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Dark Places – I luoghi oscuri: recensione del film con Charlize Theron

Dark Places – I luoghi oscuri è un film diretto e sceneggiato da Gilles Paquet – Brenner (La chiave di Sara e L’occasione di Marie) che adatta per il grande schermo l’omonimo romanzo di grande successo scritto da Gillian Flynn ( autrice anche di Sharp object e L’amore bugiardo entrambi grandi e recenti casi editoriali ). Dark Places è un thriller avvincente ed enigmatico ambientato in un’inquietante provincia americana, quella del Kansas, in cui Libby Day, interpretata da una sempre bravissima Charlize Theron, si muove tra atmosfere cupe e personaggi border-line.

In Dark Places – I luoghi oscuri Libby Day (Charlize Theron) è l’unica testimone e superstite di una strage familiare in cui ha perso madre e due sorelle. La sua testimonianza oculare ha portato all’arresto dell’unico vero sospettato, il fratello Ben (Tye Sheridan e Corey Stoll), giovane difficile ed introverso su cui già pendevano accuse di molestie su minori e satanismo.

Passano quasi trent’anni che Libby vive alla giornata senza mai crearsi una vera vita ma sfruttando le donazioni di chi per anni ha solidarizzato con il suo dramma. Finiti i soldi, Libby si trova costretta ad accettare l’ingaggio del Kill Club, un manipolo di esaltati ed ossessionati dai casi famosi di cronaca nera che conduce indagini per proprio conto. Libby sarà costretta a rimestare il suo orrendo passato e a riaprire antiche ferite ma presto capirà che forse non tutto andò come aveva sempre creduto.

Dark Places – I luoghi oscuriPresente e passato che si intrecciano continuamente, un passato che si svela molto diverso da quello immaginato dalla protagonista che di volta in volta ne scopre una piccola parte attraverso le testimonianze di personaggi dalla vita, a loro modo, rovinata dai fatti di quella tragica notte. Flash back che costellano la sceneggiatura e che trovano con il presente un’armonia funzionale e che permette allo spettatore di ricostruire quanto successo ventotto anni prima.

In Dark Places – I luoghi oscuri la bella Charlize fatica a nascondere la sua avvenenza sotto un berrettino sudicio ed abiti sgualciti, il look sciatto di questo personaggio alla deriva non può certo intaccare la sua bellezza; ma l’attrice australiana sguazza, come al solito, in questi ruoli di donne perdute e in conflitto col mondo che sembrano suscitare in lei un fascino irresistibile.

Dark Places – I luoghi oscuri è retto per buona parte del film da una sceneggiatura intrigante e stimolante, tensione a giuste dosi e un buon grado di mistero ma se il film ha un difetto è quello di eccedere, nel finale, con un intreccio che perde il filo o forse, semplicemente, mette troppa carne sul fuoco. Un film comunque consigliato, ben diretto e confezionato oltre che sorretto da un cast valido che oltre alla bella protagonista vanta la presenza della giovane e talentuosa Chloë Grace Moretz (Le paludi della morte, Carrie e Hugo Cabret) giovane astro nascente di Hollywood   e del giovane e promettente Tye Sheridan già sul taccuino dei migliori registi.

Joseph Gordon-Levitt: una (giovane) vita nel cinema

Joseph Gordon-Levitt: una (giovane) vita nel cinema

È stato una giovanissima star del piccolo schermo, ha rischiato di diventare un idolo adolescenziale, non ha trascurato gli studi per poi tornare a recitare, e  oggi si è imposto come una delle stelle in ascesa del firmamento hollywoodiano. È stato diretto da Robert Redford, Lee Daniels, Spike Lee, Christopher Nolan, Steven Spielberg, Robert ZemeckisOliver Stone; ha affiancato sul set Zoey Deschanel, Scarlett Johannsson, Julianne Moore, Christian Bale, Leonardo DiCaprio e Bruce Willis.

A 34 anni (è nato nel 1981) Joseph Gordon-Levitt ha già alle spalle oltre 25 anni di carriera, e nonostante questo non sembra aver ancora raggiunto la piena maturità artistica, dando l’impressione di aver ancora frecce al suo arco e potenzialità inespresse.

Secondo figlio di una famiglia ebrea (il fratello maggiore Dan è morto nel 2010 a soli 36 anni) Gordon-Levitt nasce e cresce a Los Angeles, nel sobborgo di Sherman Oaks: le porte dello show-biz  gli si aprono improvvisamente e precocemente quando viene notato da un agente nel corso di una recita scolastica in cui interpreta lo Spaventapasseri nel Mago di Oz; come successo ad altre piccole star della televisione, si comincia con degli spot commerciali e si prosegue con piccole apparizioni in serie tv, tra cui un paio di episodi di Casa Keaton, alla fine degli anni ’80.

La carriera del giovanissimo Joseph prosegue nei primi anni ’90 con l’esordio sul grande schermo in Beethoven, seguito da In mezzo scorre il fiume diretto da Robert Redford, che gli vale uno Young Artist Award, e dal disneyano Angels; nel 1996 arriva il primo vero successo: Joseph Gordon-Levitt interpreta il ruolo di Tommy Salomon nella sit-com Third rock from the sun (in italiano: una famiglia del terzo tipo); Joseph Gordon-Levitt diventa un volto noto della tv e ottiene una certa popolarità, sancita da varie copertine di riviste per teen ager; l’attore dichiarerà di non aver vissuto positivamente quel periodo, detestando di essere riconosciuto in pubblico; la serie si conclude nel 2001, dopo sei stagioni e Joseph Gordon-Levitt  viene premiato con il Teen Choice Award nel 1999. Proseguono nel frattempo le apparizioni sul grande schermo, come in Halloween: 20 anni dopo e 10 cose che odio di te.

Nonostante il percorso artistico ormai avviato, Joseph Gordon-Levitt porta avanti gli studi: diplomatosi col massimo dei voti,  sceglie di trasferirsi a New York per frequentare la Columbia University, seguendo studi storico – umanistici e diventando e appassionandosi per la lingua e la cultura francesi; l’abbandono del ‘nido’ e il trasferimento sulla costa opposta degli States nelle parole di Joseph sono stati uno spartiacque che l’ha portato a crescere e maturare come persona.

È a questo punto che comincia la vera e propria ascesa dell’attore nello star-system, con ruoli sempre più evidenti e interessanti, sia in film di stampo più autoriale che in prodotti ‘di cassetta’: nel corso degli anni ’00 si susseguono, tra gli altri, il ruolo di un prostituto gay con una storia di abusi sessuali infantili alle spalle in Mysterious Skin di Greg Araki; Brick di Ryan Johnson, con il ruolo di uno studente che investigando su un omicidio si trova di fronte ad un traffico di droga, interpretazione che gli vale i primi giudizi positivi da parte della critica; Shadowboxer, in cui è diretto da Lee Daniels.

I giudizi positivi proseguono con Lookout e la parte di un bidello coinvolto in una rapina in banca; Stop-Loss di Kimberly Peirce lo vede nei panni di un reduce della guerra in Iraq; in Killshot  è uno psicopatico che affianca il killer professionista  Mickey Rourke.

