Guarda il Trailer e le
clip del nuovo film di Daniele Luchetti,
Anni Felici con
protagonisti Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti,
Martina Friederike Gedeck – al cinema dal 3 ottobre
2013.
Clip
Trama: 1974, Roma. Guido è un
artista che vorrebbe essere d’avanguardia, ma si sente intrappolato
in una famiglia troppo borghese e invadente. Serena, sua moglie,
non ama l’arte, ma ama molto l’artista e infatti lo “invade”. I
loro figli, Dario e Paolo, 10 e 5 anni, sono i testimoni
involontari della loro irresistibile attrazione erotica, dei loro
disastri, dei tradimenti, delle loro eterne trattative amorose. Tra
happenings artistici, colpi di testa, film in super 8, pigre
vacanze, design e confessioni, il film racconta gli anni felici —
ma che sembravano infelici – di una famiglia che, provando ad
essere più libera, si ritrova in una prigione senza vie di fuga.
Riusciranno a salvarsi?
Amazon Prime Video svela il trailer
del primo film Amazon Original italiano Anni da
cane. La commedia young-adult diretta da
Fabio Mollo viene presentata oggi ad Alice
nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema
di Roma dedicata alle giovani generazioni
Anni da
cane sarà disponibile su Prime Video in Italia dal 22
ottobre e in oltre 240 Paesi e territori nel mondo dal 26
novembre. Il trailer svela anche i primi 30” del nuovo brano
inedito Io e Te, scritto e interpretato da Achille Lauro
per il film, e disponibile su tutte le piattaforme digitali e in
radio da venerdì 22 ottobre.
Anni da
cane racconta la storia di Stella, un’adolescente
impacciata, cinica, piena di immaginazione e tormentata. Dopo un
incidente in auto che le cambia la vita e in cui è coinvolto anche
un cane, si convince che i suoi anni vadano contati come quelli dei
cani: uno ne vale sette, e ora che sta per compiere sedici anni, in
realtà, è una centenaria. Per questa ragione, Stella crede che le
rimanga poco tempo da vivere e decide di stilare una lista di tutte
le cose che vuole fare prima di morire. Con l’aiuto dei suoi
migliori amici, Nina e Giulio, la ragazza comincia così a vivere la
sua vita al massimo, bruciando le tappe per paura di non avere
tempo per fare tutte le esperienze. Ma l’incontro casuale con
Matteo, un coetaneo timido e introverso, metterà tutto in
discussione, stravolgendo totalmente la sua prospettiva.
Anni da cane si unirà alle migliaia di serie e film già
presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni
italiane Amazon Original Dinner Club, LOL: Chi ride è
fuori, FERRO e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo
S1 e S2 ; le serie pluripremiate Fleabag e
The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi
comeJack Ryan, The
Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio,
Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a
contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori
nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori
partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che
della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre serie
Amazon Original di produzione italiana già annunciate sono Vita
da Carlo, All or Nothing: Juventus, The Ferragnez – La
serie, Bang Bang Baby, TheBad Guy, Everybody
Loves Diamonds e Prisma.
Amazon Prime Video ha diffuso il teaser
trailer di Anni da
cane diretto da Fabio Mollo e scritto da Mary
Stella Brugiati e Alessandro Bosi. Prodotto da Notorious Pictures
il film vede protagonisti Aurora Giovinazzo, Isabella
Mottinelli, Federico Cesari, Luca Vannuccini, Marta Losito, Romana
Maggiora Vergano, Paola Gioia Kaze Formisano, Sabrina
Impacciatore e con una performance cameo di Achille
Lauro.
La trama
Anni da
cane racconta la storia di Stella, un’adolescente
impacciata, cinica, piena di immaginazione e tormentata. Dopo un
incidente in auto che le cambia la vita e in cui è coinvolto anche
un cane, si convince che i suoi anni vadano contati come quelli dei
cani: uno ne vale sette, e ora che sta per compiere sedici anni, in
realtà, è una centenaria. Per questa ragione, Stella crede che le
rimanga poco tempo da vivere e decide di stilare una lista di tutte
le cose che vuole fare prima di morire. Con l’aiuto dei suoi
migliori amici, Nina e Giulio, la ragazza comincia così a vivere la
sua vita al massimo, bruciando le tappe per paura di non avere
tempo per fare tutte le esperienze. Ma l’incontro casuale con
Matteo, un coetaneo timido e introverso, metterà tutto in
discussione, stravolgendo totalmente la sua prospettiva.
Anni da
cane si unirà alle migliaia di serie e film già
presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni
italiane Amazon Original Dinner Club, LOL: Chi ride è
fuori, FERRO e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo
S1 e S2 ; le serie pluripremiate Fleabag e
The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi
comeJack Ryan, The
Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio,
Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a
contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori
nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori
partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che
della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre serie
Amazon Original di produzione italiana già annunciate sono Vita
da Carlo, All or Nothing: Juventus, The Ferragnez – La
serie, Bang Bang Baby, TheBad Guy, Everybody
Loves Diamonds e Prisma.
Amazon Studios ha annunciato oggi
l’inizio delle riprese del primo film Amazon Original
italiano, la commedia young-adult Anni da
cane, diretta da Fabio Mollo
(Il sud è niente) e scritta da Mary Stella
Brugiati e Alessandro Bosi. Anni
da cane è prodotto da Notorious Pictures e sarà
disponibile, questo autunno, in esclusiva su Amazon Prime Video in oltre 240 paesi e territori
in tutto il mondo.
Anni da
cane racconta la storia di Stella, un’adolescente
impacciata, cinica, piena di immaginazione e tormentata. Dopo un
incidente in auto che le cambia la vita e in cui è coinvolto anche
un cane, si convince che i suoi anni vadano contati come quelli dei
cani: uno ne vale sette, e ora che sta per compiere sedici anni, in
realtà, è una centenaria. Per questa ragione, Stella crede che le
rimanga poco tempo da vivere e decide di stilare una lista di tutte
le cose che vuole fare prima di morire. Con l’aiuto dei suoi
migliori amici, Nina e Giulio, la ragazza comincia così a vivere la
sua vita al massimo, bruciando le tappe per paura di non avere
tempo per fare tutte le esperienze. Ma l’incontro casuale con
Matteo, un coetaneo timido e introverso, metterà tutto in
discussione, stravolgendo totalmente la sua prospettiva.
“Siamo felici di sostenere il crescente numero di
titoli scripted Amazon Original in Europa con questa
storia italiana così speciale” ha affermato Georgia Brown, Head of
European Originals, Amazon Studios. “Il nostro primo film Amazon
Original italiano, Anni da cane, si aggiungerà alla serie
di coinvolgenti show di fiction in produzione in Italia, tra cui
Bang Bang Baby, Everybody Loves Diamonds e
Vita da Carlo. Questa è una storia affascinante e speriamo
sarà per gli spettatori Prime Video nel mondo un film da non
perdere.”
“Anni da
cane rappresenta una tappa fondamentale per gli
Amazon Studios in Italia”, ha aggiunto Nicole Morganti, Head of
Amazon Originals, Italia. “Siamo entusiasti di far partire la
nostra prima produzione cinematografica con un partner prestigioso
come Notorious Pictures e un team creativo di giovani e talentuosi
filmmaker. Con il prezioso supporto di questa incredibile squadra
offriremo agli spettatori una storia unica nel suo genere, dai toni
di commedia, ma venata di tenerezza e sensibilità, capace di
parlare in maniera diretta al pubblico dei ragazzi, usando il loro
stesso linguaggio.”
Anni da
cane si unirà alle migliaia di serie e film già
presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni
italiane Amazon Original FERRO e Celebrity Hunted –
Caccia all’uomo, già disponibili sul servizio e LOL:
Chi ride è fuori in arrivo il 1 aprile; le serie
pluripremiate Fleabag e The Marvelous
Mrs. Maisel e i grandi successi come Jack Ryan,
The
Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio,
Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in
licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le
dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del
mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della
Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre serie Amazon
Original annunciate e in produzione sono Bang Bang Baby,
Vita da Carlo, Dinner Club, Everybody Loves
Diamonds, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Seconda
Stagione e All or Nothing: Juventus.
Anni da
cane è il primo film Amazon Original prodotto in
Italia. Diretto da Fabio Mollo, è stato presentato
quest’anno alla Festa del Cinema a Roma nella sezione Alice nella
Città, ed è il terzo lungometraggio per il regista. Gli altri due
erano stati Il sud è niente del 2013 e Il padre
d’Italia del 2017 di cui Mollo aveva anche curato la
sceneggiatura. Anni da cane, invece, parte da una scrittura
di Mary Stella Brugiati e Alessandro Bosi e si tratta di un cambio
di rotta, per alcuni versi, dello stile che il regista aveva
adottato in precedenza.
Anni da cane, la trama
La storia parla di Stella
(l’incredibile Aurora Giovinazzo di
Freaks Out di Gabriele
Mainetti) che sta per compiere sedici anni, ma che in
realtà è fermamente convinta siano centododici, e che quindi ogni
suo anno sia da moltiplicare per sette, come si fa con i cani.
Anni da
cane si apre con questa spiegazione fatta in voice
over, con un’inquadratura capovolta che fa quasi pensare che Stella
sia appartenente ad un altro modo e che abbia dei poteri speciali.
Come in Freaks Out, dopotutto. E invece no.
Di qui a poco si parte con un teen movie con tutti i crismi e full
optional.
Stella, stante l’idea che
stia per morire, stila una lunga lista di cose da fare prima che
ciò accada (perché, secondo lei, senz’altro accadrà) e lo presenta
alla sua fedele – e a lei totalmente dedita – amica Nina
(Isabella Mottinelli). Si recando dunque ad una
festa in maschera, con costumi ovviamente ridicoli ma perfettamente
confezionati, al termine della quale Stella dovrà spuntare
dall’elenco la voce “dare il primo bacio”. Lì conoscerà altri due
elementi cardine della commedia adolescenziale: il migliore amico
gay che si unirà subito e incondizionatamente al duo di giovinette,
e l’inaspettato ragazzo carino ma che non se la tira: Giulio l’uno
(Luca Vannuccini) e Matte l’altro
(Federico Cesari).
