Home Blog Pagina 1058

Podcast #1 Cinefilos.it – Avengers: Infinity War

0

Per il suo Podcast numero 1, Cinefilos.it ha scelto di parlare di Avengers: Infinity War. L’audio che ascolterete di seguito contiene spoiler sul film, quindi attenzione a proseguire nell’ascolto, se non avete ancora visto il film!

Avengers: Infinity War, la recensione

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

CORRELATI:

Pocahontas: la vera storia della ribelle principessa Disney

Pocahontas: la vera storia della ribelle principessa Disney

Per quelli come noi che sono cresciuti a pane e cartoni animati, la Disney c’è sempre stata. Gli anni della nostra infanzia erano scanditi dall’uscita in sala di quelli che poi col tempo sono diventati dei veri e propri classici dell’animazione. Attiva dal 1937 – anno d’uscita del primo lungometraggio animato di Biancaneve e i Sette Nani -, la Disney nel tempo ha cambiato il suo modo di fare cinema. I cartoni, infatti, a cui i trentenni di oggi sono così affezionati, fanno parte del cosiddetto Rinascimento Disney. Questa definizione abbraccia i film d’animazione dal 1989 al 1999, come La sirenetta (1989), Bianca e Bernie nella terra dei canguri (1990), La bella e la Bestia (1991), Aladdin (1992), Il re leone (1994), Pocahontas (1995), Il gobbo di Notre Dame (1996), Hercules (1997), Mulan (1998), Tarzan (1999) e Fantasia 2000 (1999).

Questi film hanno più o meno la stessa struttura narrativa e sono tutti accomunati da alcuni elementi divenuti fondamentali per la Disney come la musica e la storia d’amore. Fatta eccezione forse solo per Fantasia 2000, in ognuno di questi film c’è una coppia di innamorati che lotta contro tutto e tutti pur di ottenere il tanto agognato happy ending. Eppure, nei film della Disney c’è molto di più di una semplice storia d’amore.

Oggi vi parliamo di uno dei film d’animazione più amati e controversi della Disney e della sua splendida e rivoluzionaria protagonista, Pocahontas. L’uscita al cinema di questo film fece assai scalpore, generando una lunga serie di polemiche. Pochi infatti sanno che il film di Pocahontas è in assoluto il primo della Disney tratto da una storia vera.

Pocahontas, la storia vera

La storia della bella ‘indigena’ della Disney è tratta dalla vita della vera Pocahontas, nata approssimativamente nel 1595 in Virginia e figlia del capo tribù Powhatan, che regnava su quelle terre selvagge.

Nel 1607 Pocahontas – che in lingua powhatan significa “piccola svergognata”, riferito al suo carattere ribelle – aveva poco più di una decina d’anni quando i coloni inglesi si insediarono in Virginia. A capo degli ‘invasori’ c’era John Smith di Jamestown che, durante una delle sue missioni esplorative, venne catturato di cacciatori Powhatan e imprigionato. La tribù decise di condannarlo a morte di fronte a un pietra ma, durante l’esecuzione, fu proprio la giovane Pocahontas a salvarlo mettendosi tra lui e il boia. Grazie alle parole persuasive della ragazza, il capo Powhatan risparmiò la vita di John Smith e questo evento riaprì i canali di comunicazione tra le tribù indigene e gli inglesi.

I rapporti tra i coloni e gli indigeni rimasero sempre amichevoli fino a quando gli inglesi non decisero di espandersi sul territorio della Virginia. Il conflitto quindi si riaccese poiché i Powhatan e la altre tribù locali temevano che gli inglesi occupassero anche i lori territori. Nel 1609, a causa di un’esplosione di polvere da sparo, John Smith fu ferito e fu costretto a tornare in Inghilterra. Tuttavia la nave di Smith naufragò a largo della Bretagna e a Pocahontas venne data notizia della sua morte.

Nel 1613 altri coloni furono inviati in Virginia e decisero di catturare Pocahontas per scambiarla con alcuni inglesi prigionieri dei Powhatan. La ragazza fu tenuta a Henricus – oggi, Contea di Chesterfield – per più di un anno, dove imparò bene l’inglese e fu battezzata come cristiana. Non essendo stata liberata da suo padre e dalla sua gente, Pocahontas decise di restare con gli inglesi.

La nuova vita di Pocahontas

Durante i suoi anni di ‘prigionia’, Pocahontas incontrò John Rolfe, un vedovo inglese a capo di una piantagione di tabacco in Virginia, che si innamorò di lei a prima vista. Estramente religioso e devoto, fu proprio Rolfe a chiedere che Pocahontas fosse battezzata per poi poter ottenere dal governatore il permesso di sposarla. Una volta ottenuto il lascia passare, il 5 aprile del 1614, John Rolfe sposò Pocahontas che venne poi battezzata con il nome di Lady Rebecca.

Per alcuni anni la coppia continuò a vivere nella piantagione e nel 1615 Pocahontas diede alla luce un figlio, Thomas Rolfe. La loro relazione continuò senza intoppi e portò anche la pace tra i coloni di Jamestown e la tribù Powhatan, pace che durò diversi anni.

Ben presto però i Rolfe furono richiamati in Inghilterra e la presenza di Pocahontas fu determinante per introdurre i cosiddetti ‘indigeni’ nel nuovo mondo. La ragazza che prima viveva tra i boschi della Virginia, aveva completamente cambiato le sue abitudini ed era la testimonianza vivente della ‘civilizzazione’ degli inglesi sui ‘selvaggi’.

Condotta a Londra, Pocahontas, ormai Lady Rebecca, fu introdotta in società e presentata alla Regina Anna. Inoltre, la ragazza incontrò inaspettatamente John Smith, amico del marito, che credeva fosse morto durante il naugragio di ritorno dalla Virginia. Lo stesso Smith ha descritto nei suoi libri di memorie quel breve incontro come freddo e distaccato; a quanto pare Pocahontas era in collera con lui per non aver mantenuto le promesse fatte alla sua gente.

Dopo aver vissuto per qualche tempo in Inghilterra, i Rolfe si imbarcarono di nuovo per la Virginia nel 1617. Purtroppo Pocahontas si ammalò durante il viaggio, presumibilmente di polmonite, tubercolosi o addirittura di vaiolo. La ragazza morì il 21 marzo di quello stesso anno e fu seppellita a Gravesent, nel Kent.

Pocahontas Disney

A metà del Rinascimento Disney, nel 1995 esce al cinema un nuovo film d’animazione, dedicato al personaggio di Pocahontas. Diretto da Mike Gabriel e Eric Goldberg, Pocahontas è il primo lungometraggio animato della Disney ispirato a una storia vera.

Nel 1607 l’arrivista Governatore Ratcliffe (Franco Chillemi) parte dall’Inghilterra per il nuovo mondo per stabilire una colonia inglese in Virginia. Tra i suoi uomini spicca il capitano John Smith (Pino Insegno, Roberto Stafoggia), coraggioso avventuriero assunto da Ratcliffe per tenera a bada i selvaggi.

Nel frattempo, nel nuovo mondo, si è appena conclusa una dura guerra tra tribù e il capo Powhatan fa rientro a casa e riabbraccia sua figlia, la bella Pocahontas (Ilaria Stagli, Manuela Villa). La ragazza, testarda, ribelle e indisciplinata, apprende di essere stata promessa in sposa a Kocoum, il più valoroso tra i guerrieri della sua tribù, che si è distinto nell’ultima battaglia. Pur non volendo mancare di rispetto a suo padre, la ragazza rifiuta il matrimonio, sentendo che quello non è il suo destino.

Poco più tardi, dopo una lunga traversata, i coloni arrivano nel nuovo mondo e subito cominciano a esplorare il territorio alzando muri, buttando a terra alberi e costruendo case. Durante uno dei suoi sopralluoghi, John Smith incontra Pocahontas e ne resta folgorato. Tra i due nasce una bellissima storia d’amore, che ben presto però viene ostacolata dal promesso sposo di lei, dalla sua tribù e dal malvagio e guerrafondaio Ratcliffe.

John Smith viene imprigionato e condannato dai Powhatan ma poco prima della sua esecuzione, è proprio Pocahontas a salvarlo. Il suo gesto coraggioso, inoltre, mette fine alla guerra tra indigeni e inglesi. Purtroppo però Smith viene ferito e ai suoi compagni non resta altro da fare che riportarlo in Inghilterra, verso la salvezza ma lontano dalla sua amata.

Pocahontas film e critiche

La critica degli anni novanta non è stata particolarmente clemente con il primo film di Pocahontas che da molti definito pieno di inutili stereotipi razziali. Nonostante sia un film destinato ai bambini, molti lo ritennero diseducativo e ricco di errori storici. Anche l’allora capo indiano Powhatan, Roy ‘Cavallo Pazzo’, criticò il film definendolo poco accurato e pieno di invenzioni. Più volte Roy scrisse alla Disney per offire il suo aiuto nella stesura della sceneggiatura, per rendere il film più storicamente veritiero, aiuto che la Disney ha sempre rifiutato.

Ma le polemiche sul film non vennero solo dai critici. Molti genitori, infatti, rimasero delusi da Pocahontas e soprattutto da finale del film. Da un cartone Disney ci si aspetta sempre un lieto fine eppure Pocahontas è stato il primo lungometraggio a interrompere la tradizione del ‘vissero tutti felici e contenti’.

In un articolo del 1995 del Los Angeles Times sono state riportare alcune delle prime impressioni degli spettatori all’uscita della prima di Pocahontas. Quasi tutti gli adulti intervistati sembravano un po’ confusi e delusi dal film definito deprimente, poco incisivo e pieno di inesattezze storiche. Per alcuni anche visivamente, il film era poco accattivante. Rispetto ai suoi coloratissimi predecessori come La Sirenetta, Il Re Leone, Aladdin, Pocahontas era meno sorprendente.

Tuttavia, mentre gli adulti erano concordo nello stroncare Pocahontas, i bambini sembravano invece affascinati da quel personaggio così nuovo, libero e selvaggio. Il film, grazie anche alle sue spettacolari canzoni, è riuscito a guadagnarsi il favore dei più piccoli che alla fine sono riusciti a perdonare alla Disney il mancato happy ending. [fonte: Los Angeles Times]

Pocahontas 2 – Viaggio nel Nuovo Mondo

Nonostante le aspre critiche da parte del pubblico e degli ‘addetti ai lavori’, nel 1998 la Disney prova a fare il bis e porta sul grande schermo Pocahontas 2 – Viaggio nel Nuovo Mondo. Il film, diretto da Tom Ellery e Bradley Raymond, racconta delle vicende di Pocahontas dopo la partenza di John Smith.

Il malvagio Ratcliffe (Franco Chillemi) di ritorno dalla Virginia, incolpa John Smith di aver rubato l’oro destinato a re Giacomo I, che egli stesso ha rubato, accusa che condanna il capitano a morte. Le guardie reali quindi iniziano l’inseguimento di Smith che, intercettato prima da Ratcliffe, a causa di quest’ultimo cade nel Tamigi. Nel frattempo una nuova spedizione con a capo il marinaio John Rolfe (Francesco Prando) è in partenza per l’America.

https://youtu.be/YNVjndlEkrM

Intanto in Virgina e nella tribù Powhatan, si è sparsa la voce della morte di John Smith. Pocahontas (Ilaria Stagli, Manuela Villa), addolorata, non riesce a darsi pace. A turbare il suo lutto, arriva John Rolfe che sembra intenzionato a ricucire i rapporto tra gli inglesi e gli indigeni. Dopo aver conosciuto Pocahontas e la sua tribù, Rolfe invita il capo Powhatan a venire in Inghilterra per incontrare re Giacomo. Il capo rifiuta ma a farsi avanti per il bene della sua tribù è Pocahontas che accetta di partire al posto del padre.

