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Gangster Squad: prima foto ufficiale!

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Gangster Squad: prima foto ufficiale!

Verso la fine del 2012 uscirà nelle sale Gangster Squad, terzo lungometraggio (segue Benvenuti a Zombieland 30 Minutes or Less) del giovane regista statunitense Ruben Fleischer.

Il film, un thriller-poliziesco dalle tinte noir, è basato su una serie di articoli di giornale che documentano i tentativi delle forze dell’ordine di arginare lo strapotere della criminalità organizzata nella Los Angeles del secondo dopoguerra. Il ricco cast comprende Sean Penn, Josh Brolin, Emma Stone, Ryan Gosling, Nick Nolte, Giovanni Ribisi.

Al termine dell’articolo, la prima foto ufficiale del film, che mostra, in atteggiamenti ben poco amichevoli, il gangster Mickey Cohen (Sean Penn) e l’integerrimo poliziotto John O’Mara (Josh Brolin).

Fonte: Entertainment Weekly

Finalmente la felicità – Trailer

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Finalmente la felicità – Trailer

Il film racconta la storia di un professore di musica di Lucca (Pieraccioni) che chiamato dalla trasmissione di Maria De Filippi “C’È POSTA PER TE”, scopre che sua mamma, scomparsa da poco, aveva adottato a distanza una bambina brasiliana. Sono passati tanti anni e quella bambina adesso è una bellissima modella. Ora che la ragazza è in Italia per lavoro, vuole incontrare il suo “fratello” italiano. I due danno così vita ad un incontro imprevisto che sarà pieno di colpi di scena e di situazioni esilaranti: per esempio il professore di musica sostiene che la madre sia stata uccisa da Barbara Bouchet..! Ma come può essere mai possibile una cosa del genere? Insomma, quello della brasiliana e del professore di musica saranno due mondi a confronto, due modi di vedere la vita, ma sicuramente, alla fine, un unico obiettivo: capire perchè il destino ha voluto che loro due s’incontrassero.

Battleship – Full Trailer Internazionale

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Battleship – Full Trailer Internazionale

Arriva il Full Trailer di Battleship, uno dei titoli più attesi del nuovo anno.La pellicola è l’adattamento cinematografico del famoso gioco Battaglia Navale diretto da . Nel cast 

Selena Gomez, da Walt Disney ad Harmony Korine

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Selena Gomez, da Walt Disney ad Harmony Korine

Selena Gomez, l’attrice – cantante giunta alla notorietà grazie alla sua partecipazione a varie serie Disney (I maghi di Waverly la più conosciuta) sembra aver deciso di dare una decisa svolta alla sua carriera, prendendo parte a Springbreakers, la nuova pellicola di Harmony Korine, regista di Gummo e Julien Donkey – Boy nonché sceneggiatore di Ken Park. Per la Gomez si tratta di una svolta a 180° gradi: dal più totale mainstream alla cinematografia indipendente. Un ‘cambio d’abiti’ che porterà l’idolo dei teen-ager a interpretare una liceale che assieme ad un gruppo di amiche porterà a compimento una rapina per potersi finanziare lo ‘Springbreak’, la classica vacanza primaverile dei college americani.

La situazione prenderà una brutta piega quando le quattro protagoniste verranno arrestate e in seguito liberate grazie all’intervento di un trafficante di droga che in cambio chiederà loro di eliminare un suo concorrente. Il cast vedrà la partecipazione di James Franco nel ruolo del trafficante, mentre nel gruppo delle protagoniste sono già entrate Emma Roberts (nipote di Julia) e Vanessa Hudgens, altro ex ‘idolo adolescenziale’ che dopo i ‘fasti’ di High School Musical ha tentato di avviare un percorso artistico di più lunga durata (vista recentemente nell’onirico Sucker Punch di Zack Snyder). L’inizio delle riprese di Springbreak – non poteva essere altrimenti… – sono previste per la prossima primavera.

Fonte: Empire

Christopher Nolan presenta il prologo de Il Cavaliere Oscuro il ritorno!

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Entertainment Weekly è riuscito ad intervistare Christopher Nolan, durante la presentazione alla stampa del prologo de Il Cavaliere oscuro il ritorno, in uscita in alcune sale selezionate IMAX americane, nel periodo natalizio accompagnato da un primo trailer del film.

Badtaste riporta l’intervista tradotta al regista:

Come molti altri film, questa sequenza d’apertura “inizia” letteralmente: siamo già nel film, è già tutto in modo. Come mai ti piace fare così?

