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RomaFictionFest: la Sony presenta i suoi Pilota

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RomaFictionFest: la Sony presenta i suoi Pilota

Come già successo per la ABC, anche la Sony si serve del RomaFictionFest come vetrina. E proprio stasera avremo la possibilità di vedere in anteprima quattro pilota diversi prodotti dalla Sony

RomaFictionFest: la conferenza stampa

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RomaFictionFestDal 13 al 19 settembre l’ottava edizione del RomaFictionFest, diretto da Carlo Freccero: 7256 minuti di proiezioni, 4 anteprima mondiali, 43 anteprime internazionali, 6 italiane

“C’è un fiorire di serialità attraverso cui abbiamo cercato di fotografare un immaginario, perché dove non arriva la politica arriva la fiction” così Carlo Freccero, direttore artistico del RomaFictionFest, ha annunciato le novità  dell’ottava edizione in programma dal 13 al 19 settembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Sette giorni di proiezioni, 4 anteprime mondiali, 43 anteprime internazionali, 6 anteprime italiane, un focus sulla Turchia e 7265 minuti di proiezione complessivi, 21 paesi rappresentati, 2 giorni e 2 maratone per i più piccoli e 4 incontri e approfondimenti. “Si è lavorato con passione – ha spiegato Freccero – con lo sguardo rivolto all’audience e all’autorevolezza – e ha aggiunto – lo slogan è ‘fingiamo che sia fiction’ perché in un momento di crisi del talk politico, in cui il blablabla vede tutto indistinto e grigio, ecco che la fiction permette di capire il mondo che ci circonda, meglio dei programmi giornalistici”. Dopo il sabato e la domenica dedicati alla maratone The Walking Dead e ai prodotti Kids & Teens con l’anteprima de L’Ape Maia e Tartarughe Ninja – il film, ad aprire il Festival sarà la fiction Qualunque cosa succeda, dedicata a Giorgio Ambrosoli: “un personaggio che ha scardinato qualcosa di fondamentale” ha precisato Freccero. Mentre sul fronte delle anteprime internazionali arriva in conferenza stampa la conferma per  American Crime che andrà in onda nel 2015 sulla Abc, una tragedia americana firmata dallo sceneggiatore Premio Oscar John Ridley; in anteprima mondiale la nuova serie dell’autrice di Scandal e Grey’s Anatomy Shonda Rhimes intitolata How to get away with murder per il filone psycho- thriller Fargo, la miniserie prodotta dai fratelli Coen nel trentennale della loro carriera. Per il political drama House of Cards con i primi due episodi della seconda stagione e una maratona di 4 ore dedicata alla serie originale inglese del 1990 e Orange is the new black per il filone Queer insieme a Transparent . Ancora, per il genere Sci-Fi The After, la serie firmata da Chris Carter, l’autore di X Files e per l’horror The Strain firmata Carlton Cuse di Lost. Mentre dall’Europa Trois Fois Manon, esempio della migliore televisione rivolta al sociale e, in particolare per l’Italia, l’anticipazione di 1992, la serie Sky su tangentopoli; Il Bosco, giallo dal sapore lynchiano, Ragion di Stato di Marco Pontecorvo e Il Candidato, una satira politica con Filippo Timi protagonista.

Per Marco Follini, Presidente dell’Associazione Produttori Televisivi (Apt), l’ente organizzatore del RomaFictionFest, “orgoglio, sobrietà e rivisitazione critica sono le tre parole d’ordine di questa ottava edizione”. Follini ha anche sottolineato come l’edizione del 2014 stia riuscendo ad abbinare qualità e sobrietà, con un costo complessivo di 1,6 milioni di euro ben più contenuto rispetto ai quasi 7 milioni del 2010, quando l’organizzazione non era curata da Apt.

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha assicurato che “il RomaFictionFest non è una parentesi nel deserto, ma un’opportunità  per rilanciare il ruolo guida del Lazio in questo settore – e ha spiegato – la prima legge che il consiglio regionale ha approvato è stata quella su cinema e audiovisivo, dopo 36 anni è stata approvata la legge sullo spettacolo dal vivo, abbiamo ricostituito la Film Commission e confermato 15 milioni per l’audiovisivo oltre a sostenere la Festa del Cinema con grande convinzione”. “La fiction nella nostra regione crea  lavoro, creatività, cultura, produzione con  circa 4.000 imprese e oltre 20.000 addetti – ha sottolineato Zingaretti – e si sa che ogni euro investito in questo comparto significa 3,20 euro di ritorno in termini di lavoro, di crescita, di fiscalità” . “Il Festival è inoltre un esempio di bella cooperazione tra diverse istituzioni italiane che hanno lavorato in sintonia – ha concluso Zingaretti – creando un valore aggiunto e dimostrando anche che si può lavorare spendendo poco, poco più di un milione e mezzo”.

RomaFictionFest: grande successo per il “Progetto Scuole”

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RomaFictionFest: grande successo per il “Progetto Scuole”

Mille ragazzi delle scuole romane entusiasti all’Auditorium della Conciliazione per il finale della saga della serie tv “Smallville”, le avventure di Superman arrivate alla decima stagione.

RomaFF8: Twitt dal Festival: Dallas Buyers Club intenso e commovente

Come è consuetude da tre anni a questa parte iniziamo con la classica rubrica Twitt dal Festival, 140 caratteri istantanei per le opinioni a caldo del nostro collega e collaboratore Prof. Marco Stancati che ci indirizzeranno il pubblico verso i titoli di maggir richiamo. Oggi è il giorno dell’atteso Dallas Buyers Club film che vede protagonista un intenso Matthew McConaughey alle prese con l’AIDS. Nel film anche un irriconoscibile Jared Leto protagonista di questa clip insieme a Jennifer Garner, qui nei panni di una dottoressa che ha in cura Jared. Il film commuove la platea della stampa che accoglie la la sua conclusione con un caldo applauso. Ecco il twitt che riprende una delle frasi più commoventi:

#RomaFF8 DALLAS BUYERS CLUB. La battuta che scolpisce: “A volte ho la sensazione di combattere per una vita che non ho il tempo di vivere”.

