Con l’imminente premiere del film
semi-autobiografico The
Fabelmans di Steven Spielberg al Toronto
International Film Festival, è stato ora rilasciato il nuovo poster
del film, che mostra anche alcune immagini tratte dalla pellicola
stessa. Il poster raffigura infatti la sagoma di un personaggio che
cammina lungo un vicolo accanto allo Stage 25. Lo sfondo del poster
mostra invece bobine di film con immagini reali presenti nel film.
La più importante di queste è al centro, con Gabriel
LaBelle che interpreta Sammy Fabelman intanto ad usa una
telecamera ed esplorando dunque il suo amore per il cinema.
Il poster di The
Fabelmans ci mostra anche immagini che ritraggono
Michelle
Williams (Manchester by the Sea), che
interpreta la madre di Sammy, Leah Fabelman,
intenta a balla sotto alcuni riflettori. Paul Dano
(The
Batman), che interpreta il padre di Sammy,
Burt, può invece essere visto nel poster
sorridente con una scimmia sulla spalla. Infine vi è anche Seth Rogen
(The Disaster Artist), che interpreta nel film un collega
di Burt, anche se non è ancora noto il ruolo che il personaggio
avrà effettivamente nella storia.
La vicenda di The
Fabelmans, come già anticipato è una versione
semi-autobiografica dell’infanzia di Spielberg. Il film è infatti
incentrato su Sammy Fabelman, che sogna di
diventare un regista mentre cresce nell’Arizona del secondo
dopoguerra. Il film ripercorrerà la sua vita dalla sua infanzia
fino alla tarda adolescenza, momento in cui scoprirà un segreto di
famiglia e apprende definitivamente il potere del cinema. Oltre a
dirigere il film, Spielberg è anche co-autore della sceneggiatura
con Tony Kushner, che in precedenza aveva
collaborato con il regista in film come West Side Story,
Lincoln e
Munich. Il film ha una distribuzione in sala attualmente
prevista per la fine di novembre. Di seguito il poster
ufficiale.
Leone Film Group e
Rai Cinema presentano il poster italiano e le nuove immagini di
The
Fabelmansdi
Steven Spielberg che, dopo il
debutto nelle sale americane, si conferma uno dei film più attesi
della stagione cinematografica.
The Fabelmans è il nuovo film del regista
quattro volte Premio Oscar Steven Spielberg – un’ icona nella
storia del cinema – e la sua opera più intima e personale in cui
per la prima volta mette in scena la sua vita, la sua famiglia, i
suoi sogni, in un racconto di formazione appassionante e
universale.
(from left) Sammy Fabelman
(Gabriel LaBelle), Mitzi Fabelman (Michelle Williams), Burt
Fabelman (Paul Dano), Natalie Fabelman (Keeley Karsten), Reggie
Fabelman (Julia Butters) and Lisa Fabelman (Sophia Kopera) in The
Fabelmans, co-written, produced and directed by Steven
Spielberg.
Sammy Fabelman (Gabriel
LaBelle) in The Fabelmans, co-written and directed by Steven
Spielberg.
Gabriel LaBelle as Sammy
Fabelman in The Fabelmans, co-written, produced and directed by
Steven Spielberg.
Il film, che ha già
vintoil Premio del Pubblico al Festival di
Toronto, è interpretato dalla quattro volte candidata all’Oscar®
Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Gabriel LaBelle e dal
candidato all’Oscar® Judd Hirsch, con le musiche del premio Oscar®
John Williams, la fotografia del premio Oscar® Janusz Kaminski e il
montaggio dei premi Oscar® Michael Kahn e Sarah Broshar.
Prodotto da Amblin
Entertainment, The Fabelmans è un’esclusiva per l’Italia
Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema e sarà al cinema
dal 22 dicembre con 01 Distribution.
Leone Film Group e
Rai Cinema presentano un nuovo poster italiano e una nuova immagine
di The
Fabelmansdi
Steven Spielberg, che ha appena
vinto il
National Board of Review Award per la miglior regia, oltre al
miglior esordio per l’interpretazione di Gabriel
LaBelle.
Il film, che ha già
ottenutoil Premio del Pubblico al Festival
di Toronto, è interpretato dalla quattro volte candidata all’Oscar®
Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Gabriel LaBelle e dal
candidato all’Oscar® Judd Hirsch, con le musiche del premio Oscar®
John Williams, la fotografia del premio Oscar® Janusz Kaminski e il
montaggio dei premi Oscar® Michael Kahn e Sarah
Broshar.
Prodotto da Amblin
Entertainment, The Fabelmans è un’esclusiva per l’Italia
Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema e sarà al cinema
dal 22 dicembre con 01 Distribution.
La storia autobiografica di
formazione di Steven Spielberg, The
Fabelmans, ha portato a casa il People’s Choice Award
del Toronto Film Festival, innescando così ufficialmente la corsa
della pellicola nel corso della stagione dei premi.
Il People’s Choice Award del TIFF è
uno dei riconoscimenti che predice con maggiore precisione un
eventuale successo agli Oscar. Negli anni passati, vincitori come
Green Book e Nomadland non solo sono stati nominati, ma
hanno anche conquistato il premio per il miglior film agli Academy
Awards. Altri vincitori, tra cui Tre Manifesti a Ebbing,
Missouri, La La Land e Jojo
Rabbit, hanno comunque giocato un ruolo fondamentale nella
stagione dei premi.
La vicenda di The
Fabelmans, come già anticipato è una versione
semi-autobiografica dell’infanzia di Spielberg. Il film è infatti
incentrato su Sammy Fabelman, che sogna di
diventare un regista mentre cresce nell’Arizona del secondo
dopoguerra. Il film ripercorrerà la sua vita dalla sua infanzia
fino alla tarda adolescenza, momento in cui scoprirà un segreto di
famiglia e apprende definitivamente il potere del cinema. Oltre a
dirigere il film, Spielberg è anche co-autore della sceneggiatura
con Tony Kushner, che in precedenza aveva
collaborato con il regista in film come West Side Story,
Lincoln e
Munich. Il film ha una distribuzione in sala attualmente
prevista per la fine di novembre. Di seguito il poster
ufficiale.
