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Scarface, il film Brian De Palma con Al Pacino

Scarface, il film Brian De Palma con Al Pacino

Scarface è il film culto del 1993 di Brian De Palma con protagonisti nel cast Al Pacino, Steve Bauer, Michelle Pfeiffer, Mary Elizabeth Mastrantonio e Robert Loggia.

Il film Scarface è il remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. Nell’originale Scarface, che si svolge ai tempi del proibizionismo a Chicago, l’oggetto dei traffici illeciti era l’alcool, mentre nell’opera di Brian De Palma, l’ambientazione è nella Miami degli anni ottanta dove si svolgeva un considerevole traffico di cocaina: un adeguamento ai tempi e ai differenti interessi della malavita.

ScarfaceNel 1980 Fidel Castro consente a 125000 cubani di lasciare Cuba per approdare negli Stati Uniti e riabbracciare i loro parenti anche se in verità lo scopo principale è di svuotare parte delle carceri cubane e quindi di mettere in libertà gran parte di malviventi. Ha luogo l’Esodo di Mariel, il più imponente esodo cubano del Novecento. Tra i profughi ci sono Antonio Montana e Manolo Ribera, che come gran parte degli altri immigrati cubani vengono portati alla Freedom Town, un ghetto di popolazione cubana.

 Scarface, il film cult e remake diretto da Brian De Palma

I due riescono ad andarsene in fretta grazie all’omicidio di Emilio Rebenga, un potente politico che ha perso la fiducia di Castro e che, tra l’altro, si era precedentemente messo contro un potente capo criminale di Miami, Frank Lopez, al vertice di un Cartello della droga saldamente affermato. Ottenuta la carta verde di residenza, i due amici cominciano a lavorare come camerieri e lavapiatti in una sorta di fast food, ma Tony dimostra insofferenza per la nuova vita.

Non appena Lopez si rifà vivo tramite il suo tirapiedi Omar Suarez, Tony e Manny lasciano il lavoro al fast food per mettersi in attività con lui, e diventare così dei gangster. Incarico dopo incarico Tony Montana mette in evidenza la sua capacità di saper trattare e la sua audacia, facendosi largo con prepotenza in quel losco mondo.

Ma il proverbio “Chi troppo vuole nulla stringe” vale anche per lui…

Per la stesura del film, lo sceneggiatore Oliver Stone consultò la polizia di Miami e la DEA (Drug Enforcement Administration) per consigli riguardanti le organizzazioni malavitose presenti nella città in modo tale da includere nel film anche crimini reali. Una delle scene del film, in cui un affiliato di Tony Montana viene brutalmente ucciso con una motosega, è presa proprio da un fatto realmente avvenuto.

Come attore c’è Al Pacino che grazie al film acquistò nuovamente fama e successo.

Per le riprese fu scelta come principale location la Florida, ma venne sostituita dopo che la produzione ricevette varie proteste da parte della comunità cubana per vari aspetti presenti nel film. In particolare gli immigrati cubani contestavano il fatto di venire rappresentati come degli spacciatori di droga e richiesero alla produzione l’introduzione nella sceneggiatura del film di aspetti anticastristi. Dopo varie negoziazioni, però, i produttori rifiutarono le richieste affermando che il film si sarebbe basato solo sulle organizzazioni malavitose dedite allo spaccio della droga piuttosto che alla politica di Fidel Castro.

ScarfacePer evitare incidenti durante le riprese, i set del film furono spostati a Los Angeles tranne per alcune riprese in esterna che dovevano necessariamente essere fatte a Miami.

A causa della forte violenza presente in questo lungometraggio varie scene vennero censurate mentre la critica lo accolse con pareri diversi. Nonostante ciò il film ricevette una buona accoglienza al botteghino e nel corso degli anni ha avuto un così grande successo, da farlo diventare un “cult” del genere gangster.

La parola fuck viene ripetuta 182 volte. 226 contando anche le parole contenenti fuck (fucking, fucked, fucker, motherfucker). Nella versione italiana del film il suo corrispettivo, vaffanculo, viene ripetuto 25 volte, di cui solo 3 non vengono detti da Tony Montana.

Quando il doppiogiochista Omar viene impiccato sull’elicottero, quello che penzola dal veicolo con il cappio al collo è uno stuntman vero e proprio.

Nel film Natural Born Killers, in una scena con la tv accesa, si possono chiaramente vedere le scene del film Scarface in cui i colombiani uccidono con la motosega Angel, l’amico di Tony.

Durante la scena dello scontro finale tra Montana e i sicari di Sosa, Pacino si ustionò gravemente una mano con il fucile d’assalto che imbracciava. Interrogati al riguardo, i tecnici che non avevano spiegato all’attore come maneggiare correttamente l’arma si giustificarono dicendo che, nella loro idea, trattandosi di Al Pacino, pensarono tutti che sapesse già usare le armi, senza ulteriori delucidazioni.

La pellicola ha incassato 41.000.000 di dollari negli Stati Uniti, di cui 23.000.000 dal noleggio. E’ stato anche oggetto di due rifacimenti per videogames: il primo, Scarface: The World Is Yours, sviluppato dalla Radical Entertainment e distribuito dalla Vivendi Universal Games ed uscito per le piattaforme Wii, PS2, Xbox e per il PC, narra la storia di Tony Montana nel caso in cui alla fine del film non fosse morto.

Il secondo videogioco, Scarface: Money. Power. Respect., uscito solo per PSP, è molto simile al primo anche se più incentrato sul controllo della droga e dell’impero rispetto alle lotte tra gang rivali come in Scarface: The World Is Yours.

Scarface un regista per il reboot

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La Universal Pictures ha scelto il regista cileno Pablo Larrain (No) per la regia del reboot di Scarface, progetto già in cantiere da tempo e a quanto pare (purtroppo) inevitabile.

La storia di uno dei malviventi più famosi del cinema venne raccontata per la prima volta da Howard Hawks nel 1932. Il racconto era basato sull’omonimo romanzo del 1929 di Armitage Trail. Nel 1983, Brian De Palma realizzò un primo remake del film, avvalendosi di uno straordinario Al Pacino e realizzando un film che è divenuto cult.

Adesso, i produttori Martin Bregma e Marc Shmuger (il primo dei quali ha prodotto la versione di De Palma) si stanno impegnando a produrre una nuova versione del film per il grande schermo, che si ambienterà nella Los Angeles dei giorni nostri. Il personaggio principale si chiamerà Tony, come quello interpretato da Al Pacino nel ’83, ma avrà un cognome diverso.

