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Jeff Buckley: arriva il primo biopic

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La vicenda di Jeff Buckley, forse la più grande voce della musica americana a  degli anni ’90 (e non solo), scomparso per annegamento in circostanze mai del tutto chiarite (resterà per sempre il dubbio se si sia trattato di un malore o di un suicidio) è al centro di vari progetti cinematografici: ad arrivare per primo sugli schermi dovrebbe essere quello diretto da Daniel Algrant e da lui scritto, assieme a David Brendel ed Emma Sheanshang, presentato al recente Toronto Film Festival.

Il film s’intitola Greetings from Tim Buckley, con riferimento al padra di Jeff, altro gigante della canzone americana negli anni ’70, anch’egli morto giovanissimo per overdose. Un padre dal quale Jeff ereditò la grandissima voce e forse il talento, ma che non riuscà mai a conoscere veramente e la cui ombra aleggiò sulla breve vita del figlio per tutta la sua durata. Il film prende le mosse da un concerto-tributo a Tim cui Jeff, nonostante tutto, partecipò: un’esperienza dalla quale uscì profondamente cambiato. Jeff è interpretato da Penn Badgley (Gossip Girl); Imogen Poots sarà invece il suo amore Allie. Il film non ha ancora una data di uscita, ma i buoni riscontri ottenuti a Toronto potrebbero accelerarla. Nel frattempo, procede la lavorazione del biopic ufficiale, ancora alle batture iniziali: la regia sembrerebbe essere stata definitivamente assegnata ad Amy Berg (West Of Memphis).

Fonte: Empire

Serie tv su grande schermo: è il turno di Manimal?

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Serie tv su grande schermo: è il turno di Manimal?

Tra serie tv,  giocattoli e quant’altro, il pubblico di ‘quelli che erano ragazzini negli ’80’ continua ad essere al centro degli

About Face – Dietro il Volto di una Top Model

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About Face – Dietro il Volto di una Top Model – Che cosa si cela dietro ai volti impassibili delle modelle in passerella? Quali vite scorrono dentro i corpi scultorei che tutte (o quasi) le comuni mortali invidiano? Quali pensieri, speranze e paure vorticano nelle teste di chi si è sempre guadagnato da vivere solo grazie al proprio, perfetto, involucro esteriore?

About Face – Dietro il Volto di una Top Model (About Face: The Supermodels, Then and Now), documentario diretto dal fotografo Timothy Greenfield-Sanders e presentato al Sundance Festival 2012, sembra proprio nascere per tentare di rispondere a queste domande. E le risposte, vaghe, incerte, plurali, arrivano proprio dalle dirette interessate: (ex-)modelle che, ormai lasciatesi alle spalle il momento di maggior fama, si fermano a riflettere sul loro lavoro e sul loro passato e che, incalzate da un regista silenzioso, si raccontano. Il risultato è un film corale che riesce a non cadere nelle trappole della retorica né del buonismo ma che, al tempo stesso, sceglie deliberatamente di non sostenere alcuna tesi.

About Face – Dietro il Volto di una Top Model, il film

Personalità del calibro di Isabella Rossellini, Carol Alt, Marisa Berenson, Karen Bjornson, Carmen Dell’Orefice e molte altre, vengono intervistate singolarmente e hanno l’opportunità di dire ciò che pensano in fatto di invecchiamento, chirurgia estetica e bellezza, senza che le loro parole vengano piegate o distorte al servizio di un’idea.

Emerge così un ritratto composito, sfaccettato e piuttosto fedele di ciò che è (o almeno era) una modella: una donna con dei sogni di gloria, delle vanità, delle pretese di successo, ma, contemporaneamente, una donna “normale”, che desidera sopra ogni cosa una famiglia, dei figli e un’indipendenza economica. Vedere e sentire le testimonianze “senza trucco” di queste donne, però, ha un effetto imprevisto e straniante: più si svelano, infatti, più le loro vite sembrano simili a quelle delle persone comuni. Perfino il tono con cui parlano della vita in tournée tra feste, droga e incontri con artisti e persone eccezionali, lascia trapelare, più che un amore spassionato per il loro mestiere, un’immensa nostalgia per la loro gioventù. E forse, ciò che colpisce maggiormente nel film di Sanders, è che non c’è nemmeno tanta differenza tra ascoltare loro o una qualunque madre o nonna immersa nei ricordi del passato.

