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The Prom, recensione del film di Ryan Murphy su Netflix

The Prom, recensione del film di Ryan Murphy su Netflix

The Prom, adattamento dell’omonimo musical di Broadway di Matthew Sklar, Chad Beguelin e Bob Martin del 2016, è l’ultimo lungometraggio di Ryan Murphy (Glee, American Horror Story, Hollywood) disponibile su Netflix dall’11 dicembre 2020.

Il film racconta il tentativo di riabilitazione mediatica di due star di Broadway, Dee Dee Allen (Meryl Streep) e Barry Glickman (James Corden), la cui carriera sembra stroncata da una recensione negativa sul loro ultimo spettacolo. I due, insieme alla ballerina Angie (Nicole Kidman), che agogna ancora il ruolo che la renderà celebre ed al dipomato alla Juliard, anche se momentaneamente barman, Trent Olivier (Andrew Rannels) decidono di provare a dare al pubblico una migliore immagine di sé, dedicandosi alla causa di Emma Nolan (Jo Ellen Pellman), giovane studentessa lesbica dell’Indiana, alla quale il comitato dei genitori della scuola ha attribuito la causa della decisione di non dare luogo al ballo di primavera annuale, in inglese “the Prom”.

I protagonisti raggiungono Edgewater in Indiana ed irrompono nella scuola di Emma in grande stile hollywoodiano, a suon di canzoni, vestiti sgargianti e brio e ciò comporterà non poche conseguenze negative per la vicenda, che poco alla volta, faranno scattare il grillo parlante nascosto nei vari personaggi, per affrontare la loro coscienza ed i loro fantasmi. 

Una sfavillante e travolgente Meryl Streep, veste i panni esagerati di Dee Dee Allen, attrice sfrontatamente egocentrica e avara che influisce ora negativamente ora positivamente sulla storia di Emma: più lei comprende i suoi sbagli, più vediamo i nodi del film sciogliersi, per poi intrecciarsi nel modo giusto.

“Anteporre le esigenze altrui alle tue, fa di te una brava persona”, sono le parole che Angie rivolge a Dee Dee, ed è proprio questo che quest’ultima è chiamata a fare, per essere una donna migliore per sé e con gli altri.

Opposta a Dee Dee troviamo Emma, interpretata da Jo Ellen Pellman: classe ’96, laureata in teatro all’Università del Michigan e già svezzata come attrice per alcune serie televisive (compare ne “La fantastica Signora Maisel), è qui al suo primo debutto nel cinema e pare farci una promessa di talento, incantando lo schermo con la sua canzone “unruly heart”; Emma è già donna: matura, forte e cristallina, una luce nella notte oscura dei quattro artisti allo sbaraglio.

The Prom è una sinfonia di valori

The PromThe Prom si fa portavoce di una serie di valori fondamentali, che fungono da base per conflitti intensi, seppur non abbastanza approfonditi: c’è l’egoismo di alcuni personaggi (Dee Dee, Barry) contrapposto all’altruismo di altri (il preside della scuola Tom Hawkins, alias Keegan Michael Key); la paura del giudizio altrui di Alyssa (Ariana DeBose), fidanzata in incognito di Emma, ed invece il coraggio di quest’ultima; la generosità e l’avarizia (Angie e Dee Dee), la sfiducia negli altri e/o in sé stessi, il bigottismo, il rapporto genitori/figli, la finzione e la realtà. C’è un mondo di valori messo in ballo e due ore per raccontarlo e questo ha portato purtroppo a tralasciare indagini introspettive che sarebbe stato opportuno fare.

Certi personaggi, come Angie, rimangono sullo sfondo, facendo la loro comparsa, in maniera sorprendente (c’è da ammetterlo), all’occorrenza. Altri come Barry, si guadagnano la simpatia dello spettatore. Ogni azione è accompagnata fedelmente dalla sua canzone, rendendo il film quasi una “dimostrazione” delle doti artistiche dei quattro Broadwairiani.

La fotografia di Mattew Libatique è sfavillante, dai colori sgargianti, che infondono entusiasmo ed allegria. La regia è quasi nevrotica ed allo spettatore non è lasciato un solo istante per prendere fiato. 

Il film è un’esplosione di colori e zucchero, a cui fanno da contorno scelte spesso scontate, con il risultato di una narrazione debole, priva di originalità, ma tutto sommato godibile. The Prom è una melodia spensierata e festosa che distrae per un po’ dai pensieri, non sempre felici, del presente.  

The Program: trailer del biopic con Ben Foster

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Guarda il trailer ufficiale di The Program, biopic dedicato al ciclista Lance Armstrong, interpretato nel film dall’attore Ben Foster (Lone Survivor). Al momento la pellicola non ha ancora una data di uscita.

The Program racconterà la storia della battaglia di Armstrong contro il cancro negli anni 90′ per arrivare in fine alla sua recente confessione di aver fatto uso di sostanze dopanti. La sceneggiatura è stata scritta da John Lodge, frequente collaboratore di Danny Boyle (Shallow Grave, Trainspotting, Trance).

Nel cast del film anche Chris O’Dowd, Guillaume Canet, Jesse Plemons, Dustin Hoffmam e Lee Pace. The Program è diretto da Stephen Frears (The Queen).

Fonte

The Program: teaser trailer ufficiale del film su Armstrong

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The Program: teaser trailer ufficiale del film su Armstrong

Guarda il Teaser Trailer Ufficiale Italiano di The Program, il nuovo attesissimo film del candidato premio Oscar, Stephen Frears, nelle sale dal prossimo ottobre grazie a Videa.

Dai produttori de La teoria del tutto, il regista candidato Oscar  Stephen Frears, dopo il successo di Philomena, porta sul grande schermo il più convincente ed elettrizzante imbroglio sportivo dei nostri tempi: quello di Lance Armstrong. L’ossessione per la vittoria spinge Armstrong a mentire e a tradire la lealtà di un’intera comunità. La vita di questo campione rivela la dura verità che alcune competizioni sono impossibili da vincere…senza doping. Scritto da John Hedge (candidato Oscar per Trainspotting) e basato sul libro del giornalista del Sunday Times David Walsh, è un thriller intrigante e spietato. Da Ottobre al cinema distribuito da VIDEA

The Program: spot di 30 secondi in esclusiva

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The Program: spot di 30 secondi in esclusiva

Ecco un nuovo spot in esclusiva di The Program, biopic sulla straordinaria e sconvolgente vicenda di Lance Armstrong, interpretato nel film da Ben Foster.

GUARDA IL TRAILER DEL FILM

https://www.youtube.com/watch?v=h1GAoTpJtFI&feature=youtu.be

Di seguito le foto e il manifesto italiano del film:

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Dai produttori de La teoria del tutto, il regista candidato Oscar Stephen Frears, dopo il successo di Philomena, porta sul grande schermo il più convincente ed elettrizzante imbroglio sportivo dei nostri tempi: quello di Lance Armstrong. L’ossessione per la vittoria spinge Armstrong a mentire e a tradire la lealtà di un’intera comunità. La vita di questo campione rivela la dura verità che alcune competizioni sono impossibili da vincere…senza doping. Scritto da John Hedge (candidato Oscar per Trainspotting) e basato sul libro del giornalista del Sunday Times David Walsh, è un thriller intrigante e spietato. Dall’8 Ottobre al cinema distribuito da VIDEA.

 

The Program: nuovo trailer con Ben Foster

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The Program: nuovo trailer con Ben Foster

The Program, pellicola diretta da Stephen Frears che racconta una delle pagine nere della storia del ciclismo, ci mostra Ben Foster nei panni di Lance Armstrong in un nuovo trailer ufficiale.

Dai produttori de La teoria del tutto, il regista candidato Oscar Stephen Frears, dopo il successo di Philomena, porta sul grande schermo il più convincente ed elettrizzante imbroglio sportivo dei nostri tempi: quello di Lance Armstrong. L’ossessione per la vittoria spinge Armstrong a mentire e a tradire la lealtà di un’intera comunità. La vita di questo campione rivela la dura verità che alcune competizioni sono impossibili da vincere…senza doping. Scritto da John Hedge (candidato Oscar per Trainspotting) e basato sul libro del giornalista del Sunday Times David Walsh, è un thriller intrigante e spietato. Dall’8 Ottobre al cinema distribuito da VIDEA.

Fonte: Collider

The Program: i poster del film su Lance Armstrong

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The Program: i poster del film su Lance Armstrong

Ecco due nuovi poster di The Program, biopic sulla straordinaria e sconvolgente vicenda di Lance Armstrong, interpretato nel film da Ben Foster.

GUARDA IL TRAILER DEL FILM

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Dai produttori de La teoria del tutto, il regista candidato Oscar Stephen Frears, dopo il successo di Philomena, porta sul grande schermo il più convincente ed elettrizzante imbroglio sportivo dei nostri tempi: quello di Lance Armstrong. L’ossessione per la vittoria spinge Armstrong a mentire e a tradire la lealtà di un’intera comunità. La vita di questo campione rivela la dura verità che alcune competizioni sono impossibili da vincere…senza doping. Scritto da John Hedge (candidato Oscar per Trainspotting) e basato sul libro del giornalista del Sunday Times David Walsh, è un thriller intrigante e spietato. Da Ottobre al cinema distribuito da VIDEA.

The Program: i legali del dottor Michele Ferrari chiedono il sequestro del film

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“Il dr Ferrari non ha mai somministrato eritropoietina a Lance Armstrong”. Lo affermano gli avvocati del dottor Ferrari che diffidano la Videa dal distribuire nelle sale The Program di Stephen Frears.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

Sette volte campione al Tour de France e poi trovato positivo al doping e privato dei titoli, Lance Armstrong rivive con le sembianze di Ben Foster nel film di Stephen Frears The Program, tratto dal libro di David Walsh, edito in Italia da Sperling e Kupfer.

