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Tre uomini e una pecora – Trailer italiano

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Quando il giovane inglese David annuncia che sta per sposarsi con un’australiana, i suoi sciagurati compagni danno un significato completamente nuovo alla frase “nella buona e nella cattiva sorte”! L’ultra-caotico giorno delle nozze mette alla prova il matrimonio tra i due, il rapporto di David con i suoi tre testimoni, e rischia di trasformare quello che dovrebbe essere il più bel giorno della loro vita… nel peggiore di tutti. TRE UOMINI E UNA PECORA è un divertente “scontro di civiltà” tra gli amici di lui e la famiglia di lei perché…il sangue non è acqua!

Regia: Stephan Elliott
Cast: Xavier Samuel, Kris Marshall, Kevin Bishop, Tim Draxl, Olivia Newton-John, Laura Brent, Rebel Wilson, Jonathan Biggins e Steve Le Marquand

Finalmente Maggiorenni – Trailer italiano

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Finalmente Maggiorenni – Trailer italiano

Dal team della serie televisiva che ha battuto tutti i record, vincitrice di molti premi, arriva FINAMENTE MAGGIORENNI (The Inbetweeners Movie), la storia di quattro ragazzi che vanno in vacanza a Malia, Creta, senza genitori, senza professori, senza soldi e senza molto successo con le ragazze.

Golden Globe, ecco i nominati

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Golden Globe, ecco i nominati

Sofia Vergara, Gerard Butler, Rashida Jones e Woody Harrelson hanno appena annunciato le nominations per i prossimi Golden Globe.

Prima di vedere gli elenchi completi dei nominati

Un’altra Vendetta per Stephen Frears

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Il regista britannico Stephen Frears, lo sceneggiatore Peter Prince e il produttore Jeremy Thomas hanno intenzione di

NBC Universal presenta le sue proposte Home Video per Natale

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NBC Universal presenta le sue proposte Home Video per Natale

Mai come in questo caso la cornice fu adatta al contesto. L’occasione è stata la presentazione delle proposte Home Video della NBC Universal per Natale, e la cornice la splendida sala rossa dell’hotel

Dracula 3D: il trailer dell’ultimo film di Argento

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Dracula 3D: il trailer dell’ultimo film di Argento

Trattandosi di una delle storie horror predilette dalla letteratura e dal cinema, era inevitabile che prima o poi anche Dario Argento di avrebbe messo sopra le sue mani. Si parla di Dracula 3D,

Prometheus, ecco il poster

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Prometheus, ecco il poster

La 20th Century Fox ha pubblicato on-line il teaser poster del nuovoenigmatico sci fi targato Ridley Scott. Si tratta di Prometheus, film del quale si aspetta ancora un trailer

The Expendables 2: ecco il teaser trailer!

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The Expendables 2: ecco il teaser trailer!

Finalmente ecco il teaser trailer di Expendables 2, l’ambizioso progetto di Silvester Stallone che riunisce intorno a sè ancora una volta le più grandi leggende action del cinema moderno.

Neri Parenti e il cast ci invitano alle loro Vacanze di Natale a Cortina

La conferenza stampa di presentazione di Vacanze di Natale a Cortina, che vede di nuovo insieme per il film natalizio Neri Parenti, come regista e sceneggiatore, e i fratelli Carlo ed Enrico Vanzina, in veste di sceneggiatori (non accadeva dal ‘95), si è svolta stamattina (mercoledì 14 dicembre 2011) all’Hotel St. Regis di Roma, in due tranche.

Il Cavaliere Oscuro il ritorno: bootleg del secondo trailer

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Il Cavaliere Oscuro il ritorno: bootleg del secondo trailer

A quei numerosissimi lettori che aspettano con ansia il ritorno del Cavaliere Oscuro al cinema, queste ore di attesa sembreranno infinite, considerando che oltre al già citato

Lo Hobbit – un Viaggio Inaspettato, la sinossi ufficiale!

