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Perfect Sense: un nuovo trailer

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Perfect Sense: un nuovo trailer

Ecco un nuovo trailer del thriller drammatico Perfect Sense che vede prtagonisti Ewan McGregor e Eva Green.

La storia racconta di uno chef e una scienziata

Indiana Jones 5: Lucas e Spielberg vogliono farlo con il giusto MacGuffin

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Di recente Steven Spielberg ha rivelato che lui e George Lucas stanno lavorando su un Indiana Jones numero 5 e che finalmente è arrivata un’idea vincente per un possibile quinto capitolo. Il NY Mag ha ora precisato che Lucas e Spielberg hanno si avuto un’idea per la storia, ma che manca loro ancora un MacGuffin, ovvero un pretesto per portare avanti lo sviluppo del racconto. E vogliamo sperare che finchè George non trova quel MacGuffin, il quinti Indy nn vedrà lo schermo.

Fonte: worstpreviews

GI Joe 2: Retaliation – il trailer

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GI Joe 2: Retaliation – il trailer

Ecco il primo trailer di GI Joe 2: Retaliation, diffuso oggi dalla Paramount Pictures.

Nel film troviamo i protagonisti del primo film, insieme a diverse nw entry: Channing Tatum, Ray Park

Fortapàsc: recensione del film di Marco Risi

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Fortapàsc: recensione del film di Marco Risi

Fortapàsc è il film del 2009 diretto da Marco Risi e con protagonisti Libero De Rienzo, Ennio Fantastichini, Massimiliano e Gianfranco Gallo, Ernesto Mahieu, Renato Carpentieri, Michele Riondino.

Fortapàsc, la trama

Storia di Giancarlo Siani, giornalista de Il Mattino ucciso solo perché faceva il suo lavoro con devozione e professionalità, raccontando le malefatte della camorra in quel di Torre Annunziata, lavorando per la sede distaccata del giornale a Castellammare di Stabia (lui era del Vomero).

Dovendosi occupare dei fatti di cronaca nera, non si limitò infatti a riportare il nome di chi veniva ucciso, ma anche tutti i vari movimenti interni ai clan, i loro intrecci (tra i Nuvoletta, all’epoca altra grande famiglia di Marano, i Gionta e i Bardellino), i tantissimi omicidi e i loro perché, le relazioni tra Camorra e istituzioni, in particolare con il consiglio comunale di Torre Annunziata. La sua devozione e scrupolosità gli costarono però troppi nemici.

Fortapàsc, il film

Fortapàsc

Fortapàsc del 2009 è diretto da Marco Risi, figlio del celebre Dino, un regista che ha spesso affrontato tematiche scomode, non disdegnando però brillanti virate nella commedia. Fortàpasc racconta la breve esistenza e la tragica fine del giornalista Giancarlo Siani, interpretato da Libero De Rienzo, giovane attore napoletano che ha diviso la propria carriera tra cinema e Tv.

Fortapàsc è tratto da “Mehari” (nome che trae spunto dal modello dell’auto di Siani), un cortometraggio realizzato nel 1999 da Gianfranco De Rosa, che in questo film riveste il ruolo di produttore esecutivo. Il titolo è invece ispirato al modo ironicamente drammatico con cui Siani definiva Torre Annunziata, proprio per la guerra in atto tra clan che funestava il territorio, come all’epoca un po’ tutto il napoletano.

Anche se le tematiche trattate sono impegnative e delicate, questa pellicola scorre con facilità di fruizione, trasmettendo al contempo anche tanta amarezza, e solleticando nello spettatore sete di giustizia e voglia di riscatto civico. Siani, ben interpretato (anche esteticamente) dal succitato De Rienzo, appare come un isolato Don Chisciotte, che a differenza del personaggio di Cervantes non ha neppure il conforto della compagnia del buffo Sancho Panza. Resta di fatti solo nella sua battaglia contro quei feroci mulini a vento, rispetto a questi ultimi tanto più veri quanto atroci, abbandonato anche dalla fidanzata Daniela (Valentina Lodovini) e dal collega Rico (Michele Riondino) il quale sceglie, da involontario profeta, un altro mestiere. Alla fine Giancarlo resta solo con i suoi principi, solo fino alla terribile fine.

Tra gli altri interpreti di Fortapàsc si segnalano: Ennio Fantastichini (nelle vesti del Sindaco di Torre Annunziata), Ernesto Mahieux (nei panni del pittoresco direttore del giornale locale di Torre), i fratelli Massimiliano e Gianfranco Gallo (nei panni dei fratelli Gionta), Renato Carpentieri (Amato Lamberti, direttore de L’Osservatorio sulla camorra) e Gianfelice Imparato (pretore Rosone).

