Dopo l’annuncio della transizione da
uomo a donna, Lilly Wachowski (fu Andy) ha
partecipato al suo primo evento pubblico con la sua nuova identità
in occasione dei GLAAD Media Awards, dove è stata premiata per
Sense 8.
Durante il discorso di
ringraziamento, che potete vedere di seguito, Lilly, facendosi
portavoce anche della sorella Lana, ha gioito per la rilettura in
atto dei loro film, proprio a seguito dei loro cambiamenti più o
meno recenti; una rilettura positiva, secondo Lilly, “perché ci
ricorda come l’arte non sia mai statica”.
In particolare The Mary Sue suggerisce una rilettura radicale di
Matrix, considerato a buon diritto il
loro capolavoro, dal momento che il film tratta benissimo temi
quali latrasformazione, l’immagine di sè, l’accettazione della
propria identità oltre i confini di un sistema definito o
predefinito alla nascita.
“Dove troviamo il coraggio di
liberarci dalla gabbia delle nostre vite, per trascendere e vincere
la tragedia – i mostri dentro di noi e la violenza che ci facciamo
quando abbiamo troppa paura di essere noi stessi? […]
C’è un nuovo occhio critico nei
confronti dei lavori miei e di Lana, attraverso la lente della
nostra transessualità. È molto interessante, perché ci ricorda come
l’arte non sia mai statica. E sebbene le idee di identità e
trasformazione siano componenti di importanza critica nei nostri
lavori, il fondamento di tutte queste idee risiede nel concetto di
amore.”
Presentato al Toronto Film Festival
2015, Hardcore!, primo lungometraggio del
regista russo Ilya Naishuller, è un action movie
derivato dal suo corto musicale “Bad Motherf*cker”, video del
gruppo punk Biting Elbows.
Come in un videogames, si spengono
le luci in sala e si parte con la visuale in soggettiva (realizzata
grazie all’aiuto di una telecamera GoPro montata
su di un casco appositamente progettato), catapultandoci nella
personalissima (e vertiginosa) ottica del protagonista. Il film è
spacciato come capostipite di una nuovo genere cinematografico,
sedicente innovatore di una tecnica registica che, in verità, di
nuovo non ha proprio nulla.
L’uso della ripresa in
soggettiva infatti risale ai noir anni ’40, ma raggiunse grande
diffusione quando, negli anni ’70, registi come
Argento e Carpenter ne
dimostrarono la massima efficienza nell’ambito del genere
thriller.
L’azione non si basa su grandi
motivazioni, né rende edotto lo spettatore del perché un
personaggio agisca in un determinato modo e quale sia la sua storia
passata.
Chi sia esattamente Henry e perché
il suo corpo sia stato in gran parte sostituito da pezzi robotici,
non è dato sapere. Una bella dottoressa, con le fattezze di
HaleyBennet, riscostruisce ex
novo il suo cyberg marito e viene rapita. La missione del
protagonista sarà quella di lottare contro un esercito di cattivi
per ritrovare l’amata, in un susseguirsi di “livelli” di
videoludica memoria.
L’intento, divertito e divertente (a
suo modo) di Hardcore! è quello di
strizzare l’occhio principalmente a tutta quella generazione di
nerd che, cresciuta a suon di piattaforme interattive, possa
riconoscervi le citazioni di grandi classici virtuali: da
Call of Duty a Quake, passando
per quel Doom la cui trasposizione cinematografica
aveva fatto storcere il naso agli intenditori come ai neofiti.
Gratuitamente violento, il film non
ha tuttavia il coraggio di essere cattivo fino in fondo. E l’unico
personaggio ben riuscito risulta essere quello del “buono” e
camaleontico SharltoCopley.
Mentre al povero Tim Roth è riservato un cameo di
pochi secondi.
Il ritmo incalzante delle
scene d’azione, rapportate per altro ad una colonna sonora
martellante e chiassosa (con l’ennesima riproposizione di
Bohemian Rhapsody dei
Queen), rende ancora più stancante la visione di
Hardcore! che, se si fosse limitato alla
fantascienza cyberg cui comunque si ispira, sarebbe stato forse
meno pretenzioso. Solo per veri appassionati di videogames.
Jason Momoa ha
esordito nei panni di Aquaman in Batman v Superman Dawn of
Justice. Si è trattato di un piccolo cameo più che
per presentare il personaggio, per mettere al corrente il mondo
della sua esistenza.
Momoa è uno di quegli attori che ha
mostrato sempre grande cameratismo e entusiasmo per i progetti dei
fumetti al cinema e, in risposta alle critiche pesanti ricevute dal
film e ai cambiamenti in produzione alla WB, ha dichiarato: “Ci sono state delle cose qua e
la ma io sono attizzato. C’è un sacco di supporto da parte dei fan.
C’è un mondo grande e magnifico e ci sono tantissime cose. Mi sento
davvero privilegiato nel sapere quante cose ci sono in gioco, tutte
le cose belle che stanno per accadere. Sono eccitato in attesa di
vedere cosa le persone penseranno di quello che stiamo realizzando.
Ora è il nostro turno! La Justice League! Sto aspettando questo momento
da quattro anni, da quando lo so e sono costretto a tenere la bocca
chiusa. Sono super pompato per le riprese. A qualcuno è piaciuto, a
altri no. Ognuno pensa quello che vuole. Non ascolto quello che
dicono tutto, non si può vincere sempre”.
Ricordiamo che, oltre alla
Justice League, Jason
Momoa sarà il protagonista di
Aquaman, film stand alone sul sovrano dei
sette mari.
Aquaman sarà diretto da
James Wan e vedrà protagonista Jason
Momoa. Con lui Amber Heard nei panni di
Mera. Il film arriverà al cinema il 27 luglio 2018 e seguirà
l’uscita di Suicide Squad, Wonder Woman, Justice League
Part One e The
Flash.
I piani produttivi della Warner Bros
e della DC Films stanno subendo delle piccole variazioni e proprio
ieri sono state annunciate due nuove date per l’uscita di altrettanti film
che si inseriranno nel DCEU.
Ecco sei possibili titoli che
potrebbero essere annunciati a breve e potrebbero occupare gli
spazi vuoti del 5 ottobre 2018 e dell’1 novembre 2019.
[nggallery id=2650]
Che ve ne pare? Tutte le opzioni
sarebbero plausibili ma aspettiamo di capire in che modo si
svilupperanno gli eventi, anche dopo l’uscita dell’imminente
Suicide Squad.
Roschdy Zem è
conosciuto in Francia più come attore che come regista; ma la sua
prova con Mister Chocolat si dimostra
davvero interessante e strutturata, proprio nel momento in cui Zem
sceglie di confrontarsi con un genere così “rischioso” come il
biopic.
Rischioso, perché si presta alle
cadute di stile nel patetismo gratuito e nelle lacrime facili,
romanzando le storie di personaggi dalle esistenze più o meno,
globalmente, famose.