About Face – Dietro il Volto di una Top Model in questo senso ha quindi un immenso pregio, poiché squarcia quel velo di mistero e quell’aura di inavvicinabilità che il mondo della moda impone, per mostrare ciò che una modella è realmente: una donna, molto bella sì, ma in fondo uguale a tutte le altre. Film interessante che fa capire, una volta di più, la forza del genere documentario. Distribuito da Feltrinelli e, purtroppo, solo tre giorni al cinema (nelle sale The Space il 24, 25 e 27 settembre).

Le riprese di Sin City 2 cominceranno a Novembre!

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Le riprese di Sin City 2 cominceranno a Novembre!

Arriva finalmente una notizia sull’inizio delle riprese di Sin City 2, atteso sequel di Sin City tratto dall’omonima graphic novel che sarà diretto da Robert Rodriguez insieme aFrank Miller.

La lavorazione della pellicola inizierà a Novembre e ad annunciarlo è stata Rosaria Dawson in un intervista a MTV. L’attrice ha anche spiegato che il film sarà una sorta di prequel del primo capitolo, quindi servirà a farvi comprendere tutte gli accenni fatti nel primo capitolo.

Vi ricordiamo che la pellicola si intitolerà Sin City: A Dame to Kill For e nel cast confermati ci saranno Jessica Alba, Mickey Rourke, Clive Owen, Rosario Dawson, Michael Madsen e Devon Aoki. Il film uscirà negli USA il 4 Ottobre 2013.

Fonte: MTV

Brad Pitt killer gentile: arriva Cogan – Killing Them Softly

Brad Pitt killer gentile: arriva Cogan – Killing Them Softly

Tra meno di un mese, l’11 ottobre, troveremo in sala Cogan – Killing Them Softly, la terza opera scritta e diretta dal neozelandese Andrew Dominik, basata sul romanzo poliziesco “Cogan’s trade” di George V. Higgins. Questo thriller, vicino al neo-noir, racconta di tre giovani ed inesperti criminali che compiono una rapina ad una partita di poker protetta dalla mafia, causando una crisi economica della criminalità locale. I malavitosi derubati decidono così d’ingaggiare un assassino professionista, Jackie Cogan, per eliminare i colpevoli e ritrovare il denaro rubato.

Quasi amici candidato francese agli Oscar 2013

Dopo la classifica parziale dei film che concorreranno per entrare nella cinquina del miglior film straniero agli Oscar 2013, veniamo ora a sapere da Comignsoon.it che la Francia

Il Blu-ray del Il Cavaliere Oscuro – il ritorno uscirà a Dicembre negli USA!

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E’ Batman-news che grazie ad un attenta e meticolosa visione di uno dei trailer ha notato che la data dell’uscita del Blu-ray de Il Cavaliere Oscuro – il ritorno sarà nel periodo di Dicembre. Il video è stato postato dalla Warner Bros sul canale youtube ufficiale Ecco dov’è apparsa l’informazione:

Ecco invece il video in questione:

Non ci sono notizie invece su un’uscita italiana del Blu-ray, non ci resta che aspettare una comunicazione ufficiale della WB Italia.