La sceneggiatura sarà firmata dallo sceneggiatore di Donnie Brasco, Paul Attanasio.

Fonte: CS

Scarface remake: Diego Luna novello Al Pacino

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Dopo la notizia di questa mattina che ci ha informati dell’abbandono di Antoine Fuqua fuori dal remake di Scarface, arriva tramite Variety la notizia che il film ha trovato un protagonista. Si tratta di Diego Luna, attore messicano che abbiamo visto in Rogue One a Star Wars Story.

Secondo il report della rivista, il film sarà la moderna riproposizione dell’iconia storia di immigrazione che ha visto protagonista Al Pacino e sarà basata su uno script di Terence Winter, creatore di Boardwalk Empire e sceneggiatore di The Wolf of Wall Street. Il film sarà prodotto da Universal.

Scarface remake: Antoine Fuqua abbandona il film

Scarface di Brian De Palma fu a sua volta il remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell’originale ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo film l’azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di droga.

Scarface remake: Antoine Fuqua abbandona il film

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Scarface remake: Antoine Fuqua abbandona il film

Tempi duri per i remake, infatti arriva da Variety la notizia che il regista Antoine Fugue ha abbandonato il remake di Scarface, il fiilm cult del 1983 con protagonista Al Pacino e diretto da Brian De Palma. 

Antoine Fuqua ha abbandonato la regia per via dei troppi impegni già presi, come il sequel del film con Denzel Washington The Equalizer. 

Al momento non si hanno notizia sul destino del film, le cui riprese erano in programma nella primavera del 2017. Anche se secondo Variety la produzione è già impegnata con i colloqui del nuovo regista, dato che la produzione vorrebbe mantenere come protagonista la star di  Rogue One: A Star Wars Story Diego Luna.

Scarface di Brian De Palma fu a sua volta il remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell’originale ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo film l’azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di droga.

Scarface reboot: David Ayer in trattative per la regia

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Scarface reboot: David Ayer in trattative per la regia

Dopo l’abbandono di Antoine Fuqua, il reboot di Scarface è rimasto senza regista per lungo tempo. Dopo i nomi di David MacKenzie e Peter Berg, dati per favoriti nella shortlist di candidati, si affaccia un nuovo regista che potrebbe aver scavalcato i precedenti pretendenti.

Si tratta di David Ayer, già regista di Suicide Squad, che potrebbe prendere il posto di Fuqua e dirigere Diego Luna nel ruolo reso immortale da Al Pacino.

Scarface remake: Antoine Fuqua abbandona il film

Scarface di Brian De Palma fu a sua volta il remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell’originale ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo film l’azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di droga.

Scarecrow: nuovo horror da Mike Scannell

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La Sony attraverso la Screen Gems ha deciso di puntare su di una nuova pellicola horror ideata dal cineasta Mike Scannell. A produrre la pellicola sarò la Unbroken Pictures, casa di produzione particolarmente attiva nel settore dell’horror.

La sceneggiatura ideata da Scannell affronterà le disavventure di un trio composto da madre e due giovani figlie che, sullo sfondo di una casa sul lago, saranno vittime di un sadico incubo ordito dalla mente dello psicopatico di turno.

Produttori della pellicola saranno, inoltre, Bryan Bertino (The Strangers) ed Adrienne Biddle, a supervisionare il progetto, invece, saranno il presidente di Unbroken Pictures Clint Culpepper Scott Strauss.

Fonte: Variety

Scarabei e altri demoni – Le inquadrature col buco intorno

Scarabei e altri demoni – Le inquadrature col buco intorno

Venezia, giorno 5.

Non è sempre domenica, anche se oggi è domenica. Eh, eh, eh. Che belle battute che faccio. Lo so che mi volete bene, almeno voi. Comunque, era per dire che quando sei a Venezia per lavoro non sempre ti capita di vedere dei Kolossal con gli attori che preferisci, ma devi fare ciò che sei chiamato a fare. Ad esempio, stamattina il mio Caporedattore ha insistito perché seguissi un documentario di un regista uzbeko sulla riproduzione dello scarabeo stercorario.

Che ci volete fare, il dovere è dovere. Però vi assicuro che alla fine l’esperienza mi ha lasciato qualcosa. Che importa il glamour, i divi, Tilda Swinton e Ralph Fiennes che sfilano sul red carpet. Lascio queste futilità a chi viene qui soltanto per trastullare lo spirito.

Io sono un professionista e vado dove sono richiesto. Sono felice e mi sento arricchito dal sapere che lo stercorario quando corteggia la sua dama fabbrica una palla di escrementi speciale, intenzionalmente bitorzoluta, in modo che facendola rotolare nel verso giusto, diretta a Oriente, essa crei sulla sabbia dei cerchi concentrici che provocano l’immediato rilascio di feromoni irresistibili nella femmina. Lo scarabeo maschio a quel punto divora i suoi stessi escrementi, e si accoppia finalmente per poi finire divorato inesorabilmente dalla femmina medesima al momento dell’orgasmo. Una perla di poesia che funge anche da metafora della crudeltà con cui si concludono molto spesso delle questioni irrisolte nei rapporti di coppia. Siamo noi destinati a nutrire l’altro con il nostro amore fino a farci totalmente risucchiare da esso, ad annullarci, a reificarci a livello di cibo e poi di deiezione? Potrei starne a parlare in eterno.

Ma non posso, perché sono abbastanza sicuro che loro mi stiano osservando. Alicia Vikander, Dakota Johnson e Matthias Schoenaerts sono praticamente in ogni pellicola presente qui, e non può essere un caso. Sono certo di aver scorto i loro volti anche tra la folla del Casinò, e al supermercato dove ho comprato la mortadella per la cena di stasera.  Sono ovunque e stanno tramando qualcosa, lo sento.  Schoenaerts era proprio lì, vicino alla cassa, e leggeva un giornale cercando goffamente di nascondersi, ma io la so più lunga di loro, ho già subito questo genere di macchinazioni negli anni passati da parte di Stefano Accorsi e Zerocalcare, e non mi avranno tanto facilmente.

Ora stacco, prima che si accorgano che sto parlando di loro. Se non mi risentite, chiamate l’esercito. O Nicolas Cage.