Dallas Buyers Club diretto da Jean-Marc Vallee  comprende nel cast Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Jared Leto, Steve Zahn, Dallas Roberts, Griffin Dunne, Denis O’Hare, e Bradford Cox. La storia è quella vera di Ron Woodroof, un elettricista a cui nel 1986 viene diagnosticata l’AIDS, e a cui rimangono sei mesi di vita. Deciso a non arrendersi, l’uomo tenta una cura alternativa con farmaci sperimentali.

Vi ricordiamo che le opinioni dell’esperto in comunicazione Marco Stancati si possono anche leggere sul suo profilo Twitter. Segui il nostro speciale con tutte le news sul Festival di Roma 2013

RomaFF8: Snowpiercer John Hurt racconta il film di Joon-ho Bong

RomaFF8: Snowpiercer John Hurt racconta il film di Joon-ho Bong

Snowpiercer John HurtVolato a Roma per presentare all’ottava edizione del Festival del Film della Capitale il suo ultimo film Snowpiercer, John Hurt si presenta ai giornalisti con uno spirito giovanile e cordiale, raccontando con generosità la sua esperienza sul set del regista sud-coreano Joon-ho Bong (The Host).

Lavorare con lui è stato straordinario – ha detto Hurt – è un uomo dalle idee molto chiare. Lui gira solo ciò di cui ha bisogno, non è un regista che si occupa di questa infinita esigenza di girare scene su scene. Gira solo quello che vuole vedere e ti ferma nel mezzo di una frase e dice ‘basta’ così. E’ un grande uomo e ha un grandissimo entusiasmo. E’ stata una delle esperienze più piacevoli che io abbia mai avuto e molto diversa da ogni altra. Ho appena finito di girare un film (Hercules) ed è stata una cosa completamente diversa.

“Gli studios dove abbiamo girato – ha continuato l’attore – erano della forma di vagoni di un treno, e ce ne erano diversi, così da avere diversi set nello stesso posto, mentre gli esterni sono stati realizzati in CGI.”

Il suo personaggio è buono o cattivo? Perchè per alcuni versi sembra in un punto imprecisato del confine tra bene e male.

“E’ un personaggio molto enigmatico. Non so dire quella delle due esattamente. Sappiamo che è il traditore, ma sappiamo anche lui è stato un vero rivoluzionario una volta. Ad un certo punto ha attraversato il confine, insieme a Wilford nella creazione di questo treno. Ma nessuno è stato mai specifico riguardo a lui, così ho deciso io chi fosse, cosa che accade molto spesso.  E così l’ho messo in una esatta posizione nella mia testa.”

Il suo personaggio è una specie di regista della rivoluzione che viene raccontata nel film?

“Non credo, lui è essenzialmente una spia, ma allo stesso tempo cerca di essere protettivo nei confronti di Curtis (il personaggio di Chris Evans, ndr). Non è il regista della rivoluzione ma forse è seduto dietro alla sedia della regia.”

Il film è tratto da una graphic novel. Cosa pensa del fatto che questo tipo di prodotto sembrano quello ideale per parlare della società e della politica.

“Credo che ora, nella storia del cinema e dell’industria cinematografica gli sceneggiatori di storie originali sono degli animali molto rare. Sono estremamente difficili da trovare e adesso il cinema che è così preso da storie tratte da fumetti, libri, romanzi è molto diverso da una volta. E capita che molte storie divengano molto popolari solo perchè è stato tratto un film da una graphic novel o da un buon romanzo, ma non si può mai competere con un romanzo scritto molto bene. Puoi portare sullo schermo un piccolo libro con una grande trama. Ma potrei andare avanti in eterno a parlare di queste cose, c’è un grande bisogno di storie originali”.

Cosa pensa della tendenza del cinema a realizzare film piccolissimi e grandi blockbuster, mentre scompaiono i film “di mezzo”?

“Per me è una cosa molto triste. Sta diventando tutto un sistema governato dagli uomini con il denaro e dal business, e non è l’area giusta. Non è quello che si cerca nel cinema. “

Cosa pensa della tendenza di riprendere vecchi film, rifarli, creare nuove storie da altre idee originali, come ha fatto Ridley Scott con Alien e il suo prequel.

Non ho visto quel film, mi sembra molto complicata l’idea di rivisitare un film così o di realizzare un presule di Alien. Non so che genere di film può essere se già Alien è un film di inizi, forse qualcosa di filosofico. Credo che non sia sbagliato del tutto il criterio, ma con una buona idea di storia, non con un intento commerciale. Credo che il fondo, nella storia del cinema, si sia toccato quando Gun Van Sant ha realizzato una copia di Psycho di Hitchcock, esattamente come lo aveva fatto lui con altri attori. E’ una follia! Non ho parlato con lui ma non so davvero cosa abbia voluto dire. Forse l’idea di Hollywood è che se hai fatto un grande successo con la stessa formula ne farai un altro. Ma è un’idea così ingenua, non posso crederci.”

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RomaFF8 L’amministratore recensione del film di Vincenzo Marra

RomaFF8 L’amministratore recensione del film di Vincenzo Marra

l'amministratore recensione

L’amministratore di Vincenzo Marra è stato presentato all’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma e ha aperto il concorso “CinemaXXI“.

Umberto Montella è amministratore di numerosi condomini di Napoli, da quelli poveri a quelli ricchi. Ogni giorno è costretto a scontrarsi con la realtà quotidiana di numerosi inquilini, situazioni familiari diverse, persone che non perdono occasione per parlar male del vicino di casa. Umberto deve continuamente agire da pacere, accontentando qua e là. Ma alla fine, a parlar male, ad inventare menzogne più degli altri, per un innato ma professionale obbligo di “quieto vivere”, deve essere proprio lui.

