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The Divergent Series: Shailene Woodley dice no alla serie tv

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The Divergent Series: Shailene Woodley dice no alla serie tv

Risale alla fine di luglio la notizia che The Divergent Series Ascendant, il quarto capitolo della saga cinematografica basata sui romanzi di Veronica Roth, non arriverà al cinema. La Lionsgate ha infatti deciso di rilanciare il franchise con un film tv che farà da apripista ad una serie spin-off sempre per il piccolo schermo.

Adesso, in un’intervista con ScreenRant, la protagonista della saga cinematografica, Shailene Woodley, ha dichiarato di non essere interessata ad apparire nel nuovo adattamento della saga per il piccolo schermo.

Queste le sue parole:

“L’ultima cosa che ho sentito a proprosito di Divergent è il fatto che vogliono continuare la saga sul piccolo schermo. Personalmente, non ho firmato alcun contratto per apparire in una serie tv. Rispetto lo studio e tutti quelli coinvolti nel progetto. Avranno cambiato idea e vorranno sviluppare qualcosa di diverso. Io non credo di dover necessariamente farne parte”.

The Divergent Series in tv, Shailene Woodley: “Non so nulla”

The Divergent Series Allegiant 3

L’ultimo film della saga arrivato al cinema è The Divergent Series – Allegiant diretto da Robert Schwentke, con protagonisti Shailene Woodley e Theo James, ambientato in un futuro distopico post apocalittico.

Il film è il sequel di Insurgent del 2015, ed è la trasposizione cinematografica della prima parte del romanzo Allegiant, di Veronica Roth, terzo e ultimo della serie.

Fonte: CS

Giornate degli Autori – Venice Days 2016: i premi collaterali

Giornate degli Autori – Venice Days 2016: i premi collaterali

Dopo l’assegnazione di questa mattina del Venice Days Award 2016 da parte della giuria dei 28 giovani europei, presieduta da Bruce LaBruce, a */The War Show /*(di Andreas Dalsgaard e Obaidah Zytoon), le Giornate degli Autori si preparano ad accogliere altri illustri premiati.

La sezione indipendente della Mostra, nel ringraziare tutte le Giurie che hanno voluto riconoscere un merito agli undici titoli della 13ª edizione, alle 18.30 di questo pomeriggio ospita alla Villa degli Autori una cerimonia di premiazione in cui saranno consegnati numerosi riconoscimenti.

Giornate degli Autori 2016*Il PREMIO LABEL EUROPA CINEMA *va a*/SAMI BLOOD/* di Amanda Kernell che riceverà il premio insieme al produttore Lars G. Lindström.**

Il Label Europa Cinemas, dedicato ai film di produzione e co-produzione europea. Il Label, creato nel 2003 da un network di esercenti europei di qualità (oltre 2.300 schermi in più di 500 città europee), con il sostegno del Programma MEDIA dell’Unione europea, consiste in un contributo economico alla distribuzione e alla promozione nonché alla permanenza del film vincitore nelle sale aderenti al network.

I*PREMI FEDEORA *(Federazione dei Critici Europei e dei Paesi Mediterranei).
Miglior film*: /THE ROAD TO MANDALAY/* di Midi Z, presente alla cerimonia per ritirare il premio.

Miglior regista esordiente: *AMANDA KERNELL* (per il film */SAMI BLOOD/*), presente alla cerimonia per ritirare il premio.

Miglior attrice: *ASHLEIGH CUMMINGS* per il film */HOUNDS OF LOVE/* di Ben Young, che riceverà il premio per l’attrice.

Miglior film europeo: */QUIT STARING AT MY PLATE/*//di//Hana Jušić, presente alla cerimonia per ritirare il premio insieme alla produttrice Ankica Tilic.

Il *PREMIO LIZZANI* va a */LA RAGAZZA DEL MONDO/* di Marco Danieli

Il premio Lizzani, istituito dall’ANAC, è dedicato al regista Carlo Lizzani, figura fondamentale della nostra cinematografia e direttore della Mostra dal 1979 al 1982. Si tratta di un premio per gli esercenti cinematografici più coraggiosi. Quest’anno è Sino Accursio Caracappa, esercente di Sciacca, che ha scelto il film vincitore al quale garantirà la promozione e la distribuzione nelle sue sale.

I*PREMI PASINETTI*:

Miglior film: */INDIVISIBILI /*di Edoardo De Angelis.

Miglior attore: *MICHELE RIONDINO* per il film */LA RAGAZZA DEL MONDO/* di Marco Danieli.

Miglior attrice: *SARA SERRAIOCCO* per il film */LA RAGAZZA DEL MONDO/* di Marco Danieli.

Marco Danieli riceverà il premio per i suoi attori.

Menzione speciale alle attrici *ANGELA* e *MARIANNA FONTANA* per */INDIVISIBILI/* di Edoardo De Angelis che ritirerà il premio.

Il Premio Pasinetti, dedicato al regista sceneggiatore, critico e fotografo Francesco Pasinetti, assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), è uno dei premi collaterali della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il *QUEER LION *va a*/HEARTSTONE/ *di Guðmundur Arnar Guðmundsson

Il Queer Lion è un premio cinematografico attribuito annualmente dal 2007 al “Miglior Film con Tematiche Omosessuali & Queer Culture”. Ritira il premio il regista Guðmundur Arnar Guðmundsson.

Il *PREMIO LINA MANGIACAPRE* va al film */INDIVISIBILI/* di Edoardo De Angelis.

Ideato nel 1987 da Lina Mangiacapre, affiancata da una giuria composta da giornalisti e critici cinematografici (al 50% uomini e donne), il premio è finalizzato a “segnalare le opere filmiche che mostrano nel segno della differenza il cambiamento dell’immagine della donna, soggetto di storia e di cultura.” Ritireranno il premio Edoardo De Angelis (regista) e Pierpaolo Verga (produttore).

Il*PREMIO BRIAN* va a */LA RAGAZZA DEL MONDO/ *di Marco Danieli*. *

La UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) assegna un premio per il miglior film presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia//che sarà ritirato dal regista Marco Danieli.

Il *PREMIO GIANNI ASTREI – VENEZIA 2016* va al film */INDIVISIBILI/* di Edoardo De Angelis.

L’Associazione Fiuggi Family Festival in collaborazione con Ente dello Spettacolo attribuisce il premio al film italiano che, tra tutti quelli presentati alla 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, valorizza al meglio l’esperienza cinematografica intesa come arricchimento e ri-elaborazione della visione del mondo nel singolo e nella società.

Le Giornate degli Autori – Venice Days, sono una sezione indipendente della 73 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, promossa da ANAC e 100autori.

Margot Robbie nella prima foto del thriller Terminal

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Margot Robbie nella prima foto del thriller Terminal

La Highland Film Group ha diffuso online la prima immagine ufficiale di Margot Robbie (Suicide Squad) tratta da Terminal, thriller noir diretto da Vaughn Stein.

Il cast del film annovera anche Simon Pegg (Star Trek, The World’s End), Mike Myers (la trilogia di Austin Powers) e Max Irons (The Host, Woman in Gold).

Potete vedere la foto di seguito:

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Margot Robbie nella prima foto del thriller Terminal

Margot Robbie sarà una celebre trapezista in Queen of the Air

Terminal racconta la missione suicida di una coppia di sicari assoldati da un misterioso mandante per una grande ricompensa. Margot Robbie interpreterà Annie, una donna dinamica che potrebbe essere coinvolta nella vicenda più di quanto gli assassini sospettino. Il film al momento è in fase di pre-produzione.

Stein scriverà anche la sceneggiatura originale. Terminal è la sua opera prima, anche se Stein ha lavorato come aiuto regista in grandi produzioni come Heart of the sea, The Danish Girl, Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, World War Z, Biancaneve e il cacciatore.