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Lo Hobbit – un Viaggio Inaspettato, la sinossi ufficiale!

In attesa fervente del primo teaser trailer, la Warner Bros. ha diffuso la sinossi ufficiale de Lo Hobbit – un Viaggio inaspettato film con alcuni dettagli sulla trama.

Luca e Paolo in missione Ep. 3, su Cinefilos.it

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Luca e Paolo in missione Ep. 3, su Cinefilos.it

In attesa di vederli ritornare in Immaturi 2, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, i divertentissimi protagonisti di Camera Cafè e rimpianti conduttori delle Iene

Luca e Paolo in missione Ep. 2, su Cinefilos.it

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Luca e Paolo in missione Ep. 2, su Cinefilos.it

In attesa di vederli ritornare in Immaturi 2, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, i divertentissimi protagonisti di Camera Cafè e rimpianti conduttori delle Iene, ci accompagnano in una missione molto speciale per conto di Vodafone.

E’ la nuova campagna pre-natalizia del gestore di telefonia che, rileggendo il cinema d’azione, presenta le sue offerte costellandole in questi brevi video con protagonisti proprio Luca e Paolo.

Il povero Paolo deve fare i conti con gli affetti familiari e con il suo senso del dovere: riuscirà a salutare la nonna e contemporaneamente a salvare la città?

Ecco il secondo video della serie:

Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, la recensione

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Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, la recensione

Squadra che vince non si cambia. Così devono aver pensato i produttori di Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, che, nel riportare sullo schermo le avventure dell’investigatore più famoso della letteratura, hanno affidato di nuovo il comando a Guy Ritchie, ottimo interprete della storia che non dimentica di coniugare il uso stile con l’organico fluire del racconto, e la leadership del palcoscenico alla coppia Robert Downey Jr. e Jude Law.

Sherlock Holmes è alle prese con un altro dei suoi periodi di riposo intellettuale, durante i quali si diletta a fare esperimenti, per lo più sul suo cane Gladstone, con grande disappunto del Dottor Watson, che, ahilui, ha deciso di sposare la bella Mary (Kelly Reilly) contro la volontà dell’amico. Il ritorno in scena di Irene Adler (Rachel McAdams) e del perfido quanto geniale Professor Moriarty (Jared Harris) sconvolgerà i piani del novello sposo e condurrà i nostri in un viaggio attraverso l’Europa che avrà conseguenze inaspettate.

La prima cosa da sottolineare, in Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, è che in questo caso, così come accade nei romanzi di Sir Arthur Conan Doyle, il Dottor John Watson racconta in prima persona la storia. Il film è dunque un lunghissimo flash back rivissuto da Watson mentre è intento a mettere su carta le avventure affrontate insieme all’amico Holmes.

Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, il film

Sherlock Holmes: Gioco di Ombre

Una superiore attenzione all’intreccio ha portato questa volta il film verso una maggiore complessità ed una maggiore completezza, permettendo ai due bravissimi protagonisti di approfondire un rapporto che da solo basta a reggere in piedi l’intero film. L’alchimia dei due attori in scena è la base solida su cui si costruisce un saldo rapporto di amicizia fraterna, che ancora una volta rifugge da ogni tipo di machismo o omofobia, e che lega a doppio filo i due avventurosi personaggi: Holmes non può fare a meno di disapprovare le nozze di Watson, poiché queste costituiranno l’interruzione di quel magico rapporto d’amicizia che tiene l’investigatore ancorato alla società; Watson dal canto suo non riesce a resistere al richiamo dell’avventura che suo malgrado rappresenta Holmes. Entrambi portano così avanti questa loro ‘relazione anomala’ con uguale quantità di sarcasmo e profondo affetto.

