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Samuel L. Jackson protagonista per Tim Burton

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Sembra che il casting per la prossima avventura di Tim Burton, un adattamento del best-seller per bambini di Ransom Riggs Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children,che ha trascorso 63 settimane nella lista dei bestseller del New York Times, stia per essere completato. Deadline segnala inoltre che Samuel L. Jackson è in trattative per unirsi al cast.

samuel-l-jackson-1Pare che Jackson interpreterà Barron, un nuovo personaggio che per il momento non è stato definito ne buono, ne cattivo. Eva Green, che è apparsa nel Dark Shadows di Burton, interpreterà il personaggio del titolo, mentre Asa Butterfield (Hugo) sarà uno dei personaggi principali.

Il film verrà adattato da Jane Goldman, collaboratrice di Matthew Vaughn in film come Kick-Ass e Kingsmen: The Secret Service (anche interpretato da Jackson). Il film è in fase di produzione da parte di 20th Century Fox e Chernin Entertainment, e dovrebbe uscire nelle sale il 4 Marzo 2016.

Dopo Kingsmen, Jackson sarà in Avengers: Age Of Ultron, e sta girando il suo ultimo film in collaborazione con Quentin Tarantino, il Western The Hateful Eight.

Fonte: Comingsoon

Samuel L. Jackson presterà la sua voce ad Alexa di Amazon

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Samuel L. Jackson ha appena firmato un accordo con Amazon per “prestare” la sua voce ad Alexa, l’assistente virtuale dell’azienda, come confermato da Variety nelle ultime ore. A quanto pare il colosso dell’e-commerce aggiungerà a partire dal 2020 altre celebrità al doppiaggio della piattaforma e il “pack” dell’attore sarà disponibile entro la fine dell’anno al prezzo speciale di lancio di 99 centesimi.

Come riporta l’articolo, la voce di Jackson arriverà su Alexa grazie a una nuova tecnologia  chiamata Neural Text-to-Speech e sviluppata da Amazon che rende quella predefinita ancora più umana, emotiva ed espressiva, permettendo quindi di replicare perfino le inflessioni vocali di persone reali. Ma in che modo funziona? Semplice: dopo aver installato il voice pack di Jackson, gli utenti dovranno esclamare semplicemente “Alexa, presentami  Samuel L. Jackson“, scegliendo tra un linguaggio esplicito o meno esplicito.

Non è la prima volta che Amazon coinvolge star di Hollywood nel progetto, da Chelsea Handler e Ed Sheeran, con il quale era possibile intonare un duetto.

Samuel L. Jackson: 10 cose che non sai sull’attore

Fonte: Variety

Samuel L. Jackson parla di Django Unchained!

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Samuel L. Jackson parla di Django Unchained!

L’Hollywood Reporter durante la promozione di The Avengers è riuscito a strappare a Samuel L. Jackson qualche commento sul suo ruolo in Django Unchained, nuovo attesissimo film-western  di Quentin Tarantino. L’attore interpreta uno “schiavo di casa”. Ecco le dichiarazioni

Per me rappresenta l’opportunità di esplorare un luogo della mia storia sul quale non ho mai riflettuto molto, e trattarlo in maniera onesta e molto drammatica. E’ una opportunità lavorare con uno dei registi più iconici che abbiamo mai avuto.

 Il sito riporta anche alcune indiscrezioni sulla preparazione di Samuel L. Jackson. L’attore avrebbe visto Addio Zio Tom, film del 1971 falso documentario diretto da Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi che sembra aver ispirato il regista di Pulp Fiction nello sviluppo della storia.

Continua Jackson a questo proposito: Ma Quentin fa sempre omaggi e citazioni a diversi generi. E’ il suo punto di vista, la sua versione di quei film. E in questo caso non si tratta di qualcosa che non faccia parte del tessuto di questa nazione: è avvenuto davvero.

Nel cast del film che uscirà il 25 Dicembre negli USA e il 4 Gennaio 2013 in Italia ci sono Christoph Waltz, Don Johnson, Gerald McRaney, James Remar, James Russo,Jamie Foxx, Kerry Washington, Kurt Russell, Leonardo Di Caprio,Sacha Baron Cohen, Samuel L. Jackson, Todd Allen, Tom Savini, Tom Wopat. Ulteriori info nel nostro speciale dedicato al film Django Unchained.

Samuel L. Jackson non sa perché non è in Captain America Civil War

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Il Nick Fury di Samuel L. Jackson è sicuramente uno dei personaggi collante dell’universo Marvel, tanto da comparire in alcuni episodi di Agents of S.H.I.E.L.D.. Eppure non sarà presente in Captain America Civil War, il film che ci farà assistere alla guerra tra Captain America e Iron Man. Lo ha confermato lo stesso Jackson durante un’intervista rilasciata al sito Collider, dove ha avuto modo di dichiarare il suo sconfinato amore per la Marvel Studios.

“È un divertimento incredibile” ha detto Samuel L. Jacksonl’anno scorso ho incontrato Mark Millar, mentre stavo girando Kingsman, e ho colto la possibilità di ringraziarlo per aver fatto diventare Nick Fury nero cambiando tutta la dinamica. È fantastico essere il tessuto connettivo tra così tanti personaggi diversi in così tanti film diversi, e fare in modo che si riuniscano tutti. Ma non ci sarò in Captain America Civil War. Non so bene perché, ma non ci sarò. Probabilmente sarò ancora in giro per capire cos’è successo allo S.H.I.E.L.D.. Ma è un grande onore essere Nick Fury, far parte di quel mondo, ed essere un personaggio in cui la gente crede. Sono grato di farne parte, proprio come sono grato di aver fatto Star Wars con George Lucas, interpretando un personaggio che la gente ricorda, Mace Windu. È tutto grandioso. Se la gente studierà i film nei prossimi 200 anni, parleranno di Star Wars, della saga degli Avengers e di tutto il resto”.

Il contratto di Jackson, che ha recitato in sette film dei Marvel Studios, ne prevede soltanto altri due, probabilmente per le due parti di Avengers Infinity War, ma l’attore ha confessato che sta lavorando a un’estensione del contratto perché “ne voglio fare ancora”.

Ricordiamo che Captain America Civil War sarà diretto da AnthonyJoe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio 2016.

Fonte: ComicBookMovie

Samuel L. Jackson non apparirà in Iron Man 3 e in Thor 2

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Durante un’intervista con TotalFilm, Samuel L. Jackson ha detto qualcosa in relazione ai prossimi film Marvel in uscita, rivelando che non riprenderà il suo ruolo

Samuel L. Jackson nel trailer di Reasonable Doubt

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Samuel L. Jackson nel trailer di Reasonable Doubt

reasonable-doubt-samuel-l-jacksonArrivano online i primi materiali per Reasonable Doubt, crime-thriller con Samuel L. Jackson e Dominic Cooper.
il film per la regia di Peter P. Croudins, seguirà le vicende del procuratore distrettuale Mitch Brockden,che cercherà di fermare un presunto omicida scagionato diverse volte dalle autorità e sul quale non sono mai state trovate prove certe.
Di seguito potete trovare poster e trailer per il film che in USA uscirà il 17 Gennaio.

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Fonte: Cominsoon.net

Samuel L. Jackson in trattative per unirsi al film di J.J. Abrams per la Warner Bros

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Samuel L. Jackson è la nuova aggiunta al cast del film giallo senza titolo di J.J. Abrams per la Warner Bros e la sua Bad Robot, ha confermato Deadline.

Samuel L. Jackson si unisce a un cast che include anche Glen Powell, Jenna Ortega e Emma Mackey, come annunciato in precedenza. I dettagli della trama rimangono segreti, anche se abbiamo sentito dire che non è un film sui viaggi nel tempo, come alcuni hanno ipotizzato. Abrams dirigerà da una sua sceneggiatura, con Bad Robot come produttore.

