Verrà presentato a Venezia 72 il
nuovo film di Tom Hooper con Eddie
Redmayne, The Danish Girl.
Questo è il trailer ufficiale italiano del film.
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The Danish
Girl racconta la storia vera di Einar
Wegener, l’uomo che decise di diventare il primo
tansgenders della storia con il nome di Lili
Elbe.
La pellicola, in cui Eddie
Redmayne interpretata proprio la Wegener, nata uomo e
diventata donna dopo essersi sottoposta, nei primi decenni del
‘900, ad una serie di interventi chirurgici, è ispirato al romanzo
The Danish Girl di David
Ebershoff (edito in Italia col titolo La
Danese), e sarà diretto da Tom Hooper,
che aveva già lavorato con Redmayne in Les
Misérables. Nel cast ci saranno anche Alicia
Vikander e Amber Heard. Di seguito la trama del
libro:
“Copenaghen, anni Venti.
Greta è una giovane americana iscritta all’Accademia delle Belle
Arti. Lì conosce Einar, il suo timido e taciturno insegnante, di
cui si invaghisce. I due giovani si sposano e dedicano la loro vita
comune alla pittura. Greta si specializza nei ritratti e quando una
sua amica non può posare per gli ultimi ritocchi, Einar si presta
come modello. Indossati gli abiti femminili, il pittore finisce per
immedesimarsi a tal punto da assumere un’altra identità e il nome
di Lili. Da quel giorno Lili compare sempre più spesso nella vita
privata e sociale della coppia fino alla decisione definitiva di
Einar di affrontare un’operazione chirurgica per diventare
donna.”
Ecco la seconda featurette di
The Danish Girl, film di Tom
Hooper reduce da tre candidature ai
Golden Globes. Il film vede protagonisti Eddie
Redmayne e Alicia Vikander.
Il video di seguito si incentra sul
regista del film, Tom Hooper.
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The Danish
Girl racconta la storia vera di Einar
Wegener, l’uomo che decise di diventare il primo
tansgenders della storia con il nome di Lili
Elbe.
La pellicola, in cui Eddie
Redmayne interpretata proprio la Wegener, nata uomo e
diventata donna dopo essersi sottoposta, nei primi decenni del
‘900, ad una serie di interventi chirurgici, è ispirato al romanzo
The Danish Girl di David
Ebershoff (edito in Italia col titolo La
Danese), e sarà diretto da Tom Hooper,
che aveva già lavorato con Redmayne in Les
Misérables. Nel cast ci saranno anche Alicia
Vikander e Amber Heard. Di seguito la trama del
libro:
“Copenaghen, anni Venti. Greta è
una giovane americana iscritta all’Accademia delle Belle Arti. Lì
conosce Einar, il suo timido e taciturno insegnante, di cui si
invaghisce. I due giovani si sposano e dedicano la loro vita comune
alla pittura. Greta si specializza nei ritratti e quando una sua
amica non può posare per gli ultimi ritocchi, Einar si presta come
modello. Indossati gli abiti femminili, il pittore finisce per
immedesimarsi a tal punto da assumere un’altra identità e il nome
di Lili. Da quel giorno Lili compare sempre più spesso nella vita
privata e sociale della coppia fino alla decisione definitiva di
Einar di affrontare un’operazione chirurgica per diventare
donna.”
Presentato a Venezia 72, ecco il
secondo trailer del nuovo film di Tom
Hooper con Eddie Redmayne e
Alicia Vikander, The Danish
Girl.
La pellicola, in
cui Eddie Redmayne interpretata proprio
la Wegener, nata uomo e diventata donna dopo essersi sottoposta,
nei primi decenni del ‘900, ad una serie di interventi chirurgici,
è ispirato al
romanzoThe Danish
Girldi David
Ebershoff (edito in Italia col titolo La
Danese), e sarà diretto da Tom
Hooper, che aveva già lavorato con Redmayne
in Les Misérables. Nel cast ci
saranno anche Alicia
Vikander e Amber Heard.
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Di seguito la trama del libro:
“Copenaghen, anni Venti. Greta è una giovane americana iscritta
all’Accademia delle Belle Arti. Lì conosce Einar, il suo timido e
taciturno insegnante, di cui si invaghisce. I due giovani si
sposano e dedicano la loro vita comune alla pittura. Greta si
specializza nei ritratti e quando una sua amica non può posare per
gli ultimi ritocchi, Einar si presta come modello. Indossati gli
abiti femminili, il pittore finisce per immedesimarsi a tal punto
da assumere un’altra identità e il nome di Lili. Da quel giorno
Lili compare sempre più spesso nella vita privata e sociale della
coppia fino alla decisione definitiva di Einar di affrontare
un’operazione chirurgica per diventare donna.”
Ecco la prima clip in italiano di
The Danish Girl, con Eddie
Redmayne e Alicia Vikander, mentre a
seguire nuove immagini dal film diretto da Tom
Hooper.
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The Danish
Girl racconta la storia vera di Einar
Wegener, l’uomo che decise di diventare il primo
tansgenders della storia con il nome di Lili
Elbe.
La pellicola, in cui Eddie
Redmayne interpretata proprio la Wegener, nata uomo e
diventata donna dopo essersi sottoposta, nei primi decenni del
‘900, ad una serie di interventi chirurgici, è ispirato al romanzo
The Danish Girl di David
Ebershoff (edito in Italia col titolo La
Danese), e sarà diretto da Tom Hooper,
che aveva già lavorato con Redmayne in Les
Misérables. Nel cast ci saranno anche Alicia
Vikander e Amber Heard. Di seguito la trama del
libro:
“Copenaghen, anni Venti. Greta è
una giovane americana iscritta all’Accademia delle Belle Arti. Lì
conosce Einar, il suo timido e taciturno insegnante, di cui si
invaghisce. I due giovani si sposano e dedicano la loro vita comune
alla pittura. Greta si specializza nei ritratti e quando una sua
amica non può posare per gli ultimi ritocchi, Einar si presta come
modello. Indossati gli abiti femminili, il pittore finisce per
immedesimarsi a tal punto da assumere un’altra identità e il nome
di Lili. Da quel giorno Lili compare sempre più spesso nella vita
privata e sociale della coppia fino alla decisione definitiva di
Einar di affrontare un’operazione chirurgica per diventare
donna.”
Ecco il poster italiano per
The Danish Girl, film con protagonista
Eddie Redmayne nei panni di Einar
Wegener. Con lui Alicia Vikander.
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The Danish
Girl racconta la storia vera di Einar
Wegener, l’uomo che decise di diventare il primo
tansgenders della storia con il nome di Lili
Elbe.
La pellicola, in cui Eddie
Redmayne interpretata proprio la Wegener, nata uomo e
diventata donna dopo essersi sottoposta, nei primi decenni del
‘900, ad una serie di interventi chirurgici, è ispirato al romanzo
The Danish Girl di David
Ebershoff (edito in Italia col titolo La
Danese), e sarà diretto da Tom Hooper,
che aveva già lavorato con Redmayne in Les
Misérables. Nel cast ci saranno anche Alicia
Vikander e Amber Heard. Di seguito la trama del
libro:
“Copenaghen, anni
Venti. Greta è una giovane americana iscritta all’Accademia delle
Belle Arti. Lì conosce Einar, il suo timido e taciturno insegnante,
di cui si invaghisce. I due giovani si sposano e dedicano la loro
vita comune alla pittura. Greta si specializza nei ritratti e
quando una sua amica non può posare per gli ultimi ritocchi, Einar
si presta come modello. Indossati gli abiti femminili, il pittore
finisce per immedesimarsi a tal punto da assumere un’altra identità
e il nome di Lili. Da quel giorno Lili compare sempre più spesso
nella vita privata e sociale della coppia fino alla decisione
definitiva di Einar di affrontare un’operazione chirurgica per
diventare donna.”
Ecco una nuova clip in italiano di
The Danish Girl, con Eddie
Redmayne e Alicia Vikander. Ricordiamo
che entrambi i protagonisti sono
candidati all’Oscar per il ruolo nel film e che Alicia
Vikander è tra le favorite in un testa a testa con
Kate Winslet.
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The Danish
Girl racconta la storia vera di Einar
Wegener, l’uomo che decise di diventare il primo
tansgenders della storia con il nome di Lili
Elbe.