Dopo un lungo viaggio, Pocahontas arriva a Londra dove, frastornata dal chiasso e dalle novità della città, trova alcune vecchie conoscenze ad attenderla. Il primo è Ratcliffe che ha in mente un subdolo piano per eliminarla e tenersi l’oro rubato agli indigeni; il secondo è John Smith (Pino Insegno), miracolosamente scampato alla caduta nel fiume che aiuterà lei e Jon Rolfe a smascherare Ratcliffe.

Pocahontas streaming: dove guardarlo

Entrambi i film Pocahontas e Pocahontas 2 – Viaggio nel Nuovo Mondo sono disponibili in streaming sulla piattaforma a pagamento di Disney Plus. Inoltre, nel caso non vogliate sottoscrivere l’abbonamento a Disney+, trovare entrambi i titoli disponibili per acquisto o noleggio su Amazon Prime Video, Google Play, iTunes, TIMVISION, Chili e Rakuten TV.

https://youtu.be/GXWbuU1SOns

Fonte: Wiki, IMDB, Los Angeles Times

Pluto: storia e curiosità sull’adorabile amico di Topolino

Pluto: storia e curiosità sull’adorabile amico di Topolino

Nel magico mondo Disney, uno dei personaggi più amati soprattutto dai più piccoli è Pluto, l’adorabile e dolcissimo cane, compagno d’avventure di Topolino e soci. Migliore amico dell’uomo, e nello specifico anche del ‘topo’, Pluto si trova spesso coinvolto in bizzarre e divertenti situazioni ed è sempre pronto ad aiutare il suo padroncino dalle orecchie giganti e i suoi amici. Ma cosa sappiamo di Pluto e della sua storia nell’universo Disney?

Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su Pluto, il cane di Topolino nonché uno dei più famosi personaggi della Disney.

Pluto Disney: la genesi del suo personaggio

La genesi del personaggio di Pluto è assai complessa e affonda le sue radici molto in profondità. Un primissimo prototipo di cagnolino simile a Pluto risale al 1930, anno d’uscita del cortometraggio animato dal titolo Fuga di Topolino (in inglese The Chain Gang). In questo corto, il cane in questione è però molto diverso da quello targato Disney a cui siamo abituati; si tratta infatti di un chien de Saint-Hubert, una particolare razza canina vicina a quella di Pluto ma non esattamente la stessa. Inoltre, nel corto, questo cagnolino non è affatto il migliore amico di Topolino ma bensì il segugio che gli dà la caccia dopo la sua evasione.

Più somigliante al Pluto che tutti conosciamo e amiamo è invece il cagnolino del cartone animato Il Picnic di Topolino, sempre datato 1930. In questo caso specifico, il cane del cartone si chiama Rover e appartiene alla dolce Minnie. Nonostante i miglioramenti apportati dagli animatori, quello de Il Picnic di Topolino è ancora una versione abbozzata di Pluto ma, questo tentativo è l’ennesimo passo verso la giusta direzione.

https://youtu.be/_KcO96pJjPY

Soltanto un anno più tardi, nel 1931, finalmente compare la prima immagine completamente formata di Pluto in Topolino a Caccia. In questo cartone animato, il cagnolino Rover cambia aspetto e nome e diventa Pluto, compagno di Topolino che diventa suo amico e padroncino. Questa trasformazione che sembra così radicale e repentina nei cartoni animati, in realtà nelle strisce a fumetti è molto più lenta e graduale.

L’incontro tra Pluto e Topolino

Nei fumetti dedicati al mondo Disney di quegli anni, si assiste all‘incontro tra Pluto e Topolino, episodio che addirittura viene raccontato in due versione differenti. La prima apparizione di Pluto è nella storia a fumetti intitolata Topolino Domatore e Saltimbanco in cui il cane vede per la prima volta Topolino mentre insegue un criminale che ha rapito una fanciulla indifesa.

A distanza di pochi giorni dalla pubblicazione della sua prima apparizione, il cagnolino Disney compare nuovamente nelle strisce a fumetti dal titolo Pluto The Pup. In questi fumetti, pubblicati orientativamente dall’8 al 18 luglio del 1931, lo vediamo attirato da Topolino che sta mangiando un enorme gelato che quest’ultimo sta portando alla sua bella Minnie. Pluto comincia a seguire Topolino e, al momento giusto, si avventa sul gelato divorandolo in un morso solo. Nonostante i suoi tentativi di sbarazzarsi del cane, Topolino alla fine non può fare altro che adottare Pluto e portarlo via con se.

Dopo questi due incontri casuali, il 10 gennaio del 1932 il cagnolino divora gelati entra ufficialmente a far parte della squadra Disney. Questa data segna infatti il suo esordio nelle strisce domenicali a fumetti della Disney; in questo particolare episodio, Pluto è inseguito da un malvagio accalappiacani ma viene poi salvato dal suo fedele padrone Topolino. Da quel momento in poi, il suo personaggio comincia comparire sempre più spesso nei fumetti Disney fino a quanto, dal 7 febbraio 1932, diventa una presenza ricorrente.

Nel 1932 la Disney, quindi, presenta questo nuovo personaggio non con il vecchio nome di Rover. Sembra che gli animatori abbiano voluto catturare l’attenzione del pubblico dando al loro nuovo cagnolino il nome del nuovo pianeta appena scoperto. Nel 1930, infatti, l’astronomo Clyde Tombaugh scoprì l’allora nono pianeta Plutone, in inglese Pluto.

Pluto e Pippo: uguali ma diversi

Pluto, simile nell’aspetto a un cane di razza bracco, di colore giallo ocra e con una sottile coda nera, è uno dei pochissimi personaggi Disney a non parlare e a non avere caratteristiche antropomorfe. Quasi tutti i componenti della squadra Disney dei primi anni, sono infatti animali ma con tratti umani e in grado di parlare. Uno dei pochi personaggi borderline è Paperino che, pur essendo in grado di comunicare, fa fatica a farsi capire.

Negli anni il cane resta sempre un personaggio minore all’interno dell’universo Disney eppure anche per lui non mancano di certo i momenti di gloria. Nel 1933, ad esempio, diventa il protagonista del corto Pluto L’amico di Topolino. In questa piccola fiaba, il cane salva un dolce gattino che, adottato da Topolino, sembra attirare su di se tutte le attenzioni di quest’ultimo. Sul finale, il cucciolone si redime, supera la sua gelosia e accetta la presenza del nuovo membro della famiglia. Questa è in assoluto la prima volta in cui Pluto ruba, per così dire, la scena a Topolino, fino a quel momento unico protagonista.

Da quella prima apparizione nel 1932, Pluto diventa un personaggio ricorrente e comincia a interagire sempre di più con gli amici di Topolino come Minnie, Paperino, Clarabella e Pippo. In particolare, è proprio l’interazione tra Pluto e Pippo a generare confusione nel pubblico. Gli spettatori sono convinti che entrambi siano dei cani ma mentre Pippo ha sembianze umane e può parlare, l’altro è semplicemente un buffo animale da compagnia.

A chiarire le idee è stato Bill Farmer, voce originale di Pippo, in un’intervista per Yahoo!.

“Non è un cane […] Pippo appartiene alla famiglia canina allo stesso modo di un lupo, che non è un cane. Però entrambi sono dentro la famiglia canina.”

I cartoni di Pluto

Tutti i cartoni di Pluto, così come di tutti gli altri personaggi della Disney, sono disponibili in streaming solo sulla piattaforma a pagamento di Disney Plus.

Fonte: Wiki,

Pluto TV: tutte le nuove uscite di Marzo

0
Pluto TV: tutte le nuove uscite di Marzo

A marzo la programmazione di Pluto TV – il servizio digitale FAST (Free Ad-Supported Streaming Television) completamente gratuito di Paramount – accoglie la primavera con tanti nuovi contenuti gratuiti e festeggia le donne con una programmazione unica, assolutamente da non perdere.

LE DIVE DELL’INTRATTENIMENTO SONO SU PLUTO TV

A partire dall’8 marzo si accende il nuovo canale VH1+ Girl Power! Un intero canale musicale dedicato alle donne e al loro enorme sostegno all’industria musicale. Un viaggio dal passato al presente per mostrare quanto gli artisti e le artiste hanno fatto per portare le donne a liberarsi e a rivendicare i propri diritti.

Dal 4 al 10 marzo, su Pluto TV Serie va in onda una programmazione dedicata alle donne più iconiche delle serie TV: “Donne Protagoniste”. Tra le produzioni disponibili sul canale United States of Tara“, le avventure di Tara Gregson, una giovane affetta da disturbo dissociativo dell’identità, interpretata magistralmente da Toni Collette. “Chasing Life ci porta nel mondo di April Carver, una giovane giornalista alle prese con la scoperta di una malattia terminale mentre cerca di bilanciare la sua carriera e la vita personale. Call the Midwife un emozionante dramma che si svolge nel quartiere popolare di Poplar a Londra negli anni ’50 e ’60, che si incentra sulla vita delle ostetriche in quegli anni. Infine, The Paradise ci trasporta in un grande magazzino alla fine del XIX secolo, seguendo le vicende di Denise Lovett mentre cerca di farsi strada nel mondo del lavoro.

Su Pluto TV Cinema Italiano ogni martedì alle 21.00, va in onda la

programmazione speciale “Dive Italiane” dedicata alle dive del cinema italiano. Il primo appuntamento è il 5 marzo con “Caccia al marito” con una giovanissima Sandra Mondaini, una commedia che segue le avventure di quattro donne che decidono di investire i loro risparmi in una vacanza di lusso nella speranza di catturare un marito facoltoso, lasciando i loro fidanzati in città.

Il 13 marzo, è la volta di “Urlatori Alla Sbarra” con Mina, Adriano Celentano, Elke Sommer e Joe Sentieri, una meravigliosa commedia musicale che segue un gruppo di giovani musicisti mentre cercano di esibirsi in televisione tra raccomandazioni ed amicizie.

Il 19 marzo, va in onda “Il Crimine non va in Pensione” con Stefania Sandrelli, dove un gruppo di anziani residenti in una casa di riposo decide di formare una banda criminale per organizzare una rapina alla sala bingo dove trascorrono le loro giornate.

Infine, il 26 marzo, su Pluto TV torna l’eterna Gina Lollobrigida protagonista di “Alina”, una storia d’amore tra una contrabbandiera e George, complicata dall’amante di lui e da un criminale infatuato di lei, portando a una serie di pericolose vicende prima che possano provare a fuggire insieme

LA PROGRAMMAZIONE DI MARZO: UN MIX IMPERDIBILE TRA SUSPENCE E RISATE

Il mese di marzo su Pluto TV promette anche un mix irresistibile di suspense e risate. Da marzo si accende il nuovo canale dedicato a “NUMB3RS”, una delle serie più amate dal pubblico, ambientata a Los Angeles, incentrata sull’agente speciale dell’FBI Don Eppes e il suo giovane fratello Charlie Eppes genio matematico che aiuta Don a risolvere i suoi casi.

