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The Falcon and the Winter Soldier: anticipato il debutto su Disney+

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I Marvel Studios avevano dichiarato che The Falcon and the Winter Soldier avrebbe debuttato su Disney+ il prossimo autunno: come già accaduto con WandaVision, che è stato anticipato a quest’anno, anche per la serie con Sebastian Stan e Anthony Mackie potrebbe esserci stato un cambio di programma.

Come apprendiamo da Deadline, lo show – che porterà avanti le storie di Bucky Barnes e Sam Wilson – arriverà su Disney+ il prossimo agosto. Ciò significa che Wanda/Vision (che dovrebbe contenere al suo interno alcuni elementi horror ed un’ambientazione in perfetto stile Halloween) potrebbe debuttare tra il mese di ottobre e quello di novembre.

Quasi certamente The Falcon and The Winter Soldier affronterà le conseguenze di Avengers: Endgame, con l’arrivo di un nuovo Captain America (ruolo che dovrebbe inizialmente essere ricoperto dal personaggio di John F. Walker, e solo in segutio da Sam Wilson). Secondo alcune indiscrezioni, la serie introdurrà ufficialmente i Thunderbolts – il gruppo di supereroi creati da Kurt Busiek – nel MCU.

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Vi ricordiamo che nel cast è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo.

Per quanto concerne la serie, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Fonte: ComicBookMovie

The Falcon and the Winter Soldier: Anthony Mackie indossa una nuova tuta [Foto]

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Continuano ad arrivare foto dal set di The Falcon and The Winter Soldier, l’annunciata nuova serie tv targata Marvel Studios. Ebbene dopo avervi mostrato l’attrice Emily VanCamp impegnata in alcune scene, oggi arriva un nuovo scatto di Anthony Mackie con quella che potrebbe essere la nuova tuta di The Falcon:

In un nuovo post su Instagram, Sebastian Stan ha condiviso un’immagine del dietro le quinte della produzione di The Falcon and the Winter Soldier. La didascalia dell’immagine sembra suggerire che sia stata scattata nel novembre 2019 e raffigura Sebastian Stan e Anthony Mackie in costume.

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The Falcon And The Winter Soldier, la serie tv

The Falcon and The Winter Soldier è la serie di prossima uscita nel quale Anthony Mackie e Sebastian Stan  riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

The Falcon and The Winter Soldier: Anthony Mackie amareggiato per la mancata seconda stagione

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La serie The Falcon and The Winter Soldier si muove a partire dagli eventi di Avengers: Endgame, rivelando che Sam Wilson aveva deciso di non accettare l’offerta di Steve Rogers di brandire lo scudo come nuovo Capitan America. Alla fine, tuttavia, Sam si è reso conto di dover assumere il comando e lo ha fatto nel finale. Per quanto riguarda Bucky Barnes, è stato finalmente in grado di lasciarsi alle spalle il suo passato come Soldato d’Inverno e di andare avanti come eroe a sé stante. La storia di quest’ultimo continuerà in Thunderbolts, mentre l’ex Falcon sarà protagonista di Captain America: Brave New World. Tuttavia, in un’intervista a Radio Times, Anthony Mackie ha ammesso di essere dispiaciuto per l’addio alla serie Disney+.

Falcon and The Winter Soldier, mi sono davvero divertito a fare quella serie“, ha dichiarato al sito. “In realtà ero entusiasta di fare una seconda stagione, solo perché io e Sebastian [Stan] possiamo essere pagati per uscire insieme. Perché siamo io, lui e Daniel Brühl. È una specie di tempesta perfetta di felicità“. “Quando hanno deciso di tornare al cinema, è quello che è, ma non ho più i miei amici, quindi questo smorza un po’ le cose“, dice Mackie a proposito del ritorno di Captain America nelle sale. “Tutto quello che posso fare per stare con Daniel, un Daniel Brühl che balla, mi rende molto felice“. Ad ogni modo, non resta ora che scoprire cosa attende il Captain America di Mackie in Captain America: Brave New World.

Anthony Mackie da The Falcon and The Winter Soldier a Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

The Falcon and the Winter Soldier: 10 teorie in attesa del debutto della serie

Un’altra serie collegata al MCU sta per fare il suo debutto: stiamo parlando di The Falcon and the Winter Soldier, che porterà avanti la storia dei personaggi del titolo e mostrerà cosa è diventato il mondo dopo che gli eventi di Avengers: Endgame hanno cambiato lo stato del franchise. Naturalmente, i fan hanno avuto tempo a disposizione sufficiente per ipotizzare le varie trame che lo show potrebbe affrontare. Screen Rant ha raccolto 10 teorie su The Falcon and the Winter Soldier, in attesa di scoprire quali si riveleranno fondate:

Teschio Rosso è stato liberato da Vormir ed è tornato sulla Terra

Secondo questa teoria, i loschi obiettivi di Teschio Rosso non sarebbero cambiati da Captain America: Il primo vendicatore (anche se molti considerano quella trama ormai abbandonata). La teoria sostiene che, dopo il suo ritorno da Vormir, ci sia proprio Teschio Rosso dietro gli eventi della serie tv.

In realtà si tratterebbe di un enorme passo indietro per il MCU, poiché riportare Teschio Rosso nella serie significa dare a Falcon e al Soldato d’Inverno un cattivo riciclato e non qualcuno di nuovo che possa davvero sfidarli. Per non parlare del fatto che Vormir non è mai stato collegato a questi due personaggi…

John Walker sarà il cattivo

Ci sono molte cose che i fan sanno già della serie: una di queste è la presenza di John Walker, meglio conosciuto come US Agent, che funge da sostituto di Captain America. Questa teoria considera la possibilità che Walker sia effettivamente un cattivo e che brami lo scudo di Cap.

È una teoria valida poiché a Walker potrebbe non piacere il fatto che Steve abbia scelto Sam come nuovo Captain America. È qualche che avrebbe invece voluto per se stesso. Una versione malvagia di Walker, quindi, è un ottimo modo per sviluppare il personaggio. 

Falcon e il Soldato d’Inverno sono in realtà gli scagnozzi di Zemo

Per quanto riguarda le teorie inverosimili, questa potrebbe davvero essere al di là di ogni logica comprensione. Secondo questa teoria, Zemo è in realtà una sorta di bravo ragazzo che vuole abbattere gli Spezzabandiera e che ha impiegato Falcon e il Soldato d’Inverno in qualità di suoi scagnozzi.

Considerando la caratterizzazione di Zemo nei fumetti, sembra praticamente impossibile che il personaggio possa rivelarsi come vero protagonista o che il Soldato d’Inverno consideri l’ipotesi di poter lavorare per lui, visto e considerato che lo stesso Zemo lo aveva incastrato in Captain America: Civil War

Il governo utilizzerà Zemo per fare propaganda

L’ultima volta che i fan hanno visto Zemo, il Barone si trovava sotto la custodia del governo: è possibile, quindi, che stia lavorando per loro. Questa teoria sostiene che il governo utilizzerà tutti i cattivi della serie come un modo per convalidare nuovamente gli accordi di Sokovia.

Ci sono ancora tante domande senza risposta sul MCU a cui la serie dovrà rispondere, e questa teoria potrebbe davvero rappresentare uno dei modi per confermare che il governo è, in realtà, ancora contrario ai supereroi. Inoltre, Zemo che lavora come una sorta di spauracchio è in linea con il suo personaggio, poiché gli permetterebbe di abbattere i supereroi che tanto disprezza.

Falcon non sarà un Captain America all’altezza

Le dinamiche tra i personaggi principali hanno aperto la strada a parecchi meme, ma sarebbe davvero terribile se si scoprisse che Falcon non sarebbe all’altezza di ricoprire il ruolo di Captain America. Questa teoria sostiene che Falcon continuerà a fare danni e che il Soldato d’Inverno dovrà sempre correre in suo aiuto.

Secondo questa teoria, Falcon continuerà a provare di essere un buon Captain America, ma non avrà alcun successo. A loro volta, i suoi frequenti errori trasformerebbero la tipica frase: “Non fare nulla di stupido” del Soldato d’Inverno in un vero e proprio slogan.

Sharon Carter prenderà il posto di Black Widow

La storia d’amore tra Sharon e Steve ha diviso molti fan del MCU, mentre altri hanno sempre pensato che il personaggio non fosse stati sviluppato a dovere. Questa teoria è un buon modo per sistemare ad eventuali errori, in quanto considera la possibilità che Sharon Carter assumerà il ruolo di Black Widow.

L’idea è che darà vita ad una sorta di connessione con Sam Wilson dopo che lui avrà accettato di essere il nuovo Captain America, con i due che hanno lo stesso tipo di partnership che condividevano Steve e Natasha.

Il Soldato d’Inverno sarà ancora una volta il cattivo

Secondo questa teoria, la serie tv sostanzialmente riciclerà la trama di Captain America: Civil War dimostrando che Zemo manipolerà ancora una volta la mente di Bucky Barnes.

Considerando le amicizie che ha stretto e il legame che ha instaurato con gli altri Vendicatori, non è possibile che la serie lo trasformi in un cattivo ora come ora. Sarebbe anche un passo indietro rispetto a quasi un decennio di sviluppo del personaggio, poiché trasformarlo in un cattivo ragazzo annullerebbe gli eventi di tutti i film a cui ha preso parte.

Sam e Bucky condivideranno il titolo di Captain America

L’idea che i personaggi principali diventino una squadra a pieno titolo piuttosto che un duo riluttante sarebbe un buon modo per chiudere la serie. Secondo questa teoria, Falcon e il Soldato d’Inverno uniranno le forze per diventare il Team Captain America.

I loro ruoli in Captain America: The Winter Soldier lo rendono probabilmente il miglior film della trilogia, e il cerchio tornerebbe al punto di partenza se questi due si rivelassero degni dello scudo nello stesso momento. La teoria considera la possibilità che gli eroi condividano il titolo di Captain America in questo modo.

Il Barone Mordo sta rubando i poteri dei supereroi

È difficile credere che personaggi di film di generi diversi si incontrino grazie alla serie. Tuttavia, secondo questa teoria, c’è una possibilità che il Barone Mordo (da Doctor Strange) possa fare un’apparizione. La logica qui è che Mordo non solo non vuole stregoni nel mondo, ma è anche contrario all’ idee dei supereroi in generale: apparirebbe, dunque, in The Falcon and the Winter Soldier per rubare i loro poteri.

Ancora una volta, le probabilità che ciò accada sembrano improbabili, soprattutto perché c’è troppo contrasto negli stili dei due franchise perché funzioni. Sembra anche illogico dal momento che Mordo non ha alcun collegamento con questi personaggi.

Rhodey farà ammenda con Sam e gli darà la spinta per diventare Captain America

È stato confermato che James Rhodes apparirà nella serie tv, il che è un ottimo modo per far interagire il personaggio con Falcon, dal momento che non si sono parlati dopo che Rhodes è rimasto paralizzato in Captain America: Civil War.

Questa teoria afferma che il suo ruolo sarebbe quello di chiudere proprio quest’arco narrativo. Rhodes apparirà per dire a Sam di perdonarsi per quello che è successo in Civil War, con il discorso di Rhodey che spingerà Sam ad abbracciare finalmente il ruolo di nuovo Captain America, rendendo finalmente valido il motivo per cui Steve gli ha consegnato lo scudo. È sicuramente un ottimo modo per chiudere una storia iniziata cinque anni fa.

The Falcon and the Winter Soldier: 10 rivelazioni dal trailer del Super Bowl

In occasione del SuperBowl, i Marvel Studios hanno diffuso online il nuovo trailer ufficiale di The Falcon and the Winter Soldier, la serie Marvel in arrivo su Disney+ il prossimo 19 marzo, sulla scia dell’incredibile successo di WandaVision, che ha fatto da apripista alla Fase 4 del MCU. Naturalmente, il nuovo trailer, oltre a contenere tutta una serie di sequenze inedite, è anche pieno di zeppo di alcune importanti rivelazioni. Screen Rant ha raccolto i 10 dettagli più importanti che sono contenuti all’interno della nuova anteprima:

Falcon e Il Soldato d’Inverno sottoposti al debriefing

Il trailer del Super Bowl di The Falcon and the Winter Soldier si apre con una scena che suggerisce che Sam e Bucky stanno lavorando per una sorta di agenzia di spionaggio e che stanno facendo rapporto per un debriefing. La scena è chiaramente ironica, dal momento che la donna che vi compare e che conduce l’interrogatorio – e che al momento non sappiamo chi sia – li tratta come se fossero una vecchia coppia sposata sempre pronta a litigare.

Per quanto possa essere divertente, però, la scena non contiene ulteriori informazioni utili: ad esempio, non si cono loghi nella stanza né tantomeno sull’abito della donna. Sembra che qualcuno stia cercando di convincere Sam e Bucky a lavorare insieme, dal momento che la prima domanda che la donna pone a Bucky è: “Perché Sam ti irrita?”

Un primo sguardo a Madripoor?

Diverse scene del nuovo trailer sembrano essere ambientate in una sorta di futuristica città asiatica, che potrebbe essere l’immaginaria nazione insulare di Madripoor. Diverse immagini dal set di The Falcon and the Winter Soldier hanno mostrato chiaramente la bandiera di Madripoor, suggerendo che ad un certo punto della storia i due Vendicatori si recheranno nella famigerata location dell’universo degli X-Men.

Madripoor è un’isola tropicale dominata da un’unica città divisa in due fazioni: Hightown e Lowtown. Entrambe le fazioni sono ugualmente corrotte, anche se Hightown funge da “paradiso fiscale” utilizzato da organizzazioni criminali e terroristiche. La maggior parte dell’azione che vediamo nel trailer sembra essere ambientata a Hightown. Di sicuro, è emozionante vedere la Marvel integrare le ex proprietà della Fox nel MCU in maniera così repentina. Sarà interessante vedere se nello show ci saranno riferimenti ad alcuni dei residenti di Hightown, molti dei quali sono legati a Wolverine…

La maschera del Barone Zemo dai fumetti

Daniel Bruhl tornerà nei panni del Barone Zemo, uno dei più celebri nemici di Captain America che ha fatto il suo debutto sul grande schermo in Captain America: Civil War. Alcuni fan dei fumetti sono rimasti delusi dal ritratto di Zemo nel film di Anthony e Joe Russo, dal momento che la versione cinematografica presenta numerose differenze rispetto alla controparte fumettistica.

Tuttavia, pare che quel film sia stato solo l’inizio della storia di Zemo nel MCU, e nel trailer di The Falcon and the Winter Soldier in occasione del Super Bowl, i fan hanno finalmente visto per la prima volta l’iconica maschera del personaggio che appare nei fumetti. La Marvel ha sempre sfruttato la maschera come parte integrante del materiale promozionale della serie… era solo una questione di tempo prima che facesse capolino anche in uno dei trailer ufficiali.

La missione del Barone Zemo è incompiuta

Ci sono state tantissime speculazioni sul ruolo di Zemo in The Falcon and the Winter Soldier, con alcuni suggerimenti che indicano che, alla fine, il villain potrebbe davvero ritrovarsi a lavorare con Sam e Bucky. Tuttavia, il trailer del Super Bowl ha confermato che Zemo è ancora il cattivo della storia, dal momento che intende finire la sua missione e liberare il mondo dai supereroi.

Nel MCU, la famiglia del Barone Zemo è morta a causa delle azioni dei Vendicatori in Avengers: Age of Ultron, con lo stesso che incolpa i supereroi della tragedia. Mentre il mondo è in lutto per la caduta degli eroi dopo gli eventi di Avengers: Endgame, sembra proprio che Zemo abbia intenzione di approfittare del caos scatenato dal Blip per continuare a provocare morte e distruzione. In una scena del trailer lo vediamo al Sokovian Memorial, intendo probabilmente a riflettere sulla sua prossima mossa…

Il gruppo terroristico di Spezzabandiera

Il Barone Zemo non è l’unico cattivo che vedremo in The Falcon and the Winter Soldier. Il trailer del Super Bowl, infatti, mostra anche un gruppo di terroristi che indossano delle maschere misteriose. Il merchandising ufficiale della serie ha confermato che si tratta del logo di Spezzabandiera, un terrorista contrario al nazionalismo che nel corso della sua storia nei fumetti ha lanciato una serie di attacchi a quello che lui stesso ha definito “i simboli del separatismo mondiale”.

Ciò significa che odia tutto ciò che Captain America rappresenta. Pare che lo Spezzabandiera del MCU non sarà un uomo, ma bensì una donna, una combattente abbastanza formidabile da dare al Soldato d’Inverno parecchio filo da torcere…

Sam Wilson e lo scudo di Captain America

Avengers: Endgame si è concluso con Steve Rogers che ha scelto Sam Wilson come suo erede e, quindi, come nuovo Captain America. Sfortunatamente, pare che il governo degli Stati Uniti abbia altre idee in mente. Pare, infatti, che Sam avrà non poche difficoltà a sostenere con forza il motivo per cui dovrebbe essere lui il successore di Steve Rogers.

La sezione “In Memoriam” di Spider-Man: Far From Home suggerisce che i Vendicatori, pur di non rivelare al mondo che hanno capito come viaggiare nel tempo, sostengono che Captain America sia morto combattendo Thanos. E così, piuttosto che onorare il desiderio di Rogers, il governo degli Stati Uniti è pronto a nominare il proprio Captain America, ossia US Agent. Una scena nel trailer del Super Bowl di The Falcon and the Winter Soldier ci mostra Sam Wilson in abiti militare che fissa lo scudo con un senso di profonda tristezza. È probabile che gli sia appena stato detto di rinunciarvi…

Sharon Carter affronta Sam e Bucky

The Falcon and the Winter Soldier vedrà anche il ritorno della Sharon Carter di Emily VanCamp, nipote del grande amore di Cap, Peggy Carter. Il merchandising ufficiale della serie ha confermato che Sharon è in fuga per aver infranto gli accordi di Sokovia in Captain America: Civil War, quando ha rubato lo scudo di Cap e le ali di Falcon armare i fuggitivi Avengers.

Se Sharon non è morta in seguito allo Snap di Thanos, è probabile che sia stata lei stessa una fuggitiva per sette lunghi anni. Il personaggio di Sharon, nel MCU, non è mai stato realmente approfondimento, dal momento che è stato sempre impiegato come semplice interesse amoroso di Steve Rogers e nulla più (cosa decisamente inquietante, dal momento che l’eroe, in realtà, era sempre stato innamorato di sua zia!). Tuttavia, il trailer del Super Bowl conferma che Sharon sarà una forza da non sottovalutare nella serie: proprio un’eccellente sequenze d’azione, infatti, mostra le sue incredibili abilità di combattimento. Sharon è chiaramente uno dei migliori membri dello SHIELD: ciò potrebbe spiegare come sia riuscita a sfuggire ai suoi inseguitori per così tanto tempo…

Le ali di Falcon sono uno scudo

Sam Wilson potrebbe aver rinunciato allo scudo di Steve Rogers, ma questo non significa che sia indifeso: come visto in Captain America: Civil War, è anche in grado di usare le proprie ali come scudo antiproiettile. Il trailer del Suiper Bwol mostra quanto sia abile Falcon con le sue ali, mentre passa senza alcuno sforzo da eccezionali acrobazie con propulsione alare al difendersi in pochissimi istanti.

Sam lancia lo scudo

Uno delle scene più emozionanti del trailer del Super Bowl mostra Falcon che lancia lo scudo di Captain America. Questa è, in realtà, la prima volta che vediamo Sam in azione con lo scudo, dal momento che fino ad ora lo avevo visto soltanto allenarsi con esso… o magari contemplarlo perché sul punto di rinunciarvi.

Nei fumetti, US Agent si rivela un Captain Amercia particolarmente indegno, un vero e proprio ladro: supponendo che alla fine lo stesso accadrà anche nel MCU, ciò potrebbe avvenire verso il finale dello show, con Sam che afferra lo scudo la cui eredità è stata macchiata e lo rivendica come suo.

Il debriefing diventa una gara avvincente

Il trailer del Super Bowl di The Falcon and the Winter Soldier utilizza il debriefing sia per la fine che per la fine del filmato, terminando con tipico umorismo della Marvel. Ora, la dinamica tra Sam Wilson e Bucky Barnes sembra decisamente più profonda rispetto a quella che può instaurarsi tra due bambini che si rifiutano di andare d’accordo.

Alla fine, i due sembrano come bloccati in una gara di sguardi, dove nessuno dei due è pronto a cedere. È del tutto possibile che i due stiano deliberatamente agendo per confondere la donna che li sta interrogando: se fosse davvero così, il trucco sta funzionando alla perfezione!

The Falcon and the Winter Soldier: 10 differenze tra la serie e i fumetti

Ovviamente, anche The Falcon and the Winter Soldier prende spunto dalla ricca eredità dei fumetti Marvel, più o meno allo stesso modo in cui WandaVision ha preso ispirazione da storie come “House of M”. Molti degli elementi della serie con protagonisti Anthony Mackie e Sebastian Stan affondano le loro radici nei fumetti di Captain America degli anni ’80 (in gran parte quelli scritti da Mark Gruenwald). Tuttavia, come portato alla luce da Screen Rant, anche il nuovo show disponibile su Disney+ differisce dal materiale originale in molti modi:

Sam non rifiuta lo scudo

Gli eventi di The Falcon and the Winter Soldier prendono il via da una decisione alquanto sorprendente. Sam Wilson decide di non raccogliere l’eredità di Captain America e di non assecondare, quindi, il volere di Steve Rogers (come mostrato alla fine di Endgame). Ciò ha delle conseguenze importanti, poiché subito dopo il governo degli Stati Uniti presenta al mondo intero John Walker come nuovo Cap.

Nei fumetti, Sam non ha mai esitato, diventando Captain America nel 2014, dopo che Steve Rogers perse il suo Siero del supersoldato ed invecchiò. Nonostante le critiche ricevute e le pressioni per dimettersi, Sam ha continuato a mantenere il ruolo, sostenuto pubblicamente da Rogers in qualsiasi circostanza.

Redwing

Un’altra grande differenza è presente nel MCU ormai da parecchio tempo. Nei fumetti, Redwing è in realtà un uccello, il fidato aiutante di Sam nelle sue numerose avventure. Nel MCU, invece, Redwing è un drone.

Il drone fa in realtà parte della strumentazione di volo di Sam: è in grado di staccarsi da essa e di funzionare come drone di sorveglianza o come piattaforma di armi offensive capace  nbdi sparare missili e proiettili. Come visto nel primo episodio della serie, Redwing ora può anche sparare proiettili laser.

I Flag-Smashers

I principali antagonisti di The Falcon and the Winter Soldier, almeno fino ad ora, sono un gruppo internazionale noto come Flag-Smashers. Nei fumetti, si trattava in realtà di un solo personaggio, Flash-Smasher appunto, super cattivo che sposò una filosofia antinazionalista.

Karl Morgenthau – questo il suo alter-ego – ha commesso numerosi atti di terrorismo nel corso della sua storia, lavorando per conto di un’organizzazione criminale internazionale nota come ULTIMATUM. Nel MCU, il personaggio di Karl è divenrtato Karli Morgenthau (interpretato da Erin Kellyman) e il gruppo ULTIMATUM sembra corrispondere agli stessi Flag-Smashers. 

John Walker, Super-Patriota

I fan del MCU sono stati introdotti a John Walker in maniera decisamente più empatica rispetto a quanto è stato fatto nei fumetti. La versione MCU del personaggio è un veterano che è stato un eroe del football ai tempi del liceo; sostanzialmente, un uomo perbene che cerca solo di fare la cosa giusta.

La versione originale di Walker, invece, era molto più cattiva. È apparso per la prima volta ai raduni, celandosi dietro l’identità di Super-Patriota, criticando pubblicazione la direzione dell’America e lo stesso Captain America. Successivamente venne rivelato che faceva tutto parte di un piano. Quando Rogers lascia il ruolo di Cap poco tempo dopo, l’organizzazione governativa che lo sovrintende mette Walker al suo posto. Alla fine, Walker sarebbe diventato U.S. Agent.

Niente Bucs

Quando Walker appare per la prima volta sotto l’identità di Super-Patriota, viene attaccato dai Bold Urban Commando, conosciuti anche come BUCs. Si scopre che erano dei finti sostenitori di Cap e che in realtà stavano lavorando con Walker per generare polemiche. Questi “Buckies” non sono ancora apparsi nel MCU, ma non sembra che appariranno.

Nei fumetti, il team includeva Lemar Hoskins, che diventerà per un breve periodo Bucky nei fumetti in cui Walker assume l’identità di Captain America. Cambiò rapidamente il suo nome in Battlestar, lo stesso nome che ha la sua controparte nel MCU (il secondo episodio di The Falcon and the Winter Soldier ha introdotto ufficialmente Lemar Hoskins/Battlestar, interpretato da Clé Bennett).

Isiah Bradley e Bucky non si sono mai incontrati

Uno dei grandi riferimenti ai fumetti nel secondo episodio si collega al Captain America di Isaiah Bradley. Bradley è stata una delle versioni più importanti di Cap nella miniserie del 2003 dal titolo: “Truth: Red, White, and Black”.

Nel MCU viene stabilito che Bucky e Isaiah si siano incrociati nella guerra di Corea. Nei fumetti, però, i due non si sono mai incontrati. Il debutto di Bradley nei fumetti avvenne prima della storica retcon che stabilì che Bucky Barnes fosse sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale ed era diventato il Soldato d’Inverno.

Sam viene da Harlem

Nel primo episodio di The Falcon and the Winter Soldier, i fan scoprono che Sam è originario della Louisana e che la sua famiglia possiede una barca da pesca. Nei fumetti, il suo background è totalmente diverso. Sam, infatti, è nato e crsciuto ad Harlem (il quartiere di Manhattan nella città di New York), e suo padre era un ministro.

Non aveva alcun legame palese con Louisana, a differenza di Monica Rambeau, che era originaria di lì anche nei fumetti. Sam ha incontrato Steve Rogers su un’isola tropicale, dove ha scoperto che un gruppo clandestino di cattivi viveva e lavorava in esilio. 

Il Power Broker

Nel secondo episodio della serie, viene rivelato che qualcuno noto come Power Broker è alla ricerca dei Flag-Smashers. I fan non sanno ancora molto su questo personaggio, ma differisce almeno in un aspetto importante dalla sua versione a fumetti: è il Power Broker ad aver dato a John Walker le sue abilità potenziate.

Il Power Broken gestiva Corporation, che offriva poteri sovrumani a pagamento. Molti hanno approfittato di questi servizi illeciti, tra cui lo stesso John Walker, che inizialmente ha ottenuto i suoi poteri con lo scopo di entrare a far parte della Unlimited Class Wrestling Federation, che ammetteva solo superumani.

Sam non ha poteri

Un altro grande cambiamento per Sam Wilson rispetto ai fumetti è la mancanza di superpoteri. Inizialmente non li aveva, ma col tempo i fumetti hanno stabilito che aveva comunque un legame telepatico con Redwing: in seguito, ciò si sarebbe trasformato in una vera e propria connessione empatica con tutti gli uccelli.

Tale collegamento gli consente di interagire con gli uccelli, trasformandoli in una sorta di rete di satelliti spia o addirittura in un esercito. Sam non ha alcun potere nel MCU, anche se ciò potrebbe plausibilmente cambiare con la presenza di maggiore siero del Super-Soldato.

Bucky non è stato Capitan America

Nel MCU, Bucky Barnes non nutre l’ambizione di diventare Captain America ed è sconvolto che Sam abbia rifiutato l’eredità. Nei fumetti, Bucky è invece diventato Cap quando Steve Rogers sembrava essere morto. A ciò si sono susseguiti gli eventi del grandissimo crossover “Civil War”, che si è concluso con l’assassinio di Steve Rogers.

Nel MCU, le circostanze che coinvolgono Bucky, Rogers e Sam Wilson sono sostanzialmente diverse, precludendo così ogni opportunità all’ex Soldato d’Inverno di prendere lo scudo per sé. 

The Falcon and the Winter Soldier: 10 cose da sapere sulle Dora Milaje

Il quinto episodio di The Falcon and the Winter Soldier contiene alcune incredibili scene con protagoniste le Dora Milaje, che hanno fatto il loro debutto ufficiale sul grande schermo in Black Panther (nonostante Ayo fosse già apparsa in Captain America: Civil War). I fan del MCU stanno ancora imparando a conoscere questo meraviglioso gruppo di intrepide guerriere wakandiane, mentre gli appassionati lettori dei fumetti sanno già molto sul loro conto. Screen Rant ha raccolto 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono a proposito delle Dora Milaje:

Il programma Dora Milaje

Secondo quanto rivelato in “Black Panther Vol. 3 #1”, il programma Dora Milaje è stato istituito a Wakanda per reclutare donne guerriere superiori che avrebbero agito in qualità di guardie del corpo di Black Panther e del Re. Ogni tribù ha proposto un membro da schierare nel gruppo, al fine di garantire la pace e far sentire tutti rappresentati.

Storicamente, le Dora Milaje erano anche viste come le potenziali spose di Black Panther, qualora avesse scelto una di loro da sposare. Alla fine, T’Challa non ha spostato questa tradizione nei fumetti, e ha considerato le Dora Milaje più come delle figlie che come delle moglie.

Il dialetto

Nel MCU, la lingua ufficiale parlata a Wakanda è la Xhosa. La lingua risale ad un insieme di tribù che vivevano nella Provincia del Capo Orientale, in Sud Africa. Nei fumetti, i wakandiani parlano la Xhosa, mentre le Dora Milaje parlano la Hausa.

La lingua risale al popolo Hausa, che costituisce il più grande gruppo etnico dell’Africa subsahariana. La lingua Hausa è anche la seconda lingua più parlata in Africa. Ancora più importante, nei fumetti le Dora Milaje parlano solo tra loro o con il Re. Nel MCU, invece, abbiamo già visto Ayo parlare sia con Natasha Romanoff che con Bucky Barnes. 

L’interruzione del programma Dora Milaje

Dopo che nei fumetti T’Challa si innamorò follemente della musicista jazz americana Monica Lynne, in qualche modo sentì che il programma Dora Milaje non era più necessario, quindi decise di sciogliere il gruppo. T’Challa e Monica iniziarono una relazione dopo che lui la salvò da un violento gruppo di suprematisti bianchi noto come “The Sons of the Serpent”.

T’Challa e Monica si sono fidanzati, ma in seguito ha annullato il loro fidanzamento senza fornire alcuna una spiegazione. In “Black Panther 1998 #1”, T’Challa ha rimesso insieme il programma, invitando tutte le tribù a mandare rappresentanti. Una Monica con il cuore ormai spezzato avrebbe poi collaborato con Killmonger per cercare di sconfiggere T’Challa. 

La storyline LGBTQ+ di Ayo

Ayo è senza dubbio la più grande star di Wakanda in questo momento, grazie alle sue impressionanti apparizioni in The Falcon And The Winter Soldier. Nei fumetti, è stata sentimentalmente coinvolta con una collega delle Dora Milaje, ossia Aneka, personaggio che non è stato ancora introdotto nel MCU.

In “Black Panther #1”, Ayo ha liberato Aneka dalla prigionia: la guerriera stava per essere condannata a morte per l’omicidio di un capo che governava con il pugno di ferro! Quando Aneka venne finalmente liberata, le due giurarono di non fare più parte delle Dora Milaje. Divennero così note come “Midnight Angels” e iniziarono a combattere per liberare i cittadini oppressi.

Le Dora Milaje sono state potenziate?

Considernado quanto sono abili come combattenti, è comprensibile presumere che le Dora Milaje abbiano alcuni poteri speciali, esattamente come Black Panther. Tuttavia, non è così. Black Panther ha ottenuto poteri e abilità speciali grazie all’erba a forma di cuore (pensata solo per gli aspiranti al titolo di Re). Inoltre, è stato benedetto dalla dea Bast.

Le Dora Milaje si affidano semplicemente all’addestramento e alle armi avanzate, come la loro armatura e la lancia in vibranio. L’unico membro delle Dora Milaje che è stato potenziato nei fumetti è stato Nakia. Sebbene fosse vicina a T’Challa in Black Panther, si è trasformata in un cattivo nei fumetti dopo che lui l’ha rifiutata. Si è poi unita a Killmonger che l’ha resa una guerriera geneticamente potenziata di nome Malice.

Il look

Sebbene in seguito siano state disegnate per apparire con lo stesso look che hanno nel MCU, le Dora Milaje avevano in origine un aspetto molto diverso quando sono apparse per la prima volta in “Black Panther Vol. 3 #1”.

Invece dei tradizionali costumi da guerriere, le Dora Milaje indossava abiti rossi e tacchi a spillo. Avevano anche i capelli lunghi, in contrasto con l’aspetto calvo per cui sono diventate note negli ultimi tempi. All’epoca, Okoye e Nakia facevano già parte della squadra.

Una volta hanno denunciato T’Challa

Il MCU ritrae le Dora Milaje come delle guerriere molto fedele al loro Re, ma nei fumetti la lealtà è durata molto poco. Durante gli ultimi momenti della battaglia con Thanos che lasciò Wakanda in gravi condizioni, le Dora Milaje percepirono che T’Challa non era più in grado di difendere il proprio territorio.

Hanno così infranto il loro patto di lealtà, rompendo le lance e accettando di essere guidate dalla regina Shuri. Ci volle un po’ di tempo prima che le cose tornassero alla normalità e, quindi, a servire T’Challa. Tali eventi sono raccontati in “New Avengers Vol. 3 #12”.

Un altro grande combattimento al di fuori di Wakanda

L’imboscata a Sam Wilson, Bucky Barnes, Zemo e John Walker ha segnato la prima volta che, nel MCU, le Dora Milaje hanno combattuto in territorio straniero. Ayo ha spiegato che le guerriere hanno una giurisdizione ovunque si trovino (cosa che viene confermato anche dai fumetti).

Nei fumetti, una volta hanno addirittura preso il controllo di New York per eliminare una potenziale minaccia. L’incidente è avvenuto in “Amazing Spider-Man: Wakanda Forever #1”, quando una misteriosa nuvola ha iniziato ad assorbire le persone. Dopo aver fallito nel tentativo di fermare la nuvola, Spider-Man si rassegnò alla sconfitta, ma le Dora Milaje decisero di andare in suo soccorso. Apparentemente, gli attacchi erano stati causati nientemeno che dalla malvagia Malice, ossia Nakia. 

L’armatura da Midnight Angels

Nei fumetti, le Dora Milaje indossano occasionalmente l’armatura da Midnight Angels, un costume dotato di ali molto simili a quelle di Falcon. Il costume non solo permette loro di volare, ma è anche in grado di deviare i proiettili. È inoltre dotato di una maschera, rendendo difficile l’identificazione di chi lo indossa.

Quando Aneka e Ayo rubano l’armatura da Midnight Angels, quest’ultima era ancora in fase di prototipo all’interno dei laboratori di Wakanda. Entrambe hanno indossato il costume quando hanno deciso di liberare le donne dall’oppressione. Successivamente, il costume è stato reso obbligatorio per tutte le Dora Milaje.

Un’altra americana di origini wakandiane

Killmonger è un americano di origini wakandiane, ma non è l’unico. Nei fumetti, c’è anche Chanté Giovanni Brown, conosciuta anche come Queen Divine Justice, che divenne anche un membro delle Dora Milaje. Il padre di Chanté era il capo di una delle cinque tribù di Wakanda conosciute come tribù Jabari. Inoltre, Chanté è anche la cugina di M’Baku.

I genitori di Chanté sono fuggiti negli Stati Uniti durante una guerra tribale. Non ha mai saputo nulla della sua eredità fino a quando T’Challa non le si è avvicinato per reclutarla nelle Dora Milaje. Il motivo principale per cui T’Challa recluta Chanté è perché temeva che Malice potesse bersagliarla, poiché era troppo esposta in America.

The Falcon and the Winter Soldier: 10 cose da sapere sulla Contessa de Fontaine

Nel quinto episodio di The Falcon and the Winter Soldier, dal titolo “Verità”, ha fatto la sua comparsa, a sorpresa, il personaggio della contessa Valentina Allegra de Fontaine, interpretata da Julia Louis-Dreyfus. Il personaggio ha una ricca storia nei fumetti Marvel che potrebbe contenere numerosi indizi circa il suo futuro nel MCU. Ecco 10 cose che bisogna sapere su questo misterioso personaggio che ha già dimostrato di nutrire un particolare interesse nei confronti di John Walker:

Un membro dello SHIELD

La Contessa ha debuttato in “Strange Tales #159” dell’agosto 1967 come parte della leggendaria serie dell’iconico autore e artista di fumetti Jim Steranko su Nick Fury.

La Contessa era una donna italiana entrata a far parte dello SHIELD come agente segreto dopo la misteriosa morte dei suoi genitori. All’epoca non lo sapeva, ma entrambi erano in realtà membri dell’organizzazione segreta Leviathan e stavano lavorando contro le forze del comunismo in Europa. Divenne maestra di spionaggio e scalò i ranghi dello SHIELD abbastanza velocemente.

Un’esperta combattente

La Contessa accelerò il suo programma di addestramento all’interno dello SHIELD e divenne un’esperta nel combattimento corpo a corpo. Diventò anche molto abile nell’uso di una vasta gamma di armi. Ebbe modo di sfoggiare la sua abilità nel combattimento già la prima volta che incontrò Nick Fury, che allora era già un agente dell’organizzazione e che in futuro sarebbe diventato una figura molto importante nella sua vita.

Mentre terminava il suo programma di addestramento, Fury la sfidò ad un incontro per mettere alla prova le sue abilità. Valentina impressionò Nick e tutti gli altri lanciandolo dall’altra parte della stanza.

La storia d’amore con Nick Fury

La storia d’amore tra Valentina e Nick Fury è la relazione chiave dell’iconica serie di Steranko, che è iniziata come parte della serie “Strange Tales”, per passare poi alla serie solista “Nick Fury, Agent Of S.H.I.E.L.D.” del 1966.

Sebbene Valentina abbia esordito come una specie di Bond Girl nella serie, è stato stabilito in breve tempo che fosse uguale a Fury. I due furono compagni di lunga data dopo la fine della relazione di Fury con Laura Brown: la storia d’amore della coppia avrebbe lasciato un segno indelebile nella storia dei fumetti in America.

La controversia con il Comics Code Authority

Il #2 della serie “Nick Fury, Agent Of S.H.I.E.L.D.” è forse il volume più importante della run di Steranko per diverse ragioni. È un esempio della sua arte all’avanguardia, ma è anche una run molto, molto controversa. La storia originale disegnata da Steranko presenta una serie di pannelli sessualmente allusivi per l’epoca. All’epoca, il Comics Code Authority si è opposto e ha costretto la Marvel a cambiarli.

La preoccupazione era dovuta ad un telefono rotante, che era stato staccato in modo che non arrivassero chiamate. La cosa suggeriva era che i due personaggio volessero un po’ di privacy: alla fine la Marvel cedette, sostituendo il pannello del telefono con un’immagine della pistola di Fury nella sua fondina.

Flirtare con Capitan America

La relazione di Valentina e Fury è stata molto importante nei fumetti, qualcosa che i fan adorerebbero vedere di sicuro nell’annunciata serie dedicata a Nick Fury e in arrivo prossimamente. Tuttavia, per quanto sia stata importante, non è stata una relazione perfetta.

Quando i due erano in conflitto, Valentina iniziò a flirtare con Captain America. I due iniziarono a stringere a tal punto che Fury e Steve Rogers (che era un membro dello SHIELD) arrivarono a litigare. Alla fine, le cose si sono sistemate quando Valentina e Fury sono tornati insieme.

Leader della Femme Force

Nonostante la sua storia, Valentina è un personaggio un po’ oscuro se relazionato a Captain America. Un altro oscuro gruppo di personaggi a cui è stata associata è la Femme Force. Questa élite formata da agenti dello SHIELD ha debuttato in “Captain America #144” del 1971.

Uno dei primi membri e leader del team è stato Agente 13, ossia Sharon Carter, personaggio che interpreta un ruolo importante in The Falcon and the Winter Soldier. La squadra non è rimasta unita a lungo, con la maggior parte delle loro avventure che hanno avuto luogo proprio negli anni ’70.

Il suo ruolo in Secret Invasion

Potrebbe essere che Valentina interpreti un ruolo di rilievo nella prossima annunciata serie del MCU, Secret Invasion, al pari di quanto fatto nel fumetto originale.

Si scopre che Valentina è uno dei tanti eroi e alleati che vengono impersonati dagli agenti Skrull nell’enorme evento crossover. Nick Fury lo ha capito e, alla fine, ha ucciso l’impostore di Valentina. La vera Contessa fu poi trovata viva, tenuta in ostaggio con altri eroi Marvel che erano stati scambiati dagli invasori Skrull.

Madame Hydra

Valentina avrebbe avuto contatti diretti con il male nel ruolo di Madame Hydra, la leader dell’intera organizzazione. Ma come tutte le sue altre operazioni segrete, alla fine era soltanto uno stratagemma. Si è infiltrata nella temibile organizzazione al solo scopo di acquisire un potente artefatto dal Silver Samurai, la guardia del corpo dell’agente dell’HYDRA Viper.

Viene rivelato che Valentina ha effettivamente ucciso l’originale Madame Hydra per prendere il suo posto. Il risultato delle sue azioni fu una guerra aperta tra l’HYDRA e Leviathan, che cercò di abbattere l’organizzazione dall’interno per molti anni.

Il gruppo OXE

L’universo alternativo “Ultimate Comics” della Marvel ha ispirato alcuni elementi del MCU, in particolare il casting di Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury. Potrebbe averlo fatto di nuovo con Valentina. Nell’universo impostata da “Terra-1610”, lo stesso che ha anche dato vita a Miles Morales come nuovo Spider-Man, Valentina non è un agente ma il capo di una società internazionale chiamata OXE Group.

Fa anche parte di un gruppo di multimilionari industriali chiamato Kratos Club, che cercano di usare i loro soldi e la loro influenza per plasmare il mondo nel modo che più ritengono opportuno. Questo potrebbe essere più il suo punto di vista nel MCU, data la brevissima scena in cui la vediamo con John Walker.

Nessun rapporto con John Walker

La breve interazione nell’episodio cinque tra Valentina e John Walker sembra aver suggerito che la Contessa potrebbe spingerlo a diventare il suo alter ego dei fumetti, ossia US Agent. Inoltre, nella post-credits, Walker sta costruendo il proprio scudo, qualcosa che fa anche nei fumetti.

Tuttavia, nei fumetti originali, Valentina e John Walker non hanno alcuna relazione. I due non sembrano essersi mai incontrati, almeno sulla carta, e le loro storie hanno camminato su percorsi molto divergenti negli ultimi decenni di storia dei fumetti Marvel.

The Falcon and the Winter Soldier: 10 cose da sapere su Sharon Carter

Quando Sharon Carter ha fatto il suo debutto nel MCU in Captain America: The Winter Soldier, alcuni fan pensavano che l’agente dello S.H.I.E.L.D. sarebbe stata soltanto l’interesse amoroso di Captain America. Tuttavia, la serie The Falcon and the Winter Soldier ha dimostrato che il suo ruolo nell’universo condiviso potrebbe essere assolutamente cruciale. In attesa di scoprire se è davvero Sharon a nascondersi dietro l’identità di Power Broker, ecco 10 cose che bisogna necessariamente sapere sul personaggio:

Il nome in codice

Lo SHIELD è un’organizzazione molto intrigante nei fumetti, perché impiega parecchi modi diversi per classificare gli agenti. Alcuni mantengono i loro nomi in codice dalle precedenti attività, come Occhio di Falco e Vedova Nera. Altri agenti, invece, ottengono classificazioni in base ai numeri.

Si tratta di agenti che, nel vecchio sistema dei fumetti, avevano un’autorizzazione di Livello 6 o comunque superiore. Sharon Carter è una di questi, designata come Agente 13 quando ha incarichi sotto copertura. Condivide tale designazione con sua zia Peggy Carter.

Quando ha debuttato nei fumetti?

Creata da Stan Lee e Jack Kirby, Sharon Carter ha fatto la sua prima apparizione in un fumetto nel 1966. È apparsa in una delle storie del numero di marzo di “Tales Of Suspense” dal titolo “30 Minutes To Live!”.

Nella sua prima apparizione, il suo nome non è stato rivelato: è stata indicata solo con il suo nome in codice, Agente 13. Lei e Captain America si sono incrociati quando era in missione, con l’eroe che ha notato una certa somiglianza con la sua precedente ragazza. Alla fine, è stato rivelato che Sharon era la sorella di Peggy Carter, anche se nei fumetti successivi la retcon ha stabilito che Sharon fosse la nipote di Peggy.

Con quale cattivo si è scontrata nella sua prima missione?

La prima missione di Sharon nei fumetti riguardava il recupero di un cilindro pieno di materiale esplosive da un agente che l’aveva sottratto all’Hydra. Sfortunatamente per lei, si è imbattuta in una serie di complicazioni quando un cattivo ha cercato di rubargliela.

Quel cattivo è anche apparso anche nella prima incursione del personaggio nel MCU: Batroc il Saltatore. I fan dei film lo ricorderanno come lo stesso cattivo che ha preso in ostaggio la Stella Lemuriana con il suo equipaggio in Captain America: The Winter Soldier. Ha anche fatto un’apparizione nel primo episodio di The Falcon and the Winter Soldier.

Di quale speciale team dello SHIELD è stata capo?

Nei fumetti, lo SHIELD ha diversi team molto specializzati. Alcuni sono impiegati per scopi scientifici; altri fanno lavori sotto copertura. Alcuni ruotano semplicemente attorno ad un tipo specifico di agente.

Nei fumetti, per un breve periodo, Sharon è stata il capo di uno di questi team specializzati. Si chiamava “Femme Force” perché era composta solo da agenti donne. Nei fumetti, non tutti i membri del team dello SHIELD sono stati rivelati nel corso del tempo, ma l’idea era di rafforzare l’uguaglianza tra agenti maschi e femmine.

Ha ucciso Captain America?

Una cosa che molti fan dei fumetti ricordano di Sharon Carter è che è stata responsabile della morte di Captain America. In realtà, non è del tutto vero, anche se i fan non lo sapevano quando si è svolta la trama.

Sharon è stata sottoposta al lavaggio del cervello e indotta a sparare a Captain America. È stato un evento tragico che l’ha lasciata con un senso di colpa incredibile. Alla fine, tuttavia, ha scoperto che la pistola che ha usato non era affatto una pistola: era un dispositivo complice dello spostamento del tempo. In realtà, ha mandato Capitan America indietro nel tempo, finendo per convincere gli scienziati Hank Pym e Reed Richards ad aiutarla a risolvere la situazione.

Doveva apparire in Agents of S.H.I.E.L.D.?

Il debutto nel MCU di Sharon Carter ha coinciso con il lancio degli ultimi episodi della prima stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. La caduta dello SHIELD sul grande schermo ha causato un effetto a catena per la serie e alcuni fan hanno pensato che i personaggi dei film Marvel appartenenti all’organizzazione  potessero apparire nella serie tv.

Mentre Nick Fury e Maria Hill hanno fatto diverse apparizioni nello show, Sharon Carter non l’ha mai fatto. Secondo l’attrice Emily Van Camp, tuttavia, ci sono state discussioni in merito alla possibilità. Sfortunatamente, all’epoca stava lavorando alla serie televisiva Revenge e non sarebbe stata disponibile per girare. 

Una delle sue ossessioni

I fan del MCU potrebbero non aver ancora avuto la possibilità di conoscere bene Sharon, ma con decenni di storia dei fumetti, ci sono molte informazioni interessanti che potrebbero non essere note. Una cosa che i fan potrebbero essere interessati a sapere su di lei è proprio ciò da cui è “ossessionata”.

Trovare il cheeseburger perfetto è stata una vera e propria missione di vita per Sharon, come rivelato nella serie “Captain America” del 2005, scritta da Ed Brubaker. È un bene che sia un’agente che viaggia in tutto il pianeta: ha molte più possibilità di provare tutti i diversi tipi di cheeseburger prodotti in tutte le diverse parti del mondo.

Suo nonno era un cattivo?

Sebbene Sharon sia la nipote di Peggy nei fumetti dell’era moderna, in realtà è la nipote del fratello di Peggy nel MCU. Tuttavia, a causa del fatto che la serie Agent Carter è stata cancellata dopo la seconda stagione, il pubblico del MCU non ha avuto modo di conoscere meglio Michael Carter.

Molto tempo dopo la cancellazione dello show, lo sceneggiatore e produttore Jose Molina ha rivelato che c’era un piano per coinvolgere Michael in “imbrogli degni di un supercriminale”. Quindi, ad un certo punto, il nonno di Sharon sarebbe stato un cattivo: se si fosse redento o meno, questo il pubblico potrebbe non scoprirlo mai…

È stata vittima dello Snap?

La metà del MCU è svanita quando Thanos ha schioccato le dita in Avengers: Infinity War. Tuttavia, non è stato mostrato sullo schermo il destino di tutti i personaggi dell’universo condiviso: Sharon, ad esempio, non era nel film, quindi i fan non sapevano se era stata vittima anche lei dello Snap.

Il suo destino non è stato rivelato fino a Avengers: Endgame. La sua immagine viene vista sullo schermo dopo che Carol Danvers ha parlato con Steve Rogers e Natasha Romanoff in merito proprio alle vittime della decimazione di Thanos. Sebbene sia l’immagine di Sam Wilson quella su cui l’inquadratura si concentrare, quella di Sharon viene mostrata proprio alla sua destra. Come Sam e Bucky Barnes, anche Sharon è scomparsa per cinque anni. 

Quante volte è stata direttore dello SHIELD?

Ci sono molti personaggi che sono stati nominati direttore dello SHIELD nei fumetti, ma solo pochi hanno diretto l’organizzazione per più mandati. Sharon è una di questi, avendo diretto per ben due volte l’organizzazione.

La prima volta che ha sostituito Nick Fury nel ruolo. In realtà aveva simulato la sua morte, quindi il suo tempo come direttore non è durato troppo a lungo. La seconda volta, è apparsa come direttore ad interim al seguito di Maria Hill, che si è trovata nei guai dopo che il suo esperimento per riabilitare i criminali attraverso un cubo cosmico non aveva funzionato. Anche in questo caso, Sharon non è stata direttore per molto tempo, ma le è stato affidato il compito di dirigere l’organizzazione in assenza di Hill o Fury. 

The Falcon and the Winter Soldier: 10 cose da sapere su Madripoor

Nel terzo episodio di The Falcon and the Winter Soldier è stata ufficialmente introdotta la nazione insulare di Madripoor. Questo paese immaginario ha una storia lunga e assai complessa nei fumetti Marvel, nonché una profonda connessione con un gruppo di personaggi che, fino ad ora, non potevano essere utilizzati nell’universo cinematografico condiviso: gli X-Men. Grazie all’accordo Disney/Fox, il MCU è finalmente libero di poter esplorare questa interessante località. Di seguito, 10 dettagli che forse dovreste conoscere sul Principato situato nel sud-est asiatico marittimo:

Il primo importante collegamento degli X-Men nel MCU

Il MCU prende spesso ispirazione dalla storia dei fumetti Marvel, come ha fatto WandaVision come storie quali “House Of M”. Con Madripoor, The Falcon and the Winter Soldier sta attingendo ad un luogo chiave profondamente connesso agli X-Men. Madripoor è apparso per la prima volta in “New Mutants #32” nel 1985. Ha poi svolto molto presto un ruolo importante nel passato e nel presente di Wolverine.

Sia in “Marvel Comics Presents” del 1988 che nella prima run da solista di Wolverine, Madripoor è stato un luogo chiave legato, con Logan che spesso frequentava il locale notturno Princess Bar sotto l’identità di Patch. Quel bar è visibile a Low Town, quando Sam, Bucky e Zemo sono sulle tracce di Power Broker

Patch

Wolverine ha avuto un discreto numero di alias nei fumetti, grazie alla sua lunga storia e al suo complicato background. Per un certo periodo, negli anni ’80, ha scelto l’identità di Patch. Questa era la sua copertura quando operava indipendentemente dagli X-Men in località straniere, in particolare a Madripoor, dove dava la caccia ad un criminale signore della guerra di nome Roche.

Il nome Patch proveniva dalla benda sull’occhio che indossava durante questo periodo. Wolverine indossava la benda perché, per il mondo in generale, gli X-Men avrebbero dovuto essere morti, sacrificati in diretta televisiva a Dallas durante il crossover “The Fall of The Mutants” alla fine degli anni ’80. Durante questo periodo a volte indossava anche un costume tutto nero senza maniche. 

Hightown

Madripoor è un’isola immaginaria nel sud-est asiatico, modellata in qualche modo sulla città di Singapore. Madripoor è divisa in due metà economicamente molto diverse: Hightown e Lowtown.

Hightown è il centro del commercio ed è una città moderna, con moltissimi grattacieli e ogni tipologia di equipaggiamento moderno immaginabile. Nei fumetti, è stato ritratto come uno dei centri per il commercio nella regione, il che è in linea con quello che appare nella serie. Il suo moderno skyline al neon ricorda quello di Hong Kong visto in Godzilla vs. Kong.

Lowtown

Low Town è radicalmente diversa. La parte povera dell’isola è indigente, con molte baracche e capanne accatastate l’una sull’altra all’ombra dei grattacieli. Qui si svolgono molte attività illegali e illecite, come è stato mostrato anche nel terzo episodio di The Falcon and the Winter Soldier. Un tempo era persino un rifugio per i pirati.

Tra i tanti locali di Lowtown  c’è il Bronze Monkey, dove Sam e Bucky sono andati a cercare Power Broker. Questo bar è apparso in “Captain America #363” quando Steve Rogers si reca sull’isola per salvare la sua amica e, a volte, interesse amoroso, Diamondback.

Sotto il controllo dell’HYDRA

Non ci sono quasi leggi a Madripoor, il che la rende una calamita per l’attività criminale. L’isola è in gran parte gestita da vari elementi criminali. Uno di loro è l’HYDRA. Sotto la guida di Viper, conosciuta anche come Madame Hydra, presero il controllo dell’isola e la usarono come base per le loro attività terroristiche.

Lo SWORD è intervenuto cercando di far cadere l’HYDRA, come illustrato nella serie del 2009 “Agents of SWORD”. L’organizzazione ha recentemente fatto il suo debutto nel MCU in WandaVision, con l’obiettivo di rimuovere Wanda dall’Hex, a Westview.

Madripoor è costruita su un drago

Un’altra importante organizzazione criminale al lavoro a Madripoor è La Mano. Questi mercenari e artisti marziali altamente addestrati sono stati i principali antagonisti dell’Universo Marvel sin dal loro debutto in “Daredevil #174” nel 1981. In “Avengers World” del 2014, risvegliano un drago gigante su cui Madripoor è effettivamente costruita.

Questo drago ha una connessione con un altro drago prominente collegato a La Mano. Manhattan è costruita sulle ossa fossilizzate di un drago, come si vede nello show Netflix The Defenders, in cui La Mano era l’antagonista principale.

Tarik Fayad

Madripoor è un focolaio di attività criminali, ma non è privo di eroi. Uno di loro è Tarik Fayad, il difensore di Madripoor, un essere umano che è diventato il supereroe Horus con il potere del bastone Copto. Il bastone è stato investito di energia magica.

Sfortunatamente, non ha aiutato molto Fayad, poiché è stato ucciso nello stesso numero in cui è stato presentato (“Agents Of S.H.I.E.L.D. #2” del 2016). Ci sono comunque altre forze significative per il bene a Madripoor, incluso Tyger Tyger, un ex rivoluzionario che è stato il leader dell’isola.

All-New X-Men

L’eredità degli X-Men a Madripoor ha avuto effetti anche nel presente. In particolare, c’è stato un vero e proprio un tuffo nel loro passato. I “Nuovi” X-Men degli ultimi dieci anni sono in realtà i cinque originali: Ciclope, Jean Grey, Iceman, Beast e Angel, che sono stati trasportati nel loro futuro.

Rimangono a Madripoor mentre Magneto cerca di aiutarli a tornare alla loro epoca. Mentre lo fanno, rimangono nella versione dell’X-Mansion ad opera di Magneto, a cui The Falcon and the Winter Soldier potrebbe aver fatto un lieve cenno nell’ultimo episodio della serie.

Il primo incontro tra Captain America e Wolverine

Madripoor è la chiave di uno dei momenti più monumentali nella storia dei fumetti Marvel: il primo incontro tra Wolverine e Captain America. Tale incontro è avvenuto a Madripoor durante la Seconda Guerra Mondiale ed è stato raccontato in “Ucanny X-Men #268”, scritto da Chris Claremont e disegnato da Jim Lee.

I due eroi si uniscono per combattere sia La Mano che i nazisti, in una storia che aveva legami con il presente. La storia mostra anche gli sforzi di Vedova Nera per scoprire i segreti dell’ultima iterazione della misteriosa organizzazione La Mano.

I Raksha

L’eredità di Wolverine a Madripoor continua con i Raksha, n gruppo di giovani mutanti vigilanti che operano sull’isola e che sono stati ispirati da Wolverine quando operava sotto l’identità di Patch.

I Raksha usano metodi estremi contro i loro nemici a Madripoor: una volta hanno anche chiesto aiuto al Club Infernale. Uno di loro, Nightshade, divenne lei stessa un X-Man dopo che le due squadre si incrociarono cercando di sconfiggere i criminali che si occupavano dell’Ormone della Crescita Mutante.

The Falcon and the Winter Soldier: 10 cose da sapere su Ayo

The Falcon and the Winter Soldier: 10 cose da sapere su Ayo

Il finale del terzo episodio di The Falcon and the Winter Soldier ha visto il ritorno di Ayo, la guerriera di Wakanda interpretata da Florence Kasumba. Ma perché è apparsa nella serie e, soprattutto, perché è alla ricerca di Zemo? In attesa che il quarto episodio della serie – disponibile da oggi su Disney+ – sciolga ogni dubbio, ecco 10 cose che bisogna sapere sul personaggio:

Chi è Ayo?

L’apparizione di Ayo è stata decisamente eccitante, ma al tempo stesso ha generato parecchia confusione. I fan del MCU l’avevano già vista in azione a Wakanda, ma chi è davvero Ayo? Si tratta della seconda in comando del gruppo delle Dora Milaje (le forze speciali wakandiane). È anche una delle guardie del corpo personali di re T’Challa.

In Captain America: Civil War, ha accompagnato T’Challa alla ratifica degli accordi di Sokovia. Ha anche avuto un confronto con Vedova Nera mentre cercava di impedirle di parlare con il re. Quando Erik Killmonger ha preso possesso del trono, Ayo è stata costretta a lavorare per lui. In seguito si è riunita con T’Challa.

Perchè Ayo sta cercando Zemo?

Nel terzo episodio di The Falcon and the Winter Soldier, Bucky aiuta l’ex colonnello delle forze armate di Sokovia, il Barone Zemo, a scappare di prigione. Lui e Sam hanno bisogno del suo aiuto per affrontare i Flag-Smashers e per superare la recente ricomparsa del Siero del supersoldato.

Il problema è che Zemo è responsabile dell’attentato alle Nazioni Unite che ha ucciso il precedente sovrano di Wakanda, il re T’Chaka. Sam menziona la tragedia anche all’inizio dell’episodio. Alla fine di Captain America: Civil War, Zemo è stato arrestato e imprigionato. Il fatto che ora sia di nuovo fuori a causa di Bucky è qualcosa che i wakandiani potrebbero non aver accettato…

A cosa serviranno queste sfere?

Dopo aver liberato Zemo ed essersi riunito con Sharon Carter, Bucky vede una sfera metallica per le strade di Raga, in Lettonia. Poi ne vede un’altra ancora e riconosce subito che le sfere provengono da Wakanda. Ma a cosa servono davvero?

Ayo lascia le sfere in giro come messaggio per Bucky. Le sfere, che sono fatte di Vibranio, sono normalmente un modo per i wakandiani di comunicare tra loro. Sono apparse per la prima volta in Black Panther, quando Okoye le ha usate per far sapere a T’Challa e W’Kabi che c’erano nuove informazioni sulle attività di Ulysses Klaue nella Corea del Sud.

Ayo è presente nei fumetti?

Ayo ha fatto il suo debutto nei fumetti in “The Ultimates Vol 3.1” del 2015. Si dice che sia uno dei residente di “Terra-616” nel Multiverso. Nei fumetti, indossa principalmente una maschera. La si vede per la prima volta quando si reca nella Città d’Oro per supplicare la regina di liberare il suo commilitone e amante che sta per essere condannato a morte.

La regina rifiuta, così Ayo si prende la responsabilità di liberare il soldato. Successivamente, i due si uniscono ad altre donne per formare un forte esercito wakandiano. Stipulano quindi un accordo con T’Challa e decidono di lavorare per lui. 

Chi interpreta Ayo?

Ayo è interpretata da Florence Kasumba, un’attrice tedesca nata in Uganda. Kasumba è apparsa in molti più film e serie tv tedesche rispetto a produzioni americani. Tuttavia, è anche apparsa nel DCEU. In Wonder Woman, infatti, interpreta il Senatore Acantha, politico e guerriera amazzone.

È presente anche nel live action de Il re leone, dove presta la sua voce a Shenzi, la iena che funge da scagnozzo di Scar. Durante la sua prima apparizione nel MCU, non era nei titoli di coda. Il ruolo è stato semplicemente accreditato come “guardia di sicurezza di Black Panther”.

Ayo ha dei poteri speciali?

Ayo non ha poteri speciali ma è una combattente esperta, grazie all’addestramento speciale che ricevono i membri delle Dora Milaje. Ha dimostrato quanto fosse brava come combattente quando ha affrontato il figlio adottivo di Thanos, Corvus Glaive, nella battaglia di Wakanda. Ha anche respinto molti aggressori durante la battaglia del Monte Bashenga.

Per aiutarsi nel combattimento, Ayo ha una lancia di vibranio che può svanire in una maniglia per nasconderla. La lancia può interagire anche con la tecnologia, come si è visto quando ha attivato il sistema di drenaggio di Warrior Falls semplicemente colpendo il terreno. Indossa anche l’armatura delle Dora Milaje, anch’essa realizzata in Vibranio.

Come fa Bucky a conoscere Ayo?

Quando Bucky vede Ayo, esclama: “Mi stavo chiedendo quando ti saresti fatta vedere”. Ciò implica che Bucky conosca Ayo abbastanza bene. Ma come? I due non hanno mai interagito prima nel MCU. L’unica spiegazione possibile è che i due si sono incontrati dopo che a Bucky è stato concesso asilo a Wakanda in seguito agli eventi di Captain America: The Winter Soldier.

Durante la sua permanenza a Wakanda, i resti del braccio robotico di Bucky vennero rimossi. In seguito, è stato sottoposto al sonno criogenico e alla criostasi al fine di rimuovere la programmazione del Soldato d’Inverno. L’abbiamo visto interagire principalmente con Shuri, ma si dovrebbe presumere che abbia incontrato anche Ayo regolarmente. 

Quando l’abbiamo vista l’ultima volta nel MCU?

Come molti altri personaggi del MCU, Ayo non è stata esclusa dagli eventi di Avengers: Infinity War. Era infatti accanto a T’Challa quando i Vendicatori guidati da Steve Rogers arrivarono a Wakanda. Ha anche assistito all’arrivo delle creature Outrider.

Più avanti nel film, le è stata data la responsabilità di proteggere Shuri mentre cercava di separare Visione dalla Gemma della Mente. Qualche istante dopo, Corvus Glaive si presentò per prendere la Gemma, provocando una rissa. Anche Ayo è stata vittima dello schiocco di Thanos, ma è poi tornata insieme a tutti quelli che sono stati riportati in vita. 

È la prima volta che parla?

Durante la sua permanenza nel MCU, Ayo è stata considerata una donna d’azione. Preferisce combattere e sorvegliare piuttosto che parlare. La battuta: “Sono qui per Zemo”, rappresenta in realtà la seconda volta che il personaggio parla.

Tuttavia, anche le sue parole precedenti sono state piuttosto iconiche. Durante lo scontro con Vedova Nera dopo il bombardamento delle Nazioni Unite, Ayo le dice in modo memorabile: “Spostati o sarai spostata”. Questa è senza dubbio una delle battute più “toste” mai sentite nel MCU. Non è chiaro chi sarebbe risultato vincitore se le due avessero combattuto. 

Perché non ha fermato Killmonger?

Dato che Ayo è la guardia del corpo di T’Challa, perché non interviene durante il suo primo combattimento con Killmonger? In Black Panther, Ayo e le Dora Milaje partecipano al duello tra Killmonger e T’Challa.

Durante il combattimento, Killmonger prende il sopravvento e uccide Zuri, prendendo quindi possesso del trono. Ayo vuole intervenire, ma Okoye la ferma perché la supera. È contro le regole di Wakanda interferire in una lotta per il trono, quindi la Dora Milaje non ha altra scelta che stare a guardare. 

The Falcon and the Winter Soldier: 10 cose da sapere prima dell’arrivo della serie

The Falcon and the Winter Soldier sarà la seconda serie targata Marvel Studios a debuttare su Disney+, sulla scia dei grandi consensi che sta raccogliendo la “pioniera” WandaVision. In attesa del debutto della serie sulla piattaforma di streaming – previsto per il prossimo 19 marzo, Screen Rant ha raccolto 10 cose che bisogna assolutamente sapere per prepararsi al meglio all’arrivo della serie con Bucky Barnes (Sebastain Stan) e Sam Wilson (Anthony Mackie):

Steve Rodgers ha donato il suo scudo a Sam

Nel caso in cui alcuni fan se ne fossero dimenticati, alla fine di Avengers: Endgame, una volta che Steve Rodgers decide di vivere la sua vita con Peggy Carter, torna nel 2019 per donare il suo scudo a Sam Wilson. All’inizio Sam non si sentiva a suo agio nell’accettarlo, ma una volta che ha promesso a Steve che farà del suo meglio per onorare la sua eredità, Steve gli spiega che è per questo motivo che lo scudo spetta a lui.

Nel trailer della serie, lo scudo appare dietro un vetro, quasi come fosse custodito in una sorta di museo, e l’unica volta che si vede Falcon con esso è quando lo lancia contro un albero. Sam perderà lo scudo? Solo il tempo ce lo dirà…

Falcon avrà un nuovo costume

Così come ogni altro personaggio, anche Falcon si presenta con un nuovo costume ogni volta che ricompare nel MCU… in questo senso, neanche la serie farà eccezione. Falcon sfoggia un nuovo costume bianco e rosso nel trailer della serie, con un pacchetto aggiornato di funzionalità e delle ali aggiunte al design.

Non è chiaro esattamente quali saranno le capacità del nuovo costume, ma una cosa è certa: saranno tutte svelate quando lo show debutterà in streaming fra meno di due mesi…

Falcon e il Soldato d’Inverno si conoscono a malapena

In tutto il MCU, sono veramente poche le volte in cui abbiamo visti insieme Sam Wilson e Bucky Barnes: i due, infatti, si conoscono a malapena. In realtà, l’unica volta che gli abbiamo visti insieme è quando hanno combattuto con Cap in Captain America: Civil War. Dopo il combattimento, Bucky trascorse i successivi due anni a Wakanda, mentre Sam è in fuga con Captain America e Vedova Nera, prima di riunirsi con gli altri in Avengers: Infinity War.

Tuttavia, quelle poche interazioni tra Sam e Bucky sono state comunque dei grandi momenti per entrambi i personaggi. I due sembrano essersi molto legati nella serie, ma non è chiaro se inizieranno proprio in questo modo o se si legheranno a mano a mano che lo show andrà avanti.

Helmut Zemo da Captain America: Civil War

C’è sempre una possibilità per i vecchi personaggi di tornare in modi nuovi. Tutti i fan probabilmente ricorderanno Helmut Zemo di Captain America: Civil War, il cui obiettivo era quello di sconfiggere i Vendicatori dall’interno, mettendo Cap contro Iron Man e rivelando che Bucky ha in realtà ucciso i genitori di Tony Stark.

La famiglia di Zemo è stata invece uccisa a Sokovia durante gli eventi di Avengers: Age of Ultron, ma le sue motivazioni all’interno della serie sono ancora sconosciute. Nel trailer trailer sembra che Bucky stia schivando dei proiettili sparati da Zemo. Sia Bucky che Sam sanno chi è Zemo, quindi sarà interessante vedere quale sarà la loro reazione al suo ritorno.

Il braccio di Bucky è opera della tecnologia wakandiana

I fan hanno visto T’Challa presentare a Bucky un nuovissimo braccio di Vibranio in Avengers: Infinity War dopo che il suo vecchio braccio è stato distrutto da Iron Man in Captain America: Civil War. Il braccio di Bucky avrà capacità che i fan non hanno ancora visto, ma è difficile dire ad oggi quali siano.

A causa del fatto che è frutto della tecnologia wakandiana, forse il braccio avrà proprietà simili alle Kimoyo Beads di Wakanda, come la proiezione olografica. Scoprire le nuove capacità del braccio di Bucky è sicuramente qualcosa che i fan sono entusiasti di vedere.

Steve voleva che Bucky vivesse la sua vita

Un altro motivo per cui Steve ha passato lo scudo a Sam potrebbe essere stato il fatto che Steve voleva che Bucky provasse a vivere la sua vita libero dal fardello che lo scudo comporta. Bucky ha avuto una vita incredibilmente difficile, dall’arruolarsi in guerra al lavaggio del cervello da parte dell’Hydra, per poi ricevere aiuto dai wakandiani.

Bucky potrebbe essersi allontanato dalla sua missione quando la serie prenderà il via? Forse! In tal caso, qual è il motivo per cui è tornato in azione? L’altra possibilità è che, essendo che tutto ciò che Bucky ha mai conosciuto è – appunto – l’essere un soldato, forse è semplicemente una questione di chi è e del fatto che non può stare lontano dai suoi doveri.

Bucky è ancora “semi-stabile”

Alla fine di Black Panther, Bucky ringrazia Shuri per averlo aiutato a far uscire qualsiasi cosa l’Hydra gli abbia messo nel suo cervello, ma in Avengers: Infinity War quando Bucky si riunisce con Steve si riferisce a se stesso come “semi-stabile”. Ci sono due possibilità: una è che questa era semplicemente una battuta dopo tutto quello che Bucky ha passato, il che è molto probabile, poiché ha detto che si sentiva bene e da allora non ha più avuto ricadute.

L’alternativa è che c’è ancora una piccola quantità di Hydra in lui. Forse il barone Zemo potrebbe provare a riattivare il Soldato d’Inverno. Considerato tutto lo sviluppo del personaggio, sembrerebbe strano farlo ricadere nei suoi modi da Hydra troppo facilmente, quindi la prima teoria è molto più probabile.

La serie è stata girata come un film

the falcon and the winter soldierSecondo entrambe le star Anthony Mackie e Sebastian Stan, le riprese della serie sono state molto diverse rispetto ad un tradizionale show destinato al piccolo schermo. In un’intervista con Variety, Mackie ha dichiarato: “Lo stiamo girando esattamente come un film. Tutti quelli che avevano lavorato in tv prima dicevano sempre: ‘Non abbiamo mai lavorato a uno show televisivo come questo’. Per come abbiamo girato, era proprio come se stessimo realizzando un film che poi sarebbe stato tagliato come una serie. Invece di un film di due ore, è come se stessimo girando un film di sei o otto ore”.

Ciò potrebbe significare che ogni episodio potrebbe rappresentare qualcosa di molto diverso rispetto ad altre serie o ad altri film Marvel a cui i fan sono abituati, esattamente come accaduto con WandaVision.

Ci sarà un nuovo simbolo

Un altro elemento visto nel trailer è un uomo misterioso che, durante una partita di caldio, indossa una nuova versione del costume di Capitan America, brandendo lo scudo. Wyatt Russel interpreterà il “nuovo cap” John Walker. Non è chiaro se John Walker aiuterà o combatterà contro Falcon e Bucky a questo punto.

Forse il governo si è rimpossessato dello scudo e lo sta dando all’ltimo super soldato. Sarà interessante vedere come il “nuovo Capitan America” ​​si scontrerà con Falcon e Bucky.

Sia Bucky che Falcon sono state “vittime” di Thanos

Due delle vittime dello schiocco di Thano in Avengers: Infinity War  furono ovviamente Sam Wilson e Bucky Barnes. Ciò significa che mancavano da cinque anni. Finora questo non sembra aver avuto un impatto troppo grande sul MCU.

Ma essendo passati cinque anni di inesistenza, che impatto avranno quei cinque anni su Sam e Bucky quando torneranno nel mondo reale? Non passerà molto tempo prima che i fan lo scoprano…

The Falcon and the Winter Soldier: 10 cose che i fumetti ci dicono su John Walker

In The Falcon and the Winter Soldier, John Walker ha sempre cercato di dimostrare di essere degno del ruolo di nuovo Captain America. Tuttavia, quanto accaduto alla fine del quarto episodio della serie ha dimostrato che non è così. In attesa dell’episodio finale della serie, ecco 10 cose che i fumetti ci dicono sul personaggio e che sembrano sostenere la tesi secondo cui non è degno dell’eredità di Cap:

È stato ispirato da suo fratello, non da Captain America

Sebbene il personaggio abbia indossato il mantello di Captain America in passato, non è stato ispirato da lui. Nei fumetti, a causa dell’opposizione ai suoi ideali, la sua principale fonte di ispirazione in quanto soldato erano suo fratello e suo padre, dal momento che sperava di essere all’altezza della loro eredità. Alla fine, ha ottenuto un onorevole congedo dall’esercito. 

È stato un membro della Force Works

Nonostante la sua personalità, U.S. Agent ha dimostrato di poter agire in team, dal momento che ha fatto parte di diverse squadre in passato. Una di queste squadre era la Force Works, che aveva una visione diversa dagli Avengers.

Questo team è stato, in qualche modo, più proattivo nell’affrontare le minacce e ha gestito principalmente disastri naturali e/o causati dall’uomo. Sebbene abbia lavorato con diverse iterazioni del team, è considerato una sorta di jolly da molti membri.

Una volta si è legato al simbionte Venom

Durante una battaglia con Nuke, U.S. Agent è rimasto gravemente ferito e ha perso un braccio e la gamba sinistra. Alla fine si ritirò e finì per diventare il guardiano del Raft. Tuttavia, mentre lui e il suo team stavano trasportando gli Oscuri Vendicatori nella prigione, vennero attaccati da un gruppo di supercriminali, che finirono per teletrasportarli su un’altra Terra.

Mentre era lì, a causa di una varietà di circostanze, Walker è stato visto legarsi con un simbionte Venom dell’universo alternativo. A causa dei suoi poteri, questo simbionte è servito a ripristinare gli arti di U.S. Anget, il che ha permesso a Walker di rientrare nell’esercito.

Una controparte fumettistica altrettanto violenta

Nei fumetti, U.S. Agent è noto per essere un eroe selvaggio e anche parecchio violento. Quando la sua famiglia è stata brutalmente assassinata, ha fatto di tutto per vendicarsi e per eliminare chiunque fosse coinvolto, il che ha causato il declino della sua salute mentale. Anche se all’inizio della serie sembrava non avere tendenze violente, il finale del quarto episodio di The Falcon and the Winter Soldier ha rivelato esattamente il contrario.

Super-Patriot

A differenza della versione del MCU, che era semplicemente un soldato attivo prima di assumere il mantello di Captain America, la versione a fumetti del personaggio era in origine Super-Patriot, sebbene, rispetto alla sua apparizione più riconosciuta nei fumetti, abbia assunto quell’identità soltanto per un breve periodo.

Super-Patriot aveva lo scopo di rendere famoso il personaggio prima che assumesse il ruolo di Capitan America. Alla fine, si è allontanato da quell’iterazione ed è stato riconosciuto come U.S. Agent. 

Non ha una moglie nei fumetti

Come mostrato nel secondo episodio di The Falcon and the Winter Soldier, John ha una moglie di nome Olivia Walker. Nei fumetti, invece, viene mostrato che non ha una moglie ed è più o meno un eroe a tempo pieno.

Detto questo, far apparire sua moglie nel MCU potrebbe potenzialmente portare ad un maggiore arricchimento narrativo del personaggi. Walker affronta molte tragedie nei fumetti, quindi è possibile che lei possa fungere da nuovo catalizzatore per il personaggio.

È stato addestrato da Taskmaster

Nel MCU, John Walker ha dimostrato di essere un soldato altamente decorato con tre medaglie d’onore. È un pugile attivo e può persino lottare con alcuni membri dei Flag-Smashers. Inoltre, le sue abilità con lo scudo sono impressionanti.

Sebbene sia un veterano di guerra nei fumetti, quella versione del personaggio ha anche avuto la possibilità di allenarsi con Taskmaster, un formidabile assassino dell’universo Marvel.

Ha utilizzato diversi tipologie di scudo

Dato che è stato Captain America ad un certo punto della sua carriera, John Walker è ovviamente in grado di usare il suo iconico scudo. Tuttavia, dopo il suo periodo come Cap, alla fine iniziò a utilizzare diversi scudi, di tutte le forme e dimensioni.

Ciò lo ha reso quindi un maestro con l’arma (anche se non ai livelli di Steve Rogers). Il MCU mostra questa abilità tramite il fatto che John ha sempre usato lo scudo con facilità e – come svelato nella scena post-credits del quinto episodio – è anche in grado di fabbricarsene uno da solo.

Un prodotto del governo

Ciò che viene mostrato nel MCU è che il personaggio di John Walker era stato concepito per essere un sostituto di Captain America da utilizzare per le disposizioni del governo. Ciò è valido anche nei fumetti, sempre in relazione al suo periodo come Captain America, in cui è stato selezionato dalla commissione.

Inoltre, quando divenne U.S. Agent, era sotto ipnosi per credere che i suoi genitori fossero vivi e avessero acquisito una nuova identità. Anche se non sono durati a lungo, è chiaro che John è stato semplicemente usato.

È diventato un Vendicatore

Nonostante le sue tendenze violente, alla fine John Walker divenne un membro degli Avengers nei fumetti. Se la sua controparte MCU diventerà o meno uno di loro, rimane al momento un mistero (anche se, in base a quanto visto negli ultimi due episodi, sembra altamente improbabile!).

Tuttavia, ciò indica che comunque possiede un suo grado di fedeltà. Può essere un personaggio violento e brutale, ma crede ancora nel bene e fa del suo meglio contro diversi cattivi, dimostrando così di essere più di un semplice pupazzo sfruttato dal suo paese. 

The Falcon and The Winter Soldier, nuovo spettacolare trailer

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Disney+ ha rilasciato oggi un nuovo trailer della serie originale Marvel Studios The Falcon And The Winter Soldier, facendo crescere l’attesa per il suo debutto sulla piattaforma streaming a partire da venerdì 19 marzo. Tutti gli occhi sono puntati sullo scudo, mentre Sam Wilson, alias The Falcon, e Bucky Barnes, alias The Winter Soldier (Il Soldato d’Inverno), a causa di una nuova minaccia globale, si trovano coinvolti in una missione inaspettata che potrebbe colpirli molto da vicino. Decidono così di fare squadra, o meglio, di lavorare insieme.

Diretta da Kari Skogland con Malcolm Spellman come capo sceneggiatore, la serie in sei episodi vede protagonisti Anthony Mackie, Sebastian Stan, Wyatt Russell, Emily VanCamp e Daniel Brühl. Nel cast anche Erin Kellyman, Georges St. Pierre, Amy Aquino, Adepero Oduye e Danny Ramirez. The Falcon And The Winter Soldier debutta venerdì 19 marzo 2021 su Disney+.

The Falcon and the Winter Soldier, il nuovo promo “Strong”

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The Falcon and the Winter Soldier, il nuovo promo “Strong”

Disney+ dopo il promo “Coworkers” ha diffuso il nuovo intenso promo “Strong” di The Falcon and The Winter Soldier, l’attesissima nuova serie targata Marvel Studios. La nuova serie composta da sei episodi debutterà in esclusiva su Disney+ il 19 marzo 2021.

The Falcon And The Winter Soldier, la serie tv

The Falcon and The Winter Soldier è la serie di prossima uscita nel quale Anthony Mackie e Sebastian Stan  riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

The Falcon and the Winter Soldier, episodio 2: un indizio enorme sul futuro del MCU

ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER

La Cap-family

The Falcon and the Winter Soldier si sta trasformando in un vero e proprio affare di famiglia per l’icona di Captain America. Vari personaggi che hanno portato lo scudo di vibranio e hanno assunto il ruolo di Capitan America nei fumetti Marvel stanno spuntando nella serie Disney+ in modi divertenti. Sam Wilson (Anthony Mackie) e Bucky Barnes (Sebastian Stan) sono due di loro, e alla fine del primo episodio abbiamo conosciuto anche John Walker (Wyatt Russell) che è stato investito ufficialmente del titolo dal Governo degli Stati Uniti. Nel secondo episodio dello show è comparso un altro Cap che abbiamo già visto nei fumetti, più sotto forma di Easter Egg che di personaggio vero e proprio.

Ecco a voi Isaiah Bradley

“L’uomo a stelle e strisce” vede Bucky portare Sam a Baltimora, dove incontrano un uomo di nome Isaiah Bradley, interpretato dall’attore Carl Lumbly. Nei fumetti, Isaiah era conosciuto come il primo Black Captain America nella linea temporale degli anni ’40. Faceva parte di un plotone militare, tutto composto di afroamericani, interamente sottoposto a una dura sperimentazione che comprendeva anche l’iniezione del siero del super-soldato nel tentativo di replicare il successo avuto con Steve. Isaia e il suo battaglione furono quindi spediti in Germania per combattere i nazisti.

La serie rielabora le origini di Isaiah per adattarle alla storia passata di Bucky. Ora lo incontriamo in età avanzata, ma durante l’episodio scopriamo che Isaiah incontrò Bucky nel 1951 durante la guerra di Corea, quando il nostro era ancora il Soldato d’Inverno sotto il controllo dell’Hydra a seguito del doloroso lavaggio del cervello. L’esercito americano mandò Isaiah a occuparsi di Bucky, dopo che tutti quelli che avevano inviato prima non avevano fatto ritorno. Isaiah riucsì addirittura a strappare al Soldato d’Inverno metà del suo braccio metallico durante uno scontro a Goyang-si, in Corea del Sud.

Un esercito di super-soldati

Ma Isaiah non viene presentato nell’MCU solo per il diletto dei fan dei fumetti. La sua presenza serve a mostrare come ci siano segretamente molti più super soldati nel mondo di quanto si pensasse in precedenza. Isaiah dice di essere stato incarcerato per 30 anni dove è stato sottoposto a esperimenti traumatici. E parlando con Bucky, dice “la tua gente”, riferendosi naturalmente all’Hydra, rivelandoci che la grande avversaria dello SHIELD aveva portato avanti molti esperimenti simili nel corso degli anni, dei quali non sappiamo ancora niente.

Tutto questo dà a Sam e Bucky nuovi indizi su come i Flag-Smashers avrebbero potuto acquisire abilità da super soldato, e decidono di andare in Germania per parlare con qualcuno che sa tutto sull’ Hydra, Helmut Zemo (Daniel Bruhl), il quale è ancora seduto in una cella a Monaco per i suoi crimini in Captain America: Civil War. L’episodio fa anche menzione di un gruppo chiamato Power Brokers, che sembra essere un riferimento al personaggio omonimo, un losco imprenditore che nei fumetti dà a John Walker i suoi poteri.

Un cameo che mostra il futuro

Mentre i lettori dei fumetti avranno già colto questi dettagli, la presenza di Isaiah offre alcune implicazioni più importanti che indicano quella che potrebbe essere la direzione del MCU, e queste hanno a che fare con suo nipote.

Quando Sam e Bucky bussano a casa di Isaiah, un ragazzo apre la porta. I titoli di coda dell’episodio confermano che si tratta di Elijah Bradley, interpretato da Elijah Richardson. Perché Elijah è importante? Perché nei fumetti diventa noto come Patriot, un personaggio in stile Capitan America e un membro dei Young Avengers.

Young Avengers all’orizzonte

La lista di film e programmi TV della Fase 4 della Marvel è cosparsa di personaggi di spicco di questa squadra di supereroi adolescenti. Billy e Tommy, alias Wiccan e Speed, sono apparsi in WandaVision, interpretati da Julian Hilliard e Jett Klyne. La star del Baby-Sitters Club Xochitl Gomez interpreterà American Chavez, alias Miss America, in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. La serie Hawkeye ha Hailee Steinfeld (Dickinson) nei panni di Kate Bishop, e Ant-Man and the Wasp: Quantumania avrà Kathryn Newton (Freaky) nei panni di Cassie Lang, la figlia di Scott Lang che diventa il personaggio che nei fumetti diventa Stature.

Un film dedicato a Young Avengers non è stato annunciato in questo momento, ma Elijah sembra essere un altro grande pezzo di questo puzzle che sembra si stia costruendo. In altre parole, la Marvel crede che i giovani siano il futuro dell’MCU. E non ha affatto torto.

The Falcon and the Winter Soldier e Loki: primissime immagini dal superbowl

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Arriva dal Superbowl il primo spot di Disney+ con le primissime immagini di The Falcon and the Winter Soldier e LOKI, le annunciate serie tv dell’Universo Espanso Marvel.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier sono previsti anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo.

Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi. Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

LOKI è l’annunciata spin off del franchise di Avengers e fa parte della fase 4 del Marvel Cinematic Universe che si estenderà nel racconto seriale per debuttare su Disney+.

La trama si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame e seguirà le vicende del Loki che è fuggito nel 2012 grazie al Tesseract. Come rivelato dall’attore stesso, il Loki della linea temporale principale è stato ucciso da Thanos in Avengers: Infinity War, ma quando Iron Man, Capitan America e Ant-Man si recano nel 2012 per recuperare il Tesseract, involontariamente fanno fuggire il Loki che era appena stato sconfitto dagli Avengers.

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The Falcon And The Winter Soldier, la serie tv

The Falcon And The Winter Soldier è la serie di prossima uscita nel quale Anthony Mackie e Sebastian Stan  riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

The Falcon and the Winter Soldier e lo stile di lancio dello scudo da parte di Sam

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Nel penultimo episodio di The Falcon and the Winter Soldier, Sam Wilson si è finalmente riunito con lo scudo di Steve Rogers, e durante l’allenamento ha mostrato uno stile di impugnatura completamente diverso da quello di Bucky. Ovviamente, essendo un Captain America di seconda generazione, scelto non per il suo background da supersoldato ma per la forza del suo carattere e per la sua integrità, Sam sarà un Cap completamente diverso da Steve Rogers, anche in termini puramente logistici.

Sam Wilson è un’espressione decisamente pura rispetto a ciò che il Dottor Abraham Erskine aveva immaginato per Captain America – un “brav’uomo” al posto del “soldato perfetto” – ed è proprio questo che Steve Rogers ha visto in lui: altruismo e volontà di entrare in azione. Sam è quindi ciò che Erskine, apparentemente, credeva impossibile: lo spirito e il dovere di Captain America senza il Siero che amplifica ogni suo potere per permettergli di sopportare il peso delle aspettative.

In un primo momento, Sam ha rifiutato l’eredità e lo scudo, credendosi non all’altezza del ruolo di Cap in quanto incapace di separare l’uomo che Steve era stato dal simbolo che aveva rappresentato così a lungo. Tuttavia, nel corso della prima stagione di The Falcon and the Winter Soldier, l’evoluzione di Sam lo ha portato a prendere consapevolezza non solo di essere il candidato ideale, ma anche quello di cui il mondo ha bisogno.

Adattarsi ad essere il nuovo Captain America richiederà un duro lavoro. Lo stile di combattimento di Sam Wilson è diverso da quello di Steve Rogers e anche da quello di Bucky Barnes. Lo si evince dal modo in cui Sam impugna lo scudo, che è molto diverso da quello che suo attuale alleato. Nel quinto episodio della serie, quando Sam e Bucky si stanno allenando con lo scudo di Cap dopo averlo sottratto a John Walker, Bucky assume un posizione decisamente più statica quando aspetto che lo scudo ritorni da lui, quasi come se l’oggetto fosse un boomerang magnetico.

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Falcon/Sam Wilson (Anthony Mackie) in Marvel StudiosTHE FALCON AND THE WINTER SOLDIER exclusively on Disney+. Photo by Chuck Zlotnick. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

Sam Wilson: un Captain America diverso!

Nelle scene in cui vediamo Sam allenarsi da solo, però, questi lo afferra per la maggior parte del tempo dall’alto, assumendo una posizione più dinamica quando sta per tornare indietro. Inoltre, vediamo che Sam si allena per adattare in maniera consapevole nuovi movimenti durante il lancio dello scudo, facendo la ruota e usando mosse che ricordano la capoeira. Adotta quindi un nuovo stile che protegge le sue debolezze e rimuove la minaccia che lo scudo rappresenta per il suo stesso corpo.

Il modo in cui Sam maneggia lo scudo è decisamente più acrobatico rispetto a quello di Bucky, perché Bucky non è preoccupato di diventare un bersaglio facile quando lancia lo scudio e aspetta che ritorni. Dopotutto, è un supersoldato con un braccio a prova di proiettile che, oltre alla durata e al fattore guarigione, è come se rappresentasse uno scudo di per sé. La sua forza e i suoi riflessi sovrumani gli permettono anche di afferrare lo scudo quando viene lanciato a grande velocità – come Cap ha scoperto quando ha cercato di ferirlo con esso in Captain America: The Winter Soldier. Sam non può fare né l’uno né l’altro, dal momento che non è potenziato se non dal suo stesso addestramento.

Sam protegge dunque le sue probabili vulnerabilità dal bordo pericoloso che lo scudo rappresenta, adattando il modo in cui lo cattura, per mitigare così la minaccia che si schianti contro il cranio e causi enormi danni. Inoltre, le mosse di capoeira gli consento di essere mobile anche quando lo afferra. Eliminare i nemici con un’arma a distanza che è anche la tua principale modalità di difesa significa che l’adattabilità per renderti un bersaglio più difficile è necessaria e ciò traspare anche grazie all’addestramento militare di Sam. Si tratta di un dettaglio molto sottoli che in The Falcon and the Winter Soldier è stato quasi trascurato, ma che conferma perché Sam non sarà un Captain America inferiore rispetto a Steve Rogers, ma soltanto uno diverso.

The Falcon and The Winter Soldier è la più vista di sempre su Disney+

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La serie originale Marvel Studios The Falcon and The Winter Soldier ha debuttato come la più vista di sempre su Disney+ durante il suo weekend di apertura, da venerdì 19 marzo a domenica 22 marzo, e come titolo più visto in assoluto per lo stesso periodo di tempo su base globale, includendo anche i mercati Disney+ Hotstar.

The Falcon and The Winter Soldier, insieme alla prima serie live-action Marvel Studios, WandaVision, e alla seconda stagione della serie Lucasfilm The Mandalorian, sono le tre serie originali Disney+ più viste al loro debutto nel weekend di apertura fino ad ora.

LEGGI ANCHE: The Falcon and the Winter Soldier, il simbolo di un’eredità difficile da raccogliere

La serie Marvel Studios The Falcon and The Winter Soldier vede protagonisti Sam Wilson/Falcon e Bucky Barnes/The Winter Soldier (Il Soldato d’Inverno). La coppia, che si è riunita nei momenti finali di Avengers: Endgame, si allea in un’avventura globale che mette alla prova le loro capacità e anche la loro pazienza. Diretta da Kari Skogland, con Malcolm Spellman come capo sceneggiatore, la serie composta da 6 episodi vede nel cast anche Daniel Brühl nei panni di Zemo, Emily VanCamp nei panni di Sharon Carter e Wyatt Russell in quelli di John Walker. The Falcon and The Winter Soldier ha debuttato in tutto il mondo su Disney+ lo scorso 19 marzo.

The Falcon and The Winter Soldier durerà soltanto sei ore

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The Falcon and The Winter Soldier durerà soltanto sei ore

Mettendosi in scia con WandaVision, che chiuderà il prossimo 5 marzo, The Falcon And The Winter Soldier arriverà su Disney+ a partire dal 19 marzo. Kevin Feige ha però annunciato che la serie con Anthony Mackie e Sebastian Stan durerà soltanto sei ore, a quanto pare per questioni di budget.

Ha detto Feige: “Anthony Mackie e Sebastien Stan sono attori spettacolari che abbiamo sentito di dover esplorare le loro storie e le loro storie passate e personali nei loro panni come Sam Wilson e Bucky Barnes. Li abbiamo visti fino ad ora nelle piccole interazioni che hanno avuto tra loro in Winter Soldier e Civil War, come amici di un comune migliore amico, Captain America. Pensavamo che avremmo avuto una dinamica divertente, se mai avessimo avuto questa opportunità, avremmo realizzato un intero show con loro due e Disney+ ci offre questa opportunità.”

“Sei ore è ciò su cui siamo arrivati in forma di modo migliore per raccontare la nostra storia. Sei ore, che si tratti di sei episodi o nove episodi più brevi come Wandavision. Le serie non sono economiche, quindi il costo per episodio è molto alto per ottenere quel livello”, ha aggiunto il boss della Marvel.

Feige ha anche spiegato che non è ancora prevista una seconda stagione di WandaVision. La Scarlet Witch di Elizabeth Olsen è destinata direttamente al film Doctor Strange e il Multiverso della Pazzia e c’è una forte probabilità che prima della fine della stagione, Scarlet incontrerà il cattivo cattivo Mephisto, che apparirà in Doctor Strange 2.

Fonte: Deadline

The Falcon and The Winter Soldier atterra a Roma!

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The Falcon and The Winter Soldier atterra a Roma!

Per celebrare l’arrivo dell’attesissima serie originale Marvel Studios The Falcon and The Winter Soldier, disponibile da oggi in esclusiva su Disney+, l’iconico scudo di Captain America è atterrato a Roma, sulla ruota panoramica del Luneur, grazie a un sorprendente video mapping.

 

Il leggendario scudo dei Marvel Studios è stato avvistato anche in diversi luoghi iconici di tutto il mondo, tra cui il London Eye a Londra, il Singapore Flyer, la più grande ruota panoramica dell’Asia a Singapore, la Melbourne Star a Melbourne (Australia), Le Grand Roue de Marseille a Marsiglia (Francia), il MAAG Hall a Zurigo (Svizzera), la Torre Latino a Città del Messico (Messico) e il Planetario a Buenos Aires (Argentina).

The Falcon and The Winter Soldier vede protagonisti Sam Wilson/Falcon e Bucky Barnes/The Winter Soldier (Il Soldato d’Inverno). La coppia, che si è riunita nei momenti finali di Avengers: Endgame, si allea in un’avventura globale che mette alla prova le loro capacità e anche la loro pazienza.

La nuova serie composta da 6 episodi debutta oggi in esclusiva su Disney+ e dà seguito alla Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel come seconda serie TV Marvel Studios, dopo l’acclamata WandaVision, disponibile in streaming sulla piattaforma.

Diretta da Kari Skogland, con Malcolm Spellman come capo sceneggiatore, The Falcon and The Winter Soldier vede nel cast anche Daniel Brühl nei panni di Zemo, Emily VanCamp nei panni di Sharon Carter e Wyatt Russell in quelli di John Walker.

The Falcon and the Winter Soldier 5, nuovi villain e nuovi eroi. Il futuro del MCU all’orizzonte

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DA THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER EPISODIO 5

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Falcon/Sam Wilson (Anthony Mackie) in Marvel StudiosTHE FALCON AND THE WINTER SOLDIER exclusively on Disney+. Photo by Chuck Zlotnick. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

Chi è la contessa Valentina Allegra de Fontaine?

L’esordio di Julia Louis-Dreyfus nell’episodio 5 di The Falcon and the Winter Soldier, dal titolo Verità, era stato tenuto sotto stretto riserbo dai Marvel Studios, e infatti la sua entrata in campo è un vero colpo di scena. Ma chi è Valentina Allegra de Fontaine? Nei fumetti è un’agente dello SHIELD, che poi diventa Madame Hydra. Sappiamo anche che Vanity Fair ha riferito che Louis-Dreyfus avrebbe dovuto fare il suo debutto nei panni della Contessa in Black Widow, ma la pandemia ha fatto slittare questi piani, e così il personaggio si è palesato in un confronto con un turbato John Walker.

In che modo si inserisce la Contessa nel MCU? È chiaro che il suo interesse per John è legato al fatto che il soldato si è iniettato il siero (fuori scena, nell’episodio precedente), ed è anche chiaro che non sembra dare troppa importanza al fatto che John ha ammazzato un uomo con lo scudo di Cap in pubblico. Sicuramente la Contessa appartiene a quel gruppo di persone a cui Erskine non avrebbe mai somministrato il siero.

Tra le varie pieghe che potrà prendere in futuro il personaggio, quella di Madame Hydra sembra la più accreditata, allo stato dei fatti, e potrebbe in effetti essere lei uno dei Big Bad del prossimo futuro del MCU.

Un’altra informazione importante, relativa al personaggio, è che nei fumetti la Contessa gioca un ruolo importante nella storia di Secret Invasion, già pianificata come prossima serie Disney+ e anticipata alla fine di WandaVision. Quella potrebbe essere una collocazione interessante per il personaggio di Julia Louis-Dreyfus.

Vedremo di nuovo Zemo?

Nel quarto episodio, Zemo scappa dal controllo di Sam e Bucky. Lo troviamo in questa puntata in Sokovia, ai piedi di un monumento commemorativo delle vittime dell’incidente con Ultron e gli Avengers, in cui la sua famiglia ha perso la vita. Bucky lo raggiunge, sembra che voglia ucciderlo e Zemo sembra a sua volta essere in pace con questa idea. L’arrivo del Dora Milaje chiarisce sia la posizione di Bucky che il futuro di Zemo. L’uomo verrà tenuto in custodia nelle carceri wakandiane, per espiare la colpa dell’omicidio di re T’Chaka. Da quei posti difficilmente riuscirà ad evadere!

Tuttavia sappiamo che il compito di Zemo non è ancora concluso, la sua “battaglia” personale contro i superuomini non ha perso la spinta e nonostante la reclusione troverà sicuramente il modo di continuare a combattere coloro che ritiene responsabili delle sue sofferenze. Inoltre sembra anche essere l’unico che ha una chiara idea di quello che diventerà la missione di Karli, e della storpiatura che il superpotere porta all’essere umano normale.

Qual è il piano di Karli?

L’obiettivo di fondo dei Flag Smashers – riportare il mondo all’idillio cooperativo e unificato durante il Blip – è sempre stato chiaro, ma il modo in cui Karli intende raggiungerlo non lo è altrettanto. Il radicalismo di Karli appare come un atteggiamento che non le si addice, e il suo piano di ostacolare il rimpatrio di 20 milioni di rifugiati sembra altrettanto infondato.

Che sviluppo avrà questo personaggio? Serve solo per dare a Sam e Bucky qualcosa contro cui scontrarsi?

Qual è invece il piano di Sharon?

Dopo aver aiutato Bucky e Sam, vediamo Sharon assumere Batroc (Georges St-Pierre) per svolgere una missione non meglio definita, per lei. Poi vediamo lo stesso Batroc consegnare a Karli delle armi. Si è forse messa dalla parte dei Flag Smashers o ha un altro piano più vasto? E perché non ha avvertito Sam che Batroc vuole ucciderlo?

L’ambiguità di questo personaggio ci fa supporre che forse sia lei Power Broker e che Batroc sia il suo mezzo per infiltrarsi nei Flag Smashers per recuperare i campioni di super-siero.

Ma può un uomo nero diventare Capitan America?

Si tratta della vera domanda legata all’episodio e a tutta la serie, in realtà. Dopo aver recuperato lo scudo di Cap, il primo istinto di Sam è quello di darlo all’uomo che, nella mente di Sam, è il suo legittimo erede, Isaiah Bradley (Carl Lumbly).

Ma al suo confronto con Isaiah, Sam si trova davanti ad una realtà durissima. L’eroe veterano, imprigionato e usato come una cavia da laboratorio ha fatto esattamente ciò che aveva fatto Steve, scavalcare le linee nemiche e salvare i suoi commilitoni. Ma mentre Steve era stato acclamato come eroe, lui è stato imprigionato, usato come cavia, spogliato della sua dignità, del suo eroismo, degli encomi che gli spettavano, e questo solo per il colore della sua pelle.

Eppure Isaiah rientrava esattamente nei canoni che Erskine cercava, era innatamente buono e il siero ha amplificato la sua forza e anche la bontà dentro di lui. Ma l’America non era pronta. Nascondendosi, scappando da quella prigionia, Isaiah si è ritirato, scomparso agli occhi del governo, disilluso e amareggiato.

“Non permetteranno mai a un uomo di colore di essere Captain America, e anche se lo facessero, nessun uomo di colore che si rispetti vorrebbe mai esserlo.” Isaiah dice questo ad un Sam deluso, il cui sogno di ripristinare l’eredità di Steve si infrange.

Così Sam torna a casa, da Sarah, si impegna di nuovo in qualcosa, riparare la barca di famiglia, radunando la comunità, diventando, in piccolo un esempio e un’ispirazione. E in seguito all’intromissione di Bucky, decide di esercitarsi, e di abbracciare quello scudo che Steve gli aveva lasciato, di portare avanti la sua eredità, di regalare a Bucky la sua famiglia, di cui lo scudo è l’ultimo residuo rimasto.

Riuscirà Bucky a perdonare se stesso?

Bucky supera il suo blocco, va da Sam, lo aiuta a riparare la barca di famiglia, sorride con i nipoti dell’amico, flirta leggermente con sua sorella. Non guarisce, certo, ma si incammina verso la strada giusta, quella lungo cui, come gli dice Sam, non saranno più gli altri a dirgli chi o cosa essere e in cui comincerà ad autodeterminarsi, non più cercando di stare meglio, ma cercando di far stare meglio proprio quelle persone che lui aveva fatto soffrire.

Per Bucky sarà una lunga ricerca, ma se Sam avrà bisogno, lui arriverà e combatterà al suo fianco, dopotutto sono solo due persone che hanno in comune un amico, un amico che ora non c’è più.

Cosa c’è nella scatola di Sam?

Quando Bucky arriva a casa di Sam per dare una mano, porta con sé una scatola, un ultimo favore che il popolo di Wakanda ha concesso al Lupo Bianco, il quale a sua volta deve tanto alla nazione di T’Challa. Dopo che John Walker ha mozzato le ali dall’armatura di Falcon, ci aspettiamo che si tratti di qualcosa che possa sostituire quei gadget, ma potrebbe anche essere altro.

Dopotutto Sam ha lasciato l’equipaggiamento da Falcon a Joaquin Torres, che potrebbe adempiere il suo destino a fumetti e diventare Falcon II, mentre lui, Sam, potrebbe indossare un altro costume… magari a stelle e strisce!

Tutte le domande per il finale di stagione

Che ne sarà di Zemo? Riuscirà Bucky a “guarire”? Torres diventerà Falcon II? E Sam abbraccerà finalmente l’eredità di Cap? Quando e in che forma tornerà la Contessa? Chi è Power Broker? John Walker completerà la sua parabola con lo scudo che si forgia nella scena post credits? Ma soprattutto, Bucky riuscirà ad avere un appuntamento romantico con qualcuno?

The Falcon and the Winter Soldier 4 mette in discussione di tutto ciò in cui i fan del MCU hanno sempre creduto

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SULL’EPISODIO 4 DI THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER

Un precedente importante nella storia del MCU

Uno dei momenti più avvincenti dell’intero MCU è stato sicuramente la lotta a tre, tra Steve Rogers, Tony Stark e Bucky Barnes alla fine di Captain America: Civil War. La scena si svolge dopo che Helmut Zemo (Daniel Brühl) rivela a Tony Stark che è stato proprio Bucky, sotto l’ipnosi dell’Hydra che lo ha reso il Soldato d’Inverno, a uccidere i suoi genitori. Tony è furioso, non solo nell’apprendere la verità ma anche perché viene a conoscenza del fatto che Steve sapeva tutto. La lotta costa a Bucky il suo braccio bionico, ma non solo. A conclusione della battaglia, vediamo Tony soccombere, con Cap che potrebbe sferrargli un colpo mortale con il suo scudo.

Steve Rogers non lo farebbe mai, lui è un uomo buono prima di essere un simbolo, e questa caratteristica lo accompagnerà sempre, influenzando anche l’idea di come deve essere un Captain America, un simbolo di ispirazione e rettitudine. Come aveva visto bene il dottor Abraham Erskine, il valore di Steve, prima di prendere il Siero del Super Soldato, era già lì, dentro di lui. Decide di usare lo scudo per neutralizzare il potere dell’armatura di Tony, e non per ucciderlo. Pone fine al combattimento, in questo modo.

La caduta di un simbolo

L’episodio 4 di The Falcon and the Winter Soldier solleva nuovamente questa questione, ma questa volta lo scudo di Capitan America non è più nelle mani di Steve, ma in quelle di John Walker (Wyatt Russell). Siamo nel mondo post-Blip, post-Steve Rogers, un mondo in cui sembra non esserci posto per la levatura morale di quest’ultimo. E ciò che Walker sceglie di fare con lo scudo negli ultimi minuti dell’episodio di questa settimana va contro tutto ciò che siamo stati condotti a pensare che quel disco di vibranio rappresenti.

Ansia da prestazione

Walker sente la pressione di essere all’altezza del suo predecessore. Sam Wilson (Anthony Mackie) e Bucky si rifiutano di collaborare con lui. Quando la Dora Milaje si presenta nel rifugio dei nostri in Lettonia per arrestare Zemo, John non riesce ad essere all’altezza del combattimento. Autografa cartoline per i fan di passaggio, ma non si sente all’altezza, anzi si sente come se fosse un impostore, dal momento che non ha la forza dovuta al Siero del Super Soldato per fare ciò che riusciva a fare Steve, la cui ombra incombe su di lui.

Dopo che lui, Sam e Bucky si sono scontrati con la leader di Flag Smasher, Karli Morgenthau (Erin Kellyman), e Zemo ha colto l’occasione per distruggere le fiale rimanenti del siero, Walker ne vede una a terra e la mette in tasca. Sceglierà di iniettarselo o no?

“Buono diventa migliore, cattivo diventa peggiore”

Lemar Hoskins, alias Battlestar (Clé Bennett), dice a Walker che il potere del siero non fa che aumentare le doti di chi lo assume, “buono diventa migliore, cattivo diventa peggiore”. “Prendi costantemente le decisioni giuste nel vivo della battaglia.”, continua Battlestar.

Ma nel discorso dei due veterani si insinua un dubbio: parlando della loro esperienza in Afghanistan, dove Walker ha conquistato le medaglie che lo hanno reso degno dello scudo, secondo il Governa US, i due sono consapevoli che quello che è successo lì non è stato molto eroico, e si rammaricano del fatto che con il siero avrebbero potuto salvare più vite. I due non sono estranei a scelte difficili e Walker ammette: “Essere Cap è la prima possibilità che ho di fare davvero una cosa giusta.”

Un gesto irreversibile

A fine episodio, assistiamo alla tragica morte dello stesso Battlestar. In uno scontro, Karli lo uccide brutalmente, anche se involontariamente. Walker, accecato dalla rabbia, compie una scelta scioccante e irreversibile: uccide (e forse decapita) a colpi di scudo il compagno di Karli, tutto sotto gli occhi della folla, che lo riprende con il cellulare. Dei video che sicuramente finiranno on line: Capitan America che uccide un uomo con un simbolo di speranza e onore.

Cosa succederà ora che il mondo assisterà ad un Cap controllato dal governo US che uccide brutalmente un uomo proprio con lo scudo? E soprattutto, ora che plausibilmente John Walker verrà lasciato solo dai suoi compagni, dai suoi fan e anche dal suo Governo, con i poteri del Super siero, cosa farà, cosa diventerà?

Sam Wilson erede di Steve Rogers

Sam Wilson è senza dubbio la bussola morale della serie, ora che Steve Rogers non c’è più. Quando Zemo gli chiede se avrebbe preso il siero, Sam non esita nella sua risposta. Non prenderebbe mai il siero, allo stesso modo di Lady Galadriel che declina il potere dell’Unico Anello ne Il Signore degli Anelli, quando Frodo glielo offre. Si tratta della scelta giusta da fare, e Sam non esita.

Potere e ingiustizia

Ma l’episodio compie un’altra piccola grande rivoluzione nell’ottica dell’universo Marvel. Nel corso dei suoi 45 minuti, si parla moltissimo di potere in rapporto all’ingiustizia, soprattutto, scendendo in politica, la Marvel comincia a ragionare, come aveva fatto poche volte prima, sul concetto di assumere potere per diffondere la democrazia. I Flag Smashers stanno cercando di aiutare le persone che sono state sfollate dopo che i Blip hanno restituito ai vivi metà della popolazione mondiale, e Sam dice a Karli che è d’accordo con la sua lotta, ma non nel modo in cui lei la sta combattendo.

“Il concetto stesso di un Super Soldato disturberà sempre le persone”, dice Zemo “È quell’aspirazione distorta che ha portato ai nazisti, a Ultron, ai Vendicatori.” – “Ehi, quelli di cui parli sono i nostri amici”, risponde Sam. “I Vendicatori, non i nazisti”, aggiunge subito Bucky, tra il comico e il tragico. “Il desiderio di diventare un superumano non può essere separato dagli ideali suprematisti”, replica Zemo.

Come Steve nessuno mai

L’idea è contraria a ciò che i fan Marvel sono stati portati a caldeggiare dall’inizio di questa avventura cinematografica dei loro eroi: fare il tifo per le “super persone”. A quanto pare l’unico ad avere le capacità per gestire il Super Siero era Steve: anche nell’episodio finale della prima stagione di Agent Carter, Peggy Carter decide di disperdere l’ultima fiala di sangue di Steve nel fiume, piuttosto che consegnarla per estrarne il siero.

Il presupposto è che gli esseri umani sono così imperfetti da non essere in grado di gestire il potere vero. E forse è così, forse l’unico vero eroe è stato proprio Steve Rogers, non Captain America.

The Face of an Angel: il trailer del film sul caso Amanda Knox

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The Face of an Angel: il trailer del film sul caso Amanda Knox

L’eco del caso di Amanda Knox – accusata, insieme al suo ex-fidanzato Raffaele Sollecito, dell’assassinio della studentessa universitaria Meredith Kercher il 2 novembre, 2007 – non si è ancora spento del tutto, sia negli Stati Uniti sia in Italia, tanto che oggi si può trovare online il primo trailer di The Face of an Angel, il film ispirato alla sua storia, diretto da Michael Winterbottom. Dalla trama si evince una briciola di metacinema: la storia di un regista che deve dirigere un film su un caso giudiziario simile a quello della Knox e che nel corso delle ricerche nel nostro paese inizia una relazione con una barista e ripensa alla sua vita e al rapporto con sua figlia dopo aver visto che la stampa e i media sono puntati più sull’accusata che sulla vittima dell’omicidio.

Nel 2011 Robert Dornhelm aveva diretto un film per il canale Lifetime e trasmesso poi da Canale 5 intitolato Amanda Knox, – la quale tentò di bloccarne la messa in onda nel nostra Paese quando il suo processo era ancora in corso – il cui ruolo il ruolo della giovane era interpretato da Hayden Panettiere.  In The Face of an Angel, Daniel Brühl interpreta il ruolo di Thomas, il regista, Kate Beckinsale quello di una giornalista che lo aiuta nelle ricerche e la modella Cara Delevingne interpreta invece la barista; il personaggio di Jennifer, alter ego di Amanda Knox, ha invece il volto di Genevieve Gaunt.

The Face of an Angel sta per debuttare negli Stati Uniti d’America e Gran Bretagna. Co-prodotto da BBC e Cattleya, e presentato al Toronto Film Festival del 2014, ecco il primo trailer disponibile online:

Fonte: C7nema

The Face of an Angel prima clip per il film su Amanda Knox

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Arriva online il primo assaggio di  The Face of an Angel, il film di Michael Winterbottom (24 Hour Party People) ispirato al caso di Amanda Knox. La pellicola,attualmente in post-produzione, sarà mostrata all’European Film Market di Berlino dove si cercheranno distributori internazionali per la promozione del film.  Il film, ispirata al libro “Angel Face:Sex, Murder and the inside story of Amanda Knox” del giornalista Barbie Latza Nadeau, adatta il romanzo della tragica vicenda del 2007 che, come ormai noto, tratta dell’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher in Italia e che utilizza la vicenda anche come una più ampia indagine sulla violenza.

La storia del film però non seguirà l’omicidio, ma si concentrerà sul percorso di un regista di successo che dovrà adattare il romanzo The Face of an Angel della giornalista Simone Ford; i due si incontreranno a Roma per discutere del libro e fare alcune ricerche sul caso a Siena, dove incontreranno proprio la ragazza di Seattle.

Nel cast di The Face of an Angel troviamo Daniel Bruhl nel ruolo del regista Thomas,Kate Beckinsale nella parte della giornalista Simone Ford mentre Cara Delevingne interpreta Melanie (in realtà Melanie sarebbe Amanda,ma è stato deciso di cambiare il nome).

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Fonte: Variety

The Fabelmans: trailer del nuovo film di Steven Spielberg

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The Fabelmans: trailer del nuovo film di Steven Spielberg

Dopo la premiere al Toronto Film Festival attualmente in corso di svolgimento e l’uscita delle prime recensioni del film, arriva in rete il primo trailer ufficiale di The Fabelmans, il nuovo film di Steven Spielberg con protagonisti Paul Dano e Michelle Williams.

La vicenda di The Fabelmans, come già anticipato è una versione semi-autobiografica dell’infanzia di Spielberg. Il film è infatti incentrato su Sammy Fabelman, che sogna di diventare un regista mentre cresce nell’Arizona del secondo dopoguerra. Il film ripercorrerà la sua vita dalla sua infanzia fino alla tarda adolescenza, momento in cui scoprirà un segreto di famiglia e apprende definitivamente il potere del cinema. Oltre a dirigere il film, Spielberg è anche co-autore della sceneggiatura con Tony Kushner, che in precedenza aveva collaborato con il regista in film come West Side Story, Lincoln e Munich. Il film ha una distribuzione in sala attualmente prevista per la fine di novembre. Di seguito il poster ufficiale.

The Fabelmans vede protagonisti Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Gabriel LaBelle, Jeannie Berlin, Julia Butters, Robin Bartlett, Keeley Karsten e Judd Hirsch. Il film arriverà nelle sale americane il prossimo 11 novembre.

The Fabelmans: Steven Spielberg ha pianto la prima volta che ha visto i protagonisti del film in costume

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Steven Spielberg rivela la sua reazione emotiva nel vedere gli attori protagonisti di The Fabelmans, Michelle Williams e Paul Dano in costume per la prima volta. Mentre la finzione del film utilizza un cognome diverso, Spielberg ha basato The Fabelmans in gran parte dopo la sua stessa vita e sull’inizio della sua carriera cinematografica, con Williams e Dano che interpretano le versioni semi-romanzate dei veri genitori del regista premio Oscar. Steven Spielberg si è seduto per un’intervista con The Late Show con Stephen Colbert per discutere di The Fabelmans.

Discutendo dell’esperienza di portare sullo schermo la storia della sua famiglia, Spielberg rivela di aver pianto la prima volta che ha visto gli attori di The Fabelmans in costume, perché quella vista ha innescato un flashback emotivo sui suoi veri genitori ed è rimasto sbalordito da quanto gli sembrassero vicini.

“Mark Bridges [il costumista di Fabelmans] è venuto da me e mi ha detto: ‘Ho Paul e Michelle qui con i capelli, il trucco e i costumi. Mi sono girato e c’erano mio padre e mia madre, e sono scoppiato a piangere. Proprio così. Non ci ho nemmeno pensato. È successo e basta. Michelle è corsa da me, mi ha abbracciato. Paul è venuto dietro di me – è davvero alto – mi ha abbracciato per le spalle e mi ha semplicemente tenuto stretto.”

Il film è trai protagonisti della Stagione dei Premi in corso e, sebbene non stia vincendo molte statuette, rimane uno dei migliori film della stagione, un esempio di grande perizia tecnica e di grande cuore nel fare il proprio lavoro.

The Fabelmans: rivelati nuovi dettagli sul film biografico di Steven Spielberg

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Parlando con DiscussingFilm, il direttore della fotografia di lunga data di Steven Spielberg, Janusz Kamiński, fornisce maggiori informazioni sulla storia e l’ambientazione di The Fabelmans, dicendo che “È un film molto emozionante che racconta la storia di Spielberg dai sette ai diciotto anni”. Continua dicendo che The Fabelmans analizzerà più a fondo la vita famigliare di Spielberg e ciò che ha portato al suo desiderio di fare film, dicendo: “Si tratta della sua famiglia, dei suoi genitori, degli giochi con le sue sorelle, ma riguarda principalmente la sua passione per creazione di film.” Kamiński afferma che il film sarà un film molto personale, che toccherà cose come “l’amore giovane, il divorzio dei genitori e le prime relazioni formative”, dicendo: “È un film personale molto bello, bellissimo. È molto rivelatore sulla vita di Steven e su chi è come regista.”

The Fabelmans, quello che sappiamo del film

Sebbene Spielberg sia attualmente trai protagonisti della stagione dei premi con West Side Story, il regista è anche impegnato nella realizzazione di The Fabelmans. Mentre i dettagli della trama rimangono nascosti, The Fabelmans è descritto come un progetto semi-autobiografico, che attinge dal periodo in cui Spielberg è cresciuto in Arizona.

Lynch si unisce a un cast che include Michelle Williams, Seth Rogen, Paul Dano, Julia Butters, David Lynch e il nuovo arrivato Gabriel LaBelle. Williams e Dano dovrebbero interpretare personaggi basati sui genitori di Spielberg, mentre si dice che il ruolo di Rogen sia influenzato dallo zio di Spielberg. LaBelle interpreta l’aspirante regista Sammy, un alter ego di Spielberg, mentre Butters interpreta sua sorella, Anne. L’ensemble di The Fabelmans comprende anche Judd Hirsch, Sam Rechner, Oakes Fegley, Chloe East, Jeannie Berlin, Robin Bartlett, Jonathan Hadary e Isabelle Kusman.

The Fabelmans: recensione del film di Steven Spielberg

The Fabelmans: recensione del film di Steven Spielberg

Trai film più attesi della stagione, spicca senza ombra di dubbio The Fabelmans, nuovo lungometraggio di Steven Spielberg. Attraverso la lente della finzione cinematografica alcuni importanti autori hanno saputo raccontare se stessi, non soltanto la propria visione del mondo ma anche la storia personale che li ha in qualche modo condotti ad essa. Con il suo ultimo The Fabelmans, Spielberg ci regala un film che riduce tale lente a uno strato sottilissimo, mettendo in scena gli anni della sua giovinezza e gli eventi che lo hanno condotto all’amore per la Settima Arte.

The Fabelmans, fare i conti con la propria storia

Lo scopo principale appare senza dubbio quello di fare i conti con i fatti che hanno minato l’unità familiare nella sua adolescenza, indirizzandolo verso il cinema come momento di evasione dal dolore del quotidiano ma anche come mezzo per esprimere quel dolore stesso, incanalandolo in una storia capace di parlare al grande pubblico. E Steven Spielberg, ovvero uno dei più grandi narratori per immagini dei nostri tempi – se non il più grande – con The Fabelmans fa ancora una volta proprio questo: sviluppa una storia di crescita e accettazione che rimane comunque finzione, ovvero quella finzione quella che lui stesso avrebbe voluto vivere.

Madre e Padre

Anche se in superficie il personaggio portante della trama è Mitzi, la madre del giovane protagonista Sam, nel profondo The Fabelmans è un atto d’amore verso la figura paterna di Burt, una figura che nel cinema si Spielberg è stata costantemente motivo di frustrazione: pensate ad esempio ai padri assenti, manipolatori, distratti di film come E.T., Prova a prendermi o Incontri ravvicinati del terzo tipo, solo per citare gli esempi maggiormente espliciti. In questo ultimo lungometraggio autobiografico (a modo suo…) Spielberg invece celebra la resilienza, l’abnegazione, la devozione incondizionata di un uomo destinato ad amare una donna a cui sta troppo stretta la vita che lui può offrirle.

Paul Dano, Michelle Williams, Keeley Karsten, Sophia Kopera, Gabriel LaBelle e Julia Butters in The Fabelmans
Paul Dano, Michelle Williams, Keeley Karsten, Sophia Kopera, Gabriel LaBelle e Julia Butters in The Fabelmans © 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment

Sotto questo punto di vista The Fabelmans si conferma, alla maniera di molti film del primo Spielberg, una favola che reinterpreta la realtà. O meglio l’espressione di un desiderio preciso, quello di aver avuto la possibilità di capire meglio i propri genitori. In certi momenti sembra quasi che il cineasta voglia spiegarci perché negli anni ‘70 e ‘80 faceva film in quel modo, e questo introduce un certo didascalismo nella narrazione e nell’estetica scelta per The Fabelmans.

Al tempo stesso però troviamo nel film sequenze che parlano di cinema in maniera talmente precisa e profonda da colpire dritte al cuore: Spielberg ci mostra ad esempio con straordinaria semplicità ed efficacia che fare cinema ha significato per lui tentare di prendere il controllo della propria vita, oppure che si possono usare le immagini quando le parole diventano troppo pesanti o dolorose per poter essere pronunciate.

Spielberg strizza l’occhio a John Hughes

Questi sono i momenti più belli di The Fabelmans, opera che possiede anche momenti di incredibile e insieme dolorosa leggerezza, alla maniera di quel John Hughes a cui Spielberg strizza più volte l’occhio in questo lungometraggio. E a chiudere un’operazione tanto complessa e stratificata proprio perché estremamente personale, ci sono gli ultimi dieci minuti che sono qualcosa che è difficile definire, tante sono le emozioni che racchiude: una sequenza cinefila, spassosa, geniale anche nella scelta di un cameo straordinariamente assurdo eppure perfetto che ovviamente non vi spoileriamo. 

Per quanto riguarda la direzione degli attori, Spielberg si conferma perfetto regista di giovani interpreti, consentendo al protagonista Gabriel LaBelle di regalarci una prova maiuscola, trattenuta e sofferta nella prima parte e poi progressivamente più libera e carismatica quando invece il personaggio di Sam inizia a trovare la forza per lottare al fine di affermare la propria personalità. Straordinaria – giustamente nominata all’Oscar – la partecipazione del grande veterano Judd Hirsch in una sola ma fondamentale sequenza. Funzionano a dovere Paul Dano e Seth Rogen, mentre invece si sviluppa a corrente alternata la prova di Michelle Williams, la quale a tratti sembra incerta sul come interpretare una figura femminile la cui frustrazione emotiva conduce ad atteggiamenti eccessivamente melodrammatici. 

Gabriel LaBelle in The Fabelmans
Gabriel LaBelle in The Fabelmans © 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment

Riscrivere la propria infanzia con il cinema

The Fabelmans è un film forse un po’ troppo alterno nei toni e nell’esposizione della storia per convincere del tutto: nei momenti in cui funziona è di una potenza emotiva profonda, in altri al contrario fa pensare a quanto altri giovani protagonisti nel cinema di Steven Spielberg si siano rivelati maggiormente emblematici di Sam Fabelman. A conti fatti, il senso di solitudine e di innocenza perduta derivati dall’aver perso il sostegno del nucleo familiare hanno trovato piena rappresentazione in altri film dell’autore – su tutti a nostro avviso si staglia il giovane Christian Bale de L’impero del sole – ma a conti fatti probabilmente non è neppure questo lo scopo di The Fabelmans.

Spielberg sembra volerci dire che, alla soglia dei 76 anni, con quello che gli è accaduto, lui ci ha finalmente fatto i conti. Alla sua maniera, ovvero adoperando il cinema come “fabula”, come possibilità di riscrivere la propria storia interiore. E sotto questo punto di vista il suo film è quantomai prezioso. 

The Fabelmans: la storia vera dietro il film di Steven Spielberg

The Fabelmans: la storia vera dietro il film di Steven Spielberg

Con il suo film del 2022, The Fabelmans (qui la nostra recensione), Steven Spielberg ha realizzato un omaggio alla sua infanzia e alla sua introduzione alla forza del cinema quale arte salvifica. Raccontato attraverso gli occhi di un immaginario Sammy Fabelman, che rappresenta un giovane Spielberg, il film si concentra infatti principalmente su come le circostanze familiari del regista – in particolare il divorzio dei suoi genitori – abbiano influenzato il percorso che lo ha poi portato ad essere l’iconico regista che è oggi. Con un cast impressionante che comprende Michelle Williams, Paul Dano e Seth Rogen, questo è dunque senza ombra di dubbio il film più personale ed emotivo di Spielberg.

Regista premio Oscar di numerosi blockbuster come Lo squalo e Jurassic Park, ma anche drammi di grande valore come Schindler’s List o il recente Il ponte delle spie, Spielberg ha con The Fabelmans scelto di affrontare di petto la propria gioventù, durante la quale si sono formate in lui quella serie di temi poi divenuti ricorrenti nel corso di tutta la sua attività cinematografica, dall’assenza della figura paterna al volo, dalla volontà di salvare ogni vita umana fino alle riflessioni sulla capacità del cinema di rielaborare la storia. The Fabelmans, dunque, è un film molto più vicino alla realtà di quanto ci si possa aspettare.

Quando gli è stato chiesto di parlare della sua esperienza di lavoro con Spielberg, Seth Rogen ha dichiarato: “L’ho visto piangere decine di volte durante le riprese del film, il che è stato molto bello e credo che abbia fatto sì che tutti volessero onorare davvero quello che stava facendo. Si vedeva quanto significasse per lui e quanto fosse sincero”. I dettagli sinceri dell’ambiente di Spielberg – dagli incontri con i bulli antisemiti all’acquisto di una scimmia da parte di sua madre – rendono The Fabelmans un film imperdibile per cinefili e appassionati di cinema. In questo articolo, scopriamo quanto di vero c’è in esso.

The Fabelmans First Look
Paul Dano, Michelle Williams e Mateo Zoryan in The Fabelmans

Il primo film che Steven Spielberg abbia mai visto

La scena d’apertura di The Fabelmans vede il giovane Sammy (Mateo Zoryan) andare al cinema con i genitori (Michelle Williams e Paul Dano) per vedere il film drammatico sul circo di Cecil B. DeMille del 1952, Il più grande spettacolo del mondo. Dopo aver assistito a un enorme incidente ferroviario incluso nel film, Sammy decide di filmare lo schianto di un modellino di treno per ricreare l’esperienza. La madre di Sammy, Mitzi, afferma in seguito che la possibilità di ricreare le immagini spaventose dell’incidente ha dato a Sammy una sensazione di controllo, cosa che si dimostrerà essere uno dei grandi temi del film.

In un discorso ai Golden Globes del 2009 – ricevendo il Cecil B. DeMille Award – Steven Spielberg ha confermato la maggior parte di questi dettagli, notando che quel giorno, vedendo Il più grande spettacolo del mondo con suo padre, il suo “destino era probabilmente segnato”. In effetti, la vera storia dietro The Fabelmans è ricca di riferimenti agli altri film preferiti del regista, tra cui Sentieri selvaggi, che Spielberg guarda ancora spesso. Tuttavia, alcuni dettagli minori sono stati modificati per il film. In The Fabelmans, la madre di Sammy gli fornisce una macchina fotografica con cui riprendere il modellino dell’incidente ferroviario. Nel suo discorso ai Golden Globes, Spielberg afferma di aver preso la cinepresa 8 mm della sua famiglia “quando nessuno guardava”.

Il divorzio dei genitori di Spielberg

I genitori di Steven Spielberg hanno davvero divorziato e sì, sua madre si è innamorata del migliore amico di suo padre – rappresentato da un personaggio interpretato da Seth Rogen in The Fabelmans. Inoltre, proprio come accade nel film, un giovane Spielberg scoprì la relazione della madre con l’amico del padre rivedendo le riprese effettuate durante un campeggio di famiglia. In un’intervista sul film, ha dichiarato: “È stata una delle cose più difficili, credo, che ho dovuto sedermi e decidere cosa fare, perché era il segreto più forte che io e mia madre abbiamo condiviso da quando l’ho scoperto a 16 anni”.

La storia vera di The Fabelmans implica che questi problemi con i genitori abbiano portato Spielberg a mettere temporaneamente da parte la regia, sebbene egli abbia citato anche altre ragioni, tra cui una visione precoce di Lawrence d’Arabia che lo ha portato a mettere in dubbio le sue capacità. In ogni caso, è chiaro che questo evento ha influenzato profondamente molti altri lavori di Spielberg, tra cui Incontri ravvicinati del terzo tipo, Prova a prendermi e E.T. l’extra-terrestre, dove l’assenza del padre è un tema ricorrente. Come ha detto astutamente il critico David Ehrlich, “C’è mai stato un divorzio che ha avuto un impatto più profondo sull’immaginario americano?”.

Gabriel LaBelle in The Fabelmans
Gabriel LaBelle in The Fabelmans © 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment

Spielberg e il bullismo ai tempi del liceo

Il film presenta poi intense scene di bullismo antisemita, momenti confermati come reali da Steven Spielberg, che ha raccontato che quando si trasferì in California fu “preso a schiaffi e a calci” in diverse occasioni. Nel film questi attacchi portano l’adolescente Sammy (Gabriel LaBelle) ad arrabbiarsi per i ripetuti spostamenti della sua famiglia in diversi Stati, e irritarsi con i suoi genitori per il fatto di essere gli unici ebrei nel loro quartiere. Sammy frequenta anche brevemente una ragazza cristiana nello stesso liceo, ma la verità dietro questi dettagli non è chiara, poiché Spielberg non ne ha parlato. I temi dell’identità e della lotta ebraica sono evidenti anche nei film di guerra di Spielberg, come Salvate il soldato Ryan, Schindler’s List e Munich.

The Fabelmans offre però a Sammy un momento di redenzione quando proietta il suo film per il Senior Skip Day al ballo di fine anno. In questo momento, il regista ha il controllo completo sulla prospettiva dei suoi compagni di classe. Tuttavia, Sammy ritrae uno dei suoi aggressori come un eroe. In seguito, il bullo lo affronta con grande emozione, imbarazzato, chiedendogli perché Sammy lo abbia ritratto così dopo il modo in cui lo ha trattato. Sammy risponde: “Forse l’ho fatto per migliorare il film?”. Il bullo chiede che lo scambio rimanga segreto e, in un momento di soddisfazione, Sammy scherza dicendo che lo farà, a meno che, ovviamente, un giorno non ci faccia un film. Per il pubblico, questo semplice momento di vendetta sembra essere stato preparato da decenni.

Come i primi film di Sammy si confrontano con la vera infanzia di Spielberg

Il primo film di Steven Spielberg è stato il suo film in 8 mm sull’incidente del modellino del treno. The Fabelmans presenta proprio questo lavoro e anche altri cortometraggi realmente realizzati da Spielberg nella vita reale, tra cui un western e un film di guerra intitolato The Last Gunfight. Come mostrato nel film, Spielberg ha fatto molta esperienza lavorando a progetti grazie al suo coinvolgimento nei Boy-scout, venendo anche direttamente ispirato da molti dei suoi film preferiti. Nei fine settimana, inoltre, Spielberg era spesso presente nel suo cinema locale per guardare quanti più film possibile e apprendere di più sulla settima arte.

David Lynch in The Fabelmans
© 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment

L’incontro tra Steven Spielberg e John Ford

Come mostrato nel finale del film, Steven Spielberg ha davvero incontrato John Ford, qui interpretato da David Lynch con un brillante cameo. Ford ha diretto molti film iconici, tra cui I cercatori, Com’era verde la mia valle e L’uomo che uccise Liberty Vance, un film che The Fabelmans cita più volte. Ricordando l’incontro come un momento fondamentale per la sua prima carriera, Spielberg ha notato che Ford gli indicò dei dipinti nel suo ufficio e gli disse che avrebbe dovuto imparare a capire perché la posizione dell’orizzonte sullo schermo appare attraente o noiosa.

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La storia vera dietro The Fabelmans: quanto è accurato il film?

La progressione della famiglia Fabelman dal New Jersey all’Arizona e alla California segue dunque una linea temporale accurata rispetto ai veri spostamenti degli Spielberg. Anche i dettagli alterati sono stati comunque rielaborati solo per favorire la struttura della trama. The Fabelmans mantiene dunque un incredibile livello di accuratezza. Non è una sorpresa, visto che il film è essenzialmente l’autobiografia di Steven Spielberg, ma il risultato è un progetto toccante e onesto, che racconta con l’universalità di cui solo Spielberg è capace la potenza di quella meravigliosa arte che è il cinema.

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