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Marigold Hotel: intervista al fantastico cast!

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Marigold Hotel: intervista al fantastico cast!

Ecco a voi un’interessante intevista al favoloso cast di Maringold Hotel che comprende , , , , , , . Il film è diretto da e uscirà nelle sale questo 30 Marzo.

DIAZ – Clip esclusiva backstage – Gli Scontri

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Clip esclusiva di Diaz – Don’t clean up this blood un film di Daniele Vicari dal 13 Aprile al cinema. Con Alessandro Roja, Aylin Prandi, Claudio Santamaria, Davide Iacopini, Elio Germano, Fabrizio Rongione, Ignazio Oliva, Jennifer Ulrich, Monica Birladeanu, Paolo Calabresi, Renato Scarpa, Rolando Ravello.

Bel Ami – Storia di un seduttore – Trailer Italiano

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Bel Ami – Storia di un seduttore (Bel Ami), è un film del 2012 diretto da Declan Donnellan e Nick Ormerod. L’anteprima mondiale (come film fuori concorso) si è svolta al 62º Festival di Berlino nel febbraio del 2012. L’uscita negli Stati Uniti è prevista per il 2 marzo 2012. La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1885 dello scrittore francese Guy de Maupassant Il film uscirà in Italia il 13 aprile 2012 distribuito da 01 Distribution. Nel cast , , , , , , , , , , .

Ben Affleck in Nathan Decker!

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L’affascinante Ben Affleck, che per la gioia del pubblico femminile non ha dimesso i panni di attore per indossare solo quelli di regista, è in trattative per un ruolo  in Nathan Decker,

Paranormal Xperience 3D: una clip tratta dal film!

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Paranormal Xperience 3D: una clip tratta dal film!

Ecco un’altra clip del film PARANORMAL XPERIENCE 3D, l’horror prodotto dagli stessi produttori di The Orphanage dal 30 marzo al cinema.

Quella casa nel bosco: poster italiano!

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Arriva il poster italiano di Quella Casa nel Bosco, il thriller deretto dallo sceneggiatore di Cloverfield , in uscita distribuito dalla M2 Pictures il 13 Aprile. L’immagine raffigura la medesima “casetta di Rubik” della locandina originale: 

DJ Caruso per Invertigo

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La Sony Pictures sarebbe in trattative con il regista DJ Caruso per la direzione di Invertigo. Il film, scritto da Ehren Kruger e Bradley Cramp, rientra nel filone delle storie

Ecco il Primo rimorchio di Casa alla fine della strada, con Jennifer Lawrence

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Ecco finalmente il trailer di House at the End of the Street che ci spiega a grandi linee la ragione del volto spaventato di Jennifer Lawrence che nelle prime foto del film

Il Cavaliere Oscuro il Ritorno: ecco il trailer della Lego!

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Il Cavaliere Oscuro il Ritorno: ecco il trailer della Lego!

Ecco qui una riproduzione perfetta del trailer de Il Cavaliere Oscuro il Ritorno realizzata completamente con i Lego, le famosissime costruzioni tanto amate dai piccoli e dai grandi.

Amiche da morire con Vinicio Marchioni e Claudia Gerini

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Il prossimo maggio si darà il via alle riprese di Amiche da morire, commedia al femminile che sancisce l’esordio di Giorgia Farina nelle vesti di regista.

Gwyneth Paltrow la fotografa di Picasso in 33 Dias

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Secondo le ultime voci provenienti da Madrid, il regista Carlos Saura avrebbe coinvolto Gwyneth Paltrow nel suo ultimo progetto, 33 Dias, dedicato a ‘Guernica’, uno dei

Emile Hirsch in The Motel Life

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Emile Hirsch torna ad un ruolo da protagonista dopo Speed Racer.

Era infatti da quando l’attore di Into the Wild

Dark Shadows: i character poster

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Dark Shadows: i character poster

Ecco i character poster di Dark Shadows. Manca poco meno di un mese dall’arrivo del film in sala e ecco che ci vengono presentati i poster dedicati ai singoli personaggi del film.

Possiamo vedere Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Eva Green, Michelle Pfeiffer e tutti gli altri componenti della famiglia Collins.

Eccoli tutti!