Il giovedì, invece, è all’insegna delle risate e della comicità. Dalle 21.00 su Pluto TV Film Commedia tornano le commedie americane più amate, ricche di momenti leggeri e divertenti. Il 7 marzo va in onda “Uno spostato sotto tiro” con Jamie Foxx nei panni di Michael, le cui vacanze romantiche vengono stravolte quando la fidanzata scopre che ha speso tutti i risparmi per comprare l’auto nuova. Rimasto solo, Michael finisce in una serie di guai. Il 14 marzo, “The fighting temptations con Beyoncé e Cuba Gooding Jr.

La storia di uno sfortunato manager di New York, torna nella sua città natale per reclamare l’eredità lasciatagli dalla zia. Ma prima di averla, dovrà esaudire il suo ultimo desiderio. Il 21 marzo, va in onda “Una rapina quasi perfetta le avventure di un poliziotto, la sua fidanzata e un bancario che progettano la rapina perfetta, ma devono affrontare i sospetti dell’FBI. Infine, il 28 marzo, chiude il ciclo comico “Kingpin” che porta sullo schermo Bill Murray e Woody Harrelson in una commedia incentrata su una star del bowling che cerca di riscattare la sua carriera allenando un giovane prodigio.

Pluto TV: in arrivo in Italia dal 28 ottobre

0
Pluto TV: in arrivo in Italia dal 28 ottobre

ViacomCBS Networks International (VCNI), divisione di ViacomCBS Inc. (NASDAQ: VIAC, VIACA), annuncia l’arrivo di Pluto TV in Italia dal 28 ottobre.  Con più di 52 milioni di utenti attivi in 25 paesi attraverso 3 continenti, il servizio leader di televisione in streaming esprime un nuovo concetto di fruizione lineare adattato all’universo digitale.

Primo servizio digitale FAST (Free Ad-Supported Television), Pluto TV diventerà complementare a Paramount+, la piattaforma premium che arriverà in Italia nel 2022.

ViacomCBS sta rapidamente espandendo la propria impronta globale nel settore streaming offrendo al pubblico una vasta library di contenuti di qualità attraverso le piattaforme gratuite e a pagamento”, ha dichiarato Jaime Ondarza, EVP & General Manager South Europe & Mena Hub ViacomCBS“Con Pluto TV, e presto anche Paramount+, il nostro eco-sistema diversificato trasformerà il mercato italiano dello streaming.”

Caratterizzato da semplicità di accesso, totalmente gratuito e senza necessità di registrazione, il servizio offre un’esperienza innovativa di vivere la tv. Con 40 canali lineari esclusivi e migliaia di ore di contenuti al lancio, Pluto TV sarà accessibile via browser all’indirizzo www.pluto.tv, attraverso la App per Android e iOS, e su tutte le principali Smart TV, come Samsung Tizen, LG Smart TV, Amazon Fire TV, Android TV e Chromecast, mentre una selezione di canali Pluto TV sarà anche presente su Samsung TV Plus.

Sky Media sarà il partner per la raccolta pubblicitaria di Pluto TV in Italia.

“Siamo felici di ampliare la nostra partnership con ViacomCBS, mettendo a disposizione di Pluto TV il nostro bouquet di soluzioni pubblicitarie innovative. Questo rafforza ulteriormente il portafoglio di Sky Media nell’ambito delle piattaforme digitali, oltre che in termini di audience e di contenuti” –  commenta Evelyn Rothblum, Executive Vice President Advertising, Partnerships and Distribution di Sky in Italia e Germania. 

Siamo lieti di rafforzare la lunga collaborazione con Sky Italia avendo Sky Media al nostro fianco per la raccolta pubblicitaria. Questo lancio renderà disponibile al pubblico italiano una solida offerta, e contemporaneamente permetterà a ViacomCBS di segnare un’importante crescita nel comparto dello streaming e della distribuzione dei contenuti, in linea con le strategie globali” ha continuato Jaime Ondarza, EVP & General Manager South Europe & Mena Hub ViacomCBS. 

Grazie ad un’evoluzione dell’idea stessa di televisione, Pluto TV offrirà al lancio in Italia 40 canali tematici e lineari in esclusiva che copriranno generi diversi, tra cui cinema, serie tv, reality, contenuti per bambini, lifestyle, crime e comedy. Oltre ad una vasta scelta garantita dall’ampia libreria ViacomCBS, la piattaforma offrirà contenuti diversificati provenienti da editori e partner terzi, tra cui Paramount, Lionsgate, Minerva, KidsMe, Banijay Rights, Cineflix Rights. Altri partner verranno annunciati in seguito.

Tra i canali lineari in esclusiva presenti al lancio ci saranno Pluto TV Azione, Pluto TV Cinema Italiano, Pluto TV Drama e Pluto TV Real Life. Ci sarà, inoltre, un’offerta di canali per bambini così come canali dedicati al genere comedy, al gaming e agli sport estremi. L’offerta di Pluto TV continuerà ad arricchirsi regolarmente, col lancio di nuovi canali ogni mese.

Pluto TV si è rapidamente espanso a livello globale ed è oggi disponibile in Europa, USA e America Latina, dove il servizio ha riscosso grande successo. Pluto TV ha raggiunto, infatti, i 100 canali in 17 paesi di lingua spagnola dell’America Latina e i 50 canali in Brasile.

Plush nuovo trailer del film di Catherine Hardwicke

0
Plush nuovo trailer del film di Catherine Hardwicke

E’ arrivato online un nuovo trailer di Plush, thriller erotico diretto da Catherine Hardwicke (Thirteen, Twilight) e interpretato da Emily Browning. 

Plush nuovo trailer

Nel cast di Plush sono presenti anche Cam Gigandet, Xavier Samuel, Casey LaBow, Marlene Forte, Thomas Dekker, Kimiko Gelman. La pellicola verrà rilasciata il 13 settembre negli Usa, solo per un numero limitato di copie.

Si tratta di una vicenda appassionante dai toni rock. Heley è una giovane rockstar che, dopo aver perso il compagno di band e fratello a causa per un’overdose, si ritrova in grave difficoltà. Il secondo album della sua band, i Plush, ha ricevuto critiche pessime e va molto male sul mercato. Hayley ritrova un po’ di fiducia grazie all’amicizia con Enzo, nuovo chitarrista che dà una sferzata di energia portando nuova creatività nella band, ma presto l’amicizia rischia di traformarsi in una relazione vera e propria e Hayley, che è sposata con due figli, è costretta a rifiutare le avance di Enzo. Quando scopre il suo oscuro passato, la ragazza capisce che l’uomo è, in realtà, un folle psicopatico pronto a minacciare la sua vita e la sua famiglia.

Plush nuovo trailer

Fonte: Coming Soon

Plus One recensione del film di Dennis Iliadis

0
Plus One recensione del film di Dennis Iliadis

Plus One recensioneDavid e Teddy sono due amici che stanno per partecipare al più grande party dell’anno a casa di un compagno di classe, i due però hanno obiettivi diversi per la serata: David deve farsi perdonare dalla fidanzata mentre Teddy ha intenzione di rimorchiare quante più ragazze possibile.

Ma un evento sovrannaturale, che sdoppia letteralmente le persone, cambia radicalmente le prospettive dei partecipanti portando caos e violenza all’interno della festa.

Commedia sci-fi dai tratti cupi che nella prima parte ricorda i tipici college movie americani (Project x su tutti e alcune sfumature di American Pie) ma poi si concede derive fantascientifiche e tocchi tra horror e thriller.

Si capisce bene quindi come Dennis Iliadis abbia voluto tentare tante strade per il suo nuovo film non riuscendo però a trovarne un’adatta perché il lungometraggio non funziona per nessuno dei generi prima citati.

Il regista vuole parlare di doppio, di personalità e dell’animo umano ma finisce con l’accennare queste tematiche per dare quanto più spazio possibile all’azione, perdendo così una buona occasione per fare qualcosa di innovativo, che potesse divertire e il pubblico e farlo riflettere su aspetti importanti dell’individuo.

Gli attori poi non incidono particolarmente, incastrati in personaggi abbastanza visti e rivisti, non riescono a esprimere emozioni di alcun tipo, nemmeno Rhys Wakefield (visto recentemente ne La notte del giudizio, in cui nella parte del cattivo di turno era molto più che convincente) riesce ad essere efficace restituendo un personaggio irritante e per il quale è difficile provare empatia.

Per fortuna Plus One è breve e ha un buon ritmo che lo fa scorrere via veloce, ma quello che rimane a fine proiezione è un pasticcio di generi e concetti che sa di occasione persa; soprattutto perché l’idea di fondo, sviluppata diversamente, poteva essere molto buona.

Plus One recensione Dennis Iliadis

Ploi: recensione del film d’animazione di Árni Ólafur Ásgeirsson

Ploi: recensione del film d’animazione di Árni Ólafur Ásgeirsson

Terzo lungometraggio del regista islandese Árni Ólafur Ásgeirsson, Ploi è il suo primo lavoro d’animazione dopo due film drammatici dalle atmosfere piuttosto oscure, Thicker than water (2007) e Undercurrent (2010). Per questo esordio nel mondo animato, Ásgeirsson ha voluto al suo fianco Gunnar Karlsson, autore del primo film d’animazione prodotto in Islanda – Thor – The legend of Valhalla (2011), ma anche di Anna and the moods e The lost little caterpillar, presentato al Giffoni Film Festival nel 2003. Karlsson è qui co-regista assieme a Ives Agemans, ma anche character designer. A dirigere l’animazione c’è Dirk Henrotay.

Ploi: il film

Ploi è un pulcino di piviere allegro e curioso. Per suo padre il coraggio è il valore più importante e vuole trasmetterlo al piccolo. Ploi sogna di diventare un giorno la guida dello stormo, proprio come il suo papà. Ha una compagna di giochi, Ploveria, dalla quale è inseparabile. Insieme imparano tutto ciò che c’è da sapere per diventare adulti, soprattutto a procurarsi il cibo e a volare. Solo così potranno andare nei paesi caldi a trascorrere l’inverno. Ploi però, ha paura di volare e durante un’esercitazione è attaccato dal temibile falco Shadow.

Suo padre si sacrifica per salvarlo, ma lui, traumatizzato, non vuole più volare. Così, quando il suo stormo migra verso sud, lui rimane ad affrontare il rigido inverno da solo. Non gli resta che cercare di arrivare a Paradise Valley, dove i codardi che non se la sentono di migrare, trascorrono l’inverno. Nel viaggio verso la valle, Ploi incontra amici come la pernice Giron, che vuole vendicarsi di Shadow, o il topolino Mousy, che lo aiuta più di una volta. Ma affronta anche nemici come la volpe o il gatto. Queste avventure lo aiutano a crescere e lo preparano a raccogliere l’eredità del padre, imparando non solo a volare, ma anche a difendere il proprio stormo.

Il tema della crescita

Ploi è un film d’animazione per bambini, che affronta il tema della crescita, di cosa significhi diventare adulti, concentrandosi su chi, come il protagonista, in questo percorso può incontrare qualche difficoltà più degli altri. In particolare si parla di paure, che vengono considerate da chi le vive e magari da qualcuno intorno come debolezze, di quel senso di esclusione e inadeguatezza che avvince chi ha paura e finisce per sentirsi diverso. Un senso di esclusione che può essere talvolta alimentato dai coetanei e da atteggiamenti di disprezzo o derisione, come quelli del piviere Sloi nei confronti di Ploi.