La pellicola sarà in parte prodotta da LuckyChap Entertainment, società di Tom Ackerley, Josey McNamara, Sophia Kerr e la stessa Margot Robbie, insieme a David BarronMolly Hassell.

Fonte: CS

Venezia 73: a Paradise il Premio Soundtrack Stars Award 2016

Venezia 73: a Paradise il Premio Soundtrack Stars Award 2016

Konchalovsky ParadiseÈ andato al Maestro Andrei Konchalovsky (per il film Paradise) il Premio Soundtrack Stars Award 2016 per la migliore colonna sonora tra i film presentati in concorso alla 73.ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Un premio speciale è stato assegnato alla colonna sonora del film di Giuseppe Piccioni Questi giorni. Lo ha deciso la Giuria presieduta da Gianni Canova che, valutata la qualità complessiva della selezione di quest’anno dal punto di vista dell’attenzione alle sonorità del cinema, ha voluto sottolineare -oltre le scelte finali- l’originalità della sperimentazione sulla quale si fonda l’operazione ambiziosa di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi in Spira mirabilis.

Il Premio a Konchalovsky è stato assegnato, come si legge nella motivazione ,“per la scelta rigorosa di una sonorità intrinseca alla stessa struttura narrativa del film”.

Al film di Giuseppe Piccioni Questi giorni – con le musiche di Valerio C. Faggioni – un riconoscimento speciale “Per la perfetta sintonia delle scelte vocali con l’emotività e la sensibilità che il regista sottolinea nell’interpretazione delle giovani protagoniste del film”. Si è conclusa così al Lido la quinta edizione del Premio che si era aperta, all’insediamento della Giuria, con la consegna del Premio della critica che Soundtrack Stars Award 2016 riserva ogni anno a un autore particolarmente significativo a Gabriele Muccino segnalando così il suo rapporto speciale con la musica. “Quello tra musica e cinema è ’un link che ha promosso in tutti i suoi film una costante ricerca di nuove sonorità” si legge nella motivazione “sempre in stretta collaborazione con autori particolarmente sensibili all’importanza della musica per il cinema: Paolo Buonvino, Andrea Guerra, poi Lorenzo Jovanotti con cui è evidente, in L’estate addosso, che ha debuttato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, una particolare sintonia, dalla scelta delle collaborazioni artistiche all’effetto sul pubblico, anche attraverso un solo brano già diventato, come spesso accade nel suo cinema, un leitmotiv di successo”.

La Giuria:

Con il Presidente Gianni Canova, direttore della rivista di Istituto Luce Cinecittà 8½, nella Giuria 2016 del Premio, con Laura Delli Colli a nome del SNGCI, sono stati quest’anno Cristiana Paternò (8½ e Cinecittà News), Marina Sanna (Rivista del Cinematografo/Ente dello Spettacolo) e la ‘squadra’ autorevolissima di ‘Hollywood Party’ (RadioTre) con Steve Della Casa, Enrico Magrelli, Alessandro Boschi, Alberto Crespi, Miriam Mauti.

Guardians of the Galaxy Vol. 3: Steven Tyler si candida per un ruolo nel film

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guardians of the galaxy

Steven Tyler, il leader degli Aerosmith, non è estraneo al mondo del cinema. Dopo aver composto insieme alla sua storica band l’immortale colonna sonora di Armageddon, il rocker statunitense ha continuato a lavorare saltuariamente per il grande e piccolo schermo, con piccole apparizioni in film più o meno conosciuti e, soprattutto, in qualità di doppiatore.

Adesso, in occasione della promozione del film indipendente Happy Birthday, Tyler ha confessato che amarebbe apparire in Guardians of the Galaxy Vol. 3.

Il cantante si è rivolto direttamente a James Gunn, dichiarando: “Happy Birthday mi ha fatto venire voglia di prendere parte a più film. Ad esempio, farei qualsiasi cosa per apparire in Guardians of the Galaxy Vol. 3. James Gunn, mi senti?”

Considerata la personalità di Steven Tyler, sarebbe davvero interessante vedere se James Gunn riuscisse davvero a inserirlo nell’universo dei Guardiani. Voi cosa ne pensate?

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Guardians of the Galaxy Vol. 2: ecco i primi concept di Groot

In Guardians of the Galaxy Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper.

Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy FlanaganChris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017.

Fonte: ScreenRant

Venezia 73: Spira Mirabilis e Voyage of Time vincono il Green Drop Award

Green Drop AwardSpira Mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e Voyage of Time: Life’s Journey di Terrence Malick sono ex aequo i vincitori della quinta edizione del Green Drop Award, premio collaterale per il film che meglio interpreta la sostenibilità tra quelli in gara alla 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. “Per aver raccontato l’aspirazione della natura all’immortalità e per aver aperto più di una riflessione sul rapporto fra uomo e natura e sul senso del nostro incedere nell’universo”, spiega la giuria del premio composta quest’anno da Ricky Tognazzi, Simona Izzo e Antonio Disi. A consegnare il premio la madrina dell’edizione 2016 del Green Drop Award, l’attrice Francesca Cavallin.“Spira Mirabilis” dei registi italiani Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e “Voyage of Time: Life’s Journey” dello statunitense Terrence Malick sono i due film che si aggiudicano, ex-aequo, il trofeo del Green Drop Award, il premio collaterale istituito da Green Cross Italia per premiare il film tra quelli in concorso ufficiale alla 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che meglio interpreta la sostenibilità.

La motivazione del premio a “Spira Mirabilis” e “Voyage of Time: Life’s journey”
A decretarlo è stata la giuria del Green Drop Award, composta da Ricky Tognazzi, Simona Izzo e Antonio Disi, responsabile del servizio Comunicazione dell’Unità Efficienza Energetica per ENEA. «La prima goccia va al film “Spira Mirabilis” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti per aver raccontato l’aspirazione della natura all’immortalità; la seconda goccia, invece, va a “Voyage of time: life’s journey” di Terence Malick, opera con cui l’autore giunge al compimento di un discorso sulla natura avviato già dai tempi di “La Rabbia giovane”».

Giunto alla quinta edizione, per la prima volta il trofeo del Green Drop Award viene assegnato non ad uno ma a due film. «Quest’anno la Mostra internazionale di arte cinematografica con le opere in visione ha aperto più di una riflessione sul rapporto fra uomo e natura e sul senso del nostro incedere nell’universo», sottolinea la giuria motivando la scelta dei vincitori. «Il fatto che artisti diversi abbiano esplorato temi contigui e in molti casi identici rende manifesto, oggi più che mai, la ricerca di una visione di insieme seppure nelle diversità che ci aiuti a capire il nostro posto nella storia del tempo e della vita».

«Il Green Drop Award, che quest’anno contiene la terra della Selva di San Francesco, non è soltanto un premio ma una grande responsabilità per testimoniare e sensibilizzare alla difesa dell’ambiente», spiega Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia. «Centocinquanta anni fu coniata la parola ecologia, per spiegare il rapporto fra tutti i viventi e il resto del mondo, sia esso organico o inorganico; e appena trenta anni fa fu stabilito il principio secondo il quale non può esserci giustizia ambientale senza giustizia sociale», aggiunge Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award. «Tutto questo  è espresso in due opere in concorso dallo straordinario impatto visivo ed emozionale».

Il trofeo consegnato dalla madrina Francesca Cavallin
Il trofeo del Green Drop Award, una goccia realizzata dal maestro vetraio di Murano Simone Cenedese, contiene ogni anno la terra di un luogo di particolare importanza: dopo Brasile, Egitto, Antartide e Senegal, per la quinta edizione è stata scelta la terra natìa di San Francesco, Assisi, per rimarcare il messaggio che nel corso dell’ultimo anno Papa Francesco ha voluto dedicare alla salvaguardia dell’ambiente e del creato con l’Enciclica Laudato si’, ispirata proprio al Santo di Assisi. La terra è stata raccolta nella Selva di San Francesco e donata da Padre Fortunato, custode del Sacro Convento di Assisi. In cambio, alla Basilica è stato dato il compost prodotto dal Consorzio Italiano Compositori (CIC), per sottolineare come la difesa dell’ambiente passi anche attraverso le buone pratiche dell’economia circolare.

