È stata rivelata la prima clip di
Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo, la serie
fantasy di prossima uscita con protagonisti Walker Scobell
e Aryan Simhadri.
Il video mostra la Sally Jackson di
Virginia Kull che cerca di spiegare al personaggio principale di
Scobell la sua vera identità di semidio. Tuttavia, viene interrotta
quando Grover Underwood di Simhadri arriva con una notizia urgente.
L’adattamento Disney+ inizierà a essere
trasmesso in streaming il 20 dicembre con i primi due episodi,
seguiti da episodi settimanali.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo racconta
la fantastica storia di un moderno semidio dell’età di 12 anni,
Percy Jackson, che sta iniziando ad accettare i suoi nuovi poteri
divini quando il dio del cielo, Zeus, lo accusa di aver rubato il
suo fulmine maestro. Con l’aiuto dei suoi amici Grover e Annabeth,
Percy deve intraprendere l’avventura di una vita per ritrovarlo e
riportare l’ordine nell’Olimpo.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è
interpretata da Walker Scobell (Percy Jackson), Leah Sava
Jeffries (Annabeth Chase), Aryan Simhadri (Grover
Underwood) e vede la presenza di guest star come Lin-Manuel
Miranda (Ermes), Megan Mullally (Alecto alias
Signora Dodds), Toby Stephens (Poseidone),
Virginia Kull (Sally Jackson), Jason Mantzoukas (Dioniso
alias Signor D), Jay Duplass (Ade), Glynn Turman
(Chirone alias Signor Brunner), il compianto
Lance Reddick (Zeus), Adam Copeland (Ares),
Charlie Bushnell (Luke Castellan), Dior Goodjohn
(Clarisse La Rue), Jessica Parker Kennedy
(Medusa), Olivea Morton (Nancy Bobofit), Suzanne
Cryer (Echidna), Timm Sharp (Gabe Ugliano) e
Timothy Omundson (Efesto).
Basata sulla saga di libri
best-seller della Disney Hyperion del pluripremiato autore Rick
Riordan, edita in Italia da Mondadori, e creata da Rick Riordan e
Jon Steinberg, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vede
tra i produttori esecutivi Steinberg e Dan Shotz, insieme a Rick
Riordan, Rebecca Riordan, Ellen Goldsmith-Vein di The Gotham Group,
Bert Salke, Jeremy Bell e D.J. Goldberg di The Gotham Group, James
Bobin, Jim Rowe, Monica Owusu-Breen, Anders Engström e Jet
Wilkinson.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo ha portato
il suo fragore al San Diego Comic Con 2024 oggi con una
presentazione tutta nuova sul palco della Hall H. Il cast e la
troupe dell’adattamento del romanzo di successo di Disney+ hanno portato i fan presenti
dietro le quinte dell’acclamata serie, fornendo nuove informazioni
sulla ricerca di Percy (Walker Scobell) per
trovare il fulmine di Zeus (Lance Reddick).
Inoltre, i relatori hanno fornito alcune anticipazioni su ciò che i
fan possono aspettarsi dall’imminente seconda stagione. La
notizia più eccitante è che Daniel Diemer si unirà
al cast della seconda stagione nel ruolo di Tyson, un ciclope e
fratellastro di Percy.
Collider,
che ha partecipato al panel, ha raccontato che Diemer ha inviato un
video al panel condividendo il suo entusiasmo e rivelando di essere
un grande fan dei libri. Per coloro che non hanno letto i libri,
Tyson è descritto come un ciclope timido e impacciato con un grande
cuore, che trova una casa con Percy dopo aver appreso che Poseidone
è suo padre.
I “tre grandi” del cast di
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo erano
presenti al panel della Hall H di giovedì: Walker Scobell,
Leah Sava Jeffries e Aryan
Simhadri hanno dimostrato che la loro chimica è
altrettanto efficace fuori dallo schermo che nella serie. A loro si
sono uniti anche la co-protagonista Virginia
Kull, il co-creatore Jonathan E.
Steinberg e il produttore esecutivo Dan
Shotz. Anche il moderatore ha avuto un potere divino:
l’attore di Ade Jay Duplass ha condotto i
festeggiamenti.
Di cosa parla la seconda
stagione di Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo?
La prima stagione di Percy
Jackson e gli dei dell’Olimpo è stata ampiamente
apprezzata dai fan per la sua fedele accuratezza rispetto ai
romanzi originali di Rick Riordan. Tenendo conto
di ciò, la seconda stagione della serie seguirà quasi certamente
l’esempio, mantenendo tale accuratezza. La prima stagione è stata
un adattamento del primo libro della serie, Il ladro
di fulmini, quindi la seconda stagione sarà
probabilmente un adattamento del secondo libro, Il mare
dei mostri.
Il mare dei mostri
riprende da dove si era interrotto il primo libro, con la scomparsa
di Grover (Aryan Simhadri) dopo che gli era stata affidata una
missione di vitale importanza. Percy, Annabeth (Leah Sava Jeffries)
e il fratellastro di Percy, Tyson, tracciano una rotta insidiosa
verso il Mare dei Mostri per cercare di ritrovare il loro amico
scomparso da tempo. Il viaggio non sarà facile, perché il Mare è
all’altezza del suo nome con la sua grande varietà di creature
mortali, tra cui un ciclope sinistro e violento. La Stagione 1 di Percy Jackson e gli
dei dell’Olimpoè ora disponibile in streaming
su Disney+.
L’account Twitter ufficiale di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo ha diffuso
la prima immagine ufficiale di Percy (Walker
Scobell), Grover (Aryan Simhadri) e
Annabeth (Leah Jeffries), i tre protagonisti della
serie Disney+ in arrivo sulla piattaforma e
prodotta da 20th Television.
Tutto quello che c’è da sapere
sulla serie tv Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo
“La serie live-action racconta
la fantastica storia del semidio moderno di 12 anni, Percy Jackson,
che sta appena venendo a patti con i suoi nuovi poteri
soprannaturali quando il dio del cielo Zeus lo accusa di aver
rubato il suo maestro fulmine“, si legge. la
sinossi. “Ora Percy deve attraversare l’America per
trovarlo e riportare l’ordine nell’Olimpo.”La serie
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo
vedrà Walker Scobell nei panni del semidio
protagonista, Leah Sava Jeffries nei panni di
Annabeth Chase, Aryan Simhadri nei panni di Grover
Underwood, Dior Goodjohn nei panni di Clarisse La
Rue, Charlie Bushnell nei panni di Luke Castellan,
Virginia Kull nei panni di Sally Jackson,
Glynn Turman come Chiron, Megan
Mullally come Mr. Dodds, Olivea Morton
come Nancy Bobofit e Timm Sharp come Gabe
Ugliano.
La serie Percy Jackson e
gli dei dell’Olimpo è diretta da James
Bobin da una sceneggiatura co-scritta da Rick Riordan e
Jon Steinberg, basata sul primo capitolo di Riordan della sua
fortunata serie di libri Le Cronache del Campo Mezzosangue. Il
cast aggiuntivo include Jason Mantzoukas nei panni
di Dioniso, l’ex superstar della WWE Adam Copeland
nei panni di Ares, Jay Duplass nei panni di Ade,
Lin-Manuel Miranda nei panni di Hermes,
Timothy Omundson nei panni di Efesto, Toby
Stephens nei panni di Poseidone e il compianto
Lance Reddick nei panni di Zeus. I produttori
esecutivi sono Riordan, Bobin, Steinberg, Dan Shotz,
Rebecca Riordan, Bert Salke, Monica Owusu-Breen, Jim Rowe e Ellen
Goldsmith-Vein, Jeremy Bell e DJ Goldberg del Gotham
Group. Anche 20th Television sta producendo.
Dopo il grande successo della prima
stagione, Disney annuncia l’entrata in produzione
del secondo ciclo di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo che sarà
basato sul romanzo Il Mare dei Mostri e sarà trasmessa da
Disney+.
In occasione del D23, lo studio ha
diffuso un teaser trailer della serie e un primo poster che mostra
la bandiera del campo Mezzo-Sangue sul bagnasciuga.
Basata sulla saga di libri
best-seller della Disney Hyperion del pluripremiato autore Rick
Riordan, edita in Italia da Mondadori, Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo è interpretata da Walker Scobell
(Percy Jackson), Leah Sava Jeffries (Annabeth
Chase) e Aryan Simhadri (Grover Underwood). Creata
da Rick Riordan e Jon Steinberg, Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo vede tra i produttori esecutivi Steinberg e Dan Shotz,
insieme a Rick Riordan, Rebecca Riordan, Ellen
Goldsmith-Vein di The Gotham Group, Bert Salke, Jeremy
Bell e D.J. Goldberg di The Gotham Group, James
Bobin, Jim Rowe, Monica Owusu-Breen, Anders Engström e
Jet Wilkinson.
Dopo un’attesa lunga quasi dieci anni, i fan
di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo hanno la
possibilità di dare un primo sguardo al teaser trailer della serie
Disney+ basata sui romanzi di Rick Riordan. La
serie arriverà con i primi due episodi sulla piattaforma il
prossimo 20 dicembre.
Tutto
quello che c’è da sapere sulla serie tv Percy Jackson e gli
dei dell’Olimpo
“La serie live-action racconta
la fantastica storia del semidio moderno di 12 anni, Percy Jackson,
che sta appena venendo a patti con i suoi nuovi poteri
soprannaturali quando il dio del cielo Zeus lo accusa di aver
rubato il suo maestro fulmine“, si legge. la
sinossi. “Ora Percy deve attraversare l’America per
trovarlo e riportare l’ordine nell’Olimpo.”La serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo
vedrà Walker Scobell nei panni del semidio
protagonista, Leah Sava Jeffries nei panni di
Annabeth Chase, Aryan Simhadri nei panni di Grover
Underwood, Dior Goodjohn nei panni di Clarisse La
Rue, Charlie Bushnell nei panni di Luke Castellan,
Virginia Kull nei panni di Sally Jackson,
Glynn Turman come Chiron, Megan
Mullally come Mr. Dodds, Olivea Morton
come Nancy Bobofit e Timm Sharp come Gabe
Ugliano.
La serie Percy Jackson e
gli dei dell’Olimpo è diretta da James
Bobin da una sceneggiatura co-scritta da Rick Riordan e
Jon Steinberg, basata sul primo capitolo di Riordan della sua
fortunata serie di libri Le Cronache del Campo Mezzosangue. Il
cast aggiuntivo include Jason Mantzoukas nei panni
di Dioniso, l’ex superstar della WWE Adam Copeland
nei panni di Ares, Jay Duplass nei panni di Ade,
Lin-Manuel Miranda nei panni di Hermes,
Timothy Omundson nei panni di Efesto, Toby
Stephens nei panni di Poseidone e il compianto
Lance Reddick nei panni di Zeus. I produttori
esecutivi sono Riordan, Bobin, Steinberg, Dan Shotz,
Rebecca Riordan, Bert Salke, Monica Owusu-Breen, Jim Rowe e Ellen
Goldsmith-Vein, Jeremy Bell e DJ Goldberg del Gotham
Group. Anche 20th Television sta producendo.
Arriva al cinema a distanza di
qualche hanno il nuovo film su Percy Jackson, Percy Percy
Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il mare dei mostri, ancora
una volta con protagonisti Logan Lerman e Alexandra Daddario.
E’ difficile essere un semi dio, lo
sa bene Percy Jackson che, dopo la sua prima
avventura sull’Olimpo a caccia del
Ladro di Fulmini, è tornato al Campo Mezzosangue, unico posto
al mondo dove i figli di dei e uomini possono stare al sicuro. Ma
la sua permanenza trai suoi simili è difficile, l’unica sua impresa
continua a sembrare sempre più un caso fortunato, mentre al Campo,
ogni gara è vinta dalla possente figlia di Ares.
