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Sugar – stagione 2 si farà: Apple TV+ rinnova la serie con Colin Farrell

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La seconda stagione di Sugar (la nostra recensione) è stata confermata su Apple TV+, mesi dopo che il noir-thriller di Colin Farrell ha lasciato cadere un enorme colpo di scena. Arrivata ad aprile, la serie era incentrata su Farrell nei panni dell’investigatore privato John Sugar che cercava di risolvere una scomparsa legata alla ricca famiglia Siegel. Con un cast di supporto a Sugar che comprende anche Kirby Howell-Baptiste, Amy Ryan, Dennis Boutsikaris, Nate Corddry, Alex Hernandez, Anna Gunn, Sydney Chandler e James Cromwell, il thriller ha fatto parlare di sé per un colpo di scena che viene tenuto nascosto fino alla fine della prima puntata di otto episodi e ha fatto crescere l’attesa per il seguito.

Deadline conferma che la seconda stagione di Sugar è in arrivo su Apple TV+, con il rinnovo che avviene quasi cinque mesi dopo il finale. Sono stati confermati anche i primi dettagli sulla trama, che vedono il personaggio di Farrell tornare a Los Angeles per lavorare su un altro caso di persone scomparse e allo stesso tempo cercare di svelare il mistero della sorella scomparsa. I prossimi episodi saranno caratterizzati anche da un cambiamento dietro le quinte: lo scrittore di Breaking Bad e Preacher Sam Catlin assumerà il ruolo di showrunner e sostituirà il creatore della serie Mark Protosevich. In precedenza, Catlin aveva scritto l’ultimo episodio della prima stagione.

I produttori esecutivi Simon Kinberg e Audrey Chon, che producono insieme a Catlin, Farrell, Scott Greenberg e Chip Vucelich, hanno reagito al rinnovo in un comunicato:

“È stato incredibilmente emozionante vedere il pubblico di tutto il mondo abbracciare Sugar, e siamo entusiasti di tornare per una seconda stagione. Siamo molto grati ai nostri partner della Apple per il loro sostegno, al nostro showrunner Sam Catlin, al brillante Colin Farrell e, naturalmente, ai nostri spettatori. Non vediamo l’ora di riportare John Sugar sul caso”.

Anche Matt Cherniss, responsabile della programmazione di Apple TV, ha condiviso una dichiarazione e ha elogiato la performance di Farrell:

“Fin dalla prima puntata, il pubblico è stato attanagliato dai misteri e dai colpi di scena di Sugar, con un’incredibile interpretazione di Colin Farrell al centro. Colin, Simon Kinberg, Audrey Chon e l’intero team dietro a questa serie hanno mescolato brillantemente i generi per creare una serie avvincente e imperdibile che tiene gli spettatori con il fiato sospeso, e non vediamo l’ora di vedere dove si troverà il detective John Sugar nella seconda stagione”.

Cosa significa per la storia il rinnovo della seconda stagione di Sugar

La stagione di debutto dello show non è stata la più forte. Si può perfino sostenere che il tono di fusione di generi e sorprendentemente giocoso dello spinoff della HBO The Penguin, , sia un uso migliore di Farrell nel ruolo di protagonista, dato che John è una figura così in sordina. Man mano che Sugar impara a conoscere l’umanità, spesso attraverso i film, il suo personaggio ha la possibilità di crescere e cambiare. Ma l’Apple TV+ Original ha lo stile di un noir ben definito. Il punto debole, in definitiva, è la creazione di un mondo in cui valga la pena investire oltre all’attesa del colpo di scena.

Una seconda stagione di Sugar potrebbe essere un miglioramento che si basa sulle debolezze dei personaggi del thriller, soprattutto considerando che Catlin ha scritto alcuni dei migliori episodi di Breaking Bad incentrati sui personaggi, come “Fly”, che ha scritto insieme a Moira Walley-Beckett, e “4 Days Out”, entrambi incentrati sulla dinamica di Jesse e Walter.

SUGA: Road to D-DAY, in arrivo il 21 aprile su Disney+

SUGA: Road to D-DAY, in arrivo il 21 aprile su Disney+

Dopo aver collaborato con alcuni dei più grandi artisti mondiali, tra cui i Coldplay, Steve Aoki, The Chainsmokers e Halsey, la star dei BTS SUGA sta per intraprendere un viaggio musicale per il mondo alla ricerca di ispirazione per il suo prossimo album da solista nel documentario SUGA: Road to D-DAY, in arrivo il 21 aprile su Disney+.

Con protagonista SUGA dei BTS, icone pop del XXI secolo, il documentario seguirà l’artista mentre viaggia in tutto il mondo, da Seoul a Tokyo, Las Vegas e oltre, alla ricerca di ispirazione musicale per il suo prossimo album “D-DAY”. Nel corso del documentario, gli spettatori vedranno la star nel suo momento di massima vulnerabilità, mentre discute con altri musicisti del suo blocco dello scrittore e scava in profondità nei suoi ricordi più traumatici per scrivere i testi di alcune delle sue ultime canzoni. SUGA: Road to D-DAY include anche esclusive clip dal vivo delle canzoni del prossimo album.

Oltre al documentario in uscita il 21 aprile, su Disney+ sono disponibili anche BTS: PERMISSION TO DANCE ON STAGE – LA, un esclusivo film concerto in 4K che mostra la performance live dei BTS al Sofi Stadium di Los Angeles nel novembre 2021; j-hope IN THE BOX, un documentario dietro le quinte che mostra la creazione del primo album da solista della star dei BTS j-hope; e IN THE SOOP : Friendcation – un reality show originale con un cast stellare che include V dei BTS, Park Seojun di Itaewon Class, Choi Wooshik, star dei Parasite, Park Hyungsik dei Soundtrack #1 e Peakboy, che vede  i cinque amici mentre si avventurano in un viaggio a sorpresa e si dedicano a una serie di attività divertenti insieme.

SUGA: Road to D-DAY debutterà il 21 aprile su Disney+.

Suffragette: tre nuovi poster del film

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Suffragette: tre nuovi poster del film

Ecco tre nuovi poster di Suffragette, il film che vedono protagoniste Carey Mulligan, Meryl Streep e Helena Bonham Carter. Il film è diretto da Sarah Gavron. L’uscita del film è prevista per il 30 ottobre nel Regno Unito.

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La pellicola, che racconta la storia delle suffragette inglesi che all’inizio del 20° secolo si batterono per poter acquisire diritto di voto, vedrà come protagonista Carey Mulligan (Il Grande Gatsby, Shame), nel ruolo di una giovane madre Suffragettedeterminata a lottare in difesa della propria dignità sia a casa che nel luogo di lavoro. Accanto a lei, Meryl Streep, che vestirà i panni dell’attivista Emmeline Pankhurst, leader del movimento delle suffragette. Nel cast anche Helena Bonham Carter, Ben Whishaw, Anne-Marie Duff e Brendan Gleeson.

Si tratta di una produzione Ruby Films per la Focus Features, Pathé, Film4 e il BFI in associazione con Ingenious Media e con la partecipazione di Canal + e Ciné-Cinema. Produttori esecutivi del film sono Cameron McCracken, Tessa Ross, Rose Garnett, Nik Bower, James Schamus e Teresa Moneo. L’uscita del film nelle sale è prevista per questo settembre.

Suffragette: recensione del film con Carey Mulligan

Suffragette: recensione del film con Carey Mulligan

Lottare per un ideale, a qualunque costo, contro ogni ostacolo, e se necessario sacrificare anche la propria vita, mettendo in gioco in prima persona sé stessi e i propri affetti più cari. Questa forza vitalistica, questa violenta utopia spinse nel XX secolo gruppi distanti e distinti di donne (diverse tra loro per classe sociale, censo, cultura, aspettative di vita) a lottare, in prima linea, per i propri ideali.

Stiamo parlando del movimento delle Suffragette, che finalmente trova una voce forte-ed un canale privilegiato nel cinema – per raccontare la propria storia, disseminata di mille piccole storie personali pronte ad intersecarsi con La Storia; a compiere questa titanica impresa è Sarah Gavron che decide di girare Suffragette avvalendosi delle preziose interpretazioni di attrici come Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Anne-Marie Duff e Meryl Streep; donne iconiche, donne forti, donne coraggio che hanno lottato per affermare la propria presenza in un mondo e in una società dalla forte impronta maschilista.

Motore immobile della vicenda è Maud Watts (la Mulligan), all’inizio semplice lavoratrice sottopagata di una lavanderia londinese, sposata e con un amatissimo figlio; ma successivamente-dopo essere rimasta coinvolta in un’azione di disobbedienza civile-si lascia coinvolgere sempre di più dalla causa delle Suffragette, grazie anche alla forza e alla determinazione delle sue compagne (su tutte, Violet ed Edith) fino all’incontro con la leader Pankhurst (la Streep), vera e propria icona che rivoluzionerà per sempre la sua vita con le sue parole.Suffragette 3

La Gavron sceglie volontariamente di usare con discrezione la Macchina da Presa: mezzo silenzioso e distante, diventa una sorta di occhio onnisciente sulle situazioni e sugli eventi, un occhi privilegiato che lancia uno sguardo dal punto di vista di Maud, condividendone la focalizzazione (anche quando è esterna); nelle scene più drammatiche, quando la violenza deflagra senza pietà e sconti per nessuno, la MdP della regista non indugia, voyeuristicamente, sui dettagli della carneficina, ma entra nelle dinamiche, scava a fondo tra i corpi e le espressioni, regalando quasi un’esperienza simile al reportage fotografico di guerra che un puro, semplice, spettacolo di intrattenimento.

L’anima del film sono i suoi mille volti di donna, queste figure femminili così forti e determinate, ma allo stesso tempo lontane anni luci dagli stereotipi cinematografici hollywoodiani; personaggi che sono più veri del vero, realistici perché affondano nella realtà vera e propria, trasformandosi in mezzi per comunicare la testimonianza silenziosa di chi ha segnato la Storia, pur non entrando-di diritto-tra le pagine di un manuale.

Suffragette: nuova featurette del film con Carey Mulligan

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Suffragette: nuova featurette del film con Carey Mulligan

Ecco una nuova featurette di Suffragette, il film che vedono protagoniste Carey MulliganMeryl Streep e Helena Bonham Carter. Il film è diretto da Sarah Gavron.

La pellicola, che racconta la storia delle suffragette inglesi che all’inizio del 20° secolo si batterono per poter acquisire diritto di voto, vedrà come protagonista Carey Mulligan (Il Grande Gatsby, Shame), nel ruolo di una giovane madre determinata a lottare in difesa della propria dignità sia a casa che nel luogo di lavoro. Accanto a lei, Meryl Streep, che vestirà i panni dell’attivista Emmeline Pankhurst, leader del movimento delle suffragette. Nel cast anche Helena Bonham Carter, Ben Whishaw, Anne-Marie Duff e Brendan Gleeson.

L’uscita del film è prevista per il 30 ottobre nel Regno Unito.

Suffragette: nuova clip del film con Carey Mulligan

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Suffragette: nuova clip del film con Carey Mulligan

Ecco una nuova clip di Suffragette, il film che vedono protagoniste Carey MulliganMeryl Streep e Helena Bonham Carter. Il film è diretto da Sarah Gavron.

La pellicola, che racconta la storia delle suffragette inglesi che all’inizio del 20° secolo si batterono per poter acquisire diritto di voto, vedrà come protagonista Carey Mulligan (Il Grande Gatsby, Shame), nel ruolo di una giovane madre determinata a lottare in difesa della propria dignità sia a casa che nel luogo di lavoro. Accanto a lei, Meryl Streep, che vestirà i panni dell’attivista Emmeline Pankhurst, leader del movimento delle suffragette. Nel cast anche Helena Bonham Carter, Ben Whishaw, Anne-Marie Duff e Brendan Gleeson.

