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Adèle e L’Enigma del Faraone: recensione del film

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Adèle e L’Enigma del Faraone: recensione del film

In Adèle e l’enigma del faraone uno pterodattilo prende vita da un uovo di più di 135 milioni di anni conservato nell’orto botanico della città. Un vecchio scienziato è riuscito a ridargli vita grazie ai suoi studi sulla vita oltre la morte.

A quest’uomo la bella Adèle Blans-sec consegnerà la mummia del medico personale di Ramses II per farlo rivivere e trovare un modo di guarire la sorella paralizzata a letto a seguito di un incidente di tennis. Fin qui tutto semplice se non fosse che lo pterodattilo semina il panico nella città e la polizia arresta lo scienziato come responsabile dell’atto di terrorismo. Questa è la premessa di Miss Adèle e l’enigma del faraone, ultimo film del regista francese Luc Besson, tratto dai fumetti del francese Jacques Tardi.

Adèle e l’enigma del faraone, il film

Adèle e l'enigma del faraone filmLa storia si dipana seguendo un registro di piacevole comicità, senza mai alzare il tiro e forse per questo rimanendo un po’ sotto le righe, i personaggi e le situazioni, costruite con diligenza, non riesco però a dare il giusto brio all’azione che a tratti, soprattutto nel pre-finale non esiste affatto. Si aspetta che qualcosa accada eppure tutto va per il verso più prevedibile, senza mai mettere in pericolo l’eroina e senza coinvolgere lo spettatore. C’è qualche piccolo momento di ilarità che non sfugge allo spettatore sveglio, come la raffigurazione controcorrente delle mummie e qualche battuta sagace che stizza l’occhio ad una modernità anacronistica per l’ambientazione del film. Protagonista è la bella Louise Bourgoin, fu presentatrice tv, scoperta e apprezzata da Luc Besson per il suo trasformismo e la sua simpatia, doti che ha trasmesso alla sua dinamica rappresentazione della giornalista nata dalla penna di Tardi: la sua Miss Adèle è bella e irriverente, ma anche furba e intraprendente oltre ad avere una scarsissima cognizione dei pericoli nei quali si caccia.

Si tratta di un personaggio, che se non nuovissimo per stereotipi, è sicuramente interessante e potrebbe diventare la protagonista di una serie fortunata dato il grande successo che il film ha avuto in Oriente e in Francia, oltre alla grande mole di materiale che Tardi ha dedicato alle sue avventure. Come al solito la traduzione italiana non rende giustizia al titolo, che in originale recita più o meno così: Le Straordinarie avventure di Miss Adèle. Confrontato con l’Enigma del Faraone, si ci chiede, a posteriori, cosa mai c’entri un enigma e un faraone che per la verità ha una parte piuttosto marginale anche se divertente nella storia. A tratti si ha l’impressione che Besson voglia far il verso ai film di Sommers, ma forse si tratta di una semplice eco degli stessi paesaggi e sonorità evocative di quei luoghi, che Luc Besson non può fare altro che ricreare dopo che ne La Mummia sono state così ben rappresentate. Adèle e l’enigma del faraone uscirà nelle sale italiane il 15 ottobre distribuito da Medusa.

Luc Besson racconta la sua Miss Adèle

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Luc Besson racconta la sua Miss Adèle

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“Le donne sono affascinanti” questa la semplice e diretta risposta di Luc Besson alla domanda relativa alle tante eroine del suo cinema

Quella sera dorata: recensione del film di James Ivory

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Quella sera dorata: recensione del film di James Ivory

Dopo Camera con vista, Casa Howard e Quel che resta del giorno James Ivory torna a fare i conti con la trasposizione di un romanzo con Quella sera dorata, anche se, come tiene a precisare, gli adattamenti cinematografici sono solo il 60% della sua produzione.

Torna anche a collaborare con quello che può essere considerato il suo attore feticcio: Anthony Hopkins, il sui alter ego mancato, dal momento che: “Io non sono inglese, lui si! Lui è stato sposato tre volte, io no!” come osserva il regista dando il via ad un lungo elenco di evidenti differenze. Quella sera dorata (“The city of our final destination”), tratto dall’omonimo romanzo di Peter Cameron è un ottimo esempio di compenetrazione tra parola e immagine. Questo grazie alla collaborazione stretta tra James Ivory e la sua fidata sceneggiatrice Ruth Prawer Jhabvala; se la prima è più attenta alla forma in cui la storia è narrata e a restituire l’essenza dei personaggi, il secondo, da cineasta puro, sottolinea le atmosfere e gli spunti visivi. Così il film trasforma in immagini suggestive quelle che erano le suggestioni di un Sud America in cui l’autore del romanzo non era mai stato, anche se era riuscito a evocare con sorprendente precisione.