Alexandre Desplat compositore per Zero Dark Thirty

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Alexandre Desplat è stato chiamato da Kathryn Bigelow per le musiche di Zero Dark Thirty, difficile dire se sia il migliore sulla piazza ma sicuramente è uno dei più prolifici nel panorama

Argo: la locandina del film

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Argo: la locandina del film

Dopo la buona accoglienza al Festival di Toronto, ecco la locandina ufficiale del film Argo, diretto e interpretato da Ben Affleck, che racconta la storia vera di una fuga rocambolesca

Video Sponsorizzato – Arriva al cinema l’irriverente Ted, fratello dei Griffin

John Bennet è un bambino fortunato. È l’unico ad aver avuto per regalo di Natale un vero miracolo: il suo orsacchiotto si è animato, ha preso vita, e così è nato Ted. John e Ted sono inseparabili, fino ai 35 anni vivono ancora insieme, nonostante tra loro ci sia adesso la bella Lori, fidanzata di John e desiderosa di avere accanto un uomo vero, non un bambinone cresciuto che gioca con il suo orsacchiotto. Da questa esigenza nascerà il dilemma di John: rimanere con il proprio orsetto, o fare felice la donna che ama?

Hotel Transylvania: video clip della colonna sonora

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Hotel Transylvania: video clip della colonna sonora

Dopo i character poster e il poster finale del film, ecco il video ufficiale di Problem (The Monster Remix), singolo che annuncia la colonna sonora ufficiale di Hotel Transylvania,

Oscar 2013: La lista parziale dei candidati come Miglior Film Straniero

È stata presentata parte della lista nella categoria Miglior Film Straniero per 85° Edizione degli Oscar. La selezione finora include voci di alto profilo e in concorso nei festival di

Nuove foto del dietro le quinte per Gangster Squad

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Nuove foto del dietro le quinte per Gangster Squad

Da poco è stato confermato che Gangster Squad è stato rimandato dal 7 settembre al 11 gennaio 2013. I mesi in più danno il tempo alla Warner Bros. per esplorare alcune strade di promozione più interessanti, come una nuova serie di foto “dietro le quinte”. Il film è ambientato nel1940 a Los Angeles, ed è incentrato su un piccolo e segreto gruppo della polizia di Los Angeles che cerca di catturare Mickey Cohen (Sean Penn) e le immagini mettono in rilievo il gran lavoro che è stato fatto anche sui costumi. Nel cast ci sono anche Josh Brolin, Ryan Gosling, Emma Stone, Nick Nolte, Michael Peña, Anthony Mackie, e Giovanni Ribisi.

Fonte Collider

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Rupert Wyatt si allontana da Dawn of the Planet of the Apes

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Anche se la data di uscita è per il 23 maggio 2014, sembra che regista Rupert Wyatt si stia allontanando da Dawn of the Planet of the Apes. Wyatt ha diretto nel 2011 il reboot/

Philip Seymour Hoffman alla regia di Ezechiele Moss

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Philip Seymour Hoffman alla regia di Ezechiele Moss

Dopo la sua convincente e premiata performance in The Master, Philip Seymour Hoffman sta pensando di sedersi alla regia. Infatti è interessato a girare il film Ezechiele Moss, 

Chan-wook Park tra Corsica 72 e The Brigands of Rattleborge

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Il regista Chan-wook Park (Oldboy), sta cercando di affrontare un nuovo film ambientato negli anni ’30 e sarebbe una sorta di noir.

Jude Law parla di Sherlock Holmes 3!

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Arrivano le prime dichiarazioni su Sherlock Holmes 3, e provengono direttamente per bocca di Jude Law che intervistato da Collider ha risposto ad una domanda sull’eventuale terzo capitolo. Ecco quanto detto:

Non so ancora quando cominceranno le riprese. Se ne sta parlando e so che c’è già uno script in lavorazione, ma Robert è un ragazzo piuttosto impegnato e anche io ho il mio bel da fare. Ma vogliamo farne un altro. Come team ce la spassiamo davvero un sacco, siamo felici e crediamo che ci sia ancora parecchia energia nelle gambe del duo.

Non ci resta che aspettare ulteriori notizie o conferme per cominciare ad attendere Sherlock Holmes 3 il terzo capitolo di Sherlock Holmes!