La pellicola, in cui Eddie
Redmayne interpretata proprio la Wegener, nata uomo e
diventata donna dopo essersi sottoposta, nei primi decenni del
‘900, ad una serie di interventi chirurgici, è ispirato al romanzo
The Danish Girl di David
Ebershoff (edito in Italia col titolo La
Danese), e sarà diretto da Tom Hooper,
che aveva già lavorato con Redmayne in Les
Misérables. Nel cast ci saranno anche Alicia
Vikander e Amber Heard. Di seguito la trama del
libro:
“Copenaghen, anni Venti. Greta è
una giovane americana iscritta all’Accademia delle Belle Arti. Lì
conosce Einar, il suo timido e taciturno insegnante, di cui si
invaghisce. I due giovani si sposano e dedicano la loro vita comune
alla pittura. Greta si specializza nei ritratti e quando una sua
amica non può posare per gli ultimi ritocchi, Einar si presta come
modello. Indossati gli abiti femminili, il pittore finisce per
immedesimarsi a tal punto da assumere un’altra identità e il nome
di Lili. Da quel giorno Lili compare sempre più spesso nella vita
privata e sociale della coppia fino alla decisione definitiva di
Einar di affrontare un’operazione chirurgica per diventare
donna.”
Dopo aver diretto i film Il discorso del
re e Les
Misérables, il regista premio Oscar Tom
Hooper si è cimentato nel 2015 con The Danish
Girl, incentrato sulla vera storia di
Einar Wegener, la prima persona nota ad identificarsi come
transessuale e a sottoporsi ad un intervento chirurgico di
riassegnazione sessuale, assumendo l’identità di Lili Elbe. Una
storia avvenuta nella Copenaghen degli anni Venti, che ha
rappresentato un caso esemplare che ancora oggi non manca di
ispirare numerose persone nella ricerca della più completa
autoaffermazione di sé. Scritto da Lucinda Coxon,
il film è tratto dal romanzo La danese.
Questo è stato scritto nel 2000 da
David Ebershoff, accademico statunitense, che ha
ricostruito e liberamente riadattato le vite delle pittrici danesi
Lili Elbe e Gerda Wegener. Da subito divenuto un caso editoriale,
numerosi registi tentarono di dar vita ad una trasposizione
cinematografica di questo, e numerose sono le celebri attrici
accostatesi al progetto. Tra queste si citano in particolare
Nicole Kidman,
Charlize Theron,
Marion
Cotillard e Rachel
Weisz. Il film prese tuttavia vita solo nel 2014, nel
momento in cui Hooper subentra in qualità di regista. Con le
riprese svoltesi interamente a Copenaghen, The Danish Girl
si presentava da subito con un film polarizzatore di
attenzioni.
Arrivato in sala, infatti, il film
suscitò da subito grandi reazioni, sia a favore che contrarie. Pur
con i dovuti divieti, per via di scene comprendenti nudità e
tematiche sessuali esplicite, la pellicola riuscì ad affermarsi
come un buon successo economico, guadagnando circa 65 milioni di
dollari a fronte di un budget di 15. The Danish Girl,
divenne poi uno dei grandi protagonisti della stagione dei premi, e
dopo essere stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di
Venezia, è arrivato ad ottenere diverse candidature ai Critics’
Choice Movie Awards, ai Bafta Award, ai Golden Globe e ai premi
Oscar.
The Danish Girl: la trama del
film
Il film si svolge nella Copenaghen
degli anni Venti, dove la ritrattista Gerda Wegener è sposata con
il pittore paesaggista Einar Wegener. La coppia, pur unita da un
profondo amore, si trova a vivere alcune tensioni per via della
notevole fama di lui e la scarsa notorietà di lei. Il rapporto tra
di loro inizia a mutare ulteriormente nel momento in cui Gerda
chiede al marito di posare per lei, indossando un abito femminile.
È in quel momento che Einar comincia a manifestare il suo alter ego
femminile, Lili Elbe. Con il passare del tempo, egli inizia a
perdere gradualmente il contatto con la sua parte maschile,
divenendo invece sempre più insofferente a questa. Egli decide così
di ricorre ad una dolorosa operazione per cambiare la sua vera
identità sessuale, mentre Gerda capirà che amare qualcuno, spesso,
vuol dire lasciarlo libero.
The Danish Girl: il cast del
film
Una volta che Hooper venne
confermato come regista, questi decise di far leggere la
sceneggiatura all’attore Eddie
Redmayne, divenuto nel frattempo celebre grazie al
film La teoria del
tutto. Questi si disse particolarmente interessato alla
parte di Einar, accettandola senza esitazione. Per prepararsi al
ruolo, egli consultò diverse persone appartenenti alla comunità
transessuale, al fine di poter fornire una interpretazione il più
realistica possibile. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Gerda
vi è l’attrice Alicia
Vikander, la quale vinse poi il premio Oscar come
miglior attrice non protagonista. Pur essendo svedese, l’attrice
presenta una carnagione olivastra, motivo per il quale è stata qui
truccata al fine di farle assumere un colorito più conforme al
canone della Danimarca.
Nel film sono poi presenti altri
noti interpreti di provenienza statunitense ed europea a dar vita
ai personaggi secondari. L’attore Matthias
Schoenaerts veste infatti i panni di Hans Axgil, un
impresario d’arte che finirà con l’innamorarsi di Gerda. Ben
Whishaw, invece, è Henrik, un pittore omosessuale che
intreccia una relazione con Einar. Amber
Heard è invece la ballerina Ulla, la quale per via delle prove di uno
spettacolo rinuncerà a fare da modella a Gerda, lasciando il posto
ad Einar. L’attore Sebastian Koch, celebre per il
film tedesco Le vite degli altri, interpreta il dottor
Warnekros, colui che si dichiarò disponibile ad eseguire
l’operazione per il cambio di sesso sul protagonista.
The Danish Girl: la vera storia
dietro al film
Quella di Lili Elbe, nata uomo con
il nome di Einar Wegener, è una storia tanto tormentata quanto
troppo spesso dimenticata. Questa ha inizio nel momento in cui
conosce l’aspirante pittrice Gerda Gottlieb alla scuola d’arte di
Copenaghen. I due si sposano poi nel 1904, continuando poi la loro
attività di pittori. All’incirca intorno al 1908 avviene poi
l’evento che darà vita alla volontà di lui di riaffermarsi come
donna. Proprio come viene mostrato nel film, infatti, una modella
assunta da Gerda manca di presentarsi all’appuntamento, ed è
proprio Einar a sostituirla, posando per la moglie in abiti
femminili. Da qui l’uomo ha un’epifania, avvertendo un particolare
piacere nel vivere quella situazione. Dopo aver posato per lei
altre volte, egli iniziò a vestire abiti femminili anche in altri
contesti, fingendo di essere la cugina di Gerda e assumendo il nome
di Lili.
Einar tentò inizialmente di
reprimere quell’inspiegabile desiderio, salvo poi riconoscere
intorno al 1930 di non poter più rinunciare alla sua parte
femminile, che considerava la più importante di sé. Per questo
motivo si reca in Germania per sottoporsi all’allora sperimentale
operazione di riassegnazione sessuale. Lili affronta così circa
cinque complicate operazioni, ottenendo infine il riconoscimento
legale del suo nuovo sesso. Tale cambiamento ha ovviamente fatto
scontrare Lili con diversi attacchi, fisici o verbali, di quanti
non comprendevano la sua volontà. Tre mesi dopo la sua ultima
operazione, nel settembre del 1931, Lili Elbe morì per il rigetto
dell’impianto dell’utero. Nel frattempo, Gerda si era risposata con
un ufficiale italiano di nome Fernando Porta. Nel 1936 però
divorziò anche da questi, per poi spegnersi nel 1940.
The Danish Girl: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The
Danish Girl è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV,Chili Cinema, Google Play, e
Apple iTunes. Per vederlo, basterà sottoscrivere un
abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un
determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 7
dicembre alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Ecco la prima featurette di The Danish Girl, film di Tom
Hooper reduce da tre candidature ai
Golden Globes. Il film vede protagonisti Eddie
Redmayne e Alicia Vikander.
Il video di seguito risponde alla
domanda: chi è Lili?
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The Danish
Girl racconta la storia vera di Einar
Wegener, l’uomo che decise di diventare il primo
tansgenders della storia con il nome di Lili
Elbe.