Ebbene, quelle stesse paure che possono sembrare ostacoli insormontabili, se affrontate con l’aiuto di chi ci vuole bene – qui un folto gruppo di amici, dal simpatico Mousy all’amorevole cervo, fino al pentito falco Skua – possono essere superate e far scoprire invece i propri punti di forza. Ci sono figure di riferimento nel mondo adulto con le quali si può stabilire un forte e proficuo legame, anche quando vengono meno i genitori. È quello che accade con la buffa pernice Giron, che fa da guida a Ploi, aiutandolo a orientarsi nel mondo. Il film è una storia di crescita e riscatto dall’immancabile lieto fine, dove il timido e insicuro diventa eroe, dimostrando che in ciascuno può esserci un eroe, basta solo avere un po’ di fiducia in sé stessi per scoprirlo.

Per questo racconto animato Ásgeirrson e Karlsson scelgono toni delicati e pacati e si rivolgono anche al pubblico dei piccolissimi. Il ritmo ne risente un po’ e nonostante le diverse avventure, tutte molto semplici e lineari, risulta a tratti lento. Il film riesce però a mescolare leggerezza e serietà, facendo sorridere e riflettere. Ad accompagnarlo la colonna sonora di Atli Örvarsson, che ben si adatta ai vari momenti del film.

Per quanto riguarda l’estetica, che si deve al disegno di Karlsson e al character modelling di Filip Van Mieghem, l’immagine dei pivieri non brilla per le fattezze – un’enorme testa con occhioni e becchi da peluche – ma più che altro per il colore arancio vivo e per la resa del piumaggio dall’effetto realistico. Più accattivanti nel complesso sono invece la pernice, i falchi, i topi e gli altri animali. Alla fotografia, Frederik Sallaerts e Tomas Kvӕrner.

Pleasure: la recensione del film di Ninja Thyberg

Pleasure: la recensione del film di Ninja Thyberg

Nel 2013 la regista svedese Ninja Thyberg realizza un cortometraggio dal titolo Pleasure, nel quale si occupa di descrivere sommariamente le dinamiche di un set porno e i rapporti che si instaurano tra gli attori coinvolti. A distanza di anni, la regista avverte però quel suo lavoro come non sufficientemente sincero sull’argomento e decide di condurre una nuova ricerca a riguardo che la porterà a girare, nel 2018, il suo primo lungometraggio, anch’esso con il titolo Pleasure. Il film, presentato al Sundance Film Festival, trova però distribuzione solo ora, senza che ciò gli abbia fatto generare mancanze in quanto ad attualità e valore sociale.

Per percorrere questo viaggio la regista dà vita a Bella (Sonia Kappel), un’attraente ragazza di diciannove anni, bionda con brillanti occhi azzurri. Bella, come normale a quell’età, ha sogni e aspirazioni. Questi, tuttavia, differiscono non poco da quelli che si è soliti sentire espressi. Lei desidera infatti diventare la prossima superstar del porno. Per riuscirci vola dalla Svezia a Los Angeles, dove la sua sfrenata ambizione la porterà a confrontarsi con ambienti sempre più pericolosi, trovandosi ben presto costretta a conciliare i suoi sogni di affermazione con la realtà e a scontrarsi con il lato più oscuro dell’industria.

Nessuno mi può giudicare

Maltrattata e malvista, l’industria del cinema porno è una delle realtà economiche più solide e redditizie che ci siano. Un ambiente su cui circolano sottovoce tante verità quante menzogne e proprio per questo suo essere troppo spesso un tabù la comprensione delle sue dinamiche interne risulta spesso sfuggente. La regista si lancia dunque giù per la tana del coniglio, desiderosa di entrare in contatto con quel sottobosco e portarne alla luce quanti più aspetti possibile, dai giochi sessuali a quelli di potere, possibilmente con uno sguardo inedito. Un obiettivo evidentemente tutt’altro che semplice.

Per riuscirci, Thyberg sceglie la sola via probabilmente giusta per questo tipo di operazioni: abbattere i confini tra documentario e fiction. Costruisce dunque una protagonista che, pur trovando modelli di riferimento nella realtà, è frutto dell’immaginazione, e la pone in un ambiente dove tutto è invece quanto più vero possibile. Tutti gli attori intorno a lei sono vere pornostar, i registi veri registi di opere porno e anche le scene più esplicite sono affrontate nel modo più vicino possibile alla realtà. Attraverso lo sguardo di Bella, dunque, lo spettatore entra realmente a contatto con ciò che c’è da sapere a riguardo.

Una volta riuscita in ciò, la regista sembra però anche consapevole di avere il dovere di rimanere quanto più imparziale possibile. Sarebbe fin troppo facile giudicare un contesto simile, dove la donna è nella stragrande maggioranza dei casi un mero oggetto di piacere per uno sguardo maschile. Thyberg, fedele anche alle sue intenzioni documentarie, riesce dunque a costruire un film con situazioni e dialoghi attraverso cui non traspare un suo giudizio, positivo o negativo che sia. Allo stesso tempo, in modo più implicito e convincente, questo emerge in ogni inquadratura dove la protagonista è colta nella sua solitudine, circondata da una tenebrosa atmosfera di malinconia.

Pleasure Ninja Thyberg

Lo sguardo del piacere

Pleasure è dunque un film che, proprio come l’industria del porno in generale, contiene in sé una facciata esteriore e una interiore. È ufficialmente un film di finzione, ma ha chiari intenti documentaristici. Propone una rappresentazione priva di giudizio di questo ambiente, ma l’opinione della regista non può che emergere ugualmente anche se in modo meno esplicito. Ed è proprio questo costruirsi sugli “opposti” e sulle “contraddizioni” che rende Pleasure un’opera tanto affascinante e audace, quanto disturbante. Certe scene hanno evidentemente l’obiettivo di costringere lo spettatore ad immedesimarsi in situazioni scomode, specialmente per via del loro punto di vista ribaltato.

Se, come detto precedentemente, il cinema porno è costruito primariamente con uno sguardo maschile, la regista sceglie qui di farci assumere quello femminile di Bella. Si esprime anche da qui quella rivoluzione nello sguardo che negli ultimi anni è diventata tanto urgente e che in Pleasure contribuisce a proporre con forza una delle domande alla base del film: chi prova piacere? È forse Bella? O Chi la guarda? E se non è la protagonista a provarlo, cosa le resta? Il film dichiaratamente non ha risposte certe, ma ha l’obiettivo di porre questi e altri quesiti con cui riflettere su tale ambito e per il modo in cui la regista costruisce quest’indagine, difficilmente ci si dimenticherà presto di quanto visto.

Please Stand By, recensione del film con Dakota Fanning

0
Please Stand By, recensione del film con Dakota Fanning

Dopo la disabilità fisica, raccontata nel delicato e romantico The Session, Ben Lewin racconta la disabilità mentale, l’autismo, in Please Stand By, che però declina con un linguaggio più leggero e rassicurante, rivolgendosi a un pubblico più giovane.

Grandissima fan di Star Trek, Wendy è autistica, vive in base a schemi rigidi e rituali quotidiani che vengono interrotti soltanto dalla sua passione per la scrittura. Un giorno le si presenta un’occasione magnifica: avere la possibilità di partecipare a un concorso proponendo una sceneggiatura a tema Star Trek. Il premio in denaro le permetterà, secondo lei, di tornare a vivere con la sorella maggiore. Quello che Wendy non sa è che dovrà superare tutti i suoi limiti e le sue difficoltà per poter portare a destinazione il plico con la sua preziosa storia.

Dakota Fanning ha interpretato da piccolissima la figlia di un uomo con un ritardo mentale, in Mi chiamo Sam. Adesso passa dall’altra parte, per così dire, e dà corpo a questa giovane donna, autosufficiente ma imprigionata in schemi che permettono al suo mondo di stare fermo e di non agitarla. Dimostrando una certa maturità di interprete, la Fanning riesce a dare corpo a un’interpretazione misurata e pulita, senza strafare e cadenzando i momenti più forti con equilibrio.

Please Stand By – l’autismo attraverso un occhio rassicurante

L’approccio del regista Lewin è però molto edulcorato, sia nella scelta di un’ambientazione sicura, per quanto estranea e in alcuni casi avversa alla protagonista, sia per il modo in cui si affronta l’anomalia della stessa, che comunque trova pian piano il coraggio di affrontare le situazioni che lei sola percepisce come un ostacolo.

Illuminata dallo spirito guida di Spok, il personaggio di Star Trek metà umano e metà vulcaniano, Wendy riesce a trovare il suo modo per entrare in contatto con i sentimenti altri, riuscendo in qualche modo a esprimersi a sua volta. Un parallelo esibito, nel finale, tra la protagonista e il personaggio: due figure che trovano il loro modo per condividere i sentimenti, nonostante gli ostacoli.

Tra le tante, tutte parziali, rappresentazioni cinematografiche dell’autismo, Please Stand By si colloca in un territorio neutro, scegliendo una rappresentazione rassicurante e mettendo in scena più che la malattia la forza di volontà nel superare i propri limiti.

Please Baby Please con Andrea Riseborough dal 31 marzo su MUBI

Please Baby Please con Andrea Riseborough dal 31 marzo su MUBI

Please Baby Please è interpretato dalla candidata all’Oscar Andrea Riseborough (To Leslie, Birdman), Harry Melling (The Tragedy of Macbeth, Harry Potter, La Regina degli Scacchi), Karl Glusman (The Neon Demon, Love), la candidata ai Golden Globe Demi Moore (Ghost, Il Talento di Mr. C), Mary Lynn Rajskub (Safety Not Guaranteed, Mysterious Skin), Ryan Simpkins (Brigsby Bear, A Simple Man) e da Dana Ashbrook (Twin Peaks). Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Rotterdam International Film Festival 2022.

La trama di Please Baby Please

Dopo aver assistito a un omicidio nelle strade di una surreale Manhattan degli anni Cinquanta, la coppia di bohémien Suze e Arthur diventa l’ossessione di una gang di greaser. Demi Moore interpreta l’affascinante vicina del piano di sopra, che ha diversi amanti e, cosa ancora più impressionante, una lavastoviglie.

MUBI

MUBI è un servizio di streaming globale, una casa di produzione e di distribuzione di film che ha la missione di valorizzare il grande cinema. MUBI produce, acquisisce, seleziona e promuove film eccezionali, rendendoli accessibili al pubblico di tutto il mondo.

MUBI è un luogo dove scoprire film ambiziosi, sia di registi iconici che di autori emergenti. Ogni giorno arriva sulla piattaforma un nuovo film selezionato con cura dai programmatori di MUBI. Notebook esplora tutti gli aspetti della cultura cinematografica, sia su carta che online. E con MUBI GO, i membri di alcuni paesi possono ottenere un biglietto gratuito ogni settimana per vedere i migliori film in uscita in sala.

Tra le distribuzioni MUBI recenti e prossime ci sono Passages di Ira Sachs, Petite Maman di Céline Sciamma, Aftersun di Charlotte Wells, Pleasure di Ninja Thyberg, Memoria di Apichatpong Weerasethakul, First Cow di Kelly Reichardt e Shiva Baby di Emma Seligman. Le coproduzioni di MUBI includono il prossimo film di Michel Franco, Memory, One Fine Morning di Mia Hansen-Løve, Farewell Amor di Ekwa Msangi (vincitore al Sundance Film Festival) e Our Men di Rachel Lang. MUBI è la più grande comunità di appassionati di cinema, disponibile in 190 Paesi con oltre 13 milioni di membri in tutto il mondo. Nel gennaio 2022, MUBI ha acquisito le rinomate società di vendita e produzione The Match Factory e Match Factory Productions.

Playstation 4 prezzo, dettagli e tutti i promo!

