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Von Trier a Cannes con la sua ‘Melancholia’

Von Trier a Cannes con la sua ‘Melancholia’

Oggi a Cannes grande fervore per Lars Von Trier, che presenta in concorso Melancholia.

Aki Kaurismaki racconta la sua immigrazione

Aki Kaurismaki racconta la sua immigrazione

Aki Kaurismaki oggi a Cannes ha presentato alla stampa il suo ultimo film in Concorso: ‘Le Havre’, che ha messo una vera e propria opzione ufficiale sull’ambita e prestigiosa Palma.

Uscite al cinema del 18 e 20 maggio

Uscite al cinema del 18 e 20 maggio

Dal 18 maggio al cinema. Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare: Dopo essere sfuggito alle guardie del re nel tentativo di liberare il vecchio compagno di mare Gibbs, Jack Sparrow si ritrova prigioniero sulla nave di Barbanera, grazie alla bella e inaffidabile figlia di quest’ultimo, Angelica, in passato sedotta e abbandonata da Jack stesso e ora a capo della ciurma di zombie del padre. Suo malgrado, il nostro fa dunque rotta verso la Fontana della giovinezza, facendo presto squadra con Barbossa, che si finge al servizio della corona d’Inghilterra ma in verità cerca la vendetta su Barbanera, responsabile della gamba di legno che lo invalida. Per poter ottenere dalla fonte il suo beneficio, a pirati, soldati e corsari occorrono però alcuni ingredienti di non facile reperimento: due antichi calici e una lacrima di sirena.

The Tree of Life: Jack è un bambino di undici anni e ha altri due fratelli. Cresciuto nel Midwest dai genitori, prende rispettivamente le due diverse attitudini di guardare alla vita; sua madre, Jessica Chastain, vede con gli occhi dell’anima, ovvero è paladina di una visione piena di amore e grazia. Suo padre, Brad Pitt, al contrario tenta di crescere il figlio con l’insegnamento di mettere la propria persona davanti a tutto. Quando lo ritroviamo cresciuto, interpretato da Sean Penn, è un’anima persa nel mondo ma riesce a intravedere qualche spiraglio di fiducia nelle parole del padre, considerate prima come troppo dure.

Quinto film per Terrence Malick, un regista che non lascia mai trapelare notizie sui suoi lavori, tanto cinematografici quanto televisivi. Da segnalare la presenza del duo Sean Penn e Brad Pitt, nei panni rispettivamente di Jack O’Brien da adulto e il signor O’Brien, padre di Jack.

Il ragazzo con la bicicletta: Cyril ha dodici anni, una bicicletta e un padre insensibile che non lo vuole più. ‘Parcheggiato’ in un centro di accoglienza per l’infanzia e affidato alle cure dei suoi assistenti, Cyril non ci sta e ostinato ingaggia una battaglia personale contro il mondo e contro quel genitore immaturo che ha provato ‘a darlo via’ insieme alla sua bicicletta. Durante l’ennesima fuga incontra e ‘sceglie’ per sé Samantha, una parrucchiera dolce e sensibile che accetta di occuparsi di lui nel fine settimana. La convivenza non sarà facile, Cyril fa a botte con i coetanei, si fa reclutare da un bullo del quartiere, finisce nei guai con la legge e ferisce nel cuore e al braccio Samantha. Ma in sella alla bicicletta e a colpi di pedali Cyril non rinuncera’ a cercare di (ri)trovare la strada di casa.

Questo film mescola sapientemente alcuni ingredienti di film precedenti dei Dardienne: l’adolescente di La promesse, la Rosetta del film omonimo, il padre falegname de Il figlio e ancora il giovane disorientato de L’Enfant. La pietanza finale sa’ forse di qualcosa già assaggiata e spesso proposta al banchetto cui siede lo spettatore, ma il modo in cui viene servita dai registi belgi la rende comunque particolare e da gustare comunque.