Sapete, probabilmente non si tratta di un ragionamento intellettuale nel vero senso della parola. La mia sensazione, in particolare quando si tratta di un film d’azione, è che lo spettatore voglia essere gettato in una situazione che gli mozzi il fiato sin dall’inizio. Penso che a livello ritmico – sapete, concepisco questi film come dei brani musicali – se si inizia con un piccolo botto, si guadagna tempo poi per muoversi con calma nella storia e nei personaggi. Abbiamo molti personaggi in questo film, dobbiamo presentare molte persone, molti contatti da creare con il pubblico. Quindi penso che sia importante lanciare qualcosa di grosso sullo schermo e poi prendersi il proprio tempo.

Quante scene hai girato in IMAX?
Circa il doppio rispetto al Cavaliere Oscuro, almeno. L’ultima volta si trattava di circa 25 minuti. Ovviamente non avendo ancora montato il resto del film non so quale sarà la durata complessiva, ma penso che si aggiri intorno ai 40-50 minuti complessivi. In pratica tutte le scene d’azione, e alcune scene di ampio respiro che non sono necessariamente d’azione. Persino alcuni dialoghi e alcuni momenti intimi e drammatici, cosa che non avevamo mai fatto prima d’ora.

Hai mai pensato di girare un intero film in IMAX?
No, perché le cineprese IMAX fanno molto rumore e sono enormi, non sarebbe stato bello per gli attori lavorare con queste cineprese anche durante tutte le sequenze drammatiche. Tuttavia, devo dire che abbiamo girato alcune scene molto intense davanti a questa cinepresa enorme, che sembra quasi un generatore, e gli attori hanno comunque fatto un lavoro spettacolare.

E lo faresti? Gireresti mai un film in IMAX?
Oh, dipende dal film. Non amo doppiare, preferisco la presa diretta. Non mi piace registrare i dialoghi successivamente. E così, a meno che non creino una cinepresa IMAX che sia abbastanza silenziosa per farci registrare le scene di dialogo, penso che lavoreremo sempre con le 35mm o 65mm come per Inception.

Chi attendeva da tempo il film si metterà ad analizzare ogni dettaglio di questo prologo. La cosa ti entusiasma o ti innervosisce?
Mi entusiasma. Sono solo un po’ nervoso nel senso che, siccome il resto del film non è ancora pronto, ci troviamo ancora in un processo creativo in evoluzione. Spero che le reazioni non mi influenzino. Cercheremo di lavorare sotto vuoto, senza farci influenzare troppo.

Quanto del film emerge nella sala di montaggio? Oppure tutte le scene combaciano assieme nella tua mente?
In sala di montaggio è sempre diverso. Si scoprono tantissime cose, è un lungo processo di riscoperta.

Vi ricordiamo che l’uscita dell’attesissimo terzo ed ultimo capitolo del pipistrello targato Nolan è prevista per il 20 Luglio 2012. In Italia, invece l’attesa sarà ancor più lunga  29 Agosto 2012. Nel cast Anne Hathaway, Christian Bale, Gary Oldman, Joseph Gordon-Levitt, Juno Temple, Marion Cotillard, Matthew Modine, Michael Caine, Morgan Freeman, Tom Conti,Tom Hardy.

Fonte: EW via Badtaste

The Artist – Intervista a Michel Hazanavicius

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The Artist – Intervista a Michel Hazanavicius

Dopo il grande successo al Festival Di Cannes arriva nelle sale italiane The Artist. A parlarci del film è il regista Michel Hazanavicius.

Alan Menken per la colonna sonora di Mirror Mirror

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La Relativity continua a produzione del suo Mirror Mirror in segreto e neanche troppo tacito contrasto con la Universal che invece sta producendo Biancaneve e il Cacciatore.

In arrivo il remake di American Psycho

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In arrivo il remake di American Psycho

La Lionsgate ha deciso portare avanti il progetto del remake di American Psycho, che nell’originale vedeva un elegante Christian Bale trasformarsi in feroce assassino nella

L’Ultimo Pastore e le sue 600 pecore in Piazza Duomo: intervista al regista Marco Bonfanti

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Lo scorso primo di ottobre le redazioni nazionali e internazionali ( Il Washington Post per citarne una) pubblicano una notizia che fa strabuzzare gli occhi ai lettori: piazza del Duomo, a Milano, alle prime ore dell’alba è stata “invasa” da 600 pecore. Incredibile!