I trofei sono stati consegnati dall’attrice Francesca Cavallin, madrina del Green Drop Award 2016, che ha portato a Venezia il suo esempio di stile di vita sostenibile. «È una gioia riuscire a far collimare due passioni, due modi di vivere come il cinema e questa abitudine “green” che coltivo sin da quando sono bambina e che per me è sempre stata la normalità. Non sprecare le cose e dare importanza all’ambiente è per un valore e una consuetudine legata al buon senso e alla saggezza familiare, che passa attraverso piccoli gesti quotidiani, a partire dall’utilizzo di pannelli solari alla coltivazione di un orto in terrazzo, puntando ad un consumo di prodotti a km0».

Brie Larson protagonista del primo trailer di Free Fire

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Brie Larson protagonista del primo trailer di Free Fire

Una Brie Larson così action non l’abbiamo mai vista. In attesa di vedere l’attrice premio Oscar nei panni di Captain Marvel, ecco che in rete arriva il primo trailer di Free Fire, il nuovo film di Ben Wheatley (High-Rise) presentato in anteprima al Toronto Film Festival.

Il trailer è stato diffuso online dalla A24. Potete vederlo di seguito:

Brie Larson debutta alla regia con la commedia Unicorn Store

Oltre a Brie Larson, il cast del film include anche Armie Hammer (The Lone Ranger), Sharlto Copley (District 9) e Cilian Murphy (Batman Begins). La storia, ambientata nel 1970, si svolge in un magazzino deserto dove si incontrano per uno scambio organizzato dal personaggio dalla Larson due trafficanti di armi e due irlandesi.

Martin Scorsese figura tra i produttori esecutivi. Al momento non sappiamo ancora quando la pellicola uscirà nelle saleOltre a Captain Marvel, tra i prossimi progetti di Brie Larson figurano anche Kong Skull Island al fianco di Tom Hiddleston e The Glass Castle, dramma diretto da Destin Daniel Cretton in cui l’attrice reciterà al fianco di Naomi Watts, Woody Harrelson e Sarah Snook.

Fonte: CS

À Jamais: recensione del film di Benoît Jacquot

À Jamais: recensione del film di Benoît Jacquot

A due anni da Tre cuori, il regista e sceneggiatore francese Benoît Jacquot torna protagonista della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, questo volta presentando – fuori concorso – À Jamais, pasticciato dramma con incursioni nel thriller psicologico.

La trama di À Jamai

La storia di À Jamai ruota attorno a Laura e Rey, una coppia di amanti che vive in una casa affacciata sul mare. Lui è un regista, lei un’attrice che interpreta delle performance di sua invenzione. Un giorno Rey muore, lasciando Laura da sola nella loro casa. Ben presto la situazione cambia: la donna si rende conto che c’è qualcuno lì con lei e presto scoprirà che si tratta proprio dello spirito di Rey.

Risulta davvero difficile riuscire a trovare anche un solo aspetto positivo a quest’ultimo lavoro di Jacquot. Quella che apparentemente sembra essere una storia drammatica con al centro il superamento di un lutto, si mescola senza alcun tipo di fondamento logico ad elementi presi in prestito dal thriller di stampo psicologico, facendo del risultato finale un agglomerato di elementi inconciliabili e al limite dell’insensatezza.

à jamais

À Jamai appare privo di qualsiasi senso narrativo, la regia non risulta funzionale alla trasparenza di una storia fin troppo confusa e disordinata, e i personaggi – nonostante la presenza di un attore del calibro di Mathieu Amalric – senza un reale sviluppo, gettati tristemente in pasto ad un continuo andirivieni di tematiche, dall’alienazione alle allucinazioni, fino a tirare in ballo l’incorporazione.

A rendere la generale atmosfera del film ancora più straniante e incomprensibile, l’utilizzo di una colonna sonora che – esattamente come era già accaduto per Tre cuori – serve a preannunciare una tensione che in realtà non arriva mai, lasciando lo spettatore in uno stato di disorientamento e incredulità davvero imbarazzante.

À Jamais si addentra con assoluta presunzione in discorsi dai quali non sa come uscirne vittorioso e dai quali fatica ad estrapolare una riflessione articolata e compiuta. Sicuramente uno dei film più brutti presentati nel fuori concorso di questo Venezia 73.

 

Workshop di Stop Motion: in libreria il secondo volume di Stefano Bessoni

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Debutta oggi in libreria e online il secondo volume di Workshop di Stop Motion di Stefano Bessoni, interamente dedicato al fabbricazione di burattini da animare a passo uno. Il libro edito da Logos edizioni si può acquistare a soli 13.50 €.

Per coloro che volessero approfondire e mettersi in gioco possono iscriversi ai corsi dell’autore che si svolgeranno a Roma a fine settembre e inizi ottobre. Tutte le info le troverete sulla pagina ufficiale di Bessoni.

Chi non conosce Jack e Sally di Tim Burton’s Nightmare Before Christmas, o Coraline, o Paranorman, o ancora Frankenweenie e Fantastic Mr Fox? Il burattino è il vero attore della meravigliosa disciplina della stop-motion e i protagonisti dei grandi film che abbiamo ammirato con stupore sul grande schermo non hanno certamente nulla da invidiare ai loro colleghi in carne e ossa, anzi in molti casi ottengono notorietà e apprezzamenti ancora maggiori. Dopo la pubblicazione del manuale Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie, Stefano Bessoni approfondisce questa tecnica di animazione attraverso un laboratorio articolato in due volumi illustrati, corrispondenti al primo e al secondo livello dei workshop che tiene abitualmente in Italia e all’estero. Grazie a Workshop di stop-motion. Primo livello, avrete ormai acquisito le basi dell’animazione stop-motion cimentandovi nelle tecniche più semplici e imparando a usare i software dedicati. A questo punto siete pronti per scoprire tutti i segreti che vi permetteranno di fabbricare i vostri attori ideali: conoscerete i materiali, ne approfondirete le caratteristiche e imparerete a combinarli tra loro in modo da mettere a punto una tecnica personale per ottenere protagonisti stupefacenti. Non c’è limite alla fantasia: i burattini possono essere fabbricati in una miriade di modi diversi e con i materiali più disparati, come gomma, silicone, gommapiuma, paste modellabili essiccabili all’aria, cartapesta, plastilina, legno, stracci, pezzi di vecchi giocattoli, meccanismi di orologi, e addirittura materiali organici come ossa, tessuti mummificati, cortecce, semi e foglie. L’essenziale è progettarli e costruirli seguendo dei metodi che li rendano adatti a recitare e docili tra le mani dell’animatore. Non bisogna mai dimenticare che il motivo principale per cui li abbiamo sognati e fabbricati è muoverli con infinita pazienza fotogramma dopo fotogramma al fine di dotarli di vita! Condividendo le proprie esperienze e traendo ispirazione dai film che ama, con il suo tipico stile chiaro e appassionato l’autore vi guiderà passo passo fino alla realizzazione di burattini dalle fattezze rispondenti a quelle che avete immaginato e perfettamente funzionali per l’animazione stop-motion. Benvenuti nel magico e misterioso mondo della puppet animation!

Disponibile anche in inglese

L’autore:
Workshop di Stop MotionStefano Bessoni, regista, illustratore e animatore stop-motion, nasce nel 1965 a Roma, dove si diploma all’Accademia di Belle Arti. Dal 1989 realizza film sperimentali, installazioni videoteatrali e documentari, suscitando l’attenzione della critica. Negli anni ’90 lavora per alcune società di produzione televisiva come operatore, direttore della fotografia e montatore. È stato docente di regia cinematografica presso la NUCT a Cinecittà e presso l’Accademia Griffith di Roma. Ha tenuto e tiene numerosi workshop in Italia e all’estero, presso scuole e festival specializzati. Insegna inoltre illustrazione e animazione stop-motion presso La Fabbrica delle Favole a Macerata.