L’amministratore è un doppio viaggio dentro la quotidianità napoletana. Doppio perché Vincenzo Marra entra dentro la vita di Umberto, e Umberto, che interpreta se stesso,entra a sua volta dentro la vita delle persone, magari restando sull’uscio, ma muovendosi con maestria e professionalità, tappando tutti i buchi possibili per mantenere soddisfacente la vita dei “suoi” clienti.

Marra segue quattro vicende separate, così vicine ma anche così lontane. Si va dall’acqua che filtra dalle pareti, ai vicini che si lamentano perché il condomino paga troppo poco e si arriva alle differenze economiche, culturali, anagrafiche e caratteriali. Chiunque abbia di fronte, Umberto non può permettersi di perdere la sua professionalità e soprattutto la sua duttilità nell’approcciarsi con questa o quella situazione.

Si tratta del quinto capitolo di Vincenzo Marra per i documentari che riguardano Napoli. Addentrarsi dentro una realtà meno straordinaria di altre, come quella della vita quotidiana di un amministratore, è rischioso poiché non permette di fare appello alla potenza visiva o al sensazionalismo, laddove si dovesse ovviare ad una debole sceneggiatura. Ma Marra riesce nell’intento, con una cura quasi maniacale della quotidianità, di una routine che non ha picchi o se li ha sono ormai assorbiti nella quotidianità stessa.

Il suo abile stile lo porta a rendere invisibile la macchina da presa, come se la storia si svolgesse da sola. Il confine tra documentario e film di finzione, come  osservabile sempre di più negli ultimi anni di cinema, è ormai superato. Qui non c’è la storia inventata, il mezzuccio di sceneggiatura per giustificare il passaggio successivo o il colpo di scena finale; ma neanche si forniscono sfilze di dati, numeri, statistiche, informazioni degne del miglior documentario. Qui si vive e con frenesia. Come frenetica è la vita di Umberto, instancabile camminatore di situazioni altrui.

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RomaFF8 : L’Ultima Ruota del Carro conferenza stampa del film

l-ultima ruota del carro_Per il film di apertura del Festival del Film di Roma erano presenti in conferenza stampa i protagonisti del L’Ultima Ruota del Carro, Elio Germano, Alessandra Mastronardi e Ricky Memphis , il regista Giovanni Veronesi, il produttore Domenico Procacci, la cantante Elisa e il vero Ernesto Fioretti.

Giovanni Veronesi sull’idea dietro a questo film : “Con questa commedia ho voluto cambiare rispetto ai film fatti in precedenza, e ritornare alla classica commedia all’italiana. E’ un film popolare, perchè il protagonista è un uomo del popolo. Il tutto è nato quasi per scherzo, ma la storia di Ernesto era troppo speciale per non essere raccontata. Tant’è che la raccontai a mio fratello e lui mi disse ‘ Se non ci fai un film tu, ci scrivo un romanzo io!’… quindi diciamo che mi ha costretto!”

l-ultima ruota del carro cast

Elio Germano sull’amore semplice dei protagonisti : “E’ stato bello raccontare una storia del genere, in particolare lastoria di un amore, quello tra Angelina ed Ernesto molto semplice e puro. E’ strano vedere al cinema una coppia che si ama veramente, che non si fa le corna. Ma nulla di strano, quella prima era la normalità. Loro erano due persone che stavamo bene tra di loro e non avevano bisogno di imitare nessuno e quindi il loro è stato un amore vero.”

Elisa sulla colonna sonora: “E’ stata un’esperienza bellissima comporre le musiche e pensare come potessero andare bene con le scene di questo film. Al momento non ho altre colonne sonore in progetto, non è quello che sono io. Ma è stato molto bello e mi ha arricchito tantissimo e ringrazio Giovanni Veronesi di avermi dato quest’opportunità.”

Il film L’Ultima Ruota del Carro esce al cinema il 14 Novembre 2013.

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RomaFF12: Michael Nyman incontra il pubblico

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Alle ore 20.30, gli spettatori potranno incontrare, presso la sala Petrassi, Michael Nyman, regista, compositore, pianista direttore d’orchestra, e musicologo di innegabile finezza, che parlerà dello stretto legame che unisce cinema e musica e della sua produzione artistica nel campo della visual art e della fotografia: i suoi film sono stati infatti esposti in prestigiose istituzioni culturali internazionali, tra cui il Museum of Modern Art di New York, il Tate Modern di Londra e il British Museum di Londra.

Regista, compositore, pianista direttore d’orchestra e musicologo di innegabile finezza, Michael Nyman incontrerà il pubblico della Festa per parlare dello stretto legame che unisce cinema e musica e della sua produzione artistica nel campo della visual art e della fotografia.

I suoi film sono stati esposti in prestigiose istituzioni culturali internazionali, tra cui il Museum of Modern Art di New York, il Tate Modern di Londra, British Museum di Londra. Nato a Londra nel 1944, inizia il proprio percorso nel mondo della musica a partire dalla fine degli anni Sessanta, quando conia il termine Minimalismo (corrente a cui appartengono Philip Glass e Steve Reich) e si vede assegnata la stesura del libretto per l’opera di Harrison Birtwistle, “Down By The Greenwood Side”.

Autore di alcune delle colonne sonore più indimenticabili della storia del cinema, da L’ultima tempesta di Peter Greenaway – regista con il quale stringe un vero e proprio sodalizio, firmando per lui dodici colonne sonore, inclusa quella, splendida, per Il mistero del giardino di Compton House – a Lezioni di piano di Jane Campion, passando per Fine di una storia di Neil Jordan, Nyman combina nei suoi brani musica folk, elettronica, sacra e classica, in una miscela sonora inedita ed emozionante. Vincitore del prestigioso The Ivors Classical Music Award, nel 2013 si è dedicato alla sonorizzazione de La Corazzata Potëmkin di Sergej Ejzenštejn. Nel 2015 ha realizzato il film War Work con suggestive immagini di archivio della Prima Guerra Mondiale per commemorarne il centenario.