La casa di distribuzione Videa è stata diffidata dallo Studio Bolognesi, avvocati penalisti, dal distribuire nelle sale italiane il film The Program.

Lo Studio Bolognesi – che agisce per conto del Dr Michele Ferrari, interpretato nel film da Guillaume Canet – richiede il sequestro del film e minaccia una richiesta di risarcimento danni, sostenendo che il loro assistito non avrebbe mai somministrato sostanze dopanti ad Armstrong.

LEGGI L’INTERVISTA A STEPHEN FREARS E A BEN FOSTER

Che cosa si nasconde dietro questa diffida?

A chi fa paura, dopo tanti anni, la vicenda di Lance Armstrong e della sua assunzione di eritropoietina?

Il clamore non è ancora sopito.

The Program recensione del film sulla vita di Lance Armstrong

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The Program recensione del film sulla vita di Lance Armstrong

La vicenda umana e sportiva di Lance Armstrong ha scosso non solo uno sport che lui stesso aveva contribuito a crescere e prosperare, ma tutta una generazione che credendo in un simbolo della lotta contro il cancro, un campione dello sport e un personaggio pubblico dedito all’impegno e alla fatica, si è poi trovata di fronte un impostore, una manzogna.

Con la regia di Stephen Frears, questa incredibile storia diventa un film, The Program, con protagonista Ben Foster in una straordinaria interpretazione mimetica per diventare il campione della truffa più grande mai perpetrata nel mondo dello sport.

the program filmRipercorrendo la carriera, la malattia e poi il fulgido percorso trionfale che portò Armstrong a vincere sette Tour de France in sette anni, il film racconta con precisione non solo la storia del “programma” seguito dall’atleta che aveva sconfitto il cancro, ma anche la lotta continua di un uomo, il giornalista David Walsh, che intervistò Lance prima che prendesse parte al suo primo giro e prima della sua malattia, e che da subito sospettò che qualcosa in quell’arrogante e sicuro ciclista americano non quadrasse.

Il racconto di Frears non elogia e non denuncia, espone i fatti ponendo l’accento sulle relazioni tra Armstrong e i media, ma soprattutto evidenziando il suo rapporto con i compagni di squadra, quel team che con lui aveva il compito di portare avanti il “programma” per la vittoria del singolo. In questo frangente diventa infatti importante la figura di Floid Landis (Jesse Plemons), componente della squadra che vuole a tutti i costi essere come Lance e che ci riesce solo quando il primo si ritira, scontrandosi poi con i controlli antidoping e risultando successivamente positivo al testosterone. Perché nessuno aveva la volontà e la sistematicità di Armstrong, nessuno riusciva a seguire il programma come lui, nessuno aveva il possente scudo del cancro dietro cui si nascondeva e, paradossalmente, grazie al quale ha anche realizzato qualcosa di giusto e buono per chi, come lui, era affetto da questo grande male.

The ProgramNonostante le grandi epopee cinematografiche raccontate da Frears negli ultimi anni, il film si riduce a essere una cronistoria, un racconto piuttosto fedele e documentaristico di ciò che accadde tra il 1993 e il 2013, quando in un’intervista con Oprah Winfrey, il corridore ex campione iridato ha confessato che la sua è stata una storia perfetta, magnifica, ma completamente falsa.

Quello che resta della storia vera, e anche del film di Frears, è un personaggio complesso, menzognero eppure per certi perversi aspetti positivo, per quello che riguarda il suo impegno contro il cancro, quello forse genuino e unica vera battaglia che Armstrong abbia vinto in tutta la sua vita.

The Prodigy: al cinema il nuovo film horror

The Prodigy: al cinema il nuovo film horror

Dai produttori de L’esorcismo di Emily Rose e Il Rito arriva al cinema The Prodigy, il nuovo film horror di Nicholas McCarthy e con Jackson Robert Scott, Taylor Schilling, Colm Feore, Peter Mooney e  Brittany Allen.

The Prodigy, lungo 92 minuti arriverà al cinema il 28 Marzo distribuito da Eagle Pictures.

The Prodigy: trailer ufficiale

The Prodigy, la trama

In The Prodigy Sarah è preoccupata per il comportamento inquietante del figlio di 8 anni Miles: la giovane madre, infatti, teme che qualcosa di soprannaturale possa essersi impossessato del bambino. Decide quindi di farlo ipnotizzare, scoprendo così che un demone ha scelto il corpo di suo figlio per manifestarsi.

Costato 6 milioni di dollari il film è una produzione Canada, USA e uscito il 10 Febbraio, nel primo weekend d’apertura americano ha totalizzato 5.8 milioni di dollari per u incasso totale che arriva fino a 14 milioni di dollari.

Il film è prodotto da Tripp Vinson (Il Rito, The Exorcism of Emily Rose) e diretto da Nicholas McCarthy (The Pact), con Taylor Schilling (Orange is the New Black di Netflix), Jackson Robert Scott (It, Fear the Walking Dead), Colm Feore (Thor) e Brittany Allen (Quello che ti tiene Vivo, Saw: Legacy).

The Prodigy – Il figlio del male: trama e cast del film horror

The Prodigy – Il figlio del male: trama e cast del film horror

Il cinema ha più volte tratto ispirazione dalle storie di possessioni ed esorcismi per i film horror. Sono numerosi i celebri titoli a riguardo, da L’esorcista a L’esorcismo di Emily rose. Uno dei casi più recenti e affascinanti è però quello di The Prodigy – Il figlio del male, diretto nel 2019 da Nicholas McCarthy. Già autore per questo genere di The Pact e Oltre il male, questi si è qui affidato ad una sceneggiatura di Jeff Buhler per raccontare il complesso rapporto tra una madre e il figlio, il quale manifesta inquietanti segnali di possessione demoniaca. Una storia particolarmente cupa, che non manca di suscitare forti emozioni e molta paura, come ad ogni buon film di questo tipo si richiede.

Il risultato iniziale raggiungeva infatti livelli di terrore tale che molti spettatori faticarono a proseguire nella visione, costringendo i produttori a far rigirare alcune scene affinché fossero più tollerabili. Il grande punto di forza del film è infatti proprio quello di ispirarsi a casi reali, trasformando ciò che di questi sembra irrealistico in orrori quanto mai concreti. Con la sua tetra atmosfera e le ottime interpretazioni dei protagonisti, il film si rivelò poi un buon successo, arrivando ad un incasso di circa 21 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 6.

Si è così affermato come uno dei titoli di questo genere più affascinanti degli ultimi anni, richiamando numerosi spettatori verso un tipo di storia qui arricchita di nuovi dettagli ed elementi, tutti di grande fascino. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Prodigy – Il figlio del male: la trama del film

Protagonista del film è Miles, un bambino molto intelligente che mostra sin da piccolo di avere delle capacità che sembrano andare al di là della sua età. Con il passare degli anni, tali comportamenti non fanno che diventare sempre più strani, dando non poche preoccupazioni alla madre Sarah e al padre John. Dal momento in cui compie 8 anni, Miles diventa sempre più una personalità cupa e inquietante, e in sua presenza accadono spesso cose brutte. La sua tata, la signora Zoe, rimane infatti gravemente ferita da lui, mentre a scuola sono in diversi i compagni a cui capitano cose brutte.

Preoccupata da quanto sta accadendo al suo bambino, Sarah decide di rivolgersi ad una specialista. Miles viene così affidato alle cure della psicologa Elaine Strasser, la quale però fatica a spiegarsi molte delle capacità del bambino, giudicandole innaturali. Ciò che ancor di più spaventa Sarah, però, è la lingua che il figlio parla mentre dorme. Nel tentativo di decifrarla e comprenderne il significato, la donna finirà con l’innescare una serie di eventi spaventosi, attraverso i quali Miles mostrerà infine la propria natura. Per salvare suo figlio, Sarah sarà allora costretta a ricorrere all’impensabile. Dovrà però stare molto attenta, in quanto ella stessa rischia di diventare una vittima degli eventi.

The Prodigy - Il figlio del male cast

The Prodigy – Il figlio del male: il cast del film

A dar volto alla premurosa madre Sarah vi è l’attrice Taylor Schilling, celebre grazie al ruolo di Piper Chapman nell’acclamata serie Orange Is The New Black. Contattata dal regista, questa ha in seguito raccontato di essere rimasta entusiasta della sceneggiatura, e di averla letta tutta d’un fiato in soli 45 minuti. Dopo di ciò ha subito accettato la parte, desiderosa di misurarsi con un personaggio tanto disperato quanto pronto a tutto per amore del figlio. La sua interpretazione è stata poi particolarmente apprezzata, permettendole di ottenere ulteriore riconoscimenti internazionali. Accanto a lei, nel ruolo del marito John, si ritrova invece l’attore Peter Mooney, noto per aver interpretato il ruolo di Nick Collins in Rookie Blue.

Vera star del film è però il demoniaco Miles Blume, che ha il volto del giovanissimo Jackson Robert Scott. A soli 12 anni questo è già una vera e propria icona del cinema horror, avendo recitato nel ruolo di Georgie Denbrough nei film It e It – Capitolo Due. Con The Prodigy – Il figlio del male ha però avuto modo di essere protagonista per la prima volta, sfoggiando il grande talento che lo contraddistingue. L’attrice Brittany Allen, recentemente vista nella serie The Boys, dà invece qui vita a Margaret St. James, scrittrice che si ritroverà strettamente legata ai terribili eventi scatenati dal protagonista. Colm Feore, attualmente noto per essere l’interprete di Reginald Hargreeves nella serie The Umbrella Academy, è qui presenti nei panni di Arthur Jacobson, dottore specializzato in reincarnazione che visiterà il piccolo Miles.

The Prodigy – Il figlio del male: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Prodigy – Il figlio del male è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema e Now TV. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 27 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

The Prisoners: trailer italiano ufficiale

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The Prisoners: trailer italiano ufficiale

Guarda il Trailer italiano ufficiale del film Prisoners diretto da Denis Villeneuve e interpretato dagli attori Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal.