0

Playstation 4Giorno di grandi annunci per la Sony che ha presentato il suo gioiello, la Playstation 4. Partiamo dal prezzo, infatti l’ammiraglia della casa costerà solo $ 399, € 399 o £ 349, l’annuncia arriva poco prima di quello di Microsoft che ha annunciato che Xbox Uno invece costerà  $ 499. La Sony dal canto suo ha annunciato che la nuova Playstation non imporrà nuove restrizioni per i giochi utilizzati. Inoltre, se vi piacciono i giochi single-player offline, la nuova PS4 non richiederà più il check-in online periodicamente. Ps4 è acquistabile in  pre-ordinare la PlayStation 4 su Amazon.com.

Ecco il video che presenta la consolo Playstation 4:

Playmobil: The Movie, il trailer intarnazionale

0
Playmobil: The Movie, il trailer intarnazionale

PLAYMOBIL: THE MOVIE porta il pubblico in un’epica avventura comica attraverso un vasto universo immaginativo nel primo lungometraggio ispirato agli amati e pluripremiati giocattoli PLAYMOBIL®. Ricco di umorismo e azione, il film combina personaggi accattivanti ed esilaranti, avventure elettrizzanti e scenari mozzafiato in questa storia animata dai buoni sentimenti.

Diretto dal veterano della Disney® Lino DiSalvo (Responsabile dell’animazione di “Frozen”) PLAYMOBIL: THE MOVIE uscirà nelle sale italiane nel 2019.

«L’idea di PLAYMOBIL: THE MOVIE», ha dichiarato Lino di Salvo  «è quella di prendere tutto ciò che ho imparato lavorando su Rapunzel e Frozen, e utilizzarlo in modo molto intelligente con questi personaggi per creare un film che sia divertente e d’azione allo stesso tempo, che i genitori amino».

Sinossi:

Quando il fratello minore Charlie scompare inaspettatamente nell’universo magico e animato di PLAYMOBIL®, Marla, sorella maggiore, totalmente impreparata, dovrà mettersi sulle sue tracce per riportarlo a casa.

Partirà per un fantastico viaggio attraverso incredibili mondi, alleandosi con alcuni nuovi e improbabili amici: lo stravagante Del, l’affascinante e carismatico agente segreto Rex Dasher, un fidato e strambo robot, una straordinaria fata madrina e molti altri.

Marla e Charlie impareranno da questa avventura che la vita spesso ci mette davanti a delle prove importanti, ma che si può ottenere qualsiasi cosa quando credi in te stesso e se hai degli amici al tuo fianco!

Playmobil: The Movie, il primo trailer italiano

0
Playmobil: The Movie, il primo trailer italiano

Playmobil: The Movie porta il pubblico in un’epica avventura comica attraverso un vasto universo immaginativo nel primo lungometraggio ispirato agli amati e pluripremiati giocattoli PLAYMOBIL®. Ricco di umorismo e azione, il film combina personaggi accattivanti ed esilaranti, avventure elettrizzanti e scenari mozzafiato in questa storia animata dai buoni sentimenti.

Diretto dal veterano della Disney® Lino DiSalvo (Responsabile dell’animazione di “Frozen”) PLAYMOBIL: THE MOVIE uscirà nelle sale italiane nel 2019.

«L’idea di PLAYMOBIL: THE MOVIE», ha dichiarato Lino di Salvo  «è quella di prendere tutto ciò che ho imparato lavorando su Rapunzel e Frozen, e utilizzarlo in modo molto intelligente con questi personaggi per creare un film che sia divertente e d’azione allo stesso tempo, che i genitori amino».

Sinossi: Quando il fratello minore Charlie scompare inaspettatamente nell’universo magico e animato di PLAYMOBIL®, Marla, sorella maggiore, totalmente impreparata, dovrà mettersi sulle sue tracce per riportarlo a casa.

Partirà per un fantastico viaggio attraverso incredibili mondi, alleandosi con alcuni nuovi e improbabili amici: lo stravagante Del, l’affascinante e carismatico agente segreto Rex Dasher, un fidato e strambo robot, una straordinaria fata madrina e molti altri.

Marla e Charlie impareranno da questa avventura che la vita spesso ci mette davanti a delle prove importanti, ma che si può ottenere qualsiasi cosa quando credi in te stesso e se hai degli amici al tuo fianco!

Fonte: NOTORIOUS Pictures

Playmobil: l’animatore di Frozen alla regia del film

0
Playmobil: l’animatore di Frozen alla regia del film

Annunciato lo scorso autunno, il film sui Playmobil è ufficialmente in produzione e oggi, via ComingSoon.net, arriva la notizia che è stato scelto il regista che si prenderà carico di portare sul grande schermo i “concorrenti” della LEGO.

Il nome designato è quello di Lino Di Salvo, capo dell’animazione del successo planetario e doppio premio Oscar Frozen – Il Regno di Ghiaccio. Ecco cosa ha dichiarato il diretto interessato in merito a questo nuovo interessante incarico: “Sono eccitato alla prospettiva di sviluppare un film su Playmobil. Come padre e come filmmaker, creare un film sui giochi preferiti di tuo figlio è quanto di meglio si possa chiedere”.

Il film su Playmobil non sarà una produzione americana, ma una produzione francese che vedrà coinvolti Wild Bunch, Pathe e la ON Animation Studios gestita da Dimitri RassanAton Soumache.

La pellicola, che si intitolerà Playmobil: Robbers, Thieves & Rebels, verrà distribuita in America dalla Cross Creek, già responsabile delle recenti produzioni di film come Everest e Black Mass. Il film dovrebbe essere il primo capitolo di una trilogia e sarà diretto e sceneggiato da Bob Persichetti (Monsters vs. Aliens, Shrek 2).

Playmobil: in arrivo il film

0
Playmobil: in arrivo il film

In seguito al successo di The LEGO Movie, ecco arrivare la “risposta cinematografica” dei diretti concorrenti della Playmobil. Ben presto, infatti, arriverà al cinema un film dedicato proprio alla popolare linea di action figure prodotta dalla società tedesca Geobra Brandstätter a partire dal 1974.

Il film non sarà una produzione americana, ma bensì una produzione francese che vedrà coinvolti Wild Bunch, Pathe e la ON Animation Studios gestita da Dimitri RassanAton Soumache.

La pellicola, che si intitolerà Playmobil: Robbers, Thieves & Rebels, verrà distribuita in America dalla Cross Creek, già responsabile delle recenti produzioni di film come Everest e Black Mass. Il film dovrebbe essere il primo capitolo di una trilogia e sarà diretto e sceneggiato da Bob Persichetti (Monsters vs. Aliens, Shrek 2).

Fonte

Playmobil: in arrivo i Calendari dell’Avvento

0
Playmobil: in arrivo i Calendari dell’Avvento

Man mano che il Natale si avvicina, l’entusiasmo dei bambini aumenta e l’attesa sembra durare un’eternità. Fortunatamente, ci pensa PLAYMOBIL a tenere compagnia ai più piccoli e il tempo vola quando si aprono le caselle del Calendario dell’Avvento. Durante il conto alla rovescia, tutte le 24 originali sorprese Playmobil creeranno emozionanti atmosfere di gioco. Quest’anno, oltre ai grandi classici, l’offerta si arricchisce di nuovi temi.

Ritorno al Futuro, il classico cult di Robert Zemeckis – una delle trilogie più amate della storia del cinema – quest’anno festeggia il suo 35 ° anniversario. È difficile credere che sia passato così tanto tempo dal suo debutto sul grande schermo! In occasione di questa ricorrenza, PLAYMOBIL premia i fan più accaniti con nuovi ed esclusivi set di gioco!

Dove andiamo noi non ci servono strade!

La storia ha inizio nel 1985, ma il viaggio nel tempo cambierà lo scenario ben presto! Marty McFly vive a Hill Valley, in California, come un qualsiasi ragazzo della sua età finché un eccentrico scienziato, il Dott. Emmett “Doc” Brown, lo coinvolge nella sua ultima invenzione. La sua DeLorean, infatti, è una macchina del tempo dal motore di plutonio e catapulta Marty nel 1955, dove impedisce accidentalmente ai suoi genitori di innamorarsi. Questo errore lo porta a disastrose conseguenze, che minacciano non solo l’esistenza di Marty e dei suoi fratelli, ma anche dell’intero futuro! Marty è senza scelta: deve continuare a cambiare la storia per poter tornare al suo futuro.

Ritorna al Futuro con PLAYMOBIL

Ritorna al Futuro con PLAYMOBILIn poco tempo, Doc e Marty sono diventati delle vere e proprie icone. Per celebrare l’anniversario del film, PLAYMOBIL offre ai fan della trilogia set esclusivi. Come la leggendaria macchina del tempo, la DeLorean di Doc, dotata di condensatore di flusso, display, porte ad ali di gabbiano e l’inconfondibile targa “OUTATIME”. Basta girare di 90 gradi le ruote e il viaggio nel tempo ha inizio!

Marty e Doc indossano gli abiti originali del film, mentre Einstein, il cane di Doc, arriva giusto in tempo per partecipare. Inoltre, è disponibile un duo pack con Marty McFly e Doc Brown, che appaiono nei loro abiti del 1955, ispirati alla memorabile performance del protagonista durante il ballo del liceo di Hill Valley.

Ritorno al Futuro non è solo una delle storie di fantascienza più popolari di tutti i tempi: questa imparagonabile avventura cinematografica vede l’utilizzo di effetti speciali innovativi e di un’indimenticabile colonna sonora, presenta due eroi non convenzionali ed è ricca di umorismo. I set PLAYMOBIL catturano i fan  grazie accessori unici e una straordinaria attenzione ai dettagli, riportando in vita la saga cinematografica.

Entra nella DeLorean, accendi il condensatore di flusso, accelera fino a 88 mph e ritorna al futuro!

Calendario dell’Avvento “Il covo dei pirati”

Quando due pirati si mettono alla ricerca del leggendario tesoro della baia, i più coraggiosi non si tirano di certo indietro. Grandi emozioni sono garantite all’interno del covo dei pirati dove si nasconde un prezioso tesoro. La ricerca è tuttavia ricca di insidie, poiché pericolosi animali selvatici e un polipo gigante in grado di cambiare colore ostacolano la rotta. Riusciranno i pirati a raggiungere la meta?

Calendario dell’Avvento “Il negozio dei giocattoli di Natale”

Chi non sogna di visitare il quartier generale di Babbo Natale, portandogli personalmente la propria lista dei desideri? Il calendario dell’Avvento di Playmobil dà vita a questo magico spazio, con fantasiose decorazioni che arricchiscono lo spirito del Natale. All’interno del negozio i bambini troveranno un simpatico pupazzo di neve ad accogliere loro e le proprie mamme, e potranno chiedere consigli a un simpatico commesso che li aiuterà nella scelta del regalo perfetto.

Calendario dell’Avvento “La fattoria”

Gli amanti degli animali non vedono l’ora di visitare la fattoria. Con l’aiuto del contadino e del suo trattore, i bambini portano cibo fresco ai simpatici animali. Le galline, i gatti, i conigli, i maiali con i loro cuccioli e le mucche dal manto morbido e vellutato aspettano solo di essere accarezzati.

Calendario dell’Avvento “Picnic reale”

Partecipare a un Picnic reale è un’esperienza da batticuore per ogni giovane sognatrice. Questo regale calendario dell’Avvento ricrea uno sfarzoso e maestoso ambiente adibito al divertimento delle principesse e della loro famiglia: è possibile concedersi una gita in barca sul lago, cavalcare un pony, portare a spasso il principino con il passeggino, mentre la Regina e il suo barboncino si rilassano al fresco.