Ma quando la vita stessa al campo
sarà a rischio, solo il Vello d’Oro riuscirà a salvare i
mezzosangue, e così il Signor D, il dio Dioniso declassato da Zeus
a guardiano dei ragazzini semi divini, cercherà un campione per
svolgere l’impresa. La missione è affidata alla figlia di Ares, ma
Percy non può certo restarsene con le mani in mano…anche perché il
suo satiro custode Grover è nelle grinfie di Polifemo! Accompagnato
dalla fedele Annabeth e dal nuovo amico ciclope Tyson, Percy dovrà
intraprendere un viaggio per mare e affrontare le mille insidie che
nasconde il Mare dei Mostri. A complicare le cose, ci sarà una
misteriosa profezia, che la Pizia ha sussurrato a Percy: quale dei
figli dei grandi tre Dei a tradire l’Olimpo?
A distanza di qualche anno Logan Lerman, che nel frattempo è cresciuto,
torna ad essere l’eroe Percy, alle prese con una realtà mitologica
completamente incastrata nella nostra realtà quotidiana. Ancora una
volta il film, diretto da Thor Freudenthal che
prende il posto di Chris Columbus, racconta bene
il mondo creato da Rick Riordan, a metà tra miti
classici e quotidianità, con un0impronta accademica che fa sentire
quanto il mito sia trattato da chi se ne intende davvero, e non con
la solita approssimazione tipica degli americani che si accingono
alla cultura greca. Tuttavia il film presenta diversi e ben più
grossi difetti, come la completa mancanza di empatia e di ritmo,
pecche dovute forse proprio ai tempi della narrazione, che fanno
del film un buon prodotto per ragazzi che però non avrà molta presa
su un pubblico più adulto.
Accanto a Lerman ritroviamo la
magnifica Alexandra Daddario nei panni della figlia
della dea Athena, Annabeth; l’attrice che crescendo mostra una
bellezza incredibile si ritaglia questa volta uno spazio più
piccolo accanto all’eroe protagonista e lo stesso vale per il
satiro Grover, interpretato da Brandon T. Jackson.
Douglas Smith è Tyson, il ciclope goffo ma
dall’animo gentile che cercherà in tutti i modi di catturare la
simpatia di Percy.
Avventure, combattimenti, mostri
marini e qualche battuta divertente fanno di Percy Jackson
e gli dei dell’Olimpo: Il mare dei mostri un film
piacevole senza troppe pretese, adatto ad un pubblico di
giovanissimi.
La voglia di remake ad Hollywood
non si placa, e quando i film da rifare e le storie da continuare
sono finite, si comincia a ripescare nei vecchi generi
cinematografici. E così ritornano al cinema le divinità dell’antica
Grecia che tanto fascino hanno sempre avuto sul pubblico di tutto
il mondo. Ovviamente mi riferisco a tutta quella serie di film che
sono ispirati ai miti classici, prima di tutti il colossal/remake
Scontro fra Titani, oppure il prossimo War of Gods. Ma in ordine di
uscita, il prossimo film al cinema che riprende e trasforma le
antiche saghe greche è Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo:
Il Ladro di Fulmini. Il film è tratto da un libro
(primo di una serie di cinque storie) che racconta la storia di
Percy, un adolescente che scopre di essere figlio del Dio del Mare,
Poseidone (Kevin McKidd, il dottor Hunt di Grey’s Anatomy).
Percy Jackson e gli Dei
dell’Olimpo diretto da Chris
Columbus, racconta le avventure e le difficoltà che il
giovane Percy dovrà affrontare per sventare una imminente guerra
fra divinità che porterà alla distruzione della Terra. Accanto a
lui la bella Annabeht, anche lei semidea figlia di Atena, e Grover,
un satiro maldestro ma coraggioso. Le avventure di Percy nascono da
un equivoco: Zeus, interpretato da
Sean Bean, crede che lui sia il ladro della sua
folgore, arma divina suprema e potentissima, simbolo della sua
regalità tra gli dei. Il ragazzo verrà allora a conoscenza della
sua vera origine semi divina, capirà di trovarsi in serio pericolo
e farà di tutto per salvare la madre, rapita da Ade dio degli
inferi(interpretato da Steve Coogan), e evitare
uno scontro tra divinità.
Percy Jackson e gli Dei
dell’Olimpo, primo di una possibile serie di cinque, è
tratto dall’omonimo libro di Rick Riordan, docente di Mitologia
greca in California e Texas; dettaglio importante se si pensa che
la mitologia raccontata nella pellicola è davvero la mitologia
classica, a parte qualche dettaglio che però è funzionale alla
storia.
La pellicola, con un cast davvero
ottimo e un ritmo incalzante, si presenta come una perfetta
macchina per far soldi, rivolto com’è ad un pubblico giovane e
educato ai film di genere fantasy (vedi la saga di Harry
Potter che questo film, non troppo velatamente, mira a
sostituire). Ma Percy Jackson non è solo un
tripudio di effetti speciali, è anche un bellissimo racconto di
un’iniziazione alla vita di un ragazzo, che come molti della sua
età si sente fuori posto, solo che non tutti i ragazzi scoprono di
avere poteri straordinari e un padre, per così dire, fuori dal
normale.
Percy Jackson e gli Dei
dell’Olimpo è ambientato nei nostri giorni e si dipana
lungo tutta la superficie degli States, dai casinò di Las Vegas con
nomi sibillini (vidi il Lotus: non vorrete più andar via), alle
profondità degli Inferi collocate (a caso?) sotto l’iconica scritta
che troneggia sulle colline di Hollywood, fino alla cima del Monte
Olimpo la cui via d’ingresso è situata sulla sommità dell’Empire
State Building (per via ascensore), inoltre è intessuto di una
serie di riferimenti al mondo mitologico antico che ne
impreziosiscono la trama e la rendono profonda, quasi ancorata a
quella che è la vera mitologia. Questo non è un pregio da poco
considerando che, l’ultima operazione di resurrezione mitologica
che era stata fatta ad Hollywood (mi riferisco al
Troy di Petersen) era stata un vero
disastro, sia dal punto di vista della trasposizione dei “fatti”
narrati, sia dal punto di vista delle dinamiche narrative che non
avevano alcun nesso con l’origine del mito, scombussolando così gli
ordini del racconto.
Non è questo il caso di Percy
Jackson, infatti lo spettatore più accorto può cogliere tutta una
serie di rimandi alla tradizione mitologica: vedi ad esempio il
nome del casinò dove “temporeggiano” gli eroi, oppure l’identità
del ladro di fulmini che verrà svelata nel finale, o ancora gli
occhi della figlia di Atena, non a caso grandi e azzurri, proprio
com’è caratteristica della dea della sapienza, per definizione
dagli occhi glauchi (dal greco glaucos = azzurro). Interessante,
seppure forse non alla portata del pubblico più giovane,
l’ammonimento all’ingresso degli Inferi “Guai a voi anime prave”,
un riferimento colto che non c’entra propriamente con la mitologia
greca ma che a ragione si trova in quel punto e che può cogliere il
pubblico adulto, forse quello europeo più di quello americano.
Chris Columbus,
già bravissimo nel regalare grandi classici del cinema per i più
giovani, confeziona un’altra opera ben diretta, con ritmo e
suspence, ma anche tanto divertimento, merito di una buona
sceneggiatura e di bravi attori, in particolare il satiro Grover,
interpretato di Brandon T. Jackson a cui è
affidata la controparte comica del protagonista, ottimamente
interpretato da
Logan Lerman. Ottimo l’utilizzo di effetti
speciali che accompagnano l’azione e che si misurano alla
circostanze, appoggiandosi si una colonna sonora non eccelsa ma
sicuramente funzionale all’epicità e all’intimità di alcune della
sequenze chiave.
Menzione speciale a due donne:
Rosario Dawson, la conturbante e prigioniera
Persefone, regina degli inferi; e Uma Thurman, nel ruolo breve seppure
determinante della Gorgone Medusa, che nella mitologia classica è
decapitata da Perseo, e questa volta si troverà di fronte Percy ….
e chissà quale sarà l’esito di questa battaglia.
In una clip dal quinto episodio di
Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo possiamo vedere Ares, il dio
della Guerra, interpretato da Adam
Copeland.
Ares, intimidatorio e concreto,
incarica Percy, Annabeth e Grover di recuperare il suo scudo da un
vicino parco divertimenti. In cambio, Ares li aiuterà a raggiungere
gli Inferi, che è dove i tre credono si trovino il fulmine di Zeus
e la madre di Percy. Come ogni impresa che gli dei affidano ai
semi-dei e agli eroi, c’è una buona probabilità che si tratti di
una trappola o di un compito estremamente folle da portare a
termine.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo racconta
la fantastica storia di un moderno semidio dell’età di 12 anni,
Percy Jackson, che sta iniziando ad accettare i suoi nuovi poteri
divini quando il dio del cielo, Zeus, lo accusa di aver rubato il
suo fulmine maestro. Con l’aiuto dei suoi amici Grover e Annabeth,
Percy deve intraprendere l’avventura di una vita per ritrovarlo e
riportare l’ordine nell’Olimpo.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è
interpretata da Walker Scobell (Percy Jackson), Leah Sava
Jeffries (Annabeth Chase), Aryan Simhadri (Grover
Underwood) e vede la presenza di guest star come Lin-Manuel
Miranda (Ermes), Megan Mullally (Alecto alias
Signora Dodds), Toby Stephens (Poseidone),
Virginia Kull (Sally Jackson), Jason Mantzoukas (Dioniso
alias Signor D), Jay Duplass (Ade), Glynn Turman
(Chirone alias Signor Brunner), il compianto
Lance Reddick (Zeus), Adam Copeland (Ares),
Charlie Bushnell (Luke Castellan), Dior Goodjohn
(Clarisse La Rue), Jessica Parker Kennedy
(Medusa), Olivea Morton (Nancy Bobofit), Suzanne
Cryer (Echidna), Timm Sharp (Gabe Ugliano) e
Timothy Omundson (Efesto).
Basata sulla saga di libri
best-seller della Disney Hyperion del pluripremiato autore Rick
Riordan, edita in Italia da Mondadori, e creata da Rick Riordan e
Jon Steinberg, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vede
tra i produttori esecutivi Steinberg e Dan Shotz, insieme a Rick
Riordan, Rebecca Riordan, Ellen Goldsmith-Vein di The Gotham Group,
Bert Salke, Jeremy Bell e D.J. Goldberg di The Gotham Group, James
Bobin, Jim Rowe, Monica Owusu-Breen, Anders Engström e Jet
Wilkinson.
I semidei sono discesi nella Hall H
del San Diego Comic-Con, dove migliaia di fan sono stati sorpresi
da un’ondata di annunci e contenuti esclusivi dell’epica serie
originale Disney+Percy
Jackson e gli Dei dell’Olimpo.
Al panel nella Hall H, ricco di
star, hanno partecipato i protagonisti della
serie Walker Scobell (Percy
Jackson), Leah Sava Jeffries (Annabeth
Chase), Aryan Simhadri (Grover
Underwood), Charlie Bushnell (Luke
Castellan), Dior Goodjohn (Clarisse La
Rue) eDaniel
Diemer (Tyson) assieme agli executive
producer Jonathan E.
Steinberg, Dan
Shotz e Craig
Silverstein. Moderato dall’attore e
comico Timothy Simons, che interpreta
“Tantalo” nella serie, il panel ha regalato ai fan un’anteprima
della nuova stagione, incluso un nuovo teaser con le prime immagini
di Tyson, il ciclope preferito dai fan.
Attraverso uno speciale video
messaggio, il creatore ed executive producer Rick Riordan ha
svelato che l’attesissima seconda stagione di Percy Jackson e
gli Dei dell’Olimpo debutterà a dicembre in esclusiva su
Disney+.