La trama è esile, ma carica di un grande potenziale emotivo. Omar Razaghi, un giovane ricercatore universitario, si reca in Uruguay per trovare i parenti di Jules Gund, l’autore di un unico romanzo-capolavoro morto suicida, di cui vuole scrivere una biografia.  Omar si trova così catapultato in un microcosmo popolato da personaggi un po’ stravaganti, ognuno a suo modo molto attraente. Due uomini e due donne uniti da legami forti: amore, amicizia e una rivalità divenuta con gli anni complicità. I quattro e una bambina conducono la loro esistenza isolata in un paradiso esotico in cui, a fronte di uno sconfinato paesaggio, la sensazione è a tratti claustrofobia. Una condizione di stasi, quasi cechoviana e di nostalgia per la vecchia Europa, dalla quale i protagonisti sono fuggiti, caratterizza l’andamento del film.

Ognuno vive questa situazione secondo la propria indole, tra leggerezza, cinismo, devozione e disincanto. Ma in questo affresco carico di atmosfere, personaggi interessanti interpretati da splendidi attori in cui l’azione è ridotta all’essenziale, traspare uno schema da commedia hollywoodiana classica, con il protagonista che sviluppa tutto “l’arco del personaggio” (come osserva il regista con un pizzico di sarcastica diligenza). Il protagonista è il personaggio che più di tutti cambia: alla fidanzata iniziale con cui è evidente sin dall’inizio la scarsa affinità si sostituisce la fidanzata ideale (Charlotte Gainsbourg), al freddo Colorado il caldo ma piovoso Uruguay e dalla biografia di un singolo l’interesse si aprirà ad un gruppo di individui. Quella sera dorata, presentato lo scorso anno alla Festa del cinema di Roma, uscirà nelle sale il prossimo 8 ottobre, distribuito da Teodora Film.

Primissima foto di Mission Impossible IV

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Primissima foto di Mission Impossible IV

MissionImpossible

Tom Cruise aveva annunciato, durante i tour promozionali per Innocenti Bugie, che le riprese di Mission: Impossible IV stavano partendo a Praga.

E’ Morto Arthur Penn

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Arthur_penn

All’età di 88 anni è scomparso a New York Arthur Penn, una delle icone del cinema americano contemporaneo.

Christopher Nolan e Michael Caine parlano di Batman 3

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Christopher Nolan e Michael Caine parlano di Batman 3

the dark knight

Christopher Nolan conferma a Empire che dirigerà Batman 3, sequel del Cavaliere Oscuro. Intanto, Michael Caine rivela che le riprese si terranno probabilmente a maggio 2011…

Harry Potter e i doni della morte: 3 nuove locandine

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Harry_Potter_e_i_doni_della_morte 

Sono state pubblicate tre nuove locandine dedicate ai protagonisti di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte I. Ecco i primi piani di Harry, Ron e Hermione sullo sfondo dei grattacieli di Londra!

Natalie Portman per Gravity di Alfonso Cuaron

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NataliePortman

E’ in dirittura d’arrivo il casting dell’ultimo film di Alfonso Cuaron,  e sta per mettere a segno il colpo Natalie Portman per interpretare il ruolo di protagonista in Gravity . L’Hollywood Reporter segnala infatti che ora l’attrice è in “trattative avanzate” per entrare nel cast del film nei panni di una astronauta rimasta isolata nello spazio.

La Prima cosa Bella si avvicina aglo Oscar 2011

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E’ “La prima cosa bella” di Paolo Virzì il film eletto come candidato italiano per l’Oscar 2011 come miglior film straniero.

Daniel Radcliffe nei panni di un avvocato!

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daniel redcliffe

The Woman in Black sarà il primo film che interpreterà Daniel Radcliffe dopo Harry Potter. Si tratta di un thriller gotico tratto da un fortunato romanzo.

