Sam Worthington affiancherà Olivia
Spencer in The Shack,
adattamento dell’omonimo romanzo di William P.
Young che, pubblicato nel 2007, ha venduto più di 19
milioni di copie in 39 lingue, di cui 10 milioni solo negli Stati
Uniti (in Italia è pubblicato con il titolo Il
rifugio).
La Lionsgate ha acquistato i
diritti del libro nel 2013 e le riprese del film, che sarà diretto
da Stuart Hazeldine, inizieranno questa primavera.
Sam Worthington veste i panni di un padre, la
cui figlia minore viene rapita durante una vacanza e creduta
assassinata da un maniaco in un capanno abbandonato. Quattro anni
più tardi, l’uomo riceve un misterioso biglietto firmato da Dio che
lo invita a recarsi nel luogo dove si presume sia avvenuto
l’omicidio della figlia. L’incontro che farà è destinato
inevitabilmente a mutare il corso della sua vita, segnata dal
dolore e dalla perdita.
Sam Worthington è coinvolto in numerosi
progetti, tra cui i sequel di Avatar ed
Everest con Jake
Gyllenhaal e Josh Brolin. Lo vedremo
presto al fianco di Jennifer Aniston
nell’indipendente Cake, con cui l’attrice
ha accarezzato la nomination all’Oscar come miglior attrice.
Sam Worthington e
Jason Clarke si sono uniti al cast di
First Warrior, un film drammatico di
prossima uscita che seguirà il viaggio di un combattente della
resistenza aborigena, secondo quanto riportato da Variety. Il progetto affonda le sue
radici nella storia dell’Australia. Il personaggio principale,
chiamato Pemulwuy, non è ancora stato scelto. Ma il viaggio
dell’uomo per portare la libertà alla sua comunità sarà il gancio
emotivo della storia, diretta da Warwick Thornton.
Il regista di First Warrior è uno dei più talentuosi
registi australiani. L’eredità di Thornton lo rende la scelta
perfetta per affrontare la ricerca di Pemulwuy, offrendo al
pubblico uno sguardo su come l’eredità del combattente della
resistenza abbia cambiato la storia.
Oltre al suo ruolo in First
Warrior, Sam Worthington non ne ha mai abbastanza del mondo di
Pandora. L’attore è tornato a vestire i panni di Jake Sully in
Avatar:
La via dell’acqua, il sequel che ha ampliato
le attività del personaggio sulla lontana luna dopo aver creato la
sua famiglia con Neytiri (Zoe
Saldaña). Worthington tornerà a interpretare il
ruolo in Avatar:
Fire and Ash. Il titolo del nuovo sequel è stato
rivelato durante l’edizione di quest’anno del D23. Quando non
interpreta un enorme alieno blu, Worthington può essere visto in
titoli recenti come
Horizon:An American Saga – Chapter
1 e The Exorcism.
Prima di firmare per recitare in
First Warrior, Jason Clarke ha avuto una rinascita grazie
al ruolo di Jerry West in Winning Time: The Rise of
the Lakers Dynasty. Il dramma della HBO che segue
la squadra di basket del titolo durante il suo periodo di massimo
splendore ha visto anche le interpretazioni di John C.
Reilly e Molly Gordon. Clarke ha anche
interpretato di recente il ruolo di Roger Robb in Oppenheimer, l’acclamato
dramma diretto da Christopher Nolan che ha fatto
parlare di sé durante gli Academy Awards di quest’anno.
Chi sta scrivendo “First Warrior”?
First Warrior sarà una
storia avvincente che terrà il pubblico con il fiato sospeso per le
scelte di Pemulwuy, ed è per questo che That’s-A-Wrap Productions
aveva bisogno di un team di talento per darle vita sullo schermo.
La sceneggiatura del progetto è stata scritta da Stuart
Beattie, che ha ottenuto numerose nomination ai premi
grazie al suo lavoro su Collateral.
Beattie ha lavorato anche alla
sceneggiatura di Pirati dei Caraibi: La maledizione
della perla nera.Phillip
Noyce e Shana Levine lavoreranno anche
alla sceneggiatura di First Warrior. Nel prossimo futuro,
gli spettatori potranno scoprire perché Pemulwuy era una figura
così importante per le tribù Bidjigal. Lo studio non ha ancora
fissato una data di uscita per First Warrior.
Foto di copertina: Sam
Worthington alla première di “Under The Banner Of Heaven” a Los
Angeles – Foto di imagepressagency viaDepositpghoto.com
Sam Worthington, il protagonista di Avatar,
reciterà al fianco di Gerard Butler (300,
Attacco al potere – Olympus Has Fallen) in Den of
Thieves, nuova pellicola scritta e diretta da
Christian Gudegast. Il film, le cui riprese
inizieranno a gennaio del 2016 e si svolgeranno a Los Angeles e a
Porto Rico, racconterà la storia di un gruppo di criminali
specializzato in rapine in banca che decide di prendere d’assalto
la Riserva Federale di Los Angeles.
Ricordiamo che prossimamente
vedremo Sam Worthington al fianco di Jennifer
Aniston in Cake (che uscirà il 7 maggio nelle
nostre sale) e di Jake Gyllenhaal in
Everest (in arrivo il 24 settembre in Italia).
L’attore, inoltre, riprenderà i panni di Jake Sully nei già
annunciati sequel di Avatar.
Sam Worthington,
noto al grande pubblico per il suo ruolo in Avatar, è entrato nel
cast di The Riders, film tratto da un
romanzo di Tim
Winton, che sarà diretto da Robert Connolly. Worthington vestirà i
panni di Scully, un uomo a cui scompare misteriosamente la moglie.
Le riprese di The Riders dovrebbero iniziare il
prossimo anno, aggiungendosi così ai molteplici impegni che già
vincolano Worthington, come il film sul surf Drift e quello sulla
guerra in Iraq Thunder Run, senza tralasciare l’annunciato seguito
di Avatar.
L’attore arrivato alla ribalta con
Avatar, Sam
Worthington, è stato arrestato a New York per la
aver picchiato un fotografo, a confermarlo è il noto sito
Variety.