Inoltre, Riordan ha annunciato che
al cast si aggiungeranno due amati semidei, figli di Ade: Nico di
Angelo e sua sorella Bianca, che compariranno nella terza stagione.
Levi Chrisopulos interpreterà Nico, ruolo fisso nella serie, mentre
Olive Abercrombie sarà Bianca, un personaggio ricorrente. Le
riprese della terza stagione inizieranno presto.
La seconda stagione
di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è basata su
“Il mare dei mostri”, il secondo capitolo della serie di libri
best-seller di Rick Riordan, pubblicata da Disney Hyperion ed edita
in Italia da Mondadori. Dopo che la barriera del Campo
Mezzosangue viene infranta, Percy Jackson si imbarca in un’epica
odissea nel Mare dei Mostri in cerca del suo migliore amico Grover
e dell’unica cosa che potrebbe salvare il campo: il Vello d’Oro.
Con l’aiuto di Annabeth, Clarisse e del suo nuovo fratellastro, il
ciclope Tyson, la sopravvivenza di Percy è di vitale importanza
nella lotta per fermare Luke, il Titano Crono e il loro piano
imminente di abbattere il Campo Mezzosangue e, a seguire, anche
l’Olimpo.
Creata da Rick Riordan e Jonathan E.
Steinberg, la seconda stagione di Percy Jackson e gli Dei
dell’Olimpo vede nel ruolo di executive producer
Steinberg e Dan Shotz insieme a Rick Riordan, Rebecca Riordan,
Craig Silverstein, Ellen Goldsmith-Vein di Gotham Group, Bert
Salke, Jeremy Bell di Gotham Group, D.J. Goldberg, James Bobin, Jim
Rowe, Albert Kim, Jason Ensler e Sarah Watson.
La seconda stagione di
Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è
interpretata da Walker Scobell, Leah Sava Jeffries, Aryan Simhadri,
Charlie Bushnell, Dior Goodjohn e Daniel Diemer. La prima stagione
di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è disponibile
su Disney+.
Come riportato da Variety, Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è
stato rinnovato per una seconda stagione su Disney+. L’amministratore delegato
Bob Iger, nel corso dell’ultima conferenza stampa
sugli utili trimestrali della Disney, ha dichiarato che la prima
stagione è stata riprodotta in streaming per oltre 110 milioni di
ore sia su Disney+ che su Hulu. Dividendo per la
durata della stagione, ciò si traduce in circa 20,6 milioni di
visualizzazioni totali, il che suggerisce che l’audience della
stagione è cresciuta nel corso del suo mese di programmazione. La
serie è stata anche un successo di critica, ottenendo un 92% su
Rotten Tomatoes e questi risultati hanno dunque fatto sì che la
seconda stagione ottenesse il via libera.
Tutto quello che c’è da sapere su
Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo
Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è
interpretata da Walker Scobell (Percy
Jackson), Leah Sava Jeffries (Annabeth
Chase), Aryan Simhadri (Grover
Underwood) e vede la presenza di guest star come
Lin-Manuel Miranda (Ermes), Megan
Mullally (Alecto alias Signora Dodds),
Toby Stephens (Poseidone),
Virginia Kull (Sally Jackson), Jason
Mantzoukas (Dioniso alias Signor D),
Jay Duplass (Ade), Glynn
Turman (Chirone alias Signor Brunner),
il compianto Lance Reddick (Zeus),
Adam Copeland (Ares), Charlie
Bushnell (Luke Castellan), Dior
Goodjohn (Clarisse La Rue), Jessica
Parker Kennedy (Medusa), Olivea
Morton (Nancy Bobofit), Suzanne
Cryer (Echidna), Timm Sharp
(Gabe Ugliano) e Timothy Omundson
(Efesto).
La prima stagione di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo segue Percy, un
semidio moderno di 12 anni, che sta appena venendo a patti con i
suoi nuovi poteri soprannaturali quando il dio del cielo Zeus lo
accusa di aver rubato il suo fulmine maestro. Percy e i suoi amici
Annabeth e Grover si avventurano in un viaggio attraverso l’America
per trovarlo e riportare l’ordine nell’Olimpo.
Basata sulla saga di libri
best-seller della Disney Hyperion del pluripremiato autore Rick
Riordan, edita in Italia da Mondadori, e creata da Rick Riordan e
Jon Steinberg, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vede
tra i produttori esecutivi Steinberg e Dan Shotz, insieme a Rick
Riordan, Rebecca Riordan, Ellen Goldsmith-Vein di The Gotham Group,
Bert Salke, Jeremy Bell e D.J. Goldberg di The Gotham Group, James
Bobin, Jim Rowe, Monica Owusu-Breen, Anders Engström e Jet
Wilkinson.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo2 continua a completare il suo cast. Al D23, la
Disney ha svelato il trio di donne che interpreteranno le
Sorelle Gray: Sandra Bernhard nel
ruolo di Anger, Kristen Schaal nel ruolo di
Tempest e Margaret Cho nel ruolo di Wasp.
Nel mondo mitologico in continua
espansione di Rick Riordan, le Sorelle Gray sono
donne anziane che condividono un occhio e un dente e gestiscono una
“ditta di taxi” a New York City. Incontrano alcuni dei personaggi
principali dopo averli incontrati mentre sono in fuga in Il
Mare dei Mostri, su cui sarà basata la seconda stagione
dello show, al momento in produzione.
Come ogni personaggio della saga di
Rick Riordan, anche le Sorelle Gray hanno un
corrispettivo nella mitologia greca. In questo caso si tratta delle
Graie, conosciute anche col nome
di Forcidi, figlie di Forco e
di Ceto, che custodivano l’accesso al luogo in cui
vivevano le Gòrgoni.
Basata sulla saga di libri
best-seller della Disney Hyperion del pluripremiato autore Rick
Riordan, edita in Italia da Mondadori, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è
interpretata da Walker Scobell (Percy Jackson),
Leah Sava Jeffries (Annabeth Chase) e
Aryan Simhadri (Grover Underwood). Creata da Rick
Riordan e Jon Steinberg, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vede
tra i produttori esecutivi Steinberg e Dan Shotz, insieme a
Rick Riordan, Rebecca Riordan, Ellen Goldsmith-Vein di The
Gotham Group, Bert Salke, Jeremy Bell e D.J.
Goldberg di The Gotham Group, James Bobin, Jim Rowe, Monica
Owusu-Breen, Anders Engström e Jet
Wilkinson. La prima stagione della serie è disponibile su
Disney+.
Grazie al successo di Harry Potter
al cinema, ha sempre più preso vita una fortunata stagione di saghe
cinematografiche ispirate a celebri romanzi per ragazzi e tra
queste vi è quella di Percy Jackson, arrivato per
la prima volta al cinema nel 2010 con il film Percy Jackson
e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini (qui la recensione), diretto da
Chris Columbus.
In tale pellicola, si offre un’avvincente versione del mondo
mitologico greco vistro attraverso gli occhi di un giovane semidio,
il quale con la propria avventura porta aventi il tema della
scoperta e dell’accettazione della propria identità e di ciò che
rende unici.
Oltre a ciò, il film offre
spettacolari sequenze d’azione e effetti speciali che catturano
l’immaginazione dello spettatore. Le battaglie con creature
mitologiche, gli scontri con dei potenti e gli effetti magici
trasportano il pubblico in un viaggio straordinario attraverso il
Mondo Inferiore, il Monte Olimpo e altre ambientazioni leggendarie,
il tutto riuscendo a connettere la mitologia antica con la vita
moderna. Infine, nonostante la trama epica e la tensione crescente,
il film inserisce con successo momenti di umorismo e
leggerezza.
Con un equilibrio tra azione epica,
umorismo e temi di identità, il film si afferma dunque come
un’avventura coinvolgente e visivamente stimolante che affascina
sia i fan della mitologia che il pubblico generale. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori, ma anche sulle differenze
tra il libro e il film e il suo sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama di Percy Jackson e
gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini
Il film segue dunque le avventure di
Percy Jackson, un giovane ragazzo che scopre di
essere un semidio, figlio di Poseidone, il dio
greco del mare. Percy, che ha sempre vissuto una vita normale,
all’oscuro della sua vera identità, la scopre quando iniziano ad
accadere eventi strani intorno a lui. Dopo un attacco da parte di
un mostro mitologico, Percy viene infatti a conscenza della verità
sul suo retaggio divino e viene portato al Campo Mezzosangue, un
luogo sicuro per i semidei come lui. Quando però il fulmine di
Zeus viene rubato e Percy diventa il principale
sospettato, ha inizio la sua missione per dimostrare la propria
innocenza e prevenire una guerra tra gli dei.
Percy si trova dunque a doversi
imbarcare in un’avventura epica insieme ai suoi amici, il satiro
Grover e la figlia di Atena, Annabeth
Chase. Lungo il percorso, però, il trio dovrà affrontare
creature mitologiche, risolvere enigmi e scontrarsi con dei
dell’Olimpo furiosi con Percy, il quale dovrà recuperare il fulmine
rima che sia troppo tardi. Il viaggio, inoltre, permetterà a Percy
di scoprire vari luoghi mitologici di grande fascino, dal Mondo
Inferiore al il Giardino delle Esperidi, passando naturalmente per
il Monte Olimpo stesso. Durante questo viaggio, infine, Percy dovrà
sforzarsi di accettare il peso del suo destino come figlio di un
dio.
Il cast del film
Ad interpretare Percy Jackson vi è
Logan Lerman,
mentre Alexandra
Daddario interpreta Annabeth Chase, figlia di Atena
nonché a sua volta abile guerriera. Per tale ruolo, come noto, si
era candidata anche l’attrice Nina Dobrev.
L’attore Brandon T. Jackson recita invece nel
ruolo di Grover, il satiro che funge da protettore di Percy e lo
accompagna nel suo viaggio. Accanto a Percy nella sua missione
ritroviamo anche Luke Castellan, interpretato da Jake
Abel, mentre il noto attore Sean Bean
interpreta Zeus, il potente dio del cielo e re degli dei, colui che
accusa Percy del furto del suo fulmine.
Ma i nomi noti non finiscono qui,
poiché nel film recitano anche Pierce Brosnan
nel ruolo del saggio centauro Chirone, Catherine
Keener interprete non di una divinità ma di Sally
Jackson, la madre mortale di Percy, che cerca di
proteggere il figlio dai pericoli del mondo mitologico e Uma Thurman in
quello della mostruosa Medusa. Quest’ultima ha interagito con
diversi serpenti vivi, con l’aiuto di un addestratore, per
prepararsi al ruolo. Maneggiare e tenere in mano i serpenti, ha
detto, l’ha aiutata a immaginare come potrebbe sentirsi Medusa ad
avere serpenti vivi che le spuntano dalla testa.
Come noto, le differenze tra
adattamenti cinematografici e i libri originali sono comuni e
spesso necessarie per adattare una storia complessa al formato
cinematografico. Pur cercando di rimanere quanto più fedeli
possibile al romanzo, gli autori del film si sono dunque trovati a
dover apportare una serie di modifiche, a partire dall’età
dei personaggi. Nel libro, infatti, i personaggi
principali, inclusi Percy Jackson, Annabeth Chase e Grover, sono
più giovani rispetto alle loro controparti cinematografiche. Ad
esempio, Percy ha 12 anni all’inizio della serie, mentre nel film
ha 16 anni ed interpretato da Logan Lerman, che aveva all’epoca ne
aveva 17.