Il Trailer ufficiale di Grandi Speranze di Mike Newell

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Il Trailer ufficiale di Grandi Speranze di Mike Newell

Ecco il Trailer ufficiale di Grandi Speranze, atteso adattamento del romanzo di Charles Dickens diretto da Mike Newell con Ralph Fiennes, Helena Bonham Carter, Jeremy Irvine, Holliday Grainger, Robbie Coltrane e Sally Hawkins.

Candidato a Sorpresa: recensione del film

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Candidato a Sorpresa: recensione del film

Il regista di Ti Presento i Miei, Jay Roach, ritorna al cinema Candidato a Sorpresa è confeziona una commedia senza esclusione di colpi su una campagna elettorale davvero surreale, che vede protagonisti due degli attori comici più bravi che il cinema contemporaneo americano possa offrire. Molto diversi anche fisicamente, Ferrell e Galifianakis offrono uno spettacolo davvero esilarante nei panni dei due diversissimi seppure alla fine simili candidati che faranno di tutto per vincere le elezioni nel proprio distretto.

Una campagna elettorale così scorretta sembra quasi far impallidire quelle di casa nostra, che però hanno in comune, con questa cinematografica, la totale noncuranza per il programma politico e l’unico scopo di demolire l’immagine del contendente. Sembra che anche oltreoceano le cose non siano poi tanto diverse da qui, e in odore di presidenziali statunitensi, il film cade veramente a pennello, dal momento che già in casa ha incassato tantissimo, innalzandosi a successo della stagione estiva.

Candidato a Sorpresa, il film

In Candidato a Sorpresa Cam Brady (Will Ferrell) è un deputato perfetto: abiti elegante, grande eloquenza, bella moglie e figli perfetti. Marty Higgins (Zach Galifianakis) è un perfetto perdente: indossa sempre maglioncini fatti a mano con disegni appariscenti, è un po’ cicciottello, è sempre gentile e remissivo. Quando il primo si troverà a fronteggiare un mini sex gate alla vigilia delle elezioni, il secondo verrà arruolato dalla parte opposta, finanziato da industriali senza scrupoli, per concorrere contro di lui alla carica di deputato. Il candidato a sorpresa Marty si rivelerà però un osso molto più duro di quello che Cam aveva pensato all’inizio.

La fisicità di Galifianakis si è imposta al pubblico con Una Notte da Leoni, e ora l’attore è un vero e proprio vulcano, che fa ridere ad ogni gesto, ad ogni battuta, persino doppiato il suo straordinario appeal comico non viene intaccato. Lo stesso dicasi per Ferrell che però ha un approccio più rigido, così come richiede il suo personaggio. Molto presente nella trama anche il riferimento alla crisi economica, all’invasione del mercato cinese e agli industriali senza scrupoli, perfettamente incarnati da John Lithgow e Dan Aykroyd, elementi che si collegano a doppio filo ed in maniera sempre più clandestina con la politica di tutto il mondo.

Candidato a Sorpresa è una commedia che fonda sui tempi comici la sua genialità, regalando allo spettatore 90 minuti di puro intrattenimento, senza però rinunciare alla critica sociale con feroce ironia che purtroppo nel finale si risolve nel semplicistico e, forse, necessario buonismo da commedia americana.

Il Rosso e il Blu: recensione del film con Riccardo Scamarcio

Il Rosso e il Blu: recensione del film con Riccardo Scamarcio

Uscirà nelle sale il 21 settembre Il rosso e il blu l’ultima fatica di Giuseppe Piccioni prodotta e patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali in compartecipazione con la Bianca Film.

In Il rosso e il blu Roma, giorni nostri. In un liceo della periferia romana si intrecciano le storie personali e professionali di vari personaggi: la preside dell’istituto (Margherita Buy) vive con estrema freddezza e distacco il suo lavoro e ogni suo rapporto interpersonale, un anziano ed erudito professore di storia dell’arte (Roberto Herlitzka) si trascina stanco e svuotato nel pieno e più sarcastico disprezzo di ogni suo alunno mentre un giovane supplente di lettere (Riccardo Scamarcio) cerca di trasmettere interesse ai suoi  studenti forte di un entusiasmo ancora intatto.