Secondo quanto riporta il giornale,
sembra che l’attore abbia reagito violentemente dopo che il
fotografo aveva dato dei calci sullo stinco alla sua fidanzata. Il
fatto è avvenuto alle 17:30 del pomeriggio di ieri a Greenwich
Village. L’attore è stato rilasciato su cauzione e dovrà
presentarsi in tribunale il 26 febbraio. Al momento non c’è nessun
comunicato ufficiale da parte della polizia su come siano andate
veramente le cose.
Il fotografo Sheng
Li, 37 anni, è stato arrestato con l’accusa di
comportamento irresponsabile, aggressione e molestie. Attualmente è
in carcere in attesa di giudizio.
Alla fine di Avengers:
Endgame, Steve Rogers ha cosegnato lo scudo di Captain
America a Sam Wilson, meglio conosciuto come
Falcon. Sappiamo che il personaggio dovrà fare i conti con questa
pesante eredità nell’attesissima serie The Falcon and the Winter Soldier. Tuttavia, i
fan dei fumetti potrebbero avere un’idea decisamente più
cristallina, rispetto ai soli appassionati del
MCU, di cosa il futuro ha in serbo per l’amico e partner di
Cap. Ecco quindi 10 cose – raccolte da Screen
Rant – che solo i fan dei fumetti potrebbero sapere sul
suo conto e che potrebbe rivelarsi necessarie ai fini della
comprensione degli eventi che vedremo nello show Disney+:
Il primo supereroe afroamericano
Black Panther è stato il
primo supereroe nero, ma Sam Wilson detiene il primato di essere il
primo supereroe afroamericano ad essere apparso nei fumetti. Falcon
è stato creato dall’autore-editore Stan Lee e dall’artista Gene
Colan ed è apparso per la prima volta in “Captain America #117” nel
settembre 1969.
Sarebbero passati altri tre anni
prima che apparisse anche il primo supereroe afroamericano della DC
Comics, John Stewart (le sue avventure nei panni di Lanterna Verde
potrebbero servire come potenziale fonte d’ispirazione per
l’annunciata serie televisiva basata sul Corpo delle Lanterne
Verdi).
Sam Wilson non è il suo vero nome
I fan del MCU conoscono Falcon come Sam
Wilson, e questo è il suo nome anche nei fumetti. Ma non è stato
sempre così. All’inizio della sua carriera è stato soprannominato
“Snap”, in qualità di combattente del crimine e di supereroe. Ma il
suo vero nome è Clarence.
Sam preferisce non usare questo nome o
addirittura non riconoscerlo in alcuni casi, poiché gli ricorda un
momento molto doloroso della sua vita: la sua infanzia. Sam è
rimasto orfano da bambino, perdendo entrambi i genitori a causa
della violenza. Il suo nome preferito è quindi un modo per cercare
di andare avanti.
Redwing
Ci sono state molte
fantastiche spalle Disney nel corso degli anni che avevano le
sembianze di un animale, ma finora il Marvel Cinematic Universe ha scelto
di non trasporre sullo schermo una delle migliori dei fumetti. Il
falco Redwing è stato compagno di Sam Wilson per anni e alla fine è
proprio da lui che deriva il suo personaggio da supereroe.
Ma finora, Redwing non è mai apparso
nei film. Ha solo fatto una specie di apparizione, anche se
unicamente attraverso il suo nome. Sam ha schierato un drone
modalità “Redwing” dal suo incredibile pacchetto alare in
Captain
America: Civil War.
Comunica con gli uccelli
Un altro aspetto importante
dei fumetti che i fan del cinema probabilmente non conoscono di Sam
è che la sua connessione con gli uccelli si estende ben oltre
Redwing. Il Professor X degli X-Men è stato il primo a percepire un
legame empatico tra Sam e Redwing. Alla fine, questo si estese
anche ad altri uccelli.
In seguito, Sam scopre che Teschio
Rosso ha usato il Cubo Cosmico per espandere mentalmente il legame
empatico in modo che fosse in grado di comunicare con tutti gli
uccelli. Può anche accedere ai ricordi di questi volatili, dandogli
un’idea di loro che nessuno ha davvero.
Collabora con Captain America
Falcon è apparso per la
prima volta nei fumetti di Captain America e sarebbe diventato
partner di Steve Rogers per i decenni a venire. I due hanno
combattuto insieme contro Teschio Rosso, l’HYDRA e molti altri
nemici.
Per molti versi, il fumetto solista
di Captain America è stato davvero un duo per anni, a partire da
Captain America #133. La loro amicizia è uno degli elementi
migliori dei fumetti e, ovviamente, dei film. Ha anche portato a
una serie infinita di meme ispirati alla battuta: “Alla tua
sinistra”.
Ha lasciato gli Avengers
Sam Wilson è stato uno dei
Vendicatori più simpatici nei film, da Avengers:
Age of Ultron, ma il suo incarico con la squadra nei
fumetti è stato in realtà molto breve. Nel 1979, Falcon si unì al
team, ma scoprì rapidamente di aver ottenuto l’adesione per la
necessità di riempire una “quota” da parte di Henry Gyrich, un
agente politico nei fumetti, apparso nel film
X-Men del 2000.
Sam ha lasciato la squadra per
protesta, sconvolto dal fatto di essere stato incluso solo per le
apparenze. Ha comunque fatto parte delle successive iterazioni
della squadra.
Ali wakandiane
Il costume
originale di Sam presentava ali molto semplici fatte di nervature
in titanio leggero e Mylar. I suoi costumi più recenti sono stati
molto più avanzati. Black Panther è responsabile della sua tuta da
volo più avanzata, dal momento che ha creato la rete di vibranio
dell’intera tuta e del jetpack avanzato.
La tuta dispone
anche di una serie di emettitori sul dorso di Falcon che creano ali
olografiche di “luce dura” con un’apertura alare massima fino a
quindici metri. La versione MCU della tuta ha dato vita d
alcune delle migliori sequenze d’azione in
Captain America: The Winter Soldier.