L’uscita del film è prevista per il 30 ottobre nel Regno Unito.

Suffragette: il trailer ufficiale con Carey Mulligan e Meryl Streep

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Ecco il nuovo trailer originale di Suffragette, il film che vede protagonista Carey Mulligan, diretta da Sarah Gavron. L’uscita del film è prevista per il 30 ottobre nel Regno Unito.

La pellicola, che racconta la storia delle suffragette inglesi che all’inizio del 20° secolo si batterono per poter acquisire diritto di voto, vedrà come protagonista Carey Mulligan (Il Grande Gatsby, Shame), nel ruolo di una giovane madre Suffragettedeterminata a lottare in difesa della propria dignità sia a casa che nel luogo di lavoro. Accanto a lei, Meryl Streep, che vestirà i panni dell’attivista Emmeline Pankhurst, leader del movimento delle suffragette. Nel cast anche Helena Bonham Carter, Ben Whishaw, Anne-Marie Duff e Brendan Gleeson.

Si tratta di una produzione Ruby Films per la Focus Features, Pathé, Film4 e il BFI in associazione con Ingenious Media e con la partecipazione di Canal + e Ciné-Cinema. Produttori esecutivi del film sono Cameron McCracken, Tessa Ross, Rose Garnett, Nik Bower, James Schamus e Teresa Moneo. L’uscita del film nelle sale è prevista per questo settembre.

Suffragette: il trailer italiano del film con Carey Mulligan

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Suffragette: il trailer italiano del film con Carey Mulligan

Ecco il trailer italiano di Suffragette, il film che vedono protagoniste Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e la partecipazione di Meryl Streep. Il film è diretto da Sarah Gavron.

La pellicola, che racconta la storia delle suffragette inglesi che all’inizio del 20° secolo si batterono per poter acquisire diritto di voto, vedrà come protagonista Carey Mulligan (Il Grande Gatsby, Shame), nel ruolo di una giovane madre determinata a lottare in difesa della propria dignità sia a casa che nel luogo di lavoro. Accanto a lei, Meryl Streep, che vestirà i panni dell’attivista Emmeline Pankhurst, leader del movimento delle suffragette. Nel cast anche Helena Bonham Carter, Ben Whishaw, Anne-Marie Duff e Brendan Gleeson.

L’uscita del film è prevista per il 30 ottobre nel Regno Unito.

Suffragette: Focus Features acquista i diritti

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La Focus Features acquisisce dalla Pathé i diritti di Suffragette, film drammatico per la regia di Sarah Gavron su una sceneggiatura di Abi Morgan. Suoi anche i diritti di distribuzione per l’America Latina, India, Corea del Sud e la maggior parte dell’Europa dell’Est, inclusa la Russia (sarà la Universal Pictures International ad occuparsi di distribuire il film in quei territori).

La pellicola, che racconta la storia delle suffragette inglesi che all’inizio del 20° secolo si batterono per poter acquisire diritto di voto, vedrà come protagonista Carey Mulligan (Il Grande Gatsby, Shame), nel ruolo di una giovane madre determinata a lottare in difesa della propria dignità sia a casa che nel luogo di lavoro. Accanto a lei, Meryl Streep, che vestirà i panni dell’attivista Emmeline Pankhurst, leader del movimento delle suffragette. Nel cast anche Helena Bonham Carter, Ben Whishaw, Anne-Marie Duff e Brendan Gleeson.

Si tratta di una produzione Ruby Films per la Focus Features, Pathé, Film4 e il BFI in associazione con Ingenious Media e con la partecipazione di Canal + e Ciné-Cinema. Produttori esecutivi del film sono Cameron McCracken, Tessa Ross, Rose Garnett, Nik Bower, James Schamus e Teresa Moneo. L’uscita del film nelle sale è prevista per questo settembre.

Fonte: Variety

Suffragette, la conferenza stampa con la regista Sarah Gavron

La regista Sarah Gavron e la produttrice Faye Ward presentano a Roma la loro ultima fatica, Suffragette, faticosa e sensibile pellicola che ha già riscosso numerosi successi in festival importanti in giro per il mondo (incluso il suo debutto alla 59esima edizione del BFI).

Ad introdurre il vivace dibattito è Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), annunciando che a Sarah Gavron ha ricevuto il Premio Internazionale Afrodite, la prima di una lunga serie di occasioni pubbliche italiane- tra proiezioni speciali previste perfino nelle scuole e a Montecitorio-che permetteranno al film di avere una maggior distribuzione sul nostro territorio.

Suffragette 1La prima domanda da parte dei giornalisti riguarda l’essenza stessa del film: infatti, non si tratta di una semplice pellicola in costume, figlia dei tempi che mostra, ma è in realtà un primo passo per riflettere sulla condizione delle donne-e la loro mancanza del diritto di voto-in tutto il mondo, condizione che si è protratta fino ad oggi.

La Gavron è la prima a prendere la parola, spiegando la vera ragione che ha spinto lei e la sceneggiatrice Abi Morgan (Shame) a scrivere questo film: mai prima d’ora si era parlato in modo così completo e strutturato del movimento delle suffragette e della sua storia, considerando che la condizione della donna nel mondo è un argomento ancora “caldo”- dati alla mano-che mostra le ingiustizie alle quali sono sottoposte tuttora le donne, con una infinita ed invalidante serie di limiti: vincoli posti negli ambiti sociali, lavorativi, politici. Questo film mostra quindi le difficoltà, le lotte affrontate e il “calvario” sopportato dalle prime “pioniere” del movimento per conquistarsi la strada verso i diritti.

Quante difficoltà produttive sono state incontrate?

La produttrice Ward afferma che questo film tratta di un tema mai analizzato, in modo approfondito, precedentemente, né al cinema né in tv (a parte una serie tv britannica degli anni ’70); il tema avrebbe suscitato grande interesse, ri-evocando vecchi fantasmi del passato. Dopo cinque anni passati a sviluppare l’idea del film, ci sono stati una serie di elementi che sono cambiati in modo repentino: sono stati aperti gli archivi della polizia, che mostravano come gli stessi tutori della legge controllassero/spiassero il movimento delle suffragette.

Entrambe (regista, produttrice e sceneggiatrice) avevano chiara l’idea di realizzare un film sulle donne, ma con una forte connotazione politica. Il loro intento era quello di dare un forte taglio politico/mascolino al film, inteso proprio come una lotta, senza esclusione di colpi, per ottenere i propri diritti.

Un’ulteriore domanda riguarda le figure maschili del film: perché non emerge una figura forte, pronta a supportare le donne nel loro percorso?

Secondo la Gavron, ci sono stati uomini che hanno appoggiato e sostenuto le suffragette (come il personaggio del farmacista marito di Edith Ellyn, interpretata da Helena Bonham Carter); nel film sono pochi ed incarnano più personaggi realmente esistiti, in mezzo ai quali c’erano anche dei politici o dei tutori della legge (come Arthur Steed interpretato da Brendan Gleeson nel film, in bilico tra la propria missione e la piega travolgente degli eventi; oppure il personaggio di Sonny- Ben Whishaw-marito di Maud- Carey Mulligan, intrappolato nelle convenzioni sociali). Ma essendo un film focalizzato sulle figure femminili, l’intento era quello di dare maggiore risalto alle loro voci.

suffragette filmRispetto al movimento femminista degli anni ’70 (nato in seno alle università e all’intellighenzia culturale) il movimento delle suffragette nasce dal basso, nelle lavanderie, tra le classi lavoratrici più povere e sottoposte a condizioni di lavoro estreme, ai limiti della schiavitù: perché? Quali sono le differenze?

Per la Gavron era abbastanza inusuale questo movimento nell’Inghilterra del XX secolo perché- in una realtà divisa, marcatamente, tra le varie classi sociali- il movimento è riuscito ad unire trasversalmente le donne di ogni ceto sociale, soprattutto quelle delle classi più povere, le militanti della prima linea pronte a perdere tutto (lavoro, vita e status) pur di seguire una propria causa.

Una domanda provocatoria riguarda il diritto di voto delle donne: una volta raggiunto, quali diritti effettivi si sono conquistati? Quanto questo elemento ha permesso di accelerare il processo di emancipazione?

La regista replica che se si osserva bene cos’è successo in Inghilterra dopo che le donne hanno ottenuto il diritto di voto, molte leggi sono cambiate in favore del sesso femminile: hanno potuto studiare, vantare diritti maggiori sui propri soldi, sulla propria indipendenza; hanno avuto ruoli importanti a livello giuridico e diritti nuovi legati ai propri figli.

Una nuova domanda riguardo l’impatto a livello di ricezione e fruizione che il film ha avuto sui giovani, di entrambi i sessi: la pellicola è mirata proprio a loro, l’intento non era quello di fare un film in costume e basta; quindi è una grande vittoria vedere i giovani che sono andati al cinema all’uscita del film e soprattutto i dibattiti avviati sui social media.

Anche la produttrice Ward aggiunge- riguardo al discorso- che la cosa straordinaria del cinema è che unisce e trascende le differenze geografiche, di genere, razziali etc: oggi il movimento delle suffragette è studiato a scuola, grazie anche al potere comunicativo della settima arte.

La composizione del cast e la scelta delle attrici come si è svolta?

Hanno impiegato sei anni per scrivere la sceneggiatura, e Carey Mulligan è sempre stata la loro prima scelta: il giorno dopo la loro proposta l’agente della Mulligan ha chiamato e così l’attrice è “salita sulla barca”. La Bonham Carter è stata la seconda ad entrare nel gruppo, nonostante il suo bisnonno fosse il primo ministro britannico nemico proprio del movimento. Anne-Marie Duff è un’attrice prodigiosa a livello teatrale e televisivo, ma si vede molto poco al cinema, per cui è stato un vero piacere trascinarla nel progetto; il loro intento era quello di assemblare un cast variegato, in grado di dare voce alle diverse sfumature femminili presenti nella storia. Per il ruolo della Pankhurst avevano bisogno di una donna iconica, e quale scelta migliore di Meryl Streep? Un’attrice grandiosa che ha sostenuto la produzione fino in fondo, dando una grande mano per superare le difficoltà.

Per i ruoli maschili è stato più difficile: gli agenti richiamavano lamentandosi che non ci fossero ruoli forti ed iconici nella pellicola. La risposta della Gavron e colleghe? “Benvenuti nel mondo che noi donne abbiamo frequentato per anni!”

La Ward riprende il discorso aggiungendo che la loro produzione è stata la prima ad avere la possibilità di girare fuori e dentro il Parlamento inglese, e la Carter avvertiva ancora lì la presenza del bisnonno che si continuava ad aggirarsi, insieme a quello della Pankhurst presente lì ed evocato dalla presenza della nipote. Non a caso la Carter si è- ironicamente- scusata per il “suo” scomodo passato!

Una domanda polemica riguarda i diritti umani, oggi messi in dubbio in un’Europa divisa che si sente minacciata (e che minaccia di “sgretolarsi”): secondo la Gavron l’uscita del Regno Unito dall’Europa sarebbe la mossa peggiore e tutte le donne devono lottare per ottenere i propri diritti, ma non solo loro: tutti devono lottare insieme per ottenerli.

Tra poco sarà l’8 Marzo: vale ancora la pena festeggiare? E il termine “suffragette”, che etimologia specifica ha?

Secondo la Gavron il termine “Suffragette” nasce dal “Daily Mail” che gli diede una connotazione dispregiativa; poi le donne se ne appropriarono, dando questo nome al loro giornale. Le donne se ne appropriarono, per indicare il loro movimento che preferiva metodi di disobbedienza civile.

L’8 Marzo è importante da festeggiare, per ricordare alle donne quello che è stato fatto ma anche quello che si dovrà ancora fare, restando sospesi tra passato, ricordo e futuro.