Dalla Alcon Entertainment arriva Prisoners un film della Warner Bros. Pictures con i candidati all’Oscar Hugh Jackman (“Les Misérables”) e Jake Gyllenhaal (“Brokeback Mountain”), per la regia di Denis Villeneuve, che ha diretto “Incendies”, candidato all’Oscar come miglior film straniero. Cosa sei disposto a fare per proteggere la tua famiglia? Keller Dover (Hugh Jackman) si trova ad affrontare il peggiore incubo per un genitore. Sua figlia di sei anni, Anna, scompare insieme alla sua amica Joy e mentre i minuti diventano ore, il panico prende il sopravvento. L’indizio principale è un camper fatiscente parcheggiato nella loro strada. A capo dell’investigazione, il Detective Loki (Jake Gyllenhaal) arresta il suo proprietario, Alex Jones (Paul Dano), ma la mancanza di prove lo costringe al suo rilascio.
Mentre la polizia segue diverse piste, la pressione cresce e sapendo che è in gioco la vita di sua figlia, fuori di sé Dover decide di non avere altra scelta che quella di prendere in mano la situazione. Ma fino a dove si spingerà questo padre disperato, per proteggere la sua famiglia?

Con Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal, il thriller drammatico “Prisoners” è interpretato da un cast stellare, tra cui la candidata all’Oscar Viola Davis (“The Help,” “Doubt”), la candidata al Golden Globe, Maria Bello (“A History of Violence,” “The Cooler”), il candidato all’Oscar, Terrence Howard (“Hustle & Flow”), il premio Oscar, Melissa Leo (“The Fighter”) e Paul Dano.

Denis Villeneuve dirige Prisoners da una sceneggiatura originale di Aaron Guzikowski. Il candidato all’Oscar Broderick Johnson (“The Blind Side”), Kira Davis, il candidato all’Oscar® Andrew A. Kosove (“The Blind Side”) e Adam Kolbrenner sono i produttori, con Edward L. McDonnell, John H. Starke, Robyn Meisinger, Mark Wahlberg e Stephen Levinson come produttori esecutivi. Villeneuve è supportato da un importante team creativo che include il direttore della fotografia, dieci volte candidato all’Oscar, Roger A. Deakins (“Skyfall”), la scenografa candidata all’Oscar, Patrice Vermette (“The Young Victoria”), il montatore premio Oscar, Joel Cox (“Unforgiven”), il montatore Gary Roach e la costumista Renée April. Le musiche sono di Jóhann Jóhannsson.

The Prisoners, ecco il nuovo trailer con Jake Gyllenhaal

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The Prisoners, ecco il nuovo trailer con Jake Gyllenhaal

Dopo il grande successo di pubblico e critica durante il CinemaCon di aprile, Prisoners, il nuovo thriller di Denis Villeneuve, si prepara ad approdare nei cinema americani il 20 settembre 2013, e nell’attesa ecco che è stato da poco rilasciato il nuovo trailer internazionale esteso.

Basato su uno script di Aaron Guzikowski, Prisoners racconta di Keller Dover (Hugh Jackman), un normalissimo padre di famiglia impegnato ad accudire la moglie Grazia e la figlia Anna. Improvvisamente però, dopo l’improvvisa scomparsa della bambina, l’uomo inizia una forsennata caccia all’uomo, con l’aiuto del detective Loki (Jake Gyllenhaal), che lo porterà ad un sospetto di nome Paul Dano. Non potendo però trattenere il sospettati a causa della mancanza di prove, ecco che Dover si improvvisa giustiziere privato, pronto a tutto per ritrovare la sua bambina.

Fonte: empire

The Prisoner: Ridley Scott in trattative per dirigere l’adattamento cinematografico

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Arriva da Deadline la notizia che il regista Ridley Scott è entrato in trattative con la Universa Studios per dirigere l’adattamento di The Prisoner, la nota serie televisiva britannica che andò in onda nel 1967-68. Il film si basa su una sceneggiatura scritta dal noto sceneggiatore William Monahan che ha riscritto una bozza firmata Christopher McQuarrie. A produrre il film Scott Stuber e Dylan Clark della Bluegrass Films.

The Prisoner fu trasmessa nel Regno Unito da ITV e vedeva come protagonista Patrick McGoohan nei panni dell’agente governativo che dopo essersi dimesso viene rapito e messo su un’isola sperduta conosciuta come il Villaggio. Il personaggio inizia questo viaggio misterioso e conoscendo alcuni personaggi che vivono nell’isola.

Anche se durò solamente 17 episodi lo show divenne ben presto un vero e proprio cult nella storia della televisione. Nel 2009 la AMC fece una miniserie remake con Jim Caviezel e Ian McKellen.

Via Deadline

The Princess: il documentario su Diana Spencer dal 31 Agosto su SKY

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A 25 anni dalla sua improvvisa scomparsa, Diana Spencer continua a incuriosire, affascinare e rappresentare la quintessenza della bella favola finita male. In occasione dell’anniversario della sua morte, il 31 agosto, Sky Documentaries e Sky Uno celebrano l’amata principessa dedicandole un’intera giornata di programmazione, disponibile anche on demand e in streaming su NOW, per svelare nuovi e sorprendenti aspetti della sua, tragicamente breve, storia.

Il documentario The Princess, che lo scorso giugno ha aperto il Biografilm Festival e che arriva in prima visione assoluta alle 21:15 del 31 agosto su Sky Documentaries, si contraddistingue per il suo stile narrativo inedito, raccontando la storia di Diana, ormai radicata nella cultura popolare, con un approccio unico e coinvolgente: più che un resoconto di vita, è un’immersione viscerale nell’esperienza di Lady D, costretta a vivere nel bagliore costante e spesso invadente dei riflettori. Il pubblico sperimenta le sensazioni provate dalla principessa, privilegiata e al tempo stesso vittima della sua posizione e della costante pressione mediatica. Attraverso una moltitudine di materiali d’archivio, comprese le reazioni del popolo rispetto alle scelte della principessa, il film riflette sulla società dell’epoca e sulla percezione esterna dell’universo interiore di Diana.

L’originalità del documentario sta nel fatto di raccontare la storia come se si svolgesse nel presente, con le immagini d’archivio che svelano i tanti aspetti della vicenda in modo diretto, molto intimo e non attraverso gli espedienti classici solitamente utilizzati per questo tipo di documentari.

Il documentario, ipnotico e unico nel suo genere, è prodotto da Lightbox in collaborazione con HBO, Sky e Altitude Films ed è diretto da Ed Perkins (Tell Me Who I Am, Black Sheep), secondo il quale, questo stile interpella più direttamente il pubblico, che è chiamato in causa non solo come mero spettatore, ma come parte attiva di tutta la vicenda. La morbosità intorno alla figura di Lady D, che all’epoca mise in discussione il ruolo della monarchia, oggi fa riflettere sul nostro rapporto simbiotico – e spesso tossico – con le celebrità.

Alle 22:45, la principessa continua a vivere su Sky Documentaries grazie a DIANA AT SIXTY, l’opera del regista Robin Bextor che, chiedendosi come sarebbe oggi Diana Spencer, ha cercato una risposta nelle testimonianze di chi la conosceva meglio, dando vita a un collage di interviste che raccontano la principessa da nuovi, inediti punti di vista.

Accanto ai documentari di prima e seconda serata, Sky Uno presenta LADY DIANA STORY, una programmazione speciale in daytimeche raccoglie filmati di repertorio, serie e documentari che nel corso degli anni hanno saputo raccontare la vita, gli amori e gli scandali familiari della principessa del Galles.

Si inizia alle 13:15 con gli episodi dedicati a Diana e prodotti da LaPresse della serie The Royals. Il primo episodio, Diana, una madre, esplora il lato materno di Diana: come ha cresciuto William e Harry, proteggendoli dai riflettori, come ha sostenuto le loro ambizioni e come il suo divorzio, e poi la sua morte, hanno cambiato per sempre le loro vite. Il secondo episodio, Diana, L’ultima estate, si concentra sull’ultimo anno di vita della principessa: da un lato la libertà derivata dall’abbandono della vita reale, dall’altro la crescente pressione mediatica, alimentata dalle sue nuove, enigmatiche storie d’amore. Il terzo episodio, Diana, regina di cuori, ruota intorno all’attivismo di Lady D, che oltre alle donazioni e al sostegno agli enti benefici imposti dal suo ruolo, si spendeva personalmente e anche segretamente per chi era in difficoltà. Il quarto episodio, Diana, la rivoluzione, analizza l’impatto della figura di Diana sulla Corona, trasformata per sempre dall’interazione della principessa con il popolo in modi unici per un reale, e di conseguenza l’importanza di Diana per la storia della Gran Bretagna e del mondo intero.

A seguire, dalle 16:55, il documentario Carlo e Diana – I retroscena  esplora l’atmosfera di paura e esitazione che hanno respirato Carlo e Diana prima di sposarsi, attraverso un racconto dettagliato dei 7 giorni che hanno preceduto quel famoso 29 luglio 1981, una data più gioiosa per il paese che per i novelli sposi. Proseguendo, L’intervista a Diana illumina il retroscena delle scioccanti rivelazioni rilasciate dalla principessa alla BBC nel 1995, che hanno profondamente scosso la famiglia reale. Infine, Lady Diana La Biografia, in due episodi, racconta le ombre dell’apparentemente fiabesca vita della principessa: le stressanti regole di corte e la caduta nella bulimia; il burrascoso matrimonio con Carlo, padre dei suoi figli ma innamorato di un’altra donna; la depressione e i numerosi tentativi di suicidio; le relazioni segrete, come quella con James Gilbey,  e gli scandali da esse derivati; il tanto desiderato, quanto faticoso, divorzio e la battaglia mediatica con il principe Carlo; infine la relazione col milionario Dodi Al Fayed, che quel 31 agosto del 1997, esattamente 25 anni fa, ha incontrato la morte insieme alla sua amata, schiantandosi in un tunnel nel tentativo di seminare i paparazzi, a 121 miglia all’ora. 