La fine del decennio lo vede partner di Zooey Deshanel in (500) giorni insieme, altra interpretazione che riceve il plauso della critica, in particolare per la sua capacità di cambiare rapidamente registro emotivo; negli stessi anni, eccolo nel ruolo del supercattivo di turno in G.I. Joe: la nascita del Cobra e ‘avventuriero onirico’ in Inception di Christopher Nolan al fianco di Leonardo DiCaprio.

La collaborazione con Christopher Nolan prosegue in occasione de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, dove Joseph Gordon-Levitt è un battagliero poliziotto che aiuta Batman nella lotta al crimine ; seguono l’adrenalinico Senza Freni (Premium Rush), in cui è uno spericolato fattorino in bicicletta e Looper, pellicola fantascientifica a base di paradossi temporali in cui l’attore dà il volto alla versione più giovane del maturo protagonista interpretato da Bruce Willis. A breve distanza – siamo ormai nel 2012 – giunge la partecipazione a Lincoln, diretto da Steven Spielberg.

Lo stesso anno è segnato da un’ulteriore svolta: Don Jon segna l’esordio di Joseph Gordon-Levitt dietro la macchina da presa per il primo lavoro sulla lunga distanza, dopo aver diretto un paio di corti, il primo dei quali, Sparks, tratto da un racconto di Elmore Leonard aveva visto la partecipazione di Carla Gugino ed Eric Stoltz.

In Don Jon, l’attore è praticamente un factotum: scrittore, produttore ed interprete, dirigendo assieme a sé stesso Scarlett Johannson e Julianne Moore. Gordon-Levitt porta sullo schermo la vicenda di un giovane uomo che vive la propria esistenza all’insegna di una regolarità maniacale e che trova l’unica valvola di sfogo nella pornografia su Internet; la sua dipendenza porterà al fallimento di un storia potenzialmente importante, ma il protagonista troverà – forse – la sicurezza sentimentale tra le braccia di una donna più grande, segnata da un passato tragico. Il film viene presentato al Sundance Festival, ottenendo in seguito un discreto riscontro.

Dopo aver partecipato al fumettistico Sin City: Una donna per cui uccidere, Gordon-Levitt viene dato trai papabili per il ruolo di protagonista del marvelliano Ant-Man, poi assegnato a Paul Rudd. Arriviamo così ai giorni nostri, con il fresco arrivo nelle sale del biografico The Walk, dedicato all’equilibrista francese Philippe Petit e all’impresa che nel 1974 lo vide percorrere un cavo teso tra le Torri Gemelle di New York; a breve Gordon Levitt sarà protagonista di un altro biopic, dando il volto a Edward Snowden, l’addetto dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale Americana responsabile della fuga di notizie riguardanti le violazioni compiute dai servizi americani in tema di intercettazioni, in patria e all’estero.

Trai progetti in cantiere, va almeno ricordato quello riguardante Sandman, il Signore del Sogno protagonista della serie a fumetti ideata da Neil Gaiman: se ne parla da un paio d’anni e Gordon-Lewitt stesso ha annunciato di esserne il produttore; per lui si parla di un impegno a tempo pieno, come regista e protagonista, ma il problema sta tutto nella possibilità effettiva di portare sul grande schermo una saga così densa e complessa, per la quale sarebbe molto più adatta la serialità televisiva.

Uscite al cinema del 22 ottobre 2015

Uscite al cinema del 22 ottobre 2015

Crimson Peak di Guillermo Del Toro: Quando il suo cuore viene rubato da un affascinante straniero, una giovane donna viene trascinata in una casa in cima a una montagna dalla terra rosso sangue: un posto pieno di segreti che la perseguiteranno per sempre. Tra il desiderio e le tenebre, tra mistero e follia, la verità si nasconde dietro Crimson Peak.

The Walk 3D di Robert Zemeckis: Il 7 agosto del 1974 il funambolo francese Philippe Petit realizza il suo sogno, qualcosa di impossibile, qualcosa che nessuno farà mai più. Per quasi un’ora cammina avanti e indietro su un cavo teso tra le torri gemelle di New York, a più di 400 metri d’altezza, senza alcuna protezione. Lo guardano la sua donna, gli amici che lo hanno aiutato, la polizia che aspetta di arrestarlo, la città e poi il mondo. Lo guardano le nuvole. Philippe Petit cambia il modo in cui New York guarda ai suoi nuovi simboli negli anni ’70, li ammanta della magia dell’arte e dell’incredibile, realizza il sogno nella terra dei sogni. Poi, nel 2001, un incubo riscriverà quello sguardo e quello spazio, con un altro, definitivo, “per sempre”.

Game Therapy di Ryan Travis: Due ragazzi, grandi appassionati di videogiochi ma in difficoltà nella vita reale, scoprono un luogo segreto. Tra le righe del codice sorgente di un noto videogioco, il suo sviluppatore ha inserito le coordinate per giungere in una stanza dove ha installato un macchinario in grado di trasportare la mente di chi “gioca” all’interno di ambienti virtuali simili ai più noti videogiochi (nessuno li nomina ma girano dalle parti di Assassin’s Creed, Call of Duty, Uncharted, Dance Dance e GTA). I due amici cominceranno ad esplorarli, uno nell’ambiente virtuale, l’altro dietro la console per guidarlo e lo aiutarlo. Nella ricerca di un modo per trasferirsi definitivamente nella realtà virtuale però si intrometterà la vita vera, che almeno per uno dei due (complice anche la “terapia” fatta nei videogiochi virtuali) comincerà ad ingranare con la controindicazione di rovinare il rapporto con l’altro amico più determinato a rifugiarsi per sempre nel mondo di finzione.

Io che amo solo te di Marco Ponti: Damiano e Chiara sono in procinto di sposarsi nel loro paese natale, Polignano a Mare. Quel matrimonio è il coronamento di una storia d’amore, ma non necessariamente quella fra i due ragazzi: il padre di Damiano, Mimì, e la madre di Chiara, Ninella, erano infatti una coppia in gioventù, ma essendo il fratello di Ninella, Franco, finito in galera per contrabbando Don Mimì, il potente locale, non aveva più potuto sposare Ninella, e aveva dovuto accontentarsi di Matilde, donna arida ma di ottima famiglia. Quali saranno le coppie destinate a rimanere insieme per la vita? E quanti altri segreti nascondono le famiglie di Damiano e Chiara?

Dheepan – una nuova vita di Jacques Audiard: Dheepan deve fuggire dalla guerra civile dello Sri Lanka e per farlo si associa con una donna e una bambina. I tre si fingono una famiglia e riescono così a scappare e rifugiarsi nella periferia di Parigi. Anche se non parlano francese nè hanno contatti. Trovati due lavori molto semplici (guardiano tuttofare e badante) i due scopriranno la vita da periferia, le bande e le regole criminali che vigono nel posto che abitano. Quando arriverà inevitabile lo scoppio della violenza e degli spari occorrerà prendere una decisione, se rimanere insieme o separarsi.

Dark Places – Nei luoghi oscuri di Gilles Paquet-Brenner: Da bambina, Libby Day è stata l’unica superstite e testimone del massacro della madre e delle sorelle. Credendo che il massacro sia opera di una setta satanica, Libby testimonia in tribunale contro suo fratello Ben, ritenendolo responsabile. Venticinque anni dopo, Libby viene contattata da un gruppo di investigatori dilettanti, chiamato “Kill Club”, che sostiene l’innocenza del fratello. Durante le nuove indagini i ricordi di Libby ritornano a galla, facendo emergere un’altra verità.

