Una variazione non da poco nel cast dell’annunciato The Talking Cure, il film di David Cronenberg
VIEW Conference torna dal 15 al 18 ottobre a Torino
VIEW Conference, la più
importante kermesse europea sulla cultura transmediale, ritorna a
Torino dal 15 al 18 ottobre insieme all’immancabile rassegna di
cinema digitale VIEWFest, 11-13
ottobre, e i suoi attesi pulripremiati ospiti
internazionali.
Anche quest’autunno, Torino diventerà la capitale internazionale dell’infotainment e dell’audiovisivo: il Centro Congressi Torino Incontra sarà teatro degli imperdibili appuntamenti della 14ª edizione di VIEW Conference da martedì 15 a venerdì 18 ottobre 2013, che sarà anticipata dal più importante festival di cinema digitale, il VIEWFest, al cinema Massimo di Torino da venerdì 11 a domenica 13 ottobre: una settimana in omaggio ai mestieri e agli strumenti della creatività digitale.
Con numerosi eventi aperti al pubblico l’edizione 2013 di VIEW Conference offre quest’anno l’opportunità di incontrare i guru mondiali degli effetti speciali, della creatività, dell’animazione e tanto altro legato al cinema digitale e al mondo in evoluzione dei videogame.
L’ospite d’onore sarà il pluripremiato premio Oscar John Knoll, punto di riferimento mondiale della grafica digitale, che oltre a essere direttore creativo della Industial Light & Magic, ha realizzato gli incredibili effetti speciali del futuristico film campione d’incassi “Pacific Rim” diretto da Guillermo del Toro. Nei primi anni ’90 Knoll e suo fratello Thomas hanno inventato il programma di grafica ormai da tutti conosciuto, Adobe Photoshop.
A VIEW la grande animazione è di casa con una grande anteprima italiana: i registi Cody Cameron e Kris Pearn presentano “Piovono Polpette 2”, nelle sale italiane solo dal prossimo 25 dicembre 2013; inoltre, il direttore tecnico Disney•Pixar Sandra Karpman illustrerà il lavoro realizzato per il film capolavoro “Monsters University”; mentre Lucia Modesto, Character Technical Director Supervisor – PDI/Dreamworks Animation, esporrà l’attività di animazione facciale creata per i film “Turbo” e “I Croods”.
E poi ancora Roger Guyett il mago degli effetti speciali del blockbuster “Star Trek – Into the darkness”; Erik Nash, supervisiore degli effetti visivi del film Marvel “Iron Man 3”, Parag Havaldar, Software Architect di Sony Imageworks che illustrerà il suo lavoro per film come “Il Grande e Potente Oz” e “The Amazing Spider-Man”, il video game evangelist Marco Mazzaglia e tanti altri ancora.
VIEW è anche un’opportunità per professionisti e studenti di aggiornarsi e acquisire nuove conoscenze grazie alla partecipazione ai numerosi workshop organizzati: si segnala in particolare quello tenuto da Lucia Modesto sul rigging per l’animazione e il workshop di Paul Debevec (Direttore Associato di Graphics Research all’USC Institute for Creative Technologies) sul Photo Realism e Computer Animation.
Anche per questa edizione VIEW non ha rinunciato ai concorsi per premiare i talenti internazionali: il VIEW SOCIAL CONTEST, dedicato a film, cortometraggi, video musicali e pubblicità legati a temi sociali come la discriminazione, l’immigrazione o la violenza alle donne; il VIEW AWARD per cortometraggi animati e ITALIANMIX per opere dedicate all’Italia, ai suoi simboli e alle sue eccellenze.
“Giungere alla quattordicesima edizione di VIEW con i grandi ospiti di sempre per noi tutti è un grandissimo traguardo e ne siamo più che entusiasti.”– ha dichiarato Maria Elena Gutierrez – “Anche quest’anno il panel di VIEW raccoglie premi Oscar come John Knoll e i protagonisti del campo dell’animazione 3D, degli effetti visivi, del grafic-design, dei videogame e del cinema digitale delle etichette internazionali e non solo. Torino diventa così meta di professionisti, appassionati, studenti oltre alla digital; tutti riuniti per condividere esperienze, idee, conoscenze, trarre ispirazione, apprendere e perché no lasciarsi stupire.”
Si rinnova inoltre la collaborazione con il SIGGRAPH presentando l’anteprima europea del Computer Animation Festival 2013.
VIEW Conference è realizzata grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Regione Piemonte, Città di Torino.
VIEW Conference e VIEWFest danno appuntamento al 2013!
VIEW Conference 2016: le anteprime mondiali dell’edizione
VIEW Conference 2016, la più importante conferenza italiana ed europea, dedicata alla grafica digitale, all’industria dello spettacolo e alla cultura transmediale, per la sua diciasettesima edizione invita a Torino chi ha fatto la storia della cultura digitale insieme a chi sta scrivendo il futuro dell’innovazione e della realtà virtuale.
La direttrice Maria Elena Gutierrez ha presentato oggi in conferenza stampa il programma e le novità della keremesse che si terrà presso il Centro Congressi Torino Incontra dal 24 al 28 ottobre: “Il 2016 segna il 17° anniversario di VIEW Conference, che ogni anno porta i migliori professionisti di animazione, effetti visivi e videogiochi, e tutta l’industria della grafica digitale in genere a Torino. Siamo emozionati e onorati di annunciare il più ampio e diversificato panel di ospiti di sempre come premi Oscar, registi, sound designer, sceneggiatori, game designer, musicisti, supervisori degli effetti visivi e ricercatori. Particolarmente emozionante quest’anno sarà l’esplorazione di VIEW del tema più caldo della grafica digitale in questo momento: la Realtà Virtuale.”
Per il suo 17° anno Torino, grazie a VIEW Conference 2016, ospiterà la cinque giorni di incontri, workshop, tavole rotonde e sessioni interattive. Grande novità per l’edizione 2016 è il Bootcamp Videogiochi che da lunedì 24 a mercoledì 26 offrirà la grande opportunità ai talenti e start up italiane di mostrare i propri lavori ad esperti internazionali e investiori del settore. Un innovativo Acceleration Program e Investment Pitch per I videogiochi. VIEW Conference 2016 è realizzata grazie al sostegno di Compagnia Di San Paolo, Fondazione CRT, Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino e di Città di Torino.
Attesissimi quest’anno sono gli eccezionali Keynote diVIEW Conference 2016 tenuti dal gotha di ciascun settore, tra questi:
- Donald Greenberg – Direttore del programma di grafica digitale alla Cornell University, con ricerche supportate da Pixar, DreamWorks, Microsoft, Intel, Oculus, Valve e Autodesk, e con fondi governativi. Greenberg porterà la discussione su quanto sia necessario rendere la VR reale con applicazioni anche in campo medico. Greenberg è uno dei pionieri della computer grafica insieme a Pat Harahan, Alvey Ray Smith ed Ed Catmull.
- Brad Lewis – Produttore del secondo film animato dei Warner Animation Groups, Cicogne in missione nelle sale italiane dal 20 ottobre, discuterà in ateprima a Torino della creazione del film.
- Mentre Byron Howard regista di Zootropolis e Rapunzel – L’Intreccio della Torre arriverà direttamente dai Walt Disney Studios per presentare il suo ultimo successo e raccontare i cinque anni di lavoro che hanno portato alla realizzazione della storia di Judy e Nick.
- Saranno presenti anche Mike Mitchell e Walt Dohrn, rispettivamente regista e co-regista dell’animazione DreamWorks Trolls, in Italia solo dal 27 ottobre, per discutere il dietro le quinte della creazione di questo soffice e colorato mondo
- Victoria Alonso – Produttore Esecutivo dei Marvel Studios, la donna al comando degli action movies più amati di sempre per dare uno sguardo a quello che è il Metodo Marvel.
Grande l’attesa per l’anteprima mondiale del Google Day Dream con Brian Pullen VR Designer di Google per scoprire insieme i dietro le quinte della creazione della prima innovativa piattaforma VR mobile high end di Google. Infatti lo storytelling immersivo avrà un ruolo importante questo anno a VIEW che mostrerà in anteprima anche le nuova Google Spotlight story: Rain or Shine con il produttore Luke Youngman e il regista Felix Massie e Pearl con la giovane ma talentuosa Production Designer Tuna Bora.
Inoltre con il talk dedicato Virtual Reality- Jump Into the Story Maureen Fan, CEO e Co-fondatrice di Baobab Studios, illusterà le nuove possibilità date dal VR per l’animazione per coinvolgere lo spettatore.
VIEW Conference 2016
Lo Storytelling immersivo non è solo animazione ma anche live action e VIEW quest’anno ha l’onore di opitare il talk di Rob Bredow, Chief Technology Officer di Lucasfilm che con ILMX Lab mostrerà tutti gli esperimenti condotti per la creazione di Star Wars.
La realtà virtuale non è solo intrattemnimento ma grazie alla sua applicazione in diversi campi sono in corso grandissime innovazioni. Un esempio ne è l’applicazione medico scientifica e a VIEW sarà possibile saperne di più con il talk Neuroscience and Video Games: A New Class of Medicine con Adam Gazzaley e Matt Omernick co-fondatori di Akili Interactive Labs
Il mondo dei videogiochi verrà inoltre indagato in tutte le sue sfaccettature con panel e speech dedicati per scoprire gli ingredienti e le lezioni necessarie per programmare un successo come ad esempio The Room, presentato da Barry Meade Co-fondatore di Fireproof Studios, Adam Volker di Moonboot Studios oltre ai panel The Future of the Games e Storytelling in VR and Games.
VIEW da sempre guarda al futuro, anche dei mezzi di comunicazione, come la TV Online, che con il suo evolversi sfida i creatori di contenuti. A parlarne sarà Kevin Lin, CEO di Twitch la piattaforma che offre ai creatori e produttori un nuovo interattivo modo di audience engagement televisivo.