The Fabelmans vede protagonisti Michelle
Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Gabriel
LaBelle, Jeannie Berlin, Julia Butters, Robin Bartlett, Keeley
Karsten e Judd Hirsch. Il film arriverà
nelle sale americane il prossimo 11 novembre.
Con i suoi film ha fatto sognare,
immergere in fantastiche storie e fatto vivere straordinarie
avventure influenzando intere generazioni e adesso è pronto a
tornare a stupirci con The
Fabelmans, l’ultimo lavoro diretto da Steven Spielberg: una dedica d’amore del
regista ai suoi genitori, alla sua infanzia e al mondo del
cinema. È possibile assistere alla proiezione in
anteprima di The
Fabelmans, sabato 17 dicembre e
domenica 18 dicembrein tutte le sale del
circuito; l’uscita ufficiale del film nelle sale italiane è
prevista per il prossimo 22 dicembre.
The
Fabelmans è il decimo titolo del programma
‘Da Non Perdere’: una selezione promossa
da The Space Cinema per il pubblico. I titoli più
premiati, più attesi, ma anche titoli inaspettati da vedere
assolutamente.
Nel film siamo in Arizona nel
1952 e Sammy Fabelman ha sei anni quando per la prima volta vede un
film al cinema. Dopo questa esperienza, il suo destino è scritto.
Questa è la storia della sua infanzia e adolescenza, vissute tra
segreti di famiglia e un’implacabile passione per la regia. Una
celebrazione della forza dell’arte, capace di mostrarci la verità
sull’altro e su noi stessi.
The Space
Cinema proporrà al pubblico una selezione di
titoli, in programmazione in tutti i cinema del
circuito. Per conoscere i
film ‘DaNon
Perdere’ basta visitare la sezione dedicata sul
sito The Space Cinema
Il nuovo straordinario film di
Steven
Spielberg, The
Fabelmans, sarà presentato in anteprima
italiana nel programma della Festa del Cinema di Roma
e di Alice nella città. L’attesissima opera del maestro
statunitense, uno degli autori più influenti del cinema, sarà
proiettata per il pubblico mercoledì 19 ottobre alle ore 20.30
presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio
Morricone e alle ore 21 all’Auditorium Conciliazione. Il film, che
ha vinto il Premio del Pubblico al Toronto International Film
Festival, è scritto da Spielberg assieme al drammaturgo Premio
Pulitzer Tony Kushner, storico collaboratore del regista, due volte
candidato all’Oscar per le sceneggiature di
Lincoln e Munich. I produttori sono la
candidata all’Oscar Kristie Macosko Krieger, Spielberg e
Kushner.
The
Fabelmans, il film
The
Fabelmans, uno spaccato intenso e personale
dell’infanzia americana del XX secolo, è il racconto di formazione
di un giovane che scopre uno sconvolgente segreto di famiglia e
un’esplorazione del potere dei film nell’aiutarci a vedere la
verità sull’altro e su noi stessi. The
Fabelmans
è interpretato dalla quattro volte candidata all’Oscar
Michelle Williams,
Paul Dano,
Seth Rogen,
Gabriel LaBelle e dal candidato all’Oscar
Judd Hirsch,
con le musiche del premio Oscar John Williams, la fotografia del
premio Oscar Janusz Kaminski e il montaggio dei premi Oscar Michael
Kahn e Sarah Broshar.The
Fabelmans,
un film Amblin Entertainment, sarà distribuito in Italia da Leone
Film Group in collaborazione con Rai Cinema e 01
Distribution.
“Un inno al cinema,
un incondizionato atto d’amore e di fede nella sua forza e nella
sua magia. The Fabelmans, il
racconto fortemente autobiografico del grande Maestro Steven
Spielberg, è uno dei film più attesi di tutta la stagione, e
Leone Film Group e Rai Cinema, con 01 Distribution, hanno il
privilegio di presentarlo in Italia, primo tra i paesi
europei, dal 22 dicembre”, ha dichiarato Paolo
Del Brocco Amministratore Delegato di Rai Cinema.
“L’enorme successo alle anteprime di ieri alla Festa del Cinema di
Roma e Alice nella Città, conferma ancora una volta il talento
straordinario di uno dei più grandi cineasti viventi. La critica
statunitense considera già The Fabelmans tra i titoli di
punta nella corsa ai prossimi Oscar e siamo certi che, dopo aver
appassionato il pubblico del Festival di Toronto e adesso quello di
Roma, riuscirà ad entusiasmare anche tutti gli spettatori che
avranno la possibilità di vederlo al cinema durante le prossime
festività di Natale”.
Raffaella
Leone Amministratore Delegato e Andrea
Leone, Presidente e Amministratore Delegato di Leone Film
Group, che hanno acquisito il film per l’Italia, hanno così
commentato: “Siamo felici e onorati di distribuire in
Italia The Fabelmans con Rai
Cinema e 01 Distribution, il nuovo attesissimo film di Spielberg,
che ieri sera ha letteralmente entusiasmato il pubblico e la stampa
alle Anteprime alla Festa del Cinema di Roma e Alice nella città.
E’ un sodalizio che si rinnova quello di Leone Film Group con
Steven Spielberg, uno dei più grandi registi di tutti i tempi, che
questa volta ci ha regalato la sua opera più intima e personale,
una storia appassionante e coinvolgente, già definita “un
capolavoro assoluto”. Un film che rivela il genio di Spielberg, il
potere dei sentimenti, la magia del grande cinema.”
The Fabelmans è scritto da Spielberg insieme
al drammaturgo Premio Pulitzer Tony Kushner, storico collaboratore
del regista, due volte candidato all’Oscar® per le sceneggiature di
Lincoln e Munich. I produttori sono la candidata all’Oscar® Kristie
Macosko Krieger, Spielberg e Kushner.
The Fabelmans, uno spaccato intenso
e personale dell’infanzia americana del XX secolo, è il racconto di
formazione di un giovane che scopre uno sconvolgente segreto di
famiglia e il potere salvifico del cinema. Il film, che ha già
vintoil Premio del Pubblico al Festival di
Toronto, è interpretato dalla quattro volte candidata all’Oscar®
Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Gabriel LaBelle e dal
candidato all’Oscar® Judd Hirsch, con le musiche del premio Oscar®
John Williams, la fotografia del premio Oscar® Janusz Kaminski e il
montaggio dei premi Oscar® Michael Kahn e Sarah Broshar.