Festa del Cinema di Roma 2015, Daily 7: Carol e Todd Haynes

Festa del Cinema di Roma 2015, Daily 7: Carol e Todd Haynes

Settimo giorno alla Festa del Cinema di Roma 2015, e oggi è il giorno di Todd Haynes  che porta a Roma il suo ultimo film Carol, con Cate Blanchett e Rooney Mara.

https://youtu.be/Rxd52fAhKE0

Netflix da oggi finalmente in Italia

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Netflix da oggi finalmente in Italia

Netflix, la più grande rete di Internet TV del mondo, è ora disponibile in Italia. Da oggi gli spettatori italiani possono accedere in streaming istantaneo a una grande varietà di serie TV, film e documentari, a partire da 7,99 € al mese. Netflix offre un nuovo modo di guardare la TV, permettendo ai suoi abbonati di godersi serie televisive e film dove, quando e come vogliono, con accesso istantaneo e senza interruzioni su TV, tablet, smartphone, console per videogiochi e computer. Da questo momento anche gli spettatori italiani possono guardare subito film di Hollywood, grandi serie TV, titoli italiani, documentari, pellicole indipendenti, spettacoli di cabaret e un’ampia gamma di contenuti per bambini su Netflix.

“I telespettatori di tutto il mondo amano la Internet TV perché offre un’esperienza di qualità superiore”, ha commentato Reed Hastings, co-fondatore e CEO di Netflix. “Siamo entusiasti di portare Netflix in Italia e di presentare ai telespettatori italiani l’ampio catalogo di titoli originali Netflix in esclusiva e un’esperienza di Internet TV di cui avranno pieno controllo.”

Gli abbonati di Netflix possono accedere ad una grande varietà di contenuti, tra cui le stagioni complete di serie originali Netflix mai trasmesse in Italia, come Narcos. Grande successo di critica e di pubblico, questa coinvolgente serie racconta con crudo realismo la storia vera dei signori della droga degli anni ’80 e gli sforzi messi in atto dalle forze dell’ordine per contrastarli. Altra serie ora disponibile in streaming istantaneo su Netflix in Italia è l’amatissima Marvel – Daredevil, nella quale Matt Murdock combatte le ingiustizie nel quartiere newyorkese di Hell’s Kitchen, di giorno come avvocato e di notte nei panni del supereroe Daredevil. L’offerta di Netflix in Italia include inoltre serie originali come Orange Is The New Black, Sense8, Grace and Frankie, Unbreakable Kimmy Schmidt e Marco Polo, documentari acclamati dalla critica come Virunga e Mission Blue, la ducu-serie Chef’s Table e il primo film originale Netflix, Beasts of No Nation. Anche i più piccoli troveranno una vasta selezione di programmi su misura per loro, tra cui LEGO Ninjago, Winx Club e How to Train Your Dragon. I genitori possono stare tranquilli: Netflix ha una sezione speciale dedicata ai bambini. In più, su Netflix non c’è alcun tipo di pubblicità. Tra le migliaia di ore di intrattenimento disponibili su Netflix in Italia, gli spettatori troveranno anche le stagioni complete di serie americane come Suits, Penny Dreadful, Pretty Little Liars, e Orphan Black; tra le stagioni complete di serie internazionali figurano, invece, Sherlock e Peaky Blinders. Inoltre su Netflix sono disponibili film hollywoodiani e internazionali come Molto incinta, Transformers, Mission Impossible III. Tra i titoli italiani segnaliamo Amiche da Morire, Generazione 1000 Euro e Reality. Nuovi titoli saranno aggiunti di continuo. Tra le serie originali Netflix in arrivo c’è anche Marvel – Jessica Jones. La seconda di quattro serie dedicate ai supereroi Marvel sarà disponibile in esclusiva su Netflix a partire dal 20 novembre in tutti i paesi raggiunti dal servizio. Gli abbonati potranno contare anche sull’arrivo di nuovi film originali Netflix, come Crouching Tiger, Hidden Dragon The Green Legend, Jadotville e War Machine, di Brad Pitt. The Ridiculous 6, il primo di quattro film di Adam Sandler in arrivo su Netflix, esordirà l’11 dicembre. Il servizio Netflix è completamente localizzato e sono disponibili sottotitoli e doppiaggio in italiano. Le nuove serie originali Netflix vengono lanciate contemporaneamente in tutto il mondo e tutti gli episodi di una stagione sono subito disponibili, consentendo agli abbonati di scegliere come e quando guardarli. Netflix offre intrattenimento di qualità.

Molti titoli sono disponibili in alta definizione con audio surround Dolby Digital Plus 5.1 e alcuni anche in Ultra HD 4K. Inoltre, grazie alle tecnologie avanzate per la generazione di consigli su misura e alla possibilità di creare fino a cinque profili per utenti diversi, gli abbonati possono facilmente scoprire nuovi contenuti che incontreranno i loro gusti. Gli utenti italiani potranno provare Netflix gratuitamente per un mese registrandosi su www.netflix.it. Guarda Netflix quando vuoi, dove vuoi, con la migliore qualità possibile. È disponibile praticamente su tutti i dispositivi connessi a Internet: computer, tablet, smartphone, Smart TV e console per videogiochi. Grazie a una partnership con Telecom Italia, Netflix sarà disponibile anche sui decoder TIMvision. Netflix fornisce automaticamente la qualità migliore in base alla larghezza di banda disponibile. Questi sono alcuni dei dispositivi che supportano Netflix al momento del lancio in Italia: Lettori Blu-ray LG, Panasonic, Samsung, Sony, Toshiba Computer Mac, Windows, Chrome OS Console per videogiochi PlayStation (PS3, PS4), Wii U, Xbox 360, Xbox One Sistemi home theatre LG, Panasonic, Samsung, Sony Smart TV LG, Panasonic, Philips, Samsung, Sony, Toshiba Lettori per lo streaming Apple TV, Google Chromecast Smartphone e tablet Smartphone e tablet iOS, smartphone e tablet Android, Windows Phone

Lo Chiamavano Jeeg Robot: il poster ufficiale del film rivelazione del RomaFF10

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Lucky Red ha pubblicato la locandina ufficiale di Lo Chiamavano Jeeg Robot, film rivelazione della Festa del Cinema di Roma di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Il film non ha ancora una data d’uscita, ma come si può leggere anche sul poster sarà “prossimamente al cinema”. Nel frattempo ecco la nostra recensione in anteprima e l’intervista a Claudio Santamaria.

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Nike venderà le scarpe con auto-lacci di Ritorno al Futuro nel 2016

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Ieri 21 ottobre 2015 è stato il giorno in cui Ritorno al Futuro è ufficialmente diventato ‘storia’, eppure molte delle innovazioni che la saga ha provato a prevedere non si sono tutt’oggi avverate. Nike però ha annunciato che una delle idee del film sarà invece realizzata davvero: parliamo delle Nike con auto-lacci indossate da Marty McFly, chiamate 2015 Nike Mag. Le futuristiche scarpe dovrebbero uscire nella primavera del 2016 e per una buona causa, aiutare la fondazione Michael J. Fox e la sua ricerca contro il morbo di Parkinson. Non si sa ancora se saranno prodotte in numero limitato e quanto costeranno, si tratta solo di un primo step, Nike svelerà dettagli più certi prima dell’uscita.