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Foto: JustJared

Il ritorno di Anchorman

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Il ritorno di Anchorman

A otto anni dall’uscita di Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy ecco l’annuncio di un suo sequel arrivare direttamente dalla bocca dell’attore protagonista,

RoboCop: recensione del film di Paul Verhoeven

RoboCop: recensione del film di Paul Verhoeven

RoboCop è il film culto del 1987 è diretto da Paul Verhoeven e con protagonisti nel cast Alex Murphy, Nancy Allen e Dan O’Herlihy.

  • Anno: 1987
  • Regia: Paul Verhoeven
  • Cast: Alex Murphy, Nancy Allen, Dan O’Herlihy

RoboCopTrama: Detroit, anni ’80. La città è nel caos causa il crimine crescente e le precarie condizioni in cui si trovano a lavorare le forze dell’ordine. La multinazionale OCP stipula un contratto con l’amministrazione comunale per dirigere il dipartimento di polizia; in particolare, propone il prototipo di un robot chiamato ED209, “Enforcement Droid 209”, con la funzione di controllare il crimine e di garantire enormi profitti nel mercato militare. In realtà, la stessa azienda è collusa con uno dei capi del crimine locale, Clarence Boddicker, uomo senza scrupoli che dirige una banda di criminali sanguinari.

In questo clima di corruzione e anarchia operano Alex Murphy e Anne Lewis, poliziotti onesti e scrupolosi, i quali, durante una ronda, incrociano proprio la banda di Boddicker. Tra i poliziotti e i delinquenti infuria la sparatoria: Lewis viene tramortita e creduta morta, mentre Murphy viene barbaramente mutilato e ridotto in fin di vita a colpi di fucile.

Ridotto a un vegetale con nessuna possibilità di sopravvivere, il poliziotto viene impiegato per la costruzione di Robocop: le parti mutilate, ovvero la maggior parte del corpo, vengono sostituite da protesi meccaniche rivestite da una corazza di titanio e kevlar. Il suo cervello viene affiancato ad un sistema informatico in cui è inserita la programmazione di base e 3 direttive inviolabili (più una nascosta) che determineranno il suo comportamento di agente di polizia e di obbedienza verso i funzionari OCP. Ciò che ne viene fuori è un robot con il cuore e la testa di un uomo.

Robocop in poche settimane cattura molte bande criminali, risolve furti e casi di violenze, diventando un eroe. Ma ora gli spetta il compito più difficile: sgominare la banda di Boddicker, nonché i dirigenti della polizia corrotti con la multinazionale OCP; ma anche dimenticare una vita passata che ormai non gli appartiene più

RoboCopAnalisi: Robocop – Il futuro della legge è un film del 1987 diretto da Paul Verhoeven e prodotto dalla Orion Pictures. Autentico cult degli anni ‘80 ambientato in un prossimo futuro, il lungometraggio è un violento e cinico mix tra poliziesco e fantascientifico. Amato dai giovani dell’epoca al pari di Terminator, Robocop ispirò anche diversi fumetti, vari videogiochi e quattro serie televisive, tutti aventi per protagonista un agente di polizia cyborg.

RoboCop

A differenza dei due sequel successivi, usciti nel 1990 e nel 1993, i quali ebbero molto meno successo, la trama di questa pellicola lascia spazio anche a sentimenti e flashback malinconici, che hanno proprio l’obiettivo di mettere in risalto il lato umano del cyborg protagonista, che rimane in parte ancora un essere umano.

La regia porta la firma dell’olandese Paul Verhoeven, che dopo Robocop firmò altri due film di grande successo: Atto di forza e Basic instinct; non male fu anche il seguito commerciale di Showgirls, Starship troopers e L’uomo senza ombra. Dopo sette anni, nel 2007, torna con l’apprezzato Black Blook, mentre De stille kracht uscito lo scorso anno, è circolato solo in Olanda.

Meno brillante è stata invece la carriera post-Robocop dell’attore protagonista, Peter Weller, il quale vanta anche la regia di un film: Ricatto senza fine del 1997 è passato quasi inosservato.

Peraltro quest’ultimo rischiava di non figurare neppure in Robocop, giacché Verhoeven aveva pensato inizialmente a Schwarzenegger; ma poi ci ripensò per non dover espandere troppo l’armatura del cyborg, che doveva contenere il fisico troppo muscoloso dell’attore austro-americano.