Prodotto da Amblin
Entertainment, The Fabelmans è un’esclusiva per l’Italia
Leone Film Group con Rai Cinema e sarà al cinema dal 22 dicembre
con 01 Distribution.
Ecco le prime foto
di Daniel Redcliffe nel suo prossimo film da
protagonista The F Word
di Michael Dowse. L’ex Harry Potter qui
recita al fianco
dell’attrice Zoe
Kazan nota per aver interpretato
Ruby Sparks.
Daniel Radcliffe è impegnato
nelle riprese di una commedia sentimentale, genere decisamente
insolito per lui che fino ad ora si è misurato con il fantasy e
La commedia romantica
della CBS Films con protagonista Daniel Radcliffe
ha cambiato titoli. The F Word è
diventato Waht if e uscirà al cinema nel
prossimo agosto (naturalmente si parla di date USA).
Il film uscirà a New York e Los
Angeles il primo agosto per poi allargarsi a tutte le altre sale
del paese entro le due settimane successive.
Il film è diretto da Michael
Dowse e vede nel cast Daniel Radcliff un
ragazzo che ha lasciato medicina che incontra un’animatrice,
Zoe Kazan (Ruby Sparks).
Il rapporto scatta, c’è una scintilla trai due, se non fosse che
lei già vive con il suo fidanzato (Rafe Spall).
Nel cast del film ci sono anche Adam Driver, Mackenzie
Davis, Megan Park e Oona Chaplin. Il film
è prodotto da David Gross, Jesse Shapira, Jeff Arkuss,
Macdara Kelleher e Andre Rouleau.
Il film uscirà al cinema insieme al film Disney/MarvelGuardians of the
Galaxy e al biopic Get On
Up su James Brown, distribuito da
Universal.
Non poteva che essere
un’epopea americana, quella della più famosa televangelista nella
storia della televisione. Perché nel cuore racconta come, nella
“Land of Free”, tutto possa essere tradotto in dollari sonanti.
Anche la fede. Anzi, soprattutto la fede. Specialmente se ce l’hai
sul serio.
La storia di The Eyes of Tammy
Faye
Ispirato dal documentario
omonimo diretto nel 2000 da Randy Barbato e
Fenton Bailey The
Eyes of Tammy Faye racconta gli inizi, l’ascesa e il
collasso dell’impero economico che il predicatore Jim Bakker e la
sua celeberrima moglie costruirono a partire dagli anni ‘60. Una
parabola iperbolica incentrata sulla figura iconica del self-made
man, che nella cultura a stelle e strisce impregnata di
individualismo funziona sempre, a prescindere dal fatto che il
successo ottenuto sia legale o meno. Un’epopea sfavillante e folle
che avrebbe potuto essere diretta dal Martin
Scorsese di Casino o The Wolf of Wall Street, magari dal
Paul Thomas Anderson di Boogie
Nights, tanto per far capire di che tipo di personaggi e
situazioni stiamo parlando.
Dal regista di The Big Sick
Invece dietro la macchina
da presa troviamo Michael Showalter, la cui
filmografia si fregia di una commedia garbata e sottile come
The Big Sick, arrivata nei cinema quattro anni
fa. Ed è proprio lo stesso tocco leggero che il regista predilige
nel mettere in scena le vicende di Tammy Faye Bakker e del
consorte. In particolar modo nella prima metà il lungometraggio
viaggia spedito sui binari della commedia di costume, incentrato
sull’ottimismo innocente e velatamente ingenuo di una donna
sorretta dal proprio credo religioso.
Il perno psicologico che
forma l’arco narrativo di Tammy Faye è quello del desiderio
inesauribile di consenso, o meglio di accettazione. Showalter
racconta la vicenda dei Bakker senza addentrarsi troppo negli
angoli più oscuri sia del rapporto di coppia sia delle magagne
finanziarie che portarono a metà anni ‘80 alla caduta dell’impero
economico. Sotto questo punto di vista
The Eyes of Tammy Faye avrebbe forse potuto essere
maggiormente incisivo, capace di una presa emotiva drammatica. Ma
in fondo non è questo lo scopo del cineasta, il quale invece
preferisce adoperare un’ironia sottile, in alcuni momenti
addirittura surreale – come nella potente sequenza dell’ultimo
concerto di Tammy Faye – per lasciar filtrare l’assurdità di una
storia che sembra irridere l’intero sistema di valori
americano.
Jessica Chastain sviluppa
un personaggio complesso
Se la fede in Dio può
diventare fonte di avidità, a cos’altro può aggrapparsi il normale
cittadino? Il film viene ovviamente caricato sulle spalle dalla
protagonista Jessica Chastain, la quale dietro la protesi
di un trucco piuttosto accentuato delinea il proprio personaggio
facendo ricorso alle sue doti di attrice più leggera, quelle che
aveva già efficacemente evidenziato in The Help,
successo capace di regalarle la prima candidatura all’Oscar.
Chastain sviluppa un personaggio sfaccettato, complesso, che mostra
semplicità di pensiero insieme a una malinconia di fondo soffusa ma
costantemente presente. È senza dubbio l’interprete il motivo
principale della riuscita di questo film biografico, a cui si
accosta come spalla sicura Andrew Garfield nel ruolo del marito Jim.
Pur senza brillare per
originalità nello sviluppo della trama,
The Eyes of Tammy Faye risulta alla fine una parabola
interessante su un personaggio emblematico e non facilmente
classificabile. Il film di Michael Showalter
riesce a mostrare molti dei lati della protagonista, senza prendere
tutto sommato una posizione precisa sul suo operato, il che è
probabilmente un bene per la riuscita del film.
Poiché se l’intento del
regista era quello di raccontare questa storia mettendone in
evidenza i lati maggiormente parossistici – e in alcuni momenti il
lungometraggio centra tale obiettivo con notevole precisione –
allora un “racconto morale” sarebbe risultato stridente con il tono
dell’opera stessa. In questo modo invece
The Eyes of Tammy Faye sa essere ironico, a tratti
addirittura sferzante, senza risultare retorico. Risultato che,
vista la psicologia e la vita della protagonista, non era
davvero semplice ottenere.