Un agente dormiente per Teschio Rosso
L’inizio della carriera di
Sam come supereroe è stato quasi deragliato da uno dei cattivi più
letali di Captain America, Teschio Rosso. Teschio Rosso è stata la
mente dietro la storia originale che ha riunito Sam e Cap
sull’isola caraibica, dove le coorti di Skull si erano infiltrate.
Più tardi, Teschio Rosso avrebbe reclamato la sua vendetta.
Teschio Rosso ha usato il Cubo
Cosmico per influenzare Sam e ha cercato di fargli uccidere Cap.
Sam non si rese conto di essere un agente dormiente sotto
l’influenza di Teschio Rosso fino a molto tempo dopo. L’esperienza
lo ha cambiato per sempre, lasciandolo con la sua intensa
connessione empatica con gli uccelli.
È diventato Capitan America
Sam sta assumendo il ruolo
di Captain America nel MCU, ma in realtà ha preso il
titolo diverse volte nei fumetti. La prima volta è stata quando
Steve Rogers si è dimesso temporaneamente in Captain America
#181–183 nel 1975, ma è diventato Cap su basi molto più permanente
solo in tempi recenti. Dopo che Steve Rogers perde il Siero del
supersoldato e diventa vecchio, Sam assume il ruolo, mantenendolo
per diversi anni.
La storia d’amore con Mighty Thor
Durante
questo periodo, Sam ha avuto una delle sue storie d’amore più
interessanti. Ha condiviso un legame romantico con il Thor della
nuovissima era dei fumetti Marvel, ossia Jane Foster.
All’epoca, entrambi erano membri degli Avengers.
Ciò potrebbe
potenzialmente diventare interessante, poiché Jane Foster erediterà
il mantello di Thor nel prossimo Thor: Love and
Thunder e Sam potrebbe essere uno dei tanti
personaggi del MCU che appariranno nel
film.
Sam Warthington e
Ruth Wilson sono entrati a far parte del cast di
The Titan, uno sci-fi prodotto dalla
Automatik di Brian Kavanaugh-Jones, dalla 42 di
Ben Pugh e Rory Aitken e da
Arash Amel.
Il film entrerà in produzione il 18
gennaio in Europa, con la regia di Lennart Ruff.
Basato su una storia originale di Arash Amel e
scritto da Max Hurwitz, il film è uno sguardo
innovativo sul genere e racconta una vicenda che sisvolge in un
futuro non troppo lontano in cui una famiglia militare viene
ricollocata in una nuova base per partecipare a un esperimento
sulla genetica umana.
Sappiamo tutti ormai che Sam
Smith è la voce della nuova canzone di James
Bond, Writing’s on the Wall, che servirà da colonna
sonora per Spectre, film diretto da
Sam Mendes che a breve, il prossimo 5 novembre,
arriverà sul grande schermo.
Peccato però che il cantante 23enne
abbia dichiarato che il brano è stato orribile da cantare!
Ecco le sue parole al The Graham
Norton Show: “Ho cantanto davvero quella canzone una sola
volta. Perché ho fatto la demo in studio e hanno usato quella. È
stata orribile da cantare. Orribile. Lo rimpiango quasi. No, non è
vero, non rimpiango di averla cantata, ma era così alta! Ho dovuto
stringermi le palle, è stato orribile”.
Sicuramente il linguaggio colorito
di Smith rende l’idea dello sforzo, ma non sarebbe stato meglio
scegliere un cantante con delle doti diverse o semplicemente
adeguare il brano alle corde di Smith?
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Il film, diretto da Sam
Mendes (American Beauty,
Skyfall), uscirà nelle sale il prossimo 6 novembre.
Bond sarà impegnato a scoprire la terribile verità dietro
all’organizzazione criminale SPECTRE (aka Special Executive for
Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion), mentre M
combatte le forze politiche per tenere in vita i servizi
segreti.
A fianco di Daniel
Craig, che vedremo vestire i panni di James Bond per la
quarta volta, ci saranno Ben Wishaw (nel
ruolo di Q), Naomie
Harris (Moneypenny), Ralph
Fiennes (M), Christoph
Waltz (Oberhauser), Monica
Bellucci (Lucia Sciarra), David
Bautista (Mr. Hinx), Léa
Seydoux (Madeleine Swann) e Stephanie
Sigman (Estrella).
Si è spento a 73 anni Sam
Shepard, attore, commediografo e scrittore statunitense,
nominato all’Oscar per l’interpretazione in Uomini
Veri, ma la cui carriera nel mondo dello spettacolo è
legata indissolubilmente all’attività di drammaturgo e
scrittore.
La sua commedia Buried
Child ha ricevuto un premio
Pulitzer nel 1979; altri importanti
lavori sono Curse of the Starving
Class del 1978, True
West del 1980 e A Lie of the
Mind del 1985.
Addio Sam Shepard
La sua filmografia è vastissima,
piena di ruoli importanti e di contorno, a cui però ha sempre
portato la sua straordinaria presenza scenica. Di lui,
Terrence Malick disse, quando lo scelse per il
ruolo da co-protagonista ne I Giorni del Cielo,
che aveva “una presenza morale“.
Tra i più apprezzati e talentuosi
attori della sua generazione, Sam Rockwell ha
recentemente consacrato la sua carriera con alcuni sorprendenti
ruoli in celebri film. Grazie a questi l’attore ha infatti potuto
provare una volta per tutte la sua versatilità, ottenendo numerosi
riconoscimenti da parte della critica. Con una vasta filmografia
alle sue spalle, l’attore è ad oggi una vera e propria garanzia di
qualità, e con le sue interpretazioni è in grado di aggiungere
valore ai film a cui partecipa.
Ecco 10 cose che non sai di
Sam Rockwell.