Come regista, l’ultimo film di JJ Abrams è stato Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker nel 2019. Ha prodotto di recente il documentario Amazon MGM The Blue Angels, la prossima lista di Bad Robot include Flowervale Street di David Robert Mitchell, la serie drammatica Duster per Max e molto altro. La società ha avviato trattative per estendere il suo accordo di lunga data per film e TV con Warner Bros. durante l’estate.

Di recente, Warner Bros ha vinto una guerra di offerte per Cime tempestose di Emerald Fennell, avviando anche lo sviluppo iniziale di un film di Game of Thrones e mettendo in moto un film d’animazione di Emily the Strange. Dopo l’uscita di Giurato numero 2 di Clint Eastwood e del film di punta per le feste Red One, il prossimo titolo dello studio in programma per l’uscita è il film d’animazione Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim il 1° gennaio 2025.

Samuel L. Jackson in The Secret Service di Matthew Vaughn

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Samuel L. Jackson in The Secret Service di Matthew Vaughn

La stella dello S.H.I.E.L.D. Samuel L. Jackson è entrato ufficialmente nel cast dell’atteso adattamento di The Secret Service di Mark Millar che sarà diretto da Matthew Vaughn. A confermare la notizie è Variety che annuncia che l’attore si unisce già ad un cast d’eccezione che comprende gli attori Colin Firth e Michael Caine.

Secondo l’autorevole sito altri attori erano accreditati per il ruolo (Leonardo DiCaprio e Tom Cruise) ma alla fine sarà Samuel L. Jackson ad interpretare il villain principale dell’adattamento della serie di Mark Millar e Dave Gibbons. Altra new entry è invece l’attore sconosciuto Taron Egerton che interpreterà Gary, mentre è ancora aperta la caccia alla protagonista femminile, sulle quali si fanno sempre più insistenti le voci su due nomi, la bellissima Emma Watson e l’attrice vista in Dark Shadows Bella Heathcote.

The Secret Service vede protagonista un piccolo criminale originario dei sobborghi di Londra (interpretato da Taron Egerton) che viene reclutato dallo zio (Colin Firth) e portato in una scuola di spie che forgia raffinati e sofisticati gentlemen alla 007. Vaughn ha firmato la sceneggiatura del film insieme a Jane Goldman e ne sarà anche il produttore tramite la sua Marv Films.

Samuel L. Jackson in RoboCop!

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Dopo Gary Oldman, un altro volpone del grande schermo entra nel cast del RoboCop di José Padilha: Samuel L. Jackson! Reboot del lungometraggio diretto negli anni ’80 da Paul

Samuel L. Jackson in Old Boy!

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Il remake americano di Old Boy vede aggiungersi al cast un altro nome illustre: sembra che Samuel L. Jackson entrerà nel film per vestire i panni di un uomo torturato dal protagonista( Josh Brolin) in una scena chiave di vendetta.

La scena era già presente nella versione originale, ma la fonte assicura che il genere di tortura utilizzata nel remake non sarà necessariamente dello stesso tipo ma “altrettanto dolorosa” Il Los Angeles Times ha anche rivelato che a comporre la colonna sonora sarà il cantante Bruce Hornsby. Le riprese del film, diretto da Spike Lee e basato su una sceneggiatura di Mark Protosevich, partiranno a settembre.

fonte: badtaste.it

Samuel L. Jackson in Kite

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Samuel L. Jackson parteciperà a Kite, adattamento dell’omonimo anime diretto da David R. Ellis (Final Destination 2, Cellular): i due avevano già collaborato in occasione di Snakes On A Plane , nel 2006.

A dare l’annuncio del proprio coinvolgimento nel progetto è stato lo stesso Jackson, spiegando che le riprese verranno effettuate a Johannesburg. Al centro dell’anime originale, uscito nel 1998, una studentessa orfana,  Sawa, che si mette alla ricerca degli assassini dei genitori per ottenere vendetta; ad aiutarla saranno due poliziotti corrotti che seguono il caso, che la mettono sotto la loro protezione, anche se con Akai la ragazza intreccerà una perversa relazione sessuale: questo, insieme all’elevato livello di violenza della storia, fa pensare che ne uscirà un film decisamente non adatto a tutti.

Fonte: Empire

Samuel L. Jackson ha detto la sua sulla rivalità Marvel vs DC

Samuel L. Jackson ha detto la sua sulla rivalità Marvel vs DC

Quando si parla di cinecomic non si può fare a meno di pensare immediatamente a Marvel e Dc Comics e alla loro rivalità, che dal campo del fumetto si è spostata al cinema.

Samuel L. Jackson è attualmente  impegnato nel press tour dell’ultimo film di Tim Burton, Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children. All’attore, che interpreta Nick Fury nell’universo Marvel, è stato chiesto circa lo scontro tra le due fanbase, che battagliano online. “Il successo genera disprezzo”, ha risposto Jackson.

Quando gli è stato chiesto il motivo per cui questo scontro è così acceso e non ci siano probabilità perchè le due fanbase vadano d’accordo, Jackson ha lanciato una sottile stoccata alla concorrenza.

Non è una domanda che si chiedono le persone alla DC? (Ride) La gente della Marvel no, non credo che le persone alla Marvel si facciano questa domanda.

L’intervistatore ha oltretutto manifestato a Jackson il suo amore per Man of Steel. L’attore ha risposto:

Speriamo che Wonder Woman sarà altrettanto grande, sai, perché un mio amico la allena, quindi spero che sia un buon film. Sai, penso che ci sia spazio per tutti di esistere qui, e il fatto che qualcosa non stia funzionando o non funzioni, o che la gente voglia una cosa specifica, voglio dire questo è ciò che rende i film dei film e ciò che rende il pubblico un pubblico. Quindi speriamo che realizzeranno uno di quei film uno di questi giorni e che sarà grande come un film Marvel.

Come ricordato da Samuel L. Jackson, Gal Gadot ha fatto il suo esordio nei panni di Wonder Woman in Batman v Superman Dawn of Justice di Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck e Henry Cavill. Oraè pronta per un film stand-alone.

Wonder WomanTrama: “Prima di diventare l’eroina che tutti conosciamo, Wonder Woman era Diana, principessa delle Amazzoni, addestrata per diventare una guerriera invincibile. Cresciuta in una paradisiaca isola protetta, quando un pilota americano, in seguito a un incidente, approda sulle sue rive e annuncia un grandissimo conflitto che infuria nel mondo esterno, Diana lascia la sua casa, convinta di poter fermare la minaccia. Combattendo insieme all’uomo in una guerra che potrebbe mettere fine a tutte le guerre, Diana scoprirà i suoi straordinari poteri andando incontro al suo vero destino”. 

Il film è prodotto da Charles Roven, Zack Snyder e Deborah Snyder, con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca Roven come executive producers.

Vi ricordiamo che il film è diretto da Patty Jenkins e vedrà protagonista Gal Gadot affiancata da Chris PineConnie NielsenRobin Wright, David Thewlis, Danny Huston, Elena Anaya, Ewen Bremner e Saïd Taghmaoui. Il film arriverà al cinema il 23 giugno 2017.

Guarda il trailer del Comic Con di Wonder Woman

Fonte: CB

Samuel L. Jackson e Luke Wilson insieme per Meeting Evil

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Samuel L. Jackson e Luke Wilson insieme per Meeting Evil

La Motion Picture Corporation of American ha messo in cantiere un film che avrà trai protagonisti Samuel L. Jackson, Luke Wilson e Leslie Bibb. Il film che alle atmosfere thriller aggiungerà il sapore della black comedy sarà tratto dal romanzo di Thomas Berger, Meeting Evil, edito nel 1992 e avrà alla regia il Chris Fisher di S. Darko.

La trama del film:

John Felton (Wilson) è un depresso agente immobiliare, recentemente licenziato. Dopo aver condiviso alcune esperienze con un misterioso sconosciuto chiamato Richie (Jackson), la coppia si imbarca in una giornata piena di criminalità e violenza durante la quale i due svilupperanno un curioso rapporto di simbiosi, in cui anche Felton scoprirà ben presto il proprio lato oscuro.