Una commedia sentimental-scolastica la potremmo definire in quanto la scuola è indubbiamente al centro della trama narrativa, la scuola inquadrata e affrontata da diverse angolazioni e prendendo in considerazione tematiche e aspetti diversi. In primo piano il rapporto professori-alunni, eterno conflitto generazionale, sociale e culturale che qui viene descritto e rappresentato nelle sue varie forme: nel confronto glaciale e sordo tra un vecchio professore completamente sfiduciato e giunto alla conclusione dell’inutilità dell’insegnamento; nel generoso e volitivo impegno con cui un giovane e motivato supplente si arma per infondere anche il minimo interesse nei ragazzi.

Roberto Herlitzka è semplicemente straordinario nel vestire i panni del vecchio, forse troppo per la parte, e colto professore ormai prossimo alla pensione. Stanco non solo dell’insegnamento ma anche della vita, vive solo in una grande casa sommersa di libri e saggi di ogni genere in cui ospita settimanalmente giovani e belle avventrici “occasionali”. La sua vastissima conoscenza lo isola al mondo e al prossimo da cui si tiene lontano attraverso meravigliosi e divertentissimi dialoghi carichi di sarcasmo e sagacia. Nutre propositi suicidi ma una vecchia alunna gli farà capire che non tutto è stato inutile, che non tutto è perduto.

Forse non solo per esigenze di copione il buon Scamarcio si approccia e si accosta con timidezza e ossequioso rispetto di fronte all’anziano e bravissimo collega, interpretando con discreta credibilità il ruolo del giovane supplente ancora carico di buoni propositi.

Non certo meno importante la terza storia che vede protagonista Margherita Buy la quale da preside e donna algida e insensibile si scioglie e apre il proprio cuore grazie allo strano e casuale rapporto con un alunno problematico. La Buy, che sino a tutti gli anni ’90 è stata una vera e propria musa ispiratrice per il regista ( ricordiamo tra i tantissimi Fuori dal mondo, ’98), non riesce a sorprenderci nemmeno questa volta, offrendo un’interpretazione assolutamente in linea con il suo solito, e a nostro avviso, limitatissimo canovaccio artistico.

La sceneggiatura non originale si basa sull’omonimo romanzo scritto dallo scrittore ed editorialista di Repubblica Marco Lodoli, a suo tempo professore di Lettere in un Istituto professionale di Roma. Il rosso e il blu è indubbiamente interessante e ben diretto e soprattutto cerca di presentare la questione “scuola” senza voler demonizzare o esaltare in modo retorico insegnanti o alunni; l’introspezione dei personaggi e i loro risvolti interiori prevalgono su una trama narrativa non particolarmente intricata o ricca di svolte e colpi di scena e questo permette al film, soprattutto nel finale, di eludere saggiamente il pericolo di prevedibilità.

Un plauso particolare ai giovani ragazzi che ben si comportano al cospetto dei tre attori professionisti con cui si confrontano in un’alternanza di complicità, distacco e affetto. Il rosso e il blu è un film sulla scuola e su coloro che la popolano ogni giorno; un mondo chiuso all’esterno e che l’esterno osserva con diffidenza e quasi fastidio, sicuramente scetticismo. Ed invece sia Lodoli che Piccioni vogliono dirci quanto la classe, l’istituto ed i suoi professori siano solo una componente nella crescita dei ragazzi; le famiglie, spesso assenti o distratte, devono fare la loro parte, devono collaborare e unirsi in quella ardua quanto nobile crociata per far si che i propri figli diventino un giorno…brave persone.