Diverso è poi il trattamento che
alcuni personaggi ricevono, come ad esempio Ares,
che nel film appare in una sola scena, mentre nel romanzo ha un
ruolo decisamente più importante. O ancora Luke,
che nel romanzo è riconoscibile da una lunga cicatrice sul volto,
mentre nel film non possiede tale caratteristica. L’Idra non appare
nel romanzo (non nel primo, perlomeno), mentre nel film è una delle
creature che Percy e i suoi amici devono affrontare nel loro
viaggio alla ricerca della folgore. Per quanto riguarda
Annabeth, nel romanzo ha i capelli biondi, mentre
nel primo adattamento cinematografico Alexandra Daddario ha tenuto
i capelli scuri.
Differente è poi lo svolgimento di
alcuni eventi, come il primo incontro tra Percy e
Annabeth, che nel romanzo avviene quando lei si prende
cura delle sue ferite dopo l’incontro con il Minotauro. Nel film,
invece, Percy vede Annabeth per la prima volta mentre Grover gli fa
fare un giro del Campo Mezzosangue. Un’altra scena con protagonisti
Percy e Annabeth, quella in piscina, non esiste nel libro. Infine,
la scena della scoperta del ladro di fulmini avviene in modi
diversi nel libro e nel film. Nel romanzo, Percy scopre che Luke è
il ladro di fulmini al Campo Mezzosangue, mentre nel film lo scopre
sull’Empire State Building dove tra i due c’è una resa dei
conti.
Come noto, Rick
Riordan, autore dei libri di Percy Jackson, ha odiato la
sceneggiatura le modifiche apportate al suo racconto e ha
dichiarato di non aver mai visto il film completo. Ha però comunque
accettato il compenso dello studio per i diritti e ha dichiarato di
essere grato per il numero di persone che hanno scoperto i libri
grazie ai film. Riordan ha poi anche sostenuto con forza la
necessità di riadattare i romanzi affinché potessero avere una
giusta trasposizione. Ciò è poi avvenuto grazie alla serie Disney+Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo (2023), per la quale ha scritto la
maggior parte delle sceneggiature.
Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo – Il ladro di fulmini: il sequel e la serie
reboot
Dato il discreto successo del film,
nel 2013 è stato realizzato un sequel dal titolo Percy Jackson e gli
dei dell’Olimpo – Il mare dei mostri, il
quale continua le avventure di Percy Jackson e dei suoi amici che
si recano nel Mare dei Mostri per recuperare il Vello d’Oro e
salvare la barriera di alberi che protegge la loro casa. Questo
sequel, tuttavia, ha incassato 200 milioni di dollari in tutto il
mondo. Un risultato non soddisfacente abbastanza da spingere anche
a realizzare l’ulteriore sequel previsto, che doveva essere basato
su La maledizione del Titano. In seguito
all’acquisizione della Fox da parte della Disney nel 2019,
quest’ultima ha però acquisito i diritti dei romanzi di Percy
Jackson, realizzandone una serie per Disney+.
Il trailer di Percy Jackson
e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini e dove vedere
il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Seven grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Netflix e Disney+ Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
31 agosto alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Percy Jackson e i dei dell’Olimpo: il mare dei
mostri diretto da Thor Freudenthal, con una
sceneggiatura di Scott Alexander e Larry
Karaszewski, il tanto atteso sequel comprende nel cast
Logan Lerman, Brandon T. Jackson,
Alexandra Daddario, Douglas Smith, Mary Birdsong,
Yvette Nicole Brown, Missi Pyle, Nathan Fillion, Anthony Head,
Paloma Kwiatkowski, Leven Rambin, Stanley Tucci, Robert Maillet
e Zoe Aggeliki. Il sequel trova Percy Jackson, figlio
di Poseidone impegnato a continuare il suo epico viaggio per
compiere il suo destino. Assieme ai suoi amici, il semidio deve
ora recuperare il Vello d’Oro, che ha il potere di salvare la
loro casa e campo di allenamento, Camp Half-Blood. Percy
Jackson: Sea of Monsters uscirà nei cinema americani
16 agosto 2013.
Trama: La vita di un semidio a New
York non è sempre facile, e quella di Percy Jackson è diventata una
vera impresa da quando ha scoperto di essere figlio di Poseidone e
deve trascorrere tutte le estati al Campo Mezzosangue, insieme ai
suoi simili. Ma ora il campo è in grave pericolo: l’albero magico
che lo protegge è stato avvelenato e non riesce più a difenderlo
dalle invasioni dei mostri. Solo il Vello d’Oro può salvarlo! Ma è
custodito su un’isola da Polifemo, nelle acque tumultuose del Mare
dei Mostri. La missione è affidata alla figlia di Ares, ma Percy
non può certo restarsene con le mani in mano… anche perché il suo
satiro custode Grover è nelle grinfie di Polifemo! Accompagnato
dalla fedele Annabeth e dal nuovo amico ciclope Tyson, Percy dovrà
intraprendere un viaggio per mare e affrontare le mille insidie che
nasconde, dalla maga Circe al canto delle sirene. E come se non
bastasse, la profezia dell’Oracolo si complicherà… Chi sarà, tra i
figli dei tre Grandi, a tradire gli dei dell’Olimpo? L’uscita è
prevista per il 16 agosto 2013, il 15 in Italia, anche in 3D.
Al San Diego Comic-Con, Rick
Riordan ha annunciato che
Percy Jackson e i Dei dell’Olimpo ha ufficialmente
scritturato due personaggi dei libri amati dai fan per la terza
stagione, compensando così la loro assenza nella prima e nella
seconda stagione. La serie TV Percy Jackson di Disney+ è stata un successo
certificato per il sito di streaming, e finora è uscita solo una
stagione. Fortunatamente per i fan, l’attesa per la prossima
stagione non sarà molto lunga. La seconda stagione di Percy Jackson
uscirà nel dicembre 2025 ed è già stata rinnovata per una terza
stagione.
Sebbene le notizie su Percy Jackson
si siano concentrate principalmente sulla seconda stagione, Rick
Riordan ha condiviso un aggiornamento entusiasmante sulla terza
stagione al San Diego Comic-Con. Screen Rant era presente al panel
di Percy Jackson per portare ai fan le ultime e più importanti
notizie. Ora possiamo rivelare che la serie TV Percy Jackson ha
scritturato Levi Chrisopulos nel ruolo di Nico di Angelo e Olive
Abercrombie in quello di Bianca di Angelo.
Nico sarà un personaggio fisso a
partire dalla terza stagione di Percy Jackson, mentre Bianca sarà
un personaggio ricorrente. Le riprese della terza stagione di Percy
Jackson e gli dei dell’Olimpo inizieranno presto.
Direttamente dal sito Cine1, è
stato pubblicato un nuovo poster internazionale per Percy
Jackson e gli Dei dell’Olimpo – il Mare dei Mostri, secondo
capitolo cinematografico tratto dalla saga di Rick Riorman.
Nella nuova immagine sono presenti personaggi vecchi e nuovi, in
attesa del sequel.
Percy Jackson e i dei dell’Olimpo: il mare dei
mostri diretto da Thor Freudenthal, con una
sceneggiatura di Scott Alexander e Larry
Karaszewski, il tanto atteso sequel comprende nel cast
Logan Lerman, Brandon T. Jackson,
Alexandra Daddario, Douglas Smith, Mary Birdsong,
Yvette Nicole Brown, Missi Pyle, Nathan Fillion, Anthony Head,
Paloma Kwiatkowski, Leven Rambin, Stanley Tucci, Robert Maillet
e Zoe Aggeliki. Il sequel trova Percy Jackson, figlio
di Poseidone impegnato a continuare il suo epico viaggio per
compiere il suo destino. Assieme ai suoi amici, il semidio deve
ora recuperare il Vello d’Oro, che ha il potere di salvare la
loro casa e campo di allenamento, Camp Half-Blood. Percy
Jackson: Sea of Monsters uscirà nei cinema americani
16 agosto 2013.
Trama: La vita di un semidio a New
York non è sempre facile, e quella di Percy Jackson è diventata una
vera impresa da quando ha scoperto di essere figlio di Poseidone e
deve trascorrere tutte le estati al Campo Mezzosangue, insieme ai
suoi simili. Ma ora il campo è in grave pericolo: l’albero magico
che lo protegge è stato avvelenato e non riesce più a difenderlo
dalle invasioni dei mostri. Solo il Vello d’Oro può salvarlo! Ma è
custodito su un’isola da Polifemo, nelle acque tumultuose del Mare
dei Mostri. La missione è affidata alla figlia di Ares, ma Percy
non può certo restarsene con le mani in mano… anche perché il suo
satiro custode Grover è nelle grinfie di Polifemo! Accompagnato
dalla fedele Annabeth e dal nuovo amico ciclope Tyson, Percy dovrà
intraprendere un viaggio per mare e affrontare le mille insidie che
nasconde, dalla maga Circe al canto delle sirene. E come se non
bastasse, la profezia dell’Oracolo si complicherà… Chi sarà, tra i
figli dei tre Grandi, a tradire gli dei dell’Olimpo? L’uscita è
prevista per il 16 agosto 2013, il 15 in Italia, anche in 3D.
Percoco il primo mostro
d’Italia è il racconto della prima strage familiare
del Novecento avvenuta nel nostro Paese ad aver avuto un enorme
impatto mediatico che ha sconvolto l’opinione pubblica. Diretto da
Pierluigi
Ferrandini, barese come il triste protagonista di
questa storia, il film è tratto dal romanzo di Marcello
Introna, pubblicato nel 2012, che racconta l’intero
percorso di vita di Franco Percoco, partendo dalla
preadolescenza fino ad arrivare al drammatico epilogo.
Percoco – Il primo mostro d’Italia, la trama del
film
Siamo a Bari, appunto, nel 1956. Il
benessere economico insieme alla sensazione di rinascita è in
crescente ascesa soprattutto negli ambienti della media borghesia,
la classe che più di tutte era certa della solidità del progresso
verso il quale si stava andando, poggiandosi su tappe fisse e
incontrovertibili che scandivano la struttura sociale, culturale e
ovviamente anche domestica. Qui inizia la storia di
Franco (Gianluca Vicari), in un
contesto particolarmente benestante, nel quale il papà fa mantenere
a tutti un buon tenore di vita, tant’è che risiedono in un elegante
condominio della zona bene della città.
Ma del loro figlio maggiore
Vittorio che è in carcere e del minore,
Giulio, affetto dalla sindrome di Down ne sanno in
pochi, anzi, quasi nessuno. Un clima, dunque, in cui i bisogni
primari sono senza dubbio soddisfatti, ma dove evidentemente c’è
poco spazio per la libera espressione di sé. Ma non è certo strano
a dirsi per quegli anni. La notte tra il 26 e il 27 maggio di
quell’anno, Franco uccide a coltellate la madre, il padre e il
fratellino Giulio. E l’aspetto per il quale ha raggiunto un macabro
record è l’aver convissuto per dieci giorni a casa con i loro
cadaveri chiusi nella stanza da letto dei genitori.
Per molti anni è stato identificato
come “il mostro di Bari” e nel periodo immediatamente successivo
alla scoperta del massacro, le mamme esitavano a fare uscire i
bambini di casa e i quotidiani locali titolavano e descrivevano lui
e quel che aveva compiuto come se si fosse trattato di un’entità
maligna che aveva covato tutto nell’ombra. Un processo (in tutti i
sensi) estremamente comprensibile e naturale, ma che racconta tanto
delle impalcature morali di cristallo che di lì a poco più di un
decennio si sarebbero miseramente sgretolate e alle cui conseguenze
assistiamo tuttora.