Mister
Chocolat racconta la storia abbastanza nota (in
Francia, perché da noi è praticamente sconosciuta) del primo clown
di colore della storia, l’haitiano Raphael Padilla, diventato
famoso nella Parigi della Belle Èpoque col nome d’arte di Mister
Chocolat. Insieme al “clown bianco” Footit hanno formato una delle
coppie d’oro che ha rivoluzionato l’arte circense, allargando il
numero dei suoi fruitori e consumatori, dei semplici appassionati e
di tutti coloro che l’hanno trasformata in una ragione di vita. Ma
il film di Zem non si limita a raccontarci la figura del clown, la
maschera buffa sotto le luci scintillanti della ribalta: il
regista, con il suo personale punto di vista, sceglie di romanzare
la storia – per via delle informazioni lacunose a disposizione-
raccontando l’uomo dietro la maschera, quel Raphael che tanto
lottò, in vita, per raggiungere una piena consapevolezza del suo
status e della sua condizione di artista indipendente di colore,
l’unico nel suo genere sulle scene della rivoluzione del secolo.
Chocolat è un uomo
sfaccettato, un personaggio che si presta a molteplici
interpretazioni e chiavi di lettura, e che trova la sua forza
nell’interpretazione poderosa di Omar Sy, già
apprezzatissimo talento in patria, che qui riconferma le sue
qualità attoriali. Il prodotto filmico è forte delle sue sicurezze
e della sua impeccabile confezione ben congegnata ed architettata,
a partire dalla solida- ma tradizionale- scrittura fino alla regia
distante, ma pronta a celare dietro l’evocazione di
ectoplasmi del passato il personale punto di vista del regista sul
nostro futuro, fino alle interpretazioni sorprendenti dei due
protagonisti Sy e James Thierrée (nipote del
grande Charlie Chaplin), che non si sono limitati a dare corpo alle
ombre sbiadite di un passato effimero in bilico tra modernità e
gretta tradizione, ma hanno prestato i loro corpi “fisici” alla
messinscena totale, ricreando un mondo antico e misterioso come
quello dell’arte circense di fine ottocento/ inizio novecento,
calpestando le assi di un piccolo teatro con la speranza di
sovvertire la visione retorica e razzista di un pubblico ancora
incapace di accettare una rivoluzione in atto. Mister
Chocolat gioca sulla sicurezza di una struttura
convenzionale ma ben rodata che funziona e arriva dritta al cuore
del grande pubblico, con la sua storia popolata di contrasti, tra
ascesa e caduta, redenzione e dannazione, razzismo e amore,
emancipazione e accettazione.
Arriva dall’Hollywood Reporter la
notizia che il cast di Angry Birds Il
Film si arrichisce della presenza del due volte
premio Oscar Sean Penn, il quale doppierà il
personaggio di Terence.
Basato sul popolarissimo gioco
“Angry Birds”, nel film scopriremo finalmente perché
i famosi pennuti sono così arrabbiati! La storia ci porta su
un’isola popolata da volatili quasi tutti felici, anche se incapaci
di volare. In questo paradiso, Red, un uccello con problemi di
controllo della rabbia, il velocissimo Chuck e l’esplosivo Bomb,
sono sempre stati emarginati. Ma quando sull’isola arrivano dei
terribili maialini verdi, toccherà a loro dimostrargli di che cosa
sono capaci…
Il trio principale degli
Angry Birds sarà composto da
Jason Sudeikis(Horrible Bosses, We’re
the Millers) che sarà Red, uccellino dal grande
temperamento, poi Josh Gad
(Frozen) sarà il piumato rapidissimo e
giallo, infine Danny McBride
(This is the End, Eastbound & Down) darà
la sua voce all’esplosivo volatile nero. A supporto
di queste tre superstar ci saranno Bill
Hader (Piovono Polpette) che
sarà uno dei maiali, Maya Rudolph
(Bridesmaids) come Matilda e
Peter Dinklage (Game of
Thrones) che interpreterà Mighty Eagle.
Sappiamo che il cast di
Suicide Squad è tornato sul set a
Los Angeles per una serie di riprese aggiuntive. Inizialmente si
era parlato di nuove riprese al fine di ampliare e approfondire le
interazioni, già presenti nel film, che possano conferire un tono
più leggero alla storia.
A tal proposito uno dei
protagonisti, Jai Courntey, ha voluto chiarire la
situazione, spiegando che il motivo delle riprese aggiuntive non è
finalizzato a rendere il film più divertente, come vociferato nelle
ultime settimane. Queste le sue parole: “Non direi che siamo
tornati sul set per rendere il film più divertente. Ci sono alcune
sequenze d’azione in più che stiamo girando che sono spettacolari…
Non credete a tutto quello che leggete”.
Suicide
Squad si concentrerà sulle gesta di un gruppo di
supercattivi dei fumetti DC che accettano di svolgere incarichi per
il governo in modo da scontare le loro condanne.
Il film arriverà al cinema
il 18 agosto del 2016. Nel cast vedremo Will
Smith nei panni di Deadshot, Margot
Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay
Courtney nel ruolo di
Capitan Boomerang, Cara
Delevingne sarà Enchantress, Joel
Kinnaman nei panni di Rick Flag, Viola
Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared
Leto sarà l’atteso Joker.
Trama: Un’agenzia governativa
segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose
missioni promettendo loro in cambio la libertà.
Era inizialmente previsto per il 21
ottobre 2016, poi è stato posticipato al 6 ottobre 2017. Per vedere
l’atteso Jungle Book Origins di
Andy Serkis, però, bisognerà attendere ancora. La
Warner Bros. infatti ha annunciato che la data di
uscita del film è stata cambiata ancora una volta: la pellicola
farà adesso il suo esordio nelle sale il 19 ottobre
2018.
Con un post su Facebook, lo
stesso Serkis ha spiegato che il film prenderà le distanze dal
nuovo adattamento de Il Libro della
Giungla ad opera della Disney, in arrivo tra pochi
giorni nelle nostre sale. L’attore e regista ha dichiarato che
l’obiettivo è quello di realizzare un film il più realistico
possibile attraverso l’utilizzo della motion capture, aggiungendo
di essere sollevato all’idea di avere ancora più tempo per poter
lavorare al meglio alla pellicola.
Adattamento della storia tratta dal
romanzo di Rudyard Kipling, il film vedrà nel cast
Benedict Cumberbatch, Cate Blanchett e
Christian Bale, insieme a Naomie
Harris, Tom Hollander, Eddie
Marsan,Peter Mullan, Rohan Chand (che
interpreterà Mowgli) e anche lo stesso Serkis (che presterà la voce
all’orso Baloo). Bale sarà la pantera Bagheera, la Blanchett sarà
il pitone Kaa, mentre Hollander interpreterà Tabaqui, Mullan sarà
Akela, leader dei lupi che crescono Mowgli, mentre Harris sarà la
lupa Nisha e Marsan sarà il suo compagno Vihaan.
Ricordiamo che il 14 aprile uscirà
nelle sale il sopracitato adattamento Disney de Il
Libro della Giungla, diretto da Jon
Favreau (Iron Man, Chef) da una
sceneggiatura di Justin Marks (Street
Fighter: The Legend of Chun-Li). Nel cast vocale
Ben Kingsley, Lupita Nyong’o,
Idris Elba, Scarlett Johansson, Bill Murray
e Neel Sethi, unico attore in carne e ossa
del film nei panni di Mowgli.
A circa un mese dall’arrivo nelle
sale dell’attesissimo Captain America Civil
War, ecco un nuovo promo del film dal titolo “The
Past Is Prelude”. Il film vedrà il ritorno di Chris
Evans, Robert Downey Jr.,
Sebastian Stan, Scarlett Johansson,
Jeremy Renner, Chadwick Boseman,
Elizabeth Olsen, Anthony Mackie
e Emily VanCamp.