The Eyes of Tammy
Faye (Gli Occhi di Tammy Faye) diretto da
Michael Showalter sarà il film di apertura della
sedicesima edizione della Festa del Cinema
di Roma, che si svolgerà dal 14 al 24 ottobre 2021 presso
l’Auditorium Parco della Musica con la direzione artistica di
Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta
da Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via.
Il film, basato su una storia vera,
narra la straordinaria ascesa, caduta e redenzione della
telepredicatrice Tammy Faye Bakker, interpretata da Jessica Chastain. Fra gli anni Settanta e
Ottanta, Tammy Faye e il marito Jim Bakker (Andrew
Garfield) fondarono il più importante network
televisivo religioso statunitense, realizzarono un grande parco
divertimenti e raggiunsero il successo grazie al loro messaggio di
amore, benevolenza e prosperità. Tammy Faye diventò una leggenda
per le sue ciglia, il suo modo di cantare e il suo entusiasmo
nell’accogliere persone di ogni estrazione sociale. Nel corso degli
anni, tuttavia, irregolarità finanziarie, rivalità e scandali
rovesciarono quell’impero multimilionario così accuratamente
costruito.
“Sono estremamente felice di
inaugurare la sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma
con The Eyes of Tammy Faye, una vicenda avvenuta realmente in
America, che rivela una verità valida in ogni parte del mondo:
dietro ogni moralista si celano sempre personalità e circostanze
complesse – ha detto Antonio Monda – Diretto
brillantemente da Michael Showalter, è interpretato
meravigliosamente da tutti gli interpreti, sui quali svetta una
straordinaria e indimenticabile Jessica Chastain”.
Una madre malata, che comincia a
vaneggiare vuole al suo fianco i due figli, ma questi faticano a
farsi vivi, troppo immersinei rimpianti e nei tristi ricordi
d’infanzia. Dorothy è sommersa dal risentimento e dal rimpianto di
una vita senza amore, negato dagli altri e da se stessa, Basil è
perso in una vita senza fondamenta, entrambi dissipano la ricchezza
familiare alla quale tendono senza troppo nascondere il disprezzo
per una madre carismatica e ingombrante, che non si decide a
morire.
Il franchise di successo di
Sylvester Stallone The Expendables, sta
virando verso la televisione e infatti oggi apprendiamo che la Fox
sta sviluppando insieme al Premio Oscar una serie evento basata sui
film scritti e prodotto da Sly. Stallone scriverà e sarà il
produttore esecutivo dello show insieme al suo partner Avi
Lerner.
Al suo fianco gli
showrunner Greg Coolidge (Ride Along) Kirk Ward
(NCIS: LA) e Shane Bernnan. Lo show è descritto come
un dramma d’azione divertente che unirà icone della televisione in
una nuova squadra di eroi altamente qualificati per intraprendere
missioni pericolose. Il progetto è in sviluppo nella divisione TV
della Lionsgate, e la CBS. Al momento non ci sono nomi collegati
allo show ma i nomi che circolano sono molti come quello di
Chuck Norris (già apparso al
cinema),Kiefer Sutherland (24), Tom Selleck (Magnum PI),
Lucy Lawless (Xena), Jennifer Garner (Alias),Mr T (A-Team) e
molti altri.
Finalmente ecco il teaser trailer di
Expendables 2, l’ambizioso progetto di Silvester Stallone che
riunisce intorno a sè ancora una volta le più grandi leggende
action del cinema moderno.
Secondo Deadline il
successo de I mercenari (in originale The Expendables) sta
generando una vera e propria sfida a chi riuscirà a mettere su la
versione femminile del film. Oggi arriva la notizia che anche
la Millenium Films,
E’ ormai una realtà la versione al
femminile di The Expendables (in Italia
I Mercenari), dal titolo The
Expendabelles, che sarà diretta da Robert
Luketic. Dello script si occuperà il duo femminile
Kirsten Smith e Karen
McChullah.
In occasione della presentazione a
Londra de I Mercenari 3, il produttore
Avi Lerner ha aggiornato in merito al progetto.
Ecco le sue dichiarazioni:
“Stiamo ancora lavorando alla
sceneggiatura del film. Abbiamo tantissime idee, soprattutto sul
cast. Il nostro intento è quello di iniziare a girare a inizio
2015. Questo è tutto quello che posso dire per il
momento”.
Ci sarebbero anche le prime indiscrezioni sulla
trama, fatte circolare da Deadline. Ve la riportiamo: quando i Navy
Seals americani sono spazzati via cercando di penetrare in
un’isola-rifugio di un letale despota che ha catturato uno degli
scienziati nucleari migliori del mondo, diventa chiaro che non
esiste l’uomo giusto per questo lavoro e che questa è una missione
così impossibile che solo le donne possono farcela. L’unico modo.
Alcuni dei più letali operativi femminili del mondo, deve
infiltrarsi come accompagnatrici d’alta classe, spedite in un aereo
privato per soddisfare il dittatore, ma in realtà col compito di
salvare lo scienziato.
Tempo fa, sempre Lerner, aveva dichiarato che
nella sua lista dei desideri ci sarebbero le attrici, Meryl
Streep, Cameron Diaz e Milla
Jovovich.
Mentre qualcuno di voi si sta già
gustando il primo teaser trailer de I Mercenari
3, sembra che l’idea di sviluppare un film sullo
stesso stile ma interamente al femminile stia prendendo davvero
piede. La stuntwoman Zoe Bell è stata infatti
interpellata in merito alla possibilità di partecipare a
The ExpendaBelles, titolo del film in
questione prodotto dalla Millennium Films.
L’attrice, che al momento è
impegnata nella promozione del suo ultimo film
Raze, ha così risposto alle domande in
merito:
“Ho avuto qualche riunione con
delle persone, ma non hanno ancora un regista associato al
progetto, e questo sarà il prossimo passo. Amerei ovviamente far
parte di un film come questo.“
The ExpendaBelles sarà basato su una
sceneggiatura di Karen McCullah Lutz e
Kirsten Smith, la cui firma è anche dietro al film
La Rivincita delle Bionde. Inoltre il
film ha anche un diretto rivale, inquando un film, scritto da
Dutch Southern, ancora senza titolo ufficiale è in
via di sviluppo alla 1984 Private Defense
Contractors e vanta già nel cast Gina
Carano e Katee Sackhoff.
