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La Sposa in Nero: recensione del film di François Truffaut

La Sposa in Nero: recensione del film di François Truffaut

La sposa in nero è un thriller del 1968 diretto dal regista francese François Truffaut, qui in un’insolita versione alla Hitchcock, poiché traspone un romanzo giallo di William Irish (all’anagrafe Cornell Woolrich), “The Bride Wore Black” (1948), riadattato per il grande schermo dallo sceneggiatore Jean-Louis Richard.

Come noto, nella sua carriera Truffaut si è dedicato soprattutto alla Commedia e al genere Drammatico, eppure è riuscito in maniera egregia anche cimentandosi in un genere per lui insolito. Non resterà comunque l’unico film atipico per lo stile del regista, il quale concluderà la sua lunga filmografia proprio con un giallo, Finalmente domenica!, anch’esso trasposizione di un romanzo.

La sposa in nero, la trama

Una giovane donna chiusa nella sua stanza guarda nervosamente l’album delle sue fotografie per poi gettarlo via e tentare il suicidio lanciandosi da una finestra, ma sua madre accorre in tempo chiamandola per nome: Julie.

Nella scena successiva la donna parte per un viaggio, mettendo in valigia i suoi vestiti ed una somma cospicua di franchi; la madre insiste perché prenda altri soldi, per poi chiederle se è decisa nel suo intento. La risposta è ovviamente sì.

Julie, donna tanto affascinante quanto fatale, innesca così una serie di omicidi, seducendo alcuni uomini per poi ucciderli. Le motivazioni alla base del suo agire si svelano agli occhi dello spettatore poco a poco, con atroce lentezza.

La sposa in nero, il film

Girato a Cannes, Parigi e Grenoble dal 16 maggio al 10 novembre 1967, fu proiettato per la prima volta in pubblico il 7 aprile 1968. Oltre al genere, l’assonanza col maestro britannico del giallo deriva anche dalla colonna sonora curata da Bernard Herrmann, storico collaboratore di Hitchcock, la cui notorietà è arrivata però grazie alla colonna sonora di Taxi driver. La sposa in nero può essere considerato un antenato di Kill Bill di Quentin Tarantino, anche se non è mai circolata una dichiarazione ufficiale in tal senso, il regista americano molto probabilmente si è ispirato al film di Truffaut per il suo moderno capolavoro. Infatti la loro trama è molto simile: una giovane donna viene privata del marito il giorno delle nozze, e decide di vendicarsi annotando i nomi degli aguzzini, uccidendoli a uno a uno. Se nel film di Tarantino l’omicidio è frutto di un’atroce vendetta, ne La sposa in nero la morte del consorte è accidentale; ma ciò non riduce minimamente la sete di vendetta della sposa.

Ogni omicidio viene preparato con arguta lentezza dalla seducente Julie; quest’ultima, da audace Vedova nera, vuole prima conoscere le sue vittime, per poi sedurle e infine ammazzarle. Ogni assassinio, nella sua perfezione, sembra una macabra opera d’arte inquietante e forse non a caso, una delle sue vittime gli dipinge segretamente anche un quadro, per una sorta di sfogo artistico delle sue più intime tentazioni ispirate alla bella donna presentatasi a lui come modella. Man mano che il progetto diabolico della vedova infelice va avanti e si compie, le ragioni che lo muovono si svelano con sapiente lentezza allo spettatore; omicidio dopo omicidio quest’ultimo ne comprende i motivi, forse li giustifica, quasi fa il tifo per la diabolica Sposa in nero.

Per quanto riguarda il ricco cast, giusto annoverare il nome dell’affascinante Jeanne Moreau nei panni di Julie Kohler; Jean-Claude Brialy nei panni della prima sua vittima, il gigolò Corey; Michael Lonsdale nei panni dell’arrogante politico René Morane; e quelli di due attori spesso scelti da Truffaut per i suoi film: Michel Bouquet e Charles Denner nelle vesti rispettivamente di Coral e del solitario pittore prima menzionato.