Sam Rockwell: i suoi film
1. Ha recitato in numerosi
lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1989 con il
film Clownhouse, per poi recitare in celebri film come
Tartarughe Ninja alla riscossa (1990), Lo
spacciatore (1992), e Basquiat (1996), ma diventa
celebre con il film Celebrity (1998), per poi prendere
parte a film di rilievo come Il miglio verde (1999),
Charlie’s Angels (2000), Il colpo (2001),
Confessioni di una mente pericolosa (2002), con cui
ottiene nuove lodi da parte della critica, Il genio della
truffa (2003), Guida galattica per autostoppisti
(2005), Joshua (2007), L’assassinio di Jesse James per
mano del codardo Robert Ford (2007), Soffocare
(2008), Frost/Nixon – Il duello (2008), Moon
(2009), Iron Man 2
(2010), Cowboys & Aliens (2011), 7
psicopatici (2012), C’era una volta un’estate
(2013), Poltergeist (2015) e Tre manifesti a Ebbing,
Missouri (2017), con cui consacra la propria carriera.
Negli ultimi anni prende parte ai film Blaze (2018),
Vice – L’uomo
nell’ombra (2018), Jojo Rabbit
(2019) e Richard Jewell
(2019).
2. Ha recitato anche in
televisione. Dopo aver partecipato ad alcuni episodi di
serie come Law & Order (1992-1993), Prince Street
(1997-2000) e F Is for Family (2015-2018), nel 2019
interpreta il regista Bob Fosse nella serie Fosse/Verdon,
per cui ottiene importanti riconoscimenti.
3. Ha ricoperto il ruolo di
produttore. Nel corso degli anni Rockwell si è cimentato
anche come produttore, ricoprendo tale ruolo per i film A
Single Shot (2013), Trust Me (2013), A un miglio
da te (2017) e Blue Iguana (2018). È stato inoltre il
produttore esecutivo della serie Fosse/Verdon, da lui
anche interpretata.
Sam Rockwell: chi è sua moglie
4. Ha una relazione
sentimentale. L’attore ha in più occasioni dichiarato di
non volersi sposare, riconoscendo di non sentirsi adatto a tale
ruolo. Rockwell è tuttavia impegnato in una relazione sentimentale
con l’attrice Leslie Bibb, conosciuta sul set del
film Frost/Nixon – Il duello. Negli anni i due si sono
dimostrati particolarmente riservati, non rilasciando notizie circa
la loro relazione.
Sam Rockwell e i premi Oscar
5. Ha vinto l’ambito
premio. L’attore viene nominato per la prima volta ai
premi Oscar nel 2018 come miglior attore non protagonista per il
suo ruolo nel film Tre manifesti a Ebbing, Missouri,
premio che poi effettivamente vince. Rockwell è nuovamente
candidato anche l’anno seguente, nella stessa categoria, per il
film Vice – L’uomo nell’ombra, senza riportare tuttavia la
vittoria.
Sam Rockwell in Moon
6. Il film è stato scritto
per lui. Il regista Duncan Jones e
Rockwell desideravano da tempo lavorare insieme, ma non riuscivano
ad organizzarsi per via di altri rispettivi impegni. Jones decise
allora di scrivere il film di fantascienzaMoon
pensando proprio a Rockwell come protagonista. I due riuscirono
così a concretizzare il desiderio di lavorare insieme.
7. Ha guardato importanti
film per prepararsi al ruolo. Per interpretare
l’astronauta Sam Bell, costretto nel film a prolungati periodi di
solitudine, l’attore ha dichiarato di essersi preparato guardando
più volte i film Un uomo da marciapiede (1969) e
Inseparabili (1988), trattanti tematiche simili a quelle
del film di Jones.
Sam Rockwell in Il miglior
verde
8. Ha richiesto un preciso
trucco per il suo ruolo. Nel film tratto dal romanzo di
Stephen King, l’attore interpreta “Wild Bill”
Wharton, pericoloso criminale condannato a morte per aver ucciso
tre persone durante una rapina. Per essere fedele al personaggio
descritto nel romanzo, Rockwell ha personalmente richiesto che gli
venissero realizzati tramite il trucco dei brufoli sul volto, così
da rendere ancor più caratteristico il personaggio.
Sam Rockwell in Jojo Rabbit
9. Ha cercato il giusto
accento per il personaggio. Nel film Jojo Rabbit
Rockwell interpreta il Capitano nazista Klenzendorf. L’attore ha
dichiarato di essere stato aiutato da un dialogue coach per
imparare un corretto accento tedesco, e di essersi ispirato ad
attori come Bill Murrayo
Walter Matthau per caratterizzare il suo
personaggio.
Sam Rockwell: età e altezza
10. Sam Rockwell è nato a
Daly City, in California, Stati Uniti, il 5 novembre 1968.
L’altezza complessiva dell’attore è di 173 centimetri.
L’attore Sam Rockwell ha recentemente spiegato come ha
ottenuto il ruolo di Justin Hammer nel MCU in Iron Man 2
dopo aver perso il ruolo di Tony Stark a favore di Robert
Downey Jr.
Anche se il personaggio non viene
visto sul grande schermo dal 2014, in un cameo per il corto All
Hail The King, Justin Hammer di Rockwell è ancora uno dei cattivi
preferiti dai fan, un uomo che desidera disperatamente la fama e il
rispetto di cui invece gode il suo concorrente Tony Stark. Sembra
quindi piuttosto appropriato che
Sam Rockwell sia stato in lizza per interpretare Tony
Stark.
Durante una recente intervista con
GQ, Sam Rockwell ha parlato brevemente
delle sue conversazioni con il regista di Iron Man Jon
Favreau riguardo al potenziale ruolo di Tony Stark prima
che il ruolo andasse a Robert Downey Jr. Ha poi
spiegato come ha ottenuto in seguito la parte di Justin Hammer per
Iron Man 2:
“La mia compagna era in [Iron
Man], Leslie Bibb, e così ho cenato con quei
ragazzi prima della premiere, ed erano nervosi, e poi, ovviamente,
è stato un grande successo. E poi il mio amico Justin Theroux stava
per scrivere la sceneggiatura [per Iron Man 2]… e
sono andato a casa sua e ho detto: “Cosa sta succedendo con Iron
Man 2?” Ha detto: “Sto andando da Favreau per aiutarlo a scrivere
la sceneggiatura”. E io dico: “Bene, lasciami partecipare”. Voglio
essere nel film. Scrivimi una parte da cattivo.” Hanno parlato con
Mickey Rourke e hanno deciso di dividere il cattivo in
due.”
