, imparata sul campo, che Elisabetta impartisce a Carlo, ed è questo dictat che la “nuova” Regina segue in tutto The Crown 3, la terza stagione della serie The Crown  disponibile sulla piattaforma Netflix a partire da domenica 17 novembre.

È un cambio di rotta deciso, quello dello show britannico, che in primo luogo sostituisce gli interpreti, scegliendo un cast più adulto e tuffando la famiglia Windsor nei tumultuosi anni ’60, un trambusto di avvenimenti sia da un punto di vista sociale e politico, sia da quello privato, nascosto nei corridoi di Buckingham Palace. Ma i cambiamenti si riscontrano anche nella struttura della serie e nella maggiore verticalizzazione degli episodi, mentre cambia pure il modo di raccontare e inquadrare la protagonista: Elisabetta II.

The Crown 3, nuovo cast a corte

Il primo esame superato di The Crown 3 è senza dubbio la scelta del nuovo cast, via Foy, Smith, Kirby, dentro Olivia Colman, reduce dall’Oscar per La Favorita e qui strepitosa Elisabetta II, che fa i conti con gli anni che avanzano e con i tumulti del suo regno e della sua corona, Tobias Menzies, perfettamente a suo agio nei panni di un nuovo Filippo, più anziano e posato, ma non più sereno, Helena Bonham Carter, che regala una Principessa Margaret vivace, brillante, esuberante, ma anche tremendamente infelice, superando ogni più rosea aspettativa.

The Crown 3 assume una forma antologica e focalizza ogni episodio su un avvenimento preciso della storia pubblica e/o privata di Elisabetta. A partire dagli episodi di apertura, che si concentrano sul suo rapporto con il nuovo primo ministro, il laburista Harold Wilson, considerato inadatto al suo ruolo da Elisabetta stessa, fino a che non ci si rende conto (e lei con noi) che, nonostante la tendenza politica, i due hanno molte cose in comune e devono svolgere un lavoro molto simile.

The Crown 3 ha una struttura antologica

Ci sono poi i personaggi comprimari che prendono il loro posto sotto i riflettori, dalla turbolenta Margaret, il cui carattere è sempre stato considerato dalla sorella troppo estroverso e “rumoroso” per un membro della famiglia reale, ma verso il quale Elisabetta sembra nutrire una segreta invidia, non solo per la più felice predisposizione alla socializzazione della sorella, ma anche per un ruolo sociale che glielo permette.

Anche Filippo ha la sua occasione di occupare il centro della scena, rivelandosi sempre, come nelle precedenti stagioni, un uomo inquieto, ma ormai devoto alla moglie e regina e quasi rassegnato al suo ruolo e alla rinuncia delle ambizioni che non ha potuto perseguire a causa del suo fortunato matrimonio e degli obblighi che ne sono conseguiti.

La serie trova anche spazio per far emergere la nuova generazione di Windsor; Carlo e Anna diventano finalmente personaggi attivi, e non più bambini sullo sfondo, e in particolare il primogenito viene seguito in un percorso e in un momento della sua vita fondamentale per la sua futura posizione di re (almeno lo si pensava all’epoca, visto che ad oggi Elisabetta sembra più convinta che mai a regnare in eterno).

Non solo, il giovane principe sarà anche protagonista di diatribe sentimentali, che i giornaletti di gossip hanno riportato fin troppo a lungo, ma che in The Crown assumono la sostanza e la forma di tormenti estremamente umani, determinanti, sappiamo, per il destino della corona.

The Crown 3

Elisabetta II, imperturbabile nella tempesta

Tra le figure di spicco, chi entra ed esce di scena, traditori e madri esuli, zii pentiti ed eventi epocali (un episodio è dedicato anche allo sbarco sulla Luna), si erge granitica e imperturbabile Elisabetta II. La serie, ancora meglio di come fatto con Claire Foy nelle prime due stagioni, costruisce una figura elegante, composta, autoritaria, sempre in controllo della situazione, apparentemente insensibile, lontana, algida, inattaccabile e inavvicinabile. Tuttavia, gli showrunner si sono assicurati di inserire almeno due episodi che incrinano questa facciata, questa intangibilità.

L’episodio dedicato alla tragedia di Aberfan, che racconta il crollo della miniera che nel 1966 causò la morte di 28 adulti e 116 bambini, squarcia il ritratto pubblico di Elisabetta II. La Regina, riservata, chiusa nelle sue stanze, scende in piazza, tra i suoi sudditi, tra le madri in lutto, tra le salme dei piccoli, si commuove, piange in pubblico, sorprendendo forse prima se stessa ma poggiando il primo tassello per la costruzione di quella fortezza dentro cui ha murato la monarchia britannica, facendola passare indenne attraverso anni in cui si credeva che non avesse più senso di esistere e che fosse troppo onerosa per il popolo.