Dopo aver interpretato Harvey Dent
alias Due Facce in Il cavaliere oscuro, l’attore Aaron Eckhart ha avuto modo di recitare in
ruoli di rilievo nei film Attacco al potere – Olympus Has Fallen, The Rum Diary – Cronache di una passione e The
Expatriate – In fuga dal nemico. In quest’ultimo, è
protagonista di una vicenda che lo vede alle prese con un
pericoloso complotto. Un thriller d’azione, dunque, diretto nel
2012 da Philipp Stölzl,
regista tedesco noto anche per opere come North Face – Una
storia vera e Il re degli scacchi.
Per gli appassionati del genere, si
tratta dunque di un film da non perdere, capace di regalare colpi
di scena e sano intrattenimento. In questo articolo, approfondiamo
dunque alcune delle principali curiosità relative a The
Expatriate – In fuga dal nemico. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di The Expatriate – In fuga dal
nemico
Protagonista del film è Ben
Logan (Aaron
Eckhart), un ingegnere vedono che si è trasferito da
New York ad Anversa con la figlia adolescente Amy
(Liana Liberato), per lavorare in una succursale
della Halgate Group, una multinazionale che si occupa di
tecnologie. Ligio al dovere, quando uno dei suoi colleghi gli fa
notare che un brevetto della società è sbagliato, Ben lo fa subito
presente a Derek Kohler (Neil
Napier), il capo della sede. Quello che succede di lì a
poco è sconcertante: quando l’ingegnere si reca di nuovo in ufficio
per recuperare un oggetto dimenticato, lo trova completamente
vuoto, senza persone nè mobili.
Confuso e scioccato, scopre che il
suo conto bancario e tutti i registri delle sue email e telefonate
non esistono più: è come se qualcuno voglia eliminare la sua
esistenza. A un certo punto lui e la figlia vengono così rapiti da
un collaboratore di Derek, ma Ben riesce ad ucciderlo. Rivelando di
essere un ex agente della CIA, Ben scopre di trovarsi nel bel mezzo
di un’enorme cospirazione internazionale. Riuscirà a mettere in
salvo se stesso e sua figlia Amy? Per farlo, dovrà scoprire cosa
sta accadendo e cosa c’è dietro quel misterioso brevetto sbagliato
a partire dal quale tutto sembra essersi scatenato.
La spiegazione del finale del film
Grazie al suo addestramento, Ben
capisce che tutti i suoi colleghi non sono morti per cause naturali
e che c’è proprio lo zampino della CIA in tutta questa faccenda,
tesi che viene avvalorata quando scopre che i brevetti di cui si
stava occupando e della Halgate erano in realtà materiale della
CIA. Nel corso del film, dunque, Logan e Amy vengono braccati
dall’agenzia, dalla polizia belga e da un assassino assoldato da
James Halgate III, un dirigente dell’azienda. La
squadra della CIA è guidata da Anna Brandt, ex
amante di Logan, anch’essa sul libro paga di Halgate, che lo aveva
raccomandato alla società di copertura per le sue capacità di
ingegneria della sicurezza.
Dopo ripetuti tentativi falliti di
catturare Logan, i due finalmente si incontrano e lui la convince
che ha perso la sua bussola morale. Brandt si schiera quindi con
lui e cerca di aiutarlo. Amy viene però catturata dall’assassino e
Brandt viene uccisa nel tentativo di salvarla. Logan insegue a quel
punto i suoi ex datori di lavoro corrotti e organizza la consegna
di se stesso e dei documenti, in cambio della vita di Amy. Prima
però, crea esplosivi fatti in casa e un meccanismo di innesco e li
mette in una valigetta. Riesce a salutare Amy prima di scambiare la
valigetta con Halgate e il suo assistente, vedendola partire con
l’amico algerino Nabil.
Halgate dice all’assassino che Amy e
suo nonno, l’unico altro membro della sua famiglia, devono essere
uccisi entro una settimana. Pochi secondi dopo Halgate, il suo
assistente e l’assassino vengono però uccisi dalla bomba nascosta
nella valigetta con i documenti. Logan e Amy si riuniscono infine
all’aeroporto. Si tratta di un ritorno alla normalità non solo per
quanto riguarda la condizione dei due, che ormai hanno superato le
loro incomprensioni iniziali, ma anche per quanto riguarda lo
svelamento del complotto. La realtà fittizia in cui Ben e la figlia
si trovavano viene infatti smascherata con l’ennesimo colpo di
scena, che porta a ristabilire l’ordine naturale delle cose.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Seven grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 9
dicembre alle ore 21:25 sul canale
Cielo.
L’esorcista – Il credente,
sequel dell’iconico L’esorcista del 1973,
arriverà al cinema dal 13 ottobre di quest’anno,
ma ancor prima che ciò avvenga è stato annunciato che il suo
sequel, al momento intitolato The Exorcist:
Deceiver (traducibile come L’ingannatore), è
confermato e, come riporta THR, arrivera al cinema il
18 aprile 2025. Che David Gordon
Green, regista del nuovo film stesse lavorando ad
un’intera nuova trilogia dedicata al franchise era cosa nota, ma
non erano invece noti i tempi in cui si avrebbe avuto notizia degli
ulteriori due capitoli.
Proprio come ha fatto con la sua
trilogia di Halloween, dunque, il
regista sembrerebbe essere pronto a riportare al cinema un’altro
dei più celebri racconti del cinema horror di sempre, adattandolo
naturalmente ai nostri giorni. C’è dunque da aspettarsi un finale
aperto da L’esorcista – Il
credente, che rimanderà dunque l’ipotetica sconfitta del
diavolo ai successivi film. Al momento, non è noto quando arriverà
il terzo film né quale sia il suo titolo, ma è lecito aspettarsi
che possa arrivare a sua volta in sala dopo un’attesa di due anni,
quindi intorno al 2027.
L’attuale sciopero degli attori e degli
sceneggiatori, qualora andasse avanti ancora a lungo, potrebbe però
scombinare tali piani. Anche se The Exorcist:Deceiver ha una data di uscita a quasi due anni di
distanza, non sappiamo a che punto siano i lavori sul progetto e se
il blocco che sta attualmente vivendo Hollywood ha portato a dover
mettere in pausa anche i lavori su tale film. Non resta dunque che
attendere intanto l’uscita in sala di L’esorcista – Il credente, che presenterà i
nuovi personaggi e il racconto di partenza, lasciando dunque
immaginare dove questo potrà poi andare con i successivi film.