In Captain America
Civil Warlo schieramento di Cap sarà
formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco.
Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black
Panther e Vision. Sinossi: Captain America Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città
di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente
internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni
politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un
consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere
l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers
che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e
malvagio avversario.
Captain America Civil
War
Ricordiamo che Captain America: Civil
Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian
Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
Wararriverà nelle
sale italiane il 4 maggio 2016.
Nonostante non ci sia ancora
nessuna conferma in merito al coinvolgimento di Charlize
Theron come villain principale in Fast and
Furious 8, arriva nel frattempo da The Wrap la
notizia che Kristofer Hivju, noto al pubblico per
il ruolo del bruto Tormund “Veleno dei Giganti” nella popolare
serie tv Game
of Thrones, interpreterà proprio uno dei seguaci
del cattivo del film.
Diretto da F. Gary
Gray, Fast and Furious 8
arriverà al cinema il 14 aprile del 2017. Il film aprirà una nuova
trilogia del franchise con protagonista Vin
Diesel. Nel film torneranno anche Michelle
Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris”
Bridges, Elsa Pataky, Lucas Black, Jason Statham, Dwayne
Johnson e Kurt Russell. Le riprese del
film si svolgeranno tra New York e Atlanta (Georgia).
Al cinema Kristofer
Hivju è apparso in film come La cosa, After
Earth, In ordine di sparizione e nell’acclamato
Forza maggiore, vincitore del Premio
della Giuria nella sezione Un certain regard al 67º Festival
di Cannes, selezionato in seguito per rappresentare la Svezia
nella categoria miglior film straniero ai Premi Oscar.
Ricordiamo che Fast and
Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019,
mentre Fast and Furious 10
uscirà il 2 aprile 2020.
Walt Disney Pictures e Lucasfilm
hanno annunciato che il primo trailer ufficiale di
Rogue One a Star
Wars Story, atteso primo spin off della saga di
George Lucas in arrivo a fine anno, debutterà
questa mattina durante Good Morning America.
Di seguito potete vederne una
brevissima anteprima:
[nggallery id=1918]
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue
One è un film prequel ambientato negli anni tra
La Vendetta dei Sith e Una
Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per
il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity
Jones, Mads Mikkelsen, Rizz
Ahmed, Diego
Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars.
Sembra che il film sarà un
war movie vecchia maniera. Nella storia tutti i Jedi vivono in
clandestinità e probabilmente saranno sullo sfondo della storia
principale. Ci saranno inoltre un sacco di nuove forme di vita
aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi droidi e Alieni. At-at,
X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti nella storia. Ci sarà
molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo droide sarà parte della
banda di ribelli che tentano di rubare i piani della Morte
Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle pronta per la
battaglia.
Dopo la nuova foto di
Doctor Strange, oggi arriva la
notizia che tutti i fan Marvel aspettava con
ansia, ovvero la data di uscita del primo trailer del film.
Infatti, secondo rivelato dalla Marvel Entertainment il primo
teaser trailer arriverà il 12 Aprile quando l’attore
Benedict Cumberbatch sarà ospite
al Jimmy Kimmel.
Intanto ecco due nuove foto che
trovare nella gallery di seguito.
[nggallery id=2163]
L’uscita del
filmè prevista per il 4 novembre 2016.
Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura
di Jon Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts.
Doctor Strange
Nel cast del film al fianco del
protagonista Benedict Cumberbatch sono stati
confermati Tilda
Swinton, Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor. Produttore sono,
Kevin Feige, con Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen
Broussard come produttori esecutivi.
Arriva da Good Morning
America il nuovo contributo dal set
di Captain America Civil War,
l’attesissimo film Marvel Studios in arrivo. Nel nuovo video il
making of e interviste ai protagonisti Chris
Evans, Robert Downey
Jr.,Sebastian Stan, Scarlett Johansson,
Jeremy Renner, Chadwick Boseman,
Elizabeth Olsen, Anthony Mackie
e Emily VanCamp.
In Captain America
Civil Warlo schieramento di Cap sarà
formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco.
Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black
Panther e Vision.
Sinossi: Captain
America Civil War si svolge subito dopo gli
eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città
di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente
internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni
politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un
consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere
l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers
che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e
malvagio avversario.
Captain America Civil
War
Ricordiamo che Captain America: Civil
Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian
Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
Wararriverà nelle
sale italiane il 4 maggio 2016.
La Walt Disney ha
diffuso la prima immagine di Piper,
il nuovo corto Pixar che precederà la proiezione
di Alla Ricerca di Dory, l’atteso
sequel del film di successo Alla ricerca di Nemo. A diffondere la
foto è stato Entertainment Weekly:
Il cortometraggio
durerà circa sei minuti, e sarà incentrato sulla storia
del piccolo Piper, un esemplare di scolopacidae terrorizzato
dall’acqua.
Andrew Stanton
dirige con Angus MacLane il film che
uscirà il 17 giugno 2016.
Con Ellen
DeGeneres, tornano anche Albert Brooks
(Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono
anche Diane Keaton e Eugene Levy
che daranno la voce ai genitori di Dory. Hayden
Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed
O’Neil sarà il polpo Hank e Ty
Burrell il beluga Bailey.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.
Dopo le voci della Warner Bros in
crisi, arriva la notizia che Wonder Woman, il film della DC
Films con protagonista Gal Gadot cambia data di uscita. Infatti, la
pellicola che doveva uscire il 23 Giugno 2017, adesso arriverà al
cinema il 2 Giugno 2017.
Ma le notizie no si fermano qui
perché la Warner Bros ha bloccato due date per progetti senza
titolo legati alla DC FILMS. Una nel 2018 e l’altra nel 2019, e uno
di questi potrebbe essere proprio il film di Batman magari diretto
da Ben Affleck. Il primo è previsto per il 5 ottobre 2018, il
secondo per il 1° novembre 2019.
Ecco il calendario aggiornato delle
uscite DC FILMS:
Estate 2016 – Batman v Superman: Dawn of
Justice verisone Ultimate Edition estesa.
5 agosto 2016 – Suicide Squade
2 Giugno 2017 – Wonder Woman
17 novembre 2017 – Justice League Part One
23 marzo 2018 – The Flash
27 luglio 2018 – Aquaman
5 ottobre 2018 – Untitled DC Film
14 Giugno 2019 – Justice League Part Two
1 NOVEMBRE 2019 – Untitled DC Film
3 Aprile 2020 – Cyborg
19 giugno 2020 – Green Lantern Corps
[nggallery id=2194]
Wonder
Woman è prodotto da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers.
Vi ricordiamo che il film verrà
diretto da Patty
Jenkins e vedrà protagonisti Gal
Gadot e Chris
Pine.Wonder Woman arriverà
al cinema il 23 giugno 2017.
Mentre Batman v Superman sta registrando un
calo sensibile di incassi oggi il The Hollywood Reporter, ha pubblicato un
interessante articolo in merito alla questione Warner
Bros e al futuro dello
Studios, anche in seguito alla difficile
probabilità che Batman v Supermanarrivi
al miliardo d’incasso, anche se in ogni caso il film di
Snyder i suoi milioni li ha incassati tutti.