Novità nel cast di Mission: Impossible 4

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Novità nel cast di Mission: Impossible 4

MissionImpossible

Continua il casting di Mission: Impossible 4, l’atteso quarto episodio della serie con Tom Cruise a cui si aggiunge uno dei protagonisti di Lost: Josh Holloway!

Citizen Jane o Blacktino?

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Citizen Jane o Blacktino?

   michellerodriguez
Michelle Rodriguez si sarebbe prestata a una misteriosa e (forse) fuorviante campagna virale per promuovere un film in cui reciterà intitolato: Citizen Jane!

Nomi su nomi per Superman

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Nomi su nomi per Superman

Secondo fonti attendibili che hanno già dato informazioni sul Black Swan di Darren Aronofsky, il regista è stato sentito più volte parlare della regia di Superman, prossimo atteso reboot della serie sull’uomo d’acciaio.

Lo studio sta cercando di coinvolgere nel progetto anche Natalie Portman per occupare il ruolo di Lois Lane, assumendo così a coppia artistica già vista collaborare insieme per Black Swan. Portman sta già interpretando Jane Foster nel prossimo film di Kenneth Branagh, Thor. Quindi, se dovesse diventare anche Lois Lane,sarà un altro degli attori a prendere parte sia a progetti della Marvel che della DC Comics. Intre, sempre riguardo a Superman la Warner Bros e Christopher Nolan si affrettano per promuovere l’avvio del film cercando un protagonista che possa indossare la tuta azzurra. Alcuni dei nomi considerati per la regia  sono Tony Scott (Nemico pubblico, True Romance), Matt Reeves (Let Me In, Cloverfield), Jonathan Liebesman (Clash of the Titans 2, The Texas Chainsaw Massacre: The Beginning), Duncan Jones (Luna ) e Zack Snyder (Watchmen, 300) oltre ad Aronofsky. Ma ora arriva anche la notizia che la WB ha recentemente incontrato con Ben Affleck (The Town, Gone Baby Gone) per dirigere “Superman”. Ironia della sorte, Affleck ha interpretato, se non Superman, l’attore che negli anni 30 lo interpretava e che morì in circostanza oscure in Hollywoodland, ruolo per il quale ha vinto la Coppa Volpi a Venezia. L’idea era venuta alla Warner dopo aver visto lo splendido The Town di Affleck, ma a quanto pare lo stesso premio Oscar per Will Hunting ha  si è tirato fuori dalle trattative.

Fonte: wrostpreview

Star Wars presto in 3D

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starwars

Grandi novità a partire dal 2012:la Lucasfilm distribuirà al cinema in versione rimasterizzata 3D l’esalogia di Guerre Stellari.

Gorbaciof: recensione del film con Toni Servillo

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Gorbaciof: recensione del film con Toni Servillo

Si è svolta questa mattina, al cinema “Quattro fontane”, l’anteprima romana del nuovo film di Stefano Incerti, Gorbaciof. Il film, presentato fuori concorso all’ultima edizione del Festival del cinema di Venezia, ha conquistato pubblico e critica.

In Gorbaciof tutto si svolge nel cuore di Napoli, città natale del regista, in uno dei quartieri più multietnici della città, a ridosso della Stazione centrale. Il protagonista è Marino Pacileo, (Toni Servillo) detto Gorbaciof a causa di una voglia sulla fronte, che ricorda quella dell’ex presidente dell’URSS. Pacileo lavora alla prigione di Poggioreale come contabile ma ogni sera, prima di tornare a casa, si reca nel retro di un ristorante cinese per giocare a poker con il padrone del ristorante, (Hal Yamanouchi), padre della giovane Lila, del quale è segretamente innamorato, e un illustre magistrato napoletano (Geppy Gleijeses). Gorbaciof è un uomo schivo, silenzioso, solitario, quasi misantropo. Tutti i giorni percorre la stessa strada, compie le stesse azioni, finché la sua vita subirà uno scossone.   Da quel momento in poi inizierà per il protagonista una spirale discendente dalla quale sarà arduo trovare una via d’uscita. Ma c’è spazio anche per una storia d’amore molto dolce e particolare tra la giovane Lila e Pacileo; i due non parlano la stessa lingua, ma riescono a comunicare con lo sguardo, con i sorrisi e con le espressioni buffe ed eloquenti di Toni Servillo. Memorabile la battuta di Gorbaciof al padre di Lila: “Se ti vendi pure tua figlia, prima sparo a te e poi a lui”.

