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The Iron Lady – trailer Italiano

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Meryl Streep interpreta Margaret Thatcher la Dama di Ferro nell’attesissimo film di Phyllida Lloyd. Nel 2012 al cinema.

Il principe del deserto: recensione del film

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Il principe del deserto: recensione del film

Il principe del deserto, l’ultimo film di Jean Jacques Annaud è il riadattamento del romanzo del 1957 Il paese dalle ombre corte dello svizzero Hans Ruesch. La vicenda è ambientata in Medioriente all’inizio del ventesimo secolo e si apre con un patto tra due sultani che hanno appena terminato un conflitto.

Il vincitore Nesib, l’emiro di Hobeika (Antonio Banderas), detta la condizioni di pace al suo rivale Amar, il sultano di Salmah (Mark Strong). Come da tradizione, quest’ultimo deve offrire a Nesib i suoi due figli maschi, a garanzia del trattato di pace. I due ragazzini, Saleeh e Auda, devono essere adottati dall’emiro di Hobeika e nessuno potrà più reclamare i diritti della cosiddetta Striscia Gialla, una lingua di deserto tra Hobeika e Salmah. Quindici anni dopo, una serie di eventi stravolgono la vita di questi personaggi, e così Auda sarà così costretto a togliere i panni di timido bibliotecario e a scoprirsi leader carismatico.

Guardando le immagini di Black Gold (titolo originale del film Il principe del deserto) è letteralmente impossibile non pensare al capolavoro del 1962 di David Lean Lawrence d’Arabia. A differenza di quella pellicola, però, qui è più forte l’atmosfera da “Mille e una notte”, merito anche delle musiche di James Horner. Come nelle fiabe migliori, da una parte c’è l’avidità e il progresso e dall’altra la dignità, il coraggio e la tradizione. Ad incarnare questi modelli così agli antipodi, troviamo da una parte la maschera impassibile e incorruttibile di Mark Strong, mentre dall’altra Antonio Banderas nei panni di un sultano così avido e cinico da apparire quasi divertente. Stretto tra due fuochi, il giovane Auda (il bravissimo Tahar Rahim visto ne “Il Profeta”) è costretto trovare la “sua” strada, sorretto solo dall’amore di Leyla (la bella Freida Pinto).

Nonostante Il principe del deserto non vada annoverato tra le opere più “personali” di Annaud, la storia convince per la forza di alcuni temi universali, trattati con un ritmo e un gusto per la narrazione che la avvicinano più ad alcune buone produzioni hollywoodiane, piuttosto che al cinema d’autore. La sceneggiatura dell’olandese Menno Meyjes (“Il colore viola”, “L’impero del Sole”, “Indiana Jones e l’ultima crociata”) è scritta molto bene e tiene fede al romanzo da cui il film è tratto. I personaggi sono ottimamente caratterizzati e, nonostante dei dialoghi non sempre originali, la pellicola fa sfoggio di ottimi attori, buona fotografia e costumi grandiosi. Nonostante l’avversione di Annaud per la CGI, non mancano scenografie bellissime (Pierre Queffelean) e scene di battaglia ed esplosioni spettacolari.

Rock of Ages: trailer originale

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Ecco il trailer di Rock of Ages, il nuovo film di Adam Shankman, che vede trai protagonisti un fantastico Tom Cruise in versione front-man di una band glam metal degli anni Ottanta.

Tra un anno esatto al cinema arriverà Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato

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Tra un anno, il 14 dicembre 2012, arriverà al cinema Lo Hobbit – un viaggio inaspettato, primo dei due film che ormai da 5 anni Peter Jackson sta realizzando, ostacolato da diversi problemi produttivi e realizzativi.

Il teaser trailer ufficiale arriverà il 21 dicembre nei cinema USA. Anche in Italia il film dovrebbe uscire il 14 dicembre, se non addirittura il 12 come è già successo per altri titoli attesi come Harry Potter e i Doni della Morte Parte II, o ancora prima con Spiderman 3.

La sinossi ufficiale di Lo Hobbit – un viaggio inaspettato:

L’avventura segue il viaggio del protagonista Bilbo Baggins che viene catapultato in un’epica ricerca per reclamare il Regno Nanico di Erebor caduto in preda allo spaventoso drago Smaug. Sollecitato da Gandalf il Grigio, Bilbo si trova all’improvviso in compagnia di tredici nani guidati da un guerriero leggendario: Thorin Scudodiquercia. Il loro viaggio li condurrà nelle Terre Selvagge, attraverso infide lande brulicanti di Goblin e Orchi, letali Mannari, Ragni Giganti, Mutapelle e Stregoni.

Anche se la loro meta risiede a Est, tra le steppe della Montagna Solitaria, dovranno prima trovare alla svelta una via di fuga dai tunnel dei goblin, in cui Bilbo incontra la creatura che cambierà la sua vita per sempre… Gollum.

Qui, da solo con Gollum, sulle rive di un lago sotterraneo, l’ignaro Bilbo Baggins non solo scopre – con sua grande sorpresa – di possedere  una notevole dose di astuzia e coraggio ma entra in possesso del “tesoro” di Gollum, un anello dotato di insolite qualità molto utili… un semplice anello d’oro cui è legato il destino della Terra di Mezzo in modi che Bilbo non può ancora comprendere.

Il Cavaliere Oscuro – il ritorno: il bootleg del prologo

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Il Cavaliere Oscuro – il ritorno: il bootleg del prologo

Prima che venga oscurato definitivamente, ecco l’ultimo minuto del prologo di sei minuti mostrato in IMAX insieme al film Mission Impossible: protocollo fantasma.

Uscite al cinema di venerdì 16 dicembre 2011

Uscite al cinema di venerdì 16 dicembre 2011

Sherlock Holmes – Gioco di ombre: Holmes è sempre stato il più astuto di tutti…almeno fino ad oggi. Una nuova acuta mente criminale, il Professor Moriarty (Jared Harris), con una intelligenza pari a quella di Holmes e con una predisposizione al male ed una totale assenza di coscienza, potrebbe mettere in grande difficoltà il rinomato detective.