Il film uscirà il prossimo 3 Marzo in 124 copie.

Suffragette

Suffragette prime foto dal set con Carey Mulligan e Meryl Streep

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Ecco le prime foto dal set di Suffragette con Carey Mulligan e Meryl Streep. Le riprese si stanno svolgendo in questi giorni a Londra. Ecco le immagini:

Il film racconterà dei fatti realmente accaduti, e si concentrerà sulla storia del pionieristico movimento femminista a favore del suffragio universale, che nell’Inghilterra del 1872 ebbe problemi addirittura con la legge. Le protagoniste della storia erano donne risolute e determinate, che però vennero costrette, da uno Stato brutale, a lavorare e protestare in clanestinità, al fine di guadagnare un altro passo verso la parità trai sessi.

Suffragette arriverà nelle sale USA il 16 gennaio 2015. Il film è diretto da Sarah Gavron e basato su una sceneggiatura scritta da Abi Morgan. Nel cast Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Meryl Streep, Ben Whishaw, Romola Garai, Brendan Gleeson.

Fonte foto: JJ

Suffragette prima foto dal film con Carey Mulligan

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Suffragette prima foto dal film con Carey Mulligan

Ecco la prima immagine ufficiale da Suffragette, film che vede protagonista Carey Mulligan e che chiaramente parla della lotta delle donne per avere possibilità di voto.

Ecco l’immagine:SuffragetteIl film racconterà dei fatti realmente accaduti, e si concentrerà sulla storia del pionieristico movimento femminista a favore del suffragio universale, che nell’Inghilterra del 1872 ebbe problemi addirittura con la legge. Le protagoniste della storia erano donne risolute e determinate, che però vennero costrette, da uno Stato brutale, a lavorare e protestare in clanestinità, al fine di guadagnare un altro passo verso la parità trai sessi.

Suffragette arriverà nelle sale USA il 16 gennaio 2015. Il film è diretto da Sarah Gavron e basato su una sceneggiatura scritta da Abi Morgan. Nel cast Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Meryl Streep, Ben Whishaw, Romola Garai, Brendan Gleeson.

Sudestival: tutti i vincitori della ventitreesima edizione

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Sudestival: tutti i vincitori della ventitreesima edizione

Si è appena conclusa nella suggestiva cornice di Monopoli la ventitreesima edizione del Sudestival, primo e unico festival di cinema italiano in Puglia che si svolge in inverno, progetto dell’Associazione Culturale Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma. Il festival, afferente all’Apulia Cinefestival Network e all’AFIC, viene realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MIC e MIM, grazie anche al sostegno della Città di Monopoli, del Comune di Polignano a Mare, della città di Fasano e col patrocinio della Città Metropolitana di Bari, del Comune di Bari, dell’Università degli Studi di Bari e del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli.

Il primo e unico festival di cinema italiano in Puglia a svolgersi in inverno, divenuto in ben ventitrè edizioni il punto di riferimento per le opere prime e seconde della produzione nazionale di qualità, ha contato quest’anno sei sezioni e dodici premi, arricchendosi con il progetto Sudestival School, vincitore del bando Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (MIC e MIM), e includendo una retrospettiva dedicata a Mattia Torre, senza dimenticare il gemellaggio con il Golden Apricot Yerevan International Film Festival, che si tiene dal 2004 ogni anno nella capitale armena.

Nella serata conclusiva di venerdì 17 marzo, presso il Teatro Radar di Monopoli, si sono svolte le premiazioni delle diverse sezioni a cura delle Giurie presenti. La Giuria Cinema Nazionale, presieduta da Pedro Armocida e composta da Roberto Silvestri, critico cinematografico e conduttore di Hollywood Party su Radio3, Viviana Del Bianco, direttrice N.I.C.E., Paolo Di Paolo, scrittore, e Esmeralda Calabria, montatrice, ha assegnato il prestigioso FARO D’AUTORE della Città di Monopoli per il miglior lungometraggio a Amanda di Carolina Cavalli.

A premiare il miglior documentario con il PREMIO “ALBERGO DIFFUSO” la Giuria Nazionale Doc presieduta da Antonella Gaeta, sceneggiatrice e giornalista, con Michele Sancisi, scrittore, autore e giornalista SKY, e Anna Maria Pasetti, critica cinematografica del Fatto quotidiano, che ha decretato vincitore Umberto Eco – La biblioteca del mondo di Davide Ferrario.

La Giuria Giovani del Sudestival, nata ventitré anni fa grazie all’impegno del Polo Liceale “Galilei-Curie” di Monopoli, che quest’anno conta oltre 600 studenti tra gli Istituti superiori coinvolti di Monopoli e Fasano, ha assegnato il PREMIO “FONDAZIONE PUGLIA” per il miglior lungometraggio a Acqua e anice di Corrado Ceron. Il PREMIO SUDESTIVAL SCHOOL – finanziato da AGE (Associazione Italiana Genitori) – per il miglior corto è andato a When you wish upon a star di Domenico Modafferi e quello di miglior doc SUDESTIVAL SCHOOL – finanziato da AGE – a Peso Morto di Francesco Del Grosso. Sono stati assegnati entrambi dalla Giuria Giovani. Anna Frank e il diario segreto di Ari Folman si è invece aggiudicato il PREMIO GIURIA KIDS SUDESTIVAL SCHOOL per il miglior film d’animazione.

Il PREMIO GIURIA DEL PUBBLICO “ARCADIA” per il miglior lungometraggio è andato a I pionieri di Luca Scivoletto, mentre il PREMIO CD D’ARGENTO “GIANNI LENOCI” è stato assegnato a  Bruno Falanga  per la colonna sonora di  Per niente al mondo di Ciro D’Emilio, grazie alla Giuria composta dal regista documentarista Francesco Conversano (presidente), dal maestro Giampaolo Schiavo, direttore del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, e dai maestri Paolo Carlomè e Admir Shkurtaj, docenti di composizione, e Paolo Vivaldi, docente di Composizione per la Musica applicata alle immagini. Il PREMIO APULIA FILM COMMISSION “CARLO DELLE PIANE” alla miglior sceneggiatura è stato assegnato ad Andrea Magnani per La lunga corsa. È stato ancora Peso Morto di Francesco del Grosso ad aggiudicarsi il PREMIO GIURIA SNCCI come miglior Doc, grazie alla giuria composta da Ignazio Senatore, Irene Gianeselli e Marco Lombardi.

Il PREMIO “MASSERIA SANTA TERESA” per la miglior attrice del Sudestival 2023 è stato assegnato ex aequo a Stefania Sandrelli per Acqua e anice di Corrado Ceron e a Benedetta Porcaroli per Amanda di Carolina Cavalli. Infine, ma non meno importante, il PREMIO SUDESTIVAL 2023 “ECCELLENZA DEL SUD” è andato all’attrice Bianca Nappi, presente in sala e madrina dell’intera manifestazione.

Sudestival: dal 27 gennaio al 17 marzo la 23° edizione. Kim Rossi Stuart in apertura

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Dal 27 gennaio al 17 marzo 2023 torna il Sudestival, progetto dell’Associazione Culturale Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma. Il festival, afferente all’Apulia Cinefestival Network e all’AFIC, viene realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MIC e MIM, grazie anche al sostegno della Città di Monopoli, del Comune di Polignano a Mare, della città di Fasano e col patrocinio della Città Metropolitana di Bari, del Comune di Bari, dell’Università degli Studi di Bari e del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli.

Giunto alla sua 23esima edizione, il Sudestival è il primo e unico festival di cinema italiano in Puglia che si svolge in inverno, divenuto il punto di riferimento per le opere prime e seconde della produzione nazionale di qualità. Da sempre svoltosi nella città di Monopoli, la nuova edizione allarga i suoi confini, allocando alcune delle sue sezioni anche nelle città di Fasano, Polignano a Mare e Bari, ospitando, per la prima volta, anteprime, proiezioni e ospiti provenienti da tutta Italia.

Dopo il successo della scorsa edizione, vissuta ancora con le difficoltà della pandemia, il Sudestival torna al suo pubblico nella sua versione del festival “lungo un inverno”, moltiplicando non solo i luoghi ma anche il programma: 35 giorni di festival, 60 proiezioni, 6 sezioni, 12 premi e oltre 40 ospiti sono alcuni dei numeri della nuova edizione.

Sei le sezioni in cui si articola la kermesse: la sezione principale del Concorso Lungometraggi, la sezione Concorso DOC – a cura di Maurizio Di Rienzo, Corta è la notte – a cura de La Rete dei festival Adriatici-, la Retrospettiva “Gli Imprescindibili”, dedicata quest’anno a Mattia Torre, la prima in Italia a celebrare la filmografia del regista e dello sceneggiatore prematuramente scomparso.

Immancabile e molto attesa dagli studenti delle scuole del territorio – e non solo – la sezione delle Masterclass, a cui da sempre il Sudestival ha riservato una particolare attenzione. Un momento prezioso, di arricchimento e di confronto, che vedrà protagonisti nomi di fama internazionale interloquire con i giovani. Si parte con l’attore e regista Kim Rossi Stuart (Interpretare un personaggio: il ruolo dell’attore nell’opera filmica), per proseguire con il regista Claudio Cupellini (Dalla graphic novel allo schermo: la sceneggiatura de La terra dei figli), al direttore della fotografia Duccio Cimatti (Il ruolo strategico della luce nell’opera filmica), la regista Margherita Ferri (Grammatica e sintassi delle serie TV), lo sceneggiatore Salvatore De Mola (Sceneggiare “Questo è un uomo”), Marco Spoletini (Il ruolo del montaggio nell’opera filmica: Il silenzio grande) e il giornalista Mauro Gervasini (Commedia all’italiana: ieri, oggi, e domani?). Alle Masterclass per gli studenti si aggiungono due incontri aperti al pubblico con il montatore Marco Spoletini (Il ritmo del montaggio in un film di genere: Piove) e il regista Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare).

La mission educativa del pubblico del domani si arricchisce grazie al progetto Sudestival School, vincitore del bando Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (MIC e MIM), che prevede la collaborazione tra Sudestival e nove Istituti di Istruzione Secondaria del Territorio (Polo Liceale “Galiei-Curie” e I.I.S.S. “Luigi Russo” di Monopoli, I.I.S.S. “Da Vinci” e I.I.S.S. “Salvemini” di Fasano, Licei “San Benedetto” di Conversano, I.P.S.S.E.O.A. “Modugno” di Polignano a Mare, I.I.S.S. “Canudo-Marone” di Gioia del Colle, Licei “Cartesio” di Triggiano e Licei “Don Milani” di Acquaviva delle Fonti) e quattro Istituti Comprensivi (I.C. “Intini-Sofo”, I.C. “Modugno-Galilei”, I.C. “Bregante-Volta” e I.C. “Jones-Comes” di Monopoli).

Quest’anno con una Giuria Giovani, nata ventitré anni fa grazie all’impegno del Polo Liceale “Galilei-Curie” di Monopoli, conta oltre 1000 studenti tra gli Istituti superiori coinvolti di Monopoli e Fasano. Un numero più che raddoppiato rispetto agli scorsi anni, a dimostrazione del radicamento sul territorio di un festival che si pone l’obiettivo di formare e di appassionare le nuove generazioni al cinema e alla fascinazione della sala.

In questo quadro si colloca l’aggiornamento per i docenti, un unicum del genere, affidato alle lezioni di Valentina Domenici e Massimo Causo, con incontri dedicati all’approfondimento della settima arte anche per gli insegnanti.

Protagonisti del Sudestival sono i giovani, ma anche i giovanissimi: a loro è dedicata, non da ultima, la sezione Kids, con la direzione artistica di Marino Guarnieri e i laboratori curati dall’Allegra Brigata di Monopoli.