Diversi i riconoscimenti ricevuti con i suoi ultimi film Canti della forca, riconosciuto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e Krokodyle, miglior film fantasy al 6° CINEFANTASY a San Paolo in Brasile, miglior film internazionale a PUERTO RICO HORROR FILM FEST 2011, Menzione Speciale al SITGES 2011 – 44° Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya, che si aggiunge a quella ottenuta al FANTASPOA 2011.

Con #logosedizioni ha pubblicato: Alice sotto terra (disponibile anche in inglese e in spagnolo), Canti della forca (disponibile anche in inglese), Homunculus, Mr Punch, Pinocchio,Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie, Workshop di stop-motion. Primo livello (disponibile anche in inglese), Workshop di stop-motion. Secondo livello (disponibile anche in inglese), Wunderkammer e Oz.

#StopMotion #cinema #logosedizioni

Aquaman: James Wan in visita in Costiera Amalfitana

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Aquaman: James Wan in visita in Costiera Amalfitana

Dopo le riprese di Wonder Woman, l’Italia, in particolare la costiera amalfitana, potrebbe essere di nuovo set per un film DC Comics: Aquaman.

James Wan, regista del film con protagonista Jason Momoa, ha infatti pubblicato sul suo account Instagramd elle immagini che lo ritraggono in vacanza ad Amalfi, mentre la didascalia della foto recita: “Che meravigliosa e pittoresca location. Magari per un film di avventure in alto mare? #amalficoast”.

AquamanIn realtà l’incanto è durato molto poco, dal momento che lo stesso Wan ha confermato su Twitter che si tratta solo di vacanze e non di sopralluoghi per il film, non ancora per lo meno.

Aquaman: come verrà realizzata la comunicazione subacquea?

Aquaman sarà diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà protagonista Jason Momoa (Game of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di Mera. Il cinecomic arriverà al cinema nel 2018.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Will Beall (Gangster Squad).

Aquaman

Festival di Venezia 2016: Natalie Portman e Lily-Rose Depp sul red carpet

Natalie Portman e Lily-Rose Depp sono state le stelle del tappeto rosso della serata venezia di giovedì 8 settembre. Le due attrice hanno presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2016 Planetarium, film diretto da Rebecca Zlotowski. Di seguito le foto dal red carpet:

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Festival di Venezia 2016 – Planetarium: Natalie Portman e Lily-Rose Depp nel primo trailer

TRAMA: Anni 30. Laura e Kate Barlow sono due giovani sorelle americane che praticano sedute spiritiche. A Parigi, durante il loro tour europeo, incontrano André Korben, un rinomato produttore cinematografico francese. Visionario e controverso, Korben è il proprietario di uno dei più grandi studios della Francia, dove produce film utilizzando costose tecniche americane all’avanguardia, senza badare a spese nonostante la Grande Depressione. Benché scettico, Korben decide di sottoporsi ad una seduta spiritica privata con le sorelle Barlow: gli eventi ai quali assisterà provocheranno in lui un forte shock. Profondamente colpito, offre ospitalità alle ragazze stipulando con loro un contratto annuale allo scopo di sfruttarle per realizzare il primo vero film di fantasmi. Ma le intenzioni di Korben sono ben altre e Laura capisce ben presto che vi sono ragioni più oscure che lo legano a loro.

X-Men Apocalypse: nuovi concept di Xavier, Bestia e Ciclope

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X-Men Apocalypse: nuovi concept di Xavier, Bestia e Ciclope

Ecco ancora nuovi concept di X-Men Apocalypse in cui vediamo delle versioni alternative di Xavier (James McAvoy) con il casco che indossa in Cerebro, dei visori di Ciclope, del casco di Bestia e della gabbia contenitiva per Nightcrawler:

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Leggi la recensione di X-Men Apocalypse

Sfoglia la nostra guida ai personaggi di X-Men Apocalypse

Con Bryan Singer alla regia e allo script, in Apocalypse tornerà anche Simon Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e Dan Harris.

Inoltre ci sono anche già i primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà ambientato una decina di anni dopo Giorni di un Futuro Passato e rappresenta un passo successivo nella storia. X-Men ApocalypseL’aver alterato la storia nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili e incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles (James McAvoy), Erik/Magneto (Michael Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer Lawrence) e Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere contro il formidabile menico, una antica e potente forza, determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella storia dell’umanità. Oscar Isaac è stato scelto per interpretare Apocalisse. Al cast si aggiungono anche Sophie Turner (Jean Grey), Tye Sheridan (Ciclope), Alexandra Shipp (Tempesta), Kodi Smit-McPhee (Nightcrawler), Lana Condor (Jubilee), Olivia Munn (Psylocke).

X-Men Apocalypse è arrivato il 18 maggio 2016 nelle sale italiane.

The Woman Who Left: recensione del film di Lav Diaz

The Woman Who Left: recensione del film di Lav Diaz

In The Woman Who Left nelle Filippine, Horacia, una donna viene riconosciuta innocente dopo aver trascorso trent’anni in prigione. Il suo rilascio avviene nel 1997 in un momento molto fragile e problematico per il paese, scosso da un aumento incontrollato di rapimenti ai danni di gente facoltosa e turisti. Per tutto il periodo della sua detenzione, Horacia ha svolto attività di insegnante e di lavoratrice agricola e la sua vita è trascorsa lenta e rassegnata, nella routine imposta dalle regole del centro di detenzione femminile in cui è rinchiusa.

Una volta libera, dopo un naturale stupore e senso di spaesamento,  torna alla sua vecchia casa e si mette alla ricerca della sua famiglia. Rintraccia la figlia Minerva, alla quale racconta la dolorosa verità, ovvero di essere stata incolpata del suo crimine dall’ex marito Rodrigo, furibondo con lei perché lasciato per un altro uomo. Cerca anche di trovare notizie del figlio Junior, scomparso da tanto tempo. Horacia però non si accontenta di ritornare a poco a poco alla sua vita normale, ormai segnata dalla lunghissima detenzione, non riesce ad accettare i drammatici cambiamenti del suo paese e l’aumentare dei crimini e della violenza; la sua indole è tranquilla e generosa.  Questo fa scattare qualcosa nella sua mente e comincia così a spiare Rodrigo, meditando sentimenti di vendetta.

La trama del film The Woman Who Left

Lav Diaz, l’autore del film, sostiene L’esistenza è fragile e ancora Alla fine di una giornata, in fondo, noi non sappiamo nulla. Partendo da queste considerazioni costruisce, con The Woman Who Left, una storia semplice, ma estremamente complessa al tempo stesso, che vuole portare a chiedersi quale sia la logica di quello che ci accade e soprattutto il perché. Le riprese si sono svolte nelle Filippine, in un momento cruciale e con un approccio quasi documentaristico, cosa che ha conferito realtà e drammaticità al tono della storia. Anche il bianco e nero e la camera fissa supportano uno sguardo drammatico e quasi asettico.

The Woman Who Left 2

Le inquadrature sono studiate accuratamente, in maniera quasi maniacale, anche se costruite abilmente in modo da sembrare rubate. Il regista lascia accadere in tempo reale quello che è richiesto dall’azione, senza interferenze o stacchi di montaggio per aumentare il ritmo. Ma nonostante la sapiente regia, la bella fotografia e la naturale bravura degli interpreti, il film non è di facile fruizione e risulta di una lunghezza e lentezza esasperante. La storia è raccontata come se fosse rubata dal reale, inquadratura dopo inquadratura, in una serie di istantanee che si dipanano per  diversi minuti ognuna, portando la pellicola alla ragguardevole durata di 226 minuti.