The Princess: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

The Princess: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

The Princess cast Dominic Cooper

La trama e il cast di The Princess

Protagonista del film è una bella e determinata principessa nelle cui mani risiede il destino del regno. Quando la giovane reale viene promessa in sposa al crudele e sociopatico Julius, lei si rifiuta categoricamente. La principessa viene così rapita e rinchiusa in una remota torre, da cui dovrà evadere a tutti i costi se vuole impedire al suo pretendente di usurpare il trono di suo padre, il Re, e salvare il regno da un destino nefasto. Per lei sarà dunque l’occasione per mettersi alla prova e dimostrare tutto il suo valore.

Ad interpretare la principessa protagonista vi è l’attrice Joey King, nota per aver recitato nella trilogia The Kissing Booth e per le serie The Act e We Were the Lucky Ones. Per The Princess l’attrice ha fatto circa “l’85-90% di quello che le si vede fare nel film“, quindi si è allenata a brandire una spada e nel combattimento. Nel ruolo di Julius vi è invece l’attore Dominic Cooper, mentre Olga Kurylenko è Moira, la sua spietata amante. Veronica Ngo, invece, è Linh, addestratrice della principessa.

Nel ruolo del re si ritrova Ed Stoppard, mentre Alex Reid è la regina. Completano il cast Katelyn Rose Downey nel ruolo di Violet, la sorella della principessa, Kristofer Kamiyasu in quelli di Khai, lo zio di Linh, e Fergus O’Donnell quelli di Kurr, uno dei soldati di Julius. Antoni Davidov e Todor Kirilov sono rispettivamente il Merc Leader e l’Heavy Merc. Ad interpretare la principessa da giovane, invece, vi è Allegra du Toit.

The Princess finale

Cosa accade nel finale e perché il nome della principessa non viene rivelato?

Nel terzo atto di The Princess, la Principessa riesce a tornare di nascosto al castello, dove si riunisce con Linh e Violet. Le tre si dotano di armi in un magazzino segreto e la Principessa e Linh combattono i mercenari, mentre Violet libera Khai. La Principessa si scontra poi anche Moira, uccidendola. A quel punto affronta Julius in un combattimento singolo e con l’astuzia riesce a decapitarlo, ponendo fine alla sua minaccia. Finalmente convinto della forza della figlia, il re la nomina erede al trono e decreta che le donne del regno possano scegliere la propria strada nella vita.

The Princess è ovviamente da intendere come una storia ampiamente simbolica. Vengono forniti pochissimi dettagli sul regno o sul mondo circostante e i personaggi sono tutti molto semplici. C’è un motivo per cui la principessa non viene nominata: è intesa più come un archetipo che come una persona reale, e tutti gli altri personaggi della storia la vedono solo come il suo ruolo e non come un individuo a sé stante. La storia è quindi intesa come una sovversione del comune tropo della “principessa in un castello”, in cui l’archetipo della principessa esiste solo per essere salvato da qualcun altro.

Alla fine de The Princess la protagonista viene nominata successore del re, il che solleva la questione del perché il re non avrebbe potuto farlo fin dall’inizio. Il film suggerisce che la principessa doveva dimostrare la sua forza e il suo coraggio sia ai suoi genitori che al pubblico in generale – rappresentato dagli spettatori della battaglia finale – prima di essere accettata. Il finale del film consolida così la storia come una narrazione del superamento violento della tradizione patriarcale, rivelando che la principessa è molto più di una semplice principessa.

Il trailer di The Princess e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Princess grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 27 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

The Princess, recensione del film con Joey King

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The Princess, recensione del film con Joey King

In un periodo di fermento civile, in cui si lotta per la parità di genere, nemmeno le principesse sono più tenute a essere “solo” principesse. È quello che racconta The Princess, il nuovo film originale Hulu, disponibile dal 1° luglio su Disney+. Il film con protagonista una scatenata Joey King è una versione al femminile di John Wick, forse un pizzico più violenta e con delle coreografie di scontri corpo a corpo da manuale.

The Princess, la trama

La storia è molto semplice e ci viene raccontata in medias res. La principessa è distesa addormentata su un letto, in una torre del castello, vestita con un sontuoso abito da sposa. Delle guardie irrompono e fanno per svegliarla perché è giunta l’ora delle nozze. A sorpresa, la fanciulla di sveglia e comincia a picchiare duro, ma così duro che per le guardie c’è poco da fare, rimangono uccisi, non solo dalle straordinarie doti di combattimento della principessa, ma forse anche dalla sorpresa di doversi scontrare così duramente con lei (che è un po’ la sensazione che coglie anche lo spettatore). Fuori dalla torre, la fanciulla dovrà fare di tutto per sventare un colpo di stato da parte del terribile Julius (Dominic Cooper), che ha preso prigioniero il re, la regina e la figlia minore. L’uomo aveva intenzione di sposare la figlia maggiore e diventare così re, ma le cose sono andate diversamente e ora tenta di prendere il potere con la forza. Tuttavia non sa che la giovane donna che lo ha rifiutato non è solo indipendente e caparbia, ma è anche una guerriera provetta, che non esiterà a sporcarsi le mani (e il suo bel vestito) per rimettere suo padre sul trono.

Diretto dal vietnamita Le-Van Kiet, The Princess è un oggetto particolare, perché abbraccia tutta la mitologia della vendetta, delle arti marziali, della violenza, mette insieme i pezzi in una storia semplice, ambientata nel presente e punteggiata di flashback che danno contesto e indirizzano le motivazioni dei personaggi, e trasforma il protagonista solitamente uomo in una principessa. 

La principessa che si fece guerriera

Gli occhioni grandi e i lineamenti delicati di Joey King sono perfetti sul volto di questa donna che colpisce, ferisce, uccide e sanguina, proprio come un eroe del cinema orientale, e si muove come uno di loro, descrivendo danze macabre e foriere di morte intorno a chi la ostacola. 

The Princess rinnova ai tempi che corrono un genere e lo fa con misura e gusto, senza trascendere mai nel didascalico, senza mai fare il passo più lungo per dimostrare qualcosa che non si vede già da quello che viene raccontato sullo schermo. Dopo il convincente Furie, Le-Van Kiet si conferma un vero talento nel gestire l’azione con la struttura narrativa a flashback, senza mai far perdere mordente alla storia. 

Sembra che King sia nata per questo ruolo, che incarna con grande naturalezza al prezzo, ci scommettiamo, di enorme sforzo e studio di coreografie e gesti. Un po’ meno riuscito il ruolo di Dominic Cooper che, nella parte del cattivo, risulta irrimediabilmente una macchietta. Con lui anche la messa in scena povera rende il film meno accattivante per un pubblico smaliziato ed esigente. Ma non è il caso di sottilizzarsi troppo sulla recitazione dei personaggi, dal momento che la bellezza del film è la sua anima vendicativa, il suo prendersi sul serio nell’essere esattamente dove vorrebbe e dovrebbe essere. Certo, è difficile accettare che per farsi prendere sul serio una donna debba tagliare la testa al mostro, letteralmente, ma in tempi duri bisogna giocare duro, e The Princess lo fa benissimo.

The Princess, il trailer del film con Joey King, dal 1° luglio su Disney+

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The Princess, il film originale targato 20th Century Studios, debutterà il 1° luglio 2022 in esclusiva sulle piattaforme direct-to-consumer di Disney: su Hulu negli Stati Uniti, su Star+ in America Latina e su Disney+ all’interno di Star in tutti gli altri territori. Una lotta all’ultimo sangue ricca di azione e ambientata in un mondo da favola, The Princess è diretto da Le-Van Kiet (Furie) e vede protagonista la candidata agli Emmy Award Joey King (The Act, The Kissing Booth) nel ruolo di una giovane reale abile e coraggiosa.

Quando una bella e tenace principessa rifiuta di sposare il crudele sociopatico a cui è stata promessa in sposa, viene rapita e rinchiusa in una remota torre del castello del padre. Con il corteggiatore respinto e intenzionato a vendicarsi usurpando il trono, la principessa è chiamata a proteggere la sua famiglia e salvare il regno. Il film è interpretato da Joey King, Dominic Cooper (Preacher), Olga Kurylenko (Black Widow) e Veronica Ngo (The Old Guard). The Princess è diretto da Le-Van Kiet, scritto da Ben Lustig (The Thirst) e Jake Thornton (Final Fantasy) e prodotto da Neal H. Moritz (il franchise di Fast and Furious), Toby Jaffe (Total Recall – Atto di forza) e Derek Kolstad (John Wick), mentre Joey King e Guy Riedel sono i produttori esecutivi.

The Prince trailer del thriller con Bruce Willis e John Cusack

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The Prince trailer del thriller con Bruce Willis e John Cusack

the-prince-rain-bruce-willisArriva online il primo trailer di The Prince, action-thriller di Brian A. Miller che racconta la storia di un ex sicario che si trova costretto a tornare in azione quando i suoi ex nemici fanno scomparire la figlia adolescente.
A vestire i panni del villain e rapitore ci sarà Bruce Willis, desideroso di vendetta nei confronti del Prince del titolo interpretato da Jason Patric, che in passato uccise la moglie del personaggio di Willis
Oltre ai già citati Willis e Patric, nel cast troviamo anche John Cusack, 50 Cent, Jessica Lowndes e la pop star coreana Rain.

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Fonte: Collider

The Prestige: recensione del film con Christian Bale

The Prestige: recensione del film con Christian Bale

The Prestige è il film del 2006 diretto da Christopher Nolan con protagonisti un cast d’eccezione composto da Hugh Jackman, Christian Bale, Michael Caine, Scarlett Johansson, Rebecca Hall, Piper Perabo, David Bowie e Andy Serkis.