È piuttosto interessante che Hammer
sia stata un’aggiunta successiva al film in cui Whiplash di
Mickey Rourke era stato pensato originariamente
come l’unico cattivo in cerca di vendetta e che voleva danneggiare
l’eredità Stark. Dopotutto, il coinvolgimento di Hammer come
benefattore di Whiplash a causa del suo desiderio di distruggere
Stark è un’aggiunta perfetta alla storia, nonostante il secondo
capitolo di Iron Man sia consederato il peggiore della
trilogia.
Sam Rockwell veste
i panni di un buffo archeologo in missione in Terra Santa
nella commedia Don Verdean, in uscita
l’11 Dicembre.
Creata dallo stesso team
di Napoleon Dynamite, Don Verdean
racconta di un archeologo che viene contattato da un prete
missionario per promuovere la fede in Terra Santa: ciò che gli
chiederà di fare, ritrovare il cranio di Golia, non è tra le
spedizioni più semplici, e Rockwell cercherà di barcamenarsi come
meglio può giocando d’astuzia…
Diretto da
Jared Hess e scritto da
Jared e sua moglie Jerusha
Hess, oltre a Sam Rockwell troviamo nel cast
anche Amy Ryan, Jemaine
Clement, Will Forte, Danny
McBride e Leslie Bibb.
Sam Rockwell,
attore amatissimo dal pubblico e premio Oscar nel 2018 per la sua
grande performance in Tre Manifesti a Ebbing,
Missouri, è entrato a far parte del cast di The
Ballad of Richard Jewell, il prossimo film di
Clint Eastwood per la Warner Bros.
Variety ha riportato per primo la notizia che ha trovato conferma
in Deadline.
Il film seguirà Jewell, la guardia
di sicurezza la cui vita viene sconvolta dopo che le forze
dell’ordine lasciano trapelare la notizia, tramite un giornalista,
che lui è un possibile sospetto nell’attentato al Parco Olimpico
durante le Olimpiadi di Atlanta del 1996.
Rockwell interpreterà l’avvocato che
ha difeso Jewell dopo essere stato accusato ingiustamente. La parte
di Jewell non è ancora stata assegnata. Nonostante gli anni che per
lui sembrano non passare mai, Eastwood è la regia e alla produzione
del film attraverso la sua etichetta Malpaso.
Searchlight
Pictures ha rilasciato un nuovissimo trailer di See
How They Run, che anticipa l’imminente commedia/giallo
con il premio Oscar
Sam Rockwell e
Saoirse Ronan. Ambientata negli anni ’50, la storia di
See How They Run ruota attorno all’esperto
ispettore Stoppard di Rockwell e all’esordiente agente Stalker di
Ronan, mentre si alleano per risolvere un omicidio nel quartiere
dei teatri del West End di Londra. Il film vanta uno splendido cast
di supporto, con artisti del calibro di Adrien
Brody, David Oyelowo, Ruth
Wilson, Sian Clifford, Jacob
Fortune-Lloyd, Reece Shearsmith,
Charlie Cooper, Shirley Henderson
e Harris Dickinson.
Il trailer di See
How They Run punta i riflettori sulla
collaborazione inedita e comica tra
Sam Rockwell e
Saoirse Ronan mentre tentano di risolvere una
serie di omicidi. Il trailer inizia con i due che si gettano
immediatamente nel vivo dell’azione e indagano sulla scena del
crimine, dove viene ritrovato il corpo di Leo Köpernick,
interpretato da Adrien Brody. Presentato in uno
stile che ricorda il lavoro del regista Wes
Anderson, il resto del trailer mostra una serie di
sospetti e il loro potenziale coinvolgimento con la vittima, mentre
gli ufficiali principali conducono le loro indagini in modo goffo
anche se esilarante. See How They Run è
diretto da Tom George e scritto da Mark
Chappell.
Sam Rockwell farà parte del cast di
The Sitter, commedia R-rated che verrà diretta da David Gordon
Green. Nel film Rockwell sarà lo spacciatore che renderà un inferno
la vita di Jonah Hill,
Reduce dalla vittoria agli Oscar per
la sua interpretazione da non protagonista per Tre Manifesti a
Ebbing, Missouri, Sam Rockwell è
pronto per il suo prossimo progetto che sarà Jojo
Rabbit, il nuovo film di Taika Waititi
(Thor:
Ragnarok) che vedrà trai protagonisti Scarlett Johansson.
JoJo Rabbit è
la storia di un giovane soldato nell’esercito di Hitler che scopre
che sua madre sta nascondendo un bambino ebreo in casa. A dirigere
il film ci sarà Taika Waititi, uno dei cineasti
più originali in circolazioni, che si è fatto un nome dirigendo
Thor: Ragnaroke stravolgendo il
mito cinematografico di Thor.
Waititi ha anche scritto la storia e
nel film interpreterà l’amico immaginario del ragazzo protagonista,
che sarà proprio Adolf Hitler. Oltre a scrivere, dirigere e
recitare nel film, Waititi produrrà JoJo Rabbit
con Carthew Neal e Chelsea
Winstanley.
Il thriller indipendente Better Living Through
Chemistry ha cambiato protagonista. A quanto pare il futuro Occhio
di Falco Jeremy Renner sarà sostituito dal bravissimo Sam
Rockwell
Classico del romanzo storico di
ambientazione medievale, Ivanhoe ha avuto innumerevoli adattamenti
per il grande e piccolo schermo, il più famoso dei quali è
probabilmente quello diretto nel 1952 da Richard Thorpe, che
conquistò tre nomination agli Oscar. A gettarsi nell’impresa di
riportare il romanzo al cinema è ora Iain Softley (K-Pax,
Inkheart); a vestire i panni dell’eroe, Sam Riley (Control, On the
Road).