Veniamo ad alcune curiosità, che in realtà sono autentiche gaffe “storiche”. Alcune delle automobili non corrispondono all’epoca dei fatti, ad esempio si nota più di una volta un’Alfa Romeo 33 di seconda serie, prodotta a partire dal 1990, alla quale è stata apposta molto inverosimilmente la targa di colore nero con scritte arancio/bianche, in vigore fino al 1985 (anno dell’ambientazione di Fortapàsc).

Per ben due volte viene indirettamente inquadrata (con l’etichetta al lato opposto, ma nettamente distinguibile) la birra “Corona” come bevanda dell’attore principale, nella prima scena addirittura con uno spicchio di limone, moda molto in voga oggi, ma non nel 1985, infatti in Italia la Corona arriva nel 1989.

Nella scena in cui viene inquadrata la bambina vittima dell’agguato, stesa per terra di fronte al portone della Chiesa, si possono distinguere chiaramente delle monete in Euro. Nella partita di pallavolo della squadra allenata da Siani si vede un pallone tricolore, di quelli usati solo dalla fine degli anni Novanta.

Nella sala del consiglio comunale c’è la foto del presidente Francesco Cossiga, che sarebbe diventato Presidente della Repubblica solo qualche mese dopo, e lo stendardo del comune di Castellammare di Stabia invece di quello di Torre Annunziata. Il fotografo Rico nella realtà non è mai esistito.

La redazione di Torre Annunziata de Il Mattino non esiste. Nella realtà esisteva quella di Castellammare di Stabia, ma gli sceneggiatori l’hanno creata per razionalità narrativa e per essere liberi nella creazione di personaggi di fantasia. Il capo della redazione di Torre Annunziata non esiste nella realtà, ma all’epoca esisteva una tipologia di giornalisti-impiegati.

Anche se esistono i verbali delle testimonianze di Amato Lamberti ex presidente della Provincia di Napoli e all’epoca direttore de L’Osservatorio sulla camorra, con il quale collaborava gratuitamente Siani, non è stato mai provato – perché ritenuto ininfluente dal magistrato inquirente – che Giancarlo Siani gli avesse effettivamente telefonato quel giorno. Le stesse testimonianze di Lamberti sono in contrasto tra loro e hanno confuso non poco le acque nelle fasi iniziali dell’inchiesta.

Degne di nota sono anche due aneddoti: a pochi giorni dal primo ciak, morì il grande regista Dino Risi, padre di Marco, così ci fu uno stop di tre giorni per i funerali. Al termine delle riprese la produzione ha voluto far dedicare la pellicola da Marco Risi alla memoria del padre.

Infine, l’auto Méhari usata per le riprese era la vera auto di Giancarlo Siani nella quale venne ucciso la sera di lunedì 23 settembre 1985, che è stata acquistata da un suo caro amico che non è apparso nel film per sua espressa volontà. Un particolare questo che impreziosisce un film che è riuscito nell’intento di raccontare la vita di un giovane giornalista sacrificatosi per amore della verità.

Guy Ritchie, da “marito di” ad apprezzatissimo regista

Guy Ritchie, da “marito di” ad apprezzatissimo regista

Guy Ritchie – Per diversi anni molta parte della sua notorietà è stata legata al suo matrimonio con la pop star più famosa del pianeta, ma sempre più questo regista, sceneggiatore e produttore inglese si è fatto apprezzare per i suoi film avvincenti, pieni d’azione e ironia, che non lasciano spazio alla noia, mostrando un’evidente predilezione  per storie di crimini e malviventi, nonché grande cura nel rendere le atmosfere di questa faccia oscura dell’umanità.

È in questi giorni in giro per l’Europa, ieri a Roma, a promuovere la sua ultima fatica, Sherlock Holmes: Gioco di ombre, sequel del fortunatissimo Sherlock Holmes. Accanto a lui nel progetto anche stavolta Robert Downey Jr., nei panni del celebre investigatore uscito dalla penna di Conan Doyle – ma anche ispirato al fumetto creato da Lionel Wigram, produttore della pellicola assieme a Joel Silver – Jude Law, che interpreta ancora una volta Mr. Watson, e il nuovo acquisto del cast, Noomi Rapace, nel ruolo dell’indovina Sim.  Gli auspici sono più che buoni e questa è senz’altro una delle uscite natalizie più promettenti, se consideriamo  che il primo Sherlock Holmes incassò 524 milioni di dollari. Dunque, mentre aspettiamo di essere sommersi dalle 600 copie di questa pellicola, in uscita nelle nostre sale il 16 dicembre, approfittiamo per conoscere un po’ meglio il suo regista.

Guy Ritchie, biografia

Guy Stuart Ritchie nasce il 10 settembre del 1968 a Hatfield, nell’Hertfordshire, contea inglese che lo stesso anno vede nascere anche una delle più grandi rock band della storia: i Deep Purple. Si potrebbe dire un destino, visto che la vita del regista inglese si intreccerà più volte con la musica.