American Pie Reunion: ecco il poster ufficiale

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American Pie Reunion: ecco il poster ufficiale

Oggi WorstPreviews.com ha pubblicato il poster ufficiale di American Reunion, il quarto episodio cinematografico della serie di American Pie.

Il poster viene curiosamente messo a

Al via il Christmas Film Festival

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Al via il Christmas Film Festival

Prende il via dal 27 dicembre al  6 gennaio ad Alleghe e Selva di Cadore  la IV edizione del Christmas Film Festival. Gli splendidi scenari naturali dolomitici e il lago di Alleghe saranno i set privilegiati della manifestazione con rassegna cinematografica, concorso di cortometraggi, fiabe, concerti,  escursioni, visite guidate, degustazioni per conoscere il territorio delle Dolomiti Orientali. 

Krokodyle Miglior Fantasy al CineFantasy 2011

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Krokodyle Miglior Fantasy al CineFantasy 2011

Continua l’incredibile successo estero di Krokodyle, il film di Stefano Bessoni che, snobbato da noi in Italia, sta mietendo un successo dopo l’altro nei festival di genere horror e fantastico di tutto il Mondo.

The World Makes Zombies: primi cinque spot!

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The World Makes Zombies: primi cinque spot!

Arrivano i primi cinque spot di The world makes zombie, progetto sperimentale sul tema degli zombie realizzato dal Leonardo Cruciano Workshop, Interzone Visions, Revok film e Onda Videoproduzioni.

 

Vi ricordiamo che ad A occuparsi della parte produttiva e realizzativa in senso stretto, tre case di produzione: la Interzone Visions (www.interzonevisions.com), la Revok – Film & Media Production (http://www.revokfilm.com/) e la Onda Videoproduzioni (www.ondavideoproduzioni.com), responsabili della parte relativa ad attrezzatura, produzione, shooting, post-produzione. Mentre il special make-up originale è del The world makes zombies: il Made in Italy al lavoro!

Nudi e Felici – Trailer Italiano

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Nudi e Felici – Trailer Italiano

La storia racconta di una coppia, interpretata da Jennifer Aniston e Paul Rudd, che si lascia alle spalle la vita caotica di New York per cercare un po’ di pace lontano dal logorìo della vita moderna. Il film è diretto da David Wain ed uscirà a Luglio 2012. Nel cast Jennifer Aniston, Paul Rudd, Malin Akerman, Ray Liotta, Kathryn Hahn, Lauren Ambrose, Justin Theroux, Alan Alda, Kerri Kenney, Joe Lo Truglio, Michaela Watkins, Todd Barry, Patricia French.

Helen Mirren sarà la signora Hitchcock?

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Helen Mirren sarà la signora Hitchcock?

Ci sono buone possibilità che le trattative finalizzate a portare Helen Mirren (The Queen) nel cast di Alfred Hitchcock

What Happened to Monday? Sarà diretto da Morten Tyldum

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La Vendome Pictures ha dichiarato che Morten Tyldum (Headhunters) dirigerà What Happened to Monday?: per il

Richard Jenkins in A.C.O.D.

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Richard Jenkins (Burn After Reading) entra nel cast di A.C.O.D., che sta per Adult Children of Divorce, commedia

Tom Wilkinson sarà Latham Cole in Lone Ranger

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Tom Wilkinson sarà Latham Cole in Lone Ranger

Ora è ufficiale: Tom Wilkinson (Michael Clayton), in trattativa per la parte da qualche mese,interpreterà il cattivo

Frankenstein Junior: il film cult di Mel Brooks

Frankenstein Junior: il film cult di Mel Brooks

Frankenstein Junior è il film culto del 1974 di Mel Brooks con protagonisti nel cast Gene Wilder (Dottor Frederick Frankenstein), Marty Feldman (Igor), Peter Boyle (la creatura), Madeline Kahn (Elizabeth), Cloris Leachman (Frau Blücher), Teri Garr (Inga).

La trama di Frankenstein Junior

Brooks ambienta la sua storia nel 1900, a New York, dove un giovane neurochirurgo, il Dottor Frederick Frankenstein sto sostenendo con vigore, durante una lezione universitaria, che il sistema nervoso centrale non può essere riparato. Il Dottor enuncia con maggior enfasi questa tesi soprattutto per allontanare le nubi di vergogna che gravano sul suo nome; egli è infatti il nipote del famoso Barone Viktor von Frankenstein, conosciuto per i suoi esperimenti che rasentavano la necrofilia.