Il secondo episodio in cui Elisabetta mostra inequivocabilmente il suo lato umano, è quello di chiusura, in cui si festeggia il Giubileo del suo regno, i primi 25 anni di sovranità sul Regno Unito. Il confronto con la sorella Margaret è da manuale di recitazione e di scrittura per la tv. E Olivia e Helena si dimostrano assolutamente all’altezza dei nobili personaggi che interpretano.

Il prezzo per la sopravvivenza è l’apertura

Il prezzo per la sopravvivenza è stata l’apertura, come vedremo meglio nella prossima stagione; Peter Morgan, creatore e showrunner, ha tenuto presente ogni singolo dettaglio, ogni momento cardine della vita della sovrana, per regalare allo spettatore, non solo un prodotto di grande classe e straordinaria fattura, ma anche un viaggio emozionante nel privato della donna più potente del mondo.

Con The Crown 3 sono messi completamente da parte i turbamenti di Lilibet, non c’è più spazio per i tradimenti di Filippo, l’ansia di essere all’altezza del ruolo, le domande e i dubbi. Ora c’è solo spazio per Elisabetta II, una donna pacificata con il suo ruolo di comando, una regina all’altezza del suo compito, che con grande fatica ha portato la sua famiglia e la sua corona nel futuro.

 
 

The Crown 3: Olivia Colman nella prima foto ufficiale

The Crown 3 Olivia Colman

Arriva dal profilo ufficiale la prima foto ufficiale di The Crown 3, l’annunciata terza stagione di The Crown, la serie tv targata Netflix. Nella prima immagine che trovate di seguito ecco Olivia Colman nei panni di Queen Elizabeth II.

The Crown 3The Crown 3

The Crown 3 è la terza stagione della serie televisiva anglo-americana The Crown creata e scritta da Peter Morgan per Netflix. La serie è incentrata sulla vita di Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica. Morgan ha pianificato sei stagioni da dieci episodi ciascuno per coprire tutta la vita della regina Elisabetta, con l’intenzione di cambiare il cast principale ogni due stagioni. Claire Foy interpreta la protagonista nei primi anni del suo regno, affiancata da Matt Smith nei panni del principe Filippo e Vanessa Kirby nel ruolo della principessa Margaret. Olivia Colman interpreterà la regina nella terza e nella quarta stagione.

La serie è girata agli Elstree Studios nell’Hertfordshire, oltre che in varie location nel Regno Unito.

 
 

The Crown 3: Gillian Anderson nel cast

Gillian Anderson

Cresce il cast di The Crown 3, l’annunciata terza stagione di The Crown, la serie Netflix di Peter Morgan. Dopo l’annunci di Emerald Fennell oggi Deadline rivela che Gillian Anderson è entrata a far parte del cast dello show.

La Anderson, recentemente apparsa nella serie Netflix Sex Education, interpreterà Margaret Thatcher, l’ex primo ministro britannico già portato al cinema da Meryl Streep nel film The Iron Lady. Curiosità, Olivia Colman – che sostituirà Claire Foy come la regina in The Crown 3 nelle prossime due stagioni – in quel film interpretava la figlia.

L’attrice dunque si aggiunge ai nuovi volti Tobias Menzies nei panni del principe Filippo (che sostituisce Matt Smith con il passare del tempo), Helena Bonham Carter nei panni della principessa Margaret (precedentemente interpretata da Vanessa Kirby) e Ben Daniels nei panni di Antony Armstrong-Jones.

La terza stagione dovrebbe iniziare nel 1963 e presenterà di tutto, dalla Beatlesmania alla vittoria della Coppa del Mondo nel 1966, un’impresa che stava quasi per ripetersi l’anno scorso in Russia prima di essere stati sconfitti dalla Croazia in semifinale.

La Thatcher ha ricoperto il ruolo di Primo Ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990, diventando il primo ministro britannico del XX secolo. È anche una dei personaggi più noti con cui la Anderson abbia avuto a che fare. Meglio conosciuta per il suo ruolo da protagonista in The X-Files, l’attrice ha anche ricevuto consensi per i suoi ruoli in Hannibal e The Fall, tra molti altri.