La line-up è densa e ricca per i tantissimi artisti presenti e anche quest’anno non si scherza con l’animazione a cominciare da Byron Howard che sarà presente anche durante la proiezione del film d’animazione sabato 23 per il VIEWFest e sarà protagonista di un imperdibile workshop rivolto agli studenti sul “DNA del character design Disney”.
Grande risalto poi ovviamente alle future uscite animate, come Kubo e La Spada Magica, nelle sale italiane a novembre 2016 che vedrà gli interventi del supervisore degli effetti speciali Steve Emerson e dello sceneggiatore Marc Haimes
Non mancano infine dei panel dedicati ai grandi successi animati e non del 2016. Grande protagonista la Disney Pixar, con ben due incontri sull’animazione e gli effetti di Alla Ricerca di Dory, con John Halstead, e Il Viaggio di Arlo con il direttore alla fotografia Sharon Calahan. Inoltre per Sony Picture Animation sarà presente uno dei grandi nomi dello scenario internazionale David Feiss che a VIEW terrà anche il workshop I Fondamenti dello Storyboard.
Infine a chiudere questa speciale edizione non poteva mancare la presentazione dell’animazione più irriverente dell’anno che sta facendo discutere il mondo: Sausage Party, nelle sale italiane dal 31 ottobre, ne parlerà Conrad Vernon, co-Regista.
Anche gli effetti speciali nella produzione live action avranno il loro spazio, con degli incontri sui VFX, computer grafica e sulla creazione degli universi di Star Wars: Il Risveglio della Forza con il celebre Roger Guyett VFX Supervision di ILM, Capitan America: Civil War con Russel Earl VFX Supervisor di ILM, Il Libro della Giungla, grazie al talk del due volte premio Oscar Rob Legato, VFX Supervisor, di Alice Attraverso lo Specchio, con Troy Saliba, e Deadpool.
VIEW Conference per il suo 17° anno offre un’imperdibile edizione, garantendo come sempre il meglio della scena internazionale da cui sarà possibile anche imparare grazie ai numerosi workshop, momenti unici di apprendimento e scambio fertile. In particolare quest’anno l’artist manager di Sony Pictures J.C. Cornwell terrà una sessione di Portfolio Review con sessione di recruitment.
Un’opportunità unica per i talenti italiani e non solo che potranno appunto portare i loro lavori nella sezione dedicata al recruitment che vede la partecipazione anche della Illumination Mac Guff (creatori di Cattivissimo Me).
Ad anticipare VIEW sarà il festival del cinema digitale VIEWFest, che presenta un interessante programma di film d’animazione e incontri, tra cui la prima italiana di “Kubo e la Spada Magica” di Laika Animation presentata dal supervisore agli effetti visivi Steve Emerson. Il co-direttore di SIGGRAPH Computer Animation Festival 2016, Jason RM Smith, presenterà l’anteprima italiana del SIGGRAPH 2016 Traveling Electronic Theater. In programma anche la proiezione a VIEWFest del cortometraggio animato della Pixar “Piper”, la nuova breve animazione in VR “Pearl” del premio Oscar Patrick Osborne, e il cortometraggio animato VR di Baobab, “Invasion!”.
VIEWFest si terrà dal 21 al 23 ottobre al Cinema Massimo di Torino, la sala ufficiale del Museo Nazionale del Cinema.
Insomma, anche quest’anno il festival si conferma un evento assolutamente imperdibile per tutti gli appassionati della cultura digitale. Il programma completo è disponibile sul sito www.viewconference.it.
View Conference 2015: Kim White e le sfide dell’illuminazione alla Pixar
In occasione della View Conference 2015 di Torino, abbiamo avuto modo di chiacchierare con Kim White, direttore della fotografia per la Pixar Animation Studios. Dal 1997 in Pixar, con titoli come A Bug’s Life, Toy Story 2 e 3, Alla Ricerca di Nemo, Monsters & Co. e Ratatouille nel curriculum, c’è Kim White dietro la magnifica illuminazione dell’ultimo film di animazione campione di incassi Inside Out.
Come è stato lavorare ad Inside Out e quali sono state le sfide maggiori?
Lavorare ad Inside Out è stata la vera sfida perché andavamo a lavorare su qualcosa di non reale. Per quanto riguarda l’illuminazione e i colori abbiamo voluto creare una netta differenza tra il mondo umano e quello della mente, per non confondere lo spettatore: diciamo che era il nostro obiettivo primario. Con il mondo umano è stato facile, avevamo dei riferimenti e siamo andati nei luoghi fisici, come ad esempio a San Francisco, mentre per il mondo fantastico della mente di Riley abbiamo dovuto dare sfogo alla nostra fantasia per far corrispondere colori e luci a l’umore, un lavoro di team straordinario. Poi non è stato semplice avere un personaggio come Gioia che era fonte di luce lei stessa: una bella sfida!
Come supervisor delle luci, qual’è il tuo ruolo
principale e quanto è cambiato il tuo lavoro negli
anni?
Sono in Pixar da tantissimi anni e la cosa più importante del mio lavoro è la flessibilità. Le tecnologie cambiano, si evolvono e noi dobbiamo farlo con esse. Il mio lavoro è strettamente collegato a gli altri reparti e ovviamente con il regista: da direttore della fotografia sono passata ad essere responsabile del reparto luci, un evoluzione del mio ruolo dovuta proprio alle nuove tecnologie. Il mio obiettivo è quello di aiutare la narrazione con la luce in modo da guidare lo spettatore nella storia, influendo anche sulla sua percezione di essa. Si può illuminare di più un oggetto per farlo risaltare, saturare dei colori o ad esempio dare vita a scenari che senza le giuste luci risulterebbero piatti.
Qual è il tuo cartone animato preferito, magari quello che ti ha avvicinato a questa professione?
È una domanda difficilissima!
Sicuramente tutti i grandi classici Disney hanno fatto parte della
mia infanzia, sono cresciuta con essi ed erano dei mondi che mi
meravigliavano ogni volta. I colori, i personaggi, le canzoni,
tutta la storia dell’animazione è qualcosa di importantissimo per
noi in Pixar. Prendiamo spunto e ispirazione da essi: una cosa che
abbiamo fatto anche con Pete Docter per Inside Out!
VIEW Conference 2014: aperti i bandi per partecipare
VIEW Conference 2014,
la più importante conferenza italiana dedicata all’animazione
digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi
contest: VIEW Award, VIEW Social contest, VIEW Award Game e
ITALIANMIX. La prossima edizione di VIEW Conference si terrà dal 14
al 17 ottobre 2014.
— VIEW AWARD:
VIEW Award è un concorso per cortometraggi realizzati tra il 2012 e il 2014 con animazioni 2D/3D o effetti speciali digitali: le categorie del VIEW Award includono Miglior Cortometraggio, Miglior Design, Miglior Personaggio e Migliori Effetti Speciali Digitali. Tutti i partecipanti nelle varie categorie concorrono automaticamente per il VIEW Award. I vincitori saranno inseriti nella raccolta in dvd “BEST of VIEW” che verrà successivamente proposto da alcuni degli importanti festival partner di VIEW Conference. I vincitori del premio principale riceveranno 2.000 Euro.
— VIEW SOCIAL CONTEST:
Celebrando il potere della tecnologia al servizio della società, il contest si suddivide in quattro diverse categorie: Miglior Gioco, Migliore Art Design, Migliore Architettura, Miglior Musica. Il vincitore del premio principale riceverà 1,000 Euro.
— VIEW AWARD GAME:
Le categorie di questo contest sono Miglior Gioco, Migliore Art Design, Migliore Architettura, Miglior Musica. Sono ammessi progetti individuali o di gruppo per qualunque piattaforma e di qualunque formato.
— ITALIANMIX:
Questo contest promuove opere video innovative, originali e creative di qualunque genere e in qualunque tecnica, realizzate da registi italiani oppure che abbiano l’Italia come oggetto, tema o ambientazione. I lavori selezionati saranno anche inseriti nel programma di VIEWFest e nella raccolta in dvd “BEST of VIEW”.
I vincitori dell’edizione 2013 sono
stati:
Miglior corto per VIEW Award: Shave It di
Fernando Maldonado e Jorge Tereso
http://vimeo.com/63528500
Miglior corto per VIEW Social: Fight for
Everyone di Persistent Peril
http://vimeo.com/60999448
Tutti i vincitori dei contest verranno annunciati nel corso di VIEW Conference 2014, in programma dal 14 al 17 ottobre. Tutti i corti che saranno selezionati verranno proiettati nel corso del nostro festival del cinema digitale, VIEWFest, che seguirà la VIEW Conference dal 17 al 19 Ottobre a Torino.
Ogni anno, VIEWFest, evento internazionale ed evoluzione italiana di Resfest, celebra il cinema in 3D e l’animazione. L’appuntamento precede la VIEW Conference, che riunisce molti dei migliori professionisti nel campo degli effetti visivi, dell’animazione, del sound design, della produzione e dello sviluppo di videogiochi, che condividono le loro esperienze con i partecipanti alla conferenza.
La scadenza per partecipare a tutti i contest è fissata per il giorno 31 agosto 2014. Visitate il sito ufficiale di VIEW Conference all’indirizzo http://viewconference.it per scaricare i form e per avere maggiori dettagli.
View Conference 2013: premi in denaro per i contest!
View Conference 2013: Erik Nash di Iron Man 3 primo nome
E’ il supervisore agli effetti visivi di Iron Man 3 Erik Nash il primo nome annunciato per l’edizione 2013 del View Conference di Torino. Nell’ultimo blockbuster prodotto dalla Marvel, Tony Stark/Iron Man parte in missione per scovare il nemico che ha distrutto il suo mondo.