Intorno a questi due poli, circola un sistema di satelliti minori costituito da ruoli molto interessanti affidati ad attori che lo sono altrettanto: la zingara Simza è Noomi Rapace, coinvolta sempre in ruoli impegnativi e misteriosi, che ne mettono in evidenza la corporatura nervosa e l’espressione dura; Stephen Fry è invece Mycroft Holmes, originale fratello di Sherly, così come lo chiama lui, particolarmente a suo agio anche in una esilarante quanto surreale scena di nudo; Jared Harris da invece corpo all’arcinemico di Holmes, il Professor Moriarty, genio del male e uomo senza scrupoli, vero e proprio imprenditore del terrore. Tornano in questo secondo capitolo, anche se per brevi momenti, Rachel McAdams e Kelly Reilly nei ruoli rispettivamente di Irene e Mary. La prima è questa volta più debole e sensibile al fascino di Holmes, la seconda un po’ messa in secondo piano nel primo film, riesce qui ad avere il suo momento di gloria, rivelandosi straordinariamente e impensabilmente utile alle indagini.

Ma tutto il film si distingue ancora una volta per quel gusto filologico e ruffiano che intesse la trama, le scene e persino i singoli dialoghi di dettagli holmesiani per il diletto dei fedelissimi della letteratura di Conan Doyle, facendo assaporare di più gli elementi che invece sono aggiunte anacronistiche e talvolta fantascientifiche al tessuto della storia. Come sempre succede quando a comporre la colonna sonora c’è Hans Zimmer, non può passare sotto silenzio quest’altra grande protagonista del film: il compositore de Il Gladiatore e di Inception realizza una soundtrack poderosa e ironica, pungente e coinvolgente. Partendo dai motivi di Sherlock Holmes, Zimmer arricchisce le partiture, regalando profondità ad ogni scena e arricchendola con le note del violino gitano o del poderoso insieme di un’orchestra.

Sherlock Holmes: Gioco di Ombre è un ottimo film, che non manca certo di difetti, ma coniugando in maniera eccellente modernità di ripresa, efficacia di recitazione e tecniche digitali sapientemente utilizzate, riesce a regalare intrattenimento intelligente, senza rinunciare ad un messaggio universale, più sussurrato che enunciato, che arricchisce ulteriormente un film già prezioso.

Il Gatto con gli Stivali: recensione del film spin-off di Shrek

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Il Gatto con gli Stivali: recensione del film spin-off di Shrek

Era il 2004 quando al cinema arrivò Shrek 2 e con lui fece la sua comparsa anche Gatto con gli Stivali, una simpatica rivisitazione del famoso gatto magico delle fiabe, qui armato di fioretto, munito di cappelli con tanto di piuma e ovviamente dei fantastici stivali.

Dopo sette anni arriva al cinema lo spin-off dedicato al misterioso personaggio, con tanto di tuffo nel suo passato burrascoso e nella sua triste storia di orfano. Il Gatto con gli Stivali è un bel film d’animazione: colorato, umoristico con battute e situazioni dedicate al pubblico adulto, ben confezionato, con un buon 3D abbastanza luminoso e con un divertentissimo doppiaggio di Antonio Banderas, che come già in Shrek 2, 3 e 4 presto la voce (anche quella italiana) al rosso felino, passionale amatore.

La storia di Gatto è quella di un’amicizia infranta e tradita a causa della quale il povero micio è ricercato dalle guardie della sua città d’adozione. Gatto incontra di nuovo il suo losco amico, l’uovo Humpty Dumpty, dopo sette anni (che per gli umani sono quasi 35), che in compagnia della misteriosa Kitty cerca di realizzare il sogno di una vita rubando i fagioli magici a Jack e Jill, due terribili figuri che si aggirano nel deserto alla ricerca del luogo giusto per piantare i legumi miracolosi e raggiungere l’Oca d’Oro. Riusciranno le abilità e il buon cuore di Gatto a salvarlo dall’inganno che gli è stato teso?