Infatti, la crisi della Warner probabilmente è collegata ai flop
incasellati uno dietro l’altro con grandi produzioni
come Jupiter
Ascending, Pan e In the Heart of
the Sea. A tal proposito il THR, mosso anche da voci vicine
alla major, rivela che lo studios è al vaglio della spinosa
questione se sia utili affidarsi ad una linea editoriale dipendente
da grandi film maker o abbracciare di più una politica improntata
sul prodotto e la produzione come fa la Disney.
Secondo alcune voci ad
Hollywood, la causa di questi flop produttivi e l’incertezza su
alcuni piani sono dovuti alla perdita di uno dei produttori
chiavi del successo di WB negli ultimi dieci anni,
ovvero Alan Horn, finito nel 2013 alla
Disney.
A tal proposito, alcuni sono
convinti che lo Studios muterà l’approccio verso qualcosa di meno
legato all’autorità individuale e più importata verso il
prodotto, ma anche questa ipotesi è stata già smentita dallo
studios stesso. Dunque in questo senso rimane difficile ipotizzare
che i piani sull’Universo DC FILMS cambieranno,
almeno per i titolo che riguardano la Justice League, che dovrebbe
rimanere saldamente nelle mani ci Snyder, ma non è
detto che le cose rimanere tali per i film successivi, e non
sarebbe sorprendente se la squadra di produttori si allargasse a
qualche nuova aggiunta.
DC Films
Ovviamente le teorie del
THR oltre ad essere tendenziose si basano su voci
che in parte sono già state smentite dalla Warner Bros ma di fatto
l’autorità che ricopre nell’ambiente è indiscutibile quindi che
qualcosa non sia andata proprio nel verso giusto è innegabile.
Victor: La storia segreta
del Dottor Frankenstein si presenta fin da subito come un
titolo più che fuorviante, poiché, per la prima volta negli oltre
cento adattamenti del romanzo gotico di Mary
Shelley spalmati in 120 anni di cinema, a essere messo in
luce non è né la mostruosa creatura frutto di innesti cadaverici né
il folle medico di origini teutoniche, ma quell’Igor per lo più
ignorato fin dai tempi di Boris Karloff e parodiato dall’istrionico
Marty Feldman nella versione junior di
Mel Brooks.
In Victor: La storia
segreta del dottor Frankenstein in uno dei tanti squallidi
circhi di periferia dell’Inghilterra vittoriana, un giovane gobbo
conduce un’esistenza di soprusi e sofferenze, mitigati soltanto dal
segreto amore per una graziosa trapezista e un acuto interesse
autodidatta per la medicina e l’anatomia. Saranno proprio queste
sue doti a permettergli di salvare in extremis la ragazza amata da
un potenziale incidente mortale, portandolo all’attenzione del
bizzarro dottor Victor Frankenstein, il quale decide subito di
prenderlo con sé come collaboratore. Ripulito, educato e con a
disposizione un intero laboratorio, il giovane assume l’identità
fittizia di Igor Strausman, mettendosi subito al lavoro per aiutare
il nuovo compagno in una serie di esperimenti che hanno come
obiettivo quello di ridonare artificialmente la vita.
Spremuti fino all’osso i personaggi
principali e i possibili intrighi delle narrazioni classiche, il
cinema contemporaneo si affida al potere evocativo dei tanti
soggetti secondari e misconosciuti che popolano i racconti più o
meno noti, cosicché la scelta operata dal regista scozzese
Paul McGuigan di svelare l’ipotetica storia mai
raccontata del (non veramente) gobbo dietro la mente malata del
reanimator londinese appare tutt’altro che malvagia.
Intrecciando con gusto e competenza
un’eterogeneità di registri che spaziano dal comico al sentimentale
– passando per un sano horror patinato ricreato dalla fotografia di
Fabian Wagner –, la sceneggiatura di Max
Landis prova a immaginare un alternativo “C’era una
volta”, dando vita a una narrazione coerente e – It’s
Alive! – godibile e gustosa. Daniel Radcliffe, reduce da un’oscurità
professionale degna del perenne cielo plumbeo in CGI che avvolge la
Londra dark-gothic del film, trova qui un equilibrio e una
capacità recitativa alquanto convincente; il suo Igor (parallelo
mostruoso in Do minore della celebre creatura) è il vero
perno della narrazione, meno demenziale di quello di Brooks e molto
più vicino all’Edward di Burton, così come il dottor Frankenstein
di James McAvoy possiede le stesse qualità da
mattatore di un Willy Wonka.
Un ottimo prodotto di consumo,
immerso in un universo visionario che non disdegna nemmeno sequenze
grafiche ispirate al Sherlock Holmes di Guy
Ritchie, relegando la creatura alla fine del racconto e
lasciando che un’altra storia di sofferenza si dipani davanti a
noi.
Dopo la fine delle riprese
di Doctor Strange, oggi la
Marvel ha diffuso una
nuova foto foto ufficiale del film con Benedict
Cumberbatch nei panni dello Stregone supremo.
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L’uscita del
filmè prevista per il 4 novembre 2016.
Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura
di Jon Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts.
Doctor Strange
Nel cast del film al fianco del
protagonista Benedict Cumberbatch sono stati
confermati Tilda
Swinton, Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor. Produttore sono,
Kevin Feige, con Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen
Broussard come produttori esecutivi.
Il regista e attore
Roschdy Zem ha inaugurato questa mattina, con il
suo film Mister Chocolat, la rassegna
Rendez – Vous con il nuovo cinema
francese, un’interessante iniziativa che avrà luogo
in nove città sparse in tutta Italia e che durerà dal 6 all’11
Aprile. Film d’apertura della rassegna, ma anche anteprima stampa,
visto che la pellicola distribuita dalla
Videa debutterà domani nelle sale
italiane in 140 copie.
Le domande rivolte a Zem investono
soprattutto il personaggio che ha portato in scena, quel clown
Chocolat talmente famoso (adesso) in Francia da essere stato
dimenticato per tanto, troppo tempo dopo un periodo di gloria avuto
nei primi anni del XX Secolo. Come ha fatto, il regista, a scoprire
questo personaggio? E cosa lo ha attratto?
Zem racconta che l’attrazione per
questo personaggio così particolare nasce dall’incontro curioso tra
cinema e storia, visto che lo storico francese Gerard
Noiriel aveva realizzato un libro sulla vita del
clown Raphael Padilla, una sorta di raccolta- collage di articoli,
immagini e testimonianze dell’epoca. La vera e propria difficoltà,
nel realizzare questo adattamento, è stato affrontare il mondo del
circo, ricrearlo ed evocarlo sulla scena. Fondamentale, a tal
proposito, è stato l’apporto dell’attore James
Thierrèe, co-protagonista di Omar Sy e
nella vita scenografo, danzatore, acrobata, circense (nonché nipote
di Charlie Chaplin): cresciuto fin dall’età di quattro anni sotto
il tendone del circo dei genitori, è stato fondamentale nella
creazione degli spettacoli circensi evocati nel film, e che
contribuiscono a ricreare quel clima fedele alla Belle
Èpoque.