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Hugh Jackman racconta Pan: “Dimenticate la storia che pensate di conoscere”

Dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma 2015, il nuovo film di Joe Wright Pan è in uscita nelle nostre sale il 12 novembre prossimo. Il film vede protagonisti Garrett Hedlund, Rooney Mara, il giovane Levi Miller e Hugh Jackman. L’attore che ha impersonato Wolverine nei film Marvel degli X-Men è alle prese con la sponsorizzazione del film in tutta Europa, e durante un’intervista al sito francese Premiere ha confessato alcune curiosità a proposito della pellicola.

“Come tutti i bambini del mondo sono cresciuto con la storia di Peter Pan, poiché è una favola che stimola e celebra l’immaginazione. Da grandi abbiamo da affrontare le bollette da pagare e i temi universali come la morte, ma Peter Pan ci incoraggia a preservare la magia dell’infanzia, è ciò che ci permette di vivere la vita in maniera più gioiosa. Poi ricordiamo che tutta la storia inizia in un orfanotrofio, così da quando ho adottato i miei figli me la sento addosso più di prima. Come potevo dire di no ad un progetto simile? È stata una grande occasione.”

Aspettarsi però di vedere l’ennesima trasposizione della storia classica potrebbe farci storcere il naso, poiché il lavoro fatto da Joe Wright e il suo team ha stravolto molte carte in tavola, pur preservando lo spirito dell’opera. “Pan si sviluppa durante il regno di Barbanera, un’epoca diversa rispetto a quella che tutti conoscono. Raccontiamo l’arrivo di Peter, ma anche come Capitano Uncino è diventato il personaggio dell’immaginario comune. Joe ha immaginato la storia partendo da una frase precisa all’inizio del romanzo di J.M. Barrie, che indica chiaramente Uncino come un servitore di Barbanera.”

Pan“Joe ha dunque ricamato un punto di vista sorprendente su una storia che tutti pensano di conoscere. È partito dal principio che l’Isola che non c’è può essere reinventata all’infinito, per questo ha fuso insieme diversi stili e generi, toccando la commedia musicale per arrivare fino a Smells Like Teen Spirit dei Nirvana. Tutto è visto con gli occhi dei bambini, per questo motivo gli adulti sono terrificanti e ridicoli.”

Com’è stato dunque calarsi nella parte di Barbanera? “È stato un ruolo intenso, meno esplosivo di Wolverine ma più oscuro. Ho avuto bisogno di molta concentrazione. Barbanera è un personaggio pericoloso che fugge dalla luce, vive in solitudine e pensa di essere una rockstar in grado di manipolare le folle. È vestito come Luigi XIV e porta un trucco bianco, cadaverico, è stato davvero divertente. Ho dovuto cantare, fare diverse acrobazie fino a riempirmi di lividi e perdere la voce. Non sono riuscito a dire una sola parola per un’intera settimana, mia moglie mi ha detestato, ma è il mio lavoro.”

Tutti i trailer di Star Wars: Il Risveglio della Forza rimontati in un epico video

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Il videomaker Jacob Smyth, grande fan di Star Wars, ha raccolto tutto il materiale video di Star Wars: Il Risveglio della Forza disponibile sino ad ora per montare un’unica, incredibile clip.

Star Wars: Il risveglio della Forza sarà nelle sale a partire dal prossimo 18 dicembre. Sullo schermo, alcuni membri del cast originale (Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker) ma anche le new entries John Boyega, Margherita Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Gwendoline Christie, Lupita Nyong’o e Max von Sydow.

Jeremy Renner risponde a Jennifer Lawrence sui compensi di American Hustle

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Jennifer Lawrence ha recentemente alzato un piccolo polverone a proposito dei compensi di American Hustle. Secondo l’attrice, i suoi colleghi uomini avrebbero infatti guadagnato più della loro controparte femminile, continuando ad alimentare un’usanza purtroppo comune a Hollywood. La Lawrence ha ottenuto l’appoggio di altre colleghe come Jessica Chastain e lo stesso Bradley Cooper, che era con lei nel film di David O. Russell. Ora è Jeremy Renner a risponderle.

“Non è il mio lavoro badare alle cifre” ha detto l’attore, “non so niente di cosa c’è scritto nei contratti, dei compensi e altre cose simili”. Nonostante questo Renner si è detto favorevole a una maggiore equità fra uomini e donne. “Sono un performer e conosco come ci si comporta. Quando si sollevano questioni del genere lascio che siano gli altri ad alimentare il dibattito. Io faccio solo quello che mi riesce meglio, mi concentro sul mio lavoro”.

American Hustle uscirà in Italia il 1 gennaio 2014, distribuito da Eagle Pictures. Dopo il successo di The Fighter ed il pluripremiato Il lato positivo, l’acclamato regista americano David O. Russel dirige, come detto, un cast di altissimo livello American Hustle racconta la storia di Irving Rosenfeld (Christian Bale), abilissimo truffatore, e della sua amante inglese Sydney Prosser (Amy Adams), che operano nel mondo della finanza. L’eccentrico agente dell’FBI Ritchie DiMaso (Bradley Cooper) li costringe a partecipare ad una gigantesca operazione con il nome in codice Abscam, allo scopo di smascherare truffatori, funzionari e politici corrotti. Jeremy Renner è Carmine Polito, un politico in ascesa che si trova tra due fuochi, i truffatori e i federali. La straordinaria Jennifer Lawrence è Rosalyn, la moglie di Irving, colei che potrebbe far cadere il castello di carte del marito. In uscita in America il 18 dicembre prossimo, American Hustle è la storia di individui molto diversi tra loro accomunati dal desiderio di affermarsi nella vita e pronti a tutto, senza scrupoli, mostrandosi in realtà per quello che non sono.

Festa di Roma 2015: i biglietti in palio per Giovedì con Cinefilos e #MazdaPurePassion

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Come di consueto in collaborazione con Mazda mettiamo in palio biglietti per Giovedì 21 Ottobre 2015. I film di sono:

Monsters & Co (retrospettiva Pixar) 17:00

Carol di Todd Haynes 20:00

Freeheld 22:30

Coloro che vinceranno riceveranno risposta di conferma. Contatta la [email protected] per partecipare indicando titolo del film e proiezione, oltre a nome e cognome.

The Flash 2×04: promo dell’episodio “The Fury of Firestorm”

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The Flash 2×04: promo dell’episodio “The Fury of Firestorm”

Il network americano della The CW ha diffuso il promo di The Flash 2×04, il quarto episodio che si intitolerà “The Fury of Firestorm”:

https://youtu.be/Ic10Mpsxd2c

The Flash 2 è la seconda stagione della serie The Flash spin-off di Arrow, sviluppata dai creatori di quest’ultima Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg. Basata sul personaggio di Flash, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics, si svolge nello stesso universo della serie madre e verrà trasmessa dal 7 ottobre 2014 sul canale The CW.