La pellicola, in cui Eddie
Redmayne interpretata proprio la Wegener, nata uomo e
diventata donna dopo essersi sottoposta, nei primi decenni del
‘900, ad una serie di interventi chirurgici, è ispirato al romanzo
The Danish Girl di David
Ebershoff (edito in Italia col titolo La
Danese), e sarà diretto da Tom Hooper,
che aveva già lavorato con Redmayne in Les
Misérables. Nel cast ci saranno anche Alicia
Vikander e Amber Heard. Di seguito la trama del
libro:
“Copenaghen, anni Venti. Greta è
una giovane americana iscritta all’Accademia delle Belle Arti. Lì
conosce Einar, il suo timido e taciturno insegnante, di cui si
invaghisce. I due giovani si sposano e dedicano la loro vita comune
alla pittura. Greta si specializza nei ritratti e quando una sua
amica non può posare per gli ultimi ritocchi, Einar si presta come
modello. Indossati gli abiti femminili, il pittore finisce per
immedesimarsi a tal punto da assumere un’altra identità e il nome
di Lili. Da quel giorno Lili compare sempre più spesso nella vita
privata e sociale della coppia fino alla decisione definitiva di
Einar di affrontare un’operazione chirurgica per diventare
donna.”
Il corpo umano è probabilmente la
macchina più complessa che la natura, o Dio se preferite, abbia mai
concepito. La chimica che unisce mente e corpo è un meccanismo
oscuro e misterioso che non sempre è possibile decifrare. Eppure
l’uomo si è sempre e comunque auto imposto regole feroci,
moralmente e socialmente, convenzioni attive su ogni livello
dell’esistenza, compreso il piano sessuale ovviamente. È per questo
motivo che per secoli, se non millenni, siamo cresciuti con l’idea
ossessiva di un’unica combinazione possibile: uomo e donna. Ogni
altra forma di incastro, comprese ovviamente tutte le pratiche
collaterali di piacere, è stata dal principio relegata sotto la
parole “perversione”, “malattia”, “anormalità”. È per questo motivo
che, ancora oggi in alcune parti del mondo industrializzato e non,
l’omosessualità viene nascosta, vissuta come una vergogna, un
trauma da curare.
In una Copenhagen nel cuore degli
anni ’20 costantemente ricoperta di nuvole, sempre pittorica e
nostalgica, umida e colorata, accade invece che il pittore Einar
Wegener, indossando per gioco degli abiti da donna, scopre un lato
soffocato della sua indole. Il lato più femminile, per l’appunto,
una vera e propria seconda personalità che da un momento all’altro
viene liberata, scoperta, svestita. L’inizio di un viaggio fatto di
auto convincimenti inutili, nuove esperienze, sentimenti
sconosciuti, dolori e incomprensioni, sino alla decisione tanto
drastica quanto rivoluzionaria di intervenire chirurgicamente per
il cambio definitivo di sesso. Si tratta del primo caso al mondo,
un simbolo per l’intera comunità transgender che verrà.
Con The
Danish Girl, Tom Hooper, dopo Il Discorso
del Re e Les Misérables,
adatta il romanzo La Danese di David
Ebershoff per raccontare una storia intima, delicata,
complicata, ricca di sofferenza ma allo stesso tempo di libertà, di
desiderio, dall’elevato valore sociale. Attraverso una regia
lineare, l’autore britannico mette il suo talento in decine di
inquadrature pittoriche e nella direzione degli attori, che più di
ogni altra cosa spingono e sorreggono il film. A fronte di una
sceneggiatura non proprio eccelsa, a tratti piuttosto scarna e
prevedibile, e una quantità innumerevole di banali
campo/controcampo, sono infatti gli attori a guadagnare tutta la
scena: Alicia Vikander, che dona volto e voce a
Gerda Wegener, è una moglie passionale, innamorata e devota, mentre
Eddie Redmayne svolge un lavoro eccelso sul
personaggio, giocando con le mani e il corpo, gli sguardi e il
fiato. Per intenderci, l’Oscar portato a casa con La
Teoria del Tutto lo ha ottenuto per molto meno.
Chi si aspetta però un film d’autore
potrebbe rimanere piuttosto deluso, perché lo scheletro del
progetto è del tutto commerciale, così come i dialoghi, la
produzione generale, il finale, che sembra estrapolato da un
qualsiasi Harmony da edicola. Il sottotesto è però importante per i
nostri tempi, tempi in cui ancora si è costretti a lottare contro
il pregiudizio, la libertà individuale, l’omofobia, e ogni prodotto
artistico che inviti al dialogo, alla comprensione, non può che
essere benvenuto. I fasti dei lavori hooperiani precedenti sono
però un ricordo sbiadito, lontano, del quale si sente la
mancanza.
Gael García Bernal (Ernesto “Che”
Guevara per Walter Salles ne I diari della motocicletta)
affiancherà Matthew McConaughey in The Dallas Buyer’s Club di
Jean-Marc Vallée. Ispirato ad una storia vera, il film è incentrato
sul personaggio di Ron Woodroof, interpretato da Matthew
McConaughey. Woodroof, elettricista texano con diagnosi di
AIDS, inizia un traffico di medicine alternative per aiutare se
stesso ed altre persone affette dalla medesima patologia. Le sue
azioni però lo portano presto in rotta di collisione con al Us Food
and Drug Administration, contraria all’uso di farmaci alternativi
sul suolo americano. Gael Garcia Bernal interpreterà uno dei
malati di AIDS riforniti da Woodroof. Le riprese del
film inizieranno il prossimo novembre.
Nonostante il progetto sia stato
annunciato solo il mese scorso, sono già disponibili le prime
immagini dal set di The Dad’s Army, film
che riporta sullo schermo la Walmington-on-Sea’s Home Guard.
Oliver Parker è
alla regia del remake della celebre sit-com creata da Jimmy
Perry-David Croft, che vede trai protagonisti un gruppo di
attori di prim’ordine: Toby Jones (Captain George
Mainwaring), Bill Nighy (Sergeant Arthur Wilson),
Michael Gambon (Private Godfrey), Tom
Courtenay (Corporal Jones), Bill Paterson
(Private Frazer), Daniel Mays (Private Walker) e
Blake Harrison (Private Pike). Con loro anche
Sarah Lancashire, Alison Steadman e Mark
Gatiss.
Il film racconterà l’incontro tra la
Home Guard e una giornalista, interpretata da Catherine Zeta-Jones,
che cercherà d documentare il loro lavoro.
Jack Black è
pronto a tornare al cinema in una nuovo commedia indipendente,
The D-Train, che lo vede
protagonista in coppia con James
Marsden.
A poco più di un mese di distanza
dall’arrivo nelle sale, previsto per l’8 maggio
2015, è stato da poco reso pubblico il primo trailer
ufficiale della pellicola.
Questa la trama ufficiale del
film: In tutta la sua vita, Dan Landsman (Jack
Black) non è mai stato il tipo “cool”, ma ciò sta per
cambiare, se riuscirà a convincere Oliver Lawless (James
Marsden), il ragazzo più popolare della scuola al tempo
del liceo, che attualmente è il volto di una campagna pubblicitaria
nazionale della Banana Boat, a presentarsi in sua compagnia
alla riunione di classe. Dan viaggia da Pittsburg fino a Los
Angeles mettendo insieme una ragnatela di bugie per convincere
Oliver. Ma riesce ad ottenere più di quanto potesse immaginare in
seguito all’imprevedibile decisione di Lawless, che ne prenderà in
carico casa, carriera e vita.
Nel cast di The
D-Train, affianco all’imprevedibile duo,
compaiono: Kathryn Hahn, Mike
White, Kyle Bornheimer, Henry
Zebrowski, Russell Posner e
Jeffrey Tambor.
Il film è diretto da Andrew
Mogel e Jarrad Paul ed approderà al cinema
negli Stati Uniti il prossimo 8 maggio.
Così come la Marvel e la Disney utilizzano la
ABC per veicolare la propria pubblicità in tv, così l’universo
cinematografico condiviso DC utilizzerà The CW il
prossimo Gennaio per far circolare nelle case degli americani i
nuovi promo di Suicide
Squad, Wonder Woman e
Batman v
Superman.
L’annuncio ufficiale è stato dato
via comunicato stampa in cui si legge che le serie The
CW scelta per “contenere” il secondo trailer di Suicide Squad, in particolare, saranno
The
Flash e Ledends of
Tomorrow.
Nello stesso contenitore sarà
possibile vedere anche DC FILMS PRESENTS:
DAWN OF THE JUSTICE LEAGUE, un documentario
che fa il punto sullo stato dell’universo DC al cinema in cui si
vedranno contenuti inediti di Batman v Superman Dawn of
Justice, Wonder Woman e
ancora Suicide Squad.
Dopo l’annuncio di Arrow 4, dato in
anteprima da Stephen Amell sul suo profilo
Facebook, ci arriva la notizia (via CS) che la serie con protagonista Oliver Queen
è solo la prima di otto serie tv che The CW ha deciso di
rinnovare per la prossima stagione televisiva.