Il personaggio di Chocolat, prima
clown, poi attore consapevole ed impegnato ma dalla carriera
altalenante, non è raffigurato come una sorta di “santino” (come
viene apostrofato dalla stampa) ma come un personaggio a tutto
tondo, complesso e dotato di sfumature contradditorie: il suo
essere costantemente in bilico tra successo e caduta, redenzione e
perdizione, vizio e atti umanitari, sono finalizzati- secondo Zem-
ad evitare ogni forma gratuita di pathos e vittimizzazione, per
raccontare la storia completa e complessa di un uomo dotato di
diritti, che però non aveva avuto niente dalla vita e voleva
prendersi tutto e godere di ogni bene che la vita gli offriva.
Molti elementi, ovviamente, appartengono puramente al piano della
“finzione”, visto che esistevano pochissimi materiali di partenza
“completi” sulla vita di Chocolat, e che per tale motivo regista e
sceneggiatore (Cyril Gely) si sono visti costretti
ad inventare dei passaggi 8anche fondamentali) all’interno del
film, piegandoli alle esigenze narrative.
Un’altra domanda riguarda
l’approccio che il regista ha avuto verso “la creazione” del
personaggio del clown Chocolat e del suo mondo: c’erano già diversi
precedenti al cinema- anche francese- che ruotano intorno a tali
tematiche, ma Zem ha preferito superare questi precedenti illustri,
preferendo anzi una chiave di lettura diversa che ruota intorno ad
un tema portante come l’Amore; l’amore non solo è il sentimento che
muove molti dei personaggi, ma è soprattutto il legame profondo e
inscindibile che lega Chocolat e il suo partner- in scena- Footit:
la loro è una vera e propria storia d’amore atipica, basata su un
rapporto ambiguo tra dominante e dominato (la coppia comica,
“l’augusto” che incassa i calci del “clown bianco”), un difficile
rapporto tra una persona che “ama” l’altra perché l’ha creata, a
proprio gusto; dall’altra parte c’è invece un altro individuo,
incapace di emanciparsi da questo sentimento e dalla lunga ombra
del “partner”. Il film è un’allegoria sì della Francia della Belle
Èpoque, ma anche della nostra realtà attuale, colta nel difficile
passaggio tra immigrazione, integrazione e diversità, tutti
elementi difficili da conciliare tra loro.
La presenza di Omar
Sy nel cast si è rivelata fondamentale: senza di lui,
realizzare il film sarebbe stato praticamente impossibile; e non
solo da un punto di vista umano (ha dato un enorme contributo con
la sua presenza, creando un ottimo team di lavoro) ma soprattutto
sul piano commerciale, visto che il film ha richiesto un ingente
sforzo produttivo che, senza la presenza di un attore come lui-
simbolo del nuovo cinema francese, amatissimo in patria e con una
carriera internazionale- si sarebbe rivelata un’enorme perdita
emorragica di denaro. La diversità- uno dei temi “caldi” messi in
scena- passa non solo per il colore della pelle, ma anche per il
gender (basti pensare al discorso sulla parità dei sessi ad
Hollywood) e altre differenze fondamentali che purtroppo non
trovano ancora lo spazio giusto per la loro visibilità: aggiunge
Zem, che se il 95% dei politici francesi sono bianchi e uomini, il
buon esempio dovrebbe partire proprio da lì, dai “piani alti”.
Un altro punto fondamentale-
soprattutto a livello artistico- è il passaggio da un mondo
“clownesco” e circense a quello, addirittura, del teatro
shakespeariano: Chocolat nella realtà non subì (probabilmente)
accuse di razzismo in teatro, in un luogo pubblico, mentre si stava
esibendo; a dir la verità non portò mai nemmeno l’”Otello” in
scena, ma soltanto Mosè in una pièce dove mostrò, realmente, dei
gravi problemi di memoria; Chocolat sognava un passaggio
gratificante dal circo al teatro e al cinema, ma il pubblico non
accettò mai queste ambizioni che nutriva. È recitando Shakespeare
che Chocolat “sveste” la sua maschera da clown e decide di tornare
a vestire- forse per la prima volta in scena- il ruolo di Raphael
Padilla, rinunciando ad una successo duraturo in nome di una causa
più alta. Sy era terrorizzato ad affrontare Otello, un vero e
proprio mostro sacro per il mondo della drammaturgia. Sy, come
molti giovani attori, non viene dal mondo del teatro ma dal cinema,
e ritrovarsi a “maneggiare” con cura personaggi del genere (Zem gli
aveva consigliati di vedere… l’Otello nella versione di Orson
Wells!) permette loro di cambiare forma, di diventare- almeno, per
il tempo di un monologo o di una commedia- qualcun altro.
Il punto di vista che il film
Mister Chocolat vuole restituire è legato
a legato, in definitiva, a doppio filo con la visione di Zem ma
anche con una rielaborazione di spunti provenienti dalla realtà, in
un mix sospeso tra rievocazione storica e cronaca, ma evitando
accuratamente lo stile del documentario.
In occasione della presentazione
alla stampa di Hardcore!, film scritto,
diretto, co-prodotto ed interpretato da Ilya
Naishuller,MaxGiovagnoli, esperto di cinema e professore dello
IED, MatteoCorradini dei
ThePills e il direttore del
Vigamus Museo del Videogioco di Roma MarcoAccordiRickards hanno sostenuto
un dibattito, prendendo spunto dal film, sul linguaggio e sullo
stile innovativo della pellicola in questione.
Giovagnoli,
maggiore intenditore di cinema che di videogames, ci ricorda come
si sia sviluppata la ripresa in soggettiva nella storia del cinema,
derivata com’è da quella letteratura hardboiled
che aveva fatto di Hammet e
Chandler i propri capostipiti e che venne ripresa
dal cinema di genere noir a partire dagli anni
’40: “Ci sono tanti tipi di Soggettive. La storia del cinema ci ha
regalato bellissimi film in soggettiva. Personalmente ho amato
molto che il giovane regista Ilya Naishuller abbia
omaggiato Lady in the Lake di
RobertMontgomery, del 1947, uno
dei primi film della storia del cinema in soggettiva, e il cui
manifesto si intravede all’interno di
Hardcore!»”.
Viene evidenziato il parallelo tra
Henry e Robocop, in quanto le soggettive dell’uomo
resuscitato dalla femme fatale ad inizio film richiamano il
risveglio del cyberg poliziotto accerchiato dagli scienziati nel
cult movie di Verhoeven.
Allo stesso modo le azioni
frenetiche e vissute in prima persona in Hardcore!
fanno eco allo snuff movie di Strange Days.
Grazie agli altri ospiti è stato
possibile capire invece le innumerevoli fontivideoludiche alle quali il film attinge.