Denzel Washington sarà Un giustiziere a New York?

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Denzel Washington sarà Un giustiziere a New York?

La moda della riproposizione su grande schermo di serie televisive più o meno datate e più o meno di successo si potrebbe arricchire di un nuovo capitolo con The Equalizer, nota in Italia col titolo di Un giustiziere a New York: di un adattamento cinematografico si parla da qualche tempo, inizialmente era stato fatto il nome Paul Haggis come autore della sceneggiatura.

In seguito sul progetto è caduto il silenzio fino ai giorni scorsi, quando per il ruolo del protagonista è stato fatto il nome di Denzel Washington; nessuna conferma invece riguardo il coinvolgimento di Haggis, ipotesi che anzi appare tramontata. Il progetto di una versione su grande schermo della serie (risalente alla seconda metà degli anni ’80 e andata in onda in Italia nei primi ’90), risale peraltro al 2005, quando Harry Weinstein ne acquisì i diritti; da allora i nomi di vari registi e sceneggiatori sono stati affiancati al progetto, senza però alcun esito.

Fonte: Empire

Problemi di budget per Artù e Lancillotto

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La crisi globale colpisce anche gli studios cinematografici, che sono costretti a rivedere i propri programmi; di pochi giorni fa l’annuncio da parte della Watner Bros del rinvio di Paradise Lost, in collaborazione con la Legendary Pictures e della messa in stand-by di Artù e Lancillotto, progetto che al momento appare un pò troppo costoso. Il film sarebbe stato incentrato sulle avventure di Artù precedenti alla sua ascesa al trono: Kit Harington (Games Of Thrones) avrebbe interpretato il futuro re, con Joel Kinnaman (The Killing) nel ruolo di Lancillotto.

Il budget  è rapidamente lievitato: dagli iniziali 90 milioni di dollari si è rapidamente arrivati a 130, e questo ha cominciato a generare dubbi sulla effettiva fattibilità del progetto; a fianco dei due protagonisti, non ancora conosciutissimi presso il grande pubblico, si sarebbe puntato su Gary Oldman (nel ruolo di Merlino) quale grande nome per accrescere l’appeale della pellicola. Il regista David Dobkin, anche autore della sceneggiatura, sarebbe stato lasciato libero di cercare un’altra casa di produzione per il film. Quello di Artù e Lancillotto è solo l’ultimo di una serie di casi di potenziali blockbuster messi in stand-by o finiti nel dimenciatoio: tra questi, The Lone Ranger, anch’esso rinviato per motivi di budget, il lovecraftiano Le Montagne della Follia di Del Toro (con Tom Cruise protagonista) e la saga basata sulla serie dei romanzi della Torre Nera di Stephen King firmata da Ron Howard.

Fonte: Empire

Chris Pratt in trattative per Kill Bin Laden

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Più conosciuto per i ruoli in alcune serie televisive (OC ed Everwood le più note), che per l’attività per il grande schermo, Chris Pratt potrebbe ora avere l’opportunità di dare una svolta alla propria carriera con la partecipazione a Kill Bin Laden, prossimo film di Kathryn Bigelow, nel quale interpreterebbe il ruolo di uno dei vari soldati protagonisti. Il successore di The Hurt Locker ha incontrato non pochi problemi nel corso della sua gestazione, primo fra tutti il fatto che nel frattempo Bin Laden è stato effettivamente trovato e ucciso, costringendo il progetto a una brusca frenata e rendendo obbligata un’ampia revisione della sceneggiatura.

Anche il casting ha trovato non poche difficoltà: al momento della partita sarebbero entrati a far parte  Joel Edgerton, Tom Hardy, Guy Pearce e Idris Elba; al momento l’unico nome sicuro è però quello di Jason Clarke, che presto vedremo all’opera nel Grande Gatsby. L’obbiettivo della Bigelow e dello scrittore Jason Clarke è di avviare le riprese entro febbraio, fissando per dicembre la data di uscita negli U.S.A.; su questo al momento non vi sono però conferme.

Fonte: EMPIRE

I sospiri del mio cuore: recensione del film

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I sospiri del mio cuore: recensione del film

I sospiri del mio cuore (in originale Mimi wo sumaseba ) è un film d’animazione giapponese del 1995 scritto da Hayao Miyazaki e diretto da Yoshifumi Kondō. L’edizione italiana è stata presentata dalla Lucky Red a Lucca Comics and Games il 31 ottobre 2011. Il tema musicale principale è la famosa canzone di John Denver Take Me Home, Country Roads,  ricantata però in giapponese e con un testo diverso rispetto all’originale.

In I sospiri del mio cuore Shizuku è una studentessa di terza media. Grande appassionata di narrativa, buona parte del suo tempo libero immersa nei libri. Tuttavia, un’inaspettata serie di incontri le farà ben presto riconoscere come la sua quotidianità sia finita col diventare come la trama di un romanzo fantastico.

L’avventura comincia quando Shizuku, la protagonista del film, appassionata di romanzi, va in biblioteca per prendere in prestito dei volumi. Noleggiando dei libri si accorge che nella tessera dei noleggi ricorre sempre un cognome prima del suo: Amasawa, e con la fantasia di un aspirante scrittrice comincia a fantasticare su chi sia questo ragazzo.

Un giorno, durante il suo consueto pellegrinare verso la biblioteca, incontra sul treno uno strano gatto e decide di seguirlo, il felino la conduce in un quartiere sconosciuto ed entra in un negozio di antiquariato. Il proprietario e Shizuku si conoscono e l’ometto mostra alla ragazza alcuni dei tesori del suo negozio, tra cui uno strano orologio e la statuetta di un gatto antropomorfo che chiama Baron.

