Trai tanti film che ci aspettiamo di
vedere nel prossimo futuro del MCU c’è sicuramente la pellicola dedicata agli
Inumani. Il progetto, più volte chiamato in causa,
è vivo e vegeto nei desideri di Kevin Feige, boss dei
Marvel Studios, ma si trova,
cronologicamente parlando, in una posizione imprecisata verso la
fine della Fase 4.
Già in passato
Feige ha spiegato l’importanza del progetto e la
volontà dello studio di portarlo a compimento. A maggio di
quest’anno aveva infatti dichiarato: “Quando e dove salterà
fuori resta da vedere, ma si tratta di personaggi che amiamo,
di una storia che adoriamo che non vogliamo infilare in una Fase
Tre già bella piena.“
Adesso, parlando con /Film, ha detto: “Non so quando.
Penso che ora stia accadendo in televisione. E penso che mentre
entriamo nella Fase 4,come ho sempre detto, potrebbe diventare
anche un film. Penso che sarà davvero forte.”
Kevin Feige
continua quindi ad avere fiducia nel progetto, ma l’aver nominato
la televisione, con riferimento ad Agents of
SHIELD, potrebbe aprire nuovi scenari per un film sugli
Inumani, che sia un progetto che partirà da zero o che invece si
muoverà dagli stessi personaggi che si stanno affollando nella
serie tv ABC.
La formazione degli
Inumani è composta da Freccia Nera,
Medusa, Crystal, Gorgon, Triton, Karnak, Lockjaw, Maximus il Folle,
l’Innominato,Ahura Boltagon e Luna
Maximoff. Come ogni gruppo di supereroi, nel corso degli
anni, ha subìto modifiche con aggiunte e defezioni.
Gli Inumani,
secondo la mitologia Marvel, sono degli “individui geneticamente
superiori agli esseri umani creati tramite esperimenti della razza
extraterrestre dei Kree per essere usati come armi”.
Millennium
Entertainment ha pubblicato il poster ufficiale di Intruders,
l’horror psicologico che vede protagonista Clive Owen insieme a
Daniel Bruhl (Bastardi Senza Gloria) e Ella Purnell (Non
Lasciarmi).
La BBC America ha
rilasciato il primo trailer della nuova serie tv originale,
Intruders.
Basata sul romanzo The
Intruders di Michael Marshall Smith,
la serie segue da vicino una società segreta dedicata alla caccia
di immortalità, che si rifugia nei corpi degli altri. “Noi
moriamo, ma possiamo tornare” è lo slogan dello show, che
presenta misteri ed elementi soprannaturali, per una serie dagli
intrighi inquietanti.
Intruders
vede come protagonista John Simm, nei panni di
Jack Whelan, un ex poliziotto di Los Angeles che sfugge da
un passato oscuro insieme alla moglie Amy (Mira
Sorvino), ma quando quest’ultima scompare, dovrà iniziare
una delicata indagine che lo ricondurrà nel suo violento
passato.
Nel cast anche James Frain,
Tory Kittles e Millie Brown.
Intruders
è stata creata da Eduardo Sanchez e Daniel
Stamm, mentre lo scenografo è Mark
Freeborn. La serie è prodotta da Glen
Morgan e Rose Lam, e da Jane
Tranter e Julie Gardner per la BBC
Worldwide Productions.
Qui sotto il primo trailer
ufficiale, in attesa del debutto di
Intruders, che è previsto per sabato 23
agosto.
In Intruders due
bambini, Juan (Izan Corchero) e Mia (Ella Purnell), che vivono
rispettivamente a Madrid e a Londra, sono accomunati dalle stesse
visioni notturne di un uomo senza faccia, deciso a tormentarli sino
a quando non avrà sottratto loro il volto. Inspiegabilmente, anche
la madre del bambino e il padre di lei, diventano testimoni oculari
di quelle frequenti e spaventose visite. Sebbene il regista
Fresnadillo ci lasci ben sperare con un incipit avvincente e
sostenuto, con un montaggio incalzante che non dà tregua alla
tensione; le aspettative non tardano a calare.
Intruders, il film
Indeciso tra thriller psicologico e
un horror tradizionale, Intruders è infatti
confuso e dispersivo. A cominciare dalla costruzione del racconto,
che cerca slancio nella narrazione parallela, e trova invece solo
ostacoli ed errori. E che lo spettatore si tormenti o meno sul
legame tra le due lontane apparizioni, non è certo merito della
suspence. Piuttosto dell’insorgere di un dubbio: se strada facendo,
il regista e gli sceneggiatori (Nicolas Casariego
e Jaime Marques) si siano per caso dimenticati
dove vogliono arrivare. Tanto che, una volta svelato il misfatto-
preparatevi a tremare- un nuovo dubbio ci attanaglia: se in
mancanza di una o l’altra storia, il risultato sarebbe stato più
coerente, e ,diciamolo, migliore.
Ma al di là di questa connessione,
posticcia e inconcludente, ciò che lascia più perplessi è il
tentativo di razionalizzare la materia prima del genere in
questione. Ovvero i mostri dell’infanzia, ombre oscure e
onnipresenti, che popolano i sogni e le visioni. Un vero
peccato, perché con la sequenza più riuscita, che vede la presenza
minacciosa materializzarsi anche di fronte al padre di Mia
(Clive
Owen), per un attimo crediamo che l’incubo è Reale,
nella stessa misura in cui lo è per chi lo vive. E se a vederlo
sono in due, la paura è condivisa e la bambina non più sola. Idem
dicasi per Juan. Peccato che il “sollievo” duri poco, perché
immediata è la risposta, religiosa su di un fronte; psichiatrica
sull’altro. Se un tempo prerogativa del film d’horror era
terrorizzare, rassicurandoci al tempo stesso che i mostri
esistono ma nei film; adesso anche lì sono frutto dell’
immaginazione e, come tali, difficili (e noiosi!) da
esorcizzare.
Con il genere horror sul grande
schermo possono prendere forma anche le paure più indicibili e
impensabili, dando così vita a racconti sempre nuovi capaci di
spaventare ma anche sorprendere il grande pubblico. Un titolo
apprezzato ma poco noto, poiché avvalsosi di una distribuzione
prevalentemente tramite home-video, è Intruders
(qui la recensione), realizzato
nel 2011 da Juan Carlos
Fresnadillo (regista noto
per Intacto e 28 settimane dopo)
il quale lo ha sia scritto che diretto. All’interno di questo, a
manifestarsi in tutta la sua brutalità è il mostro immaginato dai
protagonisti e divenuto più reale del previsto.