The Prestige, trama del film

Robert Angier e Alfren Borden sono due illusionisti londinesi che iniziano un duello all’ultimo trucco. La loro rivalità si inasprirà nel reciproco tentativo di rubare le nuove illusioni all’altro, fin quando arriverà un esibizione di Borden ad accecare la razionalità di Angier che vorrà scoprirne il segreto.

The Prestige, l’analisi

Davanti ad un film così non si sa mai come poter iniziare una recensione. Il vero illusionista è il regista Christopher Nolan. La promessa, la svolta e il prestigio sono i gli atti di un numero di magia qui utilizzati per incantare gli spettatori.

Che Christopher Nolan fosse uno dei registi più validi degli ultimi anni non c’era bisogno di ricordarlo, ma per spolverare la memoria si rammenta che è stato colui che ha rilanciato il franchise di Batman ridando vita, in modo innovativo, a personaggi che avevano perso il loro carisma nelle produzioni precedenti.

The Prestige è tratto dall’omonimo romanzo epistolare di Christopher Priest, pubblicato nel 1995. Non poche sono state le difficoltà di portarlo sullo schermo: ha richiesto un lavoro di cinque anni sulla sceneggiatura da parte di Nolan e del fratello Jonathan, che hanno cercato di ripercorrere la storia dell’illusionismo ai tempi della Londra vittoriana. L’ambientazione è di notevole importanza soprattutto perché, grazie alla una scenografia curata nei minimi dettagli, porta sullo schermo la Londra di fine Ottocento, caotica, nel bel mezzo della seconda rivoluzione industriale, dove la scienza si stava facendo avanti nella vita delle persone. È interessante notare come questo fattore è fondamentale per la credibilità del film: spesso incontreremo le parole illusione e magia, ma dovremo capire come la seconda è spesso attribuita alla scienza.

Di riferimenti storici si individuano nello stesso Tesla (scienziato che ha effettuato esperimenti sulla corrente alternata), interpretato da David Bowie, scelto dal regista per attirare il pubblico verso una figura storica interpretata dal poliedrico artista britannico.

Il cast nel complesso è stato all’altezza del ruolo. Hugh Jackman (Robert Angier), Christian Bale (Alfred Borden) e Scarlett Johansson (Olivia Wenscombe) hanno accettato immediatamente la parte per essere rimasti affascinati da una prima lettura della sceneggiatura. I primi due, per prepararsi, hanno studiato persino testi sulla storia della magia e dell’illusionismo di quel tempo. Uno dei ruoli più importanti è stato quello di Michael Caine (Mr. Cutter), già maggiordomo in Batman, che in The Prestige è una sorta di maestro illusionista che fa da spettatore esterno alla vicenda e, allo stesso tempo, nodo fondamentale per chiudere la struttura circolare del film.

L’accuratezza con cui sono montate le scene è fatta per stupire a mano a mano lo spettatore. La narrazione si svolge su più piani temporali che non sono altro che pezzi di un puzzle ricomposto nel finale.

Il tema principale sondato dal regista è uno dei suoi preferiti: l’abbandono alle ossessioni e alle loro successive conseguenze. Angier è un uomo che distrugge la sua vita a servizio del palcoscenico e dell’illusione, accecato dalla reciproca rivalità con Borden. Il contrasto tra i due è tangibile per la stessa provenienza sociale: Angier è un aristocratico che non esita ad investire nella scienza nonostante fosse poco attendibile, Borden è un semplice popolano innamorato delle illusioni più che della moglie. Le donne come Olivia Wenscombe e Sarah (Rebecca Hall) non sono altro che uno strumento nelle mani di uomini poco interessati ad amore e dedizione.

Tuttavia, saranno proprio le ossessioni a costituire il velo che coprirà gli occhi dello spettatore per tutta la durata del film. Per il finale ci si potrà incaponirsi su spiegazioni razionali o immaginifiche, ma alla fine rimarrà soltanto il monito iniziale (e finale): Ora voi state cercando il segreto…ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando.

The Prestige: la spiegazione del finale del film di Christopher Nolan

Il regista Christopher Nolan è oggi uno dei pochi registi impegnato nella realizzazione di veri e propri blockbuster d’autore, film tecnicamente e narrativamente ambiziosi attraverso cui porta avanti i suoi maggiori interessi tematici. Titoli come Il cavaliere oscuro, Inception, Interstellar o il recente Oppenheimer sono solo alcuni esempi di una filmografia costruita su opere tanto complesse quanto apprezzate. Uno dei film più amati di Nolan rimane però The Prestige (qui la recensione), da lui realizzato nel 2006 e caratterizzato da uno dei racconti più avvincenti e da uno dei finali più sconvolgenti dell’intera filmografia di Nolan. Per fare chiarezza su quest’ultimo, ecco qui di seguito la nostra spiegazione del finale.

La trama e il cast di The Prestige

Il film è ambientato nella Londra di fine ‘800 e narra la storia di due maghi-illusionisti Alfred Borden e Robert Angier, amici e colleghi insieme a Julia, moglie di quest’ultimo. Quando quest’ultima muore durante un numero detto “fuga subacquea”, Robert incolpa Alfred per la sua morte e da quel momento le loro strade e carriere si dividono dando vita ad una spietata rivalità, che li porterà a sabotarsi reciprocamente in più occasioni. Quando però Borden diventa molto popolare con un numero sul teletrasporto, Angier diventerà ossessionato dalla volontà di svelare il trucco del suo rivale e si dimostrerà pronto a tutto pur di riuscire nell’intento.

Ad interpretare Alfred Borden vi è Christian Bale, da Nolan giudicato come l’unico attore possibile per la parte. Nel ruolo di Robert Angier, invece, vi è Hugh Jackman, il quale ha basato la sua interpretazione sul mago degli anni Cinquanta Channing Pollock. Ritroviamo poi Michael Caine nel ruolo di John Cutter, il tecnico di scena, Scarlett Johansson nel ruolo di Olivia Wenscombe, l’assistente di Angier e Borden, e David Bowie nel ruolo di Nikola Tesla, l’inventore realmente esistito. Completano il cast Piper Perabo nel ruolo di Julia McCullough, Rebecca Hall nel ruolo di Sarah Borden e Andy Serkis nel ruolo di Mr. Alley, l’assistente di Tesla.

The Prestige Hugh Jackman
Hugh Jackman in The Prestige. Foto di Francois Duhamel – © Touchstone Pictures and Warner Bros. Pictures. All Rights Reserved

La spiegazione del finale del film

Il finale di The Prestige è incredibilmente scioccante, soprattutto la scena finale, e il colpo di scena è realizzato in un modo che rispecchia perfettamente un trucco di magia. Il monologo iniziale di Michael Caine, attore abituale di Christopher Nolan, descrive i tre atti di un trucco di magia e, allo stesso tempo, prefigura abilmente la struttura del film. Il primo atto di un trucco, la promessa, mostra al pubblico qualcosa di ordinario. Il secondo atto, la svolta, gli fa fare qualcosa di straordinario, come scomparire. Il terzo atto è chiamato prestigio: riporta l’oggetto – o in questo caso la persona – che scompare.

La scena finale di The Prestige mostra come entrambi gli uomini siano riusciti a raggiungere il proprio prestigio, poiché tutto viene rivelato quando il gemello Borden sopravvissuto spara ad Angier. Angier capisce immediatamente che Borden è in realtà due persone, i gemelli Alfred e Fallon Borden (che vivono entrambi come Alfred). È così che Borden ha eseguito il trucco del trasporto umano. Tuttavia, in punto di morte, Angier rivela il proprio segreto, che è molto più oscuro. Angier ha perfezionato il trucco del trasporto umano con l’aiuto di Nikola Tesla e si ottiene con il teletrasporto, o almeno così sembra.

In realtà, Angier non viene teletrasportato, ma duplicato. Cade sotto il palco in una vasca d’acqua dove annega. Il nuovo duplicato di Angier si manifesta da qualche parte fuori scena, rivelandosi al pubblico per creare l’illusione che sia stato teletrasportato. La verità, come spiega il finale di The Prestige, anche se in modo approssimativo, è che l’Angier originale muore e il duplicato assume la sua vita fino alla successiva esecuzione del trucco (quando il duplicato muore e viene a sua volta sostituito).

Angier voleva così disperatamente essere il migliore e abbagliare il suo pubblico che si è sacrificato nel farlo. A causa dell’orribile ciclo messo in atto dal suo trucco, si scopre che non è l’Angier originale quello che sta di fronte a Borden. Il vero Angier, quello che i gemelli Borden conoscevano, è morto la prima volta che ha messo in scena il trasporto umano. I momenti finali di The Prestige si riallacciano così alla scena iniziale, in cui Cutter scompone un trucco di magia per una bambina.

Solo ora il pubblico capisce che si tratta di Jess, la figlia di Borden, e che Cutter ha accettato di sorvegliarla in sicurezza perché disgustato dalla pericolosa ossessione di Angier. Il ricongiungimento di Borden con la figlia è intervallato dalla scoperta dei cloni di Angier morti e dall’orrore per ciò che vede. L’amore di Borden per la magia si basa sul mestiere in sé, non sulla gloria come per Angier, e quindi andarsene con la figlia significa che si sta lasciando felicemente la magia alle spalle.

The Prestige David Bowie
David Bowie, Hugh Jackman e Andy Serkis in The Prestige. Foto di Francois Duhamel – © Touchstone Pictures and Warner Bros. Pictures. All Rights Reserved

Come funzionano i trucchi del trasporto umano di Angier & Borden?