L’esorcista – Il credente,
tutto quello che sappiamo sul film
L’esorcista – Il credente segnerà la
prima volta che la star del film originale Ellen
Burstyn tornerà nel franchise nei panni di Chris MacNeil.
Dopo i poster e un primo trailer, è emersa più
chiaramente la trama di questo nuovo film, la cui sinossi recita:
Dalla morte della moglie incinta in un terremoto di Haiti 12 anni
fa, Victor Fielding (il candidato all’Oscar per One Night in
MiamiLeslie Odom Jr.) ha cresciuto la loro
figlia, Angela (Lidya Jewett, Good Girls)
tutto da solo.
Ma quando Angela e la sua amica
Katherine (l’esordiente Olivia Marcum) scompaiono
nel bosco, solo per tornare tre giorni dopo senza alcun ricordo di
ciò che è successo loro, si scatena una serie di eventi che
costringerà Victor ad affrontare il punto più oscuro del male e,
nel suo terrore e disperazione, a cercare l’unica persona viva che
abbia mai assistito a qualcosa di simile prima: Chris MacNeil.
Nel film sono presenti anche la
vincitrice dell’Emmy Ann Dowd (The Handmaid’s Tale) nei panni della
vicina di Victor, e la vincitrice del Grammy Jennifer
Nettles (Harriet) e il due volte vincitore del
Tony Norbert LeoButz
(Fosse/Verdon, Bloodline) nei panni dei genitori di
Katherine, l’amica di Angela.L’esorcista – Il credente è diretto
da David Gordon Green da una sceneggiatura di
Peter Sattler (Camp X-Ray) e lo stesso
David Gordon Green, da una storia di Scott Teems
(Halloween Kills), Danny McBride
(trilogia di Halloween) e ancora David Gordon Green,
basata sui personaggi creati da William Peter
Blatty.
Il
primo teaser trailer di The
Exorcist: Believer, sequel del classico horror di
William Friedkin, L’esorcista, che sarà diretto da David
Dordon Green è stato proiettato ieri sera durante il panel
della Universal al CinemaCon e, a differenza del
recente
revival di Halloween del regista, a questa
nuova rivisitazione di un classico franchise horror è stato
assegnato un sottotitolo.
Il
trailer di The
Exorcist: Believer non è stato pubblicato online, ma
si dice che sia stato accolto con grande entusiasmo dai
partecipanti del panel. Le anticipazioni suggeriscono che si
trattava di materiale molto inquietante, con alcune reazioni che lo
salutavano come uno dei teaser più genuinamente terrificanti di
tutti i tempi (speriamo che una versione venga rilasciata presto
ufficialmente in modo che possiamo giudicare con i nostri occhi).
“Penso che il punto sia farci disperare. Vedere noi stessi
come… animali e brutti. Farci rifiutare la possibilità che Dio
possa amarci.”
In
The
Exorcist: BelieverLeslie Odom Jr.
interpreta il padre di una ragazza che scompare nel bosco con un
amico. Quando entrambi i bambini finiscono per essere
posseduti, l’uomo chiama Chris MacNeil (Ellen
Burstyn) per chiedere aiuto. Il film è interpretato anche
da Ann Dowd, Lidya Jewett, Raphael Sbarge, Jennifer Nettles
e Olivia Marcum. Un recente rapporto ha affermato che
anche Linda Blair avrebbe ripreso il ruolo di
Regan MacNeil, ma questo rumors non è stato ancora
confermato ufficialmente.
Ampiamente considerato uno dei film
più spaventosi mai realizzati, L’esorcista di
William Friedkin è incentrato su una ragazza posseduta (Blair) e
sui tentativi di sua madre (Burstyn) di liberarla dalla morsa del
demone con l’aiuto di due sacerdoti (Jason Miller
e Max Von Sydow). Naturalmente, il film ha già
avutodue sequel. Il primo, il surreale The Heretic
di John Boorman, è stato stroncato dalla critica
e in realtà aveva ben poco a che fare con gli eventi del primo
film. Tuttavia, L’esorcista III di
William Peter Blatty (basato sul suo romanzo Legion) era molto
meglio ed ha rappresentato un seguito più diretto del classico del
1973.
Netflixcontinua
con la sua proposta di serie internazionali:
dopo
Sguardo indiscretodal Brasile,
arriva The Exchange
dal Kuwait. Ancora una volta, al centro delle
vicende c’è una storia tutta al femminile. L’aspetto esotico e
vagamente retrò dello show sicuramente stuzzicherà l’interesse del
pubblico: The Exchange è un prodotto alquanto
insolito, vediamo perché.
The Exchange: la trama
La serie è ambientata nel Kuwait
degli anni Ottanta. Nel 1987 una donna trentenne,
interpretata da Rawan Mahdi, divorzia
dal marito. Costretta a tornare nella casa paterna,
Mahdi cerca di dare un nuovo senso alla sua vita
da divorziata. Per poter badare alle spese scolastiche della figlia
adolescente – e per guadagnarsi un minimo d’indipendenza – la
donna ha bisogno di un lavoro. Seguendo la strada della cugina
stravagante, la protagonista trova un posto come segretaria alla
Borsa del Kuwait. Nel maschilismo generale, le due cugine provano a
fare carriera, sfidando tanto i pregiudizi quanto il mercato.
Coloriture insolite
Nel mondo di The
Exchange, tutto appare insabbiato, sia a livello visivo
che a livello narrativo. Le immagini sono dominate da tinte sabbia,
abiti pastello e interni ampiamente illuminati e danno la
sensazione di essere stati catapultati in un’insolita fiaba
‘alla Disney”. Le battute, le espressioni e i
costumi sono infatti in pieno stile commedia
rosa Netflix, un format che ormai invade la
piattaforma.
La fin troppo facile scalata verso
il successo, la superficialità con cui vengono affrontati temi come
divorzio, figli e disparita di genere non fanno che allontanare
l’immedesimazione in una vicenda già percepita come lontana ed
esotica. Il ritmo è sbrigativo, in sei puntate succede tutto troppo
velocemente.