Strutturato in modo tale da portare
avanti due racconti distinti che si intrecciano tra loro,
Intruders è stato descritto da Fresnadillo come
un’opera particolarmente ambiziosa. Il regista ha infatti
raccontato di aver trovato molta difficoltà nel dar vita al suo
montaggio finale, proprio a casa della doppia struttura della sua
storia. Al momento della sua uscita, però,
Intruders ha mancato di riscuotere il succsso
sperato, passando dunque quasi del tutto inosservato.
Si tratta tuttavia di un horror
particolarmente affascinante, che mescola realtà e sogno fino a
renderli indistinguibili. Anche in questo caso la paura diventa
sempre più tangibile e coinvolgente per lo spettatore. In questo
articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative
ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Intruders segue le
vicende di John Farrow, che vive a Londra insieme
a sua figlia Mia, una ragazzina di undici anni. I
sogni della piccola sono infatti tormentati da un figura spaventosa
che la terrorizza: Hollowface, un orribile demone.
La stessa inquietante creatura va inoltre a fare visita ogni notte
anche a Juan, un bambino di sette anni che abita a
Madrid. Due storie parallele, apparentemente senza nessun legame se
non la presenza di questo demone, che i genitori di Juan e Mia
dovranno neutralizzare per porre in salvo i propri cari.
Ad interpretare il ruolo di John
Farrow vi è l’attore candidato all’Oscar Clive Owen, il
quale accettò di recitare nel film in quanto attratto dalla
struttura narrativa. Nel ruolo di sua figlia Mia Farrow vi è invece
Ella Purnell, conosciuta in particolare per il
film Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali e oggi
per la serie Fallout. Nei
panni di Susanna, madre di Mia, si ritrova invece l’attrice
Carice van
Houten, nota per il personaggio di Melisandre nella
serie Il
Trono di Spade. Recitano poi nel film
anche Izan Corchero nel ruolo di Juan e
Pilar Lopez de Ayala in quelli di sua madre Luisa.
L’attore Daniel Bruhl,
celebre per i film
Rush e Captain
America: CivilWar, è infine Padre Antonio.
La spiegazione del finale del film
Il film inizia dunque con la storia
di Juan, tormentato dagli incubi di un’entità chiamata Hollowface,
che cerca di rubargli l’essenza e il volto. Luisa, sua madre, non
gli crede, finché non viene attaccata a sua volta da Hollowface. Il
racconto si sposta poi di anni in avanti e porta a fare la
conoscenza di John Farrell e di sua figlia Mia. Un giorno, la
ragazza trova una scatola su un albero fuori casa. Nella scatola
c’è la storia di Hollowface, che legge e poi consegna a scuola come
suo lavoro. Queste azioni sembrano risvegliare Hollowface, che
inizia a perseguitarla.
Hollowface attaccherà poi anche
John, che installa dunque delle telecamere di sicurezza nella loro
casa. Dopo un secondo attacco, la polizia rivede i nastri e vede
Mia e John lottare contro un’invisibile figura della loro
immaginazione (solo loro possono vedere Hollowface). Inoltre,
Hollowface prende la bocca di Mia e le impedisce di parlare (la
bocca è ancora lì, ma la voce è sparita). Torniamo poi a Juan e
Luisa. Vediamo che Luisa ha finalmente chiesto aiuto al prete
locale. Egli inizia a pregare su Juan e appare Hollowface. Solo
Luisa e Juan possono però vedere Hollowface e Luisa interrompe la
sessione di preghiera dicendo che la Chiesa non può aiutarla.
Tornando al presente, Mia è ora in
un ospedale psichiatrico. I medici affermano che esiste una
sindrome per cui due persone possono avere la stessa allucinazione
ed è quella che affliggerebbe John e Mia. Ritengono inoltre che
John, lasciando la famiglia, aiuterà Mia a riprendersi. Lui è
sconvolto, ma accetta di stare lontano. Susanna, la madre, porta
Mia a casa e lo psichiatra le fa un’iniezione che la sveglierà se
avrà altri incubi. Il film ci riporta poi di nuovo nel passato, con
Luisa e Juan che hanno lasciato il loro appartamento per
trasferirsi in un altro paese.
Luisa si è sposata e assicura a Juan
che Hollowface non li troverà lì. Juan continua però ad avere
incubi, ma il patrigno insiste perché Juan si consoli da solo. Il
ragazzo scrive quindi una storia su Hollowface e la nasconde su un
albero, ponendo fine ai suoi incubi. Diventa a questo punto chiaro
che si tratta della stessa storia che Mia trova molti anni dopo e
che risveglia Hollowface. È a questo punto che scopriamo anche che
John è un adulto Juan, che ha cambiato nome e represso quei
traumatici ricordi. Va anche a trovare sua madre Luisa, nonché
nonna di Mia, per dirle che ora ricorda di nuovo tutto.
Chiede dunque a sua madre la verità
su Hollowface e si scopre così che il padre di John era un
criminale violento che è impazzito in prigione. Quando è stato
rilasciato, ha rintracciato John e ha cercato di rapirlo dopo aver
aggredito sua madre. Luisa riuscì a sconfiggere il padre di John e,
mentre quest’ultimo fuggiva, l’uomo morì. Il giovane Juan, incapace
di affrontare questi eventi, creò dunque Hollowface e proiettò
l’entità su suo padre. John si rende conto che gli psichiatri
avevano ragione e che le allucinazioni di Mia derivano dalla loro
immaginazione comune.
Si precipita dunque a casa, dove nel
frattempo Mia va incontro a un episodio psicotico, in cui immagina
che Hollowface la rapisca e inizi ad assorbire il suo corpo e la
sua anima. Susanna le inietta l’ago, ma ovviamente non ha alcun
effetto. John irrompe però a quel punto in casa e inizia a parlare
con Mia, raccontandole la fine della storia di Hollowface. Dice che
Hollowface non avrà mai successo finché i bambini saranno protetti
dall’amore dei loro genitori. Questo fa uscire Mia dal suo stato
psicotico e Hollowface scompare
dall’esistenza. Intruders, dunque, ci
racconta di come i bambini cerchino di rielaborare a modo loro
traumi che difficilmente riescono a comprendere e che possono
essere superati solo con l’amore dei genitori.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È comunque possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Intruders è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes
e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 29novembre alle ore
21:15 sul canale Italia 2.