Così il giovane medico ha cambiato la pronuncia del suo nome in Frankenstin e cerca in ogni modo di distanziarsi dalla mediocre reputazione del nonno. Un giorno però gli viene consegnato il testamento del Barone, che lo dichiara suo unico erede e lo spinge malvolentieri ad un viaggio in Romania, per regolare le questioni burocratiche relative ai possedimenti e al castello del nonno. Nel uso viaggio incontra Inga, la sua procace assistente, Igor -un maiuscolo Marty Feldman- aiutante e nipote anche lui del famoso Igor aiutante del Barone e Frau Blücher, misteriosa domestica che si rivelerà ben più di una semplice cameriera. Frederick troverà ben presto la sua strada e scoprirà segreti e possibilità che non aveva osato immaginare.

Frankenstein Junior, il film

Facendo il verso al Frankenstein di James Whale del 1931 e al suo seguito La moglie di Frankenstein, il genio di Mel Brooks ha portato sullo schermo Frankenstein Junior, uno dei suoi film di maggiore successo e senza dubbio una pietra miliare del cinema mondiale con un enorme successo di critica e pubblico.

Mel Brooks in Frankenstein Junior, rivede e corregge il romanzo di Mary Shelley, sfruttando la grande popolarità del film su di esso basato diretto da Whale, riprendendone lo stile e modificandone le situazioni rilette in chiave più che comica.

Frankenstein Junior  è interamente girato in bianco e nero, lo stile di ripresa, le dissolvenze che ci portano da un luogo all’altro e i tagli di scena sono ripresi dal cinema dei primi anni ’30 e addirittura alcuni oggetti di scena usati da Whale sono stati riproposti da Brooks nella stessa posizione del film originale. L’intento del regista è quindi palesemente quello di omaggiare il classico dell’horror, pur sbeffeggiandone i personaggi e realizzando caricature efficaci ed esilaranti dei personaggi principali.

Molteplici sono le battute divenute leggendarie, dalla più famosa <<Si può fare!>> a quella eccezionale di Igor <<Potrebbe andare peggio, potrebbe piovere… (e giù il diluvio)>>. Poche sono le pellicole che entrano così tanto nel DNA dei cinefili da costituire parte integrante del loro linguaggio quotidiano.

Frankenstein Junior è riuscito proprio a far questo: penetrare nella memoria comune con una colonna sonora disturbante, una messa in scena perfettamente fedele ai canoni estetici del cinema horror degli anni ’30, un sonoro (letteralmente) da Oscar e un cast perfettamente assortito e calato in maniera addirittura seriosa nel ruolo. Ed è qui che nasce la comicità più pura, ovvero nel contrasto vivace tra la considerazione di sé che ha il personaggio e la considerazione che lo spettatore ha pian piano del personaggio stesso. Gene Wilder in stato di grazia è un magnifico professor Frankenstein che, in un percorso di formazione, prende coscienza delle proprie capacità, del proprio destino e addirittura dei veri desideri del suo cuore.

Parallelamente a lui c’è Peter Boyle, che interpreta la creatura, il mostro reietto che spaventa la società, pur dimostrando chiaramente il suo terrore per ciò che lo circonda, per il fuoco addirittura. Con lui Frederick instaura un rapporto paterno ed entrambi troveranno sostegno reciproco davanti alle avversità del finale. Infine l’uno salverà l’atro, ricevendo in dono un ‘grande’ beneficio per la sua vita…coniugale.

Un sotteso senso di mistero si mescola alla battuta di spirito, con un risultato che conduce ad una delle migliori commedie di sempre, realizzata con grande bravura da parte degli attori, ma soprattutto che porta la firma geniale e la battuta fulminante della grande stella Brooks.

Le Idi di Marzo: Clooney porta al cinema il cinismo della politica

Il prossimo 16 di dicembre uscirà nelle sale cinematografiche italiane il nuovo film diretto da George Clooney, Le idi di marzo, quarto lavoro alla regia dell’attore statunitense che del film è anche interprete co-protagonista. Le idi di marzo è un emozionante quanto amaro thriller politico ambientato in Ohio durante  le primarie del Partito Democratico. Mike Morris (George Clooney) è il candidato sfidante e meno accreditato ma che conquista progressivamente consensi grazie alla sua idealista e onesta interpretazione dei valori costituzionali.