Il ritratto di un mostro e della
società che lo ha prodotto
Pierluigi Ferrandini si concentra su
quei giorni seguenti all’efferato delitto, quando Franco ha dato
fondo a dei contanti trovati in casa facendo la bella vita con il
suo amico Enzo Bellomo (Giuseppe
Scoditti), la fidanzata Tina
(Rebecca Metcalf) e la sorella di lei
Angela (Federica Pagliaroli). E
il ritratto che compone il regista ha una pacatezza e una
precisione nel costruire la messa in quadro, da risultare quasi un
insieme di fotografie dell’epoca. I colori, la staticità e la
simmetria delle immagini rimandano alla contrapposizione psicotica
del bravo ragazzo studioso ed elegante che il 26enne Franco sentiva
di dover presentare in pubblico, con il grido di dolore che gli era
imploso dentro e aveva scagliato contro la sua famiglia,
evidentemente imputata d’essere la sorgente di ogni suo ostacolo
per la felicità.
È infatti impressionante la
progressione fine e raffinata con cui Ferrandini lentamente tira
fuori dalle sequenze la mostruosità di Percoco, che in realtà non
ha nulla a che vedere con il crimine commesso, quanto del suo
desiderio di vivere una vita piena che ha però messo in atto in
maniera folle e contraria. Quasi a far vedere che non c’è gesto che
abbia davvero come movente la morte, bensì la voglia di essere
libero e affrancarsi da una gabbia soffocante. Ed è perfetto il
modo in cui il regista rende quel mondo. Ricrea l’atmosfera
d’immobilismo composto e perbenista, addirittura comunitario per
certi aspetti, facendo incarnare sì all’attore Gianluca Vicari
l’incurante crudeltà con cui Percoco ha passato dieci giorni
accanto ai corpi dei propri genitori, ma mettendo parallelamente in
luce una società nella quale non era concesso sbavare i contorni. E
chissà se oggi ne siamo del tutto lontani.
L’annuncio che SONY e Marvel avevano raggiunto un accordo
di co-sfruttamento del personaggio di Spider-Man è
arrivato quando la produzione di
Captain America: Civil War era già avanzata.
Questo ha portato ad aggiungere un paio di scene al film in cui
Tony Stark va nel Queens e arruola il giovane Peter (Tom
Holland) nella sua squadra.
Tutti ormai sappiamo che l’aggiunta
di Spider-Man nelle modalità mostrate è stato un
colpo di genio per introdurre il personaggio nel MCU, tuttavia, il
regista del film, Joe Russo, ha fornito la
motivazione diegetica che stavamo aspettando: perché Tony ha scelto
proprio Peter Parker come nuovo membro del Team Iron
Man? Come mai proprio un adolescente?
Il fatto che Peter fosse ancora un
ragazzino rispetto agli altri Vendicatori è stato spesso messo
nell’elenco delle colpe di Tony, tanto che in Infinity
War, quando il povero Peter finisce polverizzato da
Thanos, Stark rimane profondamente traumatizzato, non
solo perché ha perso, e lui odia perdere, ma anche perché ha
coinvolto in uno scontro così serio quello che in fondo è ancora un
ragazzino.
Ebbene, secondo Joe
Russo, la scelta di Tony di arruolare proprio Spider-Man
ha delle motivazioni narrative che non fanno altro che innalzare il
mito di Tony Stark. La decisione di Iron Man di coinvolgere
Peter deriva dalla sua complicata relazione con Captain America.
C’erano due ragioni collegate per cui Tony ha cercato
specificamente Spider-Man per la sua squadra. In primo luogo,
non voleva perdere il combattimento con Steve
perché a Tony non piaceva perdere, e a quel punto della sua vita,
credeva che i supereroi avessero bisogno di alcune limitazioni dopo
quello che era successo in
Avengers: Age of Ultron. In secondo luogo, mentre Tony
voleva battere il Team Captain America, non voleva ferire
nessuno di loro.
Essendo la “più grande arma
vivente non letale“, come Tony aveva capito dal filmato che
aveva visto del ragazzo del Queens, Spider-Man si è rivelato
perfetto per i suoi obiettivi. Portando Peter dentro alla sua
squadra, ha aumentato le sue possibilità di battere il Team Cap, ma
senza l’intenzione di ferire nessuno di loro. Alla fine, Tony
voleva che i Vendicatori tornassero uniti, soprattutto convivendo
con la fastidiosa sensazione che stesse arrivando qualcosa di più
pericoloso e grande, timore che si è dimostrato fondato in Avengers:
Infinity War con l’arrivo di Thanos (Josh
Brolin).
La scelta di Tony si è poi rivelata
essere la scelta vincente, ma soprattutto ha fornito ai Marvel
Studios la possibilità di introdurre nel MCU un eroe che a tutti
gli effetti guiderà il futuro del Marvel Cinematic
Universe e delle successive Fasi 4 e 5 dello stesso.
Come ben possiamo
immaginare, la scienza e i fumetti non vanno molto d’accordo,
soprattutto se per fumetti consideriamo quelli in cui sono
protagonisti dei supereroi con superpoteri inconcepibili per gli
esseri umani. Se un ragno radioattivo dovesse pungere una persona
sarebbe più probabile che questa persona morisse piuttosto che
sviluppasse un senso di ragno.
Tuttavia Jim
Kakalios, professore alla School of Physics and Astronomy
presso l’Università del Minnesota, e autore del libro La Fisica
dei Supereroi, ha voluto applicare un po’ di teorie
scientifica alla spinosa questione del Mjöllnir: come mai il mitico
martello di Thor può essere sollevato solo dal suo
proprietario?
Seguendo il ragionamento del Professor Kakalios: in quanto
semi-dio trans-dimensionale ispirato alla mitologia nordica, Thor
non è quello che si direbbe il supereroe più scientificamente
accurato. Come però Kakalios spiega, nella realtà gli ‘dei’ del
Nord sono una razza aliena altamente avanzata. Questo vuol dire che
a livello tecnologico la loro cultura è molto più avanzata rispetto
a quella del nostro 21esimo secolo, e quindi a noi può apparire
come magia, come diceva infatti l’eminente Arthur C.
Clarke: “Una tecnologia sufficientemente avanzata non
è distinguibile dalla magia”.Per maggiori dettagli vai su
MoviePilot.
Vi ricordiamo che nel
cast Avengers Age
of Ultron sono presenti Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Jeremy
Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen oltre
a Paul Bettany, Samuel L.
Jackson e James Spader. Il
terzo capitolo del franchise di Avengers è scritto e diretto, come
sempre, da Joss Whedon. Le riprese hanno
avuto luogo inizialmente agli Shepperton Studios
(Surrey,Inghilterra), ma in seguito sono state effettute delle
riprese aggiuntive in Italia, Korea e in varie parti
dell’Inghilterra.
L’uscita del film nelle sale
cinematografiche è
prevista per il primo maggio 2015.
This Is
Us terminerà dopo la sesta stagione in arrivo, ed ecco
perché la serie non continuerà. L’annuncio è stato dato il 12
maggio 2021, quasi cinque anni dopo la prima messa in onda della
pluripremiata serie drammatica sulla NBC e due anni dopo il
rinnovo per altre tre stagioni successive alla terza. La quinta
stagione è iniziata il 27 ottobre 2020 ed è stata ridotta a 16
episodi rispetto ai 18 tipici di ogni stagione. I ritardi nella
produzione legati alla pandemia hanno anche interrotto le riprese
all’inizio di quest’anno, causando il rinvio degli ultimi episodi
della stagione. Ora, una volta terminata la quinta stagione di
This Is Us, le trame si concluderanno in un’ultima
stagione.
This Is Us segue le gioie e
le difficoltà della famiglia Pearson: i genitori Jack (Milo
Ventimiglia) e Rebecca (Mandy
Moore) e i loro tre figli conosciuti come i “Big Three”: Kate
(Chrissy Metz) e Kevin (Justin Hartley), i due bambini
sopravvissuti di una gravidanza trigemellare, e il loro fratello
adottivo, Randall (Sterling K. Brown).
Mentre la trama si svolge
principalmente nel presente, con i tre protagonisti che affrontano
la vita da adulti in città diverse, ogni episodio presenta dei
flashback sul passato, solitamente su un momento specifico per
episodio e spesso incentrati sui genitori di This Is Us, Jack e
Rebecca. La serie ha ottenuto un notevole successo di critica e ha
raccolto un enorme seguito di fan dopo che oltre 10 milioni di
spettatori hanno seguito il primo episodio. Si prevede inoltre che
rimarrà uno dei drama più seguiti della NBC in termini di audience
totale e nella fondamentale fascia di età 18-49 anni anche nella
sua ultima stagione (via The Hollywood Reporter).
Sebbene la fine imminente di
This Is Us sia un pensiero straziante per il pubblico e una
sorpresa considerando il successo della serie, sembra che questo
fosse il piano già da tempo. Il creatore e produttore esecutivo Dan
Fogelman ha dichiarato nel 2019, dopo la messa in onda del finale
della terza stagione di This Is Us, che la serie era a metà
strada.
“Penso che siamo più o meno a metà
del percorso della serie televisiva”, ha detto. “Non abbiamo mai
avuto intenzione di realizzare una serie televisiva che durasse 18
stagioni, quindi abbiamo un piano molto diretto. Ma sì, penso che
il punto in cui si trovano i personaggi in questo momento sia
proprio a metà della loro storia. Se foste al cinema, sareste a
un’ora dall’inizio del film, chiedendovi cosa succederà”.
Poco dopo che Fogelman ha indicato
il punto centrale della serie, il drama è stato rinnovato per altre
tre stagioni, rendendo la sesta stagione l’inevitabile finale a cui
aveva accennato. Con questo finale in mente, Fogelman si è
concentrato sul mantenere la sceneggiatura su un percorso
prestabilito verso la destinazione finale della famiglia Pearson.
Ma indipendentemente da questa tempistica e dalle apparenti
complicazioni dovute alla pandemia, era logico che Fogelman e il
suo team anticipassero la conclusione di This Is Us, data
l’attuale situazione della televisione. In questa recente era di
servizi di streaming competitivi e visione on demand, è un’impresa
rara per qualsiasi programma sopravvivere così a lungo in un
formato di trasmissione tradizionale, figuriamoci per un programma
che ha avuto così tanto successo e ha conquistato i premi più
prestigiosi. Avere l’opportunità di concludere con una nota
gratificante e di legare insieme tutti i dettagli della trama è
qualcosa che i produttori non danno certo per scontato.
La sesta stagione dovrebbe andare
in onda a partire da questo autunno e concludersi nel maggio 2022.
Gli episodi finali della serie esploreranno probabilmente i nuovi
sviluppi dalla fine della quinta stagione di This Is Us e collegheranno tutte le
trame intrecciate tra passato, presente e futuro. Per il pubblico
che vuole prepararsi al grande finale di questa saga emozionante,
tutti gli episodi di This Is Us sono disponibili in
streaming su Hulu.
Il regista e il produttore di
The
Batman hanno spiegato perché il film in uscita esiste
al di fuori del DC
Extended Universe. Mentre il franchise di supereroi ha visto
Ben Affleck nei panni del Crociato
Incappucciato, che riprenderà il ruolo in The
Flash del prossimo anno, questo film di
Matt Reeves introdurrà Robert Pattinson come una nuova versione
del popolare personaggio. Dopo aver subito alcuni ritardi nella
produzione legati alla pandemia, The
Batman è attualmente programmato per uscire nelle
sale il 3 marzo 2022.
All’inizio del suo sviluppo,
The
Batman doveva essere il primo film di un progetto
da solista per il Batman di Affleck, con l’attore che doveva anche
dirigere, scrivere e produrre il film. Una volta che Reeves è stato
assunto, tuttavia, ha espresso il desiderio di esplorare un Bruce
Wayne nei primi giorni della sua carriera di vigilante, e alla fine
Affleck ha lasciato del tutto il film. Piuttosto che far
interpretare a Robert Pattinson una versione più
giovane del personaggio DCEU, tuttavia, i realizzatori hanno scelto
di separare il film dalla loro continuità condivisa, in modo molto
simile a come fa il Joker di Todd
Phillips del 2019.