A fare l’annuncio è stato oggi
Mark Pedowitz, presidente The CW.
“Ognuna delle serie rinnovate ha aiutato a far diventare The
CW così come è oggi, un network casa di show brillanti, provocatori
e di qualità, indirizzati ad un pubblico di adulti esperti.
Scegliendo questi show, i nostri produttori esecutivi possono
cominciare a pianificare le storyline della prossima stagione, e
garantire a The CW serie originali di qualità per l’autunno, la
metà stagione e per l’estate.”Le serie tv rinnovate
sono: Arrow (stagione 4),
Jane the Virgin (stagione 2),
Reign (stagione 3),
Supernatural (stagione 11),
The 100 (stagione 3),
The
Flash (stagione 2), The
Originals (stagione 3) e The Vampire
Diaries (stagione 7).
Guarda il promo ufficiale
dell’autunno seriale di The CW, il noto network
americano che trasmette molto delle serie televisiva più viste tra
cui, The Vampire Diaries, The
Flash, Arrow, The Originals, e molte altre.
Il lupo mannaro è stato più volte
protagonista di film per il cinema, dall’iconico Un lupo
mannaro americano a Londra (1984) sino a titoli come Wolf
– La belva è fuori (1994), Underworld (2003), Wolfman (2010) o
Licantropus (2022) o
Viking Wolf (2023). Su
Netflix, ora, si può ritrovare un altro
affascinante film dedicato a questa spaventosa creatura:
The Cursed, film presentato al Sundance Film
Festival 2021 con il titolo Eight for Silver e diretto
dell’inglese Sean Ellis, già
regista del crime Metro Manila e del film di guerra
Anthropoid.
Il regista Sean Ellis ha dichiarato
che l’ispirazione per questo film è venuta da L’uomo lupo
(1941), ma di essersi ispirato anche alla storia della Bestia di
Gévaudin per scrivere questo racconto. Tuttavia, egli ha deciso di
dare alla vicenda e alla figura del lupo un significato tutto suo,
parlando di dipendenze, di maledizioni che si tramandano di
generazione in generazione e di colpe dei padri che ricadono sui
figli. Una vicenda dunque più ricca di significati di quel che si
potrebbe pensare, costruita all’interno dei canoni del genere
horror d’ambientazione passata, similmente a quanto fatto con
The Witch.
Il film mescola effetti pratici e
Cgi, lavorando in particolare sul costruire un’atmosfera
particolarmente cupa e tesa, che suscita crescente orrore, fino al
suo ambiguo finale. Per gli appassionati del genere, si tratta
dunque di un titolo da non perdere, che grazie al suo arrivo su
Netflix è ora possibile riscoprire. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a The Cursed. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale.
La trama e il cast di The Cursed
Ambientato nel XIX secolo nelle
campagne francesi, il film ha per protagonista l’investigatore
John McBride, che viene inviato in uno sperduto
paesino per determinare se il cadavere di un adolescente di
quattordici anni, trovato nei boschi, è opera di un uomo o di un
animale. Viene ospitato da Seamus Laurent, un
ricco proprietario terriero, e sua moglie
Isabelle. Anche loro sono disperati perché il loro
figlio, amico della vittima, è scomparso da due settimane. Ben
presto, McBride si renderà conto che l’intera popolazione del luogo
è perseguitata da un’oscura creatura sempre più affamata e
intenzionata a mietere nuove vittime.
Il protagonista di The
Cursed è Boyd Holbrook, noto per aver interpretato
nelle prime due stagioni di Narcos l’agente della DEA
Steve Murphy. Holbrook ha amato così tanto la sceneggiatura da
convincere il regista Sean Ellis che avrebbe potuto interpretare
con successo un personaggio britannico nonostante egli sia
americano, lavorando molto per poter sfoggiare il giusto accento.
Accanto a lui, nei ruoli di Seamus e Isabelle Laurent vi sono gli
attori Alistair Petrie – visto in Sex
Education – e KellyReilly – recentemente vista in Assassinio
a Venezia.
La spiegazione del finale
Nel corso del film scopriamo che
Seamus Laurent aveva dato la caccia ad un gruppo di zingari
accampati sulla sua terra. Insieme a dei mercenari, l’uomo ha usato
la violenza e non ha risparmiato neanche i bambini. Una donna del
gruppo, prima di essere catturata, aveva però fatto realizzare
delle zanne con un metallo argentato, praticando poi su di esse uno
strano rituale. Quando poi sta per essere sepolta viva, la donna
avverte Seamus che una terribile maledizione si sarebbe abbattuta
sul suo paese. Ciò spiega perché i bambini del posto iniziano
a sognare la zingara, uno spaventapasseri e le zanne d’argento.
Tra questi anche
Edward, il figlio di Seamus, che decide di recarsi
nel bosco dove è stata sepolta la zingara insieme alla sorella
Charlotte e a Timmy, figlio di uno degli uomini
che lavora per Laurent. Qui Timmy trova le zanne d’argento e ne
viene posseduto, ferendo gravemente Edward. Seamus fa visitare il
figlio da un dottore, in quanto non capisce chi possa averlo
ferito, credendo si tratti di un animale. Quella notte, però,
Charlotte nota che delle radici stanno uscendo dalla schiena del
fratello. Prima di poter chiamare i genitori, Edward fugge dalla
finestra e si reca nella foresta.
Successivamente, Timmy viene
ritrovato brutalmente ucciso. Tutto ciò accade prima dell’arrivo di
McBride, il quale capisce ben presto di avere a che fare con un
lupo mannaro. Per tentare di fermarlo, fa sciogliere le zanne
d’argento e fa realizzare dei proiettili, con cui va a caccia della
bestia. Sfortunatamente, Edward in qualità di lupo mannaro riesce a
ferire sua madre, mentre il padre viene a sua volta ferito da
un’altra vittima di Edward. Riuscendo però a sparare al lupo
mannaro, McBride sembra aver posto fine alla maledizione,
permettendo al bambino di riacquisire una forma umana.
L’investigatore adotta a quel punto Edward e Charlotte e la vicenda
si conclude.
Nell’ultima scena, ambientata 35
anni dopo, si scopre però chi è il soldato che all’inizio del film
viene colpito da un proiettile d’argento durante la battaglia della
Somme nel 1917. Ebbene si tratta proprio di Edward. I medici si
accorgono che quel proiettile non appartiene ai tedeschi. Infatti,
Edward ha tenuto per tutti quegli anni il proiettile con l’argento
maledetto dentro il suo corpo, portando con sé la maledizione.
Mentre i medici credono che il ragazzo stia morendo a causa delle
ferite riportate sul campo di battaglia, in realtà si intuisce che
la sua morte deriva da quella maledizione, pagando il prezzo dei
peccati commessi dai suoi antenati.
Il trailer di The
Cursed e dove vedere il film in streaming e in TV
Come anticipato, è possibile fruire
di The Cursed unicamente grazie alla sua
presenza nel catologo di Netflix,
dove attualmente è al 2° posto della Top
10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per
vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla
piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo
di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità
video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti
nel catalogo.
In vista dell’attesissima première
di The
Curse, Paramount+ ha rilasciato il trailer ufficiale
della serie che sarà disponibile da sabato 11 novembre in Italia su
Paramount+, oltre che nel Regno Unito, in
Australia, America Latina, Corea del Sud, Germania, Svizzera e
Austria. La serie, inoltre, sarà presentata in anteprima mondiale
al 2023 New York Film Festival, giovedì 12 ottobre, con la
proiezione dei primi tre episodi.
Co-creata e prodotta da Benny
Safdie e Nathan Fielder, The
Curse è una serie innovativa che esplora il modo
in cui una presunta maledizione disturba la relazione di una coppia
appena sposata che cerca di concepire un figlio, mentre lavora
insieme a un nuovo programma dedicato alla ristrutturazione di
case. La serie è interpretata da
Emma Stone (La LaLand, The Favourite), Fielder
(The Rehearsal) e Safdie (Oppenheimer). Tra le guest star figurano il
candidato all’Oscar Barkhad Abdi, il candidato all’Emmy Corbin
Bernsen e Constance Shulman.
THE
CURSE è una coproduzione di SHOWTIME e A24. Fielder è
anche regista. Emma Stone è produttrice esecutiva insieme a Dave
McCary e Ali Herting con la loro casa di produzione Fruit Tree.
Anche Josh Safdie è produttore esecutivo con la sua casa di
produzione Elara.