Chris Miller ci racconta questa rocambolesca storia in perfetto stile DreamWorks in cui ad una fiaba se ne accavalla un’altra e si sprecano le citazioni cinematografiche (su tutte quella di Fight Club!). L’aspetto davvero interessante di questo strano felino protagonista è che riesce a prendersi sul serio soprattutto quando fa le ‘cose da gatto’, come inseguire le lucine o bere il latte, apparendo tenero e divertente ma senza mai scomporre il suo atteggiamento di Gatto coraggioso, furbo e soprattutto gran seduttore. I punti in comune con il suo doppiatore Banderas vanno molto oltre la voce!

Con lui in questa avventura troviamo Kitty, doppiata da Salma Hayek, prorompente gattina dalla mano di velluto che creerà diversi problemi al nostro, proprio a causa dell’inguaribile amore che Gatto ha per le donne, hops  … per le gatte!

I bambini ridono, e i grandi pure, in un film del quale forse non si sentiva la necessità, ma che senza dubbio regala 90 minuti di buon intrattenimento con il solo inconveniente degli occhialini 3D sul naso.

Finalmente la felicità: recensione del film di Leonardo Pieraccion

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Era il lontano 1995 quando l’esordiente Leonardo Pieraccioni faceva capolino sul grande schermo. Spontaneo, simpatico, sempre pronto a mettersi in gioco (e a prendersi in giro), aveva conquistato il grande pubblico con commedie come I laureati e, soprattutto, Il ciwww. Con la media di un film ogni due anni (circa), Pieraccioni torna al cinema con un nuovo lavoro, Finalmente la felicità,  ma sono cambiate molte cose da allora…

In Finalmente la felicità Benedetto è un uomo semplice, timido, impacciato, che insegna musica ai ragazzi della sua “band tuttofare”. Quando la postina di Maria De Filippi bussa alla sua porta per invitarlo a partecipare a “C’è posta per te”, Benedetto scopre che sua madre, morta da poco, aveva adottato a distanza Luna, un’affascinante modella brasiliana. Impossibile non innamorarsi della bellezza e della semplicità di una bambina cresciuta nelle povere favelas brasiliane. Spinto dall’amico Sandro, Benedetto decide di seguire Luna fino in Sardegna dove la ragazza dovrà fare un servizio fotografico insieme al suo bellissimo ex fidanzato… Sarà difficile dimostrare, dunque, che “il mondo non è fatto per i belli ma, semplicemente, per i ‘normali’”.

La trama di Finalmente la felicità di Pieraccioni lascia già presagire che dell’avventato ragazzo toscano sempre pronto a mettere la “h” davanti a qualsiasi consonante, è rimasto ben poco. Scegliendo di smetterla di duettare con l’amico e collega Massimo Ceccherini (qui omaggiato con un piccolissimo cammeo), il protagonista preferisce Rocco Papaleo, l’attore napoletano comico più in voga del momento. Ma sebbene il miscuglio di dialetti (e di lingue) permetta un continuo misunderstanding tra tutti i personaggi della pellicola, la coppia non funziona e, infatti, non fa ridere. Anche la protagonista femminile, la sensuale Ariadna Romero, si rivela subito estremamente impostata, imbarazzata, spesso, goffa, al contrario del suo collega Thyago Alves, che, invece, sembra più spontaneo e meno artificioso nell’elaborazione del suo ruolo.

Ma il cast non è assolutamente l’unico problema di una pellicola che non decolla mai. Lento, monocorde, sottotono, il film non riesce a coinvolgere davvero gli spettatori. Non ci è dato sapere, però, se la colpa sia della sceneggiatura scritta a quattro mani con Giovanni Veronesi o di un’alchimia che non si crea tra nessun personaggio. Semmai, vien subito da chiedersi dove sia finita quella spensieratezza, quella leggerezza, quella freschezza che connotava tutte le commedie di Pieraccioni e che, tra un sorriso e una lacrima di commozione, differenziavano il suo cinema da quello dei colleghi italiani tanto dediti a sfoggiare i sederi delle modelle…