Il supervisore degli effetti visivi di Digital Domain Erik Nash ci guiderà nel processo di creazione della drammatica e folle scena in cui Iron Man riesce a salvare 13 passeggeri in caduta libera precipitati dopo un attacco all’Air Force One, sequenza basata sulle immagini “live action” di paracadutisti. I partecipanti potranno inoltre conoscere lo sviluppo creativo di dozzine di nuove armature (tra cui un nuovo Mark 42), di un Air Force One realizzato tutto in grafica digitale e un all-CG Air Force One e di “estremisti ad accensione automatica“.
Erik Nash, Supervisore degli effetti visivi, Digital Domain
La carriera di Erik Nash abbraccia tre decenni e decine di film. È stato due volte nominato agli Oscar, per “Io, Robot” e “Real Steel”. Il suo nome come supervisore degli effetti visivi appare nei titoli di film come “Iron Man 3”, “Pirati dei Caraibi: Ai confini del mondo”, “Armageddon”, “Regole d’onore”, “Fratello, dove sei?”, “Pianeta Rosso” e “La mia super ex-ragazza”. In precedenza, Erik è stato direttore della fotografia per gli effetti visivi in “Apollo 13”, “Reazione a catena”, “Star Trek: Nemesis”, “xXx”, “Stealth” e “Titanic”. All’inizio della sua carriera Erik è stato operatore di macchina per gli effetti visivi in “Star Trek: Il Film” e ha lavorato per otto stagioni come principale cameraman per gli effetti visivi nella serie televisiva “Star Trek: The Next Generation” e “Star Trek: Deep Space Nine”. Il suo lavoro su Star Trek gli è valso due Emmy Awards. Erik è membro della Academy of Motion Picture Arts & Science
Vi ricordiamo che Iron Man 3 sarà in 2D, 3D e IMAX e uscirà in USA il 3 maggio 2013. Diretto da Shane Black vede protagonisti Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce, Don Cheadle, Rebecca Hall, Paul Bettany, Ben Kingsley e Jon Favreau.
La sinossi ufficiale del film:
Iron Man 3 porta l’insolente ma brillante industriale Tony Stark / Iron Man a confrontarsi con un nemico la quale portata non conosce confini. Quando Stark trova il suo mondo personale distrutto dalle mani del suo nemico, intraprende una straziante missione per trovare i responsabili. Questo viaggio, in ogni momento, metterà alla prova il suo coraggio. Con le spalle al muro, Stark riesce a sopravvivere grazie ai suoi dispositivi, affidandosi al suo ingegno e ai suoi istinti per proteggere coloro che sono più vicini a lui. Lottando per tornare indietro, Stark scopre la risposta alla domanda che lo ha segretamente perseguitato: è l’uomo che fa l’armatura o è l’armatura che fa l’uomo?
VIEW Conference 2013: edizione da record
Da sempre VIEW Conference si rivolge
principalmente al mondo giovanile: per i temi trattati (dal cinema
d’animazione alla computer grafica, dai videogiochi all’arte
digitale), per le modalità (anteprime, making of, laboratori con
grandi ospiti internazionali), ma soprattutto per l’attenzione
all’aspetto formativo, che è andata crescendo di anno in anno,
permettendo all’evento di divenire non solo un appuntamento
imperdibile per i massimi esperti dell’industria digitale, ma anche
uno spazio privilegiato e unico nel panorama italiano, di
formazione nell’ambito del digitale.
Come già era accaduto lo scorso anno, anche per quest’edizione di VIEWFest e VIEW Conference si è deciso di non limitare l’intervento formativo di VIEW agli spazi convenzionali – il Cinema Massimo e il Centro Congressi Torino Incontra – ma di estenderlo, portando i talenti di VIEW direttamente nelle scuole. In totale, più di 800 studenti hanno aderito alle proposte di VIEW Conference e VIEWFest.
Per la buona riuscita dell’iniziativa è stato fondamentale l’apporto e il sostegno dell’assessora ai Servizi Educativi della Città di Torino Maria Grazia Pellerino, che ha riservato un contributo specifico per l’organizzazione di una serie di laboratori formativi che sarebbero stati impossibili senza il suo intervento.
I workshop organizzati sono stati molti e su diversi argomenti, spaziando dai laboratori manuali a quelli dedicati all’approfondimento di un determinato software.
I registi di “Piovono Polpette 2”, Cody Cameron e Kris Pearn, hanno giocato con le creature metà cibo e metà animali del loro film insegnando ai bambini come creare i loro foodimal personali. Insieme ai due registi, i partecipanti al workshop si sono divertiti a dare vita a simpatiche creature utilizzando banane, fragole, pomodori, cetrioli e limoni, con l’ausilio di stuzzicadenti e puntine da disegno.
Emanuele Micheli, ingegnere e designer, responsabile della Scuola di Robotica di Genova, (un’associazione no profit che ha come scopo la promozione della cultura mediante attività di istruzione, formazione, educazione e divulgazione delle arti e delle scienze coinvolte nel processo di sviluppo di questa nuova scienza) ha condotto un workshop rivolto agli studenti delle Scuole Elementari, Medie Inferiori e Superiori. Il laboratorio “Costruisci il tuo Robot” prevedeva la costruzione di piccoli robot, in grado di interagire con le persone in azioni molto semplici. I bambini coinvolti hanno potuto assemblare i robot e sono stati guidati nel compiere i loro primi passi nel mondo della programmazione.
Le proiezioni riservate ai ragazzi durante il VIEWFest hanno visto partecipare con successo anche gli artisti Pixar Dan Scanlon e Sandra Karpman, che hanno risposto alle domande degli studenti sulla creazione del film Pixar “Monsters University”.
Il comico e sceneggiatore David Misch, ironico e illuminante, si è concesso al pubblico raccontando regole e principi della commedia, offrendo un punto di vista ravvicinato sulle “viscere” della commedia, tra cui la regola del 3 (“Perché le cose sono più divertenti in tre? Davvero, perché? Voglio dire, perché???”), il rapporto tra la commedia e la logica (suggerimento: sono acerrimi nemici), i calcoli sulla tempistica; gli spunti comici e perché nasconderli a volte è il modo migliore per ottenere una risata, perché il vostro corpo è esilarante, il “dolore” delle battute; i “placebo” della commedia, e come la meccanica delle barzellette – tensione e risoluzione, riconoscimento degli esempi, depistaggio e sorpresa – fornisca un modello per tutto l’umorismo.
Lucia Modesto di Dreamworks Animation ha spiegato i trucchi che stanno alla base dei controlli di animazione. La particolarità di questo workshop è stato l’utilizzo di materiali semplici e di uso comune per costruire un modello articolato al fine di valutare il range di movimento richiesto, e poter così definire in specifico i controlli di animazione necessari, in ordine di priorità.
Lucia Modesto ha illustrato le modalità di valutazione dei controlli di animazione (per rigger e animatori) creando un piccolo modello reale e articolato e individuando i controlli di animazione necessari per lo specifico modello.
Dario Passariello di Autodesk ha tenuto una serie di lezioni sull’utilizzo di 3D Studio Max e sull’integrazione con Mudbox per creare un’animazione avanzata, andando ad analizzare anche nello specifico le tecniche di animazione e di modellazione booleana.
Daniele Angelozzi ha svelato i segreti del programma di modellazione avanzata Zbrush per la creazione di un impianto per la stampa 3D, partendo da forme semplici e sfruttando diverse caratteristiche come dynamesh, l’inserimento di meshbrushes, retopology e strumenti di remeshing.
Fabrizio Arzani di Escape Studios ha accompagnato i presenti alla scoperta dei segreti del “camera mapping”, mostrando come creare una ripresa fotorealistica a partire da un’immagine fotografica, utilizzando l’allineamento della geometria e delle telecamere a un backplate e creando poi una mappatura tramite il punto di vista della videocamera.
Luca Deriu di PlaySys, in collaborazione con il fisico Massimo Temporelli, ha proposto una panoramica sui nuovi orizzonti che si stanno aprendo per la grafica tridimensionale: software evoluti, processi di elaborazione ottimizzati e sistemi hardware di nuova generazione danno la possibilità di anticipare il mercato del futuro. La semplicità della modellazione poligonale, trova oggi non solo la finalizzazione del proprio processo produttivo nel render fotorealistico, tramite software come V-Ray o iRay, ma anche la possibilità di scolpire oggetti in tempi brevi e con costi accessibili. La nuova frontiera della stampa 3D infatti offre grandissime possibilità di progettazione, creazione, manipolazione e miglioramento dei prodotti che vedremo sul mercato.
Appuntamento imperdibile è stato anche quello con il “game evangelist” Marco Mazzaglia e la sua vita tra i giochi scoprendo la “gamification”, l’utilizzo di tecniche di game design ed elementi di gioco che si sta diffondendo in molti contesti, dalla formazione in alcune scuole alle multinazionali; durante il workshop Mazzaglia ha parlato di come funziona la gamification e di cosa vuol dire lavorare sulla motivazione e sulle personalità dei singoli giocatori. Per spiegare le sue teorie, il game evangelist ha interagito con i presenti, chiamandoli sul palco per provare la resa emozionale di diversi videogiochi.
Una menzione speciale va al Masterclass della durata di 6 ore tenuto da Paul Debevec, dal titolo “Illuminazione, aspetto e animazione per attori digitali fotorealistici”.
Nel corso del workshop Debevec si è concentrato sulla modellazione basata sulle immagini e sulle tecniche di rendering, con successive specializzazioni in High Dynamic Range Imaging, misura della riflettanza, animazione facciale e illuminazione basata sulle immagini attraverso la registrazione della luce nel punto in cui l’attore deve andare, lo studio della geometria del volto e modellazione delle texture, la ricostruzione dettagliata dell’aspetto della pelle e l’elaborazione della scansione facciale.
Nella seconda parte è stata analizzata approfonditamente l’animazione guidata attraverso diversi casi di studio, tra cui “Il curioso caso di Benjamin Button”, “Avatar”, “Tron: Legacy” e molti altri lavori di Paul Debevec.