Si intitola There is no
End, Intruders 1×08, la season finale della prima
stagione di Intruders, la serie TV
di BBC America.
In Intruders 1×08
Jack (John Simm) scopre l’allarmante
profondità e scopo dell’organizzazione a causa della quale ha
perso Amy (Mira
Sorvino). Marcus (Alex Diakun)
e Madison (Millie Brown) sono al centro
di una lotta mortale. Richard (James
Frain) è costretto a fuggire, ma sulla strada incontra un partner
inaspettato. Jack scoprirà
qualcosa nel seminterrato dell’Edificio, Qui Reverti è composto da
molta più gente, Jack crea una distrazione per avere un’ultima
opportunità, dopo aver ricevuto un
dono, Jack prende una decisione
importante per il suo futuro. Qualcuno tornerà alla sua vecchia
persona.
Si intitolerà Bound, Intruders
1×06, il sesto episodio della prima stagione della
serie Televisiva trasmessa dal network americano BBC
America.
In Intruders
1×06 Rose affronta Jack per
spiegargli le cause dello strano comportamento di Amy. Il passato
di Amy, lo stesso che lei ha provato duramente a cancellare e a
negare, è tornato a perseguitarla e l’unico modo di proteggere Jack
potrebbe ferirlo allo stesso tempo. Nel
frattempo, Richard scopre un segreto
su Rose che potrebbe distrutte la sua
ascesa al Nine. Shepherd stesso si trova
in una situazione difficile
mentre Madison continua a evadere da
questa situazione.
Inizia oggi la nuova serie
televisiva Intruders 1×01, e il primo episodio si intitolerà
She Was Provisional ed è la nuova serie targata
BBC America.
Alcuni misteri vengono a galla
quando Amy si dirige a Seattle per lavoro e svanisce; Jack va a
Seattle solo per scoprire che ci sono
più domande senza risposta che dove si trovi Amy; un vecchio
amico visita Jack e chiede il suo aiuto.
Nel frattempo, una bambina di nove anni, Madison inizia a
comportarsi in modo anomalo dopo aver
visto uno sconosciuto sulla spiaggia. Un assassino
cerca disperatamente di fermare il suo
segreto dal venir scoperto.
Universalmente indicato come uno dei
grandi capolavori di Alfred Hitchcock,
Intrigo internazionale è un classico del
genere spionaggio, ricco di tutte quelle invenzioni
cinematografiche e quei temi ricorrenti che hanno reso il regista
inglese tanto popolare e apprezzato. Al suo interno si ritrovano
infatti un susseguirsi di avventure, colpi di scena, pericoli,
complotti, sentimenti e scene divenute ormai iconiche, come quella
dell’aereo nel deserto. Uscito al cinema nel 1959, un anno prima
dell’altrettanto celebre Psycho, il film
rappresenta inoltre un netto stacco rispetto ai titoli precedenti
del regista, caratterizzati da atmosfere sinistre ed un cupo
pessimismo.
Intrigo internazionale
viene infatti dopo Il ladro e La donna che visse due
volte. In questo il regista ritrova lo humor e il registro
apparentemente leggero di altri suoi film come Il club dei
39 e Caccia al ladro. Per Hitchcock è inoltre anche
un ritorno al political thriller, sottogenere nel quale
non si era più cimentato dal 1946 con Notorius. Come
anticipato, in Intrigo internazionale si possono ritrovare
tutti i temi più cari al regista, dallo scambio di persona
all’impossibilità per l’innocente di discolparsi, dall’ambiguità
della coppia a quella delle persone comuni. Grazie a questi
elementi e alla maestria del regista, il film è ancora oggi
considerato uno dei migliori cento film statunitensi di tutti i
tempi.
Candidato a tre premi Oscar, tra cui
quello per la miglior sceneggiatura originale, Intrigo
internazionale è un classico senza tempo, uno dei titoli
imprescindibili da vedere per scoprire e riscoprire il genio di
Hitchcock. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Intrigo internazionale: la trama del film
Protagonista del film è l’agente
pubblicitario Roger Thornhill, il quale un giorno
come un altro viene avvicinato da due uomini, i quali si
riferiscono a lui come George Kaplan, e che
spingendolo nella loro auto lo conducono alla villa di
Lester Townsend. Interrogato e forzato a bere
ripetutamente dell’alcol, Roger viene poi ritrovato alla guida
della sua auto. Siccome la polizia chiude sbrigativamente il caso,
Roger decide di investigare per proprio conto, cercando di scoprire
cosa volessero quegli uomini da lui. Quando incontra di nuovo
Townsend, si accorge che quello che ha di fronte non è l’uomo che
aveva conosciuto.
Quest’ultimo, inoltre, viene
rapidamente ucciso dagli stessi uomini che avevano rapito Roger.
Proprio lui, lì presente, si ritrova incastrato con false prove e
accusato di essere l’omicida. Costretto a fuggire, Roger si
imbatterà in Eva Kendall, donna altrettanto
misteriosa, che lo aiuterà ad evadere i controlli. Ben presto,
però, Roger capirà di non potersi fidare di nessuno e di essere
finito in un complotto molto più grande del previsto, dal quale
dovrà cercare di uscire vivo. Per riuscirci, l’unico modo è
scoprire chi realmente ci sia dietro tutto questo e chi sia davvero
quel “George Kaplan”.
Intrigo internazionale: il cast del film
Nel ruolo del protagonista Roger
Thornhill vi è il celebre attore Cary Grant, qui
alla sua quarta collaborazione con Hitchcock dopo Il sospetto,
Notorius e Caccia al ladro. Grant, tuttavia, non era
particolarmente convinto dal nuovo progetto. Egli lamentava infatti
difficoltà a capire la sceneggiatura. Per Hitchcock ciò era invece
un bene, perché il personaggio di Roger doveva sentirsi confuso da
ciò che gli accadeva e la reazione di Grant sembrava confermare
quella sensazione. Quando vide il film completo, l’attore si
ricredette sul risultato generale. Nel ruolo della madre del
protagonista, Clara, vi è invece l’attrice Jessie Royce
Landis, la quale in realtà aveva solo sette anni in più a
Grant.
Nel ruolo della misteriosa Eva
Kendall, Hitchcock insistette per avere Eve Marie
Saint, premio Oscar per Fronte delporto, nonostante fosse un ruolo per lei pressocché
inedito. James Mason recita invece nei panni di
Philip Vandamm, misterioso uomo sui Roger si trova ad indagare. Nel
film compare poi anche Leo G. Carroll, qui alla
sesta collaborazione con Hitchcock, nel ruolo de “Il professore”,
mentre il celebre attore Martin Landau è Leonard,
uno degli scagnozzi di Vandamm. Non manca ovviamente anche un cameo
dello stesso Hitchcock, il quale compare al secondo minuto
dall’inizio del film ed è l’uomo che tenta di raggiungere l’autobus
prima che questo parta.