RomaFF12: Xavier Dolan incontra il pubblico

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Arriva oggi all’auditorium il 28enne Xavier Dolan, già considerato uno dei più originali e carismatici cineasti della nuova generazione dove alle ore 17.30 presso la Sala Sinopoli, il giovane autore canadese sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico.

Dolan parlerà della sua carriera di artista a tutto tondo, regista e sceneggiatore di sei lungometraggi di successo e di due videoclip (fra cui “Hello” di Adele), apprezzato interprete cinematografico e televisivo.

RomaFF12: Who We Are Now di Matthew Newton

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RomaFF12: Who We Are Now di Matthew Newton

Sarà presentato nella selezione ufficiale alla Festa di Roma 2017  Who We Are Now di Matthew Newton con protagonista Julianne Nicholson, Emma Roberts, Zachary Quinto, Jimmy Smits, Jess Weixler, Jason Biggs e Lea Thompson.

In merito al film il regista ha commentato: Volevo fare un film su queste due donne così complesse. Pensavo che il ruolo di Julianne Nicholson, Beth, fosse l’opportunità per dare a un’attrice la possibilità di creare quel tipo di personaggio impegnativo e a più livelli che gli uomini recitano fin dagli anni 40. Beth ha appetiti insaziabili, una lunga storia e forti slanci emotivi; io e Julianne abbiamo lavorato a stretto contatto, esplorando le sue reazioni in ogni situazione.

Con il personaggio di Emma Roberts, Jess, abbiamo una giovane donna ambiziosa, al tempo stesso sensibile e testarda, che vuole fare la differenza. Entrambe sono personaggi femminili molto forti e sono stato fortunato a lavorare con due attrici tanto brave da interpretarle. Da un punto di vista estetico, per questo film, ho lavorato molto con il team creativo per rendere invisibile ogni artificio in termini di scenografia, costumi, luci, scelta di lenti, movimenti di camera e montaggio. Volevo che non si percepisse la presenza della macchina da presa, della sceneggiatura e della recitazione.

 Who We Are Now, la trama

Uscita da poco di prigione, Beth lavora con il suo difensore d’ufficio per ottenere la custodia del figlio dalla sorella Gabby, restia a farla rientrare nella vita del ragazzo. Mentre annega il suo dolore in un bar dopo una disastrosa negoziazione, Beth ha un’avventura con Peter, un marine traumatizzato e spaventato dalle relazioni umane. Poco dopo la donna stringe una strana alleanza con Jess, giovane praticante idealista e testardo, che decide di portare avanti la causa di Beth, che lei lo voglia o meno. Mentre Beth cerca di destreggiarsi nel mondo esterno, Peter e Jess forzano, e alla fine spezzano, la sua dura corazza, facendole capire che bisogna lasciare alle spalle il passato per essere padroni del proprio futuro.

RomaFF12: Prendre le large di Gaël Morel

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RomaFF12: Prendre le large di Gaël Morel

Alle ore 19.30 la Sala Sinopoli ospiterà la proiezione di Prendre le large di Gaël Morel, il regista di Les Chemins de l’oued (2002), vincitore del premio FIPRESCI al Festival di Toronto, e Après lui, in concorso a Cannes nella sezione Quinzaine des Realisateurs.

Nel suo nuovo film, Morel mostra la storia di Edith, operaia in un’azienda tessile, la cui vita cambia radicalmente quando l’azienda per cui ha sempre lavorato decide di delocalizzare in Marocco. Di fronte alla prospettiva della disoccupazione, con un figlio lontano e senza altri legami, Edith decide di accettare il trasferimento a Tangeri.

Prendre le large di Gaël Morel

In merito al film il regista ha commentato: Ho voluto rendere omaggio a quella classe operaia da cui provengo, girare un film interamente ambientato in quel mondo. Nei miei film ci sono spesso personaggi di origini modeste, ma non necessariamente provenienti dalla classe operaia della mia infanzia. L’idea di un film su una donna che accetta di essere trasferita in Marocco è nata mentre parlavo della situazione dell’industria tessile a Villefranche-sur-Saône con mio padre, che ha lavorato per molto tempo in una fabbrica tessile. Le industrie ancora attive nella regione sono poche.

Sono stato fortunato a poter girare le sequenze in cui Edith lavora ancora in Francia in questi posti che per me significano molto. Le leggi francesi sul lavoro obbligano le aziende a offrire il trasferimento ai lavoratori prima di licenziali, e queste proposte sono una palese farsa. Ma la situazione che ho immaginato è tutt’altro che inverosimile: durante la crisi in Spagna, molte persone hanno preferito trasferirsi temporaneamente in Marocco pur di non restare senza lavoro.

Per Edith, come per tutti i lavoratori, il lavoro è un bene indispensabile su cui basare il proprio orgoglio, la propria dignità e i rapporti sociali. Quale vita sociale si può con un lavoro organizzato in 3 turni 24 ore su 24 al di fuori delle amicizie che si formano all’interno della fabbrica? In una società come la nostra, è difficile vivere una vita dignitosa se non hai un lavoro.

RomaFF12: Logan Lucky di Steven Soderbergh

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RomaFF12: Logan Lucky di Steven Soderbergh

Logan Luckyil nuovo atteso film di Steven Soderbergh, sarà presentato domani, mercoledì 1 novembre, alla dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma: alle ore 22 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, il pubblico potrà assistere al nuovo film del regista premio Oscar per Traffic, autore di celebri produzioni che vanno da Sesso, bugie e videotape a Magic Mike.

Dopo l’incursione nel mondo della serialità televisiva attraverso le atmosfere gotiche e perturbanti di The Knick, Steven Soderbergh torna sul grande schermo con una pellicola corale che rievoca circostanze e temi della trilogia di “Ocean”: in Logan Lucky, racconta le fasi di una complessa e rischiosa rapina che si compie nel corso di una delle più note e adrenaliniche gare Nascar.