Al tutto uniamo una mamma
dolce e disponibile, ma sola e disarmata (Sabrina
Impacciatore), e Achille Lauro che fa
un’ospitata nel ruolo di se stesso e canta in anteprima il suo
nuovo pezzo Io e te.
Uno stile consolidato ma scimiottato
Il film di Fabio
Mollo ha dalla sua che punta, lanciandosi di pancia, su
uno stile estetico e strutturale ormai consolidato, se non fosse
che lo scimmiotta. L’abbigliamento anni ’80 è ormai rientrato in
campo da più di cinque anni che, in termini di mercato, è un tempo
lunghissimo. Ciò non significa che abbia esaurito il suo potere
attrattivo, tutt’altro, ma certamente non può essere la leva
squillante su cui basare dei modelli liceali. Tanto più che lo
scheletro dei personaggi e dei loro profili è a sua volta scarno e
totalmente aderente a quanto visto per anni tra i corridoi di
centinaia di high schools foderate dagli iconici armadietti di
metallo. E chiaramente il problema non è certo attingere dal
passato o dall’attualità, bensì non elaborarli oppure perdersi per
strada nel tentativo di provarci.
Aurora Giovinazzo su tutti
Infatti potrebbe essere
tutto riassunto con un maldestro effetto della scrittura di una
storia che non è stata adeguatamente sistemata in corso di
esecuzione visiva per cercarne un’armonia e profondità narrative.
Gli attori sono bravi, non fosse altro per la recente prova di
alcuni di loro, su tutti, appunto, Aurora
Giovinazzo. Ed è sorprendente osservare quanto poco
richieda per un interprete sembrare scadente quando è impreciso
quello che gli viene richiesto.
Ad ogni modo le
intenzioni sono state davvero le migliori: il soggetto e la trama
in sé sono efficaci, così come le tematiche accennate, e lo
sviluppo avrebbe potuto generare un gran bel prodotto, anche alla
luce di tutti i vantaggi estetici – i ragazzi funzionano veramente
tutti. Ma così non è andata, e se ne prende tristemente atto.
Anni da
cane è su Amazon Prime dal 22 ottobre.
Annette, ritorno
sul grande schermo del regista Leos Carax,
premiato a Cannes per la miglior regia, è uscito
nelle sale internazionali il 7 Agosto 2021 ed è disponibile su
Amazon Prime Video dal 20
Agosto 2021 (per le sale italiane, invece, l’uscita è prevista per
Dicembre).
Annette e l’epopea del naufragio contemporaneo
“So may we start?”, “Possiamo,
quindi, cominciare?”, chiede Leos Carax in
persona ai protagonisti del suo nuovo film,
Annette, che esce a distanza di nove anni dal
mirabolante Holy Motors (2012). Il prologo di
Annette si presenta come una dichiarazione di
intenti da parte di chi tiene le redini dell’intera opera visiva e
concettuale: non solo il regista, che sfoglierà man mano i capitoli
della storia di Annette, ma anche il duo rock
SPARKS, corpus musicale della pellicola, che ci
avverte su come le tracce musicali andranno a permeare l’intera
opera, dando voce a personaggi grotteschi e anomici, che devono
necessariamente esprimersi attraverso un canale comunicativo a sé
stante.
Henry Mc Henry (un
Adam Driver totalizzante) è conosciuto come Ape of
God, comico sornione e sovvertivo, innamoratosi
dell’eterea e fiabesca cantante lirica Ann
Defrasnoux (Marion
Cotillard). L’unione tra i due artisti viene sancita dalla
nascita della figlia Annette, figura cristologica
ma immateriale, inconsistente e usurata dagli altri, resa
visivamente come un burattino. Inizia così un’Odissea
contemporanea, spogliata da qualsiasi fardello di mistificazione
narrativo, in cui Ulisse è un eroe tramortito e
depotenziato, Telemaco una figura scarnificata che
tenta in tutti i modi di esistere, e Penelope un
simbolo di maternità sfasciato.
Annette è un canto
pessimista che si serve dei mezzi da sempre padroneggiati da Carax
quali uno spettro visivo immaginifico e una sinestesia di voci e
suoni che assurgono ad emblema metodico di un cinema irrazionale ma
profondamente vero, emotivo e passionale. E’ caricatura visiva,
simulacro di ciò che trova nel fuori controllo dell’assurdità
narrativa il canale più puro per raccontare la storia di percezioni
distorte della realtà. Annette si configura come
un musical infernale (ma necessariamente purgatoriale) la cui unica
chiave di interpretazione è l’immersione in un abisso di desideri
irrecuperabili, condizioni psicologiche precarie e ostinazione di
un stato dell’essere falsato e obsoleto.
La coppia formata da Henry ed Ann è
una rielaborazione dolorosa delle figure di Adamo
ed Eva, alla ricerca di un Eden illusorio e
contaminato, che vive delle loro antinomie, di un disequilibrio
relazionale assoluto, in cui poco importa se si
distrugge il pubblico attraverso la
commedia, o lo si salva tramite l’opera:
il risultato è comunque lo sprofondare in un abisso vorticoso,
provocatorio e disarmante.
E’ chiaro che la poetica di Carax
verta sul consegnare allo spettatore un elaborato
film-mondo, interiorizzato e assieme
dissacrato, la cui decodifica parte dagli elementi del profilmico,
quali tonalità cromatiche ricorrenti e simbologiche, una direzione
attoriale perfettamente delineata verso l’esorbitanza e la
caricatura (Driver) e verso un fiabesco intonso e inafferrabile
(Cotillard). La cornice da musical anticonvenzionale mette in luce
non solo il talento di Ann e lo sberleffo comico di Henry, ma anche
la drammaturgia sinfonica di una piccola anima calpestata, la cui
voce fanciullesca non è indirizzata all’essere speciale per i
genitori, nella simbologia della prima parola pronunciata da un
neonato, quanto piuttosto è condannata ad essere voce
per gli altri.
Ad interpretare la funzione di
cantastorie è in Annette un Simon Helberg
fenomenale, nei panni di un direttore d’orchestra, un
Conductor senza nome, tra la mischia di nomi
propri estremamente profanati. E’ lui a stabilire l’andamento
melodico della narrazione, che tenta di “ripulire” a sprazzi, con
un accenno di purezza dei sentimenti da lui provati. I personaggi
di Annette tentano di sopravvivere all’autore, di
coglierlo in fallo ed ergersi a immanenza storica, eppure Carax
agisce come forza provvidenziale, che risistema i suoi “burattini”
all’interno di uno schema prestabilito, in cui i rapporti di forza
si sovvertono, per dar spazio a una marea emotiva
irrefrenabile.
Annette: il fascino distruttivo del prodigio profanato
Lo stand-up comedian Henry è
rappresentazione di un machismo sovrabbondante, tronfio di
supponenza mitopoietica, i cui accordi disarmonici cozzano con la
sensibilità sofisticata di Ann, che muore sul palcoscenico come
un’Ofelia disarmata, sperduta tra foreste che rimarcano
continuamente la condizione di equilibrio precario e soffocato che
la soggioga
L’impianto teatrale di
Annette è continuamente potenziato da inquadrature
concepite come tableaux vivants, tracce di un saliscendi
introspettivo che va a naufragare necessariamente in brani musicali
prorompenti, esasperati canti che sfidano il confine tra realtà e
finzione, andando a recuperare una dimensione favolistica
inquietante, i cui richiami visivi sono evidenti nella
fotografia.
Opera lirica dissacrata, spazio
comico perturbato, Annette abita dimensioni
variegate, che non possono essere ricondotte a un ordine
prestabilito senza entrare pienamente in contatto con la poetica di
Carax: divisiva, senza ombra di dubbio, ma qui al pieno delle sue
potenzialità. La visionarietà magnetica del suo estro creativo
trova piena conformazione se confrontatasi con una realtà
menzognera e subdola, in cui il pastiche e la caricatura plasmano
l’essere umano, incapace di evadere perfino nella dimensione
artistica e a cui non resta che abitare l’abisso: voragine
relazionale, sociale, induttiva e collaterale.
Annette è maschera
aberrante della tossicità inattesa ma costituiva, dello
spogliamento di valore dei simboli e delle immagini, dell’invidia
connaturata a ciò che non siamo e che abbiamo perso. I personaggi
di Annette sono spiriti fallaci traghettati da una
provvidenza castigatrice, che ambisce a riportare ordine dove la
forza umana non può più agire, prigionieri irascibili dell’immagine
cinematografica.
Tra le più apprezzate interpreti
femminili, Annette Bening si è distinta negli anni
per i suoi ruoli incisivi in pellicole di successo. Nel corso della
sua carriera ha avuto modo di collaborare con importanti autori e
attori, riuscendo sempre a trovare il modo per affermarsi. Critica
e pubblico, infatti, l’hanno più volte riconosciuta con numerosi
premi, coronamento di una grande carriera.
Ecco 10 cose che non sai di
Annette Bening.
Annette Bening e i suoi film
1. Ha recitato in numerosi
film da Oscar. La carriera cinematografica dell’attrice ha
inizio nel 1988 con il film Non è stata una vacanza… è stata
una guerra!. Il ruolo che la consacra arriva tuttavia nel
1991, grazie al film Bugsy, con il quale ottiene la prima
nomination ai premi Oscar. Successivamente recita in Riccardo
III (1995), Mars Attacks! (1996) e American
Beauty (1999), dove ha il ruolo per cui è maggiormente
ricordata. Seguono Da che pianeta vieni? (2000), La
diva Julia – Being Julia (2004), Correndo con le forbici
in mano (2006), I ragazzi stanno
bene (2010), Ruby Sparks
(2012), Le donne della mia vita (2016), L’eccezione
alla regola (2016), Il gabbiano (2018), La vita in un
attimo (2018), Captain
Marvel (2019) e The Report (2019).