Nasce da John Vivian Ritchie e Amber Parkinson; ha una sorella maggiore, Tabitha, e un fratellastro, Kevin Bayton, che sarà suo socio in affari: con lui fonderà la Ska Films, casa di produzione cinematografica. Il matrimonio dei suoi genitori finisce quando Guy è ancora molto piccolo. Il suo rapporto con la scuola è travagliato e la lascia a sedici anni. È invece determinato a diventare regista e sceneggiatore.

Guy Ritchie, film e filmografia

Il debutto dietro la macchina da presa data 1995: si tratta del cortometraggio The Hard Case, ma il primo film con cui si fa notare è quello che segna anche l’esordio alla produzione, con la succitata Ska Films: Lock & Stock – Pazzi scatenati (1998). Ambientato tra underground inglese e malavita, vede fronteggiarsi in rocambolesche vicende dei piccoli delinquenti e un pericoloso gangster. Dunque fin da subito, Ritchie mostra di saper interpretare in maniera interessante il collaudato binomio azione-crimine, coniugandolo con le atmosfere inglesi che ben conosce. Il film ottiene un buon risultato e fa emergere il nome di Ritchie.

Due anni dopo, il regista fa un altro centro, fondendo ancora crimine e commedia in Snatch – Lo strappo, in cui può avvalersi di Benicio del Toro e Brad Pitt. Azione, ritmi serrati, caustica ironia sono i punti di forza di questa pellicola, che conferma il talento di Guy Ritchie. La presenza dei due volti noti, poi, la aiuta a conquistare pubblico e critica e frutta a Guy Ritchie una nomination ai BAFTA. Ma questo per lui non è l’unico obiettivo importante centrato nel 2000. L’altro, infatti, riguarda la sua vita privata e consiste nell’aver convolato a nozze niente popò di meno che con Madonna.

Da questo momento per diversi anni, l’attenzione su di lui da parte dei media sarà più in qualità di “marito di”, che non per il suo lavoro di regista, sceneggiatore e produttore, complice anche il fatto che molti suoi progetti ruoteranno in qualche modo attorno alla sua notissima consorte. A partire dallo spot della BMW, che vede Mrs Ciccone e Clive Owen protagonisti – il nostro infatti non disdegna incursioni nel mondo della pubblicità, che riscuotono sempre un buon successo e fanno parlare di sé – fino al video del singolo What it feels like for a girl, dall’album di Madonna, Music (2001).

Per passare poi a qualche passo falso nella carriera di Ritchie: Travolti dal destino (2002), remake del celebre Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, di Lina Wertmüller (1974), che vede Adriano Giannini e Madonna vestire i panni che furono di Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. L’operazione è ardua e la riscrittura in versione patinata non convince. Al botteghino si rivela un flop, la critica punta il dito contro la regia e la recitazione della pop star, che dopo di allora sceglierà di non cimentarsi più col cinema. Il film rimedia anche diversi Razzie Awards: Peggior Regia, Peggior Film e Peggior Attrice, tra gli altri. Ritchie, invece, difende a spada tratta il progetto.

Nel frattempo, il regista e sua moglie hanno avuto un bambino e ne hanno adottato un altro. Nel 2006 Guy Ritchie è nel documentario I’m going to tell you a secret, riguardante un concerto tenuto da Madonna nel 2004. Pare anche che Ritchie la voglia nel cast di Revolver (2005), ma poi l’ipotesi tramonta. Il film nasce dalla collaborazione con Luc Besson e segna un ritorno allo stile delle prime pellicole per il regista inglese: un film d’azione, ambientato tra i gangster, con echi tarantiniani. Protagonisti Jason Statham e Ray Liotta. Piace al pubblico, meno alla critica del Toronto Film Festival.

Guy Ritchie però è determinato e stacanovista e per rimettere in carreggiata la sua carriera è disposto a impegnarsi al massimo. Abbiamo anticipato come non disdegni la tv, e ad essa si dedica tra 2007 e 2008: dirige una puntata della serie Suspect e torna agli spot pubblicitari per Nike e Nespresso. La sua macchina da presa sarà ancora prestata alla pubblicità nel 2010, quando dirigerà Jude Law e Michaela Kocianova per lo spot di Dior Homme. Non contento, nel 2007 il regista inglese crea anche un fumetto, incentrato sul super-eroe Gamekeeper. Sul fronte cinematografico, a Revolver segue RocknRolla, altro film d’azione con Gerard Butler, Tom Wilkinson e Thandie Newton: l’ambientazione torna ad essere londinese e il nostro sembra in grande spolvero, riuscendo stavolta ottimamente a tenere le fila di un’intricata e appassionante storia di malaffare. Per quel che riguarda la vita privata, questo è l’anno del suo divorzio da Madonna.