RoboCop ha vinto anche un Premio Oscar per il Miglior montaggio sonoro, andato a Stephen Hunter Flick e John Pospisil.

Dopo una serie di smentite e contrordini, è stata anche annunciata la data dell’uscita del remake: il 9 agosto 2013, firmato da Jose’ Padilha, che vedrà nelle vesti di Robocop Joel Kinnaman; le indiscrezioni parlano di un cyborg più umano. Staremo a vedere.

Ecco James Franco in Spring Breaker

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Ecco James Franco in Spring Breaker

Ecco James Franco in Spring Breaker. L’attore nominato all’Oscar per la sua performance al limite in 127 ore è stato truccato, vestito e acconciato per le feste per il film diretto da Harmony Korine, regista di Gummo.

Owen Wilson e Zach Galifianakis in You are here

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Un nuovo cast si definisce per You are here, il progetto di Matthew Weiner dalla gestazione un po’ travagliata. Sarà lo stesso Weiner, creatore e produttore della serie

Julianne Moore nel progetto di Joseph Gordon-Levitt

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Julianne Moore nel progetto di Joseph Gordon-Levitt

L’attore statunitense di Inception e 50 e 50, che vedremo la prossima estate ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno di Christopher Nolan, prova il passaggio dalle scene alla direzione. Nel debutto di Joseph Gordon-Levitt alla regia ci sarà anche lei, Julianne Moore, a tener testa a un egocentrico dongiovanni sulla scoscesa via verso la redenzione. Nel cast troviamo lo stesso Gordon-Levitt affiancato dalla piacevole compagnia di Scarlett Johansson.

La bella Julianne Moore, intanto, già impegnata nel suo ruolo di strega maligna nel fantasy Seventh Son della Warner Bros e, prossimamente, accanto a Robert De Niro nel film drammatico Being Flynn, è in trattative per un ruolo nel remake di Carrie di Kimberly Peirce.

(fonte: collider.com)

Biancaneve: recensione del film con Julia Roberts

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Biancaneve: recensione del film con Julia Roberts

Arriva al cinema Biancaneve, il fantasy diretto da Tarsem Singh con protagonisti Julia RobertsLily Collins e Armie Hammer. La scelta del cast ha creato curiosità, le prime foto promozionali l’hanno alimentata e il trailer del film ne ha suggerito l’ironia e il brio con cui sarebbe stata raccontata una delle storie più amate di sempre. Arriva al cinema Biancaneve (Mirror Mirror) di Tarsem Singh (Immortals, The Fall) in cui una bellissima Regina cattiva (Julia Roberts) è ossessionata dal potere, dalla ricchezza e dalla bellezza e tiene rinchiusa al castello la 18enne Biancaneve (Lily Collins) fino a che l’arrivo di un Principe bello e ricco (Armie Hammer) non altera gli equilibri e spinge la Regina a scacciare la figliastra e ad insidiare il Principe e la sua ‘dote’.

E’ una sorta di triangolo amoroso la rilettura di Biancaneve e i Sette Nani della Relativity Media portata sullo schermo dalla bravura indiscussa di Tarsem che con un sapiente uso della fotografia e dei colori dirige con toni e luci da cartone animato un film in live action che vede il suo punto di forza nella sceneggiatura. Regina incontrastata del film (in tutti i sensi) è Julia Roberts: bellissima, isterica, molto ironica e terribile la Pretty Woman d’America gioca con la sua età e con le sue rughe portate con estrema grazia e tanta autoironia. La Roberts trasforma il suo sorriso aperto e dolce in una risata isterica e cattiva senza perdere il suo fascino portando sullo schermo una Regina molto particolare, in cerca di un matrimonio per salvare le casse del Regno, attratta dal conturbante fisico scultoreo del Principe e ovviamente invidiosa della giovinezza (più che della bellezza) di Biancaneve.