Fonte: badtaste.it

Samuel L. Jackson e John C. Reilly in trattative per Kong Skull Island

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Il progetto legato alle origini di King Kong, dal titolo Kong Skull Island, ha subito diversi problemi in fase di pre-produzione. Tra gli ultimi ci sono l’abbandono da parte di J.K. Simmons (Wiplash) e Michael Keaton (Birdman), costretti a rinunciare al progetto a causa dei continui ritardi dell’inizio delle riprese. La produzione è quindi alla ricerca dei loro sostituiti.

La notizia di oggi è che Samuel L. Jackson (The Avengers) sarebbe in trattative iniziali per sostituire Simmons, mentre John C. Reilly (Chicago) sarebbe il favorito per il ruolo precedentemente pensato per Keaton. Anche a Tom Wilkinson (Batman Begins) sarebbe stata offerta una parte nella pellicola.

Kong Skull Island, prodotto dalla Legendary Pictures diretto da Jordan Vogt-Roberts sulla base dello script di John GatinsMax Borenstein, avrà come protagonista Tom Hiddleston e la storia si svolgerà sull’isola natia della gigantesca scimmia King Kong, del quale ci verranno finalmente narrate le origini. Nel cast ci sarà anche Brie Larson, scelta per la parte della protagonista femminile. Anche Russell Crowe avrebbe dovuto far parte del cast, ma ad oggi sembra che il suo nome non sia più associato al progetto.

Fonte

Samuel L. Jackson è il Presidente USA nel trailer di Big Game

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Samuel L. Jackson è il Presidente USA nel trailer di Big Game

Dalle pagine di Yahoo Movies arriva il nuovo trailer di Big Game, film diretto dal regista finlandese Jalmari Helander con protagonisti Samuel L. Jackson (uno degli attori prediletti di Quentin Tarantino) e Onni Tommila.

Ecco la trama: Oskary (Onni Tommila) è un tredicenne che cerca di dimostrare il suo valore alla propria famiglia attraverso un lungo viaggio in solitaria in luoghi spietati e inospitali. Nel bel mezzo della sua avventura però troverà una capsula di salvataggio dell’Air Force One contenente il presidente degli Stati Uniti in carne ed ossa (Samuel L. Jackson).

Nel cast figurano anche Ray Stevenson, Jim Broadbent, Felicity HuffmanVictor Garber e Ted Levine. Il film arriva in Europa a partire dal prossimo 25 marzo.

Vi lasciamo al trailer del film:

Fonte: Yahoo Movies

Samuel L. Jackson condivide una chat di gruppo con il cast di The Hateful Eight

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Samuel L. Jackson ha rivelato che il legame più forte che abbia mai costruito con un gruppo di suoi colleghi è quello che ha instaurato con il cast di The Hateful Eight. L’ottavo film diretto da Quentin Tarantino ha riunito un gruppo di attori a dir poco formidabile, tra cui anche Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins e Bruce Dern.

Jackson ha recitato in numerosi film di Tarantino, con l’attore che nel corso degli anni è diventato uno dei collaboratori più frequenti del regista. Jackson ha una lunga e leggendaria carriera alle spalle; tuttavia, l’esperienza sul set di The Hateful Eight non è stata la prima volta che l’attore si è dovuto confrontare con un ensemble. Jackson ha infatti interpretato Mace Windu nei prequel di Star Wars e, in quello che è forse diventato il suo ruolo più popolare negli ultimi anni, ha interpretato il direttore dello SHIELD Nick Fury nel MCU.

Di recente l’attore è stato insignito del Legend of Cinema Award al SCAD Savannah Film Festival e in occasione di un’intervista con EW, ha ricordato proprio il forte legame con gli altri attori del cast di The Hateful Eight, i celebri “The Haters”. Jackson ha ammesso che si tratta del legame tra colleghi più stretto che sia mai riuscito a costruire durante la sua carriera, anche più forte delle esperienze avute con la saga di Star Wars e con il MCU.

L’attore ha anche rivelato che il gruppo si sente periodicamente attraverso una chat di messaggistica: “Io e gli hater di Hateful Eight abbiamo una chat di gruppo in cui ci scambiamo messaggi tutte le settimane per sapere dove siamo, cosa facciamo e cosa ne pensiamo dell’attuale situazione politica. Si tratta del legame cinematografico più forte che abbia mai avuto.”

Samuel L. Jackson ha lavorato a stretto contatto con Quentin Tarantino per tutta la sua carriera e ha dato vita ad alcune delle sue migliori performance grazie al regista. Non sorprende, quindi, che sia stata proprio una collaborazione con Tarantino ad avergli suscitato tali sentimenti. Considerando il fatto che The Hateful Eight si svolge in gran parte in un unico ambiente, gli attori saranno stato sicuramente rinchiusi insieme in quel luogo per tutta la durata delle riprese, cosa che avrà certamente contribuito a rafforzare il loro legame così speciale.

Samuel L. Jackson anticipa il ritorno dello SHIELD nel MCU

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Samuel L. Jackson anticipa il ritorno dello SHIELD nel MCU

Dopo Captain America The Winter Soldier e Avengers Age of Ultron, non abbiamo più visto Samuel L. Jackson vestirei i panni di Nick Fury. Nel corso di una recente intervista per la promozione di Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, il nuovo film di Tim Burton, lo stesso attore ha parlato di un possibile ritorno dello SHIELD e dell’agente segreto all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel.

Queste le sue parole:

“Sì, sicuramente. Non ci sono dubbi al riguardo. Per quale motivo non dovrebbe tornare? Nick Fury è là fuori. Ovunque si trovi, bisogna capire cosa è successo e come si è arrivati a quel punto. Forse scopriranno che tutto faceva parte di un piano ancora più grande. Sarebbe fantastico. Sicuramente mi faranno tornare. In un modo o nell’altro. Voglio dire, non mi hanno di certo tirato in ballo soltanto per tenere a bada questa banda di ragazzini che sono sgattaiolati fuori dalle loro stanze e hanno combinato un bel po’ di casini… Vedremo cosa accadrà”.

Cosa ne pensate? È lecito a questo punto sperare in un ritorno di Nick Fury, ad esempio, in Avengers Infinity War?

Samuel L. Jackson

Samuel L. Jackson anticipa il ritorno dello SHIELD nel MCU

In attesa di eventuali aggiornamenti, ricordiamo che Avengers Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Fonte: CBM

Samuel L Jackson potrebbe tornare in Die Hard 6

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Samuel L Jackson potrebbe tornare in Die Hard 6

Un personaggio chiave del franchise di Die Hard potrebbe ritornare sul grande schermo nel prossimo episodio della saga, Die Hard 6. Latino Review ha postato un tweet (che potete leggere di seguito) in cui afferma che la 20th Century Fox ha incontrato gli sceneggiatori per discutere a proposito di un possibile ritorno del personaggio di Zeus Carver, interpretato da Samuel L Jackson in Die Hard Duri a Morire (Die Hard with a Vengeance), terzo capitolo della saga uscito nel 1995.

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Al momento si tratta soltanto di un rumor, quindi non esiste ancora nessuna conferma ufficiale in merito ad un eventuale coinvolgimento di Samuel L Jackson nel progetto. Ad ogni modo, Bruce Willis aveva confermato già tempo addietro che un sesto film su Die Hard avrebbe presto visto la luce. Vi terremo aggiornati.

Fonte: CS

Samuel L Jackson nell’adattamento di Cell di Stephen King

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Samuel L Jackson nell’adattamento di Cell di Stephen King

Dopo il thriller soprannaturale del 2007 1408, diretto da Mikael Hafstrom, Samuel L Jackson e John Cusack torneranno a lavorare insieme per un nuovo adattamento cinematografico dell’opera di Stephen King. Variety, infatti, riporta la notizia che Jackson sarà il co-protagonista insieme a Cusack di Cell, un romanzo di fantascienza dalla trama piuttosto complessa, uscito nel 2006. Richard Saperstein, che avevà già prodotto 1408, produrrà anche Cell insieme alla sua Genre Company e ai colleghi Brian Witten e Shara Kay. La sceneggiatura è opera dello stesso King in collaborazione con Adam Alleca (L’ultima casa a sinistra).