Da segnalare anche l’incontro con Parag Havaldar sulla stereoscopia nella produzione di film, che ha proposto una riflessione comparativa sulla tecnologia necessaria per la produzione di contenuti stereoscopici parlando anche della creazione di contenuti stereoscopici per progetti interamente in CG, la generazione di un “altro” occhio rispetto a quello tradizionale di una videocamera, e i problemi che sorgono con un contenuto stereoscopico nativo.
Troy Saliba ha tenuto un workshop sulla pianificazione della ripresa, seguendo il processo di realizzazione di un film dalle miniature al fotogramma finale, con particolare attenzione alla differenza di pianificazione tra film live-action, lavori di animazione e cortometraggi.
Matthias Winckelmann, freelance motion designer e regista, e Carlo Costacurta, graphics designer, hanno parlato del workflow tra CINEMA 4D e After Effects CC per il motion design e gli effetti speciali, dimostrando la facilità con cui si possono scambiare file native 3D e il metodo di aggiornamento degli elementi di una scena lavorando in parallelo con CINEMA 4D Lite e After Effects.
Un successo senza precedenti per questo specifico calendario di VIEW, che conferma ancora di più la valenza formativa dell’evento, al punto che è già in programma un nuovo appuntamento, previsto per febbraio su specifica richiesta degli organizzatori di Giovedì Scienza.
Volete far parte del programma della prossima edizione di VIEW Conference? Mandateci le vostre idee per conferenze e i workshop. All’indirizzo seguente troverete i moduli per sottoporre le vostre proposte:
http://viewconference.it/papers-workshop
Se invece avete realizzato, tra il 2013 e il 2014, un cortometraggio con animazioni 2D/3D o con effetti visivi, inviatecelo per concorrere al VIEW Awards 2014. Presentarsi è semplice: basta compilare il modulo che trovate all’indirizzo
http://viewconference.it/view-awards-2014?lang=it
Vi aspettiamo dal 14 al 17 Ottobre 2014 per la nuova VIEW Conference!
View Conference 2013 John Knoll primo Keynote Speaker
Il nuovo Chief Creative Officer
(direttore creativo) della Industrial Light & Magic sarà presente
alla principale conferenza italiana dedicata alla grafica
digitale.
“Siamo profondamente onorati e incredibilmente entusiasti di annunciare che John Knoll, uno dei personaggi più importanti nel mondo degli effetti visivi e della grafica digitale, sarà il nostro relatore principale per l’edizione 2013”, dice il direttore di VIEW Conference Maria Elena Gutierrez. “John presenterà il lavoro della Industrial Light & Magic (ILM) sul sorprendente film “Pacific Rim” di Guillermo del Toro e condividerà la sua esperienza con i partecipanti di VIEW durante la nostra conferenza annuale, in programma dal 15 al 18 ottobre”.
Alla ILM, Knoll ha guidato il lavoro dello studio, vincitore di numerosi premi, sui progetti della LucasFilm di “Star Wars” per gli episodi I, II, e III, e sui primi due capitoli della saga Disney dei “Pirati dei Caraibi”. E’ stato progettista di grafica digitale nel film del 1989 di James Cameron “The Abyss” e, più recentemente, supervisore degli effetti visivi per la ILM nei film premio Oscar “Hugo Cabret” (regia di Martin Scorsese), “Rango” (regia di Gore Verbinski) e “Avatar” (regia ancora di James Cameron), solo tre dei 35 film per i quali è accreditato.
Nel 2007 Knoll ha ricevuto un Oscar e un premio BAFTA per il film “Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma”. Inoltre, Knoll ha ricevuto in carriera cinque nomination agli Oscar, quattro ai BAFTA, nove ai VES con due vittorie per gli effetti visivi. Da lungo tempo veterano alla ILM, e parte del “brain trust” della compagnia, Knoll è diventato nel 2013 il primo direttore creativo dello studio.
“Inoltre, di particolare interesse per tutti i partecipanti a VIEW Conference è da ricordare che nei primi anni ’90 John Knoll e suo fratello Thomas hanno inventato il programma, ormai da tutti conosciuto, Adope PhotoShop”, dice Gutierrez. “Non riesco a pensare ad un programma di grafica più influente nel mondo dei computer”.
“Ogni anno cerchiamo di rendere VIEW Conference, organizzato nella nostra bella e barocca Torino, qualcosa che i nostri partecipanti ricorderanno per il resto della loro vita”, aggiunge Gutierrez. “Quest’anno non ho alcun dubbio che faremo proprio questo, e anche di più”.
Sono già aperte le iscrizioni per la 14^ edizione di VIEW Conference, che ogni anno riunisce circa 8.000 tra studenti e professionisti del settore provenienti dall’Italia, dall’Europa e non solo per godersi il programma della conferenza, ogni volta sempre più curato, concreto e fonte di ispirazione. VIEW Conference segue in calendario l’annuale appuntamento con il VIEWFest, l’evoluzione italiana di Resfest.
VIEW Conference 2013 chiude con numeri da record
La computer grafica si è
confermata la protagonista assoluta della settimana torinese appena
conclusa, come testimoniano i numeri da record fatti registrare
dalla 14^ edizione di VIEW Conference: 8.000
visitatori, numerosi dei quali provenienti dall’estero, oltre 50
ospiti eccellenti, workshop e seminari tutti esauriti. La lectio
magistralis di apertura, tenuta da John Knoll, papà di Photoshop e
punto di riferimento mondiale degli effetti visivi e della grafica
digitale, ha registrato un’altissima affluenza di pubblico in sala
e numerosi persone in coda fuori ad ascoltarlo. La chiusura dei
lavori è stata opera ai due maghi dell’animazione Cody Cameron e
Kris Pearn, registi dell’attesissimo film di Natale della Sony
Pictures Animation ‘Piovono Polpette 2’, che hanno divertito
il pubblico con la loro spiritosa presentazione animata da
ciboanimali.
‘E’ stata una settimana densa di appuntamenti, con un panel di relatori eccellenti, all’avanguardia nei loro campi, che hanno illustrato le più innovative tecniche grafiche e digitali applicate al mondo dell’arte e dello spettacolo. Grazie a VIEW Conference Torino è stata, per una settimana meta di professionisti, appassionati, della digital community e di studenti, provenienti non solo dall’Italia ma anche da tutto il mondo. – ha commentato Maria Elena Gutierrez, direttore di View Conference- Tutti qui riuniti per condividere esperienze, idee, conoscenze, trarre ispirazione, apprendere e perché no lasciarsi stupire’.
‘VIEW è un evento essenziale per la città di Torino e per la nostra regione –dichiara l’assessore alla Cultura, al Patrimonio linguistico e Politiche giovanili della Regione Piemonte, Michele Coppola- E’ una manifestazione che ha saputo crescere nel tempo, varcare i confini nazionali e diventare fulcro dell’innovazione tecnologica e qui da appuntamento ogni anno ai suoi. VIEW costituisce un’importante vetrina del nostro Paese all’estero ed è un onore per noi contribuire alla sua realizzazione anche per il prossimo anno’.
La quattordicesima edizione di VIEW Conference, tenutasi presso il Centro Congressi Torino Incontra da lunedì 14 a venerdì 18 ottobre 2013, ha visto il susseguirsi di seguitissimi talk, workshop e seminari con i nomi più importanti dello scenario mondiale come Paul Debevec, il quarantenne “maestro della luce di Hollywood”, pioniere della computer grafica e capo dell’Institute for Creative Technologies in California, Roger Guyett, il mago degli effetti speciali del blockbuster “Star Trek – Into the Darkness”; i maghi delle App e dei videoclip musicali come, Adam Volker, direttore creativo di Moonbot Interactive, Max Whitby, CEO di Touch Press e vincitore di due premi BAFTA, Massimo Guarini di Ovosonico, società italiana salita alla ribalta internazionale con il videogioco Murasaki Baby e tantissimi altri eccezionali relatori.
‘Con i grandi ospiti di sempre, per noi tutti VIEW Conference 2013 è stato un grandissimo traguardo e ne siamo più che entusiasti’–ha proseguito Maria Elena Gutierrez- abbiamo dato spazio alla formazione e alla ricerca di nuovi talenti con workshop, seminari e concorsi offrendo a professionisti e studenti la straordinaria possibilità di imparare da alcuni dei più importanti registi, animatori, artisti e designer al mondo. Per una settimana Torino è stata la capitale della cultura transmediale’.
VIEW Conference premia anche il talento degli addetti ai lavori mettendo in palio ogni anno diversi premi, il VIEW SOCIAL CONTEST, dedicato a film, cortometraggi, video musicali e pubblicità legati a temi sociali come la discriminazione, l’immigrazione o la violenza alle donne; il VIEW AWARD per cortometraggi animati e ITALIANMIX per opere dedicate all’Italia, ai suoi simboli e alle sue eccellenze.
‘Quest’anno il VIEW Award 2013 è andato per la prima volta a degli autori non europei, gli argentini Ferdinando Maldonado e Jorge Tereso dello studio 3dar, selezionati da una giuria di qualità per la grafica innovativa, accattivante e super colorata utilizzata per la realizzazione del loro corto Shave It. (http://vimeo.com/63528500). Il cortometraggio ci ha colpito per il ritmo incalzante e l’originalità della storia accompagnata dall’italianissima colonna sonora di Viva la pappa col pomodoro’ –ha concluso la Gutierrez.
VIEW Conference, quest’anno è stata anticipata dal più importante festival di cinema digitale, il VIEWFest, al cinema Massimo di Torino da venerdì 11 a domenica 13 ottobre; tre giorni di film, cortometraggi, video e tributi con in programma una selezione d’incredibili anteprime nazionali, da Piovono Polpette 2 al corto I Puffi – La leggenda di Smurfy Hollow, fino alla esclusiva italiana del docu film Google and World Brain e la proiezione del film Disney·Pixar Monsters University con la presenza del regista Dan Scanlon che ha risposto alle domande degli studenti e del pubblico in sala e tanto altro!