Per nulla abbattuto, l’anno successivo Guy Ritchie fa indubbiamente centro con la sua rilettura cinematografica di Sherlock Holmes. Mescola il personaggio creato da Conan Doyle e il fumetto di Lionel Wigram, per restituirci uno Sherlock tutt’altro che compassato, anzi, amante dell’azione, un po’ scapestrato, ma che mette il suo fiuto investigativo e la sua intelligenza brillante al servizio della caccia ai criminali. Insomma, una chiave interpretativa assai lontana dal posato detective che spesso abbiamo visto sullo schermo, ma che ben si adatta allo spirito di Ritchie, al suo amore per l’azione e per i personaggi non convenzionali. Al servizio dell’interpretazione Robert Downey Jr, che sembra perfettamente a suo agio nei panni di questo Holmes e ottiene anche il Golden Globe come Miglior Attore in un film brillante. Accanto a lui, un altrettanto bravo Jude Law, che veste i panni della famosa spalla Mr. Watson. Protagonista femminile Rachel Mc Adams. Il terzetto funziona, la direzione di Ritchie anche, le atmosfere della Londra dei bassifondi fanno altrettanto, e il successo ora non può proprio sfuggire di mano al regista, che riscuote il favore di pubblico e critica. A tal punto che non si può non bissare quest’anno, sempre in dicembre, come fu per la prima uscita, con Sherlock Holmes – Gioco di ombre. Squadra che vince non si cambia, e accanto ai protagonisti del precedente film troviamo anche la new entry Noomi Rapace/Sim. Vedremo come sarà accolto qui in Italia questo sequel, ma visti gli incassi ottenuti dal precedente, c’è da scommettere che in molti accorreranno in sala per verificare se la squadra ha colpito di nuovo nel segno.

La chiave di Sara – Trailer italiano

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La chiave di Sara – Trailer italiano

Parigi, ai giorni nostri. Julia Jarmond, giornalista americana che vive in Francia da 20 anni, sta facendo un’inchiesta sui dolorosi fatti del Velodromo D’inverno, il luogo in cui vennero concentrati migliaia di ebrei parigini prima di essere deportati nei campi di concentramento. Lavorando alla ricostruzione degli avvenimenti si imbatte in Sara, una donna che aveva 10 anni nel luglio del 1942, e ciò che per Julia era solo materiale per un articolo, diventa una questione personale, qualcosa che potrebbe essere legato ad un mistero della sua famiglia. A 60 anni di distanza è possibile che due destini si incrocino portando alla luce un segreto che sconvolgerà per sempre la vita di Julia e dei suoi cari?
A volte una verità che appartiene al passato comporta un prezzo da pagare nel presente…

Men In Black 3 – Trailer Italiano

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Da maggio 2012 al cinema. Il terzo capitolo segna il ritorno di Barry Sonnenfeld alla regia e di Steven Spielberg come produttore esecutivo. In Men in Black 3, gli agenti J (Will Smith) e K (Tommy Lee Jones) sono tornati indietro nel tempo. Nel corso dei suoi 15 anni fra i Men in Black, J ha visto delle cose inimmaginabili, ma nulla, nemmeno gli alieni, è riuscito a sorprenderlo tanto quanto il suo enigmatico e reticente partner. Ma quando la vita di K e il destino del pianeta sono messi a rischio, l’agente J dovrà tornare indietro nel tempo per sistemare le cose. J scoprirà che ci sono segreti nell’universo che K non gli ha mai rivelato – segreti che verranno alla luce nel momento in cui si unirà in squadra con un giovane agente K (Josh Brolin) per salvare il suo partner, l’agenzia e il futuro dell’umanità.

Box Office USA del 12 Dicembre

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Da questa settimana entriamo di fatto in pieno clima prenatalizio, e anche il Box Office dei film più visti in settimana negli Stati Uniti si adatta alla tendenza, ed infatti il film più visto è New Year’s Eve, nuovo film del regista Garry Marshall, una sicurezza quando si vuole realizzare una commedia che abbia un buon impatto sul pubblico e che faccia cassa, il film infatti è in prima posizione con un incasso di 13 milioni di dollari. Nel film, a episodi, si intrecciano le vite di un cast invidiabile: da Michelle Pfeiffer a Zac Efron.

Box Office ITA del 12 dicembre 2011

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Terzetto invariato al box office italiano, con Midnight in Paris che conferma il successo di pubblico, seguito da Il giorno in più e Anche se è amore non si vede. Quarta posizione per Ligabue…

Men in Black 3: il primo teaser ufficiale

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Men in Black 3: il primo teaser ufficiale

La Sony Pictures ha diffuso il primo teaser trailer ufficiale di Men in Black 3, capitolo che va a completare la trilogia di film che hanno visto incontrarsi sullo schermo i famosissimo agenti J e K, ovvero Will Smith e Tommy Lee Jones.