Uscite al cinema del 21 settembre 2012

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Da venerdì 21 – Magic Mike: Mike è un imprenditore. Uomo dai molti talenti e dal grande fascino, trascorre le sue giornate inseguendo il Sogno Americano in tutti i modi possibili: riparando i tetti delle case, lavando auto o disegnando mobili nel suo appartamento sulla spiaggia di Tampa. Ma di notte… Mike diventa semplicemente magico. Focosa star di uno spettacolo tutto al maschile, Magic Mike, grazie al suo stile originale e al suo eccezionale modo di ballare, è da anni l’attrazione principale del Club Xquisite.

Sennen No Yuraku (The Millennium Rapture): recensione

Sennen No Yuraku (The Millennium Rapture): recensione

In Sennen No Yuraku (The Millennium Rapture) la casta dei Nakamoto è segnata da una maledizione, i discendenti maschi sono uomini di una rara bellezza che si insinuano facilmente nel cuore delle donne e che muoiono tutti precocemente. Questi proprio per il loro stile di vita, sono costretti a vivere in strada spinti da tentazioni e pulsioni, che li porterà ad essere in bilico tra la vita e la morte. L’intera storia ci viene raccontata dal punto di vista di Oryu, l’allevatrice che è testimone di questa condanna che si svolge su un isola di nome Okushiri, chiamata da tutti “il Vicolo”.

La storia è tratta dal romanzo Mille anni di piacere di Nakagami Kenji e la trasposizione è firmata da Kohi Wakamatsu e presentata nella sezione Orizzonti della 69° Mostra del cinema di Venezia. La storia è scritta e montata su due livelli, quella contemporanea di Oryu (Shinobu Terajima)  anziana che in preda a delle allucinazioni per via della malattia, parla con la foto del marito scomparso; E quello del suo ricordo sulle vicende dei tre ragazzi Nakamoto. Il primo è Hanzo, un donnaiolo incallito incapace di avere una certa stabilità negli affetti cambiando più spesso compagnia dopo averle usate per il proprio denaro e per nulla interessato al lavoro onesto. Subito dopo c’è la storia di Miyoshi anche lui donnaiolo ma anche dipendente da droghe e dedito ai furti per provare sempre nuove emozioni, ed infine c’è Tatsuo, cugino di Miyoshi, che se da un primo momento sembra distante dai modi di vivere degli altri due, Oryu ci metterà del suo portarlo sulla cattiva strada.

Mentre si percorre questo intreccio di storie e di vite interrotte, il regista rimane fermo, riproponendo al montaggio anche le stesse inquadrature suggestive di montagne all’alba o di nebbie sulle stradine delle città che oltre a richiamare uno stile di vita a cavallo tra l’ottocento e il novecento, vengono riproposte allo spettatore alla fine di ogni “storia” volendo sottolineare un tempo fermo e poco suscettibile al cambiamento.

La storia per quanto possa essere intrigante da sceneggiatura non suscita il coinvolgimento emotivo nonostante i temi così terreni di questi protagonisti; si guarda il tutto con una distanza che neanche Oryu ,caratterizzata con un atteggiamento e uno sguardo sempre in bilico tra l’istinto materno e il desiderio di essere un’amante, riesce a inquadrare del tutto. Di fatti, lo spettatore è cosciente e capisce che nonostante variano i vizi e gli eccessi, la fine è sempre la stessa non portando alcun insegnamento né riflessione su questa “generazione” di giovani, se non la testimonianza che i “vecchi” danno di loro, dagli ultimi pettegolezzi amorosi oppure della loro non curanza riguardo le usanze di Buddha o della poca voglia di lavorare.

Per quanto Kohi Wakamatsu si sia ritagliato un angolo tutto suo nel genere erotico-pulp, filma con coscienza e con poco trasporto l’impulso, portando lo spettatore in un atmosfera più morbosa che sensuale, restituendo solo in parte le tante tematiche che ha il libro, dai temi ancestrali che si riallacciano al buddismo o la memoria storica della sottocasta dei non-uomini burakumin, tuttora discriminata e a cui lo stesso autore apparteneva. Una piccola nota, molto belle e immersive le musiche interpretate da Hashiken e Mizuki Nakamura che funzionano anche come tema di raccordo per il montaggio.

