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Han Solo: i registi su “l’audizione pentathlon” di Alden Ehrenreich

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Spuntarla tra centinaia di candidati non deve essere stato semplice per Alden Ehrenreich, giovane volto di Hollywood già visto in Ave Cesare! e prossimo protagonista dello spin-off di Star Wars su Han Solo.

L’attore deve essersi fatto davvero valere e a sostenerlo ha sicuramente avuto i due registi del film, Phil Lord e Chris Miller, che hanno definito l’audizione di Ehrenreich come un pentathlon.

“Quel ragazzo ha afflontato un’audizione pentathlon – hanno dichiarato i registi a USA Today – è stata come una steeplechase di recitazione. Era contro molto concorrenti validi ed è stato preso in considerazione dal primo minuto. Lui è stato la prima persona a fare l’audizione su migliaia, e distinguendosi, ci ha fatto capire che poteva essere il giovanotto che, crescendo, sarebbe diventato il personaggio che conosciamo.”

Han Solo: ecco le attrici in lizza per il ruolo da co-protagonista

Sicuramente Alden Ehrenreich sta sentendo una pressione incredibile, dal moemnto che si appresta a interpretae il personaggio più amato del franchise e, probabilmente, uno dei più amati della storia del cinema. Voi che vi aspettate da questo progetto?

han soloRicordiamo che lo spin-off dedicato a Han Solo sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche Chewbacca. Alden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford.

Lo spin-off su Han Solo è previsto per il 25 maggio 2018 e sarà diretto da Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

American Idiot: la HBO dà il via libera al film sull’album dei Green Day

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Nel 2004 i Green Day pubblicarono il loro settimo album, American Idiot, un successo travolgente di pubblico e critica, con oltre di sei milioni di copie vendute e il Grammy per il miglior album rock.

L’album fu di rottura, sia per il successo della band, sia per la loro percezione a livello mondiale, dal momento che i brani di maggior successo si prestavano a una lettura sociopolitica che avrebbe infervorato molti dei fan della band.

Il film su America Idiot ha avuto il via libera dalla HBO

L’enorme successo di American Idiot si trasformò, nel 2009, in un musical, rappresentato a Broadway fino al 2011, e successivamente, in un progetto cinematografico che al momento non è stato ancora accantonato. Anzi, proprio negli ultimi giorni, il film su America Idiot ha avuto il via libera dalla HBO. Parlando a NME, Billie Joe Armstrong, frontman dei Green Day, ha dichiarato: “I piani sono questi al momento. Abbiamo avuto il via libera dall’HBO, e la sceneggiatura, al momento, è in fase di riscrittura. Quindi non sono sicuro di quando riusciremo a partire, ma al momento il progetto sta procedendo.”

I Green Day stanno al momento promuovendo il loro nuovo album, Revolution Radio.

Che ne pensate di un adattamento cinematografico di American Idiot? Cosa vi aspettate?

Fonte: SreenRant

La Bella e la Bestia: Luke Evans e la teatralità di Gaston

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Nel nuovo adattamento live action de La Bella e la Bestia, sappiamo che Luke Evans (Lo Hobbit, Dracula Untold) interpreterà il villain pretendente alla mano di Belle, Gaston.

Al momento, l’attore è impegnato nella promozione di La ragazza del treno, e durante un’intervista con CinemaBlend ha avuto modo di commentare il personaggio che interpreterà nel film Disney, dove recita al fianco di Emma Watson e Dan Stevens, parlando della teatralità, non solo del personaggio stesso, ma della storia: “C’è sicuramente della teatralità che posso portare a questa parte e che di solito non posso adoperare. C’è un certo grado di realtà da rispettare e poi si tratta della Disney che ricrea una storia molto amata. Si tratta di un personaggio famigerato, ed è stato certamente divertente da interpretare, cosa che ho fatto con una certa teatralità… È un arco narrativo così importante, perché il ruolo comincia come quello di un amabile rozzo ragazzone, che dice tutte queste cose incredibilmente egocentriche e ha questa spalla così eccentrica. E poi quando comincia a capire che non otterrà ciò che desidera, la facciata comincia a sgretolarsi, e c’è un mostro che appare, e così finisce per essere il vero villain.”gaston

Conosciamo chiaramente tutti il ruolo di Gaston nella storia e la sua parte che reciterà nel corso degli eventi, ma siamo tutti curiosi di vederne l’interpretazione in live action di Evans.

Che ne pensate?

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La Bella e la Bestia: il teaser trailer italiano

La Bella e la Bestia, targato Disney, sarà diretto da Bill Condon, con Emma Watson/Belle, Dan Stevens/la Bestia, Luke Evans/Gaston, Josh Gad che interpreterà Le Tont (in originale Le Fou), Emma Thompson/Mrs Brick, Kevin Kline/Maurice, Audra McDonald/Guardaroba, Ian McKellen/Tockins e Gugu Mbatha-Raw/Spolverina.

Alle musiche tornerà Alan Menken già geniale compositore delle musiche del classico del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche in 3D) il 17 marzo 2017.

La Bella e la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne raggiunto dal film Up della Pixar.

The Batman: Ben Affleck smentisce il titolo del film

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The Batman: Ben Affleck smentisce il titolo del film

Qualche giorno fa, durante un’intervista per la promozione di The Accountant, sembrava che Ben Affleck avesse confermato il titolo ufficiale del suo film sull’Uomo Pipistrello: The Batman. Adesso invece l’attore chiarisce la sua posizione, spiegando che quello è tutt’ora un titolo provvisorio per indicare un film che a tutti gli effetti non esiste ancora.

Ecco cosa ha dichiarato l’attore a E! News: “L’ho menzionato l’altro giorno… questo titolo circola da un po’, ma il film… non c’è ancora nessuno film su Batman in giro, stiamo ancora cercando di intavolare un discorso, stiamo cercando l’idea e i soldi e tutte queste cose. E qualcuno mi ha detto ‘come lo chiamerete?’ e io ho risposto ‘quando avremo un titolo lo saprò, e per il momento lo chiamiamo The Batman o il film su Batman’ ho detto una cosa del genere, e tutti a dire ‘Affleck ha annunciato che The Batman sarà il titolo ufficiale.”

A onor del vero, anche noi di Cinefilos.it abbiamo dato una notizia simile sulla conferma del titolo (pur insinuando il dubbio), e quindi dobbiamo ritrattare, specificando che il film alla Warner Bros, in stato molto acerbo di produzione, non ha a oggi un titolo ufficiale.

The Batman: il film di Ben Affleck nelle sale tra un anno e mezzo?

The Batman (titolo provvisorio) sarà scritto da Ben Affleck e Geoff Johns e sarà diretto da Affleck. Nel cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon e Joe Manganiello sarà Deathstroke.

Secondo le prime anticipazioni, Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare molti dei suoi nemici.  Vi ricordiamo che lo stesso Ben Affleck ha confermato che il film chiaramente si ispirerà ad una o più storie dal fumetto seppur mantenendo un’originalità predominante.

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Shia LaBeouf è John McEnroe nella prima immagine di Borg/McEnroe

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È stata diffusa su Twitter la prima immagine del biopic Borg/McEnroe, dove Shia LaBeouf interpreta John McEnroe mentre a incarnare lo svedese Björn Borg è l’attore connazionale Sverrir Gudnason. 

Il film di Janus Metz Pedersen, ancora in fase di lavorazione, racconterà la leggendaria rivalità tra due tennisti capaci di scrivere pagine esaltanti di questo sport; una rivalità culminata nel torneo di Wimbledon del 1980. Nel cast c’è anche Stellan Skarsgard nei panni di Lennart Bergelin, ex tennista e allenatore di Borg dal 1971 fino al 1983.

John McEnroe in un’intervista con Vanity Fair ha espresso chiaramente le sue perplessità sul progetto, non essendo stato contattato o consultato in alcuna fase dalla produzione. Shia LaBeouf, famoso per la sua irrequietezza e imprevedibilità, potrebbe avere effettivamente qualcosa in comune con il tennista americano. “Mi dicono sia pazzo”, ha detto McEnroe riferendosi all’attore, “per questo forse potrebbe funzionare. Non gli ho mai parlato, non so come potrebbe interpretarmi”.

Di certo, non sarà facile rendere giustizia a una storia sportiva e umana così avvincente.

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La La Land: Miles Teller sulla mancata partecipazione al film

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La La Land: Miles Teller sulla mancata partecipazione al film

Promuovendo Bleed for This, Miles Teller ha avuto modo di commentare la sua uscita dal progetto La la Land di Damien Chazelle, il musical con Emma Stone considerato l’attuale frontrunner della corsa all’Oscar dopo i successi festivalieri di Venezia e Toronto.

“Penso che sia La la Land che Bleed for This stiano avendo un buon momento. Non ho rimpianti per questo”, ha dichiarato a Empire Miles Teller, che però non ha voluto svelare come sia effettivamente andata con il regista Chazelle in merito al personaggio del pianista jazz Sebastian poi interpretato da Ryan Gosling. “Non mi piace parlare di questo perché accadono molte cose prima che un film si realizzi e penso siano cose personali”.

L’attore ha tenuto però a smentire la storia riportata dall’Hollywood Reporter circa l’offerta di 4 milioni di dollari rifiutata da Teller per La la Land. “Tutte cavolate”, ha dichiarato senza mezzi termini. Nessun rancore con Chazelle, che ha diretto Teller in Whiplash. “Sono contento per loro. Si vuole partecipare a film di qualità: loro hanno La La Land, noi Bleed for This”. 

Bleed for This uscirà il 3 novembre in Italia.

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Anthony Mackie nello sci-fi IO di Netflix

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Anthony Mackie sarà nel fantascientifico IO che Netflix distribuirà in tutto il mondo nel corso del 2017. Al suo fianco ci saranno Margaret QualleyDanny Huston.

Jonathan Helpert dirigerà il film basandosi su una sceneggiatura originale firmata da Clay Jeter, Charles SpanoWill Basanta nell’ambito di un progetto sviluppato al Sundance Institute (Sundance Institute’s Writers Lab e Sundance Institute Catalyst Forum).

Margaret Qualley è Sam Walden, una teenager che cerca disperatamente la cura per una Terra post-cataclisma malata e ormai abbandonata. Ha poco tempo per farlo perché l’ultimo shuttle in partenza dalla Terra per la nuova colonia umana è ormai prossima alla partenza. Anthony Mackie interpreterà il misterioso rifugiato Micah.

Mandalay e Untitled produrranno insieme a Great Point Media e Okanagan Media Limited, Sunset Junction Entertainment, Good Lap Productions, Make It con Gravy Productions e Inspire Entertainment. Le riprese inizieranno questa settimana in Francia.

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Doctor Strange: Tilda Swinton risponde alle polemiche di whitewashing

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In un’intervista con OUT Magazine, Tilda Swinton difende il casting Marvel per Doctor Strange e nello specifico ribatte alle polemiche sorte attorno alla decisione di affidarle il personaggio dell’Antico.