Soldi, quote e sfarzo
La cosa affascinante
di The Exchange è il modo di ragionare
dei personaggi. Il maschilismo è aggressivo e sfrontato e viene
evocato nella serie per essere criticato. Anche la rilevanza che
viene data al denaro appare insolita. Tutti i personaggi della
storia sono benestanti e vivono circondandosi di oggetti sfarzosi.
Nonostante ciò, sono preoccupatissimi per la propria stabilità
economica e per la conservazione del proprio status. Anche al di
fuori del mercato azionario, le finanze di ognuno sembrano
oscillare tra vette e picchi, tra ricchezza reale e sfarzo
apparente.
Per molti aspetti è difficile
immedesimarsi un modo di pensare così schietto, pragmatico ed
economico. Probabilmente, la stessa narrazione risulta molto
più efficace se collocata nel contesto di provenienza.
Protagoniste spigolose
La storia presenta delle ottime basi
narrative – due donne che sfidano un mondo maschilista – ma rimane
sulla superficie. Siamo molto lontani dalla disperazione di un
genitore single in stile La
ricerca della felicità: Rawan Mahdi, come
anche la cugina, sono spigolose e non sembrano mai davvero scalfite
dalle difficoltà. Inoltre, il rapporto madre e figlia viene
affrontato in modo sbrigativo e lo spettatore rimane un po’ come la
figlia della protagonista: in attesa di supporto.
Inoltre, in The
Exchange c’è la scalata verso il successo, ma si
tratta di un percorso di tutt’altro tipo rispetto a quello al
centro di film comeIl
diritto di
contare. In conclusione, Netflixci
consegna un prodotto esotico e affascinante in superficie, ma vuoto
di senso profondo: il solito sottofondo ambientale televisivo
decisamente troppo poco impegnato.
Tra i tanti video e contenuti di
serie già di grande successo su Netflix,
la Geeked Week ha svelato anche il first look di
uno dei prodotti più interessanti del palinsesto: The
Eternaut, l’adattamento del celebre fumetto argentino che
per la piattaforma diventa una serie disponibile nel 2025.
Dopo che una nevicata mortale uccide
milioni di persone, Juan Salvo e una banda di sopravvissuti
combattono contro una minaccia aliena controllata da una forza
invisibile. Basato sull’iconica graphic novel argentina,
The Eternaut debutterà nel 2025.
Bruno
Stagnaro è il creatore della serie live-action, che
ha firmato la sceneggiatura insieme a Ariel Staltari. Stagnaro ha
condiviso la sua emozione nell’essere impegnato con questo
adattamento, raccontando un legame personale con il fumetto:
“Rappresenta mio padre che mi portava i fumetti ogni settimana.
Credo sia stata una delle prime cose che ho letto per intero nella
mia vita, all’età di 10 anni, ed ha avuto un impatto profondo sul
mio modo di comprendere la narrativa realizzata nel mio
paese“.
The Eternaut, dal fumetto alla serie live-action
L’Eternauta (El
Eternauta) è un fumetto di fantascienza scritto da
Héctor Oesterheld e disegnato da Francisco
Solano López, pubblicato dal 1957 al 1959 sulla rivista
Hora Cero, in Argentina, dove raggiunse una notevole fortuna,
venendo ristampato più volte, un successo estesosi nel resto del
mondo, che gli ha fatto raggiungere una fama tale da venire
considerato un capolavoro del fumetto mondiale.
La saga fu riscritta da Oesterheld
nel 1969, rendendo più espliciti i riferimenti alla situazione
geopolitica del Sudamerica del periodo e fu ridisegnata da Alberto
Breccia in una personalissima e innovativa versione che viene
considerata un capolavoro dalla critica. La trama è spesso
considerata una sorta di anticipazione del golpe argentino del 1976
di Jorge Rafael Videla, del quale rimarrà vittima lo stesso
Oesterheld, desaparecido nel 1978.
Come accennato questa mattina,
Kit Harington è entrato a far parte
dell’Universo Cinematografico Marvel e ora sappiamo che
l’attore di Game of Thrones si unisce al cast di The
Eternals, riunendosi così con
Richard Madden, che aveva già interpretato il suo
fratellastro nella serie HBO.
Nelle ultime ore si era pensato che
l’attore potesse essere il prossimo Wolverine, visto che le voci in
rete avevano accostato il suo nome a quello del mutante numerose
volte, nel passato recente. Adesso sappiamo che
sarà Dane Whitman, noto anche come Black
Knight.
Le riprese de The
Eternals dovrebbero partire a settembre nel Regno
Unito con la regia di Chloe Zhao, e nel cast
figureranno Angelina Jolie (Thena),
Richard Madden (Ikaris), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff
(Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos),
Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh
(Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh).
Il film, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Ci sono interessanti novità in
merito a The Eternals, il film Marvel Studios che sembra
concretizzarsi ogni giorno di più. Secondo un recente rumor infatti
la storia sarà ambientata “milioni di anni fa“. Il film,
che dovrebbe occupare uno slot di
uscita del 2020 per lo Studio, sarà quindi ambientato molto
indietro nel tempo, aggirando in qualche modo i problemi di
continuity che potrebbero sorgere rispetto a quanto realizzato fino
a questo momento.
Secondo The Hashtag Show, esiste una
prima data d’uscita, il 6 novembre 2020, e una
possibile sinossi del film, che recita quanto segue: “La storia
di The Eternals è ambientata milioni di anni fa, quando gli esseri
cosmici noti come i Celesti fecero esperimenti genetici sugli
umani, creando individui super-potenti noti come i Devianti. I due
gruppi di creature entrarono in conflitto nel corso dei secoli, per
stabilire quale delle due sarebbe stata la razza definitiva. La
storia comprende una love-story tra Ikaris, un uomo alimentato
dall’energia cosmica, e Sersi, che invece si nasconde tra gli
umani.”
Da tempo sappiamo che il futuro del
MCU
risiede nella direzione cosmica ma in pochi si aspettavano che lo
studio mettesse in cantiere un film proprio su questi personaggi.
Il franchise è poco noto e fu originariamente creato dallo stesso
Jack Kirby e poi ripreso da Neil
Gaiman nel 2006. La Marvel, a maggio, ha
ingaggiato la coppia Matthew e Ryan Firpo per
lavorare alla sceneggiatura. Restiamo in attesa di avere ulteriori
aggiornamenti in merito.