Ivanhoe è ambientato
nell’Inghilterra del 1194, poco dopo il fallimento della Terza
Crociata: il legittimo sovrano Riccardo è prigioniero del Principe
Giovanni. Ivanhoe, fedele al sovrano, è entrato per questo in
conflitto col padre Cedric di Rotherwood; l’eroe è
inoltre protagonista di una tormentata storia d’amore con Lady
Rowena, figlia adottiva dello stesso Cedric. Il protagonista
troverà un prezioso alleato in un altro personaggio reso poi
celebre dalla letteratura, Robin Hood, e attraverso una serie di
avventure riuscirà a coronare la sua storia d’amore.
Il matrimonio simboleggerà l’unione
e la pacificazione trai Normanni (Ivanhoe) e i Sassoni (Lady
Rowena). La versione più recente della sceneggiatura è stata
sviluppata da John Brownlow. Pubblicato nel 1819, Ivanhoe – per
l’accuratezza della ricostruzione di ambienti e contesto – è
considerato uno dei primi esempi di romanzo storico: una
considerazione radicalmente diversa da quella riservatagli in
Italia, dove l’opera viene in genere inserita nella
categoria dei libri per ragazzi.
Jack Reynor e
Sam Riley entrano nel cast di Free
Fire, diretto da Ben Wheatley
(Kill List, Killer in viaggio).
Appena finito di girare High-Rise (con
Tom Hiddleston, Jeremy Irons, Sienna Miller e
Luke Evans), il regista e sceneggiatore ha
iniziato le riprese di questo thriller d’azione, che ha
Scorsese come produttore esecutivo. Ambientato a
Boston nel 1878, il film racconta di un incontro appartato tra due
bande in un magazzino abbandonato che esplode improvvisamente in
uno scontro a fuoco e in una lotta per la sopravvivenza.
La
sceneggiatura è stata scritta dallo stesso
Wheatley assieme alla collega Amy
Jump. Nel cast, Sharlto Copley, Brie Larson, Armie
Hammer, Cillian Murphy e Michael
Smiley.
La Larson interpreterà il personaggio che farà da
intermediario tra due irlandesi (Murphy e
Smiley) e una banda (guidata da
Hammer e Copley), che sta
vendendo loro un piccolo arsenale di armi. Uno scambio che finisce
– evidentemente – male, in una folle sparatoria.
Grande l’entusiasmo da parte del
direttore del BFI Film Fund, Ben Roberts: “Il modo
in cui Ben lavora sui film e con gli attori ha attratto un cast
internazionale. E la collaborazione con Scorsese…per l’amor del
cielo, siamo molto emozionati!”
Mentre High-Rise sarà nelle sale alla
fine di quest’anno, per Fire Free
bisognerà attendere il 2016.
Sam Raimi torna all’horror: è
quanto il regista avrebbe lasciato intendere nel corso di
un’intervista rilasciata al sito Bloody Disgusting: affermando di
aver cominciato a scrivere, coadiuvato dal fratello, la
sceneggiatura di un nuovo film dell’orrore; su quale fratello si
tratti, se Ivan (co-sceneggiatore dell’Armata delle Tenebre) o Ted,
apparso in varie pellicole del regista, Raimi non ha offerto
delucidazioni. L’ultima escursione orrorifica di Raimi è stata Drag
Me to hell del 2009. Più recentemente, Raimi e Bruce Campbell hanno
dato giudizi lusinghieri sul remake de La Casa diretto da Fede
Alvarez, con particolare riferimento alla quantità industriale di
sangue che il film offrirà al proprio pubblico.
Il regista Sam Raimi è attualmente impegnato
nella promozione del suo ultimo film Il Grande e Potente OZ, ed è
in queste occasioni che in genere vengono fuori
Sam Raimi è in
trattative con la Lionsgate per dirigere l’adattamento
cinematografico del romanzo The Kingkiller
Chronicle, di Pat Rothfuss.
Raimi dovrebbe dirigere il primo
film di quella che potrebbe diventare una trilogia, visto che la
storia è, appunto, una serie (chronicle). Il film si dovrebbe
intitolare The Name of the Wind.
La Lionsgate sta
sviluppando un progetto composto, prolungando l’esperienza
cinematografica con una serie tv per Showtime e un
gioco interattivo. La stessa serie è scritta in forma di romanzo e
di novella, una struttura non convenzionale che lega insieme una
ugualmente non convenzionale struttura narrativa, sviluppando la
trama attraverso diversi media.
Sam Raimi farà
coppia con Lin-Manuel Miranda, che sarà produttore
esecutivo del film e della serie, legato a questo progetto sin dal
2016.
A dare la notizia è Variety, che riporta
un annuncio della CAA, mentre la Lionsgate non ha ancora
commentato. Data la complessità del progetto, non sappiamo che
Raimi sarà coinvolto anche nella regia di alcune delle puntate
delle serie tv.
Non è certo la prima volta che
Sam Raimi si occupa di fantasy. Al momento sta
lavorando come produttore alla Starz per Ash vs. The Evil
Dead, basato proprio sul suo La Casa e
con Bruce Campell, ma nel 2013 ha diretto
Il Grande e Potente Oz e, naturalmente, ha
lavorato alla trilogia di Spider-Man, prima
dell’era dei cinecomics.
Sam Raimi è stato
ospite del podcast di Nerdist, e,parlando con Chris
Hardwick, Jonah Ray e Matt Mira, ha avuto
modo di guardare alla sua carriera e alla sua magnifica incursione
nei cinefumetti, prima che diventassero di moda. In un’ora di
podcast, Sam Raimi ha ammesso che
Spider-Man 3 è “terribile” e che nel film
ha raccontato “la storia sbagliata nel modo sbaglito”.