(Ang)

Sono molto preoccupata per Ang. Da quando siamo usciti dalla proiezione di A Bigger Splash di Luca Guadagnino parla strano, dice cose poco sensate e temo che soffra anche di allucinazioni. Inizialmente ha reagito con violenza, giurando vendetta e ridendo in maniera inquietante come un villain dei fumetti, ma poi la sua mente, incapace di accettare il trauma di due ore di tempo prezioso (tempo preziosissimo, per fare pipì, mangiare, telefonare a casa o comprare le sigarette) perso dietro quello che abbiamo scoperto oggi non essere un film but a new fragrance by Dolce&Gabbana, deve aver operato una rimozione, convincendolo di aver passato la mattinata in attività più interessanti e divertenti come la visione di un documentario sullo scarabeo stercorario. Si è convinto di essere vittima di un complotto.

A seguire questi personaggi, che definirli macchiette significa offendere la categoria, Ang insomma è come in trance e guarda persino me con sospetto. Vabbé che finalmente so annata dal parrucchiere (ve ne parlavo ieri, se eravate preoccupati eccola!) e ora ho smesso di sembrare un uomo, però darmi del lei e chiedermi per quale testata lavoro mi sembra troppo.

A Bigger SplashPerò vi spiego due cose così forse riuscite a capire perché questo sant’uomo è in queste condizioni. Oggi, dicevamo, è stato il giorno di Guadagnino, e spero ci guadagnino qualcosa, in effetti, dopo la proiezione di sto spottone patinato di Pantelleria. Insomma nel film c’è Tilda che è più virile di Eddie Redmayne, è una cantante super-rock in vacanza col compagno in Sicilia. Poi succede questo: l’ex che l’aveva elegantemente sbolognata al suo attuale compagno la rivuole, ma nel mentre è sempre in calore e si tromba pure i capperi di Pantelleria. Lei è fedele al suo compagno, ma poi boh forse ci ripensa, forse no, ma c’è Dakota che movimenta il plot. Poi a un certo punto si è deciso di abbandonare l’idea di fare un film e hanno iniziato a lavorare a un nuovo prodotto: ‘le inquadrature co ‘na specie di trama intorno’. Trama che è un buco, una voragine. Vediamo che viè fuori.

Perdonatemi, è solo l’opinione di una criticademmerda, ma insomma io ero davvero in imbarazzo. Che magari tra un po’ mi passa, o forse alla seconda visione. In effetti durante i Festival siamo sempre incarogniti per lo stress delle giornate e le proiezioni incastrate tipo Tetris che non riusciamo sempre ad essere clementi. Ma ricordiamocelo, siamo sempre il popolo che ha riso alla spaccata di Lisa Fusco, per cui penso a quello, me calmo un attimo e mi ripeto come un mantra: no, non hai perso due ore della tua vita. No. Poi guardo Ang, che biascica, mi parla aulico, guarda la folla con sospetto e poi improvvisamente sorride, è tutto meraviglioso, e capisco che abbiamo davvero sprecato del tempo. Non so come fare per farlo riprendere. Provo a fare con lui qualche selfie come Gianni Morandi, per elevare il livello di questa giornata.

Oppure cerco uno scarabeo stercorario.

(Vì)

Scar: la spiegazione del vero nome e il suo significato ne Il Re Leone

Mufasa non è l’unico personaggio a cui è stata esplorata la sua storia passata in Mufasa: Il Re Leone, in quanto il film prequel spiega il vero nome di Scar e il significato che si cela dietro di esso. In tutto il franchise de Il Re Leone, Scar è sempre stato dipinto come il grande cattivo, con l’uccisione di Mufasa, il tradimento di Simba, il rovesciamento delle Terre dell’Orgoglio e la successiva cacciata dalla Roccia dell’Orgoglio. È interessante notare che Mufasa: Il Re Leone ha uno sguardo molto più comprensivo nei confronti di Scar, cercando finalmente di spiegare perché Scar è così com’è nel film originale Il Re Leone e nel suo remake del 2019.

Mufasa: Il Re Leone è l’attesissimo prequel del remake del 2019 de Il Re Leone: il film segue Rafiki mentre racconta la storia delle origini di Mufasa alla figlia di Simba, Kiara. La storia racconta l’infanzia di Mufasa fino a quando diventa il re delle Terre dell’Orgoglio, esplorando come Mufasa abbia perso i genitori, sia stato adottato dalla famiglia di Scar e abbia poi salvato le Terre dell’Orgoglio da un malvagio branco di leoni esterni. Mentre Mufasa è al centro della maggior parte delle grandi rivelazioni del prequel, anche Scar riceve molto tempo, spiegando le sue origini e come si è procurato la cicatrice.

Il vero nome di Scar è Taka: cosa significa

Anche se Taka è stato citato come il vero nome di Scar per un po’ di tempo, Mufasa: Il Re Leone lo conferma finalmente: Taka è il nome con cui il personaggio si presenta per la maggior parte del film. Tuttavia, il nome di Taka ha lo stesso significato del suo soprannome Scar, poiché, come molti altri personaggi del Re Leone, il nome ha un significato in Swahili. In swahili, la parola “takataka” significa “spazzatura” e spesso si dice che al cattivo leone sia stato dato un nome crudele quando era bambino.

Tuttavia, Taka ha anche un altro significato in Swahili. La parola “kutaka” può anche essere tradotta in inglese come “to want”, dando al vero nome di Scar un doppio significato. In tutto Il Re Leone, il tratto distintivo di Scar è l’invidia. Scar desidera così tanto il trono che lo spinge a uccidere Mufasa e a dare la colpa a Simba. Il numero musicale di Scar “Be Prepared” è persino definito dalla combinazione di colori verdi, che sottolinea ulteriormente la gelosia che Scar prova. I semi di questa invidia sono piantati in tutto Mufasa: Il Re Leone, che mette in evidenza il nome Taka del personaggio.

Il nome di Scar è apparso per la prima volta in uno spinoff del Re Leone nel 1994

Mufasa: Il Re Leone non è la prima volta che a Scar viene dato il nome Taka, che è apparso per la prima volta in uno spinoff de Il Re Leone del 1994. Il Re Leone: Six New Adventures era una raccolta di sei racconti che uscì in contemporanea con il film originale de Il Re Leone, con il primo racconto, “A Tale of Two Brothers”, che approfondiva l’infanzia di Scar e Mufasa. È qui che viene rivelato per la prima volta che il vero nome di Scar è Taka, nome che rimarrà fino a Mufasa del 2024 : Il Re Leone.

“A Tale of Two Brothers” condivide una sorprendente quantità di somiglianze con Mufasa: Il Re Leone, anche se ci sono anche alcune grandi differenze. Entrambe le storie presentano Rafiki che racconta la storia dell’infanzia di Mufasa a uno dei figli di Simba. Tuttavia, nel film prequel si tratta di Kiara, mentre nel racconto è un cucciolo di nome Kopa. Nella storia, inoltre, Rafiki fa amicizia con un giovane Mufasa e un giovane Taka decide di tradire Mufasa per gelosia.