L’intervallo: recensione del film di Leonardo di Costanzo

L’intervallo: recensione del film di Leonardo di Costanzo

L’intervallo è scritto e diretto da Leonardo di Costanzo con Mariangela Barbanente e Maurizio Bracucci (autore dei film Gomorra e Reality di Matteo Garrone) viene raccontata la vicenda di questi due giovani che esplorano l’edificio si conoscono e si confrontano nella realtà di una Napoli (nascosta e mai vista nel film) con cui devono fare i conti quotidianamente.

Ne L’intervallo Salvatore e Veronica vengono rinchiusi in un enorme edificio abbandonato di un quartiere popolare. Lui carceriere, lei prigioniera. Lui è costretto in quel ruolo poiché vittima di un ricatto e lei deve scontare la punizione dei camorristi.

L’intervallo, il film

All’inizio i due ragazzi sono ostili, passano il tempo a studiarsi con sguardi rubati e frasi provocatorie, incolpandosi apertamente di quella loro strana situazione. Veronica, interpretata dall’esordiente Francesca Riso, è una ragazzina fin troppo matura che si oppone non solo al suo ruolo di “prigioniera” ma anche ai scagnozzi che di tanto in tanto vengono a controllare la situazione. Spavalda e aggressiva ha l’atteggiamento di chi conosce bene il giro in cui è immischiata e a cui vorrebbe sfuggire. Tutto all’opposto è Salvatore, interpretato da Alessio Gallo, un ragazzone goffo e accomodante, che ha paura del ruolo e delle responsabilità che il clan di Bernardino (Carmine Paternoster) gli ha dato. Dopo i primi momenti a evitarsi, sopraggiunge la paura di girare per questo edificio abbandonato e instabile nelle ore che li separano dall’incontro con il boss si fa sempre più stretto.

Molto bello è il parallelismo che si viene a creare tra questo edificio e la situazione che vivono i protagonisti, che grazie alla bella fotografia di Luca Bigazzi, rende la scenografia un elemento importante di sceneggiatura. Con il passare delle ore diventano intimi e si raccontano le loro aspirazioni personali, come il desiderio di Salvatore di diventare cuoco o la fantasia di Veronica di essere una concorrente dell’Isola dei Famosi, il tutto recitato con quel saper fare partenopeo che fa sorridere e ridere in sala. Di fatti, la recitazione è improntata in dialetto napoletano e il film è stato proiettato nella sezione Orizzonti di Venezia con i sottotitoli in Italiano. In quei brevi momenti ritorna l’adolescenza messa da parte e la saggezza popolare che oltre a legarsi con la storia suscitano una sorta di legame con la breve infanzia.

Scende la sera e il momento in cui il Boss deve arrivare si avvicina, dopo un colpo di scena da parte di Veronica e il prevedibile ripensamento, i due si ritrovano faccia a faccia con la realtà. Di Costanzo riprende L’intervallo come se fosse un documentario ed è una bella idea, poiché gli da un risvolto realistico e lo spettatore è più cosciente e meno incantato. Questo stratagemma ci fa percepire come è la situazione di essere adolescenti nei quartieri camorristi, inoltre mette in rilievo come avvengono i primi contatti con quel mondo però le scelte di regia si tengono lontane da quel genere cinematografico. Quindi la mafia diventa importante ma non fondamentale, poiché il regista è più interessato ad analizzare l’emozione umana, a questo intervallo dalle loro vite quotidiane, una pausa per pensare a cosa si sta diventando ma senza prendersi troppo sul serio. L’unico neo è un finale che sarebbe stato gradito se un po’ più lungo, ma ciò non toglie la bellezza grezza che il film contiene in sé.

I vincitori del Toronto Film Festival 2012!