Intrigo internazionale: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Intrigo
internazionale è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 17
settembre alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Un uomo accusato ingiustamente e in
fuga. Una bella donna bionda con dei segreti. Un’avventura ricca di
suspense che fa incontrare i due in un modo che sfugge per un pelo
alla commissione di censura dell’America degli anni Cinquanta. Sono
questi gli ingredienti dei film di Alfred
Hitchcock, compreso Intrigo
internazionale. Poco dopo l’uscita di film
psicologicamente più intensi come Il ladro del 1956 e
Vertigo del 1958, Hitchcock desiderava qualcosa di più
leggero. Mentre collaborava con lo scrittore Ernest
Lehman a un altro progetto, i due capirono che avrebbero
potuto creare “il film di Hitchcock per porre fine a tutti i
film di Hitchcock”.
Nacque così, nel 1959,
Intrigo internazionale. Hitchcock e Lehman
studiarono prima di ogni altra cosa le possibili ambientazioni: uno
scontro a un’asta d’arte, un inseguimento attraverso il Monte
Rushmore e il famoso attacco dell’aeroplano. La trama c’è, piena di
doppi giochi e identità segrete, ma è così contorta che forse
preferirete rilassarvi e godervi il fascino del suo ignaro
protagonista, che si trova in una situazione molto più grande di
lui. In questo articolo, cerchiamo però di riepilogare quanto
avviene e di offrire una spiegazione del finale del film.
La trama di Intrigo internazionale
Roger Thornhill
(Cary Grant) è
un semplice dirigente pubblicitario che si inserisce nella folla di
Madison Avenue. È anche sospettato di essere un agente segreto e
questo caso di scambio di identità lo porta a essere preso di mira
da una spia nemica. Si tratta di un uomo di nome Phillip Vandamm. Questi cerca prima
di tutto di uccidere Thornhill in un incidente di guida in stato di
ebbrezza, che porta al suo arresto. Il suo tentativo di discolparsi
lo fa poi apparire come un assassino all’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite. Durante la fuga, Thornhill cerca George
Kaplan, la spia che è accusato di essere.
Finisce in treno a Chicago, dove
incontra una giovane donna bionda di nome EveKendall (Eva Marie Saint).
L’attrazione è immediata, ma c’è una complicazione: Kendall lavora
per Vandamm. La donna fa così in modo che Thornhill incontri
“Kaplan” a una fermata dell’autobus nel bel mezzo del nulla.
La scena si svolge in un silenzio quasi totale: il pubblico sente
solo i rumori delle auto e il rumore lontano di un aeroplano.
Thornhill non sa di essere stato incastrato per un assassinio con
aereo.
In una delle scene più ricche di
suspense e memorabili della filmografia di Hitchcock, cerca di
evitarlo tuffandosi dalla strada al fosso. Non importa che sia
irrealistico o assurdo. Per Hitchcock, l’assurdità era il punto: in
quale altro modo si può far sentire nuova e genuinamente eccitante
la scena di un personaggio che evita un omicidio? Come disse a
Francois Truffaut nel libro-intervista
“Hitchcock/Truffaut”, “pratico l’assurdità in modo
abbastanza religioso!”.
La spiegazione del finale del
film
Thornhill torna a quel punto da
Kendall per affrontarla sulla trappola che le ha teso. Decide però
di seguirla per trovare Vandamm in una casa d’aste e finisce sotto
la custodia del governo, dove scopre la verità: non esiste nessun
George Kaplan e, di conseguenza, la spia con cui è stato confuso
non esiste. La spia è invece proprio Kendall, che finge di essere
dalla parte di Vandamm. Thornhill assume quindi il ruolo di Kaplan
per garantire la sconfitta di Vandamm. Le varie fazioni si
scontrano infine sul Monte Rushmore, dove Thornhill negozia il
rilascio di Kendall.
La donna, però, gli spara a salve
nel bel mezzo di una caffetteria, convincendo Vandamm di averlo
ucciso ma portando avanti la loro storia d’amore. Quando il
sotterfugio di Kendall viene scoperto dagli uomini di Vandamm,
Thornhill si intrufola nella sua villa per salvarla. L’acquisto di
Vandamm alla casa d’aste si rivela poi contenere microfilm con
segreti governativi, con i quali intende lasciare il paese in aereo
quella notte, dove farà scendere direttamente Kendall. Naturalmente
c’è un lieto fine: Vandamm viene arrestato dall’agente governativo
che si occupava di Thornhill.
Ma la suspense del momento
culminante, ambientato in cima al Monte Rushmore, deriva dal dubbio
se Kendall sopravviverà o precipiterà nel vuoto. Come Hitchcock
disse in seguito a Peter Bogdanovich,
Intrigo internazionale era una “fantasia”, libera
dalle esigenze della logica e di una trama rigorosa. Si tratta di
uno dei film più liberi di Hitchcock, in linea con i precedenti
classici incentrati sul viaggio come Il prigioniero di
Amsterdam e Sabotatori, che culmina anche con un
duello in cima a un monumento americano.
All’inizio del film, Thornhill fa
eco all’intenzione di Hitchcock e Lehman dicendo alla sua
segretaria che “nel mondo della pubblicità non esiste la
menzogna, esiste solo l’esagerazione opportuna”. Alla fine, è
la relazione tra Cary Grant ed Eva Marie
Saint che porta il film alla sua notevole e soddisfacente
conclusione. Thornhill salva la Kendall dalla sua caduta in tempo
utile. Proprio come Thornhill e Eve Kendall si sono incontrati su
un treno, anche loro finiscono su un treno, appena promessi sposi.
Mentre si abbracciano, Hitchcock taglia su un’allusione sfacciata:
il treno che entra in un tunnel ad alta velocità.