Tra le novità della nuova edizione numerosissime serate evento che porteranno nel cuore della Puglia il grande cinema d’autore, anteprime, ospiti – Kim Rossi Stuart con Brado, Claudia Gerini con Tapirulan – ma anche incontri con importanti professionisti del settore, con la presentazione de IL CINEMA. L’IMMORTALE (Einaudi) di Daniele Vicari, de IL DIZIONARIO DEI FILM, EDIZIONE DEL TRENTENNALE 1993 – 2023 (Baldini+Castoldi) di Paolo Mereghetti, e un focus sulla situazione del cinema al Sud, a cui hanno già aderito Giorgio Gosetti – presidente AFIC, Giulio Dilonardo – Presidente ANEC Puglia e Basilicata, Francesca Cima – Produttrice INDIGO Film e Maria Giuseppina Troccoli – dirigente MIC.

Anche in questa edizione verrà celebrata l’opera di un artista che ha abitato la terra di confine tra musica e cinema, Enzo Jannacci, con la proiezione de L’Udienza di Marco Ferreri e la presentazione del libro di Enzo Gentile Enzo Jannacci. Ecco tutto qui, con parole e musica di Paolo Jannacci al pianoforte, spettacolo-concerto in anteprima nazionale.

Un’attenzione particolare sarà inoltre riservata al cinema armeno*, attraverso un programma esclusivo di due giorni, espressione del gemellaggio con il GAIFF di Yerevan e programmato a Bari, città che può narrare la storia umana, religiosa e culturale che lega l’Armenia alla Puglia, e a Polignano a Mare.

Fiore all’occhiello del Festival, da sempre, i premi, che quest’anno saranno ben 12, assegnati dalla Giuria Nazionale Lungometraggi (Faro d’Autore della Città di Monopoli e Premio Miglior Attrice/Attore “Masseria Santa Teresa”), dalla Giuria Nazionale Doc, dalla Giuria SNCCI (Premio della critica italiana SNCCI), dalla Giuria Giovani Sudestival School (Premio “Fondazione Puglia”), dalla Giuria KIDS Sudestival School e dal pubblico del Sudestival (Premio “Arcadia”). Confermati anche quest’anno il Premio “Gianni Lenoci” alla Miglior Colonna Sonora e il Premio AFC “Carlo Delle Piane” alla Miglior Sceneggiatura.

“Se il pubblico sta cambiando, abbandonando la liturgia della sala – dichiara il direttore artistico Michele Suma –, noi abbiamo lavorato ad una edizione di 35 giornate di festival per riproporre lo stare insieme, la condivisione, il dialogo, lo scambio e la conoscenza; l’attenzione formativa ai giovani e giovanissimi ne è strategia portante, grazie anche al finanziamento CIPS che lo consente. Il Sudestival riproporrà la magia della sala, della fruizione collettiva di quel fascio di luce che porta le storie e la storia del cinema italiano degli esordi. Perché il cinema è, ancora, un momento formidabile per emozionarsi in compagnia”.

Pedro Armocida presiederà la Giuria Nazionale Lungometraggi, composta da Viviana Del Bianco, direttrice N.I.C.E., Roberto Silvestri, critico cinematografico, Paolo Di Paolo, scrittore, ed Esmeralda Calabria, montatrice; la Giuria Nazionale Doc sarà invece diretta dalla sceneggiatrice e giornalista Antonella Gaeta e composta da Michele Sancisi, scrittore, autore e giornalista e Anna Maria Pasetti, critica cinematografica. La giuria SNCCI per il Premio della critica italiana, sarà composta dai critici cinematograficiIgnazio Senatore, Irene Gianeselli e Marco Lombardi. La giuria Il Premio “Gianni Lenoci” sarà assegnato dalla giuria presieduta da Francesco Conversano, regista documentarista, e dai Maestri Gianpaolo Schiavo, direttore del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, Paolo Vivaldi, Paolo Carlomè e Admir Shkurtaj.

Madrina della 23esima edizione del Sudestival sarà Bianca Nappi, affermata attrice nel panorama nazionale originaria di Trani, ospite speciale della serata delle premiazioni: a lei sarà dedicato un riconoscimento speciale e sarà proiettato un film, tra i tanti che la vedono protagonista, da lei scelto.

LE SEZIONI

MASTERCLASS

  • 27 gennaio – Kim Rossi Stuart: “Interpretare un personaggio: il ruolo dell’attore nell’opera filmica”.
  • 10 febbraio – Claudio Cupellini: “Dalla graphic novel allo schermo: la sceneggiatura de La terra dei figli”
  • 17 febbraio – Duccio Cimatti: “Il ruolo strategico della luce nell’opera filmica”. Incontro-lezione e visione guidata de Il grande passo
  • 23 febbraio – Salvatore De Mola: “Sceneggiare Questo è un uomo
  • 25 febbraio – Massimiliano Bruno: “Nessuno mi può giudicare
  • 4 marzo – Marco Spoletini: “Il ruolo del montaggio nell’opera filmica: Il silenzio grande
  • 4 marzo – Marco Spoletini: “Il ritmo del montaggio in un film di genere: Piove
  • 10 marzo – Margherita Ferri: “Grammatica e sintassi delle serie tv”.
  • 17 marzo – Mauro Gervasini: “Commedia all’italiana: ieri, oggi (e domani)?” Incontro-lezione e visione guidata de Il sorpasso.

GLI IMPRESCINDIBILI_ LA RETROSPETTIVA DEDICATA A MATTIA TORRE

  • 29 gennaio – Piovono Mucche (2002), di Luca Vendruscolo
  • 5 febbraio – Piccole anime (1998), di Gianni Ciarrapico
  • 19 febbraio – Ogni maledetto Natale (2014), di Mattia Torre, Gianni Ciarrapico, Luca Vendruscolo
  • 26 febbraio – Boris, Il film (2011), di Mattia Torre, Gianni Ciarrapico, Luca Vendruscolo
  • 5 marzo – Figli (2020), di Giuseppe Bonito

CONCORSO LUNGOMETRAGGIO

  • 9 febbraio – Amanda, di Carolina Cavalli
  • 11 febbraio – Per niente al mondo, di Ciro d’Emilio
  • 17 febbraio – Acqua e anice, di Corrado Ceron
  • 24 febbraio – Margini, di Niccolò Falsetti
  • 3 marzo – La lunga corsa, di Andrea Magnani (ANTEPRIMA)
  • 10 marzo – I pionieri, di Luca Scivoletto (ANTEPRIMA)

CONCORSO DOC

  • 6 marzo – Le biblioteche del mondo, di Davide Ferrario (ANTEPRIMA)
  • 6 marzo – Il cerchio, di Sophie Chiarello
  • 7 marzo – Peso Morto, di Francesco Del Grosso
  • 7 marzo – Se fate i bravi, di Stefano Collizzoli
  • 7 marzo – Ennio Flaiano, straniero in patria, di Fabrizio Corallo e Valeria Parisi
  • 8 marzo – Il tempo dei giganti, di Davide Barletti
  • 8 marzo – La generazione perduta, di Marco Turco
  • 8 marzo – Las Leonas, di Isabel Achaval e Chiara Bondì 

CORTA È LA NOTTE – 18 febbraio

Tria, di Giulia Grandinetti; Linfa vitale, di Fausto Franchi; I giorni delle arance, di Matteo De Liberato; The Birdwatchers, di Riccardo Cavosi; When you wish upon a star, di Domenico Modaferri; Destinata coniugi Lo Giglio, di Nicola Prosatore; Memories of crossing, di Alberto Segre; Er Supereroe, di Lorenzo Luzi; Il barbiere complottista, di Valerio Ferrara; The Nightwalk, di Adriano Valerio; L’ultimo fascista, di Giulia Magda Martinez; Tantissimi auguri, di Allegra Licci; A better half, di Marco Calvani; Le Mosche, di Edgardo Pistone; L’ultimo spegne la luce, di Tommaso Santambrogio; Camerieri, di Adriano Giotti; Solitaire, di Edoardo Natoli; L’uomo materasso, di Fulvio Risuleo; 68415, di Antinella Sabatino e Stefano Blasi; Maestrale, di Nico Bonomolo; Notte romana, di Valerio Ferrara; Le variabili dipendenti, di Lorenzo Tardella; I pezzi buoni, di Emanuela Muzzupappa; L’avversario, di Federico Russotto; Old Tricks, di Edoardo Pasquini e Victor Ivanov; Closed to the light, di Nicola Piovesan

SUDESTIVAL KIDS

  • 26 gennaio – Anna Frank e il diario segreto di Ari Folman
  • 9 febbraio – Mister link di Chris Butler
  • 24 febbraio – Trash, la leggenda della piramide magica di Francesco Dafano e Luca della Grotta
  • 3 marzo – La fortuna di Nikuko di Ayumu Watanabe

Sudestival, il festival lungo un inverno: tutti i vincitori dell’edizione 2022

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Si è appena conclusa nella suggestiva cornice di Monopoli la ventiduesima edizione del Sudestival, il festival lungo un inverno, progetto dell’Associazione Culturale Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma. Il festival, afferente all’Apulia Cinefestival Network e all’AFIC, viene realizzato con il sostegno e il patrocinio della Regione Puglia – Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio, del MIC e della Città di Monopoli, e col patrocinio dell’UNIBA, del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli e del Polo liceale “Galilei-Curie” di Monopoli.

Il primo e unico festival di cinema italiano in Puglia a svolgersi in inverno, divenuto in ben ventidue edizioni il punto di riferimento per le opere prime e seconde della produzione nazionale di qualità, ha contato 15 giorni di festival, 39 proiezioni, 5 sezioni, 7 premi e 34 ospiti con una grande affluenza di pubblico e di giovani, protagonisti indiscussi della kermesse dedicata alla settima arte.

Nella serata conclusiva di domenica 20 marzo, presso il Teatro Radar, si sono svolte le premiazioni delle diverse sezioni a cura delle Giurie presenti. La Giuria Cinema Nazionale, presieduta da Maurizio Sciarra e composta da Stefano Amadio, direttore cinemaitaliano.info, Franco Dassisti, critico cinematografico “Radio24”, Viviana Del Bianco, direttrice N.I.C.E., Gabriella Genisi, scrittrice, Cristiana Paternò, presidente SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e Anastasia Plazzotta, produttrice, ha assegnato il prestigioso FARO D’AUTORE della Città di Monopoli al miglior lungometraggio a Una femmina di Francesco Costabile. La menzione speciale della Giuria è andata a Il legionario di Hleb Papou. A premiare il miglior documentario, con il PREMIO SUDESTIVAL DOC, la Giuria Nazionale Doc presieduta da Chiara Valenti Omero, direttrice ShorTS di Trieste, con Maurizio Di Rienzo, critico cinematografico e Michele Sancisi, scrittore, autore e giornalista SKY, che ha decretato vincitore Viaggio nel crepuscolo di Augusto Contento e assegnato la menzione speciale a   Ndoto ya Samira – il sogno di Samira di Nino Tropiano.

Il PREMIO GIURIA GIOVANI al miglior lungometraggio, composta da ben 300 ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 19 anni, tutti provenienti dal Polo Liceale “Galilei-Curie”, dagli Istituti Tecnici “Vito Sante Longo” e, IISS “Luigi Russo”, è stato assegnato a I nostri fantasmi di Alessandro Capitani. Il PREMIO DEL PUBBLICO è andato a Una femmina di Francesco Costabile e, sempre Una femmina si è aggiudicato il PREMIO “GIANNI LENOCI” alla Miglior Colonna Sonora, grazie alla Giuria composta dal regista documentarista Francesco Conversano (presidente), dal M° Giampaolo Schiavo, direttore del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, e dai maestri Francesco Angiuli, compositore, Riccardo Panfili, compositore, Giovanni Boccuzzi, compositore.