Prossimamente vedremo Samuel L Jackson nel nuovo film di Spike Lee Oldboy e nuovamente nei panni di Nick Fury in Captain America: The Winter Soldier.

Fonte: Coming Soon

Samuel L Jackson e Michael Caine insieme in Harry And The Butler

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Secondo quanto rivelato in esclusiva da HollywoodReporter, l’attore inglese Michael Caine e l’americano Samuel L. Jackson formeranno una coppia d’eccezione nel film Harry and the Butler. Prodotto da Philippe Rivier di Spirit Films e da Colin Callender di Playground Entertainment, il film sarà diretto da George C. Wolfe (Come un uraganoLackawanna Blues) e vedrà Samuel L. Jackson vestire i panni di un meccanico ex musicista jazz e Michael Caine quelli di un maggiordomo inglese.

Harry and the Butler è basato sull’omonimo film danese del 1962 diretto da Bent Christensen e nominato agli Academy Awards come miglior film straniero. La storia racconta di Harry (Samuel L. Jackson) un ex musicista jazz arrangiatosi meccanico che prosegue la sua vita aggiustando montagne russe e vivendo in un vagone di un treno dismesso. Un giorno Harry erediterà una grossa somma di denaro e, nel corso di festeggiamenti a base di alcool, decide di assumere un maggiordomo inglese (Michael Caine).

I due produttori, Rivier Callender hanno commentato così la scelta del cast (che inizialmente sembrava dover essere formato da Anthony Hopkins Morgan Freeman):

“Siamo orgogliosi di poter unire insieme due icone del cinema come Sam Jackson e Michael Caine sotto la direzione del grande George C. Wolfe. Harry and the Butler entra in quel filone di film della tradizione incentrato sull’incontro fra due personaggi profondamente diversi che cambierà per sempre la loro vita.”

Attualmente Michael Caine è impegnato alla realizzazione di Interstellar film sci-fi diretto da Christopher Nolan, mentre Samuel L. Jackson tornerà a vestire i panni di Nick Fury in Captain America: The Winter Soldier.

Fonte: Hollywoodreporter.com

Samuel L Jackson a teatro per The Hateful Eight di Tarantino

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Non molto tempo fa vi avevamo rivelato che Quentin Tarantino aveva deciso di non realizzare più il film basato su una sua sceneggiatura intitolata The Hateful Eight e che, invece di rinunciare a sfruttare questo suo script, il regista di Pulp Fiction aveva  deciso di spendere il suo lavoro in una lettura pubblica, che si sarebbe tenuta al County Museum of Art’s Bing Theater di Los Angeles con Film Indipendent. 

Tale lettura si terrà oggi 19 Aprile e pare che tra gli attori che saranno presenti sul palco ci sarà il grandissimo Samuel L Jackson. La lettura del copione di The Hateful Eight è stata organizzata da Tarantino per raccogliere fondi per la sopracitata Film Indipendent, organizzazione no-profit che organizza ogni anno anche gli Independent Spirit Awards e il Los Angeles Film Festival.

Di seguito un poster rilasciato online dell’evento, i cui biglietti I biglietti per partecipare costano circa 200 dollari:

 

Samsung eSport Palace, a Bergamo luogo per gli appassionati di Gaming ed eSport

Ieri, alla presenza del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e dell’Assessore all’Istruzione Loredana Polli, si è tenuta a Bergamo la conferenza stampa per la presentazione del Samsung eSport Palace, luogo dedicato a tutto gli amanti dei videogames e degli eSport, le competizioni online a livello professionistico.

Nel mondo è un momento particolarmente positivo per gli eSports e l’Italia è in scia con un trend in forte crescita. Stiamo parlando di un mercato globale che nel 2017 ha raggiunto i 655 milioni di dollari e, secondo il report Global Esports Market di Newzoo, quest’anno il giro d’affari toccherà quota 905,6 milioni di dollari, con la stima di arrivare a ben 1,6 miliardi nel 2021.

Intercettando questo momento favorevole per il settore Samsung, in collaborazione con AK Informatica, ha deciso di investire in una struttura che viene annunciata come il primo Palace in Italia interamente dedicato agli eSport. In realtà, iniziative private simili già ne esistono ma questo progetto ha dimensioni e ambizioni di altro respiro. Una riprova né il supporto ricevuto dalla Giunta Bergamasca che, con lungimiranza non comune, crede in questo mercato e in questa iniziativa come opportunità di formazione per i giovani e come generatore di nuove figure professionali.

L’eSport Palace è una struttura su tre piani che si trova in Via Carducci 4 a Bergamo. Al piano terra è presente un Bar con un Ristorante, ma soprattutto lo Store AK Informatica dove i visitatori potranno acquistare prodotti e accessori per il Gaming. Il cuore pulsante degli eSports si trova al secondo piano con una LAN di circa 40 postazioni che, per garantire prestazioni da vero online Gaming viaggia con una banda di 40-50 Gigabit tramite una dorsale in fibra garantita da InternetOne, uno degli altri partner del progetto. Le postazioni a disposizione si avvalgono di componenti hardware delle ultime generazioni fornite dagli altri partner del progetto: Intel, Zotac, Cooler Master, Astro e Sparco e D-Link.

Ma il Samsung eSport Palace non è solamente un luogo di aggregazione per tutti gli appassionati di Gaming ed eSport, è anche la casa e luogo di allenamento per i quattro team Morning Stars che sono già dei professionisti partecipando ai tornei di Overwatch, CS:GO e Hearthstone. Infatti, il secondo piano è il loro regno, un ambiente interamente dedicato dove i componenti delle squadre potranno allenarsi quotidianamente in privato. Lo spazio è dotato inoltre di una regia nella quale si lavorerà costantemente per preparare contenuti che andranno in onda su Facebook e su Twitch, permettendo agli appassionati di tenersi sempre aggiornati sulle novità del Palace e dei Morning Stars. I quattro team sono sponsorizzati da Samsung e fanno parte del progetto Samsung Morning Stars Akademy, una vera e propria accademia che dà ai ragazzi non ancora professionisti la possibilità di mettere in luce le proprie doti di videogiocatori e di candidarsi online per entrare a far parte della squadra a livello preprofessionale.

Vi ricordiamo che il Samsung eSport Palace inaugurerà ufficialmente il 26 e 27 maggio in Via Carducci 4 a Bergamo con un grande evento aperto ai consumatori che darà l’opportunità di visitare la struttura e scoprire i suoi tre piani. Credendo in un luogo di incontro e in un ambiente nel quale poter respirare un’aria di divertimento e di crescita professionale, Bergamo si candida così ad esser la capitale italiana in pectore degli eSports.

Samsara: recensione del film di Lois Patiño

Samsara: recensione del film di Lois Patiño

Arriva sugli schermi italiani Samsara di Lois Patiño, con una proiezione in anteprima nel corso della diciassettesima edizione di La Nueva Ola – Festival del cinema spagnolo e latinoamericano al cinema Barberini di Roma. Nelle sale sarà disponibile dal 23 maggio e per fortuna, perché un progetto come questo può trovare la giusta forma di fruizione solo come rito collettivo. Il film selezionato in concorso alla Berlinale 2023 si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria in Encounters. Siamo in Laos, un paese dove ancora la natura si manifesta nella sua imponenza al cui cospetto gli esseri umani appaiono per quello che sono: minuscoli di fronte a maestose cascate e fitte foreste frequentate da elefanti in libertà.