“Chiunque si schieri a favore di una più accurata rappresentazione della diversità del mondo in cui viviamo mi avrà al suo fianco”, ha dichiarato l’attrice, che ha sempre avvertito questa esigenza, forte anche di un aspetto fisico piuttosto anti-convenzionale e androgino.

“I film Marvel – ha però aggiunto Tilda Swinton – compiono una digressione dal materiale originario su più livelli. Ironicamente, il cast per Doctor Strange risulta piuttosto diverso, ma in senso positivo: nella sceneggiatura l’Antico non è stato concepito come un vecchio tibetano con la barba, così come nei fumetti. Il Barone Mordo, personaggio transilvano nella controparte cartacea, è qui interpretato da Chiwetel Ejiofor. Benedict Wong interpreta un ruolo più esteso e significativo rispetto ai fumetti dove è, invece, un personaggio minore. Credo davvero che la Marvel sia impegnata a creare un universo vibrante e variegato, evitando il più possibile ogni genere di stereotipo e cliché per mantenere il tutto fresco e vitale».

L’attrice si augura che anche chi non ama i cambiamenti dai fumetti originali decida di vedere il film e possa cogliere il senso generale dietro alle scelte degli interpreti di Doctor Strange. “Tutti noi lottiamo per ottenere una grande varietà nel cinema come nella vita. Per questo, non vedo l’ora di vedere il primo supereroe gay della Marvel, speriamo che sia solo una questione di tempo”. Siete d’accordo con lei?

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Mary Poppins Returns: Emily Mortimer si aggiunge al cast del sequel

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Emily Mortimer si unisce al cast Mary Poppins Returns, il discusso sequel Disney diretto da Rob Marshall del classico con Julie Andrews che uscirà nelle sale americane a Natale 2018.

La britannica Emily Mortimer sarà Jane Banks adulta, mentre Ben Whishaw incarnerà il fratello Michael. Come ben sappiamo, Emily Blunt è chiamata all’arduo compito di far rivivere sullo schermo il personaggio di Mary Poppins, mentre Meryl Streep sarà Topsy Tartlet, cugina della tata. Altra new entry sarà Lin Manuel-Miranda, creatore del musical Hamilton, nei panni di un “accenditore” di lampioni.

Mary Poppins Returns, sceneggiato da David Magee e con le musiche di Scott Wittman, sarà prodotto da Rob Marshall con John DeLuca e Marc Platt. 

Vi piace il cast che Disney sta mettendo in campo per questo atteso e temuto sequel?

Emily Mortimer  è stata diretta da Woody Allen in Match Point, accanto a Jonathan Rhys-Meyers e Scarlett Johansson, mentre nel 2006 recita accanto a Ryan Gosling in Lars e una ragazza tutta sua ed è protagonista de La Pantera Rosa, film che avrà anche un seguito nel 2009 con La Pantera Rosa 2, film al quale la Emily Mortimer  prenderà ancora parte. Inizia nel 2010 un sodalizio con il regista Martin Scorsese, che la vorrà tra i personaggi principali di Shutter Island e Hugo Cabret. Recentemente è stata trai protagonisti delle serie televisive 30 Rock e The Newsroom.

Come d’incanto 2: trovato il regista del sequel con Amy Adams?

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Come d’incanto 2: trovato il regista del sequel con Amy Adams?

The Hollywood Reporter svela che Adam Shankman, regista di Rock of Ages e Hairspray – Grasso è bello, è in trattative per dirigere Come d’incanto 2, il sequel del film di Kevin Lima con Amy Adams e Patrick Dempsey che ha incassato oltre 340 milioni di dollari in tutto il mondo.

La Disney, che dal 2010 sta tentando di sviluppare il sequel, avrebbe intenzione di avviare la produzione di Disenchanted (titolo originale) entro l’estate del 2017. Il film, ambientato dieci anni dopo la fine delle vicende narrate nel primo Come d’incanto, vedrà il ritorno della splendida Amy Adams nei panni di Giselle. Questa volta la protagonista si troverà a mettere in discussione la felicità raggiunta alla fine del primo film, innescando una serie di eventi destinata a sconvolgere la vita sia del mondo reale che del regno animato di Andalasia.

Fonte

Doctor Strange: l’incidente di Stephen Strange in un nuovo spot tv

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Ecco due nuovi spot tv di Doctor Strange con Benedict Cumberbatch. Nel primo viviamo, insieme a Stephen Strange, il suo incidente d’auto che lo renderà poi Doctor Strange, il secondo spot invece è un promo russo per la versione IMAX del film.

Eccoli entrambi di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=Ep4eXE7Icng

https://www.youtube.com/watch?v=KbgOPoxGvyY

Benedict Cumberbatch: 15 curiosità sull’attore di Doctor Strange

L’uscita di Doctor Strange è prevista per il 4 novembre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda SwintonRachel McAdams Chiwetel Ejiofor.

Doctor StrangeDai Marvel Studios arriva la storia del neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e ergersi contro il male.

Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Blade Runner: annunciato il titolo ufficiale del sequel

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Blade Runner: annunciato il titolo ufficiale del sequel

Attraverso la pagina ufficiale di Facebook, è stato annunciato il titolo ufficiale del sequel di Blade Runner, che vedrà tornare nel ruolo di Deckart Harrison Ford, affiancato, questa volta, da Ryan Gosling.

Il film, diretto da Denis Villeneuve, si intitolerà Blade Runner 2049. Di seguito la foto dell’annuncio ufficiale:

Blade Runner 2: Ryan Gosling annuncia il contest per la visita al set

Nel cast del film figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie James, Hiam Abbass e Jared Leto.

La sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. Dick Il Cacciatore di Androidi.

Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill Carraro. 

Sono sempre stato attratto dai film sci-fi con una forte impronta visiva in grado di trasportare lo spettatore in dei mondi paralleli unici e il primo Blade Runner è senza dubbio il miglior film del genere di tutti i tempi – commenta Denis Villeneuve, regista della pellicola, che aggiunge – Ridley Scott è stato geniale nel fondere lo sci-fi col noir per creare un viaggio irripetibile nella condizione umana. Il nuovo Blade Runner segue la pellicola originale qualche decade dopo“.Blade Runner 2049

Valerian e la Città dei Mille Pianeti: un nuovo poster dal film di Luc Besson

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Ecco un nuovo poster di Valerian e la Città dei Mille Pianeti diffuso dalla EuropaCorp in occasione del Comic Con di New York. Il film, diretto da Luc Besson, tratto dalla graphic novel francese del 1967 di Pierre Christin e Jean-Claude Mézière.

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Valerian e la Città dei Mille Pianeti: primo video dal set

È conto alla rovescia per i fan accorsi a San Diego che potranno conoscere nuovi dettagli, indiscrezioni e magari anche un trailer dell’atteso film. Valerian e la città dei mille pianeti, che uscirà il 21 luglio 2017, conta nel cast anche John Goodman, Ethan Hawke, Clive Owen, Rutger Hauer e Rihanna.

Dane DeHaan e Cara Delevingne interpretano Valérian e Laureline, due agenti speciali del governo operativo nei territori umani nel 28esimo secolo, chiamati a mantenere l’ordine nell’universo e a partecipare a un’impegnativa missione sul pianeta intergalattico Alpha.

A Monster Calls: un suggestivo poster dal film di A.J. Bayona

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A Monster Calls: un suggestivo poster dal film di A.J. Bayona

Ecco un nuovo suggestivo poster di A Monster Calls, in cui vediamo il giovane protagonista Lewis MacDougal al tramonto. Il film è diretto da A.J. Bayona e basato sull’omonimo romanzo di Patrick Ness (da noi “Sette minuti dopo la Mezzanotte”).

A Monster Calls

A Monster Calls: il nuovo intenso trailer ufficiale

Il film arriverà al cinema il 14 ottobre 2016. Nel cast Liam NeesonLewis MacDougall, Felicity Jones, Toby Kebbell, e Sigourney Weaver.

In A Monster Calls si racconterà la vita di un bambino che, dovendo fare i conti con la malattia della madre ed i bulli che lo perseguitano a scuola, scapperà in un mondo fantastico fatto di mostri e fiabe che riguardano il coraggio, la fede e la perdita.

Di seguito la trama del romanzo: Il mostro si presenta sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Conor si aspettava. Il ragazzo si aspettava l’orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Conor si aspettava l’entità fatta di tenebre, di vortici, di urla… No. Questo mostro è un po’ diverso. È un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte.

Wonder Woman: Chris Pine smentisce un insistente rumor

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Sappiamo che in Wonder Woman, Chris Pine interpreterà Steve Trevor, il love interest di Diana (Gal Gadot). Quello che fino a questo momento si è detto è che l’attore potrebbe essere stato scelto per interpretare sia il Trevor che ha combattuto la Prima Guerra Mondiale, e che vedremo nel film di Patty Jenkins, sia il nipote dello stesso personaggio, che potrebbe poi apparire nel presente, sempre al fianco di Diana/Wonder Woman.

Il diretto interessato però ha risposto con un secco NO alla domanda, aggiungendo qualche dettaglio sul suo ruolo nel film e nel rapporto con Diana: “È stato divertente innamorarsi di Gal Gadot. È stato divertente indulgere un po’ nella commedia e nell’azione. La mia parte richiedeva un po’ tutte queste cose, quindi mi è piaciuto molto. Anzi, la cosa interessante è che al centro di Wonder Woman c’è proprio questa storia d’amore, una roba non proprio scontata in questi film.”

Gal Gadot ha fatto il suo esordio nei panni di Wonder Woman in Batman v Superman Dawn of Justice di Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck e Henry Cavill.

Trama: “Prima di diventare l’eroina che tutti conosciamo, Wonder Woman era Diana, principessa delle Amazzoni, addestrata per diventare una guerriera invincibile. Cresciuta in una paradisiaca isola protetta, quando un pilota americano, in seguito a un incidente, approda sulle sue rive e annuncia un grandissimo conflitto che infuria nel mondo esterno, Diana lascia la sua casa, convinta di poter fermare la minaccia. Combattendo insieme all’uomo in una guerra che potrebbe mettere fine a tutte le guerre, Diana scoprirà i suoi straordinari poteri andando incontro al suo vero destino”. 

Wonder WomanIl film è prodotto da Charles Roven, Zack Snyder e Deborah Snyder, con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca Roven come executive producers.

Vi ricordiamo che il film è diretto da Patty Jenkins e vedrà protagonista Gal Gadot affiancata da Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, David Thewlis, Danny Huston, Elena Anaya, Ewen Bremner e Saïd Taghmaoui. Il film arriverà al cinema il 23 giugno 2017.

Guarda il trailer del Comic Con di Wonder Woman

Fonte: HP

Logan: il professor Xavier invecchiato nella prima foto ufficiale

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È lo stesso regista James Mangold a condividere su Twitter la prima foto ufficiale di Patrick Stewart nei panni di Charles Xavier in Logan. Come vi abbiamo riferito poche ore fa, è probabile che nella terza avventura di Wolverine, il potente telepate sia alle prese con delle condizioni fisiche e psichiche di decadimento.

Come potete infatti vedere dalla foto, il professor X appare molto invecchiato.