La sceneggiatura di questa pellicola ha avuto una lunga gestazione, circa sei anni e nasce dal lavoro di Stefano Incerti e Diego de Silva. Se alla prima stesura, come ha spiegato il regista, l’opera era ricca di dialoghi e con il ruolo femminile assegnato a una ragazza napoletana, la versione definitiva è invece ridotta ed essenziale dal punto di vista dei dialoghi, minimi e tutti in dialetto napoletano, per cui la storia è sorretta solo dalla grande prova dell’attore protagonista Toni Servillo. Lo stesso Incerti ha dichiarato di aver voluto spingere il racconto in una dimensione poco italiana, più vicina a certo cinema asiatico o dell’est Europa. “Un cinema visivo, lirico, che partendo dal racconto della solitudine metropolitana si innalzasse a piccolo apologo, racconto morale o comunque il più possibile metaforico”.

Toni Servillo risulta perfetto in questo ruolo, ha uno straordinario talento mimetico, simile a quello del grande Buster Keaton o alle maschere della commedia dell’arte: è infatti in grado di comunicare forti emozioni solo con pochi gesti e limitate espressioni facciali. Alla semplificazione della sceneggiatura corrisponde quella registica: Stefano Incerti ha evitato virtuosismi, inquadrature ad effetto, carrelli descrittivi, lasciando spazio invece ai primi piani del volto di Gorbaciof, dando così una purezza inedita al racconto.

New Entry per The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte II

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New Entry per The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte II

Nessuna della due attrici è stata ancora scritturata ufficialmente, ma la fonte è attendibile.

Deadline annuncia che Maggie Grace (Io vi troverò, Lost) interpreterà la vampira Irina del clan Denali in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte II; invece il ruolo della piccola Renesmee ci sarà Mackenzie Foy: la giovanissima attrice ha 9 anni ed è stata protagonista di molti spot tv americani e di alcune puntate di serie tv. Senza rivelare nulla della trama possiamo anticipare che la ragazzina avrà un ruolo cruciale nel prossimo film. Forse le sarà affiancata un’altra attrice più piccola, per motivi legati alla sceneggiatura.Ecco le nostre due nuove protagoniste:

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte I e Parte II  sono attualmente in fase di preproduzione, e saranno girati a partire da novembre, tra Baton Rouge (Louisiana) e Vancouver; rimane in forse la possibilità di girare alcune scene in Brasile.

Fonte: badtaste

Sergio Rubini per Aspettando il Festival

Sergio Rubini per Aspettando il Festival

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“Mi piacerebbe essere ancora un ragazzino per poter cambiare questo paese. Il mondo non può essere progettato da cinici, ma da idealisti e sognatori e voi giovani potete cambiarlo”. Parola di Sergio Rubini,

Sergio Rubini per Aspettando il Festival

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Sergio Rubini per Aspettando il Festival

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“Mi piacerebbe essere ancora un ragazzino per poter cambiare questo paese. Il mondo non può essere progettato da cinici, ma da idealisti e sognatori e voi giovani potete cambiarlo”. Parola di Sergio Rubini,

Verbinski e Depp di nuovo insieme

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Verbinski e Depp di nuovo insieme

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Gore Verbinski, reduce dalla regia del suo primo cartoon, Rango, potrebbe tornare a lavorare con Johnny Depp dopo La Maledizione della Prima Luna.

True Grit teaser del film dei Fratelli Coen

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Tornano i Fratelli Coen, e questa volta con il remake di un film che valse l’Oscar a John Wayne: ecco il teaser trailer di True Grit, con Jeff Bridges, Matt Damon e Josh Brolin!

E’ morta Gloria Stuart

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Gloria_Stuart

Gloria Stuart è morta ieri a Los Angeles, aveva 100 anni. L’attrice, molto nota sin dagli anni trenta del secolo scorso, ha ottenuto una nomination all’Oscar per il suo ruolo da attrice non protagonista per Titanic (1997), diventando la più anziana nominata all’Oscar della storia: aveva 87 anni.

‘Wall Street 2’ scala la vetta del Box Office USA

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Box office completamente stravolto anche questa settimana negli Stati Uniti, grazie soprattutto alle nuove entrate che subito scalano la classifica, rubando la vetta al film di Ben Affleck – ‘The Town’ – sceso in terza posizione. A soffiare il posto all’attore/regista 38enne ci pensa  Oliver Stone con il ritorno di ‘Wall Street’ a ventitrè anni di distanza dal primo episodio.