2. Ha recitato anche in
televisione. Prima di apparire sul grande schermo,
l’attrice ha recitato in diversi film per la TV, come Manhunt
for Claude Dallas (1986), L’ostaggio (1988), Mrs.
Harris (2005) e Other Plans (2019). Recita anche in
alcuni episodi delle serie Miami
Vice (1987), Liberty’s Kids: Est.
1776 (2002-2003) e I
Soprano (2004).
Annette Bening e Instagram
3. Non ha un profilo sul
social network. L’attrice non è presente sul social
network Instagram, probabilmente preferendo tenere la sua vita
privata lontana dai riflettori. Esistono tuttavia diverse fan page
dedicate alla Bening, dove è possibile trovare sue fotografie e le
ultime notizie riguardo i suoi progetti da attrice.
Annette Bening il marito e i
figli
4. È sposata con un noto
attore. Sul set del film Bugsy l’attrice incontra
Warren Beatty, attore celebre per i suoi ruoli in
Gangster Story e Il paradiso può attendere. I due
si sposano nel 1992, dando poi alla luce tre figli rispettivamente
nel 1994, 1997 e 2000.
Annette Bening: la sua
filmografia
5. È stata sconfitta due
volte da Hilary Swank. La Bening è stata nominata ai premi
Oscar per ben quattro volte. In due di queste occasioni fu
sconfitta entrambe le volte dall’attrice Hilary
Swank, aggiudicatasi il premio. La Bening era nominata per
American Beauty e La diva Julia.
6. Doveva essere
Catwoman. L’attrice era stata scelta per il ruolo della
celebre Catwoman nel film Batman – Il ritorno. Tuttavia la
Bening rimase incinta e così lo studio di produzione affidò il
ruolo alla giovane Michelle
Pfeiffer.
7. Ha recitato più volte per
Mike Nichols. Uno dei mentori cinematografici dell’attrice
è il regista Mike Nichols, celebre per il film
Il laureato (1967). Per lui l’attrice ha recita in ben tre
film: Cartoline dall’inferno (1990), A proposito di
Henry (1991) e Da che pianeta vieni? (2000).
8. Ha recitato in Captain Marvel. Uno dei più recenti
ruoli dell’attrice è stato quello della dottoressa Wendy Lawson
alia Mar-Vell. Il ruolo era stato tenuto segreto fino all’ultimo,
per evitare che si potessero rivelare con esso dettagli legati alla
trama e alla natura del film.
Annette Bening nel 2019
9. Ha un nuovo ruolo
importante. Oltre ad aver recitato in Captain Marvel, la Bening nel 2019
sarà tra i protagonisti del film The Report, dove recita
accanto agli attori Adam Driver
e Jon
Hamm. Il film, diretto da Scott Z.
Burns, ruota intorno alle vicende di alcuni agenti della
CIA, accusati di torture dopo gli attentati dell’11 settembre 2001.
Per il suo ruolo della senatrice Dianne Feinstein, la Bening ha
ricevuto numerosi lodi, e in molti pronosticano una sua nuova
nomination ai premi Oscar.
Annette Bening età e altezza
10. Annette Bening è nata a
Topeka, in Kansas, Stati Uniti, il 29 maggio 1958.
L’altezza complessiva dell’attrice è di 173 centimetri.
È giunta in queste ore la notizia
secondo cui Annette Bening e Bobby Cannavale
sarebbero stati interpellati per sostituire Julianne Moore e
Jeremy Renner nel nuovo film di Dan Fogelman
intitolato Imagine.
Per il momento pare comunque che
almeno Al Pacino sia rimasto saldamente ancorato al cast del
nuovo lungometraggio che segna l’esordio alla regia di Fogelman,
autore anche della sceneggiatura, la quale narra le vicende di una
rock star in età avanzata che scopre di avere un figlio ormai
adulto, dopo aver aperto una lettera ricevuta nientemeno che da
John Lennon. Ancor prima di Renner, Steve Carrell era stato
scritturato per impersonare il figlio di Al Pacino, ma Carnavale
sembra ormai aver ereditato definitivamente il ruolo. Carrell
rimane a bordo del progetto come produttore.
Dopo lo struggente Mio figlio,
arriva in televisione un altro film turco, Annem,
diretto nel 2019 da MustafaKotan. Anche noto come
Mia madre (Annem, in turco, significa appunto
“mamma”) questo esplora il complesso rapporto tra una madre e sua
figlia, attraverso una storia di crescita, amore e sacrificio, che
invita gli spettatori a riflettere sull’importanza della famiglia e
dei legami che ci definiscono e dei quali non si dovrebbe avere
vergogna.
Il film è poi impreziosito dalla
presenza della nota attrice Özge Gürel, già
conosciuta in Italia grazie ad alcune soap opera divenute
particolarmente popolari grazie a Mediaset. Un seguito che ha
permesso che anche altre opere, come Annem,
arrivassero sui nostri schermi. Opere che tra dramma, leggerezza e
tematiche universali sanno parlare direttamente ai loro spettatori
di riferimento. Se Mio figlio
affrontava il tema del rapporto padre-figlio con la problematica
dell’autismo, in Annem si ha invece un rapporto
ostacolato dalle differenze generazionali.
Gli appassionati di questo genere
potranno dunque ritrovare in questo film un’opera meritevole di
essere conosciuta, capace di emozionare e far riflettere sui propri
rapporti famigliari. In questo articolo, approfondiamo dunque
alcune delle principali curiosità relative a
Annem. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Annem
Il film narra la storia struggente
di una madre e di una figlia. Nazli vive in un
piccolo villaggio della Turchia e il suo sogno è quello di andare
via, lontano soprattutto dai suoi genitori. Sua madre
Ayse vive per lei, farebbe di tutto per renderla
felice e incoraggia il suo desiderio di fuga. Suo padre invece è
silenzioso e burbero e non è d’accordo che la figlia vada via di
casa. Nazli si vergogna di sua madre, del suo lato grezzo e
contadino e quando ha l’occasione di andare all’università di
Istanbul, è finalmente felice di allontanarsi da lei.
Nella grande città può essere chi
vuole e finisce per incontrare un ragazzo di cui s’innamora. Ma
quando arriva il momento di tornare al villaggio per presentare il
fidanzato ai suoi, Nazli è preda di sentimenti molto intensi e
contrastanti. Il suo ritorno farà però emergere molte verità che
Nazli aveva fino a quel momento ignorato. Per lei, quella sarà
l’occasione per riscoprire sua madre e le proprie origini,
trovandosi davanti alla scelta del tipo persona che sarà da quel
momento in avanti.
Il cast di attori e le location del film
Ad interpretare la giovane Nazli vi
è l’attrice Özge Gürel, celebre per le serie
Cherry Season – La stagione del cuore e Bitter Sweet –
Ingredienti d’amore. Sua madre Ayse, invece, è interpretata
dall’attrice Sumru Yavrucuk, nota invece per le
seire No: 309, Evlilik Hakkinda Her Sey e Sahane
Hayatim. Le due attrici, in preparazione al loro ruolo, hanno
trascorso diverso tempo a contatto così da sviluppare un certo
rapporto madre-figlia, anche se nel film molto di questo è
raccontato da un punto di vista conflittuale.
Accanto a loro, recitano poi gli
attori Sercan Badur nel ruolo di Mert,
Tuna Orhan in quello di Osman, Itir
Esen in quello di Nihal, Fatma
Toptas in quello di Nesrin e Fulya Özcan
in quello di Hacer. Per quanto riguarda le riprese, invece, queste
si sono svolte tra Istanbul e
Kirklareli, in Turchia. Due
location che riflettono il contrasto tra la vita rurale e quella
urbana, elemento centrale nella storia di Nazlı. La scelta delle
location sottolinea il passaggio dalla semplicità del villaggio
alla complessità della vita cittadina, simbolizzando il viaggio
interiore della protagonista.
Il trailer di Annem e dove vedere il film in
streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 26 luglio alle ore 21:20
su Canale 5. Di conseguenza, per un limitato
periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma
Mediaset Infinity, dove quindi lo si potrà vedere
anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere
alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far
partire la visione.
È stata resa pubblica in
data odierna una lettera aperta a sostegno del festival
Annecy cinéma italien, annullato per l’edizione
2023, firmata dal direttore artistico Francesco Giai Via insieme
allo storico direttore Jean Gili.
L’appello, diramato nel
giorno in cui era prevista l’inaugurazione della 41ma edizione,
intende sensibilizzare la stampa, le istituzioni e l’opinione
pubblica rispetto alla cancellazione di un festival storico
dall’importante prestigio internazionale e di importanza strategica
per la circolazione delle opere italiane in Francia.
La lettera è stata firmata
da moltissimi professionisti del cinema italiano tra cui registi,
attori, produttori, sceneggiatori, montatori che negli anni hanno
partecipato al festival ma non solo.
Annecy, 25 settembre
2023
Oggi è il 25 settembre. Per
Annecy cinéma italien (ACI), storica manifestazione nota a livello
internazionale per il suo lavoro sul cinema italiano, non è un
giorno qualsiasi. È l’ultimo lunedì del mese, giorno in cui
tradizionalmente si svolge l’inaugurazione del festival. Quest’anno
però accadrà qualcosa che non ha precedenti. Dopo ben quarant’anni,
oggi pubblico e ospiti non affolleranno la splendida sala grande di
Bonlieu scène nationale. La quarantunesima edizione del festival
non avrà luogo. Le ragioni della cancellazione sono sostanzialmente
legate ad una situazione di stallo fra le istituzioni locali della
città di Annecy che non ha permesso la definizione di un budget con
il quale realizzare l’edizione 2023. Le autorità italiane da noi
sollecitate si sono dimostrate da subito disponibili a risolvere le
problematiche organizzative e finanziarie, senza però incontrare
effettivo e positivo interesse da parte delle istituzioni locali.