Uscite venerdì 20 maggio. The beaver: Walter Black, presidente di un’azienda di giocattoli sull’orlo del fallimento, soffre di una grave forma di depressione. Quando la moglie lo caccia di casa, tra i rifiuti trova una marionetta per ventriloqui a forma di castoro (beaver) e inizia ad animarla. Attraverso l’utilizzo di “the beaver”, Walter diventa simpaticissimo, un vero vulcano di energia e di idee. Riesce a riconciliarsi con la moglie e il figlio piccolo e a riportare l’azienda al successo. Ma presto, come sovente accade quando ci si immedesima troppo in un oggetto, The beaver diventa troppo ingombrante e, infine, perfino pericoloso.

Quinto film per Jodie Foster, regista che ha già ampiamente dimostrato la propria bravura nel trattare i drammi umani in una prospettiva diversa. Gli attori protagonisti, ovvero la stessa regista e Mel Gibson nei panni di Black, non si scoprono certo con questo lungometraggio; facilitati rispettivamente da ruoli sovente interpretati nella loro carriera.

Il dilemma: Il nuovo film di Ron Howard, ambientato a Chicago e dintorni, racconta la storia di un uomo (Vince Vaughn) che una sera, in un ristorante, vede la moglie del suo migliore amico (Kevin James) in atteggiamenti intimi con un altro (Channing Tatum) e da quel momento è ossessionato da un unico pensiero: informare l’amico della scoperta con tutto quello che ne consegue o fare finta di non aver visto niente. D’altronde si sa, occhio non vede cuore non duole e questo vuole essere il senso del nuovo titolo (“quello che non si conosce non può fare male”).

A interpretare la moglie fedifraga di Isaac Backman è Winona Ryder che ha avuto la parte battendo le colleghe Kate Beckinsale, Carla Gugino e Uma Thurman e si è infilata negli abiti di Geneva Backman dopo essersi spogliata di quelli di Beth, uno dei personaggi del thriller paranormale di Darren Aronofsky, Black Swan. Di tutt’altro genere è però questo film di Howard che sfrutta la presenza di due grandi provocatori della risata – Kevin James e Vince Vaughn – per offrire leggerezza e divertimento. A scrivere la sceneggiatura è stato Allan Loeb, lo stesso che ha scritto Noi due sconosciuti, 21 e Wall Street: il denaro non dorme mai. Se non altro ciò ha scongiurato che si trattasse di una delle tante commedie americane banali e da consumare in fretta senza alcun retrogusto che rimane in bocca.

Il ragazzo con la bicicletta: recensione del film

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Il ragazzo con la bicicletta: recensione del film

I fratelli Dardenne sono di casa a Cannes, dove, a dire la verità, sono anche parecchio coccolati, e anche quest’anno hanno scelto il Festival francese per presentare in Concorso il loro ultimo film Il Ragazzo con la Bicicletta.

In Il ragazzo con la bicicletta Cyril è un bambino rifiutato dal padre che trova insperato (e all’inizio non capito) amore presso una donna, Samantha, che lo accoglie in casa. Come spesso succede, il cinema dei Dardenne non si basa su sofisticate trame, ma sulle immagini e sulle emozioni che restituiscono, attraverso uno stile che richiama il documentario con piani ravvicinati e una macchina molto mobile. Ne Il Ragazzo con la Bicicletta i due registi fanno esattamente quello che è tipico di loro: riescono a raccontare una storia drammatica, struggente, in maniera molto delicata, mostrando per quello che è la realtà le persone, i volti, su tutti quello del giovane protagonista per la prima volta sul grande schermo, Thomas Doret, che interpreta il piccolo Cyril impersonandone perfettamente turbe e dolori inespressi.

Il ragazzo con la bicicletta, il film

La sceneggiatura a tratti però risulta forzata, interrompendo la fluidità del racconto e rivela qualche crepa nella narrazione. Sicuramente le loro scelte artistiche sono ragionate, ma i Dardenne dovrebbero aiutare di più lo spettatore mostrando le ragioni dei personaggi, aiutandolo così anche a seguire con più interesse la vicenda. Come accennato il film resta fedelissimo all’impronta autoriale dei due, soprattutto per quello che riguarda la dinamica padre/figlio, qui esplicata sul doppio rapporto che intercorre tra Cyril e i due adulti che gli ruotano intorno.