VIEW Conference è realizzata grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Regione Piemonte, Città di Torino.
VIEW Conference 2012: Genndy Tartakovsky presenta Hotel Transylvania!
View Conference 2012 e ViewFest: Digital Movie Festival: ecco tutte le date!
VIEW Comics Contest a VIEW Conference 2014
La quindicesima edizione di VIEW
Conference,
conferenza italiana dedicata alla grafica digitale, si svolgerà a
Torino dal 14 al 17 Ottobre 2014, e sarà seguita da VIEWFest,
rassegna di cinema digitale, dal 17 al 19 ottobre.
Quest’anno l’evento propone un nuovo concorso: l’oppotunità di narrare la storia di VIEW attraverso un fumetto. È possibile scegliere uno qualsiasi delle passate edizioni di VIEW Conference dal 2010, 2011, 2012 o 2013; sul sito in interet si possono trovare tutti gli spunti per creare il fumetto!
Il premio è di 500 Euro e il concorso scade il 31 agosto. Il fumetto deve essere spedito in formato cartaceo o digitale all’indirizzo info [at] viewconference.it
Sempre con deadline il 31 agosto ci sono altri concorsi banditi da VIEW Conference: VIEW AWARD, VIEW SOCIAL CONTEST, VIEW AWARD GAME e ITALIANMIX.
Sul sito internet è inoltre possibile proporre degli interventi e dei workshop per la prossima edizione: c’è tempo fino al 31 luglio per candidarsi come speaker per l’edizione 2014 o per proporre e richiedere temi e speakers!
Vietato Morire: recensione del film di Teo Takahashi
In Vietato Morire Quattro storie che s’incrociano all’interno della comunità di recupero per la tossicodipendenza di Villa Maraini. Sullo sfondo di una Roma scarna e reale i personaggi affrontano l’insormontabile muro dell’abbandono sociale; gli operatori sociali, spesso ex tossicodipendenti, non possono che vegliare sulle tragedie degli utenti avendo come unica fioca speranza la consapevolezza di alleviare il dolore sulla strada di un remoto e spesso inconquistabile futuro di redenzione.
L’opera prima di Teo Takahashi è la scelta di un docu-fiction in cui alterna o meglio intreccia fatti reali, documentati dagli operatori sanitari di Villa Maraini, e relazioni inventate come la storia d’amore tra Patrick e Arianna. Lo spettatore si trova di fronte un vero e proprio mix tra un documentario, in cui gli attori interpretano se stessi portando in scena la loro esperienza di vita e testimoniando come le varie generazioni sono spinte verso la droga. Quindi il giovane regista romano ci mostra sentimenti quali la rabbia, la depressione o la sfiducia totale nella realtà lasciando che le persone-attori con sguardo in camera raccontano il loro passato e come sono arrivati a Villa Maraini. La fiction viene utilizzata per innescare i sentimenti tra i protagonisti, legami semplici e naturali che servono per tracciare un percorso che va dalla ricerca della speranza verso un nuovo futuro. Gi attori principali Patrick Romhalho e Arianna Di Cori ci mostrano la loro fragilità nel mantenere delle regole con se stessi e di come ogni minimo sentimento possa far cadere tutto il lavoro che si tenta di costruire.
Vietato Morire è caratterizzato da un forte intervento di montaggio realizzato da Andrea Scarecella e lo stesso regista, segnando la differenza tra le riprese pulite, che giocano su raccordi caratterizzati dalla messa a fuoco e quelle della fiction in cui le inquadrature che vengono ripetute, invertite, velocizzate e caratterizzate da una fotografia satura restituiscono una percezione disturbata del ricordo dello sballo. Inoltre, le inquadrature vengono costantemente punteggiate dalla musica dei De Roma Nostra, Assalti Frontali e Fracicus.
Teo Takahashi ci fornisce un racconto senza essere pretenzioso nelle posizioni o nelle retoriche del giusto e sbagliato con le scelte di vita della comunità. Molto bella è poco verbosa è la parte finale dei titoli di coda in cui gli operatori sanitari, ex tossici, testimoniano in breve il lavoro che svolgono e il ruolo della droga nella società e di come intacca la vita di chiunque.
Vietato Morire da 55′ verrà distribuito nel circuito di Distribuzione Indipendente a partire dal 15 febbraio e dal 22 Febbraio sarà possibile trovare la versione di 70′ su Own Air.
Vietato Morire: l’incontro con il regista e i protagonisti del documentario
Ieri mattina, alla Casa del Cinema di Roma, è stato presentato il documentario Vietato Morire, esordio alla regia di Teo Takashi in cui vengono raccontate quattro storie che si incontrano all’interno della comunità di recupero per la tossico dipendenza di Villa Maraini a Roma. Presenti in sala a rispondere alle domande della stampa, il distributore, il regista Teo Takahashi, il cast e gli operatori sociali della Villa.
Teo quale è l’urgenza e cosa ti ha spinto a fare un film del genere?
Innanzitutto vorrei ringraziare Marcello Romani (il cantante di strada che canta per l’intero film n.d.a.) senza il quale questo progetto non sarebbe nato e Fernando Alba che si è occupato della post produzione audio che con la sua mano e bravura artistica mi ha aiutato molto con la realizzazione del film.
Più che un urgenza o una spinta emotiva c’è la necessità di raccontare uno stato di cose, che non può non interessare la maggior parte della mia generazione, forse è stata anche una necessità egoistica. Sicuramente è stato un evento nel realizzarsi, un alchimia particolare in tutti i giorni delle riprese tra la villa e noi della troupe.
Teo quanto è costato il film?
Come è stato organizzato e ci sono stati problemi?
Il film è stato prodotto da Adrea Pirri Ardizzone, un mio amico che
produceva video rap e underground, ci siamo trovati ad un certo
punto in cui lui voleva fare un film e io raccontare questa storia.
Il film è costato sui sei mila euro contando anche la post
produzione ed ha avuto i problemi produttivi come è normale che si
vengano a creare nelle produzione indipendenti, ma le abbiamo
superate con la buona volontà e il coscienzioso utilizzo delle
nuove tecniche che abbiamo il privilegio di poter sfruttare.
Quanto c’è di costruito e quanto
invece ti sei fatto sorprendere dalla realtà, per raccontare queste
storie?
Pasolini diceva “Il Cinema è il linguaggio scritto della realtà”
questo per dire che la realtà non sempre è una cosa esterna a noi
che possiamo solo catalogare, sfruttare ed osservare senza far
nulla, molte volte diventa proprio un ingrediente vivo, cosciente e
coscienzioso dell’opera, per cui c’è stato un enorme lavoro da
parte di tutti gli attori e dico attori perché quello che si vede
sullo schermo non è una semplice registrazione di una realtà che
sta lì ferma da riprendere, bensì riprende una prova attoriale non
indifferente, tranne per pochi casi, le persone con cui ho lavorato
non avevano alcun esperienza della recitazione eppure hanno
dimostrare come la creatività e l’arte sono presenti all’interno
della parte passionale delle persone, serve solo una sorta di
detonatore ad attivarla.
Il personaggio di Cristiana Gaggioli non era presente nella proiezione di 55′ per la sala, cosa che invece sarà possibile vedere nella versione da 70′ nella on Demand su Own Air, e aggiunge:
Io sono la parte più costruita se vogliamo, non faccio parte dell’ambiente, di villa Maraini, sono un’attrice che ha studiato e posso dire che comunque tutti hanno fatto vedere loro stessi, non hanno finto una narrazione quella è la realtà di Villa Maraini, che io ho potuto vedere come reale perché il primo giorno in cui Teo ha spiegato le sue intenzioni di girare, è stata la prima volta che sono entrata in un centro di accoglienza e l’impatto è stato molto diffidente e anche per i tossicodipendenti, il giorno dopo è cambiato tutto, perché grazie a Teo, è bastato contattare un po’ l’anima, la loro e la mia e tutto è cambiato, erano persone non diverse dalla realtà di tutti i giorni. Questo documentario lo dimostra, è una realtà durissima con cui tutti noi siamo costretti a fare i conti.
Teo, Il cinema di Pasolini, se e
quanto ha influito nel tuo cinema?
Pier Paolo Pasolini è una personalità che ha influenzato
completamente l’Italia che viviamo, visto che sto tentando di fare
questo mestiere sto cercando di seguire dei filoni più aperti, era
indispensabile accogliere l’insegnamento di questo maestro, infatti
l’insegna che si vede nel film, è la targa che si trova
all’idroscalo di Ostia. Quindi si l’influenza è innegabile.
Teo, nel film c’è anche una
frase di Paul Morrisey, quando lo ha visto?
È uno dei registi che ha collaborato con Andy Warrol e faceva parte
della factory, un nostro amico è il suo aiuto regista, abbiamo dato
il documentario facendoci dare le sue impressioni e opinioni.
Teo questa è una realtà che un ragazzo della tua generazione è interessato a conoscere, ma perché Villa Maraini?
Villa Maraini è un posto assolutamente fuori dall’ordinario soprattuto nel circuito della disintossicazione, è un posto straordinario perché si adopera “la filosofia della riduzione del danno”,
peculiarità che ti interessa non appena entri nel centro, poiché non prevede una cura unica per tutti ma una cura individuale, è uno sviluppo, che progredisce con chi chiede e ha bisogno di aiuto. Questa è una delle caratteristiche che si respira in maniera tangibile nel centro.
Teo come è stato l’impatto con gli operatori quando hai proposto il progetto?
Abbiamo fatto un gruppo ed è stato subito accettato senza alcun problema, dimostrando come le cose possano essere funzionali e funzionino, c’è stato un grande entusiasmo e partecipazioni da parte di tutti, molti ragazzi hanno collaborato, Antono D’annucci ha fatto da fonico, la risposta al film è stata immediata e positiva.
