Fra i momenti più attesi alla
69esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia c’è senz’altro la
Cerimonia d’Apertura.
Venezia 2012: incontro con Cécile De France di Superstar
Lo Hobbit: ecco un primo sguardo a Re Thranduil
The Butler: una settimana di stop per la tempesta Isaac
Per timore della devastante tempesta tropicale Isaac sono state sospese per una settimana le riprese di The Butler, in corso a New Orleans da luglio. Non ci sono altri film in lavorazione nella principale città della Louisiana. Diretto da Lee Daniels, the Butler è un biopic dedicato al longevo maggiordomo afroamericano della Casa Bianca Eugene Allen, a servizio dai tempi di Eisenhower fino all’era Reagan. Nei panni del protagonista, il bravo Forest Whitaker. Nel cast anche Liam Neeson, Jane Fonda, Cuba Gooding Jr, Jhon Cusack e Oprah Winfrey. The Butler prende spunto da un articolo scritto da Wil Haygood nel 2008 sul Washington Post.
Fonte: NOLA
Intervista a Christopher Nolan per Il Cavaliere Oscuro il Ritorno
Ritorna per l’ultima
volta nella “sua” Gotham City, una città mai così reale quanto nel
Cavaliere Oscuro il Ritorno e lo fa con un grande, degno
finale. The Dark Knight Rises, forse non sarà il film di
cui la filmografia di Christopher Nolan ha bisogno, ma certamente è
l’epico finale che la sua trilogia merita, e così anche il suo
Batman, mai cosi umano come nell’epilogo. Attraverso le parole di
Christopher Nolan, ripercorriamo insieme una trilogia che ha
segnato indelebilmente il fumetto al cinema.
Reykjavik: Michael Douglas diventa Ronald Reagan?
Il produttore Avi Arad porta Metal Gear Solid sul grande schermo
Michael Keaton nel remake di RoboCop!
Leonardo Di Caprio senza veli in The Wolf of Wall Street
Leonardo Di Caprio come non l’avete mai visto. Nel nuovo film di Martin Scorsese, The Wolf of Wall Street, l’attore apparirà totalmente nudo nel bel mezzo di un’orgia con quattro ragazzi, due ragazze e un discreto quantitativo di cocaina.
I panni che Di Caprio vestirà – e toglierà – saranno quelli di Jordan Belfort, autore della biografia da cui il film è tratto. Ex broker ambizioso, Belfort fu poi condannato a 20 mesi di carcere per non aver collaborato alle indagini su un caso di frode.
Le riprese del film sono iniziate in questi giorni a New York e l’uscita è prevista per il 2013.
The Wolf of Wall Street è scritto da Terence Winter e diretto da Martin Scorsese. Nel film accanto a Leonardo DiCaprio ci sono Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Kyle Chandler, Rob Reiner, Jon Bernthal, Jon Favreau e Jean Dujardin.
Trama: Jordan Belfort, un broker di Long Island, viene condannato a 20 mesi di carcere dopo aver rifiutato di collaborare alle indagini su di un massiccio caso di frode atto a svelare la diffusa corruzione vigente negli anni ’90 a Wall Street e nel mondo bancario americano.
Twitt dal Lido: “Pinocchio è la gioia dei colori”
Twitt dal Lido: Betrayal “Investigazione Psico-sentimentale enigmatica!”
Il nuovo Batman direttamente in Justice League of America
La Warner Bros sta
lavorando a Justice League of America, film che nel 2015
porterà sugli schermi celebri personaggi della DC Comics come
Batman, Lanterna Verde, Flash, Wonder
Justice League of America: Brett Ratner in lizza per la regia?
Brett Ratner (Tower Heist – Colpo ad
alto livello) raggiunge i fratelli Andy e Lana Wachoski nella
schiera dei possibili registi di Justice League of America, filmone
The Avengers da oggi in Home Video!
A partire da oggi sarà
disponibile per la gioia dei fan, l’edizione Home video di The
Avengers, il film di successo targato Marvel Studios, campione di incassi in tutto
il mondo.
Ryan Gosling sarà il regista di How to Catch a Monster!
Il Comandante e La Cicogna – Trailer ufficiale
Twitt dal Festival: Tai Chi O una favoletta buffa!
Venezia 2012: arrivano Kate Hudson e Liev Schreiber!