La declinazione dell’idea
di “assurdo” applicata alla produzione audiovisiva possiede la
proprietà intrinseca di poter abbracciare toni differenti, e di
conseguenza anche generi. In particolar modo la commedia e
l’horror. Il progetto di
serie creata da Nathan Fielder e Benny Safdie riesce
con freschezza ammirevole e uno sguardo innovativo – almeno per la
produzione seriale – a contaminare ogni puntata con entrambe le
influenze, perché se fin dall’inizio risulta evidente che
The Curse è una commedia, in maniera altrettanto
precisa possiede molte coordinate stilistiche dell’horror
psicologico.
The Curse, la trama
Partiamo con la trama
principale: Asher Siegel (Nathan Fiedler) e sua
moglie Whitney (Emma
Stone) sono impegnati nel combattere il processo di
gentrificazione e la speculazione edilizia in una delle zone
maggiormente povere del New Mexico. Il filmmaker Dougie (Benny
Safdie) li ha convinti che realizzare una docuserie
sul loro impegno sociale porterà loro la notorietà necessaria per
portare avanti la loro crociata sociale. Le riprese si dimostrano
invece piú complesse del previsto, rivelando invece le crepe
nascoste non soltanto nel progetto della coppia ma anche nella loro
relazione.
The
Curse possiede la freschezza e il coraggio di uno show
nato dalla mente di un gruppo di artisti che lo hanno pensato in
assoluta libertà, senza minimamente preoccuparsi di remare contro
l’ipocrisia e il bigottismo dell’odierna società americana. Il
risultato si presenta come un qualcosa che, mentre offre la
possibilità di sorridere o ridere delle piccole grandi falsità di
oggi, sotto la superficie colpisce duro e non perdona affatto il
nostro presente.
Un divertimento che fa mettere in discussione lo
spettatore
Fin dal fragoroso
episodio pilota veniamo messi infatti di fronte a momenti di grande
comicità che in sostanza dovrebbero provocare tutt’altra reazione
che la risata fragorosa, eppure non possiamo farne a meno. Ma il
divertimento con The Curse arriva con un prezzo,
quello di sentirsi poi messi in discussione, poiché l’ipocrisia, le
bassezze e i piccolo sotterfugi dei tre personaggi principali
sono anche quelli che noi fin troppo spesso adoperiamo nella vita
reale, gli stessi che “lasciamo passare” in nome di una
tranquillità di superficie che sovente flirta con la meschinità. È
questo che la serie punta a smascherare, a deridere, facendolo con
una progressione narrativa particolare, la quale possiede delle
regole interne che non sono quelle della moderna scrittura
televisiva – soprattutto nel ritmo del racconto – ma consentono di
irretire lo spettatore in un universo tanto vanesio quanto
seriamente asfissiante.
La sequenza che
chiude il terzo episodio rappresenta ad esempio lo smascheramento
prima ilare poi sempre più deprimente di quanto la nostra vita sia
ormai improntata verso l’apparenza, verso quello che magari vediamo
sui social media, mentre la realtà si fa sempre piû complessa e
difficile da gestire a livello psicologico o emotivo. E la puntata
si chiude infatti con il’ risultato effettivo di tale
superficialità, ovvero l’allontanamento piû o meno esplicito di
coloro che non partecipano a tale girandola di immagini
preconfezionate, quella porzione di società che ha problemi ben piû
seri ed urgenti dell’ultima storia postata su instagram.
Quando poi The
Curse gioca con i piccoli accorgimenti e le atmosfere
disturbanti dell’horror – in maniera assolutamente velata, sia
chiaro – lo fa con una competenza e una cognizione del genere quasi
disarmanti. Il risultato è esplicitamente stridente, ma sembra
proprio l’effetto che Fiedler e Safdie volevano ottenere. E
onestamente la performance della Stone si fa scena dopo scena
talmente subdola e coraggiosa che meriterebbe di essere citata come
terzo autore dello show.
Una serie in grado di generare dibattito
Nata dalla partnership
tra Showtime e A24, The Curse ha tutte le carte in
regola per essere una serie televisiva in grado di generare grande
dibattito, attirando molti estimatori così come verosimilmente
detrattori. Nei toni, nella forma grezza della messa in scena,
nella rappresentazione della bassezza umana, lo show si spinge
davvero a fondo e questo quasi sicuramente dividerà. A noi i primi
tre episodi presentati in anteprima mondiale al New York Film
Festival hanno lasciato un senso di spaesamento e amarezza che non
hanno comunque eclissato, anzi al contrario l’hanno rafforzato,
l’enorme divertimento di situazioni e personaggi talmente
perfettibili.
The
Curse, la prossima serie comica con Emma Stone e Nathan
Fielder, ha ottenuto una data in anteprima
su Showtime insieme a diverse nuove
foto. The Curse sarà presentato in anteprima
in streaming e on-demand per tutti gli abbonati Showtime
e Paramount+
venerdì 10 novembre, prima di fare il suo debutto lineare su
Showtime domenica 12 novembre alle 22:00 ET/PT. THE
CURSE sarà disponibile in anteprima in Italia dall’11
novembre.
The
Curse sarà presentata in anteprima internazionale su
Paramount+ il 10 novembre in Canada e l’11
novembre nel Regno Unito, Australia, America Latina, Corea del Sud,
Italia, Germania, Svizzera e Austria. Guarda le nuove foto di
The
Curse qui sotto:
Credit-A24-Paramount-Plus-with-Showtime
Di
cosa parla The Curse?
“The Curse è una serie
rivoluzionaria che esplora come una presunta maledizione disturba
la relazione di una coppia appena sposata mentre cercano di
concepire un bambino mentre tentano di migliorare la loro vita
quotidiana“, secondo la sinossi ufficiale.
La serie vede protagonisti Stone
(La La Land), Fielder (The Rehearsal)
eBenny
Safdie(Oppenheimer). Le guest star includono il
candidato all’Oscar Barkhad Abdi, il candidato
all’Emmy Corbin Bernsen e Constance Shulman. La
serie è una coproduzione di Showtime e A24, The Curse è co-creato, prodotto
esecutivamente e scritto da Benny
Safdie e Nathan Fielder. Fielder funge
anche da regista. Emma Stone è produttore esecutivo insieme a
Dave McCary e Ali Herting attraverso il
loro Fruit Tree. Safdie è anche
produttore esecutivo attraverso il loro banner Elara.
Michael Shannon è
entrato a far parte del cast di The Current
War, film che vede già nel cast Benedict
Cumberbatch. Secondo Deadline, l’attore britannico
interpreterà Thomas Edison, mentre Shannon
dovrebbe essere George Westinghouse, ruolo
precedentemente affidato a Jake Gyllenhaal.
Si tratta di un progetto che sarà
prodotto e distribuito da The Weinstein Company. La regia
dovrebbe essere affidata ad Alfonso
Gomez-Rejon, mentre la sceneggiatura è firmata
da Michael Mitnick.
Ambientato a partire dal 1880, il
film si concentra sulla storica guerra delle correnti elettriche
che coinvolse i pionieri del campo George Westinghouse,
sostenitore della corrente alternata per il sistema di
distribuzione dell’energia, e Thomas Edison, che invece difendeva
la maggiore efficienza della corrente continua.
Timur Bekmambetov,
che all’inizio era stato preso in considerazione per la regia,
produrrà Current War al fianco
di Steve Zaillian e Garrett
Basch.
Mentre Benedict
Cumberbatch è atteso al cinema il prossimo novembre nei
panni del protagonista in Doctor Strange, Michael
Shannon è reduce dal bellissimo Nocturnal
Animals di Tom Ford visto a Venezia
73. Shannon potrebbe anche essere protagonista della stagione
dei premi che potrebbe avere un occhio di riguardo per
Loving, film di Jeff
Nichols visto all’ultimo Festival di Cannes 2016.
Ecco il trailer di The
Cured, un drama-zombie con protagonista Ellen
Page, passato al 35° Torino Film
Festival. Gli zombie sono sempre stata materia fertile per
cinema e tv, ma tra gli anni ’80 e 2000 hanno rinnovato la loro
fortuna sul grande schermo, con titoli come 28 Giorni Dopo,
Resident Evil e il remake de L’alba dei morti
viventi (senza dimenticare L’alba dei morti
dementi!).
War World Z ha
riportato di recente gli zombie al cinema e The
Cured offre un occhio nuovo al genere, ambientando questo
horro atipico in un mondo post-apocalittico dove lo zombie è un
malato da curare, da cui il titolo del film.