L’ambientazione introno a te è
casuale, oppure si ricollega all’invisibilità?
Operatori di Villa Maraini: No è tutto reale, noi abbiamo
cominciato nel 1992 alla Stazione Termini su dieci ragazzi che
vedevamo otto erano tossicodipendenti tutto quello che Teo ha
firmato è uno spaccato di quello che noi abbiamo visto e viviamo
tutti i giorni, oggi sta migliorando la situazione ma ancora c’è da
fare. Abbiamo sposato questo progetto proprio per far vedere, Teo
lo ha visto, e noi lo abbiamo aiutato a raccontarlo. Da un
cortometraggio di otto giorni è diventato un film di un mese e
mezzo, dando la stima anche ai ragazzi che sono lì ancora oggi.
Teo il finale è aperto, perché?
Il finale è aperto perché la realtà è aperta, è una questione individuale e inconscia, le problematiche del documentario sono abbastanza grandi per poterle risolvere.
Arianna Di Cori anche tu hai un passato nella villa?
Si, anche io sono stata nella villa e ho conosciuto questa realtà, e per me così come tutti quelli che hanno partecipato a questo film il ritrovarsi a Villa Maraini con questa veste, molto diversa, è stato molto importate anche come crescita personale e io personalmente essendone uscita, so che restano le ferite che siamo riusciti a comunicare è qualcosa che non si chiude in nessun caso, non si può porre una fina definita e per questo il finale per me è giusto aperto.
Patrick Romhalho per te come è stato vivere questo film e fare questo viaggio attoriale?
Per me è stato interpretare me stesso, mi sono appassionato a questo progetto Teo ci ha proposto questa racconto che non ci ha pesato, anzi ci ha uniti. È nata anche una spinta a frequentare di nuovo villa Maraini.
Per il distributore “Distribuzione Indipendente”, avete pensato al futuro di questo film?
I nostri film hanno una vita molto
lunga perché a differenza delle circuitazioni classiche escono ad
una data e continuano ad essere proiettati per mesi e mesi,
costruendo grazie all’appoggio di Cineclub, Cine Circoli e Cinema
d’essay una continua visione.
Noi siamo deboli per le multisale, le grandi produzioni e
distribuzioni, ma siamo abbastanza forti in determinati spazi o
mezzi, quali il DVD, che vengono utilizzati male, sfruttiamo
diversi canali per cercare di creare quella vetrina indispensabile
e importantissima per tutti i giovani e non, talenti che con una
logica non sana della distribuzione italiana non hanno possibilità
di emergere. Abbiamo una porta a Los Angeles e una piccola a
Pechino dove presenteremo otto opere da marzo a luglio. Quello che
stiamo cercando di fare è creare delle strade parallele,
perché questi film nelle periferie e province animano la vita
culturale dei centri urbani.
Questa pellicola in particolare ha un messaggio molto forte e
profondo, benché non c’è una rivoluzione a cui molti giovani
aspirano, c’è un contenuto e un punto di vista non ordinario,
questo è buono e importante, noi scegliamo molte opere tra
l’horror, commedie, gialli ma la profondità e i contenuti molto
spesso mancano, qui no.
Progetti Futuri?
Teo Takahashi: Pensavo a qualcosa di fantascientifico perché andiamo verso un assetto del potere Orwelliano…
Patrick Ramhalho: Sto cercando di riprendere la mia vita, ho delle passioni, faccio tatuaggi sono diplomato come fonico, sto cercando lavori.
Arianna di Cori: Sicuramente rimanere coinvolta in progetti di questo tipo, non sono sempre un attrice, però vorrei continuare su questo filo in generale, proporre cose che abbiano un valore e che possano comunicare qualcosa.
Operatori Villa Maraini: sta andando a presso alla crisi, tutto questo lavoro non viene ricompensato dallo Stato e ci mette sempre in difficoltà, le persone soffrono per la crisi mondiale e non possono aiutare le persone che sta male, noi stiamo combattendo anche con la regione Lazio che non ci risponde, poi molti lavoratori non sono retribuiti, stiamo cercando finanziatori per mantenere in vita il centro.
Il 20 Febbraio 2010 ci sarà una proiezione in una sala del circo di Distribuzione Indipendente, una cena con la proiezione del documentario e tutto l’introito sarà devoluto a Villa Maraini.
VIDEOQUEER: il concorso per corti a tematica LGBTI
Riparte il
concorso per cortometraggi VIDEOQUEER che mette in palio
1000 euro, organizzato dal Florence Queer
Festival. Il concorso, dedicato a raccontare l’universo gay,
lesbico e transgender, è gratuito e aperto a tutti. C’è
tempo fino al 15 luglio 2014 per inviare le opere.
I corti selezionati entreranno a far parte del programma della dodicesima edizione del Florence Queer Festival che si svolgerà a Firenze dal 21 al 27 novembre 2014.
Il corto vincitore, scelto dal pubblico in sala, si aggiudicherà un premio di 1.000 euro e sarà premiato durante la serata di chiusura del festival, il 27 novembre al cinema Odeon di Firenze.
BANDO CONCORSO VIDEOQUEER 2014:
L’iscrizione al concorso è GRATUITA.
Possono partecipare esclusivamente cortometraggi realizzati dopo il 1° gennaio 2011.
Le opere inviate, pena l’esclusione dovranno:
– avere una durata massima di 30 minuti (inclusi i titoli di coda);
– non costituire messaggi pubblicitari;
– essere in lingua italiana o essere sottotitolate in lingua inglese.
Premio 1.000 €
Per partecipare al concorso è necessario compilare il form online (www.florencequeerfestival.it/?page_id=5223) e seguire le istruzioni per l’invio del materiale.
Scadenza invio opere 15 luglio 2014
Il Florence Queer Festival è organizzato dall’associazione Ireos – Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo di Fondazione Sistema Toscana – Mediateca Regionale e il patrocinio del Comune di Firenze. Direzione artistica: Bruno Casini e Roberta Vannucci, organizzazione generale Silvia Minelli
Info:
347.8553836
Info stampa:
Videofoniamo Vico : cerimonia di chiusura
Si è concluso questa
mattina presso la Scuola Media Filippo Caulino di Vico Equense (NA)
il concorso VIVI – Videofoniamo VICO, lanciato lo
scorso 16 febbraio e promosso dall’Associazione Onlus Amici di
Media Duemila. Presenti all’incontro con i ragazzi c’erano il
messamediologo Derrick de Kerckhove, la Dott.ssa
Maria Pia Rossignaud, presidente dell’Associazione
e principale promotore del progetto, e l’Architetto Antonio
Irlando, autore di un libro che già dal titolo, “Vico
Equense che bellezza”, è chiaramente dedicato alle bellezze
storico-artistiche e paesaggistiche del posto. L’incontro,
presieduto anche dalla Preside dell’istituto, Alberta
Maresca, e dal professor Eustachio
Striano, è stato seguito con interesse e allegria da un
pubblico di giovanissimi studenti già in odore di vacanze
estive.
“Siamo davvero felicissimi di aver partecipato a questa iniziativa, non potevo immaginare una fine d’anno più bella!” La Preside Maresca, giustamente entusiasta della partecipazione dei suoi studenti, è stata anche la principale responsabile del successo dell’iniziativa, avendo continuamente stimolato i ragazzi ad una partecipazione attiva, con la costante assistenza del professor Striano. Oltre alla scuola anche le associazioni locali hanno fatto la loro parte, soprattutto la neonata associazione giovanile PSC – Portatori Sani di Cambiamento, che ha presentato un lavoro molto interessante.
Videodrome: recensione del film di David Cronenberg
Videodrome è il film di David Cronenberg del 1983 con protagonisti nel cast James Woods, Sonja Smits, Deborah Harry, Leslie Carlson, Jack Creley, Peter Dvorsky e Lynne Gorma
- Anno: 1983
- Regia: David Cronenberg
- Cast: James Woods, Sonja Smits, Deborah Harry, Leslie Carlson, Jack Creley, Peter Dvorsky, Lynne Gorma
Trama: Max Renn è
il proprietario di CIVIC TV, piccola rete televisiva dedita alla
trasmissione di programmi dal contenuto violento. Affrancato dai
vincoli morali dei grandi network, Renn è alla continua ricerca di
format inediti, tali da colpire per singolarità, licenziosità e
depravazione un pubblico sempre più assuefatto.
Si imbatte così in Videodrome, una frequenza pirata, votata all’esclusiva diffusione di immagini brutali di maltrattamento, tortura, coercizione ed omicidio. Da subito molto interessato, Renn si impegna a rintracciarne i produttori, intenzionato anche a procurasi del materiale da poter distribuire attraverso CIVIC TV. Determinato, ed attratto sempre più da efferatezza ed irrazionalità, Renn si troverà presto proiettato in una dimensione in cui realtà e finzione si scambiano arbitrariamente e spietatamente i ruoli, svelando disegni cospirativi, filo-governativi, volti a servirsi di Civic TV per la diffusione di Videodrome, canale di promozione di un verbo mediatico di controllo e coartazione.
Analisi: La lungimiranza e l’innegabile estro di David Cronenberg, mirabile visionario ed acutissimo precursore, hanno ammantato Videodrome di una straordinaria attualità. Seppur velato da un delirio ricorrente ed ossessivo, il profilo dell’analisi di David Cronenberg, è infatti facilmente leggibile. Lo sguardo del regista, lucido e consapevole, si sofferma sul potere dell’immagine, in una società che si scopre sempre più vincolata all’arena mediatica. La relazione collettività-media è poi serrata sapientemente da un modello commerciale privo di scrupoli che invece di essere ripudiato compiutamente ed universalmente è accreditato strumento in grado di dar forma alle ossessioni del singolo, rifiutate nel privato, ma riconosciute come rappresentazione del reale nei media.