Steven Soderbergh ha commentato: Lo script di Logan Lucky mi è stato dato da un amico che mi chiedeva consigli sui possibili eventuali registi. Io pensavo di essere la persona giusta per dirigerlo e la ricerca è finita lì. Davvero non avrei sopportato l’idea che qualcun altro potesse dirigerlo. A livello più ovvio, si tratta di un totale capovolgimento dei film della serie Ocean. È la versione anti-glam di un Ocean. Nessuno dei protagonisti veste in modo elegante. Non hanno né soldi né tecnologia e questo credo sia il lato più divertente. Mi sembrava simile ma, al tempo stesso, diverso. Il paesaggio, i personaggi e il canovaccio erano l’esatto opposto di un Ocean. Questo assomiglia a una versione più grezza di Ocean. Quella che puoi trovare sui blocchi di cemento nel cortile di casa.

RomaFF12: intervista a Vanessa Redgrave e Carlo Nero

RomaFF12: intervista a Vanessa Redgrave e Carlo Nero

In occasione della presentazione del suo film documentario abbiamo avuto il piacere di intervistare Vanessa Redgrave e Carlo Nero, l’attrice e interprete inglese, questa volta nei panni di regista, insieme al figlio ha presentato SEA SORROW – IL DOLORE DEL MARE.

SEA SORROW – IL DOLORE DEL MARE segna il debutto alla regia di Vanessa Redgrave in collaborazione con il figlio Carlo Nero, qui in veste di produttore del film. L’opera, ricca di spunti di riflessione e meditazione, è stata girata in Grecia, Libano, Italia, Calais e Londra, e in essa Vanessa Redgrave si mette sulle tracce della storia passata e presente dei rifugiati in Europa.

Redgrave ripercorre episodi della sua storia personale, in particolare di quando all’età di due anni dovette fuggire da Londra agli albori dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale; o ancora del periodo da studentessa in cui si dedicò al volontariato in aiuto dei rifugiati ungheresi; per finire con il viaggio intrapreso in Libano per incontrare un bambino palestinese di tre anni che si trovava in un campo per rifugiati.

Il laburista Lord Alf Dubs riflette sulla sua fuga dai nazisti e del suo arrivo a Londra come rifugiato dalla Cecoslovacchia grazie all’operazione Kindertransport e spiega la ragione per cui è tanto dedito all’assistenza ai minori rifugiati attraverso il suo continuo impegno affinchè essi ottengano in Inghilterra la protezione che spetta loro di diritto. L’impegno di Alf è stato di ispirazione per molte persone in Inghilterra, spingendole a dare il loro contributo in aiuto dei minori rifugiati.

Sir Peter Sutherland, Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per le Migrazioni, ha espresso in modo chiaro e risoluto che i governi europei non devono interrompere le convenzioni stipulate in merito alla possibilità di asilo per i rifugiati. Ralph Fiennes, Emma Thompson e Simon Coates hanno contribuito alla realizzazione di alcune scene del film incentrate sui rifugiati; mentre la coraggiosa Juliet Stevenson, che ha passato nove mesi lavorando per i bambini di Calais assieme alle associazioni Help Refugees, Citizens UK e Safe Passage, ha espresso in pubblico il suo pensiero durante un comizio tenutosi a Parliament Square.

La pellicola include anche scene ispirate all’opera La Tempesta di Shakespeare, in cui Fiennes interpreta il ruolo di Prospero. Assieme alle interpretazioni artistiche, il film include testimonianze reali e attuali di rifugiati sopravvissuti ai recenti conflitti moderni e alle persecuzioni che affliggono il Medio Oriente e l’Africa.

RomaFF12: Incontro Ravvicinato con Nanni Moretti

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Nanni Moretti sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico. Il cineasta, da quarant’anni lucido osservatore e intransigente critico della nostra società e delle sue derive culturali e politiche, ripercorrerà assieme agli spettatori la sua lunga avventura sul grande schermo, che lo ha visto incarnare, con successo, numerosi ruoli: quello di regista-attore di tutti i suoi film (da Ecce bombo a Caro Diario, da La stanza del figlio a Mia madre), di interprete (da Il portaborse a Caos calmo), ma anche quelli di produttore ed esercente, di spettatore e giurato di festival.

RomaFF12: Incontro Ravvicinato con Jake Gyllenhaal

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Sarà la giornata dell’incontro Ravvicinato con Jake Gyllenhaal quella di Oggi domenica 29 Ottobre 2017. Infatti alla Festa del cinema di Roma l’attore statunitense incontrerà il pubblico presso la sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica. Gyllenhaal parlerà della sua carriera che lo ha visto interpretare ruoli complessi e profondamente diversi fra loro in film come Donnie DarkoI segreti di Brokeback MountainEnd of Watch – Tolleranza zeroPrisonersLo sciacallo – Nightcrawler e Animali notturni.

L’attore ieri ha sfiato sul red carpet per presentare il suo ultimo film Stronger insieme al vero protagonista della storia,

RomaFF12: Ian McKellen incontra il pubblico

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RomaFF12: Ian McKellen incontra il pubblico

Alle ore 17.30 presso la 3 e Google Cinema Hall, Ian McKellen, straordinario attore shakespeariano, vincitore di un Golden Globe e di due Tony Award, candidato a due premi Oscar, sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico alla Festa del Cinema. L’interprete inglese si è fatto conoscere in tutto il mondo come Magneto, nella saga cinematografica degli “X-Men”, e nei panni di Gandalf, nelle trilogie de “Il Signore degli Anelli” e de “Lo Hobbit”.

McKellen condividerà con gli appassionati il suo profondo amore per il cinema, in particolare per il genio comico di Jacques Tati. Alle 19.30, l’attore sarà al MAXXI per presentare il documentario McKellen: Playing the Part, basato sull’intervista esclusiva di quattordici ore realizzata da Joe Stephenson, durante la quale l’attore inglese parla della sua vita: dall’educazione in Wigan alla fama internazionale, passando all’attivismo gay. Nel doc viene utilizzato raro materiale d’archivio: fotografie inedite, filmati esclusivi dei primi lavori a teatro e scene di vita riproposte sul grande schermo.