Ecco il trailer:
The Cured – la
trama
Quando è scoppiata una sorta di
apocalisse zombie, per via di un virus detto Maze che ha
trasformato le persone in folli e veloci cannibali, la situazione è
stata tenuta sotto controllo in varie Nazioni, ma non Irlanda. Qui
l’emergenza è finita solo quando è stata trovata una cura dalla
Dottoressa Lyons, però non tutti gli infetti vengono guariti e il
25% tra loro si è rivelato resistente alla terapia ed è stato
dunque imprigionato. Tra questi c’è anche una persona cara alla
dottoressa, che continua a lavorare per una cura più efficace.
Le persone guarite hanno poi un
serissimo problema: ricordano tutto quello che hanno fatto mentre
erano impazzite e il loro reintegro nella società incontra forte
opposizione. La giornalista e vedova, Abbie accetta di accogliere
in casa sua Senan, appartenente alla terza e ultima ondata di
persone curate e che era amico di suo marito. L’ex “capo-branco”
del ragazzo però continua a interferire nella vita di Abbie e
Senan.
Netflix è lieto di annunciare il
trailer, la locandina e le prime immagini di The
Crown, la serie che racconta la storia e i
segreti della Regina Elisabetta II, gli inizi del suo regno, gli
intrighi e le rivalità politiche celate dietro i grandi eventi che
hanno plasmato la seconda metà del XX secolo.
La serie – composta da 10
episodi – debutterà su Netflix il prossimo 4 novembre. Il
regista è Stephen Daldry (Billy Elliot, The
Hours), mentre il produttore Andy Harries
(The Queen).
Il cast di The
Crown è composto da Claire Foy –
Regina Elisabetta II, Matt Smith – Principe
Filippo, John Lithgow – Sir Winston
Churchill, Victoria Hamilton – la regina
Madre, Jared Harris – Re Giorgio VI,
Vanessa Kirby – Principessa Margaret e
Dame Eileen Atkins – Regina Mary.
Di seguito il trailer della
serie:
A seguire il poster ufficiale di
The
Crownche vede protagonista un
intenso profilo di Claire Foy nei panni della
protagonista:
Netflix ha diffuso il trailer della quinta
stagione di The
Crown, la serie creata da Peter Morgan che ha
debuttato nel mondo nel 2016. Nelle immagini video, la prima
occasione per vedere il nuovo cast nei panni della Famiglia
Reale.
Nei nuovi episodi
dell’iconica serie, la Regina Elisabetta II,
interpretata in questa stagione da Imelda Staunton, si avvicina a
celebrare il 40° anniversario della sua ascesa al trono. Il
Principe Carlo, interpretato da Dominic West, fa pressioni su sua
madre per permettergli di divorziare da Diana (Elizabeth
Debicki), ma la tensione è destinata a salire
ulteriormente, quando entra in scena Mohamed Al Fayed (Salim Daw).
Spinto dal suo desiderio di accettazione da parte dell’ordine più
alto, sfrutta la ricchezza e il potere che si è fatto da sé per
cercare di ottenere per sé e suo figlio Dodi (Khalid Abdalla) un
posto al tavolo reale.
The
Crown è creata e scritta da Peter Morgan. I produttori
esecutivi sono Peter Morgan, Suzanne Mackie, Andy Harries, Stephen
Daldry, Matthew Byam Shaw, Robert Fox e Jessica Hobbs. Il cast
include Imelda Staunton (Regina Elisabetta II), Jonathan Pryce
(Principe Filippo), Lesley Manville (Principessa Margaret),
Dominic West (Principe Carlo), Elizabeth Debicki
(Principessa Diana), Claudia Harrison (Principessa Anne) e Olivia
Williams (Camilla Parker Bowles). Jonny Lee Miller interpreta John
Major, Salim Daw interpreta Mohamed Al Fayed e Khalid Abdalla
interpreta Dodi Fayed.
La trama di The
Crown 5
Prossima al 40°
anniversario della sua ascesa al trono, la Regina Elisabetta II
(Imelda Staunton) riflette su un regno che ha incluso nove primi
ministri, l’avvento della televisione per le masse e il tramonto
dell’Impero britannico. Ma nuove sfide si delineano all’orizzonte.
Il crollo dell’Unione Sovietica e il trasferimento della sovranità
di Hong Kong segnalano un cambiamento radicale nell’ordine
internazionale e presentano sfide e opportunità alla Monarchia… ma
nuovi problemi emergono non lontano da casa.
Il Principe Carlo
(Dominic West) spinge la madre ad acconsentire al divorzio con
Diana (Elizabeth Debicki), gettando le basi per una crisi
costituzionale della Monarchia. La vita sempre più separata tra
marito e moglie alimenta numerosi pettegolezzi. Quando lo scrutinio
dei media si intensifica, Diana decide di prendere il controllo
della situazione e infrange le regole familiari pubblicando un
libro che minaccia il sostegno di Carlo da parte dell’opinione
pubblica ed espone le divergenze all’interno del Casato di
Windsor.
Le tensioni salgono
quando entra in scena Mohamed Al Fayed (Salim Daw) che, spinto dal
desiderio di essere accettato dalla nobiltà, sfrutta il patrimonio
e il potere che si è guadagnato da solo per ottenere un posto alla
tavola reale per lui e per il figlio Dodi (Khalid Abdalla).
L’astro in ascesa Amir El-Masry, attore egiziano noto per
Limbo, è entrato a far parte del cast di The
Crown, ed interpreterà il giovane Mohamed al-Fayed, l’ex proprietario di Harrods. A rivelare la notizia è stato
Variety, che ha trovato conferma presso Netflix. La piattaforma, tuttavia, non ha fatto
ulteriori commenti.
Sappiamo anche che Salim Daw
(“Oslo”) è stato scelto per interpretare un’incarnazione più adulta
di Mohamed al-Fayed, padre di Dodi al-Fayed e compagno della
Principessa Diana fino al giorno della loro morte. I due verranno
interpretati da Khalid Abdalla
e Elizabeth Debicki.
Anche se Netflix e i produttori di
The
Crown non hanno rilasciato dichiarazioni, la
scelta di due attori di età diverse per interpretare Mohamed al-Fayed suggerisce che, oltre a uno sguardo negli
ultimi mesi di vita di Diana, gli spettatori vedranno anche una
parte importante della backstory del businessman egiziano, oggi di
93 anni, che nel 2008 accusò pubblicamente la Regina e il Principe
Carlo di aver ordinato ai servizi segreti britannici di uccidere la
Principessa per impedirle di sposare un uomo musulmano e di avere
suo figlio.
Nella quinta
stagione di The
Crown Imelda Staunton entra nel ruolo della regina
Elisabetta II. L’attrice britannica raccoglierà l’eredita lasciata
da Claire Foy o
Olivia Colman. La quinta stagione è prevista per il
2022. Nel cast ci saranno anche Jonathan Pryce nei panni del
Principe Filippo, Lesley Manville in quelli della principessa
Margaret e Jonny Lee Miller come John Major. Elizabeth
Debicki sarà Diana mentre Dominic
West interpreterà Carlo.
Ha esordito su Netflix il 4 novembre la serie tvThe
Crown, prodotto anglo-americana creata e scritta
da Peter Morgan.“La corona deve vincere, deve
sempre vincere”: non importa quanti sacrifici vengano chiesti
alle ambizioni e ai desideri del singolo, non importa quali
capacità, inclinazioni o debolezze vadano a definire il carattere
di chi sarà suo malgrado chiamato a raccogliere l’eredità del
potere; la corona è un’istituzione radicata con secoli di storia
che va preservata a qualunque costo e con qualsiasi mezzo, il
prestigioso cerchio dorato dove ogni gemma incastonata deve
brillare solo ed esclusivamente per servire ad uno scopo più
alto.
Mentre la bufera della Brexit ci
porta a interrogarci con insistenza sull’indole di un popolo che ha
sempre difeso la propria indipendenza e tradizioni con orgoglio e
una punta di egoismo non indifferente, Netflix si ritrova fortuitamente a cavalcare
l’onda di una britannicità misteriosa e ancora tutta da scoprire
con The Crownserie tv in 10
episodi che racconta i primi anni di Regno di sua Maestà la
Regina Elisabetta II: il filtro implacabile e mai indulgente verso
i protagonisti è quello della penna di Peter Morgan, già
sceneggiatore di The Queen di Stephen Frears e dello
spettacolo teatrale The Audience, entrambi dedicati alla
Sovrana e interpretati da
Helen Mirren.