Il potere propagandistico del mezzo
cinematografico è stato più volte messo in evidenza nel corso della
storia della Settima Arte, cosicché i differenti regimi di potere
hanno dato prova di una sempre maggiore attenzione verso le
potenzialità fascinatore e spesso subliminali dei messaggi incisi e
diffusi su pellicola. Sovente però tale potere di persuasione può
pericolosamente sfuggire di mano e portare a risultati del tutto
imprevisti e potenzialmente letali. Deve averne avuto gran sentore
David Wark Griffith, padre putativo del cinema
istituzionalizzato, quando all’uscita del suo titanico e
controverso Nascita di una Nazione nel 1915 venne
pesantemente accusato da più parti di aver effettuato una terribile
quanto inopportuna demagogia a sostegno di una visione revisionista
(e dichiaratamente razzista) del mito della nuova fondazione
americana durante la Guerra di Secessione.
Pur riconoscendo infatti a tale
pellicola un’indubbia rivoluzione linguistica e tecnica destinata a
gettare le basi della futura grammatica filmica, gran parte dei
critici e del pubblico dell’epoca ritenne l’opera
griffithiana niente più che un saggio nazionalista dalle nemmeno
troppo sottese venature xenofobe, e fu tale lo sdegno generale da
costringere il fiero cineasta sudista a pubblicare un accorato
pamphlet a sostegno della libertà di espressione dal titolo
altisonante di The Rise and Fall of Free Speech in
America. Ma ciò non venne giudicato sufficiente e Griffith
decise dunque di usare a propria difesa ideologica il mezzo
d’espressione che meglio conosceva e padroneggiava, speranzoso che,
per suo tramite, fosse possibile incidere – questa volta
positivamente – nei cuori e nelle menti di quelli stessi spettatori
che lo avevano attaccato con tanto odio e rapidità un messaggio
forte e indelebile. Fu proprio da tali premesse che, agli inizi di
febbraio del 1916, vide la luce Intolerance,
pretenzioso e didascalico j’accuse cinematografico rivolto
contro ogni forma d’intolleranza sviluppatasi nel corso della
storia dell’umanità, un film divenuto giustamente celebre più per
le proprie titaniche e innovative soluzioni tecnico-registiche
piuttosto che per il suo ostentato e ormai inopportuno messaggio
pacifista.
Partendo da un’evocativa epigrafe
del poeta americano Walt Whitman contenuta nel poema
Out of the Cradle Endlessly Rocking e
ripercorrendo a ritroso le più significative forme di persecuzione
dalle origini dell’Uomo alla contemporaneità, Griffith decise di
utilizzare quattro eventi chiave ben noti nella storiografia e
nella cultura popolare quali esemplificazioni della violenza e
della paura del diverso perpetrata in oltre 2500 anni, impegnando
mezzi tecnici e strutture linguistiche per l’epoca considerati
all’avanguardia e scegliendo di riproporre i proto-generi
cinematografici allora maggiormente in voga. Si inizia con lo
struggente racconto di uno sciopero urbano alle soglie del 1914
(basato sul filone del dramma sociale di denuncia con alcune
inclusioni che anticipano il gangster movie), si prosegue
con una torbida storia d’amore in costume fra le imponenti
scenografie della caduta di Babilonia (ispirata al genere
storico-mitologico e al proto-peplum), si transita nelle
raffinate e teatrali vicende francesi della Strage degli Ugonotti
(la celebre Notte di San Bartolomeo già portata più volte
sullo schermo dalla Film d’Art francofona) e infine
l’immancabile Passione di Cristo (molto in voga nel filone
cattolico-moraleggiante fin dalle origini).
In ciascuno dei quattro racconti di
cui è strutturato Intolerance, ambientati in spazi
e tempi differenti, Griffith utilizza la consueta strategia delle
narrazioni individuali di gente comune dipanate sullo sfondo della
Storia ufficiale, interconnettendole efficacemente mediante due
differenti tecniche sintattiche che verranno in seguito
perfezionate e reimpiegate con grande fortuna nel linguaggio
cinematografico ori maturo. Mentre il montaggio alternato
(già proposto pionieristicamente in Nascita di una Nazione
e nei cortometraggi del periodo Biograph) permette infatti al
regista di relazionare i vari episodi storici da un punto di vista
puramente visivo – soprattutto nel concitato finale in cui le varie
azioni si sovrappongono in un vortice d’immagini che riproduce il
marchio di fabbrica griffithiano del last minute rescue
(il salvataggio all’ultimo minuto) – il montaggio
parallelo (in seguito portato a maturo compimento dal “cinema
di montaggio” di Éjzenštejn) consente di legare
fra loro accadimenti filmici differenti mediante un unico nucleo
tematico di riferimento, in questo caso l’intolleranza e la paura
dell’altro. Tali espedienti di “tessitura” visiva e narrativa in
forma pseudo-capitolare saranno in seguito ripresi integralmente da
moltissimi altri registi e costituiranno un vero e proprio modello
a cui ispirarsi, così come accadde a un giovane Charl T.
Dreyer con Pagine dal libro di Satana
(1920).
Intolerance: i 100
anni del film di David Wark Griffith
A segnalare in maniera
lirico-evocativa il passaggio da una scena all’altra è presente poi
l’inquadratura di una giovane donna velata dalle sembianze
dichiaratamente mariane (interpretata dall’attrice-feticcio
Lilian Gish) intenta a dondolare una culla (un
richiamo al tempo che scorre inesorabile) mentre sullo sfondo tre
vecchie donne (le tre mitiche Parche) assistono immobili e dolenti
alla Storia che fluisce. L’inquadratura di
Intolerance, riproposta ben 26 volte nel corso
della narrazione alla stregua di un tableau vivant, si
ritiene abbia dato vita a una nuova forma di giustapposizione
filmica denominata montaggio per leitmotiv, in quanto si
assiste per la prima volta alla presenza di un’unica immagine
ricorrente che funge da coagulatore visivo-tematico degli eventi
rappresentati. Fu proprio tale accorgimento che portò molti critici
dell’epoca a definire Intolerance non più un film “in
prosa” come lo era stato Nascita di una Nazione ma bensì
“in poesia”, in quanto Griffith preferisce in questa
sedetralasciare la struttura meramente narrativa in nome di un
messaggio evidentemente simbolico.