La Giuria PREMIO APULIA FILM COMMISSION “CARLO DELLE PIANE” alla miglior sceneggiatura, composta dalla Presidente Anna Crispino Delle Piane e dagli sceneggiatori Antonella Gaeta, Salvatore De Mola e Alessandro Valenti, hanno assegnato il premio ad Alessia Lepore per Il mio corpo vi seppellirà di Giovanni La Parola.

Infine, ma non da ultimo, Renato Casaro, il grande illustratore di tutti i tempi del cinema italiano e internazionale, che ha donato al festival l’illustrazione dell’edizione appena conclusa, ha ricevuto il prestigioso Premio Sudestival alla Carriera.

Sudestival KIDS 2023, ecco il programma a cura di Marino Guarnieri

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Dal 27 gennaio al 17 marzo 2023 torna il Sudestival, progetto dell’Associazione Culturale Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma. Giunto alla sua 23esima edizione, il Sudestival propone, dopo la forzata pausa dovuta alla pandemia, una sezione totalmente dedicata ai più piccoli. Il Sudestival KIDS 2023 è curato da Marino Guarnieri, regista (Gatta Cenerentola), animatore, illustratore e presidente di ASIFA Italia, l’associazione degli autori e dei professionisti dell’animazione italiana. Si parte il prossimo 25 gennaio per proseguire con altri quattro appuntamenti, all’insegna di proiezioni e laboratori – a cura dell’Associazione Allegra Brigata – che si terranno presso il Teatro “Radar” di Monopoli, dalle ore 9:00 alle ore 12.30.

Di seguito il programma completo:

25 gennaio 2023 | LABORATORIO DIDATTICO, a cura di Marino Guarnieri, che sarà incentrato sul linguaggio del cinema di animazione e sulle diverse tecniche di lavorazione adoperate nei quattro film in concorso, per coinvolgere e preparare i giovani spettatori alla visione e alla formulazione di un giudizio personale.

26 gennaio 2023 | ANNA FRANK E IL DIARIO SEGRETO di Ari Folman – Belgio, Francia, Olanda, Lussemburgo, Israele (2021) / 2D

Dopo  “Valzer con Bashir” e “The Congress”, Ari Folman torna all’animazione con un film diretto ai più piccoli, che racconta in modo inedito la storia del diario di Anna Frank, attraverso gli occhi della sua amica immaginaria, Kitty, che ne ricostruisce la vicenda. Interessante risulta l’animazione prevalentemente in 2D con innesti di scene in stop-motion.

 09 febbraio 2023 | MISTER LINK di Chris Butler – USA (2019) / Stop Motion

LAIKA è una delle poche case di produzione che realizza film con una tecnica antica e molto artigianale, la Puppet Animation. Schiere di artigiani e artisti contribuiscono, film dopo film, a mantenere viva quest’arte sempre più rara, portandola nel mondo delle tecnologie digitali, con marionette stampate in 3d ed un notevole impiego degli stessi effetti speciali dei grandi colossal di Hollywood, dove però i protagonisti sono dei pupazzi con complicati meccanismi e scheletri mobili che li rendono perfettamente in grado di replicare emozioni e sentimenti come gli attori più smaliziati. Un interessante comparto estetico che si pone come originale alternativa alla computer grafica e riesce a dare vitalità ad una storia che parla di avventura, uguaglianza, tolleranza e della possibilità di trovare una famiglia, anche se non è quello che si stava cercando.

 24 febbraio 2023 | TRASH – LA LEGGENDA DELLA PIRAMIDE MAGICA di Francesco Dafano e Luca della Grotta – Italia (2020) / 3D

Opera prima di Luca della Grotta e Francesco Dafano che ambientano le loro creature di animazione in luoghi reali, per raccontare una favola che insegni ai bambini (e agli adulti!) il potere del riciclo. Trash è un film di animazione digitale interamente italiano e il primo lungometraggio prodotto dalla società di produzione cinematografica Al One, con il contributo del MiBAC.

03 marzo 2023 | LA FORTUNA DI NIKUKO di Ayumu Watanabe – Giappone (2021) / Animazione Giapponese

Il film, tratto dal pluripremiato romanzo di Nishi Kanako, è diretto da Ayumu Watanabe, uno dei più interessanti artisti giapponesi e già autore de “I figli del mare”, e racconta con la tecnica dell’animazione tradizionale, il percorso di formazione di una bambina che vive il suo passaggio all’adolescenza specchiandosi in una madre a cui non assomiglia né vuole assomigliare. 

Tutto il programma e gli aggiornamenti sono consultabili su: www.sudestival.org – Facebook SUDESTIVAL – Twitter SUDESTIVAL – Instagram SUDESTIVAL

Sudestival DOC: dall’1 febbraio al 7 marzo in scena una selezione dei migliori documentari italiani

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Da domani, giovedì primo febbraio, parte la sezione DOC del Sudestival, giunto alla sua 24esima edizione e in corso dal 26 gennaio. La sezione dedicata al cinema del reale vedrà in concorso sei opere della migliore e ultima produzione di documentari italiani, molti dei quali concorreranno anche al Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2024 e ai Nastri d’Argento Documentari 2024 | Cinema del reale.

Un appuntamento atteso, curato dal critico cinematografico Maurizio Di Rienzo insieme al direttore artistico del Sudestival, Michele Suma, di grande arricchimento cinematografico e culturale, grazie anche alla presenza di tutti i registi in sala. “Storie anche interiori di protagonisti carismatici, sorprendenti, scompaginanti, di decenni di cinema, sport, politica civile” – dichiara Di Rienzo – “La Storia ‘riemersa’ di quelle mitiche bronzee statue gemelle, due nostre capitali, la Roma eternamente bifronte nei suoi passati e nei suoi recenti meandri di mode, eccentricità, libertà e notti brave, la Napoli di ora e da sempre stratificata, dedalo solare di monumentalità, cultura, di umanissimi carne e sangue. Questi i fulcri narrativi ed estetici di parole e immagini dei sei documentari in concorso al Sudestival 2024. Sguardi curiosi quanto consapevoli sulla realtà che sa ancora sorprenderci”.  

Appuntamento ogni giovedì presso il Red Carpet di Monopoli e dal primo febbraio con la proiezione di Adesso vinco ioMarcello Lippi di Simone Herbert Paragnani e Paolo Geremei in anteprima al Sudestival rispetto all’uscita nelle sale italiane (dal 26 al 28 febbraio) che racconta chi è davvero Marcello Lippi, l’uomo dietro al sigaro, capace di portare l’Italia a vincere il Campionato del Mondo di Calcio nel 2006, il simbolo della Juventus più vincente di sempre. In sala a presentarlo i due registi.

Si prosegue l’8 febbraio con Roma Santa e dannata, di Roberto D’Agostino e Marco Giusti con la regia e la fotografia di Daniele Ciprì, un viaggio nella notte romana dove Roberto D’Agostino racconterà all’amico Marco Giusti, ripresi da Daniele Ciprì, perché Roma è una città, come la sedia elettrica è una sedia. Città unica e infernale, capace di tutto. Il 15 febbraio è la volta di Semidei di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta che ripercorre mezzo secolo di storia raccontando la vicenda dei due misteriosi guerrieri che riemersero dal mare di Riace nel 1972, dopo duemila anni passati sott’acqua. Il 22 febbraio arriva sul grande schermo del Red Carpet di Monopoli, in anteprima nazionale, Mimmo Lumano di Vincenzo Caricari dedicato alla figura di Lucano, ex sindaco di Riace, ideatore dei progetti di accoglienza degli immigrati condannato e poi assolto.  Profondo Argento di Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa sarà il documentario di giovedì 29 febbraio, un racconto in cui Dario Argento è il protagonista assoluto: nell’intimità della sua casa, con le persone che ama o apprezza, tra le location dei suoi film, in un viaggio intimo accompagnato dagli spezzoni delle sue opere. Infine, ma non da ultimo, il 7 marzo sarà proiettato Posso entrare? An ode to Naples, di Trudie Styler, uno sguardo curioso e innamorato di un’artista e intellettuale britannica su una città che neanche l’Italia ha mai capito, una vera e propria dichiarazione d’amore.

CONCORSO DOC

  • 1 febbraio – Adesso vinco io, di Herbert Simone Paragnani e Paolo Geremei
  • 8 febbraio – Roma santa e dannata, di Daniele Ciprì
  • 15 febbraio – Semidei, di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta
  • 22 febbraio – Mimmo Lumano, di Vincenzo Caricari (ANTEPRIMA)
  • 29 febbraio – Profondo Argento, di Giancarlo Rolandi e Steve della Casa
  • 7 marzo – Posso entrare? An ode to Naples, di Trudie Styler

Sudestival 2024: tutti i vincitori della 24° edizione

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Sudestival 2024: tutti i vincitori della 24° edizione

Si è appena conclusa nella suggestiva cornice di Monopoli la ventiquattresima edizione del Sudestival, il festival della Città di Monopoli, progetto dell’Associazione Culturale Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma. Il festival è espressione dell’Apulia Cinefestival Network, afferisce all’AFIC ed è componente della Rete dei Festival dell’Adriatico. Il Sudestival è il punto di riferimento del cinema italiano di qualità in Puglia, grande schermo delle opere prime del cinema italiano, della recente produzione di DOC e di cortometraggi italiani, che si svolge nella splendida cornice della città di Monopoli.

Il festival, divenuto in ben ventiquattro edizioni il punto di riferimento per le opere prime e seconde della produzione nazionale di qualità, ha contato quest’anno cinque sezioni e dieci premi, includendo una retrospettiva dedicata a Giuliano Montaldo e la presenza di numerosi ospiti.

Nella serata conclusiva di venerdì 15 marzo, presso il Teatro Radar di Monopoli, si sono svolte le premiazioni delle diverse sezioni a cura delle Giurie presenti. Prima della consegna dei premi il pubblico ha avuto il piacere di guardare il cortometraggio Ballatoio N. 5 di Chiara de Angelis, a cui è stato conferito il Premio Raffaella Carrà all’interno del Pop Corn Festival 2023. Il festival, che si tiene ogni anno a Porto Santo Stefano Monte Argentario, è gemellato con il Sudestival e diretto da Francesca Castriconi, che sarà presente in sala.

La Giuria Cinema Nazionale Lungometraggi del Sudestival, presieduta dal regista Giorgio Diritti e composta dai registi Claudio Cupellini, Alessandro Aronadio e Annarita Ciccone e dalla regista e attrice Michela Andreozzi, ha assegnato il prestigioso FARO D’AUTORE della Città di Monopoli e il PREMIO SANTA TERESA RESORT per il miglior lungometraggio a Come pecore in mezzo ai lupi di Lyda Patitucci, aggiungendo una MENZIONE SPECIALE a Castelrotto di Damiano Giacomelli. È stato Profondo Argento di Steve della Casa e Giancarlo Rolandi ad aggiudicarsi il PREMIO GIURIA CINEMA NAZIONALE “ALBERGO DIFFUSO” come miglior Doc, grazie alla giuria composta dalla presidente Viviana Del Bianco (N.I.C.E.) e dai giornalisti Michele Sancisi e Alessandro Boschi, mentre il PREMIO RETE DEI FESTIVAL DELL’ADRIATICO al miglior cortometraggio è andato a Un bacio di troppo di Vincenzo Lamagna.

La Giuria Giovani del Sudestival, nata ventiquattro anni fa grazie all’impegno del Polo Liceale “Galilei-Curie” di Monopoli, ha assegnato il PREMIO “MONHOLIDAY” per il miglior lungometraggio a Roma Blues di Gianluca Manzetti e il PREMIO al miglior documentario a Posso entrare? An ode to Naples di Trudie Styler. Argonuts – Missione Olimpo di David Alaux si è invece aggiudicato il PREMIO GIURIA KIDS SUDESTIVAL SCHOOL per il miglior film d’animazione.