Ecco due registi per il sequel di Piovono Polpette

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Ecco due registi per il sequel di Piovono Polpette

La Sony Pictures Animation ha affidato a Cody Cameron e Kris Pearn la regia del sequel di Piovono Polpette. Si tratta

Kat Coiro dirigerà l’adattamento di Here Lies Bridget

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Kat Coiro dirigerà per Galgos Entertainment l’adattamento di Here Lies Bridget, romanzo della scrittrice

Werner Herzog contro Lawrence d’Arabia

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In occasione del ritiro di un premio alla carriera presso il Dubai International Film Festival, il cineasta tedesco Werner Herzog

Le Idi di Marzo: recensione del film di George Clooney

Le Idi di Marzo: recensione del film di George Clooney

Arriva finalmente nelle sale Le idi di marzo, ultimo film da regista di George Clooney, dopo essersi già imposto alla scorsa Mostra d’Arte Cinematografico di Venezia.  Il ritorno alla regia dell’attore segna anche il ritorno a temi a lui molto cari come la politica e le istituzioni, dopo la breve parentesi costituita da In amore niente regole, commedia più leggera e sentimentale.

Il film racconta la vicenda di un giovane e idealista addetto stampa (Ryan Gosling) che lavora per un candidato alla Presidenza, il governatore Mike Morris (George Clooney), e che si trova suo malgrado pericolosamente coinvolto negli inganni e nella corruzione che pervadono il mondo della politica. Le idi di marzo si colloca nel filone del thriller politico che fiorisce negli anni 60’-70’ grazie a registi del calibro di Elio Petri, o Sidney Lumet. La splendida sceneggiatura, tratta da Farragut North di Beau Willimon e scritta a quattro mani da Grant Heslov e dallo stesso Clooney, supporta mirabilmente l’opera elevandone la caratura artistica e sociale, impreziosita da un brillante uso di dialoghi, che aiuta la narrazione a non cadere in un immobilismo tipico di una messa in scena teatrale. In questo fa la sua parte Clooney che serve la storia con una regia lucida ed elegante, stilisticamente classica e funzionale al racconto in atto.

Le idi di marzo, il film

Al servizio della storia c’è anche un formidabile cast di confermatissime personalità attoriali, che regalano interpretazioni ad altissimi livello e all’altezza delle aspettative. Su tutti spicca come al solito un Paul Giamatti stratosferico, accompagnato da una sorprendentemente brava Evan Rachel Wood, una certezza come Philip Seymour Hoffman e un prezioso Ryan Gosling, ormai definitivamente lanciato nell’Olimpo dei performer di alto livello. Proprio il suo personaggio è il fulcro centrale della storia: un giovane idealista che crede in qualcosa di giusto ma che non necessariamente rappresenta la soluzione migliore per sopravvivere nel mondo che lo circonda.

L’allegoria del film di Clooney è quella propria di una “iniziazione”: il giovane idealista si addentra nel mondo della politica con il proprio bagaglio di valori, lontanissimo  dalle concrete dinamiche politiche e governative, e suo malgrado dovrà imparare a conviverci, sottostando a compromessi e imparando a scoprire il proprio lato oscuro. Il sistema dipinto dal regista è un malato inguaribile, in un perenne stato di dialisi, e nemmeno il recente cambiamento avvenuto sembra rappresentare quel vento di speranza tanto osannato. All’interno del racconto George Clooney ritrova un equilibrio solido che gli consente di raccontare attraverso una lucida e profonda (auto)critica, un mondo che lo sta tradendo (o forse lo ha già tradito). Alla fine il lato oscuro rappresenta sempre l’unica scelta percorribile e con una sorta di velato pessimismo, ma con netto distacco, il suo sguardo accompagna all’epilogo la storia.