Oltre a un massiccio uso di
mascherini (le coperture in grado di circoscrivere la porzione
visibile dell’immagine) per la prima volta a puro scopo narrativo e
un uso del primo piano finalmente del tutto “psicologico” e non più
asservito all’antica necessità di avvicinamento dello sguardo
spettatoriale, Intolerance fa sfoggio di un impianto
scenico impressionante, sia per il numero di comparse impiegate
(decine di migliaia per ciascun episodio) che per le accuratissime
scenografie, sulle quali spicca l’imponente e faraonica corte
babilonese costruita interamente in cartapesta alle soglie di
Sunset Boulevard – su modello, per stessa ammissione di Griffith,
del titanico set italiano di Cabiria (1914) di Giovanni
Pastrone – e conservata intatta come quasi tutti gli altri
scenari prima che nel 1919 un presunto pericolo d’incendio ne
imponesse la totale dismissione. Alcune leggende dell’allora
giovane Hollywood raccontano che per gestire le coreografie degli
attori e guidare i complessi movimenti di macchina Griffith avesse
addirittura fatto costruire un ascensore di oltre trenta metri da
cui impartire le varie indicazioni tramite un potente megafono,
così come si narra di fantasiosi e complessi carrelli elevatori in
grado di condurre la cinepresa verso alture e posizioni del tutto
impensabili, esattamente come ricostruito dai fratelli Taviani nel
nostalgico e trasognato Good Mornig, Babilonia(1987), autentico saggio sulla genesi dell’opera
di Griffith vista dal punto di vista di due giovani carpentieri
fiorentini emigrati.
Numerosi furono i nomi e i volti
noti che collaborarono attivamente a questo ambizioso progetto
filmico, a cominciare da Billy Bitzer, storico
operatore e direttore della fotografia griffitiano e autore di
pioneristiche soluzioni tecnico-visive, passando poi per l’aiuto
regista (e lui stesso futuro eccentrico cineasta) Erich von
Stroheim, lo sceneggiatore Tod Browning
(futuro regista di apprezzati horror targati Universal) e gli
scenografi Walter L. Hall e Frank
Wortman, tutti professionisti navigati capaci di far
vivere autentici sogni a occhi aperti su pochi millimetri di
celluloide.
Prodotto e distribuito dalla
Triangle Pictures – germe della futura
MGM contenete al suo interno la divisione
Fine Art dello stesso Griffith e la celebre
Keystone di Mack Sennett –
Intolerance uscì negli Stati Uniti il 5 settembre 1916
nell’originale edizione da 210 minuti (oggi edita in parte solo in
una versione portoghese) e si rivelò un sonoro fiasco sia di
botteghino che di critica. Giudicato troppo lungo e al contempo
eccessivamente pretenzioso, il film venne accusato, esattamente
come il suo “maledetto” predecessore, di demagogia “alla rovescia”,
ovvero di essere portatore di un inutile e inopportuno messaggio
pacifista alle soglie della campagna statunitense durante la Grande
Guerra. La cattiva pubblicità e il rapporto negativo degli incassi
ottenuti portarono al fallimento della Triangle nel 1917 e
costrinsero Griffith – dopo aver fondato insieme a Douglas
Fairbanks, Mary Pickford e
Charlie Chaplin la United Artists
– a rieditare l’intero prodotto in due pellicole indipendenti, una
riferita all’episodio contemporaneo e l’altra a quello
babilonese.
Nel corso del tempo si sono
succedute numerose versioni “apocrife”, tra cui un’edizione da 178
minuti per il mercato inglese, una da 197 e da 123 minuti
rispettivamente per l’home video e la televisione spagnola
e infine una pubblicazione semi-ufficiale argentina da 175 minuti,
ma nessuna in grado di ricomporre la visione originale voluta dal
proprio autore. Ed è proprio nel puro spirito di filologia
cinematografica e in concomitanza con la celebrazione del tanto
atteso centenario che CG Entertainment ha deciso
di avviare un ambizioso progetto di restauro di
Intolerance nel tentativo di ripulire l’opera dal logorio
del tempo e riportarla a una versione quanto più possibile fedele a
quella originariamente progettata, filmata ed editata da Griffith,
con in più il vantaggio di una risoluzione 4K derivata dai negativi
originali e tutta la qualità del moderno sistema Blu-ray. Affinché
ciò sia possibile è però richiesto l’intervento diretto del
pubblico: dal 7 ottobre al 4
novembre è infatti possibile prontare in anteprima una
copia del prezioso cofanetto celebrativo, in modo che, al
raggiungimento delle 300 richieste, i laboratori CG possano dare il
via alle procedure in grado di restituire l’integrità (e la
dignità) visivo-narrativa a una delle opere capitali della
storia del cinema internazionale. È dunque solo con lo sforzo di
oggi che le memorie di ieri possono tornare a
brillare di gloria, tanto su uno schermo cinematografico quanto fra
sottili contorni un display full HD ultrapiatto.
Ancora una featurette per
l’attesissimo Into The Woods, il musical
ambientato nell’incantevole mondo delle
fiabe Disney. In questo nuovo filmato
disponibile in rete assisteremo ad una carrellata degli incantevoli
costumi realizzati appositamente per il film diretto
da Rob Marshall.
Into the
Woods è diretto da Rob Marshall con
Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris Pine, Emily Blunt,
Johnny Depp, James Corden e Daniel Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo. Il film è
stato rilasciato nei cinema americani il 25
dicembre 2014 mentre giungerà
a febbraio in Italia.
CinemaSins ha realizzato il suo classico video
Everything is Wrong with… dedicandolo a Into
The Woods, il musical targato Disney unscito lo
scorso aprile al cinema.
Rob Marshall torna
con questo nuovo film musical, tratto dall’omonimo musical di
Stephen Sondheim, che rivisita le fiabe classiche di Cenerentola
(Anna Kendrick), Cappuccetto Rosso (Lilla
Crawford), Jack e il fagiolo magico (Daniel
Huttlestone) e Raperonzolo (MacKenzie
Mauzy), unendole tra loro tramite una vicenda
completamente nuova incentrata su un panettiere e sua moglie
(James Corden ed Emily Blunt),
sul loro desiderio di formare una famiglia e sul rapporto con la
strega (Meryl Streep) che ha gettato su di loro un
maleficio. Into
the Woods è scritto da James Lapine mentre le musiche
del film sono ad opera di David Krane.
Nel restante cast a dir poco
stellare di Into the Woods figurano anche
Chris Pine, Johnny Depp, Lucy Punch,
Christine Baranski, Frances de la Tour, Billy Magnussen, Tammy
Blanchard, Tracey Ullman e Simon Russell
Beale
È finalmente online il trailer ufficiale italiano di
Into the Woods, il nuovo film Disney
diretto Rob Marshall, regista del noto
musical premio Oscar Chicago. Ora Marshall torna con
questo nuovo film musical, tratto dall’omonimo musical di
Stephen Sondheim, che rivisita le fiabe classiche di Cenerentola
(Anna Kendrick), Cappuccetto Rosso (Lilla
Crawford), Jack e il fagiolo magico (Daniel
Huttlestone) e Raperonzolo (MacKenzie
Mauzy), unendole tra loro tramite una vicenda
completamente nuova incentrata su un panettiere e sua moglie
(James Corden ed Emily Blunt),
sul loro desiderio di formare una famiglia e sul rapporto con la
strega (Meryl Streep) che ha gettato su di loro un
maleficio. Into the Woods è scritto da
James Lapine mentre le musiche del film sono ad opera
di David Krane.