Infine, una curiosità che riguarda il nostro Paese. Il film fu trasmesso per la prima volta dalla televisione italiana nella primavera del 1977. A quanto pare, in quell’anno la Rai volle dedicarsi ai film trattanti omicidi seriali, poiché nell’autunno dello stesso anno, trasmise la miniserie francese Appuntamento in nero, ispirato ad un altro soggetto di Woolrich scritto nel 1948. Qui l’assassino seriale è un giovane (Didier Haudepin) che con cadenza annuale vendica la sua fidanzata Catherine, anch’ella vittima di una bravata, “punendo” gli autori con l’assassinio delle rispettive mogli o amanti. Nulla a che vedere, ovviamente, con l’arte cinematografica di François Truffaut.

Ancora polemiche intorno alla voce di Bane

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Ancora polemiche intorno alla voce di Bane

A quanto pare la voce del Bane di Tom Hardy sta creando non poche difficoltà alla Warner Bros, ma anche ai tanti fan che, privilegiati, hanno assistito alla proiezione dei primi sei minuti de Il cavaliere oscuro – Il ritorno.

Come detto, la voce inizialmente era poco comprensibile. In una seconda visione però risulta molto più chiara, per cui sarebbe legittimo pensare che la WB e Nolan abbiano rimixato il video. Tuttavia sia Nolan che la Warner rinnegano di aver ripreso in mano l’audio del film. L’affermazione quindi risulta abbastanza strana date le testimonianze di chi ha visto il film.

La questione si sta protraendo da diversi giorni e sembra che non ci sia una chiarificazione, nè tantomeno una comunicazione ufficiale da parte della Warner.

Fonte: Worstpreview

Bradley Cooper in un cammeo di Man of Steel?

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Bradley Cooper in un cammeo di Man of Steel?

E’ di dominio pubblico che il villain di Superman nel prossimo L’Uomo d’Acciaio, con la firma di Zach Snyder, è il Generale Zod. Quello che ora sembra però venir fuori dai vari rumor nell’ambiente è che un altro cattivone potrebbe mettersi tra il nuovo Superman/Henry Caville la felicità di Metropolis.

E’ infatti la CBS a dire che nel film potrebbe esserci anche un cammeo di Lex Luthor, nemesi del kryptoniano per eccellenza, e che potrebbe essere interpretato dal bel Bradley Cooper. Tutta la notizia però si riduce a rumor per cui nulla ancora si sa di ufficiale, intanto se la cosa dovesse concretizzarsi, per Bradley si tratterebbe del secondo ruolo da villain dopo quello di Lucifero in Paradise Lost.

Amanda Seyfried e Taylor Swift ne I miserabili?

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Si va completando il cast del musical ispirato a I Miserabili di Victor Hugo, firmato da Tom Hooper: secondo le ultime indiscrezioni, ad Amanda Seyfried e Taylor Swift sarebbero stati offerti, rispettivamente, i ruoli di Cosette ed Eponine. Quello di Cosette sarà, naturalmente uno dei personaggi chiave: è infatti la figlia di Fantine (Anne Hathaway), che viene in seguito salvata e adottata da Jean Valjean (Hugh Jackman), finendo poi per venire coinvolta in un triangolo amoroso con Marius (Ediie Redmayne) ed Eponine (che potrebbe appunto venire interpretata dalla Swift).

Né la Seyfried né la Swift sarebbero però ancora entrate in trattative ufficiali. La seconda, ormai affermatasi come cantante country-pop, non ha praticamente alcuna esperienza cinematografica di rilievo; certamente più ricco il curriculum della Seyfried, che con I Miserabili avrebbe peraltro modo di utilizzare un’altra delle sue capacità, avendo anche studiato canto operistico (oltre ad aver già mostrato le sue doti canore in Mamma Mia!). Hooper avrebbe peraltro intenzione di far cantare i brani del film dal vivo agli attori senza ricorrere a materiale pre-registrato. Del cast farà parte anche Russel Crowe nel ruolo dell’ispettore Jawert, che per tutta la storia dà la caccia a Valjean. L’inizio delle riprese è previsto per febbraio.

Fonte: EMPIRE

Paranormal Activity cala il poker

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Paranormal Activity cala il poker

E’ arrivato dalla Paramount l’annucio ufficiale (atteso o temuto, a seconda dei casi), della realizzazione del quarto capitolo di Paranormal Activity. La notizia del quarto episodio della serie soprannaturale non giunge del resto inaspettata, considerata la somma  incassata dal terzo capitolo (diretto da Henry Joost e Ariel Schulman),  superiore ai 200 milioni di dollari, a fronte di un costo di cinque milioni di dollari.

