E’ stata rilasciata la prima foto ufficiale di The Campaign, commedia politica di Jay Roach (Ti presento i miei) con Will Ferrell, Zach Galifianakis
I fratelli Grimm e l’incantevole strega: recensione del film
I fratelli Grimm e l’incantevole strega è il film fantasy del 2005 di Terry Gilliam con protagonisti Matt Damon (Will “Wilhelm” Grimm); Heath Ledger (Jake “Jacob” Grimm); Peter Stormare (Mercurio Cavaldi); Lena Headey (Angelica); Jonathan Pryce (Generale Delatombe); Monica Bellucci (la regina).
I fratelli Grimm e l’incantevole strega, la trama: Will e Jacob sono due giovani imbroglioni che si guadagnano da vivere cacciando streghe e spettri che disturbano i villaggi vicini, terrorizzati questi dagli eventuali malefici di cui potrebbero rimanere vittime. In realtà essi stessi, con l’aiuto dei loro due fedeli scagnozzi, puntualmente supportati da una reale legenda, mettono in scena grida e apparizioni alle quali far seguire il loro intervento, lautamente pagato. Ma il loro imbroglio è presto scoperto; i due, perché non vengano uccisi, saranno così costretti a porsi al servizio delle truppe francesi per aiutare gli abitanti di un lontano villaggio, alle prese con terribili sparizioni.
I fratelli Grimm e l’incantevole strega, l’analisi
Un progetto intrigante e indiscutibilmente interessante; realizzare un parallelo tra una secolare tradizione fiabesca, quella dei fratelli Grimm, e una realtà creata ad hoc da un appassionato di gotico e di aspetti dark, proiettata nelle credenze e nelle leggende proprie del Settecento. Con I fratelli Grimm e l’incantevole strega, Terry Gilliam mette in scena una pellicola i cui propositi sono all’altezza delle aspettative di un regista già noto con Brazil e La leggenda del re pescatore. Ma proprio i suoi precedenti costringono ad una valutazione che non recepisce le medesime lodi.
I fratelli Grimm e l’incantevole strega, sebbene nasca da un’idea stuzzichevole e interessante, si trasforma negli ormai rivisti e già visti baracconi hollywoodiani, di cui tanto si nutre quel cinema destinato ad un pubblico ancora immaturo e scevro di capolavori cinematografici, ignaro dei precedenti di un regista dal quale non ci si aspetta una simile caduta di stile. La complessità e l’originalità della trama, che si traduce in circa cento venti minuti di pellicola, si perdono in scenette e dialoghi la cui portata costringe a stemperare l’entusiasmo iniziale, disilludendo di gran lunga le aspettative, confermate da un magro riscontro al box office. La stessa struttura del film d’altronde fa parlare di se, sebbene non in termini positivi.
La rivisitazione della foresta incantata, spoglia e meno terribile di quello che ci si immagina, non è certamente tra le migliori messe in scena, con effetti speciali che relegano il film ad un pubblico non più adulto; alberi che camminano, viscidi insetti che infestano i dintorni del castello stregato, uomini-lupo le cui sembianze terrene sono appena percepibili. La scelta degli interpreti è altrettanto discutibile; calzante Heath Ledger nelle vesti del distratto e sognatore Jacob, decisamente poco convincente Matt Demon, meno malleabile nel svestirsi completamente dal ruolo dell’affascinante brave man in cui si è solito vederlo, nonché l’apparizione di Monica Bellucci, alla cui indiscutibile bellezza non sembra pero corrispondere una interpretazione che possa eguagliarsi in meriti.
In linea con l’idea iniziale una nota di merito va all’abilità con la quale sono stati realizzati i riferimenti folkoristici che animano il film, durante il quale molteplici sono i richiami alle fiabe dei due fratelli; dai fagioli magici di Jacob bambino alla rana che viene baciata dalla principessa, dall’omino di marzapane che fuoriesce dal pozzo alla storia di Raperonzolo con la quale viene associata la terribile strega, dai fratelli Hansel e Gratel alla fiaba della Bella addormentata, con il bacio di vero amore con il quale viene svegliata Angelica dall’incantesimo di eterna bellezza.
Questo I fratelli Grimm e l’incantevole strega, un’idea di fondo brillante e divertente, della cui indiscutibile firma di un grande regista come Terry Gilliam ci si sarebbe aspettati una realizzazione che non cadesse però nel banale e nel mediocre.
The Rum Diary: omaggio di Johnny Depp all’amico Thompson
Chissà cosa avrebbe pensato Thompson nel vedere la trasposizione della sua avventura The Rum Diary. Di certo avrebbe dissentito sul titolo italiano The rum Diary- Diario del Desiderio, e con i suoi toni pungenti e sfacciati avrebbe emesso qualche giudizio di sprezzante disaccordo. O forese no, si sarebbe solo divertito nell’osservare quanto gli altri avessero appreso e ritenuto dalla sua avventura Portoricana.
Il mostro della laguna nera: recensione del film cult
Il mostro della laguna nera è il film cult del 1954 diretto da Jack Arnold con protagonisti nel cast di Richard Carlson, Julie Adams, Richard Denning, Antonio Moreno, Nestor Paiva, Whit Bissell, Bernie Gozier e Henry A. Escalante.
- Anno: 1954
- Regia: Jack Arnold
- Cast: Richard Carlson, Julie Adams, Richard Denning, Antonio Moreno, Nestor Paiva, Whit Bissell, Bernie Gozier, Henry A. Escalante.
L’ombra della minaccia nucleare, il costante stato d’ansia dovuto alla possibile diffusione di radiazioni d’ogni tipo, partorirono, durante gli anni cinquanta, un campionario ricchissimo di creature che presero vita sui grandi schermi dell’epoca: tra ragni giganti, mostri ed alieni, il genere horror/fantascientifico conobbe uno dei suoi periodi più floridi, producendo pellicole che avrebbero influenzato tutto il cinema di genere successivo.
Il mostro della laguna nera diretto da Jack Arnold, regista di punta di un certo cinema d’intrattenimento spesso sostenuto da budget limitati, rappresenta una delle opere più celebri di quel periodo. La vicenda narra di una spedizione di paleontologia lungo il Rio delle Amazzoni e della conseguente scoperta, da parte di un gruppo di scienziati, di una laguna rimasta immutata sin dalla preistoria, abitata da un terribile esemplare di uomo-pesce che non tarderà a seminare il panico.
Il mostro della laguna nera
Da questa semplice premessa assistiamo allo svolgersi di una caccia al mostro esotica che rappresenta un gioiello di ritmo, regia ed innovazione: girato in bianco e nero ed in formato stereoscopico, uno dei primi ad utilizzare una tecnologia 3D, il film è tutt’oggi in grado di sorprendere per l’incredibile perizia tecnica utilizzata nelle riprese sott’acqua, durante cui la creatura, impersonata da ben tre attori differenti (il subacqueo Ricou Browning, Ben Chapman e lo stuntman Tom Hennessy), è mostrata in tutta la naturalezza del suo habitat, perfettamente credibile nelle sue movenze animali, nonostante il costume di gomma e lattice utilizzato possa strappare, al giorno d’oggi, qualche sorriso.
Tra imprudenti nuotate nella laguna in un primo momento e scienziati interessati alla cattura del mostro dopo, il film calibra perfettamente l’alternarsi di sequenze di tensione ad altre caratterizzate da una sottile ironia, utilizzate per descrivere una serie di personaggi sì macchiettistici, ma tutti funzionali allo svolgersi della trama: dalla ragazza in pericolo, oggetto primario del desiderio del mostro, al capo della spedizione interessato alla creatura, passando poi per il goliardico capitano dell’imbarcazione, sino alla psicologia tutta eroica del ricercatore il cui unico fine, come in ogni classico di genere che si rispetti, diverrà presto l’eliminazione della creatura e la salvezza della donna. Gli attori, tutti perfettamente calati nelle loro parti, offrono prove del tutto convincenti, aiutati da ruoli talmente ben scritti e delineati che donano alle loro performance, e all’intera pellicola, quell’aria da cult senza tempo che solo i grandi classici possono vantare.
La visione di questo piccolo grande film è obbligatoria per chiunque voglia assaporare un modo di fare cinema che, solo in apparenza, risulta datato: tra gli infiniti clichè rintracciabili nella pellicola, difatti, si nascondo trucchi e trovate che quasi sempre gli horror odierni saccheggiano, utilizzandoli però in maniera ben più irritante e mediocre.
Owen Wilson incontra il Primo Ministro della Malesia!
Con un esilarante tweet, Ben Stiller ha postato una foto ritraente il compagno di mille avventure Owen Wilson in compagnia del Primo Ministro malese Najib Razak
Prima foto di Lawless di John Hillcoat
I mercenari 3: riprese al via in autunno!
Deve ancora uscire il secondo capitolo de I mercenari, e già si parla del terzo. Uno dei protagonisti della serie, Randy Couture, ha dichiarato in un’intervista che le riprese di I Mercenari 3 avranno inizio in autunno. Sylvester Stallone, propulsore del prodotto, è riuscito quindi a convincere la produzione a tuffarsi senza nemmeno una pausa in un terzogenito. I mercenari 2 sarà nei cinema il prossimo 17 agosto, per la regia di Simon West; nel cast, Sylvester Stallone, Jason Statham, Bruce Willis, Liam Hemsworth, Arnold Schwarzenegger, Randy Couture, Jean-Claude Van Damme, Chuck Norris e Jet Li. Nel cast de I mercenari 3 potrebbero fare graditissimo ingresso ossi duri del calibro di Wesley Snipes, Kurt Russel e Steven Seagal; si parla anche di Gina Carano, ex lottatrice vista in Knockout di Soderbergh.
Vi ricordiamo che il cast de I Mercenari 3 vede Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Jason Statham, Harrison Ford, Mel Gibson, Terry Crews, Dolph Lundgren, Antonio Banderas, Kellan Lutz, Randy Couture, Victor Ortiz, Kelsey Grammer, Glen Powell Jr., Ronda Rousey, Wesley Snipes
A dirigere questo bel gruppo di eroi ci sarà Patrick Hughes che avrà a disposizione un budget di 90 milioni di dollari. La trama del film: ne I Mercenari 3, Barney (Sylvester Stallone), Christmas (Jason Statham) e il resto della squadra si trovano faccia a faccia con Conrad Stonebanks (Gibson), un vecchio amico di Barney e co-fondatore del gruppo di Mercenari. Stonebanks però si allontanò dal gruppo, constringendo Barney ad ucciderlo, o almeno così si pensava. Lui invece è riuscito a eludere la morte, e ora è tornato per cercare di mettere fine al gruppo che lui stesso ha fondato. Ma Barney ha piani diversi.
Fonte: Movieweb
Nuove IMMAGINI di Jennifer Lawrence in casa alla fine della strada
A un paio di giorni dal rilascio della prima foto di Jennifer Lawrence in House at the End of the Street, ecco che arrivano altre due immagini
Il Cavaliere oscuro il ritorno: cartelloni di Batman, Bane e Catwoman!
Hunger Games: incasso di 68,2 Milioni di Dollari!
Arrivano i primi dati d’incasso di Hunger Games. La Lionsgate ha comunicato le cifre ufficiali: il film ieri ha incassato 68.2 milioni di dollari, di cui 19.5 nelle anteprime di mezzanotte.
Django Unchained: parla il produttore del nuovo film di Quentin Tarantino!
Django Unchained è ormai in fase di riprese, e il nuovo film di Quentin Tarantino sarà fra i titoli più attesi di fine anno, con l’uscita prevista per questo Dicembre negli Stati Uniti. Oggi Slashfilm ha intervistato uno dei produttori, Michael Shamberg
Ecco la traduzione dell’intervista pubblicata da badtaste.it Io ho già visto qualcosa e posso dirvi che è fantastico. Stiamo ancora girando, la mia partner Stacey Sher produce il film assieme a Pilar Savone, che ha lavorato per Quentin Tarantino e Reggie Hudlin. Io sono alla produzione esecutiva. E’ uno spaghetti western, ma tratta i temi della schiavitù. E’ nel linguaggio di Tarantino, puro intrattenimento, con Leonardo DiCaprio nei panni del cattivo. Sarà fantastico.
Vi ricordiamo che il cast del film comprende Christoph Waltz, Don Johnson, Gerald McRaney, James Remar, James Russo,Jamie Foxx, Joseph Gordon-Levitt, Kerry Washington, Kurt Russell, Leonardo Di Caprio,Sacha Baron Cohen, Samuel L. Jackson, Todd Allen, Tom Savini, Tom Wopat. Non ci resta che attendere ulteriori notizie. Ecco la scheda film: Django Unchained
Fonte: Slashfilm via Badtaste.it
Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno: parola al co-creatore di Bane
Cineweb Radio ha pubblicato un’intervista a Graham Nolan, co-creatore di Bane assieme a Chuck Dixon, per Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno. Precisiamo prima di tutto che per Graham
Men in Black 3: ecco gli alieni anni ’60
In Men in Black 3, l’agente J interpretato ancora una volta da Will Smith, ritornerà indietro nel tempo per salvare la vita a K, sempre Tommy Lee Jones che negli anni ’60 avrà le fattezze di un più giovane
Prometheus: secondo spot tv
E’ arrivato on line il secondo spot tv di Prometheus, dopo i massicci aggiornamenti della settimana scorsa. Nel video, oltre alle immagini presenti anche nel trailer ci sono diverse scene inedite, ovviamente piccolissime, raggruppate in 30 secondi.
Prometheus uscirà in Italia il prossimo 14 settembre, e nelle intenzioni del regista Ridley Scott è una sorta di prequel del leggendario Alien. Nel cast Michael Fassbender, Charlize Theron e Noomi Rapace che ha promesso ai fan di diventare la nuova Ripley, ci riuscirà? Intanto ecco il video:
17 Ragazze: niente divieto per gli under 14
3° Festival Internazionale del Cinema patologico
Una super-Mezzanotte per The Hunger Games!
Harry Potter Wizard’s Collection: primo video inedito dal cofanetto!
Warner Home Video rilascia il primo estratto dei contenuti speciali mai visti prima che saranno contenuti nell’epico e definitivo Cofanetto da Collezione Harry Potter Wizard’s Collection, il più grande e completo Box Set mai prodotto nella storia di Warner Home Video, che verrà rilasciato il 7 settembre 2012.
Blade Runner: polaroid svelate
Trent’anni dopo l’uscita di Blade Runner, emergono nuove foto dal set del cult di Ridley Scott.
Il ritorno di William Monahan
Lo sceneggiatore premio Oscar William Monahan (The Departed) dirigerà il thriller Mojave, di cui ha anche scritto lo script.
Ecco le date d’uscita di 300:Battle of Artemisia e Pacific Rim!
Novità per gli appassionati di Guillermo Del Toro e di quella versione fumettistica e muscolosa del mondo antico inaugurata con 300: la Warner Bros ha infatti comunicato le date d’uscita di Pacific Rim, ultima fatica del regista messicano, e di 300: Battle of Artemisia, atteso sequel (forse è meglio parlare di spin-off!) del celebrato 300 di Zack Snyder.
Il lungometraggio di Del Toro sarà nei cinema dal 12 luglio 2013; inizialmente l’uscita era stata fissata al 10 maggio, ma con questa posticipazione si è evitato lo sconveniente “panino” tra Iron Man 3 (3 maggio) e Star Trek 2 (17 maggio). Nel cast di Pacific Rim spiccano i nomi di Charlie Hunnam, Charlie Day, Idris Elba, Rinko Kikuchi, Clifton Collins Jr., Ron Perlman. 300: Battle of Artemisia approderà in sala il 2 agosto 2013; diretto da Noam Murro e ispirato alla graphic novel Xerses di Frank Miller, Battle of Artemisia annovera nel proprio cast Sullivan Stapleton, Eva Green, Jamie Blackley e il recentemente confermato – tornerà a vestire i panni di Serse – Rodrigo Santoro.
Fonte: Movieweb
Prima foto di Jennifer Lawrence in casa alla fine della strada
Jennifer Lawrence, che in questi giorni sta cominciando a battere le sale di mezzo mondo con l’atteso The Hunger Games
Una Notte da Leoni: via al terzo episodio
Sylvester Stallone: nuovo Rambo?
Marigold Hotel: recensione del fim con Judy Dench
In Marigold Hotel la vecchiaia è una brutta bestia, chi c’è arrivato lo dice, e chi ci è prossimo lo ripete. Ma che fare quando l’età e la vita sono arrivate alla loro naturale fine e ormai ‘manca poco’? Così un gruppo di pensionati si ritrovano in un fatiscente albergo indiano, con l’intento di passare lì i loro ultimi anni di vita. Ognuno di loro ha una sua propria storia e ad ognuno la colorata e caotica India regalerà esperienze, chiarezza e visione del futuro che prima sembrava preclusa.
C’è Evelyn, il filo conduttore del racconto: attraverso i suoi occhi scorgiamo la meraviglia verso la novità, verso il mistero e l’ignoto che un’avventura offre sempre a chiunque la sappia intraprendere, a qualunque età. C’è Graham, Giudice della corte suprema che torna in India alla ricerca del suo amore perduto. Ci sono Jean e Douglas, ridotti in povertà dall’impresa della figlia, che sperano di trovare qualcosa di stimolante nella loro nuova vita, ma la meraviglia pervade solo chi è disposto ad accoglierla, e così non sarà per Jean, provata fisicamente ed emotivamente dal soggiorno forzato al Marigold Hotel. E poi Muriel, scontrosa signora che subisce un’operazione all’anca e viene spedita in India per ‘saltare la fila’ e fare la riabilitazione e infine c’è chi, come Madge e Norman, proprio non vuole scendere a patti con il tempo che passa, che si sente ancora giovane e ha paura di invecchiare, quando la vecchiaia è ormai una realtà.
Marigold Hotel, il film

Marigold Hotel si fregia di un cast difficilmente superabile. Conduce il gruppo una bellissima Judy Dench, straordinariamente intensa e affascinante, seguita a ruota da Tom Wilkinson, Bill Nighy, Maggie Smith, insieme poi a Penelope Wilton, Celia Imrie, Ronald Pickup e il giovane Dev Patel, lo Slumdog Millionaire di Danny Boyle. John Madden ci porta in questo mondo colorato e chiassoso, glissando evidentemente sulla povertà che si trova accanto all’ostentata ricchezza e raccontandoci una storia che potenzialmente poteva essere davvero preziosa, perché va ad indagare cosa succede ai personaggi dei film dopo il film. Spieghiamoci: tutto il cinema è pervaso da gioventù e bellezza che cerca di trovare il suo posto nel mondo; il film di Madden invece racconta degli anziani che nessuno vuole e che nessuno cura, che a loro volta cercano una sistemazione per la loro nuova condizione di vecchi.
Quando le abitudini si sono sedimentate nel corso di una vita è possibile cambiarle? Quando la vita di coppia viene naturalmente interrotta dalla morte è possibile andare avanti? Quando il nostro corpo non risponde più alle intenzioni di un tempo è possibile lo stesso accettare se stessi? Ogni personaggio con la sua storia ci da una risposta, a volte semplicistica, in altri casi sofferta. Il problema di Marigold Hotel però è una sceneggiatura, basata sul racconto di Deborah Moggach, che nella parte centrale si biforca rendendo disomogenea la struttura corale del film.
La magia dell’oriente non riesce ad bucare lo schermo e il film rimane su un binario morto, nonostante gli incredibili protagonisti e la storia dalle grandi potenzialità.
Emma Watson sul set di Bling Ring
Ecco alcune foto dal set di Bling Ring.
Protagonista è Emma Watson, l’attrice inglese di 21 anni che sta lavorando al suo secondo film (il primo è stato My Week With Marilyn)
Ecco il Teaser Trailer di L’Ospite(The Host)
Piccole bugie tra amici: recensione del film di Guillaume Canet
Arriva al cinema Piccole bugie tra amici di Guillaume Canet con protagonisti François Cluzet, Marion CotillardeJean Dujardin.
Un grave incidente sconvolge la vita di un gruppo di amici, che si trovano così a dover affrontare non solo la difficile situazione che si è creata, ma anche – e soprattutto – sé stessi e i rapporti che li legano gli uni agli altri. L’occasione sarà offerta dalla consueta trasferta estiva a Cap Ferret, nella casa del più ‘maturo’ (e ricco) della comitiva.
Piccole bugie tra amici, il film
La lontananza dalla frenesia cittadina da cui sono abitualmente risucchiati, insieme all’atmosfera più o meno ‘vacanziera’ in cui si immergono per qualche giorno, permetterà a ciascuno di loro di fermarsi a riflettere come non hanno mai potuto/voluto fare prima.
Questo, a grandi (grandissime) linee, quanto ci racconta il francese Guillaume Canet nel suo terzo lungometraggio, Piccole bugie tra amici: un film, a suo dire, “molto sentito e molto personale”, che lo ha coinvolto a 360°. E si vede. Canet riesce a trasmettere le sue stesse altalenanti emozioni anche allo spettatore.
Parte del merito è da attribuire ad un cast ‘stellare’ e in ottima forma (fra gli altri, il François Cluzet dell’apprezzatissimo Quasi amici, Marion Cotillard, premio Oscar per La vie en rose, e Jean Dujardin, fresco di statuetta per The Artist).
Piccole bugie tra amici è un film corale in cui però c’è spazio per tutti: ciascun personaggio ha un ruolo da protagonista, con una sua storia, con i mille pregi e difetti che lo caratterizzano e che emergono lentamente, scena dopo scena. L’affiatamento del gruppo, poi, è palpabile in ogni fotogramma. Anche perché, oltre all’indubbio talento dei singoli interpreti, Canet ha saputo sfruttare al meglio le dinamiche (di gruppo e di coppia) che si sono innescate all’interno del cast.
Dopo aver sottoposto per una settimana i suoi attori ad un vero e proprio ‘boot camp’ sul posto – perché familiarizzassero tra loro e con l’ambiente – è riuscito a ricreare con spontaneità e onestà (insomma, con ‘semplicità’) quei legami d’amicizia e d’amore così intimi e complessi che noi tutti viviamo ogni giorno. Per questo è facile identificarsi con loro, con tutti loro: perché in ognuno possiamo ritrovare un pezzettino di noi stessi. E siamo a nostro agio con Max, Marie, Vincent, Eric, e tutti gli altri: ridiamo e piangiamo insieme a loro, ci sentiamo partecipi di questo gruppo assai variegato, in cui ognuno tende a nascondere una parte di sé (la parte più fragile o più ‘scomoda’), generando una catena di piccole bugie ‘innocenti’ che servono a non affrontare i problemi veri. Finché non arriva il momento in cui i problemi veri devono essere affrontati.
Piccole bugie tra amici esce il 6 aprile, distribuito da Lucky Red.
Non lasciatevi spaventare dalla durata extra-large: 154 minuti non sono poi tanti se li passate con degli amici così… e vedrete che alla fine quasi vi dispiacerà separarvi da loro.