Qui seguiamo i giovanissimi monaci nei loro sanghati color zafferano, sospesi tra le antiche pratiche della meditazione tradizionale e i tanti stimoli della rete che attraverso i moderni smartphone si insinuano anche all’interno della disciplina del tempio. Samsara è un termine sanscrito, il cui significato è ‘scorrere insieme’ e nella dottrina buddhista sta a indicare l’affrancamento dal ciclo delle rinascite. Un obiettivo, un’aspirazione che in questa religione viene perseguito reincarnazione dopo reincarnazione, vita dopo vita. Lo sa bene Mon, un’anziana donna che sente di essere ormai prossima alla morte e vuole prepararsi al viaggio che la attende. Lo fa attraverso un testo cardine del buddhismo: il Bardo Thodol, ovvero ‘Il Libro tibethano dei morti’. Un’esperienza che il regista ci invita a vivere, letteralmente, insieme a lei. Alla sua morte, infatti, lo spettatore viene invitato a seguire il viaggio della sua anima in quello spazio intermedio che trasporta la mente da un corpo all’altro.

Samsara sperimenta le forme espressive offerte dalla pellicola 16mm

Quindici minuti in cui ci viene suggerito di rimanere ad occhi chiusi e di abbandonarsi ad un volo di proporzioni intercontinentali: lo si percepisce dalle varie lingue (tra cui anche l’italiano) che si attraversano. Un’esperienza che, vissuta all’interno di una sala collettiva, riporta il cinema alla concretezza degli albori, quando oltre alla visione venivano sollecitati anche altri sensi, come l’olfatto grazie ai profumi diffusi durante le proiezioni, ad esempio. Chi avesse la curiosità di sbirciare durante questo lungo segmento di proiezione (ma il consiglio è quello di unirsi alla meditazione di gruppo), vedrà frammenti luminosi imprecisi ottenuti attraverso l’utilizzo di una 16mm, come i colori descritti nel libro, che ricordano le sperimentazioni su pellicola di Hans Richter negli anni Venti. E alla fine del viaggio siate pronti ad approdare dove il karma ha deciso, seguendo anche la nuova strada che al vivere viene assegnata, senza giudizi, proprio come il personaggio protagonista della seconda parte di un racconto visivo che offre immagini di grande suggestione.

SamsaraDal Laos a Zanzibar: un omaggio alla diversità culturale

Il regista spagnolo ha dichiarato che Samsara deve essere letto come una celebrazione della diversità culturale e delle leggi invisibili che sostengono e accompagnano il nostro vivere e morire. Il montaggio attenua gli effetti di quella che sembra essere una presa diretta per la lentezza con cui si conduce e che è frutto di una ricerca precisa. Il samsara viene ricreato in ogni inquadratura come tentativo di fermare il tempo attraverso la sua dilatazione fino agli estremi, con sostanziosi fermi immagine paesaggistici e un’attenzione anche alle forme di vita che abitano i dintorni della storia, pur senza attraversarla, come i piccoli animali marini nella nuova vita di Mon. “Meno male che facciamo dei sogni” dice la donna, prossima al trapasso nella prima parte del film. “Quando andiamo a dormire ci raccontano delle storie così belle”.

E come un sogno è Samsara, una pellicola che si prende la libertà di rivoluzionare il ritmo della narrazione per far emergere quell’invisibile che nel quotidiano serrato che ciascuno di noi si trova a vivere inevitabilmente si perde. O forse no? Da questo punto di vista il film d Patino rappresenta un tentativo di coraggioso di dare spazio alla filosofia e alla religione cercando la costruzione di una nuova forma espressiva: se si tenta di leggere il film al di fuori di questa prospettiva di sperimentazione, altrimenti, Samsara rischia di apparire solo un documentario che cerca senza riuscirci di nascondere la macchina da presa mentre è molto di più.

Un suggerimento: se avete amato le atmosfere di Samsara non perdetevi Le quattro volte di Michelangelo Frammartino.

Sammy 2 – Teaser Trailer Italiano Ufficiale

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Sammy 2 – Teaser Trailer Italiano Ufficiale

Teaser trailer italiano ufficiale di SAMMY 2, a Natalel 2012 al cinema! La tartaruga in 3D più simpatica del mondo è tornata. Sammy e Ray si stanno godendo l’acqua e la sabbia di un atollo, mentre guidano i neonati Ricky e Ella verso il mare. Improvvisamente, un bracconiere si avventa su di loro e, dopo averli catturati, li spedisce a Dubai dove dovranno far parte di uno spettacolare show acquatico per turisti. Il boss del posto, il cavalluccio marino Big D, li vorrebbe organizzare con loro una grande fuga. Ma con i loro nuovi amici, Jimbo il pesce blob, Anabel la dolce piovra e una intera famiglia di pinguini, Sammy e Ray elaborano un piano di fuga tutto loro. Nel frattempo arrivano Ricky ed Ella, determinati a fare irruzione per salvare i loro amici. Dopo una serie di emozionanti avventure durante le quali per poco non ci lasciano la pelle, i nostri eroi si dirigono verso sud per incontrare Shelly, il primo e mai dimenticato amore di Sammy.

Sammy 2 – La grande fuga: recensione del film

Sammy 2 – La grande fuga: recensione del film

In Sammy 2 – La grande fuga Amici da sempre, Sammy e Ray, due tartarughe marine, trascorrono giorni felici nella barriera corallina. Un giorno mentre guidano i primi passi verso il mare dei loro nipotini, Ricky ed Ella, si ritrovano prigionieri di una rete da pesca. Catturati dai bracconieri, Sammy e Ray vengono venduti e si ritrovano ben presto in un gigantesco acquario sottomarino di Dubai. Qui faranno la conoscenza di pesci provenienti da tutto il mondo, alcuni simpatici, altri un po’ matti, e tutti insieme tenteranno di scappare dal grande acquario, con l’aiuto di due alcuni amici molto speciali.

Il secondo lungometraggio animato della coppia Stassen e Kesteloot (il primo fu infatti Le Avventure di Sammy uscito nel 2010) riprende il filo da dove si era concluso il precedente. Sammy e Ray sono ormai cresciuti e sono addirittura diventati nonni. La nuova avventura coinvolge questa volta non solo loro ma anche i loro neonati nipotini. Dall’uscita di Alla ricerca di Nemo in poi, tutte le case produttrici di film d’animazione si sono cimentate con l’argomento delle avventure sottomarine, costruendo in alcuni casi personaggi e storie molto credibili, e in alcuni altri prodotti molto meno convincenti.

Sammy 2 – La grande fuga, il film

Sammy 2 - La grande fuga

È purtroppo il caso di Sammy 2 – La grande fuga. La galleria di personaggi che i due incontrano durante la loro prigionia del grande acquario di Dubai è sicuramente poco convincente: un cattivo poco cattivo che non suscita quel naturale sentimento di rabbia e frustrazione, la parte dei “giullari” invece è affidata a fin troppi personaggi (addirittura tre) che si spartiscono quel tocco di pazzia e simpatia che li contraddistingue, risultando poco efficaci. Il mondo subacqueo creato dai registi olandesi a ben poco a che fare, poi con la prigione in cui le due anziane tartarughe si sentono rinchiuse: ampi spazi, cibo a volontà, e l’attenzione dei clienti del ristorante extralusso non sembrano poi così insopportabili da giustificare il frettoloso bisogno di fuga, se non fosse per i due neonati bisognosi di aiuto.

I lungometraggi di animazione ci avevano abituati, negli ultimi anni, a esempi di scrittura cinematografica e maestria tecnica ottimi (basti ricordare, tra gli altri, le prove della Pixar e della Disney), nel caso di Sammy 2 – La grande fuga, invece alla validità della proiezione 3D, che ci trasporta completamente sotto i mari, non segue un’eguale energia narrativa.

Samira Wiley possibile Sue Storm per I Fantastici 4

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Samira Wiley possibile Sue Storm per I Fantastici 4

Parlando del prossimo reboot de I Fantastici 4, Saoirse Ronan è stata continuamente accostata alla parte di Sue Storm alias La Donna Invisibile. Ora sembra giunto un cambio di rotta da parte della produzione legato al possibile ingaggio di Michael B. Jordan per interpretare il ruolo di Johnny Storm/La Torcia Umana.