Ecco qualche estratto dal
podcast:
Raimi: “Si
tratta di un film che non ha funzionato troppo bene. Ho provato a
farlo funzionare, ma non ho mai creduto in tutti i personaggi, e
questa cosa non sono riuscita a nasconderla ai fan che amano
Spider-Man. Se il regista non ama qualcosa, è sbagliato nei
confronti del pubblico farla, soprattutto quando tante persone la
amano. Avrei semplicemente dovuto far progredire i personaggi e le
loro relazioni, senza cercare di saltare il limite. Ma i registi
non parlano dei loro brutti film.”
Hardwick: “Non
credo che ‘brutto’ sia la parola esatta.”
Raimi: “Terribile!”
Certamente Sam Raimi è uno che non le manda a
dire, e allo stesso tempo è un critico molto lucido e severo del
suo stesso lavoro. Che ve ne pare?Fonte: CBM
Secondo Sam Raimi,
ci sono molte più aspettative riguardo a Doctor
Strange in the Multiverse of Madness rispetto a quante
ce ne fossero per la sua trilogia di Spider-Man. Il celebre regista ha avuto la
possibilità di portare i personaggi della Marvel sul grande schermo prima
della nascita del MCU, dando vita ad uno dei
franchise di supereroi di maggior successo di tutti i tempi, prima
che la cosa diventasse prassi comune all’interno dell’industria di
Hollywood.
Nel complesso, la trilogia di
Spider-Man ad opera di Raimi ha incassato quasi 2,5
miliardi di dollari al box office. Ovviamente, il ritorno di Raimi
al genere è molto atteso, soprattutto perché nel sequel di Doctor
Strange ritroveremo il personaggio di Wanda Maximoff gli
eventi di
WandaVision. Inoltre, il film servirà come culmine di
quella che è stata già ribattezzata dai fan come un’ideale trilogia
del Multiverso, composta dalla serie disponibile su Disney+, daSpider-Man:
No Way Home (in cui apparirà Stephen Strange) e, appunto,
da Doctor Strange in
the Multiverse of Madness. È inevitabile, dunque, che
anche un regista navigato come Sam Raimi possa
sentire la pressione…
Il regista, infatti, durante una
sessione di “Ask Me Anything” su
Reddit ha ammesso che le aspettative sono più alte per il
sequel di Doctor
Strange di quanto non lo fossero per la trilogia di
Spider-Man. A Raimi è stata chiesta la differenza tra
dirigere un film Marvel all’inizio degli anni ’00 e
dirigerlo oggi. Il regista ha spiegato che “all’epoca c’erano
meno aspettative”, alludendo all’enorme macchina che si muove
dietro il suo nuovo film, i Marvel Studios appunto.
Quali aspettative su Doctor
Strange 2 di Sam Raimi?
È facile capire perché le
aspettative siano più alte. La trilogia di
Spider-Man ad opera di Raimi non era collegata a
nessuno franchise cinematografico più ampio e il regista non aveva
obblighi nei confronti di altri progetti. Doctor Strange in
the Multiverse of Madness è un progetto completamente
diverso: non solo il film si collegherà al più ampio MCU, ma dovrebbe finalmente portare
alla luce il tanto atteso Multiverso e spiegare cosa ciò comporterà
per il franchise, con l’introduzione di personaggi come America
Chavez e la possibile comparsa dei gemelli di Wanda, Billy e Tommy,
alias Wiccan e Speed.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor
Strange 2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la
nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al
confronto con Dormammu. Nel film c’erano
anche Benedict Wong, Tilda
Swinton e Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
War e in Endgame. Doctor Strange in
the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 5
novembre 2021.
Approfittando di una pausa dalle
riprese dell’attesissimo Doctor Strange in
the Multiverse of Madness, il regista Sam Raimi ha avuto la possibilità di
partecipare ad un Ask Me Anything su Reddit insieme allo
sceneggiatore e regista Evan Spiliotopoulos.
Nonostante l’evento fosse stato
organizzato in occasione della promozione dell’ultimo horror
prodotto dal regista, The Unholy (e diretto proprio da
Spiliotopoulos), alla fine Raimi si è ritrovato a parlare di una
delle tappe più amate della sua carriera, ossia la trilogia di
Spider-Man. Considerando che sono passati
quasi due decenni da quando Raimi ha diretto il primo capitolo con
Tobey Maguire, quasi tutti i principali
dettagli sulla realizzazione dei vari film sono ormai stati
rivelati. Tuttavia, il regista è comunque riuscito a sorprendere i
fan dando una risposta sincera e anche emozionante quando gli è
stato chiesto del motivo per cui aveva deciso di portare il
personaggio di Peter Parker al cinema.
“Ho diretto i primi film di
Spider-Man perché ero un grandissimo fan di questo brillantissimo
personaggio di Stan Lee”, ha raccontato Raimi. “Peter
Parker e Spider-Man sono stati una parte molto importante della mia
adolescenza. Ho sempre pensato che fosse molto toccante il modo in
cui si sacrificava per gli altri. Quanto abbia lavorato duro per
proteggere le persone innocenti. Il tutto mentre si prendeva cura
di sua zia May e mentre doveva pensare ai compiti e alla scuola. Il
suo autosacrificarsi mi toccava profondamente. Era davvero una
brava persona. Possiamo identificarci con personaggi che
appartengono a storie comprensibili. Le storie di eroi come Peter
Parker esistono per ricordarci di quello di cui siamo capaci. E
forse anche voi apprezzate quando c’è qualcuno che vi ricorda di
quanto bene siete capaci. Ora è il momento di agire e fare qualcosa
in tal senso.”
Anche se i fan continueranno a
chiedersi, forse in eterno, come sarebbe potuto essere il quarto
capitolo di Spider-Man che
Sam Raimi non ha mai realizzato, al tempo stesso gli
appassionati dell’opera del regista statunitense hanno accolto di
buon grado la notizia che sarebbe tornato ad occuparsi di supereroi
quando è stato confermato il suo coinvolgimento nel sequel di
Doctor
Strange con Benedict Cumberbatch, che arriverà al cinema
il prossimo anno.
