Ecco tre inquietanti motion poster di
The Quiet Ones. La Lionsgate ha
diffuso in rete il materiale promozionale dell’horror
soprannaturale prodotto dalla Hammer Films che vede
protagonisti Sam
Clafin (Hunger Games: La Ragazza di
Fuoco), Jared
Harrys (Sherlock Holmes: Gioco di
Ombre), Olivia
Cooke, Erin
Richards e Rory
Fleck-Byrne.
Il film uscirà la prossima
primavera negli Stati Uniti, mentre non ha ancora una data d’uscita
italiana.
La
Lionsgate ha diffuso in rete il nuovo trailer di
The Quiet Ones, film diretto da
John Pogue e che vede trai protagonisti quel
Sam Claflin che ha fatto battere forte i cuori
delle fan di Hunger Games La Ragazza di
Fuoco. Nel film accanto a Claflin ci sono anche
Jared Harris, Erin Richards, Rory Fleck-Byrne e
Olivia Cooke.
In The Quiet Ones uno studente
universitario, interpretato da Sam Claflin, e
alcuni compagni di corso sono arrualati per condurre un esperimento
privato, per creare un poltergeist. Il loro oggetto di studio è una
donna disturbata (Olivia Cooke). La loro impresa
sarà esplorare l’energia oscura che la sua mente danneggiata emana.
Ma l’esperimento si rivelerà presto qualcosa di pericoloso.Fonte:
CS.net
Giusto in tempo per Halloween, la
Hammer Films ha svelato il trailer di
“The Quiet Ones“, film horror
interpretato da Jared Harris
(Lincoln), Sam Claflin
(Biancaneve e il Cacciatore) e
Olivia Cooke (Bates
Motel).
Trama: un professore universitario,
attraverso metodi poco ortodossi, mette insieme i suoi migliori
allievi per un esperimento molto pericoloso: creare un
Poltergeist.
Il film, diretto da John
Pogue, uscirà al cinema il 25 Aprile 2014
Quest’anno sarà uno
scontro molto duro quello per il Premio Oscar per il Miglior film
internazionale, con il candidato tedesco (Niente
di nuovo sul fronte occidentale, su Netflix), quello argentino (Argentina,
1985 su Prime Video), il belga Close (in sala a gennaio) e il polacco
EO (in concorso al Festival di Cannes) ci
sarà anche l’irlandese The Quiet Girl. E a buon
diritto.
Dal 16 febbraio al
cinema, distribuito da Officine UBU, il film di Colm
Bairéad è uno di quelli capace di restare dentro, a lungo.
Di parlare a ogni tipo di pubblico, ammesso che si abbia la
sensibilità di ascoltare, e di guardare lo svilupparsi dei rapporti
messi in scena dal regista per il suo esordio nel lungometraggio.
Fortunato – se non fosse che si tratta di meriti, indubbi – visto
che dopo aver conquistato l’EFA per la Miglior Fotografia e l’Orso
di Cristallo della sezione Generazione Kplus della Berlinale 2022
(oltre alla menzione Speciale della Children’s Jury del
festival).
Un
tranquillo dramma di formazione
In attesa del 12 marzo, è
indubbio che quello di Bairéad possa vantare già il titolo di film
indipendente tra i più acclamati e interessanti dell’anno, come era
stata dichiarata “La migliore dell’anno” dal New Yorker la storia
breve – scritta da Claire Keegan – sulla quale si
è realizzato questo adattamento. Emblematico il titolo, Foster,
termine che indica generalmente i ragazzi adottati o dati in
affidamento. Una sorte simile a quella che vive la piccola Cáit, di
9 anni, che i genitori, impegnatissimi con le sue tre sorelle e la
piccola nascitura in arrivo, scelgono di mandare a passare l’estate
da dei lontani parenti.
I Kinsella, Eibhlín e
Sean (Carrie Crowley e Andrew
Bennett), sono una coppia di mezza età silenziosa e
disponibile, che accoglie la bambina con molta cautela, le offre
vestiti puliti e la inserisce nella propria quotidianità, fatta di
lavoro e regolata dai ritmi della natura. Una vita dignitosa, di
campagna, che giorno dopo giorno finisce con l’insegnare molto alla
ragazza, soprattutto quando l’uomo inizia a darle più attenzioni e
a mostrarle il suo volto più riservato. Una scoperta importante,
come quella del segreto nascosto nel passato della coppia.
La lezione di The Quiet
Girl
Probabilmente anche il
Piccolo Principe avrebbe dubitato della sua celebre massima nello
scoprire come l’essenziale possa essere reso tanto visibile agli
occhi, almeno – come dicevamo – di chi sappia prestare attenzione
al cuore, delle cose e delle persone. Merito indubbiamente della
storia originale, ma anche della sceneggiatura del regista e della
fotografia (non a caso premiata) di Kate
McCullough, che gradualmente trascinano lo spettatore
all’interno del quadro iniziale, del quale andiamo via via
scoprendo la reale fattura, i dettagli e i colori.
Un processo che segue
quello stesso della giovane protagonista, talmente abituata a esser
considerata invisibile da familiari e compagni di scuola da finire
per crederci, chiudendosi in un inevitabile mutismo. Almeno
iniziale, dato che – finalmente considerata – la vediamo sbocciare,
crescere, imparare a guardarsi e a riconoscersi, anche con gli
abiti femminili che evidentemente non pensava di meritare.
Attese ricompensate ed esempi
Dalla pagina allo
schermo, le immagini suggeriscono e suppliscono, scandendo un ritmo
diverso e mettendo in evidenza elementi apparentemente
trascurabili, scegliendo per noi il tempo da concedere anche ai
silenzi e alle attese tipiche di quella realtà. Che definire
familiare potrebbe essere riduttivo, visto quanto spesso nella vita
e nelle relazioni si sceglie l’intorno cui appartenere o i maestri
da seguire, anche a costo di non accertare quelli biologici o
imposti dalla cultura dominante o moralmente accettata.
Ma se questo è un
suggerimento profondo, a farci conquistare dal film sono
sufficienti gli aspetti più superficiali ed evidenti che lo
permeano, la profonda gentilezza, l’affetto, il rispetto – compresa
la sottesa linea di tristezza (imprescindibile, soprattutto di una
coppia matura che della vita ha vissuto e vive anche le sofferenze
più crudeli) – e la cura. Ingredienti che caratterizzano tutta la
narrazione e l’essere dei Kinsella. Pronti a rispondere alle
delusioni con purezza e apertura, a regalare un esempio migliore di
ogni insegnamento.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis, The Quiet
Girl,
film candidato agli Oscar 2023 diretto da Colm
Bairéad, con Catherine Clinch e
Carrie Crowley e in uscita al cinema il 16
febbraio 2023. Ecco l’elenco delle anteprime
previste con data, orario e città:
Martedì 7 febbraio alle ore
19,00
MILANO – Anteo Palazzo del Cinema conintroduzione delle
Dott.sse Silvia Zandrini e Michela Bondardo del servizio
coordinamento Affidi del Comune di Milano
Giovedì 9 febbraio alle ore 21,00
TORINO – Cinema Nazionale con introduzione del critico Luca
Pacilio
FIRENZE – Cinema Fiorella con introduzione del critico Marco
Luceri
BOLOGNA – Cinema Rialto con introduzione del critico Luca
Baroncini
Domenica 12 febbraio alle ore 16.15
ROMA – Cinema Nuovo Sacher con proiezione in versione
originale sottotitolata e introduzione di Susanna Pellis, direttore
artistico dell’Irish Film Festa
Come partecipare alla
proiezione?