Los Angeles Film Critics Association, ecco i premiati

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Los Angeles Film Critics Association, ecco i premiati

Ecco anche i premiati della Los Angeles Film Critics Association.

Hanno vinto The Descendants, Tree of Life con Malick e la Chastain, Michael Fassbender, questi ultimi per tutti i film che li hanno

The Artist spopola ai premi della critica newyorkese on-line

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The Artist spopola ai premi della critica newyorkese on-line

I New York Film Critics Online hanno annunciato la loro lista dei vincitori di quest’anno e a farla da padrone è stato The Artist, già acclamato dalla stampa mondiale in maniera unanime.

Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno: ecco un inquietante poster

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La Warner Bros ha svelato un nuovo inquietante poster per Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno, che lascia intuire la possibilità che Bane possa porre fine al mito di Batman…

A breve avremo la possibilità di vedere nuove foto e i primi minuti di film durante la proiezione in IMAX di Mission Impossible: protocollo fantasma il 21 dicembre. Inoltre accoppiato alle proiezioni di Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, la Warner pare voglia rilasciare il trailer ufficiale del film.

Christopher Nolan è ritornato a dirigere per la terza ed ultima volta un film incentrato sull’amatissim Uomo Pipistrello che uscirà al cinema il prossimo luglio, mentre in Italia a fine agosto. Nel cast Anne HathawayChristian Bale, Gary Oldman, Joseph Gordon-Levitt, Juno Temple, Marion Cotillard, Matthew Modine, Michael Caine, Morgan Freeman, Tom Conti, Tom Hardy.

Intanto ecco il poster:

Fonte: Worstpreview

Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, Robert Downey Jr. e Guy Ritchie a Roma

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Si è tenuta stasera la premiere romana di Sherlock Holmes: Gioco di Ombre alla presenza del protagonista Robert Downey Jr., del regista Guy Ritchie e dei produttori Joel Silver e Lionel Wigram. Questa mattina però i quattro si sono generosamente offerti alla stampa e agli obbiettivi dei fotografi durante una conferenza stampa forse un po’ più sonnolenta di quanto non ci si aspettasse.

La prima cosa che balza all’occhio, in una generazione di appassionati di fumetti, è che questo investigatore privato è molto più simile ad un Batman che ad un gentiluomo dell’Inghilterra vittoriana. È Guy Ritchie a venirci in soccorso sottolineando che le storie di Conan Doyle sono piene di azione, come se fosse un James Bond dell’epoca ma in un contesto molto sofisticato e con intrecci intellettuali oltre che d’azione. “Poi io e Guy (Ritchie) – continua Robert Downey Jr. – abbiamo offerto un’ottica diversa sul personaggio. Infondo però Moriarty è venuto prima del Dottor No”.

Presente alla conferenza, come accennato, c’era anche Joel Silver, produttore quasi leggendario della serie di Arma Letale e delle trilogia di Matrix. “E’ stato Lionel (Wigram) a parlare per primo di una versione di Guy di Sherlock – ha detto Silver – Volevamo raccontare una storia vittoriana in modo fresco e contemporaneo. Le storie di Sherlock, poi, sono sempre state seriali, a partire dai romanzi originali: fra qualche anno, mi piacerebbe star qui a parlare di Sherlock 23, come adesso si parla di Bond 23!

E’ possibile che una delle forze del primo film, e di questo secondo capitolo, sia il fatto che al timone è stato messo un regista come Ritchie, proveniente dal cinema indipendente e quindi con una forte personalità?

Silver: “Io credo che molti di questi registi siano venuti da fuori del sistema, da produzioni indipendenti, per poi essere adottati dagli Studios e affrontare storie da blockbuster, ma sempre con uno stile originale. Mi piacerebbe produrre altre pellicole del genere, che vengono da registi indipendenti prestati alle grandi produzioni”.

Ritchie: “Ultimamente i film indipendenti si stanno “appassendo”, mentre la qualità dei film prodotti dagli Studios sta aumentando. Ritengo che questo matrimonio tra cinema indipendente e grande produzione sia un momento unico nella storia del cinema, e mi fa piacere farne parte.”

In Sherlock Holmes: Gioco di Ombre sembrano esserci molti riferimenti alla graphic novel The League of Extraordinary Gentlmen di Alan Moore. E’ un caso?

Robert Downey jr e Guy RitchieWigram: “Io sono un grande fan di quella graphic novel, e sono cresciuto con i film di James Bond, ma l’influenza, se c’è, è solo casuale. La graphic novel da me scritta, che ha dato origine al primo film, trae le sue immagini direttamente dalle storie di Doyle, e credo che tutti, sul set, abbiano condiviso quella visione.”