Diaz costruisce la storia tragica e delicata di una donna, un’opera importante, un documento toccante calato in una realtà storica e sociale molto lontana dalla nostra percezione, ma che rimarrà purtroppo distante dalla fruizione per le sue scelte drastiche e lontane dalle convenzioni ormai imposte dal cinema occidentale.

Christopher Nolan celebra Heat La Sfida con Al Pacino, De Niro e Mann [Video]

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È stato l’acclamato regista Christopher Nolan a moderare l’evento che celebra per l’Academy Heat La Sfida, il film diretto da Michael Mann e con protagonisti indimenticabili Al Pacino e Robert De Niro. Ecco di seguito tutti i video dell’evento. Se qualcuno non lo sapesse vi ricordiamo che Nolan è un grande fan del film, tanto da omaggiarlo dichiaratamente nella scena d’apertura del Il Cavaliere Oscuro, dove il Joker di Heath Ledger mette a segno una rapina che per messa in scena ricalca il film di Michael Mann.

Justice League: Geoff Johns parla del nuovo tono che avrà il film

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Mentre sono tutt’ora in corso le riprese di Justice League, il neo capo della DC FILMS Geoff Johns durante la lunga intervista rilasciata al Wall Street Journal oltre a confermare Deathstroke, ha parlato anche del nuovo corso e delle nuove direttive che avrà tutto il DCCU.

Nel particolare Geoff Johns ha anticipato che l’universo avrà un tono un po’ più ottimistico rispetto a Batman v Superman e a tal proposito ammette:

“Per errore in passato credo che lo studios abbia pensato “Oh i film DC sono più dark e grintosi e questo è ciò che li rende diverso, ma penso che questo non potrebbe essere più sbagliato, perché le storie hanno una visione ottimistica e speranzosa della vita. Anche Batman ha un barlume di luce in lui. Se lui non covasse speranza in un domani migliore si sarebbe già fermato.” 

DC Films: Stan Lee dà un suggerimento su come fare bei film

In merito ai personaggi Pensiamo che questi personaggi siamo parte integrante della cultura pop e ne siamo entusiasti, anche se ovviamente siamo rimasti molto delusi dalle recensioni negative” 

A tal proposito ammettono di aver lavorato con Chris Terrio per cambiare lo script vecchio v: “Abbiamo accelerato i processi in modo da arrivare più velocemente ad una visione più ottimistica”. 

L’altra variazione importante è che il film non avrà una seconda parte nel 2019: “Stiamo cercando di lavorare bene al meglio per rendere giustizia e fedeltà ai personaggi e raccontare storie che li celebrano. “

Justice League: il cast insieme per una buona causa – video

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Tutte le news sul mondo dei film della DC COMICS nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.

Sinossi: Alimentato dalla sua fede verso l’umanità, restaurata e ispirata dall’atto altruistico di Superman, Bruce Wayne chiede l’aiuto all’alleata, Diana Prince, per affrontare un nemico ancora più grande. Insieme, Batman e Wonder Woman lavoreranno velocemente per trovare e reclutare una squadra di metaumani per controbattere questa grande minaccia che li attende. Ma nonostante la formazione di una squadra di eroi senza precedenti composta da Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e The Flash potrebbe già essere troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.

Justice League: tantissimi dettagli sul film, ruoli, villain e molto altro

Justice LeagueJustice League sarà diretto ancora una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Batman v Superman: Gal Gadot condivide una nuova foto dal set

Batman v Superman: Gal Gadot condivide una nuova foto dal set

Gal Gadot ha pubblicato sul su profilo Twitter un’altra immagine del lavoro sul set di Batman v Superman. Nella foto l’attrice sta combattendo contro un uomo nel costume della motion capture. Potrebbe essere una delle scene in cui si batte con Doomsday.

Vi ricordiamo che Gal Gadot è pronta e diventare protagonista nel film in solitaria su Wonder Woman.

Gal Gadot ha fatto il suo esordio nei panni di Wonder Woman in Batman v Superman Dawn of Justice di Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck e Henry Cavill.

Trama: “Prima di diventare l’eroina che tutti conosciamo, Wonder Woman era Diana, principessa delle Amazzoni, addestrata per diventare una guerriera invincibile. Cresciuta in una paradisiaca isola protetta, quando un pilota americano, in seguito a un incidente, approda sulle sue rive e annuncia un grandissimo conflitto che infuria nel mondo esterno, Diana lascia la sua casa, convinta di poter fermare la minaccia. Combattendo insieme all’uomo in una guerra che potrebbe mettere fine a tutte le guerre, Diana scoprirà i suoi straordinari poteri andando incontro al suo vero destino”. 

Wonder WomanIl film è prodotto da Charles Roven, Zack Snydere Deborah Snyder, con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca Roven come executive producers.

Vi ricordiamo che il film è diretto da Patty Jenkinse vedrà protagonista Gal Gadot affiancata da Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, David Thewlis, Danny Huston, Elena Anaya, Ewen Bremner e Saïd Taghmaoui. Il film arriverà al cinema il 23 giugno 2017.

Fonte: CB

Nocturnal Animals: quattro nuovi character poster

Nocturnal Animals: quattro nuovi character poster

Focus Features ha pubblicato quattro character poster di  drammatico Nocturnal Animals, che segna il ritorno di Tom Ford dietro alla macchina da presa dopo il successo di A Single Man. Eccoli:

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Il progetto, prodotto dalla Focus Features, adatta il romanzo di Austin Wright Tony e Susan e il cast comprende già Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon e Kim Basinger.

La storia racconta di una donna (Adams) di nome Susan che riceve un manoscritto dal suo ex-marito, un uomo che ha lasciato 20 anni prima, chiedendo la sua opinione.

Il libro segue poi due storie: la storia nel romanzo, dal titolo Nocturnal Animal, che racconta di un uomo (Gyllenhaal) la cui vacanza in famiglia diventa violenta e mortale; e la storia di Susan, che si ritrova a ricordare il suo primo matrimonio e ad affrontare alcune oscure verità riguardo se stessa.

Fonte: CS

Jack Reacher Punto di Non Ritorno: Tom Cruise nel nuovo poster

Jack Reacher Punto di Non Ritorno: Tom Cruise nel nuovo poster

Paramount Pictures e Skydance Media hanno pubblicato il nuovo poster di Jack Reacher Punto di Non Ritorno, sequel del film con protagonista l’eroe che Cruise ha già interpretato una volta. Alla regia del film c’è Edward Zwick. Ve lo mostriamo.

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Jack Reacher Punto di Non Ritorno: trailer italiano con Tom Cruise e Cobie Smulders

Il primo film era l’adattamento cinematografico del romanzo La prova decisiva, scritto da Lee Child nel 2005. Il sequel sarà l’adattamento del romanzo Punto di non ritorno.

Nel cast di Jack Reacher Punto di Non Ritorno ci sono Tom Cruise, Cobie Smulders, Aldis Hodge, Danika Yarosh e Patrick Heusinger.

Edward Zwick, che aveva già diretto Tom in L’Ultimo Samurai, tornerà a lavorare con la star di Hollywood per il film che arriverà nei cinema USA il 21 ottobre 2016.

Jack Reacher punto di non ritornoDi seguito la sinossi del primo film: In una città pacifica e tranquilla, cinque persone sono uccise da un cecchino. Gli indizi portano velocemente ad un ex soldato di nome James Barr. Tace durante l’interrogatorio, ma scrive il nome di Jack Reacher, un ex poliziotto militare. Durante il trasporto verso il carcere viene lasciato in balia di altri carcerati che lo riducono in coma. La polizia non ha idea di come rintracciare Jack Reacher ma è lui a presentarsi spontaneamente, intenzionato a confermare la condanna di Barr a causa di un crimine da lui commesso in passato, ma sa anche che questi non avrebbe mai chiesto il suo aiuto se fosse davvero colpevole.