Calendario dell’Avvento “Heidi e il paesaggio invernale”

Scoprire le Alpi innevate con Heidi e i suoi amici è ancora più divertente! In compagnia dei dolcissimi animali di montagna come scoiattoli, caprette e l’immancabile Nebbia, il cane della famosa protagonista dei cartoni animati, i più piccoli potranno divertirsi giocando a palle di neve o scendendo dalle alture a bordo dello slittino.

Anno dopo anno, i Calendari dell’Avvento PLAYMOBIL si confermano una scelta perfetta e permettono ai bambini di esprimere tutta la loro creatività e fantasia, per un divertimento senza fine anche dopo il periodo natalizio.

Playmobil: il film al cinema nel 2019

0
Playmobil: il film al cinema nel 2019

playmobilIl CEO della Open Road Films, Tom Ortenberg, annunicato la data d’uscita ufficiale del film basato sui giochi Playmobil. Annunicato qualche mese fa, il film è stato programmato per il 18 gennaio 2019.

Vi avevamo già annunicato che la regia del film è stata assegnata a Lino Di Salvo, veterano Disney, già animatore capo di Frozen – il regno di ghiaccio.

Il film su Playmobil non sarà una produzione americana, ma una produzione francese che vedrà coinvolti Wild Bunch, Pathe e la ON Animation Studios gestita da Dimitri RassanAton Soumache.

La pellicola, che si intitolerà Playmobil: Robbers, Thieves & Rebels, verrà distribuita in America dalla Cross Creek, già responsabile delle recenti produzioni di film come Everest e Black Mass. Il film dovrebbe essere il primo capitolo di una trilogia e sarà diretto e sceneggiato da Bob Persichetti (Monsters vs. Aliens, Shrek 2).

Playmation: trailer della nuova serie innovativa di giocattoli Disney

0

La Walt Disney annuncia oggi con un trailer Playmation la nuova serie di giocattoli e giochi interattivi, la nuova evoluzione di gioco digitale. Il sistema è un innovativo passo in avanti nel mondo dei giocattolo con l’utilizzo della tecnologia intelligente per ispirare i bambini a usare la loro immaginazione attraverso l’eroe l’eroina e le storie proveniente dalla Walt Disney Company.

https://www.youtube.com/watch?v=SXFz5tUDY38

“Innovazione e creatività sono le forze trainanti della Disney, e il nostro obiettivo è quello di ispirare i bambini a liberare il potere della loro immaginazione attraverso le storie che raccontiamo e le esperienze che creiamo. Con Playmation, stiamo compiendo il passo successivo alla tradizione  – portando i mondi di gioco, narrazione e tecnologia insieme in un nuovo  modo emozionante di giocare “, ha dichiarato Leslie Ferraro, presidente di Disney Consumer Products.

Playing House 1: anticipazioni sul finale di stagione

0

Playing HouseContinua con ottimi risultati la messa in onda di Playing House, nuova serie tv che ha  debuttato qualche mese fa con il primo ciclo di episodi e con protagoniste Lennon Parham e Jessica St. Clair.

Le anticipazioni, che suonano come dei veri e propri spoier arrivano dai due creatori Jessica St. Clair e Lennon Parham:

Negli ultimi tre episodi, ci saranno delle confessioni succose sulla moglie di Mark, Bird Bones, ci saranno anche delle scintille fra Emma e Mark. Seguirà questo fuoco o tornerà a casa dalla sua famiglia?

Players: recensione del film con Gina Rodriguez e Tom Ellis

Players: recensione del film con Gina Rodriguez e Tom Ellis

“Eri così preoccupata di conquistarlo che non ti sei chiesta se avresti dovuto”: il fulcro di Players, il film girato nel 2021 ma lanciato su Netflix Italia nel giorno di San Valentino è tutto qui. La commedia romantica di Trish Sie porta in scena situazioni di spiccata comicità per offrire un’ironica ma non banale riflessione sulle dinamiche delle scelte che governano la nostra vita sentimentale.

I “players” del titolo, i giocatori, ovvero il gruppo di amici che si danno man forte in divertenti (o tragiche, a seconda della preda) scenette in locali pubblici per conquistare cuori solitari, offrono, tra i vari livelli di lettura, anche una parodia di Sex and the city, con variazioni sulla combinazione di generi e ruoli dove i protagonisti sono tre uomini e una donna. Nel film di Trish Sie, regista con prove da coreografa al suo attivo, i quattro amici della storia sono trentenni appagati del proprio lavoro all’interno della redazione di un giornale e vivono tutte le opportunità d’incontro che la brillante vita notturna di New York offre loro. L’amicizia che li lega li porta a vivere in maniera divertita la propria condizione di single e a cercare storie di una sola notte, certi di trovare nei propri sodali il rapporto di vicinanza di cui chiunque ha il bisogno. L’ingresso in scena di un aitante corrispondente di guerra cambia gli equilibri all’interno del gruppo: quello che sulla carta appare come un buon partito, ovvero l’uomo dei sogni bello, ricco e intelligente, reggerà poi alla prova della realtà e riuscirà a portare nella quotidianità di Mack, la girl del gruppo, quel senso di affidabilità che solo gli amici di lunga data sembrano offrire?

Players: come affrontare con leggerezza le paure della vita adulta

La sceneggiatura è firmata da Whit Anderson, insignita nel 2018 del premio Writers Guild of America per la serie Ozark e attrice in pellicole ad alto budget Ocean’s 8 di Gary Ross e Yes Man di Peyton Reed interpretato da Jim Carrey. 

La trama di Players pone al centro della narrazione gli standard più classici di quell’età di mezzo in cui si affrontano le paure della vita adulta: impegnarsi in una relazione stabile, prima fra tutte. “Mangi i falafel quando sei triste”, chiosa Adam Miles, interpretato da Damon Wayans Jr. alla migliore amica Mackenzie Cannon, detta Mack, alias Gina Rodriguez, attrice portoricana emersa nella serie Jane The Virgin. Se un amico è capace di rilevarci meccanismi che fino a quel momento erano sfuggiti a noi stessi grazie alla lunga osservazione, possiamo accontentarci di un amore che vede in noi un’immagine che non ci appartiene?  La protagonista deve fare i conti con se stessa per capirlo, per capire, soprattutto, se anche in Tom Ellis, l’uomo che ha deciso di conquistare non più per una notte, bensì per una vita intera, può ritrovare la stessa attenzione e cura, ovvero lo stesso amore che il suo migliore amico sa offrirle.

Mack e gli altri ‘giocatori’ si muovono da anni all’interno di schemi psicologici prefissati dove sanno gestire con abilità e spirito di squadra ogni variabile, certi della possibilità di riuscita di azioni che nel tempo si sono rivelate portatrici di successo ma che, adesso, sembrano non dare più sicurezza: si può basare una relazione su uno schema, chiede Adam a Mack?

Players Gina Rodriguez
Liza Koshy nel ruolo di Ashley, Augustus Prew nel ruolo di Brannagan, Joel Courtney nel ruolo di Little e Gina Rodriguez nel ruolo di Mack in Players. Cr. K.C. Bailey/Netflix ©2023.

La vera domanda che ogni ‘player’ in amore dovrebbe porsi

La scoperta che le interazioni ormai abilmente implementate non bastano più quando si tratta di affrontare il tratto di cammino che ci separa da un nuovo desiderio è la vera questione del film diretto da Sie. La protagonista vuole un cassetto, sagace metafora dello spazio di significanza che chiunque sia in cerca dell’amore vuole che l’altra persona gli riservi. Il punto è: siamo sicuri che quel cassetto sia grande abbastanza per contenere tutte le nostre cose, tutto quello che siamo e che vorremmo essere? Un interrogativo tutt’altro che banale, a cui Players offre una risposta divertente e non scontata, perché, per dirla con i protagonisti, quando vuoi una relazione vera non c’è uno schema che possa aiutarti, c’è solo l’istinto che ci porta a sentire con forza il nostro baricentro e a capire di quanto siamo disposti a spostarlo per raggiungere un nuovo livello di gioco in un rapporto di coppia.  

Player One: Zak Penn per la sceneggiatura del film Warner Bros

0

Player OneIl progetto era già stato annunciato più di quattro anni fa, quando il romanzo non era stato ancora pubblicato. Stiamo parlando di Ready Player One, da noi Player One, di Ernie Cline e del fatto che la Warner Bros e la De Line Pictures hanno finalmente trovato uno sceneggiatore per un film tratto dal romanzo. Si tratta di Zak Penn, già mano dietro agli script di L’Incredibile Hulk e X-Men Conflitto Finale, che adatterà la storia sci-fi di Cline.

Ecco la trama del romanzo (fonte Wikipedia):

Nel 2045 la Terra è un pianeta sovrappopolato e inquinato, in cui la maggior parte degli individui vive in stato di indigenza e le fonti energetiche sono quasi del tutto esaurite. L’unico svago per le persone comuni è OASIS, un mondo virtuale ideato dal programmatore James Halliday a cui si può accedere gratuitamente grazie a un semplice visore e a un paio di guanti aptici.

Alla morte di Halliday si scopre che ha lasciato in eredità il suo mondo virtuale (che vale miliardi di dollari) alla prima persona che riuscirà a risolvere una serie di indovinelli e giochi di intelligenza disseminati nell’universo di OASIS. Milioni di persone (soprannominati Gunter) decidono di cimentarsi nell’impresa, e fra questi c’è Wade Owen Watts, un diciottenne nerd sovrappeso appassionato di videogames, giochi di ruolo e della cultura degli anni ottanta in generale.

Wade ha un vantaggio rispetto a molti Gunter : è cresciuto nel mito di Halliday, conosce tutto della sua vita e dei suoi gusti personali, e questo potrebbe rappresentare un grosso vantaggio per la risoluzione degli intricati enigmi. Ma l’opportunità di mettere le mani su OASIS ha attirato anche la IOI, una potente multinazionale pronta a tutto pur di vincere la sfida.

Cline, che aveva già scritto Fanboy, aveva inizialmente ricevuto l’incarico di adattare il suo romanzo, ma la sua sceneggiatura venne riscritta da Eric Eason (A Better Life). Donald De Line e Dan Farah produrranno il film.

Play Entertainment annuncia l’avvio delle riprese di Una fottuta bugia

0

La casa di produzione Play Entertainment è lieta di annunciare l’avvio delle riprese di Una fottuta bugia, un dramedy in cui un giovane ex-enfant prodige squattrinato si trova, suo malgrado, costretto a fingersi malato di cancro per non essere sfrattato di casa. L’incontro con Claudia, una ragazza malata terminale, lo costringe a confrontarsi col suo castello di bugie.

Il film è prodotto da Play Entertainment e diretto da Gianluca Ansanelli, che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Tito Buffulini. L’opera è realizzata in co-produzione con Agresywna Banda, con il supporto di Lazio Cinema International 2022 e con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission.

Protagonisti principali sono Emanuele Propizio (Tutto quello che vuoi, Ghiaccio, Romantiche), Antonia Fotaras (Il Silenzio grande, Luna Nera e Un’estate fa) e Giampaolo Morelli (7 ore per farti innamorare, C’era una volta il crimine, Falla Girare). Nel cast anche Mariano Rigillo, Gianmarco Tognazzi, Antonello Fassari, Antonella Fattori, Marit Nissen e Paola Sotgiu.

