“Bevi per dimenticare?”
“No, bevo per ricordare”
Nel 2009 la scena
dopo i titoli di coda di X-Men le origini
Wolverine, ci aveva già anticipato che il sequel
sarebbe stato ambientato in Giappone. Così è stato e
Wolverine:
L’immortale, in uscita il 25 luglio in Italia, segue
una miniserie di Wolverine del 1990 di Frank
Miller e Chris Claremont.
Come precisato da Hugh
Jackman stesso, il film inserisce l’insolito eroe in “un
contesto diverso”, per dare “la sensazione di un film a se stante”.
In Wolverine:
L’immortale si recherà in Giappone per rivedere
Mariko Yashida una donna da lui amata, ma dovrà vedersela con il
clan ninja The Hand, capeggiato proprio dal padre della donna.
La pellicola è il sequel
dello spin-off dedicato al mutante con gli artigli di adamantio
conosciuto cinematograficamente parlando nella trilogia sugli X-Men
e il lungo tempo trascorso dal precedente ci fa capire ha avuto una
difficile gestazione. Le riprese vennero sospese a causa del
terremoto in Giappone nel marzo 2011, in seguito il regista
Darren Aronofsky abbandonò il progetto per non
stare un lungo periodo di tempo lontano dalla famiglia. Prima di
lui era stata vagliata l’ipotesi di Bryan Singer
che però rifiutò, e successivamente si propose persino
Guillermo del Toro ma si tirò indietro.
Infine venne scelto James
Mangold, regista e sceneggiatore che si destreggia tra il
drammatico e la commedia con film come Ragazze interrotte
(1999) e Kate & Leopold (2001). Da lettore accanito dei
fumetti, ha dichiarato di essere stato entusiasta per vedersi
affidare una trasposizione cinematografica di quello che definisce
“un personaggio immortale”.
Saranno curiosi e forse affascinati
i fan dei fumetti per la sceneggiatura, inizialmente scritta da
Christopher McQuarrie, poi ritoccata da Mark
Bomback, che ha mantenuto la forma originale composta da Claremont.
Quindi avremo di fronte ambientazioni totalmente diverse da quelle
che siamo abituati a vedere nei film con Wolverine: questa volta
gli istinti bestiali del protagonista faranno i conti con la
filosofia e la cultura orientale, lasciando spazio, come rivelato
dal regista, anche ad atmosfere più dark. A supportarlo un cast di
cui fanno parte anche Will Yun Lee, Svetlana
Khodchenkova, Hiroyuki Sanada, Hal Yamanouchi,
Tao Okamoto, Rila Fukushima e Brian Tee.
Dopo sette film il personaggio di
Wolverine ha ormai assunto il volto di Hugh
Jackman. L’attore in un intervista sulla rivista
Entertainment Weekly ha però sollevato dei dubbi riguardo
l’interpretare ancora l’eroe Marvel, confessando il suo
rammarico per l’andamento del precedente film.
Il franchise di Wolverine non è
partito nel migliore nei modi, ma se abbiamo imparato qualcosa dai
cinefumetti è di non poter limitarsi a portare in sala soltanto i
fan del fumetto, ma concentrarsi su una più ampia fetta di
pubblico. E l’obiettivo è sempre arduo per un personaggio come
Wolverine che racchiude in sé non solo attributi che possono essere
gli ingredienti per un buon film d’azione, come il cinismo e
l’azione ironica e tagliente, ma anche un apporto psicologico
difficile da costruire per un pubblico di adulti e soprattutto
bambini.
Basato sul celebre arco narrativo a
fumetti, in Wolverine:
L’immortale troviamo Logan, il guerriero eterno, in
Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli
d’adamantino, mentre Logan affronterà una misteriosa figura dal suo
passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre. Il film
uscirà in Italia il 25 luglio 2013. Tutte le news
sul film nel nostro speciale: Wolverine. Tutte le info
invece del film nella nostra scheda: Wolverine:
L’immortale.
Powered by 