Borden e Angier padroneggiano entrambi un trucco chiamato “trasporto umano”, in cui il mago sembra viaggiare tra due armadi alle estremità opposte del palco, quasi istantaneamente. L’atto finale di The Prestige rivela la stravagante interpretazione del trucco da parte di ciascuno, con Borden che padroneggia per primo l’Uomo trasportato con una strategia di gioco di prestigio. Il finale del film rivela che l’identità di Borden è in realtà assunta da due fratelli gemelli.

Sul palco, un fratello si trova in ogni armadio. Prendono l’inganno così seriamente che, quando uno dei due fratelli perde un paio di dita a causa di una ferita d’arma da fuoco, l’altro si taglia le dita a sua volta. In sostanza, non c’è nulla di appariscente nell’approccio di Borden: il trucco è fondato e diretto al punto, sostenuto dall’approccio minuzioso dei gemelli Borden ai dettagli. D’altra parte, la missione di Angier di padroneggiare l’Uomo trasportato lo porta negli Stati Uniti a incontrare il famoso inventore e ingegnere Nikola Tesla.

Egli crede che Tesla abbia costruito una macchina per il trasporto per Borden – una convinzione che si rivela presto falsa – ma Tesla riesce comunque a costruire una macchina per il trasporto, donandola però a Angier. Questa macchina duplica qualsiasi oggetto o essere vivente posto al suo interno e lascia cadere la copia a breve distanza, il che significa che ogni volta che il trucco viene eseguito, Angier viene clonato.

Ciò significa che l’Angier originale cade attraverso una botola in una vasca d’acqua e annega ogni volta che il trucco viene eseguito, mentre il nuovo duplicato appare da qualche parte nel teatro per deliziare il pubblico di Angier. Il trucco, o più precisamente il patto in stile faustiano, è ciò che finalmente fa guadagnare ad Angier l’adorazione del pubblico, ciò che aveva cercato ossessivamente per tanto tempo.

The Prestige Scarlett Johansson Hugh Jackman
Hugh Jackman e Scarlett Johansson in The Prestige. Foto di Francois Duhamel – © Touchstone Pictures and Warner Bros. Pictures. All Rights Reserved

Chi sono veramente Borden e Fallon?

In breve, Alfred e Fallon Borden non esistono tecnicamente e sono due identità separate assunte da una coppia di fratelli gemelli. Come dice un fratello nel film, vivono due metà di una vita piena. Sono così dediti a questo mestiere che sacrificano una vita potenzialmente completa per avere successo nella carriera che hanno scelto. Per mantenere lo stratagemma con cui riesce a portare a termine Il trasportatore, ogni gemello interpreta alternativamente Borden e il suo ingegnere di scena e braccio destro Fallon.

Ogni fratello vive una vita diversa quando interpreta Alfred. Uno è follemente innamorato di Sarah, la donna con cui si sposa e da cui ha un figlio. L’altro è innamorato della loro assistente Olivia (Scarlett Johansson) e tratta Sarah con crudeltà. Il comportamento selvaggiamente contraddittorio di Borden fa capire a Sarah che si tratta di due persone. Quando uno dei due gemelli viene ingiustamente processato e impiccato per la presunta morte di Angier, il suo rivale crede di aver finalmente sconfitto Borden una volta per tutte.

Non è così quando il gemello sopravvissuto trova e spara fatalmente ad Angier, perché sia lui che il pubblico si rendono conto che Borden è riuscito per anni a mettere in scena il trasporto umano essendo la metà di una coppia di fratelli gemelli. In sostanza, Angier era così preso dal quadro generale che non ha cercato una delle risposte più ovvie, rispecchiando il viaggio confuso del pubblico nel film di Christopher Nolan.

The Prestige Christian Bale Piper Perabo
Christian Bale e Piper Perabo in The Prestige. Foto di Francois Duhamel – © Touchstone Pictures and Warner Bros. Pictures. All Rights Reserved

Il film non racconta la storia in ordine cronologico

L’ossessione di Nolan per il tempo non è presente in The Prestige come in altri suoi film, bensì qui si salta nel tempo in modo non lineare. La storia è infatti raccontata in loop, abbraccia almeno un decennio e non si muove mai in ordine cronologico. The Prestige inizia in realtà alla fine della storia, poiché la scena di apertura è tratta da vari momenti dell’atto finale. Il pubblico vede Borden assistere alla morte apparente di Angier, intervallata dal tecnico di scena John Cutter (Michael Caine) che descrive un trucco di magia a una bambina.

Subito dopo la scena di apertura, il film fa un salto indietro nel tempo di almeno un decennio per iniziare la storia della caduta di Angier. Nel primo segmento del flashback, il pubblico incontra Borden e Angier prima che siano dei maghi affermati, con i due uomini che lavorano insieme come piante nello spettacolo di un altro mago. Tuttavia, quando Borden commette un errore che costa la vita alla moglie di Angier, gli eventi di The Prestige si mettono veramente in moto. Dopo la morte di Julia (Piper Perabo), gli uomini si separano e prendono strade diverse.

Da lì, The Prestige racconta l’inizio della carriera di ogni mago e il passaggio alla fase successiva della sua vita. Borden incontra e si innamora di una donna di nome Sarah (Rebecca Hall) e hanno una bambina di nome Jess (Samantha Mahurin). Inoltre, sviluppa un trucco di grande successo chiamato “trasporto umano”, in contrasto con Angier, che ora vive all’ombra del successo di Borden. Fuori scena, Angier è consumato dall’ossessione di scoprire il segreto del trucco di Borden, gettando le basi per il macabro finale di The Prestige. Passano gli anni e alla fine Angier perfeziona il trucco, e Borden arriva a uno dei suoi spettacoli per assistervi.

Si intrufola nel backstage e sembra assistere alla morte di Angier nell’esecuzione del trucco, rispecchiando la sequenza mostrata all’inizio del film, prima che si ipotizzi che Borden sia il responsabile e venga arrestato per l’apparente omicidio di Angier. Una volta che la linea temporale di The Prestige raggiunge Borden in prigione, il film si muove in ordine cronologico, mentre il segreto dei trucchi di entrambi gli uomini viene alla fine rivelato. Il film si conclude con Cutter che descrive il fatidico trucco del trasporto umano a una bambina, che ora il pubblico sa essere Jess, la figlia di Borden.

The Prestige Christian Bale
Christian Bale in The Prestige. Foto di Francois Duhamel – © Touchstone Pictures and Warner Bros. Pictures. All Rights Reserved

Come il finale di The Prestige evidenzia i suoi temi principali

Come tutti i film di Christopher Nolan, anche The Prestige è caratterizzato da molti temi. Sebbene sia una storia di maghi rivali, di teletrasporto fantascientifico basato su Nikola Tesla e del mondo della magia da palcoscenico del 19° secolo, è più che altro un film che esamina le emozioni umane. È anche una storia di sacrificio e di domande su quale sia il limite che un artista deve essere disposto a superare per la propria arte.

Il finale di The Prestige lega tutti questi temi insieme – un fatto che può perdersi tra lo spettacolo di vedere una vasca piena di duplicati di Angier morti e di apprendere che Alfred Borden è stato due persone nel corso del film. Questi temi sono evidenti quando si guarda al finale di Angier. Egli si è letteralmente sacrificato più e più volte per riuscire a realizzare un singolo trucco di magia. La sua ossessione di battere Borden era così forte che una serie infinita di duplicati di Angier erano disposti a vivere vite fugaci, molte delle quali duravano appena un giorno se gli spettacoli erano ravvicinati.

Il fatto che l’Angier originale abbia posto fine alla propria vita per realizzare L’Uomo Trasportato è una cosa, ma il fatto che ogni duplicato di Angier sia disposto a farlo all’infinito dimostra quanto sia profonda la sua ossessione. In nessun momento un clone di Angier ha deciso che il sacrificio non valeva la pena, anche dopo la morte di decine di persone.

La rivelazione che Borden è in realtà due persone che vivono una sola vita è il punto in cui il finale di The Prestige mostra veramente la sua mano quando si tratta dei temi centrali del film di Christopher Nolan. Il colpo di scena è un commento sulle doppie vite che gli artisti e gli intrattenitori spesso conducono come risultato della ricerca del perfezionamento del loro mestiere. Borden può essere letteralmente due persone, ma i parallelismi sono evidenti.

Poiché i gemelli Borden condividevano una doppia vita già da molto prima dell’inizio di The Prestige, è chiaro che la loro ossessione per la magia da palcoscenico e le performance ha la precedenza su qualsiasi altra cosa. Erano già intrappolati nella spirale dell’ossessione e avevano sacrificato ogni parvenza di vita normale per ottenerla: la gara con Angier in The Prestige ha semplicemente fornito loro un punto di riferimento. Entrambi hanno fatto tutto il necessario per vincere, ma le motivazioni che li hanno spinti avanti sono ciò che li distingue.

Il trailer di The Prestige e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Prestige grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TVGoogle Play, Apple TVNow e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 1 luglio alle ore 21:00 sul canale Iris.

The Prestige: 10 cose che non sai sul film

The Prestige: 10 cose che non sai sul film

Ogni film del regista Christopher Nolan è un vero e proprio evento cinematografico. Circondati dal mistero, dalle teorie sulla trama e dall’attesa incondizionata dei fan, le opere dell’autore britannico ne hanno dimostrato le abilità narrative, permettendogli di affermarsi come uno dei nomi di punta del nuovo panorama cinematografico mondiale. Il suo quinto film, The Prestige, non ha fatto eccezione, ed è anzi considerato da molti il suo film più bello. Ecco 10 cose che non sai di The Prestige.

Parte delle cose che non sai sul film

The Prestige cast

The Prestige: la trama del film

10. È ambientato nel mondo degli illusionisti. La storia del film ha luogo nella Londra d’epoca vittoriana, dove due illusionisti, Robert Angier e Alfred Borden, un tempo grandi amici, sono divisi da una profonda rivalità. I due si sfidano continuamente in spettacoli sempre più al limite del possibile, finché la loro rivalità non diventa una vera e propria ossessione. Nel desiderio di provare la propria superiorità, arriveranno a mettere in gioco la proprio vita.