Biancaneve, il fantasy diretto da Tarsem Singh

Dal canto suo la dolce principessa per eccellenza, la prima alla quale la Disney dedicò un lungometraggio, è interpretata da Lily Collins che a livello estetico ha tutte le carte in regola per il ruolo: delicatamente bella, molto dolce e all’occorrenza volitiva, la sua Biancaneve è una donna moderna che riesce a trovare il coraggio di rivendicare ciò che è suo spinta soprattutto dall’amore. Dimenticate la Biancaneve della Disney, la Collins in corsetto e spada combatte contro i mostri e somiglia più ad una Mulan o ad una Pocahontas che alla sua omonima disegnata.

Presenti all’appello i sette nani, che vivono nella foresta grazie alla loro attività di ladri. Loro sono l’aiutante magico, l’elemento di comicità e il principale mezzo che Biancaneve ha per sollevarsi dalla sua prima situazione di difficoltà. Armie Hammer è il Principe, in una performance purtroppo sotto tono o semplicemente in un personaggio un po’ tonto che nonostante tutto funziona e pronuncia la battuta migliore di tutto il film (agli spettatori spetterà di scovarla). La fotografia molto luminosa e i costumi spettacolari aggiungono un tocco fiabesco coronato soprattutto dalla bellissima colonna sonora del pezzo grosso Alan Menken, compositore de La Bella e la Bestia, La Sirenetta e molte altre soundtrack da Oscar (il compositore ne vanta ben 8!).

Bellissima poi la rivisitazione dello Specchio Magico, sempre presente e forse unico amico della Regina; la sua rappresentazione ricostruisce un vero e proprio ambiente intimo in cui la donna vanitosa per eccellenza esterna le sue paure, i suoi più oscuri desideri e la sua sconfinata e folle brama di potere. Tarsem riesce a superare quest’ardua prova realizzando un film divertente, intelligente, che prende in giro se stesso e la classica narrativa fiabesca pur rimanendo saldamente collocato in quel filone ‘per bambini’ che, quando è realizzato come in questo caso con criterio, affascina anche i grandi.

I fratelli Vanzina e il cast di Buona Giornata presentano il film

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L’intero e consistente cast di Buona giornata, il nuovo film dei fratelli Vanzina che uscirà in 500 sale a partire dal prossimo 30 Marzo, è presente alla conferenza stampa che segue la proiezione del film. Viene subito sottolineata la caratteristica di coralità del film, di quanto sia difficile mettere insieme un cast del genere e di come si sono sviluppate le storie che seguono i personaggi nelle loro vicissitudini durante una normale giornata della loro vita.

Act of Valor: recensione del film

Act of Valor: recensione del film

Arriva anche in Italia il film del duo registico formato da Mike McCoy e Scott Waugh, che sta riscuotendo un discreto successo negli USA. Act of Valor ha come protagonisti un gruppo di autentici effettivi delle forze speciali della Marina Militare statunitense.

Cronaca romanzata di un’autentica operazione portata a termine dalle United States Navy Sea, Air & Land forces (SEAL), il film racconta le gesta di una squadra di Navy Seals che deve affrontare una pericolosa missione sotto copertura per salvare un agente della CIA sequestrato da una cellula terroristica.

Sin dalle prime battute Act of valor si dimostra essere l’opera filmica più vicina al mondo video-ludico che abbia mai visto il buio della sala cinematografica. Ad oggi molti dei titoli più famosi del mondo del Game sono diventati film, chi con maggior fortuna chi con meno, quel che resta è il fatto che l’industria del cinema continua a guardare il mondo dei videogiochi come una grande fornace di storie da cui attingere quasi come è accaduto e continua ad accadere con il romanzo. Ma mai sino ad oggi le due tipologie di linguaggio si sono ritrovate così vicine, tanto da far pensare di trovarsi in una piattaforma gigantesca e di giocare contro i cattivi. Ne viene fuori un’opera di contaminazione che ha nella sua componente action il suo massimo valore.

Act of valor

Act of valor è pura azione tanto da provocare molta adrenalina e far passare in secondo piano la narrazione che in ogni caso rappresenta il limite più grande per Act of Valor. La pellicola è talmente concentrata sull’aspetto più spettacolare della dimensione filmica che si trova supportato da una storia forse un po’ stereotipata ed eccessivamente patriottica, che a tratti esaspera anche gli avvenimenti narrati.