Ecco i primi due attori internazionali immortalati nel consueto Photocall pre conferenza stampa, in attesa di vederli sul tappeto rosso questa sera. Si tratta di Kate Hudson che accompagna Mira Nair nel film d’apertura The Reluctant Foundamentalist. Insieme alla protagonista e alla regista è arrivato al lido anche Liev Schreiber, protagonista maschile del film. Intanto Per tutti gli arrivi di oggi basta consultare la fotogallery in calce. Intanto è stato già proiettato alla stampa Tai Chi O che ha avuto una tiepida accoglienza.
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Ribelle – The Brave: le rosse entrano gratis all’anteprima!
Les Misérables: “Anne Hathaway è mozzafiato”
Social media in salsa thriller per George Nolfi
Risalivano a ormai un annetto fa le indiscrezioni riguardanti un progetto, provvisoriamte battezzato XOXO, prodotto da Darren Aronofsky e scritto da Mark Heyman (Black Swan). All’epoca però al lavoro non era ancora stato affiancato il nome di alcun regista. Il tutto sembra ora aver ripreso slancio: a dirigerlo dovrebbe essere George Nolfi (The Bourne Ultimatum, I guardiani del destino).
La storia è una sorta di Attrazione Fatale ai tempi dei social network: un giovane uomo d’affari a cui tutto gira per il verso giusto (lavoro, soldi, carriera, affetti), cade nell’errore di avviare una relazione online, che prenderà presto pieghe molto sinistre, minacciando seriamente la sua esistenza reale. Il film verrà realizzato da Lionsgate, col supporto, oltre che di Aronofsky, anche di Michael London (Sideways). Nolfi rivedrà la sceneggiatura assieme ad Heyman. Il regista ha al momento in cantiere anche un altro progetto, One One Minute To Midnight, incentrato sulla Crisi dei Missili di Cuba che nel 1961 portò USA e URSS alle soglie della Terza Guerra Mondiale.
Fonte: Empire
Ethan Hawke e Julie Delpy di nuovo insieme sul set?
Ethan Hawke l’aveva già lasciato intendere lo scorso anno: lui e Julie Delpy sarebbero stati pronti a riprendere in mano, dopo nove anni, i personaggi già visti in Before Sunrise e Before Sunset. Arrivano ora le prime conferme, secondo cui le riprese del terzo capitolo sarebbero già in corso. Per chi non avesse seguito le puntate precedenti, Jesse (Hawke) e Celine (Delpy) nel primo film (1995) si incotrano su un treno, finendo per vivere una notte di passione a Vienna; nel 2004, in Before Sunset, i due si incotrano a Parigi: Jesse nel frattempo da quel breve incontro ha tratto un libro, e Celine lo raggiunge in occasione di un incontro coi lettori.
Sul fatto che le riprese siano effettivamente in corso, non vi sono comunque conferme: secondo alcuni organi d’informazione greci, comunque, Linklater starebbe effettivamente girando un film presso Messinia, nel Peloponneso sud-occidentale, mentre Hawke era stato avvistato da quelle parti a inizio estate. Lo stesso attore era stato piuttosto elusivo riguardo il film, accennando a un possibile ruolo centrale di Internet, che aveva portato a pensare a una storia incentrata sui rapporti in Rete. Secondo altre fonti, infine, il titolo del film sarebbe Before Midnight.
Fonte: Empire
Un western per Michael Fassbender?
Attore ambitissimo negli ultimi tempi grazie al successo ottenuto con i suoi ultimi lavori, Michael Fassbender può contare su un’agenda densa d’impegni. Ai vari progetti in cantiere se ne potrebbe ora aggiungere un altro: l’attore è infatti dato come possibile partecipante al cast del western Jane got a gun, firmato da Lynne Ramsay, protagonista Natalie Portman.
Lynne Ramsay, la cui ultima fatica è stata …e ora parliamo di Kevin, e Natalie Portman hanno acquistato i diritti della sceneggiatura di Brian Duffield lo scorso maggio. Protagonista della storia, la moglie di un criminale tradito e lasciato morente dalla sua banda, che dovrà difendersi dagli ex compari del marito, intenzionati a portare a termine il ‘lavoro’. La donna cercherà l’aiuto di un ex amante, un pistolero particolarmente abile, che dovrebbe essere interpretato da Fassbender. L’inizio delle riprese è previsto per l’inizio del 2013. L’attore è attualmente impegnato sul set di the Counsellor di Ridley Scott e successivamente parteciperà al sequel di X-Men: L’inizio.
Fonte: Empire
Al via il 69esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia!
Inizia oggi il Festival
Cinematografico più antico al mondo, arrivato ormai alla sua
sessantanovesima edizione. Questa sera, in Sala Grande, Palazzo del
Cinema, ore 19.00, ci sarà l’attesa cerimonia di apertura,
presenziata dalla madrina del Festival di quest’anno che è la bella Kasia
Smuntiak.