Da Direttori che hanno contribuito alla creazione di ACI nei suoi
40 anni di storia abbiamo però ritenuto importante condividere, in
questa data così simbolica, alcune considerazioni. L’annullamento è
sempre una opzione dolorosa, ma può anche essere l’occasione per
riflettere sulle criticità che hanno portato a questa scelta
estrema. Noi siamo fermamente convinti che il festival debba
continuare ad esistere e che debba essere rafforzato a livello
organizzativo, per far si che ciò che è accaduto quest’anno non
accada mai più.
Negli anni ACI ha saputo
dimostrare il suo ruolo centrale nel rapporto fra Francia e Italia.
È una manifestazione partecipata e di successo, profondamente
radicata sul territorio. È una vetrina d’eccellenza per lo storico
e ben saldo rapporto di cooperazione cinematografica fra i nostri
due paesi e vanta la collaborazione e il pieno supporto delle
istituzioni e dell’industria del cinema italiano.
Anche per questo è necessario
ripensare profondamente la governance del festival. Crediamo che
sia fondamentale la creazione di un nuovo organismo formato da un
gruppo ristretto di personalità di spicco delle istituzioni e del
cinema, incaricato di stabilire linee guida e priorità strategiche.
È fondamentale che questo nuovo soggetto abbia al suo interno
rappresentanti sia francesi che italiani e che possa unire la
dimensione locale con figure di primo piano che conoscano
profondamente il cinema e la sua industria. Per storia e prestigio
è altresì fondamentale che la produzione dell’evento sia realizzata
da una struttura solida e di assoluta affidabilità, che sappia dare
forma ad un evento di alto profilo e che abbia al suo interno tutte
quelle competenze organizzative che hanno fatto di ACI quello che è
stato fino ad oggi.
Nel corso degli anni il festival
ha dimostrato di non essere soltanto la vetrina per una settimana
di cinema. ACI ha saputo farsi piattaforma progettuale, sfruttando
la sua posizione privilegiata nelle dinamiche franco italiane:
basta citare lo straordinario lavoro fatto con le scuole, il
successo delle repliche sul territorio del Dipartimento e la spinta
propulsiva dell’iniziativa Alpi Film Lab, progetto europeo dedicato
alla formazione e alla coproduzione fra i due paesi. ACI ha tutte
le carte in regola per inserirsi nella molteplicità di iniziative
professionali e di formazione messe in atto dagli organismi
istituzionali francesi e italiani, mettendo a disposizione le sue
competenze e le sue eccellenze.
Abbiamo deciso di condividere
questo appello con un gruppo di professioniste e professionisti
dell’industria cinematografica italiana a cui il festival è legato
e che hanno voluto firmare con noi questa lettera aperta. Il loro
supporto è la prova che ACI rimane un luogo unico, che merita un
futuro all’altezza del suo passato. Ora è necessario lavorare
insieme.
Che l’ultimo lunedì di settembre
del 2024 sia nuovamente il giorno in cui festeggiare l’apertura di
una nuova edizione di Annecy cinéma italien.
I Direttori del festival
Francesco Giai Via (Direttore artistico dal 2017 al 2022)
Jean Gili (Direttore artistico dal 1988 al 2016)
Firmatari della
lettera appello
Abrami Elisabetta – Montatrice
Amato Alessandro – Produttore
Andò Roberto – Regista
Angius Bonifacio – Regista
Barbagallo Angelo – Produttore
Barrese Beniamino – Regista
Bellocchio Marco – Regista
Benzi Paolo – Produttore
Borghi Alessandro – Attore
Borromei Marco – Sceneggiatore
Braucci Maurizio – Sceneggiatore e regista
Calvelli Francesca – Montatrice
Carpignano Jonas – Regista
Catania Simone – Produttore e regista
Chiarelli Andrea – Sceneggiatore
Cima Francesca – Produttrice
Coluccini Daniele – Regista
Corsi Tilde – Produttrice
Cravero Stefano – Montatore
Cresto-Dina Carlo – Produttore
D’Anolfi Massimo – Regista
D’Innocenzo Fabio e Damiano – Registi
Dante Emma – Regista
de Razza Attilio – Produttore
De Sica Andrea – Regista
Delpero Maura – Regista
Di Giacomo Federica – Regista
Falsetti Niccolò – Regista
Fasulo Alberto – Regista
Ferrente Agostino – Regista
Ferrone Federico – Regista
Frammartino Michelangelo – Regista
Gaglianone Daniele – Regista
Garrone Matteo – Regista
Giapponesi Claudio – Produttore
Giovannone Enrico – Montatore
Golino Valeria – Regista e attrice
Grassadonia Fabio – Regista
Greco Alessandro – Produttore
Isola Simone – Produttore
Labate Wilma – Regista
Leondeff Doriana – Sceneggiatrice
Lo Cascio Luigi – Attore e regista
Magnani Andrea – Regista
Manzolini Michele – Regista
Marchioni Vinicio – Attore
Martella Massimo – Sceneggiatore e regista
Marzotto Marina – Produttrice
Mastrella Flavia – Regista
Mazzoleni Francesca – Regista
Morabito Edoardo – Montatore e Regista
Munzi Francesco – Regista
Occhipinti Andrea – Produttore
Oliviero Bruno – Regista e sceneggiatore
Palermo Donatella – Produttrice
Pannone Gianfranco – Regista
Parenti Martina – Regista
Perpignani Roberto – Montatore
Piccioni Giuseppe – Regista
Piredda Mario – Regista
Porporati Andrea – Regista
Quadri Jacopo – Montatore e Regista
Rigo de Righi Alessio – Regista
Romana Massaro Francesca- Sceneggiatrice
Rosi Gianfranco – Regista
Rovere Matteo – Regista e produttore
Samani Laura – Regista
Sardo Stefano – Regista e sceneggiatore
Servillo Toni – Attore
Smutniak Kasia – Attrice e regista
Stambrini Monica – Regista
Steigerwalt Giulia – Regista
Taviani Paolo – Regista
Torre Roberta – Regista
Trevisan Nadia – Produttrice
Tuveri Igor “Igort” – Regista
Vannucci Michele – Regista
Vicari Daniele – Regista
Zadra Flaminio – Produttore
Alessi Marco – Produttore
Amelio Gianni – Regista
Angeli Franco – Sceneggiatore e regista
Avati Pupi – Regista
Barletti Davide – Regista
Battiston Giuseppe – Attore e regista
Bellosi Chiara – Regista
Bertani Tommaso – Produttore
Borrelli Alessandro – Produttore
Botrugno Matteo – Regista
Calabria Esmeralda – Montatrice
Carnelutti Valentina – Attrice
Cassigoli Alessandro – Regista
Ceccarelli Stefano – Sceneggiatore
Chimenti Luigi – Produttore
Cioni Giovanni – Regista
Comodin Alessandro – Regista
Costabile Francesco – Regista
Cremonini Alessio – Regista
Cristiani Carlotta – Montatrice
D’Emilio Ciro – Regista
Dainese Chiara – Montatrice
De Paolis Roberto – Regista e produttore
De Serio Gianluca e Massimiliano – Registi
Del Brocco Paolo – Produttore
Di Costanzo Leonardo – Regista
Diritti Giorgio – Regista
Fasano Walter – Montatore e Regista
Favino Pierfrancesco – Attore
Ferrero Giorgio – Regista
Fontana Giancarlo – Regista
Freddi Paola – Montatrice
Galloni Chiara – Produttrice
Gattoni Simone – Produttore
Giovannesi Claudio – Regista
Giuliano Nicola – Produttore
Gramizzi Serena – Produttrice
Grasso Stefano – Sceneggiatore
Hervé Aline – Montatrice
Kauffman Casey – Regista
Laudani Chiara – Sceneggiatrice
Lettieri Francesco – Regista
Luchetti Laura – Regista
Manetti Antonio e Marco – Registi
Marcello Pietro – Regista
Martegiani Chiara – Attrice
Martone Mario – Regista
Mastandrea Valerio – Attore e regista
Matarrese Gianluca – Regista
Minervini Roberto – Regista
Moretti Nanni – Regista
Nicchiarelli Susanna – Regista
Olgiati Ivan – Produttore
Pacinotti Gianni “Gipi” – Regista
Pallaoro Andrea – Regista
Papou Hleb – Regista
Paris Andrea – Produttore
Piazza Antonio – Regista
Picone Nicola – Produttore
Pompili Giovanni – Produttore
Procacci Domenico – Produttore
Rezza Antonio – Regista
Risuleo Fulvio – Regista
Romeo Andrea – Produttore
Rossetto Alessandro – Regista
Salvatores Gabriele – Regista
Santella Valia – Sceneggiatrice
Savona Stefano – Sceneggiatore e regista
Sironi Carlo – Regista
Spoletini Marco – Montatore
Stasi Giuseppe G.- Regista
Stocchi Marica – Produttrice
Terzi Maria Carolina – Produttrice
Travaglioli Cristiano – Montatore
Trinca Jasmine – Attrice e regista
Valerio Adriano – Regista
Vasiljevic Ines – Produttrice
Virzì Paolo – Regista
Zoppis Matteo – Regista
AMC ha diffuso il trailer ufficiale
di Anne Rice’s Mayfair Witches, la nuova serie tv
soprannaturale creata da
Esta Spalding
e Michelle Ashford, basata sulla trilogia di
romanzi Lives of the Mayfair Witches di Anne Rice. La
serie vedrà Alexandra Daddarionei panni della dottoressa Rowan Fielding, un neurochirurgo
che scopre di essere l’erede della dinastia Mayfair. La serie
debutterà l’8 gennaio 2023 su AMC e AMC+ negli USA.
La trama e il cast di Anne Rice’s Mayfair Witches
In Anne Rice’s Mayfair Witches
il neurochirurgo Dr. Rowan Fielding scopre di essere l’erede
di una dinastia di potenti streghe perseguitate da uno spirito
sinistro. Nel cast della serie oltre Alexandra Daddario a anche Harry
Hamlinnei panni di Cortland Mayfair,
l’attuale patriarca di Mayfair.Tongayi
Chirisa neipanni di Ciprien
Grieve, un nuovo personaggio creato da AMC, che è una combinazione
di Michael
Curry e Aaron Lightner.Jack
Hustonnei panni di Lasher, un’entità potente e
mutevole che è stata legata per secoli alle streghe di Mayfair. Nei
ruoli ricorrenti troviamo invece Annabeth Gish nel ruolo di Deirdre
Mayfair, Beth Grant nel ruolo di Carlotta Mayfair, Erica Gimpel nel
ruolo di Ellie Mayfair e Jen Richards nel ruolo di Jojo.