In questo
quadro, David
Cronenberg conforma Max Renn ad immagine e somiglianza
dello spettatore medio, conferendogli, a rafforzare la sua
implicazione, il ruolo di addetto ai lavori. Renn, chiarendo fin da
subito le sue inclinazioni in materia di trasmissioni televisive,
chiede a gran voce programmi che, privati di trama e contenuto,
siano semplice consumo di immagini. L’immagine, proposta al
pubblico senza alcun riferimento logico-temporale, attraversa
facilmente i labili filtri di uno spettatore che, posseduto dal
bisogno di evasione, preferisce ascoltare le rivendicazioni della
propria insoddisfazione piuttosto che reclamare un’indipendenza di
scelta e di pensiero. Il rapporto, privo di qualsiasi finalità
ultima, con il dolore e quindi la passiva accettazione alla visione
di programmi espressamente violenti, si estrinseca nel tentativo
ultimo di provare che si è ancora in grado di sentire qualcosa,in
carne e coscienza.
La carne invece, maltratta, seviziata e torturata, per David Cronenberg non può che mutare, vessata dalle feroci contaminazioni con media ed elettronica, si fa videoparola nel braccio armato di Renn, diventato in conclusione messo accidentale ed inconsapevole del Videodrome. Videodrome è un film allucinato e funesto, in cui Cronenberg paventa, con evidente preoccupazione, la possibilità di un controllo catodico sull’individuo. Pervaso da atmosfere cupe, acuite da una fotografia serrata ed ambientazioni spesso claustrofobiche, Videodrome sembra voler essere di ammonimento, riproducendo sapientemente la tanto temuta da Cronenberg narcotizzazione collettiva.
Videodrome: curiosità e significato del film di David Cronenberg
Sin dagli anni Settanta il regista canadese David Cronenberg si è posto all’attenzione internazionale con la sua personalissima idea di cinema, fondata su quello che è oggi noto come il genere del body horror. In questo, si esplora il terrore dell’uomo di fronte alla mutazione del corpo, all’infezione e alla contaminazione della carne con elementi esterni, il più delle volte appartenenti ad ambiti mostruosi o tecnologici. Tra i suoi titoli più celebri si annoverano Il demone sotto la pelle, La mosca e Brood – La covata malefica. Uno dei suoi massimi capolavori è però anche il titolo del 1983 Videodrome (qui la recensione), vero e proprio manifesto della fusione tra uomo e tecnologia.
Da Cronenberg anche scritto, il film è stato anche un vero e proprio innovatore del movimento indipendente della Hollywood degli anni Ottanta. In particolare, il regista ha raccontato di aver trovato le idee per la storia qui narrata da proprie vicende personali, in particolare dai problemi affrontati con la censura e dalla dilaganta esposizione alla violenza televisiva. Ancora oggi Videodrome è osannato come un cult senza tempo, capace perfettamente di raccontare le derive mediatiche e fisiche presenti nel nostro contemporaneo. In quest’opera si può infatti ritrovare tutto il desiderio di perversione, violenza e sesso oggi onnipresente nel vissuto di ognuno di noi.
Apprezzato per la regia, gli effetti speciali e l’atmosfera cupa e macabra, Videodrome fu un insuccesso al box office, ma nel tempo la sua influenza culturale è cresciuta progressivamente. Oggi, per gli amanti del genere e non, è un titolo decisamente imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al significato complessivo. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Videodrome: la trama del film
Protagonista del film è Max Renn, il proprietario di Civic Tv, una piccola stazione televisiva che trasmette spesso video pornografici e contenuti violenti. Un giorno come un altro, Max viene contattato dall’amico e tecnico televisivo Harlan, il quale gli rivela di aver captato un segnale satellitare che trasmette un programma intitolato Videodrome: si tratta di uno show brutale che mostra scene di torture e violenze a sfondo sessuale. Interessato a voler aggiungere Videodrome nella programmazione di Civic Tv, Max si mette alla ricerca dei produttori dello show, ma finisce per trovarsi in un vortice di allucinazioni, omicidi e complotti governativi.
Videodrome: il cast del film
Ad interpretare il protagonista Max Renn vi è l’attore James Woods, il quale proprio grazie a questo ruolo ottenne notorietà internazionale. Woods si era dichiarato grande fan dei precedenti film di Cronenberg, acconsentendo dunque a recitare nel suo nuovo progetto. Accanto a lui, nei panni della seducente speaker radiofonica Nicki Brand vi è l’attrice Deborah Harry, qui al suo primo ruolo di rilievo. Proprio per via delle sue poche esperienze precedenti, la Harry venne aiutata da Woods con suggerimenti sulla recitazione. Completano poi il cast gli attori Peter Dvorsky nei panni di Harlan e Jack Creley in quelli del misterioso profeta televisivo Brian O’Blivion. Sonja Smith è invece Bianca O’Blivion.
Videodrome: il significato del film
Con Videodrome Cronenberg rifletté sulle distorsioni della realtà operate dalla televisione già in atto in quegli anni e che hanno oggi raggiunto nuovi picchi. Nel momento in cui Max inizia ad essere sempre più morbosamente attratto dal canale che dà il titolo al film, egli viene da prima metaforicamente e poi letteralmente invaso dai contenuti di questo. Lentamente, il protagonista si ritrova a sperimentare un totale misconoscimento della realtà oggettiva, andando piuttosto incontro ad un’alterazione data dalla televisione che si propone però come nuova realtà assoluta. Si verifica dunque un’incapacità di distinguere il reale da ciò che è manipolato.
Max perde dunque la propria coscienza divenendo a tutti gli effetti una pedina di un sistema più grande e apparentemente non sovvertibile. Attraverso tali orrorifiche metafore, Videodrome diventa dunque un manifesto dell’influenza che sempre più la televisione ha avuto sull’essere umano e sulla realtà nel corso della sua storia. Già nel 1983 dunque Cronenberg notava le derive e le perversioni dei contenuti trasmessi, capaci di assuefare e rendere passive intere generazioni di spettatori. Raccontando tutto ciò attraverso gli elementi a lui congeniali del body horror, il regista ha così dato vita ad un’opera ancora oggi terribilmente attuale.
Videodrome: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Videodrome grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 24 settembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.
Videodrome: al via il remake?
Videocracy – Basta apparire: il film diretto da Erik Gandini
Videocracy – Basta apparire è il film del 2009 diretto da Erik Gandini: “Lo spettacolo è il Capitale a un tal grado di accumulazione da divenire immagine”
Videocracy – Basta apparire, la trama: Il film documenta alcuni aspetti della tv italiana, delle reti mediaset, i provini e i tentativi compiuti da un ragazzo per diventare un’icona dello spettacolo televisivo. Vengono raccontate le vicende del fotografo/ricattatore Fabrizio Corona e dello scopritore di talenti Lele Mora.
Videocracy – Basta apparire, l’analisi
Videocracy – Basta apparire è un invisibile. Ha avuto un passaggio al festival di Venezia, e ci si aspetterebbe ora di vederlo regolarmente distribuito per le sale del nostro paese. Non è così. I cinema che lo proiettano attualmente nella Capitale, nel giorno in cui scrivo (3 ottobre 2009) sono appena due.
Perché, dunque, questo film è un “invisibile”? Presto detto. Il film parla di qualcosa che scotta: il potere delle immagini, e nello specifico delle immagini televisive. Insomma, della videocrazia. Ragioni sufficienti per far sì che tanto mamma RAI quanto Mediaset si siano rifiutate di mandare in onda il trailer del film, e adesso sono poche le sale che lo proiettano.
Del resto, è normale che dia fastidio un film che si scaglia contro il mondo delle immagini in particolare televisive e sul potere che esse esercitano nei confronti di: a) un qualsiasi giovane della provincia italiana che sogni una carriera al di là del tubo catodico; b) vip quando sono fatti oggetto di gossip e dunque ricattabili; c) tutti, dal produttore di programmi televisivi al fruitore degli stessi.
Di questo meccanismo perverso, dello strapotere delle immagini, qualcuno ha saputo approfittare: il fotografo Fabrizio Corona, la cui vicenda di ricattatore dei vip tramite immagini compromettenti viene raccontata nel film. Corona si autodefinisce come moderno Robin Hood che ruba ai ricchi per dare a se stesso. E c’è poi Lele Mora, lo scopritore di talenti amico di Corona, nonché dell’attuale premier, che mostra orgoglioso il suo telefonino con immagini di croci celtiche, fasci littori, e in sottofondo l’mp3 di “Faccetta nera”. È un uomo di potere, di crazia, anzi della videocrazia, del governo delle immagini: per diventare/essere una persona di strepitoso successo in televisione occorre conoscerlo.
Per essere invece una presentatrice del meteo di Rete4, quello successivo al tg di Emilio Fede, occorre passare per il “Billionaire”, la discoteca di Flavio Briatore. E ci sono poi i provini per le veline della trasmissione “Striscia la notizia”…
In Videocracy – Basta apparire diretto dal bergamasco esule in Svezia Erik Gandini c’è tutto questo e anche altro. Vi si mostra infatti con chiarezza come le immagini, e in particolare le immagini della televisione dei nostri tempi siano non solo uno strumento di condizionamento per le masse e i singoli aspiranti divi televisivi, ma anche per coloro che divi lo sono già. Lo spettacolo, parafrasando Debord, è un insieme di relazioni che si costruiscono a ogni livello della nostra società, e che dette relazioni sono influenzate dalle immagini che la videocrazia propone impone dispone.
Tutto insomma è determinato dalle immagini. Invadenti. Sfacciate. Suadenti. Quando seducono l’everyman con la promessa di paradisi concreti, immanenti, ultraedonistici, del warholiano quarto d’ora di celebrità.
Le reti televisive esercitano dunque un potere che manipola le coscienze instillandovi i propri sogni di edonismo. Di questo potere gli ambasciatori sono in Italia sia la RAI, ma specialmente Mediaset, il cui fondatore e azionista di maggioranza è l’attuale capo del governo Silvio Berlusconi, l’uomo politico che incarna al meglio il legame tra le immagini e il potere, attraverso l’uso che ha fatto e continua a fare di entrambe.