All’interno della pellicola vi sono
riferimenti affatto scontati. Il “guru” del videogaming
Marco Accordi Rickards afferma: “Guardando questo
film il videogiocatore ha una reazione particolare. Dopo un po’ di
minuti capisce che questo film può regalare un momento
“identitario” che il videogiocatore non ha mai avuto su grande
schermo. Il videogame al cinema è stato sempre trattato molto
male.» – «Questo film osa molto. Non è un’operazione di marketing
che utilizza i diritti di un videogioco. Piuttosto qui il
videogiocatore vi ritrova: la verticalità e la vertigine di
MirrorsEdge; alcune situazioni
di tipiche missioni di Call of Duty; il
personaggio brutalmente trasformato in cyborg come in Quake
4. E tanti altri esempi. Ad ogni modo qui capiamo
che gli autori, o comunque la crew, è composta da veri
videogiocatori. Solo così possiamo spiegare le
innumerevoli citazioni, e i dettagli che non si limitano solo alla
soggettiva, inventata dalla ID Software con
Wolfstein 3D e reinventata da
Half-Life. Si tratta di quello che succede
attraverso la soggettiva, del trasformare in realtà quella fisica
irrealistica che siamo abituati a vedere nei videogiochi. Si veda
su tutte quella “ragdoll physics” dei corpi che sbalzano in tutte
le direzioni. Si tratta insomma di una bella contaminazione col
mondo del videogame. Speriamo si realizzi quella rivoluzione che
nei videogiochi è arrivata quando Half-Life ha
dimostrato che la prima persona non vuol dire per forza
“sparatutto” ma che si possono raccontare anche altre cose”.
Per ultimo interviene Matteo
Corradini: “Hardcore! è un film d’azione
che per certi versi mi ha ricordato alcune sequenze di Old
Boy e di The Ride. E’ “ultrafrenetico”. A
questo scopo la soggettiva è utile perché aiuta a trarre la parte
“figa” dei videogiochi, quasi come di questi prendesse le parti
migliori». – «Se proprio devo fare una critica ad
Hardcore! ammetto che sarebbe stato bello se si
fossero concentrati maggiormente sulle strutture narrative o sul
modo di comunicare determinati eventi”.
Divertente e azzeccato il suo
paragone tra il cattivo del film, Akan
(DanilaKozlovsky) e lo
Zingaro di LucaMarinelli in Lo chiamavano Jeeg
Robot.
Corradini conclude
affermando: “Penso sarebbe bello se un giorno facessero un film con
la struttura narrativa di Chrono Trigger, gioco di
ruolo classe ‘95, con una trama intricatissima. (…) Spero quindi
che un giorno i film d’azione guardino anche al modo di progettare
le idee di un videogioco, non tanto alla semplice resa dello
sparatutto in prima persona”.
“Questo film, per molti versi, è
un regalo dei registi con cui ho lavorato in questi ultimi anni.
Sono passato dal recitare in film completamente immersi nella
realtà con Derek Cianfrance ai sogni febbrili di Nicolas
Winding Refn. Penso di aver vacillato tra questi due estremi
perché la mia personale sensibilità come filmmaker si trova in
qualche modo esattamente nel mezzo.”Ryan
Gosling
Dopo essere stato acclamato dalla
critica per i suoi ruoli in Blue Valentine,Drive
e La Grande Scommessa, Ryan Gosling torna al cinema da
regista e sceneggiatore con una favola dark contemporanea
sull’amore, la famiglia e la lotta per la sopravvivenza.
Lost River
ruota attorno alla città immaginaria e quasi disabitata che dà il
titolo al film, dove una madre, Billy, cerca in tutti i modi di
tenere unita la famiglia e tirare avanti, mentre il figlio più
grande Bones, vittima prediletta dei bulli del posto, trova la
forza di reagire quando scopre una misteriosa città
sottomarina.
Presentato al Festival
di Cannes, nella sezione Un Certain Regard,
Lost River mescola le tinte del noir a
elementi fantastici. Il regista ha voluto raccontare non solo una
storia sulle difficoltà di una famiglia, ma anche di come tutti
possano vincere le proprie paure e guadagnarsi una possibilità di
riscatto.
Lost River
è stato girato a Detroit, città che Gosling ha scoperto girando
Le Idi di Marzo e che negli ultimi anni è diventata
l’emblema della caduta del sogno americano. Detroit, secondo il
regista, era l’unico luogo in grado di rappresentare al meglio la
situazione desolante e la bellezza surreale della città immaginaria
creata per il film. Lost River è un elemento vivo all’interno della
storia, soffre e prova le stesse frustrazioni dei protagonisti, e
come loro cerca in tutti i modi di sopravvivere.
Il regista, non volendo raccontare
la vicenda da un punto di vista politico, né il perché si sia
arrivati a una situazione tanto disperata, sceglie un approccio più
accessibile a tutti come quello della fiaba per parlare della
voglia di speranza e rivincita delle persone coinvolte.
Per realizzare al meglio
l’universo psichedelico di Lost River,
Gosling ha voluto accanto a sé professionisti con i quali aveva già
lavorato e instaurato un forte legame umano e lavorativo, come i
produttori Marc Platt e Adam Siegel (Drive) e gli attori
Christina Hendricks (Drive), Ben Mendelsohn (Come Un
Tuono) e Eva Mendes (Come Un Tuono).
A completare il cast troviamo Iain
De Caestecker (Agents of S.H.I.E.L.D), la candidata
all’Oscar Saoirse Ronan (Brooklyn, Grand Budapest
Hotel), Matt Smith (Terminator Genisys) e Reda Kateb
(Zero Dark Thirty, Tutto sua madre).
Ryan Gosling è partito da un’idea
originale, che affonda però le sue radici in una esperienza
personale vissuta dallo stesso attore, per creare un film unico e
particolare, capace di raccontare con un tocco di surrealismo
qualcosa di profondamente tragico come lotta di una famiglia per
rimanere unita.
Il film è già disponibile
sulle principali piattaforme on demand tra cui iTunes, Google Play,
Chili e Wuaky,e a noleggio in dvd e blu
ray.
La versione home video sarà
poi in venditadal 13 Aprile.
SINOSSI
Billy è una madre single con due
figli che vive nella città di Lost River, un luogo decadente e
privo di speranze. Non sapendo più come tirare avanti, la donna
accetta un lavoro in uno strano club di burlesque. Il figlio
maggiore, Bones, è segretamente innamorato della vicina di casa Rat
e bersaglio prediletto dei bulli del quartiere. Ma un giorno Bones
trova un passaggio segreto che conduce a una misteriosa città
sottomarina…
Vi avevamo detto che Kevin Smith aveva trovato
Batman v Superman Dawn of
Justice “senza cuore“. Adesso però ilr egista sembra
aver cambiato opinione e fa marcia indietro. Dopo la seconda
visione del film di Zack Snyder, Smith ha rilasciato la
seguente dichiarazione:
Io e Jay (Jason Mewes N.d.R.)
siamo andati a vedere Batman V Superman (seconda visione per me,
prima per lui). Mi è piaciuto di più. Avevo detto che il film non
ha cuore, ma dopo averlo rivisto, posso dire di averlo trovato: il
cuore è nello spettatore.
E lo spettatore con cui l’ho
visto era fuori di sé e con gli occhi sgranati. Durante la scena
dell’incubo abbiamo condiviso un momento che ha reso il film più
bello: quando i Nuovi Dei alati attaccano Batman e lo abbattono,
Jay (40 anni) e io (45 anni) ci siamo improvvisamente guardati
negli occhi e abbiamo sussurrato: “Parademoni”. È stato un momento
che ha unito due fanboy di una vita emozionati di guardar scorrere
la propria infanzia davanti agli occhi.
“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge
qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto
prima”.
Ricordiamo
che Batman v SupermanDawn of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v SupermanDawn of Justice è nelle sale
italiane dal 23 marzo 2016.