Shizuku conoscerà nelle sue scorribande anche Seiji Amasawa, un ragazzo che continua a prenderla in giro, e che presto si trasferirà in Italia per diventare un bravo liutaio. L’amicizia di Shizuku e Seji si rafforza sempre più e presto i due ragazzi capiranno la vera natura dei loro sentimenti.

I sospiri del mio cuore è un prodotto firmato dallo Studio Ghibli, uno studio cinematografico specializzato in film d’animazione giapponese. I suoi anime sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, ed hanno contribuito alla diffusione e alla rivalutazione di questo genere al di fuori della madre patria e della cerchia di appassionati.

Lo Studio Ghibli fu fondato nel 1985 dal celebre regista Hayao Miyazaki insieme al suo collega e mentore Isao Takahata.

Come avviene nella gran parte dei film scritti da Miyazaki, abbiamo dei protagonisti bambini: la loro innocenza, contrapposta alla violenza degli adulti, li porta spesso ad avere il potere di riappacificare gli uomini fra di loro e con la natura. Stavolta, però, ci si interroga sul diventare grandi, sul crescere e sul capire che strada percorrere. Il percorso di Shizuku non è per niente facile, perché crescere non è facile. Si affrontano crisi, dubbi e momenti incerti e spesso l’unico modo per ritrovare la via è seguire le proprie fantasie e vedere fin dove ci portano. Può darsi che ci aiutino ad andare avanti e a scoprire un nuovo emozionante futuro.

Sherlock Holmes – Gioco di ombre arriva al cinema

Sherlock Holmes – Gioco di ombre arriva al cinema

Puntuale, dopo due anni, Guy Ritchie ritorna con una nuova avventura dell’inquilino di Baker Street, Sherlock Holmes – Gioco di ombre. Anche qui, la penna ispiratrice è quella di Sir Arthur Conan Doyle unita, mescolata e ben amalgamata all’estro dell’ormai tanto apprezzatissimo quanto criticatissimo regista. Ma cosa dovremmo aspettarci da questo film che ancor prima dell’uscita ha prodotto fiumi interminabili di parole? E quali saranno le nuove ambientazioni dell’investigatore, insolite e curiose da strappare sorrisi e inchiodare gli sguardi? Questa volta, pare che le avventure di Holmes non rimangano lì, oltre la Manica, ma la mania insaziabile di certezze e verità ha condotto l’investigatore in un tour, di certo per nulla affine al  Grand Tour in voga in quel periodo, fatto di corse all’ultimo sangue per ottenere o salvare qualcosa/qualcuno.

Questa volta sulla scena di Sherlock Holmes – Gioco di ombre, però, si staglia una figura: l’alter ego di Sherlock Holmes. Nell’episodio precedente era il burattinaio della situazione, ed ora invece, il Professor Moriarty (interpretato da Jared Harris), è il vero protagonista posto affianco a Holmes. Astuto, lungimirante, diabolico nei ragionamenti, e si direbbe anche onnisciente sulle scelte di Holmes, prevede e anticipa le mosse, sconvolgendo così i piani dei difensori dei deboli. Nelle atmosfere cupe e grigie di una Londra Vittoriana sempre più in ascesa, il duo Holmes-Watts continua a ingoiare ogni indizio e segnale, questo anche grazie al prezioso aiuto di una nuova pedina che entra a far parte del gioco: la Zingara Sim (interpretata da Noomi Rapace). Non mancherà la forza dell’intelligenza ammaliatrice di Irene Adlere (interpretata da Rachel McAdams) e la partecipazione di Stephen Fry nel ruolo dell’eccentrico e stravagante Mycroft Holmes, fratello dell’investigatore.

La cornice di Sherlock Holmes – Gioco di ombre per quanto secondaria, contribuisce ad esprimere la spettacolarità del tutto. La fotografia eccellente di Philippe Rousselot, la colonna sonora di Hans Zimmer ben si inseriscono nelle scelte per gli effetti visivi che esprimono la quintessenza, il valore aggiunto dell’opera.

Mission: Impossible – Protocollo Fantasma uscirà in Italia il 27 Gennaio 2012!

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La Universal ha annunciato che Mission: Impossible – Protocollo Fantasma uscirà nelle sale italiane il 27 Gennaio 2012. Inoltre la Paramount Pictures e Coca Cola Zero hanno annunciato la loro partnership per la presentazione della premiere del film Mission: Impossible – Protocollo Fantasma, che avrà luogo a Rio de Janeiro, in Brasile, il prossimo 14 dicembre.

 Il ‘red carpet’ sarà trasmesso online dalle 19:00 ora locale (22:00 ora italiana) con una performance live del DJ e produttore musicale nominato al Grammy® Tiësto, che presenterà in anteprima assoluta il nuovo remix del noto tema musicale di Mission: Impossible, scritto da Lalo Schifren. Sarà possibile seguire questo evento speciale gratuitamente in streaming su CokeZero.com/Mission, MissionImpossible.com, Livestream.com/MissionImpossible, http://www.facebook.com/tiesto e Coca Cola Zero su Facebook.

La star e produttore del film Tom Cruise, la coprotagonista Paula Patton, il regista Brad Bird e altre celebrità saranno disponibili per interviste coordinate dai conduttori Quddus e Carla Lamarca. Nel corso di questo evento, i fan di Coca Cola Zero, Tiësto e Mission: Impossible – Protocollo Fantasma avranno la possibilità di porre domande ai membri del cast tramite la chat livestream. Inoltre il pubblico potrà assistere ai momenti salienti del tour globale del film, nelle sue varie tappe in Giappone, Corea, India, Dubai, Francia, Germania, Spagna, Australia, Russia e Italia.

“I film di “Mission Impossible” vantano un enorme seguito in tutto il mondo”, dichiara LeeAnne Stables, Vice Presidente Esecutivo del Marketing Mondiale di Paramount. “Per celebrare il lancio di questo nuovo episodio del franchise, abbiamo unito una brand del calibro di Coca Cola Zero ad una performance live del noto DJ & Produttore Tiësto: il risultato non potrebbe essere più elettrizzante”.