Altro elemento predominante è l’approccio realistico del film che probabilmente sfiora la realtà  tanto da avvicinarsi quasi ad una visione documentaristica, per la nitidezza dell’immagine e per l’autenticità degli scontri a fuoco che si susseguono man mano che la narrazione prosegue. Questa peculiarità di certo farà la fortuna di chi si aspetta sequenze di combattimenti, avventura, tecnologie da guerra di ultima generazione e pura azione realistica.

Buona Giornata: recensione del film con Christian De Sica

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Buona giornata è un film a episodi, ognuno dei quali segue un personaggio che nel bene e nel male rappresenta una tipologia di italiano, che noi tutti conosciamo. C’è il politico corrotto che ruba i voti in Parlamento, l’imprenditore nullatenente con villa ai Castelli Romani che ha a che fare con la finanza, un principe veramente nullatenente che detiene ormai solo il titolo nobiliare e un’altissima volontà di presenzialismo, e uno stereotipo al contrario, un libero professionista milanese trapiantatosi in Puglia, dove cerca di portare avanti l’innovativa società di domotica a cui è a capo.

Sono ritratti quasi sempre al limite tra la farsa e il dramma ma che sono bene aderenti alla contemporaneità a cui siamo avvezzi ultimamente. Si potrebbe azzardare un nuovo filone di film “acchiappaincassi” da periodo ben definito; Buona giornata, infatti esce il 30 Marzo, in 500 copie, in tempo perfetto per la Pasqua. Ma l’operazione portata avanti dai fratelli Vanzina, Enrico come spesso accade in produzione e Carlo alla regia, è leggermente diverso dal sistema oliato dei cinepanettoni.

Il riferimento principale è quello della commedia all’italiana degli anni ’60-’70, decade in cui fiorivano i film a episodi che riunivamo, come accade in questo caso, cast stellari dell’epoca per portare avanti un successo soprattutto commerciale. Che poi si trattasse di registi che sapevano il fatto loro come Monicelli o Risi, questo è un altro paio di maniche.

Di per sé questa pellicola trascina questi elementi e li sostiene abbastanza bene, d’altra parte è innegabile la tecnica acquisita nel creare una tessitura ritmica dei tempi comici. Tra i vari episodi, spiccano per equilibrio quello girato in Puglia e unico ad essere stato scritto non dai Vanzina ma dallo stesso interprete Diego Abatantuono, che interpreta l’esatto opposto del “terrunciello” che lo ha reso famoso: adesso è un imprenditore milanese che si è trasferito in Puglia con la famiglia e che tra le varie difficoltà della vita deve anche affrontare quella di non sapere il significato della parola “tremone” con cui tutti in paese sembrano apostrofarlo.

Buona giornata racchiude un cast importante per la scena comica italiana, dai “classici” Lino Banfi, che dice di essere ispirato allo stile sopra le righe di Scilipoti per interpretare il suo senatore corrotto che riesce a far votare anche un morto, Christian De Sica, che torna a lavorare con i Vanzina dopo una separazione durata dodici anni, e le nuove leve, tra tutti Teresa Mannino, alla seconda prova con i Vanzina e una dei tanti nuovi volti lanciati dalla fucina di Zelig.

L’intento di Buona giornata è quello di mescolare con una certa dose di ironia, gli aspetti che caratterizzano l’Italia e gli italiani di questi anni, ma con sempre una pacca sulla spalla, che dice che in fondo anche se traffichini e poco affidabili, si tratta  pur sempre di “brava gente”. Ne esce fuori un ritratto di “nuovi mostri” senza che la definizione ispirata a Monicelli sia troppo forzata; ciascuno di quei personaggi, un po’, lo si è già incontrato.

Ritorno illustre ne Il Cavaliere Oscuro Il Ritorno [ATTENZIONE SPOILER]

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La Warner Bros ha lasciato trapelare un interessante spoiler sulla trama e sui personaggi de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno. Sembra che infatti uno dei personaggi giàpresenti in uno dei due film precedenti

The Avengers: tutte le curiosità da sapere!

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The Avengers: tutte le curiosità da sapere!

Siete pronti a leggere tutte le curiosità sull’attesissimo film targato Marvel, The Avengers?.. allora cosa aspettate! 