Il PREMIO GIURIA DEL PUBBLICO “9CENTO – ALBEA” per il miglior lungometraggio è andato a Doppio passo di Lorenzo Borghini, mentre il PREMIO CD D’ARGENTO “GIANNI LENOCI” è stato assegnato a  Luca Hobu Gaigher per la colonna sonora di  Gli ospiti di Svevo Montasio, grazie alla Giuria composta dal regista documentarista Francesco Conversano (presidente), dal maestro Giampaolo Schiavo, direttore del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli e compositore, e dai maestri Paolo Carlomè, docente di composizione, Daniela Nasti, docente di Teoria Ritmica e percezione musicale e compositrice, e Paolo Vivaldi, docente di Composizione per la Musica applicata alle immagini. Il PREMIO APULIA FILM COMMISSION “CARLO DELLE PIANE” alla miglior sceneggiatura, assegnato dagli sceneggiatori Salvatore De Mola e Antonella Gaeta con la presidenza diAnna Crispino Delle Piane, è stato assegnato a Valerio Cilio e Gianluca Leoncini per Denti da squalo di Davide Gentile.

Infine, ma non meno importante, il PREMIO SUDESTIVAL 2024 “BUONA LA PRIMA!” è andato all’attrice e regista Margherita Buy presente in sala per la proiezione della sua opera prima, Volare.

Sudestival 2024, dal 26 gennaio al 15 marzo, annunciato il programma

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Dal 26 gennaio al 15 marzo 2024 torna il Sudestival, il festival della Città di Monopoli, progetto dell’Associazione Culturale Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma. Il festival è espressione dell’Apulia Cinefestival Network, afferisce all’AFIC ed è componente della Rete dei Festival dell’Adriatico.

Giunto alla sua 24esima edizione, il Sudestival è il punto di riferimento del cinema italiano di qualità in Puglia, grande schermo delle opere prime del cinema italiano, della recente produzione di DOC e di cortometraggi italiani, nella splendida cornice della città di Monopoli.  Il tema dell’imprevisto, del caso, dell’instabilità della vita sarà il fil rouge dell’edizione, che vedrà il fulcro come sempre nel concorso dei lungometraggi, con due anteprime nazionali, a cui si affiancherà il concorso dei documentari – a cura di Maurizio Di Rienzo -, la sezione Gli Imprescindibili, le Masterclass, Corta è la notte – selezione di cortometraggi a cura de La Rete dei festival dell’Adriatico – e il cinema per i più piccoli con la sezione Kids – a cura di Marino Guarnieri. A chiudere il ricco programma l’Omaggio a Carlo Delle Piane e l’Omaggio a Walter Chiari nel centenario della sua nascita.

Primo e unico festival di cinema italiano a svolgersi lungo un inverno, il Sudestival inaugura la sua 24esima edizione sabato 27 gennaio con la tradizionale Sezione “L’attore/attrice dietro la macchina da presa”. Due gli appuntamenti: la sera del 27 gennaio con Alessandro Roja, ospite in sala, e la sua opera prima, Con la grazia di un Dio, che vede protagonisti Tommaso Ragno e Maya Sansa; la sera del 28 gennaio con Kasia Smutniak, ospite in sala con il suo Mur, debutto dietro alla macchina da presa dell’attrice sulle tragiche conseguenze sociali, culturali e politiche del muro tra Polonia e Bielorussia.

Il ricco weekend d’apertura sarà impreziosito dall’evento speciale, in occasione della Giornata della Memoria, che vede protagonista Marco Belpoliti e la sua lectio magistralis su “Leggere Se questo è un uomo di Primo Levi, a cui seguirà la proiezione de La strada di Levi di Davide Ferrario, che celebra l’appena trascorso sessantennale della pubblicazione de La tregua di Primo Levi, testimoniando la consueta attenzione del festival anche alla storia, alla letteratura e alla formazione.

Si entra nel vivo del concorso lungometraggi il 2 febbraio con Come pecore in mezzo ai lupi, proiettato alla presenza della regista Lyda Patitucci. A seguire, il 9 febbraio sarà la volta di Castelrotto di Damiano Giacomelli – presentato in anteprima, e la settimana successiva di Doppio Passo di Lorenzo Borghini.  Il 23 febbraio il quarto film in concorso, Gli ospiti, diretto da Svevo Moltrasio e il 1° marzo, seconda anteprima della sestina, Roma Blues di Gianluca Manzetti. Ultimo titolo in concorso, l’8 marzo, Denti da squalo di Davide Gentile.

Ad affiancare il concorso dei lunghi, l’immancabile sezione DOC, che porta per la prima volta in Puglia alcuni dei titoli più interessanti nello scenario dei documentari italiani. La sezione concorsuale, curata da Maurizio Di Rienzo, si apre il 1° febbraio con Adesso vinco io di Herbert Simone Paragnani e Paolo Geremei (anteprima), e prosegue l’8 febbraio con Roma Santa e dannata di Daniele Ciprì; il 15 febbraio con Semidei di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta (anteprima), Mimmo Lumano di Vincenzo Caricari il 22 febbraio (anteprima), Profondo Argento di Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa il 29 febbraio e, infine, il 7 marzo Posso entrare? An ode to Naples, di Trudie Styler.

Primo in Italia, alla luce della recente scomparsa, il Sudestival dedica la propria tradizionale retrospettiva “Gli imprescindibili” a Giuliano Montaldo, regista e attore pietra miliare della storia del cinema italiano. Si parte domenica 28 gennaio con Sacco e Vanzetti, accompagnato dalla presenza del regista Inti Carboni (nipote di Montaldo), che inaugurerà lo sguardo retrospettivo della sezione. La retrospettiva proporrà Giordano Bruno il 3 febbraio, il 10 febbraio L’Agnese va a morire, il 17 febbraio I demoni di San Pietroburgo e, infine, L’industriale il 24 febbraio.

Unico festival di cinema in Italia che ha come cuore pulsante un gruppo di docenti di istituti superiori, il Sudestival dedica grande attenzione ed energie alle Masterclass, sezione che coinvolge con grande entusiasmo centinaia di giovani studenti del territorio. È un momento di arricchimento e di confronto del “cinema che ti parla”, che anche quest’anno vedrà protagonisti nomi di fama internazionale interloquire con i giovani delle scuole superiori. Ad aprire la sezione, fiore all’occhiello del Festival, il direttore della fotografia Luca Bigazzi sul tema “Il ruolo strategico della luce nell’opera filmica: Amusia” insieme al regista Marescotti Ruspoli. Un ritorno al Sudestival per Fabio Mollo, che presentò la sua opera prima nel lontano 7 marzo 2014. L’autore terrà l’incontro, il 27 gennaio, intitolato “Dalla pagina allo schermo: la regia di Nata per te”. Il 2 febbraio Pippo Mezzapesa e Antonella Gaeta proporranno il tema “Regia e scrittura cinematografica tra finzione e realtà: Ti mangio il cuore”. Il 23 febbraio Ciro D’Emilio, altro esordio del Sudestival, sarà protagonista de “La regia tra narrazione e visione”. L’ultimo weekend del Festival vedrà il 14 marzo il montatore Marco Spoletini con “Le strategie di montaggio in Io capitano” e il 15 marzo lo sceneggiatore Salvatore De Mola che illustrerà “La scrittura della storia in Fango e Gloria”.

Insieme alle masterclass pensate per i più giovani, la sezione Kids è invece dedicata ai giovanissimi, ai bambini delle scuole primarie della città, con la direzione artistica di Marino Guarnieri, regista e illustratore, già presidente di ASIFA Italia, e i laboratori curati da Jacopo Selicati, dell’Allegra Brigata di Monopoli. Si parte il 9 febbraio con il laboratorio didattico a cura di Marino Guarnieri, incentrato sul linguaggio del cinema d’animazione e sulle tecniche di lavorazione adoperate nei film in concorso.

In occasione del centenario della nascita, il Sudestival dedicata un omaggio a Walter Chiari, con la presentazione in anteprima al Sud di 100% Walter. Biografia di un genio irregolare (Baldini e Castoldi) di Simone Annichiarico e Michele Sancisi, entrambi ospiti in sala. Ad affiancare il libro anche la proiezione del doc Meglio esser chiari di Cecilia Formenti, con Simone Annichiarico, e del famoso Walter e i suoi cugini di Marino Girolami. Il 26 gennaio sarà inoltre presentato in anteprima regionale il libro Carlo Delle Piane, l’uomo che ho amato (Martin Eden) a cura di Anna Crispino Delle Piane, scrittrice e moglie dell’attore, ospite in sala.

Il festival vivrà anche la propria dimensione internazionale grazie al gemellaggio con il Golden Apricot International Film Festival di Jerevan (Armenia), dedicando la giornata del 14 marzo alla proiezione di due opere armene selezionate dal GAIFF: Luka di Jessika Woodworth e Tonratun di Inna Sahakyan. Chiuderà la giornata l’Omaggio a Charles Aznavour, in occasione del centenario della nascita, con la proiezione di Tirate sul pianista di Francois Truffaut.

Ben 10 sono i premi che saranno assegnati in questa edizione: il Faro d’Autore della Città di Monopoli e il Premio “Masseria Santa Teresa Resort” al miglior lungometraggio indicato dalla Giuria Nazionale Lungometraggi, composta da Claudio Cupellini, Michela Andreozzi, Alessandro Aronadio, Anne Ritta Ciccone e presieduta da Giorgio Diritti; il Premio “900 – Albea”, assegnato dalla Giuria del Pubblico al miglior lungometraggio; la  Giuria Giovani Sudestival School assegnerà il Premio “Monholiday” al miglior lungometraggio; confermati anche quest’anno il CD d’argento per il Premio “Gianni Lenoci” alla Miglior Colonna Sonora – la cui Giuria presieduta da Francesco Conversano si compone di Gianpaolo Schiavo, Paolo Vivaldi, Paolo Carlomè e Daniela Nasti; il Premio Apulia Film Commission “Carlo Delle Piane” alla Miglior Sceneggiatura, assegnato dalla Giuria composta da Antonella W. Gaeta, Salvatore De Mola e Anna Crispino Delle Piane, presidente. Il Premio “Albergo Diffuso”, sarà attribuito dalla Giuria Nazionale DOC, composta da Viviana Del Bianco (presidente) con Michele Sancisi e Alessandro Boschi, al miglior documentario, a cui si affiancherà il Premio Giuria Giovani al miglior DOC; il Premio “Rete dei Festival dell’Adriatico” sarà assegnato al miglior cortometraggio. Infine, la Giuria KIDS Sudestival School assegnerà il Premio al Miglior Film di Animazione e l’ospite d’onore della Serata delle Premiazioni del 15 marzo riceverà il Premio “Eccellenti Visioni”, che sarà aperta dalla proiezione di Ballatoio n. 5 di Chiara De Angelis, Premio “Raffaella Carrà” del Pop Corn – Festival del Corto di Porto Santo Stefano.