“Il tema musicale di MISSION: IMPOSSIBLE è universalmente riconoscibile e suscita sempre una grande emozione. Siamo davvero curiosi di assistere al modo in cui il musicista Tiësto lo ha personalizzato”, afferma Chip York, Direttore del Marketing del Settore dell’Intrattenimento Mondiale della Coca-Cola Company. “La premiere di Rio in live streaming sarà un evento unico, in cui verrà celebrata la partnership di Coca Cola Zero con questo noto franchise cinematografico”.

Mission: Impossible – Protocollo Fantasma è un film diretto da Brad Bird, scritto da Josh Appelbaum & André Nemec e prodotto da Tom Cruise, J.J. Abrams e Bryan Burk.

Ritenuto responsabile dell’attentato terroristico che ha distrutto il Cremlino, l’agente segreto della Impossible Mission Force (IMF) Ethan Hunt viene allontanato dall’agenzia insieme agli altri membri della sua squadra, quando il Presidente degli Stati Uniti attiva il “Ghost Protocol”. Ormai privo di risorse e di qualsiasi sostegno, Ethan dovrà trovare un modo per riabilitare il nome della sua agenzia e prevenire un altro attentato. A complicare le cose, Ethan viene costretto a intraprendere questa missione al fianco di alcuni ex colleghi della IMF, spinti da oscuri motivi personali a lui sconosciuti.

Mission: Impossible – Protocollo Fantasma sarà distribuito in alcune località in formato IMAX e arriverà nei cinema il 27 Gennaio 2012

La Mia Vita è uno Zoo – Trailer Italiano

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La Mia Vita è uno Zoo – Trailer Italiano

Il film racconta di un uomo alla cui moglie è stata diagnostica una malattia incurabile. L’uomo decide di trasferire tutta la famiglia nelle campagna inglese dove compra uno zoo in disuso nella speranza di farlo rifiorire. Insieme ai figli e ad un gruppo di fedeli collaboratori si lancia nell’impresa che all’inizio appare disperata. Nel Cast del film , ,   , , , , , , , , , ,

Esce nelle sale statunitensi il 23 Dicembre 2011. In Italia l’uscita è prevista per il venerdì 16 marzo 2012.

Winona Ryder parteciperà a The Iceman

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Winona Ryder sembra essere tornata a lavoro con una certa costanza. Dopo la sua partecipazione a Il Cigno Nero e al Dilemma, l’attrice sarà la moglie di Michael Shannon in The Iceman.

Perfect Sense: un nuovo trailer

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Perfect Sense: un nuovo trailer

Ecco un nuovo trailer del thriller drammatico Perfect Sense che vede prtagonisti Ewan McGregor e Eva Green.

La storia racconta di uno chef e una scienziata

Indiana Jones 5: Lucas e Spielberg vogliono farlo con il giusto MacGuffin

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Di recente Steven Spielberg ha rivelato che lui e George Lucas stanno lavorando su un Indiana Jones numero 5 e che finalmente è arrivata un’idea vincente per un possibile quinto capitolo. Il NY Mag ha ora precisato che Lucas e Spielberg hanno si avuto un’idea per la storia, ma che manca loro ancora un MacGuffin, ovvero un pretesto per portare avanti lo sviluppo del racconto. E vogliamo sperare che finchè George non trova quel MacGuffin, il quinti Indy nn vedrà lo schermo.

Fonte: worstpreviews

GI Joe 2: Retaliation – il trailer

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GI Joe 2: Retaliation – il trailer

Ecco il primo trailer di GI Joe 2: Retaliation, diffuso oggi dalla Paramount Pictures.

Nel film troviamo i protagonisti del primo film, insieme a diverse nw entry: Channing Tatum, Ray Park

Fortapàsc: recensione del film di Marco Risi

Fortapàsc: recensione del film di Marco Risi

Fortapàsc è il film del 2009 diretto da Marco Risi e con protagonisti Libero De Rienzo, Ennio Fantastichini, Massimiliano e Gianfranco Gallo, Ernesto Mahieu, Renato Carpentieri, Michele Riondino.

Fortapàsc, la trama

Storia di Giancarlo Siani, giornalista de Il Mattino ucciso solo perché faceva il suo lavoro con devozione e professionalità, raccontando le malefatte della camorra in quel di Torre Annunziata, lavorando per la sede distaccata del giornale a Castellammare di Stabia (lui era del Vomero).

Dovendosi occupare dei fatti di cronaca nera, non si limitò infatti a riportare il nome di chi veniva ucciso, ma anche tutti i vari movimenti interni ai clan, i loro intrecci (tra i Nuvoletta, all’epoca altra grande famiglia di Marano, i Gionta e i Bardellino), i tantissimi omicidi e i loro perché, le relazioni tra Camorra e istituzioni, in particolare con il consiglio comunale di Torre Annunziata. La sua devozione e scrupolosità gli costarono però troppi nemici.

Fortapàsc, il film

Fortapàsc

Fortapàsc del 2009 è diretto da Marco Risi, figlio del celebre Dino, un regista che ha spesso affrontato tematiche scomode, non disdegnando però brillanti virate nella commedia. Fortàpasc racconta la breve esistenza e la tragica fine del giornalista Giancarlo Siani, interpretato da Libero De Rienzo, giovane attore napoletano che ha diviso la propria carriera tra cinema e Tv.

Fortapàsc è tratto da “Mehari” (nome che trae spunto dal modello dell’auto di Siani), un cortometraggio realizzato nel 1999 da Gianfranco De Rosa, che in questo film riveste il ruolo di produttore esecutivo. Il titolo è invece ispirato al modo ironicamente drammatico con cui Siani definiva Torre Annunziata, proprio per la guerra in atto tra clan che funestava il territorio, come all’epoca un po’ tutto il napoletano.