CORRELATE:

 The Crown 3

The Crown 3 è la terza stagione della serie televisiva anglo-americana The Crown creata e scritta da Peter Morgan per Netflix. La serie è incentrata sulla vita di Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica. Morgan ha pianificato sei stagioni da dieci episodi ciascuno per coprire tutta la vita della regina Elisabetta, con l’intenzione di cambiare il cast principale ogni due stagioni.

Claire Foy interpreta la protagonista nei primi anni del suo regno, affiancata da Matt Smith nei panni del principe Filippo e Vanessa Kirby nel ruolo della principessa Margaret. Olivia Colman interpreterà la regina nella terza e nella quarta stagione.

La serie è girata agli Elstree Studios nell’Hertfordshire, oltre che in varie location nel Regno Unito.

 
 

The Crown 3: Erin Doherty sarà la Princessa Anna

The Crown

E’ The Hollywood Reporter ad annunciare che l’attrice Erin Doherty entra a far parte del cast di The Crown 3, l’annunciata terza stagione di The Crown della serie NetflixErin Doherty (Call the Midwife) interpreterà la principessa ANNA, figlia della regina Elisabetta e del principe Filippo.

La serie sta rispettando il piano di sei stagioni per coprire l’intera vita della regina.

The Crown 3

The Crown 3 è la terza stagione della serie televisiva anglo-americana The Crown creata e scritta da Peter Morgan per Netflix. La serie è incentrata sulla vita di Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica. Morgan ha pianificato sei stagioni da dieci episodi ciascuno per coprire tutta la vita della regina Elisabetta, con l’intenzione di cambiare il cast principale ogni due stagioni. Claire Foy interpreta la protagonista nei primi anni del suo regno, affiancata da Matt Smith nei panni del principe Filippo e Vanessa Kirby nel ruolo della principessa Margaret. Olivia Colman interpreterà la regina nella terza e nella quarta stagione.

La serie è girata agli Elstree Studios nell’Hertfordshire, oltre che in varie location nel Regno Unito.

 
 

The Crown 3: Emerald Fennell sarà Camilla Parker Bowles

The Crown

Cresce il cast dei protagonisti di The Crown 3,l’annunciata terza stagione di The Crown, la serie tv targata Netflix. Ebbene oggi grazie a apprendiamo che Emerald Fennell è entrata a far parte del cast.  L’attrice sarà Camilla Shand divenuta poi Camilla Parker Bowles.

La notizia arriva dopo avervi rivelato qualche settimana fa la prima foto ufficiale di Olivia Colman nella terza stagione.

The Crown 3

The Crown 3 è la terza stagione della serie televisiva anglo-americana The Crown creata e scritta da Peter Morgan per Netflix. La serie è incentrata sulla vita di Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica. Morgan ha pianificato sei stagioni da dieci episodi ciascuno per coprire tutta la vita della regina Elisabetta, con l’intenzione di cambiare il cast principale ogni due stagioni. Claire Foy interpreta la protagonista nei primi anni del suo regno, affiancata da Matt Smith nei panni del principe Filippo e Vanessa Kirby nel ruolo della principessa Margaret. Olivia Colman interpreterà la regina nella terza e nella quarta stagione.

La serie è girata agli Elstree Studios nell’Hertfordshire, oltre che in varie location nel Regno Unito.

 
 

The Crown 2: poster e nuovo trailer

The Crown 2

Netflix ha diffuso poster e nuovo trailer di The Crown 2, l’attesa seconda stagione della serie tv The Crown che racconta la storia e i segreti della Regina Elisabetta II.

La seconda stagione di The Crown sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo a partire dall’8 Dicembre 2017.

La serie TV originale Netflix The Crown racconta la storia del regno della regina Elisabetta II, nel momento in cui il fragile ordine stabilito dopo la Seconda Guerra Mondiale si spezza. Basato sulla commedia vincitrice di molti premi The Audience, la serie riunisce il creatore e scrittore Peter Morgan (The Queen, Frost/Nixon), il regista Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours) e il produttore Andy Harries (The Queen).

La seconda stagione di The Crown, che inizia con i soldati di Sua Maestà impegnati a combattere una guerra illegale in Egitto e finisce con la rovina del suo terzo Primo Ministro, Harold Macmillan, dopo un devastante scandalo, racconta la fine dell’epoca del rispetto e l’ingresso nell’era rivoluzionaria degli anni Sessanta.

The Crown continua a documentare i maggiori eventi politici e globali che hanno definito e plasmato la seconda metà del ventesimo secolo: una serie TV senza precedenti per entità, ambizione e visione creativa.