Wall Street 2: Il denaro non dorme mai’ guadagna 19 milioni di dollari su un totale di 5.100 sale a disposizione (in 3.565 località): una cifra che conferma l’amore degli americani per il genere e per il primo film, ma che si rivela abbastanza deludente in relazione alla campagna promozionale portata avanti dalla Fox, che si aspettava – forse – qualcosa in più.  Seconda posizione per il nuovo cartone animato in 3D della Warner Bros, ‘Il Regno di Ga’ Hoole – La leggenda dei guardiani’, altro nuovo ingresso, che guadagna nel week end 16,3 milioni di dollari. Prevedibilmente, il nuovo cartone vince la battaglia contro ‘Alpha & Omega’ della Lionsgate, ma anche per ‘Il Regno di Ga’Hoole’ bisogna ammettere un debutto ‘tiepido’, nonostante gli occhialetti che spesso alzano l’incasso (considerando soprattutto il record  della distribuzione in 3D in ben 2.479 località).

Terza posizione – come già accennato – per ‘The Town’: nel week end la pellicola di Ben Affleck incassa 15,6 milioni di dollari, arrivando ad un totale di 48,7 milioni in dieci giorni. Tutto sommato, Ben Affleck non si può lamentare! Resiste in quarta posizione ‘Easy A’, la teen comedy che guadagna, nel fine settimana, 10.6 milioni di dollari. La commedia piace al pubblico, ma non così tanto quanto ci si aspettava. Nel complesso, tuttavia, il film con Emma Stone guadagna 32,8 milioni di dollari: un incasso buono, soprattutto considerando la concorrenza.

Quinta posizione per l’ultima new entry della settimana: ‘You Again’, commedia con Kristen Bell come protagonista (ma soprattutto con Jamie Lee Curtis e Sigourney Weaver), guadagna 8,3 milioni di dollari. Anche questa volta, bisogna parlare di una cifra al di sotto delle aspettative, ma la quinta posizione non è di certo un flop per la Buena Vista.

Sesta posizione per ‘Devil’ (6,6 milioni di dollari), seguito da ‘Resident Evil: Afterlife’ (4,9 milioni). Precipita invece in ottava posizione il cartoon ‘Alpha & Omega’, che guadagna 4,7 milioni di dollari per un totale non entusiasmante di circa 15 milioni in dieci giorni. Chiudono la top ten gli ‘irriducibili’ ‘Takers’ (1,6 milioni e ‘, Inception’ (1,2 milioni), giunto finalmente anche nelle nostre sale. Il prossimo weekend debutterà sugli schermi statunitensi l’attesissimo ‘The Social Network’: ‘Wall Street’ dovrà cedere il trono o riuscirà a sorprenderci?

New Entry per The Twilight saga: Breaking Dawn

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New Entry per The Twilight saga: Breaking Dawn

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Nessuna della due attrici è stata ancora scritturata ufficialmente, ma la fonte è attendibile.

Anche Darren Aronofsky in lista per Superman

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Anche Darren Aronofsky in lista per Superman

Anche Darren Aronofsky secondo Il Los Angeles Times  è nella lista per aggiudicarsi la regia del nuovo Superman prodotto da Christopher Nolan. La shortlist diventa sempre più ricca…ed è in continua evoluzione e che dietro le quinte Nolan e i produttori del film stanno lavorando sodo per trovare un regista a cui affidare il film in tempo per iniziare le riprese nel 2011.

Steven Zeitchik sul blog del Los Angeles Times 24 Frames rivela che Darren Aronofsky, ancora legato al nuovo film di Robocop (ma dubbioso sul fatto che venga mai realizzato), sarebbe in lizza per dirigere il reboot delle avventure dell’Uomo d’Acciaio.

Aronofsky” spiega Zeitchik, “ha discusso del film con Nolan, rivelano le mie fonti. Nolan sta intensificando la sua ricerca di un regista per il film (…) e Aronofsky ovviamente è solo uno dei tanti nomi. Nolan e la partner produttiva Emma Thomas stanno contattando una rete di registi più ampia di Krypton, tra cui figurano Zack Snyder, Matt Reeves e un numero di registi più navigati”.