Gli studios non hanno ancora stabilito una data di uscita, né  si hanno notizie riguardo il cast; appare comunque certo che i produttori dei precedenti episodi Jason Blum, Oren Peli and Steven Schneider torneranno sul ‘luogo del delitto’.

Fonte: EMPIRE

I migliori 10 film del 2011 secondo Cinefilos.it e i suoi amici

I migliori 10 film del 2011 secondo Cinefilos.it e i suoi amici

Ad inizio anno si tirano le somme di quello precedente, e anche nell’ambito del cinema si parla di classifiche e Top, rivolgendo indietro lo sguardo alla stagione cinematografica appena passata.

Immaturi: Il Viaggio – Trailer

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Immaturi: Il Viaggio – Trailer

Immaturi – Il viaggio e vedrà i protagonisti partire per il viaggio di fine scuola in Grecia. Le riprese sono iniziate il 22 agosto ed il 14 dicembre sono stati diffusi in rete la locandina e il trailer. L’uscita del film è prevista per il 4 gennaio 2012.

Underworld – Il Risveglio – Trailer italiano

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Primo film della serie ad essere girato in 3D e apporta una straordinaria nuova dimensione all’epico scontro tra Vampiri e Lycans.  Kate Beckinsale, protagonista dei primi due film, torna nel ruolo della vampira guerriera Selene che, sfuggita alla prigionia, si ritrova in un mondo in cui gli umani hanno scoperto l’esistenza di clan di Vampiri e Lycans e combattono una guerra spietata per eliminare le due specie immortali.

Il cast di Immaturi: il viaggio incontra la stampa

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Dopo la proiezione stampa del film Immaturi – il viaggio, la produzione, il regista Paolo Genovese e il cast orfano di un febbricitante Ricky Memphis hanno incontrato la stampa per parlare di maturità, gelosie, tradimenti e isole greche. La prima delle domande ad essere stata posta ha infatti messi l’accento su come si sia arrivati alla realizzazione del secondo episodio dei neo-maturati di ritorno.

E ora parliamo di Kevin – Trailer Italiano

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Eva ha messo la sua vita professionale e le sue ambizioni personali da parte per far nascere Kevin. Il rapporto tra madre e figlio è molto complicato fin dall’inizio. Alla vigilia del suo 16° compleanno, Kevin commette l’irreparabile. Eva è combattuta tra il senso di colpa e il suo seno materno. Ha mai amato suo figlio? Qual è la sua parte di responsabilità nell’atto commesso da Kevin?

Immaturi: Il viaggio, recensione del film di Paolo Genovese

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Immaturi: Il viaggio, recensione del film di Paolo Genovese

Dopo aver affrontato di nuovo l’esame di maturità nel primo film, i sette “Immaturi” si ritrovano per fare insieme il viaggio per festeggiare la prova superata. Decidono di andare insieme in vacanza nell’isola greca di Paros, ognuno con le proprie idee, desideri e metodi di affrontare la vita da grandi, finalmente, alla soglia dei 40 anni. Dopo il successo dello scorso Immaturi, era ovvio che la produzione, Medusa, pensasse ad un seguito. Che in realtà proprio seguito non è, visto che la buona idea del primo film, la ripetizione dopo venti anni dell’esame di maturità cancellato per un errore burocratico, viene ampliata verso ciò che alla maturità segue, ossia il viaggio insieme per dimenticare di avere affrontato quella prova. Immaturi: Il viaggio di Paolo Genovese infatti esce in addirittura 700 copie nel periodo post natalizio, il 5 Gennaio.

Una prova che in realtà nessuno supera mai completamente, come ci dimostra la vita quotidiana, e in effetti il film è un compendio delle brutte figure ed errori madornali che si incassano a vent’anni così come a quaranta. Quindi questo film non è certo di formazione, ma piuttosto di rassegnazione, al fatto che determinate azioni, determinate scelte saranno sempre quelle nonostante il tempo che passa. Tutto sta ad un certo punto, ad ammettere di aver fatto quel tipo di scelte. Più che maturare, responsabilizzarsi, capendo l’effetto provocato da quelle azioni.