Anche se le tematiche trattate sono impegnative e delicate, questa pellicola scorre con facilità di fruizione, trasmettendo al contempo anche tanta amarezza, e solleticando nello spettatore sete di giustizia e voglia di riscatto civico. Siani, ben interpretato (anche esteticamente) dal succitato De Rienzo, appare come un isolato Don Chisciotte, che a differenza del personaggio di Cervantes non ha neppure il conforto della compagnia del buffo Sancho Panza. Resta di fatti solo nella sua battaglia contro quei feroci mulini a vento, rispetto a questi ultimi tanto più veri quanto atroci, abbandonato anche dalla fidanzata Daniela (Valentina Lodovini) e dal collega Rico (Michele Riondino) il quale sceglie, da involontario profeta, un altro mestiere. Alla fine Giancarlo resta solo con i suoi principi, solo fino alla terribile fine.

Tra gli altri interpreti di Fortapàsc si segnalano: Ennio Fantastichini (nelle vesti del Sindaco di Torre Annunziata), Ernesto Mahieux (nei panni del pittoresco direttore del giornale locale di Torre), i fratelli Massimiliano e Gianfranco Gallo (nei panni dei fratelli Gionta), Renato Carpentieri (Amato Lamberti, direttore de L’Osservatorio sulla camorra) e Gianfelice Imparato (pretore Rosone).

Veniamo ad alcune curiosità, che in realtà sono autentiche gaffe “storiche”. Alcune delle automobili non corrispondono all’epoca dei fatti, ad esempio si nota più di una volta un’Alfa Romeo 33 di seconda serie, prodotta a partire dal 1990, alla quale è stata apposta molto inverosimilmente la targa di colore nero con scritte arancio/bianche, in vigore fino al 1985 (anno dell’ambientazione di Fortapàsc).

Per ben due volte viene indirettamente inquadrata (con l’etichetta al lato opposto, ma nettamente distinguibile) la birra “Corona” come bevanda dell’attore principale, nella prima scena addirittura con uno spicchio di limone, moda molto in voga oggi, ma non nel 1985, infatti in Italia la Corona arriva nel 1989.

Nella scena in cui viene inquadrata la bambina vittima dell’agguato, stesa per terra di fronte al portone della Chiesa, si possono distinguere chiaramente delle monete in Euro. Nella partita di pallavolo della squadra allenata da Siani si vede un pallone tricolore, di quelli usati solo dalla fine degli anni Novanta.

Nella sala del consiglio comunale c’è la foto del presidente Francesco Cossiga, che sarebbe diventato Presidente della Repubblica solo qualche mese dopo, e lo stendardo del comune di Castellammare di Stabia invece di quello di Torre Annunziata. Il fotografo Rico nella realtà non è mai esistito.

La redazione di Torre Annunziata de Il Mattino non esiste. Nella realtà esisteva quella di Castellammare di Stabia, ma gli sceneggiatori l’hanno creata per razionalità narrativa e per essere liberi nella creazione di personaggi di fantasia. Il capo della redazione di Torre Annunziata non esiste nella realtà, ma all’epoca esisteva una tipologia di giornalisti-impiegati.

Anche se esistono i verbali delle testimonianze di Amato Lamberti ex presidente della Provincia di Napoli e all’epoca direttore de L’Osservatorio sulla camorra, con il quale collaborava gratuitamente Siani, non è stato mai provato – perché ritenuto ininfluente dal magistrato inquirente – che Giancarlo Siani gli avesse effettivamente telefonato quel giorno. Le stesse testimonianze di Lamberti sono in contrasto tra loro e hanno confuso non poco le acque nelle fasi iniziali dell’inchiesta.

Degne di nota sono anche due aneddoti: a pochi giorni dal primo ciak, morì il grande regista Dino Risi, padre di Marco, così ci fu uno stop di tre giorni per i funerali. Al termine delle riprese la produzione ha voluto far dedicare la pellicola da Marco Risi alla memoria del padre.

Infine, l’auto Méhari usata per le riprese era la vera auto di Giancarlo Siani nella quale venne ucciso la sera di lunedì 23 settembre 1985, che è stata acquistata da un suo caro amico che non è apparso nel film per sua espressa volontà. Un particolare questo che impreziosisce un film che è riuscito nell’intento di raccontare la vita di un giovane giornalista sacrificatosi per amore della verità.

Guy Ritchie, da “marito di” ad apprezzatissimo regista

Guy Ritchie, da “marito di” ad apprezzatissimo regista

Guy Ritchie – Per diversi anni molta parte della sua notorietà è stata legata al suo matrimonio con la pop star più famosa del pianeta, ma sempre più questo regista, sceneggiatore e produttore inglese si è fatto apprezzare per i suoi film avvincenti, pieni d’azione e ironia, che non lasciano spazio alla noia, mostrando un’evidente predilezione  per storie di crimini e malviventi, nonché grande cura nel rendere le atmosfere di questa faccia oscura dell’umanità.

È in questi giorni in giro per l’Europa, ieri a Roma, a promuovere la sua ultima fatica, Sherlock Holmes: Gioco di ombre, sequel del fortunatissimo Sherlock Holmes. Accanto a lui nel progetto anche stavolta Robert Downey Jr., nei panni del celebre investigatore uscito dalla penna di Conan Doyle – ma anche ispirato al fumetto creato da Lionel Wigram, produttore della pellicola assieme a Joel Silver – Jude Law, che interpreta ancora una volta Mr. Watson, e il nuovo acquisto del cast, Noomi Rapace, nel ruolo dell’indovina Sim.  Gli auspici sono più che buoni e questa è senz’altro una delle uscite natalizie più promettenti, se consideriamo  che il primo Sherlock Holmes incassò 524 milioni di dollari. Dunque, mentre aspettiamo di essere sommersi dalle 600 copie di questa pellicola, in uscita nelle nostre sale il 16 dicembre, approfittiamo per conoscere un po’ meglio il suo regista.