RomaFF12: I, Tonya con Margot Robbie

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RomaFF12: I, Tonya con Margot Robbie

Sarà presentato in sala Petrassi al RomaFF12 I, Tonya di Craig Gillespie che porta sul grande schermo la storia vera della pattinatrice di fama mondiale Tonya Harding. Conosciuta per il temperamento focoso, Tonya fu protagonista di una carriera eccezionale e di uno degli scandali più grandi della storia degli Stati Uniti.

Nel cast del film Margot Robbie, Sebastian Stan, Julianne Nicholson, Allison Janney, Bobby Cannavale, Caitlin Carver.

RomaFF12: Detroit di Kathryn Bigelow

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RomaFF12: Detroit di Kathryn Bigelow

Sarà presentato oggi nell’ambito della Festa di Roma 2017 Detroit, nuovo e atteso film di Kathryn Bigelow.

Protagonisti sono John Boyega, Will Poulter, Anthony Mackie, Hannah Murray e Jack Reynor.

Tratto da una storia vera, narra le vicende avvenute a Detroit dal 23 al 27 luglio 1967: le rivolte scoppiate tra le strade della città americana in seguito a un raid della polizia in un bar notturno privo di licenza nel quale alcuni afroamericani festeggiavano il ritorno dal Vietnam di due amici. La tensione culminò nel blitz all’Algiers Motel: tre afroamericani vennero uccisi e altri sette e due donne bianche vennero brutalmente pestati da alcuni agenti. La sommossa che si scatenò come reazione a questi misfatti causò in cinque giorni la morte di 40 persone e più di 1000 feriti.

Detroit arriva nelle sale a 50 anni da quello che è considerato uno dei più grandi scontri razziali della storia degli Stati Uniti.

RomaFF 12: Last Flag Flying di Richard Linklater

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RomaFF 12: Last Flag Flying di Richard Linklater

Sarà proiettato nella terza giornata della Festa del cinema di Roma, Last Flag Flying di Richard Linklater. Per il suo ultimo film, il regista, considerato uno dei più importanti autori del nuovo cinema statunitense, si è ispirato all’omonimo romanzo di Darryl Ponicsac: nel 2003, trent’anni dopo aver servito insieme in Vietnam, l’ex medico della marina Larry “Doc” Shepherd incontra di nuovo i suoi compagni, l’ex marine Sal Nealon e il reverendo Richard Mueller, per dare degna sepoltura al figlio di Doc, un giovane marine rimasto ucciso nella guerra in Iraq. Con l’aiuto dei suoi vecchi amici, Doc intraprende un viaggio verso la East Coast per riportare il figlio a casa.

Last Flag Flying, il film

In merito al film il regista ha rivelato. Ricordo chiaramente le mie prime impressioni, 12 anni fa, dopo la lettura del romanzo “Last Flag Flying” di Darryl Ponicsac. Subito pensai “ma questo è un film!”. In quel momento la guerra in Iraq si era già rivelata un disastro e il libro batteva molto sui paralleli tra il Vietnam e l’Iraq. Quello che mi colpì di più però erano questi tre personaggi, Doc, Sal e Mueller. Amavo questi ragazzi e avevo voglia di scavare nelle loro vite per creare un ritratto di questi tre veterani del Vietnam di mezza età. Feci un primo tentativo di adattare il libro per il grande schermo nel 2006, ma quella prima versione, ambientata nel 2005, non funzionò.

C’era un problema di tempistiche. La cultura di allora non era pronta ad affrontare la questione della guerra in Iraq, che avevamo tutti davanti agli occhi e di cui non si vedeva la fine. Quando pensi alla storia dei film di guerra, realizzi che i migliori di solito arrivano dopo molti anni, quando la gente è pronta a esaminare i fatti. Quando fu chiaro che il film non sarebbe stato realizzato, ricordo di aver detto a Darryl “prima o poi lo faremo”. Alla fine abbiamo ripreso in mano il progetto un paio di anni fa, riscrivendo gran parte della sceneggiatura.

Ricordo di aver pensato “invece di trattare l’attualità, potremmo strutturarlo come un film storico, ambientandolo nel dicembre del 2003, ai tempi della caccia a Saddam Hussein”. Pensammo che la gente ricordasse quel momento, così che la storia si fondasse su una realtà condivisa, che era proprio l’intento originale del libro.

RomaFF 12: Jake Gyllenhaal presenta Stronger

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RomaFF 12: Jake Gyllenhaal presenta Stronger

Terzo giorno per la Festa del cinema di Roma, e terza star del cinema di Hollywood. Infatti l’attore Jake Gyllenhaal sfilerà sul red carpet per presentare al pubblico di Roma, Stronger, sua ultima fatica.

Diretto da David Gordon Green e scritto da John Pollono Stronger vede protagonisti oltre a  Jake Gyllenhaal, anche Tatiana Maslany, Miranda Richardson, Clancy Brown, Lenny Clarke.

Tratto dall’omonimo romanzo di Jeff Bauman & Bret Witter, il film racconta la vicenda di un uomo comune che ha appassionato il mondo intero e lo ha reso un simbolo di speranza dopo l’attentato del 2013 alla maratona di Boston. Il percorso eroico e profondamente personale di Jeff metterà alla prova i suoi legami familiari, definirà l’orgoglio di una comunità e gli darà il coraggio per superare enormi avversità, mentre tenterà di ricostruire la sua vita al fianco della compagna Erin.

La sfida di questo film è stata per me creare qualcosa che risultasse reale e sincero. Rimanere rispettoso della verità, ma non limitarmi ad una semplice ricostruzione. Voglio che il pubblico si senta catapultato nella vita di queste persone, che si innamori di loro. Credo che le persone saranno inspirate dal complesso percorso di Jeff e dall’incredibile amore e sostegno che ha ricevuto da Erin, dalla sua famiglia e da tutte le persone di Boston. E se guardando il film si renderanno conto che c’è gente che si prenderà cura di loro nel momento in cui una tragedia o una grossa delusione colpirà le loro vite, questo mi renderà felice.