 
 

The Crown 2: Michael C. Hall e Jodi Balfour nel cast

The Crown

Netflix annuncia oggi due ingressi nel cast di The Crown 2, l’annunciata seconda stagione di The Crown. Si tratta di due volti noti come Michael C. Hall e Jodi Balfour.

La coppia interpreterà nientemeno che Jack e Jackie Kennedy. Michael C. Hall è molto famoso per essere stato Dexter nell’omonima serie di successo di Showtime.

The Crown 2 è attualmente in produzione e inizia con i soldati nelle forze armate di Sua Maestà che combattono in una guerra illegale in Egitto, e si conclude con la caduta del suo terzo primo ministro, Harold Macmillan, dopo uno scandalo devastante.

Vi ricordiamo che le riprese di The Crown 2 sono iniziate qualche settimana fa e i nuovi episodi dovrebbero essere ambientati negli anni 60′ fino ad arrivare agli 64′.

The Crown è una serie televisiva anglo-americana creata e scritta da Peter Morgan per Netflix. La serie è incentrata sulla vita di Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica. Claire Foy interpreta la protagonista nei primi anni del suo regno.

La prima stagione, composta da 10 episodi, è stata interamente pubblicata il 4 novembre 2016 in tutti i paesi in cui Netflix è disponibile. La serie The Crown è stata rinnovata per una seconda stagione.

 
 

The Crown 2: Matthew Goode nel cast della serie

The Crown

Come molti di voi sapranno Netflix ha già annunciato The Crown 2, la seconda stagione di The Crown, la serie dedicata alla vita della Regina Elisabetta II.

Oggi arrivano le prime novità sulla prossima stagione. Infatti, da quanto apprendiamo da TvLine, l’attore Matthew Goode è entrato a fa parte del cast di The Crown 2 nel ruolo di Lord Snowdon/Antony Armstrong-Jones, il fotografo con cui la Principessa Margaret è stata sposata dal 1960 al 1978.  Matthew Goode è noto per aver preso parte n Downton Abbey con il ruolo di Henry Talbot.

Vi ricordiamo che le riprese di The Crown 2 sono iniziate qualche settimana fa e i nuovi episodi dovrebbero essere ambientati negli anni 60′ fino ad arrivare agli 64′.

The Crown è una serie televisiva anglo-americana creata e scritta da Peter Morgan per Netflix. La serie è incentrata sulla vita di Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica. Claire Foy interpreta la protagonista nei primi anni del suo regno.

La prima stagione, composta da 10 episodi, è stata interamente pubblicata il 4 novembre 2016 in tutti i paesi in cui Netflix è disponibile. La serie è stata rinnovata per una seconda stagione.

 
 

The Crowded Room: trailer della nuova serie interpretata e prodotta da Tom Holland

The Crowded Room

Apple TV+ ha rilasciato il trailer italiano di The Crowded Room, l’avvincente serie limitata interpretata e prodotta da Tom Holland e creata dallo sceneggiatore e produttore esecutivo premio Oscar Akiva Goldsman (“A Beautiful Mind”). Interpretata da un cast corale guidato dallo stesso Holland, da Amanda Seyfried ed Emmy Rossum, The Crowded Room farà il suo debutto il 9 giugno su Apple TV+ con i primi tre dei dieci episodi totali seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì, fino al 28 luglio.

La serie segue le vicende di Danny Sullivan (Tom Holland), un uomo che viene arrestato in seguito al suo coinvolgimento in una sparatoria a New York nel 1979. In un thriller avvincente, raccontato attraverso una serie di interviste realizzate dalla curiosa Rya Goodwin (Amanda Seyfried), la storia della vita di Danny si dipana rivelando elementi del misterioso passato che lo ha plasmato e colpi di scena che lo porteranno a una rivelazione che cambierà la sua vita. Oltre a Holland, Seyfried e Rossum, la serie è interpretata da Sasha Lane, Will Chase e Lior Raz insieme alle guest star Jason Isaacs, Christopher Abbott, Thomas Sadoski e Zachary Golinger.

“The Crowded Room” è una coproduzione tra Apple Studios e New Regency. Akiva Goldsman è produttore esecutivo attraverso la sua Weed Road Productions. La serie è prodotta anche da Alexandra Milchan per EMJAG Productions e da Arnon Milchan, Yariv Milchan e Michael Schaefer di New Regency. Kornel Mundruczo, anch’egli produttore esecutivo, ha diretto diversi episodi, tra cui l’episodio pilota.