Molto vividi i colori che la bella fotografia di Alain Marcoen ci regala, permettendoci di seguire con piacere le lunghe corse di questo ragazzino sempre in sella alla sua bicicletta, sempre di corsa attraverso il piccolo mondo che ha intorno e sempre alla ricerca di quell’amore dal quale scappa, ma che gratuitamente gli verrà offerto. Interessante anche l’uso della musica, rarefatto ma invasivo e fortemente evocativo in punti nevralgici del racconto, a sottolineare l’emozione improvvisa, come una scarica elettrica che colpendo nell’animo il protagonista, colpisce nei sensi anche lo spettatore.

Corpo Celeste: recensione del film di Alice Rohrwacher

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Corpo Celeste: recensione del film di Alice Rohrwacher

Marta torna nella natia Reggio Calabria, dopo aver vissuto dieci anni in Svizzera. Ad accoglierla il vento e il cemento, insieme ad una comunità bigotta e triste, che trascina i suoi giorni sopravvivendo passivamente alla quotidianità.  Nella sua opera prima, Alice Rohrwacher (sorella di Alba Rohrwacher) mostra con lucidità e sensibilità la crescita, l’educazione, la curiosità di un essere elegante e selvaggio, la piccola e bravissima protagonista Yile Vianello, che nel ruolo di Marta mostra maturità ed una grande capacità attoriale.

Significativo per l’economia del racconto il personaggio di Santa (Pasqualina Scuncia), a metà tra una perpetua e una catechista, incarna il fanatismo bigotto di provincia che esaudisce nella religione libresca lo scopo della sua intera esistenza, un personaggio spaventoso ed innocuo che nelle pieghe della sua mente atrofizzata, nasconde la crudeltà dell’ignoranza. Anche Salvatore Cantalupo, che interpreta Don Mario il prete ‘politico’, ha il giusto viso per dare ambiguità a questa figura a metà tra luce ed ombra.

Al centro del racconto di Corpo Celeste c’è proprio la figura della Chiesa nella società contemporanea, e la regista con grande onestà si chiede se il suo possa ancora essere un ruolo trainante, di riferimento, come cerca di costruirlo disperatamente Santa. Quello che però pervade la pellicola in maniera inesorabile è l’estraneità su diversi livelli: quella di Marta dalla città di cemento che abita, quella della Chiesa stessa dalle sue ‘pecore’, quella del prete che cerca una posizione migliore, fino ad arrivare a quella dello spettatore stesso che rimane interdetto dal linguaggio così diretto eppure sofisticato che la Rohrwacher utilizza. E quindi il vero Corpo Celeste, l’estraneo, diventa il film stesso, sospeso com’è tra la realtà che mostra e l’estraniazione che ne deriva.

Corpo Celeste riesce a guardare lì dove la bruttezza della realtà incontra un’anima tanto sensibile da riuscire a guardare con curiosità anche il più asfittico e morto degli ambienti. La regista confeziona così un prodotto coraggioso, forse a tratti noioso, ma sicuramente di valore nel nostro panorama omogeneizzato.

The Dark Knight Rises: foto da Londra!

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The Dark Knight Rises: foto da Londra!

Sono in corso a Londra le riprese di le riprese di The Dark Knight Rises sono attualmente in corso in quel di Londra. Stanno girando le scene al Farmiloe Building di St. John’s Street, ovvero il dipartimento di polizia di Gotham City. Ecco alcune foto.

Il castoro di pezza scioglie il cuore di Cannes

Il castoro di pezza è stato in grado di sciogliere il cuore di Cannes. Sto parlando dell’ultimo film, presentato oggi alla kermesse, di Jodie Foster.

The Tree of Life: recensione del film di Terrence Malick

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The Tree of Life: recensione del film di Terrence Malick

Ogni tanto arriva un film che cambia per sempre il corso del cinema. E’ successo con Quarto Potere, con Psycho, con 2001: Odissea nello Spazio. Succede con i grandi geni del cinema, i Maestri, quelli che non seguono il linguaggio cinematografico comunemente conosciuto, ma che lo inventano.