Xavier

Logan: il teaser poster italiano di Wolverine 3 con Hugh Jackman

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con Logan.

Logan ha un’uscita prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal e Patrick Stewart.

Twitter

Inferno: Felicity Jones protagonista del nuovo character poster

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Inferno: Felicity Jones protagonista del nuovo character poster

Felicity Jones è la protagonista del nuovo character poster di Inferno, il film diretto da Ron Howard e in arrivo al cinema il prossimo 13 ottobre. Inferno è il film che completa la trilogia del professor Langdon, interpretato ancora una volta da Tom Hanks, e nato dalla penna di Dan Brown.

Dis eguito il poster:

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Nel cast del film compaiono Tom Hanks, Felicity Jones, Sidse Babett Knudsen, Omar Sy, Irrfan Khan, Ben Foster, Ana Ularu, Ida Darvish, Wolfgang Stegemann.

Inferno: guarda il trailer italiano ufficiale

infernoIl film, le cui riprese si dividono tra Firenze, Venezia e Budapest, è prodotto da Brian Grazer e Ron Howard. La sceneggiatura è di David Koepp, basata sull’omonimo romanzo di Dan Brown. Executive Producers sono David Householter, Dan Brown, Anna Culp e William M. Connor. Direttore della fotografia è Salvatore Totino, mentre le scenografie sono di Peter Wenham. Al montaggio Dan Hanley e Tom Elkins, ai costumi Julian Day. Inferno sarà nelle sale italiane il 13 ottobre 2016, distribuito da Warner Bros. Entertainment e prodotto da Sony Pictures.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Le avventure del simbolista di Harvard non sono finite. Robert Langdon si risveglia in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler portare a termine il lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi ricordi e svelare ancora una volta i misteri che si annidano intorno all’opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il Consortium, un’organizzazione segreta, sarà il nuovo nemico da sconfiggere. Un ritmo ricco di tensione in una battaglia tra il bene e il male che sembrano avere confini molto sottili.

Underworld Blood Wars: ecco i character poster

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Underworld Blood Wars: ecco i character poster

Ecco i character poster ufficiali di Underworld Blood Wars, in cui vediamo i quattro protagonisti del film interpretati da Kate Beckinsale, Theo James, Tobias Menzies e Charles Dance.

Underworld Blood Wars: primo trailer del film

L’uscita del film, inizialmente prevista per il 14 ottobre 2016, è stata posticipata di tre mesi: la pellicola arriverà nelle sale il 3 gennaio 2017.

Con Kate Beckinsale nel ruolo di Selene tornerà anche Theo James nel ruolo di David, alleato di Selene. Gli attori britannici Tobias Menzies (Outlander, Roma) e Lara Pulver (Sherlock) avranno i rispettivi ruoli di un nuovo formidabile leader dei Lycans e quello di un feroce ambizioso Vampiro. Charles Dance (Game of Thrones) interpreterà invece un Vampiro anziano, Thomas. A completare il cast stellare del film troviamo: James Faulkner (Game of Thrones), Peter Andersson (The Girl with the Dragon Tattoo), l’esordiente Clementine Nicholson, Bradley James e Daisy Head.

Anna Foerster, meglio conosciuta per il suo lavoro come direttore della fotografia in The Day After Tomorrow e White House Down di Roland Emmerich, si occuperà della regia del film. Underworld Blood Wars, che sarà sceneggiato da Cory Goodman (Priest), verrà prodotto da Gary Lucchesi e Tom Rosenberg per la Lakeshore.

Fonte: CBM

DC Comics: le 15 armi dei fumetti più potenti del martello di Thor

Si potrebbe discutere a lungo della presunta rivalità cinematografica tra DC e Marvel ma è chiaro che i due universi condivisi vanno in due direzioni diverse. Dove però si possono fare paragoni è sul piano dei fumetti, dove entrambe le case hanno moltissima esperienza maturata in anni e anni di pubblicazioni.

Proprio basandosi sui fumetti e sulla potenza delle armi degli eroi DC, Screen Rant ha stilato una classifica dei 15 strumenti, presenti nell’universo DC, che sono più potenti del Mjöllnir, il martello di Thor, l’arma più nota e potente dell’altro universo fumettistico, quello Marvel.

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Captain America Civil War: Iron Man contro Bucky nel video-concept

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Andy Park ha condiviso un video concept di Captain America Civil War che rappresenta l’epico scontro tra Iron Man, Bucky e Cap. Nel breve filmato possiamo vedere il Vendicatore con l’Armatura contro il Soldato d’Inverno.

Le notizie e le anticipazioni sul Marvel Cinematic Universe le trovate nel nostro canale dedicato ai Marvel Studios.

Leggi la nostra recensione di Captain America Civil War

Sinossi: Captain America Civil War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali causati dalla loro lotta per proteggere il mondo.  Dopo che la città di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del team. Captain America Civil War posterQuesta nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio avversario.

Ricordiamo che Captain America: Civil War sarà diretto da Anthony Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel BruhlCaptain America Civil War è arrivato nelle sale italiane il 4 maggio 2016.

Splendor: ospiti Fabio Troiano e i registi di Mine, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro

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Splendor – Ospiti della puntata Fabio Troiano, tra i protagonisti di Prima di lunedì, i registi di Mine Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, Antonio Catania presto al cinema con Attese e cambiamenti, e Gaia De Laurentiis, di nuovo in teatro con “L’inquilina del piano di sopra”

Continua il viaggio nel mondo del cinema dalle sfumature inedite con Splendor, programma di suoni e visioni, cultura e intrattenimento condotto dal critico cinematografico Mario Sesti – in onda sabato 8 ottobre alle 24.00 su Iris e la domenica alle 21, su MYmovies.it. 

Ecletticità, versatilità, multitasking: sono queste le vere forme della creatività? Sono, in ogni caso, gli indizi del tracciato di questo nuovo appuntamento che per primo ospita Fabio Troiano, tra i protagonisti di Prima di lunedì (nelle sale dal 22 settembre distribuito da Koch Media) diretto da Massimo Cappelli, con cui l’attore ha inoltre scritto la sceneggiatura: “La mia idea era quella di realizzare un road movie che però non parte mai a causa della scomparsa di un oggetto del contendere: un uovo”. Al suo fianco Martina Stella, un’imprevedibile Sandra Milo e Vincenzo Salemme, con cui Troiano condivide la passione sfrenata per il teatro: “Essere sul set con Vincenzo è stato di grande insegnamento, si trasforma, è molto concentrato e dietro questa sua sicurezza interpretativa si cela un equilibrio inaspettato e una precisione inaudita. Nei momenti di improvvisazione ti porge le battute e tu sei involontariamente portato a dargli le risposte che lui si aspetta, tanto da diventare involontariamente la sua spalla”. Dopo aver studiato allo Stabile di Torino, Fabio Troiano ha avuto molte esperienze in tv dove ha potuto affinare la sua tecnica e capire che “il personaggio che preferisco è quello che svela le sue ansie allo spettatore, è una interpretazione che ti avvicina alla realtà e allora chi ti ascolta capirà che non stai solo recitando”.

I registi e sceneggiatori di MineFabio Guaglione e Fabio Resinaro, hanno parlato della loro seconda opera lunga di finzione dopo il thriller True Love e le prime esperienze nell’universo dei cortometraggi (The Silver Rope e E:D:E:N).

Splendor

Questo lavoro resta una sfida ed è ancora indefinibile: “in realtà è un film di guerra – ha spiegato Guaglione -, un conflitto esterno che però diventa intimo, al tempo stesso può definirsi una pellicola teatrale, con un solo attore in scena costantemente sotto l’occhio della camera”. Per questo film hanno voluto coinvolgere una star internazionale, Armie Hammer: “Non eravamo convinti all’inizio – ha spiegato Resinaro -, il nostro è un personaggio chiuso, introverso e considerando le sue passate interpretazioni lo immaginavamo lontano dal nostro soldato. Quando poi l’abbiamo incontrato abbiamo capito che era giusto per il ruolo e insieme abbiamo costruito il personaggio”. Fabio & Fabio hanno girato per cinque settimane, un tempo brevissimo, e poi in post produzione hanno risolto tutti gli inconvenienti così da rendere una grande spiaggia in un deserto. “Come sempre accade abbiamo molto litigato – ha concluso Guaglione – soprattutto prima delle riprese, e dopo in fase di montaggio. Ma il confronto anche teso ci dà modo di confrontarci per poi giungere a una visione comune”.

La carriera di Antonio Catania, anche lui ospite della nuova puntata di “Splendor”, è un altro esempio di poliedricità. Divisa tra teatro, cinema e televisione la sua vita professionale è nata per caso: “durante gli anni del liceo accompagnai un mio amico a dei provini e alla fine presero anche me. Non sapevo nulla di teatro, durante il primo periodo milanese mi chiamavano ‘Marocco’”. Poi c’è stata la straordinaria avventura con Gabriele Salvatores che lo volle nel memorabile Mediterraneo, che si aggiudicò l’Oscar per la categoria Miglior Film Straniero nel 1992. “Ho avuto la fortuna di prendere parte a quella straordinaria cordata e per un po’ di tempo mi hanno chiamato per interpretare le parti di imbroglioni o di tipi poco affidabili, simili al tenente La Rosa. Ma la fortuna di questo lavoro è che puoi cambiare e allora, oltre al furbo, posso rifugiarmi in altri personaggi dalle caratteristiche totalmente differenti”. Antonio Catania è inoltre tra i protagonisti di Attese e Cambiamenti film di Sergio Colabona nelle sale dal 13 ottobre, una commedia che narra in maniera reale, scientifica, ma soprattutto divertente, anche attraverso studi medici e psicologici, come e cosa cambia durante il periodo della gravidanza nel comportamento umano, fisico e nelle relazioni interpersonali.

SplendorGiulia Lazzarini e Lina Volonghi hanno determinato invece la carriera artistica di Gaia De Laurentiis, attrice teatrale e televisiva, che a 14 anni vide queste due artiste esibirsi in uno spettacolo emozionante e meditativo di Marsha Norman. Poi a vent’anni l’ha accolta il Piccolo Teatro di Milano e da allora non ha più smesso di recitare: “Il teatro fa parte di me, è la mia dimensione – confida -. Sul palco sono a mio agio, mi diverto, mi emoziono ed è fondamentale non mettere mai da parte queste sensazioni”. In questi giorni la De Laurentiis è al Teatro Golden di Roma con la commedia “leggera e divertente” dal titolo “L’inquilina del piano di sopra”, ma non esclude un ritorno in Tv: dopo il grande successo ottenuto con la conduzione del rotocalco televisivo “Target”, che la rese celebre al pubblico del piccolo schermo come la ragazza spigliata e dal linguaggio innovativo, quasi una sexy mutante uscita da un racconto di Philip K. Dick,  con il suo atipico taglio di capelli, Gaia ha svelato che “ci sono dei progetti che sto valutando, sicuramente non sono adatta ad una tipologia di conduzione statica, ma potrebbe esserci qualche innovativo progetto che potrebbe riguardarmi”.