Agents of SHIELD 3×05: promo dell’episodio “4,722 Hours”

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Agents of SHIELD 3×05: promo dell’episodio “4,722 Hours”

Il network americano della ABC ha diffuso il promo ufficiale di Agents of SHIELD 3×05, il quinto episodio che si intitolerà “4,722 Hours”

The Vampire Diaries 7×03: clip dall’episodio “Age of Innocence”

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The Vampire Diaries 7×03: clip dall’episodio “Age of Innocence”

Il network americano della The CW ha diffuso le clip ufficiali di The Vampire Diaries 7×03, il terzo episodio che si intitolerà “Age of Innocence”:

https://youtu.be/xtUxNcnAtEw

https://youtu.be/wLiFIfAoqtg

Festa di Roma 2015: oggi arriva Todd Haynes

La settima giornata della Festa del Cinema di Roma torna a proporre uno degli appuntamenti più amati dal pubblico della decima edizione, quello con gli Incontri Ravvicinati: nel programma di domani, giovedì 22 ottobre, il Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica ospiterà alle ore 17.30 Todd Haynes, acclamato maestro del cinema indipendente d’oltreoceano. Fin dalla sua opera d’esordio, Poison, l’autore californiano ha immediatamente colpito gli spettatori e la critica più accorti per il suo stile originale, trasgressivo, spesso sovversivo. Tutti i suoi film sono stati presentati e premiati nell’ambito dei maggiori festival internazionali, da Cannes a Venezia al Sundance. Far from Heaven, considerato il suo capolavoro, ha ricevuto numerose candidature all’Oscar e al Golden Globe. In occasione dell’incontro con il pubblico, Todd Haynes presenterà alla Festa il suo ultimo film, Carol, in concorso a Cannes lo scorso maggio, che è valso alla protagonista Rooney Mara il premio alla migliore interpretazione femminile. La proiezione si terrà alle ore 19.30 presso la Sala Sinopoli.

Chicago Fire 4×03: foto promozionali di “I Walk Away”

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Chicago Fire 4×03: foto promozionali di “I Walk Away”

Il network americano della ABC ha diffuso le foto promozionali di Chicago Fire 4×03, il terzo episodio di Chicago Fire che si intitolerà “I Walk Away”:

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Chicago Fire è una serie televisiva statunitense in onda sulla NBC creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf, trasmessa dal 10 ottobre 2012. In Italia la serie è stata trasmessa da Premium Action a pagamento dal 7 settembre 2013 e in chiaro da Italia 1 dal 15 luglio 2014.

Chicago Fire è una serie televisiva statunitense in onda sulla NBC creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf, trasmessa dal 10 ottobre 2012. In Italia la serie è stata trasmessa da Premium Action a pagamento dal 7 settembre 2013 e in chiaro da Italia 1 dal 15 luglio 2014.

La serie segue le vicende di alcuni pompieri e paramedici del Chicago Fire Department. In ogni puntata la squadra della caserma 51 sarà messa alla prova da casi sempre diversi, ma grazie all’esperienza del Capitano Boden e al gioco di squadra dei suoi due tenenti, Casey e Severide, anche se i due inizialmente sono in conflitto, tutto si risolverà per il meglio.

The Originals 3×03: Producers’ Preview “I’ll See You in Hell or New Orleans”

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Il network americano della The CW ha diffuso la producers preview di The Originals 3×03, il terzo episodio che si intitolerà “I’ll See You in Hell or New Orleans”

https://youtu.be/dpXhRNREKMs

Festa di Roma 2015: oggi Ouragan e Full Contact

Festa di Roma 2015: oggi Ouragan e Full Contact

Tre i film della Selezione Ufficiale. Si inizia alle 20 nella Sala Petrassi con Ouragan, l’odysee d’un vent di Cyril Barbançon e Andy Byatt. Il documentario compie uno spettacolare viaggio in 3D di 15mila chilometri sulle tracce di uno degli eventi più devastanti del nostro pianeta: l’uragano atlantico. Distruttivo e sconvolgente, al tempo stesso è fondamentale per la vita sulla terra. L’uragano è il protagonista, mentre gli altri personaggi del film sono gli uomini, le donne, le piante e gli animali che incontra nel suo viaggio, sconvolgendoli in qualche modo, nel bene o nel male.

Nella stessa sala, alle ore 22.30, sarà la volta di Full Contact, sesto lungometraggio di David Verbeek, autore di R U There presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard. Con il suo ultimo lavoro, il regista olandese realizza un film che trascende il confine tra realtà e finzione: il protagonista è un cacciatore ipermoderno, in cima alla scala tecnologica, che guarda dall’alto le sue vittime come un voyeur onnipotente. La sua vita cambia quando accidentalmente bombarda una scuola con un drone comandato a distanza: la guerra moderna lo mantiene al sicuro e del tutto separato dalle sue vittime, tuttavia, dopo l’incidente, Ivan comincia a disconnettersi da tutto e da tutti. Il film è anche un viaggio nelle sue fantasie e nei suoi incubi.

Arrow 4×03: nuova clip dall’episodio “Restoration”

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Arrow 4×03: nuova clip dall’episodio “Restoration”

Il network americano della The CW ha diffuso una nuova clip inedita di Arrow 4×03, il terzo episodio che si intitolerà  “Restoration” e che andrà in onda prossima settimana.

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Update 21st October – Here’s a second sneak peek. Thanks Sparky for the heads up

Festa di Roma 2015, Game Therapy: intervista a Zoda

Festa di Roma 2015, Game Therapy: intervista a Zoda

Guarda l’intervista al youtuber Zoda, attore di Game Therapy, il film presentato come evento speciale nella sezione autonoma Alice nella città della Festa del cinema di Roma 2015.

https://youtu.be/EhecbuECEak

Diretto da Ryan Travis e prodotto da Indiana Production, Web Stars Channel e Pulse film, è distribuito in Italia da Key Films dal 22 ottobre.

Game Therapy è stato girato tra Italia, Marocco e USA ed è prodotto da Indiana Production, Webstar Channel e Pulse film. Il film uscirà nelle sale il 22 ottobre distribuito da Key Films, e sarà presentato come Evento Speciale ad Alice nella città, dopo un red carpet dai numeri straordinari: 51 famosi Youtubers precederanno all’entrata l’arrivo delle 4 webstars.

 

Festa di Roma 2015, Game Therapy: intervista a Favij

Festa di Roma 2015, Game Therapy: intervista a Favij

Guarda l’intervista al youtuber Favij, attore di Game Therapy, il film presentato come evento speciale nella sezione autonoma Alice nella città della Festa del cinema di Roma 2015.

https://youtu.be/q0uzM0FHVwg

Diretto da Ryan Travis e prodotto da Indiana Production, Web Stars Channel e Pulse film, è distribuito in Italia da Key Films dal 22 ottobre.

Game Therapy è stato girato tra Italia, Marocco e USA ed è prodotto da Indiana Production, Webstar Channel e Pulse film. Il film uscirà nelle sale il 22 ottobre distribuito da Key Films, e sarà presentato come Evento Speciale ad Alice nella città, dopo un red carpet dai numeri straordinari: 51 famosi Youtubers precederanno all’entrata l’arrivo delle 4 webstars.

Federico Clapis: intervista al protagonista di Game Therapy

Federico Clapis: intervista al protagonista di Game Therapy

Guarda l’intervista al youtuber Federico Clapis, attore di Game Therapy, il film presentato come evento speciale nella sezione autonoma Alice nella città della Festa del cinema di Roma 2015.

https://youtu.be/hIyQphdeKnk

Diretto da Ryan Travis e prodotto da Indiana Production, Web Stars Channel e Pulse film, è distribuito in Italia da Key Films dal 22 ottobre.