Ecco a voi qui sotto il trailer ufficiale del film Disney:
Nel restante cast a dir poco stellare di Into the
Woods figurano anche Chris Pine,
Johnny Depp, Lucy Punch, Christine Baranski, Frances de la
Tour, Billy Magnussen, Tammy Blanchard, Tracey Ullman e
Simon Russell Beale. Di seguito ecco una
interessante gallery con tutte le foto finora uscite del film:
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Into the Woods esce nelle sale
cinematografiche italiane a cominciare dal 2 aprile 2015.
Walt Disney Pictures ha diffuso in
rete dieci nuove immagini da Into the
Woods, prossimo film a tema fiabesco che si basa
sull’omonimo musical e che vede protagoniste, tra gli altri,
Emily Blunt e Anna Kendrisk.
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Into the
Woods Tutte le foto del film di Rob
Marshall con Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris
Pine, Emily Blunt, Johnny Depp, James Corden e Daniel
Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Il film verrà rilasciato nei cinema americani
il 25 dicembre 2014.
Brutte notizie per coloro
fossero in trepidante attesa di mettere gli occhi
su Into The Woods, il nuovo ed
attesissimo
film Disney ambientato
nell’universo delle fiabe che sin da bambini abbiamo imparato ad
amare.
Ebbene, nonostante il film abbia
recentemente debuttato nelle sale americane ed inglesi,
la Disneyha reso nota
l’intenzione di posticipare l’uscita della versione italiana
al 2 aprile 2015, in concomitanza, dunque,
del periodo pasquale.
Una notizia davvero non esaltate
questa se si considera che, inizialmente, Into The
Woods sarebbe dovuto giungere nel nostro
paese il prossimo febbraio.
Into the
Woods è diretto da Rob Marshall con
Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris Pine, Emily Blunt,
Johnny Depp, James Corden e Daniel Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Rob Marshall ci
riprova e torna dietro alla macchina da presa con Into the
Woods, basato sull’omonimo musical di Broadway. Il fornaio
e sua moglie, Cappuccetto Rosso, Raperonzolo, Jack, Cenerentola è
il Principe Azzurro, la Strega Cattiva e il Lupo; tutti i
personaggi delle fiabe, che grazie agli adattamenti live action
della Disney stanno trovando nuova vita su grande schermo, si
ritrovano nella foresta, dove cose strane accadono, incantesimi si
manifestano e persino le streghe possono avere un cuore.
Tra la storia intricata che
interseca le classiche fiabe per bambini e un cast di stelle, il
film di Marshall, pure musical da sala cinematografica, con
innumerevoli numeri cantati che costituiscono la maggior parte
dello spettacolo, è purtroppo un altro passo falso del regista di
Nine.
Un primo blocco narrativo, coeso e avvincente, costituisce lo
zoccolo duro della narrazione, con una trama avventurosa, come
nella migliore tradizione delle fiabe classiche, che, pur
intrecciando personaggi e temi appartenenti a diversi racconti
tradizionali, riesce a trovare una sua autonomia.
Into the Woods, il film
La storia è di quelle più canoniche
che il mondo del racconto per ragazzi possa conoscere: degli eroi,
il fornaio e sua moglie, sono in difficoltà, e, esprimendo un
incauto desiderio, chiedono aiuto alla strega, che in cambio del
suo aiuto chiede ai due di portare a termine un’impresa. Nel mezzo
ci vengono presentati gli altri personaggi che avranno la
(s)fortuna di incontrare i nostri, rigorosamente nel bosco. Ogni
dettaglio fiabesco assume un nuovo significato è uno spazio inedito
nel racconto, e nonostante l’originale dai contenuti molto più
stratificati e l’opera di edulcorazione operata da Mamma Disney,
sono inevitabili i riferimenti torbidi e gay friendly che il film
propone.
Lo straordinario cast che ci
racconta la storia vede protagonisti non solo veri monumenti (per
ragioni diverse) di Hollywood quali Meryl Streep e Johnny Depp, ma anche alcuni dei talenti che
si stanno facendo grande spazio nel panorama del cinema
internazionale, Emily Blunt e Anna Kendrick su tutti.
Nonostante questa sfilata di
talenti, Into the Woods risente di una regia che
in alcuni caso avrebbe richiesto maggiore personalità, di
lungaggini e momenti insostenibili, soprattutto nell’ultima parte,
slegata anche narrativa mente dal contesto principale, e di
parentesi musicali e interpretazioni che sfiorano il ridicolo,
senza dichiararsi volutamente tali. Una cornice estetica di grande
pregio però aiuta il film ad assumere un aspetto invitante e il
marchio Disney contribuirà senza dubbio a portare il pubblico al
cinema.
Into the Woods ha
tutte le carte in regola per essere una magnifica avventura moderna
nelle fiabe classiche, ma finisce per rappresentare una confusa ed
esageratamente lunga girandola di colori senza affezione
alcuna.
La Walt Disney Italia ha diffuso
una nuova clip di Into the Woods. Questa
volta protagonista è Jack (Daniel Huttlestone) è un ragazzo
sbadato e spensierato, che vende la sua preziosa mucca,
Biancolatte, per cinque fagioli magici.
Secondo il regista Rob Marshall era
importante che in Into the Woods i personaggi di Jack e Cappuccetto
Rosso fossero interpretati da attori giovanissimi (a teatro sono
solitamente più grandi), dato che la storia parla di genitori e
figli. Daniel Huttlestone, che ha conquistato il pubblico dando
vita a Gavroche nel musical premio Oscar® Les Miserables, è stato
scelto per interpretare Jack, un ragazzo spensierato in cerca
d’avventure.
Nel discutere questa scelta,
Marshall afferma, “Daniel aveva 13 anni nel periodo in cui fece il
provino e cantò Giants in the Sky in una tonalità molto alta, non
avendo ancora cambiato voce: è stato bellissimo e toccante”.
Curiosità: Biancolatte, la mucca di
Jack, è stata interpretata da quattro mucche diverse. I loro nomi
erano Tug, Diamond, Two Fold e Pearl.