Ospite musicale della quinta puntata è Nicolò Carnesi, ventinove anni ed al suo terzo album, il cantautore palermitano ha interpretato due dei nuovi brani che compongono la sua ultima raccolta: “Bellissima noia” e “Lo spazio vuoto”, che confermano la sua anima poliedrica che si esprime attraverso una scrittura autentica. Al centro di questo suo ultimo lavoro “c’è la solitudine esistenziale dell’individuo che vive il disagio di non riuscire a sentirsi parte di un sistema. I personaggi delle canzoni sono individui che si sentono soli, pur essendo circondati da una moltitudine infinita di persone, immagini, luoghi. È una solitudine corale caratterizzata dall’incomunicabilità”. 

Prodotto da ERMA Pictures e Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con DGCinema MiBACT, Splendor è un programma ideato e curato da Sabina Ambrogi, Max De Carolis, Mario Sesti, scritto insieme a Nicole Bianchi, Fabio Luzietti e Gabriele Niola, con il coordinamento produttivo di Cristina Scognamillo, e Margherita Bordino e Valeria Santori in produzione.

Arrival: Amy Adams e Jeremy Renner nelle nuove immagini

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Arrival: Amy Adams e Jeremy Renner nelle nuove immagini

Dopo essere stato presentato in Concorso all’ultimo Festival di Venezia, arriverà in sala il prossimo 24 novembre 2016 Arrival, il nuovo film di Denis Villeneuve che vede protagonisti Amy Adams e Jeremy Renner. Di seguito potete vedere nuove immagini dal film:

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Venezia 73: Arrival recensione del film con Amy Adams

Arrival, il film

Il film racconta di una linguista e un matematico che vengono coinvolti dal Governo quando un essere non identificato, presumibilmente alieno, compare nell’atmosfera terrestre. Quando un misterioso oggetto proveniente dallo spazio atterra sul nostro pianeta, per le susseguenti investigazioni viene formata una squadra di élite, capitanata dall’esperta linguista Louise Banks (Amy Adams). Mentre l’umanità vacilla sull’orlo di una Guerra globale, Banks e il suo gruppo affronta una corsa contro il tempo in cerca di risposte – e per trovarle, farà una scelta che metterà a repentaglio la sua vita e, forse, anche quella del resto della razza umana.

Denis Villeneuve, reduce da due film acclamati da pubblico e critica, Prisoners e Sicario, arriverà alla Mostra di Venezia in Concorso con Arrival. Nel film protagonisti sono Amy AdamsJeremy RennerForest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma e Mark O’Brien.

 

Fonte: CBM

War for The Planet of The Apes: Caesar nel primo teaser

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War for The Planet of The Apes: Caesar nel primo teaser

EW ha diffuso il primo teaser trailer di War for The Planet of The Apes, in cui troviamo di nuovo Caesar, la scimmia protagonista del franchise interpretata da Andy Serkis.

Dopo L’alba del pianeta delle scimmie del 2011 e il sequel Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014), arriva un nuovo titolo a completare questa trilogia di prequel, dal titolo War for the Planet of the Apes.

Ecco la sinossi: In War for the Planet of the Apes, il terzo capitolo del franchise di blockbuster acclamato dal pubblico, Caesar e le sue scimmie sono forzati a intraprendere un conflitto mortale contro un’armata di uomini guidati dal Colonnello, una persona senza scrupoli. Dopo che le scimmie hanno affrontato terribili perdite, Caesar combatte con il suo istinto più oscuro e intraprende la sua solitaria e mitica impresa per vendicare la sua specie. Quando il suo viaggio lo porta faccia a faccia con il Colonnello, i due sono costretti a combattersi in una battaglia epica che determinerà il fato di entrambe la specie e il futuro del pianeta.

Woody Harrelson villain in War of the Planet of the Apes

Trattandosi di un sequel, dovremmo già sapere quale sarà l’esito della battaglia, ma chiaramente sarà interessante vedere in che termini si sceglierà di raccontare questa guerra primordiale.

Confermati nella produzione, per ora, ci sono il regista Matt Reeves e i protagonisti, Andy Serkis nei panni di Caesar e Woody Harrelson in quelli del Colonnello.

Il film è atteso al cinema per il 14 luglio 2017.

Film al cinema di oggi, 6 ottobre: Pets, Mine e Deepwater – Inferno sull’Oceano

Ecco quali sono i film al cinema di oggi 6 ottobre 2016.

Deepwater – Inferno sull’Oceano di Peter Berg: Il 20 aprile 2010 sulla Deepwater Horizon nel Golfo del Messico, si è verificato uno dei più gravi disastri mondiali causati dall’uomo. Questo film racconta una storia di vitale importanza che molti non hanno visto: la storia dei 126 lavoratori che si trovavano a bordo della Deepwater Horizon quel giorno, sorpresi nelle più strazianti circostanze immaginabili – uomini e donne altamente specializzati che riponevano in un faticoso turno le speranze di tornare dalle loro famiglie ed alle loro vite sulla terraferma. In un attimo, si sono trovati catapultati nel giorno più brutto della loro vita, spinti a trovare il coraggio per combattere contro un inarrestabile inferno di fuoco nel bel mezzo dell’oceano e, quando tutto sembrava perduto, cercare di salvarsi l’un l’altro.

Domani di Cyril Dion, Mélanie Laurent: In seguito alla pubblicazione di uno studio che annuncia la possibile scomparsa di una parte dell’umanità da qui al 2100, Cyril Dion e Mélanie Laurent intraprendono un emozionante viaggio intorno al mondo per scoprire cosa potrebbe provocare questa catastrofe, ma soprattutto come evitarla. Partendo dagli esperimenti più riusciti nei campi dell’agricoltura, energia, architettura, economia e istruzione, i registi Cyril Dion e Mélanie Laurent immaginano un nuovo futuro per noi e per i nostri figli. Risultato: una sorprendente, contagiosa e ottimista spinta al cambiamento, a partire già da DOMANI.

La verità sta in cielo di Roberto Faenza: Il 22 giugno 1983 una ragazza di 15 anni, Emanuela Orlandi, sparisce dal centro di Roma e non farà più ritorno. E’ figlia di un commesso pontificio e ben presto si capisce che la sparizione coinvolge diversi poteri forti, dal Vaticano alla Banda della Magliana fino a Mafia Capitale. La sua scomparsa è l’occasione per raccontare la piramide omertosa che da quel momento metterà in ginocchio la capitale. Una vicenda con scabrose ramificazioni ancora attuali in un tessuto tipicamente italiano che coinvolge politica, criminalità organizzata e una parte della Chiesa. E’ da 30 anni che questa storia attende di essere raccontata.

Lo and Behold: il futuro è oggi di Werner Herzog: Herzog presenta una miniera di interviste a individui strani e affascinanti, i cui aneddoti e le cui riflessioni delineano un ritratto complesso e preciso del moderno mondo digitale. Herzog descrive internet come “una delle più grandi rivoluzioni che noi, in qualità di esseri umani, stiamo vivendo”, e tuttavia stempera questo entusiasmo con storie di vittime di cyber-bullismo e dipendenza da Internet. E nel procedere con questa dettagliata analisi, affronta anche domande profonde sul futuro di Internet. La Rete arriverà un giorno a sognare la propria stessa esistenza, come fanno gli uomini? Potrà scoprire i fondamenti della moralità, o arrivare a comprendere un giorno il significato dell’amore? O forse ci causerà presto – se non l’ha già fatto – più danni che vantaggi?

Mine di Fabio Guaglione, Fabio Resinaro: Afghanistan: un soldato (Armie Hammer) sta tornando al campo base dopo una missione, ma inavvertitamente poggia il piede su una mina antiuomo. Non può più muoversi, altrimenti salterà in aria. In attesa di soccorsi per due giorni e due notti, dovrà sopravvivere non solo ai pericoli del deserto ma anche alla terribile pressione psicologica della tutt’altro che semplice situazione.

Pets – Vita da animali di Chris Renaud, Yarrow Cheney: Una commedia sui nostri animali domestici e su come vivono le loro giornate quando li lasciamo soli per andare a scuola o a lavoro.

Giovanni Segantini: Magia della luce di Christian Labhart: Il film, dedicato alla figura dell’artista Giovanni Segantini, ricostruisce la sua vita e la sua passione per la pittura attraverso immagini, testi e diari originali. Il risultato è un ritratto prezioso e appassionante di una delle figure più carismatiche della pittura europea di fine Ottocento: pittore, ma anche anarchico ed emarginato. Giovanni Segantini, nato ad Arco in provincia di Trento nel 1858, ha trascorso una vita intensa e tormentata, che lo ha portato a cercare e ricreare nei suoi quadri la vertigine dell’altitudine, la tensione vitale della vita a contatto con la natura, la luce unica delle alte quote. E proprio in montagna Segantini morì, durante la sua attività.

Quando hai 17 anni di André Téchiné: In un aspro villaggio tra le montagne della Francia sud-occidentale, Damien e Tom frequentano la stessa scuola. Potrebbero essere amici, ma non si sopportano. Si insultano, e quando le parole non sono abbastanza si picchiano. La madre di Damien, Marianne, è medico; il padre, pilota militare in missione. Tom è magrebino, figlio adottivo di una coppia di contadini che vive in una remota fattoria in mezzo alle montagne. Dopo molte difficoltà, la madre adottiva di Tom è nuovamente incinta, e dal momento che la sua gravidanza di presenta difficile, Marianne si offre di aiutarla accogliendo Tom in casa sua per il tempo necessario. Damien e Tom si trovano così a vivere sotto le stesso tetto…

Il Trenino Thomas – La grande corsa: Thomas desidera essere scelto per rappresentare Sodor al Grande Show della Stazione Ferroviaria, una gara che si tiene sulla terraferma. I treni più grandi si prendono gioco di lui, non ritenendolo grande, forte e veloce abbastanza da competere con i migliori treni di tutto il mondo. Thomas si trova a dover competere contro i migliori, tra cui Raul dal Brasile, Yong Bao dalla Cina, Ivan dalla Russia e Ashima dall’India, il treno più decorato della gara. Thomas è determinato a vincere, nonostante verrà intralciato dallo scorretto Diesel che minaccia le sue chance di vincere la competizione. Quest’emozionante avventura musicale, dove l’amicizia vince, promette di intrattenere i bambini e le famiglie di tutto il mondo.

Domani: recensione del documentario di Mélanie Laurent e Cyril Dion

L’inquadratura di una mano piccola e delicata che si posa sul finestrino di un mezzo in movimento, bellissima nella sua semplicità, potrebbe essere la sintesi di Domani, il documentario premiato lo scorso anno ai Cesar diretto da Mélanie Laurent e Cyril Dion. È quella manina di un bambino che saluta il mondo che verrà, lo accarezza con amore, è la spinta ad abbattere gli ostacoli fisici e mentali che ci trattengono dal salvare ciò di cui abbiamo più bisogno: la terra sotto i piedi, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, ma anche il contatto umano, le regole di convivenza e i sistemi politici ed economici che sorreggono la società.