Come Scar riceve il suo nome in Mufasa e come cambia il Re Leone

Il nome di Scar è apparso per la prima volta in uno spinoff del Re Leone nel 1994

Taka riceve la sua iconica cicatrice solo alla fine di Mufasa: Il Re Leone, quando salta davanti a Mufasa e viene graffiato nell’occhio da Kiros. Dopo aver sconfitto i leoni bianchi, Zazu dice a Mufasa di bandire Taka dalle Terre dell’Orgoglio. Tuttavia, Mufasa decide di non farlo, mentre Taka dice che per punizione dovrebbe chiamarlo Cicatrice. Mufasa accetta e promette che non pronuncerà mai più il vero nome di Scar.

A quanto pare, Mufasa ha mantenuto la promessa, visto che al momento della storia de Il Re Leone chiama ancora Taka Scar. Anche altri personaggi, come Sarabi e Simba, conoscono Taka come Scar, il che significa che Mufasa non è l’unico personaggio a conoscere questo umiliante soprannome. Sebbene sia stato Taka a inventarsi questo nome, è possibile che abbia cominciato a risentirsene, spiegando così il motivo per cui diventa così malvagio in Mufasa: Il Re Leone e Il Re Leone.

Scappa – Get Out: una clip in italiano dal film

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Scappa – Get Out: una clip in italiano dal film

È stata diffusa da Universal Pictures International Italy una nuova clip in italiano di Get Out – Scappa, il nuovo film prodotto da Jason Blum con Daniel Kaluuya, Allison Williams, Catherine Keener, Bradley Whitford e Caleb Laundry Jones. Il thriller è scritto e diretto da Jordan Peele ed è un fenomeno del box office USA. Scappa – Get Out arriverà in Italia il 18 maggio.

Scappa – Get Out: ecco il primo trailer italiano

Scappa – Get OutIn Scappa – Get Out della Universal Pictures, prodotto dalla Blumhouse (The Visit, la serie Split, La Notte del Giudizio) e dalla mente di Jordan Peele, un giovane afro-americano visita la tenuta di famiglia della sua fidanzata bianca dove si scontra con il vero motivo che si cela dietro l’invito. Ora che Chris (Daniel Kaluuya, Sicario) e la sua ragazza, Rose (Allison Williams, Girls), sono arrivati al fatidico incontro con i suoceri, lei lo invita a trascorrere un fine settimana al nord con Missy (Catherine Keener, Captain Phillips – Attacco in mare aperto) e Dean (Bradley Whitford, Quella casa nel bosco).

In un primo momento, Chris legge il comportamento eccessivamente accomodante della famiglia, come un tentativo di gestire il loro imbarazzo verso il rapporto interrazziale della figlia; ma con il passare del tempo, fa una serie di scoperte sempre più inquietanti, che lo portano ad una verità che non avrebbe mai potuto immaginare.  A metà tra un thriller avvincente ed un racconto provocatorio, Scappa – Get Out è scritto e diretto da Peele (Key and Peele) e prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum, assieme a Sean McKittrick (Donnie Darko, The Box), Edward H. Hamm Jr. (The Box, Bad Words) e Peele. Il film è interpretato anche da Caleb Landry Jones (X-Men la serie), Stephen Root (Non è un paese per vecchi), Milton “Lil Rel” Howery (The Carmichael Show), Betty Gabriel (La Notte del Giudizio: Election Year), Marcus Henderson (Il Drago Invisibile), e Lakeith Stanfield (Straight Outta Compton).

Scappa – Get Out: il trailer onesto del film con 4 nomination agli Oscar

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Dopo il travolgente successo al Box Office, Scappa – Get Out ha conquistato quattro nominations agli Oscar 2018 in quattro categorie assolutamente rilevanti.

Jordan Peele ha ricevuto ben tre nomination, per la Regia, la Sceneggiatura Originale e il Miglior Film, a queste si aggiunge il riconsocimento all’interpretazione di Daniel Kaluuya, che rientra nella cinquina dei migliori interpreti maschili.

Tutto questo successo non ha però impedito a Screen Junkies di realizzare un esilarante trailer onesto:

Scappa – Get Out, recensione del film di Jordan Peele

A metà tra un thriller avvincente ed un racconto provocatorio, Scappa – Get Out è scritto e diretto da Peele (Key and Peele) e prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum, assieme a Sean McKittrick (Donnie Darko, The Box), Edward H. Hamm Jr. (The Box, Bad Words) e Peele. Il film è interpretato anche da Caleb Landry Jones (X-Men la serie), Stephen Root (Non è un paese per vecchi), Milton “Lil Rel” Howery (The Carmichael Show), Betty Gabriel (La Notte del Giudizio: Election Year), Marcus Henderson (Il Drago Invisibile), e Lakeith Stanfield (Straight Outta Compton).

Scappa – Get Out: ecco il primo trailer italiano

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Scappa – Get Out: ecco il primo trailer italiano

È stato diffuso da Universal Pictures International Italy il trailer italiano di Scappa – Get Out, il nuovo film prodotto da Jason Blum con Daniel Kaluuya, Allison Williams, Catherine Keener, Bradley Whitford e Caleb Laundry Jones. Il thriller è scritto e diretto da Jordan Peele ed è un fenomeno del box office USA. Scappa – Get Out arriverà in Italia il 18 maggio.

Scappa – Get OutIn Scappa – Get Out della Universal Pictures, prodotto dalla Blumhouse (The Visit, la serie Split, La Notte del Giudizio) e dalla mente di Jordan Peele, un giovane afro-americano visita la tenuta di famiglia della sua fidanzata bianca dove si scontra con il vero motivo che si cela dietro l’invito.
 Ora che Chris (Daniel Kaluuya, Sicario) e la sua ragazza, Rose (Allison Williams, Girls), sono arrivati al fatidico incontro con i suoceri, lei lo invita a trascorrere un fine settimana al nord con Missy (Catherine Keener, Captain Phillips – Attacco in mare aperto) e Dean (Bradley Whitford, Quella casa nel bosco).
In un primo momento, Chris legge il comportamento eccessivamente accomodante della famiglia, come un tentativo di gestire il loro imbarazzo verso il rapporto interrazziale della figlia; ma con il passare del tempo, fa una serie di scoperte sempre più inquietanti, che lo portano ad una verità che non avrebbe mai potuto immaginare.
 A metà tra un thriller avvincente ed un racconto provocatorio, Scappa – Get Out è scritto e diretto da Peele (Key and Peele) e prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum, assieme a Sean McKittrick (Donnie Darko, The Box), Edward H. Hamm Jr. (The Box, Bad Words) e Peele. Il film è interpretato anche da Caleb Landry Jones (X-Men la serie), Stephen Root (Non è un paese per vecchi), Milton “Lil Rel” Howery (The Carmichael Show), Betty Gabriel (La Notte del Giudizio: Election Year), Marcus Henderson (Il Drago Invisibile), e Lakeith Stanfield (Straight Outta Compton).