Ecco la prima clip in originale da
Into The Woods, il musical di Rob
Marshall che vedrà protagoniste Emily
Blunt e Meryl Streep. Le due attrici sono
le protagoniste del video che potete vedere di seguito.
http://www.youtube.com/watch?v=X5pci5zhYpk
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Into the
Woods Tutte le foto del film di Rob
Marshall con Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris
Pine, Emily Blunt, Johnny Depp, James Corden e Daniel
Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle
favole dei Fratelli Grimm, come Cenerentola (Kendrick) e il
Principe Azzurro (Pine); Johnny Depp, invece, vestirà i panni del
Lupo Cattivo. Il film verrà rilasciato nei cinema
americani il 25 dicembre 2014.
Ecco due nuovi character poster
italiani di Into the Woods. Possiamo
vedere non solo Rapunzel, Cappuccetto Rosso e Jack, ma anche il
Lupo, interpretato da Johnny Depp.
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Rob Marshall torna
con questo nuovo film musical, tratto dall’omonimo musical di
Stephen Sondheim, che rivisita le fiabe classiche di Cenerentola
(Anna Kendrick), Cappuccetto Rosso (Lilla
Crawford), Jack e il fagiolo magico (Daniel
Huttlestone) e Raperonzolo (MacKenzie
Mauzy), unendole tra loro tramite una vicenda
completamente nuova incentrata su un panettiere e sua moglie
(James Corden ed Emily Blunt),
sul loro desiderio di formare una famiglia e sul rapporto con la
strega (Meryl Streep) che ha gettato su di loro un
maleficio. Into the Woods è scritto da
James Lapine mentre le musiche del film sono ad opera
di David Krane.
Nel restante cast a dir poco
stellare di Into the Woods figurano anche
Chris Pine, Johnny Depp, Lucy Punch,
Christine Baranski, Frances de la Tour, Billy Magnussen, Tammy
Blanchard, Tracey Ullman e Simon Russell
Beale
I Walt Disney Studiospuntano
moltissimo su Into the Woods. Il film
sembrerebbe il frontrunner dello studio nella corsa alle
nomination, e quando hai Meryl Streep in squadra è
normale sperarci! La featurette di seguito ci mostra proprio la
Streep sul set, alle prese con la toccante interpretazione di
Stay With Me.
Ecco il video:
http://www.youtube.com/watch?v=6P3BYlNu7VY
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Into the
Woods Tutte le foto del film di Rob
Marshall con Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris
Pine, Emily Blunt, Johnny Depp, James Corden e Daniel
Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Il film verrà rilasciato nei cinema americani
il 25 dicembre 2014.
Variety ha pubblicato
online in esclusiva, la nuova featurette di Into The
Woods, il musical ambientato nell’incantevole mondo
delle fiabe Disney. Ve la mostriamo:
Into the
Woods è diretto da Rob Marshall con
Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris Pine, Emily Blunt,
Johnny Depp, James Corden e Daniel Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo. Il film è
stato rilasciato nei cinema americani il 25
dicembre 2014 mentre giungerà
a febbraio in Italia.
Arriva una nuova foto di
Meryl Streep e MacKenzie Mauzy nel
film Into the Woods, l’atteso nuovo
film diretto da Rob Marshall che vede
riunito un cast stellare per il nuovo film prodotto dalla
Disney.
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Into the
Woods Tutte le foto del film di Rob
Marshall con Meryl Streep, Anna
Kendrick, Chris Pine, Emily Blunt, Johnny Depp, James Corden e
Daniel Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Il film verrà rilasciato nei cinema americani
il 25 dicembre 2014.
Ecco un video in cui possiamo
ascoltare Stay With Me, uno dei brani che faranno parte
della colonna sonora del musical fiabesco Into the
Woods, diretto da Rob Marshall. Nel
caso specifico il brano è interpretato da Meryl
Streep nei panni della strega.
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Into the
Woods Tutte le foto del film di Rob
Marshall con Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris
Pine, Emily Blunt, Johnny Depp, James Corden e Daniel
Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Il film verrà rilasciato nei cinema americani
il 25 dicembre 2014.
In attesa di poterlo vedere in
Italia, negli Stati Uniti è già pronta l’uscita dell’home video
di Into The Woods, il musical ambientato
nell’incantevole mondo delle fiabe Disney.
Possiamo mostrarvi uno dei contenuti eliminati dal film, che
saranno presenti appunto nell’home video. Meryl
Streep, che interpreta la strega cattiva, canta She’ll
Be Back.
Into the
Woods è diretto da Rob Marshall con
Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris Pine, Emily Blunt,
Johnny Depp, James Corden e Daniel Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo. Il film è
stato rilasciato nei cinema americani il 25
dicembre 2014 mentre giungerà
a febbraio in Italia.
È stato pubblicato online il poster
di Into The Woods, l’atteso nuovo
film diretto da Rob Marshall che vede
riunito un cast stellare per il nuovo film prodotto dalla Disney.
Eccolo:
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Into the
Woods Tutte le foto del film di Rob
Marshall con Meryl Streep, Anna
Kendrick, Chris Pine, Emily Blunt, Johnny Depp, James Corden e
Daniel Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Il film verrà rilasciato nei cinema americani
il 25 dicembre 2014.
Cresce l’attesa per l’uscita del
nuovo Musical Disney Into The Woods e
oggi arriva online la nuova clip dove possiamo vedere la piccola
Cappuccetto Rosso e il lupo cattivo:
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Into the
Woods èdiretto da Rob Marshall con
Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris Pine, Emily Blunt,
Johnny Depp, James Corden e Daniel Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Il film verrà rilasciato nei cinema americani
il 25 dicembre 2014.
Ieri vi abbiamo mostrato la prime
immagini di Into the Woods, adesso via Just Jared, arriva anche il primo trailer
originale del film con protagonista Emily
Blunt.
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Into the
Woods Tutte le foto del film di Rob
Marshall con Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris
Pine, Emily Blunt, Johnny Depp, James Corden e Daniel
Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Il film verrà rilasciato nei cinema americani
il 25 dicembre 2014.
L’intero cast di Into
the Woods ha presentato il film al DGA Theatre di New
York per una sessione di Q&A con il pubblico. Di seguito il
video dell’evento.
Into the
Woods Tutte le foto del film di Rob
Marshall con Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris
Pine, Emily Blunt, Johnny Depp, James Corden e Daniel
Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Il film verrà rilasciato nei cinema americani
il 25 dicembre 2014.