Il cast del nuovo adattamento di
Anna Karenina di Tolstoj diretto da bravo Joe Wright inizia ad
entrare nel vivo della pre-produzione e il casting diventa sempre
più ricco e interessante. Recentemente interpellato ha confermato
la presenza di Keyra Knightley, mentre dice di attendere risposte
da James McAvoy e Saoirse Ronan…
Anne Hathaway ha rivelato nella sua nuova
storia di copertina di Vanity Fair che le è stato
detto che non aveva sex appeal quando era una giovane attrice agli
inizi di Hollywood. Non che abbia mai creduto a
questa affermazione: “Mi dicevo: “Sono uno Scorpione. So come
sono il sabato sera“, ha detto.
Anne Hathaway ha iniziato la sua carriera da
adolescente, girando il suo primo ruolo in “Pretty
Princess” della Disney quando aveva 17 anni. Ha detto
che la definizione culturale di ciò che significa essere sexy era
molto più ristretta durante i suoi primi giorni di celebrità
hollywoodiana rispetto ad oggi.
“Lo sguardo maschile era molto
dominante, molto pervasivo e molto giovanile“, ha detto la
Anne Hathaway, sottolineando che oggi nel
mondo del cinema e della televisione i suoi sentimenti sono molto
più importanti del suo aspetto fisico.
L’ultimo ruolo della Hathaway è quello della madre single Solène in
“The
Idea of You“. Il film è tratto dall’omonimo romanzo
bestseller di Robinne Lee ed è incentrato sullo sbocciare di una
storia d’amore inaspettata tra la quarantenne Solène e il
ventiquattrenne cantante della boy band più in voga del mondo
(interpretato nel film da Nicholas Galitzine).
Anne Hathaway è stata attratta dal film perché
dimostra che per una donna non è mai troppo tardi per diventare
maggiorenne. Il film è anche positivo dal punto di vista
sessuale.
“Non è che un solo orgasmo
femminile sano e consensuale (ok, multiplo) cambierà il
mondo“, ha scritto la Hathaway in una nota a Vanity Fair,
“ma sono davvero felice di far parte di una storia che trae
piacere dal piacere femminile“.
The
Idea of You è stato presentato in anteprima al SXSW
con ottime recensioni. Peter Debruge di Variety ha scritto nella
sua recensione: “Il personaggio rock della Hathaway, una mamma
single, non ha bisogno di un fidanzato, tanto meno di un’avventura
con una boy-band che la soddisfi. Ma la sua storia d’amore, che va
e viene, con la popstar innamorata di Nicholas Galitzine sembra una
di quelle che si ripetono nei secoli… la chimica tra la Hathaway e
Galitzine è reale“. The
Idea of You sarà disponibile il 2 maggio su Prime
Video.
Anne Hathaway è una
delle migliori attrici della sua generazione, versatile e
brillante, in grado di conquistare una grande fetta di pubblico di
tutto il mondo.
Entrare a Hollywood per lei non è
stato facile, ma con le sue forze, con la sua bravura e con il
talento innato per la recitazione, è riuscita a dimostrare quanto
vale, senza mediazioni e puntando solo su se stessa.
Ecco dieci cose che non sai
di Anne Hathaway.
Anne Hathaway: film
1. Ha recitato in celebri
film. Il debutto nel mondo del cinema è avvenuto nel 2001
con il film Pretty Princess. Grazie a questo film,
l’attrice americana comincia ad essere molto richiesta per diverse
produzioni, come Ella Enchanted – Il magico mondo di Ella
(2004), Principe azzurro cercasi (2004) e Havoc –
Fuori controllo (2005). Ottiene poi grande notorietà con film
come I segreti di Brokeback
Mountain (2005), Il diavolo veste Prada
(2006), Becoming Jane – Il ritratto di una donnacontro (2007), Rachel sta per sposarsi (2008),
Bride Wars (2009), Appuntamento con l’amore
(2010), Alice in Wonderland
(2010), Amore & altri rimedi (2010) e One Day
(2011). Nel 2012 la sua carriera prende una svolta importante,
interpretando ruoli di un certo spessore in Il cavaliere oscuro – Il
ritorno , Les Misérables (film
per quale vince l’Oscar per la Miglior Attrice non Protagonista),
Interstellar (2014),
Lo stagista inaspettato
(2015) e Alice attraverso lo
specchio (2016). Tra i suoi ultimi film si citano
Colossal (2016), Ocean’s 8 (2018) e
Serenity (2019),
Attenti a quelle due (2019), Cattive acque (2019),
Il suo ultimo desiderio (2019), Le streghe (2020) e
Locked Down (2021).
2. Anne Hathaway è anche una
doppiatrice eccellente. Nel corso della sua carriera, Anne
Hathaway si è trovata spesso a prestare la propria voce: ciò è
avvenuto per La ricompensa del gatto (2002),
Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti (2005), alcuni
episodi de I Simpson realizzati tra il 2009 e il 2010, un
episodio de I Griffin (2010) e I Griffin presentano
It’s a Trap! (2010). Inoltre, l’attrice ha lavorato anche al
doppiaggio del film di animazione Rio (2011) e del suo
seguito Rio 2 – Missione Amazzonia (2014).
Anne Hathaway: il suo fisico
3. In Amore e altri rimedi
Anne Hathaway si è messa davvero a nudo. Le scene di nudo
e di sesso sono davvero molte in Amore e altri rimedi, in Anne
Hathaway ha recitato con il collega e amico Jake
Gyllenhaal. A proposito di questo film e delle scene
svolte, l’attrice ha dichiarato che la nudità fa parte dell’essere
attore e basta accordarsi su quanto viene richiesto di fare,
dopodiché basta essere tranquilli e preparati e tutto va
liscio.
4. Anne Hathaway ha una
sensualità innata. L’attrice americana non è una di quelle
persone che mette volutamente in mostra parti del suo corpo per
attirare l’attenzione o per dimostrare la sua carica erotica. Anne
non ha mai rinunciato all’eleganza e al buon gusto, sia che si
tratti di uscite private o di eventi mondani. Eppure, sotto quel
viso da fanciulla e quel corpo perfetto, l’attrice dimostra divere
una sensualità innata, quasi innocente, sempre mostrata con molta
grazia.
Anne Hathaway è Catwoman
5. Anne Hathaway ha
interpretato Catwoman per Christopher Nolan. Nel 2012 uscì
nelle sale il terzo capitol della trilogia di Batman di Nolan,
ovvero Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Per questo film,
Anne Hathaway venne ingaggiata per interpretare la femme fatale,
truffatrice e ladra professionista Selina
Kyle/Catwoman. Per dare vita a questo personaggio, che
stabilisce con Bruce Wayne un rapporto molto seducente e sul fil di
lana, la Hathaway ha dichiarato di essersi ispirata a Hedy
Lamarr e che questo è stato uno dei ruoli faticosi della
sua carriera, tanto da sottoporsi ad un duro allenamento fisico per
poter dare un’eccellente performance.
6. Anne Hathaway ha avuto
diverse controfigure. Le scene più pericolose sono state
interpretate da diverse controfigure, più precisamente una per le
scene d’inseguimento in moto e una per i combattimenti più duri.
Tuttavia, una delle sue controfigure è rimasta coinvolta in un
incidente sul set: durante le riprese, la stuntman ha perso il
controllo del mezzo, durante la scena della scalinata in sella al
Bat-Pod, andando a finire contro una cinepresa IMAX, distruggendola
completamente. Fortunatamente, nessuna delle persone presenti si è
fatta male.
Anne Hathaway, il marito e il
figlio Rosebanks Jonathan Shulman
7. È sposata con un
attore. Nel novembre del 2008 l’attrice ha iniziato a
frequentare l’attore Adam Shulman, noto per essere
stato il vice scefitto Enos Strate nel film Hazzard – I
Duke alla riscossa. I due si sono poi sposati il 29 settembre
del 2012 a Big Sur, in California, con una cerimonia interreligiosa
ebraico-cristiana. In molti hanno notato come Shulman abbia una
leggera somiglianza con il drammaturgo inglese William
Shakespeare, la cui moglie si chiamava proprio anne
Hathaway. C’è anche chi crede che i due attori siano propri loro
reincarnazioni, i quali portano così avanti un amore eterno.
8. Ha avuto due
figli. Il 24 marzo 2016 l’attrice americana è diventata
mamma di Rosebanks Jonathan Shulman, il primo
figlio dellla coppia. Da quel momento la Hathaway ha parzialmente
diradato le sue attività lavorative, al fine di prendersi
maggiormente cura del piccolo. Nel 2019 è poi nato il secondo
figlio, chiamato semplicemente Jack.
Anne Hathaway oggi
9. Anne Hathaway ha in serbo
molti progetti. Attualmente l’attrice sembra aver ripreso
la propria attività a pieno regime. Dopo aver di recente recitato
nei film Il suo ultimo desiderio, Le streghe e Locked
Down, ha in programma numerosi altri progetti. Attualmente ha
da poco concluso le riprese della serie WeCrashed,
mentre è ora impegnata nelle riprese del film Armaggedon
Time, racconto di formazione diretto da James
Gray che vanta nel cast anche il due volte premio Oscar
Anthony Hopkins. Prossimamente reciterà poi in
Sesame Street, She Came to Me, Bum’s Rush e The
Lifeboat.
Anne Hathaway: età e altezza dell’attrice
10. Anne Hathaway è nata il
12 novembre del 1982 a New York, Stati Uniti. L’attrice è
alta complessivamente 1.73 metri.