Il vero problema nasce dal fatto che la differente etnia della Ronan e di Jordan renderebbe difficile giustificare all’interno della pellicola il rapporto di parentela tra Sue e Johnny Storm, che tutti sappiamo essere fratelli all’interno della versione a fumetti dei supereroi di casa Marvel. E’ per questo che la 20Th Century Fox avrebbe deciso di orientarsi sul casting di due attori di origine afro-americana,  pur di continuare a seguire le trattative per l’ingaggio dell’attore.

Alla luce di quanto appena detto, secondo i rumors il nome più papabile per vestire i panni dell’eroina sarebbe quello di Samira Wiley, nota al grande pubblico per la serie Tv Orange Is The New Black e per la sua partecipazione a Lo Spaventapassere. L’attrice non ha confermato le indiscrezioni, ma affronta il discorso con entusiasmo: Ho visto gli articoli su Internet con il mio nome gettato nel mix e sono super sorpresa, onorata ed entusiasta. Il solo fatto che il mio nome sia lì e che vi sia questa possibilità è una cosa fantastica. E ‘bello avere il mio nome in quel mix assieme a quello di splendide attrici.

Una volta chiamata a confermare i rumors, Samira Wiley aggiunge all’argomento: Ancora non ho fatto nessun test, ma speriamo di poter vedere cosa succederà al riguardo. Sarebbe incredibile, ede il fatto che ne stiamo parlando dimostra quanto siamo arrivati lontani. Il fatto che nel 2013 un’afroamericana possa sognare di diventare un’attrice mi rende grata nei confronti di chi è venuto prima di me.

Fonte: MovieWeb

 

Samba recensione del film con Charlotte Gainsbourg e Omar Sy

Samba recensione del film con Charlotte Gainsbourg e Omar Sy

Dopo l’incredibile successo di Quasi Amici del 2011, Éric Toledano e Olivier Nakache tornano nelle sale italiane con Samba e una storia – come tradizione ormai – di altissimo impegno sociale. I due autori francesi si lasciano alle spalle il tema della disabilità per raccontare, in modo piuttosto dettagliato, l’universo sotterraneo degli immigrati a Parigi. Immigrati extracomunitari che, a differenza di noi europei, hanno davvero un’odissea da affrontare per conquistare il possesso di documenti, contratti di lavoro, visti, permessi e quant’altro.

Samba2A tal proposito, da cittadino italiano trapiantato proprio a Parigi, chi scrive si è scontrato con la macchinosa burocrazia d’oltralpe senza mai subire scossoni particolari. Alla fine di ogni documento, di ogni modulo, c’è sempre la parte dedicata “agli allegati extra”, ulteriori carte da fornire ma “solo per i residenti fuori dall’Unione Europea”. Samba è invece di nazionalità senegalese, nonostante viva à Paris da dieci anni ha ancora difficoltà a integrarsi legalmente. Non solo gli è precluso ogni contratto ufficiale di lavoro, ad ogni controllo rischia di finire in galera con un conseguente obbligo di espulsione. È frequentando gli affollati uffici dell’assistenza sociale che incontra Alice, l’unica persona che prende seriamente a cuore – in senso letterale – la sua storia.

SAMBA3Replicare, o comunque avvicinare, la perfezione stilistica di Quasi Amici, un film ottimamente bilanciato, compatto e scritto meravigliosamente, era per forza di cose molto difficile. Samba strizza l’occhio ai fratelli Dardenne durante un’ottima prima parte, per poi sfaldarsi pian piano in un potpourri di elementi diversi fra loro. A mettere troppa carne al fuoco si rischia ovviamente di far perdere interesse allo spettatore, di confondere e di smarrire l’orizzonte. Un peccato, al netto dei buoni e impegnati contenuti, che comunque appassionano il giusto e incuriosiscono. Promossi a pieni voti invece gli interpreti, Omar Sy, che al quarto film con il duo Toledano-Nakache si conferma loro attore feticcio, è sempre più maturo e ha pieno controllo della scena.

Charlotte Gainsbourg riesce ancora a sorprendere in modo semplice dando vita a un’assistente sociale impacciata, fragile, spaesata, un lavoro completamente opposto rispetto – tanto per fare un esempio lampante – al più deciso ruolo di Nymphomaniac, segno di immenso talento. A smuovere il paesaggio, incarnando l’ironia feroce dei due autori francesi, un Tahar Rahim sfrenato e dinamico, svantaggiato soltanto dai tratti sommari del suo personaggio. Si risolve il tutto in un finale ambiguo, durante il quale ottimismo e pessimismo urtano fragorosamente sotto le note dell’onnipresente Ludovico Einaudi, autore della colonna sonora. L’unica certezza è che ciò che conta realmente è ciò che siamo, nel profondo, oltre ogni linea stampata sui nostri documenti, visti e contratti. Uomini.

Samaritan: la spiegazione del finale del film con Sylvester Stallone

Il finale di Samaritan (qui la recensione) di Prime Video, con Sylvester Stallone, offre una svolta interessante al genere dei supereroi. Basato sull’omonimo fumetto del 2014, Samaritan vede Stallone nei panni di Joe, un anziano netturbino che vive nella fittizia Granite City, piena di criminalità e illegalità. Joe cattura l’attenzione di Sam Cleary (Javon Walton), un giovane ragazzo che sospetta che l’anziano possa essere Samaritan, un supereroe che proteggeva la città, ma che si ritiene sia morto decenni prima in un’epica battaglia con il suo gemello malvagio, Nemesis, anch’egli scomparso.

Quando Joe salva Sam da una banda di teppisti locali che lo attaccano, il ragazzo si convince che Joe sia Samaritan e i due iniziano a legare. Allo stesso tempo, Sam si trova invischiato con il signore del crimine locale, un uomo di nome Cyrus (Pilou Asbæk), che è deciso a realizzare i piani di Nemesis, scomparso da tempo, ovvero far sprofondare Granite City nell’oscurità e permettere alla criminalità di prenderne il controllo. Dopo aver acquisito la maschera e il martello di Nemesis in una retata alla stazione di polizia, Cyrus mette in atto il suo piano appiccando un incendio alla centrale elettrica e attirando Samaritan per ucciderlo una volta per tutte.

Quando Cyrus scopre che Samaritan sembra essere vivo e ha un legame con Sam, rapisce il ragazzo per attirarlo fuori. Joe deve quindi affrontare ciò che ha evitato per decenni, confrontandosi non solo con Cyrus, ma anche con il proprio passato, che è più complesso di quanto il pubblico sia portato a credere. Eliminando la banda di criminali di Cyrus dopo aver acquisito il martello di Nemesis, Joe affronta Cyrus in un combattimento corpo a corpo nella centrale elettrica in fiamme, ricreando la battaglia avvenuta 20 anni prima, con la redenzione e la vita di Sam in bilico. Il risultato è un finale visivamente spettacolare, ma che solleva anche alcuni interessanti interrogativi psicologici sul protagonista del film.

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Sylvester Stallone e Javon 'Wanna' Walton in Samaritan
Sylvester Stallone e Javon ‘Wanna’ Walton in Samaritan. Foto di Metro Goldwyn Mayer Pictures/Metro Goldwyn Mayer Pictures – © 2022 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Cosa è successo davvero tra Samaritan e Nemesis 20 anni prima?

Sia Samaritan che Nemesis nacquero con dei superpoteri e alla fine si diramarono rispettivamente verso il bene e verso il male, con Nemesis che sviluppò un forte odio per suo fratello. Nemesis avrebbe poi creato un martello, forgiato a mano dall’odio che nutriva per il fratello, rendendolo l’unica arma in grado di lasciare una cicatrice su entrambi. Nel tentativo di attirare in una trappola il suo eroico gemello, Nemesis appicca l’incendio alla centrale elettrica per gettare l’intera città nell’anarchia e nel caos. Durante la loro battaglia di 20 anni prima, Nemesis e Samaritan hanno dunque combattuto una battaglia finale per il destino di Granite City.