Per ognuna di queste due proiezioni
posso mettervi a disposizione n° 5 (cinque) inviti per
una persona da richiedere, inviando una email a [email protected]. I biglietti saranno da
considerarsi assegnati solo se si riceverà risposta alla email
di richiesta.
Una volta esauriti i biglietti
gratuiti, le anteprime saranno comunque aperte al pubblico a
pagamento.
The Quiet Girl, leggi la trama
Cáit, 9 anni, è una
bambina tranquilla e silenziosa che passa le sue giornate in
solitudine, trascurata da una famiglia disfunzionale. Con l’arrivo
dell’estate viene mandata dai genitori a passare qualche mese con
una coppia di lontani parenti. Sotto la loro cura la bambina
rifiorirà, ma in questa casa dove non dovrebbero esserci segreti ne
scopre uno.
Dopo le
notizia su Lanterns
arrivano altri aggiornamenti sulla DC Studios che rivelano la
possibilità che lo studios sia attualmente in procinto di
sviluppare una serie TV incentrata su The
Question.
Nei fumetti, The
Question è Vic Sage, il vigilante protettore di Hub City.
È un grande artista marziale, detective e un giornalista
investigativo nella sua identità civile. La maschera che indossa
per mascherare il suo volto è fatta di un materiale sperimentale
chiamato pseudoderma. Più tardi, quando Sage morirà di cancro ai
polmoni, addestrerà Renee Montoya come suo successore e lei alla
fine lo sostituì. Al momento non sappiamo quale versione del
personaggio vedremo nel DCU.
Quante serie sono state annunciate
dalla DC Studios?
Se confermato The
Question si aggiunge alle serie tv precedentemente
annunciate e in ordine di uscita sono The Penguin,
Creature Commandos, Waller, Paradise
Lost, Lanterns e
Booster Gold.
Si intitola The Quest for The
Absolute la bellissima raccolta fotografica realizzata dal
fotografo francese Benoit Lapray. La serie
presenta i supereroi più amati alle prese con la bellezza
disarmante della Terra, che tante volte cercano di difendere.
Cliccando sulla foto potete avere accesso alla bellissima
galleria.
CLICCA SULLA FOTO PER VEDERE LE
ALTRE!Le
foto sono state realizzate aggiungendo digitalmente le figure dei
supereroi canonici visti ormai tante volte al cinema. In alcuni
scatti è possibili riconoscere chiaramente l’attore che ha
interpretato questo o quel supereroe nel determinato film. Accade
chiaramente con Brandon Routh e con Chris
Hemsworth, per Superman e Thor, ma anche per
Catwoman, quella di Halle Berry, e per Batman,
quello di Christian Bale.
La prima featurette dell’horror
The Pyramid di Gregory
Levasseur (sceneggiatore di Maniac,Alta
Tensione e Le Colline Hanno gli
Occhi, qui alla sua opera prima da regista), è stata
pubblicata online. Il film narra di un gruppo di
archeologi americani, arrivati a scoprire una nuova piramide
nel bel mezzo del deserto egiziano in cui però troveranno numerosi
segreti letali alla compagnia.
Il cast del film è composto Denis O’Hare, Ashley Hinshaw,
James Buckley e Amir K.
Il film è prodotto da
Alexandre Aja che con Levasseur aveva già
collaborato in Alta Tensione e Le Colline Hanno Gli Occhi, essendo
il regista di questi due film.
Ecco un nuovo trailer
dell’horror The Pyramid di
Gregory Levasseur (sceneggiatore di
Maniac,Alta Tensione e Le
Colline Hanno gli Occhi, qui alla sua opera prima da
regista). Il film narra di un gruppo di archeologi americani,
arrivati a scoprire una nuova piramide nel bel mezzo del deserto
egiziano in cui però troveranno numerosi segreti letali alla
compagnia. Il cast del film è composto Denis O’Hare, Ashley
Hinshaw, James Buckley e Amir K.
Il film è prodotto da
Alexandre Aja che con Levasseur aveva già
collaborato in Alta Tensione e Le Colline Hanno Gli Occhi, essendo
il regista di questi due film.
Sono state pubblicate online le
prime clip e uno spot tv di The
Pyramid, di Gregory
Levasseur(sceneggiatore di Maniac,Alta
Tensione e Le Colline Hanno gli
Occhi, qui alla sua opera prima da regista).
Il film narra di un gruppo di
archeologi americani, arrivati a scoprire una nuova piramide
nel bel mezzo del deserto egiziano in cui però troveranno numerosi
segreti letali alla compagnia. Il cast del film è composto
Denis O’Hare, Ashley Hinshaw, James Buckley e Amir
K.
Il film è prodotto da
Alexandre Aja che con Levasseur aveva già
collaborato in Alta Tensione e Le Colline Hanno Gli Occhi, essendo
il regista di questi due film.
Primo trailer e poster per
l’horror The Pyramid di
Gregory Levasseur (sceneggiatore di
Maniac,Alta Tensione e Le
Colline Hanno gli Occhi, qui alla sua opera prima da
regista), film che vede un gruppo di archeologi americani
scoprire una nuova piramide nel bel mezzo del deserto egiziano in
cui però troveranno numerosi segreti letali alla compagnia.
Il cast del film è composto Denis O’Hare, Ashley Hinshaw,
James Buckley e Amir K.
Il film è prodotto da
Alexandre Aja che con Levasseur aveva già
collaborato in Alta Tensione e Le Colline Hanno Gli Occhi, essendo
il regista di questi due film.
Proiettata per la prima volta il
nove maggio 2021 su BBC One, ed andata in onda in Italia a partire
dal 18 settembre di quest’anno, The Pursuit of love –
rincorrendo l’amore è una miniserie scritta e diretta
dall’attrice e regista britannica Emily Mortimer.
Il soggetto è tratto dall’ omonimo
romanzo autobiografico, scritto da Nancy
Mitford e pubblicato nel 1945.
Nel cast ritroviamo alcune figure
emergenti, come l’attrice
Lily James (Mamma
mia! Ci risiamo,
Baby driver) nel ruolo della protagonista
Linda Radlett, e
Andrew Scott, reso recentemente molto noto grazie al
personaggio del prete nella serie inglese Fleabag.
The pursuit of love: trama
The pursuit of love si apre con una
idilliaca scena di serenità quotidiana: Linda, incinta, è sdraiata
nella terrazza della sua casa a Londra. Ad un tratto questo
ritratto di tranquillità viene spezzato dai bombardamenti. Fanny
ritorna nella capitale per riportare l’amica e cugina a casa, nella
vecchia magione della loro infanzia.
Da qui tutta la serie si sviluppa
in un lungo flashback, partendo dalla giovinezza delle due ragazze.
Linda, figlia di Matthew Ratlett, lord Alconleigh, ha un animo
romantico e, come anche gli altri ragazzi Ratlett, tende a
ribellarsi contro il padre severo. Unica interruzione per la sua
esistenza tediosa è l’arrivo della cugina Fanny durante le vacanze.
Figlia della “fuggitiva”, Fanny è cresciuta con la zia Emily per
via della totale assenza della madre, impegnata in una fitta rete
di relazioni con vari uomini.