Dopo il ritorno di Tobey Maguire in Spider-Man:
No Way Home, i fan della Marvel hanno attivamente fatto una
campagna affinché la Sony Pictures dia a Sam Raimi la possibilità
di far rivivere il suo Spider-Man
4originariamente concepito e poi cancellato
nel 2010. Durante il tour stampa per il prossimo film Doctor Strange nel Multiverso della
Follia, Sam Raimi ha
finalmente mostrato apertura nel parlare delle sue idee scartate
per il quarto capitolo perduto che vedeva Tobey Maguire nei panni di Peter
Parker.
In una recente intervista
con Rolling
Stone, l’acclamato regista Sam
Raimi ha confermato che l’introduzione di Kraven the
Hunter faceva parte dei suoi grandi pianiper
Spider-Man 4, dato che suo desiderio mostrare
finalmente il cattivo preferito dai fan combattere l’eroe sul
grande schermo. Oltre a Kraven, Raimi ha anche confermato che le
voci su Bruce Campbell che sarebbe potute diventare Mysterio era
vere dato che era una delle possibilità che stavano pianificando di
esplorare.
“Questa era una delle
possibilità”, ha detto Raimi. “Avevamo anche altre
cose in mente, ma quella era una di quelle. E mi mancava
Kraven il cacciatore. Stavamo per inserire quel personaggio
nel
prossimo Spider-Man ; Ho
sempre voluto vedere Kraven combattere Spider-Man sul grande
schermo. Ho pensato che sarebbe stato davvero unico. È il
cacciatore definitivo e Spider-Man è come il più agile imbroglione
dei cieli. E volevo vedere Peter continuare ad andare avanti
come essere umano”.
Che dire, quasi 15 anni da quando
Spider-Man 3, Tobey Maguire e Sam Raimi
sono tornati nell’universo Marvel, con Maguire che ha fatto la
sua tanto chiacchierata apparizione nel film di successo
Spider-Man: No Way Home , che ha guadagnato oltre
$ 1,8 miliardi. Nel frattempo, Sam Raimi sta
tornando dietro la macchina da presa per dirigere
Benedict Cumberbatched Elizabeth Olsen nell’attesissimo sequel di
supereroi Doctor Strange nel Multiverso della Follia che
sta per debuttare al cinema!
Doctor Strange nel Multiverso della Follia
vedrà
Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen
Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel
vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision. La
sceneggiatura del film porterà la firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor Strange in the Multiverse
of Madness arriverà al cinema il 4 Maggio 2022. Le
riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche
a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire
in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Poco dopo l’uscita di Doctor
Strange nel Multiverso della Follia, sono iniziate a
circolare voci secondo cui il regista Sam Raimi
sarebbe in trattative con i Marvel Studios per dirigere un altro progetto
del MCU, e da allora il cineasta è
stato collegato a tre film diversi – uno dei quali potrebbe anche
non essere mai realizzato.
“Non ho alcun progettotra le mani al momento“, ha però detto Raimi a The Wrap quando sul red carpet
della prima di Boy Kills World gli è stato chiesto di un
suo possibile ritorno al MCU. “Ma mi piacerebbe
molto!“. Quando invece gli è stato chiesto di rivisitare la
sua trilogia di Spider-Man per un altro capitolo con Maguire, Raimi
ha spiegato il suo processo di pensiero per la (ipotetica)
storia.
Sam Raimi parla di Spider-Man 4
“Dovrei sapere qual è la
prossima cosa che il personaggio deve imparare. Dovrei parlare con
Tobey e con gli sceneggiatori e capire quale sarà la sua crescita
personale in questo episodio. Penso che se dovessimo fare un quarto
film di Spider-Man, probabilmente dovremmo capire il viaggio che il
personaggio di Tobey Maguire dovrebbe fare e quali ostacoli
dovrebbe superare per raggiungere quella crescita personale“,
ha affermato. “E spero che il cattivo venga scelto in base alla
rappresentazione di quell’ostacolo“.
Per ora, dunque, i rumor riguardo il
suo coinvolgimento sarebbero ancora, appunto, unicamente dei rumor.
Se ci sono state trattative tra Sam Raimi e i
Marvel Studios non è cosa nota e
non è comunque da escludere che la collaborazione possa
concretizzarsi nel prossimo futuro. Di certo, i fan del regista
sarebbero entusiasti di rivederlo al lavoro su un progetto di
questo tipo e sembra che anche lo stesso Raimi sarebbe sicuramente
interessato se si presentasse l’opportunità.
Il regista culto de
La Casa e della trilogia di
Spider-Man,Sam Raimi,
ha deciso che trasformerà in un film il romanzo The Outpost –
An Untold Story of American Valor, edito negli Stati Uniti nel
2012. Il romanzo racconta la guerra in Afghanistan attraverso gli
occhi del reporter della CNN Jake Tapper, e
Variety informa che Raimi guiderà il progetto certamente in veste
di produttore e forse anche in quella di regista.
L’ultima volta al cinema di
Sam Raimi come regista è stata Il
Grande e Potente Oz, mentre si vocifera in questi
mesi che il regista sarebbe interessato a riportare sullo schermo
il sequel del suo film del 1993, L’Armata delle
Tenebre.
Hollywood Reporter indica Sam Raimi (la
trilogia di Spider-Man, La casa) come regista
de Il Triangolo delle Bermude,
mistery thriller prodotto da Skydance Productions.
Come spesso accade a Hollywood, ci sono più film in lavorazione
dedicati alla famigerata zona dell’Oceano Atlantico settentrionale
dove spariscono navi e aerei. Anche Universal e Warner Bros.
stanno, infatti, portando avanti i rispettivi progetti.
Dato lo scenario competitivo, si presta particolare attenzione a
non far trapelare alcun dettaglio. La sceneggiatura su cui lavorerà
Sam Raimi, scritta da Doug Miro
e Carlo Bernard, non è mai uscita dal
quartier generale della Skydance; gli aspiranti registi sono
stati invitati a leggerla direttamente in sede.
In questo clima di riserbo, non sono emersi rumor su storia e
cast. La Skydance lavora a questo progetto da molti anni e nel 2013
tentò di ingaggiare Johnny Depp.