Lontano dagli estremismi artistici e dalle parabole sperimentali molto in voga negli ultimi anni, Domani è un docufilm assolutamente classico, dedito all’esplorazione (ma anche alla spiegazione elementare, guidata) del tema dell’ecosostenibilità, posizionato in un tempo dove la salvaguardia del nostro pianeta è diventata più di un’urgenza carica di allarmismi, semmai una necessità da realizzare oggi, e non “domani”.

Domani: il film di Cyril Dion e Mélanie Laurent

Pertanto l’approccio sensibile e il viaggio sulla strada di Laurent e Dion appaiono soluzioni cinematografiche giuste, come l’utilizzo della musica e la struttura a capitoli, cinque per l’esattezza, ognuno destinato a proporre soluzioni immediate e concrete in un diverso campo (agricoltura, energia, economia, democrazia, istruzione). Questa divisione aiuta a fare chiarezza su argomenti assai complessi, ma resi sullo schermo con un linguaggio accessibile che di sicuro incontrerà il favore (e speriamo l’interesse) di un pubblico omogeneo, meglio se giovanissimo. A loro, ai destinatari dell’eredità che lasciamo in futuro, è indirizzato il messaggio di Domani, un documentario dal carattere divulgativo e mai aggressivo, determinato ad illustrare quali siano le strategie migliori per cambiare e salvare la Terra in cui viviamo partendo dalle piccole cose, dal mare di verde ad un singolo filo d’erba, da un miliardo di persone al sorriso di un bambino. Colui, o colei, che posa la mano sull’oggi sperando in un domani differente.

Suicide Squad ti porta al Lucca Comics & Games 2016

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Suicide Squad ti porta al Lucca Comics & Games 2016

Suicide Squad ti porta al Lucca Comics & Games 2016 – I più cattivi e i più creativi potranno partecipare all’esclusivo casting Squad Up, creato appositamente per gli amanti del cosplay. Sarà infatti possibile mettere alla prova le propria fantasia e partecipare da protagonisti, alla cinquantesima edizione del Lucca Comics & Games 2016, in programma dal 28 ottobre al 1 novembre, in qualità di Guest Star del padiglione Warner Bros. Per partecipare basta andare sul sito www.warnerbros.it/castingluccasuicidesquad

Suicide Squad sarà disponibile nel nuovo formato 4K Ultra HD. Il Combo Pack 4k Ultra HD + Blu-ray includerà un disco Ultra HD Blu-ray con il film in 4K HDR e un disco Blu-ray con il film e i contenuti speciali. Maggiori dettagli sull’edizione home video li trovate a questo articolo.

Suicide Squad recensione del film di David Ayer

L’Ultra HD presenta una risoluzione 4K in High Dynamic Range (HDR) per una gamma di colori più ampia, offrendo agli spettatori colori più luminosi, profondi e realistici per un’esperienza visiva domestica mai provata prima. Per vivere appieno l’esperienza del 4K Ultra HD in HDR è necessario disporre di: un televisore 4K Ultra HD HDR + lettore Blu-ray Ultra HD + un cavo HDMI (categoria 2) ad alta velocità.

Suicide SquadSuicide Squad Extended Cut porta in scena la prima storica reunion dei supervillain targati DC. Il film, diretto dall’affermato regista David Ayer, presenta un cast di altissimo livello composto da attori del calibro di Will Smith (Focus – Niente è Come Sembra), il premio Oscar Jared Leto, Margot Robbie (The Legend of Tarzan), Joel Kinnaman, la candidata all’ Oscar Viola Davis, Jai Courtney, Jay Hernandez, Adewale Akinnuoye- Agbaje, Ike Barinholtz, Scott Eastwood e Cara Delevingne.

In Suicide Squad Extended Cut i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller (Viola Davis) per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia. Promettendo loro un generoso sconto di pena, la Waller li spedisce nel cuore di Midway City per una missione ad altissimo rischio. Tra azione e colpi di scena vedremo Deadshot (Will Smith), la splendida e letale Harley Quinn (Margot Robbie) e tutti gli altri membri della Task Force X, affrontare non solo una potenza sovrannaturale che minaccia l’intero genere umano, ma fare i conti anche con la follia del Joker di Jared Leto. 

Suicide Squad Extended Cut: tutti i dettagli ufficiali dell’edizione italiana

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Dopo il grande successo al botteghino, Suicide Squad arriva in home video con la Suicide Squad Extended Cut. L’inedita versione estesa del film, con ben 13 minuti in più di trama sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali, nel formato Blu-Ray 3D, 4K Ultra HD, nelle esclusive edizioni: Steelbook, Digibook, Graphic Novel e con le statue da collezione di Harley Quinn e Deadshot.

Imperdibile per i fan del genere, e tanto attesa da tutti gli amanti dell’azione e del divertimento targato DC Comics, Suicide Squad Extended Cut sarà disponibile dal 26 novembre in tutti gli store digitali, e dal 6 Dicembre in DVD, Blu-Ray, Blu-Ray 3D e 4K Ultra HD distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Suicide Squad Extended Cut porta in scena la prima storica reunion dei supervillain targati DC. Il film, diretto dall’affermato regista David Ayer, presenta un cast di altissimo livello composto da attori del calibro di Will Smith (Focus – Niente è Come Sembra), il premio Oscar Jared Leto, Margot Robbie (The Legend of Tarzan), Joel Kinnaman, la candidata all’ Oscar Viola Davis, Jai Courtney, Jay Hernandez, Adewale Akinnuoye- Agbaje, Ike Barinholtz, Scott Eastwood e Cara Delevingne.

In Suicide Squad Extended Cut i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller (Viola Davis) per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia. Promettendo loro un generoso sconto di pena, la Waller li spedisce nel cuore di Midway City per una missione ad altissimo rischio. Tra azione e colpi di scena vedremo Deadshot (Will Smith), la splendida e letale Harley Quinn (Margot Robbie) e tutti gli altri membri della Task Force X, affrontare non solo una potenza sovrannaturale che minaccia l’intero genere umano, ma fare i conti anche con la follia del Joker di Jared Leto. 

Suicide Squad recensione del film di David Ayer

Suicide Squad è inoltre arricchito da esclusivi contenuti speciali che daranno la possibilità al pubblico di entrare ancor più nel cuore del film. Sarà quindi possibile esplorare in profondità il mondo sovrannaturale che circonda i protagonisti e dare uno sguardo più da vicino alla coppia più esplosiva dell’anno, Harley Quinn e Joker. Conosceremo inoltre quali sono i principi che regolano i precisissimi tiri di Deadshot e scopriremo tutti i segreti che hanno reso esaltanti e spettacolari le scene di combattimento del film. Bel Reve, il carcere di massima sicurezza, non sarà più un mistero grazie a questi contenuti bonus che ci porteranno a scoprire le verità più nascoste del centro detenzione più sicuro al mondo. Tutti questi extra daranno modo di approfondire tematiche e personaggi, oltre che a dare uno sguardo al dietro le quinte del secondo più grande film Warner Bros. dell’anno.

SINOSSI

È bello essere cattivi… Mettete insieme un team dei più pericolosi Super Cattivi che possiate trovare nelle carceri del mondo, dategli il più fornito arsenale a disposizione del governo e mandateli in missione per sconfiggere un’entità insuperabile ed enigmatica. L’ufficiale dell’intelligence degli U.S.A., Amanda Waller ha convocato in gran segreto un gruppo di individui disperati e deprecabili che non ha niente da perdere. Ad ogni modo, dopo aver fallito inevitabilmente la missione ed essersi resi conto di non essere stati scelti per avere successo quanto per la loro colpevolezza riconosciuta, pensate che la Suicide Squad risolverà la questione tentando ma rischiando la morte, oppure deciderà di dividersi e andare ognuno per la sua strada?

DIGITAL DISTRIBUTION

 Dal 26 Novembre Suicide Squad sarà disponibile per l’acquisto in streaming e download in HD su tutti gli store digitali: iTunes, Google Play, Chili, Wuaki, TIMvision, PlayStation e Microsoft Film e TV. Dal 6 Dicembre “Suicide Squad” sarà disponibile anche per il noleggio su tutte le piattaforme digitali e su Infinity, Premium Play e Primafila.

Tom Hiddleston intervistato da Benedict Cumberbatch

Tom Hiddleston intervistato da Benedict Cumberbatch

È un momento straordinario per Tom Hiddleston, ex allievo della prestigiosa Dragon School, Eton College, Cambridge, e della Royal Academy of Dramatic Art. Quel Tom Hiddleston, star del palcoscenico e del piccolo e grande schermo, che di recente ha avuto una relazione con una ragazza da sogno come Taylor Swift.

Per Tom Hiddleston, la vita è così grandiosa che esistono delle teorie di complotti troppo belli per essere veri. Secondo la teoria migliore di tutte, il trentacinquenne Tom Hiddleston è il candidato più probabile a sostituire Daniel Craig nei panni di James Bond e lo staff di PR ha messo in scena la sua relazione con Taylor Swift per aumentare la sua aura da star. Come se ce ne fosse bisogno.

La fama di Tom Hiddleston è cresciuta con costanza grazie al suo talento versatile da quando è stato scelto per interpretare il mitico villain Loki, personaggio ricorrente nell’universo cinematografico della Marvel, nel film Thor (2011) diretto da Kenneth Branagh. I cinefili preferiscono ricordare l’attore nel ruolo del centenario vampiro rock’n’roll di Solo gli amanti sopravvivono (2014) di Jim Jarmusch accanto a Tilda Swinton. Ma probabilmente i talent scout avrebbero scoperto molto prima i progetti precedenti di Tom Hiddleston, ossia una serie di ruoli teatrali e televisivi, come la serie Wallander della BBC accanto a Branagh. Ancora oggi l’attore partecipa a progetti per la tv, come la recente miniserie The Night Manager di Susanne Bier, adattamento del romanzo Il direttore di notte di John le Carré, in cui Tom Hiddleston interpreta un agente segreto sul campo, infiltrato nel mondo del più minaccioso trafficante d’armi.

L’anno prossimo, grazie a due attesi blockbuster (Thor: Ragnarok e Kong: Skull Island) — e forse alla recente relazione sentimentale di cui si è tanto parlato — la stella di Tom Hiddleston raggiungerà il top. A prescindere dal potenziale ruolo di James Bond, l’intrigo lo accompagnerà sempre. Ad agosto, durante le riprese in Australia, Tom Hiddleston è stato intervistato telefonicamente dal suo amico e collega dell’universo Marvel Benedict Cumberbatch (Doctor Strange) per discutere dei pericoli e del potenziale potere che deriva dall’attenzione pubblica.

BENEDICT CUMBERBATCH: Come tutti gli intervistatori, dovrei innanzitutto ringraziarti, Tom, per il tempo che vorrai dedicarmi.

TOM HIDDLESTON: [ride] Grazie, Benedict. Dovremmo ringraziarci l’un l’altro. Per il resto della vita.

CUMBERBATCH: E poi, nel tipico modo British, dovremmo anche porgere reciprocamente le nostre scuse.