Crescendo Linda e Fanny hanno
visioni e speranze per il futuro differenti, e così le loro strade
sono inevitabilmente destinate a separarsi, ma l’amore che le lega
le spingerà sempre a tornare l’una dall’altra.
The pursuit of love: recensione e
personaggi
In un susseguirsi di amori e
relazioni familiari altalenanti, The Pursuit of
love è una serie leggera e piacevole da seguire. Le
tematiche trattate possono sembrare tendenzialmente superficiali,
ma agli occhi di uno spettatore più attento si nasconde anche qui
un certo spunto di riflessione, racchiuso nelle due protagoniste e
nel loro legame. L’attenzione data alle scenografie permette al
pubblico di sentirsi maggiormente immerso nella realtà della
nobiltà inglese degli anni 30’ e 40’.
Anche l’avvento del secondo
conflitto mondiale non distrugge interamente l’atmosfera serena che
si ricrea nuovamente, dopo tanti anni, nella magione dei
Ratlett.
Ciò che rende The pursuit
of love veramente rilevante sono le due protagoniste,
caratterialmente opposte, Linda e Fanny. Linda è una di quelle
figure, molto ricorrenti sia nel cinema che nella letteratura, che
è “innamorata dell’amore”. Impavida ed avventurosa, vive delle
proprie fantasie romantiche e cerca, per quanto possibile, di
trasformarle nella sua realtà. Le relazioni che ha prima con Tony,
poi con Christian ed infine con Fabrice sono proiezioni della sua
immaginazione. Infatti, nel momento in cui Linda si rende conto di
come la realtà delle sue grandi storie d’amore non corrisponde con
il suo immaginario, ne perde interesse, ne resta terribilmente
delusa. Linda è una sorta di nuova eroina romantica, la quale
insaziabilmente cerca di colmare il vuoto che sente dentro con i
piaceri e gli amori. Questo la porta ad avere un’esistenza
entusiasmante ed avventurosa. E questa è proprio una delle cose che
Fanny le invidia maggiormente.
Fanny, invece, si dimostra da
subito una figura più tranquilla, il vero punto fisso della vita di
Linda. Le loro stesse ambizioni da giovani si dimostrano molto
diverse: mentre una sogna una vita di sfarzi e di passioni, Fanny,
con un maggiore buonsenso e praticità, punta ad un’esistenza
tranquilla e serena. Ma, nel momento in cui ottiene la stabilità di
una semplice vita familiare, non riesce a non invidiare la cugina.
Non sa come reagire a questo senso di vuoto, di tedio che sente
e che la opprime, facendole dimenticare i piaceri della sua
vita comune. Non vuole abbandonare la propria famiglia per vivere
all’avventura, per diventare una fuggitiva come sua madre.
Un altro personaggio molto
interessante è certamente Lord Merlin (Andrew
Scott), pur non essendo sviluppato al suo massimo in
The pursuit of love. Si tratta di un altro
riferimento per Linda, una figura quasi paterna che prima la
invoglia alla lettura e ad ampliare la propria istruzione e che la
protegge sempre nei momenti difficili.
L’evoluzione del ruolo della
donna
Una delle tematiche rilevanti in
The pursuit of love è proprio il ruolo della
donna. I personaggi finiscono per schierarsi in due fazioni in un
dibattito continuo tra una visione del passato, obsoleta ed
arretrata, ed una visione del futuro, più open-minded. Emblema del
pensiero conservatore è lo Zio Matthew Ratlett; egli impedisce alle
proprie figlie di studiare perché per una donna bastano la bellezza
e le buone maniere. Questo è uno dei motivi per cui egli disprezza
Fanny, in quanto la zia Emily, sua tutrice, ne ha favorito gli
studi, ritenendo importante per una donna poter avere altri scopi
fuori dal solo matrimonio. La severità di una figura dura e burbera
come lo zio Matthew causerà una inevitabile ribellione ed
allontanamento non solo in Linda, ma di tutti i suoi figli.
Oltre alla zia Emily, un’altra
figura che rappresenta la rinascita ed il cambiamento per le donne,
come un po’ per la società in generale, è Lord Merlin. Giovane
anticonformista e cosmopolita, incoraggia Linda a diventare una
donna indipendente ed istruita, pur cercando di frenarla nei suoi
eccessi ed esprimendosi in maniera sincera quando non approva le
sue scelte.
Ecco un nuovo trailer esteso per
The Purge Election Year, terzo capitolo
del franchise de Il Giorno del Giudizio.
Il video, una vera manna per i fan di The
Purge, ci mostra qualche scena inedita e ci fornisce
anche un retroscena dal film.
Ecco il video di seguito:
The Purge Election
Year arriverà nei cinema statunitensi il 1
luglio 2016. Nonostante una sinossi ufficiale non sia
ancora stata diffusa, è arrivata online la seguente descrizione
della pellicola:
“Continuando ad espandere il
fortunato universo che è riuscito a guadagnare oltre 200 milioni di
dollari al box office mondiale, la Universal Pictures presenta The
Purge 3, il prossimo terrificante capitolo sulle 12 ore di anarchia
sanzionate annualmente dai Nuovi Fondatori d’America”.
James DeMonaco,
già regista de La notte del giudizio e
Anarchia La notte del giudizio dirige
anche questo terzo nuovo film.
Trama: Due anni dopo aver
risparmiato la vita all’uomo responsabile della morte di suo
figlio, l’ex sergente di polizia Leo Barnes è diventato capo della
sicurezza della senatrice Charlene Roan, la favorita alle elezioni
presidenziali, che intende eliminare la notte dello Sfogo. La sera
di quello che dovrebbe essere l’ultimo Sfogo, tuttavia, un
traditore all’interno del governo costringe Barnes e Roan a
scendere nelle strade, dove dovranno trovare un modo per
sopravvivere. Fino alle 7 di mattina (l’ora della
fine).
Quale momnto migliore che il
dibattito presidenziale per diffondere in tv il primo spot
di The Purge: Election Year? Ecco di
seguito il filmato andato in onda ieri in America proprio durante
l’importante evento che prepara la nazione alle elezioni
presidenziali:
The Purge: Election
Year arriverà nei cinema statunitensi il 1
luglio 2016. Nonostante una sinossi ufficiale non sia
ancora stata diffusa, è arrivata online la seguente descrizione
della pellicola:
“Continuando ad espandere il
fortunato universo che è riuscito a guadagnare oltre 200 milioni di
dollari al box office mondiale, la Universal Pictures presenta The
Purge 3, il prossimo terrificante capitolo sulle 12 ore di anarchia
sanzionate annualmente dai Nuovi Fondatori d’America”.
James DeMonaco, già
regista de La notte del giudizio e Anarchia La notte
del giudizio dovrebbe dirigere anche questo terzo nuovo
film.
The Purge
6, sesto film della saga di La
notte del giudizio, ha ricevuto un promettente
aggiornamento direttamente dalla star del franchise Frank Grillo. Ideato dal regista James
DeMonaco, questo franchise distopico esplora come noto gli
effetti dell’evento titolare, un periodo annuale di 12 ore in cui
tutti i crimini sono legali. Dopo cinque film di successo che hanno
incassato complessivamente oltre 533 milioni di dollari in tutto il
mondo, l’imminente The Purge 6 viene ora descritto come
l’ultimo capitolo. A giugno dello scorso anno era stato comunicato
che la sceneggiatura era pronta, ma da quel momento non si è più
saputo nulla.