Sarà la
bellissima Anne Hathaway la protagonista
della copertina di Novembre di Harper’s Bazaar.
L‘attrice prossima protagonista dell’atteso kolossal
Interstellar di
Christopher Nolan, si è confessata sulle pagine
del noto megazine. Ma non solo, si è anche fatta fotografare con un
pizzico di malizia.
Tra i vari argomenti toccati ci
sono il film naturalmente, Chris Nolan,
Matthew McConaughey, Jonathan Damme,
Tilda Swinton. Di seguito alcuni passaggi:
“Tilda è …lei è così cool.
Quando parli di lei è come “Oh, non è osare. L’Ho appena fatto”
quindi non ti azzardi a rifarlo”. “Hmm, Jonathan Demme, lui è
ancora il mio mentore ed eroe. E Matthew McConaughey è l’uomo più
audace che conosco. Non si è mai giudicato lungo la strada, e tutti
lo seguono, è molto profondo e vero.”
Su
Interstellar: “E’ un film molto grave
e spinoso, molto non-Hathaway (ride) e al momento molto necessario.
Ho guardato la mia prima scena l’altro giorno e mi sono
detta “Oh mio Dio! Chris, io sono una tale cagna!” Inoltre
pare che l’attrice abbia confessato di aver detto addio al
veganismo e di essere tornata a mangiare carne per lo sforzo fisico
sul set del film.
Un paio di anni fa è stata un vero
e proprio tormentone: su tutti i media c’era lei, la sua
performance da femme fatale in Il Cavaliere Oscuro il
Ritorno, in cui era Selina Kyle, la sua struggente
riproposizione di Fantine in Les
Misérables, ruolo che le valse l’Oscar, foto,
interviste, eventi, tutto ad Hollywood, sembrava girare intorno a
lei. Poi Anne Hathaway si è presa una pausa,
godendosi il suo maritino nuovo di zecca e dedicandosi ad altri
progetti, come il doppiaggio, o a film più ‘leggeri’.
Adesso che l’attrice ritornerà sul
grande schermo in Interstellar di
Christopher Nolan, regista che conferma ancora una
volta di preferire attori con cui ha già lavorato, Anne
Hathaway sta rientrando nel circolo di riviste e cover.
Non che l’abbiano mai davvero messa da parte, ma per sua stessa
ammissione, a tempo debito, la Hathaway dichiarò che la gente
“aveva bisogno di una pausa da me“, proprio perchè era
praticamente ovunque.
Cover girl sul ELLE UK, la Hathaway
si è lasciata andare a confidenze importanti, relative alla sua
vita privata e a come, dai 18 anni, ha dovuto avere a che fare con
la fama mondiale, garantitale da Pretty
Princess.
Sul suo rapporto con la fama, Anne
ha dichiarato: “Questa cosa della fama? Mi ha davvero
incasinato la vita per un sacco di tempo. Non sapevo che fare, non
sapevo come gestirla. Ero stressatissima. E le persone dicevano
‘devi solamente essere te stessa’, e io ‘ma ancora non lo so come
sono’!”.
Su quello che ha imparato negli
ultimi anni invece: “La cosa che ho imparato è rilassarsi.
Penso che quando sei giovane e combatti per scoprire te stesso, c’è
qualcosa di allettante nell’idea di essere torturato. La vita
adesso per me è pensare che l’ignoto sia meraviglioso, e permettere
a me stessa di sentirmi sicura.”
Speriamo però che, insieme a questa
matura consapevolezza e al suo modo di vivere la fama e il
successo, Anne Hathaway non cambi anche il suo
approccio fresco e un po’ irriverente a ciò che le sta intorno!
Tra le protagoniste della Premiere
di Alice attraverso lo Specchio
c’era Anne Hathaway, l’attrice premio Oscar e
neo mamma di un bel bambino Jonathan Rosebanks Shulman, nato 24
marzo 2016 a Los Angeles.
Il film si basa su una specie di
romanzo sequel, Attraverso lo Specchio, che Lewis
Carroll scrisse proprio come seguito ideale a Le
Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Nel cast, oltre
a Mia Wasikowska (Alice), anche
Johnny Depp (il Cappellaio Matto), Helena
Bonham Carter (La Regina Rossa), Matt
Lucas (PincoPanco, PancoPinco), Stephen
Fry (Stregatto), Alan Rickman
(Brucaliffo), Michael Sheen (Bianconiglio),
Timothy Spall (Bayard), Paul Whitehouse,
Barbara Windsor, Rhys Ifans (Zanik Hightopp, il padre
del Cappellaio), Sacha Baron Cohen (Time),
Ed Speelers (James Harcourt) e Toby
Jones (la voce di Wilkins).
Di seguito la sinossi
ufficiale:
Alice Kingsleigh (Mia
Wasikowska) ha trascorso gli ultimi anni seguendo le
impronte paterne e navigando per il mare aperto. Al suo rientro a
Londra, si ritrova ad attraversare uno specchio magico, che la
riporta nel Sottomondo dove incontra nuovamente i suoi amici il
Bianconiglio, il Brucaliffo, lo Stregatto e il Cappellaio Matto
(Johnny Depp) che sembra non essere più in sé. Il
Cappellaio ha perso la sua Moltezza, così Mirana (Anne
Hathaway) manda Alice alla ricerca della Chronosphere, un
oggetto metallico dalla forma sferica custodito nella stanza del
Grand Clock che regola il trascorrere del tempo. Tornando indietro
nel tempo, incontra amici – e nemici – in diversi momenti della
loro vita e inizia una pericolosa corsa per salvare il Cappellaio
prima dello scadere del tempo.
La vedremo nei panni della Strega
Suprema per Le Streghe di Robert
Zemeckis, ma secondo Bosslogic, Anne Hathaway potrebbe star bene anche nei
panni di un Joker al femminile. L’ispirazione, quasi sicuramente,
arriva dal fatto che il personaggio dell’attrice premio Oscar,
nell’adattamento della fiaba di Roald Dahl,
presenta sul viso, ai lati della bocca, due cicatrici che ricordano
moltissimo quelle del Joker di Heath
Ledger. Ecco di seguito la versione di Anne Hathaway del Clown Principe del
Crimine!
Anne Hathaway è stata molto “vicina” al ruolo
di Joker quando ha interpretato Catwoman per Christopher
Nolan. Non ha partecipato al film con Heath
Ledger ma ha condiviso per un po’ lo stesso universo
narrativo del personaggio. Joker invece è tornato al cinema, nel
2019, in una veste molto diversa, raccontato da Joaquin
Phoenix e Todd Philips.
Le Streghe si avvale
del regista premio Oscar Robert Zemeckis
(Forrest Gump), e ha come protagonisti le attrici premi Oscar
Anne Hathaway (Les
Misérable,
Ocean’s 8) e Octavia Spencer (The
Help,
La forma dell’acqua – The Shape of Water), il candidato
all’Oscar Stanley Tucci (i film di Hunger Games,
Amabili resti) e la leggenda della commedia e pluripremiato
Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente
Jahzir Kadeem Bruno (la serie TV “Atlanta”), al fianco di Codie-Lei
Eastick.
La sceneggiatura è di
Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e
Kenya Barris (l’imminente “Shaft”), basata sul
libro di Roald Dahl. Il film è prodotto dallo stesso
Zemeckis, al fianco di Jack Rapke,
Guillermo del Toro, Alfonso Cuaron e
Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di
Michael Siegel, Gideon Simeloff, Marianne Jenkins
e Jackie Levine.
La squadra creativa di Zemeckis
include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il
direttore della fotografia nominato all’Oscar Don
Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary
Freeman, il montatore Jeremiah
O’Driscoll, e la costumista nominata all’Oscar
Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”,
“Lincoln”).
Una produzione Image Movers,
Necropia / ExperantoFilmoj, “The Witches” si sta girando presso gli
Studios della Warner Bros. di Leavesden, nel Regno Unito.
“Ho così tanti sentimenti al
riguardo che non so nemmeno come articolarli”, ha dichiarato
la Hathaway a WWD a proposito della partecipazione al suo terzo
film con Nolan. “Mi riempie di tanta gioia… Amo così tanto
Chris ed Emma Nolan, ed essere invitati nel loro mondo è uno dei
posti migliori in cui ci si possa trovare. Essere invitata due
volte mi è sembrato davvero qualcosa, tre volte mi è sembrato di
essere avida, quindi non mi sono mai permessa di sperare che ciò
accadesse, e il fatto che sia accaduto mi fa emozionare, ad essere
del tutto onesta. Mi fa sentire come se stessi facendo qualcosa di
giusto”.
Anne Hathaway sarà sempre grata a Christopher Nolan
All’inizio di quest’anno Anne Hathaway aveva rivelato a Vanity Fair che
attribuisce a Nolan il merito di aver salvato la sua carriera dopo
che l’opinione pubblica le si era rivoltata contro durante la
stagione degli Oscar per Les Miserables. In quel periodo la Hathaway è stata
ampiamente derisa in rete e una volta ha ricordato di essersi
cercata su Google dopo aver vinto l’Oscar per vedere che uno dei
primi risultati di ricerca era un articolo con il titolo:
“Perché tutti odiano Anne Hathaway?”.
“Molte persone non volevano
darmi dei ruoli perché erano così preoccupate di quanto la mia
identità fosse diventata tossica online”, racconta ora la
Hathaway a Vanity Fair. “Ho avuto un angelo in Christopher
Nolan, che non si è preoccupato di questo e mi ha dato uno dei
ruoli più belli che ho avuto in uno dei migliori film a cui ho
partecipato”. Hathaway si riferiva al ruolo della scienziata
della NASA Dr. Amelia Brand in Interstellar,
aggiungendo a proposito di Nolan: “Non so se sapesse che mi
stava appoggiando in quel momento, ma ha avuto quell’effetto. E la
mia carriera non ha perso slancio come avrebbe potuto fare se non
mi avesse appoggiato”.