Ora, Matt Reeves e
il produttore Dylan Clark hanno spiegato il motivo
alla base della decisione di realizzare un film indipendente. Per
il regista, era molto importante “essere in grado di creare
un’iterazione con un aspetto personale” e dover “collegarsi a tutte
queste altre cose” nel DCEU sarebbe stato un impedimento a quel
processo. Clark nota che lo studio dietro il franchise, Warner
Bros., era interessato a esplorare i loro personaggi da più
angolazioni possibili, il che ha permesso al team di questo Batman
di ignorare qualsiasi altra cosa fatta con lo stesso eroe.
“La Warner Bros. ha un
multiverso in cui stanno esplorando diversi modi per usare il
personaggio… Non siamo coinvolti in questo progetto. Matt è
interessato a spingere questo personaggio nelle sue profondità
emotive e scuoterlo nel profondo.”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
James
Gunn parla dell’enorme colpo di scena nell’universo
DC introdotto nel film Superman
e del perché il cameo di Supergirl non lo ha affrontato in modo
completo. L’Uomo d’Acciaio è finalmente tornato sul
grande schermo grazie al primo film della DCU, e
il film Superman ha portato con sé una grande sorpresa
per quanto riguarda l’interpretazione della Casa di El e di Krypton
nell’universo DC.
Nel film, Clark Kent scopre che
Jor-El e Lara lo avevano mandato sulla Terra con l’intenzione di
farlo diventare il sovrano del pianeta piuttosto che il suo
salvatore. Mentre Kal-El sta affrontando questa rivelazione, la
cugina kryptoniana di Superman, Supergirl, arriva
brevemente per prendere Krypto, anche se i due non discutono mai di
questa questione né se Supergirl fosse a conoscenza di tutto
questo.
Durante una nuova intervista con
Rolling Stone, al regista di Superman è stato
chiesto se ci fosse una buona ragione per cui Kara Zor-El,
interpretata da Milly Alcock, non avesse mai raccontato a Superman
le scioccanti motivazioni di Jor-El e Lara per averlo mandato su
questo pianeta, avendo trascorso più tempo su Krypton prima della
sua distruzione. In risposta, Gunn ha fornito la seguente
spiegazione:
James Gunn: Stai dando per scontato che tutti su Krypton
siano uguali! E lei come avrebbe potuto saperlo? È più giovane di
lui, quindi non poteva saperlo. Non sapeva nulla dei suoi
genitori.
Rolling Stone: Giusto. Hai mai pensato di darle un ruolo più
importante in questo film? O è sempre stato così come lo vediamo
nel montaggio finale?
James Gunn: Sì, è sempre stato così. Quando ho accettato
questo lavoro, Supergirl: Woman of Tomorrow [il
romanzo grafico che ha ispirato Supergirl del 2026] era in cima
alla lista delle cose che volevo fare. Ana Nogueira ha subito
azzerato la sceneggiatura e ha capito, come me, come il fumetto
potesse essere adattato al cinema, dove [Supergirl] è ancora più
dura nel film che nel fumetto, secondo me.
Rolling Stone ha anche chiesto al
regista di Superman se ci fosse la possibilità che ci fosse
qualcos’altro dietro ai genitori kryptoniani di Clark. Tuttavia,
Gunn ha ribadito che il colpo di scena della DCU dietro al
messaggio di Jor-El e Lara non avrà alcun significato segreto né
verrà retconato, poiché questo è ormai un elemento fondamentale di
questo franchise:
Rolling Stone: Anche tra le persone che amano il film, ci
sono alcuni che provano ancora un affetto tale per Krypton e l’idea
di un Jor-El e una Lara benevoli da sperare che in qualche modo
venga retconned o rivelato come un doppio trucco segreto o qualcosa
del genere.
James Gunn: Sono sfortunati!
Cosa significano i commenti
di James Gunn su Supergirl
Sulla base dei commenti di Gunn su
Superman, anche se sono cugini, ciò non significa che la
Supergirl di Alcock sappia qualcosa dell’obiettivo di Lara e Jor-El
per Kal-El. Dato che questo colpo di scena della DCU è
destinato a essere affrontato solo da Clark, ciò ha senso per la
storia e garantisce che il cameo di Supergirl possa rimanere breve
e diretto. Superman introduce il prossimo grande cattivo della DCU
dopo Lex Luthor?
Anche se
le scene post-crediti di Superman non hanno aggiunto ulteriori
dettagli al sorprendente messaggio di Lara e Jor-El, i futuri
film DCU continueranno molto probabilmente ad approfondire la
questione. Resta da vedere se questo sarà affrontato dal punto
di vista di Kara nel film Supergirl, ma sulla base dei commenti di
Gunn, non si dovrebbe dare per scontato che lei abbia tutte le
risposte per Clark.
Anche se S.W.A.T. è
finito, l’universo continuerà a vivere attraverso uno spin-off
incentrato sul personaggio di Daniel “Hondo” Harrelson Jr.,
interpretato da
Shemar Moore. La serie poliziesca della CBS è stata
trasmessa per la prima volta nel 2017 ed è stata un successo
immediato, ottenendo ottimi ascolti e recensioni. S.W.A.T.
ha persino ottenuto tre nomination agli Emmy, tutte per il miglior
coordinamento delle scene d’azione. Purtroppo, la serie TV non
poteva durare per sempre e la CBS ha deciso di cancellare
S.W.A.T. (questa volta definitivamente) nel 2025, dopo otto
stagioni e 163 episodi.
Il finale della serie
S.W.A.T., intitolato “Return to Base”, è andato in onda
venerdì 16 maggio 2025, diretto da Billy Gierhart e scritto da
Matthew T. Brown e Daniela Labi.
S.W.A.T. è terminato ufficialmente dopo il finale
dell’ottava stagione e non c’è alcuna speranza che la CBS
torni sui suoi passi o che un’altra rete o servizio di
streaming lo riprenda per una nona stagione. Non si può tornare
indietro, almeno per la maggior parte dei personaggi. Per Hondo, la
sua storia continuerà in un prossimo spin-off di S.W.A.T.
intitolato S.W.A.T. EXILES.
La cancellazione dell’ottava
stagione di S.W.A.T. è definitiva dopo che la CBS ha fatto marcia
indietro un paio di volte
S.W.A.T. è stato tecnicamente
cancellato 3 volte
Molti fan potrebbero non aver
creduto alla notizia che la CBS aveva chiuso S.W.A.T. dopo
otto stagioni, data la storia dello show con la rete. Nel maggio
2023, la CBS aveva annunciato che la serie poliziesca era stata
cancellata e che il finale della sesta stagione sarebbe stato anche
l’ultimo della serie. Tuttavia, questa cancellazione iniziale non è
durata a lungo. La decisione della rete è stata revocata solo un
paio di giorni dopo, a seguito delle proteste dei fan per la prima
decisione.
S.W.A.T. era stato salvato e
la settima stagione era in arrivo. L’unico avvertimento era che la
settima stagione era stata annunciata come l’ultima della serie, il
che significava che sarebbe finita una volta che i titoli di coda
avessero iniziato a scorrere nell’episodio finale. La serie di
Shemar Moore ha però battuto nuovamente le previsioni, quando la
CBS ha cambiato idea una seconda volta e ha rinnovato
S.W.A.T. per un’ottava stagione. Di conseguenza,
l’ultimo destino di S.W.A.T. è tecnicamente la sua terza
cancellazione. Solo che questa volta sarà definitiva.
In “Deadpool &
Wolverine” sono presenti numerosi camei Marvel, tra cui esplosioni del
passato come Elektra (Jennifer Garner), Blade
(Wesley Snipes) e un Johnny Storm (Chris
Evans) che ruba la scena. Tuttavia, i registi non sono
riusciti a convincere tutti a partecipare al caos multiversale:
Robert Downey Jr. ha infatti rifiutato la
possibilità di riprendere il ruolo di Tony Stark, alias Iron Man,
nella commedia supereroistica.
Parlando con Indiewire, i
co-sceneggiatori di “Deadpool &
Wolverine” Rhett Reese e Paul Wernick hanno rivelato
che volevano che l’attore facesse un cameo. Sfortunatamente, il
fatto che Robert Downey Jr. sia stato scritturato come
Dottor Destino nel Marvel Cinematic Universe
ha mandato all’aria questo piano, nonostante i loro migliori
tentativi di convincerlo. “Dietro le quinte, non sapevamo nulla
del Dottor Destino”, ha ricordato Wernick. “E non era
possibile che facesse entrambe le cose. E poi ci siamo detti: ‘Oh,
Downey non dice di no a Ryan Reynolds, vero? Nessuno dice di no a
Ryan Reynolds”. E Ryan gli ha fatto una pressante richiesta.
Abbiamo scritto delle scene e Downey le ha lette, ma quello che non
sapevamo dietro le quinte era questa cosa del Dottor
Destino”.
Il canto del cigno emotivo di Iron
Man in “Avengers:
Endgame” probabilmente non dovrebbe essere messo in
discussione, anche se vale la pena notare che ‘Deadpool &
Wolverine’ si apre con la profanazione della tomba di
Logan, dimostrando che il film non si preoccupa di rispettare i
supereroi morti. Detto questo, il grande ritorno di Tony Stark non
avrebbe comportato il saccheggio della tomba, poiché il piano era
quello di riunirlo con un vecchio amico.
Robert Downey Jr. avrebbe voluto
affiancare Jon Favreau in Deadpool & Wolverine
“Deadpool &
Wolverine” vede Happy Hogan (Jon
Favreau) intervistare il Merc with a Mouth (Ryan
Reynolds) sull’opportunità di unirsi agli Avengers. Deadpool
cerca di convincere il braccio destro di Tony Stark che è adatto
alla squadra di supereroi, ma non ci riesce, perché vuole unirsi ai
Vendicatori per motivi egoistici. Dopotutto, nessuno sceglie di
essere un Vendicatore: è l’essere un Vendicatore che sceglie lui.
Si tratta di una scena divertente, ma il piano originale prevedeva
che Stark e Hogan interagissero con l’antieroe spocchioso di
Reynolds.
Tuttavia, ora che gli sceneggiatori
hanno il beneficio del senno di poi, accettano che la rinuncia a
Robert Downey Jr. sia stata la cosa
migliore. “Voglio dire, ci sarebbe piaciuto avere Downey”,
ha detto Rhett Reese a Indiewire. “Ma, allo stesso tempo, credo
che la Marvel avesse un asso nella manica, ovvero che stava per
tornare in un personaggio diverso. Quindi, farlo diventare Tony
Stark? Sapendo che il Dottor Destino sarebbe arrivato sulla scia di
questo? Non aveva senso”.
Le ragioni che hanno spinto Downey
Jr. a rifiutare “Deadpool &
Wolverine” sono comprensibili, e l’impressionante
performance al botteghino del film dimostra che non aveva bisogno
del suo potere di star per avere successo. Allo stesso tempo, i fan
della Marvel potrebbero essere delusi nel sapere che la sua
decisione li ha privati di una riunione dei Vendicatori nel
film.
Deadpool avrebbe distrutto i
Vendicatori
“Deadpool &
Wolverine” critica il Marvel Cinematic Universe,
soprattutto per quanto riguarda l’ossessione del franchise per la
follia multiversale. Molti fan ritengono che il MCU avrebbe dovuto
concludersi dopo “Avengers: Endgame”, e il Merc with
a Mouth affronta sfacciatamente le loro preoccupazioni nella sua
ultima opera cinematografica. La sua crociata contro la Marvel,
però, avrebbe potuto essere ancora più intensa, perché i creatori
del film volevano che arrostisse i Vendicatori.