Ora, in un’intervista con Screen Rant sul red carpet di
Lights Out, Grillo, già apparso nel 2014 in
Anarchia – La notte del giudizio e nel successivo La notte del giudizio: Election Year, conferma che
“la sceneggiatura è pronta. È fondamentalmente incentrata su
Leo Barnes, il mio personaggio. Sarebbe l’ultimo degli ultimi degli
ultimi, come il tizio che continua ad andare in pensione. James
DeMonaco lo dirigerà, se succederà, ed è una questione di soldi. È
una questione di quanto grande vogliono che sia il film, di quanti
soldi vogliono spendere per il film, considerando che hanno fatto
molto in questo franchise. Ma è una grande sceneggiatura“.
Tutto quello che sappiamo su The Purge 6
La notte
del giudizio per sempre, uscito nel 2021, era stato
inizialmente presentato come il quinto e ultimo capitolo del
franchise. Tuttavia, circa due anni dopo la sua uscita,
l’amministratore delegato della Blumhouse Productions, Jason Blum, ha dato un aggiornamento
entusiasmante sul futuro dei film della saga, rivelando che The
Purge 6 era in fase di sviluppo. Da allora, però, gli
aggiornamenti sono stati lenti, mettendo in dubbio lo stato del
film.
Parlando di The Purge 6,
DeMonaco ha rivelato che il film avrebbe portato in vita una
versione da incubo dell’America. Alla fine del film del 2021, gli
Stati Uniti erano caduti nel caos quando numerosi cittadini avevano
reso l’Epurazione un evento continuo, e sembra che il nuovo film
esplorerà ulteriormente ciò che è accaduto al paese in seguito a
quell’evento. DeMonaco ha anche detto che i singoli Stati saranno
estremamente divisivi e che il paese sarà delimitato in base
all’ideologia, alla sessualità e alla religione.
La maggior parte del cast di The
Purge 6 non è ancora stata rivelata, dato che Grillo è l’unico
attore confermato finora. Vale la pena notare che l’ultima volta
che il suo personaggio è apparso nel franchise, stava lavorando per
proteggere il senatore Roan in La notte del giudizio: Election
Year. Sarà dunque interessante vedere come verrà reintrodotto
in The Purge 6 e come reagirà alla nuova America
anarchica. Ad ora, per confermare la realizzazione del film,
sembrerebbe occorrere solo che lo studios di produzione stabilisca
un budget.
Per noi italiani si tratta “solo”
del quarto sequel di una fortunata saga cinematografica, ma per gli
americani The Purge 4 è già qualcosa di più.
Previsto per il 4 Luglio in sala e
anticipato da una campagna promozionale che fa eco a quella che fu
la campagna di Donald Trump, il film si presenta
come segue nel primo teaser trailer:
Il film arriverà al cinema i 4
luglio 2018 e sarà diretto da Gerard
McMurray, che si è fatto notare al Sundance con
Burning Sands. Il film è stato distribuito da
Netflix, visibile in Italia con il titolo di
Il Codice del Silenzio.
A scrivere la sceneggiatura c’è
James DeMonaco. Il franchise ha incassato fino a
questo momento 318 milioni di dollari, a fronte di una irrisoria
spesa di 22 milioni per tutti e tre i film. Motivo più che valido
per continuare a sfruttare la formula.
Arriva da The Hollywood
Reporter la notizia che la Universal ha trovato un regista per
The Purge 4, il nuovo capitolo della saga di
successo che fino a questo momento era stata diretta da
James DeMonaco.
Il film arriverà al cinema i 4
luglio 2018 e sarà diretto da Gerard
McMurray, che si è fatto notare al Sundance con
Burning Sands. Il film è stato distribuito da
Netflix, visibile in Italia con il titolo di
Il Codice del Silenzio.
A scrivere la sceneggiatura c’è
James DeMonaco. Il franchise ha incassato fino a
questo momento 318 milioni di dollari, a fronte di una irrisoria
spesa di 22 milioni per tutti e tre i film. Motivo più che valido
per continuare a sfruttare la formula.
Il terzo capitolo del franchise
distopico noto come La notte del giudizio
ha una data di uscita. The Purge 3
(questo il titolo originale) arriverà nei cinema statunitensi il
1 luglio 2016. Nonostante una sinossi ufficiale
non sia ancora stata diffusa, è arrivata online la seguente
descrizione della pellicola:
“Continuando ad espandere il
fortunato universo che è riuscito a guadagnare oltre 200 milioni di
dollari al box office mondiale, la Universal Pictures presenta The
Purge 3, il prossimo terrificante capitolo sulle 12 ore di anarchia
sanzionate annualmente dai Nuovi Fondatori d’America”.
James DeMonaco,
già regista de La notte del giudizio e Anarchia La
notte del giudizio dovrebbe dirigere anche questo terzo nuovo
film.
Diversi anni prima che il Marvel Cinematic Universe
diventasse una realtà consolidata, alcuni dei suoi supereroi già
calcavano autonomamente il grande schermo. Tra questi si annoverano
Spider-Man, i Fantastici 4 e
Blade. Nel 2004
arriva invece al cinema il film The
Punisher, diretto da Jonathan
Hensleigh. Per certi versi, il film sembra oggi molto
lontano dalle caratteristiche dei film Marvel, apparendo come
un’opera decisamente cupa e riservata ad un pubblico di adulti.
Protagonista è il personaggio di Frank Castle, che assume i panni
di Punisher per punire quanti si sono macchiati dell’omicidio della
sua famiglia.
Il film è l’adattamento del
personaggio ideato per la Marvel da Gerry Conway e
Ross Andru. Per la trama il regista, qui anche
sceneggiatore, si è in particolare ispirato alla saga
Bentornato, Frank, come anche alla miniserie Punisher:
Year One. Hensleigh decise però di apportare alcune modifiche
alla storia, cercando di semplificarla il più possibile. Questo
avvenne anche per via del budget limitato e delle poche settimane a
disposizione per le riprese. Per cercare di rendere il film più
epico possibile, il regista decise di ispirarsi a film come Il
buono, il brutto, il cattivo, Il padrino, Gangster Story,
Interceptor e alla serie de l’ispettore Callaghan.
Arrivato in sala, il film non riuscì
tuttavia ad affermarsi come il grande successo sperato. A fronte di
un budget di 33 milioni di dollari, The Punisher riuscì ad
incassarne solo circa 55 in tutto il mondo. I produttori cercarono
ugualmente di dar vita ad un sequel, ma Hensleigh decise di
lasciare la regia a causa di divergenze creative. Il personaggio di
Punisher ebbe però ugualmente altre occasioni di arrivare al cinema
e in televisione. Prima di arrivare a ciò, però, può essere utile
conoscere alcune delle principali curiosità legate alla trama e al
cast del film. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire
tutto ciò, come anche le piattaforme dove ritrovare il film in
streaming.
The Punisher: la trama del
film
Protagonista del film è
Frank Castle, agente dell’FBI felicemente sposato
e con un figlio. Questi svolge con grande cura il proprio mestiere,
consapevole dei rischi incombenti. Sarà proprio un imprevisto a
spezzare per sempre la sua vita. Nel corso di una missione sotto
copertura, infatti, viene ucciso il figlio di un importante e
spietato boss d’affari di Tampa di nome Howard
Saint. In cerca di vendetta, questi arriva a scoprire il
nome di colui che ritiene responsabile della morte del figlio, ed
invia da questi alcuni dei suoi uomini migliori. La famiglia di
Frank viene così brutalmente uccisa, e lui si salva solo perché
creduto morto. Riacquistate le sue forze e pianti i cari uccisi,
Frank decide di iniziare una personale missione alla ricerca dei
responsabili di quel massacro.