RomaCinemaFest 2012: i primi nomi presenti al Festival

Ad una settimana dall’inizio del Festival Internazionale del Film di Roma (9 – 17 novembre 2012), il direttore artistico Marco Müller annuncia una prima lista

Roma: Una scuola alla deriva (La scuola è finita)

Roma: Una scuola alla deriva (La scuola è finita)

Non si tratta solo del titolo del nuovo film di Valerio Jalongo, ma di una realtà. La scuola, la sua rilevanza come guida nel percorso della crescita dell’alunno è finita. Il regista ieri mattina al Festival di Roma ci ha presentato il suo nuovo film in concorso al festival, per il qualeha osservato e raccolto, storie e testimonianze in un video diario, dal primo appello all’ultimo giorno di scuola, per tre anni, per tentare di capire il motivo per cui tra bocciature e abbandoni più di un terzo degli studenti si perde per strada e non arriva mai al diploma.

Roma: trailer del film di Alfonso Cuarón

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Roma: trailer del film di Alfonso Cuarón

Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Roma (recensione), l’acclamato film del premio Oscar Alfonso Cuarón, vincitore del Leone d’Oro a Venezia 75.

Il progetto ad oggi più personale del regista e sceneggiatore premio Oscar Alfonso Cuarón (Gravity, I Figli degli uomini, Y Tu Mama Tambien), ROMA segue le vicende di Cleo (Yalitza Aparicio), una giovane collaboratrice domestica di una famiglia della classe media che vive nel quartiere di Roma a Città del Messico. Con un’artistica lettera d’amore alle donne che lo hanno cresciuto, Cuarón attinge alla propria infanzia per creare un vivido ed emozionante ritratto di conflitto domestico e gerarchia sociale nel pieno delle turbolenze politiche degli anni ’70. Il primo progetto di Cuarón dal rivoluzionario Gravity (2013).

Roma avrà un’uscita esclusiva in un numero limitato di sale nelle città di Los Angeles, New York e in Messico dal 21 novembre. Altre uscite cinematografiche nelle città americane, a Toronto e Londra seguiranno il 29 novembre insieme ad altri importanti mercati e territori internazionali, che continueranno ad aggiungersi a partire dal 5 dicembre. Il film sarà distribuito a livello mondiale su Netflix il 14 dicembre accompagnato da un’espansione del numero di sale negli Stati Uniti e nei mercati internazionali. Nel complesso, il film sarà distribuito nelle sale di oltre 30 paesi in tutto il mondo, con proiezioni anche nel formato 70mm.

Roma: recensione del film di Alfonso Cuaron – Venezia75

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Roma: recensione del film di Alfonso Cuaron – Venezia75

Raccontando i suoi ricordi, Alfonso Cuaron torna al cinema (e su Netflix) con Roma, il suo nuovo, maestoso film, presentato in Concorso a Venezia 75. Definito dallo stesso regista “il più autobiografico che potessi realizzare”, il film è basato sulla ricostruzione dei suoi ricordi d’infanzia a Città del Messico, con la famiglia, la domestica, e sullo sfondo il Paese in tumulto.

Tre storie in una che raccontano di fratture: Cleo, la domestica, che resta incinta e abbandonata dall’uomo al quale si è concessa; la padrona, donna dell’alta borghesia apparentemente eccentrica che si trova a dover badare a quattro figli dopo l’abbandono del marito; il Paese che affronta le rivolte interne, in quegli anni ’70 che furono uno dei periodi più bui della storia del Messico. Intorno a queste tre ferite, Cuaron imbastisce la sua danza di immagini, in un bianco e nero troppo pulito per il realismo della storia. Così facendo però il regista premio Oscar fugge dal pericolo di scimiottare i grandi maestri italiani, su tutti Rossellini e Fellini (che però cita esplicitamente), e racconta un’epopea di rinascita, in cui, come in un grande romanzo storico, il privato si fa specchio del pubblico, in cui è immerso.

La costruzione maniacale della scenografia, la scelta dei luoghi e delle esperienze che affrontano i protagonisti ricalcano i ricordi di Alfonso, che riprende tutto con devozione e attenzione. Allo stesso tempo il regista infonde nel film il suo sguardo, con inquadrature studiate, lente, movimenti elementari che raccontano l’estrema semplicità della vita messa in scena, una vita che nasce dall’acqua e lì termina, rinascendo ancora una volta, riportata a riva dal continuo fluire liquido del tempo.

Venezia 75: Alfonso Cuaron presenta il suo nuovo film, Roma

Sull’acqua si aprivano il teaser e il trailer del film, sull’acqua si apre anche il film e attraverso l’acqua la vita e la morte prendono possesso dell’esistenza di Cleo, che solo nel finale trova davvero la sua dimensione e sceglie la sua famiglia, il suo posto. In questo modo, come sunto tra il dramma sociale e quello privato, la donna interpretata da Yalitza Aparicio rimargina la sua ferita, prendendo coscienza di sé, facendo pace con il suo dolore. Questa esplosione di emozione arriva effettivamente come un’onda e travolge tutto ciò che incontra, compreso il film stesso che da lì e fino alla fine acquista una nuova luminosità.

Il futuro si presenta roseo, il passato un ricordo, si ritorna alla quotidianità, alle faccende e alla casa rimessa a nuovo dopo l’abbandono del capofamiglia. Tutti riprendono il proprio posto nella routine, e sembra quasi di vederlo, nel finale, con lo sguardo all’insù, l’azzurro splendente del cielo oltre il bianco e nero, attraversato da scie di aerei che portano chissà quali storie.

Roma: presentato Animal Kingdom, miglior esordio dell’anno!

Roma: presentato Animal Kingdom, miglior esordio dell’anno!

E’ una pellicola australiana, girata da un regista esordiente che sorprente non poco. Dopo l’inizio con discreti presupposti, ecco arrivare la pellicola australiana che è  state eletta come miglio ersordio dell’anno. Di sicuro non delute le aspettative.