Tra i prossimi progetti di Tom Cruise figurano lo sci-fi Mena, che lo vedrà di nuovo collaborare con Doug Liman (già regista di Edge of Tomorrow), e l’annuncio reboot deLa Mummia. L’attore tornerà anche protagonista dell’annunciato sesto capitolo della saga di Mission Impossible.

Fonte: CS

Doctor Strange: ecco quanto durerà il film

Doctor Strange: ecco quanto durerà il film

Altre novità riguardo Doctor Strange, l’atteso film Marvel Studios con protagonista Benedict Cumberbatch. È stata svelata la durata del film.

Secondo Cinema Event, una catena di teatro australiana, la pellicola durerà 130 minuti. La cifra sembrerebbe in linea con i recenti film Marvel. 126 minuti per Iron Man, 115 per il primo ThorCaptain America: The First Avenger 124 minuti.

Ma altri film avevano una durata anche superiore: gli eventi di The Avengers sono stati raccontati per 143 minuti, Age of Ultron si attestava sui 142 e Captain America: Civil War è stato programmato per una durata di 147 minuti.

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Doctor Strange: il trailer italiano del film conBenedict Cumberbatch

 

doctor strange posterL’uscita di Doctor Strange è prevista per il 4 novembre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura diJon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonistaBenedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda Swinton, Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor.

Ispirato all’omonimo e celebre personaggio dei fumetti, apparso per la prima volta nel luglio del 1963 nel numero 110 di “Strange Tales”, il film Marvel Doctor Strange racconta la storia del neurochirurgo Stephen Strange, che dopo un terribile incidente automobilistico scopre un mondo nascosto fatto di magia e dimensioni alternative.

Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Fonte: CB

Live By Night: il trailer del nuovo film di Ben Affleck

Live By Night: il trailer del nuovo film di Ben Affleck

Warner Bros. ha pubblicato online il primo trailer di Live By Night, prossimo film da regista di Affleck, che arriverà al cinema il 20 ottobre 2017. Il film è tratto dall’ennesimo best seller di Dennis Lehane. Un autore che ha già dato ispirazione ad uno dei film più riusciti di Ben Affleck, Gone baby Gone.

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In Live by Night l’autore della sceneggiatura, Ben Affleck, interpreterà anche il protagonista Joe Coughlin, un astro nascente della malavita che nell’America del proibizionismo degli anni Venti saprà costruire un impero tra la Florida e Cuba. Al suo fianco, ci saranno Elle Fanning, Sienna MillerZoe Saldana,

Ben Affleck è, inoltre, produttore insieme a Jennifer Todd e a Leonardo DiCaprio con la sua Appian Way.

Allo stato attuale, Live By Night resta programmato per l’ottobre del 2016.

Fonte: CB

Avengers Infinity War: Josh Brolin è Thanos nella prima foto dal set

Bisognerà aspettare ancora molto prima di vedere al cinema Avengers Infinity War. Eppure il cast si sta già preparando alle riprese, che partiranno a Novembre.

Joe e Anthony Russo hanno infatti pubblicato un’immagine dal dietro le quinte sulla loro pagina di Facebook, dandoci un assaggio delle prove con Josh Brolin, scelto per interpretare Thanos, nel costume da motion capture.  Anche se non è ancora stato confermato, lo scatto sembrerebbe ritrarre proprio l’attore di Los Angeles. Ve lo mostriamo:

avengers infinity war

Avengers Infinity War sarà uno standalone,Avengers 4 senza titolo

Avengers Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus eStephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Fonte: CBM

DC Films: Stan Lee dà un suggerimento su come fare bei film

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Durante il Fan Expo in Canada Stan Lee è stato uno dei protagonisti più acclamata e dopo aver rivelato quali prossimi camei in arrivo, oggi in un video in rete vediamo come l’autore abbia offerto un suggerimento ai rivali della DC FILMS.

Infatti, come potete vedere di seguito nel video, un fan ha chiesto a Stan Lee “cosa dovrebbe fare la DC a fare film che siano anche delle opere apprezzate dalla critica” e la risposta è stata: “Dovrebbero farli scrivere a me” 

Chiaramente si tratta di una battuta esilarante ma come spesso accade nelle battute c’è sempre un fondo di verità. Ecco il video di seguito.

Doctor Strange: Benedict Cumberbatch nel nuovo poster

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Doctor Strange: Benedict Cumberbatch nel nuovo poster

La Disney ha diffuso un nuovo spettacolare poster di Doctor Strange, l’atteso film Marvel Studios con protagonista Benedict Cumberbatch.

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Doctor Strange: il trailer italiano del film con Benedict Cumberbatch

 

doctor strange posterL’uscita di Doctor Strange è prevista per il 4 novembre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda Swinton, Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor.

Ispirato all’omonimo e celebre personaggio dei fumetti, apparso per la prima volta nel luglio del 1963 nel numero 110 di “Strange Tales”, il film Marvel Doctor Strange racconta la storia del neurochirurgo Stephen Strange, che dopo un terribile incidente automobilistico scopre un mondo nascosto fatto di magia e dimensioni alternative.

Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Fonte: CBM

Ouija L’origine del male: nuovo spaventoso trailer

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Ouija L’origine del male: nuovo spaventoso trailer

Guarda il nuovo spaventoso trailer di Ouija L’origine del male, il sequel del film horror prodotto da Jason Bloom.

Ouija L’origine del male: trailer italiano del sequel

Scritto e diretto da Mike Flanagan Ouija L’origine del male arriverò al cinema da giovedì 27 OTTOBRE.

Protagonisti sono Elizabeth Reaser (The Twilight Saga, The Good Wife), Annalise Basso (Oculus, The Red Road), Henry Thomas (E.T.), Lulu Wilson (Deliver Us From Evil), Lin Shaye (Insidious), e Doug Jones (Hellboy, Pan’s Labyrinth).

Ouija Origin of EvilLos Angeles, 1965. Una madre vedova e le sue due figlie tentano di rivitalizzare la loro attività commerciale con qualche nuova trovata e inavvertitamente invitano una forza malefica nella loro casa. Quando la figlia minore diviene preda dello spirito maligno, la famiglia sarà costretta ad affrontare le proprie paure per salvare la ragazzina e rispedire il maligno da dove è venuto.

Piccioni seduto su un ramo riflette sull’esistenza*

Piccioni seduto su un ramo riflette sull’esistenza*

Il film di oggi è Questi giorni di Giuseppe Piccioni e parla di ragazze. Sono quattro amiche che si mettono in viaggio e a un certo punto cominciano a scassarsi il cazzo l’una dell’altra, quindi da amiche che erano iniziano a smadonnarsi addosso, sputarsi in faccia e strapparsi i capelli con una ferocia che manco le indemoniate di Liberami, il film sugli esorcismi che ho visto ieri sera e che – questo ve lo devo dire – finisce col prete che per i troppi impegni si trova a dover scacciare Satana via telefono.

In sostanza, è esattamente quello che succede qui al Lido dopo ormai dieci giorni di convivenza forzata a quelli che devono condividere l’appartamento con una ciurma di pirati, roba che al militare negli anni settanta c’era più privacy e meno nonnismo. A parte me che sono una star e ho l’appartamento da solo e per questo mi sono permesso di fare il gesto dell’ombrello a Mel Gibson rischiando lo sbranamento per il mio fare smargiasso, la vita in casa può essere veramente dura.

PiccioniOgnuno ha le sue esigenze: chi fa tardi la notte perché deve assolutamente andare a quel party glamour dove forse passa l’uomo delle pulizie dell’attore che gli piace. Chi invece deve svegliarsi alle 6.00 perché l’intervista con il regista di turno l’hanno messa alla Giudecca alle 8.00 per fare più folklore, chi porta nell’appartamento un barbone dichiarando con fare lacrimevole ‘mi ha seguito fino a casa, possiamo tenerlo?’, chi ha la diarrea e colonizza il bagno per tre quarti d’ora, chi deve scopà.