LE SEZIONI

MASTERCLASS

  • 26 gennaio – Luca Bigazzi: “Il ruolo strategico della luce nell’opera filmica: Amusia
  • 27 gennaio – Fabio Mollo: “Dalla pagina allo schermo: la regia di Nata per te”
  • 2 febbraio – Pippo Mezzapesa e Antonella Gaeta: “Regia e scrittura cinematografica tra finzione e realtà: Ti mangio il cuore
  • 23 febbraio – Ciro d’Emilio: “La regia tra narrazione e visione: Un giorno all’improvviso
  • 14 marzo – Marco Spoletini: “Le strategie di montaggio in Io capitano
  • 15 marzo – Salvatore De Mola: “Le scelte di sceneggiatura di Fango e Gloria

GLI IMPRESCINDIBILI_ LA RETROSPETTIVA DEDICATA A GIULIANO MONTALDO

  • 28 gennaio – Sacco e Vanzetti (1971)
  • 3 febbraio – Giordano Bruno (1973)
  • 10 febbraio – L’Agnese va a morire (1976)
  • 17 febbraio – I demoni di San Pietroburgo (2008)
  • 24 febbraio – L’industriale (2011)

CONCORSO LUNGOMETRAGGIO

  • 2 febbraio – Come pecore in mezzo ai lupi, di Lyda Patitucci
  • 9 febbraio – Castelrotto, di Giuliano Giacomelli (ANTEPRIMA)
  • 16 febbraio – Doppio passo, di Lorenzo Borghini
  • 23 febbraio – Gli ospiti, di Svevo Moltrasio
  • 1 marzo – Roma Blues, di Gianluca Manzetti (ANTEPRIMA)
  • 8 marzo – Denti da squalo, di Davide Gentile

CONCORSO DOC

  • 1 febbraio – Adesso vinco io, di Herbert Simone Paragnani e Paolo Geremei
  • 8 febbraio – Roma santa e dannata, di Daniele Ciprì
  • 15 febbraio – Semidei, di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta
  • 22 febbraio – Mimmo Lumano, di Vincenzo Caricari (ANTEPRIMA)
  • 29 febbraio – Profondo Argento, di Giancarlo Rolandi e Steve della Casa
  • 7 marzo – Posso entrare? An ode to Naples, di Trudie Styler

CORTA È LA NOTTE2 MARZO

  • Un bacio di troppo, di Vincenzo Lamagna
  • Due battiti, di Marino Guarnieri
  • Beati i puri di cuore, di Matteo Giampetruzzi
  • La nocchiera, di Martina Briglia
  • Happy New Year, di Andrea Gatopoulos
  • Mariposa, di Maurizio Forcella
  • Stanza 5, di Rosario Capozzolo
  • Tu Quoque, di Luca Fattori Giombi

SUDESTIVAL KIDS

  • 9 febbraio – Laboratorio a cura di Marino Guarnieri
  • 16 febbraio – Mary e lo spirito di mezzanotte, di Enzo d’Alò
  • 1 marzo – Manodopera, di Alain Ughetto
  • 8 marzo – Argonuts missione Olimpo, di David Alaux
  • 14 marzo – Titina, di Kajsa Naess

Suddenly: il regista smentisce le voci sul comportamento “inappropriato” di Jake Gyllenhaal

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Il regista Thomas Bidegain ha risposto alle voci sull’uscita di Jake Gyllenhaal e Vanessa Kirby dal film indipendente Suddenly, dopo che sono emerse voci sul comportamento tenuto da Jake Gyllenhaal.

All’inizio di questa settimana è emersa la notizia che Jake Gyllenhaale la Vanessa Kirby hanno lasciato il progetto, che stava per terminare la pre-produzione. Secondo quanto riportato,  Jake Gyllenhaal ha mostrato un comportamento poco professionale mentre si trovava in Islanda, saltando in un lago ghiacciato, chiedendo di riscrivere il film e persino deridendo le battute con un “accento alla Pepe Le Pew“.

Parlando con la rivista francese Technikart (via Variety), Bidegain non ha parlato apertamente di queste affermazioni, ma ha fatto notare che il trio semplicemente non aveva la stessa visione del film e ha deciso di fermarsi prima dell’inizio delle riprese.

Il regista riconosce che il trio aveva delle divergenze creative

Quando abbiamo iniziato a leggere la sceneggiatura nella stessa stanza, ci siamo resi conto che non avevamo affatto la stessa visione di ciò che il film doveva essere“, ha detto Bidegain. “Volevano sempre più cambiamenti. È normale che ci siano modifiche alla sceneggiatura prima delle riprese, ma in questo caso era diverso. Ognuno di noi aveva la propria idea di quale fosse il messaggio del film. Ho cercato di appianare le cose una volta, due volte – e poi ho capito che non avrebbe funzionato, quindi ho dovuto smettere“.

Bidegain ha anche smentito le voci secondo cui il progetto sarebbe stato abbandonato proprio nel momento in cui si stava girando, affermando che mancavano ancora “otto settimane” alle riprese effettive e che si erano semplicemente incontrati in Islanda perché era quella la location delle riprese. Il regista ha anche affermato che sia Jake Gyllenhaal e Vanessa Kirby volevano che il film fosse incentrato su cose diverse, il che ha portato alla rottura.

Suda e Cresci : nuovo poster e immagini inedite

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Suda e Cresci : nuovo poster e immagini inedite

Ecco un nuovo poster internazionale ed alcune immagine inedite fresche di distribuzione provenienti dal nuovo attesissimo Suda e Cresci (Pain & Gain), ambizioso progetto low budget di Michael Bay interpretato da Mark Wahlberg e Dwayne Johnson, affiancati da Redel Wilson e Ed Harris. Distribuito dalla Paramount Pictures, il film sarà nelle sale italiane dal 1 maggio 2013.

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Suda e Cresci : ecco il Michael Bay low budget

Suda e Cresci : ecco il Michael Bay low budget

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Miami. Metà anni ’90. La palestra “Sun Gym” è tra i principali punti di ritrovo della città per bodybuilder ossessionati dall’attività fisica e dalla cura “scultorea” del loro corpo: per lo più a base di pesi, aerobica e, soprattutto, larghi quantitativi di steroidi, illecitamente trafficati negli spogliatoi sotto lo sguardo vigile del direttore, Daniel Lugo.

Gli affari sembrano procedere per il meglio, e tutto fila liscio come l’olio fino a quando l’apertura di un nuovo complesso a Miami Lake, il Gold Gym, non determina una consistente fuga di clienti e l’incapacità di stare al passo con la concorrenza. Per far fronte alla situazione e sfuggire al tracollo economico il responsabile dell’attività, Daniel Lugo appunto, opta per una strada in linea con il suo passato “sporco” di pregiudicato: rapire, con l’aiuto del criminale Paul Doyle, un importante e ricco uomo d’affari, Victor Kershaw, per accedere alle sue finanze, a suon di botte e di torture.

Il malcapitato, scampato al tentato omicidio da parte della “Gang Gym Sun”, e deluso dal dipartimento di Polizia, affiderà la cattura della banda al detective Ed Du Bois.

Si tratta di una storia realmente accaduta, raccontata nel 1999 in una serie di articoli pubblicati sotto il titolo di Pain and Gain dal giornalista investigativo Pete Collins sul Miami New Times, e  adesso diventata un film.

Stiamo parlando di Suda e cresci, diretto da Michael Bay e interpretato da Mark Wahlberg e Dwayne Johnson, affiancati da Redel Wilson e Ed Harris.

Distribuito dalla Paramount Pictures, e nelle sale italiane dal 1 maggio, il progetto era in cantiere da alcuni anni. Il regista infatti era diverso tempo che studiava il caso e aspirava a costruirci un film tratto dal resoconto sopracitato ma, già impegnato sul set  dei tre Transformer, rinvia di volta in volta le riprese fino alla primavera dello scorso anno.

La narrazione offerta da Collins pochi anni dopo l’accaduto (per chi interessato reperibile online all’indirizzo http://www.miaminewtimes.com/1999-12-23/news/pain-gain/) è suddivisa in tre parti e, prodiga di dettagli, ricotruisce l’episodio risalendo fino all’apertura della palestra nel 1987, ad opera del commercialista John Mese che, per quanto abile negli affari, nonchè nel culturismo, non dimostra altrettanto acume  nella scelta dei gestori, consegnando puntualmente l’attività nelle mani sbagliate.

A giudicare dal trailer e dalle sinossi che circolano sul web, Michael Bay si concentra sul nodo drammatico della vicenda, muovendosi su più generi cinematografici, senza escludere la black-comedy. La scelta del cast pare non sia stata semplice. In particolare ha creato qualche difficoltà il ruolo dell’imprenditore rapito, Victor Kershaw, prima pensato per Albert Brooks, poi affidato a John Turturro, venuto meno per altri impegni professionali, infine affidato a Tony Shaloub.

Sucker Punch: Zack Snyder conferma che esiste una Director’s Cut

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Sucker Punch: Zack Snyder conferma che esiste una Director’s Cut

La Snyder Cut di Justice League è uscita su HBO Max lo scorso marzo, dopo che i fan hanno trascorso anni ad implorare la Warner Bros. per la sua distribuzione, attraverso l’hashtag #ReleaseTheSnyderCut.

Ora, quegli stessi fan vorrebbero vedere l’intero SnyderVerse sul grande schermo (è stato infatti lanciato anche l’hashtag #RestoreTheSnyderVerse), e chissà che la stessa sorte non possa toccare anche a Sucker Punch

In una recente intervista con Vanity Fair, infatti, è stato proprio Zack Snyder a confermare che quella uscita al cinema nel 2011 non è la versione originale del film, quella che lui avrebbe voluto realizzare, e che spera che la Warner Bros. possa far uscire il taglio originale prima o poi.

“Sucker Punch è stata la prima volta in cui ho davvero affrontato una vera ristrutturazione radicale del film per renderlo più commerciale”, ha spiegato il regista. “E c’è una Director’s Cut di quel film che deve ancora essere distribuita. Lo dico ad alta voce.”

All’epoca dell’uscita in sala, Sucker Punch non venne accolto bene né dalla critica né dal pubblico: in particolare, gli addetti ai lavori non apprezzarono la rappresentazione sessualizzata dei personaggi femminili. Adesso, Zack Snyder ha affrontato la questione nell’intervista, sostenendo di essere sempre stato pronto a criticare il tipo di sessismo che era stato accusato di rappresentare.

“È un film di protesta sotto molti punti di vista. È un film sul genere”, ha detto Snyder. “All’epoca mi è stato chiesto: ‘Perché hai vestito le ragazze in quel modo?’. E io rispondevo sempre: ‘Non le ho vestiti così, tu l’hai fatto’. In un certo senso, l’ho sempre visto come un atto d’accusa nei confronti della cultura popolare. Penso che all’epoca fui criticato perché il film sembrava l’opposto… una sorta di sfogo sessista. La verità è che è stato divertente realizzarlo. Mi piace ancora oggi.”

Sucker Punch: tutti gli errori del film di Zack Snyder

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Sucker Punch: tutti gli errori del film di Zack Snyder

Ecco un video in cui possiamo vedete tutti gli errori commessi da Zack Snyder in Sucker Punch, film da lui diretto con protagonista Emily Browing, Vanessa Hudgens, Abbie Cornish, Jamie Chung e Jena Malone.

Ecco il video:

https://www.youtube.com/watch?v=5uuy3exJzMU

Dal regista Zack Snyder, un film fantasy d’azione che ci proietta nella vivida fantasia di una ragazza per la quale il mondo dei sogni rappresenta la fuga estrema da una terribile realtà. Rinchiusa contro la sua volontà, Babydoll (Emily Browning) non ha perso la voglia di vivere. Decisa a combattere per la sua libertà, convince altre quattro prigioniere – la schietta Rocket (Jena Malone), la scaltra Blondie (Vanessa Hudgens), la leale Amber (Jamie Chung) e la riluttante Sweet Pea (Abbie Cornish) – a fare gruppo per tentare di sfuggire ad un terribile destino segnato dai loro carcerieri Blue (Oscar Isaac), Madam Gorski (Carla Gucino) e High Roller (John Hamm).sucker punch zack snyder

Sucker Punch: trama e cast del film di Zack Snyder

Sucker Punch: trama e cast del film di Zack Snyder

Dopo aver conquistato particolare successo grazie ai film 300 e Watchmen, il regista Zack Snyder decise di portare al cinema una propria idea originale. Da lui scritto e diretto, Sucker Punch è così approdato in sala nel 2011, svelandosi in tutta la sua grinta e azione. Come già dimostrato precedentemente, Snyder si è riconfermato un grande regista di film d’azione, capace di orchestrare sequenze visivamente spettacolari e di grande intrattenimento. Con un cast quasi esclusivamente al femminile, con tale titolo ha così potuto nuovamente dare sfogo a questo suo talento.