Ma Sherlock Holmes: Gioco di Ombre fa trasparire la grande verve comica di Robert Downey Jr., che confessa riguardo al personaggio: “Sul set, io, Guy e il resto della troupe discutevamo spesso, ma alla fine siamo riusciti a ottenere una sintesi: quello che il pubblico ha visto, è il risultato di un lavoro che ho fatto io, ma peril quale sono stato molto aiutato dal confronto continuo”.

Silver: “Anche la moglie di Robert, Susan Downey è stata fondamentale nel processo creativo. Tutti noi abbiamo cercato di rendere questo film speciale, e credo che abbiamo trovato la strada per farlo: trovo che sia il miglior sequel da noi realizzato, divertente, fresco, un grande film per le famiglie e per le feste natalizie”.

Lo Sherlock di Gioco di Ombre è molto più selvaggio rispetto a quello del primo capitolo, anche riguardo ai travestimenti…

Downey Jr.: “Si, questa volta i travestimenti sono molti di più e non è stato sempre divertente… soprattutto riguardo a quello disgustoso nella scena del treno…

Come mai per interpretare Mycroft, fratello di Sherlock, è stato scelto un attore come Stephen Fry? In Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, tra l’altro, c’è una divertente scena in cui il personaggio si spoglia…

Ritchie: “L’idea è stata di Chris Martin (cantante dei Coldplay, ndr), nostro amico comune e anche lui fan di Holmes. Noi abbiamo subito provato a immaginarlo nel ruolo, e una volta visto Robert e io abbiamo pensato fosse fantastico. E’ una persona intellettualmente notevole… almeno finché non si spoglia!

Uno dei punti di maggior forza del primo film, che si conferma e si amplifica in questo secondo capitolo, è la grande e bellissima alchimia che c’è trai due personaggi principali. Come siete riusciti a crearla, e cosa c’è del regista in questo?

Ritchie: “Un regista una volta disse che il 90% della regia è costituito dal casting: in questo caso, ci è voluto un po’ per scegliere il partner del protagonista, ma fin dall’inizio eravamo sicuri di Robert, e quando abbiamo visto Jude dopo 30 secondi abbiamo pensato che fosse perfetto. Questa alchimia tra i due ci piace molto perché è l’essenza del film: è come se tu, regista, guidassi la carica e loro andassero da soli all’attacco.”

Downey Jr.: “Se il pubblico non avesse reagito positivamente al casting del primo film, non saremmo stati qui nel sequel; quando si torna ad un personaggio, alcune cose possono perdersi, quindi bisogna ampliare alcuni aspetti e approfondirli. Nel nostro caso, volevamo che il personaggio di Watson raccontasse una storia dolorosa, interessante e misteriosa del suo rapporto con Sherlock.”

Harrison Ford e Chadwick Boseman in 42

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Harrison Ford e Chadwick Boseman sono ufficialmente entrati a far parte del cast di 42, biopic sul leggendario giocatore

Clooney produrrà un film su The Smothers Brothers Comedy Hour

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George Clooney e il suo socio alla Smokehouse Pictures, Grant Heslov, hanno opzionato Dangerously Funny: The

Ben Kingsley entra nel cast di Ender’s Game

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Si va completando il cast di Ender’s Game, adattamento del primo romanzo del ‘Ciclo di Ender’, che a metà anni ’80 ha lanciat nell’Olimpo della fantascienza lo scrittore Orson Scott Card. Uscito in Italia col titolo de Il gioco di Ender, il primo volume della saga detiene il primato, ancora imbattuto, di aver vinto sia il Premio Hugo che il Nebula, due trai premi più prestigiosi della narrativa fantascientifica a livello mondiale. La saga è ambientata in un futuro apocalittico in cui la Terra è stata invasa a più riprese da una razza aliena, i Formics (Scorpioni); per fronteggiare la minaccia, si decide di portare i bambini più intelligenti e dotati del pianeta in una sorta di Accademia per prepararli a fronteggiare gli invasori; protagonista della saga è Ender Wiggin, un genio in erba che si rivelerà uno stratega imbattibile.

A vestire i panni di Ender nel film sarà Asa Butterfield (già visto ne Il bambino col pigiama a righe); del cast farà parte Hailee Steinfield (nota al grande pubblico per la sua intensissima interpretazione nel remake de Il Grinta), mentre la più recente acquisizione è quella di Ben Kingsley nel cruciale ruolo di Mazer Rakham; per quello Hyrum Graff, direttore della scuola, è ancora dato trai papabili Harrison Ford. L’inizio delle riprese è previsto per febbraio.

Fonte: Empire

Guy Ritchie dirigerà The Man From U.N.C.L.E.

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Guy Ritchie dirigerà The Man From U.N.C.L.E.