The Tree of Life, quinto film di Terrence Malick in quasi 40 anni di carriera, ha forse questa potenzialità. Ovviamente solo il sedimentarsi del tempo potrà dirci quanto e come questo film sia (stato) epocale, resta il fatto, all’indomani della visione, che il cinema di Malick entra dentro. Stilisticamente e registicamente perfetto, The Tree of Life è un susseguirsi di impressioni visive, di macrocosmo universale e microcosmo umano che si fondono nel medesimo, unico flusso narrativo.

The Tree of Life, il film

E’ la storia di Jack che cresce nel Texas degli ani ’50, lacerato dall’amore per un padre severo e irremovibile (Brad Pitt) e per la madre (Jessica Chastain) eterea creatura, amabile, di impalpabile sostanza e di ineffabile bellezza. Jack da adulto (Sean Penn) percorre con il ricordo la sua infanzia, perso come si sente tra la modernità che lo circonda guarda al passato, arrivando all’origine della vita. Una prima parte di cosmogonica meraviglia ci conduce fino alla nascita di Jack, e alla sua meraviglia di essere al mondo.

Malick racconta attraverso un pretesto narrativo la Storia dell’uomo, il suo conflitto tra Natura e Spirito, passando per una concezione del divino che mai come in questa pellicola viene esplicitata nella figura del Dio cristianamente inteso, senza però mai sostenere una dichiarazione d’intenti, sottendendo la narrazione di quello spiritualismo che in The New World era personificato dalla principessa Pocahontas e che in questo caso passa parzialmente attraverso la figura della madre.

Il Dio a cui tutti si rivolgono nel film sembra un altro misero essere senza grazia e senza lode, che non interferisce con le vicende umane, che permette la tragedia e la sofferenza. Per un regista, un uomo così restio al mondo, The Tree of Life mostra una perfetta conoscenza della sue dinamiche cosmiche ed intime, e in questo film Terrence lo mostra mettendosi molto più a nudo di quanto abbia fatto fino ad ora, rasentando l’autobiografia che tanto si allontana dalla sua palese agorafobia.

Tree of Life recensioneL’uso sapiente di musica e luce rende The Tree of Life un prezioso affresco di cinema malickiano, che nella sua idea totale e personale di cinema si conferma uno dei registi più classici in circolazione, riuscendo a poeticizzare fiumi e vulcani, lasciando la Natura libera dalle briglie della Cultura, la sintassi filmica indipendente dalle esigenze narrative, le voci divincolate dai corpi ai quali appartengono regalando con un atto d’amore la bellezza infinita del mondo al suo pubblico.

Ogni volta che Malick torna al cinema si verifica un rito (i più cinici direbbero un miracolo) che genera da sé le sue regole senza la necessità che qualcuno o qualcosa contribuiscano ad aumentarne il fascino. Perché il silenzio che Terry osserva nella vita forse da l’illusione di preservare qualcosa di prezioso che solo in questo modo riesce ad apparire poi sullo schermo. E noi rispettiamo questo silenzio, e aspettiamo, seguendo le sue regole non scritte.

Le avventure di TinTin: Il Segreto dell’unicorno altro teaser!

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Le avventure di TinTin: Il Segreto dell’unicorno altro teaser!

Doppio teaser trailer per Le avventure di TinTin:Il Segreto dell’unicorno. Dopo avervi mostrato il primo, eccovi anche il secondo assaggio dell’opera

Michael Mann dirigerà Agincourt

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Giunge notizie da Screendaily, che Michael Mann  sarà  il regista di Agincourt, adattamento dell’omonimo romanzo medioevale di Bernard Cornwell.

Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare, recensione

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Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare, recensione

In Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare dopo aver combattuto contro Barbossa con la sua ciurma fantasma, contro Davy Jones e infine dopo essere arrivato ai confini del mondo, Jack Sparrow (Johnny Depp) sbarca presso la Fonte dell’eterna giovinezza, mettendoci ben 130 minuti, quelli interminabili del quarto episodio della saga piratesca che lo vede protagonista.

Si, perché se c’è una costante in Pirati dei Caraibi è che sai quando comincia il film, ma non sai quando finisce. Come era già successo alle due precedenti pellicole (si salva solo La Maledizione della Prima Luna), i personaggi diventano macchiette, la sceneggiatura degenera e i grandi attori che compongono il cast toccano i punti più bassi della loro carriera.