Enter the Void: recensione del film di Gaspar Noé

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Enter the Void: recensione del film di Gaspar Noé

La vicenda messa in scena da Gaspar Noé in Enter the Void si snoda tra gli appartamenti fatiscenti e i night club di una Tokyo dai colori contemporaneamente oscuri ed accecanti e ha come obiettivo “dichiarato” (durante uno dei dialoghi iniziali) quello di mettere in scena il contenuto del libro The Tibetan Book of the Dead, un testo che parla del viaggio che compie l’anima dopo la morte.

In Enter the Void Oscar (Nathaniel Brown) è uno spacciatore, sua sorella Linda (Paz de la Huerta) una spogliarellista. I due sono orfani e vivono insieme in un piccolo appartamento di Tokyo cercando di tenere fede ad un patto di sangue fatto quando erano ancora bambini: quello di non separarsi mai. Una sera il ragazzo, entrato in un locale per vendere della droga ad un conoscente, è vittima di una “soffiata” e rimane ucciso nel tentativo di sfuggire alla polizia. Tuttavia la sua anima, per mantenere la promessa fatta alla sorellina, si staccherà dal suo corpo, ma non abbandonerà il mondo dei vivi. Oscar, da questo momento, non avrà più consistenza corporea e sarà un semplice spettatore degli eventi. Egli, infatti, potrà solo rivedere -attraverso una lunga serie di flashback- il suo passato ed assistere impotente -fluttuando sopra e attraverso la città di Tokyo- al “presente” di Linda e dei suoi amici.

Il film di Noé, lungi dall’essere un prodotto comune, colpisce soprattutto per le scelte “di rottura” compiute dal regista: già a partire dai titoli di testa, infatti, lo spettatore si trova di fronte ad un’esperienza visiva talmente forte da risultare, a tratti, addirittura fastidiosa. Le scritte iniziali, lanciate ad una velocità/luminosità folle, lasciano subito lo spazio ad una serie di inquadrature girate quasi esclusivamente in soggettiva: il pubblico vede con gli occhi di Oscar dai primi minuti fino alla fine del film.

Enter the Void film

Enter the Void, in questo senso, è divisa in tre sezioni ben distinguibili. Durante la prima parte Oscar è ancora vivo e la soggettiva è resa in modo così realistico che lo spettatore non solo vede attraverso lo sguardo del protagonista, ma partecipa alle sue visioni allucinatorie e addirittura percepisce i suoi battiti di ciglia. Nella seconda sezione del film, invece, sono messi in scena i ricordi di Oscar e il ragazzo, nonostante sia fisicamente presente, è sempre ripreso di spalle. Infine, nell’ultima parte, quella che mostra ciò che vede l’anima del protagonista, la soggettiva si concretizza in una serie di immagini in continuo movimento: l’occhio di Oscar -che vede ma non è visto- sorpassa i muri, si avvicina ai corpi, distorce le profondità.

Nonostante le scelte coraggiose del regista facciano di Enter The Void un film sicuramente interessante, la durata esagerata (143’), la mancanza di una vera storia e l’impressione che Noé esageri con la creazione di un universo onirico -con l’uso di colori, effetti speciali e movimenti di macchina non sempre “giustificati” dalla storia- rendono la fruizione a tratti difficoltosa. L’impressione è che le ultime due ore di film non riescano a reggere il confronto con la prima mezz’ora e che il “trip dell’anima di Oscar”, con lo scorrere dei minuti, diventi sempre meno interessante. D’altra parte, però, si esce dalla sala con una sensazione duplice: l’affaticamento retinico, infatti, si accompagna alla consapevolezza di aver avuto -grazie soprattutto alla bravura di un regista che ha osato sperimentare- un’esperienza visiva fuori dall’ordinario. Letteralmente un film “da vedere”.

Jolie e Besson: finalmente insieme?

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Sebbene solitamente si dedichi a film particolarmente adrenalici e di azione, Luc Besson è sempre riusicto ad attrarre l’attenzione di attori rinomati per interpretare i ruoli di primo piano delle sue opere: recenti sono le indiscrezioni secondo cui al suo prossimo progetto dovrebbe partecipare Angelina Jolie. Del film attualmente si sa veramente poco, non è noto nemmeno il titolo, sebbene dovrebbe essere un thriller ad ampio respiro che prenderà le mosse da elementi scientifici reali. Besson avrebbe già terminato di scrivere la sceneggiatura e si preparebbe a dirigerlo dopo aver terminato i vari tour di presentazione di The Lady, biopic sulla politica e attivista birmana Aung San Suu Kyi.