Dopo l’abbandono del progetto da parte di Steven Soderberg, la trasposizione cinematografica di The Man From U.N.C.L.E., la Warner sembra aver trovato il nuovo regista: la firma di Guy Ritchie sul contratto appare imminente. Ritchie ha infatti appena costituito una casa di produzione assieme a Lionel Wigram, produttore degli Scherlock Holmes diretti dallo stesso Ritchie, e proprio U.N.C.L.E. potrebbe essere la prima produzione della neonata compagnia.

Classica serie di azione e spionaggio risalente alla fine degli anni ’60, The Man From U.N.C.L.E (vista anche sugli schermi italiani, sebbene non con lo stesso successo avuto oltreoceano), raccontava le vicende dei due agenti segreti Napoleon Solo e Illya Kuryakin. Il ruolo di Solo era interpretato da Robert Vaughn, che con quella serie ha dato inizio a una carriera fatta di innumerevoli partecipazioni a film e serie televisive, sebbene senza aver mai realmente ‘sfondato’. Kuryakin era invece interpretato da David McCallum (che da qualche anno ha trovato una rinnovata notorietà col personaggio di Ducky Mallard, il medico legale di NCIS).

La sceneggiatura della trasposizione cinematografica della serie è stata affidata a Scott Z Burns (Contagion). Il progetto ha finora attraversato varie difficoltà: oltre l’abbandono di Soderberg, il problema principale è la scelta dei protagonisti. Il ruolo di Napoleon è stato offerto a George Clooney prima e Bradley Cooper poi, ma entrambi hanno declinato a causa di altri impegni; ultimamente è stato fatto il nome di Channing Tatum, ma non sono ancora giunte conferme in merito.

Fonte: Empire

Thor 2 ancora senza regista: la Marvel cerca in TV

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Da chi sarà diretto Thor 2? A meno di due anni dall’uscita in sala (prevista per il novembre 2013), quest’interrogativo continua

Gangster Squad: prima foto ufficiale!

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Gangster Squad: prima foto ufficiale!

Verso la fine del 2012 uscirà nelle sale Gangster Squad, terzo lungometraggio (segue Benvenuti a Zombieland 30 Minutes or Less) del giovane regista statunitense Ruben Fleischer.

Il film, un thriller-poliziesco dalle tinte noir, è basato su una serie di articoli di giornale che documentano i tentativi delle forze dell’ordine di arginare lo strapotere della criminalità organizzata nella Los Angeles del secondo dopoguerra. Il ricco cast comprende Sean Penn, Josh Brolin, Emma Stone, Ryan Gosling, Nick Nolte, Giovanni Ribisi.

Al termine dell’articolo, la prima foto ufficiale del film, che mostra, in atteggiamenti ben poco amichevoli, il gangster Mickey Cohen (Sean Penn) e l’integerrimo poliziotto John O’Mara (Josh Brolin).

Fonte: Entertainment Weekly

Finalmente la felicità – Trailer

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Finalmente la felicità – Trailer

Il film racconta la storia di un professore di musica di Lucca (Pieraccioni) che chiamato dalla trasmissione di Maria De Filippi “C’È POSTA PER TE”, scopre che sua mamma, scomparsa da poco, aveva adottato a distanza una bambina brasiliana. Sono passati tanti anni e quella bambina adesso è una bellissima modella. Ora che la ragazza è in Italia per lavoro, vuole incontrare il suo “fratello” italiano. I due danno così vita ad un incontro imprevisto che sarà pieno di colpi di scena e di situazioni esilaranti: per esempio il professore di musica sostiene che la madre sia stata uccisa da Barbara Bouchet..! Ma come può essere mai possibile una cosa del genere? Insomma, quello della brasiliana e del professore di musica saranno due mondi a confronto, due modi di vedere la vita, ma sicuramente, alla fine, un unico obiettivo: capire perchè il destino ha voluto che loro due s’incontrassero.

Battleship – Full Trailer Internazionale

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Battleship – Full Trailer Internazionale

Arriva il Full Trailer di Battleship, uno dei titoli più attesi del nuovo anno.La pellicola è l’adattamento cinematografico del famoso gioco Battaglia Navale diretto da . Nel cast 

Selena Gomez, da Walt Disney ad Harmony Korine

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Selena Gomez, da Walt Disney ad Harmony Korine

Selena Gomez, l’attrice – cantante giunta alla notorietà grazie alla sua partecipazione a varie serie Disney (I maghi di Waverly la più conosciuta) sembra aver deciso di dare una decisa svolta alla sua carriera, prendendo parte a Springbreakers, la nuova pellicola di Harmony Korine, regista di Gummo e Julien Donkey – Boy nonché sceneggiatore di Ken Park. Per la Gomez si tratta di una svolta a 180° gradi: dal più totale mainstream alla cinematografia indipendente. Un ‘cambio d’abiti’ che porterà l’idolo dei teen-ager a interpretare una liceale che assieme ad un gruppo di amiche porterà a compimento una rapina per potersi finanziare lo ‘Springbreak’, la classica vacanza primaverile dei college americani.