Joss Whedon… a capo dello S.H.I.E.L.D.!
Di pochi giorni fa la notizia che Joss Whedon, oltre a occuparsi del secondo capitolo degli Avengers, assumerà un più ampio ruolo su tutti i progetti in ‘live action’ legati all’Universo Marvel, sia cinematografici che televisivi.
Proprio di una serie tv legata all’universo supereroistico della ‘Casa delle Idee’ si parlava da tempo; ora ne ne viene svelato finalmente il soggetto: sarà incentrata sullo S.H.I.E.L.D., l’organizzazione di spionaggio condotta da Nick Fury; a scriverla, sebbene non da solo, sarà proprio Whedon.
L’ABC ha già mosso i primi passi per produrre l’episodio pilota. Come già si era ipotizzato, pur seguendo le vicende dell’organizzazione, ambientate nello stesso contesto in cui operano Iron Man, Thor & Co., difficilmente nella serie vedremo comparire gli stessi supereroi visti sul grande schermo, anche se in questi casi è sempre il caso di dire ‘mai dire mai’.
Non è ancora chiaro, tra l’altro, se le vicende si svolgeranno in contemporanea o in qualche modo precederanno quanto raccontato nei vari film, nel qual caso potrebbe anche essere possibile ritrovare il personaggio dell’agente Coulson. Oltre a Whedon, il team creativo include il fratello Jed e la moglie di questo, Maurissa Tancheroen, assieme a Jeffrey Bell. Al progetto sta partecipando anche Jeph Loeb, altro scrittore Marvel, che con Whedon ha già lavorato per la breve serie animata dedicata a Buffy.
Fonte: Empire
Frances Fisher in Plush
Dopo aver ottenuto i finanziamenti necessari, Catherine Hardwicke (Twilight, Cappuccetto Rosso sangue) ha cominciato subito a mettersi all’opera sul suo nuovo film, un thriller intitolato Plush: la regista si è recentemente assicurata la presenza nel film di Frances Fisher.
La protagonista, interpretata da Emily Browning, è una rock star in piena ascesa che cade in una spirale depressiva quando il fratello, che è anche uno dei componenti della sua band, muore per un’overdose; a risollevarla sarà il chitarrista (Xavier Samuel) che arriverà a sostituirlo… almeno fino a quando non si scoprirà che anche lui ha qualche serio problema, stavolta mentale.
Del cast farà parte anche Cam Gigandet, nel ruolo del marito della protagonista. Frances Fisher sarà invece la tata dei due figli della coppia. Hardwicke sta scrivendo la sceneggiatura assieme ad Artie Nelson.
Fonte: Empire
Maguire, Hardy e DiCaprio contro il traffico di animali
Tobey Maguire, Tom Hardy e Leonardo DiCaprio produrranno un film per la Warner Bros sul traffico di animali. La Warner Bros ha messo in cantiere un nuovo progetto cinematografico che unisce un trio di attori di prima linea: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy e Tobey Maguire. I tre produrranno un film che denuncia il traffico di animali, basato su un’idea di Tom Hardy, attore di spicco nell’ultimo periodo (da domani sugli schermi italiani ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno). L’idea iniziale è ispirata alla vicenda di un amico di Hardy, che faceva parte delle Forze Speciali in lotta in Sudafrica contro il bracconaggio.
Sulla linea di Traffic di Steven Soderbergh, si tratta di un soggetto di attualità da esplorare in maniera multiforme, dalla guerra condotta nella savana africana contro i bracconieri sino al modo in cui il massacro degli animali conduce alla vendita di prodotti di lusso da parte delle imprese di moda di Parigi.
DiCaprio è notoriamente un animalista e sarà affiancato dunque da due colleghi con cui ha già lavorato di fronte alla camera da presa: in Il Grande Gatsby con l’amico di sempre Maguire, in Inception con Hardy. Il progetto, ancora senza titolo, è in cerca di uno sceneggiatore. Non sappiamo se oltre a produrre i tre attori reciteranno nel film, anche se pare plausibile.
Nuovo Trailer Internazionale per di Django Unchained!