La Jolie dal canto suo è impegnata nel suo primo progetto come sceneggiatrice e regista, In The Land Of Blood And Honey, ambientato durante la guerra in Bosnia; altri progetti che la vedono coinvolta sono il colossal Cleopatra, il fantasy Mealeficent e il film sulla vita dell’archeologa e spia britannica Gertrude Bell; tuttavia, sembra che nel caso che l’accordo per il film di Besson verrà effettivamente raggiunto, la Jolie darà al progetto la priorità.

Fonte: Empire

Il produttore del Signore degli Anelli alle prese con Philip K. Dick

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Gli amanti della fantascienza ‘distopica’ di Philip K. Dick sono attesi nei prossimi mesi da un’autentica valanga di produzioni: imminente il remake di Total Recall; Ridley Scott è al lavoro su un progetto legato a Blade Runner; la BBC sta realizzando The Man In The High Castle (conosciuto in Italia come La svastica sul sole); la Disney è alle prese con la trasposizione di King of th Elves e, soprattutto, Michel Gondry sta lavorando a Ubik. In aggiunta a questa già nutrita serie di progetti, ecco giungere la notizia della collaborazone tra la figlia di Dick, Isa Dick Hackett e il produttore del Signore degli Anelli, Barrie M. Osborne che si stanno mettendo all’opera sul romanzo del 1966 intitolato Now Wait For Last Year.

Protagonista della storia un medico specializzato in trapianti, Eric Sweetscent, che viene coinvolto nei rapporti di politica interstellare tra la Terra e gli abitanti del pianeta  Lilistar, in guerra con un’altra cività aliena, i Reegs. La Terra inizialmente sostiene Lilistar, ma ben presto si capisce di essersi collocati dalla parte sbagliata. Nel romanzo si fa la conoscenza della moglie di Sweetscent, che pò viaggiare nel tempo ma è dipendente da una droga allucinogena e usata da Lilistar per spiare il marito, e del personaggio di The Mole assorbe le malattie di coloro cui si trova vicino, potendole gestire, dato che è immortale. Il tipico romanzo di Dick, la cui trasposizione in questo caso sembra essere particolarmente promettente, dato che la figlia Isa solitamente comincia a lavorare ai progetti tratti dall’opera paterna anche prima che questi vengano poi scelti da un studio per la realizzazione. Il semisconosciuto Ted Kupper sio sta occupando della sceneggiatore. Al momento si è alla ricerca di un regista; le riprese dovrebbero cominciare a fine 2012.

Fonte: Empire

Thor 2: Patty Jenkins non sarà la regista

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Thor 2: Patty Jenkins non sarà la regista

Brusca frenata per il sequel di Thor: le nuove avventure del dio norvegese sceso sulla Terra non saranno dirette da Patty Jenkins: la notizia arriva come un fulmine a ciel sereno: dopo vari rumours – per la direzione del film era stato anche fatto il nome di Brian Kirk (Game of Thrones) – l’accordo con la regista di Monster sembrava ormai cosa fatta. Ecco invece la repentina retromarcia: alla base del dietro front della Jenkins vi sarabbero le canoniche ‘divergenze creative’; la regista potrebbe comunque dirigere un altro film ispirato ai supereroi Marvel, ma non un sequel.

I tempi per la ricerca di un nuovo regista non sono larghissimi, visto che i contratti firmati con Marvel e Disney hanno già fissato l’uscita del film per il novembre 2013: si pensa che a questo punto ci si possa rivolgere ad uno dei nomi già fatti in passato, trai quali Drew Goddard, James McTeigue e Breck Eisner Chris Hemsworth tornerà a vestire i panni del dio del tuono, mentre della partita dovrebbero tornare a fare parte anche Anthony Hopkins e Natalie Portman; nulla è dato di sapere sul ritorno del personaggio di Loki (nel primo film efficacemente interpretato da Tom Hiddleston), per sapere le cui sorti dovremo prima vedere il film dei Vendicatori, dove avrà il ruolo di ‘cattivo’ della situazione.