TOM HIDDLESTON: Mi dispiace disturbarti.

CUMBERBATCH: Io sono più dispiaciuto di te.

TOM HIDDLESTON: [ride] Che ne pensi del…

CUMBERBATCH: Mio ruolo di giornalista?

TOM HIDDLESTON: Sono combattuto. [ride]

CUMBERBATCH: Penso che il mio ruolo sia quello di un vero amico piuttosto che del giornalista. Prometto che non ci saranno deviazioni. Innanzitutto, com’è indossare di nuovo la parrucca e l’elmo con le corna di Loki? E lavorare nuovamente con Chris Hemsworth? E com’è lavorare in Australia con il regista Taika Waititi?

TOM HIDDLESTON: È davvero entusiasmante, perché sono passati quattro anni dall’ultima volta che ho interpretato Loki. L’ultima volta che ho indossato il costume di Loki è stato al Comic-Con di San Diego nel 2013.

CUMBERBATCH: Stai scherzando!

TOM HIDDLESTON: A dire il vero, la cosa più bella di tutte è lavorare di nuovo con Chris. Ci siamo conosciuti a casa di Kenneth Branagh nel 2009. Eravamo poco più che ragazzi all’inizio del nostro percorso di recitazione. Abbiamo legato subito ed è stato meraviglioso condividere con lui questo folle viaggio nel mondo della Marvel. Questa settimana c’era Anthony Hopkins sul set. E Taika Waititi è magnifico, rispetta tutto il lavoro fatto in precedenza apportando il suo contributo. Ed è uno spasso. I suoi film — se non li hai visti, devi recuperarli: What We Do in the Shadows, Hunt for the Wilderpeople — combinano leggerezza, humor ed emozioni. Sono molto commoventi. Siamo soltanto all’inizio, ma siamo tutti entusiasti.

CUMBERBATCH: Fino a quando dureranno le riprese?

TOM HIDDLESTON: Resterò qui fino all’inizio di novembre.

CUMBERBATCH: Quindi hai ancora molto altro da fare sul set. Stai vivendo l’inverno australiano, che immagino sia decisamente adorabile rispetto all’inverno inglese.

TOM HIDDLESTON: [ride] Così dicono. Siamo sulle coste del Queensland e, al di là del fatto che il sole tramonta presto e molto rapidamente, il sole splende e il cielo è terso. Per la mia carnagione celtica è preferibile rispetto all’estate australiana. Ero proprio qui a gennaio durante le riprese di Kong: Skull Island e faceva caldissimo.

CUMBERBATCH: Una bella transizione. Parliamone, visto che è stata la tua ultima escursione. Le condizioni erano proibitive. Se non erro, le riprese nella giungla si sono svolte in Vietnam e poi durante un’estate australiana molto calda.

TOM HIDDLESTON: L’esperienza in Vietnam è stata incredibile. Mi sento davvero fortunato per aver avuto la possibilità di lavorare con quella produzione e di essere coinvolto in un grande film di quel genere… Abbiamo girato a Oahu, alle Hawaii. Abbiamo girato in Australia e poi nel Nord del Vietnam, dalle parti di Hanoi, nella Baia di Ha Long e a Ninh Binh. E la cosa straordinaria è che ci sono paesaggi del Vietnam che hanno visto in pochi. La gente del posto era assolutamente entusiasta. Dopo che siamo atterrati, il regista Jordan Vogt-Roberts, Brie Larson, Sam Jackson, Alex Garcia [il produttore esecutivo] e io abbiamo partecipato a una conferenza stampa ad Hanoi ospitata dall’ambasciatore americano in Vietnam. È stato un momento importante per il Paese. Molte persone che abbiamo incontrato non avevano mai visto una produzione di quella portata. In alcuni luoghi, li abbiamo aiutati a costruire le strade in modo da poter garantire il passaggio dei mezzi che trasportavano l’attrezzatura per le riprese. Il primo giorno di riprese, Sam doveva girare una scena molto semplice con pochi dialoghi e c’erano migliaia di persone ad assistere. Dopo un’ora circa si erano annoiati. Comunque girare in questo straordinario Paese ricco di bellezze mozzafiato è stata un’esperienza magnifica per tutti noi.

CUMBERBATCH: Oddio, non devo annotare tutto questo, vero?

TOM HIDDLESTON: Trascriverai l’intervista più tardi?

CUMBERBATCH: Sto osservando un paesaggio decisamente europeo mentre immagino ciò che stai descrivendo e non ho carta e penna a portata di mano. È come se fossi nella giungla del Vietnam. Ma se non ho la responsabilità editoriale, sono molto felice. Tom, sei uno scrittore e attore molto eloquente. Ricordo di aver letto qualcosa che avevi scritto sul primo giorno in cui hai affrontato questa icona cinematografica, King Kong. Hai un’ottima reputazione nell’ambito dell’industria cinematografica. Se avessi una macchina del tempo, quale epoca del cinema vorresti vivere? L’era dei musical, il neorealismo in Italia del secondo dopoguerra o magari un film di Spielberg degli Anni Ottanta?

TOM HIDDLESTON: Le grandi epoche del cinema che venero sono due. Ammiro profondamente le sequenze ininterrotte di danza di Fred Astaire e Ginger Rogers e Gene Kelly. Mi lasciano sbalordito. Non esisteva il principio: “Sistemeremo tutto durante la post-produzione”. Stavo guardando una clip di Follie d’inverno (1936) e… Come si chiama quell’attore di Cantando sotto la pioggia (1952)? Intendo la canzone “Ma che fa”. Ah, Donald O’Connor! Sono totalmente rapito da questi film. Era un tipo di performance molto diverso. E l’altra epoca è quella degli Anni Settanta.

CUMBERBATCH: Quando i cineasti dell’East Coast arrivarono a L.A. e misero in discussione lo studio system? I film di Scorsese?

TOM HIDDLESTON: Sì. L’immediatezza delle emozioni, il realismo e la serietà del cinema di allora. Taxi Driver (1976), Toro Scatenato (1980), Apocalypse Now (1979)…

CUMBERBATCH: Sono assolutamente d’accordo. Erano film di grande attualità e trattavano questioni importantissime per quel periodo dal punto vista politico. Furono in grado di trovare l’equilibrio perfetto fra intrattenimento e arte.

TOM HIDDLESTON: Era anche il periodo dei migliori film di Stanley Kubrick. 2001: Odissea nello spazio uscì nel 1968. Prima dell’allunaggio del ‘69, era come se l’esperienza sulla luna fosse già avvenuta proprio grazie all’esperienza cinematografica vissuta con Kubrick. Inventarono a tutti gli effetti materiali appositi con la NASA, costumi e scenografie, era tutto all’avanguardia. La fantascienza è alla base di tutto. I film che facciamo oggi devono tutto a quei film, a quell’epoca straordinaria. Però stiamo ragionando in termini di sindrome dell’epoca d’oro, come in Midnight in Paris.

CUMBERBATCH: Ma allo stesso tempo sappiamo bene che da circa dieci anni stiamo vivendo l’epoca d’oro della televisione, e anche tu ne fai parte. Quando The Night Manager è stato trasmesso nel Regno Unito, ne parlavano tutti. È stata una serie molto coinvolgente, un altro gioiello della corona della BBC. Com’è stato lavorare con Susanne Bier?

TOM HIDDLESTON: Un’esperienza fantastica. Era come lavorare a un film di sei ore. C’era uno storyboard, una sceneggiatura di 360 pagine e un solo regista. Susanne era il nostro capitano. Le riprese si sono svolte in Svizzera, a Londra, nel Devon, in Marocco e a Maiorca, seguendo quest’ordine. Avevamo la sensazione che la maggior parte della serie si svolgesse in Marocco, a Marrakesh, dove c’erano gli interni del Cairo, e dove abbiamo girato i tumulti della Primavera Araba. Siamo stati a Marrakesh per sette settimane e dovevamo girare molte pagine della sceneggiatura al giorno; io ero in ogni fotogramma e dovevo passare da un’identità all’altra: Jonathan Pine, Andrew Birch, Thomas Quince e Jack Linden. Di recente mi è stato chiesto com’è stato tornare a lavorare in televisione, ma non sembrava un progetto meramente televisivo. È il pubblico ad avvertire maggiormente la differenza. A proposito degli Anni Settanta, la cosa strana è che The Night Manager fu assegnato a Sydney Pollack all’inizio degli Anni Novanta e la sceneggiatura del film fu scritta da Robert Towne. Alla fine i diritti tornarono a le Carré e ai figli Simon e Stephen Cornwell. Ma probabilmente in alcuni casi è meglio raccontare una storia in sei ore invece di due. Non saprei. Tu che ne pensi? Da anni lavori sia in tv sia al cinema. Eravamo a cavallo il giorno dopo la messa in onda sulla BBC del primo episodio di Sherlock. Tu cadevi di continuo da cavallo durante le lezioni di equitazione per War Horse (2011). Ricordo benissimo quando Sherlock divenne il fenomeno straordinario che è oggi. Avete girato tre stagioni, giusto?

CUMBERBATCH: Quattro stagioni e un Christmas special…

TOM HIDDLESTON: E 12 anni schiavo (2013), The Imitation Game (2014) e un milione di altre cose. Non ti fermi mai.

CUMBERBATCH: Per fortuna al momento mi sono fermato e ho tempo per parlare con te, amico mio, il che è fantastico, anche se le nostre parole vengono registrate e saranno stampate. Dobbiamo farci una chiacchierata dopo questa telefonata. Mi dispiace, ma ci sono dei limiti. Penso che la tv e il cinema si alimentino a vicenda. Lo spettatore percepisce la differenza più dell’attore. È vero che per la televisione ci sono esigenze specifiche e si notano i limiti di budget. Ciò che si nota di più sono i limiti di tempo e quelli della disponibilità economica. Ma l’ambizione della scrittura e, si spera, del risultato finale migliora sempre di più perché vogliamo superare noi stessi per soddisfare un pubblico molto esigente e affamato.

TOM HIDDLESTON: Cosa pensi della differenza tra interpretare varie volte lo stesso personaggio, come Sherlock o Loki, e creare un personaggio da zero?

CUMBERBATCH: Penso che debbano essere affrontati con la stessa inventiva. Alcune cose sono già stabilite, come l’immagine del personaggio: si tratta di elementi iconici che non si possono eliminare, ad esempio il cappello e il cappotto di Sherlock. So che per te è stato difficile accettare le corna di Loki e mi piacerebbe parlarne, se ti è concesso farlo. Il processo è sterile se non c’è possibilità di reinventare. A me piace molto. Penso che sia possibile anche grazie all’ottima qualità della scrittura, alla possibilità di esplorare vari aspetti del personaggio. Tutto dipende dagli ostacoli e dagli obiettivi che, se sono interessanti, ti permettono di inserire nuovi elementi. Secondo me, un personaggio è come un libro aperto, una tela bianca. Con Loki, il dio dell’inganno in grado di mutare forma, esistono molteplici possibilità. E poi c’è il consulente investigativo che pratica il kung fu, parla un’altra lingua e sa comunicare utilizzando il linguaggio dei segni… Ci sono risorse inesplorate. Quanto all’approccio al lavoro, mi piace la familiarità che ho con un personaggio. Mi chiedo se la sensazione sarebbe la stessa nel caso della rivisitazione di un personaggio classico a teatro. Se dovessi interpretare nuovamente Amleto, cosa proverei? Si tratta pur sempre delle stesse battute, dello stesso dilemma e degli stessi personaggi. Non è cambiato nulla, eccetto il contesto. Nella tua vita quotidiana c’è una sorta di dimensione spirituale? Quando devi affrontare i problemi del giorno, hai una routine, un mantra o qualcosa del genere?