Immaturi: Il viaggio, il film

Immaturi: Il viaggio di Paolo Genovese si fonda sull’equilibrio ben dosato dei tempi comici delle coppie da cui è composto, fra tutte, quella di Paolo Kessisoglu e Anita Caprioli, a cui è affidato il personaggio più serio e sofferente. Anche questa storia, lasciata volontariamente sospesa, ma aperta verso una risoluzione positiva, passa in secondo piano rispetto a quella che è la storia principale, l’eterna difficoltà dei rapporti tra uomini e donne, la necessità di avere un ruolo e di essere quindi la donna emancipata che non cerca la coppia o l’uomo donnaiolo che a quarant’anni ancora non ha trovato compagna. Due pesi, due misure, per i soliti stereotipi.

Gli attori incarnano bene tutte queste tipologie di personaggio, e il sentimento che li sovrasta in generale: la paura del tradimento, le bugie, la difficoltà di avere un rapporto sereno e responsabile mantenendosi comunque cosciente del mondo nel quale si vive. A tutta questa situazione fa da cappello infatti il cammeo di Zingaretti, nel ruolo del marito quasi tradito da una moglie che si invaghisce delle parole, strettamente scritte via sms da Virgilio (Paolo Kessisoglu) ma sotto dettatura della sua “parte femminile” Anita Caprioli della quale in realtà si innamora. Le parole del personaggio di Zingaretti sono in effetti il punto di svolta: “lei ci esca con mia moglie, in modo che lei abbia a che fare con una persona vera e non con delle parole”. Parole che chiudono il rapporto epistolare di Virgilio, con la moglie annoiata, ma che chiudono anche la porta al riconoscimento di quanto sia più difficile affrontare una maturità emotiva piuttosto che far finta di niente.

Italy: Love it or Leave it: recensione del film

Italy: Love it or Leave it: recensione del film

In Italy: Love it or Leave it Gustav e Luca vivono insieme e improvvisamente, dopo sei anni, ricevono una lettera di sfratto, devono abbandonare il loro amatissimo appartamento. Gustav, altoatesino e da sempre insofferente all’Italia e sopratutto agli italiani, propone: approfittiamo di questo segnale del destino e lasciamo questo paese, trasferiamoci all’estero…a Berlino, l’Italia non ha più nulla da darci. Luca è romano e al contrario molto attaccato alle sue origini, alla sua terra e ai luoghi della sua infanzia, si Berlino è una città stupenda ma perchè e come abbandonare l’Italia, un paese stupendo.

I due risolvono la questione stringendo un patto: sei mesi, un viaggio di sei mesi lungo lo stivale per decidere cosa fare. Se al termine di quel periodo Gustav non si sarà convinto allora Luca accetterà l’idea di trasferirsi in Germania. Ed è così che inizia un lungo e schizofrenico viaggio che porta i due simpatici protagonisti da un capo all’altro dell’Italia da nord a sud, da est a ovest.

Italy: Love it or Leave it, il film

Per Gustav Hofer e Luca Ragazzi è il secondo film-documento realizzato in coppia. Il primo è stato “Improvvisamente l’inverno scorso” del 2009. Hofer è da anni corrispondente per l’Italia di un canale franco-tedesco di cultura mentre Ragazzi è un giornalista e fotografo; spiegano di aver realizzato “Italy: love it or leave it” perché troppe cose di questo paese non gli piacciono più, una caduta progressiva di valori e di fiducia verso stato e istituzioni ma al contempo la sensazione che dopo alcuni fatti concreti (vedi elezioni amministrative della scorsa primavera e referendum) forse nella coscienza civile qualcosa stia cambiando.

Italy: Love it or Leave it è un film ironico e divertente, un film che affronta un’analisi della nostra contemporaneità in modo completo e duplice ma sempre con grande serietà. E’ molto apprezzabile la contrapposizione delle due posizioni che i protagonisti rappresentano, colui che vede il bicchiere mezzo vuoto e vuole scappare e colui che lo vede mezzo pieno e spinge per rimanere. Come affermato dai due registi stessi i veri protagonisti del film non sono loro bensì i personaggi che incontrano durante il loro viaggio e che raccontano storie dell’Italia di oggi, storie di disoccupazione, sfruttamento e difficoltà ma anche storie di speranza, coraggio e orgoglio italiano. Le sequenze filmate di cui si può apprezzare una buonissima fotografia sono inframmezzate da ausili animati molto originali e spesso divertenti i quali completano il racconto e accompagnano in modo molto efficace le voci fuori campo.