Protagonista di The Crown è Claire
Foy
Con la sua gioventù e inesperienza,
per non parlare poi della quasi totale mancanza di un’istruzione
adeguata ritenuta clamorosamente inutile e non necessaria per una
donna persino se futura regnante, la Elisabetta di Claire Foy (alla sua seconda prova come monarca dopo
l’Anna Bolena di Wolf Hall)è la
perfetta sintesi di cosa i difficili anni del Dopoguerra
richiedessero alla monarchia perché potesse sopravvivere
quietamente e senza scossoni all’incedere inesorabile dei tempi:
una figura priva di eccellenza e dal carattere indecifrabile(o come
appuntato dalla sorella Margaret, senza carattere alcuno) capace di
assecondare senza troppi sussulti le necessità della famiglia e del
Regno vincendo l’insistenza di parenti, amici e persino di sè
stessa quando la preferenza individuale diventi una minaccia per il
mantenimento dell’ordine costituito; non insensibile, non priva di
sentimenti, ma cosciente del bisogno istituzionale di annullarsi e
scomparire, senza mai puntare i piedi ne alzare la voce, stando
zitta quando l’occasione lo richieda.
Un giuramento che non concede mezzi
termini, applicato rigidamente a Elizabeth Mountbatten Windsor
quanto agli altri membri di una Famiglia Reale a suo modo
disfunzionale e fradicia di rancori e rimpianti: si inizia con la
vecchia guardia e col povero Giorgio VI, interpretato da un
commovente Jared Harris, simbolo di come l’incombenza del ruolo
possa distruggere la salute e l’anima di chi non abbia la tempra
necessaria a controllare la propria umana fragilità, per poi
proseguire col fratello David Edward, il sovrano mancato
disprezzato da tutti, colpevole di aver voluto abdicare perchè
incapace di rinunciare all’amore per Wallis Simpson e quindi
anch’egli indegno di sostenere a lungo l’onore e il fardello della
Corona.
Il prezzo imposto alla nuova
generazione è altrettanto alto: per quanto apparentemente guidato
da un sentimento sincero il Principe Consorte Filippo (un
antipatico ma perfetto Matt Smith) finisce per sentirsi castrato e umiliato
dall’ingombrante incarico della moglie, mentre l’essere sorella
della Regina non salverà la Principessa Margaret, fresca,
passionale e incredibilmente somigliante nei tratti di Vanessa Kirby, dal dover rinunciare all’amore della sua
vita per proteggere i Windsor dalla minaccia di uno scandalo troppo
grande per poter essere contenuto; esterno ai Reali ma non meno
importante resta il Winston Churchill di John Lithgow
(americano e impeccabile, con buona pace dei cari inglesi), ormai
alla fine della carriera ma non ancora pronto ad arrendersi al
futuro e a fissare nello specchio il volto di un uomo vecchio e
stanco, gigante della politica e salvatore della Patria ma anche
marito e padre putativo a modo suo tenero e affettuoso, nei
confronti della regina stessa e di tutti i giovani che si
avvicinano alla sua figura con culto e reverenza.
Grazie a una confezione prestigiosa
per la quale non si è chiaramente badato a spese (fra i produttori
spicca anche il nome illustre di Stephen Daldry), a prove
attoriali inattaccabili e una sceneggiatura di ferro, per quanto
priva probabilmente con intenzione della giusta verve richiesta
alla chiusura di un finale di stagione, The Crown
è una gemma preziosa che brilla ben oltre i limiti imposti dalla
Corona di sua Maestà: il ritratto di un popolo che non dimentica
mai la propria Storia, testardo e risoluto nel volere ascoltare
null’altro che la propria voce e difendere il proprio Mito, l’alito
di vento gelido che soffia insistente sotto la pioggia e abitua gli
animi a indurirsi e a non abbandonarsi mai, per quanto il sole
provi timidamente ad affacciarsi.
Netflix
svela le nuove immagini inedite della prima parte della sesta e
ultima stagione di The
Crown, che sarà disponibile su Netflix in due
parti: la prima (episodi 1-4) il 16 novembre 2023 e la seconda
(episodi 5-10) il 14 dicembre 2023. La prima parte della nuova
stagione descrive gli albori della relazione tra la Principessa
Diana e Dodi Al Fayed prima che un fatidico viaggio in macchina
abbia conseguenze tragiche.
Parlando del suo ruolo da
protagonista in questa stagione, Elizabeth Debicki (la Principessa Diana) dice:
“Penso che sia una sfida davvero unica come attrice, ritrarre
quei giorni. Mi fidavo davvero del progetto che Peter ha creato a
livello emotivo. È la sua interpretazione e credo che per me avesse
un senso. Perché, ovviamente, è tragico e devastante e non potremo
mai sapere fino in fondo come sono andate le cose.”
Sia Dominic West (il Principe Carlo) che
Imelda Staunton (la Regina Elisabetta II) hanno
affrontato il proprio personaggio in questa stagione con facilità e
comprensione.
Imelda
Staunton dice: “Convivo con lei da molto tempo,
quindi, semmai, questa volta mi sono sentita più a mio agio. Adoro
la sua immobilità e la sua capacità di non lasciarsi sconvolgere da
tutto ciò che è accaduto intorno a lei, per tutta la sua
vita.”
Dominic
West dice a proposito del Principe Carlo: “Credo che
provi vera tristezza e vera compassione e la cosa fantastica di
The
Crown è che ti dà la possibilità di vedere questi personaggi
pubblici nella sfera privata. Sospetto che in privato Carlo sia
piuttosto emotivo, io l’ho interpretato così… Penso, anzi spero,
che il risultato dimostri sensibilità mantenendo un certo
equilibrio. Ho parlato con molte persone che lo hanno
incontrato. Lui ne ha conosciute tantissime, probabilmente più di
chiunque altro tranne la Regina e il Principe Filippo. Quasi tutti
hanno cose estremamente cordiali e gentili da dire su di
lui.”
Salim
Daw è entusiasta di interpretare Mohamed Al Fayed:
“Adoro questo personaggio. Lo amo tantissimo e mi diverto a
interpretarlo. In questa stagione, è così umano e ricco di
sfaccettature. A volte è duro, molto duro, altre divertente, come
un bambino – con suo figlio a volte è molto severo, ma ha
tantissimo amore per lui e il pubblico se ne accorgerà.”
E Khalid
Abdalla riguardo al ruolo di Dodi Al Fayed, dice: “È
stato un onore essere stato coinvolto in questo progetto, far parte
di The
Crown e interpretare Dodi.”
Una relazione sboccia tra
la Principessa Diana e Dodi Fayed prima del tragico incidente. Il
principe William cerca di reintegrarsi nella vita all’Eton College
dopo la morte di sua madre mentre la monarchia deve cavalcare
l’onda dell’opinione pubblica. Con l’avvicinarsi del suo Giubileo
d’Oro, la Regina riflette sul futuro della monarchia, che vedrà il
matrimonio di Carlo e Camilla e l’inizio di una nuova favola reale
tra William e Kate.
Da quando è arrivata su
Netflix
nel 2016, la serie The
Crown ha vinto e ha ricevuto nomination per numerosi
premi, tra cui 15 nomination ai BAFTA, 10 nomination ai Golden
Globe (di cui 4 vittorie), 69 nomination agli Emmy in 5 stagioni
(con 21 vittorie in 4 stagioni) e altri ancora.
L’ultima stagione di
The
Crown uscirà su Netflix divisa in due parti, il 16 novembre sarà resa
disponibile la prima (episodi 1-4), mentre il 14 dicembre uscirà la
seconda con gli ultimi 6 episodi. Quest’ultima stagione racconta
gli eventi dal 1997 al 2005, coprendo ampiamente il mandato di Tony
Blair (Bertie Carvel).
La prima parte vedrà
Elizabeth Debicki riprendere il ruolo della Principessa Diana
insieme a Dominic West nei panni del Principe Carlo. Imelda
Staunton continua a regnare come Regina Elisabetta II insieme a
Jonathan Pryce (Principe Filippo) e Lesley Manville (Principessa
Margaret). Tornano anche Salim Daw (Mohamed Al Fayed) e Khalid
Abdalla (Dodi Fayed). Al loro debutto ci sono Rufus Kampa (il
Principe William) e Fflyn Edwards (il Principe Harry). Nella
seconda parte, ad assumere i ruoli del Principe William e del
Principe Harry saranno Ed McVey e Luther Ford. Insieme a loro ci
sarà Meg Bellamy nei panni di Kate Middleton. Si tratta dei ruoli
di debutto per i tre attori.
The Crown 6 la trama
Una relazione sboccia tra
la Principessa Diana e Dodi Fayed prima del tragico incidente. Il
principe William cerca di reintegrarsi nella vita all’Eton College
dopo la morte di sua madre mentre la monarchia deve cavalcare
l’onda dell’opinione pubblica. Con l’avvicinarsi del suo Giubileo
d’Oro, la Regina riflette sul futuro della monarchia, che vedrà il
matrimonio di Carlo e Camilla e l’inizio di una nuova favola reale
tra William e Kate.