Quello di Sucker Punch è un progetto rimasto in sviluppo per oltre otto anni, con continui rimaneggiamenti nella sceneggiatura e nelle storie dei suoi personaggi. Suo primo lavoro non tratto da opere preesistenti, il film è stato scritto da Snyder stesso come un “Alice nel paese delle meraviglie con le mitragliatrici”, dove si racconta di una ragazza desiderosa di sopravvivere e delle peripezie attraverso cui deve passare per poter restare tale. Grazie al successo dei precedenti film, il regista ebbe infine l’occasione di dar vita al progetto.

Al momento del suo arrivo in sala, il film non venne però accolto in modo generalmente freddo da parte della critica. Questa elogiò particolarmente gli effettivi visivi come anche la spettacolarità generale, lamentando però carenze nella sceneggiatura. I fan del regista, però, ritrovarono in Sucker Punch quanto si aspettavano dal regista, permettendo così al film di ottenere un discreto successo al cinema, dove ha incassato un totale di circa 90 milioni di dollari. Cifra poi aumentata grazie alle vendite dell’home video. Film tutto da riscoprire, prima di gettarsi in una visione di questo può essere utile conoscere alcune delle curiosità legate ad esso. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire tutto ciò.

Sucker Punch: la trama del film

Protagonista del film è Babydoll, giovane accusata ingiustamente di aver ucciso la sorella in seguito ad un attacco di pazzia. Presa con la forza viene portata in un istituto di igiene mentale, dove il patrigno chiede che venga lobotomizzata. L’uomo si rivela infatti essere il vero omicida, e togliendo di mezzo anche l’altra figlia ha così modo di poter accedere all’ingente eredità lasciata a queste dalla madre. Per sfuggire alla drammatica situazione, Babydoll inizia a costruire per sé un mondo fantastico e immaginario, dove il confine tra ciò che è vero e ciò che è inventato diventa sempre più labile. Qui la giovane si ritrova tra danze burlesque, tecnologie steampunk e colorati ambienti medievali.

Nel suo percorso si uniscono a lei altre quattro ragazze, anche queste realmente internate nel manicomio. Si tratta della sincera Rocket, l’astuta Blondie, la leale Amber e la riluttante Sweet Pea. Unite dal desiderio di libertà e rivalsa, le quattro eleggono Babydoll come loro leader intraprendendo un percorso che le porterà a scontrarsi con diversi nemici, tra cui gli aguzzini Blue Jones, Madam Gorski e High Roller. Ad aiutarle ad orientarsi in quel mondo non saranno però sole, e grazie alla presenza del Saggio, le cinque ragazze arriveranno ad un passo dall’ottenere la libertà. A quel punto, però, sarà per loro necessario prendere delle importanti e dolorose decisioni.

Sucker Punch cast

Sucker Punch: il cast del film

Per interpretare il personaggio di Babydoll, Snyder desiderava poter avere dalla sua l’attrice Amanda Seyfried. Questa, tuttavia, non potette accettare il ruolo poiché impegnata in altri progetti. Il regista scelse allora l’australiana Emily Browning, divenuta popolare grazie al film Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi. Jena Malone interpreta Rocket, Vanessa Hudgens è Blondie, Abbie Cornish ricopre il ruolo di Sweet Pea e Jamie Chung quello di Amber. Nel film sono poi noti come Carla Cugino, interprete di Madam Vera Gorski, e Scott Glenn nei panni de Il Saggio. Il celebre Jon Hamm, divenuto famoso grazie alla serie Mad Men, è qui il misterioso High Rolle. Oscar Isaac, invece, è il perfido Blue Jones.

Per poter partecipare al film, l’intero cast dovette sottoporsi a lunghi e intensivi allenamenti. Il regista voleva infatti che gli attori fossero in grado di poter eseguire personalmente molte delle complesse e acrobatiche scene previste dal copione, ricorrendo il meno possibile a controfigure. Gli interpreti ebbero così modo di esercitarsi nelle arti marziali, nel combattimento e nell’utilizzo di diverse tipologie di armi. Le cinque protagoniste femminili, in particolare, hanno descritto l’esperienza come particolarmente faticosa, ma che gli ha infine permesso di poter realmente dar vita a quanto previsto. Ciò che si vede nel film, infatti, è stato realmente compiuto dagli attori grazie alla forma fisica da loro raggiunta.

Sucker Punch: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sucker Punch è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 30 ottobre alle ore 23:15 sul canale Premium Cinema.

Fonte: IMDb

Sucker Punch: recensione del film di Zack Snyder

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Sucker Punch: recensione del film di Zack Snyder

Sucker Punch uscirà in Italia il 25 Marzo e si presenta come un film ad altissimo impatto visivo. E’ un fantasy d’azione diretto da Zack Snyder, il regista di Watchmen, controverso e poco noto fumetto di Alan Moore, e del più celebre adattamento della graphic novel 300, un film che sulla potenza dell’immagini e poco altro ha fondato il suo fascino, estetizzante fino all’eccesso.

La storia di Sucker Punch è fatta di mondi immaginari incastonati dentro altri mondi immaginari ma la struttura è talmente schematica da sembrare solo il pallido riflesso di esempi notevoli come quelli offerti da Lynch o Nolan. Babydoll (Emily Browning) è l’alter ego immaginario di una ragazza rinchiusa ingiustamente in un manicomio criminale. Lei, nella sua realtà trasfigurata, è prigioniera in un bordello. Qui convince altre quattro ragazze (Rocket, Blondie, Amber, Sweet Pea) a unire le forze per fuggire. Le sue armi sono la fantasia e la determinazione. Il piano che ordisce è scandito da quattro prove da superare. Lo spettatore non le vedrà direttamente ma solo attraverso le trasfigurazioni della sua immaginazione.

Arti marziali, mondi fantastici e onirici, un gruppo di giovani eroine sexy,  sono gli ingredienti su cui si fonda Sucker Punch. La storia, scritta dallo stesso Snyder insieme a Steve Shibuya, sembrerebbe molto invitante per chi ama un cinema d’intrattenimento ricco d’azione e tecnicamente di alto livello.  Le scenografie hanno la firma del premio Oscar Rick Carter (Avatar) mentre direttore della fotografia (Larry Fong), costumista (Michael Wilkinson) e montatore (William Hoy) sono gli stessi che con Snyder hanno lavorato proprio in Watchmen e 300.

Sucker Punch, il film

Sucker Punch recensione

Sucker Punch invece, nonostante il tripudio di scene d’azione, i virtuosismi della regia e gli effetti speciali, finisce col dimostrare come un immenso talento tecnico fine a se stesso non può bastare a coinvolgere e appassionare lo spettatore. La storia è banale e prevedibile e sfiora momenti di eccessivo infantilismo. Snyder eccede in stilemi da videogame e videoclip, con utilizzo di cover musicali  scontatamente allusive come Sweet Dream e White Rabbit. E dire che spesso, quando l’aspetto narrativo ha più respiro, Snyder riesce a creare atmosfere intese, come nelle primissime scene, dove l’utilizzo di immagini e musica è usato in modo efficace per raccontare le violenze subite dalla protagonista.

Il cast offre una prova nel complesso positiva. Del resto le sexy eroine e i cattivi di contorno non hanno tratti particolarmente psicologizzati. Emily Browning (The Uninvited) è adatta nella parte di Babydoll. La sua costituzione minuta ed esile viene sfruttata dalla regia: gli ambienti e le figure umane che la sovrastano la mostrano inerme e fragile. Abbie Cornish (Elizabeth: The Golden Age; Un Ottima annata e, ad Aprile, nelle sale con De Niro in Limitless) interpreta Sweet Pea, Jamie Chung (Una notte da leoni 2 e prossimamente Premium Rush di David Koech ) è Amber, Vanessa Hudgens (Thirteen; High School Musical 2 e 3) ha il ruolo di Blondie e Jena Malone invece è Rocket. Dignitosa Carla Gugino (Sin City ; Watchmen) nella parte di Vera Gorski mentre Oscar Isaac (Robin hood; Agorà) risulta poco incisivo nel ruolo di Blu Jones, il cattivo subdolo e collerico. Immaturo e noioso, Sucker Punch ( letteralmente “pugno del fesso” ) non sembra il migliore dei colpi che Zack Snyder potesse sferrare.

Sucker Punch: il cast del film sostiene l’uscita della Director’s Cut

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Qualche giorno fa il regista Zack Snyder, che in occasione della promozione del film Army of the Dead sta continuando a rivelare dettagli inediti in merito alla sua carriera (passata e futura), ha spiegato che esiste una versione di Sucker Punch che nessuno ha mai visto, una vera e propria Director’s Cut.

Il diretto interessato aveva spiegato:“Sucker Punch è stata la prima volta in cui ho davvero affrontato una vera ristrutturazione radicale del film per renderlo più commerciale”, ha spiegato il regista. “E c’è una Director’s Cut di quel film che deve ancora essere distribuita. Lo dico ad alta voce.”

Ora, pare che le stesse star di quel film vogliano l’uscita immediata del taglio originale di Sucker Punch. Stiamo parlando di Jena Malone e Abbie Cornish, che nel film interpretavano rispettivamente Rocket e Sweet Pea (insieme a loro c’erano anche Emily Browning, Vanessa Hudgens e Jamie Chung).

Nello specifico, Malone via Twitter ha condiviso l’hashtag #ReleaseTheSnyderPunch (sulla sia dei ben più celebri #ReleaseTheSnyderCut e #ReleaseTheSnyderVerse), mentre Cornish ha sposato la causa attraverso le sue storie Instagram, sollecitata proprio da Malone.

Zack Snyder sulla rappresentazione femminile in Sucker Punch

All’epoca dell’uscita in sala, Sucker Punch non venne accolto bene né dalla critica né dal pubblico: in particolare, gli addetti ai lavori non apprezzarono la rappresentazione sessualizzata dei personaggi femminili. In merito ai pareri negativi, Zack Snyder ha dichiarato: “È un film di protesta sotto molti punti di vista. È un film sul genere. All’epoca mi è stato chiesto: ‘Perché hai vestito le ragazze in quel modo?’. E io rispondevo sempre: ‘Non le ho vestiti così, tu l’hai fatto’. In un certo senso, l’ho sempre visto come un atto d’accusa nei confronti della cultura popolare. Penso che all’epoca fui criticato perché il film sembrava l’opposto… una sorta di sfogo sessista. La verità è che è stato divertente realizzarlo. Mi piace ancora oggi.”

Sucker Punch – Edizioni Blu-ray e DVD in vendita dal 31 Agosto 2011

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Ecco il modo migliore per rivedere Sucker Punch e farsi trasportare nella realtà creata da uno dei registi più creativi e amati dalla critica e dal pubblico, Zack Snyder (300).

Succhiami – Trailer Italiano

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Succhiami – Trailer Italiano

Dal 13 gennaio 2012 arriva al cinema la parodia sul mondo di Twilight – Era ora!!! Dopo 3 film e 5 anni di bacetti al chiaro di luna, Edward e Bella si danno alla pazza gioia spaccando spalliere dei letti in luna di miele ! Jacob smette di gridare “Al Lupo, Al Lupo” e amareggiato e depresso abbandona anni di palestra e per buttarsi sui carboidrati. Tutto sembra finito, ma dei valori del sangue sballati regaleranno nuove sorprese al triangolo amoroso più tormentato della storia…