Italy: Love it or Leave it è un film sull’Italia di oggi e per l’Italia di oggi che può aiutare a risvegliare coscienze sopite e a far capire a tutti noi italiani l’obbligo morale di rispettare e valorizzare di più e meglio questo meraviglioso paese. Quello che a mio avviso stona e che rappresenta un elemento non sempre in linea con il proposito del film è l’eccessivo coinvolgimento della politica e dei suoi protagonisti. Tra una sequenza e l’altra ci si imbatte troppo spesso con immagini televisive e non relative al berlusconismo sempre, ovviamente, rappresentato in modo ironico o allusivo. Berlusconi come sorgente di ogni male e di ogni degenerazione morale, Berlusconi come ossesso da eliminare. In contrappeso a questo l’intervista a Vendola appare come a dire: ecco la strada da seguire, ecco l’antidoto.

Ora lungi da me commentare o fare delle valutazioni di carattere politico, quello che alla lunga mi ha infastidito è questa invasione di campo della partigianeria politica nel mondo del cinema e della narrazione del film. Una presa di posizione eccessiva e che a mio avviso si poteva evitare in quanto inutile; rimanere nell’ambito della società civile e dare risalto ad essa e ai suoi protagonisti così come denunciare i casi di malgoverno di questo paese era sufficiente. Esagerare nella demonizzazione anti-berlusconiana trascina il film ai limiti del propagandistico e questo è un peccato.

Altri nomi per il cast di Lovelace

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La produzione del biopic sulla vita di Linda Lovelace è attualmente in corso, infatti sono ancora in corso le operazioni di casting che stanno raccogliendo un incredibile numero di star.

Underworld Il Risveglio, ecco il nuovo trailer italiano

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Ecco il nuovo trailer italiano di Underworld 4: il Risveglio. Come sappiamo in questa nuova avventura Selene (Kate Backinsale) si risveglia da un letargo di 12 anni e ritrova il mondo cambiato.

Oggi Tolkien avrebbe compiuto 120 anni

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La notizia esula dall’ambito cinematografico, ma è innegabile che dal 2001, cioè dall’uscita al cinema de La Compagnia Dell’Anello, J.J.R. Tolkien è entrato a far parte dell’ambiente del cinema a tutti gli effetti.

Meryl Streep premio alla carriera a Berlino 2012

Va a Meryl Streep l’Orso d’Oro alla Carriera nell’edizione 2012 del Festival di Berlino. L’attrice detiene ad oggi il record per il maggior numero di  Nominations agli Oscar (ben 16),

E’ morto il maestro di spada Bob Anderson

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Ci ha lasciati Bob Anderson, maestro di spada e coreografo cinematografico di grandissimi successi come Highlander, Il Signore degli Anelli e Pirati dei Caraibi.

Ecco il bootleg del prologo de Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno

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Ecco il bootleg del prologo de Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno

Ecco la verisone completa in bootleg del prologo del sempre più vicino ed atteso Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno. A pubblicarlo è Superga Cinema e noi lo riproponiamo qui di seguito.

Box Office ITA del 2 gennaio 2012

A vincere il week-end di Capodanno è Il Gatto con gli Stivali, seguito da Sherlock Holmes 2 e Vacanze di Natale a Cortina. Situazione pressoché invariata nel resto della classifica italiana…

Dopo ottimi feriali tra Natale e Capodanno, Il Gatto con gli Stivali supera Sherlock Holmes anche nel fine settimana di Capodanno, agguantando la prima posizione con 2,3 milioni di euro: la pellicola animata giunge così a 11,7 milioni totali, grazie anche al sovraprezzo oltre che al passaparola, per via di un 3D apprezzato per una volta.

Così Sherlock Holmes – Gioco di Ombre scende al secondo posto con 2,2 milioni, arrivando a quota 14,2 milioni totali: probabilmente chiuderà poco al di sotto del capitolo precedente, che aveva sfiorato i 20 milioni a fine corsa.