Il progetto ancora senza titolo
ufficiale di Todd Haynes (Carol, Lontano dal
paradiso, Velvet Goldmine) si arricchisce di un cast illustre,
come riportato nelle ultime ore da Variety: Anne
Hathaway, Mark Ruffalo e Tim
Robbins reciteranno infatti nel nuovo film del regista
americano incentrato sullo scandalo della compagnia chimica
DuPont.
Ruffalo figurerà anche in vesti di
produttore insieme Pamela Koffler e Christine Vachon della Killer
Films, mentre Jeff Skoll e Jonathan King della Participant Media
saranno i produttori esecutivi al fianco di Michael Sledd. Le
riprese inizieranno la prossima settimana a Cincinnati.
Tratta da una storia vera, la
pellicola seguirà Bilott, il personaggio interpretato da Ruffalo,
condurre una causa ambientalista contro la compagnia DuPont che
avrebbe nascosto un precedente di inquinamento chimico durato
decenni.
Anne Hathaway e Mark Ruffalo nel
cast del nuovo lavoro di Todd Haynes
Anne Hathaway,
newyorkese classe ’82, l’Oscar non l’ha mai vinto. E’ stata in
nomination come miglior attrice nel 2009 con Rachel sta
per sposarsi (di Jonathan Demme) e
ha recitato in un film come I segreti di Brokeback
Mountain di Ang Lee che nel 2005 di statuette ne ha
vinte tre (regia, sceneggiatura, colonna sonora).
Proprio in questo film, dalle
complesse tematiche, l’allora ventitreenne Hathaway si è cimentata
in un ruolo non facile come quello di Lureen, donna di famiglia
conservatrice sposata con un uomo che deve nascondere la sua
omosessualità nell’arretra America rurale tra gli anni ’60 e
’70.
Anne Hathaway, filmografia
L’attore che interpretava il marito
era Jake Gyllenhaal (il Donnie
Darko nel film cult del 2001 e l’ormai affermata celebrità di
Hollywood). Se si aggiunge che a rendere Anne famosa e amata anche
in Italia è stata la commedia brillante, Il Diavolo
veste Prada (David Frankel, 2006) dove si presentava
con volto pulito, sorriso smagliante e aria impacciata (stile
Audrey Hepburn in Cenerentola a Parigi) a
fianco di un’arcigna e ironica Maryl Streep, si sono toccati molti
degli aspetti utili per parlare della più stringente attualità
relativa ai rapporti tra Anne Hathaway e il cinema.
Infatti, la sua filmografia, dove
prevalgono le commedie, e il suo precedente ruolo in coppia con
Jake Gyllenhaal sono fili che vanno a ricollegarsi
nel suo ultimo film (in Italia dal 18 Febbraio), Amore
e Altri Rimedi di Edward Zwick
(L’ultimo samurai; Blood
Diamond).
Il contestato titolo italiano
smorza i toni dell’originale Love and others drugs
e le tematiche sembrerebbero andare oltre la banale commedia
romantica, strutturata su facili dicotomie, dove il Sesso deve
confrontarsi con la complessità e la bellezza dell’Amore (almeno è
ciò che ci si augura). Anne Hathaway deve
ricoprire un ruolo in cui l’aspetto leggero, rappresentato dalla
dinamica euforia di Maggie (il suo personaggio), si scontra con una
realtà concreta e dolorosa come il Parkinson. Conciliare due
momenti tanto diversi in un unico film non è una prova facile.
Anche le scene di sesso tra lei e Jack Gyllenhaal, di cui
inevitabilmente si parla, vengono presentate non come semplice
spunto di gossip ma legate alla volontà di non scadere nei toni
“pastellosi” di troppe commedie romantiche e dare concretezza e
spessore tanto alla malattia quanto ai tanto sminuiti “sesso” ed
“amore”. Anne Hathaway sembrerebbe essere
stata apprezzata da pubblico e critica americani. Ha conquistato la
nomination come miglior attrice ai Golden Globe, premio che poi è
stato vinto da Annette Bening con I
ragazzi stanno bene (di Lisa Cholodenko).
Anne Hathaway tra
nomination e Oscar
Mentre Annette
Bening concorrerà anche per l’Oscar come miglior attrice,
Anne Hathaway, che non è tra le nominate, prenderà
parte al grande evento del 27 Febbraio in qualità di presentatrice
e chissà che non debba premiare proprio la Bening.
In ogni caso, per Anne
Hathaway, presentare la premiazione degli Oscar sarà un
onore non da poco che la consolida tra le stelle dell’Academy. Sarà
affiancata da James Franco, che a differenza di
lei nutre anche qualche speranza di vincere il premio come miglior
attore per 127 Ore, di
Danny Boyle (ma è più probabile che anche lui
debba restare deluso e consegnare la statuetta al favorito
Colin Firth, protagonista in Il
discorso del Re di Tom Hooper).
La serata degli Oscar vedrà
concorrere un altro film in cui Anne Hathaway ha
lavorato nel 2010: il discutibile adattamento di Tim Burton di
Alice in Wonderland (effetti-costumi-
scenografia). L’Alice in cui ha lavorato Anne
Hathaway non è stata molto apprezzata anche perché non di
certo aiutata dalle scelte di regia e sceneggiatura. Suo era il
ruolo della White Queen nell’arbitrario adattamento dei due
racconti di Carrol: una favola visionaria ben lontana dalla
creatività del miglior Burton e ancor più lontana dall’essenza dei
racconti di Lewis Carroll.
La scelta di Anne
Hathaway come presentatrice sembra però, oltre che un
riconoscimento, anche una scommessa per il prossimo futuro. Lei di
premi in carriera non ne ha vinti molti e del resto, al di là dei
film più noti di cui già si è parlato, non vanta titoli di
grande rilievo; la sua carriera inizia con Pretty
Princess, film della Disney del 2001 con regia di
Garry Marshall: il regista della favola
contemporanea per antonomasia, Pretty
Woman che nel 1990 lanciava quella Julia Roberts di
cui la stessa Hathaway sembrerebbe seguire le orme. Nel 2004 recita
nel seguito, Principe azzurro cercasi (ancora Garry
Marshall). Sempre nel 2004 interpreta il ruolo di
protagonista in un’altra favola, Il magico mondo di
Ella ( Ella Enchanted,
regia di Tommy O’Haver). Il suo legame con le favole continua
perché nel 2005 presta la voce a “Rosso”, protagonista del
pregevole film di animazione, Cappuccetto Rosso e gli
insoliti sospetti (di Cory Edwards). Se
Havoc (Fuori
controllo) per la regia di Barbara Kopple
(2005) è un tentativo non troppo riuscito di uscire dai soliti
personaggi , Agente Smart – Casino totale (Get
Smart) diretto nel 2008 da Peter Segal
rappresenta un altro titolo senza troppe pretese . Nel 2010 torna
ad essere diretta dal Garry Marshall nell’ennesima commedia:
Appuntamento con l’amore (Valentine’s
Day).
Ma Anne
Hathaway intanto, il 27 Febbraio, potrà vivere la sua
notte degli Oscar lontana dai patemi e con i riflettori puntati
addosso, forte, se non altro, della motivazione con cui l’Academy
le ha assegnato, insieme a James Franco, il
significativo ruolo: “rappresentano la nuova
generazione di icone hollywoodiane: giovani, belli e pieni di
talento” e della stima di una grande regista come
Cristopher Nolan (in Inception ha sfoderato tutto il suo immenso
talento) che l’ha voluta per il ruolo di Selina Kyle (reale
identità di Catwoman) nel suo secondo film su
Batman, The Dark Knight Rises,
dichiarando: “Sono emozionatissimo di avere l’opportunità
di lavorare con Anne Hathaway che sarà una fantastica new entry nel
nostro cast mentre completeremo la storia”.
La sua interpretazione
di Catwoman ha un po’ diviso il pubblico, tra fan entusiasti e
puristi che invece continuano a preferire la versione felina di
Michelle Pfeiffer, ma Anne
Hathaway, dopo il periodo di pausa dagli schermi e dopo la
parentesi “signorina per bene che ha vinto l’Oscar per Fantine” è
ritornata (finalmente diremmo noi) a mettere su qualche chilo e ad
interessarsi a ruoli carismatici. E così la bella brunetta ha
dichiarato che le piacerebbe davvero tanti rientrare nella sua
cat-suite.
L’attrice è attualmente impegnata
nella promozione di Rio 2, film nel quale
presta la voce alla pappagallina protagonista, e durante
un’intervista ha dichiarato in mertito alla donna gatto:
“Mi piacerebbe se accadesse di nuovo, no, nessuno ne ha
parlato, e penso che non succederà mai, ma sarebbe davvero
fico.”
Con la piega che hanno preso le cose
alla DC sezione cinema, c’è da aspettarsi sicuramente un recasting,
qualora il personaggio venisse scelto di nuovo per un’apparizione
cinematografica, ma a noi piace sognare e facciamo il tifo per
Anne.
Ovviamente la risposta è NO,
Anne Hathaway non è assolutamente troppo vecchia
per Hollywood. Ma chi scrive è anche parecchio fan della bella
attrice dagli occhi dolci e sorridenti, per cui è di parte. La
realtà è che secondo la città del cinema i 32 anni della
Hathaway cominciano a essere tanti.
Nel nuovo numero di Glamour UK, Anne parla del fatto che ormai
molti ruoli che le interessano vanno ad attrici più giovani di
lei.
“Non posso lamentarmi di questa
cosa, perché a suo tempo ne ho tratto beneficio. Quando ero nei
miei primi vent’anni ottenevo ruoli che erano scritti per
cinquantenni. Ora mi trovo a dire ‘Perché quella di 24 anni ha
ottenuto quel ruolo?'”.
Negli anni passato, quando era
all’inizio dei 20, Anne Hathaway ha avuto alcune delle sue
esperienze più significative sul grande schermo, come I
Segreti di Brokeback Mountain, Il Diavolo
Veste Prada e Rachel sta per
sposarsi, ruoli culminati con al Fantine da Oscar di
Les Misérables.