The Prestige: il cast del film

9. Hugh Jackman fu la prima scelta per il ruolo. Per dar volto a Robert Angier, Nolan pensò da subito all’attore australiano Hugh Jackman, persuaso dal suo fascino innato, simile a quello del personaggio. Non appena lesse la sceneggiatura, Jackman accettò subito la parte, affascinato dalla sua complessità, e per prepararsi al meglio passò un lungo periodo a studiare la storia dell’illusionismo dai primi anni del XX secolo.

8. È il secondo film di Nolan con Christian Bale. Durante il set del film Batman Begins, l’attore Christian Bale sentì parlare del progetto e se ne interessò, chiedendo di poter leggere la sceneggiatura. Rimastone affascinato, convinse Nolan ad assegnargli il ruolo di Alfred Borden. Per poter dar vita ai trucchi richiesti, l’attore si allenò a lungo con alcuni consulenti, tra cui il noto mago Ricky Jay.

7. Vanta nel cast una nota star della musica. All’interno del film vi è anche il personaggio dello scienziato Nikola Tesla. Per questa parte, la produzione desiderava avere un attore al di fuori degli schemi, che potesse affascinare il pubblico con il suo carisma. Grazie all’insistenza di Nolan, il ruolo venne affidato a David Bowie, noto prevalentemente per il suo contributo al mondo della musica. Questi decise di accettare la parte, persuaso dal regista, suo grande fan.

The Prestige è tratto da un romanzo

6. Il film è tratto da un celebre romanzo. Nei primi anni del 2000 a Nolan fu dato da leggere il romanzo The Prestige, di Christopher Priest, con la richiesta di farlo diventare un film. All’epoca ancora poco conosciuto, il regista decise di accettare la sfida, ritrovando nel romanzo molti temi a lui cari. Lavorò alla sceneggiatura con suo fratello Jonathan nel corso degli anni, per arrivare poi a realizzarlo solo nel 2006, quando si sentì sicuro delle competenze tecniche acquisite.

Parte delle cose che non sai sul film

The Prestige romanzo

The Prestige è in Streaming

5. È possibile vederlo in streaming. Il film è oggi presente su alcune delle principali piattaforme di streaming presenti in Italia. Chi desidera vederlo o rivederlo, potrà infatti farlo noleggiandolo o acquistandolo su Apple iTunes, Google Play Movies, Microsoft Store, Chili o Rakuten TV. Pagando il prezzo richiesto, sarà così possibile accedere in modo semplice e sicuro al film, vedendolo in ottima qualità.

The Prestige: film simili

4. Esistono molti film di questo genere. The Prestige è considerato il più alto esempio recente di film incentrato sulla figura dell’illusionista. Negli ultimi anni però diversi film si sono cimentati con il tema della magia, a partire da Now You See Me – I maghi del crimine (2013) e Now You See Me 2 (2016), con Woody Harrelson, Jesse Eisenberg Isla Fisher e Focus – Niente è come sembra (2015), con Will Smith e Margot Robbie.

3. Condivide una strana coincidenza con altri due film. Nel 2006 quello di Nolan non fu l’unico film ambientato nel mondo dell’illusionismo ad uscire al cinema. Arrivarono in sala anche The Illusionist, con Edward Norton e Scoop, il quale aveva tra i protagonisti lo stesso Hugh Jackman. I tre film si fecero un imprevista concorrenza, ma fu quello di Nolan a prevalere in quanto a consensi critici e guadagno al botteghino.

The Prestige: la recensioni del film

2. Ha ricevuto grandi lodi dalla critica. Al momento del suo rilascio, il film venne accolto in modo particolarmente positivo dalla critica, che elogiò nuovamente il talento di Nolan. Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il film vanta un punteggio del 75% di gradimento su un totale di circa 200 recensioni. In generale, The Prestige è stato lodato per l’utilizzo innovativo delle tematiche, i risvolti narrativi imprevisti e le grandi interpretazioni del cast di protagonisti.

The Prestige: le frasi più belle del film

1. È ricco di frasi divenute iconiche. All’interno del film non sono solo i trucchi di magia presenti a dettare stupore, ma anche alcune delle frasi recitate dai personaggi protagonisti. Molte di queste sono con il tempo diventate particolarmente note.

La scienza non funziona mai come ci si aspetta: è questo il suo lato più affascinante. (Nikola Tesla)

L’uomo va al di là di ciò che può afferrare (Robert Angier)

Ora state cercando il segreto ma non lo troverete, perché in realtà non state guardando davvero. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati. (Cutter)

Non dirlo mai a nessuno. Ti pregheranno di svelare il segreto, ma appena glielo dirai, non conterai più niente. Sono stato chiaro? Niente. Il segreto non fa colpo su nessuno. Il trucco che c’è dietro invece è ciò che conta. (Alfred Borden)

Fonte: IMDb

The Predator: una new entry da Game of Thrones

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Dopo l’annuncio ufficiale dell’inizio della produzione di The Predator arriva un nuovo nome che si aggiunge al cast del film che sarà diretto da Shane Black.

Si tratta di Alfie Allen, noto per il ruolo di Theon Greyjoy nella serie HBO Il Trono di Spade. Il personaggio interpretato da Allen sarà un ex marine che si unisce alla missione degli altri protagonisti, tutti outsider in qualche modo, guidati dal personaggio di Holbrook.

The Predator di Shane Black: rivelato il titolo di lavorazione

The Predator scritto da Frank Dekker e Shane Black e da quest’ultimo diretto, uscirà al cinema il 2 marzo 2018. A produrre la pellicola Matt Reilly, che supervisionerà per la Fox. Inoltre il film sarà collegato ai primi tre capitoli ma non avrà alcun legame ad Alien vs Predator.

Nel cast di The Predator ci sono Boyd Holbrook, Olivia Munn,  Trevante Rhodes, Sterling K. Brown, Keegan-Michael Key, Thomas Jane, Alfie Allen.

Il primo film della saga uscito nel 1987, raccontava le vicende di un alieno (appartenente alla razza yautja) giunto sulla Terra per andare a caccia di esseri umani. Il primo sequel uscì nel 1990, mentre il secondo nel 2010.

L’inserimento di un teschio di Xenomorfo nel finale di Predator 2 creò le premesse per la produzione di uno crossover con la serie Alien. Alien vs Predator è stato realizzato nel 2004 ad opera di Paul W.S. Anderson, seguito da un altro film nel 2007 su regia dei fratelli Strause.

The Predator: un’insolita foto dal set di Shane Black

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The Predator: un’insolita foto dal set di Shane Black

Il fotografo Jarrod Au ha condiviso una nuova buffa immagine dal set di The Predator di Shane Black, un’immagine dell’alieno protagonista del franchise senz’altro insolita. Eccola di seguito!

The Predator di Shane Black: rivelato il titolo di lavorazione

The Predator scritto da Frank Dekker e Shane Black e da quest’ultimo diretto, uscirà al cinema il 2 marzo 2018. A produrre la pellicola Matt Reilly, che supervisionerà per la Fox. Inoltre il film sarà collegato ai primi tre capitoli ma non avrà alcun legame ad Alien vs Predator.

Nel cast di The Predatorci sono Boyd Holbrook, Olivia Munn,  Trevante Rhodes, Sterling K. Brown, Keegan-Michael Key, Thomas Jane, Alfie Allen.

Il primo film della saga uscito nel 1987, raccontava le vicende di un alieno (appartenente alla razza yautja) giunto sulla Terra per andare a caccia di esseri umani. Il primo sequel uscì nel 1990, mentre il secondo nel 2010.

L’inserimento di un teschio di Xenomorfo nel finale di Predator 2 creò le premesse per la produzione di uno crossover con la serie Alien. Alien vs Predator è stato realizzato nel 2004 ad opera di Paul W.S. Anderson, seguito da un altro film nel 2007 su regia dei fratelli Strause.

The Predator, la recensione del film di Shane Black

The Predator: trailer ufficiale in italiano

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The Predator: trailer ufficiale in italiano

20th Century Fox Italia ha diffuso il trailer ufficiale in italiano di The Predator, il nuovi capitolo del franchise predato diretto da Shane Black.

Nel cast Boyd Holbrook, Trevante Rhodes, Jacob Tremblay, Keegan-Michael Key, Olivia Munn, Sterling K. Brown, Alfie Allen, Jane Thomas, Augusto Aguilera, Jake Busey, Yvonne Strahovski.

Geneticamente modificati, attraverso la combinazione dei DNA di specie diverse, i cacciatori più letali dell’universo sono adesso ancora più pericolosi, più forti, più intelligenti. Quando un ragazzino innesca accidentalmente il loro ritorno sulla Terra, solo un gruppo di ex soldati e una disillusa insegnante di scienze può impedire la fine della razza umana. The Predator, diretto da Shane Black, sarà al cinema in autunno, distribuito da Twentieth Century Fox.

The Predator, la recensione del film di Shane Black

The Predator: Thomas Jane si unisce al cast

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The Predator: Thomas Jane si unisce al cast

THR riferisce che Thomas Jane è in trattative per entrare a far parte del cast di The Predator, film di Shane Black in produzione, che si prefigge di riportare la creatura iconica del titolo sul grande schermo.

Non si hanno molti dettagli in merito a questo ruolo, come per gli altri attori già confermati nel film, ma immaginiamo che, dato il passato da eroe action, anche in questa circostanza Jane farà buon uso della sua stazza fisica.

The Predator di Shane Black: rivelato il titolo di lavorazione

Predator, scritto da Frank Dekker e Shane Black e da quest’ultimo diretto, uscirà al cinema il 2 marzo 2018. A produrre la pellicola Matt Reilly, che supervisionerà per la Fox. Inoltre il film sarà collegato ai primi tre capitoli ma non avrà alcun legame ad Alien vs Predator.