Entrambi i fratelli, completamente vestiti in costume, si affrontano con Nemesis che a un certo punto sembra sconfitto. Samaritan inizia ad allontanarsi, ma cade dal tetto, aggrappandosi al bordo con un destino di fuoco sotto di lui. Nemesis gli afferra la mano per salvarlo, ma Samaritan cade, presumibilmente morendo, lasciando Nemesis vincitore (e portando allo scioccante finale di Samaritan), ma al costo di perdere il suo unico fratello, il cui odio li distrugge entrambi. Dopo la battaglia, né Samaritan né Nemesis sono stati più visti o sentiti, lasciando Granite City al suo destino, che l’ha portata a essere invasa dalla criminalità.

Perché Cyrus vuole distruggere Granite City

Cyrus è il principale boss del crimine di Granite City ed è semplicemente un sociopatico assetato di potere. Ha radunato i teppisti e le bande locali e ha compromesso la polizia locale, corrompendola o spaventandola. Con la città già sull’orlo del collasso, Cyrus sta cercando di spingerla oltre il limite, vedendo l’opportunità di perpetuare il caos con cui è cresciuto. Cyrus è cresciuto con la leggenda di Samaritan e Nemesis, e alla fine ha scelto di essere parte del problema, anche se lui lo vede come una soluzione. Nemesis è una figura eroica per Cyrus sotto molti aspetti, in quanto simbolo di potere e forza, che egli cerca di sfruttare rubando la maschera e il martello dalla stazione di polizia.

Sylvester Stallone, Julius Avery e Pilou Asbæk in Samaritan
Sylvester Stallone, Julius Avery e Pilou Asbæk in Samaritan. Foto di Metro Goldwyn Mayer Pictures/Metro Goldwyn Mayer Pictures – © 2022 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

La spiegazione del finale di Samaritan

Dando fuoco alla centrale elettrica, Cyrus attira quindi Joe, che irrompe nel loro quartier generale e fa fuori tutta la sua banda da solo, finendo per trovarsi faccia a faccia con Cyrus, che si riferisce a Joe come al “buono”. È a questo punto che Joe rivela la verità su chi egli sia, dicendo di essere il “cattivo”. Joe, infatti, è in realtà Nemesis, non Samaritan, e si è nascosto dopo la morte del fratello, di cui si sente tremendamente colpevole e responsabile. Ora che Cyrus si è assunto il compito di diventare la nuova Nemesi, Joe ha dunque l’opportunità di riscattarsi combattendo contro il cattivo. Nemesis diventan dunque essenzialmente il nuovo Samaritan. Sconfiggendo Cyrus e salvando Sam, trova finalmente la redenzione.

Come potrebbe essere la storia del sequel Samaritan 2

Alla fine di Samaritan c’è molto spazio per continuare la storia di Joe e Sam, soprattutto perché Joe è stato redento per le sue passate trasgressioni. Joe sembra accogliere questo nuovo cambiamento, ma non tenta di rivendicarne il merito o di farne sfoggio, né tantomeno di tornare a vestire i panni del supereroe. Probabilmente gli ci vorrà del tempo per farlo, se mai lo farà, quindi un Samaritan 2 potrebbe rivelare cosa Joe deciderà di fare con la sua redenzione. Potrebbe continuare a fare lo spazzino come copertura, mentre di notte combatte il crimine sotto mentite spoglie, potenzialmente proprio come Samaritan. È anche possibile che assuma un nuovo nome o una nuova identità per combattere il crimine.

Il tutto, potenzialmente, potrebbe avvenire con l’assistenza di un Sam più adulto al suo fianco, che potrebbe addirittura trasformarsi in un personaggio dotato di poteri propri. Con il viaggio di Joe ancora aperto all’esplorazione, c’è sicuramente una storia da raccontare su come Granite City viene ricostruita e su quanto Samaritan sia coinvolto in questo sforzo, che potrebbe alla fine portare Sam a prendere il mantello e portare avanti il nome di Samaritan. Il sequel, in ogni caso, è stato confermato in virtù del fatto che il film è stato un successo a sorpresa, affermandosi come titolo numero uno su Prime Video per tre settimane consecutive dopo la sua uscita.

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Samaritan: dal cast al fumetto da cui è tratto, tutte le curiosità sul film

Nel corso della sua lunga e gloriosa carriera Sylvester Stallone è divenuto principalmente conosciuto per l’interpretazione di due tra i più iconici personaggi della storia del cinema, il pugile Rocky Balboa e il reduce della guerra del Vietnam John Rambo, protagonisti di due popolari saghe cinematografiche iniziate con le pellicole Rocky (1976) e Rambo (1982). Negli ultimi anni si è però divertito a sperimentare anche con diverse tipologie di personaggi, tra cui spicca il supereroe protagonista di Samaritan (qui la recensione).

Diretto da Julius Avery (regista anche di Overlord L’esorcista del Papa) e scritto da Bragi F. Schut., questo film è descritto come una visione grintosa e oscura dei film di supereroi, con una storia precedentemente adattata nelle graphic novel di Mythos Comics da Schut, Marc Olivent e Renzo Podesta. In questa pellicola Stallone assume il ruolo di un vecchio e stanco supereroe, richiamato però ad una nuova e forse ultima battaglia.

Un ruolo a suo modo inedito, che ha però permesso all’attore di farsi nuovamente notare per la sua prestanza fisica. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Samaritan. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Pilou Asbæk e Moises Arias in Samaritan
Pilou Asbæk e Moises Arias in Samaritan. Foto di Metro Goldwyn Mayer Pictures/Metro Goldwyn Mayer Pictures – © 2022 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

La trama e il cast di Samaritan

Protagonista del film è il tredicenne Sam Cleary convinto che il suo misterioso e solitario vicino Joe Smith sia in realtà un leggendario supereroe in incognito. Vent’anni prima, il vigilante con superpoteri di Granite City, Samaritan, era stato dichiarato morto dopo una battaglia contro il suo rivale, Nemesis, in un magazzino andato a fuoco. In molti credono che Samaritan sia morto nell’incendio ma altri in città, come Sam, sperano che sia ancora vivo. Con l’aumentare delle azioni criminali e la città sull’orlo del caos, Sam decide di convincere il suo vicino a uscire allo scoperto per salvarli dalla rovina.

Ad interpretare il ruolo di Joe Smith vi è, come anticipato, Sylvester Stallone. Accanto a lui, nel ruolo del giovane Sam Cleary vi è invece Javon “Wanna” Walton. Attore noto soprattutto per aver interpretato Ashtray in Euphoria e per aver lavorato nella serie televisiva The Umbrella Academy. Egli è però anche un pugile e questo film è la prima volta che in un film vediamo il background pugilistico di Javon ‘Wanna’ Walton. L’attore Pilou Asbæk – noto per il ruolo di Euron Greyjoy nella serie televisiva Il Trono di Spade ricopre qui il ruolo di Cyrus alias Nemesi II.

Completano il cast Dascha Polanco nel ruolo di Tiffany Cleary, Moisés Arias nel ruolo di Reza e Martin Starr in quello di Albert Casier. Ci sono Sophia Tatum nel ruolo di Sil, Jared Odrick nel Farshad e Michael Aaron Milligan nel ruolo di Tonno. Henry G. Sanders Shameik Moore interpreta invece Arthur e Devin Holloway. Samaritan ha numerosi personaggi interpretati da attori truccati per dare l’impressione di essere pesantemente tatuati. Sylvester Stallone, che in realtà è tatuato sul petto e sulla parte superiore delle braccia, si trucca per interpretare un personaggio non tatuato.