Guy Ritchie, biografia

Guy Stuart Ritchie nasce il 10 settembre del 1968 a Hatfield, nell’Hertfordshire, contea inglese che lo stesso anno vede nascere anche una delle più grandi rock band della storia: i Deep Purple. Si potrebbe dire un destino, visto che la vita del regista inglese si intreccerà più volte con la musica.

Nasce da John Vivian Ritchie e Amber Parkinson; ha una sorella maggiore, Tabitha, e un fratellastro, Kevin Bayton, che sarà suo socio in affari: con lui fonderà la Ska Films, casa di produzione cinematografica. Il matrimonio dei suoi genitori finisce quando Guy è ancora molto piccolo. Il suo rapporto con la scuola è travagliato e la lascia a sedici anni. È invece determinato a diventare regista e sceneggiatore.

Guy Ritchie, film e filmografia

Il debutto dietro la macchina da presa data 1995: si tratta del cortometraggio The Hard Case, ma il primo film con cui si fa notare è quello che segna anche l’esordio alla produzione, con la succitata Ska Films: Lock & Stock – Pazzi scatenati (1998). Ambientato tra underground inglese e malavita, vede fronteggiarsi in rocambolesche vicende dei piccoli delinquenti e un pericoloso gangster. Dunque fin da subito, Ritchie mostra di saper interpretare in maniera interessante il collaudato binomio azione-crimine, coniugandolo con le atmosfere inglesi che ben conosce. Il film ottiene un buon risultato e fa emergere il nome di Ritchie.

Due anni dopo, il regista fa un altro centro, fondendo ancora crimine e commedia in Snatch – Lo strappo, in cui può avvalersi di Benicio del Toro e Brad Pitt. Azione, ritmi serrati, caustica ironia sono i punti di forza di questa pellicola, che conferma il talento di Guy Ritchie. La presenza dei due volti noti, poi, la aiuta a conquistare pubblico e critica e frutta a Guy Ritchie una nomination ai BAFTA. Ma questo per lui non è l’unico obiettivo importante centrato nel 2000. L’altro, infatti, riguarda la sua vita privata e consiste nell’aver convolato a nozze niente popò di meno che con Madonna.

Da questo momento per diversi anni, l’attenzione su di lui da parte dei media sarà più in qualità di “marito di”, che non per il suo lavoro di regista, sceneggiatore e produttore, complice anche il fatto che molti suoi progetti ruoteranno in qualche modo attorno alla sua notissima consorte. A partire dallo spot della BMW, che vede Mrs Ciccone e Clive Owen protagonisti – il nostro infatti non disdegna incursioni nel mondo della pubblicità, che riscuotono sempre un buon successo e fanno parlare di sé – fino al video del singolo What it feels like for a girl, dall’album di Madonna, Music (2001).

Per passare poi a qualche passo falso nella carriera di Ritchie: Travolti dal destino (2002), remake del celebre Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, di Lina Wertmüller (1974), che vede Adriano Giannini e Madonna vestire i panni che furono di Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. L’operazione è ardua e la riscrittura in versione patinata non convince. Al botteghino si rivela un flop, la critica punta il dito contro la regia e la recitazione della pop star, che dopo di allora sceglierà di non cimentarsi più col cinema. Il film rimedia anche diversi Razzie Awards: Peggior Regia, Peggior Film e Peggior Attrice, tra gli altri. Ritchie, invece, difende a spada tratta il progetto.

Nel frattempo, il regista e sua moglie hanno avuto un bambino e ne hanno adottato un altro. Nel 2006 Guy Ritchie è nel documentario I’m going to tell you a secret, riguardante un concerto tenuto da Madonna nel 2004. Pare anche che Ritchie la voglia nel cast di Revolver (2005), ma poi l’ipotesi tramonta. Il film nasce dalla collaborazione con Luc Besson e segna un ritorno allo stile delle prime pellicole per il regista inglese: un film d’azione, ambientato tra i gangster, con echi tarantiniani. Protagonisti Jason Statham e Ray Liotta. Piace al pubblico, meno alla critica del Toronto Film Festival.

Guy Ritchie però è determinato e stacanovista e per rimettere in carreggiata la sua carriera è disposto a impegnarsi al massimo. Abbiamo anticipato come non disdegni la tv, e ad essa si dedica tra 2007 e 2008: dirige una puntata della serie Suspect e torna agli spot pubblicitari per Nike e Nespresso. La sua macchina da presa sarà ancora prestata alla pubblicità nel 2010, quando dirigerà Jude Law e Michaela Kocianova per lo spot di Dior Homme. Non contento, nel 2007 il regista inglese crea anche un fumetto, incentrato sul super-eroe Gamekeeper. Sul fronte cinematografico, a Revolver segue RocknRolla, altro film d’azione con Gerard Butler, Tom Wilkinson e Thandie Newton: l’ambientazione torna ad essere londinese e il nostro sembra in grande spolvero, riuscendo stavolta ottimamente a tenere le fila di un’intricata e appassionante storia di malaffare. Per quel che riguarda la vita privata, questo è l’anno del suo divorzio da Madonna.