Nella già citata intervista con
Indiewire, Paul Wernick ha dichiarato che il rifiuto di Tony Stark
e Happy Hogan alla richiesta di Deadpool di unirsi agli Eroi più
potenti della Terra gli avrebbe fatto scatenare un attacco di
rabbia contro Vedova Nera (Scarlett
Johansson), Hulk (Mark
Ruffalo), Thor (Chris
Hemsworth), Occhio di Falco (Jeremy Renner) e Capitan America
(Chris Evans). La sua filippica sarebbe stata
feroce e non sarebbero mancate battute sul martello di Thor e sul
linguaggio forbito di Capitan America.
Sfortunatamente, il rifiuto di
Robert Downey Jr. a un cameo ha impedito la
realizzazione di questa scena. I fan dovranno quindi aspettare per
vedere se Deadpool avrà la possibilità di incrociare i Vendicatori
in un secondo momento.
La 20th Century Fox ha pubblicato
il trailer italiano di Perché Proprio
Lui? (Why
Him?), sfrenata commedia con James
Franco nei panni del fidanzato dell’amata figlia
di Bryan Cranston, che non gradisce affatto
la personalità eccessivamente estroversa e disinibita dell’uomo. Le
cose precipitano quando James Franco rivela a
Cranston l’intenzione di sposare la figlia, chiedendo due giorni
per fargli cambiare idea su di lui.
Perché Proprio
Lui? ricorda le atmosfere di Ti presento
i miei e in effetti il regista John
Hamburg è lo sceneggiatore della serie di titoli con
Ben Stiller. Stiller è produttore
del film, insieme a Shawn Levy, Jonah
Hill e Dan Levine.
Il film sarà la commedia natalizia
per gli Usa dove uscirà il 25 dicembre.
L’incredibile interpretazione, le
protesi e il trucco di Colin Farrell sono alcuni degli aspetti
migliori di The
Penguin (la
nostra recensione). In quasi tutte le scene, la natura dura e
carismatica di Oz Cobb ci fa entrare nel mondo della malavita,
rendendo il film un viaggio divertente e terrificante nel ventre
molle di Gotham. Come per la maggior parte dell’universo di
The Batman di Matt
Reeves, il soprannome di Oz Cobb, Il Pinguino, è
stato messo in pratica grazie al fatto che deriva dalla zoppia del
personaggio, che fa oscillare l’omone in modo
doloroso.
La zoppia di Farrell ha introdotto
una nuova interpretazione del personaggio che lo separa dai fumetti
ed è un richiamo molto più doloroso dal punto di vista fisico del
soprannome di Cobb, creando un personaggio forse più profondo dal
punto di vista emotivo rispetto alle precedenti incarnazioni. Nel
complesso, la zoppia di Oz Cobb sarà la causa della mancanza di
rispetto e della sottovalutazione da parte di alcuni, ma anche il
motivo per cui si fa rispettare dagli altri. Lo ha trasformato nel
Pinguino e lo rende un personaggio affascinante.
Nei fumetti, tradizionalmente,
il soprannome di Oswald Cobblepot deriva dal bullismo
infantile a causa del suo amore per gli uccelli e del suo
aspetto sfortunato. Tuttavia, altre interpretazioni, come quella di
Robin Lord Taylor che ritrae l’iconico
cattivo in Gotham, hanno
utilizzato la zoppia per spiegare la condizione dell’anca del
Pinguino. Cambiando la patologia in un disturbo molto più visibile
e doloroso che causa la zoppia, la versione di Colin Farrell del Pinguino sembra
immediatamente un personaggio più duro rispetto alle precedenti
incarnazioni, che in genere si sentivano mentalmente intelligenti e
inquietanti, ma mai una minaccia fisica veramente spaventosa.
Tuttavia, questo non è l’unico cambiamento rispetto ai fumetti che
rende il personaggio più concreto, e il cambiamento è molto
probabilmente il motivo per cui la zoppia è entrata nel
personaggio.
Oz Cobb è una versione abbreviata
dell’Oswald Cobblepot dei fumetti, in quanto gli showrunner
stavano cercando di creare una versione più “terrena” del
personaggio, e questo aiuta in molti modi a farlo.
Abbreviare Cobblepot in Cobb elimina l’aristocrazia dal
personaggio. Come abbiamo visto in questo episodio, la madre di
Cobb, Francis (Deirdre O’Connell), vive in una
casa di periferia piuttosto piccola, il che fa pensare che
il personaggio abbia un background più da classe operaia.
Se a questo si aggiunge la zoppia, è logico che il personaggio non
abbia avuto tutto l’aiuto che potenzialmente avrebbe potuto avere
con il suo disturbo fisico, creando per Oz una sfida molto più
grande da superare fin dalla nascita.
L’interpretazione e le protesi
di Colin Farrell fanno capire quanto sia viscerale la zoppia di Oz
Cobb
L’interpretazione e il trucco di
Farrell rendono la zoppia un aspetto brutale e chiaramente doloroso
del personaggio di Cobb. In The
Penguin , lo vediamo per la prima volta
quando trasporta il corpo di Alberto (Michael
Zegen) con Victor Aguilar (Rhenzy
Feliz) che lo assiste con riluttanza dopo essere stato
catturato mentre cercava di scassinare l’auto di Oz Cobb. Cobb
accenna al fatto che il trasporto di Alberto gli ha fatto male alla
gamba e in seguito vediamo un tutore al piede mentre sale le scale.
Una volta in camera da letto, Oz si toglie il tutore per scoprire
che le sue dita sono unite e storte e gli showrunner
hanno confermato che ha un piede torto. Il sound
design del tutore pesante e scricchiolante che viene lentamente
tolto dalla gamba di Cobb lo inquadra come un emarginato incompreso
che vive nel dolore. Il fatto che prima di questa scena si veda
Farrell camminare a passo di marcia per tutta la durata de The
Penguin aiuta davvero a far capire il
dolore e il peso con cui Oz deve convivere e accentua l’orribile
rivelazione della scena.
La zoppia di Oz Cobb mostra
molto del suo personaggio ne The
Penguin
La zoppia di Oz non è solo una
menomazione fisica del cattivo, una tendenza che viene sfruttata
in modo eccessivo e che risulta decisamente problematica. Serve
invece a ricordare le sfide che deve affrontare nel
tentativo di diventare un boss, ma anche un punto di forza
nel modo in cui le persone lo sottovalutano, come sottolinea
Sofia Falcone (Cristin Milioti). Allo
stesso modo, Alberto ha detto a Oz che non sarebbe mai stato amato,
anche se l’ha punzecchiato con “un bel ragazzo come te”.
L’atmosfera di La Bella e la Bestia si
riflette anche nell’appartamento di Cobb, che si trova sopra una
gioielleria, la Burgess Jewelry, un riferimento all’attore
Burgess Meredith che interpretava il
personaggio nella serie televisiva Batman
degli anni Sessanta, con le porte a forma di caveau della
gioielleria usate per chiudere la camera da letto di Cobb. In un
certo senso, Cobb si sta rinchiudendo, nascondendosi dal
mondo. Il modo in cui Oz si barrica quasi nella sua stanza
dietro le porte metalliche prima di togliersi il tutore,
strofinarsi il piede e poi tirare fuori l’anello della canottiera
sembra collegare la sua menomazione alla sua capacità di prendere
il controllo del mondo sotterraneo.
La zoppia di Cobb non solo fa sì
che alcuni personaggi lo sottovalutino, ma lo ha anche trasformato
in un uomo che si fa rispettare dagli altri, soprattutto dai meno
abbienti. Ad esempio, Cobb si rifiuta di prendere il posto per i
disabili quando sale sulla metropolitana di Gotham. Questo dimostra
la sua visione di sé stesso, che non si considera menomato, ma che
la sua zoppia è semplicemente qualcosa con cui convive e
che supera ogni giorno , e il suo desiderio di aiutare gli
altri – a patto che li consideri degli emarginati – in modo simile
a quanto ammirava Rex Calabrese. Questo gli fa guadagnare il
rispetto di Victor ed è uno dei primi momenti di crescita nel
rapporto tra i due personaggi.
Nel complesso, la zoppia di Oz Cobb
è stata efficacemente calata nella realtà dell’universo di Matt
Reeves The Batman, modificandola rispetto all’origine
dei fumetti per rendere il personaggio un avversario più duro per i
suoi avversari. Rendendo la zoppia un disturbo più viscerale per
Cobb, essa diventa un promemoria molto più doloroso di come le
persone lo sottovalutino, il che è molto apprezzato dalle protesi
raccapriccianti e dalla fantastica interpretazione di Farrell nei
panni del gangster di Gotham. Tuttavia, la zoppia di Oz
Cobb non è solo una cicatrice che spaventa la gente, ma lo
ha trasformato in una persona che gli altri possono rispettare.
La serie NetflixThe Sandman, che sta per
concludersi con la seconda stagione, la cui prima metà è stata
pubblicata questa settimana su Netflix, suscita
speculazioni a causa delle circostanze delicate che hanno
circondato la sua produzione. La prima stagione copre le trame
dei primi due volumi dei fumetti The Sandman, intitolati
Preludi e Notturni e La casa delle bambole.
Sebbene esistano diversi altri
volumi della serie principale di fumetti e dei suoi spin-off, è
stato deciso di coprire le storie più importanti in una stagione
finale. Il
cast della seconda stagione di The Sandman, che vede il
ritorno di tutti gli Endless e di Vanesu Samunyai nel ruolo di Rose
Walker, indica quali trame saranno adattate.
Netflix ha annunciato che The
Sandman – stagione 2 sarebbe stata l’ultima puntata nei mesi
successivi alle accuse di violenza sessuale mosse contro il
coautore del materiale originale, Neil Gaiman. Da allora, le
persone coinvolte nella serie hanno rivelato ulteriori dettagli sui
loro piani narrativi generali.
The Sandman era destinato a
finire dopo la seconda stagione
La serie ha deciso il suo
finale già nel 2022
Secondo quanto riferito, il team
creativo di The Sandmanha deciso che la seconda stagione
sarebbe stata l’ultima all’incirca nel periodo in cui è stata
rilasciata la prima stagione. Secondo Deadline, “Era stato deciso prima dell’inizio delle
riprese della seconda stagione che sarebbe stata la conclusione
della serie.” Lo showrunner Allan Heinberg ha anche dichiarato
in un post su X:
La serie The Sandman si è sempre concentrata esclusivamente
sulla storia di Dream e, nel 2022, quando abbiamo esaminato il
materiale rimanente dei fumetti, sapevamo che avevamo abbastanza
storia solo per un’altra stagione.
In un’altra intervista conEntertainment Weekly, Heinberg sottolinea la presenza
limitata di Dream in alcuni volumi del materiale originale della
serie. Sebbene The Sandman presenti molti personaggi secondari
affascinanti, si basa sul personaggio di Dream, interpretato da Tom
Sturridge, noto anche come Morpheus o Sandman, come punto di
riferimento.
L’episodio bonus della seconda
stagione di The Sandman toccherà trame che non ruotano attorno
a Dream. L’episodio finale della serie, “Death: The High Cost of
Living”, sarà incentrato sulla sorella di Dream, Death (Kirby
Howell-Baptiste), che sostituirà il personaggio centrale per un
periodo limitato.CorrelatiIl trailer della seconda stagione di The
Sandman rivela la riunione degli Endless e la data di uscita degli
episodi finaliLa data di uscita della seconda stagione di The
Sandman rivela che sarà divisa in due parti, insieme a nuove
immagini che mostrano Dream e gli altri Endless.
In un’economia caratterizzata dalla
cancellazione delle serie TV fantasy in streaming, condensare il
materiale originale rimanente in una stagione finale compatta è
stata una mossa più intelligente che allungarlo in modo plausibile
in una terza stagione. A differenza delle popolari serie fantasy
che sono state cancellate troppo presto, The Sandman avrà
presumibilmente un finale molto più soddisfacente.