Gianluca Ansanelli, non solo sceneggiatore e regista per cinema e teatro, ma anche autore, cabarettista e attore televisivo, torna dietro la macchina da presa per il grande schermo dopo il recente La Guerra dei Nonni e ritrova sul set in questa nuova avventura Giampaolo Morelli con cui ha già lavorato in diversi progetti in veste di sceneggiatore (7 ore per farti innamorare, Falla girare). Commenta il regista: “Molti film che parlano della malattia hanno per protagonisti persone mature o anziane e questo allontana il pubblico giovane, io ho scelto di raccontare la storia di due ragazzi, con le fragilità, gli slanci e l’incoscienza tipici della loro età per poter parlare a un target più allargato. Anche il modo di girare rispecchierà questa mia intenzione di abbassamento anagrafico”. Le riprese dureranno 5 settimane e si snoderanno tra Roma e la Calabria.

Una Fottuta Bugia, la trama del film

Pietro (Emanuele Propizio) è un ex-enfant prodige della pubblicità che oggi, a quasi trent’anni viene regolarmente scartato ai provini e sbarca il lunario insegnando teatro ai ragazzini della parrocchia. Vive in un modesto appartamento della diocesi con Nicolas (Giampaolo Morelli) un infermiere dall’indole casinara e menefreghista, divorziato con moglie e figlio a carico. Quando i due rischiano di essere sfrattati dal prete, Nicolas inventa l’orrenda bugia che il suo inquilino è malato di cancro. Inizialmente Pietro subisce la cosa impotente ma poi, proprio quando decide di confessare tutto, conosce Claudia (Antonia Fotaras), una ragazza veramente malata, che malgrado le sue gravi condizioni di salute, sprizza vitalità da tutti i pori. Tra i due ragazzi si crea un indissolubile legame a cui Pietro non vuole rinunciare. Riuscirà a gestire i suoi sentimenti senza ferire quelli di Claudia?

PLAY ENTERTAINMENT è una società di produzione audiovisiva operativa dal 2008 che si è affermata rapidamente nel mondo dell’entertainment sviluppando e commercializzando in tutto il mondo progetti “made in Italy”. Tra i suoi precedenti prodotti la serie TV animata Angel’s Friends lanciata nel 2008 e co-prodotta da R.T.I. che è stata venduta in oltre 30 paesi internazionali e ha realizzato oltre 100 contratti di licensing e merchandising; il mistery horror Shortcut di Alessio Liguori uscito in oltre 700 schermi e arrivato settimo negli USA; la black comedy I Iiviatani, cattive attitudini, regia di Riccardo Papa, Un mondo in più, un dramma sociale di Luigi Pane, Blackbits, un thriller di Alessio Liguori e la commedia romantica corale L’amor Fuggente di Davide Lomma. Fanum è l’ultimo mistery-thriller per la regia della giovanissima Iris Gaeta, attualmente in post-produzione.

AGRESYWNA BANDA è una società di produzione cinematografica con sede in Polonia coinvolta principalmente in co-produzioni internazionali, dal 2010 ha prodotto la fiction Rai Marco D’aviano e 14 film tra cui Closer to the Moon (9 premi Gopo rumeni tra cui miglior film), Rimetti a noi i nostri debiti di Antonio Morabito (prima produzione italiana Netflix), Non odiare di Mauro Mancini presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2020, Il Silenzio grande di Alessandro Gassmann presentato sempre alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 e Beibis (remake di Figli di Mattia Torre). Attualmente ha 5 film in lavorazione.

Play Entertainment annuncia l’inizio delle riprese di La Morte ci divide

0

La casa di produzione Play Entertainment è lieta di annunciare l’avvio delle riprese del suo nuovo progetto La Morte ci divide (titolo originale Death Do Us Part), un’importante co-produzione internazionale Italia, Spagna, Polonia e Stati Uniti.

La Morte ci divide è una rivisitazione in chiave cinematografica del racconto popolare “La Morte e la Fanciulla”, una commedia dark in costume ambientata nell’Italia medievale durante la prima pandemia della Peste Nera che racconta una storia d’amore soprannaturale, mescolando leggenda, folklore e realtà, È un viaggio nel tempo, che porta lo spettatore a riflettere sul confronto dell’essere umano con l’ignoto, sulle superstizioni, sui pregiudizi e sull’eterna paura della morte. Spazio anche alla quota musical, infatti pur non essendo un musical tradizionale, la musica e canzoni giocano un ruolo fondamentale.

Play Entertainment, da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi talenti, ancora una volta punta sui giovani: La Morte ci divide è infatti diretto da due giovani registi americani alla loro opera prima, David Chavez-Grant e Abigail Ory, quest’ultima ne firma anche la sceneggiatura insieme a Masha Strasburger e Francesca Marciano. La storia è tratta dal testo teatrale rappresentato alla Harvard University nel 2019.

Il film è prodotto da Play Entertainment, LFIA, LLC (USA), Agresywna Banda (Polonia) e Koboflopi S.L. (Spagna).

Il cast vanta artisti italiani e internazionali: Ari’el Stachel, Zara Devlin, Riccardo De Rinaldis, Ian O’Reilly, Laura Morante, Alan Cumming, Lidia Vitale, Darko Peric e Claudio Bigagli.

Il cast tecnico è di altissimo livello: la scenografia è affidata a Crispian Sallis (tre volte candidato agli Oscar per “Gladiator”, “Driving Miss Daisy”, “Alien”), mentre i costumi sono stati realizzati da Carlo Poggioli (tra i suoi numerosi successi “The Young Pope”, “The New Pope” di Paolo Sorrentino e “Cold Mountain” di Anthony Minghella) la Fotografia è affidata a Ferran Paredes Rubio (tra i suoi successi: “Indivisibili”, “Mozzarella Stories“, “Il Sindaco del Rione Sanità” e “Comandante” per cui ha ricevuto la candidatura al David di Donatello).

Le riprese dureranno sei settimane e si snoderanno tra la zona di Sutri (VT) e Frascati, in piena collaborazione le istituzioni del territorio.

Sinossi: XIV secolo, in Europa scoppia la peste nera. Giulia, giovane donna ribelle nel piccolo e superstizioso villaggio di San Grobiano sull’appennino laziale, sogna di diventare medico, ma la società del tempo non è pronta ad assegnarle questo ruolo. L’epidemia è l’occasione per dimostrare al mondo il suo valore.  Grazie al suo lavoro di guaritrice, Giulia scopre di poter vedere e interagire con la Morte stessa della quale finisce per innamorarsi, anche se rinuncerà a tutto per salvare il suo villaggio.

PLAY ENTERTAINMENT è una società di produzione audiovisiva operativa dal 2008 che si è affermata rapidamente nel mondo dell’entertainment sviluppando e commercializzando in tutto il mondo i suoi progetti. Tra i suoi precedenti prodotti la serie TV animata Angel’s Friends lanciata nel 2008 e co-prodotta da R.T.I. che è stata venduta in oltre 30 paesi internazionali e ha realizzato oltre 100 contratti di licensing e merchandising; l’horror Shortcut di Alessio Liguori uscito in oltre 700 schermi e arrivato settimo negli USA; la black comedy I Iiviatani, cattive attitudini, regia di Riccardo Papa, Un mondo in più, un dramma sociale di Luigi Pane ,Blackbits, un thriller di Alessio Liguori, la commedia romantica corale L’amor Fuggente di Davide Lomma. Fanum di Iris Gaeta è l’ultimo mistery-thriller prodotto, attualmente in post-produzione, mentre sono da poco finite le riprese della commedia amara Una fottuta bugia di Gianluca Ansanelli.

LFIA, LLC è una società di produzione cinematografica impegnata a lanciare nuovi talenti e storie originali nel cinema indipendente internazionale. Il suo team di produzione comprende la produttrice Deborah Dobson Bach (i favoriti del festival “Waiting for the Barbarians”, “The Homesman” e “In the Electric Mist”) e il co-produttore Jon C. Scheide (“The Assassination of Richard Nixon”, “The Pledge ” e “Tin Soldier.”) “La Morte ci divide” aka “Death Do Us Part” è il primo film della società.

Platonic: trailer della serie comedy con Rose Byrne e Seth Rogen

0
Platonic: trailer della serie comedy con Rose Byrne e Seth Rogen

Apple TV+ ha rilasciato il trailer di Platonic, la nuova serie comedy interpretata e prodotta da Rose Byrne e Seth Rogen e co-creata, diretta e co-scritta da Nick Stoller e Francesca Delbanco.

https://youtu.be/OiC3rQX8YY4

Platonic: quando esce e dove vederla in streaming

La serie, composta da dieci episodi della durata di mezz’ora ciascuno, farà il suo debutto su Apple TV+ il 24 maggio con i primi tre episodi, seguiti da nuovi episodi settimanali ogni mercoledì.

La trama e il cast di Platonic

Platonic segue le vicende di una coppia platonica di ex migliori amici prossimi alla mezza età (Seth Rogen e Rose Byrne) che si riavvicinano dopo una lunga separazione. L’amicizia del duo diventa totalizzante e destabilizza le loro vite in modo esilarante. Il cast è composto anche da Luke Macfarlane, Tre Hale, Carla Gallo e Andrew Lopez.

Platonic è prodotta da Sony Pictures Television, con cui la Global Solutions di Stoller e Stoller ha un accordo globale. Byrne, Rogen, Stoller, Delbanco e Conor Welch sono i produttori esecutivi.

La serie segna una nuova collaborazione tra Apple TV+ e Rose Byrne, che è anche protagonista di “Physical”, la serie Apple Original acclamata dalla critica e pronta per debuttare con la terza stagione nel corso dell’anno. Seth Rogen sarà anche protagonista di una serie comedy, ancora senza titolo, che scriverà, dirigerà e produrrà insieme a Evan Goldberg per Apple TV+. La serie si unirà alla crescente offerta di serie comedy di successo e pluripremiate su Apple TV+, tra cui il vincitore dell’Emmy “Ted Lasso”, “Shrinking”, “Schmigadoon!”, “The Afterparty”, “Il premio del destino”, “Bad Sisters”, “Trying”, “Mythic Quest” e altre ancora.

Platonic: annunciata la data d’uscita della nuova serie comedy con Rose Byrne e Seth Rogen

0

Apple TV+ ha svelato oggi le prime immagini e la data d’uscita di Platonic, la nuova serie comedy interpretata e prodotta da Rose Byrne e Seth Rogen e co-creata, diretta e co-scritta da Nick Stoller e Francesca Delbanco. La serie, composta da dieci episodi della durata di mezz’ora ciascuno, farà il suo debutto il 24 maggio con i primi tre episodi, seguiti da nuovi episodi settimanali ogni mercoledì.

Platonic segue le vicende di una coppia platonica di ex migliori amici prossimi alla mezza età (Seth Rogen e Rose Byrne) che si riavvicinano dopo una lunga separazione. L’amicizia del duo diventa totalizzante e destabilizza le loro vite in modo esilarante. Il cast è composto anche da Luke Macfarlane, Tre Hale, Carla Gallo e Andrew Lopez.

Platonic è prodotta da Sony Pictures Television, con cui la Global Solutions di Stoller e Stoller ha un accordo globale. Byrne, Rogen, Stoller, Delbanco e Conor Welch sono i produttori esecutivi.