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I vincitori del Toronto Film Festival 2012!

Il Toronto International Film Festival 2012 volge al termine e proclama i suoi vincitori. Fra i titoli più premiati da critica e pubblico son stati  L’orlo argenteo delle nuvole di David O. Russell e Seven Psychopaths di Martin McDonagh.

Il Primo Trailer di Non aprite quella porta 3D

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Il Primo Trailer di Non aprite quella porta 3D

Arriva un nuovo film ispirato al Non aprite quella porta di Tobe Hooper, questa volta però la pellicola sarà in 3D. Molti fi voi ricorderanno già un primo tentativo di remake del film di Hopper con Jessica Biel fra i protagonisti.

Questa volta invece il tentativo è di John Luessenhop che dirige questo Non aprite quella porta 3D con un cast di giovani attori come Alexandra Daddario e veterani come  Bill Moseley e Gunnar Hansen. La pellica non ha ancora una data d’uscita mentre negli USA uscirà a Gennaio.

 

La Theme Song del prossimo Bond sarà firmata Adele!

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Sarà ufficialmente Adele a cantare la theme song del prossimo Bond, 007 Skyfall, interpretato ancora una volta da Daniel Graig e diretto da Sam Mendes. La pellicola è attesa in Italia per il 31 Ottobre

Blood’s A Rover di James Ellroy approda al cinema

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Blood’s A Rover di James Ellroy approda al cinema

Adattare per il cinema un romanzo di James Ellroy può essere impresa tanto affascinante quanto improba: un’arma a

Freddie Highmore sarà il giovane Norman Bates

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Freddie Highmore sarà il giovane Norman Bates

Freddie Highmore si è finora fatto conoscere sul grande schermo per ruoli ‘da buono’, come quello di Peter Llewellyn Davies in Finding Neverland o quello di Charlie Bucket in La fabrrica di cioccolato, o ancora per aver dato la voce ad Astroboy e ad Arthur nella serie dedicata all’omonimo personaggio della saga firmata da Luc Besson. Superato da poco il traguardo dei vent’anni, l’attore lascia questi climi distesi per addentrarsi in territori molto più oscuri: sarà infatti un giovane Norman Bates in Bates Motel, serie che narrerà gli avvenimenti precedenti a quanto raccontato da Alfred Hitchcock in Psycho.

La serie verrà curata dal network americano A&E, che ha dato il via alla produzione dei primi dieci episodi. La scelta di Highmore è per certi versi simile a quelle di Perkins: anche per interpretare il protagonista del film fu infatti scelto un attore fino a quel momento noto per i suoi ruoli tutto sommato rassicuranti. Pur augurando il successo ad Highmore, c’è da sperare che non segua le orme del suo predecessore, rimanendo confinato a vita nel ruolo dello psicopatico.

Fonte: Empire

Adam Wingard dirigerà Dead Spy Running

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La versione per il grande schermo di Dead Spy Running, romanzo firmato da John Stock, sembra aver finalmente trovato regista e scneneggiatore: la Warner ha infatti incaricato di seguire il progetto la ‘premiata ditta’ Adam Wingard e Simon Barrett. I due, che sono conosciuti soprattutto per i propri lavori horror, come A horrible way to die e You’re next, con Dead Spy Running cambierebbero dunque completamente genere.

Il romanzo, opzionato dalla Warner fin dal 2008, vede protagonista Danny Merchant, DJ trasformatosi in agente segreto, che prima salva l’Ambasciatore americano a Londra da un attentato in occasione della Maratona che si svolge ogni anno nella città  per poi essere accusato di tradimento, dandosi alla fuga.

Fonte: Empire

Anchor Bay acquista i diritti per Lords of Salem di Rob Zombie

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Anchor Bay acquista i diritti per Lords of Salem di Rob Zombie

Novità dal Toronto Film Festival per il nuovo film di Rob Zombie: a dsitribuirlo negli U.S.A. sarà Anchor Bay Films. Scritto e