Intervistato da Entertainment Weekly,
Roland Emmerich ha rivelato qualche dettaglio
relativo alle grandi ambizioni e proporzioni di
Independence Day Rigenerazione. Il
regista ha parlato effettivamente di dimensioni, relativamente alle
nuove atronavi aliene che invaderanno la Terra. “Quando
l’Astronave madre arriva sulla Terra copre tutto l’oceano
Atlantico“.
In merito al ritorno del marchio
dopo 20 anni di assenza, Emmerich ha dichiarato che nei suoi
pensieri gli alieni sarebbero sempre stati destinati a tornare e
così bisognava soltanto aspettare l’occasione giusta per costruire
la storia: “Sono sempre del parere che si tratti di un mondo
che porta ancora i segni della guerra, la Guerra del ’96 che si
vede nel primo film. Mi è sempre sembrato chiaro che prima o
poi [gli alieni] sarebbero tornati, e quindi la Terra nel frattempo
si è data da fare restando unita, cosa che trovo molto commovente
alla luce di tutto quello che sta accadendo. È bello constatare
cosa si può raggiungere attraverso l’unione”.
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Nel cast di Independence
Day Rigenerazione ci sono Jeff Goldblum, Bill Pullman, Liam Hemsworth,
Jessie Usher, Charlotte Gainsbourg, Vivica A. Fox, Travis Tope,
Joey King, Judd Hirsch e Brent Spiner.
Independence Day
Rigenerazione, diretto ancora una volta da
Roland Emmerich, uscirà il 24 giugno
2016 dopo vent’anni dal primo film. La sceneggiatura porta
la firma di Carter Blanchard. Roland
Emmerich produrrà la pellicola insieme a Dean
Devlin e Harald Kloser.
Trama: Venti anni dopo gli eventi
del primo film, l’umanità si riprende dall’invasione aliena e
sviluppa le difese della Terra utilizzando la tecnologia recuperata
dai resti delle forze extraterrestri. Tuttavia, gli alieni sono
stati in grado di inviare un segnale di soccorso prima della loro
definitiva sconfitta, che si traduce in una nuova venuta di
astronavi ostili che minacciano la razza umana ancora una
volta.
In attesa dell’arrivo nelle sale il
prossimo 4 maggio del nuovo film MarvelCaptain America
Civil War, Disney Italia e VR46 Riders Academy
presentano una sfida a tutta velocità.
Ispirandosi al terzo capitolo della
saga dedicata al capitano Steve Rogers, ormai al comando degli
Avengers, i talentuosi riders dell’Academy fondata dal
pluripremiato campione del mondo Valentino Rossi si affrontano con
la propria moto, divisi in due fazioni: #TeamCap e
#TeamIronMan.
A partire da oggi, ogni settimana
sarà rilasciata una delle cinque clip che raccontano le diverse
fasi della sfida e ognuno potrà decidere da che parte
schierarsi:
L’appuntamento con la seconda fase della sfida è per mercoledì
13 aprile e sarà visibile su
https://fb.com/ValentinoRossiVR46Official/.
Nata nel 2014 per volontà del
celebre campione del mondo, la VR46 Riders Academy vanta undici
talenti impegnati in diverse categorie. Grazie a una preparazione
atletica e a un supporto tecnico di altissimo livello, all’interno
dell’Academy i riders possono sviluppare al massimo le proprie
capacità, distinguendosi nella propria categoria, mentre
allenandosi insieme imparano il valore del lavoro di squadra,
proprio come gli Avengers.
Diretto dai fratelli Anthony e Joe
Russo, già apprezzati per Captain America: The Winter
Soldier, e prodotto da Kevin Feige, il nuovo film Marvel vede Steve Rogers al comando
della nuova squadra degli Avengers, intenti a proseguire la loro
lotta per salvaguardare l’umanità. Ma, quando un altro incidente
internazionale in cui sono coinvolti gli Avengers provoca dei danni
collaterali, le pressioni politiche chiedono a gran voce
l’installazione di un sistema di responsabilità, presieduto da un
consiglio d’amministrazione che sorvegli e diriga il team. Questa
nuova dinamica divide gli Avengers in due fazioni: una è capeggiata
da Steve Rogers, il quale desidera che gli Avengers rimangano
liberi dalle interferenze governative, mentre l’altra è guidata da
Tony Stark, che ha sorprendentemente deciso di sostenere il sistema
di vigilanza istituito dal governo.
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In Captain America
Civil Warlo schieramento di Cap sarà
formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco.
Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black
Panther e Vision.
Sinossi: Captain
America Civil War si svolge subito dopo gli
eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città
di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente
internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni
politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un
consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere
l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers
che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e
malvagio avversario.
Ricordiamo che Captain America: Civil
Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank
Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
Wararriverà nelle
sale italiane il 4 maggio 2016.
La Disney Italia ha diffuso una nuova clip in italiano da
Il Libro della Giungla. Nel video che
potete vedere di seguito potete ascoltare Giancarlo
Magalli alle prese con il doppiaggio di Re Louie. Dopo
Filottete di Hercules, Magalli torna a
lavorare al doppiaggio di un film Disney.
Nel cast vocale de Il
Libro della GiunglaBen Kingsley,
Lupita Nyong’o, Idris
Elba, Scarlett Johansson
e Neel Sethi, unico attore in carne e ossa
del film nei panni di Mowgli.
Disney ha già
adattato la storia raccontata da Rudyard
Kipling in due occasioni. La prima nel 1967, con un
film d’animazione diretto da Wolfgang
Rethierman, ultimo film prodotto da Walt
Disney, che morì durante la produzione. La seconda nel
1994, con un remake live-action diretto da Stephen
Sommers.
Il Libro della
Giungla è diretto da Jon Favreau
(Iron Man, Chef) da una sceneggiatura di
Justin Marks (Street Fighter: The
Legend of Chun-Li). Nel frattempo, c’è un altro Libro
della Giungla in lavorazione alla rivale Warner
Bros., con Ron Howard alla
regia.
Arriva oggi al cinema Il
Cacciatore e la Regina di Ghiaccio, fantasy che
racconta la storia prima della classica fiaba di Biancaneve. Di
seguito potete vedere una clip italiana del film e a questo link potete
trovare il cinema più vicino a voi che trasmette lo spettacolo.
Molto prima che la regina
cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di
Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre
sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento
straziante, fuggiva dal regno.
La giovane regina di
ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha
trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di
cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la
guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi
prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al
vostro cuore di cedere all’amore.
Quando Freya apprende della
sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo
Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di
usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere
resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie
minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura
che sia mai esistita.
Il loro esercito sarà
imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi,
colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina,
riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.
Diretto da Cedric
Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti
Jessica Chastain, Charlize
Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei
panni del cacciatore, Chris Hemsworth.
Ecco il manifesto ufficiale italiano
di Ben Hur con protagonista Jack
Huston. Il film, diretto da Timur
Bekmambetov, si propone non come un remake del classico
con Charlton Heston ma come una rilettura del
romanzo di Lew
Wallace.