Fonte: Empire

Arthur e la Guerra dei due Mondi – Trailer italiano

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Arthur e la Guerra dei due Mondi – Trailer italiano

Dal 23 dicembre 2011 al cinema – Il malvagio Maltazard è riuscito a sfruttare il potere del raggio di luna per raggiungere il nostro mondo: ora è alto due metri e dieci, cammina fra di noi e il suo obiettivo è distruggere la Terra. Solo Arthur e i suoi amici Sélénia e Bétamèche, tutti e tre in versione Minimei, potranno impedirglielo. Quest’anno a Natale fantastiche avventure, risate ed incontri emozionanti attendono i più piccini nel magico buio della sala!

The Artist: recensione del film di Michel Hazanavicius 

The Artist: recensione del film di Michel Hazanavicius 

Arriva finalmente al cinema The Artist diretto da Michel Hazanavicius con protagonisti Jean DujardinBerenice Bejo. In The Artist Hollywood, 1927. George Valentin (Jean Dujardin) è una stella del cinema muto all’apice della sua folgorante carriera. Peppy Miller (Berenice Bejo) è una giovane ed umile comparsa che cerca di sfondare nel mondo del cinema uscendo così dall’anonimato.

Un giorno, sul set del suo ultimo film, George noterà incuriosito la giovane attricetta rimanendone colpito e affascinato, lei non può che sognare ad occhi aperti l’amore impossibile con quella grande celebrità inarrivabile. Ma il cinema muto ha ormai i giorni contati, la sua fine è imminente. Il sonoro è alle porte e con esso i produttori di Hollywood cercano volti nuovi, nuovi protagonisti da dare in pasto al pubblico; Geroge Valentin all’improvviso diventa un attore superato. Al contrario con la sua giovinezza, la sua spontaneità e la sua freschezza Peppy si fa largo nel nuovo cinema emergente sino a diventarne una star acclamata e dalla popolarità incredibile.

The Artist, il  film di Michel Hazanavicius

The ArtistValentin, ostinatamente contrario al nuovo genere cinematografico, viene messo alla porta dal cinico produttore Al Zimmer (John Goodman), così tenterà audacemente di autoprodurre un film muto di cui è egli stesso protagonista. Sarà un fallimento clamoroso. Rovinato, Valentin perde villa, soldi, fama oltre alla gelida ed infelice moglie Doris (Penelope Ann Miller) ed inizierà così  per lui un declino irreversibile fatto di bottiglie di whisky e disperata solitudine. Peppy, apprese le condizioni di George, ancora legata a lui da un profondo affetto, tenterà in ogni modo di salvarlo da una fine tragica ed inevitabile; dovrà scontrarsi suo malgrado con la vanità e l’orgoglio della stella decaduta.

The Artist è un film di Michel Hazanavicius che uscirà nelle sale italiane il prossimo 9 dicembre. Il clamore e l’attesa che ruotano attorno a questo film derivano dal fatto che Hazanavicius propone al pubblico un progetto insolito, controcorrente e indubbiamente audace. Infatti The Artist è un melodramma in bianco e nero e … muto. Nell’epoca del 3D e delle tecnologie digitali, ripresentare un film in stile anni ’20 è quantomeno coraggioso, per certi aspetti quasi rivoluzionario. Da anni il regista francese meditava di girare un film simile e quando ha trovato la complicità dell’eccentrico produttore Thomas Langmann ha potuto dare vita al suo utopistico progetto. Il risultato di un anno e mezzo di lavoro e 32 frenetiche giornate di riprese, è un melò vecchio stile in cui le bellissime musiche di Ludovic Bource, l’espressività eclettica dei due attori principali oltre che ad un complessissimo studio delle sequenze hanno dovuto sopperire ed ovviare alla mancanza di dialoghi.

The Artist è una commedia d’amore raccontata così come erano soliti fare i melodrammi sentimentali dei ruggenti anni ’20 e ’30 hollywoodiani, impacchettata in una splendida fotografia e guidata da musiche appositamente create per seguire e assecondare l’emotività richiesta dalle varie sequenze narrative.

Fondamentale la capacità degli attori di esprimere sensazioni, stati d’animo ed emozioni senza poter usufruire dei dialoghi; in particolare Jean Dujardin è straordinario nell’assolvere a questo delicatissimo compito mostrando un’ innata capacità espressiva sia nei primi piani che nei campi lunghi, grazie ad una mirabile padronanza del proprio linguaggio corporeo. E’ lui il grande protagonista del film su cui si regge tutta la trama narrativa anche se attorno al suo personaggio ruotano una serie di attori di grande spessore e bravura, dalla già citata Berenice Bejo ad altri interpreti importanti come Penelope Ann Miller, John Goodman, Malcolm Mc Dowell e James Cromwell.