Questo non significa che Aronofsky sia tra i favoriti, anche perché è ben nota la sua resistenza a lavorare a pellicole sotto il controllo delle major hollywoodiane (anche se avere Nolan come produttore dovrebbe garantirgli una certa libertà creativa).

fonte:Los Angeles Times

Il cast di Benvenuti al Sud racconta il film

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Il cast principale, il regista Luca Miniero e la produzione di Benvenuti al Sud hanno incontrato la stampa nelle sale del cinema Fiamma, per raccontare il loro lavoro in Benvenuti al Sud.

Benvenuti al Sud: recensione del film con Claudio Bisio

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Benvenuti al Sud: recensione del film con Claudio Bisio

Remake del fortunatissimo film francese Giù al Nord, Benvenuti al Sud ne ripercorre tutte le tappe narrative, ovviamente adattando gli stereotipi e le modifiche del caso, in modo da adattare la storia a quello che è il nostro conflitto nazionale tra nord e sud.

In Benvenuti al Sud Alberto è il direttore di un ufficio postale nella periferia di Milano, il suo sogno è quello di essere trasferito all’ombra del Duomo con la sua famiglia, moglie e figlio. Per ottenere il trasferimento Alberto si finge disabile, e scoperto, viene peggio che licenziato, trasferito al Sud in un paesino vicino Salerno. Terrorizzato dall’affrontare la delinquenza la spazzatura e la grettezza (nel suo modo di vedere) degli abitanti, Alberto parte solo e sconsolato per il Sud, senza sapere che una volta arrivato, troverà ad aspettarlo ben altro che camorra e immondizia.

Benvenuti al Sud, il film

Benvenuti al Sud

Rispetto all’originale però, dove le differenze maggiori tra il protagonista e gli abitanti del nord della Francia erano rintracciate nel dialetto, qui lo spettro si amplia e Alberto, interpretato da Claudio Bisio, si troverà ad avere a che fare con impiegati scansafatiche e irrispettosi, ma dal cuore d’oro, incomprensibili, ma generosi, e finirà per amare questa terra tanto paventata. I pregi di questa piccola commedia sono decisamente numerosi, a partire dalla delicatezza del tema che viene trattato, per scelta dello sceneggiatore Massimo Gaudioso, con un approccio a tratti edulcorato e a tratti invece pesantemente stereotipato, come il caldo africano al sud o la nebbia persistente al nord.

Tuttavia la commedia risulta piacevole, forse troppo lunga ma a suo modo elegante con una struttura narrativa accettabile e soprattutto senza alcuna volgarità che tanto facilmente straripa dai film comici che siamo abituati a vedere in sala. Accanto a Claudio Bisio nei panni di Alberto, Alessandro Siani interpreta Mattia, giovane postino con ‘il complesso di Edipo’ innamorato della procace ma generosa Maria interpretata da una convincente Valentina Lodovini, soprattutto per l’uso discreto e cadenzato di un accento, quello napoletano, che facilmente si storpia e che lei non conosce per natura (essendo toscana) ma per cultura. Nei panni della spalla Siani si conferma un bravo attore di commedia, sempre pronto a pescare espressioni e battute dal suo repertorio teatrale, come ogni cabarettista che si rispetti, e con la faccia da bravo ragazzo per suscitare simpatia nel pubblico che sta dimostrando di apprezzarlo anche oltre il territorio partenopeo.

Oltre alla sempre straordinaria Angela Finocchiaro nei panni di Silvia (moglie di Alberto/Bisio) il film si popola di una serie di caratteristi ben noti al cinema italiano: da Nando Paone, già visto in diversi film come ottimo caratterista al fianco di Vincenzo Salemme, e Giacomo Rizzo, affacciatosi al cinema addirittura con Sergio Citti e Pier Paolo Pasolini, e visto più di recente nella parte del protagonista ne L’Amico di Famiglia di Sorrentino.

Benvenuti al Sud è una sorta di commedia sociale che si lascia guardare, senza avere uno scopo sociologico ma con un sottile messaggio di invito all’apertura e alla curiosità verso chi ci sembra diverso ma in realtà non lo è poi tanto. Tuttavia il film pecca un po’ nella sceneggiatura a tratti troppo affrettata nel dispiegare le dinamiche dell’incontro tra le due realtà messe a confronto, ma è accompagnato da una colonna sonora discreta e interessante che riprende le sonorità tradizionali del Cilento.

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