La serie segna una nuova collaborazione tra Apple TV+ e Rose Byrne, che è anche protagonista di Physical, la serie Apple Original acclamata dalla critica e pronta per debuttare con la terza stagione nel corso dell’anno. Seth Rogen sarà anche protagonista di una serie comedy, ancora senza titolo, che scriverà, dirigerà e produrrà insieme a Evan Goldberg per Apple TV+. La serie si unirà alla crescente offerta di serie comedy di successo e pluripremiate su Apple TV+, tra cui il vincitore dell’Emmy “Ted Lasso“, “Shrinking“, “Schmigadoon!“, “The Afterparty“, “The Big Door Prize“, “Bad Sisters“, “Trying”, “Mythic Quest” e altre ancora.

Platonic, la recensione della serie con Rose Byrne e Seth Rogen

Platonic, la recensione della serie con Rose Byrne e Seth Rogen

Finalmente una serie comica capace di allietare, far sorridere delle piccole disavventure che ognuno di noi affronta nella propria quotidianità. I creatori Nick Stoller e Francesca Delbanco hanno saputo carpire il cuore di ciò che significa essere persone comuni e lo hanno inserito in situazioni e personaggi che, esaltando la loro assoluta normalità, si fanno paladini spiritosi delle frustrazioni dell’uomo e donna contemporanei.

La storia su cui si dipana Platonic non potrebbe essere più semplice: un tempo migliori amici, Sylvia (Rose Byrne) e Will (Seth Rogen) decidono di incontrarsi anni dopo una lite che li ha tenuti lontani l’una dall’altro. E in questo modo scoprono quanto sono in realtà cambiati dai tempi del college e delle scorribande goliardiche di cui erano protagonisti: lei è una madre di famiglia che ha rinunciato alla carriera avvocatizia per accudire i tre figli, mentre lui ha appena divorziato e gestisce un bar nella paura costante di crescere.

Saper raccontare i problemi della vita quotidiana

Platonic propone una gamma ampia ed esaustiva di quelli che sono i problemi della vita quotidiana, e lo fa con un’ironia tanto precisa quanto ficcante. Fin dall’episodio pilota – che scriviamolo subito, non è neppure lontanamente il migliore di quelli proposti dalla stagione – entriamo dentro l’universo di due personaggi che potrebbero essere tranquillamente i nostri vicini di casa, tanto amabili quanto lontani anni luce da alcun tipo di “caratterizzazione” volta a renderli drammaticamente interessanti. Perché allora Platonic funziona così bene? Perché sa esattamente cosa vuole raccontare e come farlo nella maniera giusta: la verità e l’attenzione al lato assurdo delle situazioni in cui ognuno di noi potrebbe trovarsi in un giorno qualunque sono sviluppate con perizia, puntata dopo puntata, immergendo lo spettatore dentro un mondo tanto comprensibile quanto realmente divertente.

Platonic-Rose-Byrne-Seth-Rogen

Platonic e il valore dei suoi interpreti

E qui il merito principale della riuscita dello show deve essere attribuito ai due attori principali, in particolar modo alla Byrne. Se infatti Seth Rogen dimostra di essere maturato come attore continuando esplicitamente a interpretare il “tipo fisso” che propina al pubblico ormai da decenni – dimostrandolo anche nel recente The Fabelmans di Steven Spielberg –  Rose Byrne conferma definitivamente, se ce fosse stato ancora il bisogno, di essere un’attrice in grado di saper indossare la leggerezza delle proprie figure femminili con una precisione emotiva ammirevole.

La sua Sylvia diventa in questo modo una figura a tutto tondo, intendendo con questo amabile non soltanto per i suoi numerosi pregi ma anche, anzi forse soprattutto, per i piccoli difetti, le dolci e umanissime scorciatoie che prende come donna che deve fare i conti con le proprie piccole insoddisfazioni, tenendole a bada per il bene comune. La sua capacità di essere vera eppure sempre divertente, guizzante, in qualche caso ruvida al limite dell’isteria, ha ormai raggiunto un livello di competenza attoriale che a nostro avviso poche colleghe posseggono oggi quando si tratta di commedia. È senza dubbio lei il valore aggiunto di uno show comunque molto efficace nel suo studio di caratteri e situazioni.

Se volete trascorrere una mezz’ora insieme a personaggi con cui potete specchiarvi, alle prese con problemi che potrebbero senza dubbio appartenervi, Platonic merita di essere abbracciata e coccolata. Per la sua semplicità, per la sua volontà di stuzzicare e magari anche far riflettere sui percorsi inaspettati, sui piccoli scarti di rotta che in fin dei conti possono decidere la vita di una persona almeno quanto le grandi decisioni. Si ride, si partecipa con affetto alle vicissitudini di questi due anti-eroi nel senso più profondo del termine. Non c’è proprio nulla di eroico in Sylvia e Will. E proprio per questo possiamo davvero rivederci in loro…

Platinum Party at the Palace: il concerto per celebrare il Giubileo della regina su SKY

0

In diretta da Buckingham Palace, sabato 4 giugno a partire dalle ore 21, Sky (al canale 109) proporrà lo straordinario concerto organizzato per celebrare il Giubileo di Platino, 70 anni sul trono, della Regina Elisabetta II, il Platinum Party at the Palace.

Ad aprire lo show di fronte alla residenza di Sua Maestà ci saranno i Queen + Adam Lambert, già protagonisti al Giubileo d’Oro del 2002, seguiti da artisti del calibro di Alicia Keys, Hans Zimmer, Ella Eyre, Craig David, Mabel, Elbow, George Ezra, Duran Duran, Andrea Bocelli, Mimi Webb, Sam Ryder, Jax Jones, Celeste, Nile Rodgers, Sigala e Diversity: tutti eseguiranno i loro più grandi successi in un tributo stellato in onore di Elisabetta II. La chiusura dello show sarà affidata a Diana Ross.

Sir Elton John comparirà in un’esibizione registrata appositamente per questa occasione, mentre sul palco si esibirà dal vivo anche Sam Ryder, reduce dal successo dell’Eurovision Song Contest di Torino dove si è classificato, per il Regno Unito, al secondo posto.

Accanto alle performance musicali ci sarà spazio anche per i grandi protagonisti del mondo dello spettacolo e dello sport ‘made in United Kingdom’ come Sir David Attenborough, Emma Raducanu, David Beckham, Stephen Fry, Dame Julie Andrews, The Royal Ballet ed Ellie Simmonds.

La serata – che sul canale 109 sarà proposta senza interruzioni e che sarà anche in simulcast su Sky Arte – ruoterà attorno a temi globali ma cari a Sua Maestà Elisabetta II come la moda, lo sport, l’ambiente e, ovviamente, la musica, quest’ultima in un segmento curato dal leggendario compositore Andrew Lloyd Webber, che parteciperà con un’apparizione speciale insieme a Lin-Manuel Miranda. Previste anche esibizioni dei cast e di ospiti speciali da opere come The Phantom of the Opera, Hamilton, Six, The Lion King e Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat.

Il colossale concerto sarà aperto da Queen + Adam Lambert con una performance speciale che richiamerà alla memoria la storica apparizione di Brian May sul tetto del Palazzo al Concerto del Giubileo d’Oro nel 2002. La spettacolare chiusura vedrà sul palco la leggendaria Diana Ross, che per il Platinum Party at the Palace tornerà a esibirsi dal vivo nel Regno Unito a quindici anni di distanza dall’ultima volta.

In totale, durante lo show (della durata prevista di 2 ore e mezza), si esibiranno oltre 30 artisti e performer che spazieranno dal pop al rock, alla musica classica, fino al musical.

L’esclusivo allestimento del Platinum Party at the Palace sarà composto da tre palchi, collegati tra loro da passerelle, per creare una straordinaria esperienza a 360° di fronte a Buckingham Palace e al Queen Victoria Memorial. 70 colonne, rappresentanti i 70 anni di regno della Regina, collegheranno i palchi in un’unica struttura e si illumineranno in progressione, facendo risplendere il palco. L’intera facciata di Buckingham Palace sarà ricoperta da una proiezione di video-mapping, trasformandosi per quella notte nello schermo più grande del Regno Unito.

Due dei tre palchi si troveranno immediatamente di fronte a Buckingham Palace, una cosa mai successa finora, incorniciando la residenza della Regina: a sinistra del palazzo ci sarà il palco “Orchestra” dove troveranno posto i 75 elementi dell’Orchestra of the Household Division; a destra del palazzo ci sarà invece il palco “Pop”, supportato da schermi LED che renderanno magnifica ogni esibizione.

Al Platinum Party at the Palace parteciperanno in piazza 22mila persone: di queste, 10mila sono state scelte in un’estrazione pubblica e altre 7500 sono lavoratori, membri di forze armate, associazioni di volontariato ed enti di beneficenza.

In occasione delle celebrazioni del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II, dal 3 al 5 giugno il canale 109 diventa Sky Uno The Royals: un temporary channel che accompagnerà gli spettatori in un viaggio alla scoperta della storia, delle curiosità, dei segreti e degli intrighi dei principali regnanti europei, ed in particolare della Famiglia Reale più popolare e seguita al mondo, i Windsor.

Plastic trailer e poster del film con Alfie Allen e Will Poulter

0

Plastic-US-PosterOnline il primo trailer di Plastic, il film di Juliam Gilbey (A Lonely Place to Die) che vede protagonisti due giovani star come Will Poulter e Alfien Allen (Theon Greyjoy in Il Trono di Spade).

Il film (ispirato a fatti realmente accaduti) racconta di un gruppo di studenti universitari che mette in atto un sistema infallibile per frodare carte di credito. Quando però rubano all’uomo sbagliato, il sadico Marcel decide di sfruttare la capacità criminale dei ragazzi esigendo 2 milioni di sterline entro due settimane. La banda dunque si sposta a Miami per colpire ricchi uomini d’affari, tuttavia il piano non va a buon fine e nel gruppo di amici si generano tensioni e tradimenti. Con gli uomini di Marcel alle costole, i ragazzi decidono in ultimo di rischiare il tutto per tutto in un grosso furto di diamanti.

Plastic-Movie-Poster Plastic-US-Poster

Plastic Man: la Warner Bros al lavoro su un film

0
Plastic Man: la Warner Bros al lavoro su un film

La Warner Bros. ha annunciato che sta portando sul grande schermo il personaggio dei fumetti DC, Plastic Man. The Hollywood Reporter ha confermato la notizia.

Amanda Idoko scriverà la sceneggiatura per il film che dovrebbe essere una commedia action e d’avventura. In precedenza, Idoko faceva parte della squadra di scrittura di The Mayor, per ABC. Plastic Man sarà la sua seconda sceneggiatura per film dopo quella scritta per Breaking News in Yuba County di Tate Taylor, con Allison Janney e Laura Dern.

Plastic Man è stato creato da Jack Cole per Quality Comics nel 1941, ma è stato acquistato dalla DC nel 1956 quando la Quality Comics ha chiuso. Plastic Man, a.k.a Patrick “Eel” O’Brian, faceva parte di una banda e durante una rapina viene sparato e finisce cosparso di un liquido chimico. Lasciato dalla banda, che lo credeva morto, Patrick si sveglia e si ritrova con il potere di mutare forma e allungare il proprio corpo. L’ex criminale e rapinatore alla fine si converte e diventa un agente di polizia. Plastic Man si è unito alla Justice League a un certo punto e ha anche avuto la sua serie a cartoni animati.

Non è stato ancora scelto un regista per il film, che apparentemente rimarrà fedele ai toni scanzonati del personaggio. Bob Shaye sarà il produttore esecutivo del progetto per Warner Bros. Il presidente della produzione cinematografica DC Walter Hamada supervisionerà per lo studio insieme a Chantal Nong.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità