The Flash: la spiegazione del multiverso e delle linee temporali

Il film stand-alone del Velocista Scarlatto introduce il concetto di multiverso del DCU, insieme alle timeline alternative.

The Flash (qui la recensione), al cinema in Italia il 15 giugno scorso, è riuscito subito a scalare la classifica al botteghino, arrivando in vetta e conquistandosi il podio al suo primo weekend nelle sale nostrane. Seppur negli States il risultato sia invece diverso, non avendo ancora raggiunto al box office cifre entusiasmanti, il film diretto da Andy Muschietti è – fra i capitoli del vecchio DCEU – uno dei migliori e meglio riusciti. In The Flash, la cui storia è adattata dalla trama originale del fumetto Flashpoint della DC Comics, Barry Allen torna indietro nel tempo per tentare di salvare la madre e impedire che il padre venga giudicato come colpevole della sua morte.

In questo modo, attraverso il Velocista Scarlatto, viene introdotto per la prima volta in maniera chiara e funzionale il concetto di multiverso del DCU e delle linee temporali alternative, che nascono nel momento in cui Flash cerca di riscrivere la storia. A differenza del MCU, però, il multiverso del DCU non è lineare ma anzi risulta molto più complesso e intricato di quanto si possa immaginare. Cerchiamo perciò di capire come funziona insieme alle diverse timeline.

3Batman e il multiverso spaghetti: cosa significa?

The Flash

Quando in The Flash Barry Allen torna indietro nel tempo e incontra il Barry alternativo, gli dice di dover rintracciare la Justice League che, in quell’universo, non esiste. L’unico è Batman, dal quale i due si recano per poter capire come aggiustare le cose. Quando però Barry arriva, quello che si trova di fronte – dopo una lotta in cucina – è il Bruce Wayne di Michael Keaton, non di Ben Affleck, uno degli esempi proprio di retrocasualità inaspettata e imprevedibile. La versione di Keaton conosce però il multiverso e i concetti su cui si fonda, dando conferma ai due Barry della sua esistenza. Dice anche che le linee temporali del multiverso DC sono molto più interconnesse e intrecciate e per niente lineari, e una volta scolati gli spaghetti, mette il piatto davanti ai due ragazzi per usarli come metafora.

Esattamente come gli spaghetti, ci sono dei punti in cui le linee temporali sono ingarbugliate, ed alcuni di questi punti si incrociano come fulcri nel multiverso. Vengono chiamate “inevitabilità intersezionali”, ciò vuol dire che alcuni personaggi ed eventi non possono essere cambiati e, proprio come li descrive Barry Allen stesso, sono momenti di destino. Così Flash scopre e capisce che ci sono alcune intersezioni che non possono essere soggette a modifiche, per quanto si tenti di cambiarle. Come, ad esempio, sua madre: Barry non può salvarla e impedire al tempo stesso che l’intero universo si distrugga: è una conseguenza inevitabile.

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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.