Vacanze di Natale a Cortina occupa l’ultimo gradino del podio: il cinepanettone, ormai definitivamente in crisi, raccoglie altri 1,6 milioni in uno dei week-end più ricchi dell’anno, per 9,7 milioni.
Segue Finalmente la felicità, arrivato a 8,3 milioni complessivi con 1,5 milioni incassati negli ultimi tre giorni.

Capodanno a New York si conferma al quinto posto con 998.000 euro, per 3,2 milioni totali. Nel frattempo, Il figlio di Babbo Natale guadagna una posizione e, con 590.000 euro, sfiora i 2 milioni totali.

Le idi di marzo scende al settimo posto con 517.000 euro, confermando una performance alquanto deludente rispetto alle attese: il film di George Clooney arriva dunque a 2,6 milioni.
Resistono all’ottavo e nono posto Midnight in Paris (315.000 euro) e Il Principe del Deserto (222.000 euro), giunti rispettivamente a 7,9 milioni e 810.000 euro.

Emotivi anonimi (121.000 euro) soffia a The Artist (120.000 euro) il decimo posto: i due film francesi, distribuiti in meno di cento copie, arrivano a 320.000 euro e 689.000 euro.

Box Office USA del 2 Gennaio 2012

Box Office USA del 2 Gennaio 2012

Il Box Office USA è un gioco di weekend e milioni di dollari. Leggendolo ogni settimana è facile vedere cifre da capogiro come quelle raggiunte, dopo solo tre settimane di classifica dai due film più visti nei cinema del Nord America. Mission Impossible: Ghost Protocol si conferma infatti in prima posizione con un incasso settimanale di 30 milioni di dollari che gli permette di distaccarsi dal secondo in classifica, che non accenna a cedere il passo Sherlock Holmes: a game of shadows, che invece ne incassa 22 di milioni, ma i due sono distanti nel totale di solo un milione di dollari: MI è a 133 milioni, Sherlock a 132.

Anche la terza posizione rimane invariata per la terza settimana consecutiva e ancora troviamo il criceto Alvin con i suoi fratelli in Alvin Superstar 3: Chipwrecked con un incasso settimanale di 18 milioni ed un totale di quasi 95. Le variazioni iniziano dalla quarta posizione, dove troviamo l’appena uscita nuova fatica produttivo/registica di Steven Spielberg, per il quale il 2011 si è rivelato un anno denso di impegni cinematografici. Il film, War Horse, è ovviamente un film di guerra e sentimenti ed ha incassato un totale di 43 milioni di dollari. A seguire un esempio della gentile arte dello scopiazzamento made in USA, che in questi ultimi due anni ha mostrato molto interesse per il cinema scandinavo, in realtà forse da molto più tempo se pensiamo anche ai remake di Insomnia o di Nightwatch di diversi anni fa. E’ un ottimo gesto per il cinema del nord Europa, che altrimenti sarebbe limitato entro i confini del nostro continente e anche un banco di prova per chi ripropone sullo schermo una saga che ha seguaci quasi alla pari di quella di Harry Potter. David Fincher, in questo caso è infatti incaricato di dare nuova vita al giornalista Blomqvist e a Lizbeth Salander nel primo capitolo della saga di Millennium bestseller di Stieg Larsson: The girl with the dragon tattoo. Il film ha incassato un totale di 57 milioni di dollari. Il film eccentrico di Cameron Crowe We bought a zoo, in cui Matt Damon impersona il realmente esistito e realmente proprietario di zoo abbandonato Benjamin Mee, è in sesta posizione con un incasso di 42 milioni di dollari. E’ ancora in classifica, forse anche grazie alle feste natalizie, il secondo film di Spielberg di quest’anno, un’altra opera impegnativa: The adventures of TinTin, in coproduzione con Peter Jackson, ha raggiunto quota 48 milioni di dollari in totale e il settimo posto in classifica. New year’s eve scende inesorabilmente la classifica e questa settimana lo troviamo in ottava posizione con un incasso di 46 milioni di dollari. In nona posizione troviamo The darkest hour, il primo film di devastazione del 2012, che forse ce ne regalerà molti altri, ambientato a Mosca e con Emile Hirsch. Il film non convince molto e infatti incassa 13 milioni di dollari. A chiudere la classifica, come già è capitato per altre settimane, cosa che depone a favore della pellicola, che è presente in classifica da ben 7 settimane, troviamo il dramma familiare The descendants, con un incasso di 40 milioni di dollari.