Sylvester Stallone, Julius Avery e Pilou Asbæk in Samaritan
Sylvester Stallone, Julius Avery e Pilou Asbæk in Samaritan. Foto di Metro Goldwyn Mayer Pictures/Metro Goldwyn Mayer Pictures – © 2022 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Il fumetto da cui è tratto

Come anticipato, il film è tratto da un fumetto omonimo ideato e scritto da Bragi F. Schut, anche sceneggiatore del film. Come da lui chiarito, egli aveva in realtà scritto la sceneggiatura prima di adattare la storia nel fumetto poi pubblicato da Mythos Comics. Quest’ultiimo è dunque stata un’opera derivativa ma che per prima ha permesso di far conoscere la storia di Samaritan. Dato il buon riscontro ottenuto dal fumetto, Schut è poi riuscito ad ottenere il via libera anche per il film.

Samaritan 2, il sequel si farà!

Come noto, un sequel di Samaritan del 2022 è in lavorazione presso gli Amazon MGM Studios con il ritorno di Sylvester Stallone come protagonista del film. A darne conferma è stato il noto sito americano The Hollywood Reporter. Anche lo sceneggiatore Bragi F. Schut, tornerà per scrivere il sequel, mentre non è chiaro se il regista Julius Avery tornerà nel suo ruolo. Il sequel è stato confermato in virtù del fatto che il film è stato un successo a sorpresa, affermandosi come titolo numero uno su Prime Video per tre settimane consecutive dopo la sua uscita.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Samaritan grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 1 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Samaritan, recensione del film con Sylvester Stallone

Samaritan, recensione del film con Sylvester Stallone

Sylvester Stallone è diventato un supereroe. In un qualche modo – e per molti fan – ne aveva già conquistato il titolo con Rocky Balboa. Ma ora, con l’arrivo di Samaritan su Amazon Prime Video, ha ricevuto dei veri e proprisuperpoteri. Non sarà il vigilante più appariscente in circolazione, ma è Sylvester Stallone e, almeno sulla carta, può fare quello che vuole. Diretto da Julius Avery (Overlord) da una sceneggiatura di Bragi F. Schut, il film è disponibile dal 26 agosto sulla piattaforma streaming.

Samaritan è il sogno di un bambino

Prodotto da Metro-Goldwyn-Mayer e Balboa Productions, Samaritan è sostenuto da un potente incipit in stile Watchmen. I titoli di testa animati in stile cartone animato raccontano la storia del grande eroe della città, dai suoi inizi alla sua inevitabile conclusione. La traslazione al presente rende ancora più forte l’impatto dell’erosione umana, economica e sociale che ha colpito la squallida Granite City. La città è stata quasi completamente consumata e, ad eccezione di alcuni pazzi che credono ancora nei miracoli, gli altri abitanti hanno deciso di giocare secondo le regole di un gioco che ormai non conosce più limiti.

La storia di Samaritan è raccontata dal punto di vista di Sam Cleary (Javon Walton),  tredicenne che vive in un quartiere malfamato della città con la madre e che deve fare i conti con grosse difficoltà economiche e con un quartiere ormai diventato una zona di guerra, dove la criminalità e la violenza dilagano. Ma Sam Cleary ha una speranza, o meglio, un grande sogno. Sogna il giorno in cui Samaritan, il leggendario supereroe che proteggeva la città e che è morto 20 anni prima, tornerà a salvare Granite City. C’è infatti chi crede ancora nella sua esistenza, sperando che si sia soltanto nascosto temporaneamente e che, un giorno, riuscirà a disinnescare il seme di brutalità che permea la città.

Credo che Samaritan sia ancora vivo“, annuncia Sam con gli occhi spalancati, dopo aver scelto un vicino solitario, l’anziano netturbino Joe Smith di Stallone, come ultimo “sospettato”. La sua prestanza fisica e l’alone di mistero che ne circonda la figura lo rendono infatti il perfetto candidato corrispondente all’identikit che Sam ha tracciato di Samaritan.

Un po’ Joker, un po’ Unbreakable

Quella di Samaritan è una trama solida, con tratti contemporanei che sottendono gli strati di sporcizia che ne impregnano la fotografia – molto simile a quella del Joker di Todd Phillips curata da Lawrence Sher. La dinamica adulto-bambino e come questa viene plasmata dalle regole di un ambiente ostile e in cui nessuno si sente a casa combacia perfettamente con il topos dell’eroe stanco e abbandonato. Ma tutto ciò ricorda qualcosa che abbiamo già visto e fa vacillare l’esperienza visiva di Samaritan, facendoci chiedere come guarderemmo questo film, con quali occhi, senza l’ampio bagaglio di cinecomics che ci portiamo dietro da due decenni a questa parte.

Se ci mettessimo a tracciare la parentela spirituale più evidente di Samaritan sarebbe quella con Unbreakable di M. Night Shyamalan. Ma c’è anche un accenno al suo recente impegno col franchise di Creed in questa sua interpretazione di un vecchio supereroe inavvicinabile che aiuta a malincuore un adolescente, per poi focalizzarsi sull’indagine a ritroso del proprio essere, della validità delle gesta che ha compiuto e delle conseguenze derivatene. In questo senso, Samaritan dà probabilmente il meglio di sé quando il taciturno Joe e l’impaziente Sam iniziano a conoscersi gradualmente con tutte le difficoltà del caso: Sam scatena in men che non si dica il fanboy che è in lui mentre cerca di convincere “il vecchio” a togliersi una maschera e a reclamarne un’altra.

L’eroe solo richiamato all’ordine

La storia di Schut, unita alle immagini del direttore della fotografia David Ungaro e alla messa in scena di Julius Avery – che aveva già collaborato con il regista in Overlord, sottolinea costantemente lo scenario di un mondo i cui eroi sono solo un lontano ricordo. In questa città è sempre buio, pioggia e sporco macchiano le coscienze dei cittadini, e i personaggi sembrano costantemente intrappolati in questo incubo. Solo l’eroe, o la fede nel mito a lui associato, può costituire un barlue di salvezza. Questa non è una premessa necessariamente innovativa aall’interno del genere, ma è messa in scena in modo quantomeno affascinante per gli spettatori di Prime Video.

Come Rocky Balboa, il mito di Samaritan è la metafora di una comunità che ha perso la speranza e il cui mondo sta sprofondando nella disoccupazione, nella criminalità e nella brutalità. Il volto di Stallone, nascosto sotto il cappuccio, illustra questa frantumazione e rassegnazione di fronte a un processo che non può più essere fermato. Non sorprende quindi che l’interpretazione stoica e taciturna di Stallone sia ciò che, in definitiva, rende Samaritan degno di essere visto.

Come il recente successo cinematografico The Batman di Matt Reeves, Samaritan si interroga su una domanda cruciale: se i supereroi non impediscano, in ultima analisi, un reale progresso sociale poiché si servono della violenza per mantenere lo status quo. Un approccio emozionante che dà alla storia altrimenti convenzionale di un mentore e del suo protetto nella lotta contro il male un giro di vite.

Un perfetto film “da piattaforma”, con qualche difetto

L’idea di raccontare una storia di supereroi dal punto di vista di un ragazzo è la carta vincente di Samaritan. Sebbene nessuna scena di questo film d’azione si avvicini mai al valore roboante e spettacolare della concorrenza Marvel, l’uscita dell’eroe di Stallone potrebbe ugualmente suscitare meraviglia nei più giovani. La prospettiva infantile fa sembrare ogni scazzottata e ogni piccolo segno di superpoteri ancora più sorprendente. Il regista Julius Avery lascia abilmente che il suo pubblico guardi attraverso gli occhi di un adolescente e di come questi percepisca l’eroismo.

Anche se la trama del film soffre del fatto che i principali colpi di scena siano rapidamente prevedibili, Samaritan è un film “da piattaforma” che unisce l’azione vecchia scuola alla commedia e al dramma, aggiungendovi personaggi che dovrebbero unire diverse generazioni sul divano di casa. Chiunque voglia far conoscere ai propri figli l’eroe d’azione della propria giovinezza, sarà ben servito.

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