Le immagini del film sono non di rado sgranate o altre volte comunque sporche, pastose, usurate, come se ci trovassimo a riprendere con una telecamera ciò che passa sullo schermo televisivo. Mi viene di accostare le immagini sgranate ai “retini” in bella vista dei fumetti giganti di Roy Lichtenstein, stadio primordiale della vita delle immagini, e le immagini sporche e usurate a quelle di Warhol: immagini già passate, fagocitate dallo/sullo schermo, digerite e instillate nel cervello dell’everyman spettatoriale.
Videocracy – Basta apparire di Gandini tocca dunque dei temi scottanti, coi quali è necessario fare i conti, ma purtroppo alla sua operazione (che comunque, ripeto, è lodevole nella scelta dei temi e per la chiarezza con i quali essi sono esposti) manca una maggiore quantità di mordente, o la volontà di addentrarsi in maniera più profonda in quelli che sono i meccanismi profondi che reggono tutto lo strapotere mediatico di cui si parla nel film, quali sono le sue dinamiche al di là di quei casi narrati nel film e che al pubblico italiano sono già tristemente noti (Corona, Mora, etc).
Video: Steven Spielberg guarda le nomination agli Oscar del 1976
Tutti ormai lo vediamo come il
padrone di casa durante la cerimonia degli Academy
Awards, ma com’era Steven Spielberg all’inizio della sua
carriera? Un video esclusivo ci mostra come un giovanissimo
Video: se al bar ci provano con la ragazza di Wolverine
Avete presente quando uno sconosciuto ci prova con la vostra ragazza al bar, e voi, con fare sicuro, lo mandate a farsi un giro? Ebbene The Jackal, gruppo di youtuber molto popolari in rete, hanno realizzato un video in cui ad essere importunata al bar è nientemeno che la ragazza di … Wolverine, il suscettibile X-Man con gli artigli di adamantio. Ecco come è andata!
[iframe width=”640″ height=”386″ src=”http://player-services.goviral-content.com/video/17117″ frameborder=”0″ allowfullscreen][/iframe]
Vi ricordiamo che gli
X-Men torneranno a brevissimo al cinema, a partire
dal 22 maggio, con un’epica avventura che mette insieme il cast
originale della prima trilogia dedicata ai mutanti Marvel con la nuova generazione di
mutanti visti in First Class. Si chiamerà infatti X-Men
Giorni di un Futuro Passato e racconterà di un
viaggio indietro nel tempo proprio di Wolverine, che cercherà di
cambiare un futuro davvero oscuro. La trama del film è tratta
dall’omonimo fumetto del 1981 e ripercorre un arco temporale
ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati
dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di
concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce
dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare
la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.
LEGGI LA NOSTRA RECENSIONE DI X-MEN GIORNI DI UN FUTURO PASSATO
Nel cast del film ci saranno Hugh Jackman, Ian McKellen, James McAvoy, Halle Berry, Jason Flemyng, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender, Nicholas Hoult, Peter Dinklage e Patrick Stewart.
Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.
Video: omaggio al cinema di Richard Curtis
In attesa del suo
prossimo film, la Universal Pictures rende omaggio a
Richard Curtis, con uno speciale video che celebra
i suoi grandi successi e la sua nuova imminente opera. Dopo
Quattro matrimoni e un funerale, Notting
Hill e Love
Actually, Curtis torna con Questione di
Tempo, una divertente commedia con protagonisti
Rachel McAdams, Domhnall Gleeson, Tom Hollander e
Bill Nighy.
Trama: All’età di 21 anni, Tim Lake (Gleeson) scopre di essere in grado di viaggiare nel tempo … Dopo l’ennesima, deludente festa di Capodanno, il padre di Tim (Nighy) rivela a suo figlio che gli uomini della loro famiglia hanno sempre avuto il potere di viaggiare attraverso il tempo. Tim non può cambiare la storia ma può cambiare quel che accade e che è accaduto nella sua vita, perciò decide di rendere il suo mondo migliore … trovandosi una fidanzata. Sfortunatamente questa impresa non sarà facile come potrebbe sembrare.
Giunto a Londra dalla Cornovaglia per
diventare avvocato, Tim incontra la bella ma insicura Mary
(McAdams). I due si innamorano, ma per colpa di un fatale viaggio
nel tempo, si allontanano per sempre. Ma si incontrano di nuovo,
come se fosse la prima volta, e continuano ad incontrarsi ancora …
fino a quando, giocando d’astuzia contro il tempo, Tim riuscirà
finalmente a conquistare il suo cuore.
Il giovane a quel punto usa il suo potere per dichiararsi romanticamente nel modo migliore, per tutelare il suo matrimonio dal peggiore discorso mai fatto da un testimone di nozze, per salvare il suo migliore amico da un disastro professionale e per riuscire ad arrivare in tempo in ospedale per far partorire sua moglie, nonostante un terribile ingorgo di traffico ad Abbey Road.
Tuttavia, nel corso della sua insolita vita, Tim si rende conto che il suo dono straordinario non può preservarlo dalle sofferenze, e dagli alti e bassi che tutte le famiglie, ovunque, sperimentano. Sono grandi i limiti di ciò che un viaggio nel tempo può ottenere, senza contare che può rivelarsi alquanto pericoloso. Questione di Tempo è una commedia che parla dell’amore e del potere dei viaggi temporali e che insegna che in fondo, per vivere una vita piena e soddisfacente, non c’è bisogno di viaggiare nel tempo.
Video: i peggiori accenti del cinema!
Per ogni Meryl Streep, che in qualunque ruolo si cali riesce a riprodurre un perfetto accento necessario al caso, esistono tanti altri attori, anche di discreto talento, che però non lavorano ugualmente bene sugli accenti stranieri. E così, a parte qualche eccezione, come l’australiana Cate Blanchett o l’irlandese di origine tedesca Michael Fassbender, molti attori, celebri e affermati, trovano difficoltà a riprodurre accenti diversi dal proprio.
Ecco in un video, realizzato da IndieWire, alcuni esempi di accento riuscito male, tra cui l’italiano di Nicolas Cage, l’inglese di Anne Hathaway o il non meglio identificato linguaggio di Brad Pitt in Snatch!
[iframe width=’640′ height=’360′ src=’http://www.indiewire.com/embed/player.jsp?videoId=00000147-d569-d06d-ab77-fd7b92080000&width=480′ frameborder=’0′ scrolling=’no’ allowfullscreen/]
Video: costruire i set de Il Cavaliere Oscuro il ritorno!
Arriva online un’incredibile video che riassume la costruzione dei set epici del film Il Cavaliere Oscuro – il ritorno, ultima avventura di Batman targato Christopher Nolan.Il filmato è uno dei tanti contenuti extra che vedremo nella versione blu-ray del film in uscita il 4 Dicembre in tutto il mondo.
Video Sponsorizzato – The Bourne Legacy: il secondo trailer italiano
In principio era Jason Bourne, poi vennero gli altri. È questa l’idea dietro a The Bourne Legacy, atteso e adrenalinico sequel della trilogia dell’agente smemorato che ha lanciato definitivamente nell’Olimpo del cinema il bravissimo Matt Damon. Questa volta siamo di fronte ad un sequel che si allontana dalla storia del personaggio principale, la cui parabola ha trovato compimento nel terzo film della serie, e si concentra (come dal titolo) sull’eredità dell’agente Bourne, ovvero su quelli come lui. Nel film infatti si introduce il personaggio protagonista di Aaron Cross, altro agente la cui esistenza è stata messa a repentaglio dagli avvenimenti raccontati nei primi tre film.
Interessante la scelta del
regista: a guidare il manipolo di uomini (e donne) protagonisti ci
sarà Tony Gilroy alla sua terza prova dietro la macchina da presa.
Gilroy si è fatto conoscere per le sue straordinarie doti di
sceneggiatore, firmando molti script di alto livello, trai quali
appunto la trilogia dell’agente Bourne, L’avvocato del Diavolo, e
il film che vide nel 2007 il suo esordio alla regia, Michael
Clayton, ad oggi sua realizzazione migliore. L’uscita al cinema è
prevista per il 21 settembre 2012, ecco intanto il secondo trailer
italiano del film:
Video Sponsorizzato
Ad interpretare l’agente di
turno è stato scelto Jeremy Renner, attore incredibile che sta
ottenendo notorietà e successo grazie ad una serie di scelte
artistiche ben ponderate ed equilibrate. Infatti accanto alle
pellicole ricercate, come The Hurt Locker che lo ha lanciato e The
Town, associa film di grande richiamo mediatico come il blockbuster
The Avengers, per il quale lui interpreta il super agente dello
SHIELD Occhio di Falco, e Mission Impossible: Protocollo Fantasma,
accanto a Tom
Cruise, e del quale nel film sembra raccogliere il testimone.
Siamo quindi alle prese con un talento versatile e convincente, con
molti ammiratori (non solo nel pubblico femminile) che potrà fare
da traino ad un film che già dalle prime immagini contenute nel
trailer promette scintille.
Accanto a Renner è stato scelto e messo insieme un cast di prim’ordine: in primis Edward Norton, straordinario attore che da sempre sceglie con molta oculatezza i suoi ruoli e vanta collaborazioni con i più grandi registi contemporanei; Rachel Weisz, bellissima inglese dal talento straordinario, universalmente sancito nel 2006 dall’Oscar come miglior attrice non protagonista in The Costant Gardner. Accanto a loro ci sono anche Stacy Keach, Oscar Isaac, Albert Finney, Joan Allen, David Strathairn e Scott Glenn.
Sponsorizzato da Universal Pictures
Video Sponsorizzato – Safe House – Nessuno è al sicuro – Clip estesa in italiano
Video Sponsorizzato
Sponsorizzato da Universal