 La prossima settimana si attendono le uscite di: Beneath the darkness, un thriller horror sullo stile di So cosa hai fatto con Dennis Quaid, Roadie, la storia di un tecnico di tournèe della band heavy metal Blue Oyster Cult che si ritrova senza lavoro e innamorato di una donna che non può avere dopo vent’anni passati sulla strada, e The devil inside un nuovo horror sugli esorcisimi e correlati, ambientato addirittura in Italia.

Il gatto con gli stivali: in arrivo la home release!

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Il gatto con gli stivali, spin-off di Shrek che dallo scorso ottobre ha battuto con successo le sale cinematografiche, entrerà

Spagna: ecco la legge anti-download!

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Spagna: ecco la legge anti-download!

Nel primo blocco di misure anti-crisi proposto dal neo-eletto governo Rajoy e varato dal parlamento spagnolo c’è una legge, la cosiddetta

I soliti idioti: Valsecchi annuncia il sequel

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I soliti idioti: Valsecchi annuncia il sequel

Il soliti idioti, film diretto da Enrico Lando tratto dall’omonima serie di sketch trasmessa da MTV con Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio

Marco Beltrami comporrà per World War Z

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Marco Beltrami comporrà per World War Z

E’ stata affidata al compositore Marco Beltrami la colonna sonora di World War Z di Marc Forster (Il cacciatore di aquiloni), adattamento dell’omonimo romanzo di Max Brooks, che racconta una sorta di apocalisse in salsa zombie.

Nel cast del film, che dovrebbe uscire il 21 dicembre 2012, ci saranno Brad Pitt, Mireille Enos, James Badge Dale e Brian Cranston. Beltrami, che ha composto per molti film usciti nel 2011 come La cosa, Non avere paura del buio e Soul Surfer, è stato contattato per lavorare alla colonna sonora di Paradise Lost di Alex Proyas e di A Good Day to Die Hard di John Moore, quinto episodio della serie con Bruce Willis.

Fonte: Filmofilia

Uscite del 3, 4 e 6 gennaio 2012

Uscite del 3, 4 e 6 gennaio 2012

Da martedì 3 gennaio. Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può!: Tornano per la terza volta sul grande schermo le avventure di Alvin e dei Chipmunk. In quest’occasione, i Chipmunks e le Chipettes si ritrovano in crociera, prima di rimanere bloccati su un’isola deserta. Ma è veramente così o invece c’è qualcuno?

Da mercoledì 4 gennaio. J. Edgar: Nominato capo dell’FBI dal Presidente Calvin Coolidge, J. Edgar Hoover è un giovane uomo ambizioso nell’America proibizionista. Figlio di un padre debole e di una madre autoritaria, Edgar è ossessionato dalla sicurezza del Paese e dai criminali che la minacciano a suon di bombe e volantini. Avviata una lotta senza esclusione di colpi contro bolscevichi, radicali, gangster e delinquenti di ogni risma, il direttore federale attraversa la storia americana costruendosi una reputazione irreprensibile e inattaccabile.

Immaturi – Il viaggio: Così come nella maturità dopo lo sforzo dell’esame c’è la gratificazione di un viaggio, così anche questo gruppo di quarantenni si ritroverà su un’isola, probabilmente della Spagna, a fare il viaggio della maturità come tutti gli altri ventenni. Succederanno molte cose: ritrovarsi a quell’età a fare qualcosa di goliardico, crea delle conseguenze che possono essere dirompenti.

Finalmente maggiorenni: Quattro amici della periferia di Londra, Will, Simon, Jay e Neil, hanno appena concluso gli studi superiori e le loro strade stanno per separarsi. Per risollevare il morale di Simon, da poco abbandonato dalla ragazza, decidono di organizzare una vacanza estiva prima di salutarsi. Con un biglietto per Creta e un bagaglio pieno di frustrazioni sessuali e di spirito goliardico, i quattro adolescenti finiscono in un vecchio appartamento fatiscente e iniziano da subito a scoprire le delizie della vita notturna di Malia.