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Metro-Goldwyn-Mayer Pictures e
Paramount Pictures, divisione della Viacom, Inc., annunciano oggi
l’inizio delle riprese di “BEN-HUR” con Jack
Huston (“AMERICAN HUSTLE – L’APPARENZA INGANNA”) nel ruolo
di Giuda Ben-Hur, Morgan Freeman (“LE ALI DELLE
LIBERTA’”) nella parte di Ilderim, mentre Toby
Kebbell (“APES REVOLUTION – IL PIANETA DELLE SCIMMIE”)
sarà Messala e Nazanin Boniadi (“HOMELAND – CACCIA
ALLA SPIA”) interpreterà Esther. Diretto da Timur
Bekmambetov (“WANTED – SCEGLI IL TUO DESTINO”) e scritto
da Keith Clarke (“THE WAY BACK”) e John Ridley
(“DODICI ANNI SCHIAVO”), il film si ispira al romanzo epico di Lew
Wallace Ben-Hur (Ben-Hur: A Tale of The Christ). I produttori sono
Sean Daniel (trilogia de “LA MUMMIA”),
Mark Burnett (“SON OF GOD”), Joni
Levin (“THE WAY BACK”) e Duncan Henderson
(“MASTER & COMMANDER – SFIDA AI CONFINI DEL MARE”). La produzione
esecutiva sarà di Roma Downey (“LA BIBBIA”),
Keith Clarke, John Ridley e Jason
Brown. Le riprese avranno luogo a Roma e a Matera, Italia,
l’uscita del film è prevista per il 26 Febbraio 2016.
Nel cast di “BEN-HUR” avremo anche
Rodrigo Santoro (“300 – L’ALBA DI UN IMPERO”) nel ruolo di Gesù
Cristo, Sofia Black D’Elia (“GOSSIP GIRL”) sarà Tirzah, Ayelet
Zurer (“L’UMOMO D’ACCIAIO”) è Naomi, Moises Arias (“ENDER’S GAME”)
sarà Gestas e Pilou Asbæk (“LUCY”) avrà il ruolo di Ponzio
Pilato.
“Non si può immaginare una
location più perfetta dell’Italia per le riprese di questo film di
ambientazione epica. Non vediamo l’ora di iniziare”, ha
dichiarato Bekmambetov.
Il film ritorna al cuore del romanzo
epico di Lew Wallace, concentrandosi sulla natura della fede. La
storia segue un nobile ingiustamente condannato, che sopravvive
anni di schiavitù con lo scopo di vendicarsi del tradimento subìto
da parte del suo migliore amico. Entrambi dovranno scegliere tra il
castigo o il perdono.
Dietro la macchina da presa, il team
creativo include Oliver Wood (“THE BOURNE
IDENTITY”) come Direttore della Fotografia, Naomi
Shohan (“AMERICAN BEAUTY”) come Production Designer,
Varvava Avdyushko (“WANTED – SCEGLI IL TUO
DESTINO”) come Costumista, Jim Rygiel (trilogia de
“IL SIGNORE DEGLI ANELLI), come Supervisore agli Effetti Visivi,
vincitore del premio Oscar, e Andy Williams
(“FURY”) come Supervisore Effetti Speciali.
La MGM gestirà la produzione tramite
Jonathan Glickman, Presidente, Motion Picture
Group e Matt Dines, Vice Presidente, Produzione,
che supervisioneranno il progetto per conto dello studio. Il film
sarà distribuito nei cinema e nel settore home entertainment dalla
Paramount Pictures, la distribuzione su selezionati territori
internazionali, cosi come quella televisiva sarà invece gestita
dalla MGM.
Anche se le riprese sono
terminate da quasi un anno, non si è più sentito parlare di
Silence, prossimo film di Martin
Scorsese. Il progetto però potrebbe avere adesso una data
d’uscita nel Regno Unito. Sacondo lo Screendaily.com, la Paramount avrebbe fissato
una data a novembre prossimo, in attesa di scoprire se Martin
porterà il film a uno dei prossimi festival internazionali. Con
l’esclusione di Cannes, dove 40 anni fa trionfò con
Taxi Driver, il regista potrebbe
presentare a settembre il film a Venezia o Toronto.
Silence è
basato sul romanzo di Shusaku Endo (adattato per lo schermo da Jay
Cocks) ed è ambientato nel 17° secolo: segue la storia di due
sacerdoti gesuiti mentre affrontano violenze e persecuzioni quando
viaggiano in Giappone per individuare il loro mentore e per
diffondere il vangelo del cristianesimo. Il cast del film include
Andrew Garfield, Ken Watanabe, Liam Neeson, Adam Driver,
Ciaran Hinds e Tadanobu Asano.
Sono partite a Roma le riprese di
Smetto quando voglio – La Trilogia che
porteranno il cast di Sidney Sibilia in giro per
16 settimane tra Roma, Lagos e Bangkok.
Schierata sul set l’intera squadra
che torna per completare questa trilogia: Edoardo Leo,
Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi,
Lorenzo Lavia,Pietro Sermonti,Neri Marcorè e Valeria
Solarino.
“La mia generazione è cresciuta
guardando saghe cinematografiche e mi divertiva molto immaginare
cosa sarebbe successo immergendo la commedia all’italiana, nella
sua accezione più classica, in una trilogia” ha dichiarato
Sibilia.
Ecco la prima immagine dal set:
La stesura degli script è durata
quasi due anni, e le riprese dureranno diversi mesi. Immaginiamo
che tutto il cast di protagonisti tornerà per entrambi i seguiti
del primo film.
Smetto quando voglio
2 uscirà il 2 febbraio 2017.
Di seguito la trama del primo film:
Roma, i nostri tempi. A un ricercatore universitario viene negato
il rinnovo dell’assegno di ricerca; ha 37 anni, una casa da pagare,
una fidanzata da soddisfare, molti amici accademici finiti per
strada, stesso destino. Pietro Zinni, un chimico, non vuole fare la
loro stessa fine, non vuole essere umiliato facendo il lavapiatti
in un ristorante cinese, né il benzinaio per un gestore bengalese.
Le sue qualifiche e il suo talento non possono essere buttati al
vento. Si ingegna e scopre una possibilità ai limiti della
legalità: sintetizza con l’aiuto di un suo amico chimico una nuova
sostanza stupefacente tra quelle non ancora messe al bando dal
ministero. La cosa in sé è legale, lo spaccio e il lucro che ne
derivano no. Ma fa lo stesso, i tempi sono questi. Pietro recluta
così tutti i suoi amici accademici finiti in rovina, eccellenti
latinisti, antropologi e quant’altro e mette su una banda. Lo scopo
è fare i soldi e vedersi restituita un briciolo di dignità. Le cose
poi prendono un’altra piega…
È passato un anno e mezzo
ormai da quando Sam Raimi annunciò che aveva
intenzione di produrre un film sul famoso gioco
The Last of Us. Lo stesso lasso
di tempo è trascorso da quando Maisie Williams, la
Arya di Game of Thrones, aveva
dichiarato di aver parlato con il regista per l’eventualità di
interpretare la protagonista del film.
Adesso, l’autore del gioco e
sceneggiatore del film, Neil Druckmann, ha
dichiarato con IGN che il progetto è bloccato.
“So che è passato un po’ di
tempo, ma il film si è bloccato in un inferno produttivo come
spesso questi progetti tendono a fare. Non c’è stato nessun
progresso nell’ultimo anno”.
La notizia è senza dubbio
scoraggiante, soprattuttoper chi voleva che la Williams
intepretasse la protagonista. Vi terremo aggiornati su eventuali
novità.