Si fa riferimento qui soprattutto a Penelope Cruz, che qui riesce a fare addirittura peggio che in Bandidas, del 2006. La caliente spagnola interpreta Angelica, figlia del temibile Barbanera e amata (?) dell’irriverente Sparrow, che questa volta farà di tutto per aiutarla a raggiungere l’agognata fonte. Ian McShane è Barbanera, visivamente affascinante, che con i pirati ha avuto già a che fare in Shreck Terzo, sua infatti la voce di Capitan Uncino. Il buon vecchio Sparrow, un Depp sempre più eccessivo, si conferma per il fannullone e imbroglione che è sempre stato, solo che in questo quarto capitolo non c’è il suo contraltare onesto e valoroso, rappresentato prima di Orlando Bloom.

Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare filmPirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare

A sostituire la bella coppia di innamorati formata da Keira Knightly e Orlando Bloom, abbiamo qui un improbabile prete e una misteriosa sirena, che seguiranno la ciurma di Barbanera nel suo avventuroso viaggio.

Meno male che c’è Hans Zimmer, che con le sue potenti note contraddistingue anche questo film permettendoci di poterlo gustare, forse di più, ad occhi chiusi. E se è vero che tutto ciò che può andare peggio lo farà, ecco che si mette in mezzo il 3D, anche in questo caso superfluo.

Ma dopotutto finché la mucca fa latte, si continua a mungerla, poco importa che sapore abbia.

Box Office ITA del 16 maggio 2011

Box Office ITA del 16 maggio 2011

Fast & Furious 5 si conferma al primo posto raccogliendo altri 2 milioni di euro: l’action movie con Vin Diesel mantiene un’ottima tenuta al suo secondo fine settimana, giungendo a quota 8,5 milioni in dodici giorni.

Red debutta al secondo posto, incassando 1 milione di euro da venerdì a domenica (1,3 milioni nei cinque giorni), seguito da Thor, che con altri 727.000 euro arriva a 6,8 milioni complessivi e mostra di reggere piuttosto bene.

L’altra new entry ‘di peso’ (!), ovvero Beastly, esordisce al quarto posto portando a casa 616.000 euro nei tre giorni (756.000 euro da mercoledì a domenica); il film potrebbe tuttavia risentire del passaparola, che non è particolarmente positivo…

Quinto posto per Rio, che risale di una posizione con 286.000 euro: il cartoon in 3D arriva dunque a 6,4 milioni totali.

Come l’acqua per gli elefanti precipita al sesto posto: dopo un esordio deludente, gli spettatori diminuiscono ancora e la pellicola raccoglie altri 277.000 euro, giungendo così a un totale pari a 858.000 euro.

Dopo l’ottima accoglienza al Festival di Cannes, Habemus Papam conferma la settima posizione con altri 277.000 euro: il film di Nanni Moretti, che potrebbe aspirare a qualche premio, arriva dunque a 5,2 milioni complessivi, ma difficilmente supererà i 6 milioni (quota abbattutta da Il caimano).

Source Code scende all’ottavo posto con altri 212.000 euro e giunge a quota 1,7 milioni, mentre Machete perde ben cinque posizioni e conferma il pessimo esordio: il film di Robert Rodriguez arriva a soli 792.000 euro con altri 211.000 euro.

Chiude la top10 Con gli occhi dell’assassino, che debutta con appena 188.000 euro (200.000 euro nei cinque giorni).

Box Office USA 16 maggio 2011

Box Office USA 16 maggio 2011

Come titola BoxofficeMojo.com, Thor mantiene il trono della prima posizione del Box Office statunitense. Con questa settimana, infatti, raggiunge un incasso di 119 milioni di dollari, di cui 34.5 realizzati in questi ultimi sette giorni.

A seguire il film di Branagh tratto dal fumetto Marvel, con un considerevole distacco in termini di milioni di dollari, è la wedding comedy, genere di gran grido di questi tempi nelle sale americane, Bridesmaid. Tra le protagoniste, una delle stelle del Saturday Night Live, Kristen Wiig. Il film era molto atteso e infatti ha avuto immediatamente un riscontro di incasso: 24 milioni di dollari netti in una sola settimana per le damigelle.