The Sandman non è stato
cancellato a causa delle accuse a Neil Gaiman
I creativi della serie
rivelano a che punto erano con la produzione quando è scoppiato lo
scandalo
La tempistica, tuttavia, ha
fatto riflettere su come le accuse a Neil Gaiman possano aver
influito sul futuro di The Sandman,soprattutto
considerando che altri adattamenti delle sue opere sono stati
bloccati. Diverse donne hanno denunciato Gaiman per la prima volta
nel luglio 2024, mentre l’articolo di Vulturecon le loro interviste dettagliate è stato
pubblicato nel gennaio 2025, lo stesso mese in cui è stata
confermata l’ultima stagione di The Sandman.
Heinberg ha affermato (tramite
EW) che le accuse non sono state la ragione della fine di
The Sandman, definendola “una tempistica sfortunata, senza
dubbio”, dato che il cast e la troupe avevano quasi terminato la
produzione in quel momento. Anche il co-creatore della serie David
S. Goyer ha recentemente fornito una versione simile aIndieWire:
Quando sono emerse le accuse, penso che mancassero tre
settimane alla fine delle riprese della seconda stagione, quindi
eravamo molto, molto avanti con il lavoro. […] So che Netflix,
all’epoca, pensava: “Dio, abbiamo passato due anni a realizzare
questa cosa. Ci sono tutti questi attori, sceneggiatori e registi
coinvolti che, se non la trasmettessimo, non sarebbero ricompensati
adeguatamente”. E così abbiamo deciso di lasciare che fosse il
lavoro a parlare da solo. Ma sarei pazzo a dire che non è stato
strano.
Goyer ha anche rivelato che
Gaiman “non è stato coinvolto nella seconda stagione come […] nella
prima”, apparentemente anche per circostanze casuali. Gaiman è
accreditato come co-creatore e produttore esecutivo della serie TV.
Indipendentemente da queste notizie, l’ultima
stagione diThe Sandmansarà probabilmente ancora
influenzata dalle accuse che Gaiman ha negato.
Fonte: Deadline, X,
Entertainment Weekly, Vulture, IndieWire
Netflix dividerà la quinta stagione di Stranger
Thingsin tre parti, e ci sono diverse
ragioni per farlo. Stranger Things – stagione 5 è una delle serie più
attese del 2025, destinata a concludere l’amato dramma
fantascientifico/horror dopo nove anni. Il titolo è da tempo
uno dei successi di punta di Netflix, con un enorme seguito di fan,
un musical teatrale, diversi spin-off in fase di sviluppo e molto
altro ancora. Tenendo presente tutto ciò, l’ultima stagione sarà
sicuramente un evento televisivo di enorme portata.
All’evento Tudum 2025 di Netflix, i
membri del cast di Stranger Things Finn Wolfhard, Noah
Schnapp e Caleb McLaughlin hanno condiviso alcuni nostalgici dietro
le quinte delle loro esperienze come attori bambini durante le
riprese delle prime scene della serie. L’attrazione principale,
tuttavia, è stata la presentazione del primo trailer della quinta
stagione di Stranger Things, che ha anche rivelato le tre
date di uscita separate. La quinta stagione di Stranger
Things ha ora anche una sinossi ufficiale, che può essere letta
qui sotto:
“Autunno 1987. Hawkins è segnata
dall’apertura dei Rifts e i nostri eroi sono uniti da un unico
obiettivo: trovare e uccidere Vecna. Ma lui è scomparso, e nessuno
sa dove si trovi né quali siano i suoi piani. A complicare la loro
missione, il governo ha posto la città sotto quarantena militare e
intensificato la caccia a Eleven, costringendola a nascondersi. Con
l’avvicinarsi dell’anniversario della scomparsa di Will, si
avvicina anche un senso di terrore familiare e opprimente. La
battaglia finale è alle porte e con essa un’oscurità più potente e
mortale di qualsiasi cosa abbiano mai affrontato prima. Per porre
fine a questo incubo, avranno bisogno dell’aiuto di tutti,
dell’intero gruppo, unito per un’ultima volta”.
Netflix rilascerà la quinta
stagione di Stranger Things in tre parti il 26 novembre, a Natale e
a Capodanno 2025
La quinta stagione di
Stranger Things sarà un evento in tre parti
Stranger Things, la quinta
stagionesarà suddivisa in tre volumi in tre giorni diversi
nel corso dell’anno.Il primo volume includerà gli
episodi 1-4 il 26 novembre 2025, mentre il secondo volume conterrà
gli episodi 5-7 il giorno di Natale, con il finale previsto per il
31 dicembre. Ogni volume sarà pubblicato alle 17:00 PST
del rispettivo giorno. I tre giorni separati con un numero diverso
di episodi consentiranno al pubblico di scegliere tra un piano di
visione maratona e uno che distribuisce la serie nell’arco di più
settimane.
La quinta stagione di
Stranger Things sarà divisa in tre parti, seguendo una recente
tendenza televisiva
La divisione in tre parti
potrebbe essere frustrante per i fan della TV che amano guardare le
loro serie in una sola volta o durante il fine settimana.
Dopotutto, questo è stato il metodo utilizzato per la prima
stagione, che ha trasformato Stranger Things in un fenomeno
culturale nel giro di un fine settimana. La divisione delle
stagioni televisive in più parti è una tendenza comune negli ultimi
anni, checonsente a Netflix e ad altre piattaforme di
streaming di beneficiare del meglio di entrambi i mondi: attirare i
fan che vogliono vedere più episodi contemporaneamente e mantenere
la serie in onda per un periodopiù lungo.
Questa strategia è stata adottata
da diverse serie, tra cui la recente stagione finale di Cobra Kai
di Netflix. Il pubblico ricorderà che la quarta stagione di
Stranger Things è stata pubblicata in due parti, con il primo
volume che si è concluso con un enorme climax a metà stagione. Gli
episodi dovrebbero essere piuttosto lunghi, quindi sarà quasi come
se fossero dei film per i volumi 2 e 3 della stagione finale. Dal
26 novembre fino a Capodanno,il pubblico potrà godersi
Stranger Things in diverse parti, creando aspettativa per il
finale.
La strategia di uscita della
quinta stagione di Stranger Things copre le principali festività di
fine anno del 2025
Il weekend del Ringraziamento, il
giorno di Natale e Capodanno sono tra i giorni con il traffico più
intenso per le uscite cinematografiche e televisive, rendendoli
obiettivi primari per la quinta stagione di Stranger
Things.
Questa strategia non solo
consentirà a Netflix di beneficiare di due mesi di abbonamenti e di
un mese di discussioni tra i fan sugli eventi della serie, in vista
del finale, ma sfrutterà anche il periodo festivo, trasformando
potenzialmente la quinta stagione da un’uscita già di per sé
imponente a uno dei più grandi eventi televisivi di tutti i
tempi.
Il modello di Netflix si basa sul
fatto che il pubblico guardi rapidamente i suoi programmi, e il
periodo delle festività è quello in cui molti dei suoi abbonati
saranno a casa, disponibili ad accumulare minuti di visione. Se la
serie avrà il successo sperato dalla società di streaming, questa
potrebbe rivelarsi una mossa geniale nel marketing televisivo.
Detto questo, sono pochissime le serie TV in grado di generare lo
stesso livello di interesse diStranger
Things, e l’obiettivo è quello di concludere la serie
con il botto.
Richie Palmer, produttore ai
Marvel Studios, spiega perché le
varianti di Doctor Strange e Scarlet Witch sono tutte uguali in
Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Diretto da Sam Raimi, il film continua
l’esplorazione del multiverso da parte del MCU. Ciò significava
continuare ciò che era stato impostato nella serie Disney+Loki, inclusa
l’idea delle varianti.
In Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Doctor Strange è costretto ad mettere America Chavez sotto la sua
ala protettrice dopo aver appreso che la ragazza è braccata da
Wanda Maximoff per i suoi poteri. Questo lo porta a viaggiare
attraverso il vasto multiverso dove finisce per incontrare alcune
delle sue varianti. La stessa cosa accade a Scarlet Witch mentre
cerca di trovare un universo in cui possa stare con i suoi figli,
Tommy e Billy. Nel film, tutte le varianti degli stregoni sono
interpretate da Cumberbatch e Olsen, a differenza di Loki (ma anche
di Spider-Man), le cui varianti hanno molte forme.
Alla domanda a riguardo, in
occasione di una sua recente apparizione in Empire Special Podcast
(tramite
The Direct), il produttore Richie Palmer
spiega che questo si riduce alla decisione specifica del film.
Secondo il dirigente di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
volevano mettere in evidenza l’abilità recitativa di Cumberbatch e
Olsen, quindi hanno chiesto loro di interpretare tutte le loro
varianti.
“Penso che la verità sia che
avevamo un film di due ore per raccontare la storia, e avevamo a
disposizione Benedict Cumberbatch ed Elizabeth Olsen, che sono letteralmente due
dei grandi attori del nostro tempo.”
Il produttore passa poi a commentare
il fatto che man mano che ci si allontana dalla Linea Temporale
Sacra di Terra-616, c’è più possibilità di vedere gli stessi
personaggi con volti differenti, come è accaduto in Loki, ma nel
caso di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
l’obbiettivo era davvero quello di testare le doti recitative dei
due protagonisti e di metterli alla prova con diverse sfumature dei
loro personaggi.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Inutile girarci intorno, tutti
aspettiamo dei chiarimenti in merito: perchè alla Warner Bros hanno
deciso di ‘castare’ Jesse Eisenberg nel ruolo
dell’arcinemico per eccellenza di Superman?
L’idea di Lex Luthor è sempre stata
associata, prima nei fumetti e poi sullo schermo, da un uomo
adulto, più in età rispetto a Superman / Clark Kent, per questo
Gene Hackman prima e Kevin Spacey
poi (il primo più del secondo) sembravano ottime scelte per
rappresentare il malvagio cattivone di Metropolis. E sempre per lo
stesso motivo si pensava che il rumor che voleva Bryan
Cranston in trattative per il ruolo fossero ben fondato
(forse aiutati anche dal fatto che Cranston è reduce dal successo
di Breaking Bad in cui porta i capelli tagliati a zero).
Quando l’annuncio ufficiale della WB ha decretato che Eisenberg
sarebbe stato Luthor, moltissimi fan sono caduti nella disperazione
più nera, altri però erano molto curiosi di capire la ragione alla
base della scelta.
The Hollywood Reporter, non
potendo fare nulla per la disperazione altrui, può però venire
incontro a quelli che si pongono la domanda. Sembra che alla Warner
abbiano deciso di portare avanti un Lex più giovane, così come in
alcune delle ultime graphic novel pubblicate o anche come nella
popolare serie tv Smalville. Infatti sembra che anche nel
film Batman vs Superman, Luthor sarà un
amico d’infanzia di Clark. Inoltre il sito sottolinea che Cranston
non è mai stato in trattative per il ruolo!
Alla luce di questa scoperta
possiamo in un certo senso tranquillizzarci e affidarci alle buone
doti d’attore di Jesse Eisenberg. Inoltre con
questa informazione in più qualcuno potrebbe anche azzardare a fare
qualche ipotesi sulla trama del prossimo film diretto da
Zack Snyder.
Vi
ricordiamocheBatman
Vs Supermansarà diretto dal
regista Zack Snyder su sceneggiatura
scritta in collaborazione con Chris
Terrio (Argo),sulla
base di una storia già scritta da David S.
Goyer. Confermati nel cast del film Henry Cavill, Ben
Affleck, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane
Lane,Gal
Gadot, Jeremy Irons e Jesse
Eisenberg.