Angelina Jolie
(Thena), Richard Madden (Icarus), Kit
Harington (Cavaliere Nero), Gemma Chan
(Sersi), Barry Keoghan (Druig), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff
(Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos),
Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh
(Sprite) e Don Lee (Gilgamesh) hanno partecipato
all’incontro. Di seguito il video di presentazione e le prime
immagini:
Le riprese de The
Eternals dovrebbero partire a settembre nel Regno
Unito con la regia di Chloe Zhao, e nel cast
figureranno Angelina Jolie (Thena),
Richard Madden (Ikaris), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff
(Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos),
Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh
(Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh).
Il film, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Con The
Eternal Daughter, in concorso a
Venezia 79, Tilda Swinton e Joanna Hogg
tornano a collaborare per la terza volta, in un film che si
configura come estensione massima dello stile registico di
Hogg, a cui è possibile approciarsi soltanto con
la consapevolezza del lavoro simbiotico che le due svolgono da
tantissimi anni – fin dai tempi dell’università – e concretizzatosi
con i film The Souvenir e The Souvenir
2.
Il film più d’atmosfera di Joanna
Hogg
La trama di The
Eternal Daughter vede un’artista
(Julie) e la sua anziana madre
(Rosalind) confrontarsi con segreti a lungo
sepolti quando fanno ritorno nella vecchia casa di famiglia, ora
diventata un hotel infestato da un misterioso passato.
The
Eternal Daughter è un film di difficilissima natura.
Bisogna portarsi dietro il bagaglio conoscitivo che ci offerto il
rapporto tra Julie e la madre nei due
Souvenir per comprendere quanto a fondo la
Hogg voglia spingersi con questa analisi spettrale
e struggente della figura femminile, in cui il doppio agevola la
messa in scena di un rapporto generazionale e Tilda
Swinton non fatica a recitare, deve semplicemente
rispondere alla fatica che soggiace ai ruoli di madre e figlia.
Sempre minimale ma rigorosissimo
nella messa in scena, The
Eternal Daughter è il film più d’atmosfera della
Hogg. Da sempre interessata al sovrannaturale, era
già da prima della pandemia da Covid-19 che la regista desiderava
mettere in scena una storia di fantasmi. Senza un copione preciso a
guidarne la recitazione, Tilda Swinton segue il richiamo dei suoni
naturali per ricostruire la cronistoria di legame indissolubile,
che nasce dalla proiezione del sè nell’altro, dall’idea del
rompicapo ipnotico che avvolge le cornici delle storie gotiche.
The Eternal Daughter, o meglio, The
Souvenir 3
Per quanto visivamente intrigante,
The
Eternal Daughter si perde paradossalmente nello spazio
confinato che sceglie come propria ambientazione, un albergo
spettrale e dall’impatto visivo incontestabile, che riecheggia
tuttavia sprazzi di quello che sarebbe potuto essere un The
Souvenir 3. Nella ridondanza recitativa – conoscevamo già
tanto di madre e figlia dai precedenti film – l’ultima fatica di
Joanna Hogg risulta quasi inaccessibile, vittima
del dilatarsi di una linea del tempo che solo regista e attrice
conoscono veramente, ed è impossibile che lo spettatore riesca ad
immergervisi altrettanto. The
Eternal Daughter è il risultato di conversazioni
durate quindici anni tra Swinton e Hogg, che si sono
interrogate a lungo sul divario generazionale tra loro – figlie
dalla vocazione artistica – e le loro madri, raffinatissime e
altolocate, per cui una professione artistica non poteva essere
assolutamente contemplata.
Non tutti hanno figli o figlie, ma
tutti abbiano una madre e siamo figli.
Tilda/Julie/Rosalind decide di identificarsi in
entrambi i punti di vista, cercando di simpatizzare con queste
proiezioni del se, non lasciarsi spaventare e dimostrare che la
conversazione tra le due parti continua sempre, non deve per forza
finire secondo i ritmi della natura, bensì nutrire il tempo che
verrà.
Nel periodo di tempo trascorso
insieme, Julie e Rosalind
condividono la stessa voce e lo stesso volto. Entrambe invecchiano
poco a poco, ma hanno il tempo necessario per dar voce alla paura
più grande dei figli e delle madri: avere sbagliato qualcosa, non
essere stato all’altezza. Un confronto continuo, terapeutico ma
estremamente struggente, che fa dell’eternità la chiave per
(ri)leggere la filmografia di un’artista estremamente
autobiografica e che ancora non vuole finire di raccontarsi.
E’ stato diffuso trailer italiani
di The Estate, la divertente commedia targata
Sky Original, in esclusiva da mercoledì 15
novembre su Sky Cinema e in streaming solo su NOW.
Diretto da Dean
Craig, il film vede la partecipazione di un cast stellare
che comprende Toni Collette, Anna Faris, David Duchovny, Rosemarie
DeWitt, Ron Livingston, Keyla
Monterroso Mejia e Kathleen Turner.
La trama di The
Estate
Macey e Savanna non hanno molto, ma
hanno il piano perfetto. Con un bar sgangherato, che vacilla
sull’orlo del fallimento, e le loro vite che non vanno da nessuna
parte, le due sorelle cospirano per conquistare la loro zia Hilda,
malata terminale – la matriarca prepotente e burbera della famiglia
– nella speranza di diventare le beneficiarie della sua vasta
proprietà. Ma, come Macey e Savanna scoprono presto, potrebbero
esserci altri parenti che hanno avuto la stessa identica idea.
Clive Owen è il
protagonista di The Escape, nuovo
cortometraggio di Neill Blomkamp realizzato
per la BMW. Ora è online il secondo trailer, che
vi mostriamo.
https://www.youtube.com/watch?v=xHp2wYmu5Qc
Il famoso marchio di automobili ha
annunciato con questo progetto il ritorno di BMWFilms. Il corto, un
omaggio in occasione del quindicesimo anniversario della serie
originale prodotta dalla casa automobilistica, vede nel cast anche
Dakota Fanning, Jon Bernthale
Vera Farmiga. The Escape debutterà domenica 23
ottobre su BMWFilms.com.
Amanda Seyfried e Clive Owen
sul set di Anon –foto