A.C.A.B. – Teaser Trailer

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A.C.A.B. – Teaser Trailer

Il teaser trailer ufficiale del film “A.C.A.B. (All Cops Are Bastards)” di Stefano Sollima, con Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro, Andrea Sartoretti e Marco Giallini.

The Artist, uno splendido backstage

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The Artist, uno splendido backstage

La Weinstein Company ha rilasciato una splendida featurette di 6 minuti che ci mostra il backstage di The Artist, il film muto in bianco e nero che sta conquistando le platee di tutto il mondo…

The Iron Lady – trailer Italiano

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Meryl Streep interpreta Margaret Thatcher la Dama di Ferro nell’attesissimo film di Phyllida Lloyd. Nel 2012 al cinema.

Il principe del deserto: recensione del film

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Il principe del deserto: recensione del film

Il principe del deserto, l’ultimo film di Jean Jacques Annaud è il riadattamento del romanzo del 1957 Il paese dalle ombre corte dello svizzero Hans Ruesch. La vicenda è ambientata in Medioriente all’inizio del ventesimo secolo e si apre con un patto tra due sultani che hanno appena terminato un conflitto.

Il vincitore Nesib, l’emiro di Hobeika (Antonio Banderas), detta la condizioni di pace al suo rivale Amar, il sultano di Salmah (Mark Strong). Come da tradizione, quest’ultimo deve offrire a Nesib i suoi due figli maschi, a garanzia del trattato di pace. I due ragazzini, Saleeh e Auda, devono essere adottati dall’emiro di Hobeika e nessuno potrà più reclamare i diritti della cosiddetta Striscia Gialla, una lingua di deserto tra Hobeika e Salmah. Quindici anni dopo, una serie di eventi stravolgono la vita di questi personaggi, e così Auda sarà così costretto a togliere i panni di timido bibliotecario e a scoprirsi leader carismatico.

Guardando le immagini di Black Gold (titolo originale del film Il principe del deserto) è letteralmente impossibile non pensare al capolavoro del 1962 di David Lean Lawrence d’Arabia. A differenza di quella pellicola, però, qui è più forte l’atmosfera da “Mille e una notte”, merito anche delle musiche di James Horner. Come nelle fiabe migliori, da una parte c’è l’avidità e il progresso e dall’altra la dignità, il coraggio e la tradizione. Ad incarnare questi modelli così agli antipodi, troviamo da una parte la maschera impassibile e incorruttibile di Mark Strong, mentre dall’altra Antonio Banderas nei panni di un sultano così avido e cinico da apparire quasi divertente. Stretto tra due fuochi, il giovane Auda (il bravissimo Tahar Rahim visto ne “Il Profeta”) è costretto trovare la “sua” strada, sorretto solo dall’amore di Leyla (la bella Freida Pinto).

Nonostante Il principe del deserto non vada annoverato tra le opere più “personali” di Annaud, la storia convince per la forza di alcuni temi universali, trattati con un ritmo e un gusto per la narrazione che la avvicinano più ad alcune buone produzioni hollywoodiane, piuttosto che al cinema d’autore. La sceneggiatura dell’olandese Menno Meyjes (“Il colore viola”, “L’impero del Sole”, “Indiana Jones e l’ultima crociata”) è scritta molto bene e tiene fede al romanzo da cui il film è tratto. I personaggi sono ottimamente caratterizzati e, nonostante dei dialoghi non sempre originali, la pellicola fa sfoggio di ottimi attori, buona fotografia e costumi grandiosi. Nonostante l’avversione di Annaud per la CGI, non mancano scenografie bellissime (Pierre Queffelean) e scene di battaglia ed esplosioni spettacolari.

Rock of Ages: trailer originale

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Ecco il trailer di Rock of Ages, il nuovo film di Adam Shankman, che vede trai protagonisti un fantastico Tom Cruise in versione front-man di una band glam metal degli anni Ottanta.