Richard Donner e Arma Letale 5

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Il popolare magazine britannico Empire, in occasione del 25° anniversario del primo film della serie di Arma Letale, ha riunito il regista Ricahrd Donner e i protagonisti Mel Gibson e Danni Glover. Nel corso dell’incontro si è parlato anche del fantomatico quinto film del ciclo, un progetto rimasto purtroppo sulla carta, che Donner ha dichiarato avrebbe amato portare sullo schemo.

Un abbozzo di sceneggiatura era stato già steso da Shane Black, ma Donner ha ammesso di non averlo mai letto, cosa che invece sembra aver fatto Gibson: la vicenda si sarebbe aperta coi  protagonisti orami dediti a una vita più tranquilla, ma i due non ci avrebbero messo molto a mettersi nuovamente nei guai (nella sequenza di apertura, Riggs e Murtaugh a bordo di un camper per le vacanze, ne avrebbero perso il controllo, finendo per radere quasi al suolo un villaggio); della partita sarebbero tornate a far parte anche Rene Russo e Darlene Love.

Fonte: Empire

Zooey Deschanel sul set per Richard Curtis

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L’attrice losangelina affiancherà probabilmente Domhnall Gleeson (il Bill Weasley della saga di Harry Potter) in About Time, nuova commedia a basso costo firmata da Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, I love radio rock). Gleeson vestirà i panni dell’ultimo erede di una famiglia di viaggiatori del tempo, che viene a sapere del proprio potere solo quando il padre lo reputa maturo; dopo esserne venuto a conoscenza, comincerà a viaggiare avanti e indietro nel tempo, nel tentativo di cambiare la storia per migliorare il mondo… ma come sempre succede in questi casi, il risultato non è quello sperato.

Dato che si tratta di una commedia a basso costo, c’è comunque da pensare che i ‘desideri’ del protagonista saranno un pò meno ‘ambiziosi’ rispetto alla classica uccisione di Hitler, o al salvataggio di JFK… La Deshanel viene data come vicina alla chiusura dell’accordo per la parte di Mary, amore del protagonista; le riprese, previste in estate, dovrebbero consentire all’attrice di parteciparvi senza sovrapporsi al suo attuale impegno nella serie New Girl. Zooey Deschanel , già protagonista di film come E venne il giorno, Yes Man e 500 giorni insieme, è recentemente apparsa in Sua Maestà e Our Idiot Brother, mentre Gleeson sarà presto sugli schermi in Dredd e Anna Karenina.

Fonte: Empire

Hugh Jackman nella prima foto ufficiale del film I Miserabili

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Dopo le prime foto dal set del film, è il momento del primo scatto ufficiale che ritrae Hugh Jackman nei panni di Jean Valjean,

Werner Herzog al lavoro su due nuovi documentari

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Il ritorno del grande regista tedesco. Werner Herzog si conferma instancabile: oltre ad apparire come villain nel film One Shot, a fianco di Tom Cruise, è già al lavoro su due documentari.

Dark Shadows: torna la coppia Tim Burton/Johnny Depp in una film gotico a metà tra horror e commedia

La prossima primavera cinematografica riserva sorprese e uscite eccellenti tra cui spicca, senza ombra di dubbio, il nuovo film di Tim Burton che vede come protagonista, manco a dirlo, Johnny Depp, e chi altrimenti?

Depp interpreta il personaggio di Barnabas Collins, un ricco e scapestrato donnaiolo che commette l’errore di sedurre e abbandonare una bellissima donna che ha la non irrilevante peculiarità di essere una strega (Eva Green). L’avvenente fattucchiera trasforma Collins in un vampiro e lo seppellisce sottoterra dove inizierà un lungo sonno; Barnabas si risveglierà per caso solo nel 1972 e per prima cosa farà ritorno nel vecchio e amato maniero.

La decima vittima – recensione del film di Elio Petri

La decima vittima è un film del 1965 di Elio Petri con protagonisti nel cast Marcello Mastroianni e Ursula Andress.

Trama del film La decima vittima

In un futuro imprecisato gli uomini hanno trovato il modo di evitare guerre e violenza gratuita e indiscriminata; un fantomatico Ministero della Caccia ha ideato un sistema in cui chiunque lo voglia può essere vittima o cacciatore.