Game Therapy è stato girato tra Italia, Marocco e USA ed è prodotto da Indiana Production, Webstar Channel e Pulse film. Il film uscirà nelle sale il 22 ottobre distribuito da Key Films, e sarà presentato come Evento Speciale ad Alice nella città, dopo un red carpet dai numeri straordinari: 51 famosi Youtubers precederanno all’entrata l’arrivo delle 4 webstars.

 

The End Of The Tour: recensione del film su David Foster Wallace

The End Of The Tour: recensione del film su David Foster Wallace

Alla Festa del Cinema di Roma 2015 è stato presentato The End of the Tour, film di James Ponsoldt, un preciso ritratto dello scrittore David Foster Wallace tragicamente scomparso nel 2008. La storia è tratta dal libro autobiografico “Come diventare se stessi” di David Lipsky, che nel 1996 si ritrovò a passare 5 giorni in compagnia di Wallace durante l’ultima tappa del tour promozionale di Infinite Jest, per raccogliere materiale per un intervista per il Rolling Stones.

Ad interpretare il novellista americano troviamo Jason Segel, al suo primo grande ruolo drammatico, che con bandana e look trasandato si trasforma alla perfezione distaccandosi dal suo famoso personaggio televisivo. A guidarci all’interno della vita dello scrittore, Jesse Eisenberg che porta in scena il giornalista Lipsky, un giovane nervoso, preciso e molto ambizioso. Joan Cusack, Anna Chlumsky, Mamie Gummer e Mickey Summer completano il cast.

The End of the tour, il film

Un duetto continuo, uno scambio di parole e emozioni. Lento, pensato ma spontaneo, molto intelligente: il discorso tra Lipsky e Wallace è il vero protagonista della storia. Se si pensa che, tutto quello che esce dalla bocca di Jason Segel è stato realmente detto nel ’96 da Wallace (il libro di Lipsky è basato proprio sulle trascrizioni dell’intervista, quindi nessuna “attualizzazione” è stata fatta e si spera nessuna manipolazione in fase di stesura della sceneggiatura) si rimane a bocca aperta. Grazie a gli appunti di Lipsky si scoprono le manie, le debolezze e le passioni di Wallace: la persona dietro lo scrittore.

Ponsoldt dirige un film intimista, senza troppe pretese, ma che intrattiene e mai annoia su due menti simili ma anche molto distanti. Un film che di certo non deluderà i lettori di uno degli scrittori più influenti degli ultimi 20 anni.

 

Festa di Roma 2015: Game Therapy recensione del film con Favij e Clapis

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Nella giornata più social della Festa di Roma arriva sul red carpet dell’Auditorium Game Therapy, l’esperimento cinematografico realizzato con alcuni degli Youtubers italiani più amati e seguiti della rete. Diretto da Ryan Travis, il film segue le vicende di Francesco e Giovanni, due ragazzi con un rapporto molto complicato con la realtà. Più che complicato però, la loro relazione con il mondo che li circonda è per lo più nulla, dal momento che i due applicano tutto il loro notevole ingegno nei video game, l’unica cosa che li coinvolge e li interessa. Il mondo reale per loro non ha nessun appeal e presto, Francesco, il più radicale trai due, trova un modo per rendere i suoi pomeriggi di gioco più che reali. Comincia così per i due un viaggio surreale in una modalità di gioco immersiva, alla Matrix, dove la coscienza del giocatore sente e vive tutte le emozioni e le avventure del suo avatar.

Game Therapy eUn esperimento che si pone in una via di mezzo tra Matrix, Tron, un pizzico di Trascendence e tanto romanticismo spicciolo e colorito sono i principali ingredienti che lavorano alla base di una storia banale, scontata, potremo osare offensiva nei confronti dei tanti autori che non riescono a trovare lo spazio e i soldi che il cinema necessita.

Fotografato da Mike Ozier e con il commento musicale di Pivio e Aldo De Scalzi che consegnano alla pellicola i suoi due pregi più grandi, Game Therapy si perde nei meandri del citazionismo più sfacciato, basandosi su una sceneggiatura scritta a troppe mani che scivola su ogni luogo comune che poteva evitare, parlando di tutto e contemporaneamente di niente, senza approfondire nessun tema in particolare, mettendo in gioco, in un momento sociale e culturale davvero sterile, la questione della vita reale contro la vita virtuale senza prendere una posizione ma giocando a nascondino. Soprattutto prendendosi eccessivamente sul serio.

Lontano dagli intenti didattici, il film vuole essere un passatempo, a nulla può l’entusiasmo dei giovani protagonisti che sono senza dubbio in gamba nel loro settore, Youtube, ma che non sono né attori né sceneggiatori, né possono sostenere, almeno per il momento (chissà in futuro) un film completamente sulle loro spalle.

Saranno invece contenti i fan, i follower, come si chiamano ora, coloro che seguono questi giovani pieni di voglia di fare, ma la magia del cinema non c’è, e nemmeno quella dei videogiochi. C’è la voglia di autoreferenzialità, il protagonismo, la stessa mania da social, comunissima oggi trai giovani, che fa avere loro successo in rete.

Ma non c’è cinema, quello è un’altra cosa.

Game Therapy alla Festa di Roma: Favij, Clapis, Zoda e Decarli

In occasione della Festa di Roma 2015, la Sezione autonoma e indipendente Alice nella Città ha presentato in anteprima italiana Game Therapy, di Ryan Travis, con protagonisti i celebri Youtubers Favij, Federico Clapis, Leonardo DeCarli e Zoda.

Cosa significa per voi fare questo passaggio da web a cinema?

Favij: “Siamo sempre stati abituati a fare i video nelle nostre camerette e nessuno di noi aveva mai fatto un film o qualcosa di così importante. Non so descriverlo, è stata un’esperienza difficile ma che in qualche modo ci ha formato”.

Clapis: “È un grande traguardo per tutto il web italiano, tante web star potrebbero essere di aiuto al cinema italiano. Non è importante soltanto per noi ma per tutto il web”.

Zoda: “Un po’ di aria fresca non fa mai male in un’Italia che è sempre un po’ bigotta”.

DeCarli: “Non siamo attori professionisti ma ce l’abbiamo messa tutta per fare qualcosa che poteva piacere ad un pubblico che ci segue dal piccolo schermo del pc o del telefono al grande schermo”.

Ryan Travis: “Anche per me pure è stato un passaggio dal piccolo al grande schermo e ho portato la mia tecnica in questo film”.

Qual è il segreto del vostro successo?

DeCarli: “Il successo sul web è un parolone, bisogna avere una grande botta di culo (cit., ndr), bisogna saper prendere la palla al balzo e capire cosa piace al tuo pubblico”.

Zoda: “Arrivare ad avere un grande pubblico sul web si deve al fatto di essere spontanei e con tante sfaccettature per intrattenere il pubblico. Sicuramente è una grande soddisfazione aver fatto un film”.

Clapis: “Non c’è una ricetta segreta per il successo sul web. Costanza, creatività, indipendenza, ognuno è libero di poter fare quello che vuole nel suo canale. In Italia il web è ancora ghettizzato, rimane sul web e non viene visto come nel resto del mondo”.