E’ inevitabile dunque che i ritmi di ciascuno vadano a cozzare con quelli degli altri, e che nel giro di qualche ora, complice magari qualche fattore esterno come l’inaspettata entrata in scena di un face-hugger nella camera di Marilena Vinci (che è aracnofobica, e Gozer sa se non la capisco) faccia esplodere le tensione convertendo nel giro di poche ore i ‘tesoro’ e ‘cicci’ iniziali in ‘quello stronzo’ e ‘quella zoccola’.

Nessuno però s’offende più di tanto, è tutto folklore. Non appena si potrà tornare a farsi una doccia al giorno e agli orari che vogliamo, l’amore regnerà nuovamente sovrano. E’ che stiamo alla frutta. Ragà, voglio dì, siamo partiti con Ryan Gosling e stiamo a finì co’ Piccioni.

Piccioni 2Comunque Questi giorni è un capolavoro imperdibile, assolutamente da vedere, una rivoluzione generazionale che sconvolge gli animi e lascia senza fiato, senza parole, solo con una lacrima.

Fica sta recensione, eh? Ma il film mica l’ho visto, io sto sulle Giornate Orizzontali degli Autori, ricordate? Scrivo così solo perché in questo modo l’ufficio stampa prende solo la frase in cui lo elogio (come si fa sempre) e la riporta sulle copertine dei DVD quando il film esce per l’home video, cita me, cita ‘Venezia è bella ma non ci vivrei’ e il blog diventa famoso, in culo al mondo. E ve saluto, che adesso come adesso gli unici piccioni che voglio vedè so’ quelli de Piazza San Marco poco prima de prende il treno pè tornà a casa.

Piccioni 3*Il titolo del post, richiamante un Leone d’oro di un paio d’anni fa, l’ho fregato a Max Borg, che ci legge sempre con avidità e cupidigia, e che salutiamo.

Brandizzazioni cazzare dei film al Lido sempre a opera di Nicola Calocero, ormai ufficialmente cellula dormiente romana di questo blog.

(Ang)

Scusate la latitanza, ma io qui sarei anche un po’ in vacanza, tra na sciagura e l’altra quest’anno è stato molto difficile quindi ho deciso di prendere il Festival in maniera blanda. Che significa non lo so, visto che sta lingua di terra ti mette alla prova manco dovessi diventare un supereroe, sto a superà le piaghe d’Egitto.

Dormo di merda da dieci giorni, lotto con l’aspirapolvere in mano contro insetti delle specie più rare (di quello dell’altra notte vi ha parlato Ang, un essere mezzo bruco e mezzo Michele Santoro in ciavatte, una cosa terrificante), me metto in fila pure pe mandà un whats’app tra un po’, qua non piglia manco il cellulare figuriamoci internet.

Comunque, volevo dirvi che ieri ho battuto la testa, poi ho visto Paradise di Konchalovsky e mi è sembrato molto breve, avrei voluto star lì almeno per altre 3 ore, però non diciamolo a Lav Diaz sennò dice come sempre (‘na sinabi ko sa iyo? C’avevo dahilan na ang ilang mga tao ay pagpunta seized ng hindi bababa sa 4 na oras? ‘/ ‘che t’avevo detto? Non c’avevo ragione che certa gente va sequestrata minimo 4 ore così se la levamo dalle palle?’)

monte

Ritorniamo a Konchalovsky: batto la testa ed esco. Entro in sala e inizio ad avere le allucinazioni. Il film è un bellissimo film, ma la mia reazione è stata esagerata, non solo ho pianto come Rocco Siffredi davanti a una domanda scomoda, ma continuavo a parlarne a rota. E il dramma continua stamattina quando vado a vedè Piccioni e lo trovo persino un filmetto simpatico, nonostante ci siano Margherita Buy e la lesbica più antipatica del globo terrestre. Simpatico se me lo vedevo su canale 5 mentre me limavo le unghie. Ma io m’ero scordata che stavo qua, oggi in sala non faceva nemmeno il solito gelo simile a quello che provi davanti alle battute del film di Muccino, quindi tutto sommato me so un attimo rilassata e non me la sento di incarognirmi contro il poro Piccioni.

Ad ogni modo, oggi è un giorno speciale. Ve ne avevamo parlato nel preambolo al blog, siamo tutti in attesa febbrile del Film di questa edizione della Mostra, insomma sì, parliamo ancora di lui, del nostro eroe dell’anno, di Lav Diaz. E la mia attesa è talmente febbrile che non vedo l’ora di chiudere questo post, scendere ai Leoni (1) e decidere con Ang dove annamo a magnà. Perché caro Lav, i tuoi film saranno pure belli, ma a vastità del cazzo che te ne frega rispondiamo ad armi pari.

ParadiseAng, prenoto io, per tre. Co’ Lav se beccamo direttamente al ristorante, arriva fa finta d’entra in sala, fa il gesto dell’ombrello e ce raggiunge. Vuole le sarde in saor. Ho provato a dirgli che non sono belle ragazze di Cagliari.

  1. noto bar davanti al red carpet dove passano gli attori, praticamente se hai la fortuna di trovare un tavolo e sederti te senti immediatamente una stracazzutissimastar e inizi a firmà autografi a chiunque, pure sul taccuino di quella che prende le ordinazioni. Noi no, noi siamo #teamlooser da sempre e ci sentiamo fighi così, anzi continuateci a invità a una festa si e 12 no così abbiamo materiale per percularvi). (Che tra l’altro, non s’è mai capito perché cazzo lo chiamiamo tutti ‘i Leoni’, al plurale, dato che sull’insegna c’è scritto ‘il Leone d’oro’, al singolare. NdAng)

The Batman: ufficiale, Joe Manganiello sarà Deathstroke

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Dopo i rumors che vi abbiamo rivelato, oggi arriva la conferma che l’attore Joe Manganiello sarà in The Batman, il titolo provvisorio del film standalone diretto e interpretato da Ben Affleck.

La conferma arriva grazie alle parole di Geoff Johns rilasciate durante un’intervista con il Wall Street Journal. Il produttore a capo della DC FILMS ha inoltre confermato che Joe Manganiello è l’attore sotto al costume visto nel video pubblicato da Affleck stesso. Il produttore non ha voluto confermare se il personaggio apparirà anche nella Justice League. Dunque non resta che aspettare ulteriori notizie. Intanto, vi chiediamo di esprimere il vostro giudizio in merito al casting appena confermato.

The Batman (titolo provvisorio) sarà scritto da Ben Affleck e Geoff Johns e sarà diretto da Affleck. Nel cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon. 

Secondo le prime anticipazioni, Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare molti dei suoi nemici.  Vi ricordiamo che lo stesso Ben Affleck ha confermato che il film chiaramente si ispirerà ad una o più storie dal fumetto seppur mantenendo un’originalità predominante.

The Batman: nuovi affascinanti rumors sul film di Ben Affleck

Ricordiamo che dopo Batman v Superman Affleck tornerà a vestire i panni di Batman nei due film dedicati alla Justice League.

The Batman

Questi Giorni: recensione del film di Giuseppe Piccioni #Venezia73

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A quattro anni da Il Rosso e il Blu, Giuseppe Piccioni torna dietro la macchina da presa e presenta in Concorso a Venezia 73 Questi Giorni, road movie con quattro giovani e brave protagoniste alle prese con il mondo, la paura, le scelte e la crescita.

Una città di provincia. Tra le vecchie mura, nelle scorribande notturne sul lungomare, nell’incanto di un temporaneo sconfinamento nella natura, si consumano i riti quotidiani e le aspettative di quattro ragazze la cui amicizia non nasce da passioni travolgenti, interessi comuni o grandi ideali. A unirle non sono le affinità ma le abitudini, gli entusiasmi occasionali, i contrasti inoffensivi, i sentimenti coltivati in segreto. Il loro legame è tuttavia unico e irripetibile come possono essere unici e irripetibili i pochi giorni del viaggio che compiono insieme per accompagnare una di loro a Belgrado, dove le attendono una misteriosa amica e un’improbabile occasione di lavoro.