Per nulla abbattuto, l’anno successivo Guy Ritchie fa indubbiamente centro con la sua rilettura cinematografica di Sherlock Holmes. Mescola il personaggio creato da Conan Doyle e il fumetto di Lionel Wigram, per restituirci uno Sherlock tutt’altro che compassato, anzi, amante dell’azione, un po’ scapestrato, ma che mette il suo fiuto investigativo e la sua intelligenza brillante al servizio della caccia ai criminali. Insomma, una chiave interpretativa assai lontana dal posato detective che spesso abbiamo visto sullo schermo, ma che ben si adatta allo spirito di Ritchie, al suo amore per l’azione e per i personaggi non convenzionali. Al servizio dell’interpretazione Robert Downey Jr, che sembra perfettamente a suo agio nei panni di questo Holmes e ottiene anche il Golden Globe come Miglior Attore in un film brillante. Accanto a lui, un altrettanto bravo Jude Law, che veste i panni della famosa spalla Mr. Watson. Protagonista femminile Rachel Mc Adams. Il terzetto funziona, la direzione di Ritchie anche, le atmosfere della Londra dei bassifondi fanno altrettanto, e il successo ora non può proprio sfuggire di mano al regista, che riscuote il favore di pubblico e critica. A tal punto che non si può non bissare quest’anno, sempre in dicembre, come fu per la prima uscita, con Sherlock Holmes – Gioco di ombre. Squadra che vince non si cambia, e accanto ai protagonisti del precedente film troviamo anche la new entry Noomi Rapace/Sim. Vedremo come sarà accolto qui in Italia questo sequel, ma visti gli incassi ottenuti dal precedente, c’è da scommettere che in molti accorreranno in sala per verificare se la squadra ha colpito di nuovo nel segno.

La chiave di Sara – Trailer italiano

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La chiave di Sara – Trailer italiano

Parigi, ai giorni nostri. Julia Jarmond, giornalista americana che vive in Francia da 20 anni, sta facendo un’inchiesta sui dolorosi fatti del Velodromo D’inverno, il luogo in cui vennero concentrati migliaia di ebrei parigini prima di essere deportati nei campi di concentramento. Lavorando alla ricostruzione degli avvenimenti si imbatte in Sara, una donna che aveva 10 anni nel luglio del 1942, e ciò che per Julia era solo materiale per un articolo, diventa una questione personale, qualcosa che potrebbe essere legato ad un mistero della sua famiglia. A 60 anni di distanza è possibile che due destini si incrocino portando alla luce un segreto che sconvolgerà per sempre la vita di Julia e dei suoi cari?
A volte una verità che appartiene al passato comporta un prezzo da pagare nel presente…

Men In Black 3 – Trailer Italiano

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Da maggio 2012 al cinema. Il terzo capitolo segna il ritorno di Barry Sonnenfeld alla regia e di Steven Spielberg come produttore esecutivo. In Men in Black 3, gli agenti J (Will Smith) e K (Tommy Lee Jones) sono tornati indietro nel tempo. Nel corso dei suoi 15 anni fra i Men in Black, J ha visto delle cose inimmaginabili, ma nulla, nemmeno gli alieni, è riuscito a sorprenderlo tanto quanto il suo enigmatico e reticente partner. Ma quando la vita di K e il destino del pianeta sono messi a rischio, l’agente J dovrà tornare indietro nel tempo per sistemare le cose. J scoprirà che ci sono segreti nell’universo che K non gli ha mai rivelato – segreti che verranno alla luce nel momento in cui si unirà in squadra con un giovane agente K (Josh Brolin) per salvare il suo partner, l’agenzia e il futuro dell’umanità.

Box Office USA del 12 Dicembre

Da questa settimana entriamo di fatto in pieno clima prenatalizio, e anche il Box Office dei film più visti in settimana negli Stati Uniti si adatta alla tendenza, ed infatti il film più visto è New Year’s Eve, nuovo film del regista Garry Marshall, una sicurezza quando si vuole realizzare una commedia che abbia un buon impatto sul pubblico e che faccia cassa, il film infatti è in prima posizione con un incasso di 13 milioni di dollari. Nel film, a episodi, si intrecciano le vite di un cast invidiabile: da Michelle Pfeiffer a Zac Efron.

Box Office ITA del 12 dicembre 2011

Terzetto invariato al box office italiano, con Midnight in Paris che conferma il successo di pubblico, seguito da Il giorno in più e Anche se è amore non si vede. Quarta posizione per Ligabue…

Men in Black 3: il primo teaser ufficiale

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Men in Black 3: il primo teaser ufficiale

La Sony Pictures ha diffuso il primo teaser trailer ufficiale di Men in Black 3, capitolo che va a completare la trilogia di film che hanno visto incontrarsi sullo schermo i famosissimo agenti J e K, ovvero Will Smith e Tommy Lee Jones.

Los Angeles Film Critics Association, ecco i premiati

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Los Angeles Film Critics Association, ecco i premiati

Ecco anche i premiati della Los Angeles Film Critics Association.

Hanno vinto The Descendants, Tree of Life con Malick e la Chastain, Michael Fassbender, questi ultimi per tutti i film che li hanno

The Artist spopola ai premi della critica newyorkese on-line

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The Artist spopola ai premi della critica newyorkese on-line

I New York Film Critics Online hanno annunciato la loro lista dei vincitori di quest’anno e a farla da padrone è stato The Artist, già acclamato dalla stampa mondiale in maniera unanime.

Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno: ecco un inquietante poster

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La Warner Bros ha svelato un nuovo inquietante poster per Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno, che lascia intuire la possibilità che Bane possa porre fine al mito di Batman…

A breve avremo la possibilità di vedere nuove foto e i primi minuti di film durante la proiezione in IMAX di Mission Impossible: protocollo fantasma il 21 dicembre. Inoltre accoppiato alle proiezioni di Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, la Warner pare voglia rilasciare il trailer ufficiale del film.

Christopher Nolan è ritornato a dirigere per la terza ed ultima volta un film incentrato sull’amatissim Uomo Pipistrello che uscirà al cinema il prossimo luglio, mentre in Italia a fine agosto. Nel cast Anne Hathaway, Christian Bale, Gary Oldman, Joseph Gordon-Levitt, Juno Temple, Marion Cotillard, Matthew Modine, Michael Caine, Morgan Freeman, Tom Conti, Tom Hardy.