Favij: “Questo film ci porta sicuramente un vantaggio a livello di professionalità visto che noi abbiamo sempre fatto contenuti a livello amatoriale”. Ha poi continuato: “Mi sono ritrovato a vivere un infanzia molto legata ai video games, ora con i giochi online é più facile ritrovarsi a giocare insieme. Il messaggio del film è proprio che non bisogna abusare di queste attività e ogni tanto una boccata d’aria fa sempre bene”.

Zoda ha poi spiegato la LifeTherapyDay: “Abbiamo invitato i nostri follower a vivere una vita distaccata sai social, non perché non vada bene… è una realtà bellissima. È nato il cyber bullismo per questo con la possibilità di parlar male delle persone senza metterci la faccia. Quello che vogliamo far capire con il film è che bisogna vivere la vita vera e non solo sui social, dietro ad uno schermo. Viviamo in questo ambiente e notiamo che tanta gente sta attaccata a uno schermo quando potrebbe uscire con gli amici, è un tema molto importante per noi”.

Che futuro c’è in Italia per YouTube?

Favij: “YouTube Italia è cresciuto un sacco e due annetti fa parlare di un canale con 100 mila iscritta sembrava qualcosa di assurdo. A livello di contenuti siamo cresciuti tantissimo, ma manca armonia tra di noi perché ovviamente in Italia si guarda sempre nel piatto degli altri. Se sparisse questo odio sarebbe tutto più bello… perché alla fine siamo ragazzi”.

In che modo avete contribuito ai personaggi?

Favij: “Abbiamo partecipato alla stesura della sceneggiatura e quindi abbiamo contribuito a creare i nostri personaggi, ci hanno proprio chiesto se li sentivamo nostri e per fortuna sono personaggi che ci rispecchiano molto perché io non sarei riuscito a fare, a esempio il ruolo di Zoda”.

Il futuro è già passato (Lammerda ai tempi di YouTube) .

Il futuro è già passato (Lammerda ai tempi di YouTube) .

“È per i vostri figli Marty, bisogna fare qualcosa per i vostri figli! Sono alla Festa del Cinema di Roma a idolatrare un gruppo di imbecilli che commentano a cazzo i videogiochi su YouTube!”

“Che diavolo è YouTube, Doc?”

“Oh, non ti preoccupare, non te ne preoccupare”

“Doc, ci vuole più rincorsa, non c’è strada sufficiente per arrivare a 88 miglia!”

“Strade? Dove stiamo andando non c’è bisogno, di strade. Anche
perché sono tutte bloccate dal traffico demmerda!”

Lampi e ‘The Power of Love’ metteteceli voi.

E insomma, ci siamo. Il giorno in cui Ritorno al Futuro diventa passato. Io per carità, essendo fan di Terminator nemmeno mi dispero troppo, ma non vi dico come ci sono rimasto di merda il 29 agosto 1997 quando Skynet non è diventato autocosciente.

Game-TherapyCerto avrei rischiato di morire sotto le bombe, ma se fossi sopravvissuto mi sarei venduto alle macchine e le avrei aiutate a sterminare la razza umana. Almeno oggi non avremo dovuto assistere a sto scempio. Il potere degli YouTuber. Ma non voglio star lì a criticare, adesso.

Il problema è logistico. Ci saranno migliaia di ragazzini urlanti che rallenteranno ogni movimento io debba fare in Auditorium – e chissà se se ricaricano la Carducci come hanno fatto due anni fa quelli che stavano qui per Hunger Games – e la rabbia rischia di prendere il sopravvento. Devo prendere decisioni importanti. Tipo, li falcidio con un’accetta o con un machete?

Ma scherzi a parte, queste anime non meritano coltellate, ma carezze sulla testa. Noi avevamo Ritorno al Futuro, loro Game Therapy. Grande Giove! Sono anni bui e veramente solo un paradosso temporale ci potrebbe salvare.

Parliamo piuttosto del nuovo trailer di Star Wars.

happy mealÈ un trailer. Cioè, veramente, sulla rete è pieno di gente che lo recensisce come se fosse un film. Ma io onestamente non so’ capace a recensire i trailer. Anzi, probabilmente non so’ capace nemmeno a recensire i film. Cioè, è fico, carino, effetto nostalgia e tutto quello che ve pare, ma è come recensire un Happy Meal coi pupazzetti di Guerre Stellari, è un prodotto che serve a pubblicizzare qualcos’altro. E in più si sa che i trailer sono inaffidabili: quello di Man of Steel pareva un capolavoro e poi ci siamo ritrovati con Russell Crowe che faceva il vigile urbano dando indicazioni stradali dentro un’astronave. Quindi boh, sono contento che è uscito un trailer, ma per la mia generazione l’uscita di un trailer non è mai un evento. È una di quelle cose che rompe i coglioni prima degli altri film.

Avete capito che sto divagando eh? Ok, lo ammetto, oggi la Festa, YouTuber a parte, offre poco pochetto. Non che non abbia un cazzo da fare, ho due interviste su film anche interessanti, ma troppo raffinati per stare su un blog di deiezioni intellettuali come questo. E quindi meglio che vado.

Non vorrei arrivare tardi al Ballo Incanto sotto il mare.

(Ang)

Festa di Roma 2015 Daily 6: Game Therapy, Fargo 2, The End of The Tour

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Giorno sei alla Festa del Cinema di Roma 2015, e oggi il grande giorno di  Game Therapy, Fargo 2, The End of The Tour e Dobbiamo parlare:

https://youtu.be/0M70pSlhGTA

Festa di Roma 2015 conferenza stampa del film Dobbiamo Parlare di Sergio Rubini

Il regista Sergio Rubini insieme agli attori Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese, Maria Pia Calzone, e gli sceneggiatori Carla Cavalluzzi , Diego De Silva e il produttore Carlo Degli Esposti hanno presentato nel pomeriggio il film Dobbiamo Parlare, una sorta di versione “all’amatriciana” delle dinamiche di coppie messe in scena in commedie di culto come Carnage o Cena tra Amici, successi francesi nati prima in teatro e poi approdati al cinema. E proprio intorno a questo tema verte l’analisi di Rubini, qui nella triplice veste di regista, attore e co- sceneggiatore, che racconta come tutto abbia avuto inizio con una semplice idea: raccontare la storia di una coppia con problemi che “invade” lo spazio casalingo di un’altra, con un’intesa perfetta. Alla fine la prima coppia reggerà alla fatale nottata, mentre sarà quella più salda a rimettersi in discussione e a scoppiare. In qualità di sceneggiatore, insieme alla Cavalluzzi (sua compagna nella vita) hanno cercato di trovare un “terzo uomo” in grado di aiutarli a portare a termine questo progetto, e la scelta è ricaduta su De Silva, brillante autore di romanzi dal tono umoristico ed esperto di “parole”, soprattutto in ambito letterario, un aspetto a cui Rubini teneva molto: trattandosi di una commedia basata sulla parola e gli incontri, non poteva non avvalersi della sua consulenza.