Questi giorni – trailer del film di Giuseppe Piccioni in concorso a Venezia 73

Questi Giorni

Caterina (Marta Gastini), Angela (Laura Adriani), Liliana (Maria Roveran) e Anna (Caterina Le Caselle) potrebbero essere ognuno di noi, in un momento della vita in cui la vita appare confusa e incerta, in cui le scelte sono difficili e tutto ciò che sembra avere un senso improvvisamente si sgretola. Ma Questi Giorni è anche un semplice racconto di quattro amiche, un film che non ha altra ambizione, all’apparenza, che raccontare un viaggio, incontri, litigi, vicende che si susseguono, uno spaccato di vita.

Il risultato però è stentato, le interpreti brave ma non supportate da una sceneggiatura sostanziosa e realistica e i piccoli ruoli affidati ai grandi del nostro cinema (Margherita Buy, Filippo Timi e Sergio Rubini tra gli altri), costituiscono una parte così frivola e trascurabile della storia che, invece di impreziosire il film, potevano anche non essere chiamati in causa, lasciando che la totale attenzione della macchina da presa fosse sulle quattro protagoniaste. Questi Giorni è  un lavoro poco realistico che nel road movie trova una collocazione di genere ma non una sostanza narrativa che manca già in fase di scrittura.

Paradise: recensione del film di Andrei Konchalovsky

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Paradise: recensione del film di Andrei Konchalovsky

In un bianco e nero elegante e pastoso, Andrei Konchalovsky torna in Concorso a Venezia 73 con Paradise (Rai), un film che nel titolo espone il suo scopo, il suo senso ultimo: la ricerca per l’uomo di un paradiso misterioso e sconosciuto, che per alcuni è il tradizionale oltretomba tra gli angeli, secondo la propria fede, per altri è la realizzazione di un sogno in terra. Lo scopriamo solo successivamente che questo sogno è quello della perfezione razziale nazista, della pulizia etnica, dell’orrore che tante volte è stato raccontato al cinema.

Attraverso tre interrogatori di un soldato tedesco, una prigioniera ebrea-russa e un poliziotto francese, entriamo a far parte dell’orrore dei campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale. La prospettiva inedita ci consegna un racconto molto lungo, 130 minuti, in cui una prima parte relativamente farraginosa ci mostra solo quadri e momenti apparentemente non legati tra loro. Il film si fa più coeso nella seconda parte, dove la violenza imperversa unitamente a una storia d’amore atipica, tratteggiata con pennellate altrettanto insolite dal regista che segue i personaggi sempre da una distanza di sicurezza. La camera fissa, i fuori campo, ciò che accade ma che non vediamo si fa parte integrante e fondamentale di un racconto doloroso.

L’intensità di Konchalovsky si fa opera d’arte nel momento in cui riscrive la Shoah come una convinzione, senza giustificare, ma adottando i punti di vista di vittime e carnefici. Perché alla fine, come ci dice l’eroina della storia, il male fluisce incontrollato, mentre il bene ha bisogno di un piccolo aiuto, un contributo che possa portare frutto.

Con Paradise, Andrei Konchalovsky si conferma il maestro di un cinema difficile ma capace di contribuire non solo all’arte ma anche alla persona, al bene.

Paradise

Jackie: prima clip dal film di Pablo Larraín con Natalie Portman

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Jackie: prima clip dal film di Pablo Larraín con Natalie Portman

Arriva online la prima clip tratta da Jackie, il film del regista cileno Pablo Larraín (Il Club) con protagonista Natalie Portman (Il Cigno Nero) nei panni di Jackie Kennedy, che è stato presentato ieri a Venezia 73.

Potete vedere il video di seguito:

Jackie recensione del film di Pablo Larraín con Natalie Portman

Nel cast del film oltre a Natalie Portman anche Greta Gerwig, Peter Sarsgaard, Max Casella, Beth Grant e John Hurt. Il film uscirà in Italia a gennaio, distribuito da Lucky Red.

Jackie si concentrerà sui quattro giorni successivi all’attentato di Dallas del 1963, quando Jackie Kennedy (interpretata nel film dalla Portman) è costretta ad affronta la disperazione per l’assassinio del marito, il presidente Usa John F. Kennedy, diventando al contempo un’icona agli occhi degli americani e non solo.

Nel cast ci sarà anche Peter Sarsgaard (An Education, Experimenter) che interpreterà il ruolo Robert Kennedy, fratello di John.

Venezia 73: Natalie Portman racconta la sua Jackie

Natalie Portman è stata la protagonista assoluta della serata di ieri al Festival di Venezia 2016. Radiosa e sorridente, ha accompagnato il regista di Jackie, Pablo Larrain, alla premiere del film che è presentato in concorso alla Mostra.

Festival di Venezia 2016: Natalie Portman e Pablo Larrain sul red carpet di Jackie

Fonte: TheFilmStage

Man in the Dark: recensione del film di Fede Alvarez

Man in the Dark: recensione del film di Fede Alvarez

Prodotto dalla Ghost House Picture di Robert Taper e Sam Raimi, esce nelle sale il prossimo 8 settembre Man in The Dark (titolo originale Don’t Breathe).

Il film è un thriller ad alta tensione, e narra la vicenda di tre improvvisati ladruncoli d’appartamento che, per concludere in bellezza la loro “carriera”, decidono di svaligiare la casa sbagliata. Il proprietario – un uomo apparentemente innocuo, anziano e cieco – è in realtà più pericoloso di quanto i ragazzi possano immaginare e darà loro filo da torcere.

La regia è affidata a Fede Alvarez, già avvezzo ai film dalla suspense elevata, in quanto direttore del remake de La casa. Direttamente dalla sua opera precedente Alvarez ripropone sullo schermo la brava Jane Levy, forse qui in un ruolo più riuscito e meno sopra le righe di quello della ragazzina tossicodipendente e posseduta del remake horror.

Al pari dell’attrice, per bravura e magnetismo, c’è Stephen Lang (Avatar), magistrale nel ruolo dell’anziano e solitario abitante di una casupola diroccata che nasconde terribili segreti. Nel disvelarsi dei torbidi segreti dell’uomo cieco si fonda e si sviluppa tutta la tensione del film, sapientemente rilasciata nei momenti adatti, in un crescendo finale che rende edotto e sconvolto lo spettatore. Ogni qual volta si pensa di essere arrivati ad un punto di svolta, subito ne arriva un altro che stravolge e rimescola le carte in tavola. Ed è questo il lato vincente del film.

Tuttavia non si può fare a meno di contestualizzare la pellicola all’interno della nuova generazione filmica che, volente o nolente, sta rovinando Hollywood. L’esiguità della sceneggiatura, la mancanza di nuove idee, la volontaria manifestazione su schermo di un mondo che viaggia alla velocità della luce, ecc ecc. Nella generazione dei social network, degli incontri mordi e fuggi, dei viaggi lampo, nulla rende meglio (anzi peggio) la realtà di un cinema che immette immediatamente lo spettatore al centro dell’azione, senza dare troppe spiegazioni e negando ogni attimo di sospensione per raccogliere fiato e idee.

Contestualmente al mondo superficiale che vuole raccontare, il cinema hollywoodiano non cammina ma corre, e non dialoga più. Al massimo urla. Esprimendo così ancor più pervicacemente la propria ambiguità. Che in un thriller come Man in the dark risiede anzitutto nell’empatizzazione, da parte dello spettatore, dapprima con l’anziano abitante vittima dei ladri, e successivamente con i tre “poveri” ladruncoli prede del loro stesso carnefice.

Man in the Dark è un film estremamente americano, la cui cultura e comprensione – in parte s’intende – è fortemente radicata nella convinzione tutta made in USA di essere la nazione über alles, l’Unica, la più forte. Quella fondata sul motto, troppo spesso frainteso, del “Proteggere e Servire”.

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