Sherlock 2×02: recensione dell’episodio “I mastini di Baskerville”
“Once you’ve ruled out the impossible, whatever remains, however improbable, must be true.” “But adapting the story, I did feel more of a responsibility to include things from the original than you would with The Sign of Four, because there are a lot of landmarks in The Hound of the Baskervilles and more people are more familiar with them”. Le dichiarazioni di Mark Gatiss non sono da biasimare per Sherlock 2×02: Il Mastino dei Baskerville (The Hound of The Baskervilles) è uno di quei libri su cui sai sempre di poter contare, di quelli che saltano fuori dai bauli polverosi delle soffitte per passare di generazione in generazione o abitano stabilmente gli scaffali della tua libreria di fiducia, al punto da caricare ogni adattamento di pressanti responsabilità. Con Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville anche la serie della BBC Sherlock schiera in campo la sua versione, in un secondo episodio che pur preservando diversi ingredienti del romanzo preferisce abbracciare un plot di maggiore attualità, reinventato ad arte ma sempre con grande reverenza da Gatiss.
La Gotica Magione di Baskerville Hall diventa una blindatissima Base Militare mentre Sir Henry, ultimo rampollo dell’antica famiglia ad essere perseguitato dal leggendario mastino, è sostituito dal commoner Henry Knight (Russell Tovey): afflitto dal ricordo della notte in cui ancora bambino fu testimone dell’assassinio del padre, ucciso anni prima dalla furia di una strano animale il giovane si reca personalmente da Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch), reso intrattabile dalla mancanza di nuovi casi( “Oh, John, I envy you so much.Your mind, it’s so placid, straight-forward, barely used. Mine’s like an engine, racing out of control. A rocket, tearing itself to pieces, trapped on the launch pad. I need a case!), ma come già accaduto in passato non viene preso sul serio; solo quando il giovane dichiara di aver scoperto nella brughiera le impronte di un gigantesco mastino(“Mr Holmes, they were the footprints of a gigantic hound!”come da Canone) Sherlock decide improvvisamente di accettare il caso e recarsi nel Devon insieme a John Watson (Martin Freeman), per indagare sugli spaventosi esperimenti svolti nella Base di Baskerville e capire se gli incubi di Henry sono reali.
Tuttavia, una volta giunti nel Dartmoor le certezze di Holmes vengono inaspettatamente messe alla prova: sempre infallibili ma stavolta pronti a tradirlo, i suoi occhi non possono negare gli aver colto l’enorme bestia nell’oscurità della brughiera, gettando il Detective in uno stato di terrore tale da portarlo quasi a incrinare il rapporto con John, che incredulo assiste al crollo dell’amico.
Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville, l’episodio

Il diverbio fra i due è però presto risolto, quando Sherlock comprende che dietro la spaventosa e realistica visione del Mastino deve nascondersi una spiegazione razionale: una droga che si nutre delle paure altrui, un allucinogeno creato in laboratorio come arma di distruzione che si diffonde per via aerea mischiandosi alla nebbia notturna. Il Dottor Bob Frankland (Clive Mantle), affabile virologo al lavoro nella Base ma in realtà parte attiva del progetto H.O.U.N.D.(in italiano, appunto, mastino), acronimo formato dalle iniziali dei principali scienziati coinvolti, aveva ucciso il padre di Henry per impedirgli di denunciare i devastanti effetti collaterali provocati dalla droga: la parola di Henry, testimone scomodo del delitto, doveva essere screditata e l’esposizione prolungata alla sostanza psicotropa, portatrice di potentissime allucinazioni, si era rivelata il mezzo ideale. Nel tentativo di sfuggire alla giustizia Frankland si rifugia nella brughiera ma la sua corsa è breve: nel campo minato di Grimpen (Grimpen Minefield), area off limits che circonda il Complesso Militare, lo scienziato trova la sua fine saltando in aria su una mina.
Dopo aver inseguito la ricchissima sceneggiatura di Steven Moffat per tutta la durata di A Scandal in Belgravia, lo sforzo che Mark Gatiss chiede con Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville è senza dubbio meno titanico: alla struttura vertiginosa proposta dall’amico Gatiss risponde con un impianto narrativo semplice e lineare, un’architettura dal gusto classico che in perfetta sintonia col percorso intrapreso dall’opera letteraria si rivela più che benvenuta.