Scappa – Get Out, la spiegazione del finale: cosa succede a Chris?

Formatosi come attore comico, Jordan Peele ha sbalordito tutti quando nel 2017 ha portato al cinema il suo esordio come regista: Scappa – Get Out (qui la recensione). Non una commedia bensì un horror, dove egli ha modo di inserire in tale genere una profonda riflessione e critica sul razzismo insito nella cultura statunitense, ma anche di come chi si professa a favore dei diritti dei neri spesso lo faccia in modo errato e poco sincero, quasi innegiando ad un “privilegio nero”.

Scappa – Get Out è divenuto uno dei casi cinematografici del suo anno, vincendo numerosi riconoscimenti tra cui il premio Oscar come miglior sceneggiatura originale. Il film era però candidato anche nelle categorie Miglior film, Miglior regista e Miglior attore protagonista. Inoltre, grazie al successo di quest’opera, Jordan Peele è diventato il primo scrittore, produttore e regista afroamericano a guadagnare più di 100 milioni di dollari con un film d’esordio.

Ad oggi Peele ha realizzato altri due film, anch’essi molto apprezzati: Noi e Nope. Scappa – Get Out, però, rimane ancora a qualche anno di distanza uno degli “elevated horror” più intelligenti ed entusiasmanti degli ultimi anni. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Scappa – Get Out. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Scappa - Get Out cast
Catherine Keener e Bradley Whitford in Scappa – Get Out. Foto di Justin Lubin – © 2016 Universal Pictures

La trama e il cast di Scappa – Get Out

In Scappa – Get Out, il giovane afroamericano Chris e la sua ragazza bianca Rose sono arrivati al fatidico incontro tra lui e i genitori di lei, mamma Missy e papà Dean. In un primo momento, Chris interpreta il comportamento eccessivamente accomodante della famiglia nei suoi confronti come un tentativo di gestire il loro imbarazzo verso il rapporto interrazziale della figlia. Con il passare del tempo, tuttavia farà una serie di scoperte sempre più inquietanti, che lo porteranno ad una verità che non avrebbe mai potuto immaginare.

Ad interpretare il protagonista, Chris, vi è l’attore Daniel Kaluuya, a cui è stato assegnato il ruolo principale all’istante dopo aver completato la sua audizione. Peele ha infatti dichiarato che Kaluuya ha fatto circa cinque riprese di una scena chiave, in cui il suo personaggio ha bisogno di piangere, e ognuna era così perfetta che la singola lacrima è scesa esattamente nello stesso momento per ogni ripresa. Nel ruolo di Rose, invece, vi è l’attrice Allison Williams, mentre i suoi genitori sono interpretati da Catherine Keener e Bradley Whitford. Caleb Landry Jones, invece, è il fratello Jeremy.

La spiegazione del finale e il finale alternativo

Quando, in prossimità del finale, Chris comprende che c’è qualcosa di strano nella famiglia della sua ragazza, Missy – psichiatra di professione – lo intrappola in un luogo mentale che lo rende paralizzato. È a questo punto che, grazie ad alcune scoperte fatte fino a quel momento, Chris comprende che la famiglia intrappola uomini e donne afroamericani in questo limbo, in modo da poter usare i loro corpi per donarli ad uomini e donne bianche ormai anziani in cerca di una nuova giovinezza.

Chris, dunque, non è che l’ennesima vittima di quel terribile processo e il suo soggiorno presso la casa dei genitori di Rose era solo un modo affinché gli interessati potessero ammirare dal vivo “la merce”. Il suo corpo viene dunque messo all’asta, in una sequenza che ricorda le aste degli schiavi. Il corpo di Chris viene acquistato dal mercante d’arte cieco Jim Hudson, che desidera gli occhi di Chris a causa delle sue capacità come fotografo.

Scappa - Get Out Daniel Kaluuya
Daniel Kaluuya in Scappa – Get Out. Foto di Justin Lubin – © 2016 Universal Pictures

Sebbene gli Armitage credano che Chris sia sottomesso all’interno del limbo, però, non si rendono conto che ha raccolto del cotone (un riferimento alla storia americana della schiavitù) e se lo è infilato nelle orecchie per evitare di cadere del tutto sotto l’incantesimo di Missy. Chris riesce così a liberarsi e a scappare dalla casa di famiglia dopo una brutale lotta con il fratello pazzo di Rose, Jeremy.

 

Nel corso della fuga, Chris ferisce a morte anche altri membri della famiglia, tra cui la stessa Rose, la quale è riuscita a raggiungerlo sul vialetto che introduce all’abitazione. Il ragazzo si rifiuta di ucciderla del tutto, ma proprio mentre lei è ferita ai suoi piedi, si sente la sirena della polizia. In quanto uomo di colore coperto di sangue, con una donna bianca ferita ai suoi piedi, si rende conto che probabilmente verrà incolpato della morte di tutti e arrestato, se non addirittura ucciso seduta stante.

Tuttavia, Chris può tirare un sospiro di sollievo quando capisce che si tratta del suo migliore amico, Rod Williams, un agente della TSA al corrente di quanto avvenuto. Originariamente, però, Peele aveva pensato ad una conclusione molto più cupa. In essa, le sirene appartengono a vere auto della polizia e i poliziotti arrestano Chris per l’omicidio della famiglia Armitage, con nessuno crede al suo racconto di ciò che è realmente accaduto.

Tuttavia, il regista ha sentito che il film aveva bisogno di una conclusione più lieta, verso la quale si è poi orientato. Scappa – Get Out, in fin dei conti, va a raccontare di come la popolazione bianca nutra sentimenti di paura/interesse nei confronti di quella afroamericana, volendo in un certo senso appropriarsi della loro cultura, della loro autonomia e, nel caso del film, di tutto ciò che possiedono, compreso il corpo.

Il trailer di Scappa – Get Out e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Scappa – Get Out grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Scappa – Get Out recensione del film di Jordan Peele

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Scappa – Get Out recensione del film di Jordan Peele

Arriva al cinema il 18 maggio Scappa – Get Out, il film diretto da Jordan Peele e vero e proprio fenomeno al botteghino internazionale. Riuscirà a incassare altrettanto bene al box office italiano?