“Una volta avevo 24 anni, non
posso essere arrabbiata per questa, le cose vanno così. Tutto ciò
che posso fare ora è pensare che grazie a Dio ho costruito qualcosa
che mi possa garantire di raccontare le storie che voglio, e se la
gente le andrà a vedere mi darà la possibilità di raccontarne
altre”.
In occasione della presentazione
dello sci-fi Colossal al Toronto
Film Festival, il premio Osca Anne Hathaway è
stata intervistata da Variety e ha avuto modo di parlare di
Catwoman, iconico personaggio interpretato ne
Il Cavaliere Oscuro – Il
ritorno di Christoperh Nolan.
La star di Les
misèrables e Alice attraverso lo specchio
si è detta interessata a riprende il ruolo in un eventuale spin-off
o in eventuali nuove pellicole dell’universo DC. Queste le sue
parole:
“Ho amato quel personaggio ed è
stata per me una gioia interpretarlo. Non so in che modo potrei
tornare a ricoprire quel ruolo, anche perché il trilogia di
Christopher Nolan si è conclusa ed io ne faccio parte. Adoro
comunque l’Universo DC e sarebbe divertente fare un passo indietro
e tornare ad interpretare il personaggio”.
Sulla possibilità che il personaggio
di Catwoman torni sul grande schermo interpretato
da un’altra attrice, Anne Hathaway ha aggiunto:
“Non potrebbe darmi fastidio. Quando accetti di interpretare un
ruolo del genere, sai che è come il passaggio di un testimone. Mi
sono sentita così con Michelle Pfeiffer e Halle Berry. Sono state
davvero carine e generose con me. Altrettanto farei io se il ruolo
dovesse andare ad un’altra attrice”.
Cosa ne pensate?
Il cavaliere oscuro – Il
ritorno (The Dark Knight Rises) è un film del 2012
diretto da Christopher Nolan. La pellicola, prodotta da Legendary
Pictures e Warner Bros., è il capitolo conclusivo di una trilogia
iniziata nel 2005 con Batman Begins e proseguita nel 2008
con Il cavaliere oscuro, entrambi diretti da Nolan con
protagonista Christian Bale. L’uscita nelle sale è avvenuta il 20
luglio 2012 negli Stati Uniti e il 29 agosto in Italia (con
un’anteprima il 21 agosto).
È ufficiale:
Pretty Princess 3 si farà! Ma non è
tutto: Anne Hathaway tornerà nei panni di Amelia
“Mia” Thermopolis. A rivelarlo è stato Garry
Marshall, regista dei primi due film, in una recente
intervista con People. Queste le sue parole:
“Ero con Anne Hathaway un paio
di settimane fa. Entrambi vogliamo fare Pretty Princess 3 e
ambientarlo a Manhattan. Al momento Anne è incinta, quindi dobbiamo
aspettare che partorisca. Poi, penso proprio che ci metteremo al
lavoro…”.
A proposito di un possibile ritorno
di Chris Pine nei panni di Nicholas Deveraux,
Garry Marshall ha aggiunto: “Forse accadrà… sapete, adesso è
abbastanza cresciutello!”
Cosa ne pensate? Siete pronti a
vedere Anne Hathaway di nuovo nei panni della regina di
Genovia?
Pretty Princess
(The Princess Diaries) è un film commedia romantica del
2001, diretto da Garry Marshall ed interpretato da Anne Hathaway e
Julie Andrews. Ha avuto anche un sequel, Principe azzurro
cercasi.
Ricordiamo che il prossimo film di
Garry Marshall, regista di Pretty
Woman e Se scappi, ti
sposo, sarà Mother’s Day,
commedia corale che annovera nel cast Jennifer Aniston,
Kate Hudson e Julia Roberts.
Ad aprile, invece, vedremo
Anne Hathaway in Alice Attraverso lo
Specchio, sequel di Alice in
Wonderland, in cui l’attrice premio Oscar tornerà a
vestire i panni della Regina Bianca.
L’ex interprete di Catwoman,
Anne Hathaway, ha rivelato che Zoe Kravitz è la scelta perfetta per il
ruolo nell’attesissimo The
Batman di Matt Reeves. Hathaway
è stata la terza attrice ad interpretare Catwoman in soli due
decenni, quando ha vestito i panni dell’iconico personaggio ne
Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, l’ultimo film della
trilogia di Christopher Nolan dedicata a Batman.
In precedenza, anche Halle Berry aveva interpretato il personaggio
nel dimenticabile film omonimo del 2004, così come Michelle Pfeiffer aveva interpretato Selina
Kyle dando vita nel sequel di
Tim Burton del 1992, Batman – Il ritorno, a quella che
ancora oggi è ricordata come l’iterazione cinematografica più forte
della supercriminale.
Adesso Kravitz, figlia dell’attrice
Lisa Bonet e del musicista Lenny Kravitz, raccogliere l’ingombrante
eredità, interpretando Catwoman al fianco del Batman di Robert Pattinson. Il primo trailer del film,
pubblicato ad agosto, ci ha regalato soltanto un breve assaggio di
Kravitz nei panni del personaggio, ma alcune successive foto dal
set hanno rivelato sicuramente di più.
Anne Hathaway ha rivelato ciò che pensa del
casting di Zoe Kravitz nei panni di Catwoman durante
un’intervista con Collider
in occasione della promozione del film
Le Streghe. Su un eventuale consiglio che Hathaway darebbe
a Kravitz, l’attrice premio Oscar ha risposto che la collega non ne
ha affatto bisogno. Proprio come fatto dalla stessa in relazione al
ruolo della Strega Suprema nel film di Robert Zemeckis (in passato
già interpretato magnificamente da Anjelica Huston),
Anne Hathaway ha spiegato che ogni attrice e ogni regista
devono portare la propria interpretazione di Catwoman sullo
schermo. L’attrice ha concluso dicendo che pensa che Kravitz sia la
“scelta perfetta” per il ruolo.
Anne Hathaway sul ruolo di
Catwoman: “L’unico modo è darne una propria
versione.”
“Hai visto la foto di lei che
scendeva quelle scale, giusto? Beh, non ha bisogno di alcun mio
consiglio. Se avessi un consiglio da darle, sarebbe quello di non
ascoltare nessuno perché penso che l’unico modo per interpretare
quel ruolo sia darne una propria versione. Abbiamo avuto tutti
registi diversi e tutte le nostre interpretazioni erano specifiche
per i film a cui abbiamo preso parte, un po’ come la mia Strega
Suprema era specifico per Robert Zemeckis e quella di Anjelica
Huston lo era per il film di Nicolas Roeg, ed è fantastico! E tutti
i Joker erano specifici per ogni regista che hanno avuto, quindi
non credo che ci si possa impantanare troppo con i confronti. E
soprattutto, quando non sei tu a farlo, perché il tuo lavoro è dare
il massimo e pensare a quello che devi fare. Sono entusiasta di
vedere cosa farà Zoe. Ho sempre pensato che fosse la scelta
perfetta.”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Agli Oscar 2013, Anne
Hathaway ha ritirato il suo annunciato Academy
Award (aveva vinto tutti i premi di categoria durante la
stagione dei premi dello stesso anno) per la migliore attrice non
protagonista, grazie alla sua struggente interpretazione di Fantine
in Les Misérables.
Adesso però l’attrice torna a
parlare di quella notte, dichiarando al Guardian che non era
affatto felice di quel riconoscimento.
“Sono dovuta stare in piedi di
fronte a quelle persone e sentire qualcosa che in realtà non
sentivo – ha dichiarato Anne Hathaway–
Sembra una cosa ovvia, vinci un Oscar e dovresti esserne felice.
Non mi sono sentita felice. Mi è sembrato sbagliato che io stessi
in piedi in un abito che costava di più di quello che molte persone
vedranno mai nella loro intera vita e vincere un premio per aver
interpretato un dolore che fa parte davvero della collettività
degli esseri umani.”
“Ho provato a fingere di essere
felice – ha continuato l’attrice – Questa è la verità e
questo è accaduto. Fa schifo. Ma quello che si impara da queste
esperienze è che se senti di poter morire dall’imbarazzo, in realtà
non è possibile.”
La dichiarazione sembra alquanto
inaspettata, dal momento che la Hathaway ha sempre
dichiarato, in precedenza, di aver sempre sognato di interpretare
Fantine nella storia di Victor Hugo. Che ve ne
pare?
E se Catwoman avesse
lasciato Batman a Parigi e fosse ritornata a Gotham? L’ipotesi
ovviamente fa riferimento alla fine de Il Cavaliere
Oscuro il Ritorno, in cui Bruce e Selina si
allontanano da Gotham dopo l’estremo sacrificio del primo per
salvare la città.
“Lo farei subito se Chris fosse
coinvolto. Per me la cosa che l’ha resa così divertente da
interpretare è che esiste nella Gotham di Chris. Senza di lui non
penso che sarebbe stato lo stesso. Ma mi chiedo anche se la parte
avrebbe funzionato in un altro contesto. Lei è una ladra e per lei
non c’è niente di male che rubare una piccola parte in un film. Non
so come reagirebbe ad avere un film tutto per lei. Così lei può
rubare degli aspetti del film, ma non so se la cosa possa poi
funzionare se l’attenzione è su di lei.”
Anche se Nolan non è in gioco per un
altro film su Batman, Anne Hathaway ha dichiarato
che non si opporrebbe all’idea di interpretare di nuovo il
personaggio in un altro dei film DC in lavorazione.
“Oh si, sarebbe divertente. Mi piacerebbe di sicuro, voglio
interpretarla di nuovo. Non so, è solo speculazione, perchè penso a
queste cose, ma penso che abbia una storia magnifica e sarebbe
bello vedere un film su di lei. Ma non saprei, è una cui il mistero
giova molto e quindi non so cosa potrebbe fare in un film tutto
incentrato su di lei. Ma chi può saperlo…”Fonte: CBM
Anne Hathaway compare in tutta la sua
genuina bellezza sulla copertina di Allure di luglio 2012.
L’attrice sta vivendo un momento eccezionale, dal momento che è
attesissimo