Da venerdì 6 gennaio al cinema. Tutti giù per aria: Il documentario Tutti giù per aria, nato da un’idea di Alessandro Tartaglia Polcini, cassaintegrato Alitalia e giornalista pubblicista, racconta la vertenza Alitalia snodatasi nei mesi dal settembre 2008 ad aprile 2009. Il punto di vista del narratore è quello dei lavoratori, quello per lo più sottovalutato, se non ignorato, dai media e dalla pubblica opinione. Il regista, Francesco Cordio, ha voluto così intrecciare il materiale girato durante le manifestazioni e le interviste, con una parte di “fiction” in cui un assistente di volo cassaintegrato, interpretato dall’attore Fernando Cormick, ci accompagna in una sua giornata tipo attraverso quei mesi indimenticabili, densi di trattative e “balletti”. Sarà lui con il suo sguardo ad aprirci gli occhi su quello che molti hanno voluto nasconderci.

Buon anno da Zooey Deschanel e Joseph Gordon-Levitt !

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Dopo essere stati protagonisti del delizioso “500 giorni insieme” nel 2009, Zooey Deshanel e Joseph Gordon Levitt si sono ritrovati per fare gli auguri di felice anno nuovo ai loro fan: eccoli in questo delizioso video su youtube mentre cantano divertiti la dolcissima “What Are You Doing New Years Eve?”

Buon Anno a tutti!

What Are You Doing New Years Eve? by Zooey Deschanel and Joseph Gordon-Levitt

Les Miserables: canzoni dal vivo per il cast!

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Les Miserables: canzoni dal vivo per il cast!

Il cast della versione cinematografica de “les Miserables” dovrà cantare tutte le canzoni dal vivo durante le riprese: la decisione, piuttosto insolita per i musical portati sul grande schermo, è stata presa dal regista Tom Hooper per garantire un’approccio maggiormente teatrale alla messa in scena e non far rimpiangere lo spettacolo originale, che a tutt’oggi viene trasmesso(rigorosamente dal vivo) nel West End e a Brodway.

Un prova impegnativa, ma che non coglierà sicuramente impreparati Hugh Jackman e Russel Crowe(entrambi non nuovi a esibizioni canore dal vivo), mentre per gli altri attori coinvolti nel progetto(Helena Bonham Carter, Sasha Baron Coen, Anne Hathaway), la maggior parte dei quali hanno già comunque avuto trascorsi in altri film musicali, le difficoltà potrebbero essere maggiori.

Restano ancora un mistero i ruoli di Eponine e Cosette: sono in molti a sperare in una scrittura per Lea Michele, già Cosette nella versione teatrale di Les Miserables e conosciuta al grande pubblico per il ruolo di Rachel in Glee.

Robin Williams interpreterà Einstein e Roosevelt?

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Dopo l’intervento al cuore subito nel 2009,  Robin Williams sembra finalmente pronto a tornare sul grande schermo.

Dopo il doppiaggio del cartone Happy Feet 2 3D, l’attore avrebbe espresso il desiderio di rilanciare la sua carriera con due interpretazioni decisamente impegnative: Albert Eistein e Theodore Roosevelt.

In realtà, Williams ha già interpretato Roosevelt come compagno di avventure di Ben Stiller in “una notte al museo” e “una notte al museo 2”, ma questa volta si tratterebbe di un ritratto storicamente fedele e senza dubbio non privo di svolte drammatiche.

Nell’attesa di avere la giusta opportunità, Robin Williams dovrà accontentarsi del suo impegno con “the angriest man in Brooklyn “, progetto ancora in fase di sviluppo dove interpreterà un non precisato ruolo drammatico.

The Woman in Black: una nuova foto

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The Woman in Black: una nuova foto

Tutti i Potteriani cinematografici aspettano con grandissima ansia l’uscita da The Woman in Black, che ripropone sullo schermo il loro idolo Daniel Radcliffe, quest volta in

Pirateria: i 10 film più scaricati del 2011

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Pirateria: i 10 film più scaricati del 2011

Ecco qui una classifica decisamente sui generis. Quali sono i film più piratati dell’anno? Comingsoon.it ha pubblicato una Top 10 dei film più scaricati di tutto il 2011.

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