Egli si reca allora a Tampa,
iniziando la propria indagine che lo porterà a scontrarsi con
Saint. Prima di arrivare a questi, però, ci sono diverse prove che
Frank dovrà superare. Durante queste forgerà il proprio carattere e
il proprio corpo, divenendo una letale macchina da guerra. Ben
presto, egli arriverà a dimostrare come la vendetta sia un atto
irrisorio in confronto a ciò che lui cerca. Indossando una maglia
regalatagli dal figlio, raffigurante un grande teschio, Frank
assume i panni de Il Punitore. Ed è questo che
vuole infliggere ai suoi nemici, una severa e fredda punizione.
Nulla potrà fermarlo dal compiere la sua missione.
The Punisher: il cast del
film
Per il ruolo del protagonista Frank
Castle, il regista aveva in mente un solo attore: Thomas
Jane. Questi tuttavia rifiutò più volte l’offerta di
interpretare il personaggio, non pensando a sé come l’interprete
ideale per un supereroe. L’attore cambiò però idea nel momento in
cui gli furono mostrati i primi bozzetti del look del personaggio.
Approfondendo questo anche tramite la lettura dei fumetti, Jane
divenne un vero e proprio fan di Il Punitore, ed ebbe modo di
costruire il personaggio ricercando una marcata complessità nella
sua psicologia di fondo. Per prepararsi al ruolo, infine, si
sottopose ad un lungo allenamento che lo portò a guadagnare diversi
chili di muscoli. Si allenò in particolare con i Navy SEALs degli
Stati Uniti, apprendendo quanto necessario sul loro ruolo come
forze speciali.
Accanto a lui, nel ruolo dello
spietato Howard Saint, vi è l’attore John
Travolta. Questi raccontò di aver accettato il ruolo
attratto dalla possibilità di interpretare il villain in un film di
questo genere. Roy Scheider, celebre per essere
stato protagonista di Lo squalo, interpreta qui Frank
Castle Sr., padre del protagonista. Si annovera poi la
partecipazione di Laura Harring nei panni di Livia
Saint, moglie di Howard, mentre Will PAtton è
Quentin Glass, braccio destro del boss criminale. Alleati del
protagonista sono invece Rebecca Romijn nei panni
di Joan, Joh Pinette in quelli di Mr. Bumpo, e
Ben Foster come Spacker Dave. Nel film compare
anche l’attore e wrestler Kevin Nash, a cui spetta
il personaggio di il Russo, invincibile sicario inviato contro
Frank con lo scopo di ucciderlo.
The Punisher: i sequel, la
serie TV, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Dato il discreto successo del film,
lo studios di produzione decise di mettere in cantiere un sequel.
La lavorazione di questo si protrasse però per diversi anni,
portando infine il regista e l’attore protagonista ad abbandonare
il progetto. Si decise così di realizzare un reboot del film, e fu
così che nel 2008 arrivò al cinema Punisher – Zona di
guerra, interpretato da Ray Stevenson e
Dominic
West. Il personaggio è poi stato protagonista, dal
2017 al 2019, dell’omonima serie televisiva. Questa nacque come
spin-off di Daredevil, e ad interpretare il protagonista è l’attore
Jon
Bernthal. Ad oggi i diritti di The Punisher sono
tornati totalmente di proprietà della Marvel, e il produttore
Kevin
Feige ha accennato circa l’intenzione di riportare il
personaggio sul grande schermo in un prossimo futuro.
In attesa di vedere gli sviluppi
futuri, per gli appassionati del film è possibile fruire
di The Punisher grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare o acquistare il
singolo film, o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. In caso di noleggio però, è bene considerare il fatto che il
film sarà disponibile soltanto per un determinato limite
temporale. The Punisher è inoltre presente nel
palinsesto televisivo di martedì 10
maggio alle ore 23:50 sul canale
TV8.
Thomas Jane
vorrebbe dirigere la versione di Punisher ad opera
di Jon Bernthal in un nuovo film. Jane ha
interpretato Frank Castle nell’adattamento cinematografico del
2004, diretto da Jonathan Hensleigh. Sebbene il film non sia stato
accolto bene dalla critica, la performance di Jane è stata comunque
apprezzata. Il personaggio è stato riavviato in Punisher: War
Zone del 2008, altro adattamento purtroppo mal accolto.
Bernthal ha fatto la sua prima
apparizione nei panni di Frank Castle nella seconda stagione di
Daredevil, che ha debuttato su Netflix nel 2016. La performance di Bernthal è stata
ben accolta e decisamente più apprezzata rispetto alle precedenti
iterazioni. Proprio per qeusto, Netflix ha deciso di dare al
personaggio uno proprio spin-off, The Punisher,
andato in onda per due stagioni prima di essere cancellato da
Netflix, nonostante lo stesso Bernthal abbia anticipato che una
terza stagione è ancora possibile.
Parlando con
ComicBook, Thomas Jane ha espresso interesse a
far rivivere il personaggio sul grande schermo. Ha detto che
sarebbe disposto a interpretare di nuovo Frank Castle se i fan lo
volessero, ma che sarebbe disposto anche ad affrontare un nuovo
film incentrato sulla versione del personaggio di Jon Bernthal in qualità di regista. Jane ha
spiegato che, proprio in base all’amore del pubblico per iterazioni
cinematografiche decisamente più oscure di celebri personaggi dei
fumetti, questo potrebbe essere il momento giusto per un nuovo film
basato sul Punitore.
“Se i fan mi rivolessero davvero
nei panni del personaggio, allora potremmo trovare una
sceneggiatura. Penso che nessun film abbia mai onorato realmente il
personaggio. Adoro quello che ha fatto Jon Bernthal nella serie
Netflix. Penso che sia stato un grandissimo Punitore. In effetti,
mi piacerebbe dirigere un nuovo film con Bernathal protagonista,
perché è un grande attore.”
Il futuro del Punisher di John Bernthal
La serie The
Punisher targata Netflix è stata cancellata solo a causa
di una ristrutturazione interna alla Marvel, non a causa
dell’accoglienza dello show o del numero di spettatori. In effetti,
la maggior parte dei fan voleva che la serie continuasse, con la
versione del personaggio ad opera di Bernthal che in molti avevano
iniziato a considerare come quella definitiva.
Dopo che le versioni precedenti del
Punitore erano fallite, è sembrato quasi controproducente eliminare
in maniera così rapida una versione ampiamente apprezzata di Frank
Castle. Sfortunatamente, la cancellazione prematura di The
Punisher sembra aver chiuso la porta sul futuro del Frank
Castle di Bernthal. Tuttavia, la speranza potrebbe non essere del
tutto persa.
La scomparsa della Marvel Television ha
lasciato lo status di serie come Agents of
SHIELD e Daredevil in una sorta di limbo. A lungo si è parlato
della possibilità di “soft reboot” che possano riportare nei
rispettivi ruoli attori come Charlie Cox e
Vincent D’Onofrio, o magari nelle vesti di
varianti degli stessi personaggi, ma ad oggi non esiste ancora
nessuna conferma in merito.