Da quando è arrivata su
Netflix nel 2016, la serie The
Crown ha vinto e ha ricevuto nomination per numerosi premi, tra
cui 15 nomination ai BAFTA, 10 nomination ai Golden Globe (di cui 4
vittorie), 69 nomination agli Emmy in 5 stagioni (con 21 vittorie
in 4 stagioni) e altri ancora. Quest’ultima stagione porterà alla
conclusione sessanta ore di uno show che ha introdotto star come
Claire Foy, Vanessa Kirby, Emma Corrin e Josh O’Connor.
Informazioni su THE CROWN 6:
Date di uscita: 16 novembre (Parte 1 – 4 episodi) +
14 dicembre 2023 (Parte 2 – 6 episodi)
Format: 10 episodi da 60 minuti
Ideata e scritta da: Peter Morgan
Produttori esecutivi: Peter Morgan, Suzanne Mackie,
Andy Harries, Stephen Daldry, Matthew Byam Shaw e Robert Fox
Cast: Imelda Staunton (Regina Elisabetta II),
Jonathan Pryce (Principe Filippo), Lesley Manville (Principessa
Margaret), Dominic West (Principe Carlo), Elizabeth Debicki
(Principessa Diana), Claudia Harrison (Principessa Anna) e Olivia
Williams (Camilla Parker Bowles). Bertie Carvel interpreta Tony
Blair, mentre Salim Daw è Mohamed Al Fayed e Khalid Abdalla è Dodi
Fayed. Luther Ford è il principe Harry, mentre Rufus Kampa e Fflyn
Edwards interpretano rispettivamente William e Harry nei primi
episodi.
Netflix rilascia
il trailer della prima parte della sesta e ultima stagione di
The
Crown, che sarà disponibile su Netflix in due
parti: la prima (episodi 1-4) il 16 novembre 2023 e la seconda
(episodi 5-10) il 14 dicembre 2023.
I primi quattro episodi
della nuova stagione descrivono gli albori della relazione tra la
Principessa Diana e Dodi Al-Fayed prima che un fatidico viaggio in
macchina abbia conseguenze tragiche. Nella loro prima estate da
coppia divorziata, il Principe Carlo e la Principessa Diana
condividono vacanze molto diverse con i loro figli.
Diana nel sud della
Francia viene corteggiata dai Fayed, che offrono ai giovani
principi una vacanza all’insegna di yacht di lusso, videogiochi e
serate di cinema. Carlo si attiene alla tradizione a Balmoral. La
stampa enfatizza i confronti tra i due, complici gli insistenti
paparazzi e alcuni membri dello staff della stampa reale.
Mentre la vita sullo yacht
e la costante attenzione dei media perdono il loro fascino, Diana
desidera tornare a vedere i suoi figli, che sono tornati a
Balmoral. Una deviazione a Parigi porta la situazione al culmine,
sullo sfondo di un intenso e aggressivo accanimento mediatico.
Dopo la notizia
dell’incidente automobilistico mortale di Diana e Dodi, una forte
ondata di dolore pubblico coglie la Regina alla sprovvista. Con
l’onda d’urto che risuona nel Palazzo, Al-Fayed sta anche
elaborando la perdita del suo amato figlio. Sperando che la notizia
riunisca lui e la famiglia reale nel dolore condiviso, si ritrova
invece sempre più solo.
Da quando è arrivata su
Netflix nel 2016, la serie The
Crown ha vinto e ha ricevuto nomination per numerosi
premi, tra cui 15 nomination ai BAFTA, 10 nomination ai Golden
Globe (di cui 4 vittorie), 69 nomination agli Emmy in 5 stagioni
(con 21 vittorie in 4 stagioni) e altri ancora.
The Crown 6, la
trama
Una relazione sboccia tra
la Principessa Diana e Dodi Fayed prima del tragico incidente. Il
principe William cerca di reintegrarsi nella vita all’Eton College
dopo la morte di sua madre mentre la monarchia deve cavalcare
l’onda dell’opinione pubblica. Con l’avvicinarsi del suo Giubileo
d’Oro, la Regina riflette sul futuro della monarchia, che vedrà il
matrimonio di Carlo e Camilla e l’inizio di una nuova favola reale
tra William e Kate.
Informazioni su THE CROWN 6:
Date di uscita: 16 novembre (Parte 1 – 4 episodi) +
14 dicembre 2023 (Parte 2 – 6 episodi)
Format: 10 episodi da 60 minuti
Ideata e scritta da: Peter Morgan
Produttori esecutivi: Peter Morgan, Suzanne Mackie,
Andy Harries, Stephen Daldry, Matthew Byam Shaw e Robert Fox
Cast: Imelda Staunton (Regina Elisabetta II),
Jonathan Pryce (Principe Filippo), Lesley Manville (Principessa
Margaret), Dominic West (Principe Carlo), Elizabeth Debicki
(Principessa Diana), Claudia Harrison (Principessa Anna) e Olivia
Williams (Camilla Parker Bowles). Bertie Carvel interpreta Tony
Blair, mentre Salim Daw è Mohamed Al Fayed e Khalid Abdalla è Dodi
Al Fayed. Luther Ford è il principe Harry, mentre Rufus Kampa e
Fflyn Edwards interpretano rispettivamente William e Harry nei
primi episodi.
La
pluripremiata serie NetflixThe
Crown offrirà agli spettatori uno sguardo sulla
relazione tra Diana, la principessa del Galles e l’erede dei grandi
magazzini egiziani Dodi Al-Fayed, che si è conclusa con la loro
tragica morte.
Variety rivela che il protagonista di Il cacciatore di
aquiloni, Khalid Abdalla, è stato scelto per il ruolo di Dodi, e
che reciterà al fianco di Elizabeth Debicki
nell’attesissima quinta stagione dello show. Salim
Daw è stato scelto per interpretare il padre di Dodi, il
miliardario ed ex proprietario di Harrods Mohamed Al-Fayed. Sebbene
i produttori non stiano rivelando alcuna trama, il casting
suggerisce che gli spettatori potranno dare uno sguardo agli ultimi
mesi della vita di Diana.
La principessa ha avuto una
relazione sentimentale con Dodi, un produttore cinematografico
considerato una specie di playboy, nell’estate del 1997. La loro
breve unione ha causato una frenesia “gossippara” che si è conclusa
solo quando entrambi sono morti in un tragico incidente
automobilistico a Parigi, pochi mesi dopo, proprio per sfuggire ai
flash dei paparazzi.
Nella quinta
stagione di The
Crown Imelda Staunton entra nel ruolo della regina
Elisabetta II. L’attrice britannica raccoglierà l’eredita lasciata
da Claire Foy o
Olivia Colman. La quinta stagione è prevista per il
2022. Nel cast ci saranno anche Jonathan Pryce nei panni del
Principe Filippo, Lesley Manville in quelli della principessa
Margaret e Jonny Lee Miller come John Major.
A pochi giorni dall’uscita del
trailer della quarta stagione, Variety annuncia che
Netflix ha scelto l’attore che interpreterà il
Principe Carlo nelle stagioni 5 e 6 di The
Crown. Toccherà a Dominic West
tener testa a Elizabeth Debicki, che è già stata
annunciata come futura interprete di Diana.
L’attore, molto amato per la sua
serie The Affair, avrà il difficilissimo compito
di mantenere alto il livello di interpretazione del primogenito di
Elisabetta, raccogliendo il testimone dell’ottimo Josh
O’Connor, già ammirato nella terza stagione e che
tornerà in questa numero 4 accanto a Emma
Corrin, che interpreta la giovane Diana.
The Crown 4: la trama
Ispirato dalla pluripremiata opera
teatrale The Audience, The
Crown racconta la storia del regno decennale
della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e
pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie
d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno
plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda
semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un
mondo in disordine e l’alba di una nuova era.
Sul finire degli anni Settanta, la
regina Elisabetta (Olivia
Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la
linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il
principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è
ancora scapolo. Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto
delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher
(Gillian
Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di
primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano
quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland,
creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia
d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma
Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo
britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più
divisa.
La quarta stagione della serie
scritta da Peter Morgan vede la partecipazione di
Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa
Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di
Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe
Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald
Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion
Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è
Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del
Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe
Edoardo e Charles Dance quelli di Lord
Mountbatten.
TheCrown
4, serie originale Netflix di successo mondiale, sarà
disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da
domenica 15 novembre 2020.