All’interno di questo circuito uccidere e commettere omicidi non è reato anzi porta a dei premi in denaro.  Per chi dovesse raggiungere l’obbiettivo della decima vittima sono garantiti un milione di dollari oltre all’illustrissimo titolo di campione decathon.

Caroline Meredith (Ursula Andress), una capacissima cacciatrice, ha da eliminare ancora l’ultima vittima prima dell’agognato bottino, peccato che quest’ultima vittima sia Marcello Poletti (Marcello Mastroianni) un’affascinante e nobile italiano che le renderà il compito alquanto arduo.

La decima vittima, la recensione

Per chi avesse un minimo di familiarità con il cinema di Elio Petri non può non convenire che questo film, La decima vittima, sia un’eccezione abbastanza peculiare nel suo solito cinema di denuncia sociale. Diretto nel 1965 prendendo spunto dal romanzo di Robert Sheckley The seventh victim, Petri ha sceneggiato questo film con l’illustre collaborazione di Ennio Flaiano e Tonino Guerra, scomparso pochi giorni fa.

La decima vittima è un film che estremizza e porta al paradosso paure e limiti di una società che, a metà degli anni ’60, stava mutando ed evolvendo lasciandosi alle spalle valori e lucchetti morali sempre meno accettati sopratutto dalla classe borghese. La violenza e la criminalità dilagante, la famiglia, la fedeltà coniugale, il rapporto con gli anziani e sopratutto l’affermazione di una febbre mediatica e commerciale che stava prendendo piede attraverso il mezzo televisivo.

Petri affronta tutti questi temi con un tono meno drammatico e realistico rispetto ad altri meravigliosi suoi capolavori come Indagine di un cittadino…, La classe operaia va in paradiso o A ciascuno il suo, ma tende per un taglio più sarcastico e satirico, quasi comico, avvalendosi della straordinaria capacità di Mastroianni ad affrontare film e sceneggiature di questo tipo.

In questa ipotetica società del “duemila” Petri immagina uomini e donne sopraffatti da un indicibile cinismo e a cui più nulla importa nella vita se non il denaro, il guadagno. Uccidere, essere un marito o una moglie fedele, rispettare gli anziani genitori e avere sinceri rapporti umani con chicchessia è assolutamente futile se non indirizzato e motivato ad un debito guadagno. Petri in questo film, che ricordiamo è girato quasi cinquant’anni fa, profetizza una società dominata dalla commercializzazione ossessiva e  indiscriminata per cui anche la morte, anche l’omicidio diventa spot, diventa prodotto.

Come detto Marcello Mastroianni, qui con un’ insolita capigliatura ossigenata, veste con disinvoltura i panni di un uomo annoiato e disilluso dalla vita, un uomo che non crede più nell’amore e nelle donne, un uomo cui unico interesse è sopravvivere con un minimo di agio. Un personaggio, per certi versi, simile al Marcello della Dolce Vita di felliniana memoria in quanto con esso condivide uno stanco cinismo verso l’esistenza. Attorno al grande attore italiano si muove con la solita gattoneria  la biondissima Ursula Andress sicuramente più bella che brava oltre ad una stuola di ottimi interpreti secondari tra cui ci preme evidenziare la fugace quanto esemplare interpretazione del grande Salvo Randone, attore feticcio di Elio Petri.

La decima vittima è un film molto interessante anche riguardo le scelte musicali e scenografiche; le ambientazioni, infatti, riportano all’arte concettuale e minimalista oltre che pop creando un contesto particolare e originale.

Riconosciamo che anche in La decima vittima, il grande Petri è spinto dal desiderio di sottolineare e sensibilizzare su determinate crepe della società moderna, a cambiare è il mezzo non il fine. Ma rispetto ai suoi più celebri capolavori che hanno in Gian Maria Volontè il volto identificativo di un cinema crudo e asciutto che espone senza fronzoli i grandi mali della società italiana in questo diversivo imperniato di satira e sarcasmo la tensione narrativa va progressivamente scemando, non regge sino ad un finale un po’ troppo pasticciato.

Avrete capito che preferiamo “l’altro” Petri ma anche questo merita di essere conosciuto altrimenti che confronto si potrebbe fare?

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