Chris (Daniel Kaluuya) e la sua ragazza, Rose (Allison Williams), sono arrivati al fatidico incontro con i suoceri. Lei lo invita a trascorrere un fine settimana al nord con Missy (Catherine Keener) e Dean (Bradley Whitford). Chris è afroamericano, ed è preoccupato della possibile reazione dei genitori della ragazza, abitanti del sud degli Stati Uniti. Le rassicurazione e l’affetto di Rose lo convinceranno ad andare a passare quello che ben presto diventerà un weekend terrificante.

Jordan Peele è un autore comico americano, di origine afroamericana. È famoso negli Stati Uniti per la serie Key and Peele e questo è il suo esordio su grande schermo, come sceneggiatore e anche come regista.

Il film, uscito il mese scorso in patria, è diventato un vero caso: sia per gli incassi, molto più alti di ogni previsione, sia per la tematica affrontata. Scappa – Get out usa infatti il genere horror/thriller per parlare di altro o meglio per smascherare la facciata di certa parte di borghesia americana, impegnata socialmente a parole, poco nei fatti.

La trama del film si svela poco a poco, e, per chi non ha letto nulla su questa pellicola, all’inizio può sembrare una commedia interraziale sullo stile di Indovina chi viene a cena? Che si trasforma in Funny games una volta che Chris entra in casa degli Armitage.

Il film usa poi alcuni archetipi sfruttati dal cinema horror recente, uno su tutti: il chirurgo pazzo, che in questo caso non agisce in modo solitario ma è sostenuto da una comunità che nasconde sotto falsi sorrisi e pacche sulle spalle un sadismo estremo.

Si possono quindi fare dei ragionamenti di vario tipo, riguardanti quanto la cultura afroamericana sia stata saccheggiata dalla cultura predominante bianca americana, oppure usando una battuta di uno dei personaggi del film, si può parlare di quanto “il nero va di moda”, grazie anche alla popolarità raggiunta democraticamente dal presidente Obama, ma poi alla resa dei conti il “nero” sia  un bene sacrificabile ad uso della cultura dominante. Black lives matter, insomma, ma solo se ci fa comodo.

Aldilà delle metafore, Scappa – Get out  è un ulteriore segnale di quanto il cinema afroamericano sia cresciuto negli ultimi anni, liberandosi definitivamente dal giogo di dover raccontare storie di ghetti, schiavi e pistole o commedie, con l’eccezione di altro livello di Spike Lee.

Scanners: recensione del film di David Cronenberg

Scanners: recensione del film di David Cronenberg

Scanners è il film del 1981 di David Cronenberg con protagonisti Jennifer O’Neil, Steven Lack, Lawrence Dane, Michael Ironside e Patrick McGoohan.

La trama di Scanners

Gli ‘scanners’ sono persone dotate di potentissime facoltà mentali, che vanno dalla telepatia alla telecinesi, fino alla capacità di influenzare i comportamenti altrui o di intervenire ‘fisicamente’ sull’anatomia stessa dei corpi umani. Uno di questi, Cameron Vale, dopo un incidente provocato dall’uso dei suoi poteri, viene preso in cura dal dottor Paul Ruth.

Nel frattempo, nel corso di un esperimento pubblico di telepatia un altro scanner, Darryl Revok, provoca la spettacolare e terrificanete morte del suo ‘interlocutore’, facendogli esplodere la testa. Si scopre in seguito che lo stesso Revok è a capo di un gruppo di scanner che intendono utilizzare il loro potere per dominare il mondo, utilizzando un farmaco che, iniettato nelle donne incinte farà si che i nascituri siano a loro volta degli scanner.

Comincerà così una lotta contro il tempo in cui Vale, coadiuvato da un gruppo di scanner ‘buoni’ cercherà di ostacolare i piani di Revock, fino al classico duello finale in cui verrà svelato il loro vero legame, che li collega tra l’altro anche al dottor Ruth, scontro che si concluderà con un esito sorprendente.

Scanners tra horror e splutter

Scanners è il primo, vero successo al botteghino di David Cronenberg, il film che lo fa uscire dalla ristretta cerchia degli appassionati del cinema ‘di genere’ per farlo diventare un regista di fama globale. Un film nel quale sono ben presenti tutte le tematiche che ne hanno caratterizzato la cinematografia, specie nei film più spiccatamente horror, a partire dall’ossessione per la ‘carne’, per le anatomie che si distorgono e trasformano, accompagnato dalla riflessione sugli sviluppi distorti della scienza, si tratti di medicina o evoluzione tecnologica.

A vederlo oggi, sembra quasi un antesignano dei film tanti film dedicati in tempi recenti ai mutanti della Marvel (anche se ovviamente i fumetti non c’entrano nulla), visti però con un’ottica molto più oscura, e quasi del tutto privi di ogni solarità supereroistica. Il film regala alcune sequenze rimaste impresse a fuoco nell’immaginario degli appassionati, a cominciare dalla testa che esplode a inizio film, fino al duello finale, ma quel tanto di ‘splatter’ presente è dosato con attenzione, senza alcuna concessione al ‘sangue facile’, e inserito più efficacemente nella cornice di una storia in cui il regista mantiene ben saldo il livello della tensione.

Scanners filmIl cast vede un attore affermato, il ‘fuggitivoPatrick McGoohan, nel ruolo del dottor Ruth, affiancato al protagonista, Stephen Lack, tornato poi nell’anonimato e a Michael Ironside, per il quale invece il film rappresentò una svolta, dando il via a una lunghissima carriera da ‘caratterista’, soprattutto in televisione, ma anche al cinema (lo si è visto di recentemente in X-Men: First Class); della partita è anche Jennifer O’Neill, precedentemente vista in Sette note in nero di Fulci, ma anche lei in seguito praticamente scomparsa dagli schermi.

Costato circa 3,5 milioni di dollari, Scanners ne raccoglierà oltre quattro volte tanto. Negli anni ’90 il film ha avuto vari sequel, ben poco memorabili e molto più giocati sul facile ‘effetto’ rispetto all’originale. Da qualche anno si parla di un remake, senza che però nulla di concreto sia stato al momento realizzato.

Scandal: 10 cose che non sai sulla serie

Scandal: 10 cose che non sai sulla serie

Scandal è una di quelle serie che ha contribuito a cambiare il mondo della serie tv grazie alla sua struttura narrativa e visiva. La serie, che è andata in onda dal 2012 al 2018, ha raccolto milioni di appassionati davanti al piccolo schermo, diventando l’ennesimo successo di Shonda Rhimes. Ecco dieci cose da sapere su Scandal.