In terza posizione, un film esattamente agli antipodi della commedia da matrimonio: Fast Five, ultimo capitolo della saga con protagonista Dominic Toretto, che in questo episodio rimette insieme buona parte del cast delle puntate precedenti, resiste con un incasso settimanale di 19 milioni di dollari.

Un’altra nuova uscita in quarta posizione: Priest, nel quale questa volta Paul Bettany non interpreta un prete in preda all’autofustigazione e alla pianificazione di loschi piani come avveniva nel Il codice Da Vinci, ma, in un parallelo un po’strano da capire, combatte i vampiri.

A metá classifica resiste il film di animazione Rio, ultimo prodotto di Carlos Saldanha, regista de L’era glaciale, che aggiunge altri 8 milioni di dollari al suo incasso complessivo che raggiunge cosí quota 125 milioni.

Una doppietta di film da matrimonio in sesta e settima posizione: Jumping the broom, commedia sofisticata e degli equivoci e Something borrowed che nonostante il cast di attori di richiamo, non arriva neanche a metá classifica dopo due settimane nelle sale.

Anche il mélo Water for elephants galleggia nelle zone basse del box office, lo ritroviamo, con un totale di 48 milioni di dollari di incasso dopo quasi 4 settimane di presenza nelle sale, in ottava posizione.

In nona resiste la commedia Madea’s big happy family e dopo piú di un mese nelle sale è ancora nella classifica dei dieci film piú visti Soul surfer storia di coraggio e di riscatto che doppia il budget di produzione, arrivando a un incasso di 36 milioni di dollari a fronte dei 18 che sono serviti a realizzare la pellicola.

La prossima settimana, l’unica uscita sottolineata da imdb.com è quella dell’ultimo capitolo della saga dei pirati: Pirates of the Caribbean: On stranger tides. Inutile competere con questo sicuro blockbuster presentato come proiezione speciale a Cannes in questi giorni, cosí come è stato presentato e accolto con calore sulla Croisette, l’ultima fatica di Woody Allen, in apparente ricerca di una nuova cittá-musa.

Questa volta infatti, dopo Londra e  Barcellona, il film è ambientato a Parigi, e si muove su un gioco di rimandi con il passato. Non resta che aspettare che anche Midnight in Paris esca anche da noi.

Malick a Cannes cattura la vita e la morte

Proiezione mattutina per la stampa festivaliera, che ha potuto ammirare per prima l’atteso The Tree of Life, presentato da Brad Pitt e Jessica Chastain.

Cannes 2011: Tornatore da 100 milioni di dollari

Giuseppe Tornatore sembra ormai aver preso abitudine ad avere grosse. Direttamente da Cannes arriva la notizia che è riuscito ad ottenere un budget di 100 milioni di dollari,

Ubisoft lavora su Assassin’s Creed, Spinter Cell e Ghost Recon

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Ubisoft lavora su Assassin’s Creed, Spinter Cell e Ghost Recon

La Ubisoft, importante casa produttrice di video giochi di successo, nonostante il poco entusiasmante successo di Prince of Persia,

Gemma Arterton e Saoirse Ronan per Neil Jordan

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Gemma Arterton e Saoirse Ronan per Neil Jordan

Neil Jordan dopo Ondine, si appresta ad iniziare il suo prossimo film che è già in fase di casting.  Giunge notizia infatti che Saoirse Ronan e Gemma Arterton saranno le protagoniste

I fratelli Dardenne in Concorso a Cannes

Un ragazzo senza amore, allontanato dal padre che non lo vuole, e accolto, senza un apparente motivo da una donna che gratuitamente gli dona amore disinteressato.

Ron Howard torna alla commedia: The Dilemma

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Ron Howard torna alla commedia: The Dilemma

Che cosa fareste se scopriste che la moglie del vostro migliore amico se la fa con un altro? Come vi comportereste? Lo direste alla vittima o chiedereste alla fedifraga di smettere di vedere il suo amante?