Ci sono molti eroi e altrettanti
cattivi di quelle serie che i fan vorrebbero vedere nel Marvel
Cinematic Universe. Naturalmente, in cima alla lista c’è
Frank Castle, interpretato da Jon Bernthal nella serie The
Punisher. In una recente intervista con Forbes, è stato
proprio l’attore a parlare della possibilità di tornare nei panni
del personaggio. “Per quanto riguarda il futuro, Frank è un
personaggio che sento davvero di portare nel cuore”, ha detto
Bernthal.
“Sono davvero grato di aver
avuto quell’opportunità. Ma non si tratta di quello che vorrei io.
Si tratta di dare ai fan quello che meritano. E Frank Castle si
merita un ritorno in grande stile”, ha aggiunto. “Se lo
fanno, saranno in grado di farlo bene? Sarà abbastanza dark? Sarà
abbastanza grintoso? Daremo ai fan che amano questo personaggio ciò
che si meritano? Se la risposta a tutte queste domande dovesse
essere sì, allora mi piacerebbe tornare.”
In un’eventuale ambientazione MCU,
probabilmente il Punitore non riceverebbe mai un divieto ai minori
di diciotto anni, ma ci sono comunque tanti modo per rendere
giustizia al personaggio, anche in un ambiente PG-13. Ci sono tanti
film e serie tv in cui Frank Castle potrebbe ipoteticamente fare
ritorno, ma tutto dipenderà ovviamente dalla volontà di Kevin Feige
e dal suo reale interesse nei confronti del personaggio.
Durante una recente intervista
rilasciata a Looper lo
sceneggiatore Kurt
Sutterha avuto modo di parlare,
non senza un evidente pizzico di amarezza e fastidio, della propria
turbolenta esperienza con The Punisher War
Zone, il celeberrimo e travagliato reboot del noto
adattamento cinematografico ispirato al
personaggio MarvelComics di Frank
Castle per il quale Sutter aveva inizialmente
elaborato uno script, in seguito rifiutato dai vertici
della Marvel che si sono presi la libertà di
modificare radicalmente la narrazione.
Ricordando il suo coinvolgimento
iniziale nel progetto di The Punisher War
Zone diretto nel 2008
da Lexi Alexander (dopo le
defezioni di Jonathan
Hensleigh e Thomas
Jane), Kurt
Sutterha confessato le
possibili ragioni che avrebbero condotto i
vertici Marvel a rifiutare il suo script e ad
affidare il lavoro a Nick Santora, affermando
che “sono un grande fan della Marvel, ma da
piccolo non amavo leggere fumetti tutto il tempo. Non ho avuto modo
di entrare in quel mondo in maniera immersiva fino a
circa 15 anni fa, nel periodo in cui ho iniziato a lavorare
sulle graphic novel. Mi sono appassionato a questo universo
durante un soggiorno a Parigi, perché ila loro
industria grafica è avanti decenni rispetto alla nostra! Non
mi sono reso conto che non ci si può prendere delle
libertà con i personaggi dei fumetti, perché sono già definiti
e a quelli bisogna attenersi. Sono molto classici, stereotipati, ma
questo è ciò che li rende così interessante per il pubblico …
Quindi sono personaggi a due dimensioni per una ragione e questo è
lo scopo per il quale servono. Così ho cercato di espandere
l’universo Marvel in una direzione che non avrebbe
dovuto essere messa in atto“.
Mettendo in evidenza la genesi
alquanto rocambolesca e in parte sfortuna che ha riguardato il
personaggio
di The Punisher nel
corso dei suoi vari adattamenti sul grande schermo – il
primo Il Vendicatore del 1989
con Dolph Lundgren e The
Punisher del 2004 con Thomas
Jane, a cui seguì il reboot del
2008 The Punisher War
Zoneinterpretato
da Ray Stevenson – Kurt Sutterha affermato
che “nel momento in cui componevo il mio
script stavo cercando di scrivere riguardo
all’emotività di questo tizio e motivare la sua assurda
violenza con qualche tipo di significato. Stavo solo cercando di
scavare un pò di più nell’angoscia mentale che egli ha
attraversato e di giustificarla. Quindi penso che quello
che stavo cercando di fare è stato di umanizzare un pò di più
il personaggio di The Punisher. Ma è il
genere di cose che non hanno molto seguito in un progetto del
genere, non si può davvero avere una sottotrama che esplori questo
genere di cose. Non in un blockbuster estivo
della Marvel“.
Reduce dal grande successo della
serie FXSons of
Anarchy, Kurt
Suttersembra pronto a tornare a
trattare la materia di The Punisher,
soprattutto dopo l’annuncio dell’ingresso del noto anti-eroe
nell’universo della seconda stagione
di Daredevil prodotta
da Marvel e Netflix, il quale sarà interpreto
da Jon Bernthal.
Si tratta ovviamente solo di rumors
che pertanto non sono completamente affidabili, ma sembra che la
guerra civile reale tra la divisione cinema e quella tv della
Marvel possa influire anche sul
progetto dei Difensori su Netflix. Mentre Daredevil è
ormai solidamente avviata e Jessica Jones
è pronta per fare il suo debutto, con Luke
Cage già in produzione, sembra che i Marvel Studios
vogliano impedire l’utilizzo di Iron Fist
al canale in streaming, che potrebbe valutare l’idea di sostituire
il eprsonaggio con The Punisher, che
vedremo già nella seconda stagione di Daredevil interpretato da
Jon Bernthal.
La Marvel non riesce a capire
dove poter inserire Iron Fist e intanto il tempo stringe. Sono
molto felici di quello che ha fatto Jon Bernthal con il personaggio
di Frank Castle per la seconda stagione di Daredevil e sanno che i
fan amano molto il personaggio. Sanno anche che una serie sul
Punitore sarebbe più economica e fattibile. Hanno un contratto con
Netflix e devono fare qualcosa. Sembra che per Iron Fist il tempo
stia finendo.
Inoltre sembra che la Marvel stia
avendo un po’ di problemi a trovare il giusto attore per
Iron Fist e se è vero che la serie non si
farà più, potremmo avere buone chance di vederlo al cinema, magari
in Doctor Strange.
Quello del revenge movie è
da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati,
dove il protagonista di turno intraprende una spedizione punitiva
nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Da
prima genere prettamente pensato per un pubblico maschile, negli
ultimi anni, fortunatamente, sono stati realizzati sempre più film
dove ad andare in cerca di vendetta è un personaggio femminile. Da
Il buio nell’anima a
Colombiana, da Peppermint – L’angelo della
vendetta fino al recente The Protégé,
diretto da Martin Campbell, regista già distintosi
per thriller d’azione come GoldenEye, Casino Royale o
The Foreigner.
Questo suo nuovo film, però, pur
vantando un cast di grandi interpreti, è passato grossomodo in
sordina. Si tratta però un film che, pur non discostandosi poi
troppo dai sicuri binari dei suoi canoni di riferimento, sa trarre
il meglio dai suoi interpreti, posti al servizio di personaggi
intriganti e bidimensionali, ma anche dalle sue sequenze d’azione.
Tra colpi di scena, spericolate acrobazie e location sempre
diverse, che vanno dall’Inghilterra alla Romania e fino al Vietnam,
The Protégé è dunque un titolo da non perdere.