Dobbiamo Parlare 2Quindi nel processo creativo è partito prima dagli spunti, che poi si sono ampliati permettendo ai personaggi di prendere corpo: il suo intento era quello di creare una pellicola non claustrofobica, bensì brillante, dove la nottata non fosse tanto una croni-storia di un fallimento quanto un happening, un incontro tra quattro personaggi, non una telecronaca sterile e in tempo reale: aveva bisogno di una scrittura letteraria, basata sui dialoghi, ma al tempo stesso con un respiro cinematografico che potesse procedere per ellissi e salti temporali.  A Rubini è tornata utile l’esperienza maturata sui primi set e durante le prime esperienze, tipo con il film La Stazione, che gli hanno sempre fatto pensare a quanto fosse importante il feedback degli ascoltatori, del pubblico, un elemento questo possibile solo a teatro e non al cinema: per tale motivo a cercare a tutti i costi di portare prima in scena la sceneggiatura- una volta scritta- facendola interpretare dagli stessi attori per una mini- tournée composta da sei giorni, nelle Marche. Sei giorni per delle prove aperte destinate a tutti, sei giorni per ascoltare bene il riscontro del pubblico e l’accoglienza verso il film, per capire dove funzionava e dove non: ad esempio, era importante per il Rubini attore e per Bentivoglio capire chi poteva interpretare cosa, considerando che nella pellicola si sono quasi scambiati i ruoli: per la prima volta Rubini abbandona il ruolo del caratterista, della macchietta, e si cala in quelli dell’intellettuale, mentre Bentivoglio crea il personaggio di Alfredo “Prof”, cinico e disincantato cardiochirurgo romano, che si scherma dietro il suo pesante dialetto per difendersi dagli attacchi verbali di sua moglie Costanza, interpretata dalla vera rivelazione Maria Pia Calzone: lei ha costituito subito la prima scelta casting, considerandola una donna versatile e sorprendente, capace di interpretare un ruolo adatto alla Buy, per esempio. La Ragonese, al contrario, è stata scelta dopo un lungo casting, dove l’hanno scelta perché corrispondeva perfettamente al profilo che cercavano: quello di una ragazza giovane, fresca ma intellettuale.

Dopo il tour promozionale della pellicola tutto il cast promette di tornare attivamente in teatro, portando in scena altre repliche della commedia.

Qualcuno domanda a Rubini se, nella realizzazione, si è lasciato ispirare da un cult come Chi ha paura di Virginia Woolf? ma il regista nega, riconfermando una sua tesi in merito: i maestri sono figure paralizzanti, perché pensando alle loro opere può scattare, istintivamente, una sorta di blocco che impedisce di progredire a livello lavorativo. In qualche modo anche lui ha rischiato che accadesse, dopo aver lavorato con un maestro come Federico Fellini rischiava di chiudersi a riccio e non lavorare più, considerando ogni suo prodotto successivo non all’altezza.  La storia non ha subito nessun tipo di influsso o influenza: tutto è nato dalla sua voglia di mettere in scena delle dinamiche tra dei personaggi, i quali hanno preso corpo grazie alle interpretazioni e alle rispettive sensibilità degli attori chiamati ad interpretarli: a tal proposito cita, ad esempio, l’effetto che gli provocava Marcello Mastroianni comico, lo stesso che gli ha suscitato Bentivoglio in un ruolo inusuale per lui, che gli ha permesso di mettersi alla prova come uomo e come attore. Il focus di Rubini, De Silva e Cavalluzzi in fase di scrittura era quello di entrare negli ingranaggi di un conflitto di coppia, dotata ovviamente di due punti di vista diversi: una- quella più matura- vede la relazione come un investimento, una sorta di SpA; al contrario, l’altra- che ha sempre prediletto scelte anticonformiste in linea con il carattere di lei, Lidia, giovane femminista indipendente e post- moderna, forte delle sue fragilità- basata sulla profonda forma d’amore che lega entrambi. Ma basta l’amore a tenere in piedi un rapporto? È davvero un buon motivo per restare insieme, oppure c’è un motivo più profondo che ognuno di noi deve perseguire, ovvero la ricerca della propria felicità?

A queste domande tenta di dare una risposta il film, anche attraverso l’uso di un’immagine fortemente metaforica come quella del pesce nella boccia: simbolo di mutismo, rappresenta da un lato l’incomunicabilità della coppia, ma dall’altro una speranza nella possibilità di credere che l’amore sia ancora possibile; incarnando quindi l’essenza di questa pellicola incentrata sulla crisi di coppia ma non sulla negazione del concetto stesso di amore: ciò che porta alla sua rovina è l’incomunicabilità.

Favij, Federico Clapis, Decarli e Zoda salutano il pubblico di Game Therapy: ecco dove e quando

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Per festeggiare l’uscita di Game Therapy, i protagonisti del film, Favij, Federico Clapis, Decarli e Zoda, saranno in alcuni UCI Cinemas per salutare i loro fan prima della proiezione, in quattro serate dedicate ai videogiochi, al cinema e al divertimento. Ma non saranno gli unici che parteciperanno a questo tour: IPantellas, Greta Menchi e Jok3r sono solo alcuni degli idoli della rete che saranno presenti nelle multisale del Circuito.

I protagonisti del film saluteranno il pubblico in sala nei seguenti cinema:

Sabato 24 ottobre dalle 15 alle 18:30: UCI Bicocca – Federico Clapis, UCI Porta di Roma – Zoda.

Domenica 25 ottobre dalle 15 alle 18:30:  UCI Casoria – Decarli.

Sabato 31 ottobre dalle 15 alle 18:30:  UCI Firenze – Federico Clapis, UCI Bicocca – Decarli.

Domenica 1 novembre dalle 15: UCI Cinepolis Marcianise – Favij (fino alle 18:00), UCI Certosa – Decarli (fino alle 18:30)

I creators più famosi d’Italia saranno sabato 24 ottobre dalle 17:20 alle 20:00 in questi UCI Cinemas:

UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO) – Relative

UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC) – Inoob Channel

UCI Ferrara – Greta Menchi

UCI Roma Est – Jok3r

UCI Fiumara (GE) – Mark the Hammer

UCI Curno (BG) – IPantellas

UCI Pioltello (MI) – Anima

UCI Moncalieri (TO) – Lucia Ilaria D’Agostino

UCI Molfetta (BA) – Nadia Tempest

UCI Palermo –  Fraffrog

UCI Campi Bisenzio – Sebastian Gazzarrini

UCI Mestre – Leila2000MH

UCI Verona – Riccardo Dose

Matthew Vaughn conferma un sequel di Kingsman: The Secret Service

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All’inizio del 2015 Kingsman: The Secret Service di Matthew Vaughn, ispirato alla graphic novel di Mark Millar e Dave Gibbons, ha sorpreso pubblico e produttori, riuscendo a incassare 128 milioni di dollari ‘in casa’ e altri 285 nel resto del mondo. Con cifre simili, si aspettava solo la conferma di un sequel, arrivata da Vaughn stesso.

Esiste già una data di uscita, il 16 giugno 2017, che probabilmente vedrà tornare Taron Egerton al pieno delle sue capacità e perfettamente addestrato per fare l’agente segreto. La data comunque non è nuova, esiste già un altro film che ha l’uscita programmata per lo stesso giorno, si tratta di Cars 3. Il nuovo film Disney Pixar non dovrebbe però mettere in guardia la Fox, poiché il target di pubblico dei due prodotti è obiettivamente del tutto differente.

Fonte

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