Scandal la serie tv

scandal

1. Oggetti e vestiti dedicati solo allo show. La costumista Lyn Paolo si è rifiutata di prendere in prestito per lo show abiti firmati da stilisti e ha insistito sul fatto che ogni articolo indossato dai personaggi fosse acquistato e usato solo per la serie. La motivazione è data anche dalla costante presenza di flashback.

2. Ava DuVernay ha diretto un episodio. Grazie al suo lavoro nello show, la regista è diventata la prima donna di colore a dirigere una serie televisiva con protagonista una donna di colore e creata da una donna di colore, trasmessa da uno dei tre più importanti canali nazionali (ovvero la ABC).

3. Ha vinto diversi premi. Nel corso delle sue sette stagioni, la serie ha ricevuto una serie di nomination e ha vinto diversi premi. Ad esempio, nel 2013, ha vinto un AFI Award per il Miglior programma televisivo dell’anno, un BET Award per la Migliore attrice, due NAACP Image Awards per la Miglior attrice in una serie drammatica e come Miglior serie, oltre che un Emmy per la migliore guest star e due Tv Guide Award per la Miglior attrice e la Miglior serie tv drammatica. Inoltre, nel 2014 ha vinto un Critics’ Choice Award, un Gracie Awards, tre NAACP Image Award, un Peabody Award, un Emmy e un Prism Award, mentre tra il 2015 e 2016 ha vinto 3 NAACP Image Awards.

4. Una serie composta da sette stagioni. Scandal si distribuisce lungo un arco narrativo composto da sette stagioni, per un totale di 124 episodi da 40/45 minuti ciascuno. Inoltre, in ogni episodio viene sempre citato il titolo dell’episodio stesso.

5. Un paio di stagioni hanno subito variazioni. Nella serie, composta da sette stagioni, la terza e la sesta stagioni sono tagliate nel numero degli episodi per il semplice fatto che in quei due momenti Kerry Washington era incinta.

6. È andata in onda per sei anni. La serie è andata in onda a partire dal 2012 fino al 2018 e in Italia è stata trasmessa prima sul canale Fox Life e, in seguito, in chiaro su Rai 3 dal 2013.

Scandal in streaming

7. È disponibile in streaming digitale. Grazie alla sua disponibilità allo streaming online, la serie è visibile da chi abbia voglia di vederla o rivederla. Infatti tutti gli episodi e le stagioni di Scandal in streaming sono disponibili su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle puntate di Scandal e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Scandal cast

scandal

8. Il personaggio di Olivia Pope è ispirato a una persona reale. Il ruolo della protagonista, che di lavoro cerca di ricreare l’immagine pubblica di varie persone, è modellato sull’esperta del settore Judy Smith. Ella, infatti, ha aiutato a ricostruire l’immagine e la reputazione di celebrità come Monica Lewinsky, Kayne West, Michael Vick e Rob Lowe. Inoltre, ha lavorato anche nell’amministrazione di George H. W. Bush, quando era alla Casa Bianca, come vice segretario stampa e ha svolto un ruolo cruciale nel contrastare le diffamazioni di Anita Hill circa le molestie sessuali nei confronti di Clarence Thomas.

9. Katie Lowes lavorava come babysitter. L’attrice aveva lavorato come bambinaia per integrare le sue entrate economiche tra gli spot e le ospitate in diversi programmi tv. Quando Shonda Rhimes, creatrice della serie, la nominò come regular, l’attrice le disse che finalmente non avrebbe più dovuto fare la bambinaia.

10. Molti attori sono apparsi in altre serie di Shonda. In Scandal ci sono molti attori, sia in veste di guest star, sia in quanto regular dello show, come Scott Foley, Jeff Perry, Katie Lowes, Joshua Malina, George Newbern e Bellamy Young, che sono apparsi in altri show ideati da Shonda, come Grey’s Anatomy.

Fonte: IMDb

Scandal 5×03: anticipazioni e promo

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Scandal 5×03: anticipazioni e promo

Si intitolerà Paris is BurningScandal 5×03, la terza puntata della quinta stagione della serie televisiva Scandal, che andrà in onda sul network americano ABC.

In Scandal 5×03 Olivia e Fitz affrontano alcune molto grandi conseguenze e Mellie porta un vecchio amico per assicurarsi che lei ottiene ciò che vuole a suo modo. Nel frattempo, Abby mostra a Olivia che lei è perfettamente in grado di gestire il lavoro alla Casa Bianca.

Scandal 5×01: anticipazioni e promo

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Scandal 5×01: anticipazioni e promo

Si intitolerà Heavy is the Head , Scandal 5×01, a prima puntata della quinta stagione della serie televisiva Scandal, che andrà in onda sul network americano ABC.

In Scandal 5×01 Olivia e Fitz sono tornati insieme e si godono ogni scandaloso momento insieme, mentre Cyrus, Mellie ed Huck pagano per aver aiutato Command;infine, quando la famiglia della Regina di Caldonia deve affrontare una tragedia, Oliviasarà assunta per far sì che la vita privata della famiglia reale resti tale.

Scandal 5×09: foto promozionali da “Baby, It’s Cold Outside”

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Scandal 5×09: foto promozionali da “Baby, It’s Cold Outside”

Guarda le foto promozionali di Scandal 5×09, l’atteso nono episodio che si intitolerà “Baby, It’s Cold Outside” e che andrà in onda sul network americano della ABC.

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Scandal è una serie televisiva di genere thriller politico creata da Shonda Rhimes in collaborazione con Betsy Beers, trasmessa in prima visione assoluta sul canale statunitense ABC a partire dal 5 aprile 2012. In Italia è trasmessa sul canale satellitare Fox Life dal 13 novembre 2012, e in chiaro su Rai 3 dal 24 ottobre 2013.

La serie TV narra le vicende di Olivia Pope: per il ruolo di questo personaggio, l’autrice si è ispirata a Judy Smith, l’aiutante del presidente statunitense George W. Bush.

Scandal 5×09: clip dall’episodio “Baby, It’s Cold Outside” (Winter Finale)

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Guarda la nuova clip inedita di Scandal 5×09, l’atteso nono episodio che si intitolerà  “Baby, It’s Cold Outside” e che andrà in onda prossima settimana.

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Scandal è una serie televisiva di genere thriller politico creata da Shonda Rhimes in collaborazione con Betsy Beers, trasmessa in prima visione assoluta sul canale statunitense ABC a partire dal 5 aprile 2012. In Italia è trasmessa sul canale satellitare Fox Life dal 13 novembre 2012, e in chiaro su Rai 3 dal 24 ottobre 2013.