Per gli appassionati del genere
potrebbe infatti facilmente rappresentare una gradita sorpresa. In
questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità
relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori. Si
forniranno poi alcuni dettagli riguardo la spiegazione
del suo finale e il finale
alternativo di cui è stata confermata l’esistenza.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Anna, una donna tanto affascinante quanto letale,
in quanto è la killer a contratto più abile al mondo, addestrata
dal leggendario assassino Moody. Quest’ultimo ha
trovato e salvato Anna durante un lavoro a Saigon, tramutatosi
presto in un massacro in cui la piccola è stata suo malgrado
coinvolta perdendo i suoi genitori. Per anni i due hanno viaggiato
per il mondo e completato contratti di alto profilo, stabilendosi
infine in Inghilterra dove Anna gestisce ora un negozio di libri
rari e Moody vive in una lussuosa casa padronale. Quando però
l’uomo che per lei è stato come un padre viene ucciso, Anna giura
vendetta nei confronti del suo assassino.
Ad interpretare Anna, vi è l’attrice
Maggie Q, nota
per aver interpretato Nikita nell’omonima serie TV ma vista anche
per il ruolo di Tori Wu nella trilogia di film di
Divergent. Ad interpretare il suo mentore, Moody, vi è
l’attore Samuel L.
Jackson, mentre Michael Rembrandt, misterioso uomo con
cui Anna intraprende una relazione, è interpretato da Michael Keaton.
L’attore, pur non essendo il protagonista del film, è il primo ad
apparire nei credits del film, in quanto ritenuto più celebre
dell’attrice effettivamente protagonista. Keaton, inoltre, ha
raccontato di essere rimasto affascinato da questo complesso ruolo,
non essendosi mai imbattuto in qualcosa di simile prima.
La
spiegazione del finale e il finale alternativo
Alla fine di The
Protégé, Anna e Rembrandt hanno un ultimo confronto. La
loro relazione è stata difficile e, mentre in un’altra vita
sarebbero potuti finire insieme, sanno che uno dei due deve
uccidere l’altro, altrimenti si guarderanno sempre le spalle.
Sentiamo un colpo di pistola e poi vediamo Anna uscire
dall’edificio, il che implica fortemente che abbia ucciso
Rembrandt. Ma esiste anche un finale alternativo per il film. Il
regista Martin Campbell ha infatti rivelato –
durante un’intervista a Collider – che in realtà, inizialmente, era
stato girato un finale diverso.
In esso si sente lo sparo, la porta
inizia ad aprirsi, ma il film si chiude prima che si sappia chi è
sopravvissuto allo scontro. Ha poi spiegato perché hanno scelto il
finale che si vede nel film. “Abbiamo testato due finali per il
film. Uno è quello che si vede. E l’altro è che non si vede chi,
quindi quando la porta inizia ad aprirsi, si taglia via, quindi non
si vede mai chi. Questo era l’altro”, ha detto Campbell.
“Abbiamo testato il film e il risultato è stato molto alto; il
pubblico ha amato quello che si vede nel film così com’è
ora”.
Per quanto riguarda il miglioramento
del finale, Campbell ha detto che si tratta di un divario
considerevole, ma anche che i due finali hanno richiesto
cambiamenti diversi nel corso del film (presumibilmente per rendere
l’uccisione di Rembrandt da parte di Anna una decisione più
accettabile per il pubblico, dato che Rembrandt non è un
antagonista monodimensionale). “Si trattava [probabilmente di
una differenza] di sette punti, otto punti. E la cosa interessante
è che il finale ha influenzato anche altre cose. Non si è trattato
solo del finale, ma anche di altri elementi, perché il finale era
quello. È piuttosto interessante”.
Ci sarà un sequel del film?
Per quanto riguarda l’eventualità
che il finale scelto possa portare a un sequel, Campbell ha
dichiarato che l’intenzione è quella di mantenere questo film come
uno standalone, anche se “Chi lo sa? Non si è parlato di sequel
perché quando l’abbiamo realizzato era un’opera unica. È quello che
è”. Successivamente all’uscita del film, infatti, non si è
parlato di un sequel e negli anni tale ipotesi non è mai stata
avanzata, né dal regista né dai produttori, lasciando dunque
intendere che The Protégé rimarrà effettivamente
un film a sé.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di The
Protégé grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV,
Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
16 settembre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Un dramma storico dalla forte
intensità, Bastarden – The Promised Land arriva a Venezia 80. Un film fortemente voluto dal
Arcel, anche un progetto intimo per lui che porta al Lido e che
ottiene i suoi primi consensi. Come racconta il regista la
paternità ha avuto un ruolo chiave nella sua realizzazione.
“È una cosa banale da dire ma
avere un figlio ti cambia la vita e non immagini quanto. Quando ho
letto il romanzo stavo diventando padre e leggerlo mi ha fatto
scoprire questa storia di ambizione che contrasta con la famiglia.
Prima ragionavo sempre in termini di ambizione, ma ora mi rendo
conto che la famiglia è il mio nuovo obiettivo. Ecco perché è un
film così personale per me”.
Il film presenta anche molte scene
violente e crude. Il regista e lo sceneggiatore hanno spiegato che
per queste parti è stata fatta una ricerca su fatti realmente
esistiti: “È realmente esistito un tale Schinkel, ma di lui
abbiamo solo una citazione tramandata nel tempo e a partire da
quella abbiamo costruito il personaggio che vedete nel film”,
racconta Jensen.
Nonostante sia ambientato nel 1755
il film presenta alcuni elementi contemporanei e moderni che non
sono assolutamente frutto dell’epoca passata anzi come dice Arcel
si tratta di temi universali “il come bilanci e controlli la
tua vita o come la lasci in balia del caos. Per me emotivamente
questo risuona ancora oggi nel nostro contemporaneo”. Alla
conferenza stampa, presenti anche gli attori che hanno raccontato
il loro personaggio. Sono tutti diversi ed emotivamente a
pezzi.
“Sono stata affascinata dal
personaggio ma c’è un momento in cui ho capito di dover dare tutto
al regista per poter davvero trovare la strada e il carattere di
Ann Barbara. Mi sono arresa al personaggio ed è stato un viaggio
stupendo”, ha detto Amanda Collin. “È
interessante interpretare un uomo così focalizzato su un unico
obiettivo. L’ho trovato complesso e per questo stimolante. Ogni
giorno era una nuova sfida”, racconta Mikkelsen che già aveva
collaborato con Arcel per Royal Affair: “Non abbiamo lavorato più
insieme per circa 10 anni, quindi prima ci siamo rincontrati per
capire come lavorare di nuovo insieme e abbiamo concordato di
immergerci il più possibile nella storia. Sarò sincero, speravo che
(Arcel) non facesse passare così tanto per una nuova collaborazione
insieme (ride)”, conclude l’attore
Bastarden – The Promised
Land è un film di genere che ha avuto tante ispirazioni:
“Penso sia ovvio vedendo questo film che io sia un film dei
grandi film epici, sin da quando ero bambino. I film di David Lean
ad esempio. Nel tempo ci ho sempre ripensato e l’obiettivo è stato
quello di ambire a realizzare qualcosa di simile. Non considero
Bastarden un Western, anche se naturalmente ci sono elementi di
quel genere, ma c’è anche tutta una descrizione delle corti danesi
di quel tempo”.
Open Road Films ha diffuso online
un nuovo trailer del dramma diretto da Terry
George (Hotel Rwanda) con il
premio Oscar Christian Bale e il sempre più in ascesa
Oscar Isaac.