La situazione prenderà una brutta piega quando le quattro protagoniste verranno arrestate e in seguito liberate grazie all’intervento di un trafficante di droga che in cambio chiederà loro di eliminare un suo concorrente. Il cast vedrà la partecipazione di James Franco nel ruolo del trafficante, mentre nel gruppo delle protagoniste sono già entrate Emma Roberts (nipote di Julia) e Vanessa Hudgens, altro ex ‘idolo adolescenziale’ che dopo i ‘fasti’ di High School Musical ha tentato di avviare un percorso artistico di più lunga durata (vista recentemente nell’onirico Sucker Punch di Zack Snyder). L’inizio delle riprese di Springbreak – non poteva essere altrimenti… – sono previste per la prossima primavera.

Fonte: Empire

Christopher Nolan presenta il prologo de Il Cavaliere Oscuro il ritorno!

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Entertainment Weekly è riuscito ad intervistare Christopher Nolan, durante la presentazione alla stampa del prologo de Il Cavaliere oscuro il ritorno, in uscita in alcune sale selezionate IMAX americane, nel periodo natalizio accompagnato da un primo trailer del film.

Badtaste riporta l’intervista tradotta al regista:

Come molti altri film, questa sequenza d’apertura “inizia” letteralmente: siamo già nel film, è già tutto in modo. Come mai ti piace fare così?

Sapete, probabilmente non si tratta di un ragionamento intellettuale nel vero senso della parola. La mia sensazione, in particolare quando si tratta di un film d’azione, è che lo spettatore voglia essere gettato in una situazione che gli mozzi il fiato sin dall’inizio. Penso che a livello ritmico – sapete, concepisco questi film come dei brani musicali – se si inizia con un piccolo botto, si guadagna tempo poi per muoversi con calma nella storia e nei personaggi. Abbiamo molti personaggi in questo film, dobbiamo presentare molte persone, molti contatti da creare con il pubblico. Quindi penso che sia importante lanciare qualcosa di grosso sullo schermo e poi prendersi il proprio tempo.

Quante scene hai girato in IMAX?
Circa il doppio rispetto al Cavaliere Oscuro, almeno. L’ultima volta si trattava di circa 25 minuti. Ovviamente non avendo ancora montato il resto del film non so quale sarà la durata complessiva, ma penso che si aggiri intorno ai 40-50 minuti complessivi. In pratica tutte le scene d’azione, e alcune scene di ampio respiro che non sono necessariamente d’azione. Persino alcuni dialoghi e alcuni momenti intimi e drammatici, cosa che non avevamo mai fatto prima d’ora.

Hai mai pensato di girare un intero film in IMAX?
No, perché le cineprese IMAX fanno molto rumore e sono enormi, non sarebbe stato bello per gli attori lavorare con queste cineprese anche durante tutte le sequenze drammatiche. Tuttavia, devo dire che abbiamo girato alcune scene molto intense davanti a questa cinepresa enorme, che sembra quasi un generatore, e gli attori hanno comunque fatto un lavoro spettacolare.

E lo faresti? Gireresti mai un film in IMAX?
Oh, dipende dal film. Non amo doppiare, preferisco la presa diretta. Non mi piace registrare i dialoghi successivamente. E così, a meno che non creino una cinepresa IMAX che sia abbastanza silenziosa per farci registrare le scene di dialogo, penso che lavoreremo sempre con le 35mm o 65mm come per Inception.

Chi attendeva da tempo il film si metterà ad analizzare ogni dettaglio di questo prologo. La cosa ti entusiasma o ti innervosisce?
Mi entusiasma. Sono solo un po’ nervoso nel senso che, siccome il resto del film non è ancora pronto, ci troviamo ancora in un processo creativo in evoluzione. Spero che le reazioni non mi influenzino. Cercheremo di lavorare sotto vuoto, senza farci influenzare troppo.

Quanto del film emerge nella sala di montaggio? Oppure tutte le scene combaciano assieme nella tua mente?
In sala di montaggio è sempre diverso. Si scoprono tantissime cose, è un lungo processo di riscoperta.

Vi ricordiamo che l’uscita dell’attesissimo terzo ed ultimo capitolo del pipistrello targato Nolan è prevista per il 20 Luglio 2012. In Italia, invece l’attesa sarà ancor più lunga  29 Agosto 2012. Nel cast Anne HathawayChristian Bale, Gary Oldman, Joseph Gordon-Levitt, Juno Temple, Marion Cotillard, Matthew Modine, Michael Caine, Morgan Freeman, Tom Conti,Tom Hardy.

Fonte: EW via Badtaste

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