Presentatoin programma, fuori concorso, al Festival di Roma questa mattina, già Vincitore del Premio della Giuria al Sundance, si mostra all’altezza delle premesse. In film ricco di spunti e di omaggi ad un certo cinema alla Scorsese, che riesc a convincere e a soprendere lo spettatore nol momento giusto. Talentuoso esordio del regista che mostra tutto il suo talento nelle scene più difficili senza mai perdere di vista l’opera nel complesso. Un film che certamente farà ne sentiremo parlare e che rincontreremo magari a Febbraio.

Roma: omaggio al grande Ugo Tognazzi

Ugo_Tognazzi

L’OMAGGIO AL GRANDE UGO TOGNAZZI DA’ IL VIA ALLA QUINTA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA – Il Festival del cinema di Roma ha esordito nel migliore dei modi, con un omaggio al grande Ugo Tognazzi. Sua figlia Maria Sole Tognazzi ha voluto ricordare suo padre, scomparso da vent’anni, con un docu-film affettuoso e autentico: Ritratto di mio padre.

Roma: Martin Scorsese presenterà La dolce vita

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Martin Scorsese a Roma per la dolce vita – In occasione del cinquantesimo anniversario del capolavoro di Fellini, il 30 ottobre alle ore 18.00 presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, sarà presentato in anteprima mondiale il restauro digitale de La Dolce Vita. L’evento vedrà la presenza del regista premio Oscar Martin Scorsese.

Roma: in arrivo Aaron Eckhart, Michael Pitt e Jesse Eisenberg

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Roma: in arrivo Aaron Eckhart, Michael Pitt e Jesse Eisenberg

Dopo Keira Knightley, Eva Mendes e Valeria Solarino, il red carpet del Festival di Roma si appresta ad accogliere tre maschietti: sono infatti in arrivo Aaron Eckhart, Michael Pitt e Jesse Eisenberg.

Il primo sarà a Roma per presentare il film di John Cameron Mitchell, ‘Rabbit Hole’, prodotto e interpretato da Nicole Kidman. Michael Pitt arriverà sul red carpet del Festival come uno dei protagonisti di ‘Boardwalk Empire’, serie prodotta da Martin Scorsese che ha accettato di girare la puntata pilota che il Festival proietterà il 3 novembre alle 19.30 nella Selezione Ufficiale (Fuori Concorso).

Infine, Jesse Eisenberg sarà a Roma per ‘The Social Network’ di David Fincher, il film che racconta la parabola di Facebook, dalla sua fondazione alla causa da 600 milioni di dollari indetta contro uno dei suoi creatori, Mark Zuckerberg. La pellicola è in programma lunedì primo novembre alle 22.30 nella sezione Spettacolo – Eventi Speciali.

Roma: il trailer ufficiale del nuovo film di Alfonso Cuarón

Roma: il trailer ufficiale del nuovo film di Alfonso Cuarón

Leone d’oro a Venezia 75, Roma è il nuovo film di Alfonso Cuarón presentato in anteprima alla scorsa Mostra del Cinema e in arrivo su Netflix il 14 dicembre (e in uscita limitata nelle sale).

Di seguito il trailer ufficiale.

Roma, la recensione del film di Alfonso Cuaron

Dopo il successo di Gravity Alfonso Cuaron ritorna con Roma, pellicola che vede protagonisti Yalitza Aparicio, Marina de Tavira, Nancy Garcia, Jorge Antonio, Veronica Garcia, Marco Graf, Daniela Demesa, Carlos Peralta, Diego Cortina Autrey.

Roma, il film più personale mai realizzato finora dal regista e sceneggiatore Alfonso Cuarón, narra un anno turbolento nella vita di una famiglia borghese, nella Città del Messico degli anni Settanta. Cuarón, ispirato dalle donne della sua infanzia, offre una raffinata ode al matriarcato che ha plasmato il suo mondo. Vivido ritratto dei conflitti interni e della gerarchia sociale al tempo dei disordini politici, ROMA segue le vicende di una giovane domestica, Cleo, e della sua collaboratrice Adela, entrambe di origine mixteca, che lavorano per una piccola famiglia nel quartiere borghese di Roma. Sofia, la madre, deve fare i conti con le prolungate assenze del marito, mentre Cleo affronta sconvolgenti notizie che minacciano di distrarla dalla cura dei quattro figli della donna, che lei ama come fossero suoi.

Mentre cercano di costruire un nuovo senso di amore e di solidarietà, in un contesto di gerarchia sociale dove classe ed etnia si intrecciano in modo perverso, Cleo e Sofia lottano in silenzio contro i cambiamenti che penetrano fin dentro la casa di famiglia, in un paese che vede la milizia sostenuta dal governo opporsi agli studenti che manifestano. Girato in un luminoso bianco e nero, ROMA è un ritratto intimo, straziante e pieno di vita dei modi, piccoli e grandi, con cui una famiglia cerca di mantenere il proprio equilibrio in un periodo di conflitto personale, sociale e politico.

Roma: il trailer italiano del nuovo film di Alfonso Cuaron

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Roma: il trailer italiano del nuovo film di Alfonso Cuaron

Netflix Italia ha diffuso il trailer italiano di Roma, il nuovo film di Alfonso Cuaron che vedremo in anteprima alla 75° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Di seguito il video:

https://www.youtube.com/watch?v=ajyxVQdIFJc&feature=youtu.be

Roma stando a quanto dichiarato da Alberto Barbera, durante la conferenza stampa di Venezia 75, è una storia autobiografica con una lunghissima produzione, dovuta alla ricerca e alla ricostruzione storica. Il film si concentra su degli eventi che hanno segnato l’adolescenza di Cuaron stesso, ma che a quanto pare sono anche rappresentativi di un’epoca. Nella didascalia al video su Instagram, il regista ha infatti scritto: ci sono periodi nella storia che segnano la società e momenti nella vita che ci trasformano, come individui.

Alfonso Cuaron in Concorso a Venezia 75 con Roma