E’ evidente come  Michel Hazanavicius prenda spunto da grandi capolavori del genere a cui si è apertamente ispirato; da Murnau a John Ford, da King Vidor a Erich Von Stronheim. La trama del film ricorda in qualche modo Viale del tramonto di Wilder e, per ammissione stessa del regista, il personaggio di Gloria Swanson ha indubbiamente ispirato i contorni caratteriali di George Valentin. The Artist, ovviamente, non si limita ad essere un semplice melodramma, il pubblico odierno ha necessità più ampie; il regista affronta con acume il tema del rapporto tra muto e sonoro, affidandosi a vari ammiccamenti tecnici che illustrano efficacemente il dramma di un uomo prigioniero del silenzio e al contempo terrorizzato dal sonoro.

The Artist ha indubbiamente il merito di riproporre con efficacia ed eleganza un modo ormai dimenticato di fare e vedere cinema. La mancanza di dialoghi costringe lo spettatore a porre la propria  attenzione su altri aspetti e componenti narrativi come la musica, le immagini, l’espressività degli attori. Un film che stimola le capacità critiche dello spettatore, che lo sfida in qualcosa di diverso, su un campo di gioco “antico” ma al contempo nuovo e rivoluzionario per i codici espressivi moderni. Il poter avere questa possibilità, accettare questa affascinante sfida, è già di per se un valido motivo per andare al cinema a guardare questo film diverso che pur senza parole può e sa dirci tantissimo.

This must be the place non concorrerà agli Oscar 2012!

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A quanto pare This Must Be the Place deve rinunciare alla corsa agli Oscar di quest’anno. Infatti, pare che la la Weinstein Company, non distribuirà più il film entro Dicembre.

Noomi Rapace parla di Prometheus!

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Noomi Rapace parla di Prometheus!

L’attrice svedese in ascesa ad Hollywood Noomi Rapace, recentemente premiata al Festival Internazionale del Film di Roma, ha spiegato espresso delle considerazioni sul personaggio interpretato in Prometheus, attesissimo film di Ridley Scott, nato da una costola del prequel di Alien e sceneggiato da Damon Lindelof, A riportare le impressioni dell’attrice ci ha pensato Collider.

E’ davvero folle. Un paio di settimane fa mi trovavo a Londra per registrare alcune sessioni di doppiaggio aggiuntivo del film: era fantastico. Mi ricordo quando ho messo piede sui set, sono rimasta letteralmente sconvolta, senza fiato grazie a quello che hanno creato. Non avevamo green screen. Penso che l’avremmo utilizzato solo un paio di volte. Hanno costruito ogni cosa. Un’autentica magia. Era sbalorditivo. L’aspetto fantastico di Ridley Scott è il suo essere un artista capace di architettare queste riprese maestose, sorprendenti, riuscendo ad essere, allo stesso tempo, brutalmente bello. Non vedo l’ora di vederlo.

Il mio personaggio è il cuore pulsante del film. Viene seguita in tutti i suoi cambiamenti. All’inizio è una credente, che ha fiducia in Dio e nella fede. E’ una scientista e un’archeologa. Ha una missione ed è piena di speranza. Poi a metà film accade qualcosa e si trasforma in una guerriera. E, alla fine, sarà una sorta di sopravvissuta. Quello fatto con Ridley e gli altri attori è stato un viaggio molto intenso e drammatico per me. Quando abbiamo finito le riprese in Islanda è stato come rimettere piede sulla Terra, dopo il tempo passato a bordo di questa astronave e questo pianeta alieno. Quando riguardo indietro alle cose che ho fatto e a quanto sono stata coinvolta, si tratta sempre di un processo affascinante, come se fossi stata occupata da qualcosa.

Vi ricordiamo che il cast del film Prometheus oltre a Noomi Rapace comprende anche Michael Fassbender, Charlize Theron, Idris Elba, Logan Marshall-Green, Sean Harris. L’uscita è prevista negli USA per l’8 Giugno 2012, mentre in Italia il 14 Settembre 2012.

Chronicle – Trailer Italiano

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Chronicle è un film del 2012 diretto da Josh Trank. Girato in formato found footage e in stile falso documentario, il film è una produzione indipendente che mescola diversi generi, che spaziano dal thriller alla fantascienza.

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