Tra un anno esatto al cinema arriverà Lo Hobbit!

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Tra un anno esatto al cinema arriverà Lo Hobbit!

Tra un anno, il 14 dicembe 2012, arriverà al cinema Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato, primo dei due film che ormai da 5 anni Peter Jackson sta realizzando, ostacolato da diversi problemi produttivi e realizzativi. 

Il Cavaliere Oscuro – il ritorno: il bootleg del prologo

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Il Cavaliere Oscuro – il ritorno: il bootleg del prologo

Prima che venga oscurato definitivamente, ecco l’ultimo minuto del prologo di sei minuti mostrato in IMAX insieme al film Mission Impossible: protocollo fantasma.

Uscite al cinema di venerdì 16 dicembre 2011

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Uscite al cinema di venerdì 16 dicembre 2011

Sherlock Holmes – Gioco di ombre: Holmes è sempre stato il più astuto di tutti…almeno fino ad oggi. Una nuova acuta mente criminale, il Professor Moriarty (Jared Harris), con una intelligenza pari a quella di Holmes e con una predisposizione al male ed una totale assenza di coscienza, potrebbe mettere in grande difficoltà il rinomato detective.

Denzel Washington sarà Un giustiziere a New York?

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Denzel Washington sarà Un giustiziere a New York?

La moda della riproposizione su grande schermo di serie televisive più o meno datate e più o meno di successo si potrebbe arricchire di un nuovo capitolo con The Equalizer, nota in Italia col titolo di Un giustiziere a New York: di un adattamento cinematografico si parla da qualche tempo, inizialmente era stato fatto il nome Paul Haggis come autore della sceneggiatura.

In seguito sul progetto è caduto il silenzio fino ai giorni scorsi, quando per il ruolo del protagonista è stato fatto il nome di Denzel Washington; nessuna conferma invece riguardo il coinvolgimento di Haggis, ipotesi che anzi appare tramontata. Il progetto di una versione su grande schermo della serie (risalente alla seconda metà degli anni ’80 e andata in onda in Italia nei primi ’90), risale peraltro al 2005, quando Harry Weinstein ne acquisì i diritti; da allora i nomi di vari registi e sceneggiatori sono stati affiancati al progetto, senza però alcun esito.

Fonte: Empire

Problemi di budget per Artù e Lancillotto

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La crisi globale colpisce anche gli studios cinematografici, che sono costretti a rivedere i propri programmi; di pochi giorni fa l’annuncio da parte della Watner Bros del rinvio di Paradise Lost, in collaborazione con la Legendary Pictures e della messa in stand-by di Artù e Lancillotto, progetto che al momento appare un pò troppo costoso. Il film sarebbe stato incentrato sulle avventure di Artù precedenti alla sua ascesa al trono: Kit Harington (Games Of Thrones) avrebbe interpretato il futuro re, con Joel Kinnaman (The Killing) nel ruolo di Lancillotto.

Il budget  è rapidamente lievitato: dagli iniziali 90 milioni di dollari si è rapidamente arrivati a 130, e questo ha cominciato a generare dubbi sulla effettiva fattibilità del progetto; a fianco dei due protagonisti, non ancora conosciutissimi presso il grande pubblico, si sarebbe puntato su Gary Oldman (nel ruolo di Merlino) quale grande nome per accrescere l’appeale della pellicola. Il regista David Dobkin, anche autore della sceneggiatura, sarebbe stato lasciato libero di cercare un’altra casa di produzione per il film. Quello di Artù e Lancillotto è solo l’ultimo di una serie di casi di potenziali blockbuster messi in stand-by o finiti nel dimenciatoio: tra questi, The Lone Ranger, anch’esso rinviato per motivi di budget, il lovecraftiano Le Montagne della Follia di Del Toro (con Tom Cruise protagonista) e la saga basata sulla serie dei romanzi della Torre Nera di Stephen King firmata da Ron Howard.

Fonte: Empire