Oscar Isaac
è Michael Boghosian, studente di medicina armeno che incontra
l’artista armena Ana (CharlotteLeBon), legata sentimentalmente al fotoreporter
americanoChris Myers (Christian
Bale). Questo triangolo amoroso si snoda in un contesto
storico ben preciso: la fine dell’Impero Ottomano, lo scoppio
della prima guerra mondiale e la persecuzione delle minoranze
etniche, armeni in testa.
Presentato in anteprima
mondiale durante il Toronto International Film Festival,
The Promise è stato scritto da George
e Robin Swicord (The Curious Case
of Benjamin Button).
Nel cast figurano anche Shohreh
Aghdashloo, Angela
Sarafyan (Westworld), Daniel
Giménez-Cacho e James
Cromwell.
The Promise uscirà nelle sale
americane il 21 aprile.
In The Prom Dee
Dee Allen (la tre volte vincitrice del premio Oscar Meryl Streep) e
Barry Glickman (il vincitore del Tony Award James Corden) sono star
del palcoscenico di New York City alle prese con una situazione
critica: il loro nuovo e costoso spettacolo di Broadway è un grosso
flop che ha improvvisamente distrutto le loro carriere. Nel
frattempo, in una piccola città dell’Indiana, la studentessa del
liceo Emma Nolan (l’esordiente Jo Ellen Pellman) sta vivendo un
dispiacere molto diverso: nonostante il sostegno del preside del
liceo (Keegan-Michael Key), il capo dall’associazione
genitori-insegnanti (Kerry Washington) le ha vietato di partecipare
al ballo di fine anno con la sua ragazza, Alyssa (Ariana DeBose).
Quando Dee Dee e Barry decidono che la difficile situazione di Emma
è la causa perfetta per aiutarli a riabilitare la propria immagine
pubblica, si mettono in viaggio con Angie (la vincitrice del premio
Oscar Nicole Kidman) e Trent (Andrew Rannells), un’altra coppia di
cinici attori in cerca di un’ascesa professionale. Ma il loro
egocentrico attivismo, tipico delle celebrità, gli si ritorce
inaspettatamente contro e i quattro si trovano a capovolgere le
proprie vite mentre si riuniscono per offrire a Emma una notte in
cui può celebrare chi è veramente.
Diretto da Ryan Murphy e interpretato anche da Tracey Ullman,
Kevin Chamberlin, Mary Kay Place, Logan Riley, Nico Greetham, Sofia
Deler e Nathaniel J. Potvin, The Prom è lo spettacolare adattamento
cinematografico e dal grande cuore del pluripremiato musical di
Broadway di Chad Beguelin, Bob Martin e Matthew Sklar, candidato ai
Tony Award. La sceneggiatura è scritta da Bob Martin e Chad
Beguelin; il film è prodotto da Ryan Murphy, Dori Berinstein, Bill
Damaschke, Alexis Martin Woodall e Adam Anders.
Netflix ha diffuso le prime immagini
ufficiali di The
Prom, il film musical originale Netflix scritto e
diretto da Ryan Murphy e basato sull’amato musical
di Broadway. Nelle prime immagini il cast composto da
Meryl Streep, James Corden,
Nicole Kidman, Keegan-Michael Key, Andrew Rannells, Ariana
DeBose,
Kerry Washington e Jo Ellen
Pellman.
1 di 8
The Prom, il film
In The Prom
Dee Dee Allen (la tre volte vincitrice del premio Oscar Meryl
Streep) e Barry Glickman (il vincitore del Tony Award® James
Corden) sono star del palcoscenico di New York City alle prese con
una situazione critica: il loro nuovo e costoso spettacolo di
Broadway è un grosso flop che ha improvvisamente distrutto le loro
carriere. Nel frattempo, in una piccola città dell’Indiana, la
studentessa del liceo Emma Nolan (l’esordiente Jo Ellen Pellman)
sta vivendo un dispiacere molto diverso: nonostante il sostegno del
preside del liceo (Keegan-Michael Key), il capo dall’associazione
genitori-insegnanti (Kerry Washington) le ha vietato di partecipare
al ballo di fine anno con la sua ragazza, Alyssa (Ariana DeBose).
Quando Dee Dee e Barry decidono che la difficile situazione di Emma
è la causa perfetta per aiutarli a riabilitare la propria immagine
pubblica, si mettono in viaggio con Angie (la vincitrice del premio
Oscar Nicole Kidman) e Trent (Andrew Rannells), un’altra coppia di
cinici attori in cerca di un’ascesa professionale. Ma il loro
egocentrico attivismo, tipico delle celebrità, gli si ritorce
inaspettatamente contro e i quattro si trovano a capovolgere le
proprie vite mentre si riuniscono per offrire a Emma una notte in
cui può celebrare chi è veramente.
Diretto da Ryan Murphy e interpretato anche da Tracey
Ullman, Kevin Chamberlin, Mary Kay Place, Logan Riley, Nico
Greetham, Sofia Deler e Nathaniel J. Potvin, The
Prom è lo spettacolare adattamento cinematografico e
dal grande cuore del pluripremiato musical di Broadway di
Chad Beguelin, Bob Martin e Matthew Sklar,
candidato ai Tony Award. La sceneggiatura è scritta da Bob Martin e
Chad Beguelin; il film è prodotto da Ryan Murphy, Dori Berinstein,
Bill Damaschke, Alexis Martin Woodall e Adam Anders.
Dee Dee Allen (la tre volte
vincitrice del premio Oscar® Meryl Streep) e Barry Glickman (il
vincitore del Tony Award® James Corden) sono star del palcoscenico
di New York City alle prese con una situazione critica: il loro
nuovo e costoso spettacolo di Broadway è un grosso flop che ha
improvvisamente distrutto le loro carriere. Nel frattempo, in una
piccola città dell’Indiana, la studentessa del liceo Emma Nolan
(l’esordiente Jo Ellen Pellman) sta vivendo un dispiacere molto
diverso: nonostante il sostegno del preside del liceo
(Keegan-Michael Key), il capo dall’associazione genitori-insegnanti
(Kerry Washington) le ha vietato di partecipare al ballo di fine
anno con la sua ragazza, Alyssa (Ariana DeBose). Quando Dee Dee e
Barry decidono che la difficile situazione di Emma è la causa
perfetta per aiutarli a riabilitare la propria immagine pubblica,
si mettono in viaggio con Angie (la vincitrice del premio Oscar
Nicole Kidman) e Trent (Andrew Rannells), un’altra coppia di cinici
attori in cerca di un’ascesa professionale. Ma il loro egocentrico
attivismo, tipico delle celebrità, gli si ritorce inaspettatamente
contro e i quattro si trovano a capovolgere le proprie vite mentre
si riuniscono per offrire a Emma una notte in cui può celebrare chi
è veramente.
Diretto da Ryan Murphy e interpretato anche da Tracey Ullman,
Kevin Chamberlin, Mary Kay Place, Logan Riley, Nico Greetham, Sofia
Deler e Nathaniel J. Potvin, The Prom è lo spettacolare adattamento
cinematografico e dal grande cuore del pluripremiato musical di
Broadway di Chad Beguelin, Bob Martin e Matthew Sklar, candidato ai
Tony Award. La sceneggiatura è scritta da Bob Martin e Chad
Beguelin; il film è prodotto da Ryan Murphy, Dori Berinstein, Bill
Damaschke, Alexis Martin Woodall e Adam Anders.