TOM HIDDLESTON: Deve esserci sempre qualcosa, anche per iniziare la giornata. Per me è la musica. E la corsa. Quando lavoro, se inizio la giornata andando a correre — all’aria aperta, non in palestra, bensì da solo e a contatto con gli elementi, facendo affidamento soltanto sulle gambe… Ti fa sentire vivo ed è un momento di svago.

CUMBERBATCH: Oltre a svegliarti presto per fare attività fisica, ti corichi a orari regolari?

TOM HIDDLESTON: Assolutamente, altrimenti non riesci a fare niente. Le cose variano da un lavoro all’altro. Quando abbiamo girato Kong: Skull Island, eravamo sempre all’aperto. Il mio personaggio è un ex inseguitore dell’Aviazione militare britannica, quindi è un atleta finissimo. Se mi sentivo un po’ fiacco, dovevo correre di continuo per pompare il sangue.

CUMBERBATCH: Ho letto che Hugh Laurie ti ha elogiato dicendo che la tua energia dava un grande contributo all’intera unità. Ma incontri mai delle difficoltà relative al trucco e ai costumi? Ricordo di aver visto delle foto di te e Chris mentre correvate in Islanda. E, caspita, la passi liscia soltanto grazie al tuo fascino e al sorriso inglese.

TOM HIDDLESTON: [ride] Non saprei, ma è così. Se vado a correre la mattina prima di andare al lavoro, sento di aver guadagnato una parte importante della giornata. Quando mi preparo per un ruolo, studio la parte o penso al personaggio oppure a una determinata scena, per me tutto si definisce in quei frangenti della mattina. A volte le idee migliori nascono proprio in quei momenti. Quando stavo girando “Henry IV – Part 1” di The Hollow Crown — la serie a cui hai partecipato anche tu e sei stato eccezionale — avevamo poco tempo a disposizione e dovevamo girare una scena importantissima fra Henry IV e il Principe Hal: Hal viene convocato a corte da suo padre e viene rimproverato e umiliato pubblicamente per il tempo trascorso in compagnia di Falstaff. Il confronto tra i due è straordinario. Il Re aveva la maggior parte delle battute ed era interpretato da Jeremy Irons. Ricordo che pensai che, dopo una determinata battuta, avrebbe dovuto darmi uno schiaffo. Era gennaio 2012 e questa idea mi venne in mente mentre correvo nella neve alle cinque del mattino. Si tratta letteralmente del momento in cui Hal si risveglia dalla sua leggerezza e avverte il peso della sua responsabilità come futuro re. Questa è la poesia delle parole di Shakespeare. Ma avviene grazie a uno schiaffo.

Thor Ragnarok: Chris Hemsworth e Tom Hiddleston in visita all’ospedale pediatrico di Brisbane

CUMBERBATCH: È un momento bellissimo. Credo che lo stesso principio possa essere applicato ad altre attività, come gli esercizi di respirazione, la meditazione o lo yoga. Andare a correre è un ottimo metodo per ottenere risultati di questo tipo. Il movimento è una tua caratteristica. Non mi riferisco soltanto alla corsa, all’attività fisica, ma al fatto che sei molto vigile e attento a ciò che hai davanti. Temi che qualcosa possa minacciare tutto questo? È come chiedere a qualcuno di apparentemente invincibile quale sia la sua più grande paura. Non sentirti obbligato a rispondere. Se vuoi, puoi anche mandarmi a quel paese. Puoi farlo, visto che sono tuo amico.

TOM HIDDLESTON: Grazie, amico.

CUMBERBATCH: Ti dico la mia paura mentre pensi alla risposta?

TOM HIDDLESTON: Sì.

CUMBERBATCH: Il tempo che passa. Ed è una paura che ho maturato da quando sono diventato padre. Vorrei avere più tempo, concentrarmi su qualcosa di più importante di me. Quando è nato mio figlio, è stato come un brusco risveglio. Ogni volta che lo stringo fra le braccia, mentre lo guardo e guardo i nostri riflessi allo specchio, vedo lui così piccolo e io che ho quarant’anni e penso: “Wow, spero con tutto il cuore che ci sarò quando anche tu avrai dei figli.”

TOM HIDDLESTON: La mia paura è simile. È il rimpianto. Ho paura di guardare al passato e rimpiangere di non aver fatto determinate cose. Ho letto un bellissimo articolo riguardante un libro scritto da un’infermiera australiana specializzata in cure palliative. Il suo lavoro consisteva nell’alleviare il dolore di chi era in procinto di morte, quindi ha assistito molte persone nelle loro ultime settimane e nei loro ultimi giorni di vita. Ed era commossa dall’esperienza acquisita perché molti le hanno raccontato cose simili. Paradossalmente in cima alla lista c’era: “Vorrei non aver lavorato così duramente.”

CUMBERBATCH: È difficile da ammettere.

TOM HIDDLESTON: La famiglia modifica gli equilibri, ma come consideri questa consapevolezza? Cerchi di avere più tempo a disposizione fra un progetto e l’altro?

CUMBERBATCH: Sì. Sarà che sto invecchiando, ma non voglio lasciarmi sfuggire determinate cose. Siamo molto privilegiati grazie al nostro lavoro, ma stare via per tanto tempo per lavoro… a volte è come se non ci fossi per la maggior parte del tempo. Vorrei essere più presente e vicino a chi amo.

TOM HIDDLESTON: I cinque rimpianti più comuni riportati nel libro dell’infermiera australiana erano questi: vorrei non aver lavorato così duramente; vorrei aver avuto il coraggio di vivere la vita che volevo davvero, non quella che gli altri si aspettavano da me; vorrei aver avuto il coraggio di esprimere i miei sentimenti; vorrei aver mantenuto i contatti con gli amici; avrei dovuto concedermi una vita più felice. Direi che è una bella lista che dovremmo ricordare, non credi?

CUMBERBATCH: È un ottimo elenco per te, per me e per tutti quelli che lavorano molto e passano molto tempo lontano da casa. La cosa più strana del nostro lavoro è che viviamo nei panni di qualcun altro in un mondo fittizio e che poi dobbiamo parlarne pubblicamente. È una sorta di proiezione che non ti appartiene completamente, non potrebbe, perché altrimenti di te non resterebbe altro. Come riesci a tornare te stesso dopo aver vissuto in pubblico? C’è qualcosa in particolare che fa tornare il vero Tom? Casa tua, la famiglia, gli amici, l’attività fisica?

TOM HIDDLESTON: Torno semplicemente a casa, metaforicamente e letteralmente. Torno a Londra. Quando ho finito di girare The Night Manager, mi sono reso conto che per 75 giorni avevo passato la maggior parte del tempo nei panni di Jonathan Pine.

CUMBERBATCH: Tutto questo ha un effetto su di te, non credi?

TOM HIDDLESTON: Certo. Indossi i panni di qualcun altro. Ciò che ho fatto allora fu decisamente la cosa migliore. Tornai a casa e andai alla festa di fidanzamento di mia sorella. C’era tutta la famiglia, fu così confortante. Vivo una vita molto noiosa. Faccio dei lavoretti, leggo i libri che non ho mai il tempo di leggere.

CUMBERBATCH: Ricordi che sono stato a casa tua?

TOM HIDDLESTON: [ride] Sì. Faccio dei lavoretti, mi rimetto in pari, vado a prendere un caffè, leggo il giornale e passo del tempo con i miei genitori.

CUMBERBATCH: Hai fatto un lavoro magnifico per l’UNICEF. Ho letto il tuo articolo sulla tua missione di un paio d’anni fa in Guinea, in Africa. Da ciò che hai scritto è evidente che è stata un’esperienza formativa molto importante per te. Pensi di avere una certa responsabilità per via di questa missione?

TOM HIDDLESTON: Ho investito molto nel personaggio di Pine e Hugh Laurie, che adora The Night Manager da ormai vent’anni, ha dichiarato che Pine è come un’anima perduta in cerca di una causa. Forse fu un semplice scherzo del destino, ma la settimana prima delle riprese di The Night Manager sono partito per il Sudan del Sud insieme all’UNICEF per girare un documentario sugli effetti della guerra civile nel Paese. Parlo degli effetti sui bambini innocenti. Il Sudan del Sud è la nazione più giovane del pianeta, ha dichiarato l’indipendenza dal Sudan nel 2011. A metà dicembre 2013, il disaccordo fra il presidente e il vicepresidente ha portato alla divisione della nazione secondo l’etnia. Ho girato un documentario riguardante il reclutamento di bambini nelle forze armate, che è una violazione dei diritti dell’uomo. Il Paese è militarizzato e mi sono chiesto da dove venissero tutte quelle armi. Nel Sudan del Sud c’è un livello impressionante di povertà e disperazione, eppure le parti in conflitto sono equipaggiate militarmente. Com’è possibile? Una volta tornato dal Sudan del Sud, avevo visto con i miei occhi la violenza da cui traggono profitto uomini come Richard Roper di The Night Manager. Una sera ero a cena con John le Carré e gli raccontai della mia esperienza nel Sudan del Sud, di come mi ero sentito impotente e di come sembrassero vulnerabili questa giovane nazione e i suoi abitanti a causa della guerra civile. Quindi in un certo senso condivido la collera e l’etica di Pine. E lui si chinò su di me e disse: “Usale. Usale”. Il nostro mondo sta diventando sempre più inquietante. Mi preoccupa seriamente il dilagare della disuguaglianza e delle divisioni. Vorrei che ognuno di noi avesse il rispetto del prossimo. E ho riflettuto molto sul fatto che probabilmente ora sono davvero responsabile per ciò in cui credo, visto che ho un mezzo per esprimere la mia voce. Dobbiamo lottare per questi bambini. Eppure sono pienamente consapevole della mia impossibilità materiale di fare la differenza. Non sono un medico, non esercito alcuna influenza sulla politica estera, non sono capace di costruire scuole, non sono in grado di preparare chimicamente la pasta proteica che potrebbe aiutare chi soffre di malnutrizione. Però posso parlarne e puoi farlo anche tu. David Nott, un chirurgo eccezionale, andò ad Aleppo nel 2013, prima della rilevanza mediatica del conflitto, e curò i bambini e le vittime della guerra in Siria. La storia del suo coraggio è incredibile e, come ambasciatore dell’UNICEF, io mi sento responsabile della difesa di questi bambini. Si tratta di un equilibrio delicato, perché sono un attore. Ma ho la possibilità di dire la mia sulla scia di coloro che hanno avuto il coraggio di fare la stessa cosa molto prima di me.