Il fine settimana della croisette

Il fine settimana della croisette

Oggi 14 maggio, sulla Croisette si sono succeduti grandi e piccoli nomi, e tra questi alcuni che hanno portato dell’irreverenziale colore sul tappeto rosso più glamour d’Europa. Comincia la giornata Joseph Cedar, che con il suo film israeliano, Hearat Shulayim, porto in concorso una commedia pungente a sfondo familiare, dove un padre e un figlio, entrambi coinvolti nel mondo accademico della prestigiosa Talmud Hebrew University di Gerusalemme, trovano terreno fertile per un ultimo scontro che diventa professionale e generazionale. In concorso anche il regista Markus Schleinzer, con Michael, storia drammatica che racconta gli ultimi mesi di vita di un bambino e di un uomo di 35 anni.

Ma il vero movimento c’è stato nella sezione Fuori Concorso con un documentario su Bollywood, Bollywood: the greatest love story ever told, diretto da Rakesh Omprakash Mehra, pirotecnica lettera d’amore all’industria cinematografica indiana che ha contribuito nel tempo a difinire all’estero l’immagine dell’India e di Mumbai. Nel cast anche Aishwarya Rai.

Ma a Cannes oggi è stato tempo di Pirati, quelli che dal 2003 sono risorti dalle ceneri del passato cinematografico hollywoodiano grazie all’attrazione di un parco giochi, sbancando i box office soprattutto per merito di Johnny Deep, alias Jack Sparrow, presente oggi sulla Croisette. Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del Mare è la quarta avventura di Capitan Sparrow, presentato fuori concorso in presenza del cast. Anche Penelope Cruz torna ai blockbuster hollywoodiani nel ruolo della piratessa Angelica.

Domani sarà la giornata dei fratelli Dardenne che portano in concorso Il Ragazzo con la Bicicletta.

Emile Hirsch in “Venuto al Mondo” di Castellitto

Il cast di “Venuto al Mondo”, nuovo film da regista per Sergio Castellitto, si arrichisce di un altro volto internazionale: il bravo e giovane Emile Hirsch.

The Tree of Life: clip esclusiva

The Tree of Life: clip esclusiva

A pochi giorni dall’uscita di The Tree of Life e della sua presentazione a Cannes, ecco una clip esclusiva che vede protagonista Brad Pitt nel quinto film di Terrence Malick.

Homevideo: Accordo Dall’Angelo Pictures – Movie On Demand

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Homevideo: Accordo Dall’Angelo Pictures – Movie On Demand

Dall’Angelo Pictures e la società piemontese Movie On Demand (MOD) hanno sottoscritto un accordo per la distribuzione in Italia di prodotti cinematografici e televisivi via internet.

Miss Bala fa il suo esordio a Cannes

Miss Bala fa il suo esordio a Cannes

Nel giorno in cui Nanni Moretti presenta il suo attesissimo “Habemus Papa”, Cannes si prepara a conoscere il primo dei due film messicani presenti alla rassegna: Miss Bala di Gerardo Naranjo.

Cars 2: come nasce la soundtrack

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Cars 2: come nasce la soundtrack

Alla colonna sonora di Cars 2 hanno partecipato grandi nomi della musica internazionale, del calibro degli Weezer e Robbie Williams, oltre al premio Oscar Michael Giacchino.

Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare – ecco Angelica

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Tra gli elementi più avvincenti di Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare, l’incontro tra Capitan Jack Sparrow e la misteriosa donna del suo passato, Angelica, riserverà sicuramente delle sorprese.

Polisse: agenti di polizia a Cannes

Polisse: agenti di polizia a Cannes

Polisse di Maïwenn Le Besco è il film che, in questa terza giornata di Cannes 2011, si contende i riflettori con il papa titubante di Nanni Mortti, per quello che riguarda il Concorso.

Un papa sulla Croisette

Un papa sulla Croisette

Questa sera, nella sala Lumière, é prevista la proiezione del primo dei due film italiani in concorso:

Bob De Niro e Diane Keaton insieme sul set

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Robert De Niro e Diane Keaton tornano a lavorare allo stesso film, e questa volta reciteranno insieme.

Melancholia di Lars Von Trier: prima clip

Melancholia di Lars Von Trier: prima clip

Ecco una clip sottotitolata in francese di Melancholia, l’ultimo film che verrà a breve presentato  Cannes da Lars Von Trier che torna sulla croisette dopo due anni dl controverso Antichrist.

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