La serie TV narra le vicende di Olivia Pope: per il ruolo di questo personaggio, l’autrice si è ispirata a Judy Smith, l’aiutante del presidente statunitense George W. Bush.

Scandal 5×07: foto promozionali “Even the Devil Deserves a Second Chance”

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Il network americano della ABC ha diffuso le foto promozionali di Scandal 5×07, l’atteso settimo episodio che si intitolerà “Even the Devil Deserves a Second Chance” e che andrà in onda prossima settimana.

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Scandal è una serie televisiva di genere thriller politico creata da Shonda Rhimes in collaborazione con Betsy Beers, trasmessa in prima visione assoluta sul canale statunitense ABC a partire dal 5 aprile 2012. In Italia è trasmessa sul canale satellitare Fox Life dal 13 novembre 2012, e in chiaro su Rai 3 dal 24 ottobre 2013.

La serie TV narra le vicende di Olivia Pope: per il ruolo di questo personaggio, l’autrice si è ispirata a Judy Smith, l’aiutante del presidente statunitense George W. Bush.

Scandal 5×04: foto promozionali da “Dog-Whistle Politics”

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Scandal 5×04: foto promozionali da “Dog-Whistle Politics”

Guarda le foto ufficiali di Scandal 5×04, il quarto episodio che si intitolerà “Dog-Whistle Politics” e che andrà in onda prossima settimana sul network americano ABC.

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Scandal è una serie televisiva di genere thriller politico creata da Shonda Rhimes in collaborazione con Betsy Beers, trasmessa in prima visione assoluta sul canale statunitense ABC a partire dal 5 aprile 2012. In Italia è trasmessa sul canale satellitare Fox Life dal 13 novembre 2012, e in chiaro su Rai 3 dal 24 ottobre 2013.

La serie TV narra le vicende di Olivia Pope: per il ruolo di questo personaggio, l’autrice si è ispirata a Judy Smith, l’aiutante del presidente statunitense George W. Bush.

Scandal 5×04: clip dall’episodio “Dog-Whistle Politics”

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Scandal 5×04: clip dall’episodio “Dog-Whistle Politics”

Guarda le clip inedite di Scandal 5×04, il quarto atteso episodio che si intitolerà “Dog-Whistle Politics” e che andrà in onda sul network americano ABC.

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Scandal è una serie televisiva di genere thriller politico creata da Shonda Rhimes in collaborazione con Betsy Beers, trasmessa in prima visione assoluta sul canale statunitense ABC a partire dal 5 aprile 2012. In Italia è trasmessa sul canale satellitare Fox Life dal 13 novembre 2012, e in chiaro su Rai 3 dal 24 ottobre 2013.

La serie TV narra le vicende di Olivia Pope: per il ruolo di questo personaggio, l’autrice si è ispirata a Judy Smith, l’aiutante del presidente statunitense George W. Bush.

Scandal 5×03: nuovo promo dall’episodio “Paris is Burning”

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Scandal 5×03: nuovo promo dall’episodio “Paris is Burning”

Il network americano della ABC ha diffuso il promo ufficiale di Scandal 5×03, il terzo epsodio che si intitolerà “Paris is Burning”

Scandal 5×02: promo dell’episodio “Yes”

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Scandal 5×02: promo dell’episodio “Yes”

Il network americano della ABC ha diffuso il promo ufficiale di Scandal 5×02, il secondo episodio del quinto ciclo che si intitolerà “Yes”:

Scandal 5×02: foto promozionali dell’episodio “Yes”

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Scandal 5×02: foto promozionali dell’episodio “Yes”

Il network americano della ABC ha diffuso le foto promozionali di Scandal 5×02, l’atteso secondo episodio dello show di successo con Karry Washington che si intitolerà “Yes”:

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Scandal è una serie televisiva di genere thriller politico creata da Shonda Rhimes in collaborazione con Betsy Beers, trasmessa in prima visione assoluta sul canale statunitense ABC a partire dal 5 aprile 2012. In Italia è trasmessa sul canale satellitare Fox Life dal 13 novembre 2012, e in chiaro su Rai 3 dal 24 ottobre 2013.

La serie TV narra le vicende di Olivia Pope: per il ruolo di questo personaggio, l’autrice si è ispirata a Judy Smith, l’aiutante del presidente statunitense George W. Bush.

Scandal 5×02: clip dall’episodio “Yes”

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Scandal 5×02: clip dall’episodio “Yes”

Il network americano della ABC ha diffuso la seconda clip di Scandal 5×02, il secondo episodio che si intitolerà “Yes”:

Scandal 5×01: clip dall’episodio “Heavy is the Head”

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Scandal 5×01: clip dall’episodio “Heavy is the Head”

Il network americano della ABC ha diffuso le clip ufficiali di Scandal 5×01, il primo atteso episodio che si intitolerà “Heavy is the Head”:

Scandal 5: Mia Maestro nel cast

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Il network americano della ABC ha annunciato una new entry nel cast della nuova stagione dello show con protagonista Kerry Washington. Mia Maestro, star di The Strain, entrerà nel cast di Scandal 5 con un ruolo ricorrente.

Non si sa ancora molto del nuovo ruolo, se non che si tratterà di un personaggio importante per la storia.

Scandal è una serie televisiva di genere thriller politico creata da Shonda Rhimes in collaborazione con Betsy Beers, trasmessa in prima visione assoluta sul canale statunitense ABC a partire dal 5 aprile 2012. In Italia è trasmessa sul canale satellitare Fox Life dal 13 novembre 2012, e in chiaro su Rai 3 dal 24 ottobre 2013.la terza stagione andrà in onda prossimamente su Rai 3 dall’autunno 2014.

Scandal 5: il full promo della nuova stagione

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Scandal 5: il full promo della nuova stagione

Guarda il promo completo di Scandal 5, l’attesissima quinta inedita stagione della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della ABC.

http://youtu.be/rgoN-IxQ74k

Scandal 4×12: anticipazioni e promo

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Scandal 4×12: anticipazioni e promo

Si intitola Gladiators Don’t Run, Scandal 4×12, dodicesimo episodio della quarta stagione di Scandal

Scandal-4x12In Scandal 4×12 m entre i gladiatori si godono la scena da lontano, i Paesi del mondo iniziano a richiedere la liberazione di Olivia Pope (Kerry Washington). Nel frattempo, Andrew e Fitz (Tony Goldwin) vanno alle strette.

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