CUMBERBATCH: È facile cadere nel cinismo per via dell’ingerenza in questioni che non riguardano strettamente le nostre competenze, proprio come dici tu. Noi non siamo volontari dell’UNICEF o il personale che lavora nei campi profughi, non siamo poliziotti né politici. Ma dopo essere stati coinvolti in determinate ricerche o affiliazioni, possiamo veicolare l’attenzione su coloro che fanno davvero quel lavoro, come chi lavora sul campo per l’UNICEF. E questa è una cosa positiva. Preferisco essere criticato a questo proposito piuttosto che rimanere in silenzio di fronte a questa sofferenza sotto gli occhi di tutti, che si tratti della Siria o del Sudan.

TOM HIDDLESTON: Ne sono orgoglioso.

CUMBERBATCH: E fai bene.

TOM HIDDLESTON: Dopo che hai visto certe cose, il dolore della coscienza morale ti induce ad agire. Dopo la mia esperienza nel Sudan del Sud, non posso fare a meno di parlarne. Come ti ho detto in passato, mi ricorda il magnifico discorso di accettazione del Nobel di Harold Pinter, in cui parlava della distinzione fra la verità come drammaturgo e la verità come cittadino. “La verità drammaturgica è sempre elusiva. Anche se non si trova mai completamente, la sua ricerca è compulsiva. A volte senti di avere tra le mani la verità del momento, poi essa scivola dalle dita ed è perduta”. Ma come cittadino hai il dovere di chiedere ciò che è vero e ciò che è falso. Ricordo di aver guardato il discorso di accettazione e di essere rimasto profondamente ispirato dalle sue parole.

CUMBERBATCH: Sono d’accordo. Come puoi negare quell’impulso dopo l’esperienza vissuta in prima persona? Non riesco neppure a immaginare l’effetto che ha avuto su di te. C’è un altro aspetto che riguarda la nostra vita sotto i riflettori: il presupposto che, siccome il tuo lavoro e la promozione avvengono in pubblico, anche la tua vita privata dovrebbe esserlo. E, senza entrare nel merito, voglio soltanto aggiungere che non farò alcuna domanda sulla vita privata del mio amico soltanto perché esistono delle foto indesiderate che lo ritraggono in compagnia di qualcuno, che si tratti o no di una relazione. Quindi la porta è chiusa, caro lettore.

TOM HIDDLESTON: [ridacchia] Grazie.

CUMBERBATCH: Non c’è di che. So che faresti lo stesso per me. Tornando alla responsabilità che deriva dal fatto di essere un personaggio pubblico, hai detto di essere molto grato per le straordinarie esperienze che puoi fare grazie a questa responsabilità. Provi gratitudine per qualcosa in particolare della tua infanzia, adolescenza, per i tuoi vent’anni o per qualcosa di più recente?

TOM HIDDLESTON: Sono grato ai miei genitori per aver vissuto un’infanzia felice. Oggi capisco alcune cose che mi hanno dato e che sono davvero speciali. Secondo me, i primi anni di vita, il primo decennio, sono i più formativi. Inoltre sono grato alle persone che hanno creduto in me.

CUMBERBATCH: C’è un guru della recitazione dei tempi dell’accademia, o magari uno attuale che è stato anche il tuo regista, a cui sei particolarmente grato?

TOM HIDDLESTON: Un insegnante di nome Charles Milne. Nel 1999 partecipai a una rappresentazione di Journey’s End all’Edinburgh Festival Fringe. Stavo per partire per Cambridge e lui mi scrisse un biglietto che diceva: “Vai a Cambridge e goditi questa esperienza. Ma pensa anche a diventare un attore”. E quei momenti in cui qualcuno ti induce a credere in te stesso sono molto rari. Naturalmente sono grato a Kenneth Branagh, ha fatto così tanto per me. Ha creduto in me in un momento particolare della mia vita. Gli sarò grato per sempre. Provo gratitudine anche per i fallimenti.

CUMBERBATCH: Ottimo! Ma secondo me sei stato eccezionale. Vorrei tanto aver visto quella rappresentazione di Journey’s End. Sono certo che hai fatto un lavoro stupendo.

TOM HIDDLESTON: Credo di averti visto recitare prima che ci conoscessimo.

CUMBERBATCH: Quando?

TOM HIDDLESTON: Hedda Gabler. Interpretavi Tesman. Lo ricordo benissimo.

CUMBERBATCH: Oddio. In verità, ci siamo conosciuti poco tempo dopo. Tu dovevi iniziare le riprese del primo film su Thor, ricordo che ci fu una festa, una sorta di meet-up, e io pensai: “Oddio, questo ragazzo farà tanta strada!”. Se non erro, avevi appena finito Otello.

TOM HIDDLESTON: Che ne pensi del tuo ingresso nell’universo della Marvel?

CUMBERBATCH: In realtà mi sono sempre soffermato principalmente sul ruolo. Sono stato al Comic-Con ed è stato davvero bello ricambiare l’affetto dei fan che sono alla base di tutto questo. È stata un’esperienza un po’ spaventosa, come se fossi i Pink Floyd. Non fai altro che salutare migliaia di fan che ti acclamano urlando. È un aspetto fenomenale che mi fa sorridere. Mi chiedo se riuscirò mai ad abituarmi alla cosa. Non vedo l’ora di vedere come si espanderà l’universo. Ora anch’io faccio parte della tua squadra! È un team di attori fenomenali. Immagino che sia il lavoro più impegnativo e divertente che un attore possa fare. Ti trattano nel modo giusto e il materiale è impegnativo, arguto e divertente. Doctor Strange è un personaggio complesso, divertente e assolutamente entusiasmante.

TOM HIDDLESTON: Amico mio, grazie infinite per questa intervista.

CUMBERBATCH: Prego. Stammi bene.

TOM HIDDLESTON: E buon compleanno!

CUMBERBATCH: Grazie mille. Fai bei sogni in quell’angolo remoto del mondo. Ci vediamo a Londra.

Interview

La sindrome di ANTONIO: Al cinema dal 17 novembre

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La sindrome di ANTONIO: Al cinema dal 17 novembre

Arriverà al cinema il 17 Novembre La sindrome di ANTONIO, il film di Claudio Rossi Massimi, con protagonisti BIAGIO IACOVELLI, QUERALT BADALAMENTI,ANTONIO CATANIA e MONI OVADIA.

Un film sul viaggio, sull’amore, sulla ricerca di sé, e ultima interpretazione dell’indimenticabile Giorgio Albertazzi.

“Per capire fino in fondo un uomo e le sue idee bisogna andare nel posto in cui quell’uomo e quelle idee hanno avuto origine”. È questa la convinzione che muoverà Antonio a partire a bordo della sua cinquecento per conoscere quei luoghi della Grecia, dove scoprirà molto di più. La sindrome di Antonio di Claudio Rossi Massimi è un film on the road che racconta, con toni solari, lievi e spesso ironici, i dubbi e i malesseri esistenziali dell’anima, non tanto di una generazione ma di chi decide di misurarsi con il mondo. Un viaggio fatto anche di incontri, paesaggi incantevoli e un romantico amore. Accanto ai due giovani protagonisti – Biagio Iacovelli e Queralt BadalamentiRemo Girone, Moni Ovadia, Antonio Catania e l’indimenticabile Giorgio Albertazzi nella sua ultima interpretazione cinematografica. Prodotto da Lucia Macale di Imago Film e Corrado Azzollini di Draka Production, il film sarà distribuito da Draka Distribution dal 17 novembre.

Il film sarà presentato martedì 18 ottobre alle ore 20:30 all’interno di KINO – PANORAMA ITALIA, linea di programmazione dedicata al cinema italiano contemporaneo curata dal KINO in collaborazione con Alice nella città, che si svolgerà in concomitanza con la Festa del Cinema di Roma

Sinossi

Nel settembre del 1970 Antonio Soris (Biagio Iacovelli) parte da Roma alla volta di Atene, con pochi soldi in tasca, alla ricerca della caverna e dei luoghi che hanno ispirato Platone. Arrivato in Grecia, conosce la bella e divertente Maria (Queralt Badalamenti). Rapito dal fascino della ragazza e dalla bellezza senza tempo dei luoghi che visitano insieme, il giovane si abbandona alla suggestione di un viaggio quasi fuori dalla realtà. In giro tra templi, mare cristallino e coste mozzafiato, i due ragazzi instaureranno un rapporto fatto di allegria e malcelata passione, di scambio sulla vita, sull’amore e sulla politica. Ma nel viaggio di Antonio ci saranno altri incontri: quello con Vassilis (Antonio Catania), il proprietario della locanda in cui alloggia Antonio, quello con Lissa (Chiara Gensini), una donna folle che pone indovinelli sul senso della vita, e ancora quello con Klingsor (Giorgio Albertazzi), il pittore silente che spera nel ritorno della sua compagna scomparsa da anni. Eppure non tutto è come sembra, e per Antonio luci ed ombre assumeranno aspetti e significati inattesi, raccontati dalla voce fuori campo dell’amico Gino (Remo Girone). Sullo sfondo, il sogno della rivoluzione, la liberazione dei costumi e la Grecia dei colonnelli.

Batman Return Of The Caped Crusaders: una clip dal film d’animazione

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DC Entertainment ha diffuso una nuova clip da Batman Return Of The Caped Crusaders, nuovo film d’animazione targato DC basato sui personaggi dell’iconica serie tv anni ’60.

Il cast dei doppiatori annovera degli attori della serie originale, ossia Adam West (Batman), Burt Ward (Robin) e Julie Newmar (Catwoman).

La Warner Bros. Home Entertainment e la DC Entertainment rilasceranno in America Batman Return of the Caped Crusaders in Digital HD il prossimo 11 ottobre e in Blu-ray il 1 novembre.

Batman Return of the Caped Crusaders: full trailer del film animato tratto dalla serie anni ’60

La serie originale era caratterizzata dai costumi sgargianti dei nemici di Batman, dalla caratteristica Batmobile, creata da George Barris modificando il prototipo della Lincoln Futura, e dalle scazzottate a tempo di musica tra Batman e il suo aiutante Robin e i supercriminali loro nemici (il Joker, il Pinguino, ecc.), nelle quali i “colpi” venivano enfatizzati con scritte onomatopeiche che rendevano il telefilm simile a un fumetto animato.

La serie si compone complessivamente di 120 episodi suddivisi in tre stagioni televisive. La particolarità degli episodi è che ogni singola puntata da 25 minuti fa parte di una coppia di episodi, uniti da un cliffhanger, tipicamente una situazione in cui Batman rischia la vita in una trappola mortale.

Questa struttura vale per tutta la prima e la seconda serie (94 episodi in totale), a eccezione di due avventure divise in 3 parti. Nella terza serie prevalgono gli episodi autoconclusivi e compaiono più trame tripartite. Ogni coppia di episodi è dedicata a un singolo supercriminale, mentre le avventure da tre episodi hanno come antagonisti vari cattivi riunitisi in un team up.

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