Se a terrorizzare la contemporaneità non sono tanto le vecchie case e le notti nebbiose quanto i progressi che scienza e tecnologia portano avanti dietro le quinte, allo spettatore che vaga disorientato per la brughiera non sfuggirà la trasformazione della dimora dei Baskerville in una fredda Base Militare dove si svolgono strani esperimenti: esplorandone i blindatissimi corridoi ritroverà nomi familiari come quello di Barrymore, un tempo maggiordomo della casa promosso per l’occasione a maggiore dell’esercito(insieme alla sua anacronistica ma inconfondibile barba) e il Naturalista Stapleton, che ceduto lo scettro di cattivo della storia diventa una mamma colpevole della sparizione del coniglietto della figlia, regalandoci con il caso Bluebell il plot twist più divertente dell’episodio (ulteriore prova di quanto gli autori si divertano a giocare col pubblico). Il ruolo del villain viene allora ereditato da Frankland, scienziato pazzo quasi impaziente di dichiararsi subito colpevole a pochi minuti dalla sua entrata, mentre il vero tocco di classe nell’attualizzazione della storia è piuttosto il Grimpen Minefield, campo minato perfettamente funzionale a sostituire la misteriosa palude dell’opera chiamata Grimpen Mire.
Se la rivelazione del cattivo non risulta particolarmente illuminata, a dare il meglio in THOB è la raggelante atmosfera, satura dei brividi che dagli oscuri paesaggi del Dartmoor alle inquietanti pareti di laboratorio corrono addosso ai personaggi senza risparmiare nessuno, nemmeno il più razionale degli uomini: seduto davanti al camino con gli occhi lucidi e lo sguardo atterrito, mentre sorseggia tremante un bicchiere di Whisky e cerca senza successo di riacquistare il controllo sui suoi sensi, Benedict Cumberbatch si lancia in un vortice di deduzioni senza controllo talmente estenuante da risultare quasi ipnotico, una raffica di battute inafferrabili che ci conferma quanto la sua performance nei panni di Sherlock sia unica e sconvolgente.
La vera scena assoluta dell’episodio è però affidata al John Watson di Martin Freeman, che rinchiuso in laboratorio da Holmes per ragioni ” scientifiche” lascia allo spettatore, inevitabilmente prigioniero con lui nella stessa claustrofobica gabbia, un’ansia e un’oppressione non da poco. Lo spirito della maledizione di Baskerville continua intanto a perseguitare il povero Henry Knight, che nell’interpretazione di un disperato Russell Tovey riesce ad essere credibile senza risultare forzatamente eccessivo. Nonostante le scelte piuttosto scorrette che Sherlock intraprende contro John a beneficio dell’ indagine e gli affettuosi insulti che gli rivolge continuamente (“You’ll never be the most luminous of people, but as a conductor of light, you’re unbeatable! Some people who aren’t geniuses have an amazing ability to stimulate it in others.”), al di là di ogni incomprensione l’amicizia fra i due rimane salda e sincera: quando Holmes dice a Watson di avere solo un amico (“I don’t have friends, I’ve just got one”) cercando di riparare al suo errore, la cornice del piccolo cimitero di campagna non può che presagire con amarezza all’appuntamento con The Reichenbach Fall, terzo episodio della serie dove Sherlock affronterà per l’ultima volta Jim Moriarty (Andrew Scott); nel frattempo, il Napoleone del Crimine si limita a concederci un piccolo cameo, dando forma alla grande paura di Holmes e dimostrandoci quanto questi tema il momento del confronto con la sua nemesi.
Pur sempre attento alle citazioni, con Sherlock che mette piede a Baker Street armato di arpione e letteralmente coperto di sangue (riferimento a The Adventure of Black Peter) prima di cadere in una divertente crisi d’astinenza, ma soprattutto nell’immortale citazione che strizza l’occhio a The Sign of Four (“Once you’ve ruled out the impossible, whatever remains, however improbable, must be true.”), l’incursione horror operata da Mark Gatiss in Sherlock 2×02: I mastini di Baskerville ha un tono meno scoppiettante di quello che abbiamo gustato in A Scandal In Belgravia, ma l’impeccabile spirito d’indagine dimostrato nello scrutare al microscopio pregi e difetti dei nostri beniamini, anche in alcune brevi ma fantastiche parentesi domestiche, ci rende impossibile non amarlo incondizionatamente: se Mark Gatiss avesse inserito nella sceneggiatura la mitica partita a Cluedo di Sherlock e John, sarebbe stato tutto perfetto.
L’era Glaciale 4: torna l’avventura con la deriva dei continenti
A tre anni dall’ultimo
episodio, Manny, Sid, Diego, Scrat e tanti altri simpatici e buffi
personaggi preistorici, torneranno nelle sale il prossimo 28
settembre con le loro esilaranti avventure a farci ridere e
intenerire. Parliamo ovviamente di quei mattacchioni protagonisti
della fortunata serie de L’era glaciale, giunta al suo
quarto episodio dal titolo: L’era glaciale 4 – Continenti alla
deriva (titolo originale Ice Age: Continental
Drift).