Nel cast di The Predator ci sono Boyd Holbrook, Olivia Munn,  Trevante Rhodes, Sterling K. Brown, Keegan-Michael Key.

Il primo film della saga uscito nel 1987, raccontava le vicende di un alieno (appartenente alla razza yautja) giunto sulla Terra per andare a caccia di esseri umani. Il primo sequel uscì nel 1990, mentre il secondo nel 2010.

L’inserimento di un teschio di Xenomorfo nel finale di Predator 2 creò le premesse per la produzione di uno crossover con la serie Alien. Alien vs Predator è stato realizzato nel 2004 ad opera di Paul W.S. Anderson, seguito da un altro film nel 2007 su regia dei fratelli Strause.

The Predator: terminata la fase di riprese

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È tramite l’account Instagram di Jacob Tremblay (Room) che ci viene annunciato che The Predator di Shane Black ha terminato la fase di riprese. Ecco l’immagine sul profilo social del piccolo attore:

The Predator di Shane Black: rivelato il titolo di lavorazione

The Predator scritto da Frank Dekker e Shane Black e da quest’ultimo diretto, uscirà al cinema il 2 marzo 2018. A produrre la pellicola Matt Reilly, che supervisionerà per la Fox. Inoltre il film sarà collegato ai primi tre capitoli ma non avrà alcun legame ad Alien vs Predator. Nel cast di The Predator ci sono Boyd Holbrook, Olivia Munn,  Trevante Rhodes, Sterling K. Brown, Keegan-Michael Key, Thomas Jane, Alfie Allen.

Il primo film della saga uscito nel 1987, raccontava le vicende di un alieno (appartenente alla razza yautja) giunto sulla Terra per andare a caccia di esseri umani. Il primo sequel uscì nel 1990, mentre il secondo nel 2010. L’inserimento di un teschio di Xenomorfo nel finale di Predator 2 creò le premesse per la produzione di uno crossover con la serie Alien. Alien vs Predator è stato realizzato nel 2004 ad opera di Paul W.S. Anderson, seguito da un altro film nel 2007 su regia dei fratelli Strause.

The Predator, la recensione del film di Shane Black

The Predator: Sterling K. Brown in trattative per un ruolo nel reboot

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Secondo una recente indiscrezione pubblicata da THR a proposito del tanto vociferato e atteso progetto di un reboot di The Predator, pare che Sterling K. Brown sia ora entrato ufficialmente in trattative per interpretare il ruolo di un agente governativo nella possibile futura pellicola, intitolata provvisoriamente The Predator. Al momento tuttavia non abbiamo conferme in tal senso e nemmeno un’idea più precisa del ruolo che Brown sarà eventualmente chiamato a interpretare.

The Predator: Keegan-Michael Key si aggiunge al cast

Reduce da un’eccellente partecipazione televisiva nel ruolo di Christopher Darden nella serie The People v. O.J. Simpson American Crime Story in seguito replicata col successo NBC di This Is UsSterling K. Brown si trova ora in pieno fermento professionale grazie al suo coinvolgimento nel progetto di uno stand-alone dedicato a Black Panther, oltre alla divertente campagna via social per candidarsi al ruolo di John Stewart in Green Lantern Corps. Se dunque le trattative dovessero andare a buon fine Brown sarebbe dunque l’ultimo acquisto eccellente di un cast già molto ricco che andrà a costituire l’ossatura di The Predator, soprattutto dopo lo smacco di aver perduto una presenza di grande richiamo come quella di Benicio Del Toro.

The Predator scritto da Frank Dekker e Shane Black e da quest’ultimo diretto, uscirà al cinema il 2 marzo 2018. A produrre la pellicola Matt Reilly, che supervisionerà per la Fox. Inoltre il film sarà collegato ai primi tre capitoli ma non avrà alcun legame ad Alien vs Predator.

Nel cast di The Predator ci sono Boyd HolbrookOlivia Munn e Trevante Rhodes.

Il primo film della saga uscito nel 1987, raccontava le vicende di un alieno (appartenente alla razza yautja) giunto sulla Terra per andare a caccia di esseri umani. Il primo sequel uscì nel 1990, mentre il secondo nel 2010.

L’inserimento di un teschio di Xenomorfo nel finale di Predator 2 creò le premesse per la produzione di uno crossover con la serie Alien. Alien vs Predator è stato realizzato nel 2004 ad opera di Paul W.S. Anderson, seguito da un altro film nel 2007 su regia dei fratelli Strause.

Fonte: THR

The Predator: Shane Black celebra i 30 anni dall’originale

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The Predator: Shane Black celebra i 30 anni dall’originale

Shane Black è il regista che si prende la responsabilità di portare ancora una volta sul grande schermo The Predator film le cui riprese si sono da poco completate. E mentre pensa alla sua versione, Black celebra il mito, arrivato in sala 30 anni fa.

The Predator di Shane Black: rivelato il titolo di lavorazione

The Predator, scritto da Frank Dekker e Shane Black e da quest’ultimo diretto, uscirà al cinema il 2 marzo 2018. A produrre la pellicola Matt Reilly, che supervisionerà per la Fox. Inoltre il film sarà collegato ai primi tre capitoli ma non avrà alcun legame ad Alien vs Predator.

Nel cast di The Predator ci sono Boyd Holbrook, Olivia Munn,  Trevante Rhodes, Sterling K. Brown, Keegan-Michael Key, Thomas Jane, Alfie Allen.

Il primo film della saga uscito nel 1987, raccontava le vicende di un alieno (appartenente alla razza yautja) giunto sulla Terra per andare a caccia di esseri umani. Il primo sequel uscì nel 1990, mentre il secondo nel 2010.

L’inserimento di un teschio di Xenomorfo nel finale di Predator 2 creò le premesse per la produzione di uno crossover con la serie Alien. Alien vs Predator è stato realizzato nel 2004 ad opera di Paul W.S. Anderson, seguito da un altro film nel 2007 su regia dei fratelli Strause.

The Predator, la recensione del film di Shane Black

The Predator: riprese al via, il cast nella prima foto

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The Predator: riprese al via, il cast nella prima foto

Il regista Shane Black ha condiviso su Twitter la prima foto del cast al completo di The Predator confermando l’inizio della lavorazione del film.

Nell’immagine compaiono Sterling K. Brown, Trevante Rhodes, Boyd Holbrook, Jacob Tremblay, Olivia Munn e KeeganMichael Key insieme al regista.

L’ultima volta che avevamo sentito parlare del film, il protagonista Boyd Holbrook aveva dichairato che non si trattava di un sequel ma di una storia completamente nuova.

The Predator di Shane Black: rivelato il titolo di lavorazione

The Predator, scritto da Frank Dekker e Shane Black e da quest’ultimo diretto, uscirà al cinema il 2 marzo 2018. A produrre la pellicola Matt Reilly, che supervisionerà per la Fox. Inoltre il film sarà collegato ai primi tre capitoli ma non avrà alcun legame ad Alien vs Predator.

Nel cast di The Predator ci sono Boyd Holbrook, Olivia Munn,  Trevante Rhodes, Sterling K. Brown, Keegan-Michael Key, Thomas Jane.

Il primo film della saga uscito nel 1987, raccontava le vicende di un alieno (appartenente alla razza yautja) giunto sulla Terra per andare a caccia di esseri umani. Il primo sequel uscì nel 1990, mentre il secondo nel 2010.

L’inserimento di un teschio di Xenomorfo nel finale di Predator 2 creò le premesse per la produzione di uno crossover con la serie Alien. Alien vs Predator è stato realizzato nel 2004 ad opera di Paul W.S. Anderson, seguito da un altro film nel 2007 su regia dei fratelli Strause.

The Predator: recensione del film di Shane Black

The Predator: recensione del film di Shane Black

L’11 ottobre uscirà The Predator, il quarto capitolo ufficiale della saga omonima dedicata ai mostruosi alieni. Punta subito il dito questo nuovo film, specificando più volte che la definizione “predatore” è di per sé un grosso spoiler dell’intera storia. Predatore è colui che caccia per diletto, non per necessità. Con questa specifica il personaggio della biologa Casey Bracket (Olivia Munn) ci introduce allo studio di questo “beautiful motherfucker” (cit.) di alieno.

In The Predator  un Predator atterrato sulla Terra è stato infatti catturato dal governo degli Stati Uniti, incatenato e quindi vivisezionato in un laboratorio sotterraneo. Ma le analoghe precedenti situazioni viste in tanti film sembrano non aver insegnato nulla, e come è prevedibile la creatura fugge dal laboratorio, non prima di aver fatto fuori tutti. Il film allora sceglie di concentrarsi sulla particolare alleanza tra la Dottoressa Bracket e il gruppo di ex-militari alienati capeggiati dal tiratore scelto Quinn McKenna (Boyd Holbrook). Il clima è leggero, nulla a che vedere con il capostipite della serie, quel Predator del 1987 che metteva in scena uno Schwarzenegger serissimo e armato fino ai denti.

Nonostante sia stato concepito come un sequel, questo The Predator sembra dimenticarsi molti elementi essenziali, a partire da un protagonista che catturi realmente lo schermo e l’azione. E pure le trovate che potevano essere buone, come la scena della notte di Halloween, vengono abbandonate senza essere sfruttate al meglio, indulgendo invece in una comicità facilona che non giova alla godibilità del film.

Le premesse c’erano tutte, a partire dalla regia affidata a quel Shane Black che aveva preso parte al cast del Predator originale (dove interpretava Hawkins) e che oggi è conosciuto per aver diretto lavori molto amati come The Nice Guys. Lo scontro finale nel bosco è una citazione/omaggio al primo Predator, ma non basta per riecheggiarne le atmosfere particolari che univano perfettamente il genere dei film di guerra con quello della fantascienza.