Intanto ecco il poster:

Fonte: Worstpreview

Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, Robert Downey Jr. e Guy Ritchie a Roma

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Si è tenuta stasera la premiere romana di Sherlock Holmes: Gioco di Ombre alla presenza del protagonista Robert Downey Jr., del regista Guy Ritchie e dei produttori Joel Silver e Lionel Wigram. Questa mattina però i quattro si sono generosamente offerti alla stampa e agli obbiettivi dei fotografi durante una conferenza stampa forse un po’ più sonnolenta di quanto non ci si aspettasse.

La prima cosa che balza all’occhio, in una generazione di appassionati di fumetti, è che questo investigatore privato è molto più simile ad un Batman che ad un gentiluomo dell’Inghilterra vittoriana. È Guy Ritchie a venirci in soccorso sottolineando che le storie di Conan Doyle sono piene di azione, come se fosse un James Bond dell’epoca ma in un contesto molto sofisticato e con intrecci intellettuali oltre che d’azione. “Poi io e Guy (Ritchie) – continua Robert Downey Jr. – abbiamo offerto un’ottica diversa sul personaggio. Infondo però Moriarty è venuto prima del Dottor No”.

Presente alla conferenza, come accennato, c’era anche Joel Silver, produttore quasi leggendario della serie di Arma Letale e delle trilogia di Matrix. “E’ stato Lionel (Wigram) a parlare per primo di una versione di Guy di Sherlock – ha detto Silver – Volevamo raccontare una storia vittoriana in modo fresco e contemporaneo. Le storie di Sherlock, poi, sono sempre state seriali, a partire dai romanzi originali: fra qualche anno, mi piacerebbe star qui a parlare di Sherlock 23, come adesso si parla di Bond 23!

E’ possibile che una delle forze del primo film, e di questo secondo capitolo, sia il fatto che al timone è stato messo un regista come Ritchie, proveniente dal cinema indipendente e quindi con una forte personalità?

Silver: “Io credo che molti di questi registi siano venuti da fuori del sistema, da produzioni indipendenti, per poi essere adottati dagli Studios e affrontare storie da blockbuster, ma sempre con uno stile originale. Mi piacerebbe produrre altre pellicole del genere, che vengono da registi indipendenti prestati alle grandi produzioni”.

Ritchie: “Ultimamente i film indipendenti si stanno “appassendo”, mentre la qualità dei film prodotti dagli Studios sta aumentando. Ritengo che questo matrimonio tra cinema indipendente e grande produzione sia un momento unico nella storia del cinema, e mi fa piacere farne parte.”

In Sherlock Holmes: Gioco di Ombre sembrano esserci molti riferimenti alla graphic novel The League of Extraordinary Gentlmen di Alan Moore. E’ un caso?

Robert Downey jr e Guy RitchieWigram: “Io sono un grande fan di quella graphic novel, e sono cresciuto con i film di James Bond, ma l’influenza, se c’è, è solo casuale. La graphic novel da me scritta, che ha dato origine al primo film, trae le sue immagini direttamente dalle storie di Doyle, e credo che tutti, sul set, abbiano condiviso quella visione.”

Ma Sherlock Holmes: Gioco di Ombre fa trasparire la grande verve comica di Robert Downey Jr., che confessa riguardo al personaggio: “Sul set, io, Guy e il resto della troupe discutevamo spesso, ma alla fine siamo riusciti a ottenere una sintesi: quello che il pubblico ha visto, è il risultato di un lavoro che ho fatto io, ma peril quale sono stato molto aiutato dal confronto continuo”.

Silver: “Anche la moglie di Robert, Susan Downey è stata fondamentale nel processo creativo. Tutti noi abbiamo cercato di rendere questo film speciale, e credo che abbiamo trovato la strada per farlo: trovo che sia il miglior sequel da noi realizzato, divertente, fresco, un grande film per le famiglie e per le feste natalizie”.

Lo Sherlock di Gioco di Ombre è molto più selvaggio rispetto a quello del primo capitolo, anche riguardo ai travestimenti…

Downey Jr.: “Si, questa volta i travestimenti sono molti di più e non è stato sempre divertente… soprattutto riguardo a quello disgustoso nella scena del treno…

Come mai per interpretare Mycroft, fratello di Sherlock, è stato scelto un attore come Stephen Fry? In Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, tra l’altro, c’è una divertente scena in cui il personaggio si spoglia…

Ritchie: “L’idea è stata di Chris Martin (cantante dei Coldplay, ndr), nostro amico comune e anche lui fan di Holmes. Noi abbiamo subito provato a immaginarlo nel ruolo, e una volta visto Robert e io abbiamo pensato fosse fantastico. E’ una persona intellettualmente notevole… almeno finché non si spoglia!

Uno dei punti di maggior forza del primo film, che si conferma e si amplifica in questo secondo capitolo, è la grande e bellissima alchimia che c’è trai due personaggi principali. Come siete riusciti a crearla, e cosa c’è del regista in questo?

Ritchie: “Un regista una volta disse che il 90% della regia è costituito dal casting: in questo caso, ci è voluto un po’ per scegliere il partner del protagonista, ma fin dall’inizio eravamo sicuri di Robert, e quando abbiamo visto Jude dopo 30 secondi abbiamo pensato che fosse perfetto. Questa alchimia tra i due ci piace molto perché è l’essenza del film: è come se tu, regista, guidassi la carica e loro andassero da soli all’attacco.”

Downey Jr.: “Se il pubblico non avesse reagito positivamente al casting del primo film, non saremmo stati qui nel sequel; quando si torna ad un personaggio, alcune cose possono perdersi, quindi bisogna ampliare alcuni aspetti e approfondirli. Nel nostro caso, volevamo che il personaggio di Watson raccontasse una storia dolorosa, interessante e misteriosa del suo rapporto con Sherlock.”

Harrison Ford e Chadwick Boseman in 42

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Harrison Ford e Chadwick Boseman sono ufficialmente entrati a far parte del cast di 42, biopic sul leggendario giocatore

